L’apprendimento di lettura e scrittura [email protected] La Dislessia “La Dislessia Evolutiva (DE) è una difficoltà selettiva nella lettura, in presenza di capacità cognitive adeguate e di adeguate opportunità sociali e relazionali, e in assenza di deficit sensoriali e neurologici.” Brizzolara e Stella La Dislessia • Un disturbo ad apprendere e ad automatizzare i meccanismi della lettura. • Il dislessico sa leggere, ma più lentamente e meno accuratamente dei suoi coetanei. Deficit di automatizzazione I processi non automatizzati •svolti lentamente •meno accurati •richiedono impegno attentivo Disturbo e non malattia • Base genetica Pennington 2015 • Conferma coinvolgimento di alcuni geni sul cromosoma 15 su dislessici italiani (Marino et al., 2004). Disturbo poli-genico • Ereditarietà • Ma…. • Espressione dei geni è modulata dall’ambiente. • No determinismo. Di che disturbo si tratta? • Non è categorico (puoi averlo puoi non averlo) • È un disturbo ‘continuo’ (Es. ipertensione) Abilità di lettura __________________________________ Lettori lenti e poco accurati DISLESSIA Lettore accurato e veloce DSA Disturbi Specifici dell’Apprendimento • • • • Dislessia Disgrafia Disortografia Discalculia 9 Altri disturbi talvolta associati • acquisizione del linguaggio e comprensione/espressione (Disfasia) • di coordinazione motoria (Disprassia) • di stabilità posturale ed equilibrio • di orientamento temporale (Discronia) • visuo-spaziale • attentivo (Deficit di iperattività ed attenzione) Comorbidità • Fattore di rischio: • Presenza di: • ADHD disturbo da deficit di attenzione con iperattività • Disturbo del linguaggio DSL (eziologia simile) ADHD • In Italiano Disturbo Deficit Attenzione/Iperattività (DDAI). • Significativa presenza di tre sintomi: Iperattività, Disattenzione, Impulsività. • 4% della popolazione pediatrica (Marzocchi, 2005). 12 Lettura e scrittura: quali abilità di base? Lettura e scrittura • Processi CROSS-MODALI perché coinvolgono domini differenti. • Lettura: trasformazione dell'informazione raccolta dal dominio visivo in informazione di tipo linguistico (dominio fonologico). • Scrittura: il processo inverso. Abilità implicate nel compito di lettura • • • • • Linguaggio Elaborazione visiva Elaborazione uditiva Attenzione Memoria Linguaggio • • • • • • Abilità multi-componenziale Semantica Vocabolario (lessico) Sintassi Morfologia Fonologia Abilità fonologiche • Percezione e Segmentazione dei suoni linguistici (fonemi e sillabe); • Memoria a breve termine e sintesi fonemica (Tallal, 2004; Goswami, 2003; Ramus, 2003) Adeguate abilità fonologiche: cosa si intende? • Consapevolezza fonologica (riconoscimento suoni associati alle lettere) • Memoria fonologica a breve termine (ripetizione parole e non parole) • Articolazione veloce di suoni (nominare rapidamente lettere, cifre, colori, oggetti) Abilità meta-fonologiche • Capacità di compiere operazioni sulla struttura fonologica della parola. • - Che cosa presuppone? identificazione della struttura fonologica manipolazione della struttura implementazione del sistema fonoarticolatorio Elaborazione visiva Perché elaborazione? • Non deficit sensoriale visivo. Il bambino con dislessia vede bene. • Difficoltà nell’integrazione dell’informazione visiva in entrata. Elaborazione Visiva 1) Discriminazione visiva di segni grafici o forme geometriche 2) Motilità oculare scansione sinistra-destra 1 - Riconoscimento visivo PRCR-2 2 - Scansione sinistra-destra PRCR-2 Motilità oculare: deficit nella scansione • • • • • • Analisi seriale visiva Errori: omissione grafemi fonte/fote