LA REVISIONE NEGLI ENTI
LOCALI – CORSO II LIVELLO
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Dott. Paolo Longoni
Ordine di Napoli
Commissione Enti Pubblici presso il Consiglio
Nazionale
PERCHÉ TANTO INTERESSE
I Revisori negli Enti Pubblici:
La funzione sociale della professione
Il modo di pensare orientato alla mentalità
aziendale
Ai risultati e non al rispetto delle forme procedurali
Un contributo alla crescita

2
PERCHÉ TANTO INTERESSE
Quattro numeri:
 10.000 circa
 Oltre 50.000
 50.000.000 circa
 Oltre 800.000.000
3
Il rendiconto: la sua funzione
VERIFICA
DELLE
RISORSE
OTTENUTE E DEGLI INTERVENTI
EFFETTUATI
MISURAZIONE DELLE RISCOSSIONI
E DEI PAGAMENTI EFFETTUATI
MISURAZIONE
CONSERVARE
DEI
RESIDUI
DA
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LE INFORMAZIONI DESUMIBILI DAL
CONTO DEL BILANCIO
Competenza
Cassa
Riscossioni (+)
Pagamenti (-)
Residui attivi (+)
Residui passivi (-)
Risultato di gestione
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LE INFORMAZIONI DESUMIBILI DAL CONTO DEL BILANCIO
Il risultato di gestione è dato dalla somma
algebrica delle differenze tra riscossioni ed i
pagamenti e residui attivi e passivi da riportare.
In caso di risultato positivo AVANZO esso sarà
disponibile solo per la parte non destinata al fondo
ammortamento e per la parte non assoggettata ad
altri vincoli
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LE INFORMAZIONI DESUMIBILI DAL CONTO DEL BILANCIO
accertamenti (+)
Maggiori residui attivi (+)
Impegni (-)
Risultato della
gestione di
competenza
Minori residui attivi (-)
Minori residui passivi (+)
Risultato della gestione
dei residui
Risultato di gestione
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LE INFORMAZIONI DESUMIBILI DAL CONTO DEL BILANCIO
Il risultato di amministrazione sarà dato dal
fondo di cassa finale, più i residui attivi,
meno i residui passivi
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LE INFORMAZIONI DESUMIBILI DAL CONTO DEL BILANCIO
Avanzo di amministrazione
Un risultato di amministrazione positivo determina
l’esistenza
di
un
avanzo
contabile
di
amministrazione deve essere distinto nelle sue
diverse articolazioni in:
fondi di ammortamento;
fondi vincolati;
fondi per il finanziamento delle spese in c/capitale;
fondi non vincolati.
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LE INFORMAZIONI DESUMIBILI DAL CONTO DEL BILANCIO
La quota accertata di avanzo di amministrazione non
vincolata, può essere utilizzata in qualsiasi periodo
dell’esercizio:
per il reinvestimento
ammortamento;
delle
quote
accantonate
per
per la copertura dei debiti fuori bilancio o per i
provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri
di bilancio;
per il finanziamento delle spese di funzionamento non
ripetitive;
per il finanziamento di spese di investimento
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LE INFORMAZIONI DESUMIBILI DAL CONTO DEL BILANCIO
DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE
L’eventuale disavanzo contabile di amministrazione,
che può discendere:
 dalla
negativa
gestione
dell’esercizio
di
competenza:
 dalla negativa gestione dei residui
 da entrambe
A esso vanno aggiunte le quote di ammortamento
accantonate e non disponibili, i fondi vincolati ed i
fondi in conto capitale assorbiti dal negativo risultato
della gestione.
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LE FUNZIONI DEL CONTO DEL PATRIMONIO
INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE
DEGLI ELEMENTI DEL PATRIMONIO
DELL’ENTE LOCALE
MISURAZIONE DEL PATRIMONIO
NETTO
MISURAZIONE DELLE VARIAZIONI
SUBITE DAL PATRIMONIO
NELL’ESERCIZIO
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LE FUNZIONI DEL CONTO ECONOMICO
VALUTAZIONE DEL “VALORE PRODOTTO”
E DEI COSTI DEI BENI E SERVIZI
PRODOTTI DALL’ENTE LOCALE
INDIVIDUAZIONE DI RISULTATI
PARZIALI
INDIVIDUAZIONE DEL RISULTATO DI
ESERCIZIO
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METODI DI DETERMINAZIONE
DEL RISULTATO ECONOMICO
La determinazione del risultato economico
della gestione dell’ente pubblico può essere
ottenuto seguendo due approcci:
 metodo
integrale che consiste nella
introduzione e nello sviluppo concomitante di
un sistema di contabilità economica parallelo a
quello finanziario, tenuto con il metodo della
partita doppia;
 metodo minimale che si limita, invece, a
rettificare i valori finanziari a preventivo o a
consuntivo, nel rispetto del principio della
competenza economica, attraverso un’apposita
procedura contabile
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IL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE
PROSPETTO DI
CONCILIAZIONE
guida alle scritture di
assestamento
Al conto economico è accluso un prospetto di
conciliazione che, partendo dai dati finanziari della
gestione corrente del conto del bilancio, con l'aggiunta di
elementi economici, raggiunge il risultato finale
economico. I valori della gestione non corrente vanno
riferiti al patrimonio (art. 229 c. 9)
i valori finanziari delle
entrate vengono
trasformati in
proventi
i valori finanziari delle
spese vengono
trasformati
