“Nella ricerca FC ci sono molti sogni alcuni dei quali oggi cominciano ad uscire dalla nebulosità del sogno diventando qualcosa di più palpabile” Antonio Cao “Lavorando per FFC ho constatato che in Italia ci sono molti ricercatori estremamente dedicati alla lotta contro la fibrosi cistica e decisi a fare la differenza” Gerd Döring XI CONVENTION D’AUTUNNO DEI RICERCATORI IN FIBROSI CISTICA Convention of Investigators in Cystic Fibrosis Verona, 28-30 Novembre 2013 In collaborazione con Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona copertina13.indd 1 13-11-2013 20:10:04 Presso Ospedale Maggiore B.go Trento P.le A. Stefani, 1 - 37126 Verona Presidenza e Segreteria Tel. 045 8123438 – fax 045 8123568 e-mail: [email protected] Codice fiscale 93100600233 Consiglio di Amministrazione Presidente: Vittoriano Faganelli Consiglieri: Eugenio Bertolotti Andrea Bolla Luigi Bozzini Sandro Caffi Paolo Del Debbio Giuseppe Ferrari Annamaria Giunta Matteo Marzotto Gianni Mastella Michele Romano Luciano Vettore Direzione Scientifica Direttore Scientifico: Gianni Mastella Tel. 045 8123567 e-mail: [email protected] Comitato di Consulenza Scientifica Presidente: Lucio Luzzatto Consulenti: Giorgio Berton Paola Bruni Roberto Buzzetti Per donazioni: In copertina/Front cover Antonio Cao e Gerd Döring nell’illustrazione di Giancarlo Zucconelli (ZUC) Antonio Cao and Gerd Döring illustration of Giancarlo Zucconelli (ZUC) Si ringrazia per l’ospitalità Redazione: Gianni Mastella, Graziella Borgo, Tecla Zarantonello, Federica Lavarini Grafica ed impaginazione: Ada Frapporti Stampa: Tipolitografia Artigiana snc San Giovanni Lupatoto (VR) Stampato il 18 novembre 2013 copertina13.indd 2 • SWIFT-BIC code (per pagamenti dall’estero) UNCRITM1N58 • Bonifico Unicredit Banca: IBAN IT 47 A 02008 11718 000102065518 • Bonifico Banco Popolare di Verona: IBAN IT 92 H 05034 11708 000000048829 • On-line sul sito: www.fibrosicisticaricerca.it • 5 x mille dell’IRPEF Le donazioni sono deducibili fino al 10% del reddito complessivo e comunque non oltre 70.000 euro/anno (art. 14 legge n. 80/2005) www.fibrosicisticaricerca.it Certificazione IID 2008/10 Aderiamo agli standard della Carta della Donazione 13-11-2013 20:10:15 XI Italian Convention of Investigators in Cystic Fibrosis XI Convention d’Autunno dei Ricercatori in Fibrosi Cistica Verona, Auditorium Banco Popolare Viale delle Nazioni, 4 November 28-30, 2013 Work progress of projects funded by FFC (2011-2013) Presentazione dello stato di avanzamento dei progetti finanziati dalla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica (2011-2013) CFTR and new therapy • Approaching clinical applications • Innovatory antimicrobial therapy • Potential antiinflammatory therapy • Debate on translational research Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica - Onlus italian cystic fibrosis research foundation PRESENTAZIONE Presentation Questa Convention dei ricercatori in fibrosi cistica, l’undicesima da quando si è dato l’avvio, nel 2002, alla rete italiana di ricerca FC, è dedicata a due grandi persone di scienza che ci hanno da poco lasciato, Antonio Cao e Gerd Döring. Nel Comitato di Consulenza Scientifica della Fondazione Ricerca FC, di cui Cao è stato Presidente, essi sono stati determinanti nell’orientare le strategie di ricerca della Fondazione. Antonio Cao, medico pediatra e genetista, ha portato alla nostra impresa il contributo di una solida e universalmente riconosciuta competenza nell’ambito delle malattie genetiche e della biologia molecolare, che ne supportava la conoscenza e le conquiste sanitarie, congiuntamente ad una speciale dedizione al malato e agli interventi di prevenzione e di educazione sanitaria della popolazione (è soprattutto suo il merito di aver debellato la talassemia in Sardegna). Gerd Döring, biologo impegnato da sempre in ricerche di microbiologia e immunologia, ci ha riversato il meglio dell’esperienza condotta per molti anni nel campo della fibrosi cistica, nel quale aveva esercitato a lungo anche il ruolo di presidente della Società Europea Fibrosi Cistica e quello di editor della rivista Journal of Cystic Fibrosis. La Fondazione ed i ricercatori italiani hanno potuto fruire del rigore lungimirante e della responsabilità critica con cui Cao e Döring valutavano le proposte di ricerca e ne suggerivano i necessari aggiustamenti. Certamente ci hanno lasciato un vuoto scientifico che non sarà facile colmare, ma ci hanno lasciato anche orfani di un’amicizia che animava con calore e raro senso umano un sodalizio fatto di stima reciproca e di condivisione delle attese per un futuro migliore di tante persone, cui la ricerca intende offrire segnali concreti di speranza. Nel cuore della Convention dedicheremo loro un ricordo significativo e lo faremo assieme ad altre persone di scienza a loro molto vicine ed alle mogli Giuseppina Cao e Cornelia Döring che, come capita spesso per i grandi uomini, hanno condiviso con loro fino all’ultimo fatiche e soddisfazioni, speranza e dolore. Questa Convention ripropone un bilancio aggiornato di come si stanno sviluppando le linee di ricerca proposte dalla Fondazione, con la consapevolezza che molti sforzi, anche di successo, sono stati fin qui fatti insieme con i ricercatori ma che forse è venuto il momento di chiederci quali scelte mirate siano da affrontare nel prossimo futuro, valorizzando i risultati più promettenti ottenuti in 12 anni. Non si tratta di scegliere la linea vincente, ciò che appare oggi velleitario, ma di individuare gli ambiti in cui sono maturate abbastanza conoscenze per mettere insieme progetti strategici orientati alle possibili applicazioni cliniche attraverso più strette sinergie tra gruppi di ricerca e competenze, di cui il nostro territorio è pur ricco. Temiamo che l’industria del farmaco non ci verrà molto incontro ma il tema della traslazionalità clinica della nostra progettazione dovrà essere più rigorosamente affrontato anche a livello di ricerca cosiddetta accademica. Ce lo chiedono le persone malate, ce lo chiedono i nostri sostenitori. Ci sarà nella Convention un momento di riflessione in comune su questo tema. Il bilancio, infine, dovrà prendere ancora in considerazione purtroppo la scarsa e talora modesta proposta di ricerca clinica: non intendiamo solo quella che si rivolge alle strategie di cure radicali della malattia ma anche quella che si propone di valutare le consuetudini diagnostiche, terapeutiche e assistenziali, gli standard di più o meno largo consenso, per ottimizzarle in prospettiva di migliore efficacia e di maggiore tollerabilità, in una visione complessiva dei bisogni delle persone malate. Questa è una sfida che la comunità medico-scientifica italiana dovrebbe cercare di raccogliere con rinnovato entusiasmo. This Convention of investigators in cystic fibrosis, the eleventh since it was given the start in 2002 to the Italian network of CF research, is dedicated to two great persons of science who have just left us, Antonio Cao and Gerd Döring. As members of the Scientific Advisory Board of the Italian Foundation for Research in Cystic Fibrosis, they have been decisive in guiding the research strategies of the Foundation. Antonio Cao, chairman of the Advisory Board, was a pediatrician and geneticist, who has led to our task contribution of a solid and universally recognized competence in the field of genetic diseases and molecular biology. He keenly devoted his life to the improvement of global health, with a special dedication to sick children, to prevention and to health education of the population. (He is acknowlegd for having eradicated thalassemia in Sardinia). Gerd Döring, biologist always engaged in research in microbiology and immunology, shared his outstanding experience obtained in many years of work in the field of cystic fibrosis, in which he had also long exercised the role of President of the European Cystic Fibrosis Society and then of Editor of the Journal of Cystic Fibrosis. The Foundation and the Italian researchers were able to benefit from the forward-looking rigor and critical responsibility which Cao and Döring used to evaluate research proposals, suggesting the necessary adjustments. Certainly, they have left a void of science that will not be easy to fill, but they also left us orphans of a friendship that animated with warmth and a rare sense of human brotherhood made of mutual respect and shared expectations for a better future of so many people, to whom research intends to offer concrete signs of hope. In the heart of the convention we will dedicate them a significant memory and we will do together with other people of science very close to them and with their wives Giuseppina Cao and Cornelia Döring, who shared with them until the last labors and satisfactions, hope and pain, as often happens to the great men. Gianni Mastella (Scientific Director, Italian Foundation for Research in Cystic Fibrosis) 3 Program at a glance Thursday, November 28 10:00-12:00 - Registration and Poster set-up 12:00-12:15 - Introduction and greetings 12:15-14:00 - Plenary Session 1: CFTR and new therapy 14:00-15:00 - Lunch and poster view 15:00-17:00 - Plenary Session 2: Approaching clinical applications 17:00-17:30 - Coffee break and poster view 17:30-19:20 - Short communications 1 (Comment to posters): - Genetics - Anti-microbial therapy 19:20-19:40 - Update on FFC facilities Friday, November 29 08:30-10:30 - Plenary Session 3: Innovatory antimicrobial therapy 10:30-11:00 - Coffee break and poster view 11:00-12:00 - Tribute to Antonio Cao and Gerd Döring 12:00-14:00 - Plenary Session 4: Potential antiinflammatory therapy 14:00-15:00 - Lunch and poster view 15:00-17:00 - Debate on translational research 17:00-17:30 - Coffee break and poster view 17:30-19:30 - Short communications 2 (Comment to posters): Understanding and treating the CF basic defect 20:30 - Welcome dinner at Palazzo Miniscalchi (via Garibaldi, 8) Saturday, November 30 09:00-09:40 - Plenary Session 5: New aspects of inflammation 09:40-11:00 - Short communications 3 (Comment to posters): More about inflammation 11:00-11.30 - Coffee break and poster view 11:30-11:45 - FFC network: An update on the publications generated by FFC projects 11:45-13:00 - Short communications 4 (Comment to posters): - Emerging clinical issues - Targeting and monitoring CF inflammation 13:00 4 - Final remarks and closing of the Convention Index • Indice Thursday November 28 - Afternoon PLENARY SESSION 1: CFTR and new therapy Chairman: Luis Galietta 1. Casavola V..................................................................................................................................................................................................................................................................10 Properties of trimethylangelicin in F508del CFTR rescue (FFC project#1/2011, Concluded) 2. Di Leonardo A ........................................................................................................................................................................................................................................................ 10 PTC124 derivatives as a novel approach to improve the readthrough of premature stop codons in the CFTR gene (FFC Project#2/2011, Concluded) 3. Pinna L ......................................................................................................................................................................................................................................................................... 11 Subverted signalling by protein kinase CK2 in ∆F508 CFTR expressing cells. Functional aspects and prospects in therapy (FFC Project#3/2011, Concluded) 4. Reshkin S .................................................................................................................................................................................................................................................................... 12 Role of spatial cAMP/PKA compartmentalization and activity in regulating CFTR function (FFC Project#4/2011, Concluded) 5. Duga S........................................................................................................................................................................................................................................................................... 13 CFTR mRNA analysis as a key step to understand the role of CFTR gene mutations in cystic fibrosis disease expression (FFC Project#6/2011, Concluded) PLENARY SESSION 2: Approaching clinical applications Chairman: : Roberto Buzzetti 6. Bevivino A, Mengoni A, Taccetti G, Fiscarelli E, Manno G ..................................................................................................................................................... 14 Investigation of cystic fibrosis airway microbiome in patients showing a severe decline in lung function and not responding to conventional antimicrobial therapy (FFC Project#8/2012, Concluded) 7. Sorio C ......................................................................................................................................................................................................................................................................... 16 Testing human monocytes as a new tool for clinical and preclinical research in CF (FFC Project#26/2011, Concluded) 8. Morana G . ................................................................................................................................................................................................................................................................. 16 DWI (Diffusion weighted Imaging) a new tool to assess inflammation in CF population with pulmonary exacerbation (FFC Project#25/2011, Concluded) 9. Repetto T .................................................................................................................................................................................................................................................................... 17 Risk factors for poor outcomes in Cystic Fibrosis newborns diagnosed by neonatal screening in Italy: years 2009 - 2011 (FFC Project#19/2012, Concluded) 10.Ferrari M, Cretich M .......................................................................................................................................................................................................................................... 18 New strategies for clinical application of noninvasive prenatal diagnosis of cystic fibrosis based on the analysis of fetal mutated alleles in maternal plasma (FFC Project#7/2011, Concluded) 11.Fani R, Tutino ML, Rovero P ......................................................................................................................................................................................................................... 19 New drugs for Burkholderia cepacia from Antarctic bacteria (FFC Project#12/2011, Concluded) SHORT COMMUNICATIONS: (Comment to posters) Genetics Chairman: Giuseppe Castaldo 12.Castellani C, Picci L . .......................................................................................................................................................................................................................................... 20 A field study in an area of extensive carrier screening for cystic fibrosis (FFC Project#8/2011, In progress) 13.Corvol H, Cabrini C ........................................................................................................................................................................................................................................... 21 European Cystic Fibrosis Modifier Gene Study (FFC Project#5/2011, In progress) 14.Castaldo G ................................................................................................................................................................................................................................................................ 22 Nasal epithelial cells as a novel diagnostic approach for cystic fibrosis and CFTR related-disorders (FFC Project#7/2013, New) 15.Mosconi P, Castellani C ................................................................................................................................................................................................................................... 23 Citizens’ jury and decision making on cystic fibrosis carrier screening: to screen or not to screen? (FFC Project#22/2013, Extension) 5 Anti-microbial therapy Chairman: Giovanni Taccetti Co-chairman: Livia Leoni 16.Riccardi G, Fani R ................................................................................................................................................................................................................................................ 24 A very promising drug against Burkholderia cenocepacia (FFC Project#10/2012, In progress) 17.Taccetti G, Costantini D, Collura M, Magazzù G, Raia V ....................................................................................................................................................... 24 Early antibiotic treatment for MRSA eradication in cystic fibrosis patients: a randomised multicentre study (FFC Project#20/2012, In progress) 18.Briani F ........................................................................................................................................................................................................................................................................ 25 Exploring pyrazinamide derivatives as novel Pseudomonas aeruginosa inhibitors: unexploited antibacterial molecules for a new antibiotics target (FFC Project#8/2013, New) 19.Cocuzza CE, Cariani L, Giacomini D . ................................................................................................................................................................................................... 26 Drug development of new beta-lactam and linezolid-like compounds active against Staphylococcus aureus isolated from cystic fibrosis patientes: in vitro and in vivo biological evaluation (FFC Project#9/2013, Extension) 20.Leoni L, Ungaro F, Imperi F, Fiscarelli E................................................................................................................................................................................................ 27 Anti-virulence therapy against Pseudomonas aeruginosa: identification of antibiofilm drugs and development of inhalable Niclosamide and Flucytosine formulations (FFC Project#10/2013, New) 21.Notomista E, Ungaro F...................................................................................................................................................................................................................................... 28 Inhalable dry powders for chemically-modified human Cationic AntiMicrobial Peptides (CAMPs): moving toward in vivo application (FFC Project#11/2013, New) 22.Pini A.............................................................................................................................................................................................................................................................................. 29 Preclinical development of the antimicrobial peptide M33 and onset of regulatory procedures for clinical trials (FFC Project#12/2013, Extension) UPDATE ON FFC FACILITIES -Cystic Fibrosis Database CFDB (Buzzetti R).................................................................................................................................................................................... 30 -Primary Cell Cultures (Galietta L)............................................................................................................................................................................................................ 30 -Animal Models (Bragonzi A)....................................................................................................................................................................................................................... 31 Friday November 29 – Morning PLENARY SESSION 3: Innovatory antimicrobial therapy Chairman: Alessandra Bragonzi 23.Bragonzi A, Obrecht D...................................................................................................................................................................................................................................... 32 Pulmonary delivery of inhaled peptidomimetic as novel antibiotics to control Pseudomonas aeruginosa infection in murine models (FFC Project#10/2011, Concluded) 24.Cocuzza CE, Cariani L, Giacomini D...................................................................................................................................................................................................... 33 Design, synthesis, in vitro biological evaluation and anti-biofilm activity of new beta-lactam and linezolid-like compounds as potential antibacterial agents against Staphylococcus aureus infections in cystic fibrosis patients (FFC Project#11/2011, Concluded) 25.Mangoni ML, Shai Y............................................................................................................................................................................................................................................. 34 Development of new host-defence like peptides and lipopeptides against lung pathogens: in vitro and in vivo studies (FFC Project#14/2011, Concluded) 26.Pizzo E, Varcamonti M ..................................................................................................................................................................................................................................... 