LA COMUNICAZIONE 1 GRAMMATICA E PRATICA PER OGNI OPERATORE BUON SANITARIO Dott. PAOLO TOFANINI - DIRETTORE MEDICO OSPEDALE “S. SPIRITO” di Casale Monferrato - “MAURIZIANO” di Valenza 1 2 Paolo Tofanini 3 Paolo Tofanini 4 Paolo Tofanini 5 Paolo Tofanini 6 Paolo Tofanini 7 Paolo Tofanini 8 Paolo Tofanini 9 Paolo Tofanini 10 Paolo Tofanini 11 Paolo Tofanini 12 Paolo Tofanini 13 Paolo Tofanini 14 Paolo Tofanini 15 Paolo Tofanini 16 Paolo Tofanini 17 Paolo Tofanini 18 Paolo Tofanini 19 Paolo Tofanini COMUNICARE deriva dalla lingua latina COMMUNICARE, un verbo collegato alla parola COMMUNIS 20 Paolo Tofanini vale a dire COMUNE. Communicare quindi indicava l’azione di METTERE in comune RENDERE comune. 21 Paolo Tofanini È un concetto che si può esprimere in vari modi. Si può infatti comunicare qualcosa nel senso di trasmettere, trasmettere diffondere, diffondere nel parlare o nello scrivere. Paolo Tofanini 22 Notizie, messaggi, idee, informazioni vengono comunicate ogni giorno da radio e giornali. Il nucleo centrale del termine si è ampliato, e molte altre parole ne hanno tratto origine. Una di queste è, appunto, 23 Paolo Tofanini E naturalmente si comunicano sentimenti, sensazioni e stati d’animo. 24 Paolo Tofanini “Al cittadino strumenti per valutare il SSN: offrire al cittadino le conoscenze necessarie per valutare l'operato delle strutture sanitarie e il corretto utilizzo delle risorse impiegate.” E' uno degli impegni del nuovo direttore dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). 25 Paolo Tofanini Con il “nuovo corso”, tra le attuali funzioni dell'Agenzia, verranno potenziate, nelle intenzioni di Moirano, i compiti di monitoraggio e valutazione del Servizio sanitario nazionale - spiega in una nota - con l'obiettivo di garantire la qualità delle cure, attraverso un processo continuo che utilizzi strumenti di analisi,di informazione al cittadino, di possibilità di bench-marking tra realtà regionali diverse nonché tra singole Aziende e strutture sanitarie. 26 Paolo Tofanini In altre parole, monitoraggio, informazione, comparazione. Occorre promuovere la CONOSCENZA, anche in termini di formazione degli operatori, delle numerose realtà di eccellenza che sono presenti nel nostro Paese, al nord, ma anche al centro e al sud". "A questo riguardo - ha precisato Moirano - credo sia doveroso impegnarci per offrire al cittadino le conoscenze necessarie per valutare l'operato delle strutture e il corretto utilizzo delle risorse impiegate 27 Paolo Tofanini 28 Paolo Tofanini 29 Paolo Tofanini 30 Paolo Tofanini 31 Paolo Tofanini 32 Paolo Tofanini 33 Paolo Tofanini Quando parliamo con qualcuno, la prima cosa da fare è spedire il messaggio nella porta giusta 34 Paolo Tofanini I cinque sensi sono le nostre finestre sul mondo, le nostre porte percettive spalancate sulla realtà esterna. 35 Paolo Tofanini La vista, l’udito, il tatto, il gusto e l’olfatto sono le vie d’ingresso degli stimoli che riceviamo dal mondo esterno. Paolo Tofanini 36 I sistemi sensoriali agiscono in due direzioni: ci mettono in grado di decodificare le informazioni provenienti dall’esterno e ci forniscono la materia per costruire o ricostruire le esperienze con la mente. 37 Paolo Tofanini La capacità del nostro cervello di creare immagini o suoni mai vissuti si fonda proprio sulla elaborazione di esperienze sensoriali. 38 Paolo Tofanini Queste, archiviate nella memoria, sono poi assemblate secondo nuovi schemi e con una logica che risponde a caratteristiche individuale. 