Rapporto
Annuale
2009
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Euricse - Annual Report
Indice
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Titolo capitolo
Chi siamo, Cosa facciamo
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Ricerca
24
Consulenza
36
Dove siamo stati
42
Formazione
46
Divulgazione
52
Persone e organizzazione
60
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Introduzione
Cara lettrice, caro lettore,
Forti di questo auspicio ti auguriamo una buona lettura.
Carlo Borzaga (Presidente)
Gianluca Salvatori (Amministratore delegato)
Foto R. Magrone
uesto rapporto annuale è importante per almeno due ragioni. Innanzitutto perché è il primo, e quindi costituisce una
traccia importante per le edizioni future. Ma soprattutto è il resoconto di una fase cruciale di Euricse, perché racconta il passaggio da un’intuizione alla sua concreta realizzazione. Un passaggio
fondamentale, non semplice ma ricco di stimoli e che risponde a
diverse sfide. La prima è di carattere culturale. L’idea di fare un
centro di ricerca internazionale su cooperative e imprese sociali è
venuta in epoca “non sospetta”. Quando ancora la crisi finanziaria,
oggi economica e sociale, non aveva ancora smascherato i limiti
costitutivi di un modello economico che subordina alla massimizzazione del profitto le istanze di uguaglianza e di conservazione
delle risorse ambientali, umane e sociali. Ora, in un contesto dove
da più parti si reclama una maggiore “biodiversità” dei modelli
d’impresa crediamo che il progetto culturale di Euricse sia ancora
più valido e che sia ancora più urgente investire su di esso e sulla
sua divulgazione, così come abbiamo cercato di argomentare nel
documento che descrive la “filosofia” dell’Istituto e che potrai leggere nelle pagine seguenti. La seconda sfida è legata al carattere
condiviso di questo progetto. Euricse è nato, esso stesso, come
avviene per molte imprese sociali e cooperative: coinvolgendo
diversi attori – università, enti pubblici locali, federazioni internazionali, imprese di territorio, ecc. – e attraendo una molteplicità
di risorse che hanno consentito di accumulare in poco tempo un
importante patrimonio in termini finanziari, di qualità del capitale
umano e di relazioni professionali e fiduciarie con numerosi studiosi e con altri enti e istituti di ricerca. Questo patrimonio ci consentirà di affrontare con relativa sicurezza la terza e più importante
sfida, quella dell’investimento delle risorse in progetti di ricerca,
formazione, consulenza capaci di realizzare il nostro obiettivo:
fare in modo che le imprese sociali e cooperative rappresentino in
ogni settore di attività e in ogni contesto un importante asset per l’affermazione di
un nuovo paradigma di sviluppo dove la produzione di ricchezza sia sostenibile,
socialmente coesiva ed equamente distribuita. Per perseguire un obiettivo così
rilevante nel corso di questo primo anno abbiamo fatto alcune scelte chiave a
livello organizzativo e di governance. Euricse deve diventare una struttura in grado di interloquire con diversi stakeholder, contemperandone esigenze e interessi.
Inoltre deve saper gestire progettualità complesse dove competenze e linguaggi
della comunità scientifica riescano ad interagire con i dati di esperienza di chi,
quotidianamente, gestisce imprese cooperative e sociali.
Foto R. Magrone
Q
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Euricse - Annual Report
Chi siamo
Cosa facciamo
Titolo capitolo
Euricse (European Research Institute on Cooperative and Social
Enterprises) è una fondazione di ricerca creata per favorire la crescita e la diffusione di conoscenze e processi di innovazione delle
cooperative, delle imprese sociali, delle organizzazioni nonprofit e
dei commons. L’Istituto è stato costituito nel 2008 per iniziativa di
Cooperatives Europe, della Federazione Trentina della Cooperazione, della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto,
della Provincia Autonoma di Trento e dell’Università degli Studi di
Trento. Sostenuta nella sua costituzione dal contributo del territorio in cui ha sede, le attività di Euricse affrontano temi di rilevanza
nazionale e internazionale, con un metodo ed in uno spirito che
privilegia l’apertura e la collaborazione con altri centri di studio e
ricerca, italiani e stranieri.
I numeri di Euricse
10 Progetti di ricerca in corso l 3 Ricerche concluse l 2 Progetti di mobilità l 4 Progetti di consulenza l 30 Docenti italiani e stranieri coinvolti nelle
attività di ricerca e formazione l 84 Membri istituzionali, ordinari e aggregati
l 11 Studenti del Master in gestione di imprese sociali l 10 Dottorandi di
cui 5 con la borsa di studio di Euricse l 8 Tra professori di cui 5 con la borsa di
studio di Euricse l 11 Dipendenti l 5 Collaboratori l Oltre 60 Collaboratori esterni l 1 Conferenza Internazionale l 6 Seminari
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Euricse - Annual Report
È il documento più importante elaborato nel corso del 2009 e che accompagnerà lo sviluppo di Euricse nei prossimi anni. Ormai da tutti conosciuto come la “filosofia” dell’Istituto. Nelle pagine seguenti presentiamo alcuni estratti. La prima
parte è un’analisi di scenario sulle principali evoluzioni nello studio dei modelli
d’impresa e sulle ragioni della marginalità di cooperative e imprese sociali. La
seconda parte propone invece alcune piste di lavoro per un’attività di ricerca
che sappia valorizzare il ruolo delle diverse forme imprenditoriali e, in senso lato,
contribuisca a disegnare un nuovo modello di sviluppo economico e sociale.
Filosofia: Per lo studio delle cooperative e delle
imprese sociali
La situazione degli studi su cooperative e imprese sociali, a livello nazionale
e internazionale, è caratterizzata da un’evidente contraddizione tra la realtà e
quanto invece sostenuto dalle teorie prevalenti. Da un lato, cresce il numero di
ricerche che mostrano come queste imprese continuino a ricoprire, in diversi
settori e in molti paesi, un ruolo economico e sociale rilevante e talora crescente, con esiti economici e sociali spesso migliori di quelli sia delle imprese convenzionali che delle istituzioni pubbliche. D’altro canto, tuttavia, gli approcci
teorici prevalenti, in primo luogo quello economico, continuano ad ignorare o
a negare questi risultati.
Diverse sono le ragioni che hanno portato al formarsi di questa contraddizione.
La ragione principale sembra da ricercarsi nella difficoltà a combinare le caratteristiche di queste forme di impresa con le ipotesi, quando non i giudizi di
valore, sottostanti alle teorie dominanti. Infatti le elaborazioni teoriche – soprattutto economiche, sociologiche e giuridiche – sviluppate nel corso del ‘900
assumono ipotesi – come la prevalenza di comportamenti auto-interessati e la
capacità auto-regolativa dei mercati - che finiscono per privilegiare forme istituzionali diverse dalle cooperative e dalle imprese sociali, che fanno invece leva
su motivazioni, comportamenti e principi diversi, quali la solidarietà, la reciprocità e la partecipazione diretta e personale alla gestione. Queste diversità tra
impostazioni teoriche prevalenti e caratteristiche delle imprese sociali e cooperative spiega non solo la difficoltà ad interpretare queste forme di impresa, ma
anche perché molti le considerano superate.
Questa sottovalutazione del ruolo delle cooperative e delle imprese sociali
è stata accentuata dal carattere frammentato, spesso troppo descrittivo, e dall’impostazione ideologica di molti studi su questo tipo di impresa, nonché dalle
difficoltà incontrate nel generalizzare i risultati di ricerche spesso limitate a specifici contesti settoriali o locali. A ciò si aggiunge l’assenza di obiettivi condivisi
dall’insieme dei ricercatori e dei centri di ricerca che si occupano di imprese
cooperative e sociali.
Da qualche anno a questa parte i mutamenti profondi del contesto socioeconomico – dai processi di globalizzazione ai cambiamenti nel mercato del
Chi siamo, Cosa facciamo
lavoro, all’evoluzione dei bisogni sociali – hanno contribuito a mettere in discussione molte delle convinzioni consolidate e aperto la strada a nuove riflessioni e
interpretazioni, anche con riguardo alle cooperative e alle imprese sociali.
La crisi in corso ha reso questo ripensamento più necessario ed urgente.
Essa ha infatti accelerato la ricerca di modelli di organizzazione dell’economia
diversi da quelli che hanno prevalso negli ultimi decenni, essenzialmente basati sul fondamentalismo del mercato. E ha già permesso di individuare alcune
delle direttrici che tale ripensamento dovrebbe seguire. Sono già diversi gli
scienziati sociali che sostengono la necessità, riprendendo le parole di Stiglitz, “di un esteso ripensamento del ruolo dello Stato e del mercato”, non solo
per riproporre un maggior intervento pubblico nell’economia, ma anche con
l’obiettivo di rivedere il ruolo finora assegnato alle diverse forme di impresa.
Lo stesso Stiglitz sostiene infatti che è necessario “trovare un nuovo equilibrio
tra mercato, governo e altre istituzioni, incluse le organizzazioni not-for-profit e
le cooperative”, con l’obiettivo di costruire un “sistema economico pluralistico
basato su più pilastri”. La stessa tesi è stata sostenuta da altri autori, secondo i
quali, per dirla con Dahrendorf, proprio le imprese cooperative e sociali devono essere considerate uno dei quattro pilastri su cui si dovrà contare per uscire
dalla crisi. Da un diverso punto di vista, Dasgupta ritiene che proprio dal movimento cooperativo possano venire interessanti spunti per realizzare il nuovo
rapporto tra capitale e lavoro necessario per reggere l’evoluzione demografica
attesa. Più in generale, sono diversi gli studiosi che, come Sen, sostengono che
la crisi impone di ripensare l’organizzazione dei sistemi economici e di ricercare
un nuovo equilibrio tra istituzioni e che le cooperative e le imprese sociali possono dare un contributo importante in questa direzione.
Si va quindi delineando un chiaro collegamento tra la natura della crisi, la
necessità di ripensare il funzionamento dei sistemi economici e sociali e la riflessione sul ruolo che possono svolgere organizzazioni e imprese mosse da
obiettivi diversi dal profitto. Affermare il pluralismo economico significa infatti
abbandonare la preferenza per un unico tipo di impresa, quella che persegue la
massimizzazione del profitto, per sostenere invece il valore delle differenze. Le
diversità di motivazioni e di valori su cui si basano i diversi tipi di imprese diventano così una ricchezza e assumono una rilevanza economica e sociale fino ad
ora poco riconosciuta se non negata. Ma perché questa ricchezza possa essere
pienamente apprezzata, è necessario un ripensamento profondo degli assetti
economici e istituzionali consolidati e delle teorie ad essi sottostanti.
La mission di Euricse
Contribuire a questo ripensamento rientra negli obiettivi di Euricse, soprattutto con riferimento all’analisi della natura, delle caratteristiche e dei ruoli dei
diversi tipi di imprese.
Euricse ha scelto di ribaltare la strategia di ricerca che ha finora ispirato la
maggior parte della riflessione su questi temi. Invece di interpretare queste
forme organizzative e imprenditoriali e il loro ruolo economico e sociale attraverso modelli pensati e costruiti per altri scopi, e quindi generalmente basati su
ipotesi del tutto o in parte incompatibili con le loro specificità, Euricse intende
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Euricse - Annual Report
privilegiare l’elaborazione di modelli e di teorie a partire dalle logiche e dai
valori originali di queste imprese.
Il progetto scientifico che deriva da questa inversione di prospettiva non può
che prendere avvio da una concezione dei sistemi economici come caratterizzati da una pluralità di organizzazioni ed imprese, mosse da obiettivi diversi,
che possono sia competere tra loro, che agire in modo collaborativo quando i
rispettivi obiettivi coincidono.
Per perseguire questi obiettivi, Euricse ha fatto alcune scelte che ne informano l’attività. Esse riguardano tre ambiti principali: l’oggetto d’interesse, l’impostazione metodologica e il sistema di relazioni.
Per quanto riguarda l’oggetto d’interesse, Euricse ha scelto di occuparsi non
di una singola tipologia organizzativa, ma dell’insieme delle imprese e delle
organizzazioni aventi finalità diverse dal profitto per evidenziarne, soprattutto
dal punto di vista teorico, gli elementi comuni.
A livello metodologico, Euricse integra studi empirici e teorici, approcci e
discipline diversi, studi di caso e analisi settoriali. L’Istituto intende innanzitutto
sviluppare e sostenere la ricerca teorica ed empirica, soprattutto in chiave comparata, investendo in particolare su ricerche disegnate in modo da contribuire a
verificare ipotesi teoriche coerenti con il proprio progetto scientifico. In secondo luogo, Euricse privilegia un’ottica multidisciplinare, promuovendo e sostenendo ricerche nei diversi ambiti scientifici, favorendo il confronto e lo scambio
tra discipline, soprattutto tra quelle che si prefiggono finalità interpretative e
quelle volte a regolamentare le attività di queste organizzazioni e le relazioni
con gli altri attori. Inoltre, Euricse privilegia un approccio analitico svincolato
dalle forme di regolazione delle organizzazioni cooperative e di impresa sociale
e attento piuttosto alle loro caratteristiche fondanti, così da valutare criticamente anche l’adeguatezza delle regolamentazioni e quindi avanzare proposte in
grado di mettere queste imprese in condizione di operare in modo più efficiente ed efficace.
All’interno di questo disegno assume importanza strategica lo sviluppo di relazioni con partner e ricercatori con diversa formazione e provenienza. A questo
fine Euricse intende favorire la collaborazione tra centri di ricerca, soprattutto
europei, promuovendo progetti di ricerca e di disseminazione comuni.
La versione integrale del documento è disponibile sul sito www.euricse.eu.
Letture
Moving Beyond Market Fundamentalism to a more Balanced Economy, articolo di Joseph Stiglitz, Annals of Public and Cooperative Economics.
Economia. Una breve introduzione, libro di Partha Dasgupta, Vita e Pensiero, 2008.
Social Enterprise: An International Overview of its Conceptual Evolution and Legal Implementation, articolo di Giulia Galera e Carlo Borzaga, Social Enterprise Journal.
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Chi siamo, Cosa facciamo
Organi
Il Collegio dei Membri Istituzionali, formato dai rappresentanti legali dei
Membri Istituzionali e loro delegati. Ha competenze sulla modifica dello Statuto, sullo scioglimento della Fondazione, sulla nomina del Presidente, del VicePresidente e dei componenti il Comitato di Gestione, sull’istituzione dell’Advisory Board.
Il Consiglio di Indirizzo, formato da rappresentanti di tutti i Membri Istituzionali e Ordinari, svolge la funzione di indirizzo dell’attività della Fondazione;
in particolare approva i documenti programmatici pluriennali, nomina il Collegio dei Revisori, approva bilancio preventivo e consuntivo.
Il Comitato di Gestione è composto dal Presidente e da tre a otto membri
eletti dal Collegio dei Membri Istituzionali. Ha il compito di deliberare sulle
questioni riguardanti l’attività della Fondazione per l’attuazione delle sue finalità, secondo le direttive del Consiglio di Indirizzo, delibera l’ammissione di
nuovi membri, predispone i bilanci preventivi e consuntivi, delibera su ogni atto
di carattere patrimoniale e finanziario, definisce la struttura organizzativa della
Fondazione. Infine nomina il Comitato Scientifico dell’Istituto.
L’attuale composizione del Comitato è la seguente:
Presidente Carlo Borzaga
Vice-Presidente Diego Schelfi
Amministratore delegato Gianluca Salvatori
Consigliere delegato Michele Odorizzi
Consigliere delegato Felice Scalvini
Consiglieri: Eleonora Stenico, Diego Loner, Giorgio Fracalossi
Il Collegio dei Revisori, composto da tre membri eletti dal Consiglio di Indirizzo, cui spetta il controllo sulla gestione amministrativa della Fondazione.
L’attuale composizione del Collegio è la seguente:
Presidente Pompeo Viganò
Componenti: Andrea Giovanardi, Giovanni Nicolussi
L’Advisory Board è l’organo di garanzia della qualità scientifica e della coerenza ai fini statutari delle attività svolte dalla Fondazione. L’Advisory Board ha 4
o 5 componenti, di cui almeno 3 rappresentanti del mondo accademico (italiano
e straniero) e almeno 1 rappresentante del mondo cooperativo internazionale.
L’attuale composizione dell’Advisory Board è la seguente:
Foto R. Magrone
Sir Partha Dasgupta, professore di
Economia presso la Frank Ramsey School
e presso l’Università di Cambridge
Jacques Defourny, professore dell’Universita di Liegi
Mr. Alban D’Amours
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Euricse - Annual Report
Nuovi paradigmi per una nuova “economia”
Intervista a Sir Partha Dasgupta, membro dell’Advisory Board
Sir Partha Sarathi Dasgupta è professore di economia presso la Frank
Ramsey School e presso l’Università
di Cambridge, ed è ricercatore presso il St John’s College, Cambridge.
