Caso clinico Lo spettro dei disordini glutine-correlati si è arricchito di questa nuova entità, definibile come NCGS, Non Celiac Gluten Sensitivity. Gluten-sensitivity: mito o realtà [ Pro e contro ] AreaPediatrica | Vol. 16 | n. 2 | aprile–giugno 2015 64 L Simona Valenti Claudio Romano Dipartimento di Scienze Pediatriche, Microbiologiche e Ginecologiche Università di Messina ucia, 16 anni, è sorella di Maria, che ha avuto una diagnosi di celiachia all’età di 5 anni per diarrea cronica. Lucia ha avuto una diagnosi di tiroidite di Hashimoto all’età di 14 anni ed ha eseguito in più circostanze lo screening sierologico per celiachia, risultato negativo. HLA predisponente ad alto rischio, da qualche mese riferisce episodi di bloating addominale post-prandiale ed episodi di alvo irregolare. Viene sottoposta, per ingravescenza dei sintomi, ad ulteriore determinazione di EMA e tTG risultati negativi, AGA IgG positivi (10 x N) e biopsia duodenale con evidenza di un quadro istologico compatibile con Marsh 1 (lesione infiltrativa). Si decide di avviare dieta senza glutine nel sospetto di ipersensibilità al glutine con buona risposta clinica, scomparsa della diarrea e degli episodi di bloating. Follow-up in atto proseguito per oltre 6 mesi con persistenza del benessere clinico, AGA IgG negativi. Lucia sta bene, la compliance alla dieta è ottimale (sta molto attenta anche alle possibili contaminazioni) e non vuole procedere ad alcun tentativo di challenge. La questione I n relazione all’aumento significativo di diagnosi di “ipersensibilità al glutine non celiaca” nella popolazione generale, è possibile per pediatri e/o genitori consigliare una dieta priva di glutine in bambi- ni con sintomi gastrointestinali (GI, dolori addominali, stipsi, diarrea cronica gonfiore, cefalea etc.) ricorrenti e dopo avere escluso altre cause organiche ed il sospetto di celiachia? Mito o realtà ? Di cosa parliamo? I l potenziale spettro dei disordini glutine-correlati, oltre la celiachia e la dermatite atopica, è stato ampliato nel corso degli ultimi anni con l’identificazione di altre entità quali l’allergia al glutine, l’anafilassi glutine-dipendente indotta da sforzo fisico e la sensibilità al glutine non celiaca (NCGS, Non Celiac Gluten Sensitivity). Per la prima volta, nel 2011, è stato proposto il termine di “gluten sensitivity”, ma dopo solo un anno (meeting di Oslo e Monaco, 2012) è stato coniato il termine di NCGS, allo scopo di differenziare tale condizione dalla celiachia. Un moderno inquadramento dei disordini glutine-correlati comprende le allergie (allergie alimentari, anafilassi, anafilassi grano-dipendente indotta da sforzo, asma di Baker, dermatite da contatto), i disordini autoimmuni (celiachia, dermatite erpetiforme, atassia da glutine) ed i disordini non allergici e non autoimmuni (sensibilità non celiaca al glutine). La NCGS può essere sospettata in pazienti con Pro e contro Gluten-sensitivity: mito o realtà ••• Come sono cambiate le abitudini alimentari L’ industria alimentare è molto cambiata nel corso dell’ultimo decennio. Si è infatti assistito ad una maggiore diffusione della dieta mediterranea, basata sul consumo di grandi quantità di alimenti contenenti glutine. Il pane ed i prodotti da forno ormai contengono, rispetto al passato, un maggiore carico di glutine, reso necessario allo scopo di ridurre i tempi di lievitazione. A ciò si aggiunge inoltre il crescente utilizzo di pesticidi industriali e quindi di nuovi tipi di farina ricchi di peptidi tossici del glutine, che possono contribuire all’instaurarsi dei disordini ad esso correlati. Sono state avanzate alcune ipotesi relative al ruolo di altri trigger nella patogenesi della NCGS. Il glutine rappresenta il principale fattore scatenante, ma è stato dimostrato che anche altre proteine del grano come gli inibitori della amilasi-tripsina possano determinare una attivazione della risposta immune di tipo innato a livello intestinale4. Biesierkierski et al5, attraverso alcune segnalazioni su popolazione australiana, hanno messo in dubbio l’esistenza della NCGS, attribuendo gran parte dei