visti in cantiere macchine Trattiamo bene anche i rifiuti! Autotrasporti Mozzi e Volvo sembrano parlare la stessa lingua: all’interno del sito di Piacenza di Enìa, la movimentazione dei rifiuti è compito loro, con tanta esperienza e qualità di servizio o Maurizio Quaranta S iamo nella periferia sud di Piacenza, ospiti degli impianti di Enìa, la multiutility dei Comuni di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, nel complesso di Strada Borgoforte, fra l’autostrada A21 e l’argine maestro del fiume Po. Qui in un’area di oltre 200.000 m2, trovano sede sia la sede e gli impianti di Enìa − depuratore, stoccaggio e trattamento rifiuti speciali, stoccaggio raccolte differenziate e rifiuti solidi urbani − che l’impianto di termovalorizzazione di Tecnoborgo Spa, la società costituita da Enìa Spa (51%) e Veolia Servizi Ambientali (49%) nel 1996 per la progettazione, costruzione e gestione dell’impianto di termovalorizzazione a servizio del territorio della provincia di Piacenza. All’interno di questo sito, la gestione dei piazzali e i lavori di movimentazione e carico dei materiali vengono effettuati dalla Autotrasporti Mozzi Giuseppe e Geo Snc, con il prezioso ausilio di macchine operatrici Volvo. La Autotrasporti Mozzi Giuseppe e Geo Snc nasce nel 1979 da due generazioni di autotrasportatori: “ci siamo specializzati nel settore dell’autotrasporto in campo ambientale − a prendere la parola è Geo Mozzi, uno dei due titolari − e, grazie ad attrezzature tecniche specifiche, forniamo servizi chiavi in mano nella gestione dei rifiuti e delle materie prime secondarie”. Autotrasporti Mozzi svolge infatti servizi di carico-scarico, cernita, trasporto di rifiuti e di materie prime secondarie per mezzo di gare d’appalto e contratti consolidati, collaborando con importanti società pubbliche private, come nel caso di Enìa. “La nostra specifica esperienza per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, dei residui recuperabili e delle materie prime secondarie − continua Mozzi − ci permette di offrire servizi sempre all’avanguardia, personalizzati in relazione alle diverse esigenze, in grado di ottimizzare i costi e ridurre l’impatto ambientale”. Il mantenimento di un parco-mezzi efficiente, in linea secondo le normative europee, la collaborazione e la ricerca quotidiana di partner qualificati, “ci permettono di offrire servizi ad alto valore aggiunto, caratterizzandoci in un settore ancora troppo frammentato e a bassissimo valore professionale”. Dall’esperienza maturata dalla società Autotrasporti Mozzi nel settore dei trasporti, “nasce nel Gennaio del 2007 la Greeneco Srl, con l’obiettivo di diventare, tramite sinergie con la capogruppo, un importante vettore nel settore logistico. In particolare ci occupiamo del trasporto container e del trasporto rifiuti grazie all’operatività con i maggiori terminal portuali della Liguria, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Toscana”. Ed è proprio in quest’ottica di continuo aggiornamento del proprio parcomezzi, finalizzato ad avere macchine operatrici − ma anche trattori stradali − sempre più efficienti, produttive e sicure nonché rispettose delle norme antinquinamento, “che ci siamo avvicinati al marchio Volvo. Ed una volta conquistati da quelle straordinarie macchine che sono le pale Volvo − conclude Mozzi − abbiamo deciso di affidare ai caricatori gommati Volvo anche la nostra attività di movimentazione all’interno del sito di Piacenza”. Andiamo ora ad analizzare nel dettaglio le macchine viste in azione. Azionata da un motore Volvo D6D a sei cilinrecycling novembre 2009 63 dri da 5,7 litri con Volvo Advanced Combustion Technology (V-ACT) ad alte prestazioni e basse emissioni allo scarico, con doppia pompa e intercooler, la pala gommata L70F da 127 quintali offre una trazione elevata alle ruote, un’eccellente forza di penetrazione e una rapida accelerazione grazie alle prestazioni eccellenti ai