VOLUME 3 RENDICONTO DI GESTIONE 2013 PROSPETTO DI CONCILIAZIONE CONTO ECONOMICO CONTO DEL PATRIMONIO mK=fs^=MONVPVTMNPM=J=`KcK=VOMNPNTMNPS PROSPETTO DI CONCILIAZIONE, CONTO ECONOMICO E CONTO DEL PATRIMONIO Questo Ente, in attesa di completare il processo di sperimentazione della nuova contabilità armonizzata di cui al D.Lgs.n.118/2011, per il 2013 ha redatto il Conto Economico ed il Conto del Patrimonio così come previsti dai modelli approvati con DPR n.194/1996. Si ricorda che dal 1999 viene tenuta una contabilità patrimoniale affiancata a quella finanziaria, che consente la registrazione di tutti i movimenti con valenza patrimoniale, attraverso un registro dei beni ammortizzabili ed un suo continuo aggiornamento. Inoltre dal 2000 l’Ente ha un piano dei conti che, associando alle poste del bilancio finanziario fattori economici e patrimoniali ed attraverso opportune implementazioni delle procedure informatiche, consente una registrazione economica, seppure parziale, dei fenomeni finanziari, anche se rimane solo affiancata e derivata da quella finanziaria. Questo grosso sforzo operativo viene progressivamente portato avanti nonostante, tra gli operatori degli Enti Locali, permangano alcune perplessità su un sistema contabile che aggiunge, anziché sostituire, una nuova contabilità a quella finanziaria già esistente. Peraltro restano delle perplessità anche sulle informazioni che si possono ricavare da questo nuovo sistema contabile, specie se previsto per tutta l’attività dell’Ente, anziché, come sembrerebbe più opportuno, solo per alcuni servizi di carattere produttivo o, comunque, legati a proventi (es. servizi a domanda individuale che peraltro questa Provincia non ha). Del resto nonostante ripetuti annunci, la peculiarità dell’azione degli Enti pubblici territoriali rende difficilmente abrogabile totalmente la “contabilità finanziaria” quale “”….garanzia del principio costituzionale della “copertura finanziaria”, ciò anche al fine di omogeneizzare e armonizzare i documenti contabili atti a soddisfare il fabbisogno informativo dei cittadini e delle amministrazioni vigilanti…”” (vedi documento di appello per una nuova contabilità degli Enti Locali dell’ANCREL – Associazione nazionale certificatori e revisori degli Enti Locali –2007). Del resto di queste perplessità e problematiche se ne è reso conto anche il legislatore che anziché accelerare il definitivo passaggio dalla contabilità finanziaria a quella economica, rende meno vincolante quest’ultima escludendo dal 2006 gli Enti più piccoli (Comuni con meno di 3 mila abitanti) dall’obbligo di redazione del Conto Economico. Anche il nuovo sistema contabile che viene introdotto sulla base del D. Lgs. n.118 del 23.06.2011 e che armonizzerà i sistemi contabili e gli schemi di bilancio degli Enti Locali e delle Regioni conferma la contabilità finanziaria quale 1 sistema contabile principale di rilevazione dei fatti di gestione pur prevedendo l’affiancamento, a fini conoscitivi, della contabilità economico – patrimoniale. Nella redazione del Prospetto di conciliazione si continua a tenere conto delle "Raccomandazioni per la redazione del Prospetto di Conciliazione nel Rendiconto Generale degli Enti locali" reso noto dal Ministero dell'Interno - Osservatorio per la finanza e la contabilità negli Enti Locali, nonché delle ulteriori note per una nuova modulistica del prospetto di conciliazione e del ”Principio contabile n. 3 per gli Enti Locali – Il Rendiconto degli Enti Locali”, pubblicati sempre dal predetto Osservatorio, anche se non sono mai stati adottati ufficialmente con provvedimento normativo i modelli proposti dall’Osservatorio stesso. Si sono così elaborate ed accertate, anche con scritture extracontabili, alcune rilevazioni che hanno rilevanza finanziaria, ma non economica o patrimoniale nell’esercizio (impegni di spesa per accertamento entrate vincolate oppure impegni derivati da gare bandite ma non concluse nell’esercizio diventano, a livello economico, costi anno futuro e relativi risconti passivi se associati ad entrate vincolate per legge) o, al contrario, influenzano la consistenza patrimoniale, senza tuttavia comportare una rilevazione finanziaria dell’esercizio. In particolare si è tenuta in considerazione la rettifica finale in diminuzione degli impegni per rilevare i "COSTI ANNO FUTURO – C.A.F.", costituiti sia dalle somme da ritenere impegnate per "vincolo di destinazione" della corrispondente entrata accertata, sia dalle somme mantenute negli impegni per procedimenti in corso relativi a gare bandite e sia dagli impegni riferiti totalmente agli esercizi successivi senza manifestazione “numeraria” nel 2013. La ricostruzione dei “COSTI DEGLI ESERCIZI FUTURI” è un lavoro lungo, complesso, meticoloso e che richiede un’alta professionalità e per questo è curato solo da pochissimi Enti Locali, tra cui il nostro. Tuttavia ciò consente di avere un risultato economico più veritiero. 2 IL CONTO ECONOMICO ED IL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE Il Conto Economico è, in base a quanto precisato in precedenza, stato redatto attraverso la predisposizione del prospetto di conciliazione come previsto dalla normativa. Comunque la tenuta della contabilità patrimoniale e la registrazione, attenta e puntuale, di alcune poste rettificative dei valori della contabilità finanziaria (es. ratei, risconti, contabilità IVA, costi anno futuro, ricavi pluriennali….), hanno consentito di redigere il Conto Economico con precisione. La redazione del Conto del Patrimonio è stata facilitata dalla tenuta della contabilità patrimoniale che ha consentito di aggiornare in tempo reale i valori iniziali del 2013, pari alle consistenze finali del 2012. Le registrazioni patrimoniali, attentamente valutate e ricontrollate con la redazione del Rendiconto, hanno consentito, tra l’altro: - di precisare il valore delle immobilizzazioni in corso e dei beni immobili, attraverso una verifica degli investimenti iniziati e non ultimati. Solo dopo aver accertato il collaudo delle opere si deve provvedere a trasformare l’investimento ancora in corso ed improduttivo in un’immobilizzazione produttiva, con inizio dell’ammortamento che inciderà sul Conto economico; - di riclassificare tutti gli incrementi delle immobilizzazioni, derivanti da pagamenti per spese di investimento, in base alla loro natura patrimoniale (beni mobili, beni immobili, conferimenti in c/capitale…); - di considerare tra gli incrementi dei beni mobili anche acquisti degli stessi inseriti tra le spese correnti; - di distinguere i conferimenti da trasferimenti in conto capitale introitati dall'Ente in due diverse tipologie, a seconda della loro destinazione: i conferimenti senza vincoli al reinvestimento, "ritrasferiti" ad altri soggetti pubblici e privati, da una parte, e, dall’altra, i conferimenti destinati ad investimenti nel patrimonio dell'Ente (c.d. ricavi pluriennali), da ripartire sugli esercizi in cui viene ammortizzato il bene (demaniale o patrimoniale) da essi finanziato e da imputare a ciascun esercizio in proporzione alla quota di ammortamento; - di rilevare tra le immobilizzazioni immateriali soggette ad ammortamento quei costi che non esauriscono la loro utilità nell'esercizio in cui sono sostenuti (es. licenze d'uso del software, progetti di informatizzazione, costi per pianificazioni urbanistiche, piani commerciali e ambientali); - di valorizzare anche gli incrementi o le riduzioni patrimoniali “a titolo gratuito” quali quelli, fino al momento della internalizzazione delle sue attività (01.04.2013) derivanti da investimenti dell’Istituzione di Villa Monastero che, in base alla normativa regolamentare non poteva avere un proprio patrimonio, o derivanti da beni trasferiti gratuitamente dalla Regione per il Centro di Formazione Professionale (CFP) di Casargo alla Provincia e concessi successivamente in comodato d'uso gratuito alla nuova Azienda speciale (APAF) che gestisce il CFP. 3 Il risultato economico complessivo dell’esercizio è il seguente: CONTO ECONOMICO Risultato della gestione Saldo proventi ed oneri da aziende speciali e partecipate Saldo proventi ed oneri finanziari Saldo proventi ed oneri straordinari ESERCIZIO 2013 PARZIALI + € 5.512.567,51 - € 487.465,00 RISULTATO GESTIONE OPERATIVA TOTALI + € 5.025.102,51 - € 1.554.166,39 - € 6.725.598,05 RISULTATO GESTIONE EXTRAOPERATIVA RISULTATO ECONOMICO DI ESERCIZIO - € 8.279.764,44 - € 3.254.661,93 Il risultato della gestione operativa è il vero parametro cui far riferimento per una valutazione della gestione. Come si può notare il risultato della gestione operativa (+ € 5.025.102,51) è fortemente positivo, inferiore a quello del 2012 (+ € 6.019.956,19), ma superiore a quello del 2011 (+ € 4.327.290,12) e del 2010 (+ € 3.796.994,90). La riduzione rispetto al 2012 è dovuta sostanzialmente a queste cause: - riduzione del gettito tributario e, in misura minore, delle entrate extratributarie non vincolate; - annullamento dei trasferimenti erariali e necessità di prevedere dal 2013 un fondo per la restituzione allo Stato delle imposte per un importo pari alla incapienza del volume dei trasferimenti 2012 rispetto ai tagli effettuati nel 2013; - impossibilità di contenimento della spesa corrente ripetitiva per compensare le minori entrate nonostante il forte contenimento dei costi di gestione (specie del personale), con conseguente necessità di applicare l’avanzo libero di amministrazione 2012 alla parte corrente del bilancio 2013. Anche il risultato economico depurato della parte finanziaria (saldo proventi ed oneri finanziari) rimane in attivo (+ € 3.470.936,12) e questo rimane, al netto della gestione straordinaria, un indicatore positivo che garantisce comunque un equilibrio economico e ciò rimane un obiettivo essenziale ai fini della funzionalità dell’Ente. 4 Il permanere del risultato positivo è particolarmente significativo se si pensa all’altissimo volume di costi relativi agli ammortamenti (7,4 milioni di euro) che rappresentano una partita non inserita nelle voci del bilancio finanziario che incide in maniera fortemente negativa sul risultato del Conto economico. Il risultato della gestione straordinaria (- € 6.725.598,05) è invece fortemente negativo in quanto, oltre ad essere influenzato positivamente dalle insussistenze del passivo (0,6 milioni di €uro) e dalle sopravvenienze attive per 0,4 milioni di €uro, presenta insussistenze dell’attivo per 1,5 milioni di €uro ed oneri straordinari dell’intervento 8 “”oneri straordinari”” del bilancio per 0,4 milioni di €uro, ma in particolare tre tipologie di oneri straordinari: - i trasferimenti in conto capitale a Enti pubblici, finanziati con entrate proprie dell’Ente in particolare avanzo di amministrazione ed eccedenze di entrate correnti (in sostanza l’utile della Provincia viene destinato all’aiuto dei Comuni e altri enti pubblici della Provincia), che contribuiscono ad opere che accrescono il patrimonio di questi Enti e costituiscono costi straordinari per la Provincia. Questi oneri straordinari sono tipici per le Province che realizzano in via sussidiaria una gran parte delle loro funzioni istituzionali attraverso contributi in conto capitale soprattutto a Comuni, Comunità Montane e Consorzi. Nel 2013 gli spazi finanziari, autorizzati in deroga al patto di stabilità dal D. L. n.35/2013 convertito nella L. n. 64/2013, hanno consentito di pagare agli Enti (soprattutto Comuni e loro Consorzi e all’Azienda speciale di gestione dell’ATO) circa 7,3 milioni di cui circa 2,1 milioni di €uro finanziati con risorse proprie e quindi da considerarsi oneri straordinari; - l’alto volume di spese una tantum di competenza del bilancio 2013, per complessivi 2,2 milioni di euro; - l’importo elevato dei costi anno futuro (CAF) 2012 e precedenti che sono divenuti costi economici straordinari ovvero hanno comportato economie di spesa (per circa 1,5 milioni di euro) nel 2013, collegati soprattutto a prestazioni di servizio e trasferimenti di carattere non ricorrente per il completamento del passaggio delle risorse finanziarie alla nuova Azienda speciale dell’Ufficio d’Ambito dell’ATO, al fine di garantire la gestione del servizio idrico integrato. E’ interessante, a questo proposito, ricordare uno studio dell’U.P.E.L. (Unione Provinciale Enti Locali) di Milano in cui si mettono in evidenza i vari possibili risultati del Conto Economico di un Ente Locale: Risultato gestione 1^ ipotesi Operativa Extra operativa Finale 2^ ipotesi + + + 3^ ipotesi + + 4^ ipotesi + - 5^ ipotesi + + 6^ ipotesi + - - Nello studio si fa presente che la situazione evidenziata nella 6^ ipotesi indicherebbe una grave situazione finanziaria, indice di tendenza al dissesto. La 4^ e 5^ ipotesi dovrebbero essere poco probabili ma comunque sono indice di una difficile situazione finanziaria. La 3^ ipotesi è quella più frequente tra gli Enti locali ed evidenzia comunque delle buone capacità di 5 autofinanziamento, mentre la 1^ e la 2^ ipotesi indicano situazioni di grande opportunità, con grande possibilità di autofinanziamento. Il risultato di gestione 2013, come nel 2011 e 2010, della Provincia rientra nella 3^ ipotesi, la più frequente di risultato di gestione per un Ente Locale, in cui si presenta un risultato positivo della gestione operativa ed uno negativo della gestione extra – operativa, con un risultato economico complessivo negativo, che tuttavia rileva una causa straordinaria (contributi in conto capitale) che non si dovrebbe ripresentare, almeno per questo forte volume di spesa, negli esercizi successivi. IL CONTO DEL PATRIMONIO Il Conto del Patrimonio 2013 evidenzia un netto patrimoniale finale di € 130.988.815,82 inferiore di - € 3.254.661,93 rispetto a quello del 2012, con una variazione corrispondente al risultato economico di esercizio. Le poste più rilevanti sono: - gli ammortamenti economici, portati in diminuzione delle immobilizzazioni, e calcolati ai sensi dell’art.229 comma 7 del D. Lgs. n.267/2000, che sono pari a € 7.443.549,40 e sono inferiori di €. 34.803,85 all’importo degli ammortamenti 2012 ( € 7.478.335,25). Essi sono stati inseriti come costi della gestione nel Conto Economico. Occorre ricordare ancora una volta che questo tipo di ammortamenti è differente dagli ammortamenti finanziari, previsti dagli artt.167 e 187 del D.Lgs.n.267/2000 e dall'art.117 del D. Lgs. n. 77/1995 e successive modificazioni, il cui inserimento nel bilancio di previsione è facoltativo e non viene più effettuato da anni da questo come dalla stragrande maggioranza degli Enti Locali; - i beni immobili (beni demaniali, terreni, fabbricati) il cui valore è stato ottenuto partendo dalla consistenza iniziale, che risulta uguale alla consistenza finale iscritta nel Conto del Patrimonio dell'esercizio 2012, e considerando le variazioni da Conto del Bilancio, costituite dai pagamenti (in aumento) e dagli accertamenti sulle alienazioni (in diminuzione) e le variazioni per altre cause, rappresentate soprattutto dagli ammortamenti economici (in diminuzione). Come già accennato si sono considerati anche gli incrementi patrimoniali per importi derivanti da lavori svolti, contabilizzati e fatturati nel 2013, anche se pagati solo nell’anno successivo, che tuttavia non risultano valorizzati per questo Rendiconto; - i beni mobili per la cui valorizzazione ci si basa su un sistema informatizzato di tenuta dell’inventario, che consente di registrare con precisione incrementi, dismissioni, cancellazioni e donazioni, e la cui consistenza finale corrisponde alla consistenza al 31/12 dell’inventario; - le immobilizzazioni in corso per le quali le variazioni da conto finanziario sono dovute ai pagamenti per lavori ancora non ultimati (in aumento); - le immobilizzazioni finanziarie per le quali la valutazione del valore delle partecipazioni al 31/12/2013 è avvenuta secondo le indicazioni consolidate del Collegio dei Revisori, in base al metodo del patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio approvato formalmente ovvero dai dati comunicati ufficialmente dalla partecipata tenendo conto in particolare della 6 situazione più aggiornata. Il fatto di dover anticipare i tempi di predisposizione dello schema di Rendiconto 2013 in un periodo comunque precedente a quello di formale approvazione da parte delle assemblee della maggior parte delle società partecipate del bilancio al 31.12.2013, ha imposto prevalentemente l’utilizzo degli ultimi dati ufficiali e cioè di quelli al 31.12.2012. Le uniche eccezioni con dati aggiornati al 2013 riguardano le due Aziende speciali completamente di proprietà dell’Ente e cioè: l’Azienda Speciale APAF i cui dati definitivi sono relativi al 31/08/2013 (possibilità prevista dallo Statuto della società stessa), e, in base al