Copia di 6f7359ec2a883146426e391c02de4332
Dal libro di
Oswald Stimpfl
Trattorie e
osterie dell'Alto
Adige
di Morellini
Editore Milano
Montagna
VENERDÌ 13 NOVEMBRE 2015 TRENTINO
LA LOCANDA
SCIENZa e AMBIENTE
di OSWALD STIMPFL
Gite per conoscere la biodiversità
Al Niedermair, sul Monte Sole,
dove la carne è una specialità
Ogni sezione è invitata a inserire un’escursione sul tema nel 2016
◗ TRENTO
Con il progetto "Sezioni Biodiverse" si vuole utilizzare l'esperienza e le peculiarità delle sezioni Sat per promuovere la conoscenza della biodiversità del
territorio calendarizzando almeno una gita per sezione a tema
biodiversità nel corso del 2016.
Un'escursione nel proprio territorio (o altrove), dedicata alla
scoperta di un particolare aspetto della diversità biologica.
Documentari Grande Guerra a Povo. La sezione Sat Povo,
in collaborazione con il Gruppo
Alpini di Povo e la Fondazione
Sulla destra, la struttura del Niedermair con la terrazza e il bel panorama
◗ CASTELBELLO - CIARDES
Oggi andiamo a scoprire i piatti del maso Niedermair, sul
Monte Sole, in Val Venosta,
scoprendo così anche una piacevole camminata.
Gli assolati fianchi della val
Venosta esposti a sud, tra Malles e Parcines, nei pressi di Merano vengono chiamati Monte Sole e si distinguono nettamente per i loro campi decisamente avari e la scarsa vegetazione, rispetto al Monte Tramontana, che sta dalla parte
opposta, coperto di boschi.
Sopra Castelbello, nel piccolo agglomerato di Montetrumes, si trova il panoramico
maso agriturismo Niedermair, già menzionato in documenti risalenti al XIII secolo.
Quando il tempo è bello, è piacevole stare seduti sull'assolata terrazza antistante alla casa
e protetta dal vento, ma quando è freddo o nuvoloso, due
caratteristiche Stuben rivestite di legno offrono un confortevole soggiorno.
Sul ripido Monte Sole la vita
contadina è stata sempre ardua e faticosa. Negli anni della
grande crisi economica del secolo scorso (1929-1935) il maso fu per ben cinque volte venduto all'asta a causa degli scarsi proventi, finché non fu acquistato dal nonno dell'attuale proprietario. Qui un tempo
facevano sosta i pellegrini,
che dalla valle si recavano a
San Martino al Monte, in
quanto il Niedermair si trova
esattamente a metà strada.
Ora la famiglia Kaserer trae
profitto dall'allevamento del
bestiame, dalla vendita del latte, dalla vendita diretta di pro-
dotti agricoli e dall'agriturismo. Sovrintende ai fornelli la
signora Annemarie, che cucina molto volentieri e ritiene
che ciò sia indispensabile perché i cibi possano piacere! La
carne è quella degli animali di
proprietà. È davvero una fortuna che il figlio Reinhard abbia
lavorato per molti anni come
aiuto macellaio e sappia dunque esattamente quali siano i
tagli migliori per ottenere un
tenero arrosto di manzo o di
agnello. La verdura viene dal
proprio orto, le pagnotte di segale sono preparate in casa così come i crauti. Altri prodotti
del maso sono speck, kaminwurzen e carne di manzo
essiccata.
La gita.
Da Laces e si sale in funivia
a San Martino al Monte (l.740
metri). Da lì, seguendo i cartelli “Vinschger Höhenweg” (segnavia 2 e 8) si arriva dopo un'
ora e mezza di sentiero in leggera pendenza al maso Niedermair. Da qui si scende a
valle giungendo a Castelbello,
da dove la ferrovia della val Venosta ci porta comodamente
indietro a Laces. Durata del
percorso 3 ore, dislivello 1.200
metri in discesa.
Per arrivarci.
A Castelbello seguire i cartelli stradali “Montetrumes”
per circa 10 km.
La scheda.
Maso Niedermair, Famiglia
Kaserer, Montetrumes 4,
39020 Castelbello / Ciardes, telefono 0473 - 624091 e 349 2593055. Aperto dal 1° aprile
al 20 dicembre. Riposo giovedì. Dal 15 giugno al 15 agosto,
riposo anche di domenica.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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del Museo Storico del Trentino,
propongono "Novembre cinema": oltre a film sull'alpinismo
sono state programmate due
proiezioni concernenti la Guerra '14 - '18. Pellicole girate "dal
vivo" e attinenti il vissuto dei
combattenti italiani ed austriaci. Il prossimo appuntamento
giovedì 19 novembre ad ore
20.45 al Centro Civico di Povo Sala Nichelatti proporrà la proiezione de "II° Kaiserjäger" (’14 ’18 b/n 1918 - 1 ora e 30'); giovedì 26 novembre in programma
"Alpini in Adamello" di Luca Comerio - b/n 1918 - 41', un film di
Luca Comerio, uno dei grandi
protagonisti della storia del cinema, sul fronte dell'Adamello.
