RAPPRESENTAZIONE SOCIALE
DELLO STRANIERO E
PREGIUDIZIO ETNICO
TEORIA SOCIOLOGICA E STRUMENTI
DI RICERCA
di ROBERTA CIPOLLINI
LA SOCIOLOGIA DELLO
STRANIERO
LA RAPPRESENTAZIONE SOCIALE
DELLO STRANIERO
IL SISTEMA DI RELAZIONI TRA
STRANIERO E GRUPPO INTEGRATO
LE DINAMICHE DI RELAZIONE TRA
GRUPPI INTEGRATI ED OUTSIDERS
G. SIMMEL
Excursus sullo straniero in Sociologia (ed. or. 1908)
RAPPRESENTAZIONE SOCIALE DELLO STRANIERO






MOBILITA’
LIBERTA’
AMBIVALENZA
OGGETTIVITA’
ESTRANEITA’
MOLTEPLICITA’ DELLO STRANIERO COME FORMA SOCIALE:
STRANIERO COME METAFORA DELLA DIVERSITA’
SISTEMA DI RELAZIONI
 COINVOLGIMENTO/MINACCIA
 PERCEZIONE COLLETTIVA NON INDIVIDUALE
 STRANIERO E CONTESTO
W. SOMBART
Gli stranieri in Il capitalismo moderno (ed.or. 1916)
Rappresentazione sociale dello straniero




INNOVAZIONE
OGGETTIVITA’
SPIRITO PRATICO
COSCIENZA MUTILATA
Sistema di relazioni
 BASATO SU SCAMBI UTILITARISTICI
R. MICHELS
Materialen zu einer Soziologie des Fremdem (1925)
Rappresentazione dello straniero
 Straniero come figura sociale emergente della mobilità territoriale
 Condizione di straniero basata sull’appartenenza
Sistema di relazioni
 condizionato dalla saldezza del sistema di appartenenza del
gruppo integrato
Tipologia dello straniero
Appartenenza psicologica
Estraneità
psicologica
Nuova cittadinanza
Vecchia cittadinanza
Integrato
Marginale
Diviso
Escluso
R.E. PARK
Migrazione umana e l’uomo marginale (ed. or.1928)
Rappresentazione dello straniero






Figura sociale emergente dalle grandi migrazioni moderne
Crisi del sistema di appartenenza
Instabilità psicologica
uomo marginale
Oggettività
Mutamento sociale
Cosmopolitismo
Sistema di relazioni
 Modificato dall’interazione tra straniero e società ospitante
 Nell’interazione sociale lo straniero trasmette nuove funzioni
F. ZNANIECKI
Studja nad Antagonizmen do Obcych (1931)
RAPPRESENTAZIONE DELLO STRANIERO
 ESTRANEITA’
FONDATA SULLA DIVERSITA’ DEL
SISTEMA DI VALORI (MODELLO CULTURALE)
SISTEMA DI RELAZIONI
ANTAGONISMO VERSO LO STRANIERO
FORME GRADUALMENTE CRESCENTI DI ANTAGONISMO




ANTAGONISMO DIFENSIVO: ISOLAMENTO SPAZIALE
ISOLAMENTO MAGICO: PREDISPOSIZIONE DI CODICE DI COMUNICAZIONE
SEGRETO INACCESSIBILE ALLO STRANIERO
VIOLENZA PSICOLOGICA
ISOLAMENTO SPIRITUALE: DENIGRAZIONE DEL SISTEMA DI VALORI DEL GRUPPO
STRANIERO
ANTAGONISMO AGGRESSIVO: TENTATIVO DI DISTRUZIONE PARZIALE O TOTALE
DEL GRUPPO STRANIERO E DEL SUO SISTEMA DI VALORI “PERCHE’ CADA PER
SEMPRE NELL’OBLIO” (p.208)
M. M. WOOD
The Stranger. A Study in Social Relationships, 1934
Rappresentazione dello straniero
 Molteplicità della condizione di straniero: metafora della
condizione dell’uomo moderno
 Percezione dello straniero collettiva e non individuale
psicologia sociale
categorizzazione
Sistema di relazioni
 Appartenenza al gruppo
psicologia sociale
 Identificazione sociale
psicologia sociale
 Variazione al variare del contesto
A.
SCHUTZ
Lo straniero. Saggio di Psicologia sociale (ed.or. 1944)
Rappresentazione dello straniero
 Metafora della diversità
 Profilo psicologico
 Dubbia lealtà
Sistema di relazioni
 Condizionato dal modello culturale e dalle forme di
identificazione
N.ELIAS
The Established and the Outsiders. A Sociological Inquiry into
Community Problems (1965- 1976)
Sistema di relazioni: modello unico di relazione E/O
 Approccio di figurazione: approfondimento dei due poli dell’interazione
Caratteristiche
 Basato sull’ asimmetria di potere
 identificazione nel gruppo (ideale del Noi)
doppio legame
 distorsione percettiva
distorsione pars pro toto: autorappresentazione del gruppo sulla base
delle caratteristiche più prestigiose della propria minoranza maggiormente nomica e rappresentazione degli
outsiders sulla base delle caratteristiche più negative della loro minoranza anomica
Stigmatizzazione
 Basata sulla condivisione del prestigio del gruppo integrato
 Proiezione sugli outsiders di immagini di inferiore valore umano
 Interiorizzazione dell’immagine dell’immagine negativa da parte degli outsiders
 Ostracismo verso relazioni interpersonali con gli outsiders,
 distanza sociale
conflitto
 Sistema E/O estensibile a unità sociali ampie
rapporto tra le nazioni
 Sistema di relazioni universale
circolo vizioso: se variano gli equilibri di potere
il gruppo di precedenti outsiders tende a riprodurre il modello verso i nuovi outsiders

Il corto circuito: si realizza attraverso il ridimensionamento dei sistemi di identificazione nel gruppo e un
nuovo equilibrio “ L’opinione oggi diffusa che l’individuo equilibrato possa diventare totalmente indipendente
dalla sua appartenenza di gruppo e in questo senso assolutamente autonomo è ingannevole così come
l’opposta opinione che l’autonomia delle persone possa interamente scomparire all’interno di un collettivo di
automi” (p.XL-XLI)
Al termine del suo percorso intellettuale N. Elias, massimo studioso
del processo di civilizzazione, pone implicitamente il modello unico di
relazioni E/O, definito già nel 1965 “un tema umano universale”, al
centro del processo di civilizzazione dell’umanità, operando una sintesi
ed una integrazione di piani di riflessione teorica apparentemente
autonomi. In La teoria dei simboli (1991) così si esprime:
“Alla luce di un futuro diviso fra la possibilità dell’autodistruzione
e quella di
milioni di anni di vita, la visione diffusa che considera i ‹tempi moderni› uno
stadio di sviluppo relativamente avanzato ha bisogno di una correzione. Il fatto
che non abbiamo ancora imparato a controllare le guerre, le reciproche
distruzioni di massa fra i membri di stati differenti e altre forme di
comportamento che non si possono che definire barbarie, danno credito
all’assunto che nel contesto complessivo del possibile sviluppo del genere
umano quelli che definiamo tempi moderni rappresentino uno stadio non
avanzato, bensì molto iniziale. Preferisco l’ipotesi che i nostri successori, se
l’umanità sarà in grado di sopravvivere alla violenza di questa epoca, possano
considerarci come tardi barbari”.