É nato a Dhaka in Bangladesh. I suoi
interessi di ricerca sono molto vasti
e riguardano welfare e sviluppo economico, economia del cambiamento
tecnologico, popolazione, ambiente e risorse economiche, teoria dei
giochi, economia della denutrizione.
In occasione del primo incontro dell’Advisory Board di Euricse, di cui è
membro, gli abbiamo rivolto alcune
domane. Il professor Dasgupta si è
dimostrato un interlocutore molto
stimolante. Sul profilo di Youtube di
Euricse, al quale si accede dal sito, è
possibile vedere l’intervista integrale.
do contemporaneo la maggior parte
delle attività non sono contabilizzate.
Oggi le imprese usano moltissimi beni e servizi senza pagarli. Per esempio
l’acqua è gratuita, oppure l’elettricità
è sovvenzionata come in India. O ancora non dobbiamo pagare l’anidride
carbonica che emettiamo anche se ha
un costo perché produce cambiamenti climatici. Perciò i profitti che le imprese dichiarano nei loro bilanci sono
evidentemente sovrastimati rispetto
ai profitti reali, in quanto molte variabili produttive non sono considerate
nel computo. Le imprese non pagano
per i beni naturali anche se ne usano
troppi: l’atmosfera è usata come una
discarica per l’anidride carbonica e
i laghi e gli oceani vengono sfruttati
per liberarsi dei rifiuti gratuitamente.
Il tema della sostenibilità ambientale è al centro dell’agenda politica (con “green jobs” per esempio). Quale relazione esiste tra
politiche di sostenibilità e iniziative
nonprofit, cooperative e imprese
sociali che si stanno sviluppando in
numerosi paesi?
La seconda cosa da notare è che
alcune organizzazioni nonprofit, che
spesso sono chiamate “comunità”,
nei paesi più poveri hanno da sempre
gestito le risorse comuni, in opposizione allo stile attuale che ne assegna
la gestione a imprese private. Penso
alle foreste, ai fiumi, ai pascoli e così via che sono proprietà comuni e
la loro gestione non è stata portata
avanti dalle imprese private o dallo
Stato, ma sono state solitamente gestite dalle comunità locali. E queste
ultime sono ovviamente organizzazioni nonprofit, benché non si facciano chiamare così e noi stessi non le
chiamiamo in tal modo, ma piuttosto
comunità o imprese rurali. Perciò la risposta alla domanda, a mio giudizio,
è che si dovrebbe lasciare la gestione
di tali beni alle comunità locali o ad
organizzazioni nonprofit e/o nel caso
delle imprese commerciali bisognerebbe introdurre delle tassazioni per
É una domanda molto interessante. Ma posso rispondere solo dalla
prospettiva delle nazioni più povere
che sono quelle che conosco meglio.
Per rispondere meglio bisogna fare
qualche passo indietro. Perché il mercato funzioni bene o approssimativamente bene, il profitto delle imprese
dovrebbe essere grossomodo in linea
con il profitto sociale. Per profitto sociale non intendo niente di metafisico,
ma qualcosa di veramente concreto.
Vale a dire il profitto che un’impresa
accumulerebbe veramente se questa
dovesse pagare per tutti gli effettivi costi di produzione. Ora nel mon-
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Chi siamo, Cosa facciamo
riequilibrare il profitto delle aziende
con il profitto sociale.
Quale è la sua opinione sul livello
scientifico della ricerca su organizzazioni non profit, imprese sociali
e cooperative? C’è un paradigma
teorico solido che potrebbe essere
una valida alternativa agli approcci
consolidati? E quali sono i campi di
ricerca più promettenti?
E’ difficile per me rispondere a questa domanda, perché nei miei quarant’ anni come ricercatore, dal punto
di vista metodologico sono stato molto conservatore, mentre invece sono
stato veramente poco tradizionalista
rispetto alle domande che mi sono
posto. Per esempio alcuni temi hanno
stimolato il lavoro di grandi scienziati
sociali come Adam Smith, David Ricardo, Thomas Malthus, John Stuart
Mill e la metodologia che hanno usato è probabilmente ottima. Non sono
sicuro del fatto che non abbiamo gli
strumenti o che i nostri strumenti siano sbagliati. Penso invece che molto
spesso non ci poniamo le domande
giuste. Tuttavia ci sono questioni così
difficili che non abbiamo alcuna idea
di come iniziare a rispondere, oppure ci sono domande politicamente
scomode che ad alcuni può sembrare sia meglio non porle. Per esempio
negli anni Settanta e Ottanta non è
che non ci fossero menti brillanti, tuttavia queste sono state condizionate
dalla cultura dominante. Nei primi
anni Ottanta cominciai a lavorare su
quello che alla fine si è rivelato uno
dei miei migliori lavori e cioè le modalità attraverso le quali le persone
diventano povere e rimangono tali:
le cosiddette trappole della povertà.
Io ne ero convinto e avevo ottimi modelli matematici per dimostrarlo, ma il
problema era che una tale questione
semplicemente non era presa sul serio nell’ambito dello sviluppo econo-
mico. E benché, ad esempio, l’Africa
stesse precipitando nella povertà, le
trappole non erano affatto riconosciute come un processo possibile e
valido per spiegare fenomeni come
questo. Le persone riconoscevano
che l’Africa aveva enormi problemi,
ma dopo averli descritti rispondevano
che il modo per risolverli erano politiche economiche di stampo liberista.
Questo era il periodo in cui la trikledown theory era dominante, il che
significava che lo stimolo alla crescita
avrebbe avuto una ricaduta fino ai più
poveri. Tuttavia anche se ciò si dovesse verificare rimarrebbero comunque persone bloccate nella povertà.
Questa era la situazione negli anni
Ottanta e a quel tempo ero piuttosto
solo. Solo quindici anni dopo i maggiori economisti hanno cominciato a
considerare seriamente le trappole
della povertà. Per questo penso che
sia necessario porre le domande che
abbiamo trascurato e penso che le
questioni sulle imprese cooperative siano state ampiamente ignorate
nelle ultime decadi nonostante ci sia
stata negli anni Sessanta e Settanta
una buona letteratura sull’economia
gestita dai lavoratori. Ma è stato tutto accantonato e questo nonostante
alcune questioni rilevanti siano state
poste, ad esempio sulla capacità di
sopravvivere di tale imprese anche
con scarsità di capitali, o sul perché le
persone investono in tali forme di impresa e così via. Negli ultimi anni non
ci si è chiesti se fosse possibile rendere le organizzazioni nonprofit efficienti
o quali fossero le ragioni in base alle
quali una società potrebbe incoraggiare il loro sviluppo. Vi era la presunzione che tutti gli sforzi per renderle
efficienti erano costosi e quindi era
meglio non fare niente. Perciò credo
che ci siano molte domande che ora
dovremmo porci e che forse la recente crisi ci solleciterà a farlo.
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Euricse - Annual Report
Risorse e investimenti
L’ammontare e la provenienza delle risorse economiche rappresentano importanti indicatori per misurare la capacità di investimento – distinguendo tra
attività core-business e marginali – e per verificare il livello di autonomia di
un’organizzazione nell’allocare le risorse disponibili, considerando interessi e
aspettative dei propri finanziatori. Ciò vale, a maggior ragione, per una realtà
come Euricse che produce beni intangibili – conoscenza, formazione, consulenza – caratterizzati da elevati livelli di complessità legati, in buona sostanza, al
coinvolgimento di diversi attori, al carattere non standardizzabile dei processi
produttivi, ai tempi medio-lunghi per poter valutare compiutamente le ricadute
delle proprie iniziative.
I dati presentati di seguito rappresentano un primo tentativo di produrre
indicazioni in tal senso. Essi riguardano infatti l’ammontare delle risorse economiche su cui l’Istituto può contare, l’indicazione dei principali finanziatori e le
modalità di allocazione presso le varie attività e funzioni.
Chi e come si finanzia Euricse
L’Istituto nasce come progetto settennale al quale contribuiscono finanziariamente, in egual misura, il movimento cooperativo trentino e la Provincia Autonoma di Trento, apportando un patrimonio complessivo che sfiora i 4,5 milioni di euro. Ogni anno parte del patrimonio è destinato ad un “fondo” per il
sostegno delle attività della Fondazione.
Le entrate economiche dell’Istituto nel 2009 si sono attestate a 1,1 milioni
di euro corrispondenti in parte a risorse proprie e in parte a contributo pubblico. Le entrate proprie illustrate nel grafico seguente derivano sia dai contributi
degli associati sia dalle entrate che risultano dallo svolgimento delle attività di
ricerca, formazione e consulenza. Va ricordato infatti che Euricse ha sviluppato,
già nel corso del 2009, una significativa attività di vendita di beni e servizi, procurandosi risorse provenienti, in modo equilibrato, da enti e organizzazioni a
Chi siamo, Cosa facciamo
livello locale (35% delle entrate), nazionale (42%) e internazionale (23%). A livello
locale e nazionale prevalgono committenti privati (fondazioni e federazioni del
movimento cooperativo) mentre, a livello internazionale, si segnala il rapporto
con la Commissione Europea.
Il progressivo sviluppo di una capacità di auto-finanziamento, anche attraverso attività commerciali, è un obiettivo che caratterizza tutte le aree di attività
di Euricse. La formazione in primo luogo (che nel 2009 ha generato il 43% dei
ricavi da vendita di beni e servizi), ma anche la ricerca (23%), la consulenza (16%)
e la comunicazione (18%), contribuendo a generare quel mix di risorse che è
insieme condizione di operatività e di autonomia del progetto Euricse.
Le risorse investite
Il prospetto dei costi relativo all’anno 2009 fornisce indicazioni utili per valutare i principali “investimenti” (in senso lato) di Euricse.
Rispetto ad un ammontare di 1,1 milioni di euro, la voce più consistente
riguarda i costi istituzionali e generali, tipici di un progetto in fase di start-up
che deve dotarsi di una tecnostruttura interna e di un sistema di governance in
grado di sostenere l’avvio e l’ulteriore sviluppo delle attività.
Seguono i costi sostenuti per i principali settori di attività, ad iniziare da ricerca e formazione, che in totale assorbono quasi il 40% delle risorse.
Un ulteriore aspetto relativo agli investimenti riguarda il costo del personale,
che assorbe il 61% del totale, diviso tra dipendenti (45% dei costi), collaboratori (33%) e amministratori (22%). Il personale dipendente è in netta prevalenza
di genere femminile (80%) mentre i collaboratori a progetto sono equamente
suddivisi tra i due sessi.
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Euricse - Annual Report
Membri Istituzionali
Davide Bassi, rettore Università degli Studi di Trento
Sviluppare attività di ricerca, in ottica internazionale e multidisciplinare, relativamente ai temi dell’impresa cooperativa e sociale e delle organizzazioni
nonprofit, realizzare attività di formazione, promuovere e sostenere queste realtà, sensibilizzando ed offrendo strumenti anche per le autorità di politica economica, sono i principali obiettivi che hanno ispirato la creazione a Trento di un
Centro europeo di ricerca quale Euricse.
Un Istituto che è sorto in prosecuzione dell’esperienza maturata da ISSAN, ed al quale l’Ateneo trentino ha dato la propria
convinta adesione, perché proprio in questa terra, che ha sperimentato ampiamente e da decenni il fenomeno cooperativistico, riparte oggi un’importante riflessione scientifica.
Un approccio che analizza il settore dell’impresa cooperativa
e sociale, a partire da una visione pluralistica dei sistemi economici: a fianco del tradizionale dualismo, incentrato sull’alternativa Stato e mercato, si individua un nuovo soggetto, che sta
emergendo con grande dinamismo, specialmente nell’attuale
congiuntura, per la propria capacità di contribuire allo sviluppo
economico e sociale di un territorio.
L’indagine scientifica avviata da Euricse intende evidenziare, accanto alle potenzialità, anche le criticità riscontrabili in termini generali con riferimento alle
imprese sociali, al fine di sviluppare suggerimenti circa possibili correttivi, nonché promuovere una maggiore conoscenza del settore e delle sue potenzialità
anche fra i policy maker.
Gli elementi di forza che contraddistinguono l’attività scientifica dell’Istituto,
sono oltre all’impostazione metodologica, la prospettiva internazionale, multidisciplinare e comparata dell’indagine e, ancor più, il progetto di creare un
network tra i diversi centri di ricerca che si occupano del settore, principalmente
in ambito europeo.
Si tratta di un’impostazione che presenta evidenti analogie con le scelte strategiche dell’Ateneo: internazionalizzazione, ma anche collegamento con il territorio, valorizzazione dei giovani ricercatori, diffusione dei risultati dell’attività
scientifica in ambito accademico, ma non solo.
Obiettivi ampi ed ambiziosi contraddistinguono dunque questa iniziativa:
Euricse, una volta ultimato il proprio assetto organizzativo, ha potuto dare inizio
alle proprie attività, sia in ambito formativo con l’organizzazione di attività seminariali, sia e soprattutto attraverso l’avvio di attività scientifiche, che vedono
anche il coinvolgimento di giovani ricercatori: un importante Convegno, che
l’estate scorsa ha richiamato a Trento studiosi da ben 36 Paesi, meeting con i
partner europei ed internazionali per la creazione di sinergie tra diversi centri di
ricerca, la progettazione di un master universitario internazionale e di un osservatorio permanente sulla cooperazione e l’impresa sociale in Europa, la prossima pubblicazione di una rivista online, sono alcuni degli strumenti che l’Istituto
ha saputo proporre in questi mesi.
Chi siamo, Cosa facciamo
I risultati, certamente, non si faranno attendere e saranno conferma della capacità di Euricse di essere punto di riferimento per i vari soggetti interessati, non
solo in ambito accademico, valorizzando un’esperienza locale per trasformarla in
occasione di studio, sviluppo e confronto sul piano europeo ed internazionale.
Lorenzo Dellai, presidente Provincia Autonoma di Trento
La nascita di Euricse era attesa non solo da enti e istituzioni
ma dall’intera comunità trentina. Può sembrare un’esagerazione
pensando che si tratta di un centro di ricerca legato al mondo
accademico e proiettato a livello internazionale. Ma è proprio
così. Perché studiare cooperative e imprese sociali significa occuparsi delle organizzazioni che hanno infrastrutturato la nostra
comunità, consentendole di attraversare le grandi trasformazioni della modernità e, ci auguriamo, di sostenere le sfide della
contemporaneità. E’ un capitale economico e fiduciario di cruciale importanza che è stato accumulato con pazienza e tenacia
nel corso dei decenni e che, in questa fase, deve essere reinvestito, potendo però disporre di conoscenze capaci di cogliere le
peculiarità di queste imprese e i loro elementi di vantaggio distintivo. C’è un ambito in particolare nel quale agire: la riappropriazione da parte delle nostre comunità dei loro asset naturali.
Suolo, risorse idriche, ambiente e paesaggio sono beni comuni rispetto ai quali
è possibile innovare le forme di gestione. Del resto se le Dolomiti sono state
riconosciute dall’Unesco come patrimonio dell’umanità è anche grazie ad usi
civici e altre organizzazioni comunitarie che nei secoli hanno garantito un utilizzo
sostenibile dell’ambiente che oggi ci viene restituito per nuove forme di utilizzo,
come il turismo. E’ un campo dove la ricerca può e deve dire ancora molto.
Buon lavoro.