35 Development, production and characterization of antibacterial peptides (CAMPs) active on the sessile form of the opportunistic human pathogens Pseudomonas aeruginosa and Burkholderia cenocepacia (FFC Project#9/2012, Concluded) 27.Scocchi M, Di Bonaventura G, Costantino ML ............................................................................................................................................................................... 36 Development of optimized anti-infective peptides and exploration of a novel drug delivery system for the respiratory infection therapy in an animal model (FFC Project#11/2012, Concluded) 28.Silipo A, Di Bonaventura G ........................................................................................................................................................................................................................... 36 Naturally occurring antimicrobials to counteract lung infections in cystic fibrosis patients: Cecropin A-Melittin (CA-M) hybrid peptides and polymixins (FFC Project#12/2012, Concluded) Tribute to Antonio Cao and Gerd Döring Chairman: Lucio Luzzatto Fabio Sereni: Remembering Antonio Niels Hoiby: Remembering Gerd Alessandra Bragonzi: A testimony to Gerd Donation of a plaque of gratitude to Giuseppina Cao and Cornelia Döring No abstracts available 6 Friday November 29 – Afternoon PLENARY SESSION 4: Potential antiinflammatory therapy Chairman: Paola Bruni 29.Bernardini ML, Molinaro A, Garlanda C, Allaoui A ..................................................................................................................................................................... 38 Inflammasome activation and IL-1β mediated inflammation triggered by Pseudomonas aeruginosa: a rationale for novel therapeutic approaches in cystic fibrosis patients (FFC Project#18/2011, Concluded) 30.Cabrini G, Pinton P ............................................................................................................................................................................................................................................ 39 Phospholipase C beta (PLCB) as candidate therapeutic target in CF lung proinflammatory signaling (FFC Project#19/2011, Concluded) 31.Evangelista V, Romano M . .............................................................................................................................................................................................................................. 39 Phosphodiesterases type-4 (PDE4) as a novel target to reduce neutrophilic lung inflammation in cystic fibrosis (FFC Project#21/2011, Concluded) 32.Ghidoni R.................................................................................................................................................................................................................................................................... 40 Targeting ceramide metabolism as a pharmacological strategy in cystic fibrosis (FFC Project#22/2011, Concluded) 33.Quaglia F, Carnuccio R .................................................................................................................................................................................................................................... 41 Polyethylenimine-engineered respirable particles delivering a decoy oligonucleotide to NF-kB: a novel combination therapy for cystic fibrosis? (FFC Project#23/2011, Concluded) 34.Cigana C, Colombo C......................................................................................................................................................................................................................................... 42 Host Response to Pseudomonas aeruginosa adaptation during airway chronic infection (FFC Project#20/2011, Concluded) Debate on translational research 1.Translational Research: what it is and what it isn’t Chairman: Roberto Buzzetti Buzzetti R Opening reflections Battistoni A and Magazzù G Basic science investigator and clinician in a debate (about a project) Luzzatto L What we take home 2. Steps in drug development Chairman: Chiara Cecchi Dale G Drug development: preclinical and clinical candidates Carganico G The experience of MolMed in the field of orphan drug development Cecchi C “Zebra Ventures” experience with FFC projects No abstracts available SHORT COMMUNICATIONS 2: (Comment to posters) Understanding and treating the CF basic defect Chairman: Lucio Luzzatto Co-chairman: Valeria Casavola 35.Moran O ..................................................................................................................................................................................................................................................................... 43 The molecular structure and the folding of the whole Cystic Fibrosis Transmembrane Conductance Regulator (CFTR) (FFC Project#4/2012, In progress) 36.Galietta L, Millo E ................................................................................................................................................................................................................................................ 44 Development of novel strategies to correct the chloride transport defect in cystic fibrosis (FFC Project#2/2012, In progress) 37.Pedemonte N............................................................................................................................................................................................................................................................ 45 Modulation of post-translational modification and quality control system as a novel therapeutic strategy for Cystic Fibrosis (FFC Project#5/2012, In progress) 38.Casavola V ................................................................................................................................................................................................................................................................. 46 Mechanism of action of trimethylangelicin in rescuing F508del CFTR functional expression (FFC Project#1/2013, Extension) 7 39.Mazzei M, Fossa P, Pascale M ..................................................................................................................................................................................................................... 46 ΔF508-CFTR correctors deriving from computational design and from safe natural compounds for a prompt clinical application (FFC Project#3/2013, New) 40.Borgatti M, Altamura N, Laufer R ............................................................................................................................................................................................................ 47 The read-through approach for the treatment of cystic fibrosis caused by premature termination codons (FFC Project#1/2012, In progress) 41.Lucarelli M, Bombieri C, Conese M . ...................................................................................................................................................................................................... 48 Study of the pathogenetic and therapeutic role of the Epithelial Na+ channel (ENaC) in CF and CF-like disease (FFC Project#3/2012, In progress) 42.Pagani F........................................................................................................................................................................................................................................................................ 49 CFTR splicing correction mediated by Exon-Specific U1 small nuclear RNAs (ExSpe U1) (FFC Project#6/2012, In progress) 43.Loi R .............................................................................................................................................................................................................................................................................. 50 An induced pluripotent stem cell (iPS)-based approach for the repopulation and phenotypic correction of cystic fibrosis airway epithelium (FFC Project#2/2013, Extension) 44.Messina G .................................................................................................................................................................................................................................................................. 51 Vessel associated progenitor cells as a promising cell-based approach to treat cystic fibrosis disease (FFC Project#5/2013, New) 45.Melotti P, de Jonge H ........................................................................................................................................................................................................................................ 52 CFTR in epithelial organoids: relevance for drug development and diagnosis of cystic fibrosis (FFC Project#4/2013, New) 46.Sorio C, Averna M, Buffelli MR .................................................................................................................................................................................................................. 53 Establishment of a semi-automated evaluation of CFTR function in blood cells for clinical applications (FFC Project#6/2013, New) Saturday November 30 – Morning PLENARY SESSION 5: New aspects of inflammation Chairman: Giorgio Berton 47.Bergamini G, Melotti P .................................................................................................................................................................................................................................... 53 Metalloproteases released by Pseudomonas aeruginosa clinical strains as virulent factors in CF: clinical correlations and chemical modulators (FFC Project#7/2012, Concluded) 48.Romano M, Totani L, Marchisio M, Moretti P .................................................................................................................................................................................. 54 The role of vascular endothelium in cystic fibrosis inflammation · 1 (FFC Project#17/2012, Concluded) SHORT COMMUNICATIONS 3: (Comment to posters) Chairman: Giorgio Berton More about inflammation 49.Battistoni A ............................................................................................................................................................................................................................................................... 55 Role of high affinity zinc transporters in Pseudomonas aeruginosa ability to colonize the inflamed cystic fibrosis lung (FFC Project#13/2012, In progress) 50.Dechecchi MC, Becq F .................................................................................................................................................................................................................................... 56 Structure-activity relationships (SAR) of neoglycoconjugates derived from deoxynojirimycin as possible therapeutic agents for Cystic Fibrosis lung disease, by modulating the metabolism of sphingolipids (FFC Project#14/2012, In progress) 51.Raia V, Bruscia E, Maiuri L ............................................................................................................................................................................................................................. 57 The Heme-oxygenase 1 (HO-1) as modulator of Cystic Fibrosis lung disease (FFC Project#15/2012, In progress) 52.Romani L .................................................................................................................................................................................................................................................................... 58 Targeting pathogenic pathways leading to inflammatory Th17 responses in cystic fibrosis: a drug discovery approach (FFC Project#16/2012, In progress) 53.Strazzabosco M ..................................................................................................................................................................................................................................................... 59 Cystic Fibrosis liver disease: the role of CFTR as regulator of epithelial innate immunity (FFC Project#18/2012, In progress) 54.Cigana C, Naggi A, Colombo C .................................................................................................................................................................................................................. 60 Pathophysiological relevance of glycosaminoglycans in Pseudomonas aeruginosa chronic lung infections and validation of new therapeutic approaches to modulate inflammation and tissue remodeling (FFC Project#14/2013, Extension) 55.De Stefano D . ......................................................................................................................................................................................................................................................... 61 Lipoic acid as a proteostasis regulator for the control of inflammation in cystic fibrosis (FFC Project#15/2013, New) 56.Evangelista V ............................................................................................................................................................................................................................................................ 62 Phosphodiesterases type-4 (PDE4) inhibitors and β 2-adrenergic agonists to reduce neutrophilic lung inflammation in cystic fibrosis. Preclinical studies and identification of biomarkers of efficacy (FFC Project#16/2013, Extension) 8 Graziella Borgo FFC network: An update on the publications generated by FFC projects No abstracts available SHORT COMMUNICATIONS 4: (Comment to posters) Emerging clinical issues Chairman: Valeria Raia 57.Tiddens H, Assael BM . ...................................................................................................................................................................................................................................... 63 The impact of chest computed tomography on clinical management of CF lung disease (FFC Project#23/2013, New) 58.Battezzati A, Colombo C, Mari A ............................................................................................................................................................................................................. 63 Clinical implications of the natural history of insulin secretory and sensitivity defects in cystic fibrosis (FFC Project#21/2013, New) 59.Fraziano M, Nisini R, Sanguinetti M . ..................................................................................................................................................................................................... 64 Preclinical study of a novel aerosol immunotherapeutic approach based on Janus-faced liposomes to enhance innate antimicrobial immunity (FFC Project#17/2013, New) Targeting and monitoring CF inflammation Chairman: Mario Romano 60.Signorelli P, Borghi E, Sozzani S ................................................................................................................................................................................................................ 65 Sphingolipid targeting in inflammation and fungal infection (FFC Project#20/2013, New) 61.Berlutti F .................................................................................................................................................................................................................................................................... 66 Lactoferrin-loaded niosomes in reducing inflammation and infection of cystic fibrosis airway epithelium (FFC Project#13/2013, New) 62.Romano M, Totani L, Marchisio M ........................................................................................................................................................................................................... 67 The role of vascular endothelium in cystic fibrosis inflammation · 2 (FFC Project#19/2013, Extension) 63.Lleò M .......................................................................................................................................................................................................................................................................... 68 Development of a CF, IL-8/NF-KB transgenic mouse model for the in vivo long-term monitoring of the inflammatory response induced by bacteria treated or not with azithromycin (FFC Project#18/2013, New) APPENDICES 1. Publications and Congress communications 2002-2013 ................................................................................................................................................ 69 2. Data analysis of publications from FFC projects .................................................................................................................................................................. 95 3. FFC Network of Institutes and Laboratories ............................................................................................................................................................................ 96 4. International Reviewers of FFC projects . ................................................................................................................................................................................... 99 5 Research funding by FFC ......................................................................................................................................................................................................................... 101 6. FFC projects (2011-2013) adopted by supporters ............................................................................................................................................................... 102 9 ABSTRACTS P LENARY SESSION 1 CFTR and new therapy 1. Properties of trimethylangelicin in F508del CFTR rescue Casavola V Department of General and Environmental Physiology, University of Bari (FFC Project#1/2011, Concluded) Valeria Casavola, prima a destra, e il suo gruppo di ricerca Background The most frequent mutation of the CFTR protein, F508del, produces a mis-folded protein that is associated with a defective chloride secretion, a depletion of airway surface liquid, bacterial infection, inflammation and impairment of lung function. Therefore, it is extremely important to identify small molecule compounds, which could, even partially, both rescue the biosynthetic defect of F508del-CFTR and restore the chloride secretion. We previously demonstrated that a psoralen-related compound 4,6,4’-trimethylangelicin (TMA), strongly inhibits the expression of the IL-8 gene in bronchial epithelial cells in which the inflammatory response has been challenged by infection with Pseudomonas aeruginosa. Moreover, we found that a short treatment (15 min) with TMA is able to potentiate the chloride secretion through CFTR present on the membrane. Hypothesis and objectives The main objective of the project was to determine if long-term TMA preincubation (24 hrs) is able to rescue both the trafficking of the mutated F508del CFTR on the cellular membrane and chloride secretion. Material and Methods We studied the possible “corrector effect” of TMA by analyzing the rescue of chloride secretion in airway cell monolayers homozygous for F508del CFTR mutation by both electrophysiological and spectrofluorimetric measurements. Moreover, to determine whether TMA treatment causes F508del CFTR to be redistributed to the apical membrane, we performed immunofluorescence studies by confocal microscopy analysis in the same airway cell monolayers. Results We found that long preincubation with nanomolar concentrations of TMA, is able to effectively rescue both F508delCFTR-dependent chloride secretion and F508delCFTR cell surface expression in either primary or secondary airway cell monolayers homozygous for F508del mutation. The correction effect of TMA seems to be selective for CFTR and persisted for 24 hours after washout. Spin-offs for research and clinical purposes Altogether, the results suggest that TMA, beside its anti-inflammatory property, displays dual corrector and potentiator activities and therefore could be an interesting compound for a single drug therapy of cystic fibrosis. 