N. Elias, Teoria dei simboli, 1991 (trad.it. in J. Goudsblom, S. Mennel (a c. di),
Norbert Elias, Tappe di una ricerca, 2001, Il Mulino, p.363)
Z. Bauman
La società dell’incertezza (1999)
Società post moderna e straniero
Rappresentazione dello straniero
 Straniero come metafora della condizione umana
 Dissolvimento delle specificità dello straniero: figura liquida che
attraversa lo spazio sociale
 Ambivalenza
Esotico portatore di novità
Minaccia
Straniero ante portas delle dimora sicura
Strategie di relazione
fluidità del sistema di relazioni
 Assimilazione
 Indifferenza: relazioni basate su assenza di significato attribuito al
contatto
 Segregazione simbolica: antropoemia della seconda modernità
Creazione di no goes out areas e no goes in areas : territori della città
dai quali è impossibile uscire e che i cittadini della metropoli escludono
dalla propria “rotta di navigazione”
Psicologia sociale del pregiudizio
Aspetti cognitivi
processo di categorizzazione
formazione di
1. stereotipi (Allport,1954; Tajfel,1981; Brown, 1995)
2. Rappresentazioni sociali (Moscovici, 1984; Jodelet, 1989)
 Dinamiche della personalità (Adorno e coll., 1949)
Teoria dell’Identità sociale (Tajfel)
Dinamica delle relazioni intergruppo
(Allport, Tajfel, Brown)
Fattori socio-culturali influenti
Pregiudizio come atteggiamento
Processo di categorizzazione
Allport, La natura del pregiudizio (ed.or.1954); Tajfel, Gruppi umani e categorie
sociali (ed or. 1981)
Categorie: sistemi di classi e raggruppamenti predefiniti connessi a
risparmio cognitivo
Si formano massimizzando le caratteristiche ritenute comuni agli
oggetti sociali che ad esse appartengono e minimizzando le
caratteristiche individuali
Assimilano quanto più possibile la complessità e variabilità della realtà
e dei soggetti sociali entro uno schema
Permettono di identificare tutti gli oggetti che siano riferibili alla
categoria attribuendo ad essi le caratteristiche predefinite della categoria
Contribuiscono alla stabilità cognitiva e affettiva
 Contribuiscono all’adattamento all’ambiente
Regolano il comportamento sociale
Sono resistenti alla correzione
Sono alla base della costruzione di rappresentazioni sociali e stereotipi
Stereotipi
Definizione di stereotipo:
“Immagine nella mente” (Lippman, 1921)
“è una opinione esagerata in associazione ad una categoria. La sua funzione è
quella di razionalizzare la nostra condotta in relazione a quella categoria “
(Bettelheim, Janowitz,1950, accolta da Allport)
Caratteristiche:
Non corrisponde alla categoria ma è un’idea fissa che l’accompagna
E’ riferibile ad una immagine dell’oggetto sociale
rappresentazione
E’ uno schermo selettivo per conservare la chiarezza della percezione e del
pensiero
Guida la reazione emotiva e comportamentale
Resistente al cambiamento anche in presenza di esperienza che contraddice
Le rappresentazioni sociali
Definizione: sistemi di valori, idee e pratiche composti di quadri ideativi
simbolici che si formano all’interno e grazie alla comunicazione interpersonale
e sociale.
Durkheim, Rappresentazioni individuali e rappresentazioni collettive (1898)
“La vita collettiva – al pari della vita mentale dell’individuo - è costituita da
rappresentazioni sociali”
Immagini, idee sociali formate all’interno di gruppi umani e rielaborate dagli individui
Sono “sociali” per tre motivi: 1. origini; 2. oggetto; 3. per essere comuni ai membri di una
società o gruppo;
Sono immagini plastiche, mobili, continuamente rielaborate che si formano , si
trasformano, scompaiono
Condizionano il comportamento sociale
Moscovici, Il fenomeno delle rappresentazioni sociali, (1984)
Sono alla base del processo di categorizzazione
Rappresentano un sistema di credenze condivise (teoria del senso comune)
Sono generate da particolari ambienti sociali (idee e credenze di sottogruppi in un
determinato contesto sociale)
Sono rielaborate individualmente
Formano opinioni e agevolano la decodifica della realtà
Rendono familiare ciò che è estraneo, distante, non conforme
Condizionano il comportamento sociale
La nozione di rappresentazione sociale è presente anche nella riflessione teorica di Elias =
fantasie individuali e collettive che regolano il comportamento sociale
Dinamiche della personalità
Meccanismi di frustrazione-aggressività- proiezione-dislocazione
(Creazione di capri espiatori) (J. Dollard, Caste and Class in a
Southern Town, 1937)
Meccanismi di formazione e dinamiche della personalità (T.W
Adorno e coll., La personalità autoritaria, ed or 1949)
Struttura dell’identità (L. Sciolla, Identità. Percorsi di analisi
in Sociologia, 1983; P.L. Berger, B. Berger, H. Kellner,The
Homeless Mind, 1973; Beck, La società del rischio, ed. or.1986;
I rischi della libertà, ed. or. 1994; Inglehart, La rivoluzione
silenziosa, ed. or.1977; La società post-moderna, ed. or. 1996;
Z.Bauman, cit., 1999)
Meccanismi e dinamiche del conformismo (Adorno e coll., 1949)
Meccanismi e dinamiche dell’autoritarismo (Adorno e coll., 1949)
Dinamiche di relazione inter-gruppo
G.W. Allport (1954): ingroup e outgroup
Sumner: concetto di etnocentrismo (Folkways, 1906)
Gruppo interno è quello a cui diversi individui percepiscono di appartenere in un rapporto
con altri individui , condividendo i valori e le norme che regolano il comportamento del gruppo
Appartenenza territoriale
Appartenenza sociale
Appartenenza etnica
Appartenenza culturale (storia, memoria, tradizioni, valori, stili di vita, rappresentazioni
sociali= modello culturale)
Egli distingue dal gruppo interno il gruppo di riferimento definito come " un gruppo interno
accettato di buon grado , o al quale l'individuo desidera appartenere ".
