1 Progettazione e/o recupero degli edifici esistenti mediante analisi Push Over o Dinamica Non Lineare Bruno Biondi 2 Programma dell’intervento Analisi sismica non lineare nelle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14 Gennaio 2008) Analisi statica non lineare (analisi push-over) Analisi dinamica non lineare 3 ANALISI SISMICA NON LINEARE NELLE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI 4 Analisi sismica non lineare nelle N.T.C. Nell’analisi sismica delle strutture non si può prescindere dal tenere in conto il comportamento non lineare delle strutture Le Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14 Gennaio 2008) fanno espliciti riferimenti al comportamento non lineare delle strutture ed a metodi di analisi statica o dinamica non lineari Per la maggior parte dei sistemi strutturali le analisi elastico-lineari sono sempre ammesse, ma anche in questo caso il comportamento non lineare della struttura è tenuto in conto tramite il fattore di struttura 5 Analisi sismica non lineare nelle N.T.C. Fattore di struttura Il comportamento non lineare delle strutture evidenzia la capacità dei sistemi strutturali di dissipare energia 6 Analisi sismica non lineare nelle N.T.C. Fattore di struttura Il comportamento non lineare delle strutture evidenzia la capacità dei sistemi strutturali di dissipare energia umax F F u fase di carico umax 7 Analisi sismica non lineare nelle N.T.C. Fattore di struttura Il comportamento non lineare delle strutture evidenzia la capacità dei sistemi strutturali di dissipare energia energia immessa in fase di carico umax F F u fase di carico umax 8 Analisi sismica non lineare nelle N.T.C. Fattore di struttura Il comportamento non lineare delle strutture evidenzia la capacità dei sistemi strutturali di dissipare energia ur F u fase di scarico ur 9 Analisi sismica non lineare nelle N.T.C. Fattore di struttura Il comportamento non lineare delle strutture evidenzia la capacità dei sistemi strutturali di dissipare energia energia restituita in fase di scarico ur F u fase di scarico ur 10 Analisi sismica non lineare nelle N.T.C. Fattore di struttura Il comportamento non lineare delle strutture evidenzia la capacità dei sistemi strutturali di dissipare energia energia dissipata dal sistema ur F u ur 11 Analisi sismica non lineare nelle N.T.C. Fattore di struttura La capacità dei sistemi strutturali di dissipare energia si traduce in una riduzione dell’intensità del sisma di progetto ⎡T 1 Se (T ) = ag ⋅ S ⋅ η ⋅ FO ⋅ ⎢ + ⎣ TB η ⋅ FO Se (T ) = ag ⋅ S ⋅ η ⋅ FO ⎛ T ⎞⎤ ⋅ ⎜1 − ⎟ ⎥ 0 ≤ T < TB ⎝ TB ⎠ ⎦ TB ≤ T < Tc ⎛T ⎞ Se (T ) = ag ⋅ S ⋅ η ⋅ FO ⋅ ⎜ C ⎟ ⎝T ⎠ TC ≤ T < TD ⎛ T ⋅T ⎞ Se (T ) = ag ⋅ S ⋅ η ⋅ FO ⋅ ⎜ C 2 D ⎟ ⎝ T ⎠ TD ≥ T 12 Analisi sismica non lineare nelle N.T.C. Fattore di struttura La capacità dei sistemi strutturali di dissipare energia si traduce in una riduzione dell’intensità del sisma di progetto ⎡T 1 1 Se (T ) = ag ⋅ S ⋅ ⋅ FO ⋅ ⎢ + q ⎣ TB FO 1 Se (T ) = ag ⋅ S ⋅ ⋅ FO q ⎛ T ⎞⎤ ⋅ ⎜1 − ⎟ ⎥ ⎝ TB ⎠ ⎦ 0 ≤ T < TB TB ≤ T < Tc 1 ⎛T ⎞ Se (T ) = ag ⋅ S ⋅ ⋅ FO ⋅ ⎜ C ⎟ q ⎝T ⎠ TC ≤ T < TD 1 ⎛ T ⋅T ⎞ Se (T ) = ag ⋅ S ⋅ ⋅ FO ⋅ ⎜ C 2 D ⎟ TD ≥ T q ⎝ T ⎠ 13 Analisi sismica non lineare nelle N.T.C. Fattore di struttura La capacità dei sistemi strutturali di dissipare energia si traduce in una riduzione dell’intensità del sisma di progetto fattore di struttura ⎡T 1 1 Se (T ) = ag ⋅ S ⋅ ⋅ FO ⋅ ⎢ + q ⎣ TB FO 1 Se (T ) = ag ⋅ S ⋅ ⋅ FO q ⎛ T ⎞⎤ ⋅ ⎜1 − ⎟ ⎥ ⎝ TB ⎠ ⎦ 0 ≤ T < TB TB ≤ T < Tc 1 ⎛T ⎞ Se (T ) = ag ⋅ S ⋅ ⋅ FO ⋅ ⎜ C ⎟ q ⎝T ⎠ TC ≤ T < TD 