Davide e Golia
Sei Sauvignon a meno
di 13 euro a confronto
con uno da 30
Giudizio assai lusinghiero per molte etichette da quest’uva francese
prodotte nelle nostre regioni del Nord-Est. Ben superiori a un Sauvignon
neozelandese, distribuito in Italia e considerato spesso un fuoriclasse
auvignon, da sauvage,
selvaggio. Nome derivante dall’aggettivo che
i francesi diedero al vitigno,
originario del Sud-Ovest del
loro Paese (Bordeaux e dintorni), per sottolineare il fatto che
cresceva, rigoglioso e vigoroso, un po’ dappertutto, senza
troppe cure, anche su terreni
restii ad accogliere altre piante
e sotto climi mutevoli. Caratteristiche di adattamento e di
generosità produttiva che lo
hanno reso gradito ai viticoltori di mezzo mondo, i quali
rapidamente lo hanno impiantato nelle loro terre diverse. Il
S
sauvignon dunque ha oltrepassato i confini rapidamente, non
solo nei Paesi confinanti con la
Francia ma nei punti più lontani delle terre d’oltreoceano: in
Sud America, in Australia, in
Nuova Zelanda, in Sud Africa,
negli Stati Uniti. In alcuni di
questi Paesi, come nelle nazioni dell’Oceania, è da tempo
protagonista di coltivazioni
definite “estensive”. Ce n’è insomma in giro in gran quantità. Australiani e neozelandesi
Dagli acini di sauvignon
si ricavano vini freschi e
gradevoli, dalle spiccate note
erbacee e fruttate.
Golia
30 EURO
Marlborough Sauvignon Blanc
“Cloudy Bay”2010
Moët Hennessy Italia
Via Tonale 26, 20125 Milano
tel. 02.6714111 – fax 02.67141177
www.moethennessy.it Un Sauvignon Blanc che si è
presentato nel bicchiere con un bel
colore giallo dorato intenso con dei
vivaci riflessi luminosi.
L’aspettativa di poter bere un
eccellente vino è stata però subito
fatta evaporare da un approccio
aromatico decisamente inatteso.
I profumi infatti sono stati
inizialmente chiusi, con note di
strofinaccio bagnato.
Odori che verso il finale olfattivo
sono stati sostituiti, solo in parte,
da sentori di ortaggi come il
cavolo e da una punta appena
appena percettibile di agrumi.
Evidentemente il tutto non poteva
essere definito un gran complesso
aromatico, anzi.
In bocca, ultima spiaggia, le cose
non sono migliorate affatto.
Ci si aspettavano ricche note
gustative di frutta bianca, qualche
piacevole “pennellata” agrumata o
floreale, ma niente di tutto questo.
A farla da padrona solo una
sensazione acida molto evidente
con un effetto coprente su tutti gli
altri aromi.
Si è avvertita, solo sul finale, una
nota amarognola. Uno di quegli
esempi in cui non bastano la fama
del produttore, della proprietà e del
territorio a fare un gran vino.
settembre 2012 Il mio vino
9
Davide e Golia
hanno anche lavorato a lungo in cantina per trasformare
quest’uva, “abituata” a dare un
prodotto fresco e aromatico,
in una donatrice di vini bianchi da lungo invecchiamento,
grazie alle selezioni in vigna,
alle tecnologie di cantina e
all’uso davvero calibrato del
legno, dove il prodotto sosta
per affinarsi prima di andare
in bottiglia.
Sulla ecletticità dell’uva e anche sulla longevità dei suoi
prodotti c’è poco da discutere.
Basti ricordare che con il sauvignon, nella sua campagna
d’origine, si ottiene uno dei
vini dolci più apprezzati del
mondo, il Suternes, nome derivante dall’omonima e piccola
località dell’Aquitania – meno
di 800 abitanti - al centro del
luogo di produzione. Il Sauternes di Chateau d’Yquem,
per esempio, Premier Cru
Supérieur (denominazione
francese rarissima e pregiata)
è dato “bon vivant” in bottiglia
anche per oltre un secolo. Se
volete comprare l’annata 2003
on line costa, tanto per cominciare, 210 euro. Poi potrete
però anche lasciarlo agli eredi.
Quest’uva a bacca bianca
è diffusa in tutto il mondo.