Gruppi esterni che non condividono il modello culturale o sono portatori di un modello diverso
" …sebbene non si possano percepire i propri gruppi interni se non in contrasto con quelli
esterni, essi sono tuttavia primari sul piano psicologico. Noi viviamo in essi, da essi , e,
talvolta, per essi. L'ostilità verso i gruppi esterni ci aiuta a rinforzare il nostro senso di
appartenenza , ma non è un elemento strettamente necessario ".
Dinamiche:
Coesione intragruppo e contrapposizione /conflitto intergruppo
Rafforzamento dell’identità sociale per differenza
Stigmatizzazione dell’outgroup
Forme gradualmente crescenti di conflitto: rifiuto verbale; discriminazione; violenza fisica;
sterminio
COMPORTAMENTO SOCIALE INTERGRUPPI ( Tajfel ,cit. 1981)
Distinzione del comportamento interindividuale e intergruppo (Idealtipi)
Continuum
Comportamento
Interindividuale
Comportamento
Intergruppo
C.interindividuale : persone agiscono in base a caratteristiche individuali
C. intergruppo: Il comportamento è determinato dalle reciproche appartenenze di gruppo
Le normali situazioni sociali ricadono all’interno del continuum
più esse si avvicinano al polo Intergruppi maggiore sarà l’uniformità del comportamento
dell’ingroup verso l’outgroup
più esse si avvicinano al polo interdindividuale maggiore sarà la variabilità comportamentale
verso l’outgroup
Caratteristiche del comportamento sociale nelle relazioni intergruppo:
Confini del gruppo rigidi e immutabili
mutamento sociale conseguibile solo all’interno del gruppo
coesione intragruppo e ostilità intergruppo
formazione di rappresentazioni sociali e stereotipi negativi verso l’outgroup
favoritismo nei confronti dell’ingroup e denigrazione dell’outgroup
Teoria dell’identità sociale
Tajfel, Gruppi umani e categorie sociali, ed.or.1981
Identità sociale : “parte dell’identità di un individuo si fa di se stesso , che deriva dalla
consapevolezza di appartenere ad un gruppo (o a gruppi) sociale, unita al valore e al significato
emozionale associati a tale appartenenza”
Comportamento dell’individuo come membro di un gruppo
Comprende tre componenti:
Cognitiva = consapevolezza dell’appartenenza al gruppo;
Valutativa = connotazione positiva o negativa dell’appartenenza
Emozionale: sentimenti ed emozioni positive o negative verso il proprio gruppo e verso i gruppi
che interagiscono con esso
Caratteristiche
orientata allo sviluppo e al mantenimento di una identità positiva
orienta al/nel confronto e al/nella competizione intergruppo
orienta al favoritismo verso ingroup e contrapposizione verso outgroup (aumento dell’autostima
e del prestigio per differenza)
Richiede lealtà verso il gruppo interno
Proietta sull’individuo il prestigio di cui gode in gruppo
E’ tutelata attraverso sanzioni
Norbert Elias
Pregiudizio come atteggiamento
Componenti
Cognitiva
Affettiva
Attiva
Aspetti
Processi socio-
 Modello culturale
 Ruolo dei valori
personali
 Tendenza alla
categorizzazione
Emozioni suscitate
dall’oggetto
Sentimenti rispetto
all’oggetto
 Influenza del sistema
sociale
 Influenza dei fattori
culturali
 Influenza di fattori
socio-psicologici
Aspetti osservabili
 Opinioni
Rappresentazioni
sociali
Stereotipi
 Natura dello stimolo
emotivo
Persistenza dello stimolo
emotivo
Motivazione dello stimolo
emotivo
valutazioni che
orientano il
comportamento
(pregiudizio-ideologia)
 comportamento di
accettazione/rifiuto
(distanza sociale)
Valenza accettazione/rifiuto
psicologici nella
formazione della
componente
Fattori socio-psicologici influenti sul pregiudizio
Attinenti
sociale
al
sistema Attinenti alla cultura
Attinenti ad aspettisociopsicologici
1.Eterogeneità della
popolazione
1.Barriere di
comunicazione
1.Razionalizzazione ex –post
di orientamenti allo
sfruttamento
2.Mobilità sociale
2.Tipo di contatto
2.Meccanismi di frustrazioneaggressività- proiezionedislocazione (Creazione di
capri espiatori)
3.Rapido mutamento
sociale e conseguente
sviluppo di anomia
3.Competizione e
conflitto a carattere
religioso
3.Meccanismi di formazione e
dinamiche della personalità
4.Numerosità e visibilità del
gruppo di minoranza
4.Struttura del modello
culturale del gruppo
integrato
4. Struttura dell’identità
5. Condizioni di incertezza
di status(incongruenza di
status; deprivazione
relativa)
5.Orientamenti verso il
multiculturalismo del
gruppo integrato e dei
gruppi di minoranza
5. Meccanismi e dinamiche del
conformismo
6.Competizione e conflitto
a carattere economico
6. Meccanismi e dinamiche
dell’autoritarismlo
Fig.1. Modello teorico della ricerca “Stranieri.
