Requisiti patrimoniali
sul rischio operativo
Slides tratte da:
Andrea Resti
Andrea Sironi
Rischio e valore
nelle banche
Misura, regolamentazione, gestione
Egea, 2008
Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
AGENDA
• Il requisito patrimoniale sul rischio operativo
• L’approccio dell’indicatore base
• L’approccio standardizzato
•Gli approccio avanzati
•Il ruolo del secondo e del terzo pilastro
•Alcuni punti critici
•Esercizi
© Resti e Sironi, 2008
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
• L’Accordo del 2004 ha introdotto un requisito patrimoniale anche a
fronte del rischio operativo
• Rischio operativo
“il rischio di perdite derivanti dalla inadeguatezza
o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e
sistemi interni, oppure da eventi esogeni”
• Il requisito patrimoniale in questo caso copre sia le perdite attese che quelle
inattese, date le differenze contabili tra Paesi e l’assenza di riserve esplicitamente
rivolte a fornire copertura alle perdite operative attese
• Il requisito patrimoniale è entrato in vigore alla fine del 2006, con possibilità di
un rinvio fino alla fine del 2007
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
• 3 approcci:
Approccio dell’indicatore base (basic indicator
approach)
Approccio standardizzato (standardised approach)
(+ possibile alternativa)
Approcci avanzati (advanced measurement
approaches)
• Il comitato si aspetta che le banche si muovano verso l’approccio più avanzato
con il miglioramento dei sistemi di misurazione e gestione del rischio (non si può
“tornare indietro” da approcci più complessi ad approcci più semplici)
• Una banca può però adottare approcci diversi per linee di business differenti
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
L’approccio dell’indicatore di base
• Il requisito patrimoniale è commisurato al margine d’intermediazione
(MID) della banca
indicatore di dimensione “puro”,
non fornisce indicazioni circa la
“qualità” dei ricavi aziendali
misura i ricavi lordi della banca
ed è assimilabile al fatturato
delle imprese industriali
• Il valore medio degli ultimi tre anni del margine d’intermediazione (valori
negativi non vengono conteggiati) viene moltiplicato per un coefficiente di rischio
 fissato dal Comitato al 15%, ottenendo così il requisito patrimoniale kRO
3
kRO   
 max  0, MID 
t i
i 1
N
3
 15% 
 max  0, MID 
i 1
numero di anni, tra gli ultimi tre,
in cui il MID è stato positivo
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t i
N
Approccio impreciso,
non viene considerata
la diversa rischiosità
operativa delle varie
attività svolte da una
banca
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
L’approccio standardizzato
• Il requisito patrimoniale viene misurato separatamente per le principali linee di
attività moltiplicando il loro margine d’intermediazione per uno specifico
coefficiente di rischiosità bi
Si tiene conto della diversa rischiosità
delle differenti aree di affari
Requisito patrimoniale maggiore per le
banche che operano in settori più rischiosi
• I ricavi operativi della banca vanno ricondotti a una e una sola business line tra le
otto indicate dal comitato (tabella slide successiva)
• Il mapping delle diverse attività svolte dalla banca alle linee di business deve
essere chiaramente documentato
• I bi anche qui vanno moltiplicati per il margine d’intermediazione facendo
riferimento alla media degli ultimi tre anni
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
L’approccio standardizzato
Le business lines
e i relativi
coefficienti beta
j
1
2
3
4
5
6
7
8
Linea di business
Corporate finance
Trading and sales
Retail banking
Commercial banking
Payment and settlement
Agency services
Asset management
Retail brokerage
Fattore beta (bj)
18%
18%
12%
15%
18%
15%
12%
12%
• I beta rispecchiano il rapporto fra le perdite storicamente registrate dall’industria
bancaria nelle diverse linee di business e il relativo margine d’intermediazione
• Requisito patrimoniale complessivo = somma dei requisiti delle otto
linee di attività
• Il MID di una business line può essere negativo in uno o più anni, purché il
risultato complessivo della banca sia positivo, altrimenti viene posto pari a zero
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
L’approccio standardizzato
Linee
Corporate
finance
Retail
banking
Commercial
banking
Esempi di attività
Fusioni e acquisizioni (M&A), sottoscrizioni a fermo, privatizzazioni,
cartolarizzazioni, emissioni obbligazionarie, aumenti di capitale, sindacati di
collocamento
Reddito fisso, azioni, valute, merci, gestione del credito, funding, negoziazione
c/proprio di strumenti finanziari, prestiti e PcT, negoziazione di strumenti
finanziari per conto di “operatori qualificati”
Prestiti e depositi, servizi bancari, gestioni fiduciarie e immobiliari,
consulenza agli investimenti, carte di credito e di debito
Project finance, gestioni immobiliari, credito all’esportazione, credito alle
attività commerciali, factoring, leasing, prestiti, fidejussioni
Payment &
settlement
Agency
services
Asset
management
Retail
brokerage
Pagamenti e incassi, trasferimento fondi, compensazione e regolamento verso
“operatori qualificati”
Servizi di banca fiduciaria, banca depositaria e attività di custodia titoli (verso
operatori qualificati)
Gestioni in pool, separate, al dettaglio; in titoli pubblici, in fondi chiusi e
aperti, in azioni del settore privato
Raccolta ordini, negoziazione e collocamento di strumenti finanziari e
assicurativi per conto di “operatori non qualificati”
Trading &
sales
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
L’approccio standardizzato
• Requisito patrimoniale relativo al rischio operativo, approccio
standardizzato:
k RO
 8

