la gestione di alunni con difficoltà
relazionali e comportamentali
Relatore
Dott. Mauro Mario Coppa
-psicoterapeuta, pedagogistaDirettore Ci.Erre.E.
Centro Risorse per l’Educazione- Ancona
Ci.Erre.E.
Centro Risorse per l’EducazioneVia Madre Teresa di Calcutta, 1- Ancona
Screening precoce dei DSA e DSL
Programmi didattici di potenziamento cognitivo,
comunicativo, adattivo-sociale
«Coaching educativo» a scuola e casa con training
intensivi curati da un insegnante specializzato
Consigli educativi a genitori di bambini con deficits
di attenzione e iperattività,D.S.L, D.S.A. disturbi
del comportamento, disabilità
Verifica in progress degli esiti dei programmi e
monitoraggio degli apprendimenti
Il «Protocollo Coppa» per la
gestione delle problematiche
comportamentali in classe
Obiettivi:
Fornire strumenti operativi per :
1.
Screening di 1° livello
2.
Protocollo di intervento educativo
individualizzato per sezioni (scuola
d’infanzia, primaria, secondaria di 1° e 2°
grado)
attraverso
 Osservazioni sistematiche e analisi funzionale
 Utilizzo di materiali diagnostici
 Strategie educative e procedure di gestione di
problematiche comportamentali e relazionali
I disturbi del comportamento in
classe: alcuni dati




36% di compresenza di DDAI e
disturbo della condotta
59% per il disturbo oppositivo
provocatorio
Il DDAI ha un’incidenza tra il 3% ed il
5% dei bambini in età scolare
Il 32% di bambini con DDAI
(componente impulsività/iperattività)
è coinvolto nel fenomeno del bullismo
Classificazione delle funzioni dei
comportamenti problematici

1.
2.
3.
4.
Maggiori tassonomie:
Ricevere attenzione, approvazione, premi
tangibili, stimolazione sensoriale
Evitare una stimolazione, attenzione,
compiti/attività
Fuga/evitamento da situazioni non
gradite
Potere/controllo; espressione di sé;
gratificazione, vendetta
Indici predittivi di alunni con
quadro comportamentale a rischio
1.
La gravità dei sintomi
2.
La pervasività dei sintomi
3.
Le difficoltà socio-relazionali
Principali cause di difficoltà nella
gestione dei disturbi del
comportamento




Diagnosi tardiva
Strumenti diagnostici poco efficaci
Inadeguata presa in carico da parte della
rete educativa
Mancanza di percorsi di consulenza e
formazione per genitori ed insegnanti
Alunni con
Disturbo oppositivo-provocatorio
Caratterizzato da:
 Comportamento negativistico,
disobbediente,
 ostile verso l’autorità,
 opposizione attiva e rifiuto di regole
Insorgenza: prima dei 18 aa.
Frequenza:
 comune in genitori con disturbi
dell’umore,in grave disaccordo coniugale,
 madri con disturbo depressivo
Alunni con
Disturbo della Condotta
Caratterizzato da comportamenti
ripetitivi e persistenti di.
 Aggressività fisica verso persone
 Aggressività verso cose, oggetti
 Frode/furto
 Gravi violazioni di regole
Insorgenza: anche in età prescolare, fino
all’adolescenza
Cause: familiarità (genitore con disturbo
antisociale di personalità,dell’umore)
Alunni con
Deficit di attenzione ed iperattività
Caratterizzato da
 Inattenzione
 Impulsività
 Iperattività
Insorgenza: prima dei 7 anni
Comorbilità con D.O.P., D.C, D.S.A.
Cause: genetiche (nei maschi
piùfrequente) ed ambientali apprese
Le famiglie di bambini con disturbi
comportamentali





I genitori presentano atteggiamenti di
scarsa coerenza educativa
Spesso le relazioni disfunzionali anche a
casa si cronicizzano
Presentano rabbia, sfiducia, sensi di colpa
Scaricano le tensioni alla ricerca del capro
espiatorio
Ineluttabilità, misconoscimento, spesso
rassegnazione verso i disturbi del proprio
figlio
Quali strumenti valutativi usare?
D.D.A.I (ADHD)

Test MF: è una prova di confronto di figure che
valuta l’attenzione sostenuta ed il controllo della
risposta impulsiva (per scuola primaria, secondaria
1° grado).
Gli alunni impulsivi
 agiscono senza riflettere, non rispettano i turni,

non pensano alle conseguenze delle proprie azioni,
 compiono più errori quando leggono,
 tendono verso giochi o attività con ricompensa
immediata,
 A rischio di insuccessi nei primi anni della primaria
Quali strumenti valutativi usare?
D.D.A.I: (ADHD)