costi
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LA FUNZIONE DEL PROSPETTO DI
CONCILIAZIONE
PROSPETTO DI
CONCILIAZIONE
ha la funzione di illustrare il passaggio dal
risultato finanziario a quello economico
individua il contenuto delle cosiddette
scritture di assestamento
si collega al conto economico ed a quello
del patrimonio, chiarendo il formarsi dei
rispettivi valori
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GLI ACCERTAMENTI
ACCERTAMENTI
in relazione agli artt. 179 (sussistenza di un idoneo
titolo giuridico, individuazione del debitore e
quantificazione della somma da incassare) e 189 (divieto
di mantenere tra i residui attivi le entrate accertate per
le quali non esiste un titolo giuridico che costituisca
l'ente locale creditore della correlativa entrata) gli
accertamenti sono veri e propri crediti
se riferiti alla gestione corrente, misurano i proventi /
ricavi
se riferiti alla gestione non corrente, evidenziano
movimenti nelle componenti del patrimonio
il passaggio é mostrato dal prospetto di conciliazione,
collegato al conto economico ed al conto del patrimonio
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GLI IMPEGNI
IMPEGNI
rappresentano “accantonamenti” di somme per un
determinato scopo
in relazione agli artt. 183 (obbligazione giuridicamente
perfezionata) e 190 (divieto di conservazione, come
residui passivi, delle somme non impegnate) gli impegni
di spesa sono veri e propri debiti
se riferiti alla gestione corrente, misurano i costi del
periodo
se riferiti alla gestione non corrente, evidenziano
movimenti nelle componenti del patrimonio
il passaggio é mostrato dal prospetto di conciliazione,
collegato al conto economico ed al conto del patrimonio
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LE RETTIFICHE DEGLI ACCERTAMENTI E
DEGLI IMPEGNI
CONTO
ECONOMICO
comprende gli accertamenti e gli impegni del conto del bilancio, rettificati al fine di
costituire la dimensione finanziaria dei valori economici riferiti alla gestione di
competenza, le insussistenze e sopravvenienze derivanti dalla gestione dei residui e
gli elementi economici non rilevati nel conto del bilancio (art. 229 1° comma)
Esempi
• un fattore produttivo (misurato dal relativo impegno preso nel precedente
esercizio) è stato acquisito nell’esercizio precedente ma viene utilizzato
(consumato) nel corrente esercizio (rettifica in aumento)
• un fattore produttivo è stato acquisito nel corrente esercizio ma viene utilizzato
(consumato) solo in parte (rettifica in diminuzione)
• sono stati conseguiti ricavi misurati dalle entrate accertate in esercizi precedenti
ma di competenza del presente esercizio (rettifica in aumento)
• sono stati conseguiti ricavi misurati dalle entrate accertate nel presente esercizio
ma di competenza del prossimo (rettifica in diminuzione)
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IL CONTO DEL BILANCIO E I RISULTATI
FINANZIARI
fondo di cassa finale
+ residui attivi
complessivi
- residui passivi
complessivi
CONTO DEL BILANCIO
Entrate
accertate
Spese
impegnate
Risultati
finanziari
di
amministrazione
di gestione
• Avanzo
• Disavanzo
• Pareggio
accertamenti a
competenza
- impegni a competenza
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GLI INCONVENIENTI DELLA CONTABILITA’
FINANZIARIA
L’introduzione del Conto
economico
nell’ordinamento
finanziario e contabile
degli EE.LL.è dovuta alla
necessità di eliminare
alcuni inconvenienti
provocati dalla
contabilità finanziaria
il risultato della gestione viene espresso in
termini esclusivamente finanziari e non
esprime le variazioni del patrimonio
conseguenti alle operazioni di esercizio
il risultato di amministrazione può avere
una limitata valenza informativa a seguito di
improprie previsioni di residui attivi e passivi
manca un collegamento tra il Conto del
bilancio e il Conto del patrimonio
l’efficienza dei servizi pubblici è di difficile
misurazione
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LA COSTRUZIONE DEL CONTO ECONOMICO
(1)
IMPEGNI DI COMPETENZA
(tit. I Spesa)
ACCERTAMENTI DI COMPETENZA
(tit. I, II, III Entrata)
+/- VARIAZIONI
=
+/- VARIAZIONI
COSTI
=
PROVENTI
CONTO ECONOMICO
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LA COSTRUZIONE DEL CONTO ECONOMICO
(2)
ALTRE POSTE ECONOMICHE (costi)
ALTRE POSTE ECONOMICHE (proventi)
Variazioni nelle rimanenze di materie prime
e/o di beni di consumo
Insussistenza del passivo
Quote di ammortamento dell'esercizio
Sopravvenienze attive
Incrementi di immobilizzazioni per lavori
interni (costi capitalizzati)
Variazioni nelle rimanenze di prodotti in
corso di lavorazione
Plusvalenze patrimoniali
Accantonamento per svalutazione crediti
Inssussistenza dell'attivo
Minusvalenze patrimoniali
CONTO ECONOMICO
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QUALI RISULTATI FORNISCE LA
CONTABILITÀ FINANZIARIA ??
1. il risultato di cassa : fondo cassa iniziale +
incassi – pagamenti
 2. il risultato di amministrazione : fondo cassa
finale + residui attivi – residui passivi
 3. il risultato di gestione : accertamenti - impegni

