Vini tappati sempre con sughero
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Indice
1.Introduzione
1.Introduzione
2.Argomenti
2.Argomenti a favore del tappo di sughero
2.1. Qualità della chiusura Pagina 06
2.2. Conservazione del sughereto Pagina 08
2.3. Sostenibilità del prodotto Pagina 15
2.4. Promozione dell’economia locale Pagina 16
2.5. Valore aggiunto Pagina 18
3.I
3.I concorrenti
3.1. Tappo di alluminio Pagina 19
3.2. Tappo di plastica Pagina 20
4.Come
4.Come promuovere
promuovere il tappo di sughero
4.1. Strategia Pagina 22
4.2. Chi può promuovere il tappo di sughero Pagina 22
4.3. Azioni Pagina 26
4.4. Appoggio di RETECORK Pagina 29
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sughero. Pagina 03
1. Introduction
1. Introduzione
Le virtù del sughero sono note dall’antichità. Oggi, sappiamo che già le anfore greche e
romane erano tappate con questo materiale. Ma fu a partire dal momento in cui Dom
Pérignon scoprì il metodo per elaborare vino schiumoso che il tappo di sughero diventò
indispensabile. A partire dal secolo XVII, l'aumento della sua domanda è andato di pari passo
con l'espansione della bottiglia di vetro come sistema per contenere il vino, trasformandosi
nel suo compagno inseparabile.
Il sughero, cioè, la corteccia della quercia da sughero (Quercus suber), è un tessuto vegetale
costituito da cellule morte con le pareti suberificate, all’interno delle quali si trova un gas la
cui composizione è simile all’aria. Il risultato è una specie di maglia d'aria elastica,
impermeabile, isolante e molto leggera. La sua struttura e le sue proprietà fisiche lo
rendono il materiale ideale per la fabbricazione di tappi. Inoltre, si da il caso che l’area di
distribuzione della quercia da sughero coincida in molti casi con quella della vite, e pertanto
sembra che vino e sughero siano predestinati a procedere insieme.
Le proprietà fisicochimiche del sughero lo rendono idoneo a molte applicazioni. Nonostante
questa buona condizione, nel corso della seconda metà del secolo XX è stato sostituito da
vari materiali sintetici praticamente in tutte le sue applicazioni, tranne quella della chiusura
del vino. Solo negli ultimi anni l’alluminio e la plastica hanno iniziato a sostituire in modo
notevole il tappo di sughero in questa funzione. Attualmente, un segmento dei vini ha
sostituito il sughero con altri materiali alternativi. Se questa tendenza dovesse proseguire,
l’ultima e più trascendente applicazione del sughero sarebbe in pericolo, il che avrebbe
conseguenze negative sotto molti aspetti. Innanzitutto, vi sono le conseguenze ambientali,
legate all’abbandono più che probabile dei sughereti e, successivamente, quelle
economiche, sociali e culturali, dovute al freno allo sviluppo delle zone rurali che dispongono
di sughereti. Il tappo di sughero è la punta di diamante del settore, che assicura la
sopravvivenza di un complesso di beni materiali e immateriali che occorre conservare. Per
tutti questi motivi, ha senso lavorare per la continuità del tappo di sughero rispetto agli altri
concorrenti.
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RETECORK promuove questa iniziativa
La Red Europea de Territorios Corcheros (Rete Europea di Territori Sugherieri), RETECORK, è
nata nel 2007 ed è costituita da comuni, enti sovra-comunali e istituzioni non territoriali di
Spagna, Francia, Italia e Portogallo. L’obiettivo della Rete è la difesa degli interessi dei
territori produttori di sughero al fine di contribuire al loro sviluppo sostenibile, dalle
prospettive socioeconomica, culturale e ambientale.
RETECORK si propone di garantire la sostenibilità di un’attività che è stata fonte di ricchezza
per oltre due secoli in molti luoghi e che deve continuare a essere un’importante risorsa per
lo sviluppo locale.
La promozione del tappo di sughero è un elemento chiave per raggiungere gli obiettivi
dell’ente e il suo successo sarà sicuramente legato al lavoro congiunto e concertato tra le
varie regioni produttrici di sughero.
In tal modo, invitiamo a conoscere gli argomenti e le proposte di lavoro per raggiungere
alcuni obiettivi da cui trarremo beneficio tutti noi.
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2. Argomenti a favore
del tappo di sughero
Ottimo nella sua funzione, sostenibile e in grado di fornire importanti contributi ambientali e
sociali, il tappo di sughero rappresenta la scelta di chiusura migliore.
2.1. Qualità della chiusura
Il sughero è un materiale ideale per tappare le bottiglie: la sua leggerezza, elasticità,
impermeabilità, compressibilità e resistenza sono esattamente quelli idonei alla
conservazione ed evoluzione ottimali del vino nella bottiglia. Non esiste alcun altro prodotto
naturale né sintetico che eguagli, neanche lontanamente, le sue qualità.
Il tappo di sughero:
Garantisce
Garantisce la chiusura ottimale e l’adattamento al collo della bottiglia
Composto per circa il 90% da aria e con una struttura a cellule disposte in file radiali, il
sughero è elastico e, grazie alla sua compressibilità e memoria elastica, cioè, alla sua
capacità di recuperare il volume originale dopo averlo compresso, si adatta al collo della
bottiglia. La combinazione della sua impermeabilità ai liquidi e un elevato coefficiente di
attrito evitano che il tappo possa scivolare troppo facilmente, assicurando in tal modo una
chiusura ottimale.
