“Integrazione tra sanità e sociale:
requisiti e criteri di qualità”.
Prof. Giorgio Banchieri
Docente Università “Sapienza”, Roma;
Coordinatore Didattico Master MaRSS, MIAS e MEU;
Direttore di www.osservatoriosanita.it di SIQuAS;
Membro CD Nazionale SIQuAS
Premessa ….
Ospedale e Territorio due dimensioni opposte ….
Ospedale e Territorio:
due approcci diversi … due tempi diversi
Ospedale
Focus
Centratura
Metodo
Obiettivi
Tempi
Reclutamento
Porta di accesso
Presa in carico
Evidenze
Valutazione
Decisioni
Approccio
Tempo soglia
Follow up
Continuità Cure
Direzione
Integrazione
Acuzie
Patologia
Riduzionista
Sanità
Ristretti
PS e accessi programmati
118, PS e reparti
Equipé clinica, Care Manager
EBM
Equipé clinica
Linee Guida, PCA, PDTA
Multi disciplinare e multi
professionale
Dimissioni ospedaliere
Post ricovero
Personale di comparto
Dipartimenti
Inter dipartimentale
Territorio
Cronicità
Persona
Sistemico
Salute
Lunghi
Servizi territoriali
PUA e Servizi
MMG, Care Manager, Case Giver
EBM
Nuclei Valutazione Multidisciplinari
Personalizzate, PAI
Multi disciplinare e multi
professionale
Percorso di vita
Nella assistenza ordinaria
Operatori reti primarie e sociali
Distretti Sanitari e Servizi Sociali
Tra servizi sanitari e sociali
Day Hospital
Short
Week Surgery
OSPEDALE
Ricoveri ordinari
Day Surgery
Ambulatori
D.S.M.
Residenze Sanitarie Medicalizzate
Hospice
Country
Hospital
POLIAMBULATORIO
Sistema Semiresidenziale
SERT
M.M.G.
Assistenza
Domiciliare
Integrata
Servizio
Assistenza
Domiciliare
Residenze
Sanitarie
Assistenziali
Anziani
Disabili fisici
Disabili Psichici
CONSULTORI
Assistenza
Programmata
Visite domiciliari
Assistenza
Infermieristica
Ospedalizzazione a
domicilio
4
I SAPERI IN BALLO
IN SANITA’
SAPERE DEI
FISICI
SAPERE
DOCUMENTALISTICO
SAPERE
CLINICO
SAPERE
ESPRIMERE
AUTORITA/
AUTOREVOLEZZA
SAPERE
PSICOLOGICO
SAPERE
ASSISTENZIALE
SAPERE
SAPERE
COMUNICATIVO
SAPERE
PROGETTUALE
SAPERE
AZIENDALE
SAPERE
INGEGNERI
EPIDEMIOLOGICO
SAPERE
MULTIDIMENSIONALE
INTERDISCIPLINARE
INTERPROFESSIONALE
PER/CON /DEI CITTADINI
SAPERE
ECONOMICO
SAPERE
DEGLI
PSICHIATRI
SAPERE
INFORMATICO
SAPERE
INFORMATIVO
SAPERE
ORGANIZZATiVO
SAPERE
STATISTICO
SAPERE
GIURIDICO
SAPERE SU
“COME GESTIRE
IL POTERE”
SAPERE
SOCIOLOGICO
SAPERE
AMMINISTRATIVO
SAPERE SU COME
SI FA UNA GARA
D’APPALTO
SENZA
IMBROGLIARE/
IMBROGLIANDO
5
Le reti per specialità in sanità …
Regione Lazio 2012
Le risorse per l’integrazione ci sono?
Quanto pesa il settore socio sanitario?
 La Sanità € 115 mld.
 Le indennità di malattia € 5 mld.
 La non autosufficienza circa € 15 mld
 9,5 mld indennità di accompagnamento
 2,3 mld pensioni e assegni di Inv. Civile
 3 mld spesa dei Comuni
 La spesa privata per badanti € 1,5 mld
Il totale di circa € 137 mld. (9,3% del PIL)
Scompaiono i FNPS da 2,5 MLD di € nel 2008 a 271 MIl
di € nel 2013 …
Fondo
2008
2009
2010
2011
2012
2013
F. Politiche famiglia
346,5
186,6
185,3
52,5
52,5
31,4
F. Pari opportunità
64,4
30,0
3,3
2,2
2,2
2,2
Fondo Politiche giovanili
137,4
79,8
94,1
32,9
32,9
26,1
F. Infanzia e adolescenza
43,9
43,9
40,0
40,0
40,0
40,0
F. per le Politiche Sociali
929,3
583,9
435,3
75,3
70,0
44,6
F. Non autosufficienza
300,0
400,0
400,0
0,0
0,0
0,0
F. affitto
205,6
161,8
143,8
33,5
33,9
14,3
F. inclusione immigrati
100,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
F. Servizi infanzia
100,0
100,0
0,0
0,0
0,0
0,0
F. servizio Civile
299,6
171,4
170,3
113,0
113,0
113,0
2.520,0
1.750,6
1.472,0
349,4
344,5
271,6
-30,5%
-15,9%
-76,3%
-1,4%
-21,2%
Totale
Variazione % su anno
precedente
Fonte: Ministero Economia.