10 Proprietà della Trimetilangelicina (TMA) sul ripristino funzionale della F508del CFTR Ragioni dello Studio La più frequente mutazione della proteina CFTR, deltaF508, dà luogo ad una proteina che, incapace di raggiungere la membrana cellulare, non è in grado di secernere cloro, con conseguente disidratazione delle vie aree, colonizzazione di batteri e infezione cronica. Risulta pertanto di grande utilità terapeutica la correzione, anche se parziale, del difetto del traffico della proteina mutata CFTR in modo da ripristinare una sufficiente secrezione di cloro nei pazienti affetti da Fibrosi Cistica (FC). Recentemente abbiamo dimostrato che la trimetilangelicina (TMA), un derivato dello psoralene, ha una spiccata attività anti-infiammatoria in quanto riduce l’espressione di interleuchina-8 (IL-8), la chemochina maggiormente responsabile del reclutamento di neutrofili nelle vie aeree infettate da Pseudomonas aeruginosa. Abbiamo inoltre riscontrato come un breve trattamento con TMA (15 minuti) è in grado di potenziare l’efflusso di cloro in cellule bronchiolari esprimenti la CFTR non mutata (wt CFTR). Ipotesi ed obiettivi L’obiettivo principale del progetto è stato quello di valutare se la prolungata preincubazione (24 ore) con il TMA potesse almeno parzialmente ripristinare l’espressione della F508del CFTR sulla membrana apicale in epiteli polarizzati di cellule bronchiolari. Metodi Il ripristino dell’espressione della F508del CFTR sulla membrana apicale di cellule bronchiolari CF è stata valutata mediante analisi morfologica in microscopia confocale mentre il traffico cellulare della proteina F508del CFTR è stata valutata mediante metodiche biochimiche. Il ripristino della secrezione di cloro è stato analizzato in monostrati di cellule omozigoti per la F508del CFTR mediante tecniche spettrofluorimetriche ed elettrofisiologiche. Risultati Gli studi effettuati hanno messo in luce come il prolungato trattamento con concentrazioni nanomolari di TMA è in grado di determinare la traslocazione della proteina F508del CFTR sulla membrana apicale di monostrati cellulari e di ripristinare l’efflusso di cloro. In particolare, l’efficacia del TMA come correttore è stata dimostrata non solo in cellule bronchiolari stabilizzate ma anche ma anche in colture primarie derivanti da pazienti FC omozigoti per la mutazione F508del. Possibili ricadute per ricerca e clinica I risultati ottenuti evidenziano un potenziale sviluppo terapeutico per il TMA, in quanto il TMA, oltre ad avere una attività anti-infiammatoria, possiede una duplice azione di correttore di F508del CFTR e potenziatore dell’efflusso di cloro. 2. PTC124 derivatives as a novel approach to improve the readthrough of premature stop codons in the CFTR gene Di Leonardo A, Lentini L, Melfi R, Pibiri I Department of Science and Molecular and Biomolecular Technologies (STEMBIO), University of Palermo, Italy (FFC Project#2/2011, Concluded) Background Nonsense mutations of the CFTR gene (STOP codons: UGA, UAG or UAA) are a genetic defect in individu Aldo Di Leonardo, secondo a sinistra, e il suo gruppo di ricerca als with Cystic Fibrosis (CF) that result in the premature block of CFTR protein synthesis. Pharmacological approaches are underway aiming at overcoming the block caused by nonsense mutations. Among these Ataluren (PTC124) is a promising compound that simulates the ability of aminoglycoside antibiotics to recode premature stop codons without their harmful effects. However, it has not yet clarified the mechanism of action of PTC124 and the search for more powerful compounds is necessary. Hypothesis and Objectives The objective of our project was to evaluate in three different experimental systems the putative readthrough activity of new small molecules designed and synthesized by us and structurally related to Ataluren (PTC124). Readthrough ability was assessed in cultured human cells using a reporter based on the absence/presence of a protein that emits green fluorescent light (GFP) and in IB3.1 cells evaluating CFTR levels. In addition, by Molecular Dynamics simulations we investigated the possible mechanism of action of PTC124. Results We synthesized new molecules derived from PTC124 to test their readthrough ability in three model systems: (1) the reporter vector (FLuc190) harboring an UGA stop codon, and (2) the pBOS-H2BGFP plasmid in which each of the three stop codons were introduced. These reporter vectors were transfected in HeLa cells to assess the readthrough activity of PTC124 derivatives. The third model were IB3.1 cells derived from a CF patient. The initial screening with the reporters (1,2) allowed the identification of three compounds (# 1, # 3, # 5) with readthrough activity of the UGA stop codon. With regard to the stop codon UAG only the compound #3 showed readthrough activity in HeLa cells transfected with the reporter. Unfortunately, none of the compounds tested showed readthrough activity for the UAA codon. Finally, IB3.1 cells (ΔF508/W1282X) showed enhanced amount of CFTR protein localized at the plasma membrane attributable to the readthrough of the nonsense mutation. Spin-off for research and clinical purpose Identification of 3 new molecules promoting in vitro/in vivo PTCs readthrough could represent a promising step forward for the treatment of certain forms of CF. Furthermore, the interaction between a region of the mRNA, where the premature UGA codon and PTC124 are located, as we saw in MD simulations, if confirmed for other sequences could allow the synthesis of molecules with more specific readthrough activity. gli antibiotici aminoglicosidi di ricodificare i codoni di stop prematuri senza avere effetti collaterali. Tuttavia la sperimentazione in vitro/in vivo non ha ancora chiarito il meccanismo d’azione del PTC124. Ipotesi e Obiettivi L’obiettivo principale del nostro progetto è stato quello di valutare in tre differenti sistemi sperimentali in vitro/in vivo l’attività di nuove molecole derivate dall’Ataluren (PTC124) da noi progettate e sintetizzate. L’attività delle molecole è stata valutata in cellule umane coltivate in vitro utilizzando un reporter da noi realizzato e basato sull’assenza/presenza di una proteina che emette luce fluorescente verde. Inoltre, mediante simulazione computazionale (Molecular Dynamics) abbiamo indagato la possibile interazione del PTC124 con l’mRNA. Risultati Le molecole derivate dal PTC124 sono state testate per la loro capacità readthrough in tre sistemi modello: (1) il vettore reporter (FLuc190) in cui è presente la mutazione UGA, e (2) il plasmide pBOS-H2BGFP in cui sono stati introdotti i tre codoni stop (UGA, UAG, UAA) sono stati trasfettati in cellule HeLa. Inoltre (3) cellule IB3.1 (da pazienti FC) sono state usate per valutare la ri-espressione della proteina CFTR a seguito di trattamento con i derivati positivi nel precedente screening. Lo screening utilizzando i Reporters (1) e (2) ha permesso l’identificazione di tre molecole (derivati: #1, #3 e #5) con attività readthrough codone UGA. Per quanto riguarda il codone UAG solo la molecola #3 mostra attività readthrough. Nessuna delle molecole ha mostrato attività readthrough per il codone UAA. Esperimenti condotti sulle cellule IB3.1(ΔF508/W1282X) hanno evidenziato dopo 24 ore dal trattamento l’incremento della quantità della proteina CFTR attribuibile a readthrough della mutazione nonsense. Possibili ricadute in campo clinico L’identificazione di tre molecole in grado di indurre il readthrough delle mutazioni di stop, in particolare della mutazione UGA, può essere il primo passo per future strategie terapeutiche nella cura di alcune forme di fibrosi cistica. Inoltre l’interazione mRNA/PTC124 a livello del codone UGA (simulazione computazionale) se confermata anche per altri RNA potrebbe costituire la base per la sintesi di molecole più specifiche per il ‘readthrough’. 3. Subverted signalling by protein kinase CK2 in ∆F508 CFTR expressing cells. Functional aspects and prospects in therapy Pinna LA, Venerando A, Pagano MA, Cozza G, Arrigoni G, Sarno S Department of Biological Chemistry – University of Padova (FFC Project#3/2011, Concluded) Sintesi di derivati del PTC124 con capacità di ‘readthrough’ di codoni di stop prematuri presenti nel gene CFTR Premesse e ragioni dello studio Le mutazioni non senso (codoni STOP: UGA, UAG or UAA) del gene CFTR sono un difetto genetico negli individui affetti da Fibrosi Cistica (CF) che blocca la sintesi della proteina CFTR. Sono in fase di studio approcci farmacologici per superare il blocco indotto dalle mutazioni non-senso. Fra questi l’Ataluren (PTC124) è una promettente ‘small molecule’ che simula la capacità de- Lorenzo A. Pinna, primo a sinistra, e il suo gruppo di ricerca Background In the course of previous investigation supported by FFC we disclosed functional links between CFTR 11 (whose genetic alterations underlie Cystic Fibrosis) and the highly pleiotropic protein kinase CK2, by showing that: i) Several potential phospho-acceptor sites for CK2 are present in CFTR; ii) peptides reproducing the CFTR 500-518 segment with the Phe508 deletion which is the commonest cause of CF alter the activity and targeting of CK2. iii) phosphorylation of CK2 targets in lysates of BHK cells expressing Phe508del CFTR is increased with respect to lysates from cells expressing wild type CFTR. Hypothesis and objectives These data led us to hypothesize that CK2 could both mediate some of the consequences of the basic defect causative of CF and play a role in the processes promoting premature degradation of Phe508del CFTR. Manipulation of CK2 could therefore provide a new tool for treating CF. Methods MS analysis of CFTR expressed in yeast under conditions minimizing proteolysis: expression/synthesis of CFTR fragments and their validation as CK2 targets; mapping of CFTR fragments generated in BHK cells expressing CFTR either wild type or mutated. Results Twelve phosphorylated residues have been unambiguously identified in CFTR, four of which were never detected before; these latter (Ser670, Ser728, Ser737, Thr1471) lie in acidic sequences suitable for targeting by CK2. By using CFTR fragments we have shown that also Ser511 (close to the crucial residue Phe508) can be phosphorylated by CK2 provided that the adjacent residue, Tyr512, is previously phosphorylated by a tyrosine kinase. This latter event preferentially takes place in the presence of the Phe508 deletion. Treatment of BHK cells expressing Phe508del CFTR with a specific CK2 inhibitor increases the level of the protein escaping premature degradation. Spin-off for research and clinical purposes We have shown that CFTR phosphorylation at CK2 sites takes place in living cells and has functional consequences on the turnover of CFTR, affecting in particular the stability of Phe508del CFTR. Such an effect is enhanced by fragments generated through the degradation of Phe508del CFTR giving rise to a loop which may have unanticipated consequences in heterozygous individuals while representing a new druggable target to treat CF in combination with correctors and/ or potentiators. The availability of CK2 inhibitors already in clinical trials for other purposes could help the attainment of this goal. condizioni che minimizzano la sua frammentazione. Espressione/sintesi di frammenti di CFTR e loro validazione come substrati di CK2. Mappaggio di frammenti generati in cellule che esprimono CFTR in forma normale o con mutazioni. Risultati Sono stati identificati con certezza 12 residui di aminoacidi fosforilati in CFTR, quattro dei quali mai riportati prima; questi ultimi (Ser670, Ser728, Ser737, Thr1471) si trovano in sequenze acide idonee per essere bersagli di CK2. Usando dei frammenti di CFTR abbiamo dimostrato che anche Ser511 (vicino al residuo critico Phe508) può diventare un bersaglio di CK2 purché il residuo successivo, Tyr512, venga prima fosforilato da una chinasi tirosinica. Quest’ultimo evento viene favorito dalla delezione di Phe508. Trattamento di cellule BHK esprimenti CFTR Phe508del con un inibitore specifico di CK2 fa alzare il livello di proteina che riesce a sottrarsi a degradazione prematura. Possibili ricadute per ricerca e clinica Abbiamo dimostrato che la fosforilazione di CFTR su siti adatti a CK2 avviene nella cellula ed ha conseguenze funzionali sul turnover di CFTR, influenzando in particolare la stabilità di CFTR Phe508del. Tale effetto, essendo aumentato da frammenti generati dalla degradazione della proteina stessa, genera un ciclo che può avere conseguenze impreviste (e al limite vantaggiose) in soggetti eterozigoti e rappresentare un nuovo bersaglio farmacologico per trattare la fibrosi cistica in combinazione con correttori e/o potenziatori. La disponibilità di inibitori di CK2 già collaudati in clinica per la cura di tumori, può facilitare il conseguimento di tale risultato pratico. 4. Role of spatial cAMP/PKA compartmentalization and activity in regulating CFTR function Reshkin S Department of General and Environmental Physiology, University of Bari (FFC Project#4/2011, Concluded) Alterato “signalling” da parte di protein chinasi CK2 in cellule che esprimono CFTR con la delezione di F508. Aspetti funzionali e prospettive terapeutiche. Premesse e ragioni dello studio Nel corso di precedenti studi finanziati da FFC abbiamo evidenziato rapporti funzionali tra CFTR (una proteina la cui alterazione genetica rappresenta la causa della fibrosi cistica) ed un importante enzima regolatore denominato CK2, dimostrando che: i) diversi siti potenziali su cui può agire CK2 sono presenti in CFTR; ii) peptidi che riproducono il segmento 500-518 di CFTR con la delezione dell’aminoacido Phe508 (principale causa di fibrosi cistica) alterano l’attività e la specificità di CK2; iii) la fosforilazione di proteine bersaglio di CK2 in lisati di cellule che esprimono CFTR Phe508del risulta aumentata rispetto ai lisati di cellule che esprimono CFTR non mutato. Ipotesi e obiettivi Questi dati ci hanno indotto ad ipotizzare che CK2 possa sia mediare alcune delle conseguenze del difetto base che provoca fibrosi cistica, sia svolgere un ruolo nei processi che promuovono la prematura degradazione di CFTR Phe508del. Di conseguenza interventi mirati su CK2 potrebbero rappresentare un nuovo strumento per trattare la fibrosi cistica. Metodi.Analisi spettrometrica di CFTR espresso in lievito in 12 Stephan Reshkin, secondo a sinistra, e il suo gruppo di ricerca Background Cystic Fibrosis (CF) is caused by mutations in the chloride channel CFTR, whose function is regulated by the “activation system” cAMP/PKA. The most frequent mutation, F508del, impedes both the correct insertion of CFTR in the apical plasma membrane and the consequent secretion of chloride. While many therapeutic strategies aim to ‘correct’ its trafficking and membrane insertion, the rescued CFTR is only partially functional probably due to the reduced availability of its “activation system” (the cAMP/PKA regulatory system) residing in the sub-apical membrane region. Hypotheses and Objectives We have previously demonstrated that in healthy bronchiolar cells this “activation system” cAMP/PKA does indeed reside in the sub-apical membrane region where is able to activate CFTR while in CF cell homozygous for the F508del mutation this system is found dispersed in the cytosol, probably due to the disorganization of the actin cytoskeleton which normally impedes the diffusion of this system away from the sub-apical compartment. Therefore, in this study we have verified if the correct organization of the cellular actin cytoskeleton contributes to the formation of the “activation system micro-compartments” near the membrane bound CFTR. Methods We performed experiments of confocal microscopy and FRET (Fluorescence Resonance Energy Transfer) for cAMP and PKA compartmentalization in healthy and CF cells homozygous for the F508del mutation in both secondary immortalized and primary bronchiolar human epithelial cell lines. Results Here, we have demonstrated that in normal cells the cytoskeleton, through its binding to PKA anchorage proteins (ie. ezrin), is responsible for the localization of the cAMP/PKA system near to CFTR and in this way regulates its chloride secretory activity. On the contrary, in CF cells the disorganization of the cytoskeleton de-localizes the cAMP/ ezrin/PKA system blocking its ability to activate F508del CFTR even when inserted in the membrane. The functional correction of F508del CFTR obtained with low temperatures and/or the known corrector molecule, Vx-809, associated with the restoration of the cytoskeleton and the re-localization of the cAMP/PKA system in the sub-apical compartment near to F508del CFTR. Spin-off for research and clinical applications The understanding that the pharmacological correction of CFTR functional activity occurs through the compartmentalization of the cAMP/PKA system will open new prospects for the development of new therapies directed towards optimizing the F508del CFTR that manages to be restored to the apical membrane with a lower activity. The use of primary cell air-liquid culture, which maintain the key phenotypic characteristics and physiological functions of in vivo respiratory epithelium, could represent one of the more potentially relevant approaches for the personalized therapeutic decisions and analysis of response for each patient to pharmacological agents. Risultati Abbiamo dimostrato che, in cellule normali il citoscheletro, attraverso il legame con proteine di ancoraggio della PKA (tra cui Ezrin), è responsabile della localizzazione del sistema cAMP/PKA in prossimità della CFTR, regolando in tal modo la sua attività secretoria; al contrario, in cellule FC, la disorganizzazione del citoscheletro delocalizza il complesso cAMP/Erin/PKA nel citoplasma, impedendo l’attivazione della F508del CFTR. La correzione funzionale della F508del CFTR, ottenuta sia con la bassa temperatura che con il noto correttore Vx-809, si associa al ripristino dell’organizzazione citoscheletrica e alla rilocalizzazione del sistema cAMP/PKA in posizione sub-apicale in prossimità della F508del CFTR. Possibili ricadute per ricerca e clinica La comprensione che la correzione farmacologica dell’attività del CFTR, avviene attraverso la compartimentazione del sistema cAMP/PKA apre nuove prospettive per lo sviluppo di nuove terapie. Tuttavia, quando si considerino le variabilità dei profili fenotipici dei pazienti, l’utilizzo delle colture cellulari primarie rappresenta uno degli approcci più interessanti e potenzialmente rilevanti per la decisione di terapie personalizzate e l’analisi della risposta ai farmaci. 5. CFTR mRNA analysis as a key step to understand the role of CFTR gene mutations in cystic fibrosis disease expression Duga S Dip. Biologia e Genetica per le Scienze Mediche, Università di Milano (FFC Project#6/2011, Concluded) Ruolo della compartimentalizzaione e dell’attività del sistema AMPc/PKA nella regolazione dell’espressione funzionale di CFTR Ragioni dello studio La fibrosi Cistica (FC) è causata da mutazioni a carico della proteina di membrana CFTR, che è un canale al cloro, la cui funzione è regolata dal “sistema di attivazione” cAMP/PKA. La mutazione più frequente della CFTR, la F508del, impedisce sia il corretto inserimento della CFTR sulla membrana plasmatica apicale che la conseguente secrezione di cloro. Tuttavia, pur se molte strategie terapeutiche mirano a reinserire correttamente la CFTR sulla membrana, essa è solo parzialmente funzionale, probabilmente a causa di una scarsa disponibilità del suo “sistema di attivazione” (il sistema AMPc/PKA) a ridosso della membrana plasmatica. Ipotesi ed obiettivi Precedentemente abbiamo dimostrato che in cellule bronchiolari sane il “sistema di attivazione” AMPc/PKA risiede a ridosso della membrana plasmatica, ove è disponibile per attivare il CFTR, mentre in cellule FC, omozigoti per la F508del, tale sistema si disperde nel citoplasma cellulare, probabilmente a causa della disorganizzazione del citoscheletro, che ne impedisce la compartimentalizzazione in prossimità della CFTR. Pertanto, in questo studio abbiamo verificato se la corretta organizzazione del citoscheletro cellulare contribuisca alla formazione di “micro-compartimenti di segnale attivante” in prossimità della CFTR. Metodi Esperimenti di microscopia confocale e FRET (Fluorescence Resonance Energy Transfer) sono stati condotti sia in linee epiteliali immortalizzate secondarie, sia in linee epiteliali primarie, entrambe costituite da cellule bronchiolari sane e da cellule FC omozigoti per la mutazione F508del. Stefano Duga e il suo gruppo di ricerca Background Despite extensive genetic screening, 1-5% of cystic fibrosis (CF) patients lack a definite molecular diagnosis. The growing interest on the effects of variations in coding and noncoding regions on splicing is expected to have a significant impact on the diagnosis and treatment of CF. The systematic search for mRNA defects is not routinely undertaken in diagnostic laboratories. Besides mRNA analysis, mutations altering mRNA processing outside splice junctions can be detected by sequencing the whole gene. Advancements in next-generation sequencing (NGS) technologies are making this approach increasingly affordable even for large genes, like CFTR. Objectives Widen the mutational spectrum of CF by identifying mutations escaping routine screening. 