Preserva in modo efficace la qualità del vino
Il sughero è un materiale con un’elevata durata. È resistente all’umidità e non interagisce
chimicamente con il vino, il che lo rende particolarmente adatto a essere utilizzato a
contatto con gli alimenti. Grazie alla sua composizione chimica, con un importante
protagonismo della suberina e le cere, è impermeabile ai liquidi e praticamente
impermeabile ai gas. Grazie ad essi, preserva le qualità del liquido che contiene.
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ghero. Pagina 06
Migliora la qualità del vino
Il tappo di sughero non solo ha la funzione di preservare il liquido, ma consente l’evoluzione
e la maturazione del vino, costituendosi come un elemento che influisce sulla vinificazione e
la determinazione delle proprietà organolettiche dello stesso. Il sughero apporta aromi
propri al vino e anche alla texture e al colore. Dato che il materiale consente la
microossigenazione (la penetrazione dell’ossigeno in una bottiglia tappata con sughero è di
0,1 ml in un anno), ottiene come risultati positivi la riduzione dei tannini, una diminuzione
dell’astringenza e l’eliminazione degli aromi riduttivi.
Il tandem formato dalla barrique di rovere e dal tappo di sughero, entrambi provenienti da
due alberi dello stesso genere botanico, il Quercus, è insuperabile per ottenere un vino con
le migliori qualità.
Controllo qualità
Le qualità naturali della chiusura con sughero sono rafforzate dal fatto che l’industria ha
realizzato un importante sforzo al fine di assicurare la qualità del tappo di vino, stabilendo il
Código Internacional de Prácticas Taponeras (Codice internazionale delle pratiche di
chiusura) e il certificato di qualità SYSTECODE. Per la normalizzazione del prodotto si valuta
una serie di parametri (microbiologia, umidità, dimensioni, forza di estrazione, capillarità,
recupero diametrale, ecc.) che devono rispettare le norme internazionali ISO e le norme
della Asociación Española de Normalización y Certificación (AENOR) per poter ottenere
l’accredito di qualità.
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La leggenda
leggenda del male noto come sapore di tappo
L’industria dei tappi ha lavorato a fondo sulla problematica nota a molte persone come il
sapore di tappo. Si tratta di un’alterazione del sapore del vino causata principalmente dalla
presenza di Tricloroanisolo (TCA).
Questo composto può essere rilevato dall’olfatto umano perfino a concentrazioni molto
basse. La sua presenza è stata tradizionalmente associata all’utilizzo del sughero come
sistema di chiusura. Grazie agli studi in corso di realizzazione, si sa che il TCA non è una
molecola esclusiva del tappo di sughero né del vino.
È stato trovato del TCA in bottiglie mai tappate con sughero, e può essere presente anche in
altri alimenti, bibite e materiali. È un composto che trae origine da una reazione biochimica
che si produce in determinati microorganismi e che, in ragione della sua volatilità, se per
caso si trova vicino al vino, al sughero o altri oggetti correlati alla sua produzione, può
contaminarli ed essere assorbito da tale materiale.
Pertanto, in una cantina in cui si imbottiglia vino con tappi di plastica, ma con una sorgente
di TCA vicina al vino, potrebbe verificarsi una contaminazione di quest’ultimo ad opera del
TCA (riconoscibile dall’odore di muffa), nonostante non sia mai stato a contatto con il
sughero, poiché la sorgente del TCA potrebbe essere il legno dei barili e delle barrique, il
cartone delle scatole delle bottiglie, l’acqua utilizzata per la pulizia della cantina o perfino
l’aria o l’ambiente della cantina stessa.
Per risolvere questo problema, per quanto concerne il sughero, si è rivelata fondamentale
l’efficacia del sistema di controllo qualità SYSTECODE. Questo, insieme con quello realizzato
dalle aziende del settore vinicolo, è riuscito a ridurre i casi di TCA a percentuali inferiori
all’1%.
2.2. Conservazione del sughereto
Il sughereto è un bosco tipicamente mediterraneo che occupa quasi 2,7 milioni di ettari,
distribuiti tra Europa e Nord Africa, secondo i dati dell’Instituto del Corcho, la Madera y el
Carbón Vegetal de Extremadura, IPROCOR. Il suo paesaggio è condizionato dal clima, dal
substrato geologico e dall’intervento umano. Il risultato è una grande varietà, dai fitti boschi
catalani fino ai pascoli del sudest della penisola iberica, fatto che accentua ancor di più la
sua biodiversità.
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L’estrazione del sughero è un’attività sostenibile e la sua redditività è sinonimo di garanzia
di conservazione del sughereto, dato che in assenza di domanda di sughero, i boschi
perdono il loro valore economico e possono essere abbandonati o convertiti a usi diversi che
ne comportano la distruzione. Occorre conservare il sughereto per mantenere un
ecosistema che collabora nel mitigare problemi ambientali globali come il cambiamento
climatico, la perdita della biodiversità o la desertificazione, tra gli altri.
Servizi ambientali del sughereto
Freno al cambiamento climatico
Tutti i boschi sono un magazzino di CO2. Gestire bene i boschi, mantenerli e impedirne
l’invecchiamento eccessivo sono strategie che possono favorire la ritenzione di questo gas
che causa l’effetto serra. Nel caso del sughereto, più viene gestito bene, maggiore sarà la
sua percentuale di fortificazione. Oltre all’effetto derivato dalla crescita della biomassa,
occorre aggiungere un altro fattore: quello che comporta il fatto che per rigenerare lo strato
di sughero che viene estratto, l’albero deve assorbire una quantità supplementare di CO2.