Anche in Italia ha trovato
terreni ideali per la coltivazione.
Davide
8 EURO
Trentino Doc Sauvignon
“Castel Firmian” 2011
Mezzacorona
Via del Teroldego 1
38016 Mezzocorona (Tn)
tel. 0461.616399 fax 0461.605695
www.mezzacorona.it
L’azienda ha l’opportunità di poter
contare sul supporto dei suoi
numerosi viticoltori e dei migliori
appezzamenti vitati del Trentino.
Ampia possibilità dunque di
selezionare le uve per questo vino
dal colore giallo paglierino tenue dai
riflessi verde chiaro. Il suo profumo
è stato subito intenso e avvolgente
con note che appartengono all’uva:
agrumi come il pompelmo, foglia
di pomodoro, peperone verde e
arricchimento con sentori di pesca
e melone. L’olfatto è stato felice.
In bocca secco, morbido di ottima
acidità e sapidità, con un finale fresco
e persistente nel quale sono tornate
sensazioni fruttate e vegetali già
sentite dal naso.
10 Il mio vino settembre 2012
9,50 EURO
Vallagarina Igt Sauvignon
“Vigna e Vino” 2011
Balter
Via Vallunga II 24
38068 Rovereto (Tn)
tel. 0464.430101 fax 0464.401689
www.balter.it
Bell’azienda a tre chilometri sopra
Rovereto, caratterizzato da un
edificio antico chiamato il Castelliere,
da cipressi e giardini e vecchie
mura merlate che circondano il
vigneto. Dalla storica cantina è
uscito questo Sauvignon dal colore
paglierino intenso riflettente lampi
luminosi. Profumi di frutta fresca
come la pera e piacevoli note
aromatiche di salvia. In bocca ottima
struttura con una componente
fresca che ha richiamato il
pompelmo e il mandarino e con
un gusto complessivo andato via
via ammorbidendosi. Secondo un
giudizio riportato nella scheda
dei degustatori, “un Sauvignon di
grande eleganza”.
10 EURO
Friuli Grave Doc Sauvignon
“Terre Magre” 2011
Piera Martellozzo
Via Pordenone 33
33080 San Quirino (Pn)
tel. 0434.963100 fax 0434.963115
www.pieramartellozzo.com
Una produttrice affermata da
tempo e trasmigrata dalla fertili
terre venete alle pietrose lande
friulane. Ma si sa, il sauvignon è un
campione di adattabilità e anche
tra queste “terre magre”, indicate
in etichetta, sa dare il meglio di
sé. Come ha dimostrato questo
vino dal colore paglierino di media
intensità e bei riflessi. I profumi sono
stati accattivanti e hanno saputo
ben ricordare pera e salvia e toni
di agrumi, con grande freschezza.
Buon impatto anche sul palato, con
note morbide di pompelmo rosa e
di rosmarino. Finale decisamente
persistente ed elegante. Un vino che
ha fatto della gradevolezza il punto
di forza.
Un Sauvignon da
tempo sul podio
Naturalmente, in riferimento
ai vini prodotti con il sauvignon, ci siamo accontentati
di molto, molto meno (sulla
carta), trovando ugualmente
grande soddisfazione (nella realtà). Siccome a noi interessa di
più comprare i vini, stapparli e
berli, ci siamo rivolti a Sauvignon giovani, prodotti lo scorso anno. Nella ricerca dei vini
di casa nostra tra gli scaffali
d’enoteca, siamo comunque incappati in un sauvignon blanc
(è questa le definizione giusta,
per distinguerlo da vini prodotti con altre tipologie di questo
10,50 EURO
11 EURO
Carso Doc Sauvignon 2011
Castelvecchio
Loc. Castelnuovo 2
34078 Sagrado (Go)
tel. 0481.99742
fax 0481.960736
www.castelvecchio.com
Al cento dei vigneti c’è un parco con
una villa rinascimentale, cipressi e
querce secolari. Varrebbe la pena di
andarci solo per questo (oltretutto
c’è un agriturismo), poi, quando si è lì,
non si può fare a meno di assaggiare
i buoni vini del Carso. Buoni come
questo sauvignon dal colore giallo
brillante e dalle sfumature paglierine.