Max   b j  MID j ,t i , 0 
3
 j 1


3
i 1
margine d’intermediazione della
j-esima business line nell’anno t-i
• In base a questa formulazione, alla banca è richiesta una dotazione patrimoniale
sufficiente a coprire il totale delle perdite derivanti da eventi di natura diversa (i
diversi eventi si manifestano congiuntamente)
• Rispetto all’approccio base, i coefficienti b possono essere sia inferiori che
superiori ad . Passando dall’approccio base all’approccio standardizzato si può
verificare sia un aumento che una diminuzione del requisito patrimoniale
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
L’approccio standardizzato
• Anche in questo approccio la base di calcolo è il MID, che assume valori più
elevati per le banche che prestano a mercati più rischiosi, a tassi più alti.
In questi casi il kRO è più elevato non perché il rischio operativo è
maggiore, ma perché è peggiore la qualità del portafoglio crediti
Ciò non è corretto perché il rischio di credito non deve interferire con
la determinazione dei requisiti patrimoniali per il rischio operativo
• L’approccio standardizzato alternativo (ASA) è stato introdotto per
correggere questo errore
Il MID effettivo di due business lines particolarmente vulnerabili
alle distorsioni può essere sostituito da un MID “convenzionale”
(3,5% dei prestiti in essere negli ultimi tre anni)
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
I requisiti per l’adozione dell’approccio standardizzato
• Condizioni:
 il consiglio di amministrazione ed il top management devono essere
attivamente coinvolti nella supervisione delle metodologie di gestione del
rischio operativo
 le metodologie devono essere concettualmente robuste e solide
 se la banca è internazionale, a fianco dell’utilizzo dell’approccio standardizzato,
deve investire adeguatamente in sistemi interni di misura del rischio operativo
 tale sistema deve essere integrato nel sistema di risk management e deve essere
validato da auditors esterni e/o autorità di vigilanza
 l’esposizione al rischio operativo deve essere oggetto di reporting periodico,
devono esistere incentivi alla riduzione del rischio operativo e le perdite devono
essere archiviate a livello di singola linea di business
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
Gli approcci di misurazione avanzati
• Utilizzo di modelli generati internamente, subordinatamente ad alcune
condizioni qualitative e quantitative
• In un working paper del 2001 il comitato di Basilea menzionava tre
possibili approcci alla stima del rischio operativo, non inclusi
nell’accordo finale del 2004.
Rappresentano comunque un esempio di cosa le autorità di vigilanza si
aspettano:
Internal measurement
approach
Scorecard approach
Loss distribution approach
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
Gli approcci di misurazione avanzati
Internal measurement approach
 Segmentazione delle attività in linee di business
 Identificazione di una gamma di possibili eventi rischiosi
 Per ogni incrocio tra business line e tipologia di evento l’autorità
identifica l’esposizione al rischio (EI – exposure indicator)
 La banca stima internamente PE (probability of event) e LGE
(loss given event)
 Perdita attesa = EI x PE x LGE
 Perdita inattesa = perdita attesa x g
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Coefficiente definito dalle
autorità per ogni incrocio
business line/tipologia di evento
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
Gli approcci di misurazione avanzati
Loss distribution approach
 La banca stima, per ogni linea di business, la distribuzione del
numero di perdite e quella della LGE e la taglia in corrispondenza
del percentile desiderato
 Il requisito patrimoniale complessivo potrebbe essere inferiore alla
somma dei requisiti patrimoniali sulle singole business lines, in caso
di imperfetta correlazione tra le diverse classi di perdite
Scorecard approach
 La banca determina il capitale allocato al rischio operativo e lo
attribuisce alle singole business lines sulla base del relativo rischio
Determinato sulla base di pagelle (scorecards) contenenti
indicatori relativi alla rischiosità “intrinseca” di ogni business line
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
Requisiti per l’adozione degli approcci avanzati
• Condizioni:
 il consiglio di amministrazione ed il top management devono essere
attivamente coinvolti nella supervisione delle metodologie di gestione del
rischio operativo
 il sistema di risk management deve essere concettualmente robusto e
implementato in modo integro
 deve essere garantito un utilizzo adeguato dell’approccio prescelto e
un’adeguata attività di controllo e audit
• Vi sono poi condizioni più tecniche, sia qualitative che quantitative
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
Requisiti per l’adozione degli approcci avanzati
• Condizioni qualitative:
 la banca deve disporre di un’unità indipendente di controllo e di monitoraggio
del rischio
 il sistema di misura del rischio deve essere integrato nel processo di gestione
quotidiana del rischio
 il management delle singole business unit, il senior management e il consiglio
di amministrazione devono ricevere un reporting periodico
 i processi di misura e di gestione del rischio devono essere sottoposti a una
revisione periodica da parte di auditor
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
Requisiti per l’adozione degli approcci avanzati
• Condizioni quantitative:
 la banca deve dimostrare che il proprio modello interno è in grado di cogliere in
modo adeguato gli eventi estremi (livello di confidenza 99,9%)
 il sistema di misura del rischio dev’essere coerente con la tipologia di eventi
riportati nella Tabella della slide 19 - 20.