24
RESIDUI ??
Sono residui attivi le somme accertate e non
riscosse entro il termine dell’esercizio (art. 189
TUEL)
 Sono residui passivi le somme impegnate e non
pagate entro il termine dell’esercizio (art. 190
TUEL)
 Rappresentano gli elementi differenziali fra la
gestione di cassa e la gestione di competenza
 Sono somme che hanno iniziato l’iter procedurale
di realizzazione dell’entrata o della spesa ma che
non lo hanno concluso con la riscossione o con il
pagamento

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I RESIDUI
I residui attivi sono le somme accertate e non
riscosse entro l’esercizio. Rivedere le
caratteristiche dell’accertamento (art. 179
T.U.E.L.)
 Per i mutui è sufficiente che sia intervenuta la
concessione definitiva
 I residui passivi sono formati dalle somme
impegnate (art. 183 T.U.E.L.) e non pagate entro
la fine dell’esercizio
 Per le spese in conto capitale vale il principio di
cui al 3° comma

26
I RESIDUI
I residui devono essere riaccertati (art. 228, 3°
comma T.U.E.L.)prima dell’inserimento nel
rendiconto.
 Competente a riaccertare è il funzionario
responsabile del servizio di riferimento
 I residui sono elemento fondamentale del
risultato di amministrazione…..