I dati per una integrazione “impossibile” …
Il rischio di medicalizzare
tutti i bisogni sociali sarà
fortissimo!
La sanità può assorbirli?
Così il Welfare in Italia è già oggi sempre
meno pubblico …
 Dalla V° rilevazione generale sul rapporto EELL e Terzo Settore, AUSER, 2012.
 Un welfare locale sempre meno pubblico, sempre meno
“comunale”.
 Scende al 42% la % dei servizi gestiti direttamente dai Comuni, di cui solo il 24%
nel Nord Ovest contro il 54% nel Sud.
 Cresce il ricorso alle convenzioni con il Volontariato.
 Il quadro normativo sollecita da alcuni anni le dismissioni da parte dei comuni dei
servizi sociali verso soggetti terzi.
 Il personale diretto è diminuito del -6,6% in tre anni.
 Le fasce deboli della popolazione sono in difficoltà crescenti.
Intanto il debito pubblico italiano supera il
137% con più di 2.000 MLD di €. ….
Anno
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Debito pubblico
110,50
110,90
108,30
106,80
106,60
105,80
106,50
103,50
105,80
106,00
121,00
124,00
127,00
137,00
Infine abbiamo finanziamento con titoli “derivati” gli
Enti Locali italiani in mld di €.
(Fonte: Banca d’Italia)
Regione
Lombardia
Trentino AA
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Emilia-Romagna
Toscana
Lazio
Campania
Puglia
Sicilia
Italia
Debito complessivo
13.829,00
1.384,00
6.329,00
2.925,00
5.534,00
6.374,00
19.961,00
9.985,00
4.234,00
7.052,00
116.311,00
Titoli obbligazionari
3.987
104
2.506
1.500
1.315
1.594
3.759
2.875
1.415
1.725
33.595
Cartolarizz.ni
sanitarie
137
6
68
65
30
45
4.855
1.589
22
553
8.495
I derivati allocati nelle Regioni = una finanziaria da 33,5 mld di
€, di cui 8,5 in sanità !!!
Debito per
cittadino
1.439
139
1.316
2.412
1.304
1.715
3.603
1.718
1.039
1.405
“Disposizioni urgenti per la riduzione della spesa pubblica a
servizi invariati” (spending review).
 Il Governo ha deciso di procedere non mediante tagli lineari, bensì con interventi
strutturali rivolti a migliorare la produttività delle diverse articolazioni della
pubblica amministrazione.
 il risparmio per lo Stato sarà di :

4,5 miliardi per il 2012,
 10,5 miliardi per il 2013,
 11,0 miliardi per il 2014.
 Una prima serie di interventi è stata deliberata con il “Provvedimento della PCM e
del MEF sullo “snellimento delle strutture e la riduzione degli organici” (Comunicato
stampa del 15 giugno 2012).
Fonti dati e programmazione
in sanità
Come andare oltre i “tagli lineari” ….
Ministero della Salute: SIVEAS ,analisi delle performance delle
aziende sanitarie
CAPACITA’
I dati
incominciano ad
esserci!
PERSEGUIMENTO
ORIENTAMENTI
REGIONALI
VALUTAZIONE
SOCIOSANITARIA
VALUTAZIONE
ESTERNA
LIVELLO DI
SALUTE DELLA
POPOLAZIONE
VALUTAZIONE DI EFFICIENZA
OPERATIVA E DINAMICA
ECONOMICO-FINANZIARIA
VALUTAZIONE
INTERNA
I dati incominciano
ad esserci!
Oggi è diventato un sistema
informativo del Ministero
della Salute per tutte le
Regioni d’Italia
I modelli concettuali …
Descrivere l’integrazione tra sanità e
sociale …
Esempio di sistema concettuale …
cura
primary health care
cure
care
assistenza primaria (cure primarie)
chronic care model
assistenza domiciliare
A.D.I.
