ITALO CALVINO LA METALINGUA IN LETTERATURA tra Jakobson e Borges di Emanuele Penocchio Io sono ancora di quelli che credono, con Croce, che di un autore contano solo le opere (quando contano, naturalmente). Perciò dati biografici non ne do, o li do falsi, o comunque cerco sempre di cambiarli da una volta all'altra. Mi chieda pure quel che vuol sapere, e glielo dirò. Ma non Le dirò mai la verità, di questo può star sicura (Italo Calvino, lettera a Germana Pescio Bottino, 9 giugno 1973) LEZIONI AMERICANE Siamo nel 1985: quindici anni appena ci separano dall’inizio d’un nuovo millennio. Per ora non mi pare che l’approssimarsi di questa data risvegli alcuna emozione particolare. Comunque non sono qui per parlare di futurologia, ma di letteratura. Il millennio che sta per chiudersi ha visto nascere ed espandersi le lingue moderne dell’Occidente e le letterature che di queste lingue hanno esplorato le possibilità espressive e cognitive e immaginative. È stato anche il millennio del libro, in quanto ha visto l’oggetto libro prendere la forma che ci è familiare. Forse il segno che il millennio sta per chiudersi è la frequenza con cui ci si interroga sulla sorte della letteratura e del libro nell’era tecnologica cosiddetta postindustriale. Non mi sento d’avventurarmi in questo tipo di previsioni. La mia fiducia nel futuro della letteratura consiste nel sapere che ci sono cose che solo la letteratura può dare coi suoi mezzi specifici. (Lezioni Americane) LETTERATURA – LINGUAGGIO - COMUNICAZIONE AUTORE LETTORE METALETTERATURA E METALINGUA SEI PROPOSTE PER IL PROSSIMO MILLENNIO 1- Leggerezza 2- Rapidità 3- Esattezza 4- Visibilità 5- Molteplicità (6- Coerenza) METALETTERATURA E METALINGUA LEGGEREZZA la mia operazione è stata il più delle volte una sottrazione di peso; ho cercato di togliere peso ora alle figure umane, ora ai corpi celesti, ora alle città; soprattutto ho cercato di togliere peso alla struttura del racconto e al linguaggio. (Lezioni Americane) unanarrazione un la alleggerimento immagined’un figurale del ragionamento linguaggio di leggerezza oper d’un che cui i significati processo assuma unpsicologico vengono valore emblematico convogliati in cui agiscono su un elementi tessuto verbalee impercettibili, sottili come senza peso, o qualunque fino ad assumere descrizione la stessa che comporti rarefatta unconsistenza. alto grado d’astrazione. METALETTERATURA E METALINGUA RAPIDITÀ “La rapidità e la concisione dello stile piace perché presenta all’anima una folla d’idee simultanee, così rapidamente succedentisi, che paiono simultanee, e fanno ondeggiar l’anima in una tale abbondanza di pensieri, o d’immagini e sensazioni spirituali, ch’ella o non è capace di abbracciarle tutte, e pienamente ciascuna, o non ha tempo di restare in ozio, e priva di sensazioni” (3 Novembre 1821). (Lezioni Americane-Zibaldone) Sono convinto che scrivere prosa non dovrebbe essere diverso dallo scrivere poesia; in entrambi i casi è ricerca d’un’espressione necessaria, unica, densa, concisa, memorabile. (Lezioni Americane) Il mio lavoro di scrittore è stato teso fin dagli inizi a inseguire il fulmineo percorso dei circuiti mentali che catturano e collegano punti lontani dello spazio e del tempo. (Lezioni Americane) METALETTERATURA E METALINGUA ESATTEZZA 1) un disegno dell’opera ben definito e ben calcolato; 2) l’evocazione d’immagini visuali nitide, incisive, memorabili, icastiche; 3) un linguaggio il più preciso possibile come lessico e come resa delle sfumature del pensiero e dell’immaginazione. (Lezioni Americane) VISIBILITÀ il potere di mettere a fuoco visioni a occhi chiusi, di far scaturire colori e forme dall’allineamento di caratteri alfabetici neri su una pagina bianca, di pensare per immagini. (Lezioni Americane) MOLTEPLICITÀ - COESIONE il romanzo contemporaneo come enciclopedia, come metodo di conoscenza, e soprattutto come rete di connessione tra i fatti, tra le persone, tra le cose del mondo. (Lezioni Americane) METALETTERATURA E METALINGUA 1) qualità: dire solo ciò che si pensa sia vero (e non dire come vero ciò che si pensa non-vero); 2) quantità: non informare più o meno di quanto strettamente richiesto dalla situazione comunicativa; 3) pertinenza: rispettare rigorosamente l’argomento della comunicazione; 4) modo: non produrre enunciati ambigui o non conformi alle conoscenze comuni degli interlocutori. MASSIME DI GRICE LA RICERCA DEL MODELLO Nella vita del signor Palomar c'è stata un'epoca in cui la sua regola era questa: primo, costruire nella sua mente un modello, il più perfetto, logico, geometrico possibile; secondo, verificare se il modello s'adatta ai casi pratici osservabili nell'esperienza; terzo, apportare le correzioni necessarie perché modello e realtà coincidano.(Palomar, I silenzi di Palomar) Quando ho iniziato la mia attività, il dovere di rappresentare il nostro tempo era l’imperativo categorico d’ogni giovane scrittore.