Percezione dello straniero e pregiudizio etnico” (2002)
Componente cognitiva pregiudizio
Modello culturale
Rappresentaz. Sociali
Straniero
Valori personali
Identità
Categorizzazione
Stereotipi
MODELLO TEORICO DELLA RICERCA
“STRANIERI NELLA METROPOLI” (2007)
Componente cognitiva-attiva
Pregiudizio-ideologia
Componente
Cognitiva
Rappresentazione
Sociale
Sistema
relazioni
Visibilità
Contatto
Comunicazione
Orientamento
integrazione
Caratteristiche
individuali
Riferimenti ideologico
valoriali
Condizioni status socioeconomico-culturale
Identità sociale
Stili di vita
Identità
Valori
Tav. 1. Aree problematiche e concetti – Stranieri nella metropoli
Aree problematiche
Concetti
Relazione con gli stranieri immigrati
- Visibilità
-Contatto
-Comunicazione
- Percezione degli orientamenti all’integrazione stranieri immigrati
B. Componente cognitiva del pregiudizio
Rappresentazione
sociale dello
straniero
C. Componente cognitiva attiva del pregiudizio
- Finalità dell’incontro interetnico
- Strategie dell’incontro interetnico
-Conflittuale
-Perturbante/contaminante
-Invadente/intrusivo
-Poco leale
-Deviante
-Portatore di mutamento
D. Identità
Individualistico/
Utilitaristici
Valori di
Riferimento
Individualistico/
espressivi
Solidaristici
E.Caratteristiche sociologiche
- Genere
- Età
- Condizioni di status
- Incongruenza di status
- Deprivazione relativa
- Identità sociale
- Orientamento politico
- Orientamento religioso
- Partecipazione sociale
- Livello di informazione
- Stili di vita
Strumenti di analisi empirica
Procedure tecnico-metodologiche di operativizzazione
A. Relazione con gli stranieri
Modello operativo di Lazarsfeld
- Concetto
- Dimensioni
- Indicatori
- Indici
B. Componente cognitiva del
pregiudizio
Tecniche di scaling
Scala su modello Likert
C. Componente cognitiva-attiva
(ideologica)
Tecniche di scaling
Scala su modello Likert
D. Identità
Tecniche di scaling
Scala autoancorante
C. Caratteristiche sociologiche
Modello operativo di Lazarsfeld
- Concetto
- Dimensioni
- Indicatori
- Indici
Procedure di costruzione della scala relativa
alla componente cognitiva del pregiudizio
Operazionalizzazione della componente cognitiva del
pregiudizio
Due passaggi procedurali
1.macro dimensioni della componente cognitiva del
pregiudizio (T. van Dijk, Communicating racism. Ethnic
Prejudice in Thought and Talk 1987)
2.operazionalizzazione della rappresentazione sociale
dello straniero (Sociologia dello straniero)
Tav.2. Operazionalizzazione della componente cognitiva del pregiudizio
Dimensioni concettuali
Items
Minaccia economica
1. Gli stranieri immigrati sottraggono il lavoro agli italiani.
2. Accettando lavori non regolamentato gli stranieri immigrati, di fatto,
contribuiscono alla diffusione del lavoro non regolamentato anche per gli italiani.
3. Gli stranieri Immigrati usufruiscono abusivamente dei nostro sistema
d’assistenza
Minaccia sociale
4. Gli stranierI immigrati rendono più difficile la ricerca di abitazioni In affitto.
5. Gli stranieri immigrati Introducono malattie prima inesistenti.
6. Con la loro presenza gli stranieri immigrati degradano il quartiere
7. Gli stranieri Immigrati hanno troppi figli.
8. Gli stranieri Immigrati diffondono malattie sessuali
9. Gli stranieri immigrati introducono comportamenti sessuali troppo liberi
Minaccia culturale
10. GlI stranieri Immigrati diffondono comportamenti In contrasto con le nostre
tradizioni
11. Gli stranieri Immigrati sono troppo legati alle proprie tradizioni
12. Gli stranieri immigrati sono spesso troppo critici nel confronti della società
Italiana
13. GlI stranieri immigrati introducono nel paese ideologie pericolose
14. Gli stranieri immigrati non rispettano le regole della convivenza civile
15. Gli stranieri immigrati aggravano i problemi dell’ordine
Caratteristiche personali
16. Molto spesso gli stranieri immigrati non sono persone pulite
17. GlI stranieri Immigrati badano solo ai propri interessi.
18. Gli stranIeri immigrati hanno spesso comportamenti invadenti
19. Gli stranieri immigrati non sanno stare al loro posto
20. Gli stranieri Immigrati spesso disturbano con il loro comportamento
21. Generalmente gli stranieri immigrati hanno poca voglia di lavorare.
Aspetti attinenti al mutamento
sociale
22. Gli stranieri immigrati apportano nuovi stimoli culturali.
23. Gli stranieri immigrati contribuiscono allo sviluppo culturale del paese
24. Gli stranieri Immigrati sono spesso persone originali
25. GlI stranieri immigrati contribuiscono allo sviluppo economico del paese
26. Gli stranieri immigrati introducono nuove mode
Tav. 3. Operazionalizzazione della rappresentazione sociale dello straniero
Dimensioni della
rappresentazionedello straniero
Items
Conflittuale
1. Gli stranieri immigrati sottraggono lavoro agli italiani
2. Gli stranieri immigrati usufruiscono abusivamente del nostro sistema di
assistenza
3. Accettando lavori non regolamentati, gli stranieri immigrati, di fatto,
contribuiscono alla diffusione del lavoro non regolamentato anche per gli italiani
4. Gli stranieri immigrati rendono più difficile la ricerca di abitazioni in affitto
Perturbante /contaminante
5. Gli stranieri immigrati diffondono comportamenti in contrasto con le nostre
tradizioni
6. Gli stranieri Immigrati sono troppo legati alle proprie tradizioni
7. Gli stranieri immigrati diffondono relazioni sessuali promiscue
8. Gli stranieri immigrati introducono nel paese ideologie pericolose
9. Gli stranieri Immigrati introducono malattie prima inesistenti
10. Con la loro presenza, gli stranieri immigrati degradano Il quartiere
11. Molto spesso gli stranieri immigrati non sono persone pulite
12. Gli stranieri Immigrati hanno troppi figli
13. Gli stranieri immigrati diffondono malattie sessuali
Invadente
14. Gli stranieri immigrati hanno spesso comportamenti invadenti
15. Gli stranieri immigrati spesso disturbano con Il loro comportamento
16. Gli stranieri immigrati non rispettano le regole della convivenza civile
17. Gli stranieri immigrati non sanno stare al loro posto
Poco leale
18. Gli stranieri immigrati sono troppo critici nel confronti della società Italiana
19. Gli stranieri Immigrati badano solo al propri interessi
Deviante
20. Gli stranieri immigrati aggravano i problemi di ordine pubblico
21. Generalmente gli stranieri immigrati hanno poca voglia di lavorare
Mutamento sociale
22. Gli stranieri immigrati apportano nuovi stimoli culturali
23. Gli stranieri Immigrati contribuiscono allo sviluppo economico del paese
24. Gli stranieri immigrati sono spesso persone originali
25. Gli stranieri immigrati contribuiscono allo sviluppo culturale del paese
26. Gli stranieri immigrati introducono nuove mode
Procedure di somministrazione della scala
 Registrazione del grado di accordo/disaccordo
intervalli /gradienti
6 intervalli
Del tutto
D’accordo
prevalentemente parzialmente
d’accordo
d’accordo
parzialmente
in disaccordo
prevalentemente
in disaccordo
scelta degli
del tutto
in disaccordo
________________________________________________________________________________
 Soppressione del punto intermedio neutrale
Problemi metodologici del punto intermedio
1. Ambiguità della risposta lungo il continuum accordo/disaccordo
2. Response set
3. Problemi nel trattamento delle variabili quasi-cardinali derivate dagli items
 Inversione dei punteggi : punteggio deve essere crescente nella direzione della
misurazione dell’atteggiamento (pregiudizio nella componente cognitiva)
 Presentazione casuale dell’ordine degli items
PRESENTAZIONE CASUALE DEGLI ITEMS DELLA SCALA LIKERT RELATIVA
ALLA COMPONENTE COGNITIVA DEL PREGIUDIZIO (Stranieri nella metropoli, 2007)



























a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.