sintomi presenti in questi pazienti al ruolo dei FODMAPs (fermentable oligodi- e monosaccharides and polyols) contenuti nella dieta. Si tratta di carboidrati a corta catena poco assorbibili che causano distensione del lume intestinale: le fonti più comuni sono il grano ed i cereali (ricchi di fruttani), il latte, i legumi, il miele, la frutta (ciliegia, melone, mango, pera) e ortaggi (cicoria, barbabietola, finocchi, porri). In questa coorte di pazienti, il ruolo dei FODMAPs è Tabella 1. Caratteristiche dei disordini glutine-dipendenti Caratteristiche Celiachia NCGS Allergia IgE mediata Frequenza 1% 0.6%-6% 1% Genetica 95%: HLA DQ2-DQ8 50%:DQ2-DQ8 Nessuno Sierologia tTG, AGA, EMA 50% con AGA IgG IgE per grano IgE per ω5-gliadina 25% con AGA IgG Istologia duodenale Marsh II, III, IV Marsh 0-1 Marsh 0,I,II Sintomi Intestinali ed extraintestinali Intestinali ed extraintestinali Intestinali ed extraintestinali Mortalità Aumentata Sconosciuta Aumentata in caso di anafilassi 65 zioni specialistiche ( “(…) ho eliminato il glutine ed i derivati e non ho più la pancia gonfia”). AreaPediatrica | Vol. 16 | n. 2 | aprile–giugno 2015 intolleranza al glutine che non sviluppano anticorpi come nella celiachia o nell’allergia IgE mediata, e che non presentano lesioni della mucosa duodenale1. La tipica presentazione clinica della NCGS è la risultante di una combinazione di sintomi e tipiche manifestazioni di tipo GI e simil colon irritabile (diarrea, dolori addominali, nausea, stipsi, flatulenza e gonfiore addominale) o cutanee (eczema ed eritema) o sistemiche (cefalea, dolori muscolari, stanchezza cronica) e comportamentali ( depressione, ansia, iperattività, atassia). La prevalenza segnalata in letteratura varia dallo 0,5% al 6% e le categorie a maggiore rischio sembrano essere i giovani adulti e le donne2. Il limite nella identificazione reale di questa condizione è correlato al possibile “overlap” con condizioni cliniche quali la Sindrome del Colon Irritabile e/o sindromi psicosomatiche. Non vi sono dati epidemiologici riguardo l’età pediatrica anche se la descrizione del primo caso pediatrico è relativamente recente3. Un’ulteriore variabile è costituita dalla tendenza, specie tra i giovani adulti, all’autodiagnosi con spontanea eliminazione del glutine dalla dieta senza indagini o valuta- La NCGS può essere sospettata in pazienti con intolleranza al glutine che non sviluppano anticorpi come nella celiachia o nell’allergia IgE mediata e non presentano lesioni della mucosa duodenale. Pro e contro Gluten-sensitivity: mito o realtà ••• stato dimostrato attraverso un challenge in doppio cieco e dopo avere escluso qualunque forma di allergia IgE-mediata. Infine, non sembra secondario nella patogenesi di questa sindrome il ruolo di alcuni additivi alimentari come glutammato, benzoato, sulfiti e nitrati che vengono aggiunti a molti prodotti commerciali per varie ragioni (per esaltare il gusto, colore e come conservanti)6. La patogenesi AreaPediatrica | Vol. 16 | n. 2 | aprile–giugno 2015 66 L’ e v entuale patogene si della NCGS rimane ancora poco definita. Contrariamente alla celiachia, nella quale il sistema immune adattivo è up-regolato, nei pazienti con NCGS sembra essere coinvolto il sistema immune innato. Non vi è un’aumentata espressione di geni che codificano una maggiore produzione di IL-6, IL-21 ed INF-γ, tipica della celiachia, o un’aumentata permeabilità intestinale correlata all’ incremento della zonulina e claudina-1. Nella NCGS, alcuni studi7 hanno evidenziato una ridotta espressione di TGF-β1 e FOXP3, marker regolatori della funzione dei linfociti T, con conseguente ridotto reclutamento a livello intestinale. La NCGS non correla con l’aplotipo HLA-DQ2 e DQ8 della celiachia, sebbene questo tipo di HLA sia presente nel 46% dei soggetti. Questa percentuale è tuttavia comparabile a quella della popolazione generale (30%), ma di gran lunga inferiore ai soggetti celiaci (99% dei casi)8. La NCGS è una entità clinica descritta nella popolazione adulta, mentre sporadiche sono le segnalazioni che riguardano l’età pediatrica. Inquadramento ed approccio clinico: come districarsi ? L a NCGS è una entità clinica descritta nella popolazione adulta, mentre sporadiche sono le segnalazioni che riguardano l’età pediatrica. Essa può essere sospettata e diagnosticata in quei pazienti con intolleranza al glutine che non sviluppano anticorpi specifici (anticorpi antitransglutaminasi ed anticorpi antiendomisio) né IgE specifiche suggestive per allergia al grano (definita come una reazione avversa immunologica IgE e non IgE mediata al glutine e ad altre proteine contenute nella farina). In questi soggetti non sono dimostrabili lesioni della mucosa duodenale, caratteristiche della celiachia. In alcuni casi può essere dimostrata la presenza di un incremento dell’espressione di linfociti intraepiteliali nella mucosa (IEL, classe γ e δ), o lesioni minime (Marsh 0-1) definite come “enteropatia linfocitica”9. La dieta priva di glutine determina una completa regressione dei sintomi. Non esistono biomarker sierologici anche se è stata segnalata la presenza in questi soggetti di un alto titolo per anticorpi antigliadina di classe G (AGA-IgG 56,4% in NCGS versus 81% della celiachia)10. Da segnalare che gli AGA IgG sono stati dimostrati anche in altre condi- zioni come le patologie autoimmuni del fegato, la sindrome dell’intestino irritabile, o disordini del tessuto connettivo, oltre che nella popolazione sana (2–8%). Essi quindi sono dotati in assoluto di bassa specificità11. Dopo l’avvio della dieta senza glutine, nel soggetto con celiachia questa classe di anticorpi permane nel 40% dei pazienti, nella NCGS essi tendono a negativizzarsi. Nella pratica clinica, la diagnosi di NCGS è correlata alla dimostrazione che una sindrome (associazione di sintomi) sia glutine-dipendente dopo avere escluso con certezza il sospetto di celiachia (sierologia, istologia duodenale ed HLA di classe II) o allergia al glutine. Essa quindi rimane una diagnosi di esclusione con successivo challenge al glutine in doppio cieco-placebo controllato, allo scopo di confermarne la diagnosi in relazione all’effetto placebo indotto dalla dieta priva di glutine che non può essere sottovalutato12. Una biopsia duodenale è sempre raccomandata per escludere il sospetto di celiachia sieronegativa (1–2%) specie nella popolazione adulta. I nuovi scenari R ecenti studi hanno ipotizzato l’associazione tra NCGS e patologie di interesse neuropsichiatrico come i disordini dello spettro autistico (ASD) e la Pro e contro Gluten-sensitivity: mito o realtà L o spettro dei disordini glutine-correlati si è arricchito di questa nuova entità, definibile come NCGS. L’espressività clinica di questa condizione non determina un coinvolgimento esclusivo dell’apparato gastrointestinale, ma anche di altri organi o apparati quali quello dermatologico, endocrino, ematologico, reumatologico e neurologico. Un’accurata diagnosi di NCGS è complessa nella popolazione adulta e la diagnosi differenziale con la sindrome del colon irritabile o con forme di celiachia sieronegative non è semplice. ••• La pratica del “senza glutine” non deve essere implementata in assenza di oggettive valutazioni sul piano diagnostico. Le poche evidenze riguardo la diagnosi di NCGS non autorizzano i pediatri a prescrivere diete senza glutine “di prova”. La tendenza ad eliminare il glutine dalla dieta è diventata frequente specie nei giovani adulti o nei familiari di I grado di soggetti con celiachia che presentano sintomi di tipo funzionale spesso molto “invalidanti” . Il clinico deve avere la capacità di guidare il paziente attraverso un adeguato approccio diagnostico considerando la variabilità di una sintomatologia clinica spesso di difficile definizione sul piano oggettivo. La pratica del “senza glutine” non deve essere implementata in assenza di oggettive valutazioni sul piano diagnostico. Risposta alla questione I l bambino non è un “piccolo adulto” e le poche evidenze presenti nell’adulto riguardo la diagnosi di NCGS non autorizzano i pediatri a prescrivere diete senza glutine “di prova”, ma devono spingerli ad avviare un adeguato protocollo diagnostico affidandosi a Centri di II livello. La dieta senza glutine deve essere sempre considerata un motivo di “stress” per il bambino e per la famiglia, per cui l’eventuale indicazione deve essere inquadrata nell’ambito di programma diagnostico e di followup adeguati. La sensibilità non celiaca al glutine potrebbe essere considerata in atto come “(…) un luogo tra mito e realtà, un luogo dove non ci sono limiti, né assoluti né relativi” (E. L. James, 1981) . Gli autori dichiarano di non avere nessun conflitto di interesse. 