1 ⎛ T ⋅T ⎞ Se (T ) = ag ⋅ S ⋅ ⋅ FO ⋅ ⎜ C 2 D ⎟ TD ≥ T q ⎝ T ⎠ 14 Analisi sismica non lineare nelle N.T.C. Fattore di struttura La capacità di un sistema strutturale di dissipare energia, e quindi il valore del fattore di struttura, sono legati alla duttilità strutturale, ovvero alla capacità che ha il sistema di deformarsi oltre il proprio limite elastico senza sostanziali riduzioni della sua capacità portante Una corretta progettazione secondo le N.T.C. deve essere condotta in modo da garantire adeguata duttilità al sistema strutturale Di tale aspetto della progettazione strutturale si occupa il Criterio della Gerarchia delle Resistenze 15 Analisi sismica non lineare nelle N.T.C. Criterio della Gerarchia delle Resistenze La finalità del criterio della gerarchia delle resistenze è di progettare gli elementi strutturali in modo che le modalità di crisi ad elevata duttilità si manifestino prima (con sollecitazioni minori) rispetto a quelle a bassa duttilità (crisi fragili) Crisi per taglio meno duttile di Crisi per flessione composta meno duttile di Crisi in fondazione fragile Crisi per instabilità fragile Crisi per flessone Crisi per flessone semplice Per ottenere tale effetto gli elementi strutturali sono quasi sempre progettati con sollecitazioni differenti (maggiori) di quelle derivanti dal calcolo strutturale 16 Analisi sismica non lineare nelle N.T.C. Criterio della Gerarchia delle Resistenze L’applicazione del criterio della gerarchia delle resistenze comporta modifiche sostanziali nel dimensionamento dei sistemi strutturali rispetto a quanto si era abituati a fare seguendo le precedenti normative Strutture in c.a. : - incremento delle armature longitudinali nei pilastri; - notevole incremento delle armature trasversali in travi e pilastri; - riduzione delle luci delle travi; - maggiorazione delle dimensioni delle sezioni trasversali dei pilastri. 17 Analisi sismica non lineare nelle N.T.C. Criterio della Gerarchia delle Resistenze L’applicazione del criterio della gerarchia delle resistenze comporta modifiche sostanziali nel dimensionamento dei sistemi strutturali rispetto a quanto si era abituati a fare seguendo le precedenti normative Strutture dissipative in carpenteria metallica: - riduzione delle tipologie di profili che possono essere utilizzati; - notevole incremento della capacità resistente richiesta ai collegamenti con conseguente complessità di progettazione e realizzazione. 18 Analisi sismica non lineare nelle N.T.C. Criterio della Gerarchia delle Resistenze L’applicazione del criterio della gerarchia delle resistenze comporta modifiche sostanziali nel dimensionamento dei sistemi strutturali rispetto a quanto si era abituati a fare seguendo le precedenti normative Le strutture esistenti non rispettano praticamente mai le prescrizioni previste dal criterio della gerarchia delle resistenze. Gli interventi di adeguamento sismico dovranno di conseguenza essere estremamente onerosi ed estesi all’intero organismo strutturale 19 Analisi sismica non lineare nelle N.T.C. Criterio della Gerarchia delle Resistenze L’applicazione del criterio della gerarchia delle resistenze può essere evitata se si esegue un’analisi non lineare del sistema strutturale Nelle analisi non lineari si utilizza lo spettro di risposta elastico, senza l’utilizzo del fattore di struttura, e di conseguenza non deve essere a-priori garantita la duttilità strutturale Possono essere condotte: - analisi statiche non lineari (push-over) - analisi dinamiche non lineari 20 ANALISI STATICA