Diego Schelfi, presidente Federazione Trentina della Cooperazione
L’idea di Euricse è nata in particolare dalle nostre conversazioni con Rainer
Schlüter, oggi direttore di Cooperatives Europe, durante le quali prendevamo
atto dell’atteggiamento di estraneità, quando non di aperta
ostilità, che complessivamente la struttura dell’Unione Europea manifestava nei confronti della cooperazione. Ci sembrò
evidente che le varie organizzazioni cooperativistiche internazionali non potevano e non possono limitarsi alle politiche di
rappresentanza o di lobbying che se da una parte sono doverose, dall’altra rischiano di finire nel rivendicazionismo. Esso,
rivendicazionismo, corre il pericolo di essere letto come corporativo. Sentimmo il bisogno di qualche cosa di più. Di più alto
e analitico, tale da essere in grado di mettere a disposizione
delle istituzioni politiche ad ogni livello e dell’universo cooperativistico uno strumento di grado accademico, “riconosciuto”
nel mondo della ricerca scientifica. Un centro di eccellenza che
servisse anche a “rimotivare” la cooperazione e i cooperatori
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Euricse - Annual Report
alla luce delle sfide di oggi e del futuro. Insomma un luogo che ci aiutasse ad
armarci di nuova capacità di rappresentanza ma soprattutto di sostegno teorico. Siamo convinti che la cooperazione abbia bisogno di “nuova teoria” che
non significa l’abbandono dei suoi principi fondativi. Al contrario la loro valorizzazione e attualizzazione togliendoli da quella “polverosità” e “opacità” che
li fa sembrare o definire obsoleti. Quindi studio. Studio dei modelli cooperativi
a livello planetario e di nuova cooperazione. Studio finalizzato a proposte in
tema di legislazione europea e degli Stati membri. Studio teso a delineare i
futuri assetti della cooperativa, in termini di governance, di fiscalità, di rapporto
e ruolo dei soci, di ristorno, di “modo” di stare sul mercato, di strumenti societari eventualmente necessari a penetrare mercati o a saldare alleanze. Studio
in tema di integrazione sistemica della cooperazione nel businness e coordinamento universale della rete cooperativistica. Ci è sembrato un buon sogno che
va continuamente alimentato di ispirazione e concretezza. Questa è l’ipotesi.
Euricse sarà all’altezza!
Mario Marangoni, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e
Rovereto
La Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto aderisce alla Fondazione Euricse fin dalla sua costituzione, in qualità di Membro Istituzionale, in quanto tale
ente persegue finalità coerenti con gli scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico propri
della Fondazione Caritro. Inoltre, la Fondazione Euricse
risulta essere un utile strumento per favorire la crescita
culturale e professionale degli imprenditori sociale, nonché per valorizzare e diffondere a livello nazionale e internazionale il movimento
cooperativistico che rappresenta una vera peculiarità del Trentino.
Rainer Schlüter, Cooperatives Europe
Euricse è nato da un’intuizione di Cooperatives Europe, l’organizzazione regionale dell’Alleanza Cooperativa Internazionale che dirigo. Avvertivamo la necessità, sempre più forte, di avere un supporto scientifico alle argomentazioni e
alle prese di posizione politiche della nostra rete di rappresentanza. Non basta
dire che il movimento cooperativo è forte e ben strutturato. Servono evidenze
scientifiche, teoriche ed empiriche. Ad iniziare da dati certi e
rigorosi sui fondamentali del movimento: numero di imprese,
occupati, settori di attività, ecc. All’epoca emersero tre candidature: il Cooperative College di Manchester, il Gruppo Cooperativo Mondragon nei paesi baschi e la Federazione Trentina
della Cooperazione. I trentini sono stati i più veloci ed efficienti
a muoversi, facendo valere il legame tra il loro forte sistema locale di imprese cooperative e l’Università all’interno della quale
era presente un centro di ricerca come ISSAN già in possesso di
una sua specializzazione su queste tematiche. (la versione integrale dell’intervista a Rainer Schlüter segue alla pagina 40).
Chi siamo, Cosa facciamo
Euricse highlights 2008
11 febbraio 2008 Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano inaugura Euricse
28 maggio 2008 Firma dell’Atto costitutivo di Euricse
11-12 settembre 2008 Il primo Seminario internazionale “L’impresa cooperativa tra fiscalità
nazionali e mercato europeo” a Trento
15-18 ottobre 2008 ICA Research Conference 2008
26 novembre 2008 Primo Consiglio di Indirizzo di Euricse
ISSAN: una lunga storia prima di Euricse
Euricse è una fondazione di ricerca costituita il 28 maggio 2008 che porta con
sé la decennale esperienza maturata da ISSAN.
L’Istituto Studi di Sviluppo Aziende Nonprofit si era costituito in forma di
associazione tra l’Università degli Studi di Trento e altri enti pubblici e privati,
nonprofit e a scopo di lucro. La base sociale dell’Istituto contava 53 soci. In dieci
anni di attività ISSAN ha portato a termine 45 ricerche finanziate dai soggetti
pubblici (53,8%) e privati (43,2%). ISSAN ha inoltre garantito una formazione di
medio lunga durata a 442 persone, tra cui 177 neolaureati che hanno partecipato al Master in Gestione di Imprese Sociali e 265 dirigenti di organizzazioni nonprofit. In questa attività ISSAN ha coinvolto complessivamente 144 docenti.
ISSAN ha partecipato alla costituzione di tre reti di ricerca: la rete EMES per
lo studio dell’impresa sociale in Europa, il network per lo studio dell’imprenditorialità sociale nei paesi dell’Est, e Iris Network che associa oltre 30 centri di
ricerca italiani che si occupano di impresa sociale. Ha collaborato inoltre con
OCSE-LEED, in particolare per quanto riguarda il ruolo dei soggetti nonprofit e
di impresa sociale per lo sviluppo locale.
A supporto della ricerca e della formazione, ISSAN ha sviluppato un’intensa
attività editoriale, sia in proprio che in collaborazione con case editrici nazionali
ed internazionali. L’Istituto ha editato o ha contribuito a pubblicare 22 volumi.
A questi si aggiungono 16 numeri di Impresa Sociale – la rivista leader a livello
nazionale sul tema – e 22 titoli nella collana di Working Paper.
Nel corso della propria esistenza ISSAN ha organizzato 37
eventi, di cui 16 seminari permanenti, 12 convegni o eventi
internazionali e 4 Workshop nazionali sull’impresa sociale.
La creazione di un centro di ricerca internazionale che allargasse il campo di interesse anche alle imprese cooperative
è parsa fin da subito un’opportunità da non perdere affinché
ISSAN potesse compiere un significativo salto di qualità. D’altro canto lo stesso ISSAN porta al nuovo Istituto un’importante dote di conoscenza e di relazioni in ambito scientifico che
certamente ne hanno favorito la fase di avvio e il successivo
sviluppo.
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Euricse - Annual Report
Il Presidente Napolitano inaugura Euricse
Alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l’11 febbraio 2008 è stato presentato per la prima volta Euricse. Durante un incontro
affettuoso tra il Presidente ed i cooperatori trentini, nella sede della Federazione Trentina della Cooperazione, ha visto ufficialmente la luce il nuovo Centro
al quale Napolitano aveva augurato un grande successo: “Sono convinto che
riuscirete a consolidare, nel modo migliore, questa realtà e mi auguro che i
valori che rappresenta la cooperazione, che sono davvero valori importanti dal
punto di vista della idealità, dal punto di vista della socialità e dal punto di vista
della coesione morale e sociale, possono ispirare più in generale l’azione delle
nostre istituzioni”, ha detto il Presidente della Repubblica.
Il Capo dello Stato ha ribadito “che la cooperazione rappresenta, non solo in
Italia, una delle forme più alte di organizzazione economica e di solidarietà sociale. Non a caso la cooperazione ha trovato il suo più solenne riconoscimento
nella Costituzione Repubblicana e uno spazio specifico nella legislazione italiana”. Ricordando che “nel Trentino la cooperazione costituisce una realtà straordinaria”, Napolitano ha augurato ogni successo al nascente Istituto.
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Chi siamo, Cosa facciamo
Euricse highlights 2009
7-30 aprile 2009 “Le sfide della cooperazione” Ciclo di seminari con Ian MacPherson
17 giugno 2009 Conferenza “Il credito cooperativo di fronte alle sfide della crisi”
1-4 luglio 2009 La seconda Conferenza Internazionale di EMES
3 luglio 2009 Firmato Protocollo di intesa UNDP, EMES, Euricse
23 ottobre 2009 Il primo incontro dell’Advisory Board di Euricse
23 dicembre 2009 Euricse cambia sede
Dal Canada alla cattedra di don Guetti
Intervista a Ian MacPherson, direttore del British Columbia Institute, ospite di Euricse nel 2009
Il professor Ian MacPherson direttore del British Columbia Institute for
Co-operative Studies dell’Università
di Victoria in Canada è stato ospite
di Euricse nell’aprile 2009 per un ciclo di dieci seminari. Durante questi
incontri MacPherson ha affrontato
temi come la storia e l’attività del
movimento cooperativo canadese e
statunitense, l’origine e il significato
dei valori cooperativi, le potenzialità
della cooperazione nei paesi in via di
sviluppo.
Lo studioso canadese di fama mondiale ha avuto un ruolo fondamentale
all’interno dell’Alleanza Cooperativa
Internazionale nel definire la Carta dei
valori per il XXI secolo. MacPherson
è stato il primo professore a ricoprire la cattedra “Don Lorenzo Guetti”
prevista dell’Accordo di programma
tra Università degli Studi di Trento,
Federazione Trentina della Cooperazione e Promocoop.
Al docente canadese abbiamo rivolto alcune domande.
Qual è il ruolo del movimento
cooperativo in questo contesto socio-economico caratterizzato dalla
crisi e dall’insicurezza?
Negli ultimi trent’anni la gran parte del mondo era guidata dall’idea
che perseguire gli interessi personali
alla fine avrebbe creato un mondo
migliore per tutti. Questa forma di
individualismo per alcuni sembrava
funzionasse bene: la facile espansione dei mercati internazionali era
resa possibile grazie all’aiuto della
tecnologia e alle politiche favorevoli dei governi durante e dopo la fine
della guerra fredda. I giorni dell’internazionalizzazione comunque sono passati e ora molti paesi sono in
grado di competere, il che significa
che lo sfruttamento dall’esterno è
molto più difficile ed in più sono diventati più chiari i limiti delle risorse
e dell’energia convenzionali. La maggior parte della ricchezza creata negli ultimi tempi è stata il frutto delle
speculazioni basate sulle aspettative
piuttosto che sul loro effettivo valore. L’improvviso declino evidente in
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Euricse - Annual Report
Come vede il movimento cooperativo trentino?
Sono stato qui due volte in passato
e sono rimasto molto impressionato
dall’estensione del movimento cooperativo in quest’area. È ovvio che la
cooperazione contribuisce in modo
decisivo alla percezione del benessere
sociale ed economico per il quale questa regione è famosa sia in Italia che
negli altri paesi. Sono stato particolarmente colpito dallo spirito che anima
le cooperative, dal senso di orgoglio e
di realizzazione dei cooperatori che ho
incontrato, dal modo in cui le persone
lavorano insieme all’interno delle cooperative come anche dai modi diversi
in cui esse rispondono ai bisogni delle comunità. Sono impressionato dal
modo in cui le cooperative di diverse
tipologie lavorano insieme per uno
scopo comune e per il vantaggio reciproco. Purtroppo questo spesso non
accade nelle altre parti del mondo e
credo sia importante per gli altri imparare come i vostri cooperatori lavorano
insieme in modo così efficiente.
Foto R. Magrone
molte parti del mondo evidenzia la
necessità di rivolgersi alle organizzazioni, come le cooperative, che sono
per definizione trasparenti nelle loro operazioni, che creano un valore
reale e non gonfiato, che premiano
la contribuzione e non solo la proprietà. Io credo che nel mondo si stia
cercando una forma di organizzazione che abbia delle forti basi etiche
rispetto all’ambiente, la comunità ed
il benessere comune. Le cooperative,
come tutte le creazioni umane, a volte non sono in grado di rispettare i
propri principi e valori, ciononostante
non devono essere messe in dubbio
le loro basi fondanti. Questo significa
che il ruolo del movimento cooperativo dovrebbe essere ampliato. Nella
crisi attuale, che riguarda soprattutto
la fiducia, le cooperative dovrebbero
avere un vantaggio enorme. E, come
in passato, quando le persone e le
comunità attraversano questi periodi, solitamente imparano le possibilità e il beneficio del lavorare insieme
per il vantaggio personale e il bene
comune.
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Euricse - Annual Report
Ricerca
Un approccio
multidisciplinare
e comparativo
Titolo capitolo
La ricerca su cooperative e imprese sociali è caratterizzata da un’accentuata frammentazione degli approcci e degli ambiti disciplinari. Inoltre l’influenza
esercitata da questo filone di studi presso la più ampia comunità scientifica è
limitata, sia a livello nazionale che internazionale. Euricse intende promuovere
e realizzare attività di ricerca capaci di colmare il divario esistente tra i modelli
teorici dominanti e le qualità specifiche delle imprese sociali e cooperative. Le
caratteristiche costitutive e le modalità di funzionamento di questi soggetti,
infatti, contraddicono alcuni cardini delle teorie convenzionali come l’orientamento auto-interessato degli individui e la massimizzazione del profitto delle
imprese.
Una migliore comprensione delle caratteristiche, del ruolo e del potenziale
di sviluppo delle cooperative e delle imprese sociali richiede di avviare ricerche,
sia teoriche che empiriche, ispirate ad un approccio multidisciplinare e comparato, mantenendo un equilibrio tra rigore scientifico e attenzione alla dimensione locale che è connaturata a fenomenologie dall’accentuata dimensione
comunitaria.
L’approccio critico verso i paradigmi interpretativi convenzionali necessita di
approcci innovativi quali l’economia sperimentale e behavioural. Inoltre Euricse
è interessato a ricerche in grado di misurare l’impatto economico e sociale di
imprese cooperative e sociali in ambito internazionale e locale, con particolare
attenzione al contributo ai processi di sviluppo, all’accumulazione del capitale
sociale e alla democratizzazione dei rapporti economici e sociali.
Attualmente l’area ricerca è composta da uno staff di due ricercatori interni
e circa venti ricercatori esterni. A questi si aggiunge un numero variabile di
studenti post dottorato e visiting. Euricse infatti attribuisce un’importanza particolare al coinvolgimento di giovani ricercatori, grazie anche alla gestione di
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Foto R. Magrone
Euricse - Annual Report
progetti di mobilità. Euricse sostiene dottorandi assegnando borse di studio e
coinvolgendo giovani ricercatori nei progetti di ricerca di Euricse oppure sostenendo i loro progetti di ricerca. Nel 2009 sono state assegnate 5 borse di studio,
ne hanno beneficiato: 1 studente del Kenya, 2 studenti dell’Italia, 1 studente del
Kirghizstan e 1 della Bosnia. Inoltre sono stati conferiti 4 assegni di ricerca.
L’area ricerca promuove progetti di mobilità: 3 giovani ricercatori provenienti da Colombia, India e Canada-Spagna sono stati ospitati nel 2009. Sono
in fase di progettazione scambi con Canada, Armenia, Bielorussia, Ucraina e
Serbia relativamente a due progetti finanziati dall’Unione Europea. Nel 2009
l’area ricerca ha ospitato anche due ricercatori senior: 1 dalla Svezia e 1 da
US/Oman.
29.827
È l’impressionante numero di download del Rapporto di ricerca sulle imprese sociali nei paesi dell’Est Europa e in transizione realizzato da EMES con il contributo fondamentale dei
ricercatori Euricse. Un risultato davvero considerevole che,
in forma di indicatore, dice - molto chiaramente - due cose:
1) l’impresa sociale è oggi una variabile chiave per alimentare i processi di sviluppo socio-economico ed è sempre più al
centro dell’attenzione di policy maker e addetti ai lavori; 2) la
divulgazione scientifica passa sempre di più attraverso la rete.
La ricerca presentata nel Rapporto era “Studio sulla promozione del ruolo delle imprese sociali nei paesi del Centro Europa
(CEE) e della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI)”.
Ricerca
Ricerche concluse
Studio sulla promozione del ruolo delle imprese sociali nei paesi del
Centro Europa (CEE) e della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI)
La ricerca, commissionata dall’UNDP (United Nation Development Programme) e realizzata in collaborazione con la Rete Europea di Ricerca EMES (The
Emergence of Social Enterprise in Europe), ha analizzato il fenomeno dell’impresa sociale in Repubblica Ceca, Estonia, Lituania, Polonia, Slovenia, Bulgaria, Macedonia, Serbia, Bielorussia, Cazachistan, Russia e Ucraina. L’obiettivo
generale era identificare i percorsi evolutivi delle imprese sociali nei paesi target. Particolare attenzione era rivolta ai fattori che impediscono l’espansione
e il consolidamento delle imprese sociali in contesti particolarmente afflitti da
problematiche sociali ed economiche - quali gli alti tassi di disoccupazione e
il collasso dei sistemi di welfare – ai fattori che, viceversa, ne favoriscono lo
sviluppo, nonché ai diversi ruoli che le imprese sociali possono ricoprire nei
processi di transizione. Più specificamente, tale studio preliminare si proponeva
di suggerire utili raccomandazioni ai governi nazionali nonché all’UNDP stesso
sulle politiche più idonee a creare un ambiente favorevole allo sviluppo delle
imprese sociali.