Pertanto, secondo IPROCOR, un sughereto gestito correttamente trattiene 6.200 kg di CO2
per ettaro all’anno, contro i 3.600 kg di un sughereto in cui non si realizza alcun tipo di
lavoro oppure i 2.200 kg che, in media, fissano i boschi riforestati nello Stato spagnolo.
Manutenzione del paesaggio
Il paesaggio del sughereto possiede un valore intrinseco e deve essere conservato come
patrimonio per le generazioni presenti e future. La sfida più importante, rendere compatibile
lo sviluppo con la conservazione dei valori paesaggistici, è possibile nel caso dello
sfruttamento del sughero. A poco a poco, i nuovi valori stanno penetrando nella nostra
società e la conservazione del paesaggio si trasforma in un valore indispensabile, oltre che
essere un motore di sviluppo locale e uno strumento di marketing territoriale in grado di
offrire valore aggiunto ai prodotti locali.
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NON TUTTI I TAPPI SONO UGUALI
Nella sua semplicità, il tappo di sughero racchiude le conoscenze di molte
generazioni, oltre alle innovazioni tecniche che ne consentono l'avanzamento,
il miglioramento e l'adattamento alle nuove necessità. Pertanto, per un vino
invecchiato in barrique il miglior tappo sarà in sughero naturale, mentre per un
vino ‘cava’ o uno champagne il tappo dovrà avere un corpo di agglomerato e
dischi in sughero naturale nella parte a contatto con il liquido.
1- Tappo di sughero naturale. Per vini tranquilli.
2- Tappo di sughero naturale colmatato, cioè, con i pori tappati da polvere di
sughero. Per vini giovani, da tavola o da rotazione rapida.
3- Tappo di sughero agglomerato con un disco in sughero naturale a ciascuna
estremità. Per vini tranquilli.
4- Tappo di sughero agglomerato. Per vini tranquilli o per vini ‘cava’,
champagne e altri vini spumosi in funzione del diametro e della lunghezza.
5- Tappo di sughero agglomerato e una o due rondelle in sughero naturale. Per
vini ‘cava’, champagne e altri vini spumosi.
6. Tappo di microagglomerato. Per vini tranquilli, o vini ‘cava’ e champagne in
funzione del loro diametro e lunghezza.
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Riduzione del rischio di incendio
La conservazione della quercia riduce il rischio di incendi. La quercia da sughero è molto
resistente al fuoco grazie alla protezione che le fornisce lo strato di sughero che lo circonda
e alla sua rapida e grande capacità di rigermogliare. Pertanto, un sughereto è naturalmente
più preparato a sopravvivere agli incendi.
Freno alla desertificazione
L’area mediterranea è soggetta a un importante rischio di desertificazione e deve affrontare
la sfida di confrontarsi con questa grave minaccia mediante una gestione sostenibile dei
propri spazi forestali. La desertificazione è un processo di degrado ecologico in cui un
terreno fertile e produttivo perde il suo potenziale di produzione, principalmente per motivi
antropici. I principali fattori di desertificazione sono la distruzione del manto vegetale,
l’erosione del terreno e la mancanza d’acqua.
Quercia da sughero di Aïn Draham con il deserto sullo sfondo. Tunisi. Fonte: IPROCOR
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sughero. Pagina 12
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In molti luoghi, il sughereto costituisce una vera frontiera con zone di terreni impoveriti. Gli
alberi e il sottobosco hanno la capacità di trattenere il terreno con le loro radici e,
contemporaneamente, con le loro chiome frenano l’intensità della pioggia, riducendo il
ruscellamento dell’acqua ed evitando l’erosione del terreno. Contemporaneamente,
forniscono la materia organica che li proteggerà e conserverà la loro fertilità. Questa materia
organica costituisce una protezione supplementare contro i fenomeni erosivi, la perdita di
umidità e l’impoverimento del substrato del terreno.
Riserva di biodiversità
La perdita di biodiversità è uno dei segni del nostro tempo contro cui dobbiamo lottare a
vantaggio, nel lungo termine, di tutta l’umanità. Il termine non fa riferimento semplicemente
al numero di specie, bensì contempla anche la variabilità genetica nell’ambito di ciascuna
specie e la variabilità di habitat e/o ecosistemi. I paesaggi dei sughereti sono, per
l’esattezza, molto diversi e ospitano una grande ricchezza biologica.
Alcune specie che vivono nei sughereti sono a rischio di estinzione. Le più emblematiche e
note sono il cervo di Barberia (Cervus elaphus barbarus) in Africa settentrionale, l’aquila
imperiale iberica (Aquila heliaca), la lince iberica (Lynx pardinus) e l’arbusto noto come
carpine (Rhododendron ponticum ssp. baeticum) nel sudest della penisola iberica. I
sughereti costituiscono inoltre il rifugio e il luogo di sosta durante il tragitto di numerosi
uccelli migratori.
Ruolo importante nel ciclo dell’acqua
Il sughereto, come altri boschi, interviene nel ciclo dell’acqua. Come già detto, l’effetto delle
chiome, il sottobosco e la materia organica del terreno frenano l’acqua piovana e, oltre a
mitigarne l’effetto erosivo, facilitano l’assorbimento da parte del terreno di una maggior
quantità d’acqua, il che costituisce un fattore favorevole all’alimentazione d’acqua delle
falde acquifere che, in assenza di tale vegetazione, si perderebbe a causa del
ruscellamento. Inoltre, non bisogna dimenticare che alla vegetazione occorre acqua per
svilupparsi e che tale acqua si perde attraverso l'evapotraspirazione. Una caratteristica
specifica del sughereto è la sua capacità di captare acqua atmosferica proveniente dalle
brume costiere. Potremmo perfino aggiungere altri effetti, come l’ombra che gli alberi
proiettano e l’effetto tagliavento, che evitano la perdita dell’umidità a causa del vento.