 il requisito patrimoniale deve coprire perdita attesa e inattesa; la copertura
della perdita inattesa è possibile se dimostra che la perdita attesa è già coperta
con accantonamenti a riserva o con politiche di pricing
 il requisito patrimoniale totale sul rischio operativo dovrebbe essere la somma
dei requisiti sulle singole linee di business (a meno di dimostrare la presenza di
benefici da diversificazione)
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
Requisiti per l’adozione degli approcci avanzati
• Condizioni quantitative (continua):
 i dati interni devono includere tutti gli eventi rilevanti, con l’eccezione delle
perdite inferiori ad una soglia minima, i dati esterni devono essere utilizzati se
la banca si ritiene esposta a perdite rilevanti ma infrequenti
 le stime dell’esposizione al rischio devono basarsi anche su analisi di scenario
condotte da esperti
 la valutazione del rischio deve prendere in considerazione anche l’ambiente
esterno e il sistema di controlli interni della banca. Le variazioni di questi fattori
devono essere recepite dal modello, che deve essere forward looking
possono tenere conto dei benefici della
diversificazione a livello di gruppo (se
• I gruppi bancari operativi in più paesi: le autorità di vigilanza lo consentono)
e di singola banca, stimando
credibilmente le varie correlazioni
© Resti e Sironi, 2008
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
Requisiti per l’adozione degli approcci avanzati
Eventi di cui è richiesta la misurazione con gli approcci avanzati
Classe di eventi
Frode interna
Definizione
Perdite dovute a frode, appropriazione indebita o
violazioni/aggiramenti di leggi, regolamenti o direttive
aziendali – ad esclusione degli episodi di
discriminazione o mancata applicazione di condizioni
paritarie – che coinvolgano almeno una risorsa interna
della banca
Frode esterna
Perdite dovute a frode, appropriazione indebita o
violazioni di leggi da parte di terzi
Clientela, prodotti e prassi Perdite derivanti da inadempienze, involontarie o per
di business
negligenza, relative a obblighi professionali verso
clienti specifici (inclusi i requisiti fiduciari e di
adeguatezza del cliente), ovvero dalla natura o dalla
caratteristica del prodotto
continua
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
Requisiti per l’adozione degli approcci avanzati
Classe di eventi
Rapporto di impiego e
sicurezza sul lavoro
Definizione
Perdite da atti non conformi alle leggi o agli
accordi su impiego, salute e sicurezza sul lavoro,
da risarcimenti per lesioni personali o da episodi
di discriminazione
Danni a beni materiali Perdite dovute a danneggiamento o distruzione di
beni materiali per catastrofi naturali o altri eventi
Interruzioni e disfunzioni Perdite dovute a interruzioni dell’operatività o a
dei sistemi informatici
disfunzioni dei sistemi informatici
Esecuzione, consegna e
Perdite dovute a carenze nel trattamento delle
gestione dei processi
operazioni o nella gestione dei processi, nonché
alle relazioni con controparti commerciali e
venditori
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
Il ruolo del secondo e del terzo pilastro
• Il Comitato di Basilea ha esplicitato alcuni principi per la gestione del
rischio operativo che dovrebbero servire anche a guidare l’azione delle autorità
di vigilanza (secondo pilastro)
• Terzo pilastro: il Comitato ha definito un set di informazioni minime che
ogni banca è tenuta a rendere pubbliche al mercato
il tipo di approccio adottato
per la determinazione del
proprio requisito
patrimoniale
le strategie di gestione e le
politiche di copertura o di
mitigazione del rischio adottate
© Resti e Sironi, 2008
la struttura e l’organizzazione
della funzione di risk
management
una descrizione del modello
avanzato eventualmente adottato
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
Il ruolo delle coperture assicurative
• L’acquisto di coperture assicurative per le perdite connesse al rischio operativo è
un’innovazione relativamente recente
Esempi:  Polizze assicurative non nominative (bankers’ blanket bonds) sulle
perdite derivanti da fenomeni di disonestà/incapacità del personale;
 Polizze a fronte di richieste di risarcimento avanzate da parte della
clientela;