Comitato scientifico : Carlo Borzaga, Euricse/Università di Trento; Jacques
Defourny, Università di Liège/EMES; Ewa Les, Università di Varsavia; Marthe
Nyssens, Università di Louvain, Roger Spear, Open University (UK)
Ricercatori: Giulia Galera, Euricse; Rocìo Nogales, EMES
Partner: UNDP-BRC; EMES
Indagine sui lavoratori delle cooperative sociali in Italia: motivazioni e
job satisfaction
Attraverso la somministrazione di quattro tipologie di questionari, la ricerca
si è posta l’obiettivo di analizzare in maniera dettagliata le caratteristiche delle
cooperative sociali italiane e dei dirigenti, lavoratori remunerati e volontari in
esse impiegati. L’obiettivo principale era quello di verificare la presenza di relazioni di lavoro proprie di questa tipologia di imprese, basate su motivazioni
intrinseche e componenti non auto-interessate e sull’allineamento tra mission
organizzativa ed obiettivi individuali. L’accento è stato posto sulla qualità del
lavoro, sulla soddisfazione e l’impegno, verificando l’influenza su tali variabili di
caratteristiche organizzative e gestionali.
Referente scientifico: Carlo Borzaga, Euricse/Università di Trento
Ricercatori: Sara Depedri e Ermanno Tortia, Università di Trento
Partner: Università di Napoli Federico II, Università di Brescia
Le nuove sfide dell’inserimento lavorativo in Italia
L’obiettivo principale dell’indagine era di analizzare le modalità con cui le
cooperative di tipo B integrano produzione, formazione e inserimento, per ve-
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Euricse - Annual Report
rificare se e come esse riescano a collocare i lavoratori svantaggiati sul mercato
del lavoro esterno. Il progetto ha analizzato i fattori di successo e le difficoltà
incontrate nella realizzazione del servizio, verificare in che misura le cooperative
di tipo B utilizzino gli strumenti legislativi per l’inserimento dei soggetti svantaggiati e di fornire un quadro generale del settore al fine di fare emergere le
specificità del modello italiano di inserimento lavorativo.
Referente scientifico: Carlo Borzaga, Euricse/Università di Trento
Ricercatori: Mariangela Mongera e Michela Giovannini, Euricse
Ricerche in corso
L’economia sociale può promuovere l’inclusione? Alcuni riscontri da indagini empiriche su cooperative e imprese sociali
Il Microcredito ed il Commercio Equo e Solidale stanno acquistando sempre più importanza nell’avvicinare il mercato a settori emarginati della società,
nel costruire un capitalismo dal volto umano e nel promuovere l’imprenditoria
locale come motore di sviluppo. Anziché fornire apporti caritatevoli agli strati
più poveri della società, tali progetti supportano i talenti individuali e rendono
i nuclei familiari protagonisti dello sviluppo. La partecipazione ad attività cooperative nel caso del Commercio Equo ed il meccanismo di prestiti del Microcredito possono favorire i processi di inclusione e rafforzare il capitale sociale.
La presente ricerca mira all’analisi dell’impatto della membership cooperativa
sulla riduzione della povertà attraverso l’analisi degli effetti dei progetti di Commercio Equo e Microcredito – rispettivamente nelle Filippine ed in Argentina
– sul benessere materiale e psicologico dei beneficiari.
Referente scientifico: Leonardo Becchetti, Università “Tor Vergata”, Roma
Ricercatori: Pierluigi Conzo, Università Tor Vergata, Roma; Stefano Castriota,
Università di Trento
Cooperative di credito e sviluppo locale
L’indagine parte da tre considerazioni. La prima si riferisce al bisogno di
colmare l’apparente contraddizione tra i risultati delle ricerche empiriche, che
spesso mostrano come le cooperative e le imprese sociali raggiungano obiettivi sociali ed economici in maniera più efficace rispetto alle imprese convenzionali, e la teoria economica che tende ad ignorare o escludere tale possibilità. La
seconda si basa sul processo di globalizzazione economica e finanziaria, nella
forma del liberismo radicale e della ideologia neo-conservatrice che è stata assunta come motore che ha portato al distacco dei servizi e dei prodotti finanziari dall’economia reale. La crisi nel settore finanziario ha portato ad una perdita
di fiducia nei confronti di tale settore e ne ha danneggiato la capacità di monitorare e valutare in maniera efficiente soprattutto quei progetti che si collocano
al di fuori dei percorsi di sviluppo convenzionali. La terza considerazione parte
dalla necessità che gli strumenti finanziari locali perseguano iniziative e processi
innovativi e di sviluppo sostenibile. In questo senso l’attuale crisi economica e
finanziaria non può essere separata dalla crisi energetica.
Ricerca
L’obiettivo della ricerca è fornire un quadro teorico avanzato che colleghi la
finanza locale, e più precisamente la finanza cooperativa, allo sviluppo locale
sostenibile, e ne mostri l’utilità come base di partenza per progetti operativi.
Referente scientifico: Silvio Goglio, Università di Trento
Ricercatori: Yiorgos Alexopulos, Univesità Agraria di Atene(Grecia); Peter
Davis, Università di Leicester (UK); Roberto Burlando, Università di Torino; Andrea Leonardi, Università di Trento.
Partner: Università Agraria di Atene (Grecia); Università di Torino; Università
di Leicester (UK)
La cooperazione di utenza nei servizi pubblici: un’indagine comparativa
Nella vasta realtà della cooperazione in Italia una tipologia di cooperative
che fino ad ora non è riuscita ad ottenere risultati significativi in termini di sviluppo è quella delle cooperative tra utenti di servizi. Queste ultime sono simili
a cooperative di consumo, con la differenza che i soci sono gli utenti di un servizio che si associano per produrlo in modo mutualistico. La tipologia di servizi
oggetto di studio sono i servizi pubblici locali classici: acqua, energia, rifiuti,
trasporti. Questo ambito di ricerca risulta essere particolarmente attuale vista la
recente liberalizzazione in taluni settori. La creazione di cooperative di utenza
in questi settori può contribuire a risolvere il problema della qualità insufficiente
o quello della fallacia della regolazione, oltre a dare un impulso ai valori della
cooperazione tradizionale come solidarietà, responsabilità e auto-organizzazione. La ricerca si propone di effettuare una ricognizione delle esperienze di
cooperative di utenza più significative in Italia e all’estero, esaminare alcuni casi
di best practice, studiare i problemi posti dalla governance democratica, analizzare i rapporti con l’ente pubblico di riferimento e gli enti regolatori e infine
evidenziare le implicazioni di policy.
Referente scientifico: Pier Angelo Mori, Università di Firenze
Ricercatore: Francesca Spinicci, Università di Firenze
Cooperative e rendicontazione in Europa
Il progetto di ricerca è diretto ad una mappatura delle diversità e dei tratti
comuni delle pratiche di social accounting nelle cooperative che in Europa operano in vari settori (banche di credito cooperativo, cooperative agricole, imprese sociali). La ricerca evidenzierà inoltre i tratti distintivi di social accounting e
social reporting nelle cooperative rispetto alle imprese for-profit, dove il social
accounting sia connesso ad attività reali strategiche ed operative. Nei prossimi
due anni il settore su cui si concentrerà l’analisi sarà quello bancario. Partendo
dall’analisi della letteratura sul social accounting nelle banche di credito cooperativo, i ricercatori svilupperanno un’analisi sugli strumenti adottati in questo
campo dalle banche di credito cooperativo in varie regioni, con lo scopo di
determinarne la conformità e gli obiettivi a lungo termine.
Referente scientifico: Michele Andreaus, Università di Trento; Carlos Larringa, Università di Burgos (Spagna).
Coordinatore progetto: Ericka Costa e Tommaso Ramus, Università di Trento.
Partner: Università di Burgos (Spagna)
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Euricse - Annual Report
La teoria economica dell’impresa cooperativa: nuovi sviluppi da un approccio evolutivo e comportamentale
Il progetto di ricerca sulla teoria delle cooperative e dell’impresa sociale parte dall’osservazione che le relative teorie non sono state in grado di chiarire
adeguatamente la natura sociale ed economica di queste forme organizzative
non tradizionali. Il loro emergere nelle economie di mercato, il loro funzionamento interno in termini di routine organizzative e schemi distributivi ed il loro
impatto, in termini economici e sociali, sulla comunità e sull’economia necessitano di ulteriori analisi. La ricerca procederà in due direzioni: a livello teorico
verranno introdotti nuovi approcci, soprattutto evoluzionisti e comportamentali; i test empirici verranno svolti attraverso la raccolta diretta di dati sui temi
sotto osservazione e attraverso esperimenti di laboratorio progettati allo scopo
specifico di analizzare le caratteristiche organizzative e motivazionali riscontrabili nelle cooperative e nelle imprese sociali.
Referente scientifico: Carlo Borzaga, Euricse/Università di Trento e Luigi Mittone, Università di Trento
Ricercatori: Ermanno Tortia, Sara Depedri, Matteo Ploner e Giuliano Trenti,
Università di Trento
Partner: Università di Brescia; Università di Roma “Tor Vergata”; Università
Stirling (UK); Università Hertfordshire (UK); Hamilton College (USA); Leibniz Institute of Agricultural Development (Germania); Helsinky School of Economics
(Finlandia)
Il ruolo del settore cooperativo nell’accumulazione di capitale sociale
Gli obiettivi principali della ricerca sono l’identificazione dei fattori che favoriscono la creazione e l’accumulazione di capitale sociale con particolare attenzione al ruolo delle politiche pubbliche e delle cooperative sociali; l’indicazione
di strategie di sviluppo per il settore delle cooperative sociali dirette a preservare e migliorare l’eccezionale ricchezza del capitale sociale e l’alto livello di
sviluppo e benessere della provincia di Trento; un’analisi generale del ruolo
delle cooperative sociali nella costruzione di un nuovo modello di sviluppo che
riconcili crescita economica e qualità della vita.
Referente scientifico: Fabio Sabatini, Università di Siena
La posizione giuridica del socio lavoratore di cooperativa a dieci anni
dall’approvazione della legge di riforma n. 142 del 2001
L’obiettivo principale del progetto consiste nel valutare lo stato di applicazione della legge n. 142 del 2001 – riguardante la posizione giuridica del socio
lavoratore di cooperativa. Tale obiettivo verrà perseguito, anzitutto, attraverso
l’individuazione degli snodi giuridicamente più problematici del suddetto provvedimento normativo, di quelli, cioè, che hanno sollevato dubbi interpretativi
in dottrina e giurisprudenza. Di essi si tenterà in secondo luogo di misurare
l’impatto sul piano empirico, attraverso la somministrazione di un questionario
ad un campione di cooperative sociali e di lavoro. Alla luce, infine, dei risultati
Ricerca
di tale indagine empirica, si cercherà di avanzare qualche proposta di riforma
in grado di risolvere i problemi che la l. n. 142 del 2001 ha sollevato sia a livello
teorico, che, soprattutto, pratico-applicativo.
Referente scientifico: Luca Nogler, Università di Trento
Ricercatori: Matteo Borzaga, Stefania Brun, Valentina Beghini, Università di
Trento
Esplorare le reti dell’economia sociale. Un’indagine nazionale sulle reti
formali e informali delle cooperative e delle imprese sociali
Il progetto si propone di analizzare la creazione delle reti di un campione
nazionale di cooperative e imprese sociali e il relativo influsso sulla loro performance economica e sociale. L’obiettivo è quello di legare la performance di
tali organizzazioni alla tipologia e alle dinamiche delle reti in cui esse risultano
inserite. I risultati della ricerca hanno due tipi di utilità: una più prettamente
scientifica volta a contribuire all’approfondimento di tematiche centrali per lo
sviluppo strategico dell’economia sociale; la seconda di carattere più operativo
finalizzata ad individuare processi e variabili utili per il management e la governance strategica di tali organizzazioni.
Referente scientifico: Luca Fazzi, Università di Trento
Ricercatori: Michele Mosca, Università di Napoli, Davide Galesi e Corrado
Paternolli, Università di Trento
Il contributo delle cooperative e delle imprese sociali nello sviluppo socio-economico dei paesi in transizione
L’obiettivo di questa ricerca è di accertare il contributo delle cooperative e
imprese sociali nello sviluppo socio-economico in questi quattro paesi in transizione: Belarus, Ukranine, Armenia e Serbia. Lo studio è di carattere multidisciplinare (economico, sociologico, legislativo e storico) e si basa sopratutto
sull’approccio empirico.
Referente scientifico: Giulia Galera, Euricse
Partner: EMES ( European Reserah Network); Università di Trento; ICARE (Armenia); Oracul (Belarus); SESPS (Ukraine); Facoltà di Filosofia – Università di
Belgado; Istituto per la Ricerca Sociologica (UBFP-ISR) (Serbia)
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Euricse - Annual Report
Progetti di mobilità
Canada-EU Programma per la cooperazione nell’ambito di educazione
superiore, formazione e gioventù
L’obiettivo principale di questo progetto di mobilità tre Europe e Canada è
quello di favorire la creazione di una rete che possa agevolare la mobilità di studenti, docenti, ricercatori e staff. Più precisamente, questa rete consentirà di:
– rafforzare le competenze degli studenti canadesi ed europei, attraverso la
conoscenza ed il confronto di esperienze diverse;
– facilitare la collaborazione tra le università canadesi ed europee ed ampliare
i loro programmi di studio sulle tematiche in questione;
– promuovere nuovi programmi didattici;
– costruire un forum per lo scambio di esperienze, materiali, risorse, e strumenti a disposizione di studenti e di ricercatori canadesi ed europei.
Coordinatore: Freie Universität Berlin
Partner: Università di Trento/Euricse; Università Sheffield Hallam (UK); Università Carleton (Canada); Università McGill Toronto (Canada); Università Winnipeg (Canada)
Marie Curie - Programma internazionale di scambio di staff di ricerca
Il progetto RECOSET mira a stimolare la creazione di una rete tra centri di
ricerca impegnati nello studio di cooperative ed imprese sociali. Attraverso lo
scambio di ricercatori (junior e senior) tra paesi europei e paesi terzi, il progetto
intende contribuire al superamento della mancanza di solide basi teoriche e di
uniformi metodologie nello studio delle cooperative e delle imprese sociali.
Osservatorio europeo sulle cooperative sociali
Nonostante la loro crescente rilevanza non esiste ancora un adeguato sistema di monitoraggio sulle caratteristiche strutturali e le performance delle imprese cooperative e sociali a livello
europeo. Per ovviare alla carenza di statistiche regolari e comparabili, Euricse intende realizzare nel corso del 2010 il primo Osservatorio europeo sulle cooperative e le imprese sociali.
L’Osservatorio consisterà in una banca dati costantemente aggiornata che consentirà l’elaborazione di indicatori sulle performance economiche e finanziarie, sulle attitudini rispetto
alle dinamiche di contesto e sulla struttura normativa delle imprese cooperative e sociali.
Per quanto riguarda le informazioni economiche e finanziarie l’Osservatorio verrà alimentato grazie all’accesso a fonti statistiche secondarie, sia a livello europeo che nazionale.
Nel breve periodo, i prodotti previsti saranno:
– la banca dati;
– un rapporto sugli orientamenti e i comportamenti delle istituzioni comunitarie nei confronti delle cooperative e delle imprese sociali;
– un’analisi sulla cooperazione in Italia, basata su indicatori di performance economici e
dati normativi.
33
Ricerca
Inoltre, dato l’obiettivo di stabilire una cooperazione strutturata e duratura
tra i partner coinvolti nella rete, il progetto prevede che gli scambi coinvolgano
anche il responsabile di Euricse per il networking.
Coordinatore: Euricse
Partner: EMES (Belgium); Università di Trento; Facoltà di Filosofia Università
di Belgrado (Serbia); ICARE (Armenia); Oracul (Belarus); SESPS (Ukraine)
Costruire i ponti attraverso la ricerca
Intervista a Cynthia Giagnocavo, ricercatrice all’Università di Almeria
(Spagna)
Cynthia Giagnocavo è ricercatrice
all’Università di Almeria (Spagna) in
Economia e Bussiness Administration
and Management con un’attenzione
particolare per l’economia sociale.
Dopo numerosi anni di lavoro come
consulente giuridico in ambito bancario, finanziario e aziendale a Toronto, Londra e Madrid, ha deciso di
intraprendere un dottorato di ricerca
su forme “alternative” di economia e
di attività commerciali, nello specifico
su agricoltura e finanza cooperativa.