bassi regimi di giri. Il motore a basse emissioni conforme alla direttiva Tier III/Stage 3 libera una coppia elevata appena al di sopra del minimo, conferendo alle nuove pale un’ottima spinta e bassi consumi di carburante; la bassa velocità del motore gioca un ruolo importante nella riduzione dei livelli sonori, sia all’interno (meno 2dBA) che al di fuori della cabina (conforme alla normativa EU2006). Uno dei segreti di efficienza della L70F risiede nell’impianto idraulico “load sensing” che, oltre a fornire un controllo di precisione dell’attrezzatura, fornisce olio soltanto se è necessario e nella quantità giusta. Oltre a consentire un risparmio notevole di carburante, l’idraulica sensibile al carico permette di utilizzare una parte maggiore della potenza motrice durante le operazioni di carico-scarico o per la traslazione della macchina, accelerando in tal modo i cicli di lavoro. In molte di queste applicazioni risulta particolarmente utile l’ampia angolatura della benna, con un’inclinazione massima in avanti di 90°. L’assale anteriore dispone inoltre di bloccaggio 64 recycling novembre 2009 al 100% del differenziale, con innesto a denti. La potenza motore viene convertita in forza lavoro grazie alla nuova trasmissione HTE con cambio elettroidraulico: l’operatore deve solamente selezionare avanti o indietro. Il Full Automatic Power Shift (FAPS) di Volvo si preoccuperà poi di selezionare la marcia necessaria: il sistema, indipendente dalla velocità e dai giri motore, si adatta allo stile di guida dell’operatore, ottimizzando i parametri di cambio marcia e il risparmio di carburante, scegliendo sempre la giusta marcia. Per un migliore comfort dell’operatore, le frizioni caricate ad olio e la valvola Pulse-Width Modulation nella trasmissione consentono un cambio più morbido e riducono al minimo i contraccolpi nel passaggio da una marcia all’altra. La L70F dispone inoltre del TP-linkage, il sistema brevettato Volvo per il cinematismo di sollevamento: questo sistema consente una forza di strappo elevata attraverso tutto l’arco di sollevamento, abbinata all’azione parallela dei bracci. Come consuetudine Volvo, la cabina Care Cab è un ambiente di lavoro confortevole, con parecchie regolazioni disponibili per un adeguamento opportuno alla taglia dell’operatore. L’escavatore gommato EW160C, azionato da un motore Volvo D6E EDE3, 6 cilindri da 5,7 l, 115 kW di potenza, dal peso operativo tra i 16.8–18.5 t, presenta la cabina rialzabile e può essere allestito con braccio monoblocco o con braccio più avambraccio. “È estremamente silenziosa, tanto da poter essere impiegata per lavori all’interno ed inoltre è strutturata in modo tale da garantire il massimo comfort all’operatore”. Disegnata, progettata e costruita secondo le tecnologie più avanzate, la EW160C è dotata di trasmissione idrostatica e fa parte della nuova gamma degli escavatori gommati EW, che comprende anche l’EW140C, EW160C ed EW180C; tutti quanti presentano notevoli migliorie, in termini di funzionalità, stabilità, efficienza dei consumi e comfort: nuovo è il motore, la cabina, l’impianto idraulico, la sottostruttura, il braccio/bilanciere e i comandi. Il sottocarro solido e robusto, con una struttura ad elevata rigidezza torsionale interamente saldata, stabilizza la macchina, anche con l’ausilio della lama, nelle operazioni di scavo, sollevamento e di precisione. Riguardo al telaio, Volvo dà la possibilità al cliente di scegliere l’allestimento con ruote singole o ruote gemellate, con l’assale anteriore con bloccaggio dell’oscillazione automatico o a comando, con stabilizzatori posteriori o quattro stabilizzatori. L’impianto idraulico è a centro chiuso, con rilevamento di carico e valvole di compensazione della pressione; il dispositivo di ripartizione del flusso è abbinato ad una pompa di portata elevata a comando elettronico, il ché assicura manovrabilità ottima e movimenti rapidi, con risultati