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Lince iberica. Parco nazionale di Doñana. Foto: José María Álvarez
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DAL TAPPO DI SUGHERO ALLA LINCE IBERICA
La lince iberica (Lynx pardinus) è un felino endemico della
Penisola iberica che si trova in serio pericolo di estinzione. È
un carnivoro specializzato in conigli (Oryctolagus cuniculus),
che costituiscono circa l’80-90% della sua dieta. Ciò
condiziona la sua distribuzione e lo associa in modo
indissolubile al sughereto, habitat naturale delle sue prede.
Negli ultimi 200 anni, la popolazione delle linci è diminuita e
si pensa che restino meno di 300 esemplari, suddivisi in due
zone non in comunicazione tra loro. Uno dei fattori principali
che influiscono sulla sua esistenza attuale e futura è la
distruzione del suo habitat e delle sue prede: la quercia
mediterranea. Nel caso in cui dovesse estinguersi, sarebbe
la prima specie di felino a farlo negli ultimi 2.000 anni.
2.3. Sostenibilità del prodotto
In quanto alla sostenibilità del processo produttivo del tappo di sughero, questo non ha rivali
in grado di stargli dietro né tanto meno se consideriamo tutto il ciclo di vita, compresa
l’estrazione della materia prima e il suo riciclaggio.
Materia prima
Il sughero è un materiale naturale e rinnovabile. La sua estrazione non provoca alcun
impatto negativo. Inoltre, non richiede neanche il taglio dell’albero: le querce da sughero
hanno la capacità di rigenerare la corteccia di sughero rimossa. La sua estrazione non
produce alcuna contaminazione. Il prelievo avviene con mezzi manuali, non richiede
macchinari specifici, bensì conoscenze e tecnica.
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sughero. Pagina 15
Emissioni
La fabbricazione del tappo di sughero non genera alcun problema di emissioni di
contaminanti. Per ciò che concerne il CO2, se consideriamo tutto il ciclo di vita del tappo di
sughero, ci rendiamo conto che la sua produzione contribuisce a trattenere biossido di
carbonio. Cioè, la quantità emessa durante il processo industriale viene compensata
totalmente da quella fissata dall’albero. È stato calcolato che un tappo di sughero fissa il
doppio del suo peso in termini di CO2. Pertanto, si tratta di un’industria che contribuisce a
frenare il cambiamento climatico. I concorrenti del sughero, al contrario, presentano
emissioni di biossido di carbonio 10-24 volte più elevati.
Costo energetico
Fabbricare un tappo di sughero comporta l’utilizzo di una quantità di energia molto minore
rispetto alla fabbricazione di un tappo di alluminio o di plastica, nell’ordine di 4 - 5 volte
inferiore, valore ottenuto senza tener conto del costo dell’estrazione della materia prima, del
trasporto e del riciclaggio, molto superiori nel caso dei tappi sintetici. Infine, vale la pena
notare il fatto che una parte dei tagli di sughero e dei resti non utilizzabili che si generano
nel corso del processo produttivo sono riutilizzati come biomassa per produrre energia
all’interno della fabbrica stessa.
Riciclaggio
Il riciclaggio del sughero è totalmente fattibile e comporta un basso costo energetico. I tappi
raccolti sono triturati e il granulato ottenuto viene utilizzato per fabbricare prodotti in
sughero non destinati all’alimentazione, come materiali per la costruzione.
Nel nostro paese non esiste ancora una cultura del riciclaggio dei tappi di sughero,
nonostante sia un prodotto perfettamente riciclabile. Il sughero viene solitamente gettato
nella spazzatura e, nel migliore dei casi, viene riciclato come materia organica. Attualmente,
l’Amministrazione sta mettendo in atto delle iniziative volte alla promozione del suo
riciclaggio.
2.4. Promozione dell’economia locale
L’industria sugheriera è caratterizzata dalla coesistenza di alcuni grandi gruppi, a forte
capitalizzazione, insieme con un tessuto industriale di piccole imprese a capitale locale,
molto dinamiche, legate al territorio, con una media di 15 dipendenti ciascuna e un ottimo
livello di knowhow.
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Un esempio di visione
visione globale:
globale:
il porgetto CENITCENIT-Demeter
Il Consorzio CENIT-Demeter, integrato da vari enti e aziende
spagnole legate al settore vitivinicolo e con la collaborazione
di AECORK e dell’Institut Català del Suro, sta realizzando un
progetto volto a studiare l’adattamento viticolo al
cambiamento climatico e a introdurre nuove tecnologie in
grado di migliorare l'efficienza dei processi.
Una parte del progetto è destinata a valutare il settore del
sughero dal punto di vista ambientale al fine di determinare
il bilancio ambientale del ciclo di vita di due dei principali
prodotti di sughero: il tappo da vino e il tappo da vino ‘cava’.
Mediante l’Analisi del Ciclo di Vita (ACV), è possibile
individuare il bilancio ambientale associato a vari
sottosistemi del settore: poderi forestali, trasporto delle
tavole di sughero, produzione del tappo, trasporto alla
cantina e gestione finale del tappo come residuo.