i.
j.
Gli stranieri immigrati apportano nuovi stimoli culturali
Gli stranieri immigrati hanno spesso comportamenti invadenti
Gli stranieri immigrati diffondono comportamenti in contrasto con le nostre tradizioni
Gli stranieri immigrati sottraggono lavoro agli italiani
Gli stranieri immigrati rendono più difficile la ricerca di abitazioni in affitto
Gli stranieri immigrati generalmente non rispettano le regole della convivenza civile
Gli stranieri immigrati spesso disturbano con il loro comportamento
Gli stranieri immigrati contribuiscono allo sviluppo culturale del paese
Gli stranieri immigrati diffondono malattie sessuali
Accettando lavori non regolamentati, gli stranieri immigrati, di fatto, contribuiscono alla diffusione
del lavoro non regolamentato anche per gli italiani
k. Gli stranieri immigrati introducono malattie prima inesistenti
l. Gli stranieri immigrati sono troppo legati alle proprie tradizioni
m. Gli stranieri immigrati badano solo ai propri interessi
n. Gli stranieri immigrati sono spesso persone originali
o. Molto spesso gli stranieri immigrati non sono persone pulite
p. Gli stranieri immigrati introducono nel paese ideologie pericolose
q. Gli stranieri immigrati usufruiscono abusivamente del nostro sistema di assistenza
r. Gli stranieri immigrati aggravano i problemi di ordine pubblico
s.
Gli stranieri immigrati non sanno stare al loro posto
t.
Gli stranieri immigrati diffondono relazioni sessuali promiscue
u.
Gli stranieri immigrati contribuiscono allo sviluppo economico del paese
v.
Con la loro presenza, gli stranieri immigrati degradano il quartiere
w.
Gli stranieri immigrati hanno troppi figli
x. Gli stranieri immigrati introducono nuove mode
y. Generalmente gli stranieri immigrati hanno poca voglia di lavorare
z. Gli stranieri immigrati spesso sono troppo critici nei confronti della società italiana
ESEMPIO DI INVERSIONE DEI PUNTEGGI
ACCORDO
Del tutto Prevalent. Parzialm.
d’accordo d’accordo d’accordo
DISACCORDO
Parzial. Prevalent. Del tutto
In disacc. in disacc. In disacc.
_____________________________________________________________________________________________________________
a. Apportano nuovi stimoli culturali
1
2
3
4
5
6
b. Hanno spesso comporta
menti invadenti
6
5
4
3
2
1
c. Diffondono comportamenti in contrasto con
le nostre tradizioni
6
5
4
3
2
1
d. Sottraggono il lavoro
agli italiani
6
5
4
3
2
1
e. Rendono più difficile la
ricerca di abitazioni in affitto
6
5
4
3
2
1
f. Generalmente non rispettano
le regole della convivenza
civile
6
5
4
3
2
1
g. Disturbano con il loro
comportamento
6
5
4
3
2
1
h. Contribuiscono allo
sviluppo culturale
1
2
3
4
5
6
MODELLO DI ANALISI DEI DATI
Procedure di controllo della coerenza della scala
Statistiche descrittive: andamento degli items (per ogni
items si calcola la M e scarto quadratico medio σ )
Costruzione di un indice di sintesi (indice cumulativo)
Misura del pregiudizio (Scala di pregiudizio)
Analisi della varianza
Analisi in componenti principali (ACP)
Cluster Analysis
Proiezione dei clusters sugli assi fattoriali
Tab 1.PROCEDURE DI CONTROLLO DELLA COERENZA DELLA SCALA (Stranieri nella metropoli, 2007)
Items
Correlazione "corretta"
α di Cronbach
elemento scala
se l'elemento viene rimosso
--
Apportano stimoli culturali
0,631
0,938
Comportamenti invadenti
0,585
0,938
Comportamenti in contrasto con le tradizioni
0,652
0,938
Sottrazione lavoro
0,625
0,938
Difficoltà ricerca abitazioni in affitto
0,574
0,939
Mancato rispetto delle regole
0,784
0,936
Comportamenti di disturbo
0,738
0,937
Contributo allo sviluppo culturale
0,573
0,939
Diffusione malattie sessuali
0,683
0,937
Diffusione lavoro irregolare
0,530
0,939
Introduzione nuove malattie
0,549
0,939
Troppo legati alle tradizioni
0,565
0,939
Interessi personali
0,653
0,938
Originalità
-0,057
0,946
Mancanza di igiene
0,680
0,937
Introduzione ideologie pericolose
0,736
0,937
Fruizione abusiva sistema di assistenza
0,722
0,937
Problemi di ordine pubblico
0,700
0,937
Non sanno stare al loro posto
0,779
0,936
Diffondono relazioni sessuali promiscue
0,666
0,937
Contributo sviluppo economico
0,486
0,940
Degrado del quartiere
0,700
0,937
Hanno troppi figli
0,590
0,938
Introduzione nuove mode
0,217
0,943
Scarsa voglia di lavorare
0,643
0,938
Sono troppo critici
0,564
0,939
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------α di Cronbach su tutti gli items della scala
0,941
Tab. 2. Statistiche descrittive (Stranieri nella metropoli, 2007)
Dimensioni
Item
rappresentazione
straniero
M
σ
D
Generalmente gli stranieri immigrati hanno poca voglia di lavorare
2,46 1,40
P/C