 Assicurazioni contro i danni derivanti alla banca o a terzi dal
malfunzionamento dei sistemi informatici e di commercio elettronico
• La copertura di rischi operativi lontani dal core business della banca
viene “esternalizzata” a società specializzate
• In caso di possesso di coperture assicurative è prevista una riduzione del requisito
patrimoniale, max 20% del requisito totale
La compagnia assicurativa deve avere un rating elevato, scadenza minima
della copertura = 1 anno e preavviso minimo per disdetta 90 giorni
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
Il ruolo delle coperture assicurative
• La riduzione del requisito patrimoniale è ottenibile sono in caso di
adozione dell’approccio dei modelli avanzati
L’approccio di base e quello standardizzato non
consentono di avere un quadro preciso sui rischi
e di capire l’effetto delle coperture sullo stesso
• Le direttive comunitarie e la normativa italiana ampliano però questa possibilità
al tutte le banche, per favorire la diffusione degli strumenti descritti nella slide
precedente
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
Punti critici nell’accordo del 2004
1. Il rischio operativo, diversamente dai rischi di mercato e dal rischio di credito, è
un rischio tipicamente idiosincratico, non sistemico e non mette a repentaglio la
stabilità del sistema
Perché è necessario imporre uno schema di
requisiti patrimoniali sul rischio operativo?
2. Secondo l’International Swaps and Derivatives Association (ISDA), esiste
un’enorme difficoltà di misurare in modo adeguato e oggettivo di questa
tipologia di rischio
3. Conseguenze negative del requisito patrimoniale: se il management della banca
ritiene che tale rischio sia già coperto, potrebbe dedicare una minore attenzione
alle innovazioni di processo
© Resti e Sironi, 2008
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
Punti critici nell’accordo del 2004
4. Non vi è alcun motivo per cui una banca con un margine d’intermediazione più
elevato sia anche caratterizzata da un grado di rischio operativo maggiore (non
c’è alcuna evidenza empirica, come dimostrato da Shi, Samad-Khan e Medapa
2000)
5. La scelta del margine d’intermediazione come base di riferimento fa sì che non
si incentivino le banche a ridurre i rischi in essere, ridurre il MID
significherebbe produrre meno e guadagnare meno!
6. È logica top-down: insoddisfacente perché non incentiva le banche a migliorare
il proprio sistema di controllo interno e a comprendere le cause del rischio
operativo
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
Punti critici nell’accordo del 2004
7. Il livello di confidenza del 99,9% (approcci avanzati) è molto elevato:
corrisponde a una probabilità di insolvenza dell’1 per mille. È mai sia esistita
un’impresa sopravvissuta per mille anni?
Non c’è rischio sistemico: un livello di confidenza
più basso potrebbe risultare accettabile
Con un livello di confidenza del 99,9%, si includono
anche gli eventi come le catastrofi naturali
(probabilità molto bassa ma perdite molto elevate)
Più convenienti le coperture assicurative!
8. Requisito patrimoniale complessivo: somma dei requisiti patrimoniali relativi a
linee di business diverse
Si elimina ogni incentivo alla diversificazione produttiva
© Resti e Sironi, 2008
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Rischio e valore nelle banche
Requisiti patrimoniali sul rischio operativo
Conclusioni
• Il requisito patrimoniale relativo al rischio operativo ha rappresentato
una novità rilevante e per molti versi apprezzabile
• Le soluzioni adottate nel 2004 sono però criticabili e rappresentano solo
un primo passo
• È necessario che le soluzioni semplificate come l’approccio base e
standardizzato, non rallentino la costruzione di adeguati modelli interni
• In questo senso il Comitato ha invitato le banche a spostarsi verso gli
approcci avanzati e ha stabilito che non sarà possibile ritornare indietro
verso approcci più semplici
• Solo attraverso un modello interno è possibile misurare e gestire in
maniera virtuosa il rischio operativo, stimando l’assorbimento di
capitale per singola business unit e il Raroc
© Resti e Sironi, 2008
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Capitolo 22