Italia
dall’unità alla prima guerra mondiale
IL GOVERNO DELLA DESTRA
La solenne seduta del primo Parlamento nazionale, il 14 marzo 1861,
in cui venne proclamato re d’Italia Vittorio Emanuele II
Il Regno d’Italia
• Regno d’Italia era uno stato liberale fondato su
una costituzione
– Potere esecutivo: al re e ai suoi ministri
– potere legislativo: al parlamento bicamerale
• Senato di nomina regia
• Camera eletta a suffragio censitario (2% della
popolazione)
• Frattura fra paese reale e paese legale
Orientamenti politici e parlamentari
• Destra storica e Sinistra storica: entrambe di
orientamento liberale
• La Destra governò dal 1861 fino al 1876, anno
in cui salì al potere la Sinistra, fino agli
avvenimenti noti come crisi di fine secolo
(1896)
La situazione economica del nuovo
stato
• Problema economico (dissesto finanziario)
• Obiettivo: pareggio di bilancio (Quintino Sella)
• per circa dieci anni l’Italia non poté ridurre le spese militari
(guerre 1866 vs Austria per annessione Veneto, 1870 vs
Stato Pontificio per annessione Lazio)
• Stato costretto a indebitarsi
• Provvedimenti:
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introduzione del corso forzoso della lira
svendite di proprietà demaniali
confisca di beni ecclesiastici
imposte indirette sui beni di largo consumo
più odiosa delle tasse, quella sul macinato (1868)
La tassa sul macinato
«Il mugnaio doveva pagare al fisco la tassa
in ragione dei giri; ma a seconda della
diversità tra mulino e mulino, anzi da
macina a macina, il prodotto di un ugual
numero di giri variava... si aggiunga che il
mugnaio, tenuto a pagare la tassa in
ragione dei giri, nel farsi rimborsare dal
cliente... doveva e non poteva altrimenti
che conteggiargli la tassa secondo il peso.
E giri e peso non andavano mai d'accordo;
e fisco, mugnai, clienti, ognuno si riteneva
danneggiato e derubato e ingannato»
(da Il mulino del Po di Riccardo Bacchelli
ed. Oscar Mondadori vol. 3 - pag. 85)
Piemontesizzazione
• Piemontesizzazione: applicazione in tutta la penisola
della legislazione vigente nel Regno di Sardegna; al Sud
vennero inviati molti funzionari del Nord
• Tra le nuove leggi piemontesi:
– libero scambio (permise l’ingresso nel paese di manufatti
britannici a basso costo; nel Sud ciò provocò la rovina di
moltissimi artigiani e la chiusura di tutti gli impianti
industriali che il governo borbonico aveva tentato di
attivare)
– coscrizione obbligatoria (25 000 giovani si diedero alla
macchia, dopo il 1861, per evitare l’odiato servizio militare)
Il brigantaggio
Carmine Crocco
Arcangela Cotugno (a sx),
moglie del brigante Rocco
Chirichigno
Giuseppe Schiavone
La protesta contro il “governo straniero” assunse la forma della protesta armata, dando vita al fenomeno del brigantaggio (Lo stato
italiano impiegò 120 000 soldati per sconfiggere il fenomeno e i briganti uccisi o fatti prigionieri furono più di 5 000)
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http://www.youtube.com/watch?NR=1&feature=endscreen&v=SdASUnnO7wU (film «Li Chiamarono Briganti»)
http://www.youtube.com/watch?v=zilr1u9GBhg (documentario)
Brigantaggio nell’Italia meridionale
IL GOVERNO DELLA SINISTRA
Successi della Destra storica
• Nel 1876 venne finalmente raggiunto il pareggio
di bilancio
• lo stato era riuscito ad aumentare notevolmente
le linee ferroviarie
• completato l’unità nazionale (Veneto e Lazio)
• schiacciato il brigantaggio
• evitato il collasso finanziario
• Tutto questo ottenuto con pesanti ripercussioni
sociali
La Sinistra al potere e il
trasformismo
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1876: esigenza di un rinnovamento  Presidente del Consiglio: Agostino Depretis, esponente della Sinistra
moderata
Nel 1882 la Sinistra storica vince le elezioni, ma la Destra ottiene un buon risultato e, per la prima volta viene
eletto un deputato socialista (Andrea Costa). In seguito a questo risultato i leader degli schieramenti opposti,
Depretis e Minghetti, si accordarono per costruire un’ampia formazione politica di centro che isolasse le “ali
estreme” del Parlamento, da un lato i conservatori e reazionari di Destra, dall’altro la nuova Sinistra, definita
Estrema (quella socialista e radicale). In realtà il trasformismo portò a costituire maggioranze diverse a seconda
della legge da approvare, con scambi di favori, non sempre puliti, tra il governo e i parlamentari. In una parola,
portò al dilagare della corruzione
Agricoltura e industria negli anni
Ottanta
• Abrogazione della tassa
sul macinato (1880) e il
corso forzo della lira
(1883)
• Inchiesta Jacini (1887)
• I grandi proprietari del