A partire dalle informazioni raccolte mediante l’ACV (come gli
schemi di flusso ambientali, il consumo di energia e di
acqua, l’emissione di gas a effetto serra ecc.) si desidera
proporre migliorie tecniche e ambientali, sia a livello
forestale sia industriale. Si tratta, dunque, di un progetto
integrale che, mediante la visione che apporta all’ecologia
industriale, intende ottenere dati quantificati in grado di
comunicare l’importante ruolo che può svolgere il sughero
nella lotta contro il cambiamento climatico e ottenere che il
settore sugheriero possa essere il più efficiente possibile.
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Coesione territoriale
L’industria del sughero realizza un’attività sostenibile che genera occupazione nelle zone
rurali, dove assume il ruolo di elemento di coesione territoriale vitale. In queste aree, il suo
tessuto aziendale fornisce lavoro a un’elevata percentuale di popolazione, evitando
spostamenti migratori di massa e il conseguente spopolamento di queste regioni.
Motore economico
economico
Il settore sugheriero è un motore economico di prim’ordine per i territori in cui è introdotto. Il
sughereto può produrre, in modo naturale, un ampio ventaglio di prodotti primari: funghi,
piante medicinali e aromatiche, ghiande, miele, legna ecc. La sua raccolta e trattamento
comportano la creazione di posti di lavoro.
Ma, al di là di questa possibilità già in essere, i territori del sughereto hanno una nuova
opportunità di sviluppo nel settore terziario: l’economia dei servizi e, in modo molto
singolare, il turismo culturale, industriale e le varie manifestazioni dell’ecoturismo. Tutto ciò
deve svolgere un ruolo importante nello sviluppo delle zone sugheriere.
2.5. Valore aggiunto
Conservare l’industria e il settore sugheriero significa conservare un’attività tradizionale dei
nostri territori con un importante peso culturale intrinseco. Al di là della sua capacità di
generare posti di lavoro stabili e del suo elevato valore economico e ambientale, il settore
del sughero ci ha arricchito e ci arricchisce tutti con un patrimonio culturale molto notevole:
architettura, gastronomia, associazionismo, artigianato, usi e costumi, frasi idiomatiche ecc.
Tutti questi elementi costituiscono un retaggio ancora vivo, un tesoro che dobbiamo
conservare e sviluppare.
Oltre a tutto ciò, il sughero richiama la cultura mediterranea, l’artigianato e il buon gusto. La
cerimonia di stappare una bottiglia di vino perde il suo senso se il tappo è sintetico. Non a
caso, i migliori vini e champagne del mondo sono tappati con il sughero.
Vini tappati
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3. I concorrenti
I principali concorrenti del tappo di sughero sono il tappo di alluminio e il tappo di plastica.
Molti dei costi reali, sia in termini ambientali sia economici, generati dall’uso di determinate
materie prime nel loro processo di estrazione non sono considerati nel prezzo del prodotto.
3.1. Tappo di alluminio
Il tappo di alluminio, o tappo a filetto, è molto presente nei vini australiani e neozelandesi,
dai quali è passato al Regno Unito.
Valutazione organolettica
organolettica
Il principale inconveniente di questo tappo è che non lascia entrare ossigeno e, pertanto,
asfissia il processo di microossigenazione. Di conseguenza, si verifica un processo di
riduzione del vino che provoca alterazioni organolettiche e genera odori sgradevoli.
Materia prima
L’alluminio si ottiene dalla bauxite, minerale estratto principalmente da giacimenti che si
trovano in Guinea, Giamaica e Australia. Questa attività comporta gravi conseguenze per il
paesaggio, che subisce danni irreversibili.
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Consumi ed emissioni
Come già notato, la fabbricazione di un tappo a filetto consuma quasi 5 volte più
energiarispetto a uno di sughero ed emette 15 volte più gas a effetto serra.
Ma se si tenesse conto del suo intero ciclo di vita, dall’estrazione al suo trattamento come
residuo, il bilancio sarebbe ancora molto più elevato: il processo di estrazione dell’alluminio
a partire dalla bauxite ha alti costi energetici. Inoltre, esiste a livello globale un elevato costo
di trasporto e di riciclaggio.
Fine vita
L’alluminio è un materiale non biodegradabile, che occorre riciclare per non generare un
accumulo di materiale nell’ambiente. Tuttavia, il suo riciclaggio comporta un elevato costo
energetico, sebbene sia molto inferiore a quello della sua fabbricazione a partire dalla
bauxite. Inoltre, occorre tener conto del fatto che, prima di poter fondere i residui di
alluminio, questi devono essere sottoposti a pulizia mediante sali. Ogni tonnellata di
alluminio riciclato genera mezza tonnellata di residui di sale.
3.2. Le bouchon en plastique
L’uso dei tappi di plastica si è diffuso tra i vini giovani, da tavola o a rotazione rapida. La
maggior parte di questi tappi sono fatti a immagine e somiglianza di quelli di sughero.
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Valutazione organolettica
Il tappo di plastica mostra vari problemi. Il primo è causato da una eccessiva ossigenazione
della bottiglia tappata con la plastica e la conseguente ossidazione del vino. In secondo
luogo, il tappo di plastica assorbe i sapori del vino e, inoltre, gli cede altri sapori estranei e
indesiderati.
Materia prima
La maggior parte delle plastiche deriva dal petrolio, il quale si estrae da giacimenti di milioni
di anni di età e che, pertanto, non è rinnovabile. Al margine dell’origine della materia prima
e dei suoi problemi associati (scarico di crudo in mare, disuguaglianze sociali, dipendenza
economica ecc.), l’industria della plastica genera residui ed emissioni che occorre trattare in
modo specifico se non si vuole che abbiano conseguenze negative sull’ambiente.
