(TXLYDOHQ]DGLWULDQJROLHSDUDOOHORJUDPPL /H]LRQH(TXLYDOHQ]DGLWULDQJROLHSDUDOOHORJUDPPL (TXLYDOHQ]D GL SDUDOOHORJUDPPL FRQ OD VWHVVD EDVH H OD VWHVVD DOWH]]D In questa lezione ci proponiamo di stabilire sotto quali condizioni figure in generale non uguali sono equivalenti, hanno cioè la stessa estensione superficiale. La chiave di tutte le dimostrazioni di questo gruppo è l’equiscomponibilità, che abbiamo definito nella precedente lezione. La prima proposizione che incontriamo negli (OHPHQWL riguardante l’equivalenza di poligoni è la 35 del primo libro; in essa viene dimostrato il seguente teorema: 'XH SDUDOOHORJUDPPL DYHQWL OD VWHVVD EDVH H OD VWHVVD DOWH]]D DG HVVD UHODWLYD VRQR HTXLYDOHQWL Per la dimostrazione consideriamo un segmento e una retta parallela ad esso; i due parallelogrammi, $%&' e %&)(, hanno un lato coincidente con il segmento %& e il lato opposto sulla retta parallela (Figura 1). Consideriamo il caso in cui i due lati $' e () non abbiano punti in comune (i casi in cui essi hanno un solo punto o un segmento in comune sono lasciati per esercizio). Osserviamo che, )LJXUD (TXLYDOHQ]D GL SDUDOOHORJUDPPL FRQ OD VWHVVD EDVH H OD in base alle proprietà del VWHVVDDOWH]]D parallelogrammo, $' = %& = () . Se ai due segmenti uguali $' e () sommiamo lo stesso segmento '( otteniamo ancora due segmenti uguali: $( = ') . Sempre in base alla proprietà per cui in un parallelogrammo i lati opposti sono uguali avremo anche $% = '& . Infine, poiché in un parallelogramma gli angoli adiacenti sono supplementari, %$ˆ ( e &'ˆ ) sono supplementari allo stesso angolo &'ˆ $ e sono pertanto uguali. Quindi, secondo il primo criterio di uguaglianza, i due triangoli $%( e &') sono uguali e quindi sono anche equivalenti (primo postulato dell’equivalenza). Se adesso togliamo a questi due triangoli lo stesso triangolo '*( otteniamo i due trapezi equivalenti $%*' e &*() (terzo postulato dell’equivalenza). Sempre in base al terzo postulato dell’equivalenza, se ai due trapezi equivalenti aggiungiamo lo stesso triangolo %&* troviamo infine i due parallelogrammi equivalenti $%&' e &%(), e ciò dimostra la tesi. Formalizziamo i passaggi della dimostrazione: ,SRWHVL: i due parallelogrammi hanno la stessa base %& e il lato opposto a questa su una medesima retta $' = %& = () (ipotesi, lati opposti di un parallelogramma sono uguali) $( = ') (1, somma di segmenti uguali) $% = '& (ipotesi, lati opposti di un parallelogramma sono uguali) %$ˆ ( + &'ˆ $ = π (ipotesi, angoli adiacenti di un parallelogramma sono uguali) &'ˆ ) + &'ˆ $ = π (costruzione) %$ˆ ( = &'ˆ ) (4,5) $%( = &') (primo criterio, 2, 3, 6) 1 (TXLYDOHQ]DGLWULDQJROLHSDUDOOHORJUDPPL $%( ≡ &') (primo postulato equivalenza, 7) $%( − '*( ≡ $%'* ≡ &*() ≡ &') − '*( (terzo postulato equivalenza, 8) 7HVL: $%'* + %*& ≡ $%&' ≡ (%&) ≡ &*() + %*& (terzo postulato equivalenza, 9) Costruiamo lo schema logico della