Scala SDAI (versione insegnante)
valuta disattenzione (items dispari) e
iperattività (item pari) (critico il punteggio
pari o superiore a 14 in almeno una delle
due scale)
Test CP: valuta l’attenzione visiva
sostenuta (maggior numero di omissioni ed
errori in alunni con tratti di disattenzione e
iperattività)
Quali strumenti valutativi usare?
Disturbo della condotta/disturbo oppositivoprovocatorio
Test SEDS: scala di valutazione (32 items)
adatta per alunni dai 5 anni fino ai 18
Obiettivi:
 Facilita l’identificazione di alunni con disturbi
emozionali e comportamentali
 Individua più precisamente alcune categorie
di comportamento problematico
 Individua relazioni interpersonali critiche tra
alunno/i e docenti
Quali strumenti valutativi usare?
Disturbo della condotta/disturbo oppositivoprovocatorio
Scala COM: questionario osservativo (30
items) adatta per alunni dalla 3 alla 5 classe
primaria
Problematiche rilevate
 Apprendimento scolastico e sociale
 Presenza di tic vocali e motori
 Comportamenti aggressivi
 Comportamenti oppositivo/provocatori
 Difficoltà comunicative/stereotipie
 Tristezza, stanchezza, autosvalutazione
 Preoccupazione e ansia
La gestione dei comportamenti
problema gravi in classe
-

Il piano di trattamento è
ed interessa:
Dinamiche relazionali dei bambini con
disturbi del comportamento 1


Quelli con disturbi non hanno amici
che possano stimolare
comportamenti sociali adeguati, anzi
si affiliano con coetanei devianti
Hanno posizioni marginali ed
ininfluenti all’interno della classe
Dinamiche relazionali dei bambini con
disturbi del comportamento 2


Tendono ad essere meno accettati ed
identificati per i loro comportamenti
negativi (es. aggressività)
Le conseguenze emozionali del rifiuto
dei pari sono spesso considerate la
causa dei problemi di adattamento
Gli interventi educativi «indiretti»
sulle competenze sociali della classe
La prosocialità
Atteggiamenti e comportamenti
positivi diretti ad aiutare o
beneficiare un’altra persona o un
gruppo di persone, senza
ricevere ricompense
Componenti e Funzioni della prosocialita’
Componenti
 Stimolare la valutazione positiva dell’altro bambino
(Luigi mi abbraccia forte)
 Stimolare un atteggiamento non egocentrico (cosa
sta pensando adesso, che mi stringe le mani..)
Funzioni
 Aiutare fisicamente il bambino ad azionare un gioco
 consegnare in mano la merenda
 Condividere, ovvero offrire la propria merenda,
giocare insieme allo stesso gioco
 Gesti di intimità, come fare una carezza, gratificare
il bambino con un “Bravo”
Training di abilità prosociali in
scuola primaria








Passi programmatici
Esperienze in classi relative ad alcune
unità prosociali
Stati d’animo e reazioni
Donare
Ascolto
Empatia
Aiuto fisico
Modellamento di atteggiamenti adeguati
nelle relazioni tra compagni di classe
La promozione del benessere…



Metodologia di lavoro:
Il “Circle time” favorisce la riflessione
condivisa sulla libera espressione
delle proprie emozioni e sentimenti,
e di quelle altrui
Sviluppa il senso di consapevolezza e
di padronanza rispetto alle emozioni
La promozione del benessere…

1.
2.
3.
4.
Le regole:
Ogni partecipante ha il diritto di
parlare ed il dovere di ascoltare
Mentre un alunno parla, gli altri
ascoltano senza interrompere,
criticare, deridere ecc.
Aspettare il proprio turno per
parlare
Rimanere al proprio posto
Gli interventi educativi «diretti» con
l’alunno con problemi comportamentali
I gruppi di apprendimento cooperativo
Definizione:Il bambino viene inserito in un
gruppo di lavoro con altri alunni della classe

È un modo per:
1.
Far cooperare e lavorare insieme gli
alunni, per raggiungere obiettivi didattici
2.
Adattarsi alle reciproche caratteristiche
3.
Promuovere e sostenere interazioni
sociali positive sulla base della
imitazione, reciprocità e
complementarietà
Condizioni per un efficace
apprendimento cooperativo
1.
2.
3.
4.
5.
Eliminare simboli e stimoli di
competitività
Usare un linguaggio cooperativo
Creare la sensazione di coesione ed
appartenenza del gruppo
Stimolare gli alunni a vedere gli
altri come risorse
Stimolare gli alunni a riconoscere i
successi degli altri
Il Tutoring
Definizione: affidare agli alunni
responsabilità educative nei confronti
di altri alunni

Passi procedurali:
1.
Definizione degli obiettivi
2.
Scelta del tutor (naturale/strategico)
3.
Preparazione del tutor
4.
Durata del tutoring
5.
Guida e supervisione del tutor
Il Contratto Educativo



