La responsabilità sociale dell’impresa L’Europa La responsabilità sociale dell’impresa Il libro verde Promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale delle imprese Com (2001) 366 def L’obiettivo strategico di Lisbona “divenire l’economia della conoscenza più competitiva e più dinamica del mondo, capace di una crescita economica sostenibile accompagnata da un miglioramento quantitativo e qualitativo dell’occupazione e da una maggiore coesione sociale”. Le ragioni dell’evoluzione le nuove preoccupazioni e attese dei cittadini, dei consumatori, delle pubbliche autorità e degli investitori in vista della mondializzazione e delle trasformazioni industriali di grande portata, criteri sociali che influiscono sempre più sulle decisioni di investimento degli individui o delle istituzioni, sia in quanto consumatori che in quanto investitori, le inquietudini crescenti suscitate dal deterioramento dell’ambiente provocato dall’attività economica, la trasparenza arrecata dai mezzi di comunicazione e dalle tecnologie moderne dell’informazione e della comunicazione nell’attività delle imprese. Il contesto Agenda sociale europea Comunicazione sullo sviluppo sostenibile Comunicazioni sull’ ”impresa Europa” Quadro internazionale Global Compact delle Nazioni Unite Dichiarazione tripartita dell’OIL su imprese multinazionali e politica sociale (1997/2000) Principi direttivi dell’OCSE sulle imprese multinazionali Le tappe LIBRO VERDE “Promuovere un quadro europeo per la Responsabilià sociale delle imprese” luglio 2001 COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE “Responsabilità sociale delle imprese: un contributo delle imprese allo sviluppo sostenibile” luglio 2002 EU MULTISTAKEHOLDER FORUM ON CSR EU MULTISTAKEHOLDER FORUM ON CSR CSR EMS Forum thematic round tables will exchange good practices and assess the appropriateness of establishing common guiding principles for CSR practices and instruments. Further high level meetings will take place in 2003 and 2004 to take stock of progress, and findings and conclusions are to be presented to the Commission by mid-2004. The CSR EMS Forum is the centrepiece of the Commission strategy for promoting CSR and sustainable development, as set out in the CSR Communication of July 2002 Il contributo europeo alla csr Istaurare un quadro globale europeo Sostenere le buone prassi Determinazione di un nuovo quadro di riferimento in grado di promuovere la csr Il concetto di corporate social responsability l’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate Le condizioni della csr Investire “di più” nel capitale umano, nell’ambiente e nei rapporti con le altre parti interessate Regolare la csr come integrativa e non sostitutiva alla regolamentazione ed alla legislazione riguardante i diritti sociali e le norme ambientali Allargare la csr a tutti i tipi di imprese, a tutti i settori, dalle PMI alle multinazionali “Le cooperative di lavoratori e i programmi di partecipazione, nonché altre forme di imprese di tipo cooperativo, mutualistico o associativo, integrano nella loro struttura gli interessi delle altre parti interessate e assumono immediatamente responsabilità sociali e civili” Impatti economici della csr Diretti Migliori ambienti di lavoro Maggiore produttività Indiretti Rapporti con consumatori Rapporti con gli investitori Rapporti con gli istituti finanziari Qualità del marchio e dell’immagine La dimensione interna Gestione delle risorse umane Salute e sicurezza sul lavoro Adattamento alle trasformazioni Gestione degli effetti sull’ambiente e delle risorse naturali La dimensione esterna Comunità locali Partnership commerciali, fornitori e consumatori Diritti dell’uomo Preoccupazioni ambientali a livello planetario Un approccio olistico Misure di formazione e riadeguamento delle competenze Ruolo di sollecitazione delle altre parti interessate ( lavoratori dipendenti, consumatori, investitori, ngo etc) Le tre dimensioni della sostenibilità La sostenibilità economica La sostenibilità sociale La sostenibilità ambientale capacità di generare reddito, profitti e lavoro capacità di garantire condizioni i benessere e opportunità di crescita equamente distribuite e come capacità di rispettare i diritti umani e del lavoro capacità di salvaguardare le Risorse naturali e la possibilità dell’ecosistema di assorbire e tollerare gli impatti La gestione integrata della csr Aggiungere una dimensione sociale ed una dimensione ecologica ai programmi ed ai bilanci delle imprese Creare “comitati consultivi solidali” Realizzare audit sociali ed ambientali Istaurare programmi di formazione continua Iniziative pubbliche sull’audit e relazioni di impresa sulla csr Raccomandazione relativa alla “presa in considerazione degli aspetti ambientali nei conti e nelle relazioni annuali delle società: iscrizione contabile, validazione e pubblicazione di informazioni” Introduzione della valutazione dell’impatto di sostenibilità nei negoziati WTO e quelli UE-Cile/Mercosur Introduzione dell’indice sociale (ministero danese degli affari sociali) Legge francese sui regolamenti economici che introduce valutazioni sugli