bilancio già formalmente approvato anche dal Consiglio Provinciale, l’Azienda Speciale Ufficio d’Ambito. Si sono accertate diverse differenze rispetto ai valori riportati nel Conto del patrimonio 2012, variazioni in parte negative (Lariofiere, Azienda consortile speciale Rete Salute, Polo Logistico Integrato del Bione Lecco, Banca Popolare Etica, Fondazione Monastero del Lavello) e in altri casi positive, anche se in genere di non rilevante entità (APAF, Azienda Speciale Ufficio Ambito ATO, SPT SpA, CLAC in liquidazione, Milano Mare Milano tangenziali, Fondazione Minoprio). Una particolare situazione è quella della società del Casinò di Campione SPA il cui ultimo bilancio approvato (al 31.12.2012) evidenzia una ulteriore perdita di € 27.603.139,58 che si aggiunge a quella di € 40.251.441,00 approvata con il bilancio al 31.12.2011. Come per lo scorso anno il bilancio è stato approvato con copertura della perdita mediante utilizzo della riserva straordinaria aumentata di € 90.875.266,00 (costituite principalmente per € 22.700.000,00 per conferimento dei marchi e per € 67.225.117,00 sulla base della perizia di valutazione del conferimento da parte del Comune alla società di un diritto di usufrutto sull’immobile sede dell’azienda). Il precedente Collegio dei revisori in merito al bilancio al 31.12.2011 aveva stabilito che : “”l’ultimo bilancio approvato (al 31.12.2011) evidenzia una perdita di € 40.251.441,00, che viene coperta, in base alle deliberazioni dell’Assemblea dei soci mediante utilizzo dell’aumento delle riserve straordinarie di € 90.875.266,00 (costituite principalmente per € 22.700.000,00 per conferimento dei marchi e per € 67.225.117,00 sulla base della perizia di valutazione del conferimento da parte del Comune alla società di un diritto di usufrutto sull’immobile sede dell’azienda). Sulla base di questo bilancio il patrimonio netto della società sale da € 3.070.160,00 (al 31.12.2010) a € 52.743.833,00 (al 31.12.2012) producendo un aumento del valore del patrimonio netto che, proporzionalmente alla partecipazione societaria della Provincia comporterebbe una sopravvenienza attiva per l’Ente di € 4.967.367,30, importo giudicato significativo rispetto ai valori del conto economico dell’Ente. Tuttavia il Collegio, anche in applicazione dei paragrafi dal n.68 al n.71 delle finalità e postulati dei principi contabili degli Enti Locali, ritiene corretta l’applicazione effettuata dal Settore Bilancio della Provincia del principio di prudenza, per cui è corretto neutralizzare, tenuto conto del probabile risultato d’esercizio negativo anche per l’esercizio 2012 in corso di approvazione, la variazione patrimoniale positiva con una “”variazione da altre cause”” negativa di pari importo (non rivenendo nelle voci del Conto del Patrimonio e del Conto Economico degli Enti Locali quella di fondi di accantonamento rischi). In questo modo non si ha nessuna incidenza sul Conto economico. Questo atteggiamento prudenziale è avvalorato anche dalla previsione di un risultato economico negativo per la società anche al 31.12.2012””. 7 Di conseguenza si è ritenuto di confermare questa impostazione contabile anche per la situazione di bilancio al 31.12.2012 in quanto il patrimonio netto della società salirebbe da € 3.070.160,00 (valore al 31.12.2010 mantenuto anche nel Conto 2012 anche se il valore era cresciuto a € 52.743.833,00 ) a € 25.140.694,00 producendo una sopravvenienza attiva per l’Ente di € 2.514.069,40 che, visto il valore significativo, è opportuno correggere con una “”variazione da altre cause”” negativa di pari importo (non rivenendo nelle voci del Conto del Patrimonio e del Conto Economico degli Enti Locali quella di fondi di accantonamento rischi). L’approvazione del bilancio al 31.12.2013 di alcune società nel periodo intercorrente tra l’approvazione dello schema di Rendiconto di gestione 2013 da parte della Giunta Provinciale e l’approvazione definitiva del Rendiconto da parte del Consiglio provinciale non potrà tecnicamente comportare una modifica dei valori del Conto del Patrimonio ed Economico, ma sarà oggetto di una nota integrativa che verrà comunicata al Consiglio Provinciale. Si sono comunque chieste notizie anche in merito alla previsione di risultato al 31.12.2013 anche alle società e Enti che avevano fornito soli i dati al 31.12.2012. Qualora entro la data di approvazione del rendiconto in Consiglio pervenissero ulteriori notizie ufficiali (bilancio al 31.12.2013 approvato dalle Assemblee) sui valori del patrimonio netto al 31.12.2013 delle singole società, si provvederà ad informare il Consiglio, pur non potendo modificare i prospetti del Rendiconto. Si allega una tabella riepilogativa delle immobilizzazioni finanziarie. L’Ente, con deliberazione consiliare n.87 del 20/12/2010 aveva effettuato, nel termine di legge del 31.12.2010, la ricognizione sui presupposti per il mantenimento delle partecipazioni azionarie ai sensi dell’art. 3 comma 26 e 27 della legge 244/2007 (Legge Finanziaria 2008) stabilendo il mantenimento delle società ad esclusione della partecipazione nella SPT srl per la quale si è prevista la cessione della quota. Tuttavia in merito al mantenimento della partecipazione nel Polo Logistico del Bione ci si era riservati di rivedere la decisione entro il 30.09.2012 (in origine il termine era 31.12.2011 poi prorogato con deliberazione del C.P. n.104 del 20.12.2011) subordinatamente alla presentazione di un Piano industriale e finanziario attuabili, al completamento della permuta/cessione delle aree per la realizzazione dell’interscambio gomma – gomma e al reperimento dei finanziamenti necessari. Poiché il termine è decorso infruttuosamente, sulla base della dichiarata indisponibilità del socio Camera di Commercio di procedere alla liquidazione, il Consiglio Provinciale con deliberazione n.86 del 19.12.2012 ha deliberato, unitamente al Comune di Lecco, l’intendimento di procedere alla cessione della quota di partecipazione azionaria. In questi giorni sulla base di nuove comunicazioni della Camera di Commercio si sta procedendo a rivedere la situazione per cui verrà presentata una nuova proposta di deliberazione al Consiglio Provinciale. Dopo la stima del valore patrimoniale della società, l’Ente, in base agli indirizzi del Consiglio Provinciale sta bandendo la gara pubblica per l’alienazione delle quote di partecipazione nella società del polo Logistico Integrato del Bione SPA. Inoltre, dopo i tentativi non riusciti di vendita della propria partecipazione nella SPT SPA effettuati nel 2007/2008, si sta procedendo, sempre ai fini di una mobilizzazione della partecipazione, ad una nuova perizia del valore di partecipazione a questa società. 8 I valori finali delle partecipazioni riportati nel Conto del Patrimonio 2013 risultano i seguenti: SOCIETA’ O AZIENDA PARTECIPATA Lecco Lavoro s.p.a. in liquidazione A.P.A.F. - Agenzia Provinciale per le attività formative - Centro Formazione Professionale Alberghiero Casargo Ufficio d’Ambito di Lecco Azienda Speciale Polo Logistico Integrato del Bione Lecco Maggianico s.p.a. Casinò Municipale di Campione d’Italia s.p.a. Lario Fiere centro Espositivo Società Pubblica Trasporti s.p.a. Centro Legno Arredo Cantù s.r.l. in liquidazione Milano Mare Milano Tangenziali S.p.A Fondazione Minoprio Banca Popolare Etica s.c.a.r.l. Fondazione Monastero S. Maria Lavello Azienda speciale consortile “Retesalute” TOTALE (*) VALORE PARTECIPAZIONE - 18.998,77 79.493,00 420.905,00 700.116,11 307.016,00 (*) 492.842,13 1.803.430,49 888,04 11.185,96 22.937,71 6.714,20 226.581,34 20.220,41 4.073.331,62 Valore risultante dalla neutralizzazione dell’aumento del patrimonio netto al 31.12.2012 - i conferimenti da trasferimenti in c/capitale sono stati, con le variazioni da conto finanziario, aumentati degli accertamenti del titolo 4° dell’Entrata al netto delle alienazioni e sono stati diminuiti dei pagamenti per trasferimenti in c/capitale ad altri Enti effettuati utilizzando quel tipo di entrata, considerato che si tratta di “ritrasferimenti” dei predetti contributi ricevuti. A differenza del 2012 quando il patto di stabilità aveva impedito di effettuare pagamenti per trasferimenti in c/capitale, nel 2013 gli spazi extra patto autorizzato con la L.n.64/2013 hanno consentito di pagare contributi in c/capitale, finanziati con fondi propri dell'Ente, ad Enti pubblici ed altri soggetti, che sono oneri straordinari nel Conto Economico, per circa 2,1 milioni di €uro; - i debiti di finanziamento (residuo capitale dei mutui), aumentati dei nuovi mutui accertati al titolo V° dell’Entrata e diminuiti delle quote capitali restituite nell’anno, nonché dei mutui con ammortamenti a totale carico dello Stato che confluiscono nei conferimenti (nel 2013 non risultano mutui di questo tipo). Nel 2013, come nel 2012 e 2011, non sono stati assunti nuovi mutui ma si è proceduto ad iscrivere a bilancio solo le quote dei mutui flessibili (variante LC – BG e acquisto Villa Monastero) già assunti negli anni scorsi nonché le devoluzioni di mutui già contratti con la Cassa DD. PP. di Roma. 9 RENDICONTO DI GESTIONE 2013 PROSPETTO DI CONCILIAZIONE SECONDO MODELLO DPR 194/96 mK=fs^=MONVPVTMNPM=J=`KcK=VOMNPNTMNPS 10 CRITERI PER LA COMPILAZIONE DEL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE L’Ente locale può utilizzare, fino all’entrata a regime della nuova contabilità di cui al D.Lgs.n.118/2011, per la dimostrazione del risultato economico di gestione la metodologia semplificata basata sulla compilazione del Prospetto di Conciliazione. Il Prospetto di Conciliazione è il documento contabile accluso al Conto Economico che, partendo dai dati finanziari della gestione corrente del bilancio, con l’aggiunta di elementi economici, permette di dimostrare il risultato economico finale di esercizio. L’art. 232 del T.U. delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali fa riferimento alla contabilità economica precisando che l’Ente locale, al fine di rappresentare le risultanze della gestione anche dal punto di vista economico, è lasciato libero di tenere il metodo di contabilità che più ritiene opportuno. Il legislatore ha scelto infatti di non imporre all’Ente l’obbligo di tenuta di un sistema di rilevazione economica secondo schemi precostituiti ed ha ritenuto sufficiente dotarlo di uno strumento semplificato che ha la finalità di convertire i dati finanziari risultanti dal Conto del Bilancio in dati economici, pretendendo così un adempimento minimale che ogni ente, qualunque sia il sistema contabile adottato, deve essere in grado di ottemperare. Al riguardo è nato un dibattito tra gli operatori: i fautori della contabilità generale a partita doppia sostengono che il Prospetto di conciliazione sia oggetto di grosse difficoltà, che solo con la tenuta di una contabilità integrata possono essere superate, in quanto esso semplifica troppo situazioni di per sé variegate. Dall’altro lato, vi sono coloro che, in un sistema contabile per legge principalmente orientato alla sola rilevazione degli accadimenti gestionali sotto il profilo finanziario, vedono nel Prospetto di Conciliazione il mezzo per destare l’interesse degli operatori degli Enti locali verso risultati di tipo “aziendalistico”. Comunque, la sinteticità delle disposizioni legislative che delineano il procedimento di introduzione della contabilità economica, non deve indurre a sminuire l’importanza dell’innovazione contabile rappresentata dal Prospetto. Il legislatore ha considerato il Prospetto di Conciliazione un documento indispensabile per il passaggio dalla contabilità finanziaria alla contabilità economica, la cui funzione è essenzialmente quella di dimostrare il rapporto esistente tra risultati finanziari della gestione e quelli economico-patrimoniali. Con la compilazione del Prospetto si vuole cercare di riconciliare le varie rilevazioni contabili, utilizzando i dati finanziari provenienti dalla contabilità finanziaria per giungere, dopo le opportune rettifiche ed integrazioni, alla compilazione del Conto Economico e del Conto del Patrimonio. Infatti, la gestione dell’Ente deve essere rappresentata sotto i tre diversi aspetti finanziario, economico e patrimoniale, che sono strettamente connessi tra loro; pertanto si può affermare che la compilazione del Prospetto costituisce la via più agevole per trasformare gli accertamenti delle entrate in ricavi e gli impegni delle spese in costi, nonché per collegare le operazioni finanziarie con le variazioni del patrimonio. 11 Agli impegni finanziari di competenza e agli accertamenti finanziari di competenza si sono apportate le seguenti modifiche: RATEI E RISCONTI: Il Prospetto di Conciliazione contiene le rettifiche dei valori finanziari di parte corrente per ricondurli alla competenza economica nelle colonne: per l'entrata 2E e 3E per i risconti passivi 4E e 5E per i ratei attivi 6E per le altre rettifiche per la spesa 2S e 3S per i risconti attivi 4S e 5S per i ratei passivi 6S per le altre rettifiche. I ratei attivi e passivi sono determinati, rispettivamente, da quote di ricavo e di costo che in numerario verranno sostenuti nell’esercizio futuro ma che interessano l’esercizio in corso. Le entrate e le spese da riscuotere o da pagare in via posticipata possono essere correttamente individuate nella contabilità finanziaria dell’esercizio successivo. Nell’esercizio al quale sono da attribuite i ricavi ed i costi, il rateo finale va aggiunto agli accertamenti o impegni per essere iscritto nello stato patrimoniale, il rateo iniziale va invece dedotto. E’ indubbio che il forte anticipo dei tempi di approvazione del Rendiconto non consente una rilevazione dei ratei attivi completa in cui alcune entrate di competenza dell’esercizio precedente sono state accertate anche nei mesi di aprile e di maggio. I risconti passivi ed attivi sono determinati, rispettivamente, da quote di ricavo o di costo anticipate anche se relative, per quota, all’esercizio futuro. Hanno manifestazione numeraria e quindi finanziaria (impegni o accertamenti) immediata, per cui si rende necessario apportare le opportune variazioni alle risultanze della contabilità finanziaria. Nell’esercizio in cui è avvenuta la manifestazione numeraria, il risconto va sottratto agli accertamenti o impegni per essere iscritto nello stato patrimoniale, il risconto iniziale va invece portato in aumento. L’individuazione di queste poste extra – contabili è avvenuta con l’indicazione delle date di competenza economica in sede di registrazione informatica di accertamenti ed impegni. A conclusione dell'esercizio vi è stata anche una minuziosa e lunga analisi degli accertamenti ed impegni sia del 2012 che dei primi mesi del 2013 (per i ratei attivi). Nel 2013 i risconti attivi sono aumentati per il blocco/sospensione degli impegni della spesa corrente (specie quella finanziata con compartecipazione all’imposta di bollo regionale) che si è dovuto effettuare fino agli ultimi mesi dell’anno al fine di avere la sicurezza di garantire l’equilibrio di bilancio. Di conseguenza quando negli ultimi mesi dell’esercizio è stato chiaro il quadro delle risorse disponibili 12 (specie trasferimenti erariali) e si è potuto procedere agli impegni sul 2013, lo si è fatto anche finanziando spese correnti relative a acquisti, prestazioni, trasferimenti iniziati nel 2013 ma di competenza anche del 2014 e degli anni successivi. Le differenze tra ratei e risconti iniziali e finali sono state indicate come “variazioni da altre cause” nel Conto del Patrimonio. ALTRE RETTIFICHE DEL RISULTATO FINANZIARIO: Nelle altre rettifiche del risultato finanziario sono stati "stornati" dagli impegni di competenza degli interventi 2 e 3 del titolo 1° della spesa gli acquisti relativi a beni mobili inventariati e/o a immobilizzazioni immateriali per licenze d’uso di software applicativo e le prestazioni di servizio relative ad incarichi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) e per il Sistema Informativo Territoriale (SIT), il cui costo non è imputabile interamente nell’esercizio di imputazione della spesa (come avviene per i beni di consumo), ma è da ripartire negli esercizi in cui il bene produce la sua utilità nel patrimonio dell’Ente. Il valore di questi beni durevoli, da sottoporre alla procedura di ammortamento tecnico-economico, è portato in aumento delle corrispondenti voci delle immobilizzazioni materiali o immateriali del Conto del Patrimonio. Un particolare tipo di operazione che costituisce rettifica finale in diminuzione degli impegni per rilevare costi d'esercizio è costituita dai "costi degli esercizi futuri o costi anno futuro", accertati sulla base delle “Raccomandazioni per la redazione del prospetto di conciliazione nel rendiconto generale degli enti locali". Si