1. Perform a full-gene sequencing of CFTR in CF patients with no definite genetic diagnosis. The SCNN1A, SCNN1B, and SCNN1G genes, coding for the ENaC receptor, have also been sequenced. 2. Define the pathogenic role of newly identified mutations 13 by studying their effect on CFTR mRNA. Methods RNA extraction was performed from nasal brushing. 1. Search for defects impacting CFTR mRNA processing was performed by RT-PCR analysis and sequencing. 2. Targeted NGS of the CFTR locus was performed in outsourcing (Yale Genome Center), whereas data analysis was performed in house. Novel interesting variations were confirmed and genotyped in available relatives. 3. Some of the most interesting identified variants were functionally characterized by in-vitro analyses. Results During the time-frame of the project: 1) we characterized the c.1584+18672A>G deep-intronic mutation. The obtained data will be helpful to establish the minimum mRNA level necessary to give a mild phenotype; 2) we performed NGS experiments on 24 carefully-selected CF patients, building up a bioinformatics pipeline for data analysis. We were able to completely diagnose 9 patients, whereas 5 probands did not show any mutation in any of the analyzed genes, suggesting the possible existence of an additional locus for CF. Spin-off for research & clinical purposes The project gave important clues on the technical and economical feasibility of the NGS approach for CFTR screening, also leading to the identification of mutations escaped during the traditional molecular screening, and hence improving the CF molecular diagnosis. The molecular characterization of identified splicing defects will pave the way for future RNA-based correction strategies. Studio del ruolo di mutazioni nel gene CFTR nel modulare l’espressione fenotipica della fibrosi cistica mediante analisi dell’mRNA Ragioni dello studio Malgrado i sofisticati test disponibili, l’1-5% dei pazienti affetti da fibrosi cistica (FC) non ha una diagnosi genetica completa. Una spiegazione è la presenza di mutazioni in regioni del gene che non vengono normalmente analizzate (gli introni) e che possono alterare la maturazione dell’RNA messaggero (mRNA). Tuttavia, la ricerca dei difetti a livello di mRNA non viene affrontata di routine nei laboratori diagnostici. Una possibilità alternativa è quella di sequenziare l’intero gene, resa oggi possibile dall’avvento delle tecnologie di sequenziamento di nuova generazione (next-generation sequencing, NGS). Obiettivi 1. Ampliare lo spettro mutazionale della FC 2. Effettuare il sequenziamento dell’intero gene CFTR (e degli esoni dei geni SCNN-1A, 1B e 1G codificanti per le subunità del recettore epiteliale del sodio) in pazienti affetti da FC senza una diagnosi genetica definitiva 3. Definire il ruolo patogenetico delle nuove mutazioni studiandone gli effetti a livello dell’mRNA Metodi 1. L’RNA è stato estratto da cellule dell’epitelio nasale ottenute mediante brushing 2. La ricerca dei difetti che alterano la maturazione dell’mRNA del gene CFTR è stata effettuata mediante amplificazione e sequenziamento del trascritto CFTR 3. Il DNA di pazienti privi di una diagnosi genetica conclusiva è stato sottoposto ad analisi NGS 4. Alcune delle mutazioni identificate sono state caratterizzate dal punto di vista funzionale in vitro Risultati Nel corso del progetto abbiamo: 1. effettuato la caratterizzazione della mutazione c.1584 +18672A>G fornendo dati utili per stabilire il livello minimo di mRNA necessario per determinare un fenotipo lieve 2. effettuato sequenziamento NGS su un gruppo selezionato di 24 pazienti in collaborazione con lo Yale Genome Center (USA), allestendo una procedura dedicata di analisi bioinformatica dei dati, e arrivando alla diagnosi completa per 9 pazienti. 5 pazienti sono risultati privi di mutazioni nei 4 geni analizzati, suggerendo la possibile esistenza di un altro gene responsabile del fenotipo patologico. Possibili ricadute per ricerca e clinica Il progetto ha fornito informazioni sulla fattibilità tecnico-economica dell’approccio NGS alla ricerca di mutazioni nel gene CFTR, consentendo anche l’identificazione di nuove mutazioni sfuggite all’analisi genetica convenzionale. La caratterizzazione molecolare dei difetti di splicing rappresenterà la base necessaria per lo sviluppo di strategie di correzione del difetto basate su RNA. P LENARY SESSION 2 Approaching clinical applications 6. Investigation of cystic fibrosis airway microbiome in patients showing a severe decline in lung function and not responding to conventional antimicrobial therapy Bevivino A1, Mengoni A2, Taccetti G3, Fiscarelli E4, Manno G5 1 Unità per lo Sviluppo Sostenibile e Innovazione Sistema Agro-Industriale, ENEA, Roma; 2Dip. Biologia dell’Evoluzione, Università di Firenze; 3Centro FC, Ospedale “A. Meyer”, Firenze; 4Laboratorio Microbiologia, Ospedale “Bambin Gesù”, Roma; 5Dip. di Scienze Pediatriche, Università di Genova (FFC Project#8/2012, Concluded) Background CF is characterized by a progressive decline in lung function. Several studies have evidenced that in some patients’ the FEV1 seriously declines despite treatment with traditional antimicrobial therapy. Interpreting the significance of changes in %FEV1 over time requires a more in depth comprehension of the airway microbial community compo14 Dall’alto a sinistra: Annamaria Bevivino, responsabile del progetto, Giovanni Taccetti, Ersilia Vita Fiscarelli e Graziana Manno sition and the assessment of whether a pathogen is only a marker of disease severity or an independent contributor to the loss of lung function. Hypothesis and objectives In order to assess the underlying causes of severe lung function decline, we investigated microbial community composition within the airways of stable and “unstable” individual patients who have showed an important drop in FEV1 % in the last year (≥ 5%) and not responding to conventional antimicrobial therapy. Within each group, three sub-groups of CF patients were examined: i.e, normal/mild (%FEV1 >70); moderate lung disease (%FEV1 40-70), severe lung disease (%FEV1 <40). Our aim was to characterize changes in airway bacterial communities around the decline in lung function and to identify predictors for these changes. Methods Microbiota composition was investigated by using culture-based methods, including anaerobic cultivation, and Terminal Restriction Fragment Length Polymorphism (TRFLP) analysis. Results Results from culture-based methodssuggest that the severe decline in lung function of non responders (NR) patients is not strictly related to the sole presence of Pseudomonas aeruginosa. Potentially discriminatory species for NR group were identified: P. aeruginosa, Rothia mucilaginosa, Streptococcus pneumoniae and Strepococcus pseudopneumoniae, Prevotella melaninogenica and Candida albicans. Molecular analysis showed greater bacterial diversity within sputum samples than that detected by culture. Some discriminatory T-RFs between stable (S) and NR group were found and classified as Proteobacteria, Actinobacteria and Bacteroidetes. A significant reduced Evenness in NR group respect to that observed in S group was found, suggesting an impaired ecology of the bacterial community in NR patients, which could be correlated with lung function decline. Statistically significant differences in community diversity between moderate and normal/mild and severe lung disease were found, suggesting the airway microbiota of patients with intermediate FEV1 values are experiencing drastic changes. Overall, molecular results suggest that the single T-RFLP profile itself is not predictive of the S or NR group, while more important appear the analysis of the bacterial community as a collective whole, suggesting that a deep investigation of the genetic diversity of airway bacterial communities by metabarcoding and metagenomic approaches, could indeed provide new biomarkers for lung functions and response to therapy. Overall, our results suggest that microbiological cultivation assays performed on sputum samples from CF patients do not suffice to reveal strong differences in the diversity of cultivable microflora between stable and non-responder groups. By combining culture-dependent and culture-independent approaches, a more comprehensive perspective of CF microbiology in S and NR groups was found. Spin-off for research & clinical purposes The ongoing analysis of the microbiota community composition using 16S rRNA gene amplicon Roche 454 pyrosequencing and metagenomic Illumina massive sequencing will permit to better understand the new and/or emerging pathogens associated with a rapid rate of decline in lung function, and in this way to identify new targets for treatment and management of bacterial infections in CF patients. Indagine sul microbioma delle vie aeree nei pazienti con fibrosi cistica che presentano un severo declino della funzione polmonare e non rispondono alla terapia antimicrobica convenzionale Ragioni dello studio La fibrosi cistica è caratterizzata da un progressivo declino della funzione polmonare. In letteratura è ampiamente riportato come alcuni pazienti, nonostante il trattamento terapeutico convenzionale, presentino un declino più rapido e una diminuzione più severa della funzione respiratoria (espressa come FEV1 o Volume di espirazione forzata nel primo secondo). La comprensione del declino del FEV1 richiede una conoscenza più approfondita della composizione della comunità microbica nelle vie aeree al fine di capire se un patogeno può rappresentare un marcatore specifico della gravità della malattia oppure se contribuisce al declino della funzione polmonare. Ipotesi e obiettivi Al fine di comprendere i “fattori di rischio” del declino della funzione polmonare, è stata esplorata la composizione della comunità microbica presente nelle vie respiratorie dei pazienti stabili (S) e “non-responders” (NR), ovvero pazienti che hanno mostrato un importante calo del FEV1% nell’ultimo anno (≥ 5%) e che sembrano non aver risposto alla terapia antibiotica convenzionale. All’interno di ogni gruppo di pazienti, sono stati esaminati tre sottogruppi: 1) pazienti con funzionalità polmonare normale/lievemente diminuita (FEV1%> 70); 2) pazienti con malattia polmonare moderata (% FEV1 40-70); 3) pazienti con severa malattia polmonare (FEV1%<40). L’obiettivo del progetto è stato quello di caratterizzare gli eventuali cambiamenti delle comunità microbiche (microbiota) delle vie aeree in rapporto al declino della funzione polmonare e di identificare i possibili predittori di queste modificazioni. Metodi La composizione del microbiota è stata studiata utilizzando metodi coltura-dipendenti, tra cui l’analisi dei batteri anaerobi, e tecniche molecolari coltura-indipendenti mediante la tecnica di fingerprinting Terminal Restriction Fragment Length Polymorphism (T-RFLP). Risultati I risultati ottenuti dai metodi colturali suggeriscono che il grave declino della funzione polmonare nei pazienti NR non è strettamente correlato alla sola presenza di Pseudomonas aeruginosa. Tra le specie microbiche che si sono rivelate discriminatorie del gruppo NR sono state anche ritrovate Rothia mucilaginosa, Streptococcus pneumoniae e S. pseudopneumoniae, Prevotella melaninogenica e Candida albicans. L’analisi molecolare ha rivelato una maggiore diversità batterica nei campioni di secrezioni respiratorie rispetto a quella rilevata dai metodi colturali. I picchi T-RFLP discriminatori del gruppo NR sono stati classificati come Proteobacteria, Actinobacteria e Bacteroidetes. L’indice Eveness, che indica la omogeneità della composizione della comunità microbica, è risultato significativamente più basso nel gruppo NR rispetto al gruppo S, suggerendo che un’alterata ecologia della comunità batterica nei pazienti NR possa essere correlata al declino della funzione polmonare. Il gruppo dei pazienti con malattia polmonare di gravità moderata ha presentato differenze statisticamente significative nella diversità della comunità microbica rispetto ai gruppi di pazienti con lieve e severo declino della funzione polmonare, suggerendo che il microbiota nelle vie aeree dei pazienti con valori intermedi di FEV1 sta subendo cambiamenti importanti nella composizione della comunità microbica. Complessivamente, i risultati molecolari suggeriscono che il singolo profilo T-RFLP non è di per sé predittivo dell’appartenenza al gruppo S o NR, ma che è importante considerare la comunità batterica colonizzante le vie aeree dei pazienti FC come un unicum, per la cui analisi è necessario un approccio di metabarcoding e di metagenomica, i soli a poter fornire nuovi biomarcatori della funzione polmonare e della risposta alla terapia. Complessivamente, i risultati ottenuti suggeriscono che le analisi dei campioni respiratori di pazienti FC basate sui metodi di coltura non sono sufficienti a rivelare differenze nella diversità della microflora coltivabile tra i gruppi stabili e non- responders. In conclusione, grazie alla combinazione di approcci coltura-dipendenti e coltura-indipendenti è stata ottenuta una più ampia e completa visione della microflora totale nei pazienti S e NR. Possibili ricadute per ricerca e clinica Le analisi in corso 15 di metabarcoding e di metagenomica porteranno alla scoperta di nuovi microrganismi coinvolti nella malattia polmonare e di nuovi geni che li caratterizzano. Queste conoscenze costituiranno la base per la messa a punto di nuove strategie contro le infezioni respiratorie FC. 7. Testing human monocytes as a new tool for clinical and preclinical research in CF Sorio C1, Buffelli MR2 Dip. di Patologia e Diagnostica, Università degli Studi di Verona; 2Dip. Scienze Neurologiche, Neuropsicologiche, Morfologiche e Motorie, Università degli Studi di Verona (FFC Project#26/2011, Concluded) 1 Claudio Sorio, primo a destra e Mario Buffelli, primo a sinistra, con il gruppo di ricerca Background Leukocytes have previously been shown to express detectable levels of the Cystic Fibrosis Transmembrane Conductance Regulator (CFTR) protein. We have recently developed a functional assay based on single cell fluorescence. Hypothesis and objectives We aim to verify whether blood leukocytes represent a useful tool to evaluate CFTR expression and function in human subjects. Methods Presence of CFTR protein in monocytes, lymphocytes and polymorphonuclear cells was analysed by flow cytometry using 200 μl peripheral whole blood from noncystic fibrosis (CF) and CF individuals homozygous for class I or class II and various combinations of CFTR mutation classes. A total of 40 CF subjects were analysed. We also measured CFTR activity, by patch clamp technique, in healthy and CF human monocytes and related it to fluorescence functional assay results. Next, we evaluated the effects of the in vitro treatment in monocytes from F508del CF patients with a chemical corrector, Vertex-325. Results CFTR protein was detected in monocytes and lymphocytes. CF individuals express decreased levels of protein according to CFTR mutation classes. Analysis of polymorphonuclear cells gave inconclusive results. Whole cell recording demonstrate the presence of a functional CFTR in monocytes and demonstrate that, when cells carrying the F508del mutation are tested, these can respond to a CFTR corrector. We have applied monocyte assay to evaluate two clinical cases requiring functional assays for the correct diagnosis, one of which was an adult patient carrying the complex allele S977F/T5TG12 in trans with the F508del mutation. We show a concordance among monocyte and nasal potential difference assays. Spin-off for research & clinical purposes The method described set the basis to utilize specific blood leukocyte populations, namely monocytes, as suitable cells to monitor changes in CFTR expression and function in CF patients. Access to these cells is minimally invasive and it may be used in diagnostic settings and for the evaluation of drugs whose effi16 cacy can depend on increased CFTR protein expression levels or function. Future studies (proj. FFC #6/2013) aim to extend the findings and to translate these results in user-friendly assays more easily applicable to clinical settings. Valutazione funzionale dei monociti umani come nuovo strumento per la ricerca clinica e preclinica in fibrosi cistica Ragioni dello studio È stato precedentemente mostrato che i leucociti esprimono un livello misurabile di proteina Cystic Fibrosis Transmembrane Conductance Regulator (CFTR). Abbiamo recentemente sviluppato un saggio funzionale basato sull’analisi di fluorescenza su singola cellula. Ipotesi e obiettivi Verifica dell’utilità dei leucociti come modello cellulare per la valutazione dell’espressione e funzione di CFTR. Metodi La presenza di CFTR in monociti, linfociti e cellule polimorfonucleate è stata analizzata con citometria a flusso usando 200 μl di sangue periferico da individui senza fibrosi cistica (FC) e 40 soggetti FC con varie combinazioni di mutazioni CFTR. Abbiamo inoltre misurato l’attività del canale CFTR con la tecnica “patch clamp” in monociti di soggetti sani e FC in parallelo con la tecncia di fluorescenza su singola cellula. Successivamente abbiamo valutato l’effetto in vitro del trattamento dei monociti nei pazienti con mutazione omozigote F508del con il correttore chimico Vertex-325. Risultati La proteina CFTR è stata misurata in monociti e linfociti mediante citometria a flusso che ha evidenziato una differenza significativa tra individui normali e affetti da FC. L’analisi delle cellule polimorfonucleate ha dato risultati inconcludenti. Il “whole cell recording” ha dimostrato la presenza del CFTR funzionale nei monociti e che in presenza di mutazione F508del omozigote queste cellule possono rispondere ad un farmaco correttore. Abbiamo applicato il saggio dei monociti per valutare due casi che richiedevano l’utilizzo di saggi funzionali per ottenere una corretta diagnosi. Uno di questi era un paziente adulto portatore dell’allele complesso S977F/T5TG12 in trans con la mutazione F508del. Abbiamo dimostato la concordanza tra il saggio su monociti e test di differenza di potenziali nasali. Possibili ricadute per ricerca e clinica Il metodo pone le basi per utilizzare specifiche popolazioni di leucociti del sangue, in particolare i monociti, come cellule adatte a seguire la variazione di espressione e funzione di CFTR in pazienti FC. L’accesso a queste cellule è poco invasivo e può essere usato sia in procedure diagnostiche sia per la valutazione dell’efficacia di farmaci che agiscano su CFTR incrementandone espressione e/o funzione. Futuri studi (progetto FFC#6/2013) avranno l’obiettivo di estendere questi studi e tradurre questi risultati in un saggio più facilmente applicabile ad un contesto clinico. 8. DWI (Diffusion weighted Imaging) a new tool to assess inflammation in CF population with pulmonary exacerbation Morana G, De Leo F, Bertolo S, Ciet P, Ros M, Mazzaro A Servizio Fibrosi Cistica e Unità di Radiologia, Ospedale Ca’ Foncello, Treviso (FFC Project#25/2011, Concluded) Background Currently, no sensitive and radiation-free methods are available to localize and quantify lung inflammation in CF population. Today, the Computed Tomography (CT) is the gold standard for the diagnosis of lung structural changes, but it has disadvantages, the most important one being exposure to relatively high amount of ionizing radiation. The magnetic resonance of the lung (MRI) have made possible to obtain Giovanni Morana, secondo da destra, e il suo gruppo di ricerca morphological and also functional information. The diffusion weighted imaging (DWI) could be a promising tool to detect inflammation sites in the lung in patients with CF. Hypothesis and objectives The hypothesis of the present study is that the DWI is able to recognize the lung inflammation. The aim of this study is to assess the sensitivity of lung-MRI to monitor inflammation and disease in CF lung, in particular to assess the correlation between DWI features and lung disease in CF patients, both at the onset and after resolution of an acute exacerbation episode. Method Were enrolled 30 CF patients with pulmonary exacerbation treated with intravenous antibiotic (cases) and 30 CF patients in stable condition (controls). The 30 cases, after the diagnosis of respiratory exacerbation with the criteria of Rosenfeld, were subjected to the first MRI examination. The MRI was repeated at the end of therapy (after 20 days). Similarly the control group were subjected to 2 MRI within 20 days. The morphological images were evaluated with the Brody score while the funtional images with the DWI score and with an algorithm developed by the research group in Matlab. The statistical analysis was carried out using Spss and Excel. Results The lung DWI signal in the cases group is high at the onset (first examination) and gets lower after the resolution of the exacerbation episode while in the controls group there aren’t significant changes in diffusion signal. For the Brody score there is a statistically significant difference between patients “exacerbated” and “stable” patients both at the first and second examination, while for the DWI the difference no longer occurs at the second examination (post treatment). Spin-off for research and clinical purposes This study could help identify and quantify lung inflammation and then validate a new method for the evaluation of pulmonary inflammatory lesions. The objective is, therefore, to allow a more efficient management of CF patients monitoring the pulmonary inflammatory conditions using an imaging systems like MRI that does not expose the patient to ionizing radiation. polmonare e nel monitoraggio della terapia. L’obiettivo è quello di valutare la correlazione tra le alterazioni DWI e la patologia polmonare nei pazienti FC, sia in condizioni basali, sia all’esordio che dopo risoluzione di un’esacerbazione respiratoria. Metodi Nello studio sono stati arruolati 30 pazienti FC (casi) con esacerbazione polmonare che necessitavano di trattamento antibiotico e 30 pazienti FC in condizioni stabili (controlli). I 30 casi, classificati come tali mediante i criteri di Rosenfeld, sono stati sottoposti a una RM, ripetuta poi al termine del ciclo di terapia (dopo circa 2 settimane). Analogamente i controlli sono stati sottoposti a due RM a distanza di 20 giorni l’una dall’altra. Le immagini RM morfologiche sono state valutate con lo score di Brody modificato, mentre le immagini funzionali DWI con un nuovo score ideato dal gruppo di ricerca e con un algoritmo sviluppato in Matlab. L’analisi statistica è stata svolta con Spss e Excel. Risultati Nel gruppo degli esacerbati, entrambi gli score (Brody e DWI) mostrano una differenza statisticamente significativa (dss) tra il primo e il secondo esame mentre non esiste una dss nel gruppo degli stabili. Esiste inoltre una dss tra i pazienti “esacerbati” e “stabili“ sia al primo esame che al secondo per quanto riguarda lo score di Brody, mentre per la DWI la differenza non si verifica più al secondo esame (post trattamento). Possibili ricadute per ricerca e clinica Sembra che la DWI riesca ad identificare l’infiammazione attiva polmonare. Potrebbe pertanto avere un ruolo importante nella valutazione della flogosi e nel monitoraggio dell’efficacia terapeutica in pazienti con esacerbazioni utilizzando un sistema di imaging come la RM che non espone i pazienti a radiazioni ionizzanti. 