effetti sociali ed ambientali La posizione di Confindustria/CBI Dal capitolo: alcune iniziative della Commissione sono inappropriate …….”in questo campo l’applicazione di codici rigidi è inappropriata…. Pertanto tali codici non dovrebbero essere imposti alle imprese. …. È solo lasciando alle imprese la possibilità di sviluppare i propri modelli all’interno di un quadro volontario, che potranno essere ottenuti progressi concreti in questa materia. Le iniziative della Commissione nel campo della csr non dovrebbero quindi essere utilizzate per introdurre nuova legislazione nel settore della politica sociale e del lavoro”. “Il ruolo principale delle imprese è quello di creare ricchezza nel rispetto delle legislazioni vigenti”………… La posizione della CES/1 “corporate social responsibility must not be seen as a substitute to regulation or legislation concerning social rights or environmental standards, including the development of new appropriate legislation” 1. …..”The debate on CSR must be developed in the framework of the European social model and the common values of the EU Member States, including in the context of enlargement and globalisation. The European Commission’s Communication on fundamental social rights in international trade, also published in July, is an interesting contribution in this direction, but must be translated into concrete action”. La posizione della CES/2 tre elementi fondamentali 1. “These three elements are as follows: - The illusion that CSR would mean an end to conflictual relations with a dilution of the employer’s responsibilities; - The illusion that all the stakeholders are equal partners in this policy; - The illusion that the “voluntary” and “exemplary” behaviour of several more or less virtuous companies will suffice to further corporate social and environmental responsibility in general, including in developing countries”. La posizione della CES/3 gli obiettivi principali • the development of quality employment and the constant development of workers’ skills and qualifications through vocational training which is considered as a corporate investment; • the possibilities for information, consultation, participation of workers and their trade union representatives and for collective bargaining; • the anticipation of industrial change and restructuring; • the respect and promotion of fundamental social rights, such as found in the Nice Charter and in fundamental ILO Conventions but equally on the recommendations of the OECD Il Parlamento Europeo Commissione per l’ occupazione e gli affari sociali (aprile 2003) • PROPOSTA DI RISOLUZIONE • PARERE DELLA COMMISSIONE PER L'INDUSTRIA, IL COMMERCIO ESTERO, LA RICERCA E L'ENERGIA • PARERE DELLA COMMISSIONE PER L'AMBIENTE, LA SANITÀ PUBBLICA E LA POLITICA DEI CONSUMATORI • PARERE DELLA COMMISSIONE PER LO SVILUPPO E LA COOPERAZIONE • PARERE DELLA COMMISSIONE PER I DIRITTI DELLA DONNA E LE PARI OPPORTUNITÀ Il Parlamento Europeo alcuni temi considerando che le imprese hanno un compito sociale e devono dare prova di responsabilità nei confronti di tutte le parti interessate, e che coloro che sono maggiormente interessati dalle attività delle imprese sono i lavoratori considerante che le direttive OCSE per le imprese multinazionali unitamente alle norme internazionali dell'OIL in campo sociale costituiscono un insieme di norme riconosciuto a livello internazionale; che la RSI può fornire un contributo prezioso promuovendo un approccio volontaristico delle imprese verso un miglioramento delle credenziali sociali e ambientali; che la RSI non deve essere vista come un sostituto ma come un complemento degli obblighi legali Il Parlamento Europeo trasparenza 24. sottolinea l'auspicabilità di assicurare la trasparenza per quanto riguarda i risultati ambientali e sociali delle imprese 25. chiede alla Commissione di presentare proposte volte ad agevolare alle imprese l’accesso ad un’informazione di qualità e alla formazione, che consenta loro di elaborare con il minor sforzo possibile delle carte per la sostenibilità, pilastri fondamentali per il posizionamento sostenibile delle imprese sui mercati, tanto nazionali che internazionali Il Parlamento Europeo l’ambiente 22. sottolinea l'importanza, già rilevata dalla Commissione, di generare fiducia e raccogliere consenso e sostegno a favore dei principi riconosciuti a livello internazionale quali i principi direttivi dell'OCSE per le imprese multinazionali e l'iniziativa mondiale per la resocontazione (GRI) 27. sottolinea che le imprese dovrebbero indicare nelle proprie relazioni le norme ambientali utilizzate quando operano ed investono in paesi terzi ed illustrare come tali norme facciano riferimento ad elementi rilevanti della legislazione ambientale comunitaria 28. invita la Commissione a presentare proposte per l'accesso del pubblico alle informazioni in materia di ambiente, salute e sicurezza, nonché di diritti dell'uomo, in possesso delle imprese al fine di agevolare un controllo esterno; invita la Commissione ad individuare modalità per definire un sistema di responsabilità delle imprese nei confronti dei cittadini