Consumi ed emissioni
Durante il processo industriale di fabbricazione di un tappo di plastica si consuma 4 volte
più energia rispetto al processo di fabbricazione di quello di sughero e si emette una
quantità di CO2 superiore di 6 volte.
Anche in questo caso, se si tenesse conto dei costi di trasporto e di lavorazione del petrolio,
oltre che del trattamento dei residui, parleremmo di quantità molto superiori.
Fine vita
Le plastiche dei tappi sintetici non sono biodegradabili e impiegano centinaia o migliaia di
anni a sparire dall’ambiente una volta arrivati lì. Inoltre, la loro combustione provoca
problemi. Possono essere riciclabili in misura maggiore o minore a seconda del tipo di
plastica. Tuttavia, il dispositivo di raccolta e classificazione è costoso, dato che esistono
molti tipi di plastica e, prima di poterli fondere e procedere a una nuova iniezione, occorre
classificarli, pulirli ed escludere quelli che non è possibile lavorare, poiché devono andare
per forza in discarica o all'inceneritore.
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4. Come promuovere
il tappo di sughero
Per la promozione del tappo di sughero occorre valorizzare l’intero settore sugheriero, dallo
sfruttamento forestale fino all’industria nelle sue varie applicazioni. Tuttavia, occorre
stabilire delle priorità e in questo quadro, probabilmente, la cosa più appropriata è
contribuire a consolidare la posizione principale del tappo di sughero nell’imbottigliamento
dei vini.
4.1. Strategia
L’obiettivo finale della campagna di promozione del tappo di sughero è far arrivare ai
cittadini le informazioni sull’importanza e il valore dell’utilizzo del tappo di sughero.
La strategia per creare uno stato di opinione favorevole nei confronti del tappo di sughero
passa per la sensibilizzazione non solo dei consumatori finali, ma dei leader d’opinione, dei
prescrittori e di quelle persone che hanno nelle mani la scelta di tappare la bottiglia con un
sistema piuttosto che un altro. Ciò richiede un lavoro a molti livelli e il coinvolgimento del
maggior numero di attori possibili.
Inoltre, la formazione svolgerà un ruolo importante, da quella che è possibile impartire nella
scuola fino a quella che si può fornire in ambito professionale e/o specializzato.
4.2. Chi può promuovere il tappo di sughero
Il tappo di sughero può essere promosso a molti livelli, dagli alti enti fino ai cittadini,
generando opinione e diffondendola. I principali attori che possono intervenire in questa
promozione sono:
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Amministrazione pubblica
Il principale vantaggio è la sua capacità di legiferare e promuovere attraverso le normative e
le politiche attive. Inoltre, può agire da mediatore, mettendo in contatto vari attori e
appoggiando e diffondendo le varie campagne promosse.
Possibili azioni per promuovere il tappo di sughero:
- Includere il requisito del suo uso negli acquisti e appalti.
- Promuovere accordi di collaborazione.
- Fornire appoggio alle attività formative.
- Implementare e promuovere il suo riciclaggio.
- Dare impulso a campagne di sensibilizzazione.
Gruppi aziendali e istituzioni scientifiche
I gruppi che hanno interessi convergenti nell’industria sugheriera, così come le istituzioni
scientifiche, partecipano nel miglioramento delle conoscenze sul mondo del sughero,
fornendo dati e conoscenze che costituiranno le basi delle azioni da intraprendere. Allo
stesso modo, alcuni di questi gruppi e istituzioni hanno il profilo giusto per agire da
promotori e dinamizzatori di iniziative.
Possibili azioni per promuovere il tappo di sughero:
- Organizzare attività formative.
- Promuovere il riciclaggio del sughero.
- Agire da generatori di opinione nei media.
- Fornire consulenza e cercare di diffondere informazioni scientifiche e varie.
Produttori di vino: Denominazioni di Origine (D.O.),
cantine e cooperative
I produttori sono coloro che imbottigliano il vino e scelgono il sistema di chiusura, in
funzione di vari fattori e criteri. Pertanto, questi sono attori chiave nel compito della
promozione del tappo di sughero. È molto positivo che i produttori di vino e quelli di sughero
intraprendano azioni congiunte che generino sinergie positive a partire da un’immagine
condivisa di sostenibilità e rispetto verso il territorio.
Vini tappati sempre con sughero.
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Possibili azioni per promuovere il tappo di sughero:
- Puntare sul sughero come sistema di chiusura unico o preferenziale.
- Partecipare alla raccolta selettiva del tappo di sughero.
- Informare e fornire consulenza all’acquirente.
Settore della distribuzione
Il distributore può contribuire a divulgare i vantaggi del sughero tra i propri clienti, che sono
per l’appunto gli stabilimenti che sono a contatto con il consumatore finale. In tal senso, il
settore della distribuzione gode di una posizione strategica e di una notevole capacità di
interferire nella penetrazione dei concorrenti del tappo di sughero.
Possibili azioni per promuovere il tappo di sughero:
- Puntare sul sughero come sistema di chiusura unico o preferenziale.
- Etichettare indicando le bottiglie tappate con sughero.
- Informare e fornire consulenza all’acquirente.
Negozio
Il negozio, sia quello di grandi dimensioni sia quello specializzato o di vendita al dettaglio, è
a contatto con i cittadini, che sono coloro i quali in realtà detengono l’ultima parola in
qualità di consumatori.