équipe
equipe
case manager
VMD
presa in carico
care giver
QUALITA’
Q
U
A
L
I
T
À
SALUTE
GARANTIRE I LIVELLI DI
ASSISTENZA
Qualità
Professionale
RISORSE
VALORI
GARANTIRE IL BUON
USO DELLE RISORSE
ECONOMICHEFINANZIARIE
GARANTIRE I DIRITTI DEI
CITTADINI E
CONTRASTARE LE
DISEGUAGLIANZE
Qualità
Organizz.va
Qualità
Percepita
Le coerenze dell’integrazione
 Va definita e conseguita la coerenza tra la “progettualità per la persona” e
la “programmazione integrata territoriale”
 Programmazione e progettualità da un lato, servizi, azioni ed interventi
dall’altro vanno declinati e coniugati ai diversi livelli delle varie dimensioni
interconnesse
Livello delle
Livello del
“persone”
“territorio”
Livello dei “sistemi”
regione
collettività
sociale - sanità
provincia
gruppi di cittadini
economia-lavoro
comune
“gruppo” famiglia
scuola-cultura
quartiere
singola persona
ambiente-casa
casa
Il “Tangram” dell’integrazione
tra sanità e sociale
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
L’assetto istituzionale/territoriale dell’integrazione
Programmazione integrata sociale e sanitaria
Accesso, valutazione, presa in carico e continuità
dell’assistenza
L’assetto organizzativo/gestionale dell’integrazione
Processi, percorsi, procedure
I modi dell’integrazione professionale
Integrazione sociale e sanitaria nei settori di
intervento
I percorsi futuri dell’integrazione:
dimensioni qualificanti
 Il futuro dell’integrazione tra sanità e sociale dovrà essere una specie di
Tangram dove i “pezzi” sono quelli (7) e sono “fissi”, per garantire la
necessaria cornice unitaria nazionale, ma le “combinazioni” saranno
diverse per costruire disegni progettuali adeguati ai diversi contesti
territoriali regionali.
 È necessario dare contenuti ai “pezzi” del Tangram dell’integrazione
sociale e sanitaria.
"Modelli" regionali di integrazione sociale e sanitaria
sistemica
Toscana
Emilia-Romagna
Lombardia
Campania
Piemonte
Abruzzo
Marche
Valle d'Aosta
Basilicata
Liguria
Calabria
Umbria
Sicilia
Friuli V.G.
Puglia
Pr. Trento
Veneto
Molise
Pr. Bolzano
strutturale
Stefano Ricci + CARD per SIQuAS 2012
funzionale
Lazio
settoriale
Sardegna
Integrazione (Leutz, 1999)
(Leutz, 1999)
(Ahgren et al, 2005)
CHRONIC CARE MODEL
EXPANTED CHRONIC CARE MODEL
(Wagner et al, 1996)
(Barr et al, 2003)
Integrazione socio-sanitaria
POLITICO ISTITUZIONALE
Nazionale
ORGANIZZATIVO GESTIONALE
Locale
Organizzativa
PROFESSIONALE
Gestionale
POLITICO
ISTITUZIONALE
QUALITA’
ORGANIZZATIVA
STRUTTURA
PROCESSO
PROFESSIONALE
ESITO
QUALITA’ PERCEPITA
ORGANIZZATIVO
GESTIONALE
QUALITA’ TECNICA
INTEGRAZIONE
SOCIO-SANITARIA
e
MONDO DELLA
QUALITA’
L’approccio sistemico nell’integrazione ….
e nuove possibili Raccomandazioni
Modelli e strumenti ….
Riassunto della “puntata precedente”
Percorsi delle reti integrate …
SCHEMA LOGICO
AREA SOCIALE
STRUTTURA
MACRO PROCESSO
AREA SANITARIA
STRUTTURA
PROCEDURE-ATTIVITA'
PROCEDURE-ATTIVITA'
livelli erogativi
livelli erogativi
ACCESSO
ACCOGLIENZA
 ASCOLTO
 INFORMAZIONE
 ACCOMPAGNAMENTO
Registrazione dell’accesso
Analisi del bisogno
Risposte informative e di orientamento
PUA
ORIENTAMENTO
RACCOLTA SEGNALAZIONI
Registrazione dell’accesso
Analisi del bisogno
Risposte informative e di orientamento
PUA
GESTIONE DOMANDA
 ATTIVAZIONE DIRETTA DI
PRESTAZIONI IN RISPOSTA
A BISOGNI SEMPLICI
Erogazione prestazioni
Erogazione prestazioni
Dal momento dell'intervento UVI la prestazione diventa "complessa"
UVI
Definizione end point
Definizione azioni
Definizione attori
Definizione percorso
Dimissione protetta
Monitoraggio
Segnalazione del caso
complesso (bisogno
sociosanitario) all’UVI.