9. Risk factors for poor outcomes in Cystic Fibrosis newborns diagnosed by neonatal screening in Italy: years 2009-2011 Repetto T1, Buzzetti R2, Cirilli N3, Padoan R4, Piccinini P5, Vecchini I6, Zavataro L1 1 A.O.U. “A. Meyer”, Centro Regionale Toscano Fibrosi Cistica, Firenze; 2Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica onlus; 3Cystic Fibrosis Referral Care Center, Mother-Child Department, United Hospitals Salesi Children’s Hospital, Ancona; 4Ospedale dei Bambini di Brescia, Centro regionale di supporto per la fibrosi cistica; 5Monitor, Statistico libero professionista, Bergamo; 6Monitor libero professionista, Firenze (FFC Project#19/2012, Concluded) DWI (Diffusion Weighted Imaging), un nuovo metodo per valutare l’infiammazione nella popolazione FC con esacerbazione polmonare Ragioni dello studio Attualmente non esistono metodiche non irradianti per valutare e quantificare l’infiammazione polmonare. La tomografia computerizzata (TC) è l’unica metodica a fornire informazioni locali sulle aree da trattare, e tuttavia, data l’esposizione a radiazioni ionizzanti, il suo uso è limitato, specie nella popolazione FC, costituita in gran parte da pazienti pediatrici. L’introduzione della risonanza magnetica polmonare (RM) ha permesso di ottenere informazioni non solo morfologiche, ma anche funzionali. Tra le metodiche funzionali, la DWI applicata al polmone potrebbe essere di grande utilità nello studio della flogosi nei pazienti FC sia per la diagnosi precoce che per il follow-up delle infezioni. Ipotesi e obiettivi Studiare l’efficacia della DWI nella valutazione della flogosi in pazienti con esacerbazione Teresa Repetto, responsabile del progetto Background Cystic fibrosis neonatal screening (CFNBS) is widely expanded and implemented on the basis that early identification of babies with Cystic Fibrosis (CF) improves their outcome. Hypothesis and objectives The first aim of our study was 17 the follow-up of CF newborn diagnosed by NBS in Italy to identify risk factors associated with poor clinical outcomes. The secondary aim is to assess the CF patients identified after a negative CFNBS. Methods Our survey (an observational longitudinal prospective cohort study and a nested case-control study) includes CF infants born and diagnosed in the years 20092010-2011 recruited in the 16 CF care Centres representative of all the Italian regions performing CFNBS. Results We have collected data from 399 children. Among them 21 were not screened and later diagnosed by symptoms. 378 were screened: 366 of them were true positive (219 with classical CF, 53 with meconium ileus [MI], 93 with “equivocal” CF, 1 missed) and 12 were false negative. All subjects were evaluated according to some clinical outcomes as weigh , height, Pseudomonas (Ps) infection. The presence of low weight, short stature, Ps infection defines cases with a poor outcome. The rate of those cases was 20%: 19.8% in patients with classical CF diagnosed by screening, 1.8% in “equivocal“ diagnosis, 40 % in MI, 33% in CF diagnosed by symptoms and 40% in CFNBS false negatives. In order to identify risks factors associated with poor outcomes we considered 34 cases and 162 controls. Not statistically significant associations were found with: CF Center, gender, genotype, ethnicity, nationality and occupation of father and mother, age at diagnosis, physiotherapy. Instead, significant association was found with pancreatic insufficiency (OR = 3.065 [95% CI 1.02 to 9.18, P <0.05]). About the secondary aim, we found in this study 12 patients false negative at CFNBS: 7 classical CF, 5 equivocal CF, 2 MI. The cause of false negativity was, in all patients, the value of IRT below the cut off: 10 patients at basal IRT, two at the second IRT. The adverse outcomes in this group of patients was higher (40 %) than that of classical CF. and close to the patients not screened. Spin-off for research & clinical purposes Clinicians should revise and implement the treatment protocols for categories of patients who have an increased risk of developing complications as identified by this study Fattori di rischio per esiti sfavorevoli nei neonati FC diagnosticati tramite lo screening neonatale in Italia Ragioni dello studio Lo screening neonatale per la Fibrosi Cistica è ormai largamente implementato sulla base del presupposto che una diagnosi precoce migliora gli esiti clinici Ipotesi e obiettivi L’obiettivo primario di questo studio è stato quello di verificare l’andamento clinico nei bambini diagnosticati in Italia per screening neonatale. Metodi Abbiamo raccolto dati di 399 bambini. Di questi, 21 non erano stati sottoposti a screening ma diagnosticati in seguito per sintomi. I restanti 378 erano stati sottoposti a screening: 366 risultati veri positivi (219 con FC classica, 53 con ileo da meconio, 93 con FC non classica e 1 non classificabile), mentre 12 sono risultati falsi negativi. I dati sono stati raccolti nei 16 centri FC di tutte le regioni Italiane che hanno lo screening neonatale. Tutti i soggetti sono stati valutati secondo alcuni indicatori clinici quali peso, altezza, infezione da Pseudomonas aeruginosa (Ps). La presenza di basso peso, bassa statura, infezione da Ps definisce i casi con esito sfavorevole. Risultati La percentuale dei casi con esito sfavorevole ad un anno di età è stata complessivamente del 20.5 %: 19,8 % nel gruppo di pazienti con FC classica diagnosticati per screening, 1,8% nelle diagnosi FC non classica, 40% nei pazienti con ileo da meconio, 33% nei diagnosticati per sintomi e 40% nei falsi negativi. È stata fatta una correlazione fra gli esiti clinici sfavorevoli e altri fattori che possono esserne stati la causa: non sono ri18 sultati statisticamente significative le associazioni con: Centri FC, genere, genotipo, nazionalità e occupazione paterna e materna, età alla diagnosi, fisioterapia. Significativa invece l’associazione con insufficienza pancreatica (OR = 3,065 (IC 95% da 1,02 a 9,18; p<0,05)). L’obiettivo secondario dello studio era quello di analizzare i dati dei pazienti risultati falsi negativi allo screening: abbiamo trovato 12 soggetti. La causa della falsa negatività è stata per tutti il dosaggio di IRT (che è il primo esame di screening) al di sotto della soglia di positività. In questo gruppo di pazienti la percentuale dei casi con esiti avversi era alta (40%) e simile a quella del gruppo di pazienti non sottoposti a screening. Possibili ricadute per ricerca e clinica Questo studio evidenzia categorie di pazienti con maggior rischio di sviluppare complicanze: i clinici dovrebbero, per queste categorie, rivedere e implementare i protocolli di trattamento. 10. New strategies for clinical application of noninvasive prenatal diagnosis of cystic fibrosis based on the analysis of fetal mutated alleles in maternal plasma Ferrari M1, Cretich M2 Lab. Biologia Clinica Molecolare e Citogenetica, Università Vita-Salute HSR, Milano; 2Ist. di Chimica del Riconoscimento Molecolare, CNR, Milano (FFC Project#7/2011, Concluded) 1 Maurizio Ferrari, al centro, con il suo gruppo di ricerca Background The possibility to retrieve fetal DNA from maternal plasma has made available a new source of fetal genetic material for noninvasive analysis of numerous fetal pathological conditions. Nevertheless, due to the scarcity of fetal DNA in maternal plasma and the difficulty in detecting fetal mutated alleles noninvasive prenatal diagnosis (NIPD) has not yet attained a widespread clinical application. Hypothesis and objectives Our goal is to optimize simple and accurate tests for the noninvasive analysis of fetal paternal inherited mutation or polymorphism in those couples in which the parents carry the same mutation, which combine high sensitivity, speed and ease of use during the first trimester of pregnancy. In cases in which the fetus had inherited the paternal wild-type allele it is not necessary to proceed with invasive procedure (in the worse hypothesis the fetus is a carrier for the maternal mutation). Methods Two main research lines have been investigated: the development of amplification protocols based on CO-amplification at Lower Denaturation temperature-PCR (COLD-PCR) combined with Sanger sequencing and highly sensitive microarray substrates which could allow the detection of fetal minority sequences without any enrichment strategy. Results In total, 12 noninvasive prenatal diagnoses were performed including 8 cases where the father carried the F508del mutation (in 5 of these the fetus inherited the paternal mutation), 2 cases where the father carried the N1303K mutation (in both of these the fetus inherited the paternal wild-type allele) and one case in which the father carried the G542X or the 2183AA>G mutation and the fetuses inherited the paternal wild-type allele. The results obtained by COLD-PCR and microarray were in complete concordance with those obtained on fetal DNA extracted from chorionic villi. Moreover, we genotyped a total of 28 couples for 3 common polymorphisms present in CFTR gene. In 8 couples we proceed with the analysis of fetal paternal inherited polymorphism. Through subsequent linkage studies it could be possible identify if the fetus inherited the paternal mutated allele. Spin-off for research & clinical purposes The identification of minority mutated alleles is one of the major challenges in future molecular medicine due to its important implications in early diagnosis and clinical management. We plan to optimize assays which could be easily transferable to clinical setting for early NIPD. Nuove strategie per applicazioni cliniche alla diagnosi prenatale non invasiva di fibrosi cistica: analisi di alleli fetali mutati nel plasma materno Ragioni dello studio La scoperta del DNA di provenienza fetale nel plasma materno ha dato impulso allo sviluppo di procedure alternative di diagnosi prenatale che non costituiscano un rischio per il feto. Il DNA fetale nel plasma materno, oltre ad essere in concentrazione molto scarsa, si trova in presenza di un grande eccesso di DNA di origine materna, complicando notevolmente l’identificazione delle mutazioni fetali. Ipotesi e obiettivi Ci siamo proposti di sviluppare due strategie accessibili dotate di elevata sensibilità e accuratezza, per l’identificazione dell’allele fetale ereditato per via paterna. Qualora il feto erediti l’allele paterno “wild-type” non sarà necessario procedere con la diagnosi prenatale invasiva, nella peggiore delle ipotesi sarà un soggetto portatore sano. Si potranno così ridurre del 50% le diagnosi invasive. Metodi Reazione di CO-amplification at Lower Denaturation temperature-PCR (COLD-PCR) un metodo sviluppato per arricchire sequenze mutate minoritarie, seguito da sequenziamento. Sistema microarray che ci ha consentito l’identificazione diretta di sequenze fetali mutate. Risultati Sono state effettuate in totale 12 diagnosi prenatali. In 8 coppie il padre era portatore delle mutazioni F508del (in 5 casi i feti hanno ereditato la mutazione paterna), in 2 coppie era portatore della mutazione N1303K (in entrambi i casi i feti hanno ereditato l’allele paterno wildtype) o delle mutazioni G542X e 2183AA>G (in entrambe le coppie i feti hanno ereditato l’allele paterno wild-type). I risultati ottenuti applicando il protocollo di COLD-PCR e la tecnologia microarray sono equivalenti e concordano con quelli delle metodiche invasive convenzionali. Inoltre abbiamo genotipizzato un totale di 28 coppie per 3 tra i polimorfismi più frequenti nel gene CFTR per poter analizzare anche coppie in cui i genitori sono portatori della stessa mutazione. In 8 coppie in cui la madre è risultata omozigote e il padre eterozigote si è proceduto con la diagnosi per determinare se il figlio avesse ereditato l’allele paterno non condiviso dalla madre. Con studi di segregazione famigliare sarà poi possibile completare la diagnosi sulla mutazione paterna. Possibili ricadute per ricerca e clinica I sistemi innovativi da noi proposti potrebbero rappresentare un modello di riferimento per la diagnosi prenatale non-invasiva di malattie genetiche ed essere facilmente trasferibili nelle cliniche ginecologiche e nei laboratori specializzati del sistema sanitario nazionale. 11. New drugs for Burkholderia cepacia from Antarctic bacteria Fani R1, Tutino ML2, Rovero P3 1 Dip. Biologia dell’Evoluzione, Università di Firenze; 2Dip. Chimica Organica e Biochimica, Università Federico II, Napoli; 3Dip. Scienze Farmaceutiche, Università di Firenze (FFC Project#12/2011, Concluded) Renato Fani, quinto da destra, e il suo gruppo di ricerca Background and objectives The lung infections in Cystic Fibrosis (CF) patients are usually caused by Gram-negative organisms, including bacteria belonging to the Burkholderia genus. In particular, members of the B. cepacia complex (Bcc complex) possess high level of multidrug resistances and virulence determinants, making their eradication difficult. To overcome these difficulties, recently research has been focused on the discovery of new and efficient antibacterial compounds. In this context microorganisms isolated from extreme environments have begun to capture the attention of scientists. Bacteria inhabiting Antarctica have to face adverse environmental conditions. Hence, they adopt peculiar survival strategies, which may rely on the synthesis of antimicrobial compounds. Thus, Antarctica could represent an untapped environment for the discovery of new natural compounds with antibiotic activities to be exploited in the control of infections in CF patients. Results The research activity performed in these two years revealed that all the hundreds of Antarctic bacterial strains tested were able to to inhibit the growth of Bcc strains by producing one (or more) antimicrobial molecules that very likely are VOCs (volatile organic compounds), most of which are sulphur-containing. It has been demonstrated that each Antarctic bacterium tested is able to synthesize a mixture of different VOCs. Moreover, the whole body of data obtained strongly suggests that the different VOCs might act simultaneously and in a synergistic fashion to inhibit the growth of Bcc strains. Besides, the inhibitory activity appeared to be specific toward the Bcc cell and the “Antarctic” VOCs were not able to antagonize the growth of other bacteria and to colonize the human body. Some of the genes hypothetically involved in the biosynthesis of VOCs have been identified through next generation sequencing and analysis of the whole genome of 26 Antarctic bacteria. Spin-off for research and clinical purposes It is quite interesting that in the course of the experiments it was not possible to isolate any spontaneous Bcc mutant able to grow in the presence of Antarctic VOCs; if this finding might interfere with the possible identification of the Bcc molecular targets of Antarctic VOCs, on the other side, this might represent an advantage since the VOCs might be utilized as antimicrobials without the appearance of resistant mutants, and this is probably due to the fact hat the VOCs may act simultaneously and synergistically toward multiple and different molecular targets. 19 Nuovi farmaci contro Burkholderia cepacia ricavati da batteri antartici Ragioni e obiettivi dello studio Tra i responsabili delle infezioni polmonari dei pazienti FC vi sono i batteri che appartengono al Burkholderia cepacia complex (Bcc), microrganismi capaci di resistere a molti antibiotici, rendendo complicata la loro eradicazione dall’ospite. Per questo motivo, la ricerca è adesso orientata alla scoperta ed alla caratterizzazione di nuovi ed efficienti antibiotici. In questo contesto, particolare attenzione stanno riscuotendo i microrganismi provenienti da ambienti estremi, come l’Antartide. I batteri che vivono in questo ambiente, caratterizzato da condizioni ambientali estreme, adottano particolari strategie di sopravvivenza, tra cui la produzione di sostanze capaci di inibire la crescita di altri microrganismi. L’Antartide può perciò rappresentare una nuova e straordinaria fonte di nuove molecole antibiotiche capaci di inibire la crescita dei batteri appartenenti al Bcc, la cui identificazione rappresenta lo scopo di questo progetto di ricerca. Disegno dello studio L’attività sperimentale ha previsto la valutazione dell’ attività anti-Bcc di centinaia di batteri antartici. Risultati I dati sperimentali hanno dimostrato che tutti i batteri antartici, appartenenti a diversi generi e diverse specie e isolati da colonna d’acqua, spugne e sedimenti, sono capaci di inibire la crescita dei ceppi del Bcc (soprattutto quelli di origine clinica). La maggior parte di queste molecole sono state identificate: sono volatili (VOCs), molte sono solforate, ed ogni singolo batterio antartico produce una miscela di VOCs diversi che, probabilmente, agiscono sinergicamente e simultaneamente sulle cellule del Bcc impedendone la moltiplicazione. È importante il fatto che queste molecole siano specifiche per i batteri del Bcc; sembrano infatti non avere azione inibitoria contro altri batteri che colonizzano l’uomo. Alcuni dei geni che potrebbero essere coinvolti nella sintesi dei VOCs sono stati identificati grazie al sequenziamento ed all’analisi del genoma di 26 batteri antartici. Possibili ricadute per ricerca e clinica Particolarmente interessante è il fatto che, nel corso di tutti gli esperimenti effettuati durante il biennio, non è stato isolato alcun mutante del Bcc resistente ai VOCs antartici. Se da una parte questo risultato potrebbe impedire una facile identificazione dei bersagli molecolari dei VOCs, dall’altra apre la possibilità di utilizzare questi VOCs come molecole antimicrobiche senza che si verifichino eventi di resistenza da parte dei batteri del Bcc, poiché i VOCs potrebbero agire simultaneamente su molti bersagli cellulari. SHORT COMMUNICATIONS 1 (COMMENT TO POSTERS) Genetics 12. A field study in an area of extensive carrier screening for cystic fibrosis Castellani C1, Picci L2 1 Centro Regionale FC, Azienda Ospedaliera Universitaria, Verona; 2Clinica Pediatrica, Azienda Ospedaliera, Padova (FFC Project#8/2011, In progress) Carlo Castellani, responsabile del progetto Background Our project extends the monitoring of carrier screening taking place in a large part of the Veneto Region. Hypothesis and objectives 1)To continue the monitoring of carrier screening and its relationship with Cystic Fibrosis incidence. 2) To investigate the orientation of couples of childbearing age towards the practice of Cystic Fibrosis Carrier Screening. 3) To establish a network of laboratories and professionals in the field with the ultimate goal of disseminating and sharing Good Practices. 4) To facilitate improvements in the practice of Carrier Screening in the study area through an increased dissemination of information for non-specialists physicians and, if possible, by centralizing genetic counseling for carrier couples in specialized centers. 