L’anno scorso è stata ospite di Euricse
per un breve stage di tre mesi.
che è curioso, è il fatto che ciò che
caratterizza tali comunità e le loro
pratiche quotidiane è proprio il modo
di organizzazione economica. Chiaramente questo è un esempio estremo, ma che lascia il segno: come le
pratiche di una comunità (religiosa
o secolare), i suoi accordi economici
siano intrinsecamente legati alle sue
Ho completato un percorso di laurea triennale in filosofia e letteratura
prima di ottenere una laurea in legge,
proseguendo infine con un Master in
studi ambientali. Una linea comune
dei miei lavori è stata l’indagine su
come le comunità sono strutturate, se
lo sono in base alla legge, agli accordi economici, al territorio o in base ad
impegni etici e sociali: Come vengono create, definite e regolate – come
funzionano – quali sono le loro istituzioni? Sono cresciuta in una comunità
di Amish-Mennoniti in Pennsylvania,
una di quelle molte “imprese sociali”
o strutture di tipo “cooperativo” con
un mandato religioso che si possono
incontrare in tutto il mondo. Quello
Foto R. Magrone
Ci puoi dire qualcosa di te?
norme etiche. Dalla mia esperienza,
tale prospettiva si può applicare anche al mondo della finanza globale, e
rispetto a tale ottica abbiamo creato
una comunità con un’etica spaventosa. Anche le questioni ecologiche sono state per me una questione chiave
persistente, e forse proprio per questo il settore agricolo è un tema importante nelle mie ricerche.
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Euricse - Annual Report
Come è stato il tuo soggiorno in
Trentino?
Il mio periodo di ricerca presso Euricse mi ha aiutato a consolidare molte idee e mi ha spinto a riconsiderarne varie altre – cosa che è sempre un
buon segno quando devi cancellare
conclusioni confortanti e iniziare nuovamente da capo. Tutti sono stati così
generosi condividendo il loro tempo
e le loro idee – è veramente un grande gruppo, fatto di persone molto
diverse e interessanti. Per quanto riguarda la città di Trento e il Trentino
– sono semplicemente molto belle.
Ci può dire qualcosa sulla tua tesi e sulle aree di ricerca attuali?
La mia tesi si intitola “Cambiamenti legislativi e forme organizzative nel
settore delle cooperative agricole:
verso una comprensione dei fondamenti teoretici delle teorie sull’utilizzo dei contratti e dei diritti di proprietà”. Per quanto interdisciplinare, nella
sua forma più semplificata, è un argomento contro il modo in cui la teoria
economica ha colonizzato la teoria
giuridica in particolare rispetto alle
leggi sugli enti di impresa. Certamente i giuristi, non volendosi sporcare le
mani con il vero scopo della legge
– che riguarda il prendere decisioni
etiche e distributive – hanno deciso
di rivestirsi con la teoria economica e
fabbricare legislazioni e regolamenti
di impresa (in alcuni casi sulla cooperazione) basati su questi principi
“neutrali”. Gli accademici hanno poi
seguito il sentiero. Applicata ad enti
come le cooperative, tale metodologia diviene palesemente inadeguata. Chiaramente essa è tristemente
inadeguata anche quando parliamo
di imprese “normali”, essendo la distinzione tra un’impresa “sociale” e
“normale” totalmente artificiale. Il
mio desiderio, benché dubito che si
possa realizzare, sarebbe di cancellare la frase “contratto incompleto”,
soprattutto come base logica per la
distribuzione dei diritti di proprietà.
Mi piacerebbe anche che chiunque
parli del “mercato” ammetta il lato
umano dello stesso. Le mie attuali
aree di ricerca includono il ruolo del
credito cooperativo nelle situazioni in
cui c’era o c’è un vuoto della società
civile; filiere sostenibili di rifornimento di alimenti a livello internazionale e
il rilievo delle imprese sociali quando
si riflette sull’approvvigionamento e
la produzione di cibo; e infine gli enti
dell’economia sociale nella logistica
delle catene di approvvigionamento
e nelle risorse comunitarie.
E il progetto con Euricse?
Stiamo lavorando insieme su un
progetto transnazionale “Le strategie
delle banche di credito cooperativo
nella risoluzione di problemi socioeconomici. Il supporto alle imprese
sociali di comunità”. Inoltre Euricse ha partecipato con l’Università di
Almeria ad una proposta inviata al
governo andaluso sul miglioramento
della qualità del lavoro e sulla risoluzione dell’esclusione lavorativa nelle
cooperative agricole. Membri di Euricse, rappresentanti delle banche di
credito cooperativo, Cajamar (la più
grande banca di credito cooperativo spagnola) e l’Università di Almeria
stanno studiando poi, ulteriori aree di
ricerca e collaborazione.
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Euricse - Annual Report
Consulenza
Creazione e condivisione
della conoscenza
Titolo capitolo
L’attività di consulenza è rivolta alle imprese cooperative e sociali e alle istituzioni pubbliche locali, nazionali e internazionali. Si concentra in particolare
nell’ambito della gestione manageriale di imprese e organizzazioni, delle relative problematiche giuridiche e tributarie, nonché della definizione di interventi
di politica pubblica. Una parte delle attività si concentra quindi in una parte di
studio e di analisi delle discipline esistenti, nella predisposizione di un archivio per argomenti (cooperative, cooperative sociali, imprese sociali, ecc.) e per
fonti (dottrina e giurisprudenza) al fine di costruire un know how necessario per
rispondere alle richieste di consulenze.
Altro filone del settore consulenza riguarda le esigenze espresse dal movimento cooperativo europeo e dalla Commissione Europea.
Al riguardo Euricse sta costruendo una rete con altre importanti voci del movimento europeo al fine di condividere conoscenze, competenze e affrontare
insieme le problematiche del settore. Euricse partecipa ai bandi della Commissione Europea in tema di cooperative e imprese sociali.
Progetti in corso
Studio sull’implementazione del Regolamento 1435/2003 sullo Statuto
della società cooperativa Europea.
Finanziato da: Commissione Europea
Euricse in consorzio con Ezai Foundation e Cooperatives Europe ha partecipato ad un bando di gara promosso dalla DG Enterprise and Industry della
Commissione Europea per la realizzazione di uno studio sull’attuazione del regolamento CE 1435/2003 relativo allo Statuto della società cooperativa euro-
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38
Euricse - Annual Report
pea “SCE”, negli Stati membri dell’Unione Europea e i paesi del SEE (Norvegia,
Islanda, Liechtenstein) e di fornire raccomandazioni per la futura legislazione.
Euricse è responsabile del coordinamento scientifico del progetto ed è il Team
Leader del Consorzio.
Il progetto “SCE” mira a:
– fornire un’analisi e una visione d’insieme delle 30 leggi nazionali di attuazione del regolamento “SCE”;
– raccogliere, analizzare e confrontare le 30 legislazioni nazionali in materia di
società cooperative;
– fare un inventario della “SCE” esistente;
– valutare il grado di successo del regolamento “SCE”;
– acquisire informazioni sulla visibilità del settore cooperativo, per quanto riguarda le misure esistenti di promozione e sostegno in suo favore;
– preparare raccomandazioni e proposte di modifica del regolamento “SCE”;
– presentare raccomandazioni e proposte sulle politiche, legislative e non, per
la promozione delle società cooperative in Europa;
– gettare le basi per la costituzione di una rete europea di esperti di diritto
delle cooperative;
– gettare le basi per l’elaborazione di una legge “modello” sulle cooperative.
Conformemente a questi obiettivi, la ricerca sarà divisa in due livelli: nazionale e sovranazionale (e comparativa). Il primo livello riguarda e coinvolge 30
esperti nazionali, uno per ogni paese coinvolto nella ricerca. Gli esperti nazionali forniranno un rapporto nazionale sui temi della ricerca. Il secondo livello coinvolge un comitato scientifico, composto da sei esperti, studiosi
specializzati in diritto delle cooperative ed esperti legali delle organizzazioni
cooperative. Questo insieme assicura un adeguato equilibrio tra la capacità
di analisi teorica e scientifica, e la capacità di rilevare e interpretare correttamente le esigenze del movimento cooperativo. Il comitato scientifico approva tutte le relazioni intermedie ed è responsabile dello studio definitivo.
La struttura del consorzio è completata da un comitato direttivo il cui compito è
quello di tenere i rapporti con il comitato direttivo analogo, istituito dalla Commissione; di stimolare il comitato scientifico e di valutare lo studio finale, dal
punto di vista delle sue conseguenze in termini di politica di cooperazione.
Coordinatore scientifico: Antonio Fici, Euricse/Università di Molise
Project Manager: Chiara Strano, Euricse
Misure di supporto per lo sviluppo rurale in Montenegro attraverso la
promozione del sistema cooperativo IPA 2008
Finanziato da: Commissione Europea
Il progetto “Montenegro” si inserisce nel programma della Commissione
Europea IPA 2008 – supporting measures, destinato ai paesi che mostrano una
vocazione europea per il periodo 2007-2013.
Il progetto si sviluppa in tre direzioni: supporto legislativo per la preparazione di una legge settoriale sulle cooperative in ambito rurale; attività di capacity
Consulenza
building da realizzarsi attraverso corsi di formazione a favore dei partner locali
coinvolti; attività di informazione tramite workshop e gruppi di lavoro e la partecipazione dei cittadini e degli operatori del mondo rurale.
Coordinatore scientifico: Antonio Fici, Euricse/Università di Molise
Project Manager: Chiara Strano, Euricse
Politiche di concorrenza e condizioni di operatività per le cooperative
di credito
Finanziato da: Euricse
La ricerca tende a contrastare la preoccupazione circa il ruolo potenzialmente anticompetitivo delle Federazioni delle BCC. Il timore è che le Federazioni,
che pure svolgono un ruolo positivo nel superare le diseconomie di scala collegate alle ridotte dimensioni delle BCC, possano favorire il raggiungimento di
soluzioni coordinate tra le BCC che abbiano lo scopo, o comunque raggiungano l’effetto, di ridurre la competizione tra le stesse. Un’ulteriore critica riguarda
il sistema di credito cooperativo nel suo insieme, potenzialmente anti-concorrenziale nei riguardi delle altre banche.
Coordinatore scientifico: Michele Grillo, Università Cattolica del Sacro Cuore
di Milano
Sistemi di finanziamento pubblico dell’impresa sociale no profit
Finanziato da : Finlombarda
Si tratta di un’assistenza tecnica a favore di Finlombarda – la società finanziaria della Regione Lombardia – che ha per oggetto le forme di finanziamento pubblico per l’impresa sociale. L’analisi si svolgerà sia in ambito
nazionale, sia in quattro paesi europei (Belgio, Francia, Portogallo, Regno
Unito). L’obiettivo è di individuare le politiche a sostegno delle imprese sociali e, al loro interno, gli strumenti di finanziamento più innovativi che potranno essere trasferiti nel contesto lombardo. Le attività, iniziate a fine 2009
si concluderanno a giugno 2010.
Coordinatore scientifico: Carlo Borzaga, Euricse/Università di Trento
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Euricse - Annual Report
Trasformare la ricerca in politiche di sviluppo
Intervista a Rainer Schlüter, direttore di Cooperatives Europe
Come definiresti, in sintesi, la
missione di Euricse?
Che ne pensi del dibattito recente sull’impresa sociale?
Primo: riportare al centro l’impresa
cooperativa, in particolare guardando agli elementi fondanti della sua
identità. Secondo: legarsi alle principali reti di ricerca internazionali per
arricchire il dibattito scientifico sui
modelli economici e imprenditoriali.
Terzo: fare da think tank, da laboratorio di trasformazione della ricerca in
politiche di sviluppo, non solo in ottica difensiva – evitando ad esempio
che il movimento cooperativo venga
discriminato rispetto alle altre forme
d’impresa – ma soprattutto in un’ottica proattiva e promozionale delle
nostre imprese come elemento che
arricchisce e qualifica il contesto sociale ed economico.
Mi pare che ci sia un rischio di
banalizzazione del concetto. Oggi
anche Bill Gates si propone come
imprenditore sociale. La cosiddetta
social entrepreneurship è una nuova veste della responsabilità sociale
delle imprese che negli ultimi anni ha
indebolito il movimento cooperativo.
Ora la prospettiva è di distribuire risorse economiche per fare coesione
sociale, ma non è altro che uno strumento di marketing che le imprese
for-profit utilizzano per migliorare la
loro reputazione. Se l’impresa sociale
si farà attrarre in questa prospettiva il
rischio è di assistere ad una spaccatura con la cooperazione. Credo quindi
sia utile che le imprese sociali riscoprano la loro origine cooperativa, il
fatto di essere una sorta di sottoinsieme del movimento cooperativo.
A che punto siamo del percorso?
Il primo passo è stato fatto. Euricse
esiste. Ora deve fare uno sforzo ulteriore per diventare più europeo. Oggi
è ancora un po’ troppo italo-centrico.
L’obiettivo è di accreditarsi come un
punto di riferimento autorevole, riconosciuto da tutti coloro che, a vari
livelli e con diverse responsabilità, si
occupano di cooperazione e impresa
sociale.
Infine, una tua valutazione sul documento di “filosofia” di Euricse?
Concordo sulla sua impostazione
di fondo, ovvero sulla necessità di
formulare una nuova teoria economica cooperativa capace di influenzare
la produzione scientifica mainstream,
che peraltro ha mostrato notevoli limiti che sono all’origine di questa crisi. La cooperazione è un fattore chiave di coesione sociale e di sviluppo
sostenibile che deve diventare parte
integrante di un nuovo sistema teorico. Inoltre mi sembrano importanti i
passaggi relativi alla necessità di fare
rete con altri centri di ricerca e, nello
specifico, l’investimento per la creazione di un Osservatorio in grado di
monitorare dimensione e principali
trend di sviluppo del movimento cooperativo europeo.
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Euricse - Annual Report
Dove siamo
Londra (UK) – Social Enterprise Research Advisory Group
Bruxelles (Belgio) – Comitato di Direzione di EMES Network Meeting of the Board of
Directors
Burgos (Spagna) – Michele Andreaus e Tommaso Ramus hanno incontrato i colleghi
spagnoli nell’ambito del progetto di ricerca “Cooperative e rendicontazione in Europa”
Atene (Grecia) – Silvio Goglio ha incontrato Yiorgos Alexopoulos e Peter Davis per il
progetto “Cooperative di credito e sviluppo locale”
Padova (Italia)– Workshop “Small Banks Efficiency and Competiveness: Theoretical Approaches and Managerial Implications”
Roma (Italia) – Presentazione del primo Rapporto sull’impresa sociale in Italia – Iris Network
Roma (Italia) – Incontro su “Economia sociale in Europa” nel
corso del quale la parlamentare europea Patrizia Toia ha
illustrato il rapporto che il Parlamento ha approvato sul
tema
Bruxelles (Belgio) – Euricse organizza una riunione brainstorming sulla creazione di una rete tra i centri studi europei. Hanno partecipato CECOP - Bruno Roelants; Confcooperative - Enzo Pezzini; Cooperatives Europe - Rainer Schlüter;
Institut d’Etudes Politiques de l’Université de Grenoble - Daniele Demoustier; Instituto de estudios cooperativos, Universidad
de Deusto - Aitziber Mugarra Elorriaga; Institut fur Genossenschaftswesen - Hans Muenkner; Open University
- Roger Spear; Sodertorns Hogskola - Yohanana
Stryjan; University of Essex - Jay Mitra; University of
Leicester - Peter Davis; University of Liege - Jacques
Defourny.
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Titolo capitolo
stati
Bruxelles (Belgio) – Incontro del think tank dell’European Association of Cooperative
Banks
Castelfranco Veneto (Italia) – Convegno “Scopri la cooperazione trevigiana” e la
presentazione della ricerca di Euricse “Le nuove sfide dell’inserimento lavorativo
in Italia”
Sofia (Bulgaria) – Cooperatives Europe’s European Conference and General Assembly su “The Co-operative Response to the Economic Downturn”
Siena (Italia) – Assemblea annuale delle Fondazioni bancarie e delle Casse di
risparmio
Reims (Francia) – Third Annual Conference of American Association of Wine Economics
Ginevra (Svizzera) – Panel di esperti internazionali su occupazione e imprenditorialità organizzato da ILO (International Labour Organization)
Oxford (UK) - Conferenza annuale di ICA (International Cooperative Alliance)
Istanbul (Turchia) – IX Conferenza dell’International Entrepreneurship Forum organizzata dall’Università dell’Essex
Bertinoro (Italia) – Giornate di Bertinoro
Genova (Italia) – Convention nazionale del Consorzio “Gino Mattarelli”
Ginevra (Svizzera) – Incontro del Comitato sulla ricerca cooperativa di
ICA (International Cooperative Alliance)
Pordenone (Italia) – Seminario “Quali strumenti di finanziamento e sviluppo per le imprese sociali”
Bratislava (Slovacchia) – Workshop UNDP Strengthening the Sustainability of Community-based Development through Social Entrepreneurship
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Euricse - Annual Report
Networking, l’impegno di Euricse per creare
una rete
Euricse si propone di sviluppare e promuovere a livello europeo ed internazionale una riflessione scientifica approfondita sulle specificità e sul ruolo delle cooperative e delle imprese sociali, organizzazioni sempre più protagoniste
della produzione di servizi di interesse collettivo e dello sviluppo locale.