Sud e gli industriali del
Nord iniziarono a
chiedere misure
protezionistiche
Le riforme del governo Depretis
1877
Legge Coppino: ribadisce l’obbligo scolastico dai 6 ai 9 anni e fissa sanzioni per i genitori
inadempienti
1880
Avvio dell’abolizione della tassa sul macinato
1882
Legge elettorale che allarga il diritto di voto abbassando il limite di età a 21 anni e diminuisce il
censo (da 40 a 20 lire). L’elettore deve saper leggere e scrivere. Alle elezioni politiche del 1882 viene
eletto il primo deputato socialista, Andrea Costa
1883
Abolizione del corso forzoso della lira
Protezionismo
ed emigrazione di massa
http://paginecorsare.myblog.it/archive/2009/08/29/emigrazione-italiana-edeuropea.html (foto di emigranti)
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L’economia italiana negli anni Ottanta
fece grandissimi progressi
Per tutelare il mercato interno dalla
concorrenza straniera, nel 1887 venne
abbandonato il libero scambio (tariffa
doganale)
Avvantaggiò l’industria del cotone e
quella siderurgica, ma danneggiò quegli
agricoltori del Meridione che avevano
investito in prodotti da esportazione,
come gli agrumi, il vino e l’olio
Meridione diventa una specie di
mercato coloniale del nord
Estensione del protezionismo ai cereali;
avvantaggiò i grandi produttori
meridionali, che rappresentavano il ceto
meno dinamico
Accentuazione del divario tra Nord e
Sud
Intorno al 1890 cominciò il grande
esodo di emigranti meridionali (si
trattava soprattutto di braccianti) verso
l’America
Francesco Crispi
• 1887: Francesco Crispi, Presidente del
Consiglio
• Obiettivo: trasformare l’Italia in una
grande potenza, sul modello tedesco
(stile autoritario di governo,
ammiratore di Bismarck)
• Rafforzò i legami militari con la
Germania ed entrò in contrasto con la
Francia
• embargo e tariffa doganale: le
esportazioni italiane calarono di circa il
40%, con gravissime ripercussioni sia al
Nord - esportatore di seta - che al Sud esportatore di vino e prodotti agricoli
Vignetta caricaturale su Crispi, raffigurato come il
pallone aerostatico "Ciccio", pubblicata sul n. 36 (1895)
del giornale umoristico di Bologna La Rana. Il titolo
recita: «Globo furbovolponico-politico-aerostatico a
prova di bomba e pistola».
La nascita del Partito socialista
• Nel 1892 a Genova
nacque il Partito
socialista
• Inizialmente guidato da
Filippo Turati (concezione
gradualista)
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(http://vimeo.com/19825711)
La repressione delle rivendicazioni
popolari
• In Sicilia: Fasci dei lavoratori (vino, frutta,
zolfo)
• Nell’autunno 1893, le agitazioni dei lavoratori
cominciarono a farsi violente
• Il 3 gennaio 1894, Crispi inviò nell’isola 40000
soldati, che procedettero ad arresti di massa e
allo scioglimento di tutte le associazioni dei
lavoratori
La politica coloniale
• 1869: la Compagnia Rubattino di Genova aveva acquistato, con
soldi pubblici la desolata baia di Assab, in Eritrea
• 1885: l’Italia occupò anche il porto di Massaua; ma non appena le
truppe italiane tentarono di penetrare nell’entroterra incontrarono
l’opposizione dell’imperatore d’Etiopia
• 1887: una colonna di 500 soldati cadde in un’imboscata a Dogali
• 1889: trattato di Uccialli. Si trattava di un accordo commerciale; ma
da parte italiana, tuttavia, si ritenne che l’Etiopia, stipulando quel
trattato, avesse accettato di delegare all’Italia la propria politica
estera. L’imperatore Menelik, ovviamente, rifiutò una simile
interpretazione
• 1895: conflitto aperto
• Scontro risolutivo ebbe luogo ad Adua, il 1° marzo 1896
(http://www.youtube.com/watch?v=gbGL5E7u8U4&feature=related |
http://www.youtube.com/watch?v=wXYMJ9gM89o )
La crisi di fine secolo
• Dopo Adua, Crispi dovette dimettersi
• 1896 tornò al potere la Destra con Antonio di
Rudinì
– doppio pericolo: i cattolici (ostili al Risorgimento)
e i socialisti.
• A Milano, nel maggio 1898, sciopero generale
– intervenire l’esercito: violenze di Bava-Beccaris
(82 morti, Turato arrestato condannato a 12 anni);
Umberto I si congratulò
La crisi di fine secolo
• 1899-1900: generale Luigi Pelloux… leggi
eccezionali, che proibivano lo sciopero…
limitavano la libertà di stampa
• Repubblicani e socialisti si opposero con la
tecnica dell’ostruzionismo
Uccisione di Umberto I
• Il 29 luglio 1900, l’anarchico
Gaetano Bresci uccise con tre
colpi di pistola il re Umberto I
• L’ «Avanti!» definì Bresci
“pazzo criminale
• Scheda video riassuntiva
(dall’unità fino all’uccisione di
Umberto I):
http://www.youtube.com/wat
ch?v=I9cdGxz7qxs
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