È uno dei più importanti documenti sulla "guerra bianca". Ingresso libero e gratuito.
Giornata dell'arrampicata
con la Sat Bindesi Villazzano.Il
Gruppo Alpinismo Giovanile
della sezione Sat Bindesi Villazzano organizza, domenica 15
novembre, una giornata di arrampicata in compagnia dei ragazzi della sezione Sat Pinzolo
presso la palestra coperta di roccia di Carisolo. Per info: Bruno
348-7007952
Riccardo
335-286285
Roberto
347-0856158.
(ma.be.)
Il manifesto sull’iniziativa
Crozzòn e Monte Fibbiòn
Due nuove vie sul Brenta
Andrea e Antonio Zanetti e Fabio Bertoni protagonisti della prima ascesa
Rolando Larcher col figlio Alessandro, Hermann Zanetti e Giupponi della seconda
di Marco Benedetti
◗ TRENTO
In questa estate segnata da tante giornate di bel tempo, gli alpinisti trentini non sono rimasti a guardare e così il Gruppo
di Brenta ha visto due significative nuove aperture. Iniziamo
dal Crozzòn di Brenta che esattamente cinquant'anni fa vedeva l'apertura del celebre Pilastro dei Francesi. La scorsa
estate è stata invece la Parete
Ovest il terreno per il nuovo itinerario aperto da Andrea e Antonio Zanetti e Fabio Bertoni.
Un'idea maturata ancora nel
corso dell'autunno sorso e poi
cullata nel corso di ripetute
uscite insieme. A fine giugno i
nostri si sono ritrovati a organizzare la salita e mettendo in
preventivo parecchi bivacchi il
peso di viveri e attrezzature era
più che cresciuto. Grazie alla
disponibilità di Luca Leonardi,
gestore del rifugio Brentei, tutti i materiali sono arrivati fin
lassù in teleferica e poi è iniziato il trasporto verso l'Hotel
Crozzòn, il nome del bivacco a
poca distanza dall'attacco della via. Quindi le giornate in parete, i bivacchi, l'abbraccio serale delle stelle e la nuova via
che senza intoppi si andava di-
Rolando Larcher in arrampicata sul Fibbiòn (foto H.Zanetti)
segnando. Il 12 settembre nel
libro di vetta sulla parete Ovest
del Crozzòn, sotto le loro firme
hanno scritto il nome della
nuova via, Kaly, 14 tiri in totale
con difficoltà che arrivano fino
al VII grado, A1/AE.
“50 anni son volati, 25 regalati” è invece il nome del nuovo
itinerario aperto sulla Parete
Est del Monte Fibbiòn (sottogruppo della Campa nelle Dolomiti di Brenta Orientali) dall'
accademico del CAI Rolando
Larcher con il figlio Alessandro, Hermann Zanetti e Luca
Giupponi. È il regalo tutto speciale che Larcher si è voluto fare per i suoi 50 anni questa via
con difficoltà fino all'8a+ e passaggi obbligati di 7b. «Più che
un nome è una sorta di indovinello - spiega Rolando Larcher
- che solo chi mi conosce bene
può provare a risolvere. 50 anni è il traguardo raggiunto nel
corso dell'estate, ma 50 furono
anche i metri di volo a terra,
compiuto proprio 25 anni fa alla Gola di Toblino. I primi 25
vissuti normalmente, i secondi
totalmente regalati, dopo esser
miracolosamente sopravvissuto a quella caduta».
Il Monte Fibbiòn è uno scudo compatto di roccia calcarea
che si apre in alto in quattro pilastri strapiombanti, scalato solo nel 1993 da Claudio Kerschbaumer e Donata Fiamozzi
aprendo la via “Supercrack”.
«L'inizio è stato un po' speciale
- racconta Rolando Larcher perché ero assieme a mio figlio
Alessandro, curioso di scoprire
anche questa dimensione della scalata. Ha accompagnato
me ed Hermann, portando per
2 ore il suo terzo di materiale,
osservandoci all'opera nell'
apertura delle prime lunghezze. Nella seconda uscita ci siamo avviati speranzosi di poter
terminare la via, sempre in tre,
ma con il veterano Luca Giupponi che ha dato il cambio ad
Alex. Ci attendevano ancora
circa tre tiri e il finale, tutto
strapiombante, spettava a me.
In due ore di lotta e di passaggi
atletici sono uscito dallo strapiombo, che in soli 20 metri aggetta di ben 10».
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