tratta di impegni di parte corrente solo finanziari, che non hanno comportato nell’esercizio il sorgere di un costo/debito e che, quindi, non comportano alcun movimento di tipo patrimoniale. Si tratta in sostanza di una anticipazione del principio di competenza finanziaria che diventerà una regola con l’applicazione della nuova contabilità armonizzata ex D.Lgs.n.267/2000. Essi possono essere distinti in tre diverse tipologie: 1) somme da ritenere impegnate per "vincolo di destinazione" della corrispondente entrata accertata; 2) somme mantenute negli impegni per procedimenti in corso relativi a gare bandite; 3) somme impegnate, in base alle norme contabili del D. Lgs. n. 267/2000, sulla competenza 2012 ma relative a costi che verranno sostenuti totalmente o per la massima parte negli esercizi futuri. Per l'impegno di spesa di parte corrente, o la parte dello stesso, che viene formalmente mantenuto a fine esercizio rispettando le disposizioni dell'art.183 del D. Lgs. 267/2000 e che non ha dato luogo all'acquisizione di beni o di servizi o di altri fattori produttivi, è necessaria una rettifica del dato finanziario rilevata in una voce apposita. Tale voce, seppur indicata come rettifica degli impegni alla lett. a) del comma 6 dell'art. 229 del testo unico, non è indicata nei modelli contabili del prospetto di conciliazione e del conto del patrimonio approvati con D.P.R. 31/01/1996 n. 194. La soluzione adottata, conformemente alle indicazioni contenute sia nelle Raccomandazioni più volte citate sia nelle “Note all’ipotesi di nuova modulistica: il prospetto di conciliazione”, consiste nella rilevazione dei costi anno futuro nella colonna 6S del prospetto di conciliazione (altre rettifiche del risultato finanziario) e poi in apposita voce dei conti d'ordine del Conto del Patrimonio ("Impegni 13 finanziari per costi anno futuro della gestione corrente" nell’Attivo e nel Passivo). Questa è la soluzione che appare più congrua, anche per omogeneità con gli impegni del tit. 2° della spesa che non hanno alcun contenuto economico-patrimoniale. Relativamente alla prima ipotesi, sopra indicata, di costi anno futuro (somme da ritenere impegnate per "vincolo di destinazione" della corrispondente entrata accertata) si deve tenere presente che, a norma del comma 5 dell’art. 183 del D. Lgs. 267/2000, nella contabilità finanziaria le entrate a specifica destinazione, derivanti in particolare da trasferimenti dello Stato, della Regione e da proventi con destinazione obbligata indicata dalla legge (es: proventi codice della strada), presuppongono un’equivalenza fra accertamenti ed impegni e rappresentano un proprio bilancio all’interno del bilancio generale dell’Ente. Tradotto in termini economici, ciò significa che il costo / debito rilevato nell’esercizio deve corrispondere esattamente al ricavo / credito. Ne deriva che per ciascuna rettifica degli impegni, per ricondurli alla competenza economica (costi anno futuro), scaturisce una rettifica di uguale ammontare negli accertamenti, da registrare nel prospetto di conciliazione entrate nella colonna dei risconti passivi finali. Ne consegue che gli accertamenti di competenza relativi ad entrate a destinazione specifica e vincolata rilevati in parte corrente confluiscono nel Conto Economico, tra i proventi della gestione, solo per un importo pari ai costi della gestione finanziati nell’esercizio con tali entrate. Ancora relativamente alla fattispecie dei costi anno futuro, nel prospetto di conciliazione nella colonna delle altre rettifiche in aumento dei vari interventi della spesa corrente sono riportati quei residui passivi del titolo 1 che negli esercizi 2011 e precedenti erano stati stornati dagli impegni di competenza in quanto costi anno futuro (non riportati, come tali, nel conto economico, bensì iscritti nei conti d’ordine del conto del patrimonio nelle voci “Impegni per costi anno futuro”) e che nel corso del 2012 sono divenuti costi d’esercizio da riportare nel Conto Economico. Questa voce, dei COSTI ANNO FUTURO (CAF) 2012 e precedenti che sono divenuti costi economici nel 2013, comprende anche i costi relativi soprattutto a prestazioni di servizio e trasferimenti di carattere non ricorrente per il completamento del passaggio delle risorse finanziarie alla nuova Azienda speciale dell’Ufficio d’Ambito dell’ATO, al fine di garantire la gestione del servizio idrico integrato. Sempre secondo quanto riportato nelle “Note all’ipotesi di nuova modulistica: il prospetto di conciliazione”, le entrate correnti sono state riferite alle specifiche voci della lettera A) del Conto Economico solo se di competenza economica dell’esercizio ed alla voce E23 se fossero relative ad entrate di carattere eccezionale – una tantum. Nel prospetto di conciliazione questa categoria di entrate dovrebbe essere riportata nelle altre rettifiche del risultato finanziario in diminuzione degli accertamenti di competenza delle entrate correnti, per non essere imputata ai proventi della gestione operativa del Conto Economico, ma contabilizzata nei proventi straordinari. Nel 2013 non si sono accertate entrate straordinarie correnti. Nello stesso senso sempre nelle altre rettifiche vengono stralciati dagli interventi 3 e 5 della spesa corrente gli impegni di competenza in realtà oneri straordinari (spese correnti una tantum) non classificate in contabilità finanziaria all’intervento 8 (nel 2013 pari a € 2.197.327,38).Tra queste ricordiamo il maggior taglio straordinario 2013 dei trasferimenti erariali che, per in capienza dello stanziamento in entrata dei contributi statali, comporta un aumento della spesa da restituire allo Stato. 14 La contabilità finanziaria considera, anche per i servizi a carattere commerciale, gli introiti e gli oneri comprensivi dell'I.V.A., anche se l'ammontare dell'imposta in realtà non costituisce in termini economici costo o ricavo. Per evidenziare il rapporto tra risultati derivanti dalla contabilità finanziaria e quelli rilevati in contabilità economica occorre, a fine esercizio, tenere conto di questo fattore che costituisce, in realtà, una permutazione patrimoniale effettuata per conto terzi (l'Erario). Pertanto, gli accertamenti e gli impegni relativi ad attività di carattere "produttivo" esercitate dall'ente vanno rettificati dell’I.V.A. a debito e dell'I.V.A. a credito al fine di contabilizzare nel Conto Economico il solo imponibile. Per questo motivo, nel prospetto di conciliazione entrate, nelle altre rettifiche del risultato finanziario del tit. 3 cat. 2 e cat. 5, si sono iscritti gli importi relativi all'I.V.A. a debito (sulle vendite – per cessioni o prestazioni), e nel prospetto di conciliazione spese si sono iscritti, nelle altre rettifiche del risultato finanziario del tit. 1 int. 3, gli importi relativi all'I.V.A. a credito. Questi valori movimentano la voce "Crediti per I.V.A." del conto del patrimonio attivo, la cui consistenza finale di € 18.108,00 è pari al credito I.V.A. risultante dai registri contabili I.V.A. per il 2013. RIMANENZE: Le rimanenze non sono rilevate in contabilità finanziaria, ma fanno parte del Conto del Patrimonio con evidenziazione delle modifiche intervenute tra la consistenza iniziale e quella finale nel Conto Economico. Nell’ordinamento sono state previste per le variazioni in aumento o in diminuzione delle rimanenze, rettifiche con evidenziazione del risultato algebrico, sia agli accertamenti finanziari che agli impegni finanziari. La rilevazione delle rimanenze presuppone la regolare tenuta della contabilità di magazzino con introduzione di tecniche di rilevazione degli utilizzi e di valorizzazione delle scorte. Ove l’Ente non disponga di consistenti scorte, come nel caso della Provincia di Lecco, è opportuna un’attenta considerazione dei costi che deve eventualmente sostenere per operare delle rilevazioni di scarsa importanza per la determinazione del risultato economico. Per questa motivazione, ed in assenza comunque di veri e propri magazzini, non si è proceduto ad una valorizzazione delle rimanenze, considerato anche che questo Ente non gestisce servizi produttivi o comunque con rimanenze elevate (es. farmacie, mense, ecc.). INCREMENTI DI IMMOBILIZZAZIONI PER LAVORI INTERNI - COSTI CAPITALIZZATI: I costi capitalizzati sono quei costi da porre, dal punto di vista economico, a carico di più esercizi, in quanto non esauriscono la loro utilità nell'esercizio in cui sono sostenuti. Non sono stati contabilizzati costi capitalizzati relativi ad incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (nota 9 dell'Entrata). Le uniche immobilizzazioni immateriali contabilizzate non riguardano lavori interni (inseribili nella voce A7 del Conto Economico), ma riguardano le spese per progetti di informatizzazione particolari (investimenti CST/Siscotel - ICT), i costi per l’acquisto di licenze d'uso del software applicativo ovvero spese per piani e progetti ( es. PTCP, SIT,.….) che non 15 esauriscono la loro utilità nell’esercizio e i cui costi sia di parte corrente che in c/capitale sono stati considerati nell'apposita voce del conto del patrimonio. AMMORTAMENTI D'ESERCIZIO: L'importo di € 7.443.549,40 riportato nel prospetto di conciliazione costituisce l'ammontare degli ammortamenti dell'esercizio 2013 sui costi pluriennali capitalizzati, sui beni immobili e sui beni mobili. Gli ammortamenti sono stati calcolati applicando le aliquote indicate nell'art. 229 comma 7 del D.Lgs. 267/2000. INSUSSISTENZE DELL’ATTIVO E DEL PASSIVO E SOPRAVVENIENZE ATTIVE: Costituiscono ricavi contabilizzati nel Conto Economico sia le insussistenze del passivo, vale a dire i minori debiti rilevati nel Conto del Bilancio derivanti dalla gestione residui, sia le sopravvenienze attive, vale a dire i maggiori crediti; mentre costituiscono costi le insussistenze dell’attivo, cioè i minori crediti. Nel Prospetto di Conciliazione sono state indicate: - le insussistenze dell'attivo, rappresentate dai minori residui attivi di tutti i titoli dell’entrata ad eccezione di quei minori residui attivi che comportano una riduzione dei conferimenti e dei debiti di Finanziamento (titolo 4° e 5° entrata); - le sopravvenienze attive rappresentate da altri proventi di carattere straordinario derivanti dal Conto del Bilancio ovvero dal Conto del Patrimonio; - le insussistenze del passivo, rappresentate dai minori residui passivi dei titoli 1°, 3° e 4° della spesa, con esclusione sia di tutti i minori residui del titolo 2° della spesa, sia di quella parte di minori residui del titolo 1° della spesa riferita a costi anno futuro contabilizzati nel 2012 e precedenti e già stralciati dai costi di quell’esercizio (questi minori residui, infatti, sono considerati nei conti d’ordine del Conto del Patrimonio). Di seguito si allegano per il Prospetto di Conciliazione, come per il Conto Economico ed il Conto del Patrimonio, ai fini di una maggiore trasparenza e comprensibilità, due versioni: una analitica con gli importi parziali, una ufficiale con gli importi totali. 16 RENDICONTO DI GESTIONE 2013 PROSPETTO DI CONCILIAZIONE MODELLO UFFICIALE mK=fs^=MONVPVTMNPM=J=`KcK=VOMNPNTMNPS 17 18 19 20 21 22 RENDICONTO DI GESTIONE 2013 PROSPETTO DI CONCILIAZIONE ANALITICO (CON INDICAZIONE SINGOLE VOCI DI RETTIFICA) mK=fs^=MONVPVTMNPM=J=`KcK=VOMNPNTMNPS 23 15/04/2014 Prospetto di conciliazione (ENTRATE) Esercizio 2013 RISCONTI PASSIVI ACCERTAMENTI FINANZIARI DI COMPETENZA (1E) Titolo I Titolo II Titolo III FINALI (-) (3E) INIZIALI (-) (4E) FINALI (+) (5E) ALTRE RETTIFICHE DEL RISULTATO FINANZIARIO (6E) AL CONTO ECONOMICO AL CONTO DEL PATRIMONIO (1E+2E-3E-4E+5E-6E) Rif. C.E. (7E) Rif. C.P. ATTIVO ENTRATE TRIBUTARIE 1) Imposte (titolo I - cat. 1) 2) Tasse (titolo I - cat. 2) 3) Tributi speciali (titolo I - cat. 3) 30.010.564,92 0,00 55.229,27 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -1.709.698,04 0,00 0,00 2.328.562,33 0,00 0,00 Totale entrate tributarie 30.065.794,19 0,00 0,00 -1.709.698,04 2.328.562,33 161.945,39 0,00 0,00 0,00 9.893,93 A2 171.839,32 2) Da Regioni (titolo II - cat. 2) 1.628.309,22 1.484.405,45 -309.680,74 -165.783,05 -43.864,61 -100.033,08 -6.194,34 41.000,00 A2 2.837.839,59 3) Da regioni per funzioni delegate (tit. II - cat. 3) 1.682.630,90 982.041,15 -911.538,46 880.023,03 A2 2.601.462,17 4) Da organismi comun. ed internaz. (tit. II - cat. 4) 5) Da altri Enti settore pubblico (titolo II - cat. 5) 0,00 1.351.098,49 0,00 197.669,98 -31.694,45 -5.714,25 -1.073,50 -24.906,70 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -17.814,77 0,00 74.311,00 A2 A2 0,00 1.605.264,70 Totale entrate da trasferimenti 4.823.984,00 2.664.116,58 -341.375,19 -935.547,57 1.005.227,96 0,00 1.175.614,00 1.125.651,83 37.142,22 91.011,21 0,00 -97.292,67 -39.623,84 -104.374,26 917,66 20.667,96 0,00 -2.978,20 A3 A4 1.174.050,04 1.032.685,87 40.344,17 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -30.973,13 0,00 3.402,34 0,00 0,00 0,00 D20 C18 12.773,38 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 C17 0,00 2.826.959,81 38.603,64 0,00 -157.505,25 65.520,98 -18.720,64 -218,68 -2.447,26 -16.054,70 5.168.569,81 166.757,07 -97.292,67 -332.476,48 90.508,94 40.058.348,00 2.830.873,65 -438.667,86 -2.977.722,09 3.424.299,23 ENTRATE DA TRASFERIMENTI 1) Da Stato (titolo II - cat. 1) ENTRATE EXTRATRIBUTARIE 1) Proventi servizi pubblici (tit. III - cat. 1) 2) Proventi gestione patrimoniale (tit. III - cat. 2) 3) Proventi finanziari: a) interessi su depositi ecc. b) interessi su capitale conferito ad aziende speciali e partecipate 4) Proventi per utili da aziende speciali e partecipate, dividendi da società (titolo III - cat. 4) 5) Proventi diversi (titolo III - cat. 5) Totale entrate extratributarie TOTALE ENTRATE CORRENTI Titolo IV INIZIALI (+) (2E) RATEI ATTIVI A1 A1 A1 Rif. C.P. PASSIVO 30.629.429,21 0,00 55.229,27 CI 618.864,29 D II 0,00 CI 69.680,39 D II -2.322.741,39 -21.698,84 CI -241.967,54 D II -69.464,40 -21.698,84 CI 446.577,14 D II -2.392.205,79 30.684.658,48 7.216.405,78 A5 2.754.858,54 ENTRATE PER ALIENAZIONE DI BENI PATRIMONIALI TRASFERIMENTO DI CAPITALI 24 15/04/2014 RISCONTI PASSIVI ACCERTAMENTI FINANZIARI DI COMPETENZA (1E) INIZIALI (+) (2E) FINALI (-) (3E) RATEI ATTIVI INIZIALI (-) (4E) FINALI (+) (5E) ALTRE RETTIFICHE DEL RISULTATO FINANZIARIO (6E) AL CONTO ECONOMICO AL CONTO DEL PATRIMONIO (1E+2E-3E-4E+5E-6E) Rif. C.E. (7E) Rif. C.P. ATTIVO Rif. C.P. PASSIVO RISCOSSIONE DI CREDITI 1) Alienazioni di beni patrimoniali (tit. IV - cat. 1) 2) Trasferim. di capitale dello Stato (titolo IV - cat. 2) 3) Trasferim. di capitale da Regione (titolo IV - cat. 3) 4) Trasferimenti di capitale da altri Enti del settore pubblico (titolo IV - cat. 4) 5) Trasferimenti di capitale da altri soggetti (titolo IV - cat. 5) 0,00 199.732,25 80.676,35 Totale trasferimenti di capitale (2+3+4+5) 280.408,60 6) Riscossione di crediti (tit. IV - cat 6) Totale entrate da alienazioni di beni patrimoniali, trasferimenti di capitali, ecc. Titolo V Titolo VI 4.362,00 0,00 E24 E26 0,00 0,00 A6 0,00 A II A III 0,00 0,00 BI 280.408,60 B II 0,00 0,00 284.770,60 ENTRATE DA ACCENSIONI DI PRESTITI 1) Anticipazioni di cassa (titolo V - cat. 1) 2) Finanziamenti a breve termine (tit. V - cat. 2) 3) Assunzioni di mutui e prestiti (titolo V - cat. 3) 4) Emissioni prestiti obbligazionari (tit. V - cat. 4) 0,00 0,00 6.408.644,90 0,00 Totale entrate accensioni prestiti 6.408.644,90 SERVIZI PER CONTO TERZI 2.634.089,15 TOTALE GENERALE DELL'ENTRATA C IV C I 1) C I 2) C I 3) B II 3 e) 0,00 0,00 6.408.644,90 0,00 10.424,72 49.385.852,65 Insussistenze del passivo E22 A7 639.250,28 2.383.277,36 5.071,44 -9.570,60 -18.412,67 -22.245,59 -19.580,37 -393.085,85 -329.647,64 -956.555,80 401.128,98 68.978,80 5,49 623,45 42.655,70 54.046,09 234.819,45 0,00 A I 1) Sopravvenienze attive E23 Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (costi capitalizzati) Variazioni nelle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione ecc. 0,00 A8 0,00 0,00 BI 25 15/04/2014 Prospetto di conciliazione (SPESE) Esercizio 2013 IMPEGNI FINANZIARI DI COMPETENZA INIZIALI (+) FINALI (-) INIZIALI (-) FINALI (+) ALTRE RETTIFICHE DEL RISULTATO FINANZIARIO (-) (1S) (2S) (3S) (4S) (5S) (6S) RISCONTI ATTIVI Titolo I SPESE CORRENTI 1) Personale 2) Acquisti di beni di consumo e/o di materie prime 3) Prestazioni di servizi 4) Utilizzo di beni di terzi 5) Trasferimenti di cui: a) Stato b) Regione c) Province e città metropolitane d) Comuni ed unioni di Comuni RATEI PASSIVI AL CONTO ECONOMICO AL CONTO DEL PATRIMONIO (1S+2S-3S-4S+5S6S) Rif. CE (7S) 8.747.356,01 8.462,36 0,00 0,00 0,00 -262.501,97 -118.115,88 1.000,00 1.851,36 -147.237,45 B9 8.493.316,40 375.189,28 42.825,71 0,00 0,00 0,00 B10 496.064,71 18.790.411,93 797.045,03 -2.318.993,14 0,00 0,00 B12 17.979.151,70 