L’Italia dall’unità alla guerra
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La politica economica della Destra
La Sinistra al potere
La crisi di fine secolo
L’età di Giolitti
I primi anni del Regno
1861
governo della Destra storica
Soluzione questioni
territoriali
 1866: Veneto, Friuli
e Venezia Giulia
(guerra austro-prussiana)
 1870: conquista
di Roma
(guerra franco-prussiana)
Accentramento
amministrativo:
estensione Statuto
albertino
1876
La politica economica
della Destra storica
1861
Unificazione
economica
Creazione di
infrastrutture
Pareggio
di bilancio
1876
Unificazione monetaria
e doganale
Unificazione del sistema
fiscale
• Costruzione rete
ferroviaria
• Strade e poste
Politica liberoscambista: apertura
dei mercati esteri
Si acuisce
la “questione
meridionale”
Politica di investimenti
Debito pubblico ereditato
 Brigantaggio
 Repressione
militare
La Sinistra storica al potere
Depretis
1876
Programma
 estensione
del suffragio
 istruzione
obbligatoria
 sgravi fiscali
1887
1882: diritto di voto
maschile esteso
dal 2% al 7%
1887: legge Coppino
obbligo istruzione
elementare
1884: abolizione
tassa sul macinato
Indirizzi di governo
Trasformismo
grande centro
Protezionismo
economico:
 tariffa doganale
1887
 sviluppo
siderurgia e
meccanica
Il governo di Crispi
Crispi
1887
1896
Rafforzamento
esecutivo
 Codice Zanardelli:
abolizione della
pena di morte
Politica estera
Ampliamento dei
poteri dei prefetti
e della pubblica
sicurezza
• Triplice alleanza
1887 rinnovo
• politica filotedesca
Autoritarismo,
repressione
tensioni sociali:
 stato d’assedio
 leggi eccezionali
 socialismo fuori
legge
Impresa coloniale
Eritrea dal 1882
 massacro
di Dogali 1887
 sconfitta di Adua
1896
Conflitti e tensioni sociali
Crisi
di fine
secolo
1898
Autoritarismo repressivo
di Crispi
Sconfitta di Adua
Rincaro del pane
soprattutto a causa dell’altissimo prezzo del pane in tutte le
regioni si verificarono delle proteste. A Milano il generale Bava
Beccaris in seguito a una rivoltà prese a cannonate la città e fece
decine di morti e centinaia di feriti.
Epilogo della crisi
di fine secolo
29 luglio 1900:
l’anarchico Gaetano
Bresci uccide Umberto I,
“per vendicare i morti
del 1898”
(secondo Bresci,
il re era responsabile
della repressione
della manifestazione
operaia di Milano del 5
maggio 1898).
A Umberto I successe
Vittorio Emanuele III
Giolitti governò per un trentennio
salì al potere già nel 1891
ma è dal 1901 che dominò la scena politica,
fino al 1914
Liberalismo
progressista:
 neutralità dello stato
di fronte ai conflitti sociali:
Giolitti lasciò liberi gli
operai di svolgere le
manifestazioni; questo
permise loro di ottenere
aumenti salariali e quindi
un livello di vita migliore
Riforme sociali
 tutela del lavoro
e assistenza sociale
 istruzione elementare
di stato (la scuola elementare
passò sotto la tetuela dello
stato); il tasso di
analfabetismo si dimezzò.
Favorì il decollo industriale
mantenendo il protezionismo, attirando
capitali stranieri per gli investimenti; si
formò il triangolo industriale MilanoTorino-Genova
La politica di Giolitti
Guerra
di Libia
1911-12
Tattica
trasformista
cerca
l’appoggio di
diverse parti
politiche
Ricerca
del consenso del
movimento
nazionalista
Ingresso nella vita politica
dei cattolici
in funzione antisocialista
1912: suffragio
universale
maschile
1913: elezioni
politiche
a suffragio
universale
Patto
Gentiloni
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La rivoluzione demografica