27
I DEBITI FUORI BILANCIO
Sono obbligazioni pecuniarie, relative al
conseguimento di un fine pubblico, valide
giuridicamente ma non perfezionate
contabilmente.
 Il “riconoscimento” (art. 194 T.U.E.L.) è riservato
al Consiglio Comunale, anche in presenza di
stanziamenti accantonati in bilancio
 Devono essere riconosciuti con procedura
d’urgenza (P.C. 2, 82/1)

28
I DEBITI FUORI BILANCIO

a)
b)
c)
d)
e)
È ammissibile il riconoscimento se:
Sentenze passate in giudicato
Copertura di disavanzi di consorzi, aziende
speciali
Ricapitalizzazione nei limiti previsti dal C.C. di
società di capitali per l’esercizio di servizi
pubblici
Espropri o occupazioni d’urgenza per p.u.
Acquisizione beni in violazione delle norme
sull’impegno, nei limiti dell’accertata utilità e
del dimostrato arricchimento per l’Ente e
nell’ambito dell’espletamento di pubbliche
funzioni e servizi di competenza
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AGGIORNAMENTO ANNUALE INVENTARI (ART.
230, COMMA 7, DEL TUEL)
Gli inventari, una volta completati, devono
essere annualmente aggiornati sulla base delle
variazioni intervenute rispetto alla consistenza
iniziale, le variazioni devono essere conciliate con
le scritture patrimoniali.
 L’organo di revisione deve verificare
l’adempimento ed effettuare controlli a campione
sulla correttezza dei valori rilevati nonché
sull’esistenza fisica dei beni.

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LIMITI ALL’ INDEBITAMENTO
Gli enti locali potranno assumere mutui o
accedere ad altre forme di finanziamento
reperibili sul mercato solo se l’importo annuale
degli interessi sommato a quello dei prestiti
precedentemente contratti ed a quello delle
garanzie prestate, al netto dei contributi in conto
interesse, non supera il 12,5% delle entrate dei
primi tre titoli risultanti dal rendiconto del
penultimo anno precedente.
 Gli enti che all’1/1/2005 hanno già superato tale
limite devono rientrare gradualmente in un
triennio

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INDEBITAMENTO E GESTIONE DEL DEBITO





Art.62 D.L. 25/6/2008 n.112, convertito con
modificazioni nella legge 6/8/2008 n.133 come
sostituito dall’art.3 della legge 203 del 22/12/2008
(finanziaria 2009)
DURATA MASSIMA (comma 2)
La durata massima dei piani di ammortamento non
può essere superiore a 30 anni, ivi comprese eventuali
operazioni di rifinanziamento o rinegoziazione
ammesse dalla legge.
TITOLI OBBLIGAZIONARI (comma 2)
E’ vietato emettere titoli obbligazionari o altre
passività con rimborso del capitale in unica soluzione
alla scadenza (cosiddetti Bullet).
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STRUMENTI DERIVATI : SOSPENSIONE
Fino all’entrata in vigore del decreto che
individuerà la tipologia dei contratti derivati e
comunque per un periodo di un anno dal
26/6/2008, è vietata la stipula di contratti relativi
a strumenti finanziari derivati.
 Resta ferma la possibilità di ristrutturare il
contratto derivato a seguito della modifica della
passività alla quale il contratto è riferito, con la
finalità di mantenere la corrispondenza fra la
passività rinegoziata e la collegata operazione di
copertura.

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