salti di rigo inversione sillabe in/ni aggiunte, ripetizioni tavolo/tavovolo Elaborazione uditiva Elaborazione uditiva • Problema è nell’elaborazione dell’informazione uditiva e non un deficit sensoriale. • Il bambino con dislessia sente bene. Difficoltà nell’elaborazione uditiva • discriminazione di frequenze (McAnally and Stein, 1996; Ahissar et al, 2000). • Deficit nel giudizio di ordine temporale (Tallal, 1980; Nagarajan et al, 1999). Che cosa comporta deficit di elaborazione uditivo? • Difficoltà nel rappresentare correttamente brevi suoni e rapide transizione impedisce discriminazione contrasti fonemici (/ba/ verso /da/). (Mody et al.,1997; Adlard and Hazan, 1998; Serniclaes et al., 2001). Memoria uditiva sequenziale PRCR-2 Funzioni Cross-modali Visivo-Uditive • Associazione del grafema al suono • Lettura: progressiva automatizzazione della corrispondenze visive-uditive. Come valutarla? • Rapidità RAN colori Prova RAN – IRCCS Santa Lucia Attenzione Attenzione visiva nella lettura • Capacità di concentrare l’attenzione visiva in una regione ristretta dello spazio visivo per: • aumentare le risorse per elaborare l’informazione rilevante • inibire l’informazione irrilevante Mascheramento laterale • Strategia percettiva: fenomeno per cui la percezione di un elemento molto vicino a quello fissato viene soppressa, per facilitare la visione dell’oggetto al centro. • E’ un fenomento percettivo, ma può essere descritto anche in termini attentivi (inibizione dell’informazione irrilevante e disattesa). Attenzione visiva • Nei dislessici l’area di mascheramento laterale è più ridotta. Prestano attenzione a una porzione di testo maggiore rispetto ai normolettori. L’ Attenzione è anche 1) attenzione sostenuta - portare a termine un compito 2) attenzione distribuita - eseguire più compiti contemporaneamente Memoria Memoria a breve termine - Memoria a breve termine - ripetizione di sequenze di suoni (uditiva) - riconoscimento di un disegno (visiva) - ripetizione immediata di sillabe, parole e numeri (verbale) Abilità sequenziali di organizzazione spazio-temporale - difficoltà nel riordinamento di storie in sequenza - difficoltà nel riordinamento di parole in una frase E la scrittura? Prerequisiti scrittura • • • • • Elaborazione/Discriminazione visiva; Elaborazione/Discriminazione uditiva; Memoria a breve termine; Capacità di segmentazione; Coordinazione oculo-manuale. Presupposti visuo-spaziali • • • • • • Organizzazione spaziale; Organizzazione temporale; Orientamento sinistra-destra; Coordinazione motoria; Dominanza laterale; Memoria visiva. Abilità visuo-spaziali 1) saper analizzare una configurazione visuo-spaziale e memorizzarla 2) sapersi orientare in una configurazione visiva 3) costruire un’immagine visiva 4) organizzare spazialmente input visivi Copia tratti grafici PRCR-2 Aspetti visuo-spaziali: cosa osservare? • 1) organizzazione del foglio • 2) copia modelli grafici • 3) disegno libero Motricità fine: prassie • Uso degli strumenti (forbici, pennarelli): addestramento e applicazione in compiti diversi per acquisire automatismo e fluidità • Ordine nelle proprie cose (es. cartella, tavolo da lavoro). Motricità fine: cosa implica? • Pianificazione dell’azione • Ordine nel disegno (es. rapporto spaziograndezza, qualità gesto grafico) • Autoconsapevolezza delle caratteristiche del proprio movimento Motricità fine • Esercitare la manualità • Acquisizione adeguati programmi motori e strategie mediante imitazione di movimenti eseguiti da una persona guida • Suddivisione dell’azione motoria complessa in sotto-azioni elementari