39 Paolo Tofanini Ciò genera prodotti originali: pensiamo, ad esempio, alla pittura, alla scultura, alla musica e a tutte le forme di creazione Artistica. Paolo Tofanini 40 Con i sensi si percepiscono immagini, suoni, sensazioni, sapori e odori che, passando per i canali sensoriali, possono contribuire a costruire la nostra rappresentazione interna soggettiva della realtà esterna. 41 Paolo Tofanini Quale sia la forma di archivio preferito, però, ciò dipende dal canale sensoriale dominante in ciascuno di noi. 42 Paolo Tofanini Pertanto, se entriamo dall‘INGRESSO PREFERENZIALE, è più che certo che troveremo la disponibilità del nostro interlocutore ad ascoltare tutto quello che noi abbiamo da dire. 43 Paolo Tofanini E POI, UNA VOLTA CHE SIAMO RIUSCITI AD ENTRARE DALLA PORTA PRINCIPALE, BEN APERTA E’ TUTTO PIU’ AGEVOLE, ANCHE SE… Paolo Tofanini 44 dobbiamo ricordarci che, quando si conversa con qualcuno, è essenziale parlare con chiarezza e con calore al suo cervello: forse capirà! 45 Paolo Tofanini 46 Paolo Tofanini 47 Paolo Tofanini LA VENDITA E L’ACQUISTO CURE PAZIENTI EMPOWERMENT Conoscenza Paolo Tofanini Condivisione Partecipazione La Mission 48 49 Paolo Tofanini 50 Paolo Tofanini 51 Paolo Tofanini 52 Paolo Tofanini MIGLIORAMENTO QUALITA’ PRESTAZIONI EROGATE 53 Paolo Tofanini MIGLIORAMENTO QUALITA’ PRESTAZIONI EROGATE 54 Paolo Tofanini 55 Paolo Tofanini 56 Paolo Tofanini 57 Paolo Tofanini Le indagini di CLIMA FATTORI DI CRITICITA’ AMBIENTALE ANALISI AMBIENTE ESTERNO MISSION ANALISI AMBIENTE INTERNO Opzioni strategiche 58 Paolo Tofanini Dimensioni analizzate Conflitti Struttura Responsabilità Responsabilità CLIMA ORGANIZZATIVO Accettazione dei rischi Sostegno Calore Standard/livello di prestazione Identità Identità 59 Paolo Tofanini Dimensioni analizzate Scala valoriale percepita 1 Struttura opprimente 5 Struttura Approccio burocratico Responsabilità Responsabilità Ricompensa a “pioggia” pioggia” Sistema di ricompensa Cultura burocratica Accettazione del rischio Struttura valorizzante Approccio manageriale Ricompensa mirata Cultura imprenditoriale 60 Paolo Tofanini Dimensioni analizzate Scala valoriale percepita 1 5 Calore Clima “tropicale” tropicale” Clima conflittuale Conflitto Clima collaborativo Competitivo Ambiente Dialettico Impegno professionale High performance Clima “polare” polare” Low performance Anarchia Identità Identità Adhocrazia 61 Paolo Tofanini 62 Paolo Tofanini 63 Paolo Tofanini 64 Paolo Tofanini Facimme ammuina! All'ordine Facite Ammuina: tutti chilli che stanno a prora vann' a poppa e chilli che stann' a poppa vann' a prora: chilli che stann' a dritta vann' a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann' a dritta: tutti chilli che stanno abbascio vann' ncoppa e chilli che stanno ncoppa vann' vascio passann' tutti p'o stesso pertuso: chi nun tiene nient' a ffà, s'aremeni a 'cca e a 'll à 65 Paolo Tofanini Facciamo confusione! All'ordine Fate Confusione: tutti quelli che stanno a prora vanno a poppa e quelli che stanno a poppa vanno a prora, quelli che stanno a destra vanno a sinistra e quelli che stanno a sinistra vanno a destra. Tutti quelli che stanno di sotto vanno di sopra e quelli che stanno di sopra vanno di sotto passando tutti per lo stesso buco: chi non ha nulla da fare, girovaghi qua e là. 66 Paolo Tofanini Come siamo e come ci sentiamo STILE Comportamento organizzativo Carattere,Valori, Percezione del “self” (come uno si vede) 67 Paolo Tofanini Il Leader Ha capacità di trasferire agli altri le proprie idee senza dover parlare: Infatti c’è qualcosa in lui che gioca nel profondo degli animi. 