È inoltre importante il ruolo che possono arrivare a svolgere le marche generiche se
adottano il criterio di favorire il tappo di sughero, in ragione dell’ampio profilo di clientela a
cui si rivolgono.
Possibili azioni per promuovere il tappo di sughero:
- Puntare sul sughero come sistema di chiusura unico o preferenziale.
- Informare e fornire consulenza all’acquirente.
- Realizzare campagne informative.
Settore della ristorazione
Così come nel caso dell'attività commerciale, il suo contatto con il cittadino situa la
ristorazione in una posizione privilegiata quando si tratta di promuovere il tappo di sughero.
Inoltre, può agire da punto di raccolta dei tappi in campagne di riciclaggio, in modo da
Vini
Vini tappati sempre con sughero.
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trasmettere un messaggio implicito di sostenibilità che va ad aggiungersi a quello della
qualità e nobiltà del materiale.
Possibili azioni per promuovere il tappo di sughero:
- Carta dei vini tappati con sughero o, per lo meno, che indichi il sistema di chiusura.
- Informare e fornire consulenza al cliente.
- Realizzare campagne informative.
- Partecipare alla raccolta selettiva del tappo di sughero.
Centri di istruzione
I centri di istruzione sono un importante veicolo di ingresso delle informazioni verso l’ambito
familiare, pertanto occorre tenerle molto in considerazione in qualsiasi campagna si metta
in atto. Il sughero e la sua cultura è un punto di partenza molto interessante da cui è
possibile affrontare le problematiche ambientali a partire da un punto di vista totalmente
trasversale, cosa che lo rende molto idoneo a lavorare con gli studenti.
Inoltre, è fondamentale incidere nella formazione dei professionisti del mondo del vino e
della ristorazione.
Possibili azioni per promuovere il tappo di sughero:
- Organizzare attività educative sul sughero.
- Partecipare alla raccolta selettiva del tappo di sughero.
Cittadinanza e movimenti sociali
Le persone, a livello individuale o collettivo, possono essere sensibilizzate a favore del tappo
di sughero e trasformarsi a loro volta in divulgatori di questo messaggio, attraverso il
passaparola, i mezzi digitali o semplicemente con il loro comportamento in qualità di
consumatori, rifiutando il contenitore di vino non chiuso con il tappo di sughero. Sono
numerose le espressioni a favore del sughero che è possibile trovare attraverso i mezzi
digitali: blog, Facebook, Twitter ecc.
Possibili azioni per promuovere il tappo di sughero:
- Pretendere il tappo di sughero come consumatori nei ristoranti e negozi specializzati.
- Comprare unicamente vini tappati con sughero.
- Dare impulso ad argomenti favorevoli al sughero attraverso forum di opinione.
- Promuovere campagne di sensibilizzazione.
- Richiedere il riciclaggio del tappo di sughero nel proprio Comune.
- Partecipare alla raccolta selettiva del tappo di sughero.
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4.3 Azioni e iniziative realizzate da RETECORK
RETECORK
Di seguito, si elencano alcune delle esperienze, iniziative e collaborazioni della Rete, che
possono servire da guida o modello per azioni future:
Includere il requisito dell’uso del tappo di sughero
negli acquisti e appalti
Tra il 2009 e il 2010, RETECORK si è presentata al Senato di Spagna, al Senato di Italia e al
Parlamento della Catalogna tra gli altri, e sono state tenute riunioni di lavoro con
responsabili del Ministerio de Ciencia e Innovación, del Ministerio de Industria, Turismo y
Comercio e del Ministerio de Medio Ambiente y Medio Rural y Marino. Nel corso di tali
incontri hanno partecipato inoltre rappresentanti di associazioni imprenditoriali e forestali
come AECORK, ASECOR, Consorci Forestal de Catalunya, ARCMED e gli enti tecnologici di
riferimento come l’Institut Català del Suro (ICSuro) o IPROCOR.
Inoltre, occorre aggiungere che i sindaci dei Comuni che aderiscono alla Rete hanno messo
in atto azioni parallele e continuano a promuovere iniziative con le rispettive Province e
Governi Autonomi.
Incoraggiare accordi di collaborazione
per promuovere il tappo di sughero
Mediante accordi di collaborazione, le parti coinvolte concordano, nel quadro della propria
attività, di mettere in atto una serie di azioni a favore dell’uso di tappi di sughero a partire
da riflessioni e/o constatazioni condivise nell’accordo. Grazie a tali iniziative specifiche e
accordi è possibile stabilire come norma, nell’ambito di un gruppo stabilito, l’uso
preferenziale del tappo di sughero come garanzia di qualità e immagine di sostenibilità del
prodotto locale.
Nel corso di questi ultimi anni, RETECORK insieme con l’ICSuro ha firmato accordi con
gruppi di ristoratori come l’associazione Cuina de l’Empordanet, aziende private di
distribuzione e vendita come Vins i Licors Grau S.A. e associazioni legate al mondo del vino
come la Asociación de Municipios Portugueses del Vino (AMPV). Inoltre, è stato firmato un
accordo di collaborazione tra la Unión de Asociaciones Españolas de Sumilleres (UAES), la
Academia de Sumillería e Masters Sumiller de España.
Altro attore chiave con cui si stanno già realizzando gli opportuni accordi sono le varie
Denominazioni di Origine, così come è stata portata a termine la proposta della promozione
del tappo di sughero al Club Turisme Gastronòmic de Cataluña, che raggruppa attori tanto
diversi come aziende ed enti fornitori di servizi, gruppi di cucina, strutture ricettive,
intermediari, enti di promozione turistica ecc.
