IL DOLORE POSTOPERATORIO
DOTT. LIPPI STEFANO
U.O.C. TERAPIA ANTALGICA E TERAPIA
POSTOPERATORIA
REGISTRAZIONE DEL DOLORE
ORE
VAS A RIPOSO
1-10
INCIDENT VAS
1-10
PRESSIONE
ARTERIOSA
FREQUENZA
CARDIACA
FREQUENZA
RESPIRATORIA
LIVELLO DI
SEDAZIONE
1-4
NAUSEA
VOMITO
DEPRESSIONE
RESPIRATORIA
F.R.<8/MIN;
SaO2<85%
RITENZIONE
URINARIA
PRURITO
3
6
9
12
15
18
21
24
TRATTAMENTO DEL DPO
OBBIETTIVI
•LIMITARE LE TEMPESTE NEUROVEGETATIVE
•EVITARE LO SVILUPPO DI “PERSISTENT PAIN”
•FACILITARE IL RISTABILIMENTO DELLA FUNZIONE
PSICOFISICA E DELLO STATO FUNZIONALE PRECEDENTE
•RIDUZIONE DEI TEMPI DI DEGENZA
PROGRAMMA DI PREVENZIONE DEL DPO
•ORGANIZZAZIONE EFFICIENTE CHE COINVOLGE LE FIGURE PROFESSIONALI
CHE INTERAGISCONO CON IL PAZIENTE (ANESTESISTA,CHIRURGO, INFERMIERE )
•CREAZIONE DI UN TEAM CON INDIVIDUAZIONE DEI LIVELLI DI
RESPONSABILITA’
•SVILUPPO DI UNA “CONTINUOS MEDICAL EDUCATION”
•INDIVIDUAZIONE DEGLI INDICATORI DI PERFORMANCE
-ATTIVITA’ EROGATA(PAZIENTI TRATTATI, TIPOLOGIA DI
TRATTAMENTO, FARMACI USATI)
- LIVELLO DI EFFICIENZA (PAIN RELIEF RAGGIUNTO )
- PROFILO DI SICUREZZA (FREQUENZA DEGLI EFFETTI
COLLATERALI )
CHIRURGO
CHIRURGO
REFERENTE
ANESTESISTA
REFERENTE PER
INFERMIERE
PROFESSIONALE
SEZIONE
REFERENTE
ALTRI
SPECIALISTI
INFERMIERI DI
REPARTO
TRATTAMENTO DEL DPO
1) INFORMAZIONE DEL PAZIENTE
PERIODO
PREOPERATORIO
2) PREANESTESIA
3) PRE-EMPTIVE ANALGESIA
( SISTEMICA , LOCOREGIONALE )
TERAPIA INTENSIVA
POSTOPERATORIA
Acute Pain
Nurse
anaesthetist
supervised
SALA OPERATORIA
REPARTO
CHIRURGICO
PRINCIPI GENERALI DI TRATTAMENTO DEL DPO
LE TECNICHE DI TERAPIA DEL DPO POSSONO ESSERE GRADUATE IN TRE LIVELLI IN
RELAZIONE ALLA DISPONIBILITA’ DI RISORSE , INTENSITA’ DEL DOLORE , ALLE POSSIBILI
COMPLICANZE , ALLA EFFICACIA DELLA TERAPIA .
1° LIVELLO
•PARACETAMOLO E/O FANS A ORARI FISSI
•INFUSIONE CONTINUA FANS E/o OPPIACEI
•INFUSIONE CONTINUA E/O PCA FANS E/O OPPIACEI
E/O ANESTETICI LOCALI ( VIA EPIDURALE )
2° LIVELLO
•PCA IV CON OPPIACEI E/O FANS
•ANALGESIA EPIDURALE IN INFUSIONE CONTINUA E/O PCA
CON ANESTETICI LOCALI E/O OPPIACEI E/O CLONIDINA
3° LIVELLO
•INFUSIONE CONTINUA IV DI OPPIACEI A ALTE DOSI
•PCA CON INFUSIONE CONTINUA BASALE
•INFUSIONE SPINALE CONTINUA DI OPPIACEI A ALTE DOSI
CONCLUSIONI
L’AZIENDA OSPEDALIERA CON IL TRATTAMENTO
DEL DOLORE POSTOPERATORIO EROGA UNA
PRESTAZIONE:
•CHE E’ PREVISTA DAI LIVELLI ESSENZIALI DI
ASSISTENZA
• CHE CONTRIBUISCE A DARE UN’IMMAGINE
POSITIVA DELL’OSPEDALE ALL’ESTERNO
MA SOPRATTUTTO
PERSEGUE L’OBBIETTIVO DI ABOLIRE, NEI LIMITI
DEL POSSIBILE, IL “DOLORE
ALL’INTERNO DELL’OSPEDALE.
INUTILE”
TECNICHE ANESTESIOLOGICHE CHE OFFRONO
MAGGIORE PROTEZIONE DAL DPO
•BLENDED ANESTESIA
•BLOCCHI CENTRALI
•BLOCCHI LOCOREGIONALI
•INFILTRAZIONE FERITA CHIRUGICA
SERVIZIO DI
ANESTESIA
TIPO DI PAZIENTE
COMPONENTE
ALGICA
DELL’INTERVENTO
( LIEVE MEDIA
MAGGIORE )
PROTOCOLLI
( FLOW-CHART )
•MISURAZIONE DEL DOLORE
•MONITORAGGIO DEGLI EFFETTI COLLATERALI
•CHE LA TERAPIA SIA PRESCRITTA REGOLARMENTE E
PROPORZIONALMENTE AL TIPO DI CHIRURGIA
•VENGA INDIVIDUATO UN VALORE SOGLIA (ES. VAS>5 ) OLTRE IL QUALE
IL PAZIENTE VIENE TRATTATO AUTOMATICAMENTE
L’ANESTESISTA , PER IL BAGAGLIO TECNICO CULTURALE CHE GLI E’
PROPRIO SVOLGE UN RUOLO CHIAVE COME COORDINATORE DI UN TEAM
RESPONSABILE DEL DPO
PER CUI DEVE
•ELABORARE UN PIANO DI ADDESTRAMENTO E FORMAZIONE PER IL
PERSONALE OSPEDALIERO
•PROGRAMMARE UN AGGIORNAMENTO CONTINUO PER MEDICI E
INFERMIERI
•DOTARSI DI STRUMENTI DI VERIFICA DEI PERCORSI PROPOSTI
(RIUNIONI PERIODICHE CON MEDICI E INFERMIERI , VALUTAZIONE
DELLE DIARE ALGOMETRICHE DEI PAZIENTI)
•RICERCARE E INCENTIVARE L’AUTONOMIA INFERMIERISTICA NEL
MONITORAGGIO DEL DOLORE E NELLA SOMMINISTRAZIONE DI
ROUTINE E SECONDO NECESSITA’
COINVOLGERE L’ EQUIPE CHIRURGICA NELL’INTRODUZIONE DI NUOVI
MODELLI TERAPEUTICI
PERCHE’
•IL CHIRURGO HA “PAURA DEL NUOVO”
•VEDE IL DOLORE COME SPIA DELL’INSORGENZA DI
POSSIBILI COMPLICANZE
•TEME EFFETTI COLLATERALI COME DEPRESSIONE
RESPIRATORIA , NAUSEA , VOMiTO
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Il dolore postoperatorio