eccellenti e risparmio nei costi. Uno dei fiori all’occhiello della macchina è senza ombra di dubbio la cabina Volvo Care Cab, ROPS standard con interno ampio e spazioso; installata su supporti viscoelastici, per garantire l’isolamento dalle vibrazioni e dal rumore, la cabina è stata disegnata in modo ergonomico e pratico con una eccellente disposizione dei comandi, per migliorare la funzionalità e ottimizzare il comfort dell’operatore. Sedile, pedali e joystick con regolazioni multiple garantiscono una perfetta posizione operativa. La visibilità è ottima grazie al tettuccio trasparente e ai vetri scorrevoli; l’aria, filtrata e pressurizzata, viene fornita dal climatizzatore automatico a 14 ventole, che assicura uno sbrinamento rapido e ottimi riscaldamento e raffreddamento. La cabina è inoltre sollevabile idraulicamente, fino ad una altezza massima di 5.6 m, il ché risulta particolarmente van- taggioso ai fini della perfetta visibilità sull’area di intervento e contribuisce ad aumentare il comfort dell’operatore. L’accesso dal livello suolo rende l’ispezione e la manutenzione comode, semplici e sicure. I punti di lubrificazione centralizzata e i lunghi intervalli di manutenzione riducono i fermi macchina. Inoltre le ispezioni mattutine di olio motore, liquido di raffreddamento, olio idraulico e filtri possono essere eseguite grazie al monitor in cabina di facile lettura o al sistema opzionale CareTrack GPS, che esegue un’autodiagnosi di routine allertando l’operatore, o il responsabile della flotta direttamente nel suo ufficio, in caso di rilevamento di anomalie. Diego Merli della Autotrasporti Mozzi “Ma se dovessi elencare i primi tre aspetti che mi vengono in mente di questa macchina − continua Diego Merli − direi che in cabina abbiamo un climatizzatore straordinario, che i consumi della macchina sono più che discreti e che trovo fantastica la modalità di posizionamento dei radiatori, che mi consente di effettuare la pulizia degli stessi in estrema comodità e da terra”. “Naturalmente − conclude Diego Merli− tutte le nostre macchine hanno dovuto essere adeguatamente allestite in virtù del particolare ambiente di lavoro in cui si trovano ad operare: l’ottimo feeling che abbiamo con Mauro Freddi, il funzionario commerciale di zona, ci ha permesso di studiare insieme gli accorgimenti e gli allestimenti da adottare, quali gomme piene, protezioni ai fari e impianto di ingrassaggio. Insomma, così sì che possiamo continuare a lavorare con la nostra consueta qualità”. In un momento di pausa, avviciniamo l’operatore Diego Merli con più di vent’anni di esperienza sulle macchine operatrici: “è da Aprile che lavoro con questa EW160C: la uso per caricare scarti vegetali, legno, carta, plastica, ferro, gli assimilabili e la frazione organica, cioè tutto il materiale che transita attraverso il centro di stoccaggio che ci troviamo a gestire. Mi trovo molto bene con questa macchina, che trovo tra l’altro molto comoda, silenziosa e confortevole”. Apprendiamo che in sei mesi di duro lavoro la macchina non ha dato il benché minimo problema, “ma sappiamo che nel caso potremmo contare sull’assistenza tecnica immediata di Volvo CE: per un lavoro come Da sinistra Mauro Freddi, funzionario commerciale Volvo Ce Italia, Geo Mozzi e Vincenzo De Berardinis, Responsabile il nostro, caratterizzato da tem- Market & Brand Communication Volvo Ce Italia pistiche particolarmente rigide, una macchina ferma significa mettere in ginocchio un intero ciclo produttivo, dallo scarico dei rifiuti al loro primo trattamento, dal carico delle materie avviate ai centri di riciclaggio al rifornimento del termovalorizzatore. Per questo è per noi assolutamente vitale, e fonte di grande tranquillità, sapere di poter contare non solo su di una macchina efficiente ed efficace, ma anche su di un servizio di assistenza tecnica professionale, competente e di straordinaria velocità”. recycling novembre 2009 65