PRINCIPI E RACCOMANDAZIONI NUTRIZIONALI PER IL DIABETE Andrea Scaramuzza Alessandra Bosetti Gian Vincenzo Zuccotti Clinica Pediatrica Università di Milano – Ospedale ‘Luigi Sacco’ PRINCIPI E RACCOMANDAZIONI NUTRIZIONALI PER IL DIABETE gestione medico-clinica del diabete Supporto nutrizionale educazione all’autogestione della malattia riscontro scientifico ? Indicazioni ai pazienti false convinzioni fortemente radicate OBIETTIVI DELLA TERAPIA NUTRIZIONALE PER IL DIABETE (1/2) 1. Raggiungere e mantenere outcome metabolici ottimali glicemia normale o vicina alla normalità al fine di prevenire o ridurre il rischio di complicanze della malattia; profilo lipidico e lipoproteico in grado di ridurre il rischio di patologie macrovascolari; pressione arteriosa tale da contenere il rischio di malattie vascolari. 2. Prevenire e trattare le complicanze croniche del diabete Modificare l’introito di nutrienti e lo stile di vita al fine di prevenire e trattare obesità, dislipidemia, patologie cardiovascolari, ipertensione e nefropatia. 3. Migliorare lo stato di salute scelta di cibi salutari e di una corretta attività fisica. 4. Soddisfare i bisogni nutrizionali del singolo paziente preferenze culturali e personali; stile di vita nel rispetto dei desideri individuali e della propensione al cambiamento. OBIETTIVI DELLA TERAPIA NUTRIZIONALE PER IL DIABETE (2/2) 1. Pazienti in età giovanile affetti da diabete di tipo 1 introito energetico adeguato ad assicurare: • crescita e sviluppo normali; • integrare i regimi insulinici nei normali schemi alimentari e motori (attività fisica). 2. Pazienti in età giovanile affetti da diabete di tipo 2 agevolare l’adozione di nuove abitudini alimentari e motorie atte a ridurre la resistenza all’insulina e il quadro metabolico. RACCOMANDAZIONI PER I DIVERSI NUTRIENTI Raccomandazioni per i diversi nutrienti Macronutrienti: CARBOIDRATI (1/3) Evidenza di livello A Dieta salutare: deve includere i carboidrati di cereali integrali, frutta e verdura Carboidrati e glicemia: l’apporto totale ai pasti e agli spuntini è più importante della fonte e del tipo di carboidrato assunto Saccarosio: non è necessario restringerne l’apporto; consigliabile sostituire con altre fonti di carboidrati; compensare l’assunzione con insulina o altri ipoglicemizzanti Dolcificanti: sicuri se assunti nei limiti previsti (FDA) Raccomandazioni per i diversi nutrienti Macronutrienti: CARBOIDRATI (2/3) Evidenza di livello B Indice glicemico (IG): I cibi a basso IG possono ridurre la glicemia post-prandiale; NON esistono evidenze sufficienti a formulare una raccomandazione sull’uso di diete a basso IG come strategia primaria di programmazione nutrizionale Raccomandazioni per i diversi nutrienti Macronutrienti: CARBOIDRATI (3/3) Consenso di esperti Carboidrati e grassi monoinsaturi: 60-70% dell’energia totale Apporto monoinsaturi: funzione dell’eventuale necessità del paziente di perdere peso Raccomandazioni per i diversi nutrienti Macronutrienti: PROTEINE (1/2) Evidenza di livello B Diabete: controllo glicemico NON OTTTIMALE fabbisogno proteico può essere superiore a quello consigliato per la popolazione generale Raccomandazioni per i diversi nutrienti Macronutrienti: PROTEINE (2/2) Consenso di esperti Funzione renale NORMALE nessuna evidenza a favore di un aumento dell’apporto proteico consigliato per la popolazione generale (15%-20% dell’energia totale giornaliera) Diete iperproteiche e ipoglucidiche effetti a lungo termine sconosciuti Raccomandazioni per i diversi nutrienti Macronutrienti: ACIDI GRASSI (E COLESTEROLO) (1/3) Evidenza di livello A Grassi saturi ≤10% introito calorico 7% se colesterolo LDL ≥100 mg/dL Colesterolo alimentare < 300 mg/die < 200 mg/die se colesterolo LDL ≥100 mg/dL Raccomandazioni per i diversi nutrienti Macronutrienti: ACIDI GRASSI (E COLESTEROLO) (2/3) Evidenza di livello B Riduzione colesterolo LDL riduzione quota energetica da saturi (se calo ponderale necessario) saturi sostituiti da carboidrati da monoinsaturi (se calo ponderale non necessario) Acidi grassi trans minimizzare l’introito Diete ipolipidiche Lungo termine: moderato calo ponderale miglioramento della dislipidemia Pesce raccomandate: 2/3 porzioni a settimana (w-3)* *Joyce e al. n-3 long-chian Polyunsaturated Fatty Acids in Type 2 Diabetes: A Review J Am Diet Assc. 2005;105:428-440 Raccomandazioni per i diversi nutrienti Micronutrienti Evidenza di livello B • Non esistono evidenze chiare di benefici derivanti dall’assunzione di integratori in assenza di un reale stato di carenza • L’integrazione regolare di antiossidanti non è consigliabile per le incertezze legate all'efficacia e alla sicurezza a lungo termine I PAZIENTI PEDIATRICI Pazienti pediatrici Consenso di esperti Pasti irregolari (orari), appetito diverso, attività fisica variabile Piani dietetici/pasti personalizzati Attenzione ai regimi insulinici Fabbisogno nutrienti simile a quello dei pari età nella popolazione generale Lo stile di vita • Corretto stile alimentare • Adeguata attività fisica (esercizio moderato: uptake glucosio + 2-3 mgkg-1min-1 insulina: migliore controllo glicemico, aumento di peso) Complicanze acute: ipoglicemia Evidenza di livello A GLUCOSIO trattamento preferito, MA può essere usata qualsiasi forma di carboidrati 10 g glucosio orale ~ 40 mg/dL in 30 minuti 20 g glucosio orale ~ 60 mg/dL in 45 minuti riduzione glicemia ~ 60 minuti dopo l’ingestione Complicanze: nefropatia Evidenza di livello C microalbuminuria intake proteico: ridurre a 0,8 - 1,0 g•kg-1 nefropatia conclamata intake proteico: ridurre a 0,8 g•kg-1 FIBRA E PROBIOTICI • FIBRA: 25-30 g/die • PROBIOTICI: dati in evoluzione GLI ASPETTI COMUNICAZIONALI