La Fisac, la Cgil e la Facoltà di
Economia di Palermo
promuovono il
Concorso Idee
dal titolo
L’uso del denaro contante nelle
società contemporanee
Destinatari
Il concorso è rivolto agli studenti e alle
studentesse iscritte alle facoltà di Economia e
di Scienze Politiche dell'Università degli Studi
di Palermo e ai laureati/e in data non
anteriore al 31/12/2008.
Argomento del concorso di idee
Il tema è l’utilizzo del denaro
contante nell'attuale fase di
cambiamento del sistema
economico italiano e
internazionale.
• L’uso prevalente del denaro contante quale strumento di pagamento
ostacola l’azione di contrasto al riciclaggio dei capitali delle
organizzazioni mafiose e criminali, contribuisce a fare proliferare il
lavoro nero e irregolare, indebolisce le imprese sane e rispettose
delle leggi, è funzionale all’evasione fiscale.
• Le società odierne, allo stesso tempo, sono alla ricerca del corretto
equilibrio tra le necessità dei controlli e i diritti alla riservatezza
nell’uso della moneta, obiettivi non sempre facili da conciliare e in
continua evoluzione.
• Il concorso si pone come principale obiettivo e, nell’ambito di un
approfondimento sull’uso del denaro oggi, l'individuazione di
strumenti e soluzioni concrete, innovative e originali da adottare al
fine di ridurre gli effetti negativi dell'utilizzo del contante guardando
anche agli esempi offerti da altri paesi.
• Gli elaborati pervenuti (entro l’11 ottobre 2012)
saranno valutati da un’apposita commissione.
• Gli autori dei migliori tre elaborati riceveranno un
premio in denaro di €. 1.000 ciascuno.
• L’elenco dei vincitori e i migliori contributi saranno
pubblicati sui siti delle seguenti organizzazioni e
istituzioni: Fisac-CGIL nazionale ; CGIL nazionale;
Università degli Studi di Palermo.
• La premiazione si terrà entro il 31 gennaio 2013 in
occasione di un convegno pubblico nel corso del
quale i vincitori saranno invitati a presentare una
sintesi dei propri elaborati.
ALCUNI TEMI LEGATI ALL’USO/ABUSO
DEL DENARO CONTANTE
Lavoro
Nero
Legalità
Evasione Fiscale
Economia Criminale
DENARO
Economia
Sommersa
Pressione
Fiscale
Il contante in Italia
• L’Italia è il paese europeo che più utilizza il contante
nei pagamenti: 64 operazioni non cash contro la
media europea che è di 170 operazioni;
• Il 90% dei pagamenti delle famiglie italiane avviene
in contanti, contro il 78% della Germania, il 65%
della Gran Bretagna e il 59% della Francia.
• In Italia circolano 128 miliardi di euro di banconote,
pari al 19% del valore totale delle banconote in
circolazione nell’Eurosistema.
• L’Italia è la prima nazione europea per numero di
rapine in banca.
Evasione fiscale
• L’evasione fiscale in Italia raggiunge livelli da
primato in Europa. Essa rappresenta il 18% del Pil
(dai 200 ai 300 miliardi di euro).
• Essa determina effetti negativi sul piano dell’equità
di distribuzione del suo carico. Ad esempio l’Irpef
versato da dipendenti e pensionati rappresenta più
dell’80% del totale dell’imposta.
Pressione fiscale
• L’Italia si conferma al 1° posto della classifica
europea per la pressione fiscale sul lavoro con il
42,6% (rapporto eurostat);
• Il peso del fisco sulle spalle degli italiani è destinato
a crescere nel 2012 di quasi due punti dal 45,6% al
47,3%;
• Le tasse bruciano il 55% del reddito (naturalmente
di chi le paga). In Europa il tasso medio è del 34%;
• Tra il 1980 e il 2011 il carico fiscale sui contribuenti
è aumentato di 11 punti percentuali.
Economia sommersa e Lavoro nero
• L’economia sommersa in Italia ha assunto nel tempo
un peso determinante e crescente stimato
nell’ordine del 30% del Pil. Siamo superati, ma di
poco, soltanto dalla Grecia.
• I lavoratori in nero o irregolari sono in Italia
3.700.000. Secondo L’Inps questo determina 40
miliardi di contributi evasi oltre al danno
previdenziale e quello arrecato nel complesso alle
imprese sane e regolari e alla collettività dei
contribuenti onesti.
Economia criminale e legalità
• L’economia criminale in Italia è stimata in una quota
del 10,9% rispetto al Pil.
• Il sommerso complessivo in Italia equivale a 420
miliardi di fatturato, di cui 170 riguardano
l’economia mafiosa. La mafia S.p.A. è la prima
azienda italiana per fatturato e utile netto e una
delle più grandi per addetti e servizi.
• I costi dell’illegalità incidono sulla carenza dei servizi
e sul mancato sviluppo dei territori.
Due tesi estreme
• Il denaro contante è la linfa nella quale
prospera ogni forma di criminalità e di
illegalità: dalle mafie alla criminalità comune,
dalla corruzione all'evasione fiscale.
• Il denaro contante è irrinunciabile espressione
della libertà individuale di pagamento e della
privacy.
Possibili scenari futuri
• Limitazioni nell’uso del denaro sic et
simpliciter con graduale sostituzione della
moneta fisica con quella virtuale (“portafoglio
elettronico). Il mito americano degli anni ‘60
della cashless society;
• Forte aumento del “tracciamento” delle
operazioni, dunque non limitazioni all’utilizzo
del contante ma contrasto all’uso illegittimo.
Tempo di cambiamento
Il nostro Paese sta affrontando una delle crisi
più difficili della sua storia:
• Una crisi economica che è anche
sociale/ambientale, oltre che politica.
• Corruzione, illegalità, evasione fiscale sono
macigni posti sulla possibilità del nostro Paese
di rialzare la testa e provare a immaginare un
futuro di crescita e di lavoro per le nuove
generazioni.
Elementi di riflessione
• La trasparenza e la tracciabilità delle transazioni
sono uno strumento essenziale per il contrasto al
riciclaggio, all’evasione fiscale e all’economia
sommersa.
• La previsione di limiti alla circolazione del
contante e di regole che ne garantiscano
l’efficacia,
comporta
nell’immediato
un
cambiamento
nelle abitudini degli italiani,
rappresentando un ineliminabile presidio di
legalità.
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