(Lezioni Americane) FASE NEOREALISTA Il sentiero dei nidi di ragno Rappresentazione realistica della realtà Ultimo viene il corvo Vicende che dovrebbero raccontarsi da sole. LA RICERCA DEL MODELLO Verso l'induzione invece aveva una certa diffidenza, forse perché le sue esperienze gli parevano approssimative e parziali. (Palomar, I silenzi di Palomar) Per costruire un "modello", Palomar lo sapeva, occorre partire da qualcosa, cioè bisogna avere dei principi da cui far discendere per deduzione il proprio ragionamento. (Palomar, I silenzi di Palomar) L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. (Le città invisibili) ASTRAZIONE La formica argentina, La speculazione edilizia, La nuvola di smog, La giornata d’uno scrutatore Critica alla realtà contemporanea IRONIA E FANTASIA egli ci insegna come l'intelligenza viva anche, e soprattutto, di fantasia, d'ironia, d'accuratezza formale, come nessuna di queste doti sia fine a se stessa ma come esse possano entrare a far parte d'una concezione del mondo, possano servire a meglio valutare virtù e vizi umani. (Tre correnti del romanzo d’oggi ) IMMAGINAZIONE DA SVEGLIO Il visconte dimezzato Il barone rampante Il cavaliere inesistente Fiabe italiane Umorismo Ironia critica verso il suo tempo I nostri antenati All'origine di ogni storia che ho scritto c'è un'immagine che mi gira per la testa, nata chissà come e che mi porto dietro magari per anni. A poco a poco mi viene da sviluppare questa immagine in una storia con un principio e una fine, e nello stesso tempo [...] mi convinco che essa racchiude qualche significato. (I nostri antenati) LA RICERCA DEL MODELLO La regola del signor Palomar a poco a poco era andata cambiando: adesso gli ci voleva una gran varietà di modelli, magari trasformabili l'uno nell'altro secondo un procedimento combinatorio, per trovare quello che calzasse meglio su una realtà che a sua volta era sempre fatta di tante realtà diverse, nel tempo e nello spazio. (Palomar, I silenzi di Palomar) Nasce con Borges una letteratura elevata al quadrato e nello stesso tempo una letteratura come estrazione della radice quadrata di se stessa: una «letteratura potenziale». (Lezioni americane) SFIDA AL LABIRINTO, APPROCCIO SCIENTIFICO Labirinto metafora della complessità del mondo contemporaneo Ti con zero Scienza come base (modello) per un’indagine sulla realtà ad un livello ancora maggiore di astrazione, fuori persino dallo spazio e dal tempo (Qfwfq) Delirio dell’antropomorfismo Le cosmocomiche Unione di mondi distanti, corto circuito LA RICERCA DEL MODELLO A questo punto a Palomar non restava che cancellare dalla sua mente i modelli e i modelli di modelli. Compiuto anche questo passo, ecco si trova faccia a faccia con la realtà mal padroneggiabile e non omogeneizzabile, a formulare i suoi «sì», i suoi «no », i suoi « ma ». Per far questo, è meglio che la mente resti sgombra,ammobiliata solo dalla memoria di frammenti d'esperienza e di principi sottintesi e non dimostrabili. (Palomar, I silenzi di Palomar) ROMANZO COMBINATORIO, METALETTERATURA Il Castello dei destini incrociati Le città invisibili Se una notte d’inverno un viaggiatore Molteplicità, coerenza Storia nella storia, metalingua Senso della scrittura, opera-lettore Comunicazione Chi è ciascuno di noi se non una combinatoria d’esperienze, d’informazioni, di letture, d’immaginazioni? Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario d’oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili.(Lezioni americane) MA PERCHÉ QUESTO? Ho da ridire che tu crei dei capri espiatori, che sono: “parte della borghesia”, “Roma”, “i neofascisti”. (http://archiviostorico.corriere.it/2005/maggio/03/Pasolini_Calvino_fascisti_co_8_050503060.shtml ) IL RAPPORTO CON PASOLINI, UN MODELLO TROPPO SEMPLIFICATO Un’interpretazione della società troppo ristretta che porta a pregiudizi Non si può ridurre la realtà in un modello semplicistico che non tenga conto della complessità della natura umana BIBLIOGRAFIA - ANSELMI Gian Mario, FENOCCHIO Gabriella, RAIMONDI Ezio (coordinamento), 2004, “Tempi e immagini della letteratura”, Edizioni scolastiche Bruno Mondadori, Varese, pag. 644691; - CUDINI Pietro, BRUSCHI Max, DARDANO Maurizio, 2001, “Storia della letteratura italiana - Il Novecento”, Garzanti Grandi Opere, Torino, pag. 208-215; - BELPOLITI Marco, 2006, “L’occhio di Calvino”, Giulio Einaudi editore, Torino, pag. 65-108; - CALVINO Italo, 1994 (prima edizione 1983 presso Einaudi editore), “Palomar”, Arnoldo Mondadori Editore, Verona, pag. 107-111; - CALVINO Italo, 1988, “Lezioni Americane. Sei proposte per il prossimo millennio”, Garzanti, Milano. - PIERLUIGI Battista, 03/05/2005, “Pasolini, Calvino e i fascisti”, www.corriere.it, http://archiviostorico.corriere.it/2005/maggio/03/Pasolini_Calvino_fascisti_co_8_050503060.sht ml; - MILANI Manlio, 06/05/2010, “La strage di piazza Loggia - 37 anni dopo”, Manerbio.