 PRESA IN CARICO E
INTEGRAZIONE CON I
SERVIZI TERRITORIALI E
OSPEDALIERI. RISPOSTA A
BISOGNI COMPLESSI
PAI
UVI
Definizione end point
Definizione azioni
Definizione attori
Definizione percorso
Dimissione protetta
Monitoraggio
Servizi dell'integrazione socio-sanitaria
Reti integrate in sanità
Fragilità
Cronicità
network
territoriale socio-sanitario
Lab
network
prevenzione
CU
P
Rx
cittadino
118
network
clinico
MMG/PLS
Continuità
assistenziale
network
emergenza urgenza
Acuzie
Elezione
Il network territoriale socio-sanitario
Medicina
generale
Riabilitazione
Distretto
Direttore
Attività
amministrative
Cure domiciliari
Semiresidenzialità
PAI
Piano Assistenza
Individualizzata
UVI
Unità Valutativa
Integrata
PUA
Sistema
informativo
Prevenzione
PAD
Punto Unico di
Accesso
Dipendenze
patologiche
Salute
mentale
network
prevenzione
network
emergenza urgenza
Coordinatore
Piano
ATS
Ambito
Territoriale
Sociale
Materno
infantile
Dipartimenti
Residenzialità
network
clinico
Se l'integrazione nella programmazione è …
 un “processo di consenso” nel tempo che permetta l’individuazione dei
bisogni delle popolazioni attuali e in prospettiva e che cerchi di
soddisfarli con una evoluzione continua delle strutture sanitarie, socio
sanitarie, socio assistenziali e sociali e della loro capacità di offerta di
servizi qualificati, appropriati ed efficienti.
Alla base di tutto ci deve essere la presa in carico e
la continuità delle cure ….
Riassunto della “puntata precedente”
Le “Strutture” delle reti integrate e possibili oggetti
di raccomandazioni specifiche … sono …
 Punto Unico di Accesso (PUA)
 Unità Valutativa Integrata (UVI)
 Piano Assistenziale Individuale (PAI)
PUA
Punto Unico di
Accesso
UVI
Unità Valutativa
Integrata
PAI
Piano Assistenza
Individualizzata
LIVELLI
LIVELLI
FUNZIONI
FUNZIONIoggetto
oggettodella
dellaRACCOMANDAZIONE
RACCOMANDAZIONE
ENTI/SOGGETTI
ENTI/SOGGETTIcui
cuièèindirizzata
indirizzatalalaRACCOMANDAZIONE
RACCOMANDAZIONE
GOVERNO
GOVERNO
Nazionale
Nazionale(Macro
(Macro1)1)
MACRO
MACRO
POLITICOPOLITICOISTITUZIONALE
ISTITUZIONALE
POLITICI
POLITICIEEFUNZIONARI
FUNZIONARI
AMMINISTRATIVI
AMMINISTRATIVINAZIONALI
NAZIONALI
ISTITUZIONI/GOVERNO
ISTITUZIONI/GOVERNOSTATO
STATO-REGIONI
REGIONI--ENTI
ENTILOCALI
LOCALI
GOVERNO
GOVERNOLocale
Locale(Macro
(Macro2)2)
MESO
MESO
MICRO
MICRO
POLITICI
POLITICIEEFUNZIONARI
FUNZIONARI
AMMINISTRATIVI
AMMINISTRATIVIREGIONALI
REGIONALIED
ED
EELL
EELL
GESTIONE
GESTIONE
ORGANIZZATIVA
ORGANIZZATIVA(Meso
(Meso1)1)
ENTI
ENTIGESTORI
GESTORIAziende
Aziendesanitarie
sanitarie-ServIzi
ServIzisociali
socialiEELL
EELL--altri
altri
DIRETTORI
DIRETTORIGENERALI
GENERALI--STAFF
STAFF
(ausl/ao)(ausl/ao)-DIRIGENTI
DIRIGENTI
AMMINISTRATIVI
AMMINISTRATIVISERVIZI
SERVIZIEELL
EELL
GESTIONE
GESTIONE
PROFESSIONALE
PROFESSIONALE(Meso
(Meso2)2)
GRUPPI
GRUPPIPROFESSIONALI
PROFESSIONALInella
nellafase
fasedidi
pianificazione
pianificazioneorganizzativa
organizzativaeedidi
intervento
intervento
GRUPPI
GRUPPIPROFESSIONALI
PROFESSIONALI(dei
(dei
servizi,
servizi,società
societàscientifiche,
scientifiche,ecc)
ecc)
ASSISTENZIALE
ASSISTENZIALE(Micro)
(Micro)
PROFESSIONISTI
PROFESSIONISTInelle
nellefasi
fasididi
implementazione
implementazionedegli
