PARLAMENTO EUROPEO 2014 - 2019 Commissione per le petizioni 30.7.2014 COMUNICAZIONE AI MEMBRI Oggetto: 1. Petizione 1203/2013, presentata da Claudia Tamellini, cittadina italiana, sull'accesso alle cure staminali secondo il metodo Stamina Sintesi della petizione La petizione chiede la libertà per i pazienti di ricorrere a cure mediche a base di cellule staminali, secondo il cosiddetto sistema Stamina sviluppato in Italia. Il metodo proposto dalla Stamina Foundation Onlus prevede la conversione di cellule staminali mesenchimali (cellule solitamente destinate alla generazione di tessuti ossei e adiposi) in neuroni, dopo una breve esposizione ad acido retinoico diluito in etanolo. La terapia consiste nel prelievo di cellule dal midollo osseo dei pazienti, la loro manipolazione in vitro (incubazione delle cellule staminali per 2 ore in una soluzione 18 micromolare di acido retinoico), e infine la loro infusione nei pazienti stessi. Tale metodo viene descritto dal suo ideatore come utile per curare malattie di diverso tipo, anche molto diverse tra loro per cause, sintomi e prognosi. In particolare, il metodo viene indicato per la cura di malattie neurodegenerative. 2. Ricevibilità Dichiarata ricevibile il 2 aprile 2014. La Commissione è stata invitata a fornire informazioni (articolo 216, paragrafo 6, del regolamento). 3. Risposta della Commissione, ricevuta il 30 luglio 2014 "La Stamina Foundation ha offerto cure basate sulla manipolazione di cellule staminali per CM\1032507IT.doc IT PE537.229v01-00 Unita nella diversità IT una vasta gamma di malattie, anche in condizioni per le quali non è disponibile alcuna cura autorizzata. Le cure hanno sollevato polemiche significative nella comunità scientifica e, nel 2012, l'agenzia italiana del farmaco ha vietato le attività della Fondazione. In Italia è attualmente in corso un'indagine penale in relazione alle attività della Stamina Foundation. Come osserva la firmataria, l'UE è tenuta a garantire un livello elevato di protezione della salute umana. Per raggiungere questo obiettivo, l'UE ha sviluppato una serie completa di norme che prevedono che i medicinali somministrati ai pazienti in Europa soddisfino elevati standard di qualità, efficacia e sicurezza. I medicinali a base di cellule staminali sono disciplinati da un insieme specifico di norme che tengono conto delle specificità di tali prodotti. Ai prodotti che, dopo essere stati valutati da un comitato di esperti del settore ('comitato per le terapie avanzate'), sono considerati efficaci e sicuri per i pazienti viene rilasciata un'autorizzazione all'immissione in commercio dalla Commissione europea. L'autorizzazione è valida in tutta l'UE. In assenza di un'autorizzazione UE all'immissione in commercio, i medicinali a base di cellule staminali possono essere somministrati ai pazienti soltanto se le autorità dello Stato membro forniscono un'esplicita autorizzazione. La Stamina Foundation non ha ottenuto alcuna autorizzazione all'immissione in commercio. Di conseguenza, la Fondazione può svolgere la propria attività solo se le autorità italiane ritengono che la cura in questione debba essere resa disponibile nel loro territorio e purché siano soddisfatte talune condizioni per garantire, inter alia, la qualità, la tracciabilità e il monitoraggio degli eventi avversi. L'UE non ha alcuna competenza per chiedere alle autorità italiane di autorizzare le cure offerte dalla Stamina Foundation. Inoltre, la Fondazione non ha presentato un dossier a livello UE per dimostrare gli standard di qualità, efficacia e sicurezza dei suoi prodotti. Conclusioni La Commissione non può essere d'aiuto alla firmataria in quanto la problematica in oggetto non rientra tra le competenze dell'UE." PE537.229v01-00 IT 2/2 CM\1032507IT.doc