68 Paolo Tofanini LA LEADERSHIP È quella facoltà innata, basata sulla “Comunicazione Corporea” OGNUNO PUO’ (DEVE) ESSERE UN LEADER 69 Paolo Tofanini QUALITA’ DELLA VITA REGOLE DI BUON COMPORTAMENTO, una specie di BON TON, che, a prescindere dallo stile adottato, permettono di conseguire più consistenti risultati positivi sul piano della COMUNICAZIONE 70 Paolo Tofanini I 2 presupposti fondamentali I concetti devono essere coerenti con il criterio che la comunicazione è strumento di ognuno di noi, nella sua condizione di Soggetto organizzativo e operativo. L’obiettivo è stabilire come possiamo dotarci di strumenti adeguati che ci consentano di convincere le persone a vedere le cose in modo coerente con la nostra giusta visione (cioè onesta) delle cose. 71 Paolo Tofanini La conoscenza E’ il frutto di accumulo di informazioni che sono l’oggetto che viene scambiato in qualsiasi rapporto di comunicazione. comunicazione Il rapporto di comunicazione si sviluppa attraverso il trasferimento di un messaggio fra un trasmittente ed un ricevente Paolo Tofanini 72 FORMA Modo con cui si comunica Paolo Tofanini Non vi è scissione CONTENUTO Valore di ciò che viene scambiato in forma di messaggio Messaggio 73 Messaggio Lo stesso messaggio convogliato attraverso forme distinte ottiene risultati diversi FORMA UTILIZZANDO Codici Strumenti Regole 74 Paolo Tofanini Messaggio Canale di comunicazione Trasmittente SENSO Fonti di Disturbo CONTENUTO CONTENUTO SIGNIFICATO Ricevente 75 Paolo Tofanini LE LEGGI DELLA COMUNICAZIONE z 1° Legge (ésprit des escoliers): - Spesso si ha la certezza di aver detto delle cose che invece non sono state dette, Quanto sopra in termini sia di qualità (forma approssimativa) che di quantità. Necessità sempre di un linguaggio “pieno” Necessità di correlare sempre la forma al contenuto, cioè la cosiddetta - IL MESSAGGIO DEVE ESSERE EFFETTIVAMENTE TRASMESSO COMUNICAZIONE A PROVA DI CRETINO ! 76 Paolo Tofanini LE LEGGI DELLA COMUNICAZIONE z 2° Legge IL MESSAGGIO DEVE ESSERE EFFETTIVAMENTE RICEVUTO - Contano ovviamente gli ACCORDI fra TRASMITTENTE e RICEVENTE 77 Paolo Tofanini LE LEGGI DELLA COMUNICAZIONE z 3° Legge IL MESSAGGIO DEVE ESSERE TALE DA AVERE FORMA CONDIVISIBILE - - Ovviamente il contenuto deve essere plausibile e accettabile dalla “maggioranza” degli ascoltatori o comunque dai “giusti”, cioè delle persone oneste e che non hanno pregiudizi Paolo Tofanini 78 LE LEGGI DELLA COMUNICAZIONE z 4° Legge IL RICEVENTE DEVE POTER CAMBIARE COMPORTAMENTO IN COERENZA CON IL CONTENUTO DEL MESSAGGIO TRASMESSO Sarebbe saggio potersi “scegliere” scegliere” i riceventi ! 79 Paolo Tofanini LE LEGGI DELLA COMUNICAZIONE Corollario alla 1° Legge ANCHE NON TRASMETTERE MESSAGGI E’ COMUNICAZIONE z (il silenzio è d’oro ?! Il pettegolezzo non è comunicare !) 80 Paolo Tofanini 81 Paolo Tofanini 82 Paolo Tofanini 83 Paolo Tofanini 84 Paolo Tofanini 85 Paolo Tofanini GESTIONE DEL DISSERVIZIO Come comportarsi quando viene segnalata insoddisfazione o scarso gradimento da parte del cliente/utente/cittadino. La gestione del disservizio racchiude tutte quelle azioni che un’organizzazione deve compiere nel momento in cui riceve una segnalazione da parte di clienti e utenti di bassa soddisfazione rispetto al prodotto/servizio erogato86 Paolo Tofanini Questa azione attiene, da una parte, alla prevenzione del disservizio, quindi ha a che fare con tutta quella serie di controlli volti ad evitare insoddisfazioni da parte dei propri clienti e utenti; dall’altra, è legata alla fase di trattamento e gestione dei reclami e suggerimenti , una volta che essi sono stati segnalati. 