dimostrazione: )LJXUD (TXLYDOHQ]D GL SDUDOOHORJUDPPL FRQ OD VWHVVD EDVH H OD VWHVVD DOWH]]D VFKHPD GHOOD GLPRVWUD]LRQH (TXLYDOHQ]DGLWULDQJROLFRQODVWHVVDEDVHHODVWHVVDDOWH]]D Teorema: 'XHWULDQJROLDYHQWLODVWHVVDEDVHHODVWHVVDDOWH]]DDGHVVDUHODWLYDVRQRHTXLYDOHQWL Si tratta della proposizione 37 del primo libro degli (OHPHQWL che viene dimostrata da Euclide nella seguente maniera. Consideriamo due triangoli $%& e '%& aventi stessa base %& e stessa altezza relativa (Figura 3); la retta U passante per $ e ' sarà quindi parallela a %& (in effetti l’enunciato originale della proposizione 37 è: «7ULDQJROL FKH VLDQR SRVWL (TXLYDOHQ]D GL WULDQJROL FRQ OD VWHVVD EDVH H OD VWHVVD VXOODVWHVVDEDVHHIUDOHVWHVVH )LJXUD DOWH]]D SDUDOOHOH VRQR XJXDOL [equivalenti]WUDORUR»). 2 (TXLYDOHQ]DGLWULDQJROLHSDUDOOHORJUDPPL Riportiamo adesso su U due segmenti $( e ') uguali a %&. Si vengono così ad ottenere due parallelogrammi, $&%( e ')&%, aventi stessa base e stessa altezza relativa i quali, in base al precedente teorema, sono equivalenti. Osserviamo adesso che $% è una diagonale del parallelogramma $&%( la quale, in base ad una nota proprietà, lo divide in due triangoli uguali. Analogamente, '& è una diagonale del parallelogramma ')&% e lo divide in due triangoli uguali. Risulta pertanto che $%& e '%& sono metà di due parallelogrammi equivalenti e questo, in base alla sesta nozione comune del primo libro (PHWj GL FRVH XJXDOL VRQR XJXDOL) è sufficiente per affermare l’equivalenza dei due triangoli. Ecco i passaggi della dimostrazione: ,SRWHVL: i due triangoli hanno la stessa base e la retta U per gli altri due vertici è parallela alla base $( = ') = %& sulla retta r (costruzione) $&%( ≡ ')&% (teorema sull’equivalenza dei parallelogrammi) $%& = $%( (proprietà dei parallelogrammi) '&% = '&) (proprietà dei parallelogrammi) 7HVL: $%& ≡ '&% (sesta nozione comune, 2, 3, 4) Questo risultato può anche essere invertito (proposizione 39 del primo libro). Vale cioè il seguente teorema: 'XHWULDQJROLHTXLYDOHQWLFRQODVWHVVDEDVHKDQQRDQFKHODVWHVVDDOWH]]D La dimostrazione procede per assurdo. Sia %& la base comune dei due triangoli e $ e ' i rispettivi terzi vertici. Se le altezze di $%& e '%& non sono uguali allora la retta U passante per $ e ' non è parallela a %&. Tracciamo quindi per $ la parallela U ′ a %& che incontra %' in (. I triangoli $%& e (%& hanno la stessa base e la stessa altezza, sono quindi equivalenti in base al precedente teorema. D’altra parte il triangolo $%& è anche equivalente al triangolo '%& per ipotesi, quindi )LJXUD8JXDJOLDQ]DGHOOHDOWH]]H per la transitività dell’equivalenza (prima nozione LQ WULDQJROL HTXLYDOHQWL FRQ OD VWHVVDEDVH comune del primo libro) anche '%& e (%& sono equivalenti. Ma questo è assurdo in quanto '%& è diviso dal segmento (& nei due triangoli (%& e (&', risulta pertanto che (%& è una parte di '%&, e una parte non può essere uguale al tutto (ottava nozione comune del primo libro). Formalizziamo la dimostrazione: ,SRWHVL: $%& ≡ '%& , base %& in comune tesi negata: U non parallela a %&. U ′ per $ parallela a %& e distinta da U (costruzione, 1) $%& ≡ (%& (ipotesi, teorema diretto, 2) %(& parte di %'& (2) %(& suvvalente a %'& (ottava nozione comune, 4) assurdo (ipotesi, 3, 5) 7HVL: U parallela a %& (6, 1). (TXLYDOHQ]DWUDWULDQJROLHSDUDOOHORJUDPPL Vogliamo adesso indagare sotto quali condizioni si ha equivalenza tra un triangolo e un parallelogramma. Si ha il seguente teorema: 3 (TXLYDOHQ]DGLWULDQJROLHSDUDOOHORJUDPPL 8Q SDUDOOHORJUDPPD DYHQWH OD VWHVVD EDVH H OD VWHVVD DOWH]]D GL XQ WULDQJROR q HTXLYDOHQWHDOGRSSLRGHOWULDQJROR Si tratta della proposizione 41 del primo libro (VH XQ SDUDOOHORJUDPPDKDODVWHVVDEDVHHGqFRPSUHVRWUDOH VWHVVH SDUDOOHOH GD FXL q FRPSUHVR XQ WULDQJROR LO SDUDOOHORJUDPPD q LO GRSSLR GHO WULDQJROR), per la cui dimostrazione ci riferiamo alla Figura 5. Siano $%&' e %&( rispettivamente il parallelogramma e il triangolo; osserviamo che, in base all’ipotesi, il punto ( appartiene alla retta del segmento $'. Consideriamo adesso il )LJXUD (TXLYDOHQ]D GL triangolo $%&: esso ha la stessa base %& di %&( e anche SDUDOOHORJUDPPDHWULDQJROR la stessa altezza (per ipotesi); in base al teorema sull’equivalenza di triangoli dimostrato nel precedente paragrafo i triangoli $%& e %&( sono pertanto equivalenti. Ora, $& è la diagonale del parallelogramma $%&' che – secondo la nota proprietà dei parallelogrammi – lo divide in due triangoli uguali. Il parallelogramma $%&' è scomponibile nei due triangoli uguali $%& e $&' ed è quindi equivalente al doppio di $%&, cioè al doppio di %&(. Ecco i passaggi della dimostrazione: ,SRWHVL: $%&' parallelogramma, ( sulla retta di $' $%& ≡ %&( (teorema equivalenza triangoli stessa base e stessa altezza, ipotesi) $%& = $'& e $%& + $'& = $%&' (proprietà dei parallelogrammi) $%&' = 2($%& ) (2) 7HVL: $%&' = 2(%&( ) (1, 3) Questo teorema ha due importanti corollari: 8Q WULDQJROR q HTXLYDOHQWH DG XQ SDUDOOHORJUDPPD DYHQWH OD VWHVVD DOWH]]D H PHWj GHOODEDVH 8QWULDQJRORqHTXLYDOHQWHDGXQSDUDOOHORJUDPPDFRQODVWHVVDEDVHHPHWjDOWH]]D La dimostrazione dei due corollari è immediata quando si osservi che unendo i punti medi di due lati opposti di un parallelogramma si ottengono due parallelogrammi identici, ciascuno dei quali è metà del parallelogramma di partenza e dunque equivalente al triangolo avente la stessa base e )LJXUD 6FRPSRVL]LRQH GL XQ la stessa altezza del SDUDOOHORJUDPPD LQ GXH SDUDOOHORJUDPPLFRQPHWjEDVH parallelogramma. 