Cenni storici sull’ordine del tempio in Italia Pauperes commilitones Christi templique Salomonis Iniziazione in Italia Insediamenti nella penisola italiana Divisione del potere Contributo all’Italia con compiti e lavori La fine dell’Ordine Fine Iniziazione in Italia • Intorno ai primi mesi del 1130 iniziò l’espansione dell’Ordine nella Penisola Italiana. E’ di questi anni il famoso trattato DE LAUDE NOVAE MILITIAE col quale S. Bernardo “presentò” il nuovo Ordine all’Occidente cristiano, facendolo ufficialmente partecipare al Concilio di Pisa della primavera del 1135 nel corso del quale i Templari vennero a contatto con quasi tutti i vescovi. Insediamenti nella penisola italiana • Dove troviamo gli insediamenti templari in Italia? Lungo gli itinerari medievali frequentati dai pellegrini e dai crociati che raggiungevano gli imbarchi per la Terrasanta; immediatamente fuori dalle mura delle più importanti città e comuni medievali, vicino a corsi d’acqua navigabili con barconi a fondo piatto o in prossimità di impenetrabili foreste, ricettacolo di predoni e pericoli di ogni tipo. Troviamo insediamenti Templari sotto forma di mansio (stazione di sosta lungo una strada romana), commanderie (insieme di edifici), case rusticali, chiese e conventi fortificati, lungo le direttrici più importanti: la via Francigena (da Canterbury a Roma), ma anche la via Postumia (via consolare romana nella Gallia Cisalpina, univa Genova e Aquileia). • Le provincie italiane erano ovviamente importantissime per la posizione strategica rispetto alla Terrasanta e per la presenza del Santo Padre a Roma che ha sempre favorito l’Ordine riempiendolo di donazioni e privilegi, considerandolo, a ragione, il suo braccio armato. • I più importanti complessi templari furono Bologna e Roma ma anche i porti più efficienti: Genova, Venezia, Pisa, Brindisi, Civitavecchia, Messina e realtà poste in posizioni strategiche di comunicazione: Reggio Emilia, Perugia, Matera, Potenza, Asti,Torino,Treviso,Verona. Divisione del potere • La penisola italiana era stata divisa in due provincie: la Lombardia e la Puglia. • Ogni provincia aveva un Maestro che controllava i Precettori delle mansio sparse nel suo territorio di competenza, e i cavalieri templari, sergenti, serventi, cappellani oltre ai cavalieri ausiliari laici. Contributo all’Italia con compiti e lavori • I cavalieri contribuirono alla manutenzione delle strade, dei ponti ed al controllo dei guadi, delle gole e dei passi più pericolosi, oltre a dare, con una potente flotta, impulso ai commerci marittimi e alla marineria. Anche per questo ebbero ottimi rapporti sia con i liberi comuni del settentrione, tanto da diventarne in alcuni casi anche Podestà, che con le libere repubbliche marinare o con nobili feudatari per i quali agirono più volte come ambasciatori e banchieri. • Ma i compiti più prestigiosi ed importanti furono quelli inerenti alla persona del Pontefice del quale nei duecento anni di storia furono CUBICOLARI ed OSTIARI oltre che ambasciatori, garanti di tregue, e tesorieri. Fu forse per questo che all’epoca dei processi ben pochi furono in Italia gli arresti di Cavalieri Templari. •CUBICOLARI:per 'cubiculum' si intende la stanza da letto del pontefice,ma essa era in realtà un intero appartamento,in cui lui dormiva, insieme a due cubiculari. Questo ruolo prevedeva inoltre l'accompagnamento del pontefice nelle processioni,l'aiuto nella cavalcatura e i cubicolari erano le uniche persone che pranazavano con il papa nel giorno dell'incoronazione. Godevano di alcuni privilegi (diritto dei ferri dei cavalli,che anche se può sembrare poca cosa,a quel tempo era di notevole valore) e ricevevano parecchie regalìe. •OSTIARI:da 'ostium' (porta), erano coloro che controllavano le due porte più importanti del Palazzo papale,ed erano in parecchi. Avevano il compito,tra le altre funzioni,di 'filtrare' le richieste di colloquio con il pontefice,bloccando gli eventuali insistenti. Per questo ruolo anche 'scomodo' erano oggetto di regali (per ottenere favori), ma anche di reazioni violente. L'iter per essere ricevuti dal papa seguiva in realtà una burocrazia definita. Il loro ruolo prevedeva privilegi e prebende in denaro. La fine dell’Ordine • Come è ben noto purtroppo, nonostante l’Arcivescovo inquisitore di Ravenna Rinaldo da Concorezzo li avesse assolti perché innocenti, nel resto d’Italia in particolare in Toscana nel 1313 furono condannati dopo aver subito torture pesantissime simili a quelle dei confratelli francesi. • Allo scioglimento dell’Ordine decretato da Papa Clemente V tutti i beni ed i possedimenti templari entrarono in possesso degli Ospedalieri o Cavalieri di S. Giovanni oggi di Malta. Classe 3H Anno scolastico 2011/2012