Gli stranieri immigrati diffondono relazioni sessuali promiscue
2,49 1,49
I
Gli stranieri immigrati non sanno stare al loro posto
2,67 1,44
P/C
Gli stranieri immigrati hanno troppi figli
2,71 1,60
P/C
Gli stranieri immigrati introducono ideologie pericolose
2,71 1,52
P/C
Gli stranieri immigrati diffondono malattie sessuali
2,72 1,51
C
Gli stranieri immigrati usufruiscono abusivamente del nostro sistema
di assistenza
2,79 1,64
C
Gli stranieri immigrati sottraggono lavoro agli italiani
2,84 1,53
P/C
Gli stranieri immigrati introducono malattie prima inesistenti
2,86 1,60
P/C
Con la loro presenza, gli stranieri immigrati degradano il quartiere
2,87 1,48
C
Gli stranieri immigrati rendono più difficile la ricerca di abitazioni in affitto
2,89 1,63
M
Gli stranieri immigrati apportano nuovi stimoli culturali
2,93 1,28
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------I
Gli stranieri immigrati generalmente non rispettano le regole di convivenza civile 3,06 1,45
M
Gli stranieri immigrati contribuiscono allo sviluppo economico del paese
3,13 1,47
M
Gli stranieri immigrati contribuiscono allo sviluppo culturale del paese
3,14 1,39
I
Gli stranieri immigrati spesso disturbano con il loro comportamento
3,15 1,42
P/C
Gli stranieri immigrati diffondono comportamenti in contrasto con le
nostre tradizioni
3,25 1,46
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------C
Accettando lavori non regolamentati, gli stranieri immigrati, di fatto,
contribuiscono alla diffusione del lavoro non regolamentato anche per gli italiani 3,46 1,74
D
Gli stranieri immigrati aggravano i problemi di ordine pubblico
3,46 1,49
I
Gli stranieri immigrati hanno spesso comportamenti invadenti
3,46 1,35
PL
Gli stranieri immigrati spesso sono troppo critici nei confronti della società italiana3,47 1,47
P/C
Molto spesso gli stranieri immigrati non sono persone pulite
3,48 1,49
M
Gli stranieri immigrati sono spesso persone originali
3,61 1,39
PL
Gli stranieri immigrati badano solo ai propri interessi
3,63 1,55
M
Gli stranieri immigrati introducono nuove mode
3,82 1,53
P/C
Gli stranieri immigrati sono troppo legati alle proprie tradizioni
3,98 1,48
Media totale items
3,119
COSTRUZIONE DI INDICE SINTETICO
(SCALA DI PREGIUDIZIO)
Campo di variazione dei punteggi per ogni items
Da 1(minimo pregiudizio) a 6 (massimo pregiudizio)
Minimo pregiudizio: tutti punteggi 1 registrati sui 26 items della scala per un
punteggio totale = 26
Massimo pregiudizio: Tutti punteggi 6 registrati sui 26 items della scala per un
punteggio totale di 26.
Campo di variazione della somma dei punteggi:
26
156
Si effettua una partizione in 5 intervalli corrispondenti a 5 livelli di espressione del
pregiudizio
Basso
Medio-basso
Medio
Medio-alto
Alto
= da 26 a 52
= da 53 a 78
= da 79 a 104
= da 105 a 130
= da 131 a 156
Dopo aver sommato i punteggi di ogni intervistato su tutti gli items si distribuiscono i
casi lungo il punteggio di scala.
Bibliografia essenziale
T. W. Adorno, E. Fränkel-Brunswich, D. J. Levinson, R. Nevitt Sanford, 1950, The Authoritarian Personality, New
York, Harper; tr.it., 1973, La personalità autoritaria, Milano, Ed. di Comunità.
M.S. Agnoli (a c. di), 2004, Lo straniero in immagine. Rappresentazione degli immigrati e pregiudizio etnico tra gli
studenti del Lazio, Milano, Angeli.
G. W. Allport, 1954, The Nature of Prejudice, Cambridge, Addison Wesley Publishing Company; tr.it.,1973, La
natura del pregiudizio, Firenze, La Nuova Italia.
L. Arcuri, M. R. Cadinu, 1998, Gli stereotipi, Bologna, Il Mulino.
Z. Bauman, 1999a, La società dell’incertezza, Bologna, Il Mulino.
Z. Bauman, 2001a, The individualized Society, Cambridge, Polity Press; tr. it., 2002, La società individualizzata,
Bologna, Il Mulino.
U. Beck 1986, Risikogesellschaft: auf dem Weg in eine andere Moderne, Suhrkamp, Frankfurt a. M.; tr. it., 2000, La
società del rischio: verso una seconda modernità, Roma, Carocci.
U. Beck, 1994, Riskante Freiheiten: individualisierung in modern Gesellschaften, Frankfurt a M.; tr. it., 2000, I rischi
della libertà. L’individuo nell’epoca della globalizzazione, Bologna, Il Mulino.
R. Benedict, 1934, Patterns of culture, Boston, New York, Houghton Mifflin Company; tr. it., 1960, Modelli di cultura,
Milano, Feltrinelli.
P.L. Berger, B. Berger, H. Kellner, 1973, The Homeless mind; the modernization and consciousness, New York,
Vintage Books.
B. Bettelheim, M. Janovitz, 1950, Dynamics of Prejudice, New York, Harper.
R. Brown, 1995, Prejudice. Its Social Psychology, Oxford, Blackwell; tr. it., 1997, Psicologia sociale del pregiudizio,
Bologna, Il Mulino.