471.914,45 10.738,38 -11.904,46 0,00 0,00 B13 490.090,24 7.361.762,88 45.584,16 -23.419,61 0,00 0,00 78.049,72 -3.240,68 -692,81 -4.649,34 2.599,65 28.853,59 0,00 55.179,31 710.687,88 -1.923,54 -5.401,44 -74.350,45 -1.436.584,80 24.565,59 3.441,88 339,66 14.850,00 114.609,33 71.801,92 62.215,45 434.774,95 -501.946,17 2.759.977,71 -812,23 -8.238,74 -2.279,62 -7.282,92 -3.079,77 -733.988,93 19.341,87 -15.000,00 1.700,41 32.641,46 -3.387.623,63 0,00 7.441,77 1.575.814,47 453.806,02 0,00 0,00 0,00 6.431,15 0,00 0,00 0,00 -4.151,79 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 313.987,50 -189,00 52.337,02 421.408,58 B14 B14 B14 B14 Rif. C.P. ATTIVO Rif. C.P. PASSIVO 3.996.303,80 0,00 7.441,77 1.575.814,47 770.072,88 26 15/04/2014 IMPEGNI FINANZIARI DI COMPETENZA INIZIALI (+) FINALI (-) INIZIALI (-) FINALI (+) ALTRE RETTIFICHE DEL RISULTATO FINANZIARIO (-) (1S) (2S) (3S) (4S) (5S) (6S) RISCONTI ATTIVI e) Comunità montane f) Aziende speciali e partecipate g) Altri 36.374,00 487.465,00 4.800.861,62 4.736,84 0,00 34.416,17 0,00 0,00 -19.267,82 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 6) Interessi passivi ed oneri finanziari diversi 7) Imposte e tasse 1.566.939,77 826.760,55 0,00 458,82 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 302.458,66 11.965,01 0,00 0,00 0,00 38.442.793,53 917.079,47 -2.354.317,21 0,00 0,00 6.488.644,90 113.358.972,34 18.001.963,84 0,00 18.001.963,84 101.845.653,40 6.488.644,90 95.357.008,50 0,00 0,00 8) Oneri straordinari gestione corrente Totale spese correnti Titolo II RATEI PASSIVI SPESE IN CONTO CAPITALE 1) Acquisizioni di beni immobili di cui: a) pagamenti eseguiti competenza residui b) somme rimaste da pagare competenza residui 2) Espropri e servitù onerose di cui: a) pagamenti eseguiti competenza residui b) somme rimaste da pagare competenza -421.408,58 2.045,15 259.794,33 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -3.701.611,13 -1.316.101,00 -2.712.743,08 2.368,33 3.911,58 2.836,98 673.261,15 -599.748,80 103.317,44 141.286,27 0,00 0,00 0,00 -15.363,48 -31.671,09 51,00 136,00 19,70 16.100,91 1.546.658,20 1.021.157,38 5.607,17 501.946,17 17.947,48 0,00 0,00 -1.310.751,41 AL CONTO ECONOMICO AL CONTO DEL PATRIMONIO (1S+2S-3S-4S+5S6S) Rif. CE (7S) B14 C19 B14 41.110,84 487.465,00 1.114.398,84 D21 B15 1.566.939,77 811.855,89 E28 1.861.081,87 Rif. C.P. ATTIVO C II Rif. C.P. PASSIVO 1.437.237,74 D I 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 27 15/04/2014 IMPEGNI FINANZIARI DI COMPETENZA INIZIALI (+) FINALI (-) INIZIALI (-) FINALI (+) ALTRE RETTIFICHE DEL RISULTATO FINANZIARIO (-) (1S) (2S) (3S) (4S) (5S) (6S) RISCONTI ATTIVI residui 3) Acquisto di beni specifici per realizzaz. in economia di cui: a) pagamenti eseguiti competenza residui b) somme rimaste da pagare competenza residui 4) Utilizzo di beni di terzi per realizzaz. in economia di cui: a) pagamenti eseguiti competenza residui b) somme rimaste da pagare competenza residui 5) Acquisizioni di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico - scientifiche di cui: a) pagamenti eseguiti competenza residui b) somme rimaste da pagare competenza residui 6) Incarichi professionali esterni di cui: a) pagamenti eseguiti competenza residui b) somme rimaste da pagare competenza residui 7) Trasferimenti di capitale di cui: a) pagamenti eseguiti competenza residui b) somme rimaste da pagare competenza residui 8) Partecipazioni azionarie di cui: a) pagamenti eseguiti competenza residui b) somme rimaste da pagare competenza residui RATEI PASSIVI AL CONTO ECONOMICO AL CONTO DEL PATRIMONIO (1S+2S-3S-4S+5S6S) Rif. CE (7S) Rif. C.P. ATTIVO Rif. C.P. PASSIVO 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 548.067,11 326.891,22 0,00 326.891,22 221.175,89 0,00 221.175,89 0,00 325.514,07 28.707,07 0,00 28.707,07 296.807,00 0,00 296.807,00 200.802,81 8.707.283,07 7.330.696,47 33.000,00 7.297.696,47 1.577.389,41 167.802,81 1.409.586,60 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 28 15/04/2014 IMPEGNI FINANZIARI DI COMPETENZA INIZIALI (+) FINALI (-) INIZIALI (-) FINALI (+) ALTRE RETTIFICHE DEL RISULTATO FINANZIARIO (-) (1S) (2S) (3S) (4S) (5S) (6S) RISCONTI ATTIVI 9) Conferimenti di capitale di cui: a) pagamenti eseguiti competenza residui b) somme rimaste da pagare competenza residui 10) Concessioni di crediti e anticipazioni di cui: a) pagamenti eseguiti competenza residui b) somme rimaste da pagare competenza residui Totale spese in conto capitale (comp.) di cui: a) pagamenti eseguiti competenza residui b) somme rimaste da pagare competenza residui Titolo III Titolo IV RIMBORSO DI PRESTITI 1) Rimborso di anticipazioni di cassa 2) Rimborso di finanziamenti a breve termine 0,00 RATEI PASSIVI AL CONTO ECONOMICO AL CONTO DEL PATRIMONIO (1S+2S-3S-4S+5S6S) Rif. CE (7S) Rif. C.P. ATTIVO Rif. C.P. PASSIVO 35.766,00 35.766,00 0,00 35.766,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 6.689.447,71 A III 2) 0,00 B II 0,00 A-B 18.393.328,13 D 109.941.025,70 122.975.602,59 25.724.024,60 33.000,00 25.691.024,60 103.941.025,70 6.656.447,71 97.284.577,99 E 109.941.025,70 0,00 0,00 C IV C I 1) 0,00 0,00 3) Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti 4) Rimborso di prestiti obbligazionari 5) Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali 1.136.131,85 1.012.037,36 C I 2) C I 3) 1.136.131,85 1.012.037,36 0,00 C I 4) 0,00 Totale rimborso prestiti 2.148.169,21 SERVIZI PER CONTO TERZI 2.634.089,15 TOTALE GENERALE DELLA SPESA CV 209.397,57 49.914.499,60 Variazioni delle rimanenze di materie prime e/o di beni di consumo B11 0,00 BI 0,00 Quote di ammortamento dell'esercizio B16 7.443.549,40 A -7.443.549,40 Accantonamento per svalutazione crediti E27 Insussistenze dell'attivo E25 0,00 A III 4) 0,00 -1.527.474,06 -671.587,24 -638.304,60 -8.079.212,41 7.927.865,69 29 15/04/2014 IMPEGNI FINANZIARI DI COMPETENZA INIZIALI (+) FINALI (-) INIZIALI (-) FINALI (+) ALTRE RETTIFICHE DEL RISULTATO FINANZIARIO (-) (1S) (2S) (3S) (4S) (5S) (6S) RISCONTI ATTIVI RATEI PASSIVI AL CONTO ECONOMICO AL CONTO DEL PATRIMONIO (1S+2S-3S-4S+5S6S) Rif. CE (7S) Rif. C.P. ATTIVO Rif. C.P. PASSIVO -516.909,29 456.196,80 -5.523,01 30 RENDICONTO DI GESTIONE 2013 CONTO ECONOMICO SECONDO MODELLO DPR 194/96 mK=fs^=MONVPVTMNPM=J=`KcK=VOMNPNTMNPS 31 CRITERI PER LA COMPILAZIONE DEL CONTO ECONOMICO Il Conto Economico rileva il risultato della gestione economica derivante dalla differenza tra ricavi e costi della gestione rilevati durante l’esercizio 2013. Se il conto del patrimonio “fotografa” la situazione patrimoniale e finanziaria all’inizio ed alla fine del periodo amministrativo, il conto economico consente invece di cogliere la gestione nel suo divenire, approfondendo le cause economiche della variazione subita dal patrimonio netto dell’Ente. Lo schema di conto economico approvato dal DPR 194/1996 presenta una struttura scalare, in cui le voci sono classificate secondo la loro natura, ed espone non solo il risultato economico dell’esercizio, ma anche alcuni risultati intermedi (risultato della gestione, risultato della gestione operativa, risultato economico dell’esercizio). Questo tipo di schema consente di giungere ad una comprensione delle modalità di formazione del risultato economico, pur mantenendo intatta la visione unitaria della gestione; essa si dovrebbe evidenziare il contributo delle diverse aree gestionali alla formazione del risultato economico del periodo amministrativo e dovrebbe, quindi, evidenziare dove si originano le “cause” della variazione subita dal patrimonio di funzionamento. Il conto economico è stato compilato mutuando i valori dal Prospetto di Conciliazione e dal Conto del Patrimonio. Sulle perplessità, ampiamente condivise dalla dottrina e dagli operatori degli Enti Locali, sull’utilità delle informazioni ricavabili da un Conto Economico previsto per il complesso delle attività degli Enti Locali, che non hanno scopo di lucro né soggettività fiscale per le imposte dei redditi, ci si è già soffermati in precedenza. Di seguito si vuole analizzare solo la composizione di alcune delle voci più significative del conto economico. PROVENTI DIVERSI: Nella voce A5 del conto economico, tra i proventi diversi sono state iscritte le quote di ammortamento attivo relative ai ricavi pluriennali dell'esercizio 2013 destinate a compensare le quote di ammortamento d'esercizio iscritte tra i costi della gestione. Infatti, le quote di trasferimenti in conto capitale ricevute da altri enti o da privati (trasferimenti statali, regionali, ecc.) ed utilizzati per investimenti nel patrimonio dell’ente sono da suddividere in più esercizi, quali ricavi, in relazione all’ammortamento che, sul versante dei costi, avviene per il bene (demaniale o patrimoniale) acquisito con i trasferimenti stessi. Pertanto, nel passivo del conto del patrimonio il “Fondo” costituito dagli introiti del titolo IV delle entrate, registrato in aumento della voce “conferimenti da trasferimenti in c/capitale”, viene diminuito di anno in anno di quote costanti rilevate in corrispondenza con le quote di ammortamento che, contemporaneamente, vanno a diminuire il valore dell’attività patrimoniale (il bene costruito o acquistato con il trasferimento stesso). Così, mentre l’ammortamento del bene costituisce costo (e viene rilevato nel prospetto di conciliazione delle spese), la quota di ricavo pluriennale costituisce, appunto, ricavo che viene evidenziato nel prospetto di conciliazione delle entrate. 32 QUOTE D'AMMORTAMENTO DELL'ESERCIZIO: L’ammortamento economico di tutti i beni durevoli è stato calcolato secondo le percentuali indicate nell’art. 229 comma 7 del D.Lgs. 267/2000. Nel conto del patrimonio attivo, il valore del fondo ammortamento al 31/12/2013, per ogni singola classe di immobilizzazioni immateriali e materiali, è stato riportato sotto la consistenza finale, che è già al netto di tale fondo e che corrisponde, dunque, al residuo da ammortizzare. L’importo degli ammortamenti dell'esercizio è indicato nel Conto Economico tra i costi della gestione per un totale complessivo di € 7.443.549,40. INSUSSISTENZE DEL PASSIVO: Le insussistenze del passivo sono rappresentate dai minori residui passivi della spesa derivanti dal conto del bilancio, ad esclusione sia dei minori residui passivi del titolo 2 della spesa (rilevati nei conti d’ordine del conto del patrimonio nelle voci “Impegni per opere da realizzare”), sia dei minori residui passivi del titolo 1 della spesa riferiti a costi anni futuri 2012 e precedenti compresi nella consistenza iniziale all’01/01/2012 dei conti d’ordine “Impegni per costi anno futuro”. Infatti, come ricordato nelle Raccomandazioni per la redazione del prospetto di conciliazione nel rendiconto generale degli enti locali, i minori residui passivi (le cosiddette “economie”) per essere considerate vere “insussistenze del passivo” devono riguardare residui non riferiti a costi esercizi futuri e rilevati nei conti d’ordine. In questo caso, non avendo generato a suo tempo modificazioni patrimoniali, il loro venire meno rileva solamente sotto il profilo finanziario. SOPRAVVENIENZE ATTIVE: Le fattispecie riportate a Conto Economico sono: - beni mobili e acquisto di software, pagati dall’Istituzione Villa Monastero (che per Statuto non poteva avere un patrimonio proprio) fino alla sua cessazione il 31.03.2013 e che quindi vengono acquisiti al patrimonio dell’Ente, equiparate dal punto di vista economicopatrimoniale alle donazioni; - liquidazioni 2013 tit. 1 – spesa corrente - interventi 2 e 3 gestione RESIDUI che in realtà sono costi pluriennali capitalizzati da ammortizzare, in quanto riferite a licenze di uso software ovvero a costi per la progettazione per il completamento e aggiornamento del PTCP; - liquidazioni 2013 Tit. 1 – spesa corrente - interventi 2 e 3 gestione RESIDUI che in realtà riguardano beni mobili inventariati soggetti ad ammortamento; - maggiori valori derivanti dall’applicazione del metodo del patrimonio netto per la valutazione delle partecipazioni. Non sono state valorizzate nel 2013 operazioni di entrata straordinarie (entrate correnti una tantum) stralciate dai proventi della gestione. 33 PLUSVALENZE PATRIMONIALI: Non si sono realizzate alienazioni che hanno originato minusvalenze né plusvalenze. Si ricorda che nelle plusvalenze e/o minusvalenze patrimoniali degli Enti Locali vanno inseriti solo i maggiori / minori importi realizzati in sede di alienazioni rispetto ai valori patrimoniali. INSUSSISTENZE DELL'ATTIVO: Le insussistenze dell'attivo sono rappresentate dai minori residui attivi di tutti i titoli dell'entrata derivanti dal conto del bilancio ad eccezione dei minori residui attivi del titolo 4^ e 5^ dell’Entrata che vanno a ridurre i Conferimenti in c/ capitale o i Debiti di Finanziamento (residuo capitale dei mutui a carico dell’Ente) del Conto del Patrimonio Passivo. ONERI STRAORDINARI: Alla voce E28 risulta iscritto, innanzitutto, il minore valore, rispetto all'esercizio precedente, delle partecipazioni azionarie in società, calcolato usando il metodo del patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio approvato della partecipata. Nel 2013 si possono accertare tre tipologie principali di oneri straordinari: - i trasferimenti in conto capitale a Enti pubblici, finanziati con entrate proprie dell’Ente in particolare avanzo di amministrazione ed eccedenze di entrate correnti (in sostanza l’utile della Provincia viene destinato all’aiuto dei Comuni e altri enti pubblici della Provincia), che contribuiscono ad opere che accrescono il patrimonio di questi Enti e costituiscono costi straordinari per la Provincia. Questi oneri straordinari sono tipici per le Province che realizzano in via sussidiaria una gran parte delle loro funzioni istituzionali attraverso contributi in conto capitale soprattutto a Comuni, Comunità Montane e Consorzi. Nel 2013 gli spazi finanziari, autorizzati in deroga al patto di stabilità dal D. L. n.35/2013 convertito nella L. n. 64/2013, hanno consentito di pagare agli Enti (soprattutto Comuni e loro Consorzi e all’Azienda speciale di gestione dell’ATO) circa 7,3 milioni di cui circa 2,1 milioni di €uro finanziati con risorse proprie e quindi da considerarsi oneri straordinari; - l’alto volume di spese una tantum di competenza del bilancio 2013, per complessivi 2,2 milioni di euro; - l’importo elevato dei costi anno futuro (CAF) 2012 e precedenti che sono divenuti costi economici straordinari ovvero hanno comportato economie di spesa (per circa 1,5 milioni di euro) nel 2013, collegati soprattutto a prestazioni di servizio e trasferimenti di carattere non ricorrente per il completamento del passaggio delle risorse finanziarie alla nuova Azienda speciale dell’Ufficio d’Ambito dell’ATO, al fine di garantire la gestione del servizio idrico integrato. Di seguito si allegano le due versioni del modello di Conto Economico, con l'indicazione dei totali come da modello ufficiale e per importi parziali. 