1. Ellis A, Linaker BD. Non-celiac gluten sensitivity? Lancet 1978;1:1358-1359. 2. Czaja-Bulsa G. Non coeliac gluten sensitivity – A new disease with gluten intolerance. Clinical Nutrition 2014;34(2):189-194. 3. Volta U, Caio G, Tovoli F, De Giorgio R. Nonceliac gluten sensitivity: questions still to be answered despite increasing awareness. Cell Mol Immunol 2013;10(5):383-92 doi: 10.1038/cmi.2013.28 4. Sapone A, Lammers KM, Casolaro V, Cammarota M, Giuliano MT, De Rosa M, Stefanile R, Mazzarella G, Tolone C, Russo MI, Esposito P, Ferraraccio F, Cartenì M, Riegler G, de Magistris L, Fasano A. Divergence of gut permeability and mucosal immune gene expression in two gluten-associated conditions: celiac disease and gluten sensitivity. BMC Med 2011;9:23 doi: 10.1186/1741-7015-9-23. 5. Junker Y, Zeissig S, Kim SJ, Barisani D, Wieser H, Leffler DA, Zevallos V, Libermann TA, Dillon S, Freitag TL, Kelly CP, Schuppan D. Wheat amylase trypsin inhibitors drive intestinal inflammation via activation of toll-like receptor 4. J Exp Med 2012;209(13):2395-408 doi: 10.1084/jem.20102660 6. Gibson PR, Shepherd SJ. Food choice as a key management strategy for functional gastrointestinal symptoms. Am J Gastroenterol 2012;107(5):657-66 doi: 10.1038/ajg.2012.49 7. Cooper BT, Holmes GK, Ferguson R et al. Gluten-sensitive diarrhea without evidence of celiac disease. Gastroenterology 1980;79:801-806. 8. Kaukinen K, Turjanmaa K, Mäki M et al. Intolerance to cerealsis not specific for celiac disease. Scand J Gastroenterol 2000; 35:942-946. 9. Di Sabatino A, Corazza GR. Non-celiac gluten sensitivity: sense or sensibility? Ann Intern Med 2012; 156: 309-311. 10. Biesiekierski JR, Newnham ED, Irving PM, Barrett JS, Haines M, Doecke JD, Shepherd SJ, Muir JG, Gibson PR. Gluten causes gastrointestinal symptoms in subjects without celiac disease: a double-blind randomized placebo-controlled trial. Am J Gastroenterol 2011;106(3):508-14 doi: 10.1038/ ajg.2010.487 11. Catassi C, Bai JC, Bonaz B, Bouma G, Calabrò A, Carroccio A, Castillejo G, Ciacci C, Cristofori F, Dolinsek J, Francavilla R, Elli L, Green P, Holtmeier W, Koehler P, Koletzko S, Meinhold C, Sanders D, Schumann M, Schuppan D, Ullrich R, Vécsei A, Volta U, Zevallos V, Sapone A, Fasano A. Non-Celiac Gluten sensitivity: the new frontier of gluten related disorders. Nutrients 2013;5(10):383953 doi: 10.3390/nu5103839 12. Marcason W. What is the current status of research concerning use of a gluten-free, casein-free diet for children diagnosed with autism? J Am Diet Assoc 2009;109(3):572. 13. Cascella NG, Kryszak D, Bhatti B et al. Prevalence of celiac disease and gluten sensitivity in the United States clinical antipsychotic trials of intervention effectiveness study population. Schizophr Bull 2011;37:94-100. 14. Cascella NG, Santora D, Gregory P et al. Increased prevalence of transglutaminase 6 antibodies in sera from schizophrenia patients. Schizophr Bull 2013;39:867-871. 67 Conclusioni Bibliografia AreaPediatrica | Vol. 16 | n. 2 | aprile–giugno 2015 schizofrenia. È frequente in queste condizioni il fallimento delle terapie farmacologiche ed appare suggestiva la dimostrazione che un’alterata permeabilità intestinale (tipica di questi disordini) possa comportare l’assorbimento di peptidi, capaci di attivare il sistema nervoso centrale con produzione di un eccesso di oppioidi13. L’efficacia della dieta senza glutine (e senza caseina) non è tuttavia stata ancora dimostrata nei ASD così come nella schizofrenia, dove è stata segnalata la presenza di alti livelli di AGA-IgG (anti-gliadina IgG) e anti-tTG (anti-transglutaminasi IgG)14.