6
CHIRURGIA
Oculistica
IL CDI È UNA DELLE POCHISSIME
STRUTTURE IN ITALIA A DISPORRE
DI QUESTA TECNOLOGIA LASER PER
INTERVENTI SEMPRE PIÙ SICURI E
MENO INVASIVI
Rivoluzione a
Femtosecondi
in chirurgia
oculistica
a chirurgia oculistica sta
vivendo una rivoluzione
tecnologica con l’arrivo
nelle sale operatorie del laser a femtosecondi.
L’ultima vera novità chirurgica risaliva
agli anni 80’ con la facoemulsificazione
per la cataratta ed il laser ad eccimeri per
la correzione dei difetti visivi.
Finalmente oggi si può effettuare l’intervento di cataratta senza l’utilizzo di
bisturi: infatti negli USA la “bladeless
cataract surgery” è una realtà ed i centri
oftalmici statunitensi più importanti offrono già questa possibilità a chi è affetto
da cataratta.
Ma cosa significa tecnicamente “laser a
femtosecondi” e quali sono i vantaggi
per il paziente?
Il laser a femtosecondi è il bisturi più
preciso al mondo, ha una risoluzione
nanometrica, può operare direttamente
all’interno dell’occhio senza dover “aprire” il bulbo oculare, può essere programmato al computer in modo da effettuare
in pochi secondi interventi impossibili
manualmente.
L
Come cambia l’intervento di cataratta
Negli ultimi 20 anni la chirurgia della cataratta ha raggiunto una grande
standardizzazione e degli ottimi risultati
grazie alla anestesia topica (solo gocce
di collirio), alla microincisione (circa
1,8-2,2 mm.) e alle lentine intraoculari Premium. Il laser a femtosecondi,
approvato da FDA e CE, aggiunge
una sicurezza e una delicatezza irraggiungibili con l’intervento classico. Le
fasi principali dell’intervento, infatti,
vengono programmate dal chirurgo al
computer ed effettuate dal laser in pochi
secondi, senza l’utilizzo di bisturi metallici, pinze chirurgiche e sonde di facoemulsificatori ad ultrasuoni. Il laser può
costruire l’incisione corneale seguendo
una forma intrastromale impossibile da
eseguire manualmente, garantendo così
un posizionamento, un dimensionamento e una tenuta perfetti. Non solo. Il laser
può effettuare la apertura della capsula
contenente il cristallino catarattoso mediante un’apertura circolare (capsuloressi
o capsulotomia) perfettamente centrata e
dimensionata per il cristallino artificiale
che verrà inserito. In tal modo si possono
sfruttare al massimo le proprietà ottiche
superiori delle nuove lenti intraoculari
Premium. Gli studi clinici dimostrano
che la precisione nella dimensione della
capsuloressi arriva al 100% contro appena il 10% (entro 0,25 mm.) della pinza
manuale. Infine il laser frammenta ed
emulsifica il cristallino naturale in modo
sicuro ed atraumatico, consentendo che
possa poi essere aspirato con una sonda
attraverso la microincisione preparata
dal laser.Tutta la procedura laser è molto
veloce: dopo aver posizionato il paziente e
allineato il bulbo oculare, sono sufficienti
30-40 secondi per eseguire l’intervento.
La parte finale dell’intervento dura pochi minuti e viene effettuata in sala operatoria con l’aspirazione del cristallino
emulsificato e l’inserimento del cristallino artificiale Premium; l’incisione è
autochiudente, senza necessità di sutura.
Il paziente ritorna subito a casa, proteggendosi solo con occhiali da sole.
L’energia che viene dissipata all’interno
dell’occhio per la facoemulsificazione si
riduce del 40-56% rispetto agli ultra-
suoni di ultima generazione, ridimensionando molto l’infiammazione post
operatoria e le possibili conseguenze sulle
strutture oculari adiacenti al cristallino.
Il laser consente quindi di operare con
maggior sicurezza tutti i tipi di cataratta,
da quelle di routine a quelle complicate
perché associate, per esempio, a miopia,
glaucoma, cornea guttata, pseudoesfoliatio, maculopatia, ecc.