Un quartetto intrigante di profumi –
fieno, foglia di pomodoro, pompelmo
e rosmarino – hanno sottolineato le
caratteristiche dell’uva. In bocca si è
subito avvertita la buona struttura,
evidenziata anche da una certa
ricchezza gustativa, che ha riportato
al palato sensazioni agrumate e di
erbe aromatiche già sentite al naso.
Finale persistente.
Collio Doc Sauvignon 2011
Cantina Produttori Cormòns
Via Vino della Pace 31
34071 Cormons (Go)
tel. 0481.62471
fax 0481.630031
www.cormons.com
Una cantina fondata negli anni ’60
e che nel tempo ha acquisito soci
viticoltori che oggi coltivano vigne
distribuite lungo tutta la fascia
orientale della regione, dai colli
sotto le Alpi Giulie a quelli a ridosso
della Croazia. Questo Sauvignon
2011 si è mostrato con un bel colore
paglierino brillante dalle sfumature
verdi. I profumi non solo sono
stati subito evidenti ma si sono
intensificati nel breve tempo. Con
diverse note vegetali fresche come
la salvia e frutta come pesca, pera
e frutta secca. In bocca ottima
l’acidità, dunque grande freschezza
e un retrogusto che ha richiamato la
frutta esotica. Finale dai piccoli toni
tendenti a dolce.
vitigno, come il gris, jaune,
noir, vert, violet, secondo le
tonalità degli acini e seppur di
limitata diffusione) prodotto
da quella che gli esperti considerano l’azienda neozelandese più blasonata, la Cluody
Bay, nella regione vinicola del
Marlborough. Un vino già nel
1985, anno di fondazione ufficiale dell’azienda, premiato come il miglior sauvignon
(blanc) del mondo. Cloudy
Bay da qualche tempo fa parte
del Gruppo internazionale del
“lusso” LVMH (Louis Vuitton
Moet Hennessy) che tra marchi di moda, gioielli, profumi
vanta anche marchi prestigiosi
13 EURO
Lison-Pramaggiore Doc
Sauvignon Blanc 2011
Borgo Molino
Via Fontane 3
31024 Ormelle (Tv)
tel. 0422.851625 fax 0422.851877
www.borgomolino.it
L’azienda, classe 1922, ha festeggiato
i suoi 90 anni di attività e Sergio
Nardin avrà brindato insieme ai figli
Pietro e Paolo con le ottime bollicine
di Prosecco Docg prodotte in casa.
Ma bravi i Nardin sono anche nel fare
vini fermi, come con questo bianco
dal colore brillante e dai profumi
accattivanti, capaci di far ricordare
fiori bianchi e note fruttate fresche
di mela e pera. In bocca, nell’insieme,
un buon gusto sapido e fruttato, con
toni che hanno richiamato in modo
evidente pompelmo e mandarino.
Finale ben lungo e gradevole. Un
vino facile da bere, con un alto
indice di piacevolezza e con un finale
strutturato.
settembre 2012 Il mio vino
11
Davide e Golia
Questo vitigno di origine
francese preferisce
tendenzialmente un clima
asciutto e ben temperato.
di vini, tra i quali anche il citato Chateau d’Yquem.
Tutto questo semplicemente
per farvi capire quanto poteva
essere interessante comprare
anche una bottiglia di Sauvignon Blanc di questa azienda
che si trova nel nord dell’isola
più grande della Nuova Zelanda e che ha dato al vino lo
stesso nome di una grande baia
non molto lontano dai luoghi di
produzione, con i vigneti circondati da colline e montagne
i cui profili “svettano” anche
in etichetta.
Arrivano i nostri
“Beh, se non altro un vino che
non saprà di tappo”, ha detto
con una battutina forse un po’
scontata uno dei nostri esperti
aprendo la bottiglia. Semplicemente perché chiusa non col
sughero ma col tappo a vite.
Una cosa da noi ancora rara
ma assai diffusa in altri Paesi,
specie per vini che hanno longevità a scadenza (quella del
Cloudy Bay è data intorno ai
5 anni).