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Promuovere il riciclaggio del tappo di sughero
Dalla Rete si organizza e diffonde la raccolta selettiva del tappo di sughero per far
conoscere i suoi vantaggi, favorirne l’uso e divulgare il valore ambientale aggiunto del
prodotto.
Nel 2009, è stata realizzata una campagna pilota di raccolta e successivo riciclaggio di tappi
di sughero promossa dall’Ajuntament de Palafrugell e RETECORK insieme con
l’associazione Cuina de l’Empordanet (membro del Club Turisme Gastronòmic), l’Instituto de
Promoción Económica de Palafrugell e l’ICSuro.
Ad aprile 2010 è stato firmato un accordo di collaborazione tra RETECORK, l’ICSuro e
l’organizzazione Novotel Girona Aeroport per realizzare la citata campagna di riciclaggio. A
novembre dello stesso anno, anche la Asociación de Comerciantes de Sant Celoni
(Barcellona), Sant Celoni Comerç, ha promosso e realizzato la campagna con l’appoggio e la
collaborazione di RETECORK.
Includere il marchio CORKMARK nell’etichetta della bottiglia
o nella carta dei vini
La Rete promuove la proposta di indicare sull’etichetta della bottiglia se la chiusura è di
sughero grazie al distintivo europeo del marchio CORKMARK (promosso da C.E.LIÈGE).
Uno dei problemi per la promozione del tappo di sughero è che la maggior parte delle volte il
consumatore non può sapere come è tappata la bottiglia a causa della capsula di
protezione. Pertanto, includere il marchio ne faciliterebbe l’identificazione.
Logo del marchio CORKMARK, che consente di identificare i vini tappati con sughero.
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Realizzare campagne di comunicazione
tra i cittadini
cittadini e consumatori
La diffusione dei vantaggi del sughero può adottare forme molto diverse come tavole rotonde,
relazioni, dibattiti, materiale grafico, informazioni scritte, articoli sui media, web ecc.
RETECORK promuove due campagne promozionali a favore del tappo di sughero: Sempre vini
tappati con il sughero,
sughero di cui uno degli strumenti è rappresentato da questo manuale e
RECICORK, riciclaggio naturale.
naturale
Esistono esperienze in Comuni come Navahermosa, San Vicente de Alcántara, Palafrugell,
congiuntamente a enti come il GDR Los Alcornocales o Sant Celoni Comerç.
A livello di proiezione nazionale e internazionale, occorre sottolineare che il Direttore
Generale dell’Industria del Ministerio de Industria, Turismo y Comercio, si è impegnato a
collaborare in un Piano pluriennale di comunicazione a favore del settore sugheriero.
Fiere ed eventi del settore in cui si diffonde la stessa Rete
e le campagne che promuove
RETECORK partecipa in modo attivo e quotidiano a eventi settoriali o correlati in misura
minore o maggiore: mondo vitivinicolo, alimentazione, turismo, sviluppo rurale ecc.
2009
- FICOR, Feria Internacional del Corcho. Coruche, Portogallo.
- Al Gusto, Saber y Sabor. Bilbao, Spagna.
2010
- Tecnotast. Girona, Spagna.
- Alimentaria. Barcellona, Spagna.
- FICOR, Feria Internacional del Corcho. Coruche, Portogallo.
- Feria del Vino y del Corcho y Jornadas Técnicas. Los Barrios, Spagna.
- ECO-SÍ. Girona, Spagna.
Attività formative
RETECORK si colloca in modo strategico a favore della formazione e istruzione sul sughero e
la relativa cultura. È indispensabile innanzitutto diffondere i vantaggi del prodotto sughero a
livello ambientale, economico, di sviluppo rurale, potenzialità industriali e innovazione nel
settore.
Esistono iniziative interessanti relativamente a istruzione e formazione, componente con
infinite forme di sfruttamento e uno dei punti strategici da sviluppare.
Esperienze di istruzione e formazione generale:
- Scuola El Carrilet, Palafrugell.
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- Attività didattiche proposte dal Museu del Suro di Palafrugell.
- Congressi sul patrimonio naturale e culturale (Spazi naturali sugherieri e Musei e Centri di
interpretazione).
Istruzione specializzata rivolta a professionisti del settore o correlati:
- Partecipazione alla giornata sul sughero del corso di sommelier della Universitat Rovira i
Virgili.
4.4. Appoggio di RETECORK
Il nostro ente intende facilitare la promozione del tappo di sughero, offrendo mediazione,
strumenti, materiali, esperienza e informazioni a chiunque li richieda. Nei fatti:
Modelli di accordo.
● Materiale grafico promozionale (disegno grafico in vari formati):
Segnalibri con o senza linguetta
Poster da 330 × 500 mm
● Stand informativo.
● Consulenza e guida a partire dalla nostra esperienza e quella dei nostri associati.
● Contatto con altri enti che abbiano realizzato progetti simili a quelli che si intende
realizzare.
● Informazioni: Lavoriamo in collaborazione con centri di studio e ricerca in grado di
fornire dati affidabili e aggiornati su vari aspetti del sughero, sia scientifici sia
culturali, sociali ed economici.
●
Vini tappati sempre con sughero.
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Centre Cultural Bassa Rocas
C. Irene Rocas, 1
17124 Llofriu. Girona, España
T. +34 972 303 360
F. +34 972 302 804
[email protected]
Avda. Juan Carlos I, 6
06500 San Vicente de Alcántara. Badajoz, España
Tél. + 34 924 41 06 59
[email protected]
www.retecork.org
Con la collaborazione di :
Ringraziamenti a :
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