21 maggio 1996
Andare avanti a piacere
Nella notte del 26 marzo 1996
7 monaci (su 9)
del monastero di
Tibhirine
venivano
sequestrati
in circostanze
che,
da quel giorno,
non sono state
ancora
chiarite.
I 7 monaci sono stati, probabilmente,
assassinati nella notte
del 21 maggio 1996
Le circonstanze precise dei 56 giorni
di detenzione e della morte
restano ancora avvolte nel mistero.
Sono stati decapitati e le loro teste soltanto
sono state sepolte il 4 giugno
nel cimitero del monastero.
“Se tacciamo, grideranno le pietre”. Testamento dei monaci di Tibhirine
Fratel Christian-Marie
(Christian de Chergé, nato il 18 gennaio 1937).
“Anche tu, l’amico dell’ultimo
minuto, che non avrai
saputo quello che facevi,
Sì, anche per te voglio questo
GRAZIE, e questo
"A-DIO" da te previsto.
E ci sia donato di ritrovarci,
ladroni felici,
in paradiso, se piace a Dio,
Padre nostro di tutti e due ”.
¡AMEN!
¡IN SHAL-LAH!
Fratel Luc
(Paul Dochier, nato il 31 gennaio 1914).
“Cosa ci può succedere?
Andare verso il Signore
ed immergerci
nella sua tenerezza ?
Dio è
il Grande Miséricordioso,
il Grande Perdonatore”
Fratel Christophe
(Christophe Lebreton, nato l’11 ottobre 1950).
“Il mio corpo è per la terra. Ma,
per favore, nessuna protezione
tra lei e me
Il mio cuore è per la vita.
Ma, per favore, nessuna maniera
fra lei e me.
Le mie mani per il lavoro,
saranno incrociate,
molto semplicemente.
Il mio volto sia assolutamente
nudo per non impedire il bacio.
E lo sguardo, lasciatelo vedere”.
Fratel Michel
(Michel Fleury, nato il 21 maggio 1944).
“ Spirito Santo Creatore,
degna associarmi il più
presto possibile
- sia fatta non la mia
volontà,
ma la tua al Mistero Pasquale di
Gesù Cristo, nostro Signore,
con i mezzi che Tu vorrai,
sicuro che Tu, Signore,
vivrai questo in me...”
Fratel Bruno
(Christian Lemarchand, nato il 18 gennaio1937).
“Sono sempre felice della mia
vita monastica e di viverla
in terra d’Islam.
Tutto si semplifica:
qui è Nazareth
con Gesù, Maria e Giuseppe…”
Fratel Celestin
(Célestin Ringeard, nato il 27 luglio1933).
“O Gesù, accetto con tutto
il cuore che la tua
morte si rinnovi, si
compia in me.
So che con Te si risale
dalla discesa
vertiginosa dell’abisso,
proclamando al
demonio la sua
sconfitta.”
Frère Paul
(Paul Favre-Miville, nato il 17 aprile1939).
“ Eppure credo che
la Buona Notizia è seminata.
Il chicco di grano germoglia…
Lo Spirito è all’opera.
Lavora in profondità nel cuore
degli uomini ”.
I DUE SOPRAVVISSUTI DI TIBHIRINE
Fratel Jean-Pierre.
Fratel Amédée (Jean Noto nato il
17-10-1920 + il 27- 07- 2008).
Testamento di Padre
Christian de Chergé
Quand o si prevede un A-Dio ...
Se mi capitasse un giorno – e
potrebbe essere oggi - di essere
vittima del terrorismo che ora
sembra voler inglobare tutti gli
stranieri viventi in Algeria, mi
piacerebbe che la mia comunità,
che la mia chiesa, la mia
famiglia, si ricordassero che la
mia vita era DONATA a Dio e a
questo paese.
Accettino che il Signore Unico di
ogni vita non sia estraneo a
questa partenza brutale.
Preghino per me:
/…
come sarò trovato degno di tale offerta?
Sappiano associare questa morte
a tante altre, altrettanto violente,
lasciate nell’indifferenza dell’anonimato.
La mia vita non ha più valore di un’altra.
Non ne ha neppure meno.
In ogni modo, non ha l’innocenza dell’infanzia.
Ho vissuto abbastanza per sapermi complice
del male che sembra, purtroppo, prevalere nel
mondo, e anche di chi mi colpirà ciecamente.
Mi piacerebbe, venuto il momento, avere
l’attimo di lucidità che mi permetta di
sollecitare il perdono di Dio e quello dei miei
fratelli in umanità, nello stesso tempo di
perdonare con tutto il cuore chi mi avrà colpito.
Non mi augurerei una tale morte.
Mi sembra importante professarlo.
Non vedo in effetti come mi potrei rallegrare che
questo popolo che amo fosse indistintamente
accusato del mio assassinio.
.
È pagato troppo caro, quello che chiameranno,
forse, la «grazia del martirio », il doverla a un
Algerino, chiunque sia,
soprattutto se dice di agire in fedeltà a quello
che crede essere l’Islam.
So il disprezzo di cui sono stati circondati gli
Algerini presi globalmente.
So anche le caricature dell’Islam che un certo
islamismo incoraggia.
È troppo facile tranquillizzare la coscienza
identificando questa via religiosa
con gli integrismi dei suoi estremisti.
L'Algeria e l’Islam, per me, sono altro,
sono un corpo e un’anima.
L’ho proclamato abbastanza, credo, per quanto
visto e saputo da quello che ne ho ricevuto,
ritrovandoci così spesso il filo conduttore
del Vangelo appreso sulle ginocchia
di mia madre,
la mia primissima Chiesa,
precisamente in Algeria, e già nel rispetto
dei credenti musulmani.
La mia morte, è evidente, sembrerà dare
ragione a chi mi ha, in fretta, trattato da
ingenuo o da idealista:
« Dica ora quello che pensa!".
Ma quelli devono sapere che sarà finalmente
liberata la mia lancinante curiosità.
Ecco che potrò, se a Dio piace, immergere
il mio sguardo in quello del Padre
per contemplare con Lui i suoi figli dell’Islam
così come li vede Lui, tutti illuminati della
gloria di Cristo, frutti della sua Passione,
investiti dal Dono dello Spirito la cui gioia
segreta sarà sempre quella di stabilire
la comunione e di ristabilire la
rassomiglianza,
Questa vita perduta, totalmente mia,
e totalemente loro, rendo grazie a Dio
che sembra averla voluta tutta intera
per questa GIOIA, per e contro tutto.
In questo GRAZIE in cui è detto tutto,
ormai, della mia vita, vi includo
senz’altro amici di ieri e di oggi, e voi,
amici di qui, accanto a mia madre e a
mio padre, alle mie sorelle e ai miei
fratelli e ai loro, centuplo accordato
com’era promesso!
E anche te, l’amico dell’ultimo minuto,
che non avrai saputo quel che facevi.
Sì, anche per te voglio questo GRAZIE,
E quest’ "A-DIO" da te previsto.
E ci sia donato di ritrovarci, ladroni felici, in
paradiso, se piace a Dio, Padre nostro
di tutti e due.
AMEN ! INCH'ALLAH !
Christian.+
Algeri, 1° dicembre 1993
Tibhirine, 1° gennaio 1994
Aperto la domenica di Pentecoste, 26 maggio 1996
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TIBHIRINE-Fr - Chiesa di Cefalù