Per questo Euricse considera una priorità favorire il confronto tra centri di ricerca ed organizzazioni del settore, lo scambio tra giovani ricercatori di diversi paesi,
e la diffusione dei risultati delle ricerche a livello europeo ed internazionale.
Al fine di superare l’attuale frammentazione della ricerca in quest’ambito, Euricse intende incoraggiare forme innovative di cooperazione e sostenere iniziative e
progetti di ricerca condivisi, in una prospettiva internazionale e multidisciplinare.
Di qui la centralità per Euricse delle attività di networking, volte a rafforzare
la collaborazione tra ricercatori, centri di ricerca ed organizzazioni del settore, a
livello europeo ed internazionale.
Obiettivi
L’obiettivo delle attività di networking di Euricse sarà duplice:
1. rafforzare il dialogo e le sinergie tra centri di ricerca e organizzazioni più rappresentativi nel settore;
2. ampliare la diffusione dei risultati delle ricerche, a livello europeo ed internazionale.
Strumento principale per il raggiungimento di questi obiettivi sarà l’International network of research centers on cooperative and social enterprises, una
rete di istituti di ricerca che a vario titolo ed in vari paesi europei si occupano di
cooperazione e impresa sociale. Ciò nella convinzione che la razionalizzazione e
lo scambio delle informazioni, dei dati, delle risorse e delle competenze possa
potenziare l’impatto dell’attività di ricerca nei contesti accademici e politicoistituzionali, sia nazionali che internazionali.
Iniziative promosse dal Network
Nell’ambito di questo Network internazionale di centri studi, Euricse intende
promuovere le seguenti attività:
1. un Annual Meeting, che raccolga i centri di ricerca e le organizzazioni più
rappresentativi;
2. una Conferenza Internazionale, volta a favorire la diffusione delle informazioni più rilevanti;
3. un programma di mobilità congiunto, aperto a tutti i ricercatori che studiano
le cooperative e le imprese sociali in diversi paesi e da prospettive disciplinari differenti;
4. un Osservatorio sulle cooperative e le imprese sociali, che raccolga e razionalizzi i dati a disposizione a livello nazionale ed europeo;
Dove siamo stati
45
5. un Master internazionale sull’impresa sociale, le cooperative e lo sviluppo
locale, destinato ad operatori del settore e policy maker;
6. due summer school sulle cooperative e l’impresa sociale, rivolte rispettivamente ai ricercatori ed ai policy maker nazionali, europei ed internazionali;
7. un International online Journal, facilmente accessibile, per diffondere i risultati e garantire visibilità agli studi più recenti.
Euricse, EMES e UNDP firmano il protocollo d’intesa
L’impresa sociale contro la povertà e l’esclusione
Euricse ed EMES hanno firmato un protocollo d’intesa con UNDP – Programma delle
Nazioni Unite per lo Sviluppo – Centro Regionale di Bratislava. Il protocollo mira alla
valorizzazione, allo sviluppo delle conoscenze e alla promozione del ruolo di impresa
sociale nell’affrontare e contrastare l’esclusione sociale e la povertà.
Tra le principali finalità di questa intesa: migliorare la condivisione delle conoscenze
incoraggiando le sinergie e aiutando la divulgazione delle best practices, collaborare nella
ricerca e negli studi condividendo gli approcci, le analisi e gli strumenti, collaborare nell’organizzazione dei seminari e workshop a livello nazionale ed europeo.
Foto R. Magrone
“In una fase in cui – come sostiene Carlo Borzaga
presidente di Euricse – le misure di contrasto alla
crisi riportano in auge le politiche passive come i sussidi e la cassa integrazione credo sia altrettanto importante investire su interventi che mirano a riattivare
le potenzialità e le competenze, anche residue, della
popolazione vulnerabile. Altrimenti ci ritroveremo in
quelle “trappole del welfare” - assistenzialismo, dipendenza da sussidi, ecc. – che abbiamo combattuto
fino a qualche anno fa”.
“È un protocollo significativo – gli fa eco Jacques
Defourny presidente di EMES – non solo perché è
stato siglato da un importante centro di ricerca, da
una rete europea di centri di ricerca e da un’agenzia
delle Nazioni Unite dopo cinque anni di collaborazione, ma anche per i suoi contenuti e per il suo
orientamento, in senso lato, “politico”. Si riconosce,
infatti, un approccio attivo nella lotta alla povertà e all’esclusione e un nuovo soggetto
– l’impresa sociale – in grado di realizzarlo attraverso interventi di socializzazione, formazione, inserimento al lavoro”.
“L’impresa sociale rappresenta una novità nel panorama delle istituzioni sociali ed economiche che merita di essere meglio conosciuta e promossa. Poter attingere a conoscenze ed esperienze eccellenti come quella italiana ed in particolare trentina, potrà aiutare ad
ampliare e qualificare le misure di contrasto alla povertà, in una fase in cui questo problema sta riemergendo in forma drammatica in molti paesi europei”, conclude Borzaga.
46
Euricse - Annual Report
Formazione
Accrescere le competenze
di ricercatori e operatori
Titolo capitolo
Euricse progetta e organizza attività formative, rivolte in particolare alla crescita di giovani ricercatori e allo sviluppo di competenze e conoscenze di quanti
operano in questo settore.
L’offerta formativa si sviluppa secondo due linee:
– come supporto organizzativo ad attività formative di lunga durata (Master)
attivate in collaborazione con l’Università di Trento e con reti di Università. In particolare Euricse ripropone il Master in gestione di imprese sociali
(fondato da ISSAN e giunto alla XIV edizione) e in tempi brevi sarà progettato un Master internazionale su impresa sociale e cooperativa e sviluppo
locale;
– attraverso iniziative di breve durata, rivolte a manager italiani e non del movimento cooperativo e dell’impresa sociale e in più in generale, a dirigenti
di organizzazioni nonprofit. Nel realizzare queste attività formative Euricse
coinvolgerà e si coordinerà con gli enti di formazione esistenti e in particolare con l’Università di Trento e con le strutture specifiche della Federazione
Trentina della Cooperazione e dell’impresa sociale a livello nazionale ed europeo.
Master in gestione di imprese sociali
Master in gestione di imprese sociali (GIS), promosso da Euricse in collaborazione con l’Università di Trento, da ormai 14 anni forma i nuovi manager del
sociale, in grado di coniugare l’efficienza e l’efficacia economica con il benessere collettivo, di analizzare il contesto sociale e operare in esso con adeguati
strumenti manageriali. Nell’anno accademico 2008/2009 hanno partecipato 11
studenti di cui uno con la borse di studio di Euricse.
47
Euricse - Annual Report
Fin dalle prime edizioni il Master GIS ha dimostrato una forte capacità di
richiamo dimostrato dal fatto che gli iscritti provengono da tutto il territorio
nazionale. Il Master può contare su oltre 30 docenti, di provenienza accademica
e imprenditoriale, in grado di affrontare lo sviluppo del terzo settore italiano da
pressoché tutte le discipline: economia, giurisprudenza, scienze sociali.
Il direttore del Master è Carlo Borzaga mentre il Consiglio Direttivo è composto da: Luca Fazzi, Michele Andreaus, Marco Bombardelli e Ermanno Tortia.
Dopo la parte teorica del Master tutti i corsisti sono ammessi allo svolgimento dei tirocini formativi presso le organizzazioni su tutto il territorio nazionale e,
in casi specifici, possono anche prevedere un periodo all’estero. Ogni corsista
era accompagnato individualmente nella scelta dell’organizzazione di stage,
affinché il periodo di tirocinio risulti l’incontro tra le ambizioni professionali del
corsista e le esigenze delle organizzazioni ospitanti.
Quest’anno i coristi del Master sono stati ospitati da: Associazione Trentino
con il Kosovo – Trento, Consorzio Solidarfidi di Veneto – Padova, The Hub Islington (UK), Consorzio Nausicaa – Roma, Consorzio Sol.Co - Verona, Cooperativa
sociale Villa Maria – Isera (TN), Cooperativa sociale La Rete – Trento, Consorzio
Sol.Co Città Aperta – Bergamo, Cooperativa sociale Kaleidoscopio – Trento,
Associazione Ubalda Girella – Rovereto, Cooperativa sociale Agricoltura Capodarco, Grottaferrata – Roma, Angsa Umbria Onlus – Perugia.
Euricse inoltre mette a disposizione dei corsisti che hanno terminato lo stage
i propri contatti e la propria rete di soci per facilitare l’inserimento nel mondo del
lavoro. Il successo di questa formula è confermato dai dati che dimostrano che
l’88% dei corsisti trova una prima collaborazione professionale, coerente con il
profilo formato, entro 6 mesi dal termine del Master GIS. Di questi il 49% ha la
prima collaborazione con la stessa organizzazione che li ha ospitati in tirocinio.
Foto R. Magrone
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Formazione
La visione globale dell’impresa sociale
Intervista a Paolo Campagnano, studente del Master GIS 2008/2009
Paolo Campagnano è nato a Milano 27 anni fa. Per motivi di studio
si è allontanato dalla sua città natale
alla quale rimane molto legato; dopo
la maturità classica ha preso un treno con direzione Bologna e all’”Alma
Mater Studiorum” si è laureato in
Scienze Antropologiche, curriculum
“Scienze delle religioni” con la tesi sulle esperienze di contatto con il
soprannaturale negli Atti degli Apostoli.
In che senso la tua formazione
ha influenzato la scelta degli studi
sull’impresa sociale?
L’approfondimento dell’antropologia è stato fondamentale nel mio
percorso di formazione: la centralità
che la persona in carne, ossa e pensiero riveste in questa disciplina è
stato l’elemento che più mi ha affascinato e che più mi ha interessato e
mi interessa tuttora. Tuttavia, dopo la
laurea, spinto dal desiderio di entrare
nel mondo del lavoro e di cominciare
a “sporcarmi le mani” ho inviato il mio
curriculum con successo ad “Amici
dei Bambini”, una ONG milanese
che si occupa di adozioni internazionali e cooperazione internazionale.
Dopo un anno di attività come desk
officer coordinatore di cinque paesi
in America Latina ho capito che era
giunto il momento di ampliare la mia
formazione. Avevo trovato qual era
l’ambito di lavoro nel quale mi volevo
giocare, ed era il mondo dell’impresa
sociale, un mondo che trovavo affine
per valori e obiettivi, ma non avevo
ancora trovato un ruolo per il quale
mi ritenessi adatto o che fosse soddisfacente. A quel punto ho cominciato a guardarmi intorno e a cercare
su internet quale fosse l’offerta, e alla
fine ho scelto il Master
GIS.
Cosa ti ha spinto
ad iscriverti al Master
GIS di Euricse?
Ho scelto questo
Master per diversi motivi: innanzitutto perché ne avevo sentito
parlare bene da persone che erano entrate
in contatto con il gruppo di Euricse. Inoltre
il programma si mostrava completo
e affrontava tutto l’arco delle competenze necessarie per la gestione
di un’impresa sociale, e includeva
sei mesi di lezione e cinque mesi di
pratica. A questo si aggiungeva la
possibilità di trasferirmi a Trento, città che grazie alle sue dimensioni mi
sembrava l’ideale per lo studio e l’approfondimento. Inoltre quando sono
entrato in contatto con Paolo Fontana, responsabile della formazione di
Euricse, ho avuto modo di apprezzarne la disponibilità anche nel sostegno
nel capire se la scelta di iscriversi al
Master fosse la scelta migliore. Da
Paolo ho avuto la possibilità di contattare ex corsisti ai quali chiedere informazioni sul Master stesso, e
questa mi è sembrata un’importante
pratica di trasparenza. Infine i nomi
dei docenti presenti al master lo denotavano come un Master di qualità.
Queste considerazioni, il fatto che il
tasso di placement degli ex corsisti
fosse elevato, e il fatto di potermi trovare alla conclusione del Master con
delle competenze che al momento
dell’iscrizione erano lontane dal mio
curriculum mi hanno convinto che
quella fosse la scelta giusta.
50
Euricse - Annual Report
Quali sono i punti di forza e i punti di debolezza del Master GIS?
Per quanto mi riguarda, credo che
il Master mi abbia dato la possibilità di
avere una visione globale del mondo
“impresa sociale” e degli strumenti
per comprenderlo e operarvi. La varietà dei docenti, la varietà dei moduli e l’intensità delle lezioni sono tutti
fattori che permettono di approcciare
la materia a 360 gradi, approfondendo gli elementi che ogni corsista ritiene più importanti. Inoltre il gruppo
classe variegato e ben selezionato è
stato un fattore significativo e di stimolo; un piccolo gruppo di persone
diverse per esperienze e competenze che si ritrovano a Trento uniti dallo
stesso interesse tra i quali si è creato
subito un ottimo rapporto, che dopo
l’esperienza del master è continuato,
per alcuni anche con dei risvolti professionali. In sintesi ritengo che i principali punti di forza del Master siano
nell’ampiezza di argomenti che viene
trattata e di conseguenza la globale
visione che viene offerta. Di contro la
vastità della preparazione rende più
difficile l’approfondimento di alcuni
campi o moduli.
Cosa è l’HUB? Perche ha scelto
lo stage presso l’HUB di Londra?
The HUB è un network globale
di spazi e di persone al servizio dell’innovazione sociale e dell’impresa
sociale. Il primo esemplare di HUB
è nato a Londra nel 2005 e ad oggi
conta 20 centri attivi in tutto il mondo
con altri 60 in apertura nel prossimo
periodo. The HUB è arrivato in Italia
grazie ad Alberto Masetti-Zannini che
ha seguito l’apertura del primo HUB
italiano avvenuta lo scorso dicembre
a Milano. Il mio incontro con The HUB
è stato dapprima virtuale, grazie al
blog dedicato, in seguito ho incontrato Alberto e da lì è iniziato il mio
percorso all’interno del network. La
realtà di HUB mi ha subito attratto e
affascinato grazie al suo portato di innovazione e al suo modo di supportare l’imprenditorialità e la realizzazione
di progetti partendo dalla creazione
di una “casa” per questi imprenditori. Gli ingredienti che compongono
hub sono infatti uno spazio fisico, una
community di innovatori e gli host,
ossia facilitatori, o animatori dello
spazio. Grazie al master GIS ho avuto la possibilità di trascorrere il mio
periodo di stage proprio nel primo
esemplare di HUB, quello di Islington,
ricoprendo il ruolo di host e lavorando alla realizzazione di uno studio di
impatto sociale.
Come è nato e cosa fa l’ HUB di
Rovereto.
The HUB Rovereto è nato dall’incontro tra me e Jari Ognibeni e da
alcune importanti contingenze. Infatti
The HUB di Rovereto troverà casa all’interno della Ex Manifattura Tabacchi di Rovereto, area interessata da
un progetto di riqualificazione che la
porterà a diventare un polo per la sostenibilità in Trentino. Con Jari e altre
due persone che si sono aggiunte al
team, Dalia Macii e Andrea Zamboni,
stiamo portando avanti la realizzazione di HUB Rovereto che aprirà, se tutto va bene, la prossima estate 2010.
The HUB a Rovereto vuole porsi come
punto di riferimento per tutte quelle
persone che hanno idee per rendere
il mondo migliore e cercano un posto
dove trovare accesso a conoscenze,
risorse, supporto. The HUB Rovereto
organizza incontri di approfondimento sulle tematiche che riguardano l’innovazione sociale e l’impresa sociale
utilizzando modalità nuove, e sfruttando anche il bagaglio di contatti e
conoscenze proveniente dal fatto di
essere parte di un network globale.
Formazione
Corso di perfezionamento: Amministrazione e
gestione di imprese sociali (AGIS)
L’esperienza e l’attrattività a livello nazionale del Master GIS ha dato spunto
alla collaborazione con il Consorzio Universitario di Pordenone il quale ha avviato,
su progetto di Euricse, un proprio corso di perfezionamento in amministrazione e
gestione di impresa sociale, al quale partecipano molti docenti del Master GIS di
Euricse. Il corso è stato avviato come risposta alla forte esigenza di innovazione
e formazione rilevata attraverso un percorso di analisi intrapreso con un gruppo
privilegiato di stakeholder del territorio pordenonese. Il percorso è uno strumento di formazione altamente professionalizzante e un luogo di riflessione compartecipata sulle tematiche relative al terzo settore come una realtà dinamica, con
grandi potenzialità in continua evoluzione. L’anno scorso i partecipanti erano 25.