20 Methods The main activities planned by the project are: 1) Creation of a website providing the information required for a mindful choice of Cystic Fibrosis Carrier Test; the site also acts as a tool to facilitate collaboration within the Network of Laboratories and with professionals in the field. 2) Creation and development of a Network of Laboratories and healthcare providers in the field. 3) Constant monitoring of laboratories results. Preliminary results 1) Website has been finalized and is available on-line at the following address: www.testfc.org. 2) The collaboration with a group of gynecologists to study the orientation of couples towards the screening practice has been activated. 3) The collection of data on Carrier Screening for the latest years has been completed. 4) Preliminary statistical analysis of the collected data has been performed: the inverse correlation between incidence and number of tests performed is confirmed. 5) A Veneto Network of laboratories has been created, and sharing of information and analysis protocols has been obtained. Spin-off for research and clinical purposes 1) Positive effect on the practice of Carrier Screening in the study area through a process of standardization of the practice. 2) The substantiation of the relationship between Carrier Screening and Cystic Fibrosis incidence opens the way to HTA studies. Analisi dello screening del portatore di fibrosi cistica su un ampio territorio Ragioni dello studio Il nostro progetto sta proseguendo l’attività di monitoraggio dello screening del portatore già in corso da anni in buona parte del Veneto. Ipotesi e obiettivi 1) Proseguire l’attività di monitoraggio dello screening del portatore e della sua relazione con l’incidenza della Fibrosi Cistica. 2) Indagare l’orientamento delle coppie in età fertile verso la pratica dello Screening del Portatore di Fibrosi Cistica. 3) Costituire un Network di Laboratori e di professionisti del settore con l’obiettivo ultimo di dif- fondere e condividere Buone Pratiche. 4) Apportare miglioramenti nella pratica dello screening del portatore nell’area oggetto di studio grazie a una maggiore diffusione dell’informazione per i medici non specialisti e, se possibile, grazie anche alla centralizzazione della consulenza genetica per le coppie di portatori in centri specialistici. Metodi Le principali azioni previste dal progetto sono: 1) Creazione di un sito web che offre le informazioni necessarie per una scelta consapevole del test del portatore di Fibrosi Cistica; il sito funge da spazio di condivisione quale strumento per facilitare la collaborazione all’interno del Network di Laboratori e con i professionisti del settore. 2) Creazione e sviluppo di un network di laboratori e di operatori sanitari del settore. 3) Monitoraggio continuo dei risultati dei laboratori Risultati preliminari 1) Sito web ultimato e fruibile on-line al seguente indirizzo: www.testfc.org. 2) Attivata la collaborazione con un gruppo di ginecologi per lo studio dell’orientamento delle coppie verso la pratica dello Screening.3) Ultimata la raccolta dati sull’attività di Screening del portatore per gli ultimi anni. 4) Preliminare elaborazione statistica dei dati raccolti, si conferma la correlazione inversa tra incidenza e numero di test eseguiti. 5) Creazione di un Network Veneto di laboratori per la condivisione dei protocolli d’analisi e delle informazioni e per la costituzione di una rete di operatori sanitari attivi nel settore; in questa fase siamo impegnati nel processo di omogeneizzazione di Buone Pratiche. Possibili ricadute per ricerca e clinica 1) effetto positivo sulla pratica dello screening del portatore nell’area oggetto di studio attraverso un processo di uniformazione della pratica; 2) conferma della relazione tra screening del portatore e incidenza della Fibrosi Cistica. 13. European Cystic Fibrosis Modifier Gene Study Corvol H , Cabrini G 1 Pediatric CF Center of Trousseau Hospital - Inserm U938 / UPMC, Paris, France; 2Dip. Patologia e Diagnostica, Università di Verona (FFC Project#5/2011, In progress) 1 2 Harriet Corvol, ottava da destra, con i collaboratori Background Considerable clinical diversity exists among patients with the same CFTR mutations, especially regarding the lung disease severity. In France, a national study on CF modifier genes has been underway since 2006 and more than 4200 French CF patients already participated. Similar independent initiatives have been conducted in several European countries (Italy, United Kingdom, Ireland, Belgium and Czech Republic). However, the population size of each separate study limited significantly the impact of the results obtained so far. Hypothesis and objectives Reassembling these independent studies into a large European Consortium appears essen- tial. Our aim is to amalgamate French and EU-wide clinical and DNA data to go beyond current approaches pioneered in North America using a new approach that has not previously been applied in large CF populations, namely, haplotype and single gene approaches studies in combination. Methods Together, French, British, Irish, Italian, Belgian and Czech CF experts are forming an European consortium to sequence the genomes of participants within their study populations (each numbering over a hundred participants). The final results will be pooled. The scientific program consists of several stages: 1) recruitment of the CF patients from all the CF participating centers in Europe (approximately 9000 to 10000 patients); 2) establishment of a collection of well defined clinical data on a longitudinal basis; 3) storage of DNA at the Genethon DNA and cell bank (Evry); 4) phenotype analyses allowing extreme disease phenotype determination; 5) genetic analyses at the Centre National de Genotypage (Evry); 6) further genotype/phenotype association analyses, 7) replication in independent CF cohorts. Preliminary results The progression of the project is now concentrating all the efforts on the collection of blood samples, DNA extraction, and collection of homogeneous clinical data. As far as the Italian branch of the project is concerned, we completed all the procedures concerning the authorizations of the local Ethical Committees for all the 12 Italian CF Center participating in the project. After that, the collection of the biological samples and clinical data started successfully. Spin-off for research & clinical purposes The study wishes to contribute to the identification of genetic factors other than the CFTR mutations that could impact on the severity of CF. Identification of these modifier genes is a great challenge that should offer not only a way to distinguish those patients at risk of developing a more severe disease and to adapt a care accordingly, but also to better understand the physiopathological mechanisms of CF and enable the development of new therapies. Studio Europeo sui geni modificatori in fibrosi cistica Ragioni dello studio È osservazione condivisa come vi sia una notevole diversità clinica tra pazienti pur aventi la stessa mutazione del gene CFTR, in particolare per quanto riguarda la gravità ed il decorso della patologia polmonare. In Francia è stato intrapreso sin dal 2006 uno studio nazionale a questo riguardo, al quale hanno già partecipato più di 4200 pazienti affetti da fibrosi cistica. Purtroppo, le dimensioni delle popolazioni in ciascuno studio separato hanno limitato significativamente l’impatto dei risultati ottenuti sinora. Ipotesi ed obiettivi Rilanciare questi studi separati unificandoli in un largo Consorzio Europeo appare fondamentale. Il nostro scopo è di raccogliere ed omogeneizzare i dati clinici ed i campioni di DNA di un largo campione nonchè di utilizzare nuovi approcci di studio genetico. Metodi Assieme, gli esperti delle nazioni partecipanti formano un Consorzio Europeo con lo scopo di sequenziare il genoma dei pazienti fibrocistici partecipanti. I Risultati finali verranno omogeneizzati in un unico pool. Il programma consiste di diversi stadi successivi: 1) reclutamento dei pazienti fibrocistici; 2) creazione e consolidamento di un database con dati clinici ben stabiliti su base longitudinale; 3) banking del DNA presso la facility Genethon (Evry); 4) analisi dei fenotipi con determinazione degli estremi; 5) genotipizzazione al Centro Nazionale di Genotipizzazione di Genethon (Evry); 6) ulteriori analisi di associazione genotipo/fenotipo; 7) studi di replicazione in coorti indipendenti di pazienti fibrocistici. Risultati preliminari Lo stato di avanzamento del progetto vede attualmente gli sforzi concentrati sul reclutamento dei pazienti eleggibili, sulla raccolta dei campioni di DNA e dei 21 dati clinici su database confrontabili con gli altri centri europei. Sono state attualmente completate con successo tutte le procedure richieste dai Comitati Etici locali dei 12 Centri fibrosi cistica italiani partecipanti al progetto ed è iniziata la fase di raccolta campioni e dati clinici, che precede l’analisi genetica. Possibili ricadute per ricerca e clinica Lo studio intende contribuire alla identificazione di varianti geniche implicate nella gravità della malattia. L’informazione derivata da questo studio potrà permettere di identificare non solo i pazienti a rischio di sviluppare una malattia polmonare più grave e di adottare quindi cure più incisive, ma anche di avanzare nella comprensione dei meccanismi fisiopatologici della fibrosi cistica utili a sviluppare o a trasferire da altre patologie terapie indirizzate a nuovi bersagli molecolari. 14. Nasal epithelial cells as a novel diagnostic approach for cystic fibrosis and CFTR relateddisorders Castaldo G CEINGE-Biotecnologie Avanzate scarl, Napoli (FFC Project#7/2013, New) Giuseppe Castaldo, secondo da sinistra, e i suoi collaboratori Background Patients with cystic fibrosis (CF) have generally specific symptoms, increased sweat chloride and 2 mutations in the CFTR gene. In addition to the classic form of the disease have been described atypical forms that appear with atypical symptoms, normal or borderline sweat test and often a single mutation (particularly if we use a panel of mutations). The subsequent sequencing analysis can demonstrate a second mutation, however, in many cases it may be of uncertain pathogenetic significance and requires a complex analysis in vitro to determine if it is a mutation causing disease or a polymorphism without effects. In such patients it is possible to perform the analysis of nasal or rectal potential that help to clarify the diagnosis, but it is a semi-invasive approach, available only in few diagnostic centers, and otherwise influenced by a number of factors. Hypothesis and objectives We decided to develop an alternative system, based on the analysis of nasal cells from patients, which can allow to study the effect of new mutations, and facilitate the diagnosis in atypical cases. The main objectives of the study are to develop and test, on a large number of patients with CF, atypical forms of the disease and controls, the analysis of epithelial cells obtained by nasal brushing. We’ll set up a cell culture, and a series of analysis based on advanced molecular technologies. In particular, we plan to develop methods that can help: i) to identify the effect of new mutations (reduced protein production, mislocalization of the protein, altered protein activity), 22 ii) to make a precise differential diagnosis of CF, CFTR-RD, possibly to recognize healthy carriers, and monitor patients during new CF therapies with correctors and potentiators. Methods The analysis of the effect of mutations of uncertain significance on nasal cells will be performed as follows: RT-PCR for quantitative analysis of CFTR mRNA; electrophoresis to assess the splicing; monoclonal antibodies and confocal microscopy for protein topogenesis; halide-sensitive fluorescent system for CFTR gating activity. This latter procedure will be used to create a quantitative marker useful to discriminate between CF and CFTR-RD, to specifically identify CF carrier subjects and to monitor CF patients during novel therapies with CFTR correctors and potentiators. Expected results and thei significance Integrated molecular approaches will define the effect of CFTR mutations of uncertain significance.A novel quantitative marker of CFTR activity will discriminate between CF and CFTR-RD, to identify CF carriers and to monitor CF patients during biological therapy. This approach, once validated on a large number of cases will be easily converted in prototipal kits for a routine use. Cellule epiteliali nasali: un nuovo approccio per la diagnosi di Fibrosi Cistica e delle forme atipiche Ragioni dello studio I pazienti con Fibrosi Cistica (FC) presentano in genere sintomi specifici, aumento del cloro nel sudore e 2 mutazioni del gene. Oltre alla forma classica di malattia, sono descritte forme atipiche che si manifestano con sintomi variabili, test del sudore normale o borderline e spesso una sola mutazione. Il sequenziamento può identificare una seconda mutazione, a volte di incerto significato, quindi è necessaria una complessa analisi per stabilire se è responsabile di malattia o è un polimorfismo senza effetti. In questi casi si ricorre all’analisi dei potenziali nasali o rettali che permettono di chiarire la diagnosi, ma si tratta di indagini invasive! Ipotesi e obiettivi Abbiamo deciso di sviluppare un sistema alternativo, basato sull’analisi delle cellule nasali da paziente, che possa permettere di studiare l’effetto di mutazioni nuove ed anche facilitare la diagnosi nei casi dubbi. Ci proponiamo di sviluppare metodi che possano: – identificare l’effetto di nuove mutazioni – permettere una diagnosi differenziale precisa, identificare forme di diabete correlato a FC (CFTR-RD) – riconoscere i portatori sani – monitorare i pazienti durante le nuove terapie con potenziatori o correttori. Metodi Per caratterizzare l’effetto delle mutazioni di significato incerto, si metterà a punto una strategia analitica su cellule nasali, in grado di definire la quantità, l’attività e la localizzazione della proteina CFTR. Questo studio sarà effettuato sia su pazienti con la forma classica della malattia, sia su soggetti con fenotipo clinico più sfumato o CFTR-RD. I risultati ottenuti saranno paragonati a quelli di soggetti sani non CF. In particolare, l’analisi dell’effetto di mutazioni di incerto significato sarà basata sia sul dosaggio dell’RNA messaggero di CFTR per caratterizzare le mutazioni nelle regioni regolatorie del gene, sia sull’elettroforesi (per definire l’effetto di mutazioni sullo splicing); sull’impiego di anticorpi monoclonali e microscopia confocale per valutare l’effetto di mutazioni che alterano la localizzazione intracellulare della proteina; ed infine sull’analisi della funzione di canale di CFTR (halidefluorescent assay). Quest’ultimo metodo sarà impiegato per valutare quantitativamente la funzionalità di CFTR e creare un marcatore biochimico quantitativo. Risultati attesi e loro significato La messa a punto di un sistema diagnostico integrato (cioè, sequenziamento del cDNA, mRNA analisi e analisi dell’attività gating CFTR) e basato sull’analisi di cellule nasali dei pazienti stessi migliorerà l’efficienza della diagnosi molecolare delle forme di CF classica e delle CFTR-RD, permettendo di definire con chiarezza l’effetto di ogni mutazione. La messa a punto di un saggio quantitativo dell’attività canale di CFTR potrà aiutarci a discriminare tra CF, CFTR-RD, eventualmente riconoscere i portatori, ed essere d’ausilio nel monitoraggio di pazienti trattati con le nuove terapie a base di correttori e potenziatori. 15. Citizens’ jury and decision making on cystic fibrosis carrier screening: to screen or not to screen? Mosconi P1, Castellani C2, Satolli R3 1 Laboratory for medical research and consumer involvement, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano; 2 Cystic Fibrosis Centre, Verona; 3Zadig Agenzia Editoria Scientifica, Milano, (FFC Project#22/2013, Extension) Paola Mosconi, responsabile del progetto Background CF carrier screening is a genetic test aimed at identifying carriers among reproductive adults, namely the so-called heterozygotes who have one copy of the mutated gene and therefore are not sick, but can transmit the disease to a child if the partner is carrying a similar mutation. Over the past 10-15 years in the western part of the Veneto and Trentino-Alto Adige, the test has been used with caution and offered to those who already had a case of cystic fibrosis in the family. For the past ten years the University of Padua took a different policy and launched a campaign of active offer of CF testing to the general population. As a consequence, in the eastern region thousands of tests have been performed, identifying CF carriers. In the eastern Veneto region, the number of newborns with cystic fibrosis has fallen year after year until almost to zero. While this decrease was lower in the western part of the Veneto and Trentino-Alto Adige, where the test continues to be offered only to families at risk. Hypothesis and objectives The choice of an active offer of carrier screening in the population should not be done by local health authorities without consultation of citizens, for considering all the possible social consequences. For this it is proposed the method of “The jury of citizens” to effectively engage citizens in decision making, and the survey to compare opinions and attitudes of all stakeholders involved. The aim of this research project, which follows a pilot project supported by the FFC and held in Verona (documents and results available on http://www.partecipasalute.it/cms_2/ node/1840), is to consolidate the results of the pilot project “propose screening healthy carrier” to facilitate the implementation on a national scale. Methods This is a two steps project: – organize in other Italian geographical areas two juries of citizens, – and carry out a public consultation through the internet on opinions and attitudes on screening healthy carrier targeted to citizens, patients, physicians, health policy makers and scientific societies. Expected results and their significance At the end of the project we will produce three resolutions of the citizens together with the survey’s results. All data collected by the jury and the survey will be made public and discussed in a final conference where the implementation in the clinical practice of the results will be discussed. Fare o non fare lo screening del portatore sano per la fibrosi cistica? La voce dei cittadini e della comunità scientifica Ragioni dello studio Lo screening del portatore prevede un esame genetico per individuare tra gli adulti in età riproduttiva i portatori sani, cioè gli eterozigoti che hanno una sola copia del gene mutato e quindi non sono malati, ma possono trasmettere la malattia a un figlio se anche l’altro genitore è portatore di una mutazione simile. Negli ultimi 10-15 anni nella parte occidentale del Veneto ed in Trentino Alto-Adige il test del portatore è stato offerto a coloro che avevano già un caso di fibrosi cistica in famiglia. Da una decina d’anni l’Università di Padova ha adottato una diversa linea e ha avviato una campagna di offerta attiva del test alla popolazione generale. Nella parte orientale della regione si sono così eseguite decine di migliaia di test, individuando migliaia di portatori e decine di coppie in cui entrambi sono eterozigoti. A seguito di questa attività, nella parte orientale della regione Veneto il numero di nuovi nati con la fibrosi cistica è sceso sino quasi ad annullarsi: il numero era circa 4 ogni 10.000 neonati agli inizi degli anni ‘90 ed è ora inferiore a 1 ogni 10.000. Mentre questa diminuzione è stata più bassa nella parte occidentale del Veneto e in Trentino-Alto Adige dove il test continua a essere offerto solo alle famiglie a rischio. Ipotesi e obiettivi Obiettivo di questo progetto - che segue il progetto pilota sostenuto da FFC ed i cui risultati sono riportati al link http://www.partecipasalute.it/cms_2/node/1840 - è quello di consolidare il risultato del progetto pilota “proporre lo screening del portatore sano nella popolazione generale” per facilitarne l’implementazione su scala nazionale. Metodi Il progetto si sviluppa in due fasi: – organizzare in altre aree geografiche due “Giurie dei cittadini” per coinvolgere efficacemente i cittadini nel processo decisionale – avviare una consultazione pubblica tramite questionario via internet su opinioni e attitudini sul tema screening del portatore sano rivolta a cittadini, pazienti, medici, decisori sanitari e società scientifiche, allo scopo di confrontare opinioni e attitudini tra tutte le persone coinvolte Risultati attesi e loro significato Si avranno a disposizioni tre delibere dei cittadini e i risultati dell’indagine: il tutto permetterà una approfondita discussione sul tema oggetto del progetto. Tutti i dati raccolti tramite le giurie e e la consultazione pubblica saranno resi pubblici e discussi in un convegno finale dove verrà affrontato il problema dell’implementazione pratica dei risultati ottenuti. 