Il laser a femtosecondi per gli altri
interventi oculistici
Da circa 12 anni la chirurgia refrattiva
corneale impiega il laser per effettuare
la “Bladeless LASIK”, l’intervento che
corregge i difetti visivi con il laser ad
eccimeri dopo aver effettuato l’apertura
(flap) corneale superficiale con il laser a
femtosecondi.
La chirurgia refrattiva laser consente di
correggere miopia, astigmatismo, ipermetropia, ed oggi è disponibile al CDI
anche il primo ed unico programma con
approvazione CE Europea per la riduzione della presbiopia. Questo programma
si chiama “Supracor”e genera mediante
la LASIK una piccola multifocalità sulla
PROGRAMMAZIONE
INTERVENTO
DI CATARATTA
superficie corneale centrale , in modo da
permettere la messa a fuoco durante la lettura senza dover utilizzare i tanto odiati e
scomodi , occhiali per lettura.
Il bulbo oculare del paziente viene misurato da un tomografo del segmento
anteriore, il difetto visivo viene scomposto in tutte le sue aberrazioni e quindi il
computer genera un programma di rimodellamento corneale tale da correggere il
difetto visivo e migliorare le prestazioni
refrattive a tutte le distanze, anche per la
lettura. I risultati clinici confermano la
grande riduzione della dipendenza nell’utilizzo di occhiali per la lettura nelle più
comuni attività quotidiane.
Il programma rende al meglio se il paziente, oltre alla presbiopia, soffre anche di
una piccola ipermetropia, ma comunque
la selezione del paziente è molto rigorosa
in base alle caratteristiche anatomiche
della cornea e del bulbo oculare.
Dott. Edoardo Ligabue
Medico oculista, Coordinatore Servizio
Oculistica CDI
CHIRURGIA I OCULISTICA
Lenti intraoculari “aberration free”
Il programma per la presbiopia
Il cristallino naturale opacato dalla cataratta viene sostituito con una lente intraoculare (IOL) inserita nel sacco capsulare.
L’ultima generazione di queste lenti viene
definita “Premium” perché fornisce prestazioni ottiche nettamente superiori alle
lenti “Standard” comunemente utilizzate nel normale intervento di cataratta.
Infatti hanno una geometria “asferica”
come il cristallino naturale al fine di migliorare la sensibilità al contrasto, dare
una immagine ad alta definizione e migliorare la visione con scarsa illuminazione. La caratteristica ottica unica è quella
di essere “aberration free” cioè prive di
La tecnica di rimodellamento della curvatura corneale LASIK viene effettuata
mediante il laser ad eccimeri e il laser
a femtosecondi che prepara il lembo
corneale superficiale. Il programma
“Supracor” consente finalmente di effettuare una correzione del difetto visivo
di base (ipermetropia, miopia, astigmatismo) e anche di creare una piccola
multifocalità dell’area centrale corneale.
In questo modo la messa a fuoco delle
immagini avviene contemporaneamente
sia per distanza che per lettura riducendo
drasticamente la necessità di occhiali per
leggere. Le esigenze visive di oggi (guida,
aberrazioni ottiche , in modo da garantire il massimo sfruttamento delle capacità visive retiniche del paziente. Inoltre
possono correggere, quando presente,
buona parte dell’astigmatismo corneale
sfruttando l’ottica “torica”. Infine, se il
paziente ha i necessari requisiti anatomici oculari, possono essere multifocali per
ridurre la necessità di occhiali aggiuntivi
nella lettura.
computer, cellulare, ecc.) rendono molto
fastidiosa la presbiopia a causa della continua variazione della distanza di visione
con l’incombenza di cambiare continuamente tipo di occhiali. Per questo è
nato diversi anni fa “Supracor” e dopo
una lunga ricerca ha ottenuto il marchio CE Europeo a conferma della sua
validità. La selezione del paziente però è
molto rigorosa con uno scarto di oltre il
45% dei casi.
Dott. Edoardo Ligabue
TRATTAMENTO LASIK SUPRACOR
PER CORREZIONE PRESBIOPIA
Scarica

Rivoluzione a Femtosecondi in chirurgia oculistica