4 )LJXUD 6FRPSRVL]LRQH GL XQ SDUDOOHORJUDPPD LQ GXH SDUDOOHORJUDPPL FRQ PHWj DOWH]]D (TXLYDOHQ]DGLWULDQJROLHSDUDOOHORJUDPPL 3UREOHPDVYROWR Dimostriamo che XQ WUDSH]LR q HTXLYDOHQWH DO WULDQJROR DYHQWH SHU EDVH OD VRPPD GHOOH EDVLGHOWUDSH]LRHODVWHVVDDOWH]]D. Sia $%&' il trapezio. Prolunghiamo la base %& di un segmento &( uguale a $' e uniamo $ con (. Il segmento $( incontra il lato '& nel punto ). Consideriamo ora i triangoli $)' e &)(. Essi hanno: $' = &( per costruzione, )LJXUD (TXLYDOHQ]D GL XQ WUDSH]LR H XQ )$ˆ ' = )(ˆ & e $'ˆ ) = )&ˆ ( in quanto angoli WULDQJROR alterni interni che le parallele $' e %( formano con le trasversali $( e '& rispettivamente. Pertanto i due triangoli sono uguali in base al secondo criterio. Ora, il trapezio $%&' si può scomporre nel quadrilatero $%&) e nel triangolo $)' mentre il triangolo $%( si può scomporre nello stesso quadrilatero $%&) e nel triangolo &)( che è uguale ad $)'. Il trapezio $%&' e il triangolo $)' sono quindi equiscomponibili e dunque equivalenti. Formalizziamo i passaggi della dimostrazione: ,SRWHVL: la costruzione geometrica di Figura 8. $' = &( (ipotesi) )$ˆ ' = )(ˆ & e $'ˆ ) = )&ˆ ( (criterio inverso di parallelismo, ipotesi) $)' = &)( (secondo criterio, 1, 2) $%&' = $%&) + $)' (ipotesi) $%( = $%&) + )&( (ipotesi) 7HVL: $%&' ≡ $%( (terzo postulato equivalenza, 4, 5, 3) Costruiamo lo schema logico della dimostrazione: )LJXUD3UREOHPDVYROWRVFKHPDORJLFRGHOODGLPRVWUD]LRQH 9HULILFKHGLFRPSUHQVLRQHHFRQRVFHQ]D 1. 2. 3. 4. 5. 6. Enuncia e dimostra il teorema sull’equivalenza di parallelogrammi Enuncia e dimostra il teorema sull’equivalenza di triangoli Enuncia e dimostra il teorema su triangoli equivalenti con la stessa base Enuncia e dimostra il teorema sull’equivalenza tra triangoli e parallelogrammi Enuncia i corollari del teorema sull’equivalenza tra triangoli e parallelogrammi Enuncia e dimostra il teorema sull’equivalenza tra triangoli e trapezi 5 (TXLYDOHQ]DGLWULDQJROLHSDUDOOHORJUDPPL 3UREOHPL 1. Dimostra il teorema sull’equivalenza di parallelogrammi con la stessa base e la stessa altezza nel caso in cui – con riferimento alla Figura 1 – i punti ' ed ( coincidano. 2. Dimostra il teorema sull’equivalenza di parallelogrammi con la stessa base e la stessa altezza nel caso in cui – con riferimento alla Figura 1 – il punto ' si trovi a destra del punto (. 3. Dimostra che se due triangoli equivalenti hanno la stessa altezza, allora hanno anche la stessa base (6XJJHULPHQWRSURFHGLSHUDVVXUGRHDSSOLFDO¶RWWDYDQR]LRQH FRPXQH). 4. Dimostra che se due parallelogrammi equivalenti hanno la stessa base allora hanno anche la stessa altezza (6XJJHULPHQWR SURFHGL SHU DVVXUGR H DSSOLFD O¶RWWDYD QR]LRQHFRPXQH). 5. Dimostra che un triangolo è equivalente ad un parallelogramma avente la stessa altezza e metà della base (Figura 6). 6. Dimostra che un triangolo è equivalente ad un parallelogramma con la stessa base e metà altezza (Figura 7). 7. Dato il rettangolo $%&' siano ( ed ) i punti medi dei lati $' e $% rispettivamente. Dimostra che i due triangoli $)' e $%( sono equivalenti (6XJJHULPHQWRFRQVLGHUDLOWULDQJROR$'%). 8. Dimostra che la mediana divide un triangolo in due triangoli equivalenti. 