87 Paolo Tofanini La gestione del DISSERVIZIO serve anche a tenere sotto controllo e monitorare le possibili reazioni negative dell'utente di fronte a un disservizio che si è già verificato: talvolta un intervento tempestivo può, addirittura, capovolgere la sensazione dell'utente, trasformando il disservizio in un EVENTO POSITIVO. Paolo Tofanini 88 Per gestire correttamente un disservizio è importante: A) Individuare, all'interno del processo, le fasi nelle quali è possibile che si verifichino disservizi (errori, ritardi, incomprensioni tra operatore e utente); 89 Paolo Tofanini Per gestire correttamente un disservizio è importante: B) Classificare i tipi di disservizio prevedibili (ad esempio): -legati ai tempi; -legati alla qualità materiale dei prodotti (???!); -legati alla relazione tra utente e personale del servizio. 90 Paolo Tofanini Per gestire correttamente un disservizio è importante: C) Definire le modalità di gestione dei diversi tipi di disservizi: da chi può essere rilevato il reclamo? 91 Paolo Tofanini Per gestire correttamente un disservizio è importante ricordare che la classificazione del disservizio dovrebbe partire dalle attese dei clienti nei confronti del servizio. E non viceversa! Paolo Tofanini 92 Per gestire correttamente un disservizio è inoltre utile non dimenticare che quanto più i disservizi riguardano le attese prioritarie dei clienti, tanto più sono da considerare emergenti. 93 Paolo Tofanini Inoltre, e questa è forse la cosa più importante di tutte, è essenziale definire le modalità di gestione dei diversi tipi di disservizi, cioè da CHI può (deve) essere rilevato il Paolo Tofanini 94 -A chi deve essere presentato il reclamo? -A chi compete di dare risposta all'utente che reclama? -Che cosa viene fatto per riparare al disservizio nei confronti dell'utente? -Che cosa viene fatto per limitare, se possibile, i disservizi futuri? 95 Paolo Tofanini INDICAZIONI ORGANIZZATIVE Si deve monitorare il sistema e verificare in particolare se accadono di frequente disservizi non previsti nella fase di progettazione. Gestire correttamente il disservizio contribuisce a salvaguardare l'immagine dell’organizzazione nel suo complesso, e del prodotto o servizio che essa eroga. Paolo Tofanini 96 97 Paolo Tofanini 98 Paolo Tofanini 99 Paolo Tofanini 100 Paolo Tofanini 101 Paolo Tofanini 102 Paolo Tofanini 103 Paolo Tofanini 104 Paolo Tofanini Per l’ecografia c’è da attendere sei mesi. E poi mi porti il pagamento del Ticket…. 105 Paolo Tofanini 106 Paolo Tofanini PERCHE’ COMUNICARE VUOL DIRE: z Essere persone “normali”, z Mettere “in comune”, z Arricchire sè, z Arricchire, z Saper parlare, z Saper ascoltare, z Essere…. 107 Paolo Tofanini 108 Paolo Tofanini I DIFETTI E LE CRITICITA’ DELLA COMUNICAZIONE NELLA NOSTRA SANITA’ 109 Paolo Tofanini A parere di molti è necessario che in sanità avvenga un radicale cambiamento nella metodologia della COMUNICAZIONE, come pure nella scelta degli strumenti che vengono utilizzati per comunicare ! 