Differenze fra Solido e Fluido Stati della materia: Solido o Fluido (liquido o gassoso) Il solido non cambia facilmente la sua forma, al contrario di un fluido Fra i fluidi abbiamo che il liquido cambia facilmente la forma ma non il volume mentre il gas cambia facilmente forma e volume Nei solidi possiamo parlare di deformazione nei fluidi dobbiamo prendere in considerazione la velocità di deformazione in quanto un fluido è una sostanza che si deforma continuamente sotto l’azione di una forza. Il Fluido come Sostanza Continua (1) Tutte le sostanze sono composte da molecole; in un solido queste sono molto vicine fra di loro ed esercitano grandi forze intermolecolari. In un liquido le forze intermolecolari sono abbastanza forti da mantenere il volume ma non la forma. In un gas le forze intermolecolari sono così deboli da non riuscire a mantenere forma e volume. Per un’analisi dettagliata di un fluido dovremmo prendere in considerazione le singole molecole di esso; in questo caso il problema diventerebbe irrisolvibile. Il Fluido come Sostanza Continua (2) Se le distanze intermolecolari sono piccole comparate alle dimensioni caratteristiche del sistema (ad esempio quelle dell’oggetto lambito dal fluido) allora possiamo prescindere dalla natura molecolare del fluido e trattare quest’ultimo come continuo. Qualora il cammino libero medio delle molecole sia sufficientemente grande, maggiore di 10-7 m, (come nei gas rarefatti) dobbiamo necessariamente affrontare un’analisi molecolare del problema. Proprietà Meccaniche (1) DENSITA’ Volume Specifico Peso Specifico Gravità Specifica PRESSIONE Proprietà Meccaniche (2) ∆m &ρ&& = ∆V La densità del fluido varia al variare del ∆V scelto. Il δV minimo per considerare un fluido come un continuo è pari a 10-9 mm3 per fluidi a pressione e temperatura atmosferiche. Tutte le proprietà di un fluido devono essere valutate su di un volume ∆V almeno pari a δV. ∆m ρ = lim ∆V → δV ∆V Proprietà Meccaniche (3) La densità varia con la pressione e con la temperatura Per i liquidi la densità varia principalmente con la temperatura Qualora la densità di un fluido non vari con la pressione il fluido viene detto INCOMPRIMIBILE Volume Specifico = ν = 1 ρ Peso Specifico = ρ ⋅ g Gravità Specifica = ρ ρ H2O Proprietà Meccaniche (4) La pressione è una proprietà del fluido ed è una grandezza scalare. La forza di pressione è la forza esercitata su di una superficie estremamente piccola di fluido ed è un vettore normale alla superficie. La superficie non può essere infinitesima perchè la più piccola quantità di fluido, se definito come continuo, ha un volume minimo pari a δV. δA deve essere almeno pari a 10-6 mm2. ∆Fn p = lim ∆A → δA ∆A Proprietà Termiche (1) TEMPERATURA ENERGIA INTERNA ENTALPIA CALORE SPECIFICO Proprietà Termiche (2) L’energia interna indica l’energia associata al moto casuale delle molecole ed all’azione delle forze intermolecolari; per fluidi monofase l’e.i. risulta solo funzione della temperatura. L’entalpia è correlata alla prima ma contiene anche grandezze meccaniche e risulta più rappresentativa dello stato del fluido. In un fluido incomprimibile non esiste differenza sostanziale fra calore specifico a pressione costante ed a volume costante; al