34 RENDICONTO DI GESTIONE 2013 CONTO ECONOMICO MODELLO UFFICIALE mK=fs^=MONVPVTMNPM=J=`KcK=VOMNPNTMNPS 35 36 RENDICONTO DI GESTIONE 2013 CONTO ECONOMICO ANALITICO (CON INDICAZIONE SINGOLE VOCI PARZIALI) mK=fs^=MONVPVTMNPM=J=`KcK=VOMNPNTMNPS 37 15/04/2014 Conto Economico Esercizio 2013 IMPORTI PARZIALI A) PROVENTI DELLA GESTIONE 1) Proventi tributari 2) Proventi da trasferimenti 3) Proventi da servizi pubblici 4) Proventi da gestione patrimoniale 5) Proventi diversi IMPORTI TOTALI IMPORTI COMPLESSIVI 30.684.658,48 7.216.405,78 1.174.050,04 1.032.685,87 4.627.634,48 2.754.858,54 1.720.609,01 152.166,93 6) Proventi da concessioni ad edificare 7) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 8) Variazioni nelle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, ecc. (+/-) Totale proventi della gestione (A) 0,00 0,00 0,00 B) COSTI DELLA GESTIONE 9) Personale 10) Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 11) Variazioni nelle rimanenze di materie prime e/o beni di consumo (+/-) 12) Prestazioni di servizi 13) Godimento beni di terzi 14) Trasferimenti 44.735.434,65 44.735.434,65 A 39.222.867,14 -39.222.867,14 B 8.493.316,40 496.064,71 0,00 17.979.151,70 490.090,24 3.508.838,80 7.441,77 1.575.814,47 770.072,88 41.110,84 1.114.398,84 15) Imposte e tasse 16) Quote di ammortamento d'esercizio Totale costi di gestione (B) 811.855,89 7.443.549,40 RISULTATO DELLA GESTIONE (A-B) 5.512.567,51 C) PROVENTI ED ONERI DA AZIENDE SPECIALI E PARTECIPATE 17) Utili 18) Interessi su capitale di dotazione 19) Trasferimenti ad aziende speciali e partecipate TOTALE (C) (17+18-19) 0,00 0,00 487.465,00 -487.465,00 RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA (A-B+/-C) D) PROVENTI ED ONERI FINANZIARI 20) Interessi attivi 21) Interessi passivi: a) su mutui e prestiti b) su obbligazioni c) su anticipazioni d) per altre cause TOTALE (D) (20-21) -487.465,00 C 5.025.102,51 12.773,38 1.566.939,77 1.566.939,77 0,00 0,00 0,00 -1.554.166,39 E) PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI Proventi 22) Insussistenze del passivo 3.470.936,12 -1.554.166,39 D 639.250,28 2.383.277,36 5.071,44 -9.570,60 -18.412,67 -22.245,59 -19.580,37 -393.085,85 -329.647,64 -956.555,80 38 15/04/2014 IMPORTI PARZIALI 401.128,98 23) Sopravvenienze attive IMPORTI TOTALI IMPORTI COMPLESSIVI 68.978,80 5,49 623,45 42.655,70 54.046,09 234.819,45 24) Plusvalenze patrimoniali TOTALE PROVENTI (e.1) (22+23+24) 0,00 1.040.379,26 Oneri 25) Insussistenze dell'attivo 26) Minusvalenze patrimoniali 1.527.474,06 0,00 27) Accantonamento per svalutazione crediti 28) Oneri straordinari 0,00 6.238.503,25 1.861.081,87 1.715,39 0,44 1.957,97 0,20 10.946,75 104.943,66 2.197.327,38 2.060.529,59 TOTALE ONERI (e.2) (25+26+27+28) TOTALE (E) (e.1-e.2) 7.765.977,31 -6.725.598,05 -6.830.541,71 E RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO (A-B+/-C+/-D+/-E) -3.254.661,93 DA CONTO DEL PATRIMONIO -3.254.661,93 DIFFERENZA -3.359.605,59 0,00 39 RENDICONTO DI GESTIONE 2013 CORRISPONDENZA RISULTATO ECONOMICO ESERCIZIO E AVANZO ECONOMICO mK=fs^=MONVPVTMNPM=J=`KcK=VOMNPNTMNPS 40 PROSPETTO DI DIMOSTRAZIONE RISULTATO ECONOMICO DI ESERCIZIO 2013 PARTENDO DA AVANZO ECONOMICO DI COMPETENZA 2013 DI PARTE CORRENTE + + + + + + +/- Avanzo economico di competenza (di parte corrente) 2013 Avanzo amministrazione 2012 applicato al bilancio corrente 2013 e impegnato Avanzo economico di parte corrente Ammortamenti economici Accantonamento per svalutazione crediti Proventi diversi riferiti a quote di ricavi pluriennali Insussistenze del passivo Sopravvenienze attive Insussistenze dell'attivo Oneri straordinari non derivanti da bilancio Plusvalenze da alienazioni Minusvalenze da alienazioni Quota capitale mutui (imp. comp. tit. 3 cat. 3 e 4 S.) Netto risconti passivi e ratei attivi (+ risconti passivi iniziali - risconti passivi finali - ratei attivi iniz. + ratei attivi finali) +/- Netto risconti attivi e ratei passivi - (+ risconti attivi iniziali - risconti attivi finali - ratei passivi iniziali + ratei passivi finali) + altre rettifiche prospetto conciliazione entrate - altre rettifiche prospetto conciliazione spese RISULTATO ECONOMICO D’ESERCIZIO 930.723,71 -1.463.338,45 -532.614,74 -7.443.549,40 0,00 1.872.775,94 639.250,28 401.128,98 -1.527.474,06 -4.377.421,38 0,00 0,00 2.148.169,21 2.830.873,65 -438.667,86 -2.977.722,09 3.424.299,23 -917.079,47 2.354.317,21 0,00 0,00 2.838.782,93 1.437.237,74 -21.698,84 1.310.751,41 -3.254.661,93 41 DAL RISULTATO FINANZIARIO AL RISULTATO ECONOMICO 2013 RISULTATO FINANZIARIO DI COMPETENZA 2012 Accertamenti competenza 2013 Impegni competenza 2013 SALDO ALGEBRICO VAR. PROSPETTO CONCILIAZIONE ENTRATE Titolo I Entrata Titolo II Entrata Titolo III Entrata SALDO ALGEBRICO VAR. PROSPETTO CONCILIAZIONE SPESA ELIMINAZIONE ACCERTAMENTI TITOLO IV E V ENTRATA - COMPETENZA Titolo IV Entrata Titolo V Entrata ELIMINAZIONE IMPEGNI TITOLO II E III SPESA - COMPETENZA Titolo II Spesa Titolo III Spesa INCREMENTO IMMOBILIZZAZIONI LAVORI INTERNI PROVENTI CONC. EDILIZIE DESTINATE AL TITOLO I VARIAZIONE RIMANENZE AMMORTAMENTI ECONOMICI PROVENTI DIVERSI PER QUOTE DI RICAVI PLURIENNALI SVALUTAZIONE CREDITI PLUSVALENZE MINUSVALENZE MINORI RESIDUI PASSIVI (DEBITI) - insussistenze del passivo MINORI RESIDUI ATTIVI (CREDITI) - insussistenze dell'attivo SOPRAVVENIENZE ATTIVE ONERI STRAORDINARI NON DERIVANTI DA CONTO DEL BILANCIO RISULTATO ECONOMICO D'ESERCIZIO da conto economico differenza 49.385.852,65 -49.914.499,60 IMPORTO -528.646,95 (+-) NOTE (1) 2.817.084,09 (+-) (2) 2.747.989,15 -6.693.415,50 (+-) (-) (3) 8.837.616,92 (+) 0,00 0,00 0,00 -7.443.549,40 1.872.775,94 0,00 0,00 0,00 639.250,28 -1.527.474,06 401.128,98 -4.377.421,38 (+) (+) (+-) (-) (+) (-) (+) (-) (+) (-) (+) (-) 618.864,29 2.392.421,78 -194.201,98 -284.770,60 -6.408.644,90 6.689.447,71 2.148.169,21 (4) -3.254.661,93 -3.254.661,93 0,00 (1) Il risultato finanziario rappresenta la differenza fra accertamenti ed impegni della competenza risultanti dal Conto del Bilancio. (2) Il saldo algebrico prospetto di conciliazione entrate rappresenta il saldo algebrico delle variazioni apportate agli accertamenti delle entrate dei primi tre titoli (colonne da 2E a 6E). (3) Il saldo algebrico prospetto di conciliazione spesa rappresenta il saldo algebrico delle variazioni apportate agli impegni di spesa del titolo primo (colonne da 2S a 6S). (4) I minori residui passivi rappresentano il valore dei residui passivi eliminati in sede di riaccertamento che erano compresi tra i debiti del conto del patrimonio dell'esercizio precedente. 42 RENDICONTO DI GESTIONE 2013 CONTO DEL PATRIMONIO SECONDO MODELLO DPR 194/96 mK=fs^=MONVPVTMNPM=J=`KcK=VOMNPNTMNPS 43 CRITERI PER LA COMPILAZIONE DEL CONTO DEL PATRIMONIO CONTO DEL PATRIMONIO ATTIVO IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI: I costi pluriennali capitalizzati sono quei costi, diversi da quelli relativi ai beni materiali, che non esauriscono la loro utilità nell'esercizio in cui sono sostenuti e che, pertanto, sono da porre dal punto di vista economico a carico di più esercizi. Non sono stati contabilizzati incrementi di immobilizzazioni per lavori interni, mentre sono stati valorizzati costi capitalizzati riguardanti programmi informatici acquistati dall'Ente con le relative licenze d'uso, nonché le spese per programmi di informatizzazione legati a progetti quali quelli legati al Centro Sistemi Territoriale / CST/ICT e quelle per atti di progettazione/ programmazione (es: PTCP, data base topografico, sviluppo cartografia geologica….) la cui utilità non si esaurisce nell’esercizio, ma si protrae negli anni. L’incremento annuo delle immobilizzazioni è corrispondente alle spese effettuate sia sul tit. 1° che sul tit. 2° della spesa. In particolare, i pagamenti sostenuti sul tit. 2° sono stati portati direttamente ad incremento delle immobilizzazioni immateriali nelle variazioni da c/finanziario (+). I pagamenti sostenuti sul tit. 1°, per la parte di competenza sono stati stornati dagli impegni di competenza del prospetto di conciliazione spesa per non confluire nei costi della gestione del conto economico come costi gravanti interamente sull'esercizio e sono stati portati ad incremento della voce costi pluriennali capitalizzati con una variazione da altre cause (+); per i pagamenti del tit. 1° in conto residui, invece, l'incremento patrimoniale delle immobilizzazioni immateriali trova contropartita nelle sopravvenienze attive del conto economico. Le variazioni in diminuzione derivano dalla quota di ammortamento dell’esercizio calcolata applicando il coefficiente previsto dall’art. 229 D. Lgs. 267/2000 (20%) per il software. Anche per i costi di pianificazione urbanistica e progettazione si è applicato il coefficiente di ammortamento del 20% considerato che l’utilità dei costi va ben oltre il massimo di esercizi finanziari (n. 5) tra i quali è possibile distribuire i costi stessi. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI – BENI IMMOBILI Per tutte le voci delle immobilizzazioni materiali il valore iniziale all’01/01/2013 è stato ripreso dal Rendiconto di gestione 2012 alle voci corrispondenti, indicando nella prima colonna (importi parziali) il valore al lordo degli ammortamenti (c.d. costo storico) ed il relativo fondo di ammortamento in detrazione, e riportando nella seconda colonna il valore netto (c.d. residuo da ammortizzare). Nella colonna variazioni da conto finanziario (+) sono capitalizzati ad incremento degli immobili i pagamenti (residui + competenza) delle spese in conto capitale del 2013 (ad esclusione dei pagamenti per trasferimenti in c/capitale dell’intervento 7) relativi ad interventi di manutenzione straordinaria e ristrutturazione effettuati da terzi su beni immobili di proprietà dell’Ente. Invece, i costi relativi alle manutenzioni e riparazioni dei beni di natura non incrementativa bensì ordinaria sono addebitati direttamente al conto economico dell’esercizio. 44 Per suddividere le varie liquidazioni del titolo 2 sui singoli cespiti ai quali si riferiscono ci si è avvalsi del Registro dei cespiti ammortizzabili aggiornato durante l'anno 2013, in cui si sono distinti questi pagamenti sui vari immobili cui si riferiscono. Accogliendo i principi espressi nelle “Raccomandazioni dell’Osservatorio per la Finanza e la Contabilità negli Enti locali” e, soprattutto, nelle “Note all’ipotesi di nuova modulistica: il prospetto di conciliazione”, dovrebbero essere portati ad incremento della specifiche voci dei beni immobili (variazioni da altre cause +) anche gli stati di avanzamento lavori (SAL) fatturati entro il termine dell’esercizio, anche se non pagati. A differenza dal 2012, quando si erano dovuti differire ad inizio 2013 molti pagamenti di SAL di opere pubbliche per poter rispettare l’obiettivo del patto 2012, questo non è successo nel 2013 in quanto gli spazi autorizzati dai Decreti Ministeriali emanati sulla base del D.L. n.35/2013 convertito nella L. n.64/2013,hanno consentito di pagare tutti i lavori fatturati nel 2013 in quell’esercizio. Il valore dei beni immobili è sistematicamente ridotto per effetto dell’ammortamento economico in ogni esercizio, sulla base dei coefficienti stabiliti dall’art. 229 comma 7 del D. Lgs 267/2000 per categoria di beni (2% per i beni demaniali, 3% per i fabbricati). Al 31/12/2013 il valore del fondo ammortamento è stato riportato sotto la consistenza finale dell’immobile, che è già al netto di tale fondo. L’importo degli ammortamenti dell'esercizio (iscritto nella colonna delle variazioni da altre cause -) è riportato nel Conto Economico tra i costi della gestione. Di seguito si specificano, per ciascuna categoria di bene immobile, le tipologie di variazioni da altre cause (+) e (–) diverse da quelle sopra ricordate. BENI DEMANIALI: La variazione in aumento da altre cause dei beni demaniali è dovuta in particolare agli importi di Stati di Avanzamento Lavori (SAL) di rilevante importo. Le variazioni da altre cause in diminuzione sono, invece, costituite in particolare dagli ammortamenti. TERRENI (patrimonio disponibile): Il valore dei terreni non è variato rispetto all’esercizio precedente in quanto l’unico accertamento di competenza relativo ad alienazioni di reliquati stradali (la cui entrata è stata accertata al titolo 4° cat.1^ dell’Entrata), contabilizzato nelle variazioni finanziarie negative, viene compensato dalla rilevazione di una plusvalenza (variazione da altre cause positiva) pari all’intero importo accertato in quanto beni non compresi nella consistenza iniziale. FABBRICATI (patrimonio indisponibile): Le variazioni da altre cause in aumento sono rappresentate anche in questo caso da quelle fatture ricevute nel 2013, che anche se non pagate a causa dei vincoli del patto di stabilità, sono portate ad incremento patrimoniale nel 2013. Purtroppo anche nel 2013 non si è riusciti a portare a termine le alienazioni di immobili previste, per cui non esiste nessuna movimentazione negativa finanziaria. Le variazioni da altre cause in diminuzione sono, invece, costituite dagli ammortamenti. 45 FABBRICATI (patrimonio disponibile): Non essendo state registrate liquidazioni ad incremento delle immobilizzazioni di questo tipo, l’unica variazione (in diminuzione da altre cause) riguarda gli ammortamenti. IMMOBILIZZAZIONI IN CORSO: Nella voce “immobilizzazioni in corso” confluiscono le spese di investimento riferite ad opere non ancora collaudate al 31/12/2013, per le quali non è ancora disponibile il certificato di regolare esecuzione. Dal 2009 in questa fattispecie si è dovuto registrare anche l’incremento patrimoniale (per il 2013 pari a 1,5 milioni di euro) derivante dalla conclusione dell’acquisto dell’immobile, di Villa Monastero per un valore complessivo di 9,3 milioni di euro (di cui € 1.247.110,00 per beni mobili). Infatti la particolare tipologia di contabilizzazione nel bilancio degli Enti Locali dei mutui flessibili, contratti con la Cassa DD. PP. di Roma per il finanziamento dell’acquisto (n.5 mutui con diverso inizio dell’ammortamento e che vengono stanziati ed accertati non interamente nell’esercizio 2009, ma per quote di utilizzo nei singoli esercizi dal 2009 al 2013), impedisce di valorizzare subito nel patrimonio dell’Ente l’intero valore dell’immobile ma di valorizzarlo solo per la parte liquidata nel bilancio. La correttezza formale di questa registrazione è stata confermata dal parere del Collegio dei Revisori il 23/3/2010 e dalla risposta ad un apposito quesito inviata dal servizio “ANCI risponde” in cui si comunica che, a causa della necessità di accertare ed impegnare, anno per anno, solo la quota che viene pagata e quella che viene incassata a seguito della contrazione di specifici mutui, si rende necessario inserire l’incremento derivante dal pagamento delle varie tranche nell’attivo del patrimonio tra le immobilizzazioni in corso (voce AII 13 – variazioni da c/finanziario +) e nel passivo patrimoniale l’assunzione dei vari mutui (voce CI2 – variazioni da c/finanziario +). IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI – BENI MOBILI: Nella colonna variazioni da conto finanziario (+) sono capitalizzati ad incremento delle varie tipologie di beni mobili i pagamenti (residui + competenza) delle spese in conto capitale del 2013 effettuate sullo specifico intervento 5 e relative, appunto, all’acquisizione e/o alla manutenzione straordinaria di beni mobili di proprietà provinciale. Invece, nelle variazioni da altre cause (+) sono stati valorizzati gli acquisti effettuati in parte corrente, riferiti tuttavia non a beni di rapido consumo (il cui costo è interamente a carico dell’esercizio in cui è sostenuto) bensì a beni a fecondità ripetuta soggetti alla procedura di ammortamento, registrati in inventario ed incrementativi del patrimonio provinciale. Per suddividere le varie liquidazioni sia del titolo 2 sia del titolo 1 sui singoli beni cui si riferiscono ci si è avvalsi del Registro dei cespiti ammortizzabili (distinto tra beni durevoli acquisiti con spesa in c/capitale e beni durevoli acquisiti con spesa corrente) aggiornato durante l'anno 2013, in cui questi pagamenti sono stati distinti per tipologia di beni mobili. 