23 Anti-microbial therapy 16. A very promising drug against Burkholderia cenocepacia Riccardi G1, Fani R2 Dip. di Biologia e Biotecnologie, Università di Pavia; 2Dip. Biologia dell’Evoluzione, Università di Firenze (FFC Project#10/2012, In progress) 1 Giovanna Riccardi, seduta al centro, e le sue collaboratrici Background Cystic fibrosis patients are subjected to infections of the respiratory tract due to specific pathogens such as Burkholderia cenocepacia, which shows acquired and intrinsic resistance to numerous compounds. As the pharmaceutical industry is producing too few antibiotics to treat these bacteria, it is urgent to find new therapeutic agents and targets. Our group is focusing on the pyridine compound 11026103, very active against B. cenocepacia. Hypothesis and objectives We identified a mechanism of resistance to 11026103 which relies on an efflux pump (RND-4). Based on this we plan: – heterologous production of RND-4 transporter for future crystallographic studies and drug design; – target identification of 11026103; – characterization of the role of RND transporters in B. cenocepacia; – screening of different compounds to identify new and more effective drugs against B. cenocepacia; – characterization of quorum sensing synthases as new drug targets. Methods The mechanism of resistance to 11026103 was studied through molecular methods. The production of RND-4 and of the quorum sensing synthases was carried out through heterologous expression in E. coli. The identification of the cellular target of 11026103 will be carried out by selection and genome sequencing of spontaneous resistant mutants. The characterization of the role of RND transporters in B. cenocepacia was performed by gene inactivation. The screening of many compounds against B. cenocepacia was carried out through the microdilution method. Results We characterized a mechanism of resistance to 11026103 which relies on the activation of RND-4 efflux pump. We performed many expression trials to produce RND4 in a soluble form and we succeeded for two of the three proteins that compose it. Moreover, we inactivated all the 16 RND encoding genes in B. cenocepacia J2315 and found that RND-4 is the most important resistance mediator. More than 2200 compounds were tested against B. cenocepacia to find new and active molecules but none of them was able to inhibit B. cenocepacia growth. We are also looking for new drug targets and started to characterize quorum sensing synthases. Spin-off for research & clinical purposes Hopefully the py24 ridine derivative 11026103 will be evaluated as a potential B. cenocepacia inhibitor and its mechanism of action will be described. In the meantime other molecules will be tested against this bacterium and also new drug targets will be evaluated. Un farmaco molto promettente contro Burkholderia cenocepacia Ragioni dello studio I pazienti affetti da Fibrosi Cistica sono soggetti a infezioni del tratto respiratorio dovute ad agenti patogeni quali Burkholderia cenocepacia, che possiede resistenza intrinseca ed acquisita a numerosi composti. Data l’irrisoria quantità di nuovi antibiotici prodotti dalll’industria farmaceutica per il trattamento di questi batteri, è necessario trovare nuovi composti e nuovi bersagli. Il nostro gruppo è focalizzato sul composto piridinico 11026103, molto attivo contro B. cenocepacia. Ipotesi e obiettivi Abbiamo identificato un meccanismo di resistenza al composto 11026103 che dipende da una pompa di efflusso (RND-4). Su questa base i nostri obiettivi sono: – produzione eterologa di RND-4 per studi cristallografici e drug design; – identificazione del bersaglio di 11026103; – caratterizzazione del ruolo dei trasportatori RND in B. cenocepacia; – screening di diversi composti per identificare nuove molecole più efficaci contro B. cenocepacia; – caratterizzazione delle sintasi del quorum sensing come nuovi bersagli. Metodi Il meccanismo di resistenza al composto 11026103 è stato studiato con metodi molecolari. La produzione di RND-4 e delle sintasi del quorum sensing è stata effettuata tramite espressione eterologa. Il bersaglio di 11026103 sarà identificato tramite selezione e sequenziamento del DNA genomico di mutanti resistenti. La caratterizzazione del ruolo dei trasportatori RND in B. cenocepacia è stata svolta mediante inattivazione genica. Lo screening di composti contro B. cenocepacia è stato effettuato tramite microdiluizione. Risultati Abbiamo caratterizzato un meccanismo di resistenza al composto 11026103 che dipende dall’attivazione di RND-4 e siamo riusciti ad ottenere in forma solubile due delle tre proteine che la compongono. Inoltre, abbiamo inattivato i 16 geni codificanti RND in B. cenocepacia J2315 e abbiamo scoperto che RND-4 è il più importante mediatore di resistenza. Più di 2200 composti sono stati testati contro B. cenocepacia allo scopo di trovare nuove molecole efficaci ma nessuno di essi è in grado di inibirne la crescita. Stiamo anche cercando nuovi bersagli e abbiamo iniziato a caratterizzare le sintasi del quorum sensing. Possibili ricadute per ricerca e clinica Il derivato piridinico 11026103 sarà valutato come potenziale inibitore di B. cenocepacia e sarà studiato il suo meccanismo d’azione. Saranno anche testate altre molecole contro questo batterio e saranno valutati nuovi bersagli. 17. Early antibiotic treatment for MRSA eradication in cystic fibrosis patients: a randomised multicentre study Taccetti G1, Costantini D2, Collura M3, Magazzù G4, Raia V5 Centro Regionale Fibrosi Cistica, AOU “A. Meyer”, Firenze; 2 Centro FC, Lab. Patologia Clinica, Fondazione IRCSS Ca’ Granda, Milano; 3Centro FC, Ospedale “G. Di Cristina”, Palermo; 4Centro FC, Messina; 5Centro FC, Napoli (FFC Project#20/2012, In progress) 1 Giovanni Taccetti con collaboratrici Background The prevalence of infections caused by methicillin-resistant S. aureus (MRSA) is increased in patients with cystic fibrosis (CF ). Recently it has been shown that persistent infection by MRSA significantly affects the decrease in pulmonary function and survival. To date, there is no indication for the treatment of the initial infection in patients with MRSA infection. Hypothesis, objectives An early antibiotic treatment, at the time of initial infection, could increase the percentage of MRSA clearance, guaranteeing a clinically relevant period free from infection. The current study (randomized multicenter) has, as its primary objective, the evaluation of an eradication treatment schedule compared to “observation only” against MRSA initial infection. Methods Patients with initial colonization will be randomized into one of two study arms: antibiotic treatment versus observation only. Patients in the active arm will receive rifampicin and TMP / SMX orally for 21 days and nasal mupirocin for 5 days. Eradication is defined as the clearance of the germ in at least three of the following cultures. After MRSA identification is confirmed, it will be studied the chemosensitivity profile and molecular studies will be carried out. Preliminary results This study was registered (EUDRACT 2013-000219-25) and it obtained the final approval by the local Ethics Committee at Meyer Hospital. This approval was also expressed by the Ethics Committees by 3 of the 6 participating Centres, in the remaining Centres administrative practices are ongoing. To date, 16 patients (9 M and 7 F), mean age 21.7 ± 12.3 years ( range 5 - 46) have been randomized. So far, all isolates were susceptible to TMP-SMX and rifampicin. Patients were treated with these drugs associated with mupirocin nasal route 3 times a day for 5 days. Currently, side effects related to therapy have not been reported. Possible implications for clinical applications and research Clinical persistence of MRSA is a negative prognostic factor. It is not known if treatment determines the clearance of MRSA eradication in a higher percentage of patients compared to observation only and the present study aims to shed light on this critical area. Therefore, the prevention of persistent MRSA infection may be a simple and effective way to improve long-term prognosis. Trattamento antibiotico precoce per l’eradicazione di Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA) in pazienti affetti da fibrosi cistica: uno studio randomizzato multicentrico. Ragioni delo studio La prevalenza delle infezioni da S. aureus meticillino-resistente (MRSA) è incrementata anche nei pazienti con fibrosi cistica (FC). Recentemente è stato dimostrato che l’infezione persistente da MRSA incide in maniera significativa sul decremento della funzionalità polmonare e sulla sopravvivenza. Ad oggi non esistono indicazioni per il trattamento dell’infezione iniziale nei soggetti infettati da MRSA. Ipotesi, obiettivi Un trattamento antibiotico precoce, al momento dell’infezioni iniziale, potrebbe incrementare la percentuale di clearance di MRSA garantendo un periodo di libertà dal germe clinicamente rilevante. Il presente studio (multicentrico randomizzato) ha come obiettivo primario la valutazione dell’efficacia di uno schema di trattamento eradicante rispetto alla sola osservazione clinica nei confronti dell’infezione iniziale da MRSA. Metodi I pazienti con colonizzazione iniziale verranno randomizzati in uno dei due bracci di studio: trattamento antibiotico versus sola osservazione clinica. I pazienti nel braccio attivo riceveranno rifampicina e TMP/SMX per os per 21 giorni e mupirocina nasale per 5 giorni. L’eradicazione è definita come assenza del germe in almeno tre dei successivi esami colturali. I ceppi batterici di MRSA saranno identificati, verrà studiato il profilo di chemiosensibilità e saranno sottoposti a studi molecolari. Risultati preliminari Il presente studio è stato registrato (Eudract 2013-000219-25) e ha ottenuto l’approvazione definitiva da parte del Comitato Etico locale. Tale approvazione è stata espressa anche dai Comitati Etici di 3 dei 6 centri partecipanti, nei restanti sono in corso le pratiche amministrative. Sono stati randomizzati 16 pazienti (9 M e 7 F), età media 21,7 ±12,3 anni (range5-46). Finora tutti i ceppi isolati sono risultati suscettibili a Rifampicina TMPSMX e i pazienti sono stati trattati con tali farmaci associati a mupirocina per via nasale 3 volte al dì per 5 giorni. Non sono attualmente riferiti effetti indesiderati legati alla terapia. Possibili ricadute per ricerca e clinica La persistenza di MRSA è un fattore prognostico negativo. Non è noto se il trattamento eradicante determini la clearance di MRSA in una percentuale più alta di pazienti rispetto alla sola osservazione e il presente studio si propone di far chiarezza in quest’area critica. In prospettiva, la prevenzione dell’infezione persistente da MRSA potrebbe rivelarsi come un metodo semplice e efficace per migliorare la prognosi a lungo termine. 18. Exploring pyrazinamide derivatives as novel Pseudomonas aeruginosa inhibitors: unexploited antibacterial molecules for a new antibiotic target Briani F, Sciandrone B, Raneri M, Delvillani F, Dehò G Dip. di Bioscienze, Università degli Studi di Milano (FFC Project#8/2013, New) Federica Briani, terza da sinistra, e il suo gruppo di ricerca Background The ribosomal protein S1 (encoded by rpsA) is a promising target for new antibacterial drugs. I������������ n Escherichia coli, S1 has an essential role in translation������������������� . S1 is highly conserved among Gram negative bacteria and absent in����� mammalian cells. Recently, it has been found that pyrazinamide (PZA), a first-line tuberculosis drug, targets S1 protein. PZA 25 derivatives were developed by Bracco SpA in the early ‘60s and roughly characterized for antibacterial activity; interestingly, in preliminary tests, the derivative B2320 seemed to be active against Pseudomonas aeruginosa (Pa). B2320 target in Pa is currently unknown. Hypothesis and objectives 1. Characterizing the anti-Pa activity of B2320. 2. Exploring Pa S1 as a potential target for new antibacterials. 3. Setting-up an E. coli biosensor strain for the screening of S1 inhibitors. Essential methods 1. B2320 will be tested for anti-bacterial activity both against Pseudomonas lab strains and a collection of clinical isolates from cystic fibrosis patients. The mechanism of action of the compound will be investigated. 2. A Pa ������������������������������������������������������� ���������������������������������������������������� strain with ���������������������������������������� rpsA ����������������������������������� conditional expression ������������ will be constructed in order to assess its essentiality. 3. ����������������������������������������������������������� A fluorescence-based assay to find inhibitors of S1-dependent translation initiation will be set up in E. coli, transferred in Pa and used to screen a collection of heterogeneous chemical compounds for translation inhibitors. Preliminary results 1. B2320 activity against PAO1 and PA14 lab strains has been tested in different growth conditions. Interestingly, the more virulent PA14 strain seems more sensitive to B2320 than PAO1 strain. 2. The mutant is under construction. We have mapped the 5’-end of rpsA transcript in Pa. This has been instrumental in designing the construct for rpsA mutation. 3. We have developed a simple whole-cell assay in E. coli that allows discriminating antibiotics inhibiting different translation steps. Expected results and their significance P. aeruginosa is the most common pathogen in CF lung infection with a high negative impact on lung functionality and patients’ mortality. The increasing diffusion of multi-resistant strains demands for the development of new anti-Pa agents. These could be identified both among PZA derivatives and by our whole-cell screening of libraries of chemical compounds. Moreover, if Pa S1 will result to be essential as expected, it would be a robust target for the design of new drugs. Rivalutare molecole antibatteriche neglette come nuovi antibiotici contro specifici bersagli molecolari: derivati della pirazinamide come nuovi inibitori di Pseudomonas aeruginosa Ragioni dello studio La proteina ribosomiale S1 è un bersaglio promettente per nuovi farmaci antibatterici. In Escherichia coli, S1 ha un ruolo essenziale nell’inizio della sintesi proteica. S1 è molto conservata tra i batteri Gram negativi mentre è assente in cellule di mammifero. Recentemente, si è scoperto che la pirazinamide (PZA), un farmaco anti-tubercolosi, ha S1 come bersaglio. Derivati della PZA sono stati sviluppati da Bracco SpA nei primi anni ‘60 e caratterizzati per l’attività antibatterica; in prove preliminari, il derivato B2320 sembrava essere attivo contro Pseudomonas aeruginosa (Pa). Il bersaglio di B2320 in Pa non è noto. Ipotesi e obiettivi 1. Valutare l’effettiva attività anti-Pa di B2320. 2. Esplorare S1 di Pa come un potenziale bersaglio per nuovi antibiotici. 3. Mettere a punto un biosensore per identificare inibitori dell’inizio della sintesi proteica. Metodo 1. B2320 sarà testato per l’attività anti- Pseudomonas sia su ceppi di laboratorio sia su una collezione di isolati clinici derivati da pazienti affetti da fibrosi cistica. Il suo meccanismo di azione sarà studiato. 2. Un ceppo di Pa con espressione regolabile di S1 sarà costruito al fine di valutarne 26 l’essenzialità. 3. Sarà allestito un semplice test per trovare inibitori di inizio della traduzione che sarà usato per lo screening di collezioni di composti chimici eterogenei. Risultati preliminari 1. L’attività di B2320 contro i ceppi di laboratorio PAO1 e PA14 è stata saggiata in diverse condizioni di crescita. È interessante notare che il ceppo più virulento, PA14, sembra più sensibile al B2320 di PAO1. 2. Il mutante di Pa in S1 è attualmente in fase di costruzione. 3. Abbiamo sviluppato un semplice saggio in E. coli che permette di discriminare antibiotici inibenti diverse fasi della traduzione. Risultati attesi e loro significato P. aeruginosa è il patogeno più comune nelle infezioni polmonari in pazienti FC, con un elevato impatto negativo sulla funzionalità polmonare e la sopravvivenza. La crescente diffusione di ceppi multiresistenti richiede lo sviluppo di nuovi agenti anti-Pa. Questi potrebbero essere individuati sia tra i derivati del PZA che dal nostro sistema di analisi di collezioni di composti chimici. Inoltre, se come atteso S1 risulterà essenziale in Pa, si candiderebbe come un ottimo bersaglio per la progettazione di nuovi farmaci antibatterici. 19. Drug development of new beta-lactam and linezolid-like compounds active against Staphylococcus aureus isolated from cystic fibrosis patients: in vitro and in vivo biological evaluation. Musumeci R1, Sancini G1, Bulbarelli A1, Oggioni D1, Madeo M1, Cocuzza CE1, Colombo C2, Cariani L3, Teri A3, Galletti P4, Tolomelli A4, Gentilucci L4, Giacomini D4, Gasco P5 1 Department of Surgery and Interdisciplinary Medicine, University of Milano-Bicocca; 2Department of Pediatrics, CF Center, Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico, University of Milano; 3Central Lab CF Microbiology, Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Milano; 4Department of Chemistry “G. Ciamician” University of Bologna; 5Nanovector s.r.l., Torino (Project#9/2013, Extension) Clementina E. Cocuzza, seconda da destra, e il suo gruppo di ricerca Background Bacterial colonization of the lungs is the main cause of morbidity in cystic fibrosis (CF). Staphylococcus aureus is one of the first pathogens to colonize and infect the lungs of CF patients, causing recurrent and relapsing infection. The emergence of multidrug-resistant bacteria, such as MRSA, poses a special challenge in the treatment of infections in CF and new therapeutic agents are required. Hypothesis and Objectives This project follows the FFC#11/2011 (see abstr. 24) and aims to i) further optimize the antibacterial activity of new promising compounds found to be active against antibiotic-resistant strains of Staphylococcus aureus and ii) to evaluate their “in vitro” cytotoxicity and ����������������������������������������������������� “in vivo” biodistribution ������������������������������������������� and safety following pulmo������ nary route administration of solid lipid nanoparticles (SLNs) formulation in healthy mice model. The final objective is to achieve pre-clinical stage development of the most promising lead compound. Essential Methods This project will involve the synthesis of optimized lead antibacterial compounds, with the aim to further improve their antibacterial and antioxidant activity against well characterized highly virulent antibiotic-resistant strains of S. aureus isolated from cystic fibrosis patients. Subsequently, the most promising lead compound will be selected for further “in vitro” evaluations by means of Minimum Bactericidal Concentrations (MBC) determination and “in vitro” cytotoxicity assays using different cell lines representative of excretory organs, as well as “in vivo” studies to determine biodistribution and safety following pulmonary route administration��������������������������������������� in ����������������������������������� a healthy mice model of������������ a SLNs formulation, specifically developed to encapsulate the new lead compound. Preliminary results Results of the previously funded project FFC#11/2011 have brought to the development of promising lead compounds found to possess good antibacterial activity against MRSA strains isolated from cystic fibrosis patients. Expected results and their significance The goal of this research project is to achieve pre-clinical stage development of an SLNs formulation of a new antibacterial compound, active against multidrug resistant Staphylococcus aureus, designed for pulmonary route administration in the treatment of MRSA lung infections of CF patients. Sviluppo di nuovi composti beta-lattamici e linezolid-simili con attività antibatterica nei confronti di ceppi di Staphylococcus aureus isolati da pazienti con fibrosis cistica: valutazione “in vitro” ed “in vivo”. Ragioni dello studio Le infezioni batteriche polmonari rappresentano la principale causa di mortalità in pazienti con fibrosi cistica (FC). Lo Staphylococcus aureus è uno dei primi batteri ad infettare i polmoni di pazienti con FC, causando infezioni ricorrenti e recidivanti. L’aumento delle infezioni causate da batteri antibiotico-resistenti, come lo Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA), rappresenta un’importante sfida nel trattamento delle infezioni in questi pazienti che rende necessario lo sviluppo di nuovi farmaci antibatterici. Ipotesi e obiettivi Questo progetto segue i risultati ottenuti nell’ambito dello studio FFC # 11/2011 (vedere abstr. 