110 Paolo Tofanini CAMBIAMENTO: perché ? Per alcuni buoni motivi: z Nuove abitudini (trasparenza) z Nuova cultura (etica) z Razionalizzazione delle risorse (economia) z Maggiore visibilità (immagine) z Miglioramento continuo della delle prestazioni (qualità) 111 Paolo Tofanini e poi… perché i cittadini non sono soddisfatti e questo è un problema z La struttura sanitaria non è adeguata al crescente e giusto bisogno di informazione z Troppo spesso gli operatori dimenticano i legittimi diritti dei loro “clienti” Paolo Tofanini 112 …gli italiani non amano il loro Servizio Sanitario* Per i seguenti motivi: • l’eccesso di burocrazia, • la disorganizzazione endemica dei servizi, • le lunghe liste di attesa, • le code in ambulatorio, • la scortesia del personale, S.S.N. • la mancanza di informazioni. (* Mapelli V. 1999, “Il servizio sanitario italiano.”) 113 Paolo Tofanini ! UN CLIENTE SODDISFATTO E' LA NOSTRA PRIMA GRANDE FONTE DI RICCHEZZA E DI PROMOZIONE Su 27 clienti insoddisfatti: - solo 1 reclama - gli altri 26 non dicono niente ma… ma…. - il 91% non torna più più - 1 cliente insoddisfatto comunica a - 11 persone i suoi problemi e l'opinione maturata sull'istituzione colpevole delle sue percezioni. (n.d.r. il concetto di "percezione" è diverso da "fatto oggettivo"). - Da Valdani , Vicari e Associati 114 Paolo Tofanini LA SENSAZIONE CHE LA STRUTTURA SANITARIA RICAVA DA QUESTA SOLA PROTESTA E’ E’ ERRATA INFATTI MENTRE PENSA CHE SIA IL SINGOLO SOGGETTO CHE HA PROTESTATO A NON TORNARE PIU’…, DEGLI ALTRI 26 INSODDISFATTI BEN 23,66 NON TORNERANNO PIU’ E INDURRANNO ALTRE 260,20 PERSONE A RIVOLGERSI ALTROVE! 115 Paolo Tofanini Newsweeck Numero del 4 giugno 2002 “NEL CAMPO DELLA SANITA’ L’ITALIA MERITA ZERO IN COMUNICAZIONE” Paolo Tofanini 116 Una signora americana, residente a Roma, dopo un difficile parto cesareo, era stata lasciata lontana, e senza poter vedere il proprio bimbo né ottenere alcuna informazione, per oltre una settimana. Il figlio, prematuro, era ricoverato nella Terapia Intensiva Neonatale dello stesso ospedale! 117 Paolo Tofanini Sembra incredibile, ma in quella che è definita l’era della comunicazione globale uno dei tanti problemi che affligge il nostro sistema sanitario sembra essere proprio la mancanza di comunicazione. Sia tra i reparti ospedalieri, che tra le strutture e la cosiddetta medicina del territorio. A pensarla così è il 65% dei medici italiani, che alla domanda "ritieni che nella tua struttura la comunicazione tra reparti, servizi e territorio funzioni in modo soddisfacente?" Paolo Tofanini ha risposto con un secco: "no". 118 RICORDIAMO CHE, SE LA COMUNICAZIONE FRA I REPARTI E I SERVIZI SANITARI E AMMINISTRATIVI DELL’OSPEDALE E’ INADEGUATA AUMENTANO I PER GLI OPERATORI E PER I PAZIENTI 119 Paolo Tofanini E, SE LA COMUNICAZIONE FRA OSPEDALE E IL SUO TERRITORIO NON FUNZIONA LE RICADUTE SONO ALTRETTANTO DRAMMATICHE! 120 Paolo Tofanini SE LA COMUNICAZIONE INTERNA NON FUNZIONA… 121 Paolo Tofanini TUTTO IL SISTEMA VA IN CRISI E LA CASA CROLLA… 122 Paolo Tofanini 123 Paolo Tofanini QUINDI CAMBIARE: MA IL VERO CAMBIAMENTO E’ DAVVERO UN PROBLEMA IRRISOLVIBILE ? LUOGHI COMUNI: COMUNI: zz LUOGHI Ma se se si si èè zz Ma sempre fatto fatto così così !! sempre E poi, poi, chi chi giova giova zz E cambiare ?? cambiare Prima andava andava tutto tutto zz Prima bene, anzi, bene, anzi, benissimo…… benissimo…… Che fatica fatica dover dover zz Che pensare e agire pensare e agire diversamente !! diversamente 124 Paolo Tofanini 125 Paolo Tofanini Ma non disperiamo! IN OGNUNO OGNUNO IN DI NOI NOI E’ E’ DI NASCOSTO