degliinterventi
interventi
PROFESSIONISTI
PROFESSIONISTISINGOLI
SINGOLI
ORGANIZZATIVO
ORGANIZZATIVO -GESTIONALE
GESTIONALE
PROFESSIONALE
PROFESSIONALE
ENTI/SOGGETTI cui è indirizzata la RACCOMANDAZIONE
N° raccomandazioni
POLITICI E FUNZIONARI
AMMINISTRATIVI NAZIONALI
ISTITUZIONI/GOVERNO STATO REGIONI - ENTI LOCALI
ENTI GESTORI Aziende sanitarie ServIzi sociali EELL - altri
POLITICI E FUNZIONARI
AMMINISTRATIVI REGIONALI ED
EELL
32
DIRETTORI GENERALI - STAFF
(ausl/ao)- DIRIGENTI
AMMINISTRATIVI SERVIZI EELL
6
GRUPPI PROFESSIONALI nella fase di
pianificazione organizzativa e di
intervento
GRUPPI PROFESSIONALI (dei
servizi, società scientifiche, ecc)
PROFESSIONISTI nelle fasi di
implementazione degli interventi
PROFESSIONISTI SINGOLI
3
Accordo e peso/forza delle raccomandazioni
ACCORDO
PESO/FORZA
SE
ACCORDO
PESO/FORZA
Settore attività e “qualifica” rispondente
I risultati dei primi 953 questionari di
consensus raccolti
 Dal marzo all’ottobre 2012 sono stati raccolti 953 questionari di consensus
compilati da operatori sanitari e del sociale di Roma e del Lazio;
 Questo in occasione di Congressi, Assemblee, Seminari, Workshop, Corsi di
formazione;
 Agli eventi suddetti hanno partecipato operatori dei servizi territoriali
(Distretti, DSM, etc.) delle AUSL, operatori dei servizi dei Municipi e dei
Comuni, operatori di cooperative sociali di tipo A e B e di loro consorzi,
operatori di associazioni di volontariati, di altri soggetti del Terzo settore,
delle associazioni di cittadini e di portatori di patologie croniche, rare,
allievi di master di management sanitario e sociale, etc.
Consensus ai requisiti del Livello Macro “Politiche
Istituzionali” (Macro 1)
1.Garantire una unicità di governo istituzionale delle politiche
sanitarie e sociali integrate individuando, presso del Consiglio dei
Ministri, un Dipartimento che abbia la titolarità delle competenze
per l’integrazione sociale e sanitaria, coordinando le azioni del
Ministero della Salute e del Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali
2.Adottare il decreto sui profili delle Figure professionali sociali
previsto dalla L.328/00 e ridefinire con il Ministero dell’Istruzione e
dell’Università, nonché con il CUN i percorsi formativi per operatori
sanitari e sociali adeguati alle competenze e capacità necessarie
per la gestione dei livelli di prestazioni e servizi integrati tra sanità e
sociale nei territori.
3. Promuovere il Fascicolo Socio Sanitario Elettronico
4. Individuare le tipologie di soggetti dell’integrazione sociale e
sanitaria a livello nazionale.
5.Definire le tipologie di relazioni tra i soggetti e i portatori di
interesse dell’integrazione sociale e sanitaria;
3,9724771
2,2777778
4,0092593
2,2631579
4,018519
3,925234
3,845455
2,135593
2,092593
1,964912
Consensus ai requisiti del Livello Macro “Politiche
Istituzionali” (Macro 1)
6.Garantire che la definizione delle policy siano basate su
metodologie di analisi dei bisogni della popolazione residente
fondate sui dati storici e sulle direttrici di cambiamento della
domanda di medio e lungo termine (invecchiamento della
popolazione, cronicità, disabilità, dipendenze, fragilità, disagio ed
emarginazioni sociali).