R. Caccamo, 1998, Sociologi in azione. Storia, teoria e ricerca a Chicago (1920-1930), Roma, Eucos.
E. Campelli, 2004, Figli di un dio locale. Giovani e differenze culturali in Italia, Milano, Angeli.
E. Campelli, R.Cipollini, 1984, Contro il seme d’Abramo. Indagine sull’antisemitismo a Roma, Milano, Angeli.
F. Cassano, 1989, Approssimazioni. Esercizi di esperienza dell’Altro, Bologna, Il Mulino.
R. Cipollini (a c. di), 2002a, Stranieri, percezione dello straniero e pregiudizio etnico, Milano, Angeli.
R. Cipollini, 2002b, Lineamenti per una sociologia dello straniero, in R. Cipollini (a c. di), 2002, pp. 3-85.
R. Cipollini, 2004, La componente cognitiva del pregiudizio etnico: cognizioni, credenze e conoscenze sugli stranieri
immigrati. Il contesto metropolitano, in M. S. Agnoli (a c. di),2004, pp. 74- 121.
R. Cipollini, 2004, Nota Metodologica integrativa, in M. S. Agnoli (a c. di), 2004, pp. 151-156.
E. Colombo, 1999, Rappresentazioni dell’Altro. Lo straniero nella riflessione sociale occidentale, Milano, Guerini.
V. Cotesta, 2002, Lo straniero. Pluralismo culturale e immagini dell’Altro nella società globale, Roma-Bari, Laterza.
A. Dal Lago, 1999, Non-persone. L’esclusione dei migranti in una società globale, Milano, Feltrinelli.
M. Delle Donne (a c. di), 1998, Relazioni etniche. Stereotipi e pregiudizi. Fenomeno immigratorio ed esclusione sociale,
EdUP, Roma
J. Dollard, 1937, Caste and Class in a Southern Town, New York, Doubleday.
E. Durkheim, 1895, Le Règles de la Méthode Sociologique, Paris, F. Alcan; tr. it., 1963 e 1996, Le regole del metodo
sociologico, Sociologia e Filosofia, Milano, Ed. di Comunità.
E. Durkheim, 1898, Répresentations individuelles et répresentations collectives, Paris, Presses universitaires de France; tr.
it. in, Durkheim, 1963 e 1966.
N. Elias, 1969-1980, Über den Prozess der Zivilisation. I. Wandlungen des Verhaltens in den Weltlichen
Oberschichten des Abendlandes; II. Wandlungen der Gesellschaft . Entwurf zu einer Theorie der Zivilisation,
Frankfurt, Suhrkamp; tr. it., 1988, Il processo di civilizzazione, Bologna, Il Mulino.
N. Elias, 1977, A Theoretical Essay on Established and Outsiders Relations, in N. Elias, J.L. Scotson, 1994, pp.
XV-LII.
N. Elias, 1987, Die Gesellschaft der Individuen, Frankfurt, Suhrkamp; tr. it., 1990, La società degli individui,
Bologna, Il Mulino.
N. Elias, 1998, The Norbert Elias Reader, Oxford, Blackwell; tr. it., 2001, Tappe di una ricerca, Bologna, Il
Mulino.
N. Elias, J. L.Scotson, 1965, The Established and the Outsiders: A Sociological Enquiry into Community
Problems, London, F. Cass; 1994, London, Thousand Oaks- New Delhi, Sage; tr.it., 2004, Strategie
dell’esclusione, Bologna, Il Mulino.
F. Fanon, 1961, Les damnés de la terre, Paris, Maspéro; tr. it., 1962, I dannati della terra, Torino, Einaudi.
R. M. Farr, S. Moscovici (eds.), 1984, Social Representations, Cambridge, Cambridge University Press; tr. it.,
1989, Rappresentazioni sociali, Bologna, Il Mulino.
C. Geertz, 1973, The interpretation of cultures; selected essays, New York, Basic Books; tr. it., 1998,
Interpretazione di culture, Bologna, Il Mulino.
E. Goffman, 1959, The Presentation of Self in Everyday Life, New York, Doubleday; tr. it., 1969, La vita
quotidiana come rappresentazione, Bologna, Il Mulino.
E. Goffman,1963, Stigma: Notes on the Management of Spolied Identity, Englewood Cliffs, Prentice-Hall; tr. it.,
1983, Stigma. L’identità negata, Milano, Giuffrè.
R. Inglehart, 1977, The Silent Revolution: Changing Values and Political Styles, Princeton, Princeton
University Press; tr. it., 1983, La rivoluzione silenziosa, Milano, Rizzoli.
R. Inglehart, 1996, Modernization and postmodernization. Cultural, Economic and Political change in 43
societies; tr. it., 1998, La società postmoderna. Mutamento, valori e ideologie in 43 paesi, Roma, Editori Riuniti.
D. Jodelet, 1989, Les Représentations sociales, Presses Universitaires de France ; tr. it., 1992, Le rappresentazioni
sociali, Napoli, Liguori.
J. Kristeva, 1988, Etrangers à nous-mêmes, Paris, Fayard; tr. it., 1990, Stranieri a se stessi, Milano, Feltrinelli.
V. Lanternari, 1983, L’”incivilimento dei barbari”. Problemi di etnocentrismo e d’ identità, Bari, Dedalo.
C. Lévy-Strauss, 1952, Race et Histoire, Paris, Unesco ; tr. it., 1967, Razza, storia e altri studi di antropologia,
Torino, Einaudi.
C. Lévy-Strauss, 1955, Tristes Tropiques, Paris, Plon; tr. it., 2004, Tristi tropici. L’avventura dell’ antropologo,
Milano, Il Saggiatore.
W. Lippmann, 1922, Public Opinion, New York, McMillan; tr. it., 1995, L’opinione pubblica, Roma, Donzelli.
L. Lofland, 1973, A World of Strangers. Order and Action in Urban Public Space, New York, Basic Books.
B. Mazzara, 1996a, Appartenenza e pregiudizio. Psicologia sociale delle relazioni etniche, Roma, Carocci.
U. Melotti (a c. di), 2000a, Eticità, nazionalità e cittadinanza, Roma, Seam.
A. Melucci, 2000, Identità, in A. Melucci, Parole chiave, Roma, Carocci, pp. 119-128.
R. K. Merton, 1949-1968, Theory and Social Structure, New York, Free Press; tr. it., 1959 e 2000, Teoria e
struttura sociale, Il Mulino, Bologna.