NASCOSTO UN UN “ALADINO” !! “ALADINO” Cerchiamo solo di farlo uscire fuori 126 Paolo Tofanini CAMBIAMENTO: perché farlo noi ? Perché forse è meglio che non lo facciano altri al posto nostro! Qualcuno Qualcuno sostiene sostiene che che noi noi stiamo stiamo in in un un aereo aereo che che vola vola a a 10.000 10.000 metri metri ee a a 900 900 chilometri chilometri all’ora. all’ora. Peccato Peccato che che il il pilota pilota sia del sia alla alla pagina pagina 22QUINDI del PRENDIAMO QUINDI PRENDIAMO NOI NOI CLOCHE IN IN MANO MANO manuale !LA manuale di di guida guidaLA ! CLOCHE GUIDIAMO L’AEREO L’AEREO EE GUIDIAMO DELLA NOSTRA NOSTRA SANITA’ SANITA’ !! DELLA 127 Paolo Tofanini Ovviamente nel cambiamento vi deve essere congruità degli obiettivi e dei comportamenti Di frequente l’albero delle responsabilità è una struttura che si “ferma” ai primi livelli z Non è raro verificare “fratture” connesse a diverse variabili: a) Capacità di leadership b) Coesione del gruppo c) Difetto di comunicazione z 128 Paolo Tofanini Le dissonanze della comunicazione Qualcuno sostiene che i nostri cari, “poveri”, vecchi Ospedali sono come i circhi equestri: vi si aggirano clown, acrobati,domatori e……. spettatori ! 129 Paolo Tofanini 130 Paolo Tofanini …e la musica è spesso dissonante! 131 Paolo Tofanini Allora cerchiamo di comunicare bene il nostro “spettacolo” I VARI PASSAGGI PER UNA COMUNICAZIONE EFFICACE z Lavoriamo.., possibilmente bene z Diciamo quello che facciamo z Comunichiamolo adeguatamente Paolo Tofanini 132 133 Paolo Tofanini Le varie forme di comunicazione: tutte cose molto ben conosciute! DIREZIONE STRATEGICA INTERNA INTERNA ESTERNA ESTERNA Comunicare come e perché perché ? 134 Paolo Tofanini DIRETTORE GENERALE Direttore Sanitario /Amm.vo La “cascata aziendale” Direttore Medico/Capo Serv. Direttore di Dipartimento Direttore di S.O.C. Responsabile di S.O.S. Responsabile di funzione Professionale Operatore 135 Paolo Tofanini DIRETTORE GENERALE Direttore Sanitario /Amm.vo Direttore Medico/Capo Serv. Direttore di Dipartimento Direttore di S.O.C. Responsabile di S.O.S. Responsabile di funzione Professionale Operatore Paolo Tofanini 136 GERARCHIA POSITIVA z Trasmissione della mission z Comunicazione adeguata z Passaggio informazioni significative z Realizzazione z SUCCESSO ! 137 Paolo Tofanini Dimensione strutturale Dimensione organizzativa Dimensione Psicologica Percezione z MISSION z PIANIFICAZIONE z STRATEGIE z PROGRAMMAZIONE Condivisione z BUDGETING z REPORTING z OBIETTIVI z PRESTAZIONI ATTESE Consenso organizzativo Risultato La Mission ed il 138 Paolo Tofanini Le varie forme di comunicazione I PROCESSI DI COMUNICAZIONE INTERNA VERSO GLI OPERATORI La pianificazione strategica intesa come strumento di orientamento dei processi di comunicazione interna. 139 Paolo Tofanini Ancora, alcune oneste riflessioni. Come comunichiamo fra di noi ? 140 Paolo Tofanini Come comunichiamo con gli altri ? 141 Paolo Tofanini Come comunichiamo con i nostri…clienti, pazienti, utenti, cittadini ? ? ? 142 Paolo Tofanini 143 Paolo Tofanini 144 Paolo Tofanini Ma poi, comunicare cosa ? z LA SICUREZZA, z LA TRANQUILLITA’, z LA VERITA’, z I PROBLEMI, z LE SOLUZIONI, z LE IMPOSSIBILITA’, z I PERCHE’ 145 Paolo Tofanini E COMUNICARE ANCHE 146 Paolo Tofanini La “vendita” della conoscenza 147 Paolo Tofanini La “vendita” della conoscenza al fine di…. 