Stop & go sulle borse
Tassi
&
Congiuntura:
Grecia ancora
dell’attenzione
al
centro
21 aprile 2015
In area Euro ieri si è assistito ad una giornata incerta terminata con un lieve rialzo dei
titoli periferici a fronte di tassi stabili sui paesi core. Lo spread Italia-Germania è rimasto
stabile poco sopra i 140pb anche se questa mattina si sta riducendo nella fase iniziale
degli scambi. Resta ancora elevata l’incertezza sulla Grecia con il tasso a 3 anni
ellenico che stamani scambia al 29%. Ieri Atene ha imposto tramite decreto che gli enti
pubblici trasferiscano la propria liquidità alla Banca centrale (fonti citate da Bloomberg
segnalano un controvalore di circa 2Mld€). Il vicepresidente della BCE, Constancio, ha
dichiarato che l’istituto è sicuro che la Grecia non lascerà l’euro, ribadendo che il
Trattato Ue non prevede l'ipotesi che un Paese ne venga espulso. Sul fronte macro
oggi l’attenzione si sposta sulla fiducia degli analisti ed investitori tedeschi di aprile
(indice Zew) in programma questa mattina ed attesa in miglioramento.
Negli Usa tassi in rialzo su
tutta la curva
Negli Usa i tassi di mercato sono saliti su tutte le scadenze grazie al rally azionario che
ne ha ridotto l’appeal. Il presidente della Fed di NY, Dudley, ha dichiarato che la
crescita Usa supporterà tassi di riferimento più elevati nel corso del 2015, anche se è
meno sicuro che adesso sia il timing giusto. Dudley ha aggiunto che al momento è
importante determinare se la debolezza del mercato del lavoro di marzo è stata
temporanea oppure segnala un rallentamento più duraturo.
Sul fronte obbligazioni corporate, l’intensificarsi delle problematiche della Grecia cui
si aggiunge il primo default di una società cinese sul debito in dollari (Kaisa, uno dei
maggiori gruppi immobiliari cinesi) contribuiscono a mantenere tiepido l’appetito per il
rischio degli investitori sull’asset class i cui spread stanno consolidando.
Valute:
dollaro
torna
ad
apprezzarsi
Inizio di settimana che ha visto un ritorno degli acquisti sul dollaro in una seduta
caratterizzata da acquisti generalizzati sulle borse. Il cambio euro/dollaro è così
tornato a scendere spingendosi questa mattina sotto quota 1,07 in attesa della
pubblicazione questa mattina dell’indice Zew. Anche il comparto emergente è risultato
sotto pressione ad eccezione di real e zloty polacco. Quest’ultimo ha toccato nuovi
massimi da oltre 4 anni verso euro favorito da un flusso positivo di dati macro. Questa
notte da segnalare l’indebolimento del dollaro australiano dopo che il governatore
della RBA Stevens ha dichiarato che la valuta probabilmente continuerà ad indebolirsi.
Commodity: in calo i metalli;
forte calo dello zucchero
Poco sotto la parità l’indice generale GSCI ER penalizzato dal ribasso dei metalli
preziosi (-0,9%) ed industriali (-0,8%). L’oro è stato infatti penalizzato dalla forza del
dollaro e dal rialzo delle borse sebbene continui ad oscillare con baricentro intorno ai
1200$/oncia. Di fatto invariato il comparto energia e quello agricolo. In forte calo lo
zucchero (-4% circa), la peggiore commodity di ieri, che ha registrato il ribasso più
marcato da tre mesi su attese di maggiore offerta in arrivo dall’Asia.
Azionario: inizio di settimana
positivo in Europa e negli Usa
Inizio di settimana positivo per le borse mondiali grazie alle misure espansive in arrivo
dalla Cina nel fine settimana. In Europa il rialzo maggiore ha interessato il Dax
tedesco, mentre a livello settoriale il comparto minerario è stato quello migliore, seguito
da chimico e bancario. Balzo in avanti degli indici Usa con il comparto tecnologico in
evidenza grazie al rialzo di Apple, Microsoft ed IBM. Seconda giornata consecutiva di
calo invece per l’indice generale emergente MSCI EM penalizzato dal tentativo delle
autorità cinese di frenare l’eccessiva speculazione in borsa. Stanotte le borse asiatiche
hanno registrato buoni rialzi con la Cina tornata a salire.
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Titoli in evidenza
ENI– Eni ha raggiunto nel deserto occidentale egiziano il livello record di produzione di 70.000 barili di olio al giorno,
raddoppiando in soli tre anni il livello produttivo nell'area.
TELECOM– Secondo quanto riportato dal Sole 24Ore, lo scioglimento di Telco potrebbe coincidere per Telecom con
l'addio all'Argentina. Secondo fonti locali, dovrebbe infatti sbloccarsi entro giugno il passaggio del controllo di Telecom
Argentina al fondo Fintech di David Martinez.
UNICREDIT– Il Ceo Federico Ghizzoni ha affermato che se la banca troverà un accordo con Santander per
l’integrazione delle attività in asset management, questo riguarderà tutte le attività di Pioneer Investment. UniCredit
Czech-Slovakia, controllata UniCredit, ha dato mandato a Royal Bank of Ireland e UniCredit per l'emissione di
un'obbligazione garantita a scadenza cinque anni, dell'importo previsto di 250Mln€.
CREDIT SUISSE– Ottimo il primo trimestre per la seconda banca elvetica che chiude con un utile netto di 1,05Mld di
franchi, in crescita del 23% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e migliore del consensus (1.03Mld di franchi). Il
gruppo attribuisce i forti guadagni alla gestione dei capitali, che ha beneficiato di un periodo di alta volatilità.
MORGAN STANLEY– La banca d’affari statunitense ha chiuso il primo trimestre 2015 con un utile netto in crescita del
59% a 2,39Mld$. L’utile per azione, al netto di alcune componenti atipiche, ha raggiunto 0,85$, contro i 0,78$ del
consensus. Le attese sono state di gran lunga superata anche dai dati relativi ai ricavi, che sono risultati in crescita del
10% a 9,9Mld$ contro i 9,17Mld$ previsti dagli esperti. La maggior parte della crescita è attribuita al balzo del 40 % delle
attività di consulenza per operazioni di M&A.
Fonti: Infoproviders
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