NON LINEARE (ANALISI PUSH-OVER) 21 Analisi push-over Formulazione L’idea di fondo dell’analisi push-over è quella di ricondurre l’analisi dinamica non lineare ad un’analisi statica equivalente La risposta dinamica associata ad ogni singola forma modale un(t) può essere ottenuta tramite analisi statica K un (t ) = f n( eq ) (t ) Forze equivalenti f n( eq ) (t ) = K φn qn (t ) = ωn2 M φn Γ n qn (t ) = sn An (t ) 22 Analisi push-over Formulazione L’idea di fondo dell’analisi push-over è quella di ricondurre l’analisi dinamica non lineare ad un’analisi statica equivalente La risposta dinamica associata ad ogni singola forma modale un(t) può essere ottenuta tramite analisi statica K un (t ) = f n( eq ) (t ) Forze equivalenti f n( eq ) (t ) = K φn qn (t ) = ωn2 M φn Γ n qn (t ) = sn An (t ) sn = M φn Γ n - distribuzione spaziale delle forze An (t ) = ωn2 qn (t ) - variabilità temporale delle forze 23 Analisi push-over Formulazione Si considerano gli effetti legati alla sola prima forma modale (n=1) f ( eq ) (t ) = s1 A1 (t ) La variabilità nel tempo della funzione A1(t) è assunta lineare (forze monotonicamente crescenti) A1(t) t 24 Analisi push-over Verifica di sistemi strutturali tramite analisi push-over Si applica alla struttura un sistema di forze orizzontali monotonicamente crescenti f1( eq ) (t ) = s1 A1 (t ) 25 Analisi push-over Verifica di sistemi strutturali tramite analisi push-over Si applica alla struttura un sistema di forze orizzontali monotonicamente crescenti, si determina lo spostamento di controllo uc(t) (usualmente quello in cima all’edificio) uc(t) 26 Analisi push-over Verifica di sistemi strutturali tramite analisi push-over Si applica alla struttura un sistema di forze orizzontali monotonicamente crescenti, si determina lo spostamento di controllo uc(t) (usualmente quello in cima all’edificio) e lo si rappresenta in funzione del tagliante alla base Vb(t) uc(t) curva di capacità Vb(t) 27 Analisi push-over Verifica di sistemi strutturali tramite analisi push-over La curva di capacità rappresenta una misura della capacità del sistema strutturale di deformarsi sotto l’effetto di forze orizzontali 28 Analisi push-over Verifica di sistemi strutturali tramite analisi push-over Dalla curva di capacità del sistema si determina quella dell’oscillatore elementare equivalente detta spettro ADSR (Acceleration Displacement Spectrum Response) 29 Analisi push-over Verifica di sistemi strutturali tramite analisi push-over Noto il periodo T * dell’oscillatore equivalente si determina il massimo spostamento richiesto dallo spettro di progetto riscritto in termini di spostamenti spettrali * d max (T ) * d max TB TC T* TD T 30 Analisi push-over Verifica di sistemi strutturali tramite analisi push-over La verifica strutturale per i diversi Stati Limite si conduce confrontando la capacità di spostamento dell’oscillatore elementare equivalente con la domanda di spostamento dallo spettro di progetto 31 Analisi push-over Verifica di sistemi strutturali tramite analisi push-over 32 Analisi push-over Verifica di sistemi strutturali tramite analisi push-over 33 Analisi push-over Modello non lineare della struttura Il tracciamento della curva di capacità richiede la definizione di un modello non lineare del sistema strutturale Possono essere adottati: - modello a plasticizzazione concentrata (cerniere plastiche) - modello a plasticizzazione distribuita Il modello a plasticizzazione distribuita risulta estremamente oneroso da un punto di vista computazionale ma non richiede