7.Per le tipologie di soggetti dell’integrazione sociale e sanitaria
individuate dalla normativa nazionale ridefinire:
a) i Livelli di Assistenza (LEA + LIVEAS) con la contestuale
definizione dei corrispondenti interventi e prestazioni sanitarie e
sociali, integrate, coerenti ed in continuità con i processi di
promozione, prevenzione, cura, riabilitazione;
b) i livelli/requisiti minimi organizzativi e gestionali per garantire
l’azione comune dei servizi e degli operatori sanitari e sociali nel
percorso assistenziale "logico" dell'integrazione sociale e
sanitaria (accettazione/accoglienza, valutazione
multidimensionale, presa in carico globale e costruzione del piano
assistenziale individualizzato).
4,146789
2,368421
4,146789
2,410714
Consensus ai requisiti del Livello Macro “Politiche
Istituzionali” (Macro 1)
8.Declinare i criteri per la rimodulazione dell’offerta dei servizi
sociali e sanitari;
9.Costruire Linee Guida, condivise e definite a livello della
Conferenza Stato-Regioni, per definire requisiti comuni condivisi
di accreditamento orientati alla qualità, necessari per i soggetti
terzi per essere accreditati con i SSR e con gli enti locali per poter
offrire i loro servizi e partecipare alle gare pubbliche di
assegnazione
10.Definire i costi standard, condivisi e definiti a livello di
Conferenza Stato-Regioni, per i servizi, gli interventi e le
prestazioni sociali e sanitarie integrate offerti, verso i quali far
convergere l’organizzazione dei servizi da parte delle singole
Regioni e da usare come nomenclatore tariffario nazionale di
riferimento massimo, non superabile a livello delle singole Regioni
11.Allocare risorse adeguate a livello nazionale per sostenere lo
sviluppo delle reti di integrazione tra sanità e sociale a livello
regionale con particolare riferimento ad attività di ricerca,
sviluppo, formazione, aggiornamento professionale, costruzione
di flussi informativi nazionali a supporto della governance e del
monitoraggio delle reti regionali
3,722222
2,102041
4,009009
2,237288
4,081081
2,333333
4,036036
2,22807
Consensus ai requisiti del Livello Macro “Politiche
Istituzionali” (Macro 1)
12.Qualificare i sistemi informativi socio-sanitari integrati a livello
nazionale attraverso la implementazione di sistemi di indicatori e
standard per un monitoraggio sistematico dei servizi offerti da
parte degli erogatori accreditati, pubblici e privati, da parte della
Conferenza Stato-Regioni, al fine del controllo della qualità e delle
performance dei servizi erogati e per il monitoraggio della spesa in
un approccio di garanzia dei LIVEAS, della qualità e della
sostenibilità delle reti integrate di servizi sanitari e sociali
13.Favorire la raccolta delle buone pratiche normative, gestionali
e assistenziali per favorirne una divulgazione tra le Regioni e tra gli
operatori accreditati, pubblici e privati, in un approccio di crescita
della cultura della qualità, dell’efficacia, dell’efficienza,
dell’appropriatezza e della sostenibilità delle prestazioni erogate
14.Perseguire il consolidamento del sistema integrato pubblicoprivato dei servizi sanitari e dei servizi sociali
15.Definire gli strumenti normativi per favorire lo sviluppo della
gestione associata (tra soggetti istituzionali) nella logica di
sussidiarietà verticale, solidaristico-assicurativa superando la
logica contributivo – capitaria
4,071429
2,322034
4,044643
2,206897
3,800000
2,150943
3,747573
2,106383
Consensus ai requisiti del Livello Macro “Politiche
Istituzionali”
 Livello del Governo Nazionale (Macro1)
5
4,5
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
0
livello di gradimento
rac.15
rac.14
rac.13
rac.12
rac.11
rac.10
rac.9
rac.8
rac.7
rac.6
rac.5
rac.4
rac.3
rac.2
rac.1
Peso/Forza
Consensus ai requisiti del Livello Macro “Politiche
Istituzionali” (Macro 2)
1.Allocare risorse adeguate a livello regionale e degli Enti Locali
subordinati, prevedendo meccanismi di programmazione integrata e di
cofinanziamento dei servizi, per sostenere lo sviluppo delle reti territoriali
di integrazione tra sanità e servizi con particolare riferimento ad attività di
ricerca, sviluppo, formazione, aggiornamento professionale, costruzione di
flussi informativi regionali a supporto della governance e del monitoraggio
delle reti territoriali.