Formazione per i soci
Nel corso dell’anno Euricse ha organizzato i corsi di formazione per i propri
membri in base alle specifiche esigenze delle singole organizzazioni.
Formazione permanente a favore del Consorzio InConcerto
Da ormai tre anni Euricse elabora un piano di formazione permanente a favore del Consorzio InConcerto. I percorsi hanno come obiettivi generali:
– aggiornare sulle tematiche di attualità riguardanti lo scenario economico, politico, sociale e giuridico dell’impresa sociale e della cooperazione sociale;
– approfondire alcune tematiche che, affrontate nel precedente corso di formazione, sono ritenute utili;
– affiancare le docenze teoriche con esempi pratici, casi studio e lavori in aula
proposti dalle singole cooperative;
– sperimentare, laddove possibile, dei “gruppi di lavoro” che, attraverso esercitazioni e apposite docenze, affrontino tematiche specifiche connesse alla
realtà imprenditoriale locale;
– offrire occasioni di scambio, confronto e relazione con altre realtà imprenditoriali.
Verso l’impresa sociale di comunità: percorso di sviluppo delle competenze imprenditoriali e manageriali per il Consorzio Sol. Co Citta’ Aperta di
Bergamo
Nel 2009 Euricse ha realizzato un percorso formativo per il Consorzio Sol.Co
Città Aperta con lo scopo di orientare lo sviluppo imprenditoriale del Consorzio
e delle associate verso l’impresa sociale di comunità.
Obiettivi dell’intervento formativo:
– ridefinizione della mission consortile con descrizione e applicazione del concetto di “Impresa sociale di comunità” alla realtà consortile;
– ridefinizione del patto associativo consortile con nuovi impegni da parte delle cooperative aderenti al Consorzio (in termini di partecipazione incrociata
tra cooperative);
– stesura del piano aziendale del Consorzio contenente i progetti innovativi
proposti dalle cooperative aderenti;
– accompagnamento delle singole cooperative alla stesura e realizzazione del
proprio piano d’impresa.
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Euricse - Annual Report
Divulgazione
Un anno di
eventi e pubblicazioni
Titolo capitolo
Gli eventi organizzati o promossi da Euricse intendono favorire la riflessione
sulle caratteristiche e le specificità delle cooperative, delle imprese sociali e, più
in generale, delle organizzazioni senza scopo di lucro. I seminari, i convegni, le
conferenze intensificano lo scambio accademico e scientifico internazionale e
multidisciplinare, aiutano la crescita culturale e professionale degli imprenditori
cooperativi e sociali, nonché dei dirigenti e degli amministratori di queste organizzazioni.
In collaborazione con la Federazione Trentina della Cooperazione, Euricse
ha avvisato una serie di incontri (Cantieri) con i rappresentanti del movimento
cooperativo locale con lo scopo di individuare nuovi temi di ricerca, così come
anche modalità per utilizzare i risultati di ricerche già svolte a vantaggio degli
operatori.
L’attività editoriale riguarda soprattutto la diffusione dei risultati delle attività
di ricerca, formazione, consulenza e sviluppo promosse da Euricse.
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Euricse - Annual Report
Conferenze
La seconda Conferenza Internazionale di EMES si è tenuta
dal’1 al 4 luglio 2009 a Trento con la partecipazione di più di 150
studiosi provenienti da 36 paesi. La Conferenza EMES è stata un’importante occasione di apprendimento e di confronto per la comunità scientifica su tematiche che riguardano i principali elementi di
questo particolare modello d’impresa che si sta sempre più diffondendo a livello locale, nazionale ed internazionale.
La Conferenza Il credito cooperative di fronte alle sfide della
crisi si è tenuta il 17 giugno 2009 a Trento. La crisi potrebbe davvero aprire nuove opportunità per le banche di territorio? E queste
banche sono pronte ad accettare le sfide e sfruttare l’occasione?
Quali sono le strategie che dovrebbero adottare per rafforzare la
propria posizione competitiva? Queste sono solo alcune domande
alle quali hanno cercato di rispondere ricercatori ed esperti del settore in occasione della Conferenza.
Il seminario internazionale L’impresa cooperativa tra fiscalità
nazionali e mercato europeo si è tento l’11-12 settembre 2008 a
Trento. Prendendo spunto da una comunicazione della Commissione Europea che avanzava dubbi sul fatto che le agevolazioni
fiscali a favore delle cooperative potessero configurarsi come aiuti di stato si sono ritrovati a Trento i maggiori tributaristi italiani
tra professionisti e docenti universitari e di esperti internazionali
dalla Spagna, Svezia, Germania e Francia. All’iniziativa hanno partecipato quasi 100 persone provenienti dall’Italia e dall’estero.
Seminario internazionale - International Seminar
L’impresa cooperativa
tra fiscalità nazionali
e mercato europeo
The cooperative
enterprise between
national taxation and
the european market
Trento
Facoltà di Giurisprudenza
Faculty of Law
Aula B - Via Verdi, 53
11 - 1 2
2008
Nuove Arti Grafiche - Trento
Settembre-September
con il patrocinio di
with the patronage of
ICA Research Conference 2008 si è tenuta dal 15 al 18 ottobre
2008 a Riva del Garda ed ha avuto un notevole successo testimoniato da 120 partecipanti provenienti da diversi paesi del mondo.
Gli studiosi, i ricercatori, i dirigenti e gli operatori di imprese sociali
e cooperative si sono riuniti per analizzare il ruolo delle cooperative nel sostenere lo sviluppo e favorire la responsabilità sociale,
attraverso un approccio multidisciplinare sia nella pratica che nelle
prospettive di sviluppo.
ICA Research Conference
2 0 0 8
The Role of Cooperatives in Sustaining
Development and Fostering
Social Responsibility
Riva del Garda (Trento, Italy)
October, 15-18 2008
organised by
Fototeca Ingarda Trentino S.p.A. (foto Patrizia N. Matteotti)
ISSAN (Istituto Studi Sviluppo Aziende Nonprofit)
e
ICA (International Co-operative Alliance)
Divulgazione
Seminari
Terzo settore, partecipazione e co-produzione dei servizi sociali alla
persona in Svezia - verso un nuovo paradigma
18 novembre 2008, con Victor Pestoff dell’Institute for Civil Society Studies
Ersta Sköndal University College - Stockholm, Sweden.
Insolvenza dell’impresa e rilevamento da parte dei lavoratori. I pionieri
Spagnoli: un modello democratico sostenibile della governance aziendale
24 novembre 2008, con Anthony Jensen, dell’Università di Sydney, Australia.
La Qualità del Lavoro nelle Cooperative Sociali. Misure e Modelli
Statistici
19 dicembre 2008, con Maurizio Carpita dell’Università di Brescia
Le sfide della cooperazione
Ciclo di seminari con Ian MacPherson
dal 7 al 30 aprile 2009, Facoltà di economia, Facoltà di giurisprudenza - Trento
La storia, i valori, il contesto attuale e le prospettive future
del movimento cooperativo. Esperienze e successi di cooperazione nei Paesi in via di sviluppo.
Lo studioso canadese di fama mondiale è stato il primo professore a ricoprire la cattedra “Don Lorenzo Guetti” prevista
dall’Accordo di programma tra Università degli Studi di Trento,
Federazione Trentina della Cooperazione e Promocoop.
Valutazione dell’impatto economico delle cooperative americane
10 novembre 2009, con Ann Hoyt dell’Università del Wisconsin
L’impresa cooperativa tra sviluppo locale e concorrenza globale
02 dicembre 2009, con Saverio Scarpellino dell’Università Sapienza di Roma
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Euricse - Annual Report
Le voci dal mondo
Interviste con i partecipanti alla Conferenza EMES
Sebastian Gatica, Cile. Prima del dottorato che sto facendo a Londra, ho lavorato per varie organizzazioni non governative che si occupano di imprese sociali, comunità di lavoro,
sviluppo economico, housing e micro finanza. Questa è la mia
prima conferenza “accademica”, mentre ho partecipato a molti incontri degli operatori del settore e penso che una migliore
connessione tra accademici e organizzazioni sarebbe molto
utile. Il mio dottorato riguarda il Brasile ed il suo movimento
cooperativo. Porterò avanti una ricerca a Salvador Bahia per
capire come le istituzioni locali operano in un territorio specifico per favorire lo sviluppo dell’economia sociale. La mia
intenzione è di sottolineare le ragioni del perché le agenzie
pubbliche occupano un ruolo cruciale nelle azioni e nelle decisioni collettive. Sono particolarmente interessato alla realtà
brasiliana per capire come le imprese sociali possano essere
sostenute, per poi esportarne l’esperienza in Cile, dove esiste
l’economia sociale, ma è poco considerata. Sono stato molto contento di venire
qui perché ho potuto avere buoni riscontri sul mio lavoro.
Sofia Adam, Grecia. La mia tesi di dottorato riguarda l’inserimento lavorativo e le imprese sociali in Grecia. Sto cercando
di sviluppare un’analisi teoretica per concettualizzare l’economia sociale in Grecia. Il mio punto di partenza è il fatto che in
termini comparativi con il resto d’Europa in Grecia l’impresa
cooperativa è un settore poco sviluppato. Abbiamo solo poche
cooperative soprattutto in ambito rurale, e una che si occupa
dei disagi psichici. Inoltre la maggior parte delle cooperative
Greche sono finanziate dall’Unione Europea e mi piacerebbe
capire meglio le cause di questa situazione. La Conferenza
EMES è stata molto utile per me in quanto l’impresa sociale è
poco studiata e conosciuta nel mio paese. La Conferenza non
è stata troppo formale il che ha permesso ai partecipanti di
conoscersi meglio e scambiare le esperienze.
57
Divulgazione
Neema Mori, Tanzania. Studio in Norvegia decision making
nella micro finanza, con un attenzione particolare alle imprese
sociali. La nostra società è ancora molto povera, ma ci sono
molte iniziative di imprese sociali che cercano di migliorare le
condizioni generali della nostra gente. Tuttavia queste iniziative non sono ancora riconosciute. Il problema maggiore è che i
policy maker non sono ben consigliati e consapevoli di questa
realtà, perciò il mio scopo è di migliorare le nostre conoscenze
e la nostra comprensione di queste realtà.
Kim Shin Yang, Corea del Sud. Sono uno studente di dottorato all’Università di Liège. Lavoro su un progetto comparativo
che coinvolge la mia nazione di nascita, la Corea del Sud, sulle
legislazioni che promuovono lo sviluppo delle imprese sociali.
Penso che le leggi possano essere un grande ostacolo allo sviluppo della società civile. In Corea del Sud le cooperative e le
imprese sociali sono potute emergere solo dopo l’approvazione della legge sull’economia sociale del 2007. In precedenza
gli sforzi della società civile erano ostacolati dalle leggi e quest’ultimo cambio di politica è stato un miglioramento anche se
c’è ancora molto da fare. Penso che questa Conferenza sia stata veramente molto importante soprattutto per chi come me
sta facendo uno studio comparativo.
Foto R. Magrone
Jonnakuti Prashanthi, India. In India il concetto di “impresa
sociale” è usato molto meno rispetto all’Europa occidentale.
Per noi un’impresa sociale è un’azienda che ha uno scopo sociale, perciò non abbiamo delle distinzioni proprio chiare. Per
esempio a Mumbai si è tenuta una Conferenza sulle imprese
sociali dove tantissime realtà e organizzazioni sono state definite tali. Il mio intervento si occupa di questo, la concezione di
economia sociale in India, la quale include tutte le imprese che
adottano la responsabilità sociale. Questa Conferenza è stata
molto interessante perché ho avuto modo di raccogliere tante
informazioni per migliorare la mia ricerca e molte occasioni per
incontrare e discutere con persone diverse.
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Euricse - Annual Report
Cantieri
Interpretando l’esigenza di orientare le proprie attività di ricerca, formazione
e consulenza di Euricse secondo una conoscenza puntuale e di prima mano dei
temi al centro della vita del movimento cooperativo trentino, Euricse animerà
dal 2010 – d’intesa con la Federazione Trentina della Cooperazione – una serie
di gruppi di lavoro (o Cantieri).
Scopo di ogni Cantiere (al momento è previsto di costituirne quattro, nei settori agricolo, del credito, del consumo e della cooperazione di lavoro) è quello
di individuare nuovi temi di ricerca, così come anche modalità per utilizzare i
risultati di ricerche già svolte a vantaggio dei cooperatori. Un gruppo di 15-20
persone per ogni area, scelti in base alle competenze maturate nel proprio ambito di attività, troverà nel Cantiere un luogo dove discutere in modo informale
e riservato di questioni riguardanti il futuro della cooperazione: dalla governance al modello organizzativo, dal ruolo dei soci ai nuovi settori di crescita, dal
rapporto con lo sviluppo locale alla dimensione internazionale.
Su ogni tema proposto dall’insieme dei partecipanti, Euricse potrà attivarsi
per approfondimenti specifici anche tramite esperti esterni e collaborazioni con
altre organizzazioni appartenenti alla rete di relazioni di cui l’Istituto fa parte.
L’obiettivo di questa iniziativa consiste infatti nel rendere accessibili alla realtà
cooperativa trentina gli studi più aggiornati su argomenti rilevanti non solo per
chi fa ricerca, ma anche e soprattutto per chi gestisce, amministra e decide.
Divulgazione
Pubblicazioni
L’attività editoriale riguarda soprattutto la diffusione dei risultati delle attività
di ricerca, formazione, consulenza e sviluppo promosse da Euricse. Sul sito di
Euricse, nella sezione “risorse” sono disponibili inoltre altri materiali utili ad
approfondire la conoscenza su caratteristiche e ruolo di cooperative e imprese
sociali. Nel corso del 2009 Euricse ha avviato la Collana di Working Paper, ha
preso in carico la rivista Impresa Sociale ed inoltre ha allo studio la pubblicazione di nuovi volumi in lingua italiana e inglese. L’attività editoriale di Euricse
è classificata in questo modo prevede la pubblicazione di seguenti prodotti
editoriali.
Paper
– Euricse Working Paper: questa collana propone i risultati delle ricerche di
Euricse o altri lavori scientifici particolarmente interessanti. Tutti i paper sono
soggetti a referaggio e sono disponibili online in lingua italiana e/o inglese.
Per alcuni è prevista anche la versione cartacea.
– Short paper: brevi articoli pubblicati su riviste non accademiche che hanno
l’obiettivo di divulgare conoscenze presso un più vasto pubblico.
– Seminar and Conference paper: articoli presentati, anche in forma preliminare, in occasione di seminari e convegni scientifici.
Riviste
– Impresa Sociale: è la più importante rivista italiana in tema di imprenditorialità sociale, pubblicata fin dal 1989. Ha periodicità trimestrale e carattere
monografico e si propone come strumento per approfondire gli scenari, i
nodi critici e le strategie dell’impresa sociale. Dal 2009 è edita da Euricse.
– Rivista internazionale: di carattere scientifico. Sarà realizzata a partire dal
2010 nella sola versione online e in lingua inglese.
Altre pubblicazioni
– Volumi: si sta lavorando su una collana di pubblicazioni divulgative dedicata
agli “Studi cooperativi”. E’ prevista anche una collana di pubblicazioni scientifiche in lingua inglese.
– Rapporti: Euricse realizzerà un Rapporto biennale sulla cooperazione in Europa ed inoltre è confermata la collaborazione con Iris Network per la realizzazione del Rapporto sull’impresa sociale in Italia. A queste pubblicazioni
principali si aggiungono altri rapporti di ricerca di particolare interesse.
– Documenti: materiali normativi e di policy riguardanti il settore cooperativo
e dell’impresa sociale.
– Bibliografia online: di carattere tematico, contiene i riferimenti alle principali
pubblicazioni su cooperazione e impresa sociale.
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60
Euricse - Annual Report
Persone e
organizzazione
Una struttura motivata
e responsabile
61
Titolo capitolo
In Euricse la qualità dell’ambiente di lavoro è una componente essenziale
che dichiara la coerenza tra il contenuto dell’attività e la forma organizzativa in
cui si realizza. Il progetto organizzativo è quindi parte integrante della missione
e si connette al piano dei fini e non solo a quello degli strumenti.
La struttura di Euricse, oltre al nucleo di 11 dipendenti che garantiscono lo
svolgimento delle attività istituzionali e il coordinamento dei settori di attività,
coinvolge inoltre:
– collaboratori a progetto soprattutto per le attività di ricerca;
– collaboratori occasionali per le attività formative e divulgative;
– docenti di vari atenei e in particolare di quello di Trento che supervisionano
l’attività di ricerca, formazione, divulgazione e di consulenza;
– visiting professor e visiting researcher.