Premessa: l’aggressività cresce anche da sistemi
disciplinari incoerenti, senza chiare regole da seguire
, né sanzioni previste
È un impegno del tipo “se..allora” per cui lo
studente ( o la classe) riceve gratifiche in relazione a
comportamenti positivi
Stabilire regole chiare scritte, o con immagini, in cui
viene specificato ciò che non viene
ammesso, ed i comportamenti positivi
attesi

I termini del contratto debbono essere negoziati
tra le parti, equi, e chiari
La Token economy





Prevede l’assegnazione di gettoni (tokens) in
relazione al comportamento appropriato
Il ritiro sistematico ed immediato (costo della
risposta) in relazione a comportamenti devianti
Il “monte-tokens” può essere scambiato con una
congrua gratifica in base al tipo di richiesta
Occorre organizzare lo spazio della classe per
costruire il “tabellone delle regole”, dove attaccare i
tokens
Eliminare gradualmente il sistema quando il/i
bambini non hanno più bisogno di aiuti esterni,ma
utilizzano mediatori cognitivi quali l’autoistruzione
Il Quaderno degli
• Ore 9___________
• Ore 10___________
• Ore 11___________
• Ore 12___________
• Ore 13___________
• Ore 14___________
• Ore 15___________
• Ore 16___________
Totale:_____
Vince il premio__________
giorno:________
• Ore 9___________
• Ore 10___________
• Ore 11___________
• Ore 12___________
• Ore 13___________
• Ore 14___________
• Ore 15___________
• Ore 16___________
Totale:____
Perde il premio_________
Dr. Mauro Mario Coppa
-psicoterapeuta, pedagogista
Direttore Ci.Erre.E.- Centro Risorse per
l’Educazione, Ancona
A scuola
poche
risorse per l’intervento individualizzato e
affollamento delle classi
problematiche complesse, difficoltà di attenzione e
concentrazione , insofferenza alle regole
nei docenti, stati di frustrazione, rabbia, impotenza
A casa
incoerenza parentale
scarso supporto alla genitorialità da parte dei servizi
educativi
tempi ridotti per il dialogo, stress, problematiche
economiche che influiscono sulla qualità dei rapporti
della coppia genitoriale e nello stile di attaccamento
nei confronti del figlio





Il
«coach» è una figura mutuata
dall’esperienza sportiva
Ha competenze tecnico-metodologiche e
relazionali
Collabora con i docenti nell’avviamento
dell’intervento educativo in classe e ne
presiede le fasi realizzative
Supporta
i
genitori,
mantenendo
posizioni
di
neutralità
rispetto
alle
dinamiche famigliari
Viene
supervisionato
dallo
psicoterapeuta, che lo tutela da possibili
invischiamenti relazionali ed alleanze illecite
Prevede 5 fasi, secondo un format di 10 incontri, 3
incontri di consulenza psicopedagogica con i genitori,
follow-up a 1-3-6 mesi
1.Fase di indagine diagnostica: lo psicoterapeuta
incontra genitori ed insegnanti per conoscere le
problematiche
2.Attuazione del programma: viene illustrato a
docenti e genitori il programma di intervento
3.Coaching educativo: il coach avvia il programma
a scuola ed a casa
4.Counseling psicopedagogico: lo psicoterapeuta
effettua colloqui con docenti e genitori
5.Conclusione del programma: vengono fornite ai
genitori ed insegnanti indicazioni didattiche e
suggerimenti pratici
I cartoncini-guida per l’autoregolazione
dell’impulsività
Gestione dell’attenzione con
supporto visivo
Impulsività ed autocontrollo
un programma in 16 incontri
Metodologia di lavoro
Batteria di valutazione pre-post intervento
Incontro con i genitori- docenti
Contenuti:
Come parlare a se stessi
Mi concentro prima di fare
Controllo della rabbia e frustrazione
Gestione dello scarso impegno
Allenamento alle autoistruzioni per dominare
l’impulsività
Indicazioni bibliografiche
Menesini: Bullismo: le azioni efficaci della scuola. Ed.
Erickson
 Sharp-Smith: Bulli e prepotenti nella scuola. Ed. Erickson
I problemi del comportamento in classe:

Meazzini: La conduzione della classe. Ed. Giunti

Fabiani-Passantino: Risolvere i conflitti in classe. Ed. Erickson

Di Pietro-Bassi-Filoramo: L’alunno iperattivo in classe. Ed.
Erickson

Cornoldi e coll.:Impulsività ed autocontrollo. Ed. Erickson

Hutton-Roberts: Test SEDS- test di valutazione dei problemi
comportamentali ed emozionali. Ed. Erickson
 McGinnis e coll. Manuale di insegnamento delle abilità sociali.
Ed. Erickson

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