19) ed ha come obiettivi i) l’ottimizzazione dei composti più promettenti, per migliorarne l’attività antibatterica nei confronti di ceppi di Staphylococcus aureus antibiotico-resistenti; ii) la valutazione della citotossicità “in vitro” e della biodistribuzione e tollerabilità “in vivo”, dopo somministrazione per via polmonare in un modello animale di una nuova formulazione che utilizza nanoparticelle di natura lipidica per la veicolazione dei nuovi agenti antistafilococcici. L’obiettivo finale è quello di portare al completamento dello sviluppo preclinico il composto antibatterico più promettente. Metodi Nell’ambito di questo progetto verranno sintetizzati ed ottimizzati nuovi composti e valutata l’attività antibatterica nei confronti di ceppi di MRSA ben caratterizzati isolati da pazienti con FC. I più promettenti tra questi verranno ulteriormente valutati “in vitro” mediante la determinazione delle Minime Concentrazioni Battericide (MBC) e saggi di citotossicità, utilizzando linee cellulari dei principali organi escretori, ed “in vivo” mediante valutazione della tollerabilità e biodisponibilità di una nuova formulazione contenente nanoparticelle somministrata per via intra- polmonare in un modello animale. Risultati preliminari I risultati preliminari, ottenuti nell’ambito del precedente progetto FFC # 11/2011, hanno portato alla sintesi di una serie di nuovi composti che hanno mostrato un’attività antibatterica “in vitro” promettente nei confronti di ceppi clinici di S. aureus isolati da pazienti con FC. Risultati attesi e loro significato I risultati attesi da questo progetto saranno quelli di ottimizzare i composti precedentemente sintetizzati per una migliore attività antibatterica, e di sviluppare una nuova formulazione basata su nanoparticelle per la somministrazione intrapolmonare della molecola più promettente. La valutazione della tollerabilità e biodisponibilità “in vivo” in un modello animale permetterà di portare alla fase preclinica lo sviluppo di un nuovo potenziale farmaco attivo nei confronti di ceppi di S. aureus antibiotico-resistenti isolati da pazienti con FC. 20. Anti-virulence therapy against Pseudomonas aeruginosa: identification of antibiofilm drugs and development of inhalable Niclosamide and Flucytosine formulations Leoni L1, Ungaro F2, Imperi F3, Fiscarelli E4 Dip. di Scienze, Università “Roma Tre”; 2Dip. di Farmacia, Università di Napoli Federico II; 3Dip. di Biologia e Biotecnologia, Università “La Sapienza”, Roma; 4Ospedale e Ist. di ricerca “Bambin Gesù”, Lab. Microbiologico fibrosi cistica, Rome (FFC Project#10/2013, New) 1 Livia Leoni, quarta da sinistra, con il suo team di ricerca Background Early aggressive and maintenance antibiotic therapies prolong cystic fibrosis (CF) patient life, but are not able to eradicate Pseudomonas aeruginosa lung infection. Anti-virulence drugs represent a promising therapeutic option in CF. These new drugs could alleviate the severity of the infection, reduce lung inflammation, and help the antibiotics in eradicating the chronic P. aeruginosa lung infection. The long times and high costs required for the development of “brand new” anti-virulence drugs can be saved by repurposing “old” drugs already used in humans for different purposes. Indeed, we have recently shown that the antimycotic drug flucytosine and the anthelmintic drug niclosamide can be repurposed to suppress P. aeruginosa virulence in vitro and in animal models of infection. However, the old drugs need to be re-formulated for the new clinical application, taking into consideration the peculiarities of CF patients. Objectives 1) To finalize pre-clinical studies concerning flucytosine and niclosamide, by developing and validating inhalable formulations for use in CF therapy. 2) To discover other drugs with anti-virulence activity against P. aeruginosa. 27 Materials and methods 1) Novel inhalable liquid and dry powders formulations of flucytosine and niclosamide will be developed. In vitro cytotoxicity and activity studies will be performed in lung epithelium cell cultures and on a large number of P. aeruginosa strains isolated from CF patients. Then, toxicity/pharmacokinetic of the developed drug formulations upon inhalation will be evaluated in rats. Finally, the best drug formulations will be validated in a mouse model of lung infection. 2) Purpose-built biosensors able to identify inhibitors of biofilm formation will be used for the screening of 1600 “old” drugs. The inhibitory activity of the best anti-biofilm drugs will be validated on P. aeruginosa CF strains. Expected results and spin-offs 1) Finalization of pre-clinical studies necessary to start phase I clinical trials for flucytosine and niclosamide. 2) Maintenance of the drug discovery pipeline through the identification of new drugs active against P. aeruginosa biofilm. Terapie anti-virulenza contro Pseudomonas aeruginosa: identificazione di farmaci anti-biofilm e sviluppo di formulazioni inalatorie di Niclosamide e Flucitosina Ragioni del progetto L’infezione polmonare cronica causata dal biofilm formato da Pseudomonas aeruginosa nelle vie aeree di persone con fibrosi cistica (FC) può essere tenuta sotto controllo grazie a massicci trattamenti antibiotici, ma non eliminata. Una nuova e promettente strategia anti-pseudomonas prevede l’utilizzo di farmaci che inibiscono la capacità del batterio di causare infezione e formare il biofilm. Questi farmaci “anti-virulenza”, usati da soli o in combinazione con gli antibiotici, potrebbero non solo ridurre la necessità di trattamenti antibiotici aggressivi ma anche aiutare ad eradicare l’infezione cronica. Lo sviluppo ex novo di un farmaco anti-virulenza richiede numerosi anni ed enormi costi, che possono essere in gran parte risparmiati identificando una nuova attività collaterale anti-virulenza in medicinali già usati nell’uomo per la cura di altre malattie. Utilizzando quest’approccio, il nostro gruppo di ricerca ha scoperto che i farmaci flucitosina e niclosamide, rispettivamente usati contro le micosi e i vermi intestinali, sono in grado di inibire la virulenza di P. aeruginosa. Tuttavia, affinché questi farmaci siano efficaci nella terapia FC, dovrebbero essere somministrati direttamente nelle vie respiratorie. Obiettivi principali 1) Messa a punto di formulazioni per l’inalazione di flucitosina e niclosamide e valutazione della loro sicurezza ed efficacia. 2) Identificazione di nuovi farmaci attivi contro il biofilm di P. aeruginosa. Metodi e disegno dello studio 1) Saranno preparate diverse formulazioni inalabili di flucitosina e niclosamide, in forma liquida o in polvere, usando tecnologie ed eccipienti che ne consentano la rapida trasferibilità alla pratica clinica. Tali formulazioni saranno analizzate: per la loro aderenza agli standard di qualità secondo la normativa europea, per il loro spettro d’azione contro i ceppi di P. aeruginosa presenti nei pazienti FC, per la loro tossicità e attività anti-pseudomonas in animali da laboratorio. 2) Sarà analizzata una collezione di 1600 farmaci, già usati nell’uomo, per identificare quelli attivi contro il biofilm formato da P. aeruginosa nei pazienti FC. Risultati attesi e possibili ricadute 1) Le formulazioni inalatorie di flucitosina e niclosamide da noi messe a punto potranno essere sperimentate in pazienti FC. 2) L’identificazione di specifiche attività anti-biofilm, in medicinali già usati nell’uomo, fornirà altre soluzioni terapeutiche potenzialmente trasferibili al malato FC in tempi brevi. 28 21. Inhalable dry powders for chemicallymodified human Cationic AntiMicrobial Peptides (CAMPs): moving toward in vivo application Notomista E1, Ungaro F2 1 Dip. Biologia, Università di Napoli Federico II; 2 Dip. di Farmacia, Università di Napoli Federico II (FFC Project#11/2013, New) Eugenio Notomista e Francesca Ungaro Background The diffusion of multidrug resistant (MDR) bacteria has highlighted the need of new antibiotics, but, so far, progress in developing them has been slow. At this regard, Cationic Antimicrobial Peptides (CAMPs) are a valuable alternative to conventional antibiotics because they have broad-spectrum antimicrobial activity and rarely induce the onset of resistant strains. CAMPs are secreted from all multicellular eukaryotic organisms and represent an essential component of innate immunity. Even if the protein nature of CAMPs makes difficult their use as systemic agents (e.g. for oral or parenteral use) they are ideally suited for direct delivery to airways and lung. Objectives The main aim of this project is to develop inhalable dry powders for lung-delivery of human CAMPs and CAMP-releasing proteins (CAMP-RPs) carrying simple chemical modifications which improve their antimicrobial activity (patent request in preparation). Methods The powders, containing one or more CAMPs/ CAMP-RPs, will be prepared at different levels of complexity, exploiting not only technologies and excipients already used for the inhalation in humans, but also polymeric materials of choice in peptide/protein drug formulations already on the market. Moreover, during the design and development of the particles we will considered crucial parameters for transferability in vivo, such as aerodynamic properties, resistance to proteases, release profile of the drug in simulated lung fluids, ability to overcome extracellular pulmonary barriers (mucus, biofilm, etc.). The analysis of the interactions between CAMPs and acidic polysaccharides, such as alginate and hyaluronic acid, will allow to design rationally the inhalable particles. The most promising formulations will be tested in vivo in a murine model of P. aeruginosa infection both alone and in association with ciprofloxacin, a common broad-spectrum antibiotic. Preliminary results Three recombinant human CAMP-RPs and a synthetic peptide of 9 amino acids have already been prepared and have demonstrated high bactericidal activity in vitro against 13 clinical strains of P. aeruginosa. These antimicrobial agents showed no toxicity in human and murine cells in culture, moreover, one of the CAMP-RPs, administered intratracheally to mice, showed no side effects. Two further human CAMP-RPs, a peptide of human origin and a second synthetic peptide are currently in preparation. Expected results and their significance The availability of new inhalable antimicrobials active on MDR pathogens will greatly improve the therapeutic treatment of CF patients. Polveri inalabili per la somministrazione di peptidi antimicrobici umani (CAMP) chimicamente modificati: verso l’applicazione in vivo. Ragioni dello studio La diffusione di batteri resistenti agli antibiotici (MDR) ha recentemente evidenziato la necessità di nuovi antimicrobici. In tal senso, i peptidi antimicrobici (CAMP) presentano una serie di vantaggi, quali un’attività antimicrobica ad ampio spettro e una scarsa capacità di indurre la comparsa di ceppi resistenti. I CAMP, inoltre, sono fisiologicamente secreti da tutti gli organismi pluricellulari e rappresentano una componente essenziale dell’immunità innata. La natura proteica, tuttavia, ne rende difficile l’impiego sistemico (e.g. per via orale o parenterale), sebbene li renda particolarmente adatti all’uso topico per il trattamento delle infezioni di vie aeree e polmoni. Ipotesi e obiettivo Lo scopo principale del presente progetto è lo sviluppo di polveri inalabili per la somministrazione mirata a livello polmonare di CAMP umani e proteine che rilasciano CAMP (CAMP-RP), recanti semplici modifiche chimiche che ne potenziano l’attività battericida. Metodo Le polveri, contenenti uno o più CAMP(-RP), saranno preparate a diversi gradi di complessità, sfruttando non solo tecnologie ed eccipienti già impiegati per l’inalazione nell’uomo, ma anche materiali polimerici d’elezione nella formulazione dei farmaci proteici oggi in commercio. Durante la fase di progettazione e sviluppo delle particelle verranno presi in considerazione parametri cruciali per la trasferibilità in vivo, quali proprietà aerodinamiche, resistenza alle proteasi, profilo di rilascio del farmaco in fluidi polmonari simulati, capacità di superare le barriere polmonari extracellulari (muco, biofilm, ecc.). Lo studio delle interazioni tra CAMP e polisaccaridi acidi, come alginato e acido ialuronico, permetterà di progettare in maniera ottimale le particelle inalabili. Le formulazioni più promettenti saranno analizzate in vivo in modelli murini FC da sole e in aggiunta alla ciprofloxacina, antibiotico largamente utilizzato. Risultati preliminari Tre CAMP-RP umane ricombinanti ed un peptide sintetico di 9 amminoacidi, già preparati, hanno dimostrato un’elevata attività battericida in vitro contro 13 ceppi clinici di P. aeruginosa. Questi CAMP(-RP) non hanno mostrato tossicità in cellule umane e murine in coltura, inoltre, una delle CAMP-RP, somministrata ai topi per via intratracheale, non ha mostrato effetti indesiderati. Sono in preparazione due ulteriori CAMP-RP, un peptide di origine umana ed un secondo peptide sintetico. Risultati attesi e loro significato La disponibilità di nuovi antimicrobici inalabili attivi sui patogeni MDR migliorerà notevolmente il trattamento terapeutico dei pazienti FC. 22. Preclinical development of the antimicrobial peptide M33 and onset of regulatory procedures for clinical trials Pini A Dip. di Biotecnologie Mediche, Università di Siena (FFC Project#12/2013, Extension) Background This is a project aimed at the pharmaceutical development of a new antimicrobial peptide (M33) discovered at the University of Siena. M33 showed a strong activity in vitro and in vivo against a panel of bacteria generally involved in CF infections. Hypothesis and objectives Before arriving to human experimentation, a new drug needs a preclinical development that includes the study of pharmacokinetics, bio-distribution and toxicity profiles in animals. This project is exactly designed to the evaluations of these issues along with the preparation of Alessandro Pini, secondo da destra, e il suo gruppo di ricerca regulatory documents for the request of a Clinical Trial Authorisation to competent authorities. Material and methods Good Laboratory Practice (GLP) procedures will be followed for both M33 manufacture and animal experiments. Two animals species (rodents and nonrodents) will be used for safety pharmacology evaluations. Expected results and spin-offs Funds from this project will contribute to conclude the preclinical characterizations necessary to the development of a new antimicrobial drug. At the end of the project, if robust results from preclinical evaluations will be obtained, we will have the final information about the possible experimentation in humans of a novel antibiotic for severe infections in CF patients. Sviluppo preclinico del peptide antimicrobico M33 e inizio delle procedure regolatorie per la sperimentazione nell’uomo Ragioni del progetto Questo progetto di ricerca riguarda lo sviluppo farmaceutico di un nuovo peptide antimicrobico isolato all’Università di Siena e chiamato M33. Questa molecola è stata studiata in passato per la sua attività biologica in vitro ed in vivo risultando particolarmente attiva contro specie batteriche di origine clinica isolate da pazienti con Fibrosi Cistica. In vivo M33 ha mostrato una forte capacità di ridurre le infezioni polmonari in animali da esperimento. Obiettivi principali Ogni molecola che viene sviluppata per la produzione di un nuovo farmaco necessita di una fase di sviluppo preclinico in cui si valutano negli animali i principali aspetti relativi alla persistenza in circolo della molecola, alla sua distribuzione negli organi e alla sua possibile tossicità. Questo progetto è finalizzato alla valutazione di questi elementi, insieme alla preparazione della documentazione regolatoria necessaria alla sperimentazione nell’uomo. Materiali e metodi Le linee guida europee di Buone Pratiche di Laboratorio (GLP) saranno seguite sia per la manifattura delle necessarie quantità di molecola da utilizzare, sia per la sperimentazione in specie animali di roditori e non roditori. Disegno dello studio Il progetto di sviluppo sarà diviso nelle seguenti tre attività: 1. Produzione e purificazione di varie decine di grammi di peptide M33 per la sperimentazione animale 2. Valutazione dei profili di farmacocinetica, biodistribuzione e tossicità in vivo del peptide M33. 3. Preparazione della documentazione necessaria per la richiesta di autorizzazione alla fase clinica I per un farmaco da sperimentare per la prima volta nell’uomo. Risultati attesi Il finanziamento ottenuto da FFC in merito a questo progetto potrà coprire una parte del lavoro finalizzato a concludere la fase di ricerca e sviluppo preclinico di un nuovo farmaco antibiotico contribuendo a portare la molecola verso la sperimentazione clinica Possibili ricadute Le ricadute di tale progetto hanno una importante implicazione traslazionale e clinica. Alla fine del progetto si saprà se una nuova molecola antibiotica potrà essere sperimentata nell’uomo nei prossimi anni. 29 Update on FFC facilities Cystic Fibrosis Database (CFDB) Buzzetti R1, Cirilli N2, Minicucci L3, Raia V4, Salvatore D5 1 Fondazione Ricerca FC; 2Centro Regionale FC Ancona; 3 Centro Regionale FC Genova; 4Centro Regionale FC Napoli; 5Centro Regionale FC Basilicata Cell culture facility for primary bronchial epithelial cells Ferrera L, Caci E, Galietta L.J.V. U.O.C. Genetica Medica, Istituto Giannina Gaslini, Genova Loretta Ferrera, gestore pincipale della facility Colture Primarie Roberto Buzzetti, responsabile dellla facility Cystic Fibrosis Data Base (CFDB) The primary cultures of airway epithelial cells represent an important model for studies on cystic fibrosis (CF). There are various types of epithelial cell lines derived from the human bronchial and tracheal epithelium. These cells can be easily cultured in large amounts to perform functional and biochemical experiments. However, none of these cells reproduce perfectly the characteristics of the native epithelium. For example, they often lack cell polarity and do not express relevant proteins. Indeed, the process of immortalization required to generate a cell line often causes the loss of expression of CFTR, ENaC, and other proteins. Primary airway epithelial cells can be cultured on porous membranes to generate a polarized epithelium with characteristics similar to the epithelium in vivo. Under such conditions it is possible to study: 1) the physiology of the epithelium and the alterations caused by CFTR loss of function; 2) the efficacy of pharmacological and genetic therapies aiming at the correction of CF basic defect; 3) the interaction between bacteria and epithelial cells and the mechanisms associated with the inflammatory response. Despite their importance, the primary cultures of human airway epithelial cells are not easily available to many investigators because of the complexity of the technique and the little availability of the starting material. The Cell Culture Facility created by the FFC has the goal to help italian CF investigators through the isolation and distribution of bronchial epithelial cells obtained from CF patients and control individuals. Cells are isolated from each bronchus and subsequently amplified to generate a large stock. Aliquots of frozen cells can be retrieved on request and send to investigators together with special culture medium to perform a variety of studies. From January 2012 to October 2013 the Cell Culture Facility received, from two lung transplant centers (Padova and Milano), 22 human bronchi, including 13 bronchi from CF patients. During the same period, 59 vials of bronchial epithelial cells were provided to 8 different research laboratories supported by FFC. Servizio colture primarie di cellule epiteliali bronchiali Le colture primarie di cellule epiteliali delle vie aeree costituiscono un modello di studio molto importante per la fibrosi cistica (FC). Esistono già diversi tipi di linee cellulari derivate dall’epitelio bronchiale o tracheale umano. Queste 30 cellule possono essere coltivate facilmente su vasta scala rendendo possibili diversi tipi di esperimenti biochimici e funzionali. Tuttavia nessuna di queste linee cellulari riproduce in maniera completa tutte le caratteristiche dell’epitelio nativo, quali la polarizzazione (cioè lo sviluppo di una membrana apicale e di una basolaterale) e l’espressione di proteine epiteliali quali CFTR ed ENaC. Infatti, il processo di immortalizzazione che viene utilizzato per generare una linea cellulare spesso determina la perdita di espressione di CFTR e di altre proteine importanti. Le cellule primarie delle vie aeree possono essere coltivate su una membrana porosa in maniera tale da generare un epitelio polarizzato, dalle caratteristiche simili a quelle dell’epitelio in vivo. In queste condizioni è possibile studiare: 1) la fisiologia dell’epitelio e le alterazioni causate dalla perdita di funzione della proteina CFTR; 2) l’efficacia di terapie farmacologiche o geniche rivolte alla correzione del difetto di base FC; 3) l’interazione tra batteri e cellule epiteliali e i meccanismi associati alla risposta infiammatoria. Nonostante la loro importanza, le colture primarie di epitelio delle vie aeree costituiscono un modello poco accessibile per molti ricercatori sia per la difficoltà di esecuzione delle colture sia per la scarsa disponibilità del materiale di partenza. Il Servizio di Colture Primarie creato dalla FFC si propone di aiutare la comunità scientifica che lavora sulla FC attraverso l’isolamento e la distribuzione di cellule epiteliali bronchiali da bronchi di pazienti FC e da soggetti di controllo. Il Servizio si basa sulla possibilità di coltivare ed amplificare il numero iniziale di cellule ottenuto da ogni bronco in maniera da poter generare un numero ragionevole di aliquote che potranno essere congelate e rese disponibili per diversi tipi di studi. Da gennaio 2012 a ottobre 2013 il Servizio ha ricevuto, da due centri di trapianto di polmone (Padova e Milano), 22 bronchi, di cui 13 da pazienti FC. Nello stesso periodo, 59 fiale di cellule epiteliali bronