SCHEDA PAESE A cura dell’Ufficio Studi di SACE Capitale: Manama Popolazione (2013): 1,2 mil PIL nominale PPP (2013): USD 35 mld BAHRAIN SACE RISK INDEX 2014 Rischio di mancato pagamento da: Controparte sovrana 37/100 Banca 52/100 Impresa 59/100 Rischio politico-normativo Restrizioni sul trasferimento dei capitali 57/100 Esproprio 41/100 Violenza politica 61/100 HIGHLIGHTS Contesto politico. Permane la divisione tra la maggioranza della popolazione sciita e l’elite sunnita: i contrasti sociali e l’incertezza politica sono destinati a persistere nel medio periodo, con una crescente dipendenza dagli aiuti dell’Arabia Saudita. Sebbene le manifestazioni di massa del 2011 non si siano ripetute, permangono scontri nelle aree periferiche, mantenendo elevata l’attenzione sul rischio di violenza politica. Le modeste riforme adottate dalle autorità non sono state sufficienti a smorzare la conflittualità interna. Restano buone le relazioni internazionali con USA e UE. Contesto economico. La crescita economica ha subito un rallentamento durante i disordini del 2011. La crescita è ancora dipendente dall’apporto fondamentale del settore degli idrocarburi e dalla spesa pubblica, che ha incentivato investimenti nel settore turistico e real estate. La crescita del settore non-oil è stata tuttavia inferiore al 3% nel 2013. Il Bahrein ha il maggior breakeven price (prezzo del petrolio necessario per mantenere il pareggio di bilancio) dell’area, 120USD/barile, ed è fortemente esposto al rischio di fluttuazione del prezzo internazionale del greggio. Il deficit fiscale è previsto in aumento nel 2014. La crescita dell’indebitamento pubblico potrebbe intaccare il rating del paese nel medio periodo. Contesto finanziario. Il settore finanziario è stabile e diversificato e il paese rappresenta uno dei maggiori centri finanziari dell’area. Più di 400 istituzioni finanziarie operano nell’isola. I disordini della primavera araba hanno colpito il settore, che si è contratto del 5,3% nel 2011 ed è cresciuto solo dell’1,2% nel 2012. Il sistema bancario offshore ammontava a USD 151 miliardi a fine 2012. Il comparto retail gode invece di buona salute. L’unione monetaria con Arabia Saudita, Kuwait e Qatar è sospesa in attesa dell’adozione di politiche economiche convergenti. Contesto operativo. Il paese è storicamente aperto agli investimenti esteri; il sistema legale è trasparente e la burocrazia non rappresenta un ostacolo all’attività economica. Il livello di corruzione non rappresenta un limite agli affari. La forza lavoro è relativamente qualificata rispetto agli standard regionali. Maggiori difficolta operative derivano dalle situazioni di conflitto sociale tra le fazioni sciita e sunnita. RATING, BUSINESS CLIMATE, KEY FIGURES Indicatori di rischio Rating OCSE 4 S&P’s BBB Indicatori di Business Climate Doing Business 2014 Index of Economic Freedom 2014 Corruption Perceptions Index 2013 2011 PIL (variazione % reale) Inflazione media annua (%) Saldo Bilancio pubblico/PIL (%) Bilancia dei pagamenti Esportazioni ($ mld) Importazioni ($ mld) Saldo transazioni correnti/PIL (%) Debito estero totale ($ mld) Debito estero totale/PIL (%) Riserve valutarie lorde ($ mld) Riserve valutarie lorde (mesi import.) Fonte: EIU, maggio 2014 2012 Moody’s BBB Fitch BBB Attuale 46° su 189 13° su 178 57° su 177 Precedente 47° su 183 12° su 177 53° su 176 2013(s) 2014(p) COMPOSIZIONE DEL PIL (2013) Agricoltura 0,3% 2015(p) 1,9 3,4 5,5 3,3 3,2 -0,4 -0,3 2,8 -2,0 3,3 -2,8 2,9 -5,4 2,7 -5,0 19,7 -12,1 11,1 15,1 51,9 4,6 3,9 20,4 -13,2 7,3 16,3 53,8 5,2 4,2 21,1 -14,4 6,9 17,6 53,6 5,4 4,0 20,6 -14,4 3,5 18,3 56,5 6,0 4,5 21,9 -14,7 3,7 18,7 52,8 6,4 4,7 s: stime; p: previsioni Industria non manifatturiera 29,6% Servizi 55,4% manifattura 14,7% Bahrain RAPPORTI CON L’ESTERO: INVESTIMENTI, OPPORTUNITA’ E INTERSCAMBIO Bilancia dei pagamenti. Il saldo di partite correnti, in attivo, registra una progressiva riduzione del surplus dal 2011 (le stime per il 2014 indicano un avanzo del 3,5% del PIL, in riduzione dal 6,9% del 2013). Il calo del prezzo del greggio ha avuto un duplice effetto: in parte positivo, poiché circa metà delle importazioni sono costituite da greggio dall’Arabia Saudita, che viene poi esportato come prodotto raffinato; in parte negativo per il calo dei prezzi delle proprie esportazioni. Settori di opportunità. Le stime indicano una vita residua dei giacimenti petroliferi di 10-15 anni. Il paese sta da tempo sviluppando fonti di ricchezza alternative: il settore finanziario si è affermato come uno dei principali dell’area; il settore turistico, sebbene abbia risentito delle turbolenze del 2011, nel 2012 è stato quello con la crescita maggiore (+25%), nonostante la concorrenza di Dubai e Oman e contribuisce ad oltre il 5% del PIL. Il settore non-oil è dominato dall’industria dell’alluminio (20-25% dell’economia). INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI SALDO TRANSAZIONI CORRENTI 3,5 12 3 10 2,5 1,4 3,5 1,2 3 1 8 2,5 0,8 2 0,6 1,5 0,4 1 0,5 2 0,2 0,5 0 0 0 2 6 1,5 4 1 2010 2011 2012 Saldo transazioni correnti (mld USD, asse sxt) 2013 2014 0 2010 2015 2011 2012 2013 IDE (USD mld, asse sxt) Saldo transazioni correnti / PIL (%, asse dxt) 2014 2015 IDE (% PIL, asse dxt) Commercio e presenza italiana. Nel 2013 il saldo dell’interscambio con l’Italia è rimasto positivo sebbene in calo, attestandosi a EUR 12,2 milioni. Settori principali dell’export italiano in Bahrein sono la meccanica strumentale (32,1%), manifatturiero (11%), moda (10,7%) e automotive (9%). Le importazioni italiane hanno totalizzato un valore di EUR 146,6 milioni nel 2013, composte principalmente da prodotti petroliferi raffinati (48,3% del totale import) e metallurgici (45,4%). ESPORTAZIONI IN BAHRAIN PER SETTORI (2013,%) 250 altro 17,1% 200 gomma, plastica, materiali da costruzione 6,3% meccanica strumentale 32,1% prod. alimentari 6,7% 100 0 2003 moda 10,7% mobili e altri manufatti 11,0% SACE IN BAHRAIN Condizioni di assicurabilità Rischio sovrano: Rischio bancario: Rischio privato: Volturabilità polizza SACE 150 50 app. elettrici 7,1% autoveicoli e altri mezzi di trasporto 9,0% INTERSCAMBIO COMMERCIALE CON BAHRAIN (2003-2013), € milioni 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 -50 -100 export import saldi CONTATTI Senza condizioni Senza condizioni Senza condizioni Si Servizio clienti: - [email protected] Ufficio stampa: tel. + 39 06 6736888 - [email protected] Bahrain COUNTRY RISK UPDATES Aprile 2014 Il Fondo Monetario Internazionale ha espresso una valutazione positiva sul settore bancario, caratterizzato da buoni livelli di capitalizzazione (18% per il settore retail e 22% per le banche commerciali). Anche l’agenzia di rating Moody’s ha cambiato l’outlook sul settore, portandolo da negativo a stabile. Ad incidere positivamente sono state le previsioni sull’andamento dei NPL (attesi al 6% in calo rispetto al 6,2% di dicembre 2013) e più in generale le stime di crescita del settore non-oil, atteso al 3,8% nel 2014. Poiché gran parte del credito bancario del paese è destinato a tale settore, la crescita si tradurrà in un aumento del 7-8% del credito domestico. Febbraio 2014 L’Alta Corte Amministrativa del Bahrain ha dichiarato fuorilegge il Consiglio Islamico degli Ulema (CIU), organizzazione religiosa Sciita. L’organizzazione è stata infatti accusata di praticare attività politiche illegali sotto la copertura di una formale veste religiosa. La decisione potrebbe incidere sul percorso di riconciliazione nazionale e sul tentativo di dialogo tra la monarchia Sunnita e la principale forza di opposizione Sciita, Al-Wefaq. Lo scorso 23 gennaio era stato raggiunto un accordo per la ripresa del dialogo tra governo e opposizione, anche se non era stata fissata una data. Il CIU è legato ad Al-Wefaq e in passato ha sostenuto le proteste antigovernative. Agosto 2013 Il parlamento sta discutendo l’inasprimento della normativa nazionale in materia di sicurezza e prevenzione di atti terroristici: saranno vietate le manifestazioni nella capitale Manama e sarà prevista la revoca della cittadinanza nel caso di accusa di terrorismo. La discussione parlamentare si è svolta in seguito all’attacco avvenuto ai danni della moschea di Al-Riffa, in prossimità della Corte Reale rivendicato dal gruppo sciita di recente formazione Saraya al-Ashtar. È probabile che la recente escalation di attacchi contro il governo proseguirà nei prossimi mesi, con possibili implicazioni sul rapporto con la vicina Arabia Saudita, dal cui supporto il Bahrein è fortemente dipendente. Giugno 2013 Il parlamento ha approvato il bilancio 2013/2014, con un aumento della spesa pubblica (+11% rispetto allo scorso anno) legato all’incremento del 15% degli stipendi dei lavoratori statali, che dovrebbe contribuire a ridurre le tensioni sociali. Il governo ha ricevuto a maggio la raccomandazione del FMI a tenere sotto controllo le finanze pubbliche, al fine di preservare la sostenibilità del debito. La performance economica del paese è legata al settore petrolifero, e in particolare al giacimento di Abu Safa, che condivide con l’Arabia Saudita, e che da solo contribuisce per circa il 70% alle entrate statali