AUna
horizontal
andpiatta
integrated
structure
struttura
e integrata
62
Euricse - Annual Report
Staff di Euricse
Aleksandra Bobic, Serbia. Dopo quasi dieci anni di esperienza da giornalista in un quotidiano serbo e altri due anni da corrispondente in Italia, è entrata
in ISSAN nel 2005. Si è occupata di comunicazione dell’Istituto e di promozione
della rivista Impresa Sociale. In Euricse si occupa di comunicazione, gestione
sito web e organizzazione eventi.
Riccardo Bodini, Italia. Laureato in Scienze della Comunicazione all’Università di Bologna, ha ottenuto un Master in Politiche Pubbliche presso la University of Chicago. Ha poi lavorato a Chicago per sette anni per un’organizzazione
specializzata in sviluppo economico in ambito urbano, dove ha seguito numerosi progetti di ricerca per conto di imprese, enti pubblici, fondazioni e organizzazioni nonprofit. Da gennaio 2010 lavora per Euricse, dove applica la sua
esperienza nella gestione di iniziative di ricerca allo sviluppo di nuovi progetti
e risorse.
Ilana Bodini, US. Ilana ha una laurea in Scienze della Comunicazione dal CLA
e un Master in amministrazione dei servizi sociali presso la University of Chicago. È entrata a far parte di Euricse nel gennaio 2010 dopo aver lavorato a Chicago come direttrice di una coalizione che si occupa di sviluppo della comunità
e della salute pubblica. A Euricse sta lavorando nell’area comunicazione dove
sviluppa il progetto per la creazione di una rivista online, oltre a supervisionare
i testi in inglese.
Grazia di Dio, Italia. Diploma di ragionerie e programmatore elettronico
conseguito nel 1997; in possesso della ECDL. Ha un’importante esperienza decennale in ambito amministrativo e contabile. Lavora per Euricse da circa due
anni nel ruolo di amministrativa. Si occupa della gestione contabile ed amministrativa della Fondazione. L’interesse per lo spagnolo l’ha spinta ad approfondire lo studio della lingua: iscritta al 2° anno al Corso di Mediazione Linguistica e
comunicazione letteraria presso l’Università di Trento.
Sara Depedri, Italia. Dieci anni fa ha cominciato la sua collaborazione alla
ricerca presso il Dipartimento di Economia dell’Università di Trento e l’istituto
di ricerca ISSAN ed attività di docenza presso gli stessi. Nel 2008 ha concluso
il dottorato in Diritto ed Economia presso l’Università di Siena. È da tre anni
Persone e Organizzazione
assegnista presso il Dipartimento di Economia dove svolge ricerca teorica ed
empirica nel settore della cooperazione sociale e sulle relazioni di lavoro. Presso Euricse svolge attività di coordinamento alla ricerca, tutoraggio master ed è
membro dell’editorial board della collana di Working paper.
Antonio Fici, Italia. È professore di Diritto privato presso l’Università del Molise e di Diritto dell’impresa cooperativa e sociale presso l’Università di Trento.
Insegna al Master GIS sin dai primi anni della sua istituzione. È autore di numerose pubblicazioni in materia di società cooperative e imprese sociali. In Euricse
è responsabile dell’area consulenza.
Paolo Fontana, Italia. Laureato in Sociologia, dal 2001 ha lavorato prima
con ISSAN e poi con Euricse. Per questi Istituti ha organizzato eventi formativi, convegni e seminari, ha partecipato alla nascita di Iris Network e del
Workshop nazionale sull’impresa sociale. Attualmente è referente dell’area
formazione di Euricse, si occupa del Master GIS – Gestione Imprese Sociali
- e della progettazione di percorsi formativi rivolti ai dirigenti del movimento
cooperativo.
Giulia Galera, Italia. È laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche e ha
un dottorato in Studi Internazionali. Ha iniziato a lavorare ad ISSAN nel 2000,
occupandosi di ricerca. In Euricse è attualmente responsabile dell’area ricerca.
Maricarmen Hernandez Aguilar, Messico. Ha conseguito un dottorato
in Scienze Politiche presso l’Università di Essex, Regno Unito. È entrata in
Euricse nel settembre del 2009 in qualità di coordinatore dell’Osservatorio
europeo sulle cooperative e le imprese sociali. È una ricercatrice con un consistente background nella ricerca sull’opinione pubblica e sulle metodologie
qualitative e quantitative delle scienze sociali. I suoi interessi di ricerca riguardano anche gli studi comportamentali, i processi migratori e le politiche
pubbliche.
Monica Loss, Italia. È il responsabile amministrativo di Euricse. Ha una
Laurea in Economia e un Master in management delle organizzazioni nonprofit e cooperative sociali presso l’Università di Trento. È stata coordinatrice
di tre progetti europei. Il suo interesse principale è la ricerca riguardante le
imprese sociali e in particolare le imprese sociali che creano opportunità di
lavoro per persone svantaggiate, a livello nazionale ed europeo. Ha scritto
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64
Euricse - Annual Report
numerosi saggi e articoli su questo argomento e ha partecipato a seminari e
conferenze in Europa.
Mariangela Mongera, Italia. Laureata in Economia Politica presso la Facoltà di Economia dell’Università di Trento; ha conseguito il titolo di Master in
management delle organizzazioni nonprofit e cooperative sociali, Università di
Trento; ha un dottorato in Labor Studies dell’Universita Statale di Milano. Ha
collaborato per vari anni nello staff di ricerca sulle cooperative sociali e organizzazioni nonprofit coordinato dal professor Carlo Borzaga; come collaboratrice
presso ISSAN dal 2000 al 2004 e come assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Economia dell’Università di Trento dal 2004 al 2008. Fino a dicembre
2009 ha collaborato al coordinamento dell’area ricerca di Euricse.
Federica Silvestri, Italia. Da più di vent’anni collabora, in qualità di segretaria, con il professor Carlo Borzaga. In Euricse gestisce la segreteria generale, la
redazione e l’ufficio abbonamento della rivista Impresa Sociale, cura l’editing in
italiano delle pubblicazioni dell’Istituto.
Chiara Strano, Italia. È laureata in giurisprudenza presso l’Università di Ferrara e ha un Master in European Business Law presso l’Università di Besançon,
in Francia. Prima di entrare in Euricse, a maggio 2009, ha avuto diverse esperienze internazionali, tra cui uno stage presso Cooperatives Europe. In Euricse
lavora come project officer nell’area consulenza.
Francesca Tomasi, Italia. Ha una Laurea in Scienze Politiche presso l’Università di Bologna e Master in Peace-building and Conflict Management della
Scuola di Studi Internazionali di Trento. Prima di entrare in Euricse, nel settembre 2008, aveva diverse esperienze internazionali presso l’ambasciata Italiana
a Parigi, la Rappresentanza delle università italiane a Bruxelles, la DG Ricerca
della Commissione europea a Bruxelles, e in una ONG locale a Nairobi. In
Euricse è responsabile dell’area networking e della gestione di progetti europei.
Flaviano Zandonai, Italia. Laureato in Sociologia ha lavorato per oltre un
decennio nei consorzi della cooperazione sociale italiana. Ad Euricse nel collabora con il settore comunicazione come content editor. È inoltre segretario di
Iris Network, la rete italiana degli istituti di ricerca sull’impresa sociale, ospitata
presso la sede dell’Istituto.
Foto R. Magrone
Persone e Organizzazione
Ricercatori post dottorato e dottorandi
Euricse sostiene 5 dottorandi attraverso borse di studio: uno alla scuola di
dottorato del Cifrem in “Economics and Management” e quattro alla scuola di
dottorato in Sviluppo locale “Local Development and Global Dynamics”, entrambe le scuole dell’Università di Trento. Nel 2009 Euricse ha finanziato due
assegni di ricerca per il post dottorato, uno presso il Dipartimento di Economia dell’Università di Trento e l’altro presso Euricse. La Fondazione ha inoltre
aiutato a creare una rete di 10 dottorandi dell’Università di Trento con interessi
scientifici comuni alle principali tematiche di Euricse.
Ricercatori post dottorato
Stefano Castriota, Italia ha un assegno biennale di ricerca finanziato da Euricse presso il Dipartimento di Economia
dell’Università di Trento. Dopo la laurea all’Università “La Sapienza” di Roma, ha conseguito un MSc in Economia presso
l’Università Bocconi, un MPhil in Finanza presso la Stockholm
School of Economics ed il PhD in Economia e Finanza presso
l’Università di Roma “Tor Vergata”. Ha inoltre studiato all’Ehsal di Bruxelles ed all’Universitat Pompeu Fabra di Barcellona.
Ha lavorato per il Fondo Monetario Internazionale e per il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite. Si interessa
principalmente di economia industriale, economia del benessere, economia sociale ed economia dello sviluppo.
Cecilia Navarra, Italia. Nel 2009 aveva un assegno di ricerca presso Euricse.
È dottore di ricerca in Economia delle Istituzioni e della Creatività (Università di
Torino). Si è occupata di cooperative agricole in Mozambico e di cooperative di
lavoro in Italia. Ha collaborato con il Dipartimento di Economia dell’Università
di Torino al progetto di ricerca sull’associazionismo agricolo a Morrumbala.
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66
Euricse - Annual Report
Dottorandi
Ivana Catturani, Italia. Dottoranda al Interdepartmental
Centre for Research Training in Economics and Management
(CIFREM), Università di Trento. Ivana ha ottenuto la Laurea specialistica in Economia dello Sviluppo presso l’Università di Firenze e la Laurea triennale in Cooperazione Internazionale e
Sviluppo dell’Università di Padova. Nella sua tesi specialistica
ha esaminato i raggruppamenti di consumatori del commercio
equo e solidale usando un esperimento di modelli di scelta; i
risultati sono stati presentati alla Conferenza dell’European Association of Agricultural Economist (Ghent, 2008). Ha condotto
ricerche sul campo in Egitto e Sudan. Ora lavora sulle banche
cooperative e sulla loro governance.
Michela Giovannini, Italia. Dottoranda al International
Doctoral School in Local Development and Global Dynamics,
Università di Trento. È laureata in Scienze Politiche presso l’Università di Padova. Ha ottenuto il Master in management delle
cooperative sociali e delle organizzazioni nonprofit dell’Università di Trento e sempre presso la medesima Università il Master
in Politiche di Genere. Precedentemente ha lavorato in Euricse
come ricercatrice sull’integrazione lavorativa nelle cooperative sociali in Nord Italia. Il suo attuale progetto di ricerca mira
ad analizzare il ruolo della solidarietà economica nel sostegno
ad uno sviluppo bilanciato delle economie e delle società del
Centro America.
Jamilya Jeenbaeva, Kyrgyzstan. Dottoranda al International Doctoral School in Local Development and Global Dynamics, Università di Trento. Laureatasi in Scienze della Popolazione
e dello Sviluppo, ha lavorato per 6 anni nella sua città natale,
Bishkek, come ricercatrice e consulente per lo sviluppo, insegnante presso l’Università e istruttrice di yoga, prima di iscriversi nel 2009 all’Università di Trento. Durante gli studi a Londra ha
anche lavorato per il Financial Times.
Persone e Organizzazione
Samira Nuhanovic, Bosnia and Herzegovina. Dottoranda al
International Doctoral School in Local Development and Global
Dynamics, Università di Trento.La sua tesi di dottorato riguarda
le relazioni tra le cooperative agricole e lo sviluppo rurale in
situazioni di tensione etnica. Più nello specifico, la ricerca mira
ad esaminare se la memoria storica che il settore cooperativo
porta inevitabilmente con sé dai sistemi economici e politici
passati abbia un’influenza sui livelli di efficienza delle cooperative di adesso.
Richard Muko Ochanda, Kenya. Dottorando al International Doctoral School in Local Development and Global Dynamics, Università di Trento. È laureato in Economia e Commercio
presso Catholic University of Eastern Africa (CUEA) e ha un Master in Sviluppo Organizzativo della United States International
University di Nairobi. La sua tesi di dottorato riguarda “Le performance e la sopravvivenza delle imprese sociali utilizzando
la prospettiva dell’analisi industriale”. La prima parte del suo
progetto metterà a fuoco la nascita e lo sviluppo delle cooperative in Italia usando i dati della regione Lombardia. Nella
seconda parte spera di riuscire a collegare le imprese sociali
con lo sviluppo e infine di concludere con una sezione sul terzo
settore in Africa orientale.
67
68
Euricse - Annual Report
Elenco soci
Euricse è una fondazione di partecipazione, persona giuridica privata, senza
scopo di lucro e dotata di piena autonomia statutaria e gestionale.
La Fondazione ha 3 categorie di membri:
Membri Istituzionali, fondatori di Euricse, che ne garantiscono la continuità:
Cooperatives Europe
Federazione Trentina Cooperazione
Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto
Provincia Autonoma di Trento
Università di Trento
Membri Ordinari, tutti i soggetti che, condividendo le finalità e gli obiettivi,
apportino risorse significative al patrimonio o al funzionamento della Fondazione:
ACLI
Ass.ne Nonprofit Network
C.C.S. Consorzio Cooperative Sociali
Cantina Sociale di Avio
Cassa Centrale Casse Rurali
Cassa Rurale Aldeno e Cadine
Cassa Rurale Alta Val di Sole e Pejo
Cassa Rurale Alta Vallagarina
Cassa Rurale Alto Garda e Ledro
Cassa Rurale Bassa Anaunia
Cassa Rurale Bassa Vallagarina
Cassa Rurale Bassa Valsugana
Cassa Rurale Centro Valsugana
Cassa Rurale Centrofiemme
Cavalese
Cassa Rurale d’Anaunia
Cassa Rurale della Valle dei Laghi
Cassa Rurale di Brentonico
Cassa Rurale di Caldonazzo
Cassa Rurale di Fiemme
Cassa Rurale di Giovo
Cassa Rurale di Isera
Cassa Rurale di Lavis
Cassa Rurale di Ledro
Cassa Rurale di Levico Terme
Cassa Rurale di Lizzana
Cassa Rurale di Mezzocorona
Cassa Rurale di Mezzolombardo e S.
Michele all’Adige
Cassa Rurale di Mori-Val di Gresta
Cassa Rurale di Pergine
Cassa Rurale di Pinzolo
Cassa Rurale di Rabbi e Caldes
Cassa Rurale di Roncegno
Cassa Rurale di Roverè della Luna
Cassa Rurale di Rovereto
Cassa Rurale di Sopramonte
Cassa Rurale di Spiazzo e Javrè
Cassa Rurale di Strembo, Bocenago
e Caderzone
Cassa Rurale di Tassullo e Nanno
Cassa Rurale di Trento
Cassa Rurale di Tuenno - Val di Non
Cassa Rurale Olle-Samone-Scurelle
Cassa Rurale Pinetana, Fornace e
Seregnano
Cassa Rurale Val di Fassa e Agordino
Cassa Rurale Valli di Primiero e Vanoi
CMB Società Cooperativa Muratori e
Braccianti di Carpi
Comune di Trento
Con.Solida. Consorzio Cooperativo
Sociale
Consorzio In Concerto
Consorzio Lavoro Ambiente
Consorzio Nazionale della
Cooperazione di Solidarietà
Sociale Gino Mattarelli CGM
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Persone e Organizzazione
Consorzio SolCo Città Aperta
Consorzio Ulisse
Consorzio Universitario di Pordenone
Cooperfidi S.C.
Coordinamento Nazionale dei Centri
di Servizio per il Volontariato
EPTA
Famiglia Cooperativa Cavalese
Federazione Provinciale Scuole
Materne
FINRECO
Fondazione Cassa di Risparmio di
Bolzano
Fondazione CATIS
Fondazione Hounsing Sociale
Fondazione Oltre Onlus
Informatica Bancaria Trentina
IRECOOP Veneto
Mezzacorona sca
Opera Universitaria
Phoenix Informatica Bancaria SpA
Promocoop Trentina SpA
Risto3
SAIT Società Cooperativa
Sol.Co Verona
START
Membri Aggregati, enti pubblici o privati che concorrano all’attività della Fondazione con una contribuzione annuale, anche contenuta, o con altre forme di
apporto di risorse o competenze:
Cassa Rurale di Castello Tesino
Le Coste
Mandacarù onlus Scs
COPAG cooperativa produttori agricoli giudicariesi
Computer Learning
70
Note
71
Note
Finito di stampare
nel mese di maggio 2010
Nuove Arti Grafiche - Trento
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2009 Rapporto Annuale