46 Nelle variazioni da altre cause (+) sono iscritti i pagamenti incrementativi del valore dei beni mobili di proprietà provinciale a carico del Bilancio di altri Enti e/o istituzioni (Villa Monastero – fino al funzionamento dell’Istituzione) e che influiscono positivamente sul risultato economico dell'esercizio quali sopravvenienze attive. Ai sensi dell'art. 43 del vigente Regolamento di Contabilità approvato non si è proceduto all'iscrizione nel Conto del Patrimonio dei beni di rapido consumo e facilmente deteriorabili e dei beni mobili durevoli di valore individuale inferiore ad € 500,00. Di conseguenza gli stessi, pur essendo annotati in un’apposita classe dell'inventario dei beni mobili ai fini di registrarne la consistenza fisica, non incidono sul valore ne' iniziale ne' finale delle immobilizzazioni materiali, nel senso che l’incremento causato dal loro pagamento viene neutralizzato dall’ammortamento immediato e totale. Una particolare variazione in diminuzione riguarda la dismissione di alcuni beni non completamente ammortizzati, in quanto il fondo ammortamento risultava inferiore rispetto al costo storico del bene. Il valore netto (cioè il residuo da ammortizzare) di questi beni stralciati dall’inventario e, conseguentemente, dalla consistenza finale del patrimonio provinciale, è stato riportato nel conto economico tra gli ammortamenti d’esercizio quale componente di reddito che incide negativamente sul risultato economico dell’esercizio. Infine, nelle variazioni da altre cause in diminuzione sono riportati gli ammortamenti economici dell'esercizio in corso. PARTECIPAZIONI: Le partecipazioni dell’Ente locale in aziende o organismi costituiti per la gestione dei servizi pubblici di rilevanza economica possono essere: PARTECIPAZIONI IN CONTROLLATE Partecipazioni totalitarie, quali quelle in Aziende speciali e in Società di capitali costituite per la gestione dei pubblici servizi nel caso in cui l’Ente detenga il 100% del capitale sociale. Dal 2012 è stata inserita la nuova Azienda speciale Ufficio d’Ambito ATO. Partecipazione di maggioranza o di controllo sono quelle in Società di Capitali costituite per la gestione dei pubblici servizi, nel caso in cui l’Ente detenga la maggioranza del capitale sociale o eserciti il controllo della società, per la clausola statuaria o per contratto. PARTECIPAZIONI IN COLLEGATE Partecipazioni in imprese collegate sono quelle in Società di capitali costituite per la gestione dei pubblici servizi nel caso in cui l’Ente eserciti una notevole influenza, definendosi tale il possesso di almeno un quarto dei voti ovvero di un decimo se trattasi di Società per azioni quotate in borsa. PARTECIPAZIONI IN ALTRE IMPRESE Partecipazioni di minoranza, comprese quelle in fondazioni, consorzi e aziende speciali con altri Enti locali per la gestione di pubblici servizi o beni. 47 La valutazione del valore delle partecipazioni al 31/12/2013 è avvenuta secondo le indicazioni consolidate del Collegio dei Revisori, in base al metodo del patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio approvato formalmente ovvero dai dati comunicati ufficialmente dalla partecipata tenendo conto in particolare della situazione più aggiornata. Il fatto di dovere anticipare i tempi di predisposizione dello schema di Rendiconto 2013 in un periodo comunque precedente a quello di formale approvazione da parte delle assemblee della maggior parte delle società partecipate del bilancio al 31.12.2013, ha imposto prevalentemente l’utilizzo degli ultimi dati ufficiali e cioè di quelli al 31.12.2012. Le uniche eccezioni con dati aggiornati al 2013 riguardano le due Aziende speciali completamente di proprietà dell’Ente e cioè: l’Azienda Speciale APAF i cui dati definitivi sono relativi al 31/08/2013 (possibilità prevista dallo Statuto della società stessa), e, in base al bilancio già formalmente approvato anche dal Consiglio Provinciale, l’Azienda speciale Ufficio d’Ambito. Si sono accertate diverse differenze rispetto ai valori riportati nel Conto del patrimonio 2012, variazioni in parte negative (Lariofiere, Azienda consortile speciale Rete Salute, Polo Logistico Integrato del Bione Lecco, Banca Popolare Etica, Fondazione Monastero del Lavello) e in altri casi positive, anche se in genere di non rilevante entità (APAF, Azienda Speciale Ufficio Ambito ATO, SPT SpA, CLAC in liquidazione, Milano Mare Milano Tangenziali, Fondazione Minoprio). Una particolare situazione è quella della società del Casinò di Campione SPA il cui ultimo bilancio approvato (al 31.12.2012) evidenzia una ulteriore perdita di € 27.603.139,58 che si aggiunge a quella di € 40.251.441,00 approvata con il bilancio al 31.12.2011. Come per lo scorso anno il bilancio è stato approvato con copertura della perdita mediante utilizzo della riserva straordinaria aumentata di € 90.875.266,00 (costituite principalmente per €.22.700.000,00 per conferimento dei marchi e per € 67.225.117,00 sulla base della perizia di valutazione del conferimento da parte del Comune alla società di un diritto di usufrutto sull’immobile sede dell’azienda). Il precedente Collegio dei revisori in merito al bilancio al 31.12.2011 aveva stabilito che: “”l’ultimo bilancio approvato (al 31.12.2011) evidenzia una perdita di € 40.251.441,00, che viene coperta, in base alle deliberazioni dell’Assemblea dei soci mediante utilizzo dell’aumento delle riserve straordinarie di € 90.875.266,00 (costituite principalmente per €.22.700.000,00 per conferimento dei marchi e per € 67.225.117,00 sulla base della perizia di valutazione del conferimento da parte del Comune alla società di un diritto di usufrutto sull’immobile sede dell’azienda). Sulla base di questo bilancio il patrimonio netto della società sale da €. 3.070.160,00 (al 31.12.2010) a € 52.743.833,00 (al 31.12.2012) producendo un aumento del valore del patrimonio netto che, proporzionalmente alla partecipazione societaria della Provincia comporterebbe una sopravvenienza attiva per l’Ente di € 4.967.367,30, importo giudicato significativo rispetto ai valori del conto economico dell’Ente. Tuttavia il Collegio, anche in applicazione dei paragrafi dal n.68 al n.71 delle finalità e postulati dei principi contabili degli Enti Locali, ritiene corretta l’applicazione effettuata dal Settore Bilancio della Provincia del principio di prudenza, per cui è corretto neutralizzare, tenuto conto del probabile risultato d’esercizio negativo anche per l’esercizio 2012 in corso di approvazione , la variazione patrimoniale positiva con una “”variazione da altre cause”” negativa di pari importo (non rivenendo nelle voci del Conto del Patrimonio e del Conto Economico degli Enti Locali quella di fondi di accantonamento rischi) . In questo modo non si ha nessuna incidenza sul Conto economico. Questo atteggiamento prudenziale è avvalorato anche dalla previsione di un risultato economico negativo per la società anche al 31.12.2012””. 48 Di conseguenza si è ritenuto confermare questa impostazione contabile anche per la situazione di bilancio al 31.12.2012 in quanto il patrimonio netto della società salirebbe da € 3.070.160,00 (valore al 31.12.2010 mantenuto anche nel Conto 2012 anche se il valore era cresciuto a € 52.743.833,00 ) a € 25.140.694,00 producendo una sopravvenienza attiva per l’Ente di € 2.514.069,40 che, visto il valore significativo, è opportuno correggere con una “”variazione da altre cause”” negativa di pari importo (non rivenendo nelle voci del Conto del Patrimonio e del Conto Economico degli Enti Locali quella di fondi di accantonamento rischi). L’approvazione del bilancio al 31.12.2013 di alcune società nel periodo intercorrente tra l’approvazione dello schema di Rendiconto di gestione 2013 da parte della Giunta Provinciale e l’approvazione definitiva del Rendiconto da parte del Consiglio provinciale non potrà tecnicamente comportare una modifica dei valori del Conto del Patrimonio ed Economico, ma sarà oggetto di una nota integrativa che verrà comunicata al Consiglio Provinciale. Si sono comunque chieste notizie anche in merito alla previsione di risultato al 31.12.2013 anche alle società e Enti che avevano fornito soli i dati al 31.12.2012. Qualora entro la data di approvazione del rendiconto in Consiglio pervenissero ulteriori notizie ufficiali (bilancio al 31.12.2013 approvato dalle Assemblee) sui valori del patrimonio netto al 31.12.2013 delle singole società, si provvederà ad informare il Consiglio, pur non potendo modificare i prospetti del Rendiconto. L’Ente, con deliberazione consiliare n.87 del 20/12/2010 aveva effettuato, nel termine di legge del 31.12.2010, la ricognizione sui presupposti per il mantenimento delle partecipazioni azionarie ai sensi dell’art. 3 comma 26 e 27 della legge 244/2007 (Legge Finanziaria 2008) stabilendo il mantenimento delle società ad esclusione della partecipazione nella SPT srl per la quale si è prevista la cessione della quota. Tuttavia in merito al mantenimento della partecipazione nel Polo Logistico del Bione ci si era riservati di rivedere la decisione entro il 30.09.2012 (in origine il termine era 31.12.2011 poi prorogato con deliberazione del C.P. n.104 del 20.12.2011) subordinatamente alla presentazione di un Piano industriale e finanziario attuabili, al completamento della permuta/cessione delle aree per la realizzazione dell’interscambio gomma – gomma e al reperimento dei finanziamenti necessari. Poiché il termine è decorso infruttuosamente, sulla base della dichiarata indisponibilità del socio Camera di Commercio di procedere alla liquidazione, il Consiglio Provinciale con deliberazione n.86 del 19.12.2012 ha deliberato, unitamente al Comune di Lecco, l’intendimento di procedere alla cessione della quota di partecipazione azionaria. In questi giorni sulla base di nuove comunicazioni della Camera di Commercio si sta procedendo a rivedere la situazione per cui verrà presentata una nuova proposta di deliberazione al Consiglio Provinciale. Dopo la stima del valore patrimoniale della società, l’Ente, in base agli indirizzi del Consiglio Provinciale sta bandendo la gara pubblica per l’alienazione delle quote di partecipazione nella società del polo Logistico Integrato del Bione SPA. Inoltre, dopo i tentativi non riusciti di vendita della propria partecipazione nella SPT SPA effettuati nel 2007/2008, si sta procedendo, sempre ai fini di una mobilizzazione della partecipazione, ad una nuova perizia del valore di partecipazione a questa società. Si allega una tabella riepilogativa delle immobilizzazioni finanziarie. 49 RIMANENZE: Non si è proceduto ad una loro valorizzazione, tenuto conto della loro scarsa rilevanza, a causa dell’assenza di veri e propri magazzini, ma anche in considerazione del possibile limitatissimo valore in rapporto ai valori complessivi di bilancio. Infatti, questo Ente non gestisce servizi che hanno, per loro natura, alte scorte di magazzino (es. farmacie, mense, ecc.). CREDITI: Il totale della voce “crediti” corrisponde al totale dei residui attivi del Conto del Bilancio al 31/12/2013, se non si considera il credito IVA. Tutti i crediti di dubbia esigibilità movimentati in passato sono stati totalmente riscossi. Le variazioni finanziarie in aumento sono pari ai residui attivi di competenza della contabilità finanziaria, mentre quelle in diminuzione sono pari a riscossioni in conto residui (- le insussistenze dell’attivo e + le sopravvenienze attive). CREDITI PER IVA: La consistenza finale dei Crediti per IVA corrisponde all’importo dell’IVA a Credito, secondo le risultanze dei registri IVA 2013. L’importo è ottenuto dalla differenza tra il totale dell’IVA a Credito (sugli acquisti) e il totale dell’IVA a debito (sulle vendite - per cessioni o prestazioni), considerando naturalmente che nel 2013 l’Ente è sempre stato a credito con l’Erario e non ha effettuato pagamenti dell’imposta. FONDO DI CASSA: Le disponibilità liquide corrispondono nella loro consistenza finale al fondo di cassa al 31/12/2013, certificato dal Tesoriere provinciale, Banca Intesa San Paolo. RATEI ATTIVI E RISCONTI ATTIVI: I ratei attivi sono quote di provento di competenza economica del periodo amministrativo considerato ma la cui manifestazione numeraria non è ancora avvenuta se non ad inizio 2014. I risconti attivi sono quote di costi la cui manifestazione numeraria è già avvenuta ma che sono in parte di competenza economica di periodi amministrativi successivi. Queste voci sono state individuate attraverso registrazioni finanziarie informatizzate nel corso dell'esercizio ed attraverso un controllo, da un lato, degli accertamenti di entrate non rilevati dalla contabilità nel 2013 ma posticipatamente nel 2014 e riferiti tuttavia all'esercizio precedente (per i ratei attivi), dall’altro lato, degli impegni di spese assunti nell’esercizio 2013 ma relativi a costi di competenza dell'esercizio successivo (per i risconti attivi). Dalla consistenza iniziale si passa alla consistenza finale iscrivendo opportune variazioni da altre cause, corrispondenti ai dati del prospetto di conciliazione. 50 CONTI D'ORDINE: In calce al conto del patrimonio sono evidenziati i conti d’ordine, relativi a opere da realizzare, beni conferiti in aziende speciali (relativi a beni affidati ad aziende speciali ma di proprietà dell’ente locale), beni di terzi (relativi a beni di proprietà altrui che l’ente locale custodisce) ed impegni finanziari per costi anno futuro. In particolare, nei conti d’ordine “opere da realizzare” dovrebbero affluire, secondo le “regole” di redazione del prospetto di conciliazione, i residui passivi di competenza non solo delle spese relative alle opere pubbliche ma di tutte le spese di investimento imputate al titolo 2 della spesa. Inoltre, secondo le informazioni che è possibile trarre dal prospetto di conciliazione, solo le somme pagate dovrebbero tradursi nell’incremento del valore delle immobilizzazioni nel conto del patrimonio, mentre le somme rimaste da pagare dovrebbero essere iscritte nei conti di memoria. Tale impostazione, come sottolineato nelle Raccomandazioni diffuse dall’Osservatorio per la Finanza e la Contabilità negli Enti locali, è però imprecisa in quanto il modello non considera in aumento dell’attivo patrimoniale eventuali debiti contenuti, a fine anno nei residui del titolo 2. Pertanto, gli stati d’avanzamento lavori (SAL) relativi a fatture ricevute entro il 31/12/2013, comportano un aumento del valore delle immobilizzazioni materiali indipendentemente dal fatto che la spesa d’investimento sostenuta sia stata già pagata o sia stata solo impegnata (in questo secondo caso nel passivo del conto del patrimonio verrà registrato il debito verso l’impresa). Accogliendo questa nuova impostazione, nella consistenza finale del conti d’ordine “opere da realizzare” sono affluiti solo quei residui passivi di competenza del titolo 2 della spesa relativi ad opere da realizzare negli esercizi successivi, cui non corrispondono incrementi di valore delle immobilizzazioni nel conto del patrimonio dell’esercizio in corso. Questo risultato è ottenuto iscrivendo tra le variazioni finanziarie (+) tutto l’importo totale dei residui passivi di competenza del titolo 2 della spesa risultanti dal Conto del Bilancio al 31/12/2013, nelle variazioni finanziarie (-) i pagamenti in c/residui e le insussistenze del passivo e nelle variazioni da altre cause (-) i residui passivi di competenza relativi a fatture per lavori pubblici non ancora pagate ma già portate ad incremento del patrimonio dell’Ente. Inoltre, tra i conti d'ordine è stata iscritta, sulla base delle più volte citate "Raccomandazioni" del Ministero dell'Interno, un'ulteriore voce non prevista dal modello ufficiale, denominata nell'attivo e nel passivo "Impegni finanziari per costi anno futuro". In tale voce, nelle variazioni da altre cause (+) sono iscritti i costi degli esercizi futuri derivanti da impegni di competenza 2013 riferiti sia a somme mantenute negli impegni per procedimenti in corso relativi a gare bandite e non concluse al 31/12/2013 sia a somme da ritenere impegnate per "vincolo di destinazione" di legge della corrispondente entrata accertata e sia, infine, ad importi per costi da sostenersi totalmente negli esercizi successivi. Tali impegni, che non hanno alcun contenuto di tipo patrimoniale o economico, sono portati in diminuzione degli impegni di competenza indicati nella colonna 1S del Prospetto di Conciliazione al fine di non considerarli tra i costi della gestione che gravano interamente sull'esercizio in corso. Per contro, nelle variazioni da altre cause (-) sono stornati quella parte di costi anno futuro del 2012 e precedenti (compresi nella consistenza iniziale all’01/01/2013) rappresentati da residui passivi del titolo 1 della spesa che, nel corso del 2013, sono diventati costi d’esercizio da imputare interamente a conto economico con le loro eventuali variazioni. 51 CONTO DEL PATRIMONIO PASSIVO PATRIMONIO NETTO: 1) NETTO PATRIMONIALE Il netto patrimoniale è espressione della consistenza patrimoniale netta dell’ente (differenza fra totale delle attività e totale delle passività). La differenza tra la consistenza iniziale e la consistenza finale del netto patrimoniale corrisponde al risultato d'esercizio evidenziato nel conto Economico, pari ad un risultato negativo di - € 3.254.661,93. 