2.Per garantire l’azione comune dei servizi e degli operatori sanitari e sociali
nel percorso assistenziale "logico" dell'integrazione sociale e sanitaria, nei
livelli minimi organizzativi/gestionali nazionali:
A) vengono definiti i possibili luoghi integrati di accoglienza e accettazione;
B) viene previsto l'obbligo di utilizzo di strumenti di valutazione integrata
socio-sanitaria multidimensionale e multi professionale ;
C) vengono indicati i criteri per la presa in carico e la continuità
assistenziale;
D) viene previsto l'obbligo di utilizzo di strumenti di pianificazione e
monitoraggio integrati degli interventi socio-sanitari sui singoli pazienti
3.Nel Programma Nazionale Linee Guida e/o a livello regionale vengono
redatte Linee Guide sulle evidenze scientifiche relative:
a) ai “luoghi” di accettazione e accoglienza integrata territoriale;
b) agli strumenti di valutazione integrata;
c) alle modalità della presa in carico e della continuità assistenziale;
d) agli strumenti di pianificazione e monitoraggio integrati degli interventi
socio-sanitari sui singoli pazienti
4,099099
2,368421
4,036364
2,345455
3,971698
2,192982
Consensus ai requisiti del Livello Macro “Politiche
Istituzionali” (Macro 2)
4.Garantire una unicità di gestione istituzionale delle
politiche socio sanitarie, socio assistenziali e sociali
unificando le competenze degli attuali Assessorati Regionali
preposti (Assessorato alla Salute e Assessorato alle Politiche
Sociali)
5. Favorire una coincidenza degli ambiti territoriali di
programmazione (Distretti sanitari e Zone Sociali) nella
Regione onde favorire una integrazione delle politiche per
territori dati;
6. Organizzare e articolare su base regionale e locale la
partecipazione delle formazioni sociali e dei cittadini a:
consultazione, concertazione, co-progettazione, cogestione/co-responsabilità, controllo partecipato.
7. Declinare la rimodulazione dell’offerta nella disponibilità
dei servizi sociali e sanitari, favorendo il riequilibrio
territoriale e la contestualizzazione dell’offerta
3,945455
2,127273
3,981132
2,12963
3,862385
2,00000
3,971429
2,240741
Consensus ai requisiti del Livello Macro “Politiche
Istituzionali” (Macro 2)
8.Individuare i “luoghi” istituzionali, organizzativi e
gestionali dell’integrazione sociale e sanitaria a livello
regionale e locale.
9. Ridefinire con i Policlinici Universitari e gli Atenei presenti
nelle singole Regioni i percorsi formativi, stage, tirocini
destinati a per operatori sanitari e sociali adeguati alle
competenze e capacità necessarie per la gestione dei livelli
di prestazioni e servizi integrati e in base agli obiettivi
definiti in sede regionale; con professionale, a titolarità
regionale e provinciale, i titoli ed i percorsi formativi delle
professionalità sociali e sanitarie di competenza.
10.Definire la prospettiva del “Piano Regolatore” dei servizi
integrati alla persona a livello regionale e nelle sue
declinazioni a livello territoriale (Piani Aziendali, Piani di
Zona, Accordi di Programma, etc.);
11.Definire i collegamenti con le “altre” programmazioni
(ambiente, agricoltura, lavoro, istruzione, formazione
professionale, etc.);
3,888889
2,055556
4,082569
2,293103
3,890909
2,018182
3,900000
2,134615
Consensus ai requisiti del Livello Macro “Politiche
Istituzionali” (Macro 2)
12. Definire l’identificazione del “portafoglio” di servizi ed
interventi sociali, sanitari, socio-sanitari erogabili, in quanto
elemento costitutivo dei LEA, 3° livello, e dei LIVEAS;
13. Definire gli atti della programmazione integrata sociale e
sanitaria a livello territoriale favorendo l’adozione di strumenti
unitari con particolare riferimento a: profilo di comunità,
obiettivi, programmazione di settore, monitoraggio e
valutazione.
14. Costruire un processo di programmazione integrata e di
rimodulazione dell’offerta dei servizi sociali e sanitari.
15. Le regioni recepiscono nei propri atti amministrativi i
livelli minimi organizzativi/gestionali nazionali in merito: A) ai
possibili luoghi integrati di accoglienza e accettazione; B)
all'obbligo di utilizzo di strumenti di valutazione integrata
socio-sanitaria multidimensionale e multi professionale; C)
alla definizione delle modalità di presa in carico e di continuità
assistenziale; D) all'obbligo di utilizzo di strumenti di
pianificazione e monitoraggio integrati degli interventi sociosanitari sui singoli pazienti
3,944444
2,148148
4,027523
2,140351
4,027273
2,283019
3,827273
2,210526
Consensus ai requisiti del Livello Macro “Politiche
Istituzionali”
 Livello del Governo Locale (Macro2)
5
4,5
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
0
.1 c.2 c.3 c.4 c.5 c.6 c.7 c.8 c.9 .10 .11 .12 .13 .14 .15
c
ra ra ra ra ra ra ra ra ra rac rac rac rac rac rac
livello di gradimento
Peso/Forza
Consensus ai requisiti del Livello Meso Organizzativo
Gestionale
1 Costruire atti aziendali e contratti unitari, certi e chiaramente
determinati, per l’integrazione socio-sanitaria.
