SCHEDA PAESE A cura dell’Ufficio Studi di SACE Capitale: Minsk Popolazione (2013): 9,3 mil PIL nominale PPP (2013): USD 150 mld BIELORUSSIA SACE RISK INDEX 2014 Rischio di mancato pagamento da: Controparte sovrana 69/100 Banca 81/100 Impresa 81/100 Rischio politico-normativo Restrizioni sul trasferimento dei capitali 71/100 Esproprio 70/100 Violenza politica 53/100 HIGHLIGHTS Contesto politico. Il presidente Lukashenko resta saldamente al potere dal 1994, con una gestione autoritaria del potere che lascia poco spazio allo sviluppo di una opposizione politica. Nel 2010 la vittoria di Lukashenko ha innescato violente contestazioni per il sospetto di brogli elettorali. La probabilità di un cambio di regime rimane bassa, anche se un peggioramento della situazione economica potrebbe accrescere le tensioni interne. Le sanzioni UE e USA, a seguito delle elezioni e della repressione delle opposizioni, hanno portato il paese a rafforzare i legami con la Russia, sia politicamente che economicamente. Contesto economico. Nonostante alcuni tentativi di riforma, l’economia rimane caratterizzata da un forte interventismo da parte dello Stato. La crescita economica, che registra tassi positivi ma moderati, è legata strettamente allo stimolo pubblico ai settori strategici (idrocarburi, costruzioni e mezzi di trasporto). Nel 2012 il paese ha adottato un regime di cambio flessibile il cui effetto immediato è stato una forte svalutazione. Resta fondamentale il sostegno economico e finanziario assicurato dalla Russia, che punta a consolidare l’influenza e il controllo sull’area. L’elevato fabbisogno finanziario e il limitato stock di riserve restano le principali vulnerabilità per l’economia. Contesto finanziario. Il sistema bancario è dominato da 2 banche statali (Belarusbank e Belagroprombank) che insieme hanno una quota di mercato in termini di asset e depositi retail rispettivamente del 66% e 69%. Il livello dei NPL rimane limitato e inferiore al 4% dei prestiti totali. Ampia parte della allocazione del credito avviene nell’ambito di programmi governativi a condizioni agevolate, gestito principalmente attraverso una banca di sviluppo nazionale. Contesto operativo. Il contesto operativo è caratterizzato da una forte ingerenza dello stato nell’economia e da una limitata apertura agli investitori esteri. Lo stato possiede le principali industrie e banche del paese. Buone le infrastrutture, mentre la burocrazia e la corruzione restano ancora importanti ostacoli per gli investimenti stranieri. RATING, BUSINESS CLIMATE, KEY FIGURES Indicatori di rischio Rating OCSE 7 S&P’s B- Indicatori di Business Climate Doing Business 2013 Index of Economic Freedom 2013 Corruption Perceptions Index 2012 2011 PIL (variazione % reale) Inflazione media annua (%) Saldo Bilancio pubblico/PIL (%) Bilancia dei pagamenti Esportazioni ($ mld) Importazioni ($ mld) Saldo transazioni correnti/PIL (%) Debito estero totale ($ mld) Debito estero totale/PIL (%) Riserve valutarie lorde ($ mld) Riserve valutarie lorde (mesi import.) Fonte: EIU ottobre 2014 2012 Moody’s B3 Fitch - Attuale 58° su 185 154° su 185 123° su 176 Precedente 69° su 183 153° su 184 143°su 183 2013 2014 (p) COMPOSIZIONE DEL PIL (2013) Agricoltura 9,4% 2015 (p) 5,5 1,5 0,9 1,8 2,7 53,3 2,8 59,1 0,7 18,3 0,2 18,3 -0,2 16,0 -0,4 40,9 -44,4 -8,5 33,9 56,8 6,0 1,5 45,6 -45,0 -2,9 34,2 54,0 5,8 1,4 36,6 -41,1 -10,6 39,2 57,1 4,9 1,3 37,9 -40,5 -4,1 40,3 54,7 3,5 0,9 39,6 -43,4 -3,8 40,2 52,4 3,7 0,9 s: stime; p: previsioni Servizi 45,8% Industria 44,8% Bielorussia RAPPORTI CON L’ESTERO: INVESTIMENTI, OPPORTUNITA’ E INTERSCAMBIO Bilancia dei pagamenti. Il paese mantiene un disavanzo della bilancia commerciale legato al costante deficit commerciale, su cui pesa in particolare l’import energetico dalla Russia, e alla riduzione dei finanziamenti. L’implementazione di alcune misure per bilanciare gli squilibri nella bilancia dei pagamenti (in particolare privatizzazioni ed emissione di bond) resta ancora incerta. Settori di opportunità. Offrono opportunità il settore alimentare, quello delle costruzioni, dei macchinari agricoli, dei prodotti ad alta tecnologia e di quelli tradizionali del Made in Italy (moda, pelletteria, mobilio). INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI SALDO TRANSAZIONI CORRENTI 4,5 0 0 -1 -2 -2 -4 3 -6 2,5 -3 -4 4 3,5 -8 -5 2 -10 -6 -7 -12 -8 -14 -9 1,5 1 0,5 -16 2010 2011 2012 Saldo transazioni correnti (mld USD, asse sxt) 2013 2014 0 2015 2010 Saldo transazioni correnti / PIL (%, asse dxt) 2011 2012 2013 2014 2015 IDE (USD mld) Commercio e presenza italiana. Nel 2013 le esportazioni italiane sono state pari a EUR 530 milioni, in crescita del 14% rispetto al 2012. I prodotti maggiormente richiesti dal mercato bielorusso sono stati quelli della meccanica strumentale (50,8% delle esportazioni totali), della moda (9,2%) e della metallurgia (7,6%). Le importazioni dalla Bielorussia sono attestate pari a EUR 140 milioni, registrando un calo del 21% sull’anno precedente. Nei primi sette mesi dell’anno, si registra un forte crescita dell’import italiano (+80,8%), che raggiunge quasi i 100 milioni di euro; la voce principale è quella dei prodotti petroliferi raffinati (47 milioni di euro, +635%). Non altrettanto positivo l’andamento del nostro export nel paese: -2,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (295 milioni di euro). INTERSCAMBIO COMMERCIALE CON BIELORUSSIA (2003-2013), € milioni ESPORTAZIONI IN BIELORUSSIA PER SETTORI (2013,%) autoveicoli e altri mezzi di trasporto 4,2% app. elettrici 4,6% 600 altro 11,6% 500 400 meccanica strumentale 50,8% gomma, plastica, materiali da costruzione 4,8% 200 prod. chimici 7,1% metallurgia e prod. in metallo 7,6% 300 100 0 2003 moda 9,2% 2005 export SACE IN BIELORUSSIA Condizioni di assicurabilità Rischio sovrano: Rischio bancario: Rischio privato: Volturabilità polizza SACE 2004 Senza condizioni Senza condizioni Senza condizioni Caso per caso 2006 2007 2008 2009 2010 import 2011 2012 2013 saldi CONTATTI Servizio clienti: - [email protected] Ufficio stampa: tel. + 39 06 6736888 - [email protected] Bielorussia COUNTRY RISK UPDATES Luglio 2014 Le riserve valutarie sono aumentate per la prima volta nel 2014 grazie ad un prestito di USD 2 miliardi dalla russa VTB Bank. Lo stock di riserve ammonta a luglio a USD 6,4 miliardi, un aumento di circa USD 1 miliardo rispetto al mese precedente. I nuovi fondi sono stati utilizzati dal governo per rifinanziare il debito corrente, principalmente detenuto da controparti russe (ed in parte dalla stessa VTB). Senza l’aiuto russo le riserve sarebbero scese a USD 4,4 miliardi, poco più di 1 mese di import cover, con possibili ripercussioni negative sulla tenuta della valuta locale. Maggio 2014 Russia Kazakistan e Bielorussia hanno siglato l’accordo per la realizzazione dell’Unione Euroasiatica che dal primo gennaio 2015 costituirà uno spazio economico comune tra i tre paesi. L’Unione conterà oltre 170 milioni di abitanti e avrà un PIL di oltre USD 2,7 trilioni. La regione disporrà inoltre di circa il 20% delle riserve di gas mondiale e del 15% di quelle petrolifere. La formazione dell’Unione è stata fortemente voluta dalla Russia in un’ottica di bilanciamento di forze commerciali con l’UE. La decisione dell’allora presidente Ucraino Yanukovich di aderire all’Unione anziché procedere all’accordo commerciale con l’UE fu alla base della rivolta di piazza Maidan che portò alla destituzione dello stesso Yanukovich. Gennaio 2014 Il paese ha onorato il pagamento della rata di debito pari a USD 99,2 milioni derivante dall’accordo stand-by sottoscritto con il FMI. Il paese aveva fruito del sostegno del Fondo tra gennaio 2009 e aprile 2010, ricevendo aiuti per USD 3,5 miliardi. Le quote maggiori del prestito sono state già ripagate nel corso del 2013; la rata precedente, rimborsata a dicembre, ammontava a USD 168,3 milioni.