2) NETTO DA BENI DEMANIALI Il netto da beni demaniali è espressione del controvalore dei Beni Demaniali evidenziati nell’attivo del Conto del Patrimonio. Viene enucleato dal netto patrimoniale, in quanto valore non idoneo ad esprimere la consistenza patrimoniale netta, tenuto conto che i beni che fanno parte del demanio sono inalienabili e non possono formare oggetto di diritti a favore di terzi, se non nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi che li riguardano (art. 823 comma 1 del Codice Civile). CONFERIMENTI DA TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE Partendo dalla consistenza iniziale si sono inseriti nelle variazioni da c/ finanziario gli accertamenti del titolo 4 dell’entrata, ad esclusione della categoria 1 relativa alle alienazioni patrimoniali. Si è quindi proceduto a distinguere questi conferimenti in due diverse tipologie, a seconda della loro destinazione: i conferimenti senza vincoli al reinvestimento, "ritrasferiti" ad altri soggetti pubblici e privati, che non determinano variazioni al patrimonio dell'Ente perché destinati a beneficio di interventi d'investimento di terzi; e i conferimenti destinati ad investimenti nel patrimonio dell'Ente, da ripartire fra gli esercizi in cui viene ammortizzato il bene (demaniale o patrimoniale) da essi finanziato e da imputare a ciascun esercizio in proporzione alla quota di ammortamento (c.d. ricavi pluriennali). Le quote di ricavi pluriennali risultano iscritte nelle variazioni da altre cause (-) e sono riportate nel conto economico nei proventi diversi, per la quota destinata a compensare gli ammortamenti dell’esercizio 2013. Nelle variazioni da c/finanziario (-) sono stati dedotti i pagamenti complessivi (residui + competenza) relativi ai trasferimenti in conto capitale ad altri Enti o soggetti (tit. 2 int. 7 della spesa). Per quanto riguarda tali pagamenti, in base a quanto previsto ai punti 3.2 e 9.1 delle "Raccomandazioni" del Ministero, si è verificata la fonte di finanziamento, distinguendo, da un lato, i trasferimenti in c/capitale a terzi relativi a gestioni vincolate e finanziati con i trasferimenti accertati sul tit. 4 dell'entrata, e dall’altro lato i trasferimenti in c/capitale a terzi finanziati con fondi propri, che non determinano variazioni del patrimonio perché destinati a beneficio di interventi d'investimento di terzi. Mentre i primi sono portati in diminuzione del fondo del passivo patrimoniale costituito appunto dagli accertamenti del tit. 4 dell'entrata, e sono quindi registrati interamente nella colonna variazioni da c/finanziario (-) dei conferimenti da trasferimenti in conto capitale, i secondi influiscono 52 negativamente sul risultato economico dell'esercizio rappresentando costi dell'esercizio da iscrivere a conto economico tra gli oneri straordinari. DEBITI DI FINANZIAMENTO PER MUTUI E PRESTITI: Nella consistenza iniziale è stato inserito un valore pari a quello finale del Conto 2012, cioè il residuo debito dei mutui la cui titolarità giuridica è in capo alla Provincia di Lecco. Nella variazioni da c/ finanziario che aumentano la consistenza iniziale sono riportati gli accertamenti di competenza del titolo 5 categoria 3 e 4 dell'entrata, mentre nelle variazioni da c/ finanziario in diminuzione sono riportati sia gli impegni di competenza del titolo 3 intervento 3 della spesa e sia i minori residui attivi del titolo 5 dell’Entrata che corrispondono ai mutui ridotti. Il 2013 evidenzia un aumento di questa passività patrimoniale dovuta alla contabilizzazione delle quote di mutui flessibili già assunti negli anni scorsi, comunque ridotta sia dalla devoluzione di mutui che dalla riduzione di diversi mutui che finanziavano opere per le quali vi è stata una economia. DEBITI DI FUNZIONAMENTO: I debiti di funzionamento sono determinati dai residui passivi del titolo 1 della Spesa indicati nel conto del bilancio al 31/12/2013 diminuiti, però, dei costi anno futuro riferiti ad impegni di competenza 2013 ed aumentati dei residui passivi del 2012 e precedenti che da costi anni futuri nell’esercizio precedente sono divenuti, nel corso del 2013, costi d’esercizio nonché delle economie sui predetti costi anno futuro 2012 e precedenti. Queste economie, infatti, non possono avere un’influenza sul Conto Economico, in quanto neppure gli impegni / residui cui fanno riferimento l’hanno avuta, essendo contabilizzati nei conti d’ordine. DEBITI PER SOMME ANTICIPATE DA TERZI: Il debito è rappresentato dall’importo dei residui passivi conservati nel conto del bilancio al titolo 4 della Spesa “Servizi per conto di terzi”. RATEI PASSIVI E RISCONTI PASSIVI: I ratei passivi sono quote di costo di competenza economica del periodo amministrativo considerato ma la cui manifestazione numeraria non è ancora avvenuta. Allo stato attuale non si sono registrati ratei passivi, che del resto evidenzierebbero debiti fuori bilancio. I risconti passivi sono quote di proventi la cui manifestazione numeraria è già avvenuta ma che sono di competenza economica anche di periodi amministrativi successivi. Queste voci sono state individuate attraverso registrazioni finanziarie informatizzate nel corso dell'esercizio ed attraverso un controllo sia degli impegni di spesa non rilevati dalla contabilità nel 2013 ma posticipatamente nel 2014, riferiti tuttavia all'esercizio precedente (per i ratei passivi), sia degli accertamenti di entrate registrati nell’esercizio 2013 ma relativi a proventi in parte di competenza degli esercizi successivi (per i risconti passivi). 53 Dalla consistenza iniziale si passa alla consistenza finale iscrivendo opportune variazioni da altre cause, corrispondenti ai dati del prospetto di conciliazione. Una particolare categoria di risconti passivi deriva da quelle entrate correnti a destinazione specifica e vincolata per legge da stornare dai proventi dell’esercizio per un importo da finanziare con tali entrate a destinazione vincolata (impegni a loro volta stornati dai costi dell’esercizio e riportati nei conti d’ordine tra i “Costi anno futuro della gestione corrente”). Infatti, nella contabilità finanziaria le entrate a specifica destinazione presuppongono un’equivalenza fra accertamenti ed impegni (a norma del comma 5 – secondo periodo dell’art. 183 del D. Lgs. 267/2000) e rappresentano un proprio bilancio all’interno del bilancio generale dell’Ente. In termini economici, il costo / debito rilevato nell’esercizio deve corrispondere al ricavo / credito. Ne deriva che per ciascuna rettifica degli impegni, per ricondurli alla competenza economica (costi esercizi futuri), scaturisce una rettifica di uguale ammontare negli accertamenti (risconti passivi). CONTI D'ORDINE: Il Conto del Patrimonio ex D.P.R. 194/96 non considera ai fini patrimoniali tra i debiti i residui passivi del Titolo 2, spese in conto capitale, tenuto conto che gli impegni finanziari in conto capitale devono essere registrati nei conti d’ordine e come tali non rappresentano che scritture del tutto irrilevanti sotto il profilo economico – patrimoniale. In questa voce dei conti d'ordine, specularmente alla corrispondente voce dell'attivo, le variazioni finanziarie in aumento sono date dai residui passivi di competenza del Conto del Bilancio, mentre quelle in diminuzione sono pari a pagamenti in conto residui e alle insussistenze del passivo. Per le altre variazioni si rinvia a quanto già precisato relativamente al conto del patrimonio attivo. Inoltre, tra i conti d'ordine è stata iscritta un'ulteriore voce, non prevista dal modello ufficiale, denominata nell'attivo e nel passivo "Impegni finanziari per costi anno futuro". Anche per questa voce si rinvia alle spiegazioni riportate per la parte attiva del conto del patrimonio. Infine, tra i conti d'ordine è stata iscritta, su indicazione del Collegio dei Revisori in sede di Rendiconto 2009, per i motivi già analiticamente illustrati, alla voce Immobilizzazioni in corso, un'ulteriore voce, non prevista dal modello ufficiale, denominata nell'attivo e nel passivo “Acquisto Villa Monastero di Varenna” in cui è evidenziata la differenza tra il valore di acquisto complessivo e quanto si è potuto valorizzare all’interno dell’attivo del Conto del Patrimonio. Questa differenza verrà pagata in maniera rateizzata nei prossimi anni, sulla base del finanziamento mediante mutui flessibili contratti con la Cassa DDPP di Roma. Si allegano di seguito i prospetti del conto del Patrimonio attivo e passivo sia con gli importi parziali per ogni singola voce che con i totali. 54 RENDICONTO DI GESTIONE 2013 CONTO DEL PATRIMONIO MODELLO UFFICIALE mK=fs^=MONVPVTMNPM=J=`KcK=VOMNPNTMNPS 55 56 57 58 59 60 RENDICONTO DI GESTIONE 2013 CONTO DEL PATRIMONIO ANALITICO (CON INDICAZIONE SINGOLE VOCI DI RETTIFICA) mK=fs^=MONVPVTMNPM=J=`KcK=VOMNPNTMNPS 61 15/04/2014 Conto del patrimonio (attivo) 2013 IMPORTI PARZIALI CONSISTENZA INIZIALE VARIAZIONI DA C/ FINANZIARIO (+) VARIAZIONI DA C/ FINANZIARIO (-) VARIAZIONI DA ALTRE CAUSE (+) VARIAZIONI DA ALTRE CAUSE (-) CONSISTENZA FINALE A) IMMOBILIZZAZIONI I) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 1) Costi pluriennali capitalizzati (relativo fondo di ammortamento in deduzione) 8.499.263,97 -7.383.717,98 1.115.545,99 377.404,20 1.662,00 264.488,60 111.253,60 0,00 151.521,84 6.717,70 16.407,60 128.396,54 -675.509,00 968.963,03 -8.059.226,98 0,00 151.521,84 -675.509,00 968.963,03 -8.059.226,98 88.398.281,65 -14.674.204,22 377.404,20 (liq. Tit. 2 int. 5) 0,00 (liq. Tit. 2 int. 1-2-6) Totale immobiliz. immateriali 8.499.263,97 -7.383.717,98 1.115.545,99 377.404,20 (q.p. liq. Tit. 2 int. 1-5-6) II) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 1) Beni demaniali (relativo fondo di ammortamento in deduzione) 94.422.909,67 -12.612.754,52 81.810.155,15 13.730.760,83 8.841.802,39 4.888.958,44 0,00 0,00 2) Terreni (patrimonio indisponibile) 3) Terreni (patrimonio disponibile) 4) Fabbricati (patrimonio indisponibile) (relativo fondo di ammortamento in deduzione) 0,00 759.297,42 144.806.927,28 -53.977.025,56 0,00 759.297,42 90.829.901,72 0,00 0,00 0,00 5) Fabbricati (patrimonio disponibile) (relativo fondo di ammortamento in deduzione) TOTALE BENI IMMOBILI (incluse immobilizzazioni in corso) (relativo fondo di ammortamento in deduzione) 6) Macchinari, attrezzature e impianti (relativo fondo di ammortamento in deduzione) 975.070,63 -409.529,68 268.528.401,95 565.540,95 0,00 0,00 2.688.656,48 1.926.903,18 761.753,30 0,00 0,00 0,00 0,00 180.818,59 5.000,00 175.818,59 0,00 -7.142.634,33 -2.061.449,70 -4.888.958,44 -175.818,59 -16.407,60 0,00 0,00 -5.169.192,77 -4.407.439,47 -761.753,30 -29.252,12 201.529.092,19 17.919.417,31 (q.p. liq. Tit. 2 int. 1-2-6) 0,00 180.818,59 -11.579.325,92 7) Attrezzature e sistemi informatici (relativo fondo di ammortamento in deduzione) 2.217.196,42 -2.044.992,28 -93.050,21 -1.301,39 -1.074,77 -90.674,05 -114.340,99 -20.327,39 -883,20 -66.999.309,76 2.049.694,12 -1.764.621,43 285.072,69 0,00 0,00 12.988,98 172.204,14 20.327,39 0,00 30.412,02 0,00 759.297,42 88.530.184,02 -58.384.465,03 536.288,83 -438.781,80 207.288.248,87 -73.497.451,05 205.011,46 -1.855.295,48 108.602,56 -2.138.122,68 62 15/04/2014 8) Automezzi e motomezzi (relativo fondo di ammortamento in deduzione) 2.235.100,70 -2.121.210,10 113.890,60 0,00 -4.362,00 0,00 9) Mobili e macchine d'ufficio (relativo fondo di ammortamento in deduzione) 2.708.523,95 -977.471,75 1.731.052,20 40.413,23 29.098,63 4.790,00 1.524,60 5.000,00 0,00 71.912,52 68.978,80 2.933,72 49.965,17 -49.192,91 0,00 0,00 772,26 0,00 0,00 1.485,20 VARIAZIONI DA ALTRE CAUSE (-) -93.130,40 -52.577,70 -52.163,70 -414,00 -72.207,59 -29.098,63 -4.790,00 -1.524,60 -5.000,00 -0,20 -31.794,16 -612,20 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 9.260.480,36 -6.957.488,47 0,00 27.564.196,95 2.302.991,89 60.740,62 (q. p. liq. Tit. 2 int. 5) 0,00 0,00 27.564.196,95 1.500.000,00 -4.362,00 116.798,72 -332.788,69 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 277.788.882,31 -73.956.798,23 203.832.084,08 17.980.157,93 (q.p. liq. Tit. 2 int. 1-5-6) 18.357.562,13 (TOT. liq. Tit. 2 int. 1-5-6) -4.362,00 297.617,31 -11.912.114,61 209.431.629,41 -80.723.314,03 2.441.872,85 133.224,00 20.957,00 112.267,00 0,00 2.308.648,85 2.207.053,40 98.287,70 164,36 2.533,41 609,98 -2.322.943,81 0,00 4.073.331,62 481.399,23 -23.895,66 -2.299.048,15 -10.946,75 -26.125,30 -946,44 -53.003,77 -972,49 -2.207.053,40 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 700.116,11 2.891.816,28 IMPORTI PARZIALI 10) Universalità di beni (patrimonio indisponibile) (relativo fondo di ammortamento in deduzione) 11) Universalità di beni (patrimonio disponibile) (relativo fondo di ammortamento in deduzione) TOT. BENI MOBILI esclusi costi pluriennali capitalizzati (relativo fondo di ammortamento in deduzione) 12) Diritti reali su beni di terzi 13) Immobilizzazioni in corso Totale immobilizz. materiali CONSISTENZA INIZIALE VARIAZIONI DA C/ FINANZIARIO (+) VARIAZIONI DA C/ FINANZIARIO (-) VARIAZIONI DA ALTRE CAUSE (+) CONSISTENZA FINALE 56.950,90 -2.173.373,80 1.771.170,36 -1.009.265,91 1.645,26 -49.805,11 0,00 0,00 2.143.380,54 -7.225.862,98 0,00 29.064.196,95 III) IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE 1) Partecipazioni in: a) imprese controllate 3.918.636,58 312.409,23 3.918.636,58 312.409,23 35.766,00 35.766,00 0,00 0,00 b) imprese collegate c) altre imprese 724.011,77 2.882.215,58 724.011,77 2.882.215,58 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2) crediti verso: a) imprese controllate b) imprese collegate c) altre imprese 3) Titoli (investimenti a medio e lungo 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 63 15/04/2014 IMPORTI PARZIALI termine) 4) Crediti di dubbia esigibilità (detratto il fondo svalutazione crediti) 5) Crediti per depositi cauzionali Totale immobilizz. finanziarie TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (A) CONSISTENZA INIZIALE VARIAZIONI DA C/ FINANZIARIO (+) VARIAZIONI DA C/ FINANZIARIO (-) VARIAZIONI DA ALTRE CAUSE (+) VARIAZIONI DA ALTRE CAUSE (-) CONSISTENZA FINALE 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 3.918.636,58 3.918.636,58 0,00 2.441.872,85 -2.322.943,81 4.073.331,62 290.206.782,86 (costo storico) 208.866.266,65 (residuo da amm.) 35.766,00 (liq. Tit. 2 int. 8 e 9) 18.393.328,13 -4.362,00 2.891.012,00 -14.910.567,42 214.473.924,06 B) ATTIVO CIRCOLANTE I) RIMANENZE 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale rimanenze 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2.315.892,90 86.267.390,87 71.083.117,13 2.753.155,20 1.054.814,99 1.356.811,65 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.054.814,99 62.997.430,61 55.375.027,15 0,00 capitale 68.329.961,93 0,00 0,00 0,00 55.375.027,15 b) Regione correnti 10.761.732,89 1.164.217,49 556.818,12 556.818,12 15.350,00 541.468,12 0,00 0,00 0,00 0,00 5.470.164,88 789.849,00 capitale 9.597.515,40 0,00 0,00 0,00 4.680.315,88 c) altri correnti 4.422.540,85 1.026.929,16 799.993,53 719.993,53 0,00 0,00 0,00 0,00 2.152.238,58 855.577,67 capitale 3.395.611,69 80.000,00 0,00 0,00 1.296.660,91 4.152.981,14 0,00 38.050,00 4.083.204,27 828.418,27 0,00 29.000,00 788.993,55 -2.315.892,90 -24.626.771,91 -15.708.089,98 -2.753.155,20 -2.753.155,19 -0,01 -12.954.934,78 -11.223.830,34 -1.731.104,44 -5.848.386,13 -931.186,61 -276.295,20 -550.384,57 -91.957,00 -12.549,84 -4.917.199,52 -183.549,51 -4.733.650,01 -3.070.295,80 -891.345,02 -782.692,20 -108.652,82 -2.178.950,78 -843.724,56 -1.335.226,22 -2.465.568,59 0,00 -30.050,00 -2.417.718,14 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2.515.830,82 0,00 37.000,00 2.454.479,68 II) CREDITI 1) Verso contribuenti 2) Verso enti del settore pubblico allargato a) Stato correnti 3) Verso debitori diversi a) verso utenti di servizi pubblici b) verso utenti di beni patrimoniali c) verso altri 0,00 64 15/04/2014 correnti CONSISTENZA INIZIALE 2.144.198,27 VARIAZIONI DA C/ FINANZIARIO (+) 788.993,55 VARIAZIONI DA ALTRE CAUSE (+) 0,00 VARIAZIONI DA ALTRE CAUSE (-) 0,00 capitale 1.939.006,00 0,00 0,00 0,00 1.209.774,26 d) da alienazioni patrimoniali e) per somme corrisposte per c/ terzi 1.000,00 30.726,87 0,00 10.424,72 0,00 0,00 0,00 0,00 1.000,00 23.351,14 4) Crediti per IVA 18.114,00 0,00 21.693,28 812,23 8.238,74 2.279,62 7.282,92 3.079,77 0,00 0,00 0,00 -21.699,28 -218,68 -2.978,20 -2.447,26 -16.054,70 -0,44 0,00 0,00 0,00 18.108,00 18.190.595,80 0,00 18.190.595,80 6.408.644,90 0,00 6.408.644,90 -2.810.008,72 0,00 -2.810.008,72 -2.293.099,43 -516.909,29 21.789.231,98 0,00 21.789.231,98 110.944.974,71 9.648.689,81 -32.218.242,12 21.693,28 -21.699,28 88.375.416,40 1) Titoli 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1) Fondo di cassa 2) Depositi bancari 65.325.829,09 0,00 62.043.868,41 0,00 -69.463.861,77 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 57.905.835,73 0,00 Totale disponibilità liquide 65.325.829,09 62.043.868,41 -69.463.861,77 0,00 0,00 57.905.835,73 176.270.803,80 71.692.558,22 -101.682.103,89 21.693,28 -21.699,28 146.281.252,13 I) Ratei attivi II) Risconti attivi 2.977.722,09 917.079,47 0,00 0,00 0,00 0,00 446.577,14 1.437.237,74 0,00 0,00 3.424.299,23 2.354.317,21 TOTALE RATEI E RISCONTI (C) 3.894.801,56 0,00 0,00 1.883.814,88 0,00 5.778.616,44 IMPORTI PARZIALI 5) Per depositi a) banche b) Cassa Depositi e Prestiti Totale crediti VARIAZIONI DA C/ FINANZIARIO (-) -1.688.486,40 -1.301,51 -1.048.880,29 -638.304,60 -729.231,74 -450.000,00 -279.231,74 0,00 -17.800,45 -12.277,44 -5.523,01 0,00 CONSISTENZA FINALE 1.244.705,42 III) ATTIVITA' FINANZIARIE CHE NON COSTITUISCONO IMMOBILIZZI IV) DISPONIBILITA' LIQUIDE TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (B) C) RATEI E RISCONTI 65 15/04/2014 IMPORTI PARZIALI TOTALE DELL'ATTIVO (A+B+C) CONSISTENZA INIZIALE VARIAZIONI DA C/ FINANZIARIO (+) VARIAZIONI DA C/ FINANZIARIO (-) VARIAZIONI DA ALTRE CAUSE (+) VARIAZIONI DA ALTRE CAUSE (-) CONSISTENZA FINALE 389.031.872,01 90.085.886,35 -101.686.465,89 4.796.520,16 -14.932.266,70 366.533.792,63 142.380.620,72 6.656.447,71 7.150.711,74 5.650.711,74 1.500.000,00 0,00 0,00 0,00 109.941.025,70 0,00 0,00 0,00 0,00 CONTI D'ORDINE D) OPERE DA REALIZZARE E) BENI CONFERITI IN AZIENDE SPECIALI F) BENI DI TERZI G) IMPEGNI FINANZIARI PER COSTI ANNO FUTURO DELLA GESTIONE CORRENTE 0,00 0,00 0,00 0,00 -46.246.754,47 -25.691.024,60 -20.555.729,87 0,00 0,00 9.807.404,95 0,00 0,00 4.318.953,19 -7.061.929,88 -24.565,59 -3.441,88 -9.570,60 -339,66 -17.269,33 -18.412,67 -118.520,91 -22.245,59 -127.975,92 -19.580,37 -1.161.321,24 -393.085,85 -574.618,00 -329.647,64 -3.284.778,83 -956.555,80 7.064.428,26 H) ACQUISTO VILLA MONASTERO DI VARENNA 2.815.000,00 0,00 0,00 0,00 -1.500.000,00 1.315.000,00 155.003.025,67 6.656.447,71 -46.246.754,47 11.469.664,93 -8.561.929,88 118.320.453,96 da passivo 118.320.453,96 differenza 0,00 TOTALE CONTI D'ORDINE 66 15/04/2014 Conto del patrimonio (passivo) 2013 IMPORTI PARZIALI CONSISTENZA INIZIALE VARIAZIONI DA C/ FINANZIARIO (+) VARIAZIONI DA C/ FINANZIARIO (-) VARIAZIONI DA ALTRE CAUSE (+) VARIAZIONI DA ALTRE CAUSE (-) CONSISTENZA FINALE A) PATRIMONIO NETTO I) Netto patrimoniale II) Netto da beni demaniali 52.433.322,60 81.810.155,15 55.472.136,35 13.730.760,83 -66.726.467,97 0,00 -4.325.939,31 0,00 5.900.964,36 -7.142.634,33 42.590.534,17 88.398.281,65 134.243.477,75 69.202.897,18 -66.726.467,97 -4.325.939,31 -1.241.669,97 130.988.815,82 I) Conferimenti da trasferimenti in c/ capitale 177.391.787,64 280.408,60 2.060.529,59 0,00 0,00 0,00 -1.872.775,94 -1.720.609,01 -152.166,93 0,00 162.601.387,73 II) Conferimenti da concessioni di edificare -15.258.562,16 -7.330.696,47 -7.927.865,69 0,00 177.391.787,64 280.408,60 -15.258.562,16 2.060.529,59 -1.872.775,94 162.601.387,73 I) Debiti di finanziamento 1) per finanziamenti a breve termine 2) per mutui e prestiti 50.029.608,75 0,00 34.510.387,51 6.408.644,90 0,00 6.408.644,90 0,00 0,00 0,00 -5,49 0,00 -5,49 53.833.882,15 0,00 39.326.698,27 3) per prestiti obbligazionari 4) per debiti pluriennali II) Debiti di funzionamento 15.519.221,24 0,00 17.676.728,75 0,00 0,00 13.984.538,10 -2.604.366,01 0,00 -1.592.328,65 -1.136.131,85 -456.196,80 -1.012.037,36 0,00 -16.629.248,93 -14.245.971,57 -2.383.277,36 0,00 0,00 7.061.929,88 24.565,59 3.441,88 9.570,60 339,66 17.269,33 18.412,67 118.520,91 22.245,59 127.975,92 19.580,37 1.161.321,24 393.085,85 574.618,00 329.647,64 0,00 0,00 -4.318.953,19 14.507.183,88 0,00 17.774.994,61 TOTALE PATRIMONIO NETTO (A) B) CONFERIMENTI TOTALE CONFERIMENTI (B) 0,00 C) DEBITI 67 IMPORTI PARZIALI III) Debiti per IVA IV) Debiti per anticipazioni di cassa CONSISTENZA INIZIALE VARIAZIONI DA C/ FINANZIARIO (+) VARIAZIONI DA C/ FINANZIARIO (-) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.154.467,71 209.397,57 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -467.820,82 -462.749,38 -5.071,44 0,00 0,00 0,00 0,00 5.704.927,76 0,00 0,00 74.565.732,97 I) Ratei passivi II) Risconti passivi TOTALE RATEI E RISCONTI (D) VARIAZIONI DA ALTRE CAUSE (+) 3.284.778,83 956.555,80 0,00 0,00 VARIAZIONI DA ALTRE CAUSE (-) 15/04/2014 CONSISTENZA FINALE 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 896.044,46 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 20.602.580,57 -19.701.435,76 7.061.929,88 0,00 -5.704.927,76 -5.650.711,74 -49.426,02 -4.790,00 -10.023.886,44 72.504.921,22 0,00 2.830.873,65 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 -1.793.934,35 0,00 438.667,86 2.830.873,65 0,00 0,00 0,00 -1.793.934,35 438.667,86 Totale passivo al netto patrimonio netto 254.788.394,26 20.882.989,17 -34.959.997,92 9.122.459,47 -13.690.596,73 235.544.976,81 TOTALE DEL PASSIVO (A+B+C+D) 389.031.872,01 90.085.886,35 -101.686.465,89 4.796.520,16 -14.932.266,70 366.533.792,63 142.380.620,72 6.656.447,71 -46.246.754,47 -25.691.024,60 -20.555.729,87 7.150.711,74 5.650.711,74 1.500.000,00 0,00 109.941.025,70 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 9.807.404,95 0,00 0,00 4.318.953,19 -7.061.929,88 -24.565,59 -3.441,88 -9.570,60 -339,66 7.064.428,26 V) Debiti per somme anticipate da terzi VI) Debiti verso: 1) imprese controllate 2) imprese collegate 3) altri (aziende speciali, consorzi, istituzioni) VII) Altri debiti TOTALE DEBITI (C) D) RATEI E RISCONTI CONTI D'ORDINE E) OPERE DA REALIZZARE F) BENI CONFERITI IN AZIENDE SPECIALI G) BENI DI TERZI H) IMPEGNI FINANZIARI PER COSTI ANNO FUTURO DELLA GESTIONE CORRENTE 68 IMPORTI PARZIALI I) ACQUISTO VILLA MONASTERO DI VARENNA TOTALE CONTI D'ORDINE CONSISTENZA INIZIALE VARIAZIONI DA C/ FINANZIARIO (+) VARIAZIONI DA C/ FINANZIARIO (-) VARIAZIONI DA ALTRE CAUSE (+) VARIAZIONI DA ALTRE CAUSE (-) -17.269,33 -18.412,67 -118.520,91 -22.245,59 -127.975,92 -19.580,37 -1.161.321,24 -393.085,85 -574.618,00 -329.647,64 -3.284.778,83 -956.555,80 15/04/2014 CONSISTENZA FINALE 2.815.000,00 0,00 0,00 0,00 -1.500.000,00 1.315.000,00 155.003.025,67 6.656.447,71 -46.246.754,47 11.469.664,93 -8.561.929,88 118.320.453,96 69 RENDICONTO DI GESTIONE 2013 AMMORTAMENTI ECONOMICI mK=fs^=MONVPVTMNPM=J=`KcK=VOMNPNTMNPS 70 AMMORTAMENTI ECONOMICI Ammortamenti d'esercizio 2013 (% su incrementi dei vari anni) CPA AI)1 AII)1 AII)4 AII)5 AII)6 AII)7 AII)8 AII)9 AII)10 % AMMORTAMENTO (art. 229 c. 7 D. Lgs. 267/2000) TIPOLOGIA IMMOBILIZZAZIONE Costi pluriennali capitalizzati Beni demaniali Fabbricati (patrimonio indisponibile) Fabbricati (patrimonio disponibile) Macchinari, attrezzature ed impianti Attrezzature e sistemi informatici Automezzi e motomezzi Mobili e macchine d'ufficio Universalità di beni (patrimonio indisponibile) 20 2 3 3 15 20 20 20 20 TOTALE quota ammortamento esercizio € 675.509,00 € 2.061.449,70 € 4.407.439,47 € 29.252,12 € 90.674,05 € 93.130,40 € 52.163,70 € 31.794,16 € 612,20 € 7.442.024,80 Variazioni da altre cause (-) del Conto del patrimonio attivo B16 (quote di ammortamento d'esercizio) del Conto Economico COSTI PLUR. CAPITALIZZATI BENI MOBILI BENI IMMOBILI € 675.509,00 € 268.374,51 € 6.498.141,29 TOTALE € 7.442.024,80 71 AMMORTAMENTI ECONOMICI Ammortamenti d'esercizio 2013 (per storno beni mobili classe 6 e beni non inventariati) CPA AI)1 AII)1 AII)4 AII)5 AII)6 AII)7 AII)8 AII)9 AII)10 % AMMORTAMENTO (art. 229 c. 7 D. Lgs. 267/2000) TIPOLOGIA IMMOBILIZZAZIONE Costi pluriennali capitalizzati Beni demaniali Fabbricati (patrimonio indisponibile) Fabbricati (patrimonio disponibile) Macchinari, attrezzature ed impianti Attrezzature e sistemi informatici Automezzi e motomezzi Mobili e macchine d'ufficio Universalità di beni (patrimonio indisponibile) 20 2 3 3 15 20 20 20 20 TOTALE quota ammortamento esercizio € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 1.524,60 € 0,00 € 1.524,60 Variazioni da altre cause (-) del Conto del patrimonio attivo B16 (quote di ammortamento d'esercizio) del Conto Economico COSTI PLUR. CAPITALIZZATI BENI MOBILI BENI IMMOBILI € 0,00 € 1.524,60 € 0,00 TOTALE € 1.524,60 72 AMMORTAMENTI ECONOMICI Ammortamenti d'esercizio 2013 (VOCE B16 CE) CPA AI)1 AII)1 AII)4 AII)5 AII)6 AII)7 AII)8 AII)9 AII)10 % AMMORTAMENTO (art. 229 c. 7 D. Lgs. 267/2000) TIPOLOGIA IMMOBILIZZAZIONE Costi pluriennali capitalizzati Beni demaniali Fabbricati (patrimonio indisponibile) Fabbricati (patrimonio disponibile) Macchinari, attrezzature ed impianti Attrezzature e sistemi informatici Automezzi e motomezzi Mobili e macchine d'ufficio Universalità di beni (patrimonio indisponibile) 20 2 3 3 15 20 20 20 20 TOTALE quota ammortamento esercizio € 675.509,00 € 2.061.449,70 € 4.407.439,47 € 29.252,12 € 90.674,05 € 93.130,40 € 52.163,70 € 33.318,76 € 612,20 € 7.443.549,40 Variazioni da altre cause (-) del Conto del patrimonio attivo B16 (quote di ammortamento d'esercizio) del Conto Economico COSTI PLUR. CAPITALIZZATI BENI MOBILI BENI IMMOBILI € 675.509,00 € 269.899,11 € 6.498.141,29 TOTALE € 7.443.549,40 73 AMMORTAMENTI ECONOMICI Rendiconto 2013 RIEPILOGO CONSISTENZE IN BASE INVENTARIO BENI IMMOBILI E BENI MOBILI Conto del patrimonio (attivo) Consistenza finale lorda = costo storico Importo ammortamenti rendiconto 1998 stornati perché ricalcolati Ammortamenti ricalcolati (1998 e anni precedenti) Importo amm. rendiconto 1999 Importo amm. rendiconto 2000 Importo amm. rendiconto 2001 Importo Importo Importo Importo amm. Importo amm. ammortamento ammortamento ammoratamento rendiconto 2002 rendiconto 2003 rendiconto 2004 rendiconto 2005 rendiconto 2006 Importo ammoratamento rendiconto 2007 Consistenza finale Importo amm. Importo amm. Importo amm. Importo amm. Importo amm. Importo amm. netta = residuo da rendiconto 2008 rendiconto 2009 rendiconto 2010 rendiconto 2011 rendiconto 2012 rendiconto 2013 ammortizzare % amm. Importo amm. rendiconto 1998 Fondo ammortamento 1) Costi pluriennali capitalizzati 9.028.190,01 20% 0,00 0,00 0,00 0,00 13.683,55 24.352,63 63.955,50 99.258,79 135.717,24 296.148,94 689.467,56 797.791,19 1.030.870,21 1.236.394,88 1.234.889,55 923.081,84 838.106,10 675.509,00 968.963,03 8.059.226,98 Totale immobiliz. immateriali 9.028.190,01 0,00 0,00 0,00 0,00 13.683,55 24.352,63 63.955,50 99.258,79 135.717,24 296.148,94 689.467,56 797.791,19 1.030.870,21 1.236.394,88 1.234.889,55 923.081,84 838.106,10 675.509,00 968.963,03 8.059.226,98 6.414,47 0,00 0,00 109.820,71 173.026,91 235.215,43 299.130,70 421.307,79 619.867,50 777.350,03 945.988,73 1.075.487,36 1.217.742,93 1.441.086,29 1.646.967,82 1.754.889,67 1.888.458,18 2.061.449,70 88.398.281,65 14.674.204,22 A) IMMOBILIZZAZIONI I) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI II) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 1) Beni demaniali 2) Terreni (patrimonio indisponibile) 103.072.485,87 2% 0,00 0,00 3) Terreni (patrimonio disponibile) 759.297,42 4) Fabbricati (patrimonio indisponibile) 146.914.649,05 3% 2.698.778,01 5) Fabbricati (patrimonio disponibile) 975.070,63 3% 0,00 6) Macchinari, attrezzature e impianti 2.060.306,94 15% 88.911,47 7) Attrezzature e sistemi informatici 2.246.725,24 20% 80.122,60 8) Automezzi e motomezzi 2.230.324,70 20% 161.678,67 9) Mobili e macchine d'ufficio 2.780.436,47 20% 432.420,08 10) Universalità di beni (patrimonio indisponibile) 51.450,37 20% 0,00 11) Universalità di beni (patrimonio disponibile) 0,00 20% 0,00 12) Diritti reali su beni di terzi 0,00 13) Immobilizzazioni in corso 759.297,42 0,00 0,00 2.854.587,19 2.930.097,97 3.034.535,94 3.197.141,49 3.301.970,77 3.502.511,68 3.683.739,27 0,00 0,00 29.252,12 29.252,12 29.252,12 29.252,12 -88.911,48 319.626,79 147.338,81 176.520,60 167.406,77 -80.122,60 219.665,63 114.514,57 124.314,13 129.735,03 -161.678,68 437.088,63 150.870,90 91.710,93 -432.420,08 226.514,27 225.845,56 0,00 2.557,80 0,00 0,00 3.840.456,52 3.945.042,58 3.984.491,14 4.135.825,08 4.231.762,84 4.291.877,26 4.344.207,82 4.407.439,47 29.252,12 29.252,12 29.252,12 29.252,12 29.252,12 29.252,12 88.530.184,02 58.384.465,03 536.288,83 438.781,80 29.252,12 29.252,12 29.252,12 29.252,12 29.252,12 104.191,76 118.958,38 160.471,52 149.715,51 132.704,84 159.265,19 149.878,31 149.916,87 127.981,35 99.450,91 104.503,23 90.674,05 205.011,46 1.855.295,48 140.597,96 150.290,02 200.891,60 183.886,21 198.751,89 199.108,44 147.664,94 146.090,54 129.207,50 115.428,90 106.591,45 93.130,40 108.602,56 2.138.122,68 100.127,10 82.073,25 118.336,28 141.759,69 167.160,10 182.829,73 188.369,39 137.408,72 136.250,02 97.232,02 79.180,82 68.616,84 52.163,70 56.950,90 2.173.373,80 16.915,87 40.036,73 67.978,40 73.650,07 77.879,51 78.443,76 323.148,11 282.506,32 58.071,48 56.503,31 45.787,11 38.471,03 97.470,50 31.794,16 1.771.170,56 1.009.265,91 1.680,92 1.458,82 3.974,16 5.278,63 5.493,45 5.681,83 5.681,58 3.999,32 2.812,47 2.761,24 2.501,21 2.500,96 1.655,36 1.147,01 612,20 1.645,26 49.805,11 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 29.064.196,95 29.064.196,95 Totale immobilizz. materiali 290.154.943,64 3.468.325,30 -763.132,84 1.205.453,12 3.633.910,78 3.543.297,35 3.740.283,28 3.925.644,31 4.219.258,88 4.738.315,45 5.075.228,58 5.657.131,26 5.881.843,87 5.727.270,88 6.097.425,44 6.310.691,72 6.410.206,07 6.640.247,15 6.766.515,80 209.431.629,61 80.723.314,03 TOTALE 299.183.133,65 3.468.325,30 -763.132,84 1.205.453,12 3.633.910,78 3.556.980,90 3.764.635,91 3.989.599,81 4.318.517,67 4.874.032,69 5.371.377,52 6.346.598,82 6.679.635,06 6.758.141,09 7.333.820,32 7.545.581,27 7.333.287,91 7.478.353,25 7.442.024,80 210.400.592,64 88.782.541,01 74 RENDICONTO DI GESTIONE 2013 IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE mK=fs^=MONVPVTMNPM=J=`KcK=VOMNPNTMNPS 75 VALORE PARTECIPAZIONI 2013 SOCIETA' IMPRESE CONTROLLATE Lecco Lavoro s.r.l. IN LIQUIDAZIONE A.P.A.F. - Agenzia Provinciale per le attività formative Centro Formazione Professionale Alberghiero Casargo Ufficio d'Ambito di Lecco Azienda Speciale ANNO COSTITUZIO NE SOCIETA' 2000 2009 2011 CAPITALE SOCIALE 65.000,00 50.000,00 35.766,00 PATRIMONIO NETTO COMUNICATO DALLA SOCIETA' VALORE PARTECIPAZ. ULTIMO DATO % N° QUOTE O COMUNICATO PARTECIPAZI CONSISTENZA AZIONI AL 31/12/200…. ONE FINALE 2012 conto patrimonio -18.998,77 31/12/2011 79.493,00 31/08/2013 420.905,00 31/12/2013 65.000 1 1 100,000% 100,000% 100,000% -18.998,77 58.536,00 272.872,00 VALORE PARTECIPAZ. CONSISTENZA INIZIALE 2013 conto patrimonio VALORE PARTECIPAZ. IN BASE AL PN Differenze a CONTO ECONOMICO (A) (B) (C=B-A) -18.998,77 58.536,00 272.872,00 -18.998,77 79.493,00 CE: E23 (sopravvenienze 20.957,00 attive) CE: E23 112.267,00 (sopravvenienze attive) 420.905,00 312.409,23 312.409,23 481.399,23 724.011,77 724.011,77 700.116,11 724.011,77 724.011,77 700.116,11 10,000% 307.016,00 307.016,00 2.514.069,40 10,665% 518.967,43 518.967,43 492.842,13 (D) 0,00 35.766,00 TOTALE al 31/12/2013 IMPRESE CONTROLLATE Rif. VENDITE = ACCERT. TIT. IV cat. 1 EN. e RIDUZIONI PER ALTRE CAUSE AUMENTI PER PARTECIPAZ. E VALORE FINALE CONFERIMENTI DI PARTECIPAZ. NEL CAPITALE = LIQ. CONTO DEL TIT. II int. 8-9 SP. E PATRIMONIO 2013 TRASF. DA ALTRI ENTI (E) (F=B-D+E) 0,00 0,00 -18.998,77 0,00 0,00 79.493,00 0,00 0,00 420.905,00 CPA: variazioni da conto finanziario / conferimento capitale 35.766,00 35.766,00 481.399,23 0,00 700.116,11 0,00 700.116,11 -2.207.053,40 0,00 307.016,00 IMPRESE COLLEGATE Polo Logistico Integrato del Bione Lecco - Maggianico s.p.a. (1) TOTALE al 31/12/2013 IMPRESE COLLEGATE 2001 1.452.839,00 2.634.258,00 31/12/2012 1.452.839 27,360% CE: E28 (oneri -23.895,66 straordinari) 0,00 ALTRE IMPRESE Casinò Municipale Campione d'Italia s.p.a. Lario Fiere Centro Espositivo Società Pubblica Trasporti S.p.A. CLAC s.r.l. Centro Legno Arredo Cantù IN LIQUIDAZIONE 2001 2.070.000,00 25.140.694,00 31/12/2012 1973 4.996.407,00 4.621.117,00 31/12/2012 1989 1992 10.236.537,00 31.000,00 14.744.751,00 31/12/2012 227.703,00 31/12/2012 MilanoMare MilanoTangenziali S.p.a. (ex SPA per l'Autostrada Serravalle Milano Ponte Chiasso) 1951 93.600.000,00 372.865.476,00 31/12/2012 Fondazione Centro Lombardo IFOF - scuola di Minoprio 1980 2.333.575,00 1.911.476,00 31/12/2012 1998 42.790.000,00 54.587.000,00 31/12/2012 Banca Popolare Etica S.c.p.a. 207.000 242.644 1 4.248 100 12,231% 0,390% 1.705.142,79 723,68 1.705.142,79 723,68 variaz. da altre 2.207.053,40 cause CE: E28 (oneri -26.125,30 straordinari) 0,00 0,00 492.842,13 1.803.430,49 CE: E23 (sopravvenienze 98.287,70 attive) 0,00 0,00 1.803.430,49 888,04 CE: E23 (sopravvenienze 164,36 attive) 0,00 0,00 888,04 0,00 0,00 11.185,96 0,00 0,00 22.937,71 0,00 0,00 6.714,20 0,003% 8.652,55 8.652,55 11.185,96 1,200% 22.327,73 22.327,73 22.937,71 0,0123% 7.660,64 7.660,64 6.714,20 CE: E23 (sopravvenienze 2.533,41 attive) CE: E23 (sopravvenienze 609,98 attive) CE: E28 (oneri -946,44 straordinari) 76 SOCIETA' Fondazione Monastero S.Maria del Lavello Azienda speciale consortile "Retesalute" di Merate Consorzio forestale lecchese (2) ANNO COSTITUZIO NE SOCIETA' CAPITALE SOCIALE PATRIMONIO NETTO COMUNICATO DALLA SOCIETA' VALORE PARTECIPAZ. ULTIMO DATO % N° QUOTE O COMUNICATO PARTECIPAZI CONSISTENZA AZIONI AL 31/12/200…. ONE FINALE 2012 conto patrimonio VALORE PARTECIPAZ. CONSISTENZA INIZIALE 2013 conto patrimonio VALORE PARTECIPAZ. IN BASE AL PN Differenze a CONTO ECONOMICO (A) (B) (C=B-A) 2004 164.105,08 472.044,45 31/12/2012 48,000% 279.585,11 279.585,11 226.581,34 2005 50.540,00 53.564,00 31/12/2012 37,750% 21.192,90 21.192,90 20.220,41 2006 8.000,00 43.787,00 31/12/2012 25,000% 10.946,75 10.946,75 0,00 2.882.215,58 2.882.215,58 3.918.636,58 3.918.636,58 1 TOTALE al 31/12/2013 ALTRE IMPRESE TOT. IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE Rif. CE: E28 (oneri -53.003,77 straordinari) CE: E28 (oneri -972,49 straordinari) CE: E28 (oneri -10.946,75 straordinari) VENDITE = ACCERT. TIT. IV cat. 1 EN. e RIDUZIONI PER ALTRE CAUSE (D) AUMENTI PER PARTECIPAZ. E VALORE FINALE CONFERIMENTI DI PARTECIPAZ. NEL CAPITALE = LIQ. CONTO DEL TIT. II int. 8-9 SP. E PATRIMONIO 2013 TRASF. DA ALTRI ENTI (E) (F=B-D+E) 0,00 0,00 226.581,34 0,00 0,00 20.220,41 0,00 0,00 0,00 5.098.869,68 -2.207.053,40 0,00 2.891.816,28 6.280.385,02 -2.207.053,40 35.766,00 4.073.331,62 NOTE: (1) la percentuale di partecipazione è del 26,229 % sulla riserva da sovrapprezzo delle azioni e del 27,37% sul capitale sociale. (2) la Provincia di Lecco è uscita dal Consorzio Forestale lecchese come da deliberazione del CP n.34 del 25.06.2012 CE: E28 (oneri -115.890,41 straordinari) CE: E23 (sopravvenienze 234.819,46 attive) 3.954.402,58 77