148 Paolo Tofanini La “vendita” della conoscenza al fine di z z z Far conoscere l’eccellenza di molte attività cliniche spesso poco note a molti cittadini (e purtroppo a colleghi !), Informare su nuove terapie e nuove tecniche utilizzate, Favorire l’utilizzo delle nostre strutture in modo razionale (problema delle code e dei tempi di attesa) 149 Paolo Tofanini Comunicare = Carta dei Servizi MERA FORMALITA’ BUROCRATICA ? Oppure TI DICIAMO CHI SIAMO E CHE COSA FACCIAMO 150 Paolo Tofanini Gli spazi informativi Paolo Tofanini Si comunica anche così 151 Le campagne di educazione alla salute Paolo Tofanini Si comunica anche così 152 La comunicazione interna Si comunica anche così 153 Paolo Tofanini La comunicazione interna Si comunica anche così Paolo Tofanini 154 VI SONO COSE CHE SONO MOLTO DIFFICILI DA COMUNICARE BENE DIRITTO DIRITTO ALLA ALLA SALUTE SALUTE ATTENZIONE ATTENZIONE ALLA SPESA QUALITA’ DELLE PRESTAZIONI LIBERTA’ DI SCELTA 155 Paolo Tofanini PERCHE’ SONO COSE CHE SONO ASSAI DIFFICILI DA CONCILIARE DIRITTO DIRITTO ALLA ALLA SALUTE SALUTE ATTENZIONE ATTENZIONE ALLA SPESA QUALITA’ DELLE PRESTAZIONI LIBERTA’ DI SCELTA 156 Paolo Tofanini Certo, perché è necessario soprattutto un cambiamento etico e culturale di chi si occupa e di chi riceve SALUTE ! 157 Paolo Tofanini 158 Paolo Tofanini +2σ 159 Paolo Tofanini Speriamo in una positiva evoluzione della distribuzione “normale” della popolazione “interna” ed “esterna”…. 7 6 5 4 3 2 1 0 −2σ +2σ 160 Paolo Tofanini Speriamo in una positiva evoluzione della distribuzione “normale” della popolazione “interna” ed “esterna”…. 7 6 5 4 3 2 1 0 −2σ +2σ 161 Paolo Tofanini Speriamo in una positiva evoluzione della distribuzione “normale” della popolazione “interna” ed “esterna”…. 7 6 5 4 3 2 1 0 −2σ +2σ 162 Paolo Tofanini QUANTI SAREBBE SPERABILE CHE FOSSERO I “NEGATIVI”? QUANTI I NORMALI ? E GLI ECCELLENTI? 7 6 5 4 3 2 1 0 163 Paolo Tofanini 164 Paolo Tofanini E POI CI SONO I CAMBIAMENTI, NECESSARI, NELLA SCALA DEI VALORI E DELLE PRIORITA’ Nei confronti della popolazione MEDICINA SOLIDARISTICA MEDICINA PREVENTIVA MEDICINA ECONOMICA MEDICINA CURATIVA Nei confronti del personale dipendente -ASSISTENZA +EFFICIENZA Comunicarlo meglio !! 165 Paolo Tofanini Infine riteniamo che anche i cittadini comuni dovrebbero fare un passo per… z z z z z z z Divenire consapevoli che ai servizi sanitari si deve ricorrere solo quando è necessario ! Che il tempo del tutto gratis a tutti è finito ! Che uno non può pretendere l’ospedale sotto casa a prezzi “stracciati” e ad alta efficienza, Che la buona sanità costa, e non poco ! Che il medico di famiglia è un “optional” che va utilizzato più di frequente, non quando ci fa comodo ! Che la nostra sanità non fa poi così schifo e… Che i giornali per vendere hanno bisogno più delle nostre poche cose brutte che delle tantissime belle che ogni giorno vengono realizzate da gente per bene ! Paolo Tofanini 166 Mille cose da comunicare in sanità… e mille modi.. 167 Paolo Tofanini MA UNA SOLA REGOLA ! z GENTILEZZA, z CORTESIA, z EDUCAZIONE, z DELICATEZZA, z ATTENZIONE, z …..UN SORRISO….. come se di fronte a noi ci fosse un nostro caro ! 168 Paolo Tofanini E, da ultimo ricordiamoci che, per comunicare adeguatamente con il nostro prossimo, bisogna provare a rischiare di: Mettersi in discussione .. perché la persona che non rischia niente non è niente ! Ed è uno schiavo incatenato alle sue incertezze. 169 Paolo Tofanini Solo la persona che sa rischiare è libera ! 170 Paolo Tofanini CONSIDERAZIONI FINALI z LA PERCEZIONE E’ PIU’ POTENTE DEI FATTI z LA GENTE DIMENTICA PRESTO, QUINDI: VERITA’, SINTESI, E POI RIPETERE, RIPETERE: REPETITA IUVANT ! E SOPRATTUTTO,SEMPLICITA’ 171 Paolo Tofanini KISS Keep It Simple, Stupid Non fare lo stupido, cerca di semplificare: così vivrai meglio tu e anche gli altri 172 Paolo Tofanini CONSIDERAZIONI CONSIDERAZIONI FINALI FINALI z OGGI I CITTADINI POSSONO SCEGLIERE z LA SANITA’ PRIVATA E’ SEMPRE PIU’ AGGRESSIVA z E, COSA FAREMMO, SE QUESTO OSPEDALE FOSSE LA NOSTRA “BOTTEGA”? 173 Paolo Tofanini POI, POI, RICORDIAMOCI RICORDIAMOCI CHE CHE OGNI OGNI TANTO TANTO E’ E’ UTILE, UTILE, OLTRE OLTRE CHE CHE DOVEROSO, DOVEROSO, LA LA GENTE GENTE APPREZZA APPREZZA ED ED E’ E’ DISPOSTA DISPOSTA A A COMPRENDERE COMPRENDERE LE LE NOSTRE NOSTRE DIFFICOLTA’ DIFFICOLTA’ E E INADEMPIENZE INADEMPIENZE 174 Paolo Tofanini MA MA SOPRATTUTTO… SOPRATTUTTO… PERCHE’ NON CERCHIAMO CERCHIAMO PERCHE’ NON DI DI TRATTARE TRATTARE GLI GLI “ALTRI” “ALTRI” COME COME VORREMMO VORREMMO ESSERE ESSERE TRATTATI TRATTATI NOI NOI O O II NOSTRI NOSTRI CARI? CARI? BANALE BANALE ?? 175 Paolo Tofanini QUESTI, QUESTI, FRA FRA L’ALTRO, L’ALTRO, SONO SONO ALCUNI ALCUNI PRINCIPI PRINCIPI FRA FRAIIPIU’ PIU’ QUALIFICANTI QUALIFICANTIDELLA DELLA BIOETICA BIOETICA MEDICA MEDICA (Chambers (Chambers ee collaboratori) collaboratori) -- PRINCIPIO PRINCIPIO DELLA DELLA BENEFICIENZA BENEFICIENZA -- PRINCIPIO PRINCIPIO DELLA DELLA NONNON- MALEFICIENZA MALEFICIENZA Paolo Tofanini 176 Il Il dialogo dialogo suppone suppone ed ed esige esige comprensibilità comprensibilità,, è un travaso di pensiero, è un invito all'esercizio delle superiori facoltà dell'uomo; basterebbe è un travaso di pensiero, è un invito all'esercizio delle superiori facoltà dell'uomo; basterebbe questo questosuo suotitolo titoloper perclassificarlo classificarlofra frai ifenomeni fenomenimigliori miglioridell'attività dell'attivitàeedella dellacultura culturaumana; umana;ee basta bastaquesta questasua suainiziale inizialeesigenza esigenzaper persollecitare sollecitarela lanostra nostrapremura premuraapostolica apostolica aa rivedere rivedere ogni ogni forma forma del del nostro nostro linguaggio: linguaggio: se se comprensibile, comprensibile, sesepopolare, popolare,se seeletto eletto.. Altro Altrocarattere carattereèèpoi poila la mitezza mitezza,,[…] […] dialogo dialogo ilil non non èè offensivo offensivo non nonèèorgoglioso, orgoglioso, . .La non Lasua suaautorità autoritàèèintrinseca intrinsecaper perla la nonèèpungente, pungente, verità veritàche cheespone, espone,per perla lacarità caritàche chediffonde, diffonde,per perl'esempio l'esempioche chepropone; propone;non nonèècomando, comando, pacifico pacifico ;; evita non evitai imodi modiviolenti; violenti;èèpaziente; paziente;èègeneroso. generoso. nonèèimposizione. imposizione. ÈÈ […] promuove la confidenza e l'amicizia; intreccia gli spiriti in una mutua […] promuove la confidenza e l'amicizia; intreccia gli spiriti in una mutuaadesione adesionead adun un Bene, Bene,che cheesclude escludeogni ogniscopo scopoegoistico. egoistico. Paolo Paolo VI VI--Ecclesiam Ecclesiamsuam suam 177 Paolo Tofanini 178 Paolo Tofanini 179 Paolo Tofanini La terra di mezzo 180 Paolo Tofanini 181 Paolo Tofanini 182 Paolo Tofanini 183 Paolo Tofanini Per finire, allora comunicazione vuol dire immagine, freschezza, gioia, sorriso ? 184 Paolo Tofanini E SPERANDO CHE RIUSCIREMO TUTTI IN UN PROSSIMO FUTURO 185 Paolo Tofanini 186 Paolo Tofanini Paolo Tofanini