2 Gli enti gestori (ASL e EE.LL) individuano ed attivano, definendo le regole di
funzionamento organizzativo, i Punti Unici di Accesso (o altra definizione)
territoriali e le modalità di presa in carico e di continuità assistenziale
3. Progettare e implementare la formazione continua su destinatari,
contenuti e dimensioni dell'integrazione sociosanitaria sempre con il
coinvolgimento degli operatori sanitari e operatori sociali
4. Definire le competenze specifiche, i soggetti, l’assetto organizzativo, le
funzioni e le attività, i piani programmatici per ognuno dei settori tipici
dell’integrazione sociale e sanitaria.
5. I responsabili amministrativi e i professionisti sanitari e sociali degli enti
gestori condividono: a) gli obiettivi di medio-lungo termine della
implementazione dei percorsi assistenziali integrati socio-sanitari; b) il
sistema di valutazione di qualità dei percorsi; c) le modalità di utilizzo dei
dati/risultati della valutazione per la loro "rendicontazione" ai cittadini;
d) il monitoraggio dell’impatto sul territorio di competenza di pratiche
d’integrazione e miglioramenti nel benessere delle persone
6. I professionisti sanitari e sociali degli enti gestori (ASL e EELL), sulla base
delle linee Guida nazionali e/o regionali costruiscono gli strumenti
organizzativi, operativi, informativi (standard di intervento e di prodotto)
necessari per il funzionamento dei PUA, dell'Unità di Valutazione Integrata
(UVI), della presa in carico e della continuità assistenziale; del Piano
Assistenziale Individuale (PAI)
4,045455
2,339286
4,021277
2,22807
4,00000
2,236364
4,026786
2,272727
3,981982
2,163636
3,981818
2,2000
Consensus ai requisiti del Livello Meso Organizzativo
Gestionale
 Livello della Gestione organizzativa (Meso1)
5
4,5
4
3,5
3
Livello di gradimento
2,5
Peso/Forza
2
1,5
1
0,5
0
rac. 1
rac. 2
rac. 3
rac. 4
Consensus ai requisiti del Livello Meso Organizzativo
Gestionale
 Livello della Gestione Professionale (Meso 2)
5
4,5
4
3,5
3
Livello di gradimento
2,5
Peso/Forza
2
1,5
1
0,5
0
rac.1
rac.2
Consensus ai requisiti del Livello Micro Professionale
1. I professionisti sanitari e sociali degli enti gestori (ASL e EELL):
a) implementano quanto programmato per il funzionamento dei
PUA, dell'Unità di Valutazione Integrata (UVI), della presa in carico e
della continuità assistenziale; del Piano Assistenziale Individuale
(PAI);
b) curano la raccolta dei dati relativi a tali fenomeni ed
eventualmente quelli ulteriori individuati nel sistema di valutazione
di qualità;
c) effettuano almeno un audit annuale di valutazione e
propongono, nel caso, i cambiamenti da apportare per migliorare la
qualità del modello di integrazione socio-sanitario sperimentato
2. Almeno il 50% della formazione continua dei professionisti
sanitari e sociali degli enti gestori che operano in prevalenza nei
settori ad alta integrazione socio-sanitaria, deve essere effettuata
congiuntamente
3. I professionisti sanitari e sociali degli enti gestori valutano
almeno una volta all'anno i risultati delle indagini di monitoraggio
della soddisfazione degli operatori e dei cittadini e utenti sulla
qualità della integrazione tra professionisti, coinvolgimento degli
utenti/famiglie, continuità assistenziale, ecc.
3,825243
2,096154
3,923077
2,185185
3,914286
2,296296
Consensus ai requisiti del Livello Micro
Professionale
 Livello Assistenziale (Micro)
5
4,5
4
3,5
3
Livello di gradimento
2,5
Peso/Forza
2
1,5
1
0,5
0
rac.1
rac.2
rac.3
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Giorgio Banchieri - Provincia di Pisa