l’introduzione di alcuna ipotesi semplificativa e consente di cogliere fenomeni locali quali l’espulsione del copriferro o la plasticizzazione delle singole armature 34 ANALISI DINAMICA NON LINEARE 35 Analisi dinamica non lineare Formulazione L’anali dinamica non lineare di un sistema strutturale soggetto a sisma richiede la risoluzione di un sistema di equazioni differenziali non lineari &&(t ) + Cu& (t ) + F ( u(t ) ) = − Mτ u&&g (t ) Mu accelerogramma 400 ag [cm s-2] 0 PGA 10 20 = 351 [cm s-2] 30 t [s] -400 36 Analisi dinamica non lineare Accelerogrammi spettrocompatibili Nell’anali dinamica possono essere utilizzati accelerogrami naturali o generati artificialmente purché risultino spettrocompatibili Un accelerogramma è spettrocompatibile se il suo spettro di risposta elastico è coerente con lo spettro di progetto proposto dalla normativa, cioè se l'ordinata spettrale media non presenta uno scarto in difetto superiore al 10%, rispetto alla corrispondente componente dello spettro elastico 37 Analisi dinamica non lineare Accelerogrammi spettrocompatibili 38 Analisi dinamica non lineare Accelerogrammi spettrocompatibili 39 Analisi dinamica non lineare Verifica di sistemi strutturali tramite analisi dinamica Un singolo accelerogramma può non cogliere comportamenti specifici del sistema strutturale analizzato. Per tale ragione è necessario eseguire un numero significativo di analisi (almeno 3) e quindi interpretare statisticamente i risultati ottenuti dalle diverse analisi condotte Le N.T.C. forniscono indicazioni sulle modalità di verifica tramite analisi dinamica non lineare solo per le strutture isolate alla base. Per le altre tipologie strutturali non esistono criteri di verifica codificati ed è quindi lasciata all’utente l’interpretazione dei risultati delle analisi 40 Analisi dinamica non lineare Risposta dinamica 41 Analisi dinamica non lineare Risposta dinamica spostameti 42 Analisi dinamica non lineare Risposta dinamica velocità 43 Analisi dinamica non lineare Risposta dinamica accelerazione 44 Analisi dinamica non lineare Risposta dinamica spettri 45 Analisi dinamica non lineare Strutture isolate alla base Scopo dell’isolamento sismico è quello di far crescere il periodo fondamentale della struttura in modo da ridurre l’accelerazione spettrale Le tipologie di isolatori sismici più diffusi in Italia sono: - isolatori elastomerici - isolatori a pendolo scorrevole (friction pendulum) isolatore elastomerico isolatore a pendolo scorrevole 46 Analisi dinamica non lineare Strutture isolate alla base La verifica dei dispositivi di isolamento consiste nel confrontare i massimi spostamenti sotto sisma con quelli limite dell’isolatore 47 Analisi statica o dinamica non lineare Conclusioni L’analisi elastica delle strutture non è in grado di cogliere il reale comportamento di un sistema strutturale soggetto ad azioni sismiche di intensità notevole Per sopperire alle carenze dell’analisi elastica sono introdotti criteri di progettazione atti a garantire adeguata duttilità strutturale (criterio della gerarchia delle resistenze) Risultati più accurati possono essere ottenuti tramite analisi statica non lineare (Push-Over), che però richiede l’introduzione di alcune ipotesi semplificative A rigore l’analisi dinamica non lineare non richiede alcuna approssimazione, ma risulta complessa la definizione di procedure atte alla verifica del sistema 48 Progettazione e/o recupero degli edifici esistenti mediante analisi Push Over o Dinamica Non Lineare GRAZIE PER L’ATTENZIONE 49