contrario di un fluido comprimibile. Proprietà Termiche (3) Fluido Comprimibile p ρ = f ( p, T ) = ( gas ideale) RT u = u ( T ) = ∫ cv ( T ) dT h= u+ p ρ R=287.26 J/kg K = u ( T ) + RT = h ( T ) = ∫ cp ( T ) dT • Fluido Incomprimibile ρ ≡ costante du = c ⋅ dT Le pressione è determinata solo da fenomeni meccanici e la temperatura da fenomeni termici. Formulazioni Generali ∂u ∂u ∂u du = dT + dρ = cv dT + dρ ∂T ρ ∂ρ T ∂ρ T ∂h ∂h ∂h dh = dT + dp = c p dT + dp ∂T p ∂pT ∂pT ∂u du = cv dT + dρ = cv dT ∂ ρ T Gas Ideale dh = Incomprimibile p ∂h ∂h ∂h 1 dT + dp = c p dT + dp = du + dp − 2 dρ ρ ρ ∂T p ∂pT ∂pT ∂h 1 c p dT + dp = cv dT + dp ρ ∂pT Poiché ρ = cost. c p = cv = cl Proprietà Ausiliarie VISCOSITA’ MODULO DI ELASTICITA’ COEFFICIENTE DI ESPANSIONE TERMICA TENSIONE SUPERFICIALE PRESSIONE DI VAPORE VISCOSITA’ du du du urel = u + δy − u = δy u + δy dy dy dy du δe = urel δt = δyδt dy δy δx δe du δφ ≈ tan(δφ ) = = δt δy dy ∂φ du u = = Velocità di Deformazione ∂t dy du τ = µ Legge di Newton della Vis cos ità dy du u + δy dy δe δφ u Considerazioni in merito alla Viscosità 9 9 9 9 9 Quando un fluido fluisce lungo una superficie i volumetti a contatto con essa hanno velocità relativa nulla (No-Slip Condition).Viene indotto così un gradiente di velocità nel fluido e, per la legge di Newton, si crea uno sforzo tangenziale VISCOSO. I fluidi che presentano un valore di viscosità costante, al variare della velocità di deformazione, vengono detti Newtoniani. La viscosità di un fluido Newtoniano varia con la temperatura ma solo in parte con la pressione. I Thick Fluids hanno una viscosità che aumenta al crescere della velocità di deformazione (oli per motori) I Thin Fluids mostrano una viscosità che diminuisce al crescere della velocità di deformazione. Fluido IDEALE La viscosità di diversi fluidi è piccola e gli sforzi tangenziali sono modesti. Poiché questo è in genere vero, tranne che in un piccolo strato vicino alla parete, è possibile in molti casi assumere il fluido come NON VISCOSO. Qualora un fluido oltre ad essere Non Viscoso risulta anche Incomprimibile si dice IDEALE. µ ν = Vis cos ità Cinematica = ρ ESERCIZIO Un viscosimetro è un apparato per la misura della vicosità assoluta dei fluidi. Il fluido è contenuto fra due cilindri: uno esterno ed uno interno, libero di ruotare. Mediante l’applicazione di una coppia, M, mettiamo in rotazione, a velocità angolare costante, ω, il cilindro interno. Se il fluido è Newtoniano come possiamo risalire al valore della viscosità ? Trascuriamo gli effetti viscosi presenti sul fondo dei cilindri. Formulario per la soluzione Viscosità µ= du τ =µ dy τ du dy Gradiente di Velocità du V1 ω R1 = = dy h h M = F1 R1 τ y=h M = 2 2πR1 H Viscosità Forza Viscosa F1 = 2π R1 H τ Sforzo Viscoso Momento y =h µ= τ y =h du dy = M h Mh = 2 3 2π R1 H ω R1 2πR1 ω H MODULO DI ELASTICITA’ Indica il grado di comprimibilità di un fluido. dp dp dp Ev = − = −δ V =ρ d (δV ) d (δV ) dρ δV Il modulo di elasticità dei fluidi è l’analogo del Modulo di Young nei solidi. Per l’acqua in condizioni atmosferiche abbiamo Ev=2.1x109 Pa. In un gas pressione, densità e temperatura sono correlate p = p( ρ , T ) dp = ∂p ∂p dρ + dT ∂ρ T ∂T ρ Modulo di Elasticità Isotermo E v ,T ∂p =ρ ∂ρ p = ρRT E v ,T per un gas ideale ∂ = ρ ( ρRT ) = p ∂ρ Il modulo isotermo di un gas ideale è uguale alla pressione; l’aria, a livello del mare, risulta 20.000 volte più comprimibile dell’acqua. Coefficiente di Espansione Volumetrica d (δV ) 1 d (δV ) 1 dρ δ V = =− αT = δV dT ρ dT dT Per l’acqua a condizioni atmosferiche è circa 1.53x10-4 K-1 In generale poiché la densità dipende sia dalla temperatura che dalla pressione avremo: dρ = ∂ρ ∂ρ dT + dp ∂T p ∂p T Coefficiente di Espansione Volumetrica in un processo ISOBARO Per un processo che avviene a pressione costante avremo: 1 ∂ρ αT = − ρ ∂T p che, in un gas ideale, si riduce a: 1 ∂ p 1 αT = − = ρ ∂T RT T Per l’aria, a livello del mare, è pari a 3.47x10-3 K-1 ossia 23 volte più grande dell’acqua. Tensione Superficiale (1) E’ una proprietà utilizzata per descrivere certi fenomeni osservabili alle interfacce fra: - un gas ed un liquido - due liquidi - un gas, un liquido ed un solido Tensione Superficiale (2) La tensione superficiale è dovuta alle forze intermolecolari presenti all’interno del fluido. In prossimità del “pelo libero” di un liquido abbiamo che le molecole poste a profondità maggiore sono a contatto con molecole simili mentre quelle poste sulla superficie libera del liquido sono a contatto con molecole diverse. Ciò induce una forza superficiale dovuta alla diversa forza di attrazione-repulsione fra le molecole ed a tale forza si da il nome di Tensione Superficiale. La T.S. è responsabile anche della formazione delle bolle e della forma assunta dai liquidi in assenza di gravità. Tensione Superficiale (3) Quando un liquido viene a contatto con un solido e con un gas, la forma assunta dalla superficie liquida dipende dai valori relativi dell’energie superficiali dei diversi mezzi. Si ha così che un accoppiamento solido-liquido può essere detto Bagnante o Non Bagnante in funzione dell’angolo di contatto fra le superfici del liquido e del solido. Per angoli maggiori di 90° il liquido “bagna” la superficie. θ Tensione Superficiale (4) La Tensione Superficiale ha le dimensioni di una forza per unità di lunghezza. ∆pcilindro liquido = σ 2R ∆pgoccia = 2σ R ∆pbolla 4σ = R 1 1 ∆psup.concava = σ + R1 R2 2σ cosα h= ρgR Incremento di altezza in un tubo circolare Pressione di Vapore (1) La pressione di vapore è la pressione a cui un liquido bolle ed è in equilibrio con il suo vapore. Se la pressione del liquido è maggiore della sua pressione di vapore si ha soltanto evaporazione all’interfaccia liquida. Se la pressione del liquido è minore della sua pressione di vapore si ha una formazione di bolle all’interno del liquido. Pressione di Vapore (2) Quando in un liquido in moto la pressione scende aldisotto del valore della pressione di vapore si arriva alla CAVITAZIONE. pa − pv Ca = ρV 2 2 Numero di Cavitazione pa = pressione ambiente pv = pressione di vapore Proprietà di Alcuni Liquidi (ad 1 atm e 20 °C) Sostanza Densità kg/mc Viscosità T. Super. Ns/mq. N/m Etanolo Gasolio Mercurio Acqua Olio SAE 30 Benzene 789 680 13550 998 917 1.20E-3 2.92E-4 1.56E-3 1.00E-3 2.90E-1 881 6.51E-4 Pv Pa Ev Pa 2.28E-2 2.16E-2 4.84E-1 7.28E-2 3.50E-2 5.70E+3 5.51E+4 1.10E-3 2.34E+3 8.96E+8 9.58E+8 2.55E10 2.19E+9 1.38E+9 2.88E-2 1.01E+4 1.05E+9