9. Dimostra che un parallelogramma viene diviso dalle sue diagonali in quattro triangoli equivalenti. 10. Nel parallelogramma $%&' sia 0 il punto medio del lato %&. Dimostra che il triangolo $0' è equivalente a metà parallelogramma (6XJJHULPHQWR WUDFFLD OD SDUDOOHOD SHU 0 DO ODWR $% FKH LQFRQWUD $' LQ 1 H FRQVLGHUD L WULDQJROL 0&' 10'$01H$%0). 11. Nel trapezio $%&' sia 0 il punto medio del lato $'. Dimostra che il triangolo %&0 è equivalente a metà trapezio (6XJJHULPHQWRWUDFFLDSHU0ODSDUDOOHODD&% H IDLULIHULPHQWRDOSUREOHPD). 12. Dimostra che un poligono circoscritto ad una circonferenza è equivalente ad un triangolo avente per base il perimetro del poligono e per altezza il raggio del cerchio inscritto. 13. Sono dati i due triangoli $%& e $′% ′& ′ in cui $% = $′% ′ , %& = % ′& ′ e $%ˆ & = π − $′%ˆ ′& ′ ; dimostra che i due triangoli sono equivalenti. 14. Dimostra che i sei triangoli in cui viene suddiviso un triangolo dalle sue mediane sono tutti equivalenti tra loro. 15. Nel parallelogramma $%&' considera il punto 3 sul lato '&. Dimostra che l’estensione superficiale della figura ottenuta dall’unione dei due triangoli $3' e 3%& è indipendente dalla posizione del punto 3. 16. Dimostra che tra due triangoli aventi stessa base e altezze differenti è prevalente quello con altezza maggiore. 17. In un triangolo $%& siano 0 ed 1 rispettivamente i punti medi dei lati $& e %&. Dimostra che il trapezio $%10 è equivalente al triplo del triangolo 01&. 18. Nel trapezio $%&' siano 0 e 1 i punti medi dei lati obliqui $' e &%, sia inoltre . il punto medio del segmento 01. Dimostra che la perpendicolare alle basi che passa per . divide il trapezio in due trapezi equivalenti (6XJJHULPHQWR LQ XQ 6 (TXLYDOHQ]DGLWULDQJROLHSDUDOOHORJUDPPL WUDSH]LR LO GRSSLR GHO VHJPHQWR FKH XQLVFH L SXQWL PHGL GHL ODWL REOLTXL q XJXDOH DOODVRPPDGHOOHEDVL). 19. Tra tutti i triangoli inscritti in una circonferenza, aventi per base una corda fissata e il terzo vertice variabile sulla circonferenza, qual è quello di massima estensione superficiale? 20. Dimostra che tra tutti i rettangoli di perimetro assegnato il quadrato è quello di estensione superficiale massima (6XJJHULPHQWRLQGLFDWRFRQ A LOODWRGHOTXDGUDWR VLDQR A + [ H A − [ OHGLPHQVLRQLGHOJHQHULFRUHWWDQJROR). 21. È dato il triangolo rettangolo $%& inscritto in una semicirconferenza di centro 2 e diametro $%. Sia V la semiretta per 2 perpendicolare ad $%. Traccia la retta U per & parallela ad $% che incontra la semiretta V in ( e la semicirconferenza nell’ulteriore punto '. Sia inoltre ) la proiezione di ' su $%. Dimostra che i due triangoli 2)& e $&( sono equivalenti. 22. Dato il triangolo $%&, determina un punto ' su $% e un punto ( su $& in modo che i segmenti (' e &' dividano la figura in tre triangoli equivalenti (6XJJHULPHQWRGRSRDYHUVFHOWR'LQPRGRFKH$'&VLDGRSSLRGL'&%VFHJOL( LQ PRGR FKH GLYLGD D PHWj $'&). 7 (TXLYDOHQ]DGLWULDQJROLHSDUDOOHORJUDPPL 23. 8