“Per fortuna!”, ha aggiunto poi
un altro dei degustatori, dopo
aver portato al naso il bicchiere
con questo vino del Paese dei
Maori o, se preferite, degli All
Blacks. Perché il campionario
aromatico espresso dall’annata
12 Il mio vino settembre 2012
La vendemmia a mano evita
la rottura degli acini
e la perdita di aromaticità
2010 di questo illustre bianco
neozelandese è stato davvero
misero e a tratti anche poco
gradevole. Il che gli ha fatto
perdere un sacco di punti e di
credibilità, con un “carico” poco lusinghiero anche dopo il
contatto con lingua e palato.
Insomma, a parte un bel colore, il vino ha avuto ben poco
da dire.
Il campanilismo non c’entra,
ma i Sauvignon di casa nostra
sono stati decisamente più “appetibili”, al palato e al portafoglio. I vini, provenienti dal
Nord-Est italico, dove il sauvignon ha saputo meglio accasarsi e trovare viticoltori disposti
a dargli tutte le attenzioni necessarie per farlo crescere bene, tener sotto controllo vigoria
e selezionare grappoli, hanno
ottenuto tutti punteggi decisamente elevati. Stabilendo una
media di voti di degustazione
che raramente è stata assegnata
in passato. Dunque tutti ottimi,
e alcuni li abbiamo dovuti met-
tere da parte, per parlarne però
in altre occasioni, solo per questioni di spazio a disposizione.
Il più caro dei Sauvignon nostrani è costato 13 euro, contro
i 30 del Sauvignon oceanico.
Certo, la Nuova Zelanda è agli
antipodi, proprio dall’altra parte del mondo, il viaggio per
arrivare fin qui è lungo, ma il
Gruppo francese a cui il marchio appartiene ha una potenza
logistica che nessun altro ha.
Certo è che se LVMH guadagna nel “luxury world” non
poteva certo inserire nella lista, per esempio, un Sauvignon
Vigna e Vino di Balter, azienda
con 10 ettari di filari a Rovereto, un bianco sublime che costa
9 euro. Anche se, secondo i nostri esperti avrebbe fatto bene,
perché questo vino prodotto in
Val Lagarina ha preso un punteggio che supera di un bel po’
quello assegnato a Cloudy Bay.
Da Rovereto, visto che ci siamo, per trovare un altro Sauvignon di grande appeal - per
usare un termine caro alla holding francese - abbiamo dovuto fare poca strada, risalire
l’Adige appena oltre Trento.
Per entrare nelle grandi cantine
di Mezzacorona, e incrociare
un Castel Firmian 2011 assai
gradevole e al tempo stesso
economico, 8 euro appena in
enoteca. Sapendo che tra i Sauvignon italiani di pregio molti
sono targati Friuli, ci siamo
poi diretti, nel nostro ideale
viaggio enologico, verso Est,
però contemplando una piccola
sosta nel Veneto, per un bianco
Doc che va sotto la denominazione di Lison Pramaggiore. Il
vino non ha nome particolare
in etichetta, è semplicemente Sauvignon e lo ha prodotto
Borgo Molino, nei suoi 200
ettari distribuiti nella Marca
Trevigiana.
Un po’ più in là, arrivati dunque in Friuli, tre bei “pezzi facili” per parafrasare il titolo di
un famoso film degli anni ’70.
Il primo è il Terre Magre di
Piera Martellozzo, donna del
vino friulana d’adozione conosciuta per le bollicine ma
capace, e qui c’è la dimostrazione, di fare anche eccellenti
vini fermi, specie con le uve
autoctone (e in Friuli il sauvignon può essere ormai considerato tale a tutti gli effetti).
Poi altri due etichette più di
confine, perché prodotte tra i
colli carsici e goriziani, quelli
che sui versanti opposti scivolano in Slovenia. La prima
riguarda il Collio Doc Sauvignon della Cantina Produttori
di Cormòns, che può contare
sull’esperienza e le capacità di
oltre 200 viticoltori-soci. La
seconda il Carso Doc Sauvignon di Castelvecchio, di Sagrado, tra il fiume Isonzo e le
selvagge colline carsiche.
Sperimentate pure, confrontate, provate il meglio che c’è in
circolazione, perché nel mondo
del vino è una delle cose più
interessanti e istruttive da fare.
Se però col Sauvignon volete
andare subito a colpo sicuro,
puntate decisamente sul nostro
❦
Nord-Est.
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