R. K. Merton, 1972, Insiders and Outsiders: A Chapter on the Sociology of Science, in “America Journal of
Sociology”, n.78, pp. 9-47; tr. it. 1986, in S. Tabboni (a c. di) 1986, pp. 211-253.
R. Michels, 1925, Materialien zu einer Soziologie des Fremden, in, “Jahrbuch für Soziologie”, Erster Band,
Karlsruhe, pp.296-319.
S. Moscovici, 1984, Il fenomeno delle rappresentazioni sociali, in R. M. Farr, S. Moscovici (a c. di), tr. it. 1989,
pp. 23-94.
G. Myrdal, 1944, An American Dilemma, New York, Harper & Row.
A. Pagani (a c. di), 1963, Antologia di scienze sociali, Bologna, Il Mulino.
R. E. Park, 1928, Human Migration and the Marginal Man, “American Journal of Sociology, 6, Vol. XXXIII, pp.
881-893; tr. It. 1986, Migrazione umana e l’uomo marginale, in S. Tabboni (a c. di), 1986, pp. 195-210.
T. Parsons, 1937, The Structure of Social Action, New York, McGraw-Hill; tr. it., 1970, La struttura dell’ azione sociale,
Bologna, Il Mulino.
R. Rauty (a c. di), 1995, Società e metropoli. La scuola sociologica di Chicago, Roma, Donzelli.
D. Riesman, 1950, The Lonely Crowd, A Study on the Changing American Character, New Haven, Yale University Press; tr.
it., 1956, La folla solitaria, Bologna, Il Mulino.
W. G. Runciman, 1966, Relative deprivation and social justice: a study of attitudes to social inequality in twentieth-century
England, London, Routledge & Kegan Paul; tr. it., 1972, Ineguaglianza e coscienza sociale, Torino, Einaudi.
A. Schutz, 1944, The Stranger: An Essay in Social Psychology, in “American Journal of Sociology”, 49, pp. 499-507; tr. it.,
1979, Lo straniero. Saggio di psicologia sociale, in A. Izzo (a c.di), 1969.
L. Sciolla (a c. di), 1983, Identità, Percorsi di analisi in sociologia, Torino, Rosenberg & Sellier.
M. Sherif, 1966, Group conflict and Co-operation. Their Social Psychology, London, Routlendge & Kegan Paul.
G. Simmel, 1903, Die Grosstädte und das Geistesleben, in „Jahrbuch der Gehestiftung“, IX; tr. it., 1991, Le metropoli e la
vita spirituale, in T. Madonado (a c. di), pp. 65-79.
G. Simmel, 1908, Exkurs über den Fremden, in Soziologie, Berlin, De Gruyter; tr. it., 1989, Excursus sullo straniero, in
Simmel, Sociologia, Ed. di Comunità.
W. Sombart, 1916, Gli stranieri, in Der Moderne Kapitalismus, Berlin, Duncker & Humblot; tr. it., Il capitalismo moderno (
a c. di A. Cavalli), 1967, Torino, Utet.
E. Stonequist, 1937, The Marginal Man, New York, Scribner’s.
G. A. Sumner, 1906, Folkways, New York, Gin; tr. it., 1962, Costumi di gruppo, Torino, Utet.
S. Tabboni (a c. di), 1986, Vicinanza e lontananza. Modelli e figure dello straniero come categoria sociologica, Milano,
Angeli.
S. Tabboni, 1993, Norbert Elias. Un ritratto intellettuale, Bologna, Il Mulino.
P. A. Taguieff, 1987, La force du préjugé, Paris, Ed. La Découverte: tr. it., 1994, La forza del pregiudizio, Bologna, Il
Mulino.
H. Tajfel, 1981, Human Groups and Social Categories. Studies in Social Psychology, Cambridge, Cambridge University
Press, 1981, tr. it.,1995, Gruppi umani e categorie sociali, Bologna, Il Mulino.
H. Tajfel (ed.), 1982, Social Identity and Integroup Relations, Cambridge, Cambridge University Press.
T. Todorov, 1989, Nous et les autres: la réflexion française sur la diversité humaine, Paris, Editions du Seuil ; tr. it.,
1991, Noi e gli altri. La riflessione francese sulla diversità umana, Torino, Einaudi.
F. Tönnies, 1887, Gemeinschaft und Gesellschaft, Lipzig, Reislad; tr. it., 1963, Comunità e Società, Milano, Ed. di
Comunità.
A. Touraine, 1997, Pourrons Nous vivre ensemble? Égaux et différents, Paris, Fayard ; tr. it., 1998, Libertà,
uguaglianza, diversità. Si può vivere insieme?, Milano, Il Saggiatore.
T. van Dijk, 1987, Communicating Racism. Ethnic Prejudice in Thought and Talk, London, Sage.
R. A Wallace, A. Wolf, 1980, Contemporary Sociological Theory, Englewood Cliffs, Prentice-Hall; tr. it., 1985, La
teoria sociologica contemporanea, Bologna, Il Mulino.
M.Weber, Politik als Beruf, Wissenschaft als Beruf, Berlin, 1920, Duncker & Homblot; tr. it., 1980, Il lavoro
intellettuale come professione, Torino, Einaudi.
M. Wieviorka, 1991, L’espace du racisme, Paris, Ed. du Seuil; tr. it., 1993, Lo spazio del razzismo, Milano, Il
Saggiatore.
M. Wieviorka, 2001, La differénce, Paris, Balland; tr. it., 2002, La differenza culturale. Una prospettiva sociologica,
Bari-Roma, Laterza.
L. Wirth, 1928, The Ghetto, Chicago, Chicago University Press; tr. it., 1968, Il Ghetto, Milano, Ed. di Comunità.
L. Wirth, 1938, Urbanism ad a Way of Life, in “American Journal of Sociology”, XLIV, July; tr. it., L’urbanesimo
come modo di vita, in A. Pagani ( a c. di), 1963, pp. 368-387.
M. M. Wood, 1934, The Stranger. A Study in Social Relationships, New York, Columbia University Press.
F. Znaniecki, 1931, Studja nad Antagonizmen do Obcych, “Przeglad Sociologiczny, Vol. 1, n. 2-4, pp. 158-209, citato
nella traduzione di Ewa Nadzeja Sinatra.
Scarica

rappresentazione sociale dello straniero e pregiudizio etnico