guerra civile
«QUELLA FOTO DOVEVA ESSERE UN FALSO»
Via rasella,
un caso
ancora aperto
 Bocca di lupo
 Bocca di lupo
(chiusa col cemento)
 Crepa
 Scheggiatura
 Scheggiatura
 Scheggiatura
 Scheggiatura
 Fessura
 Fessura
23 marzo 1944
21 febbraio 2009




Linea del vecchio
selciato a sanpietrini
Linea del nuovo
marciapiede in asfalto
U
| 26


di Gian Paolo Pelizzaro
STORIA IN RETE
 Fessura
(allargata)
 Fessura
La morte dell’autore materiale dell’attentato di via Rasella,
Rosario Bentivegna, ha riacceso le polemiche attorno
a quell’azione partigiana così controversa. La bomba
che condusse alla rappresaglia delle Fosse Ardeatine
nel 1944 è una ferita aperta nella memoria storica della
nazione e nella sua (cattiva) coscienza. Così tanto che fino
agli ultimi giorni di vita Bentivegna non ha riconosciuto
che il suo gesto ha avuto ben più di un pesante rovescio
della medaglia. Un rifiuto portato avanti soprattutto attaccando
ostinatamente una fotografia che ritrae i resti di una
delle vittime della sua bomba: il dodicenne Pietro Zuccheretti
n’occasione mancata. Solo
così può
essere valutato l’ultimo sforzo autobiografico di Rosario Bentivegna dato
alle stampe da Einaudi pochi mesi
prima della morte dell’ex partigiano
dei GAP, avvenuta a Roma il 2 aprile
2012 all’età di 90 anni. La scomparsa
di uno dei più importanti protagonisti
della Resistenza romana e italiana lascia aperta la porta a ulteriori congetture, essendo venuto meno il tanto atteso chiarimento finale rispetto a una
 Crepa
(stuccata)
Il fotomosaico con cui «Storia in Rete» nel 2009 ha dimostrato che la fotografia che ritrae i resti di Pietro Zuccheretti non può essere
considerata un falso. Secondo la sentenza del 2007 che la dichiara tale il particolare in alto a destra sarebbe «il cordolo di un marciapiede»,
che nel 1944 non era presente in quel tratto di strada. Ma l’inchiesta di «Storia in Rete» ha appurato che il «cordolo» altro non sarebbe
che lo zoccolo in travertino di Palazzo Tittoni, identificando il luogo preciso in cui la foto venne scattata. La presenza del vecchio selciato
a sanpietrini esclude categoricamente che la foto possa essere stata realizzata in tempi recenti. Con i numeri da 1 a 6 sono indicati tutti i
dettagli perfettamente riconoscibili e sovrapponibili tra la foto del 23 marzo 1944 e lo stato dei luoghi alla data del 21 febbraio 2009
delle vicende più controverse legate alla storia dei nove mesi di
occupazione di Roma da parte
dei nazisti.
Scritto a quattro mani insieme a Michela Ponzani,
descritta come una tra le giovani storiche più accreditate
sui temi della Resistenza, il
La scheda anagrafica di Pietro
Zuccheretti, che riporta
la causa della morte
Giugno 2012
Giugno 2012
libro «Senza fare di necessità virtù»
può essere senza dubbio definito il
testamento morale di Bentivegna e a
questo volume occorre fare necessariamente riferimento per tentare un
bilancio conclusivo sulla questione di
via Rasella e della successiva ritorsione tedesca delle Cave Ardeatine. Questi
due eventi, indissolubilmente legati
tra loro da un fatale e tragico rapporto
di causa-effetto, costituiscono ancora
una volta il perno centrale del lavoro di
Bentivegna e Ponzani e – proprio perché vengono riproposti e rianalizzati a
distanza di 67 anni apparentemente
da una prospettiva non più limitata dal
dato memorialistico-cronachistico – ci
si aspettava un approccio più aperto
e sereno sulle circostanze che hanno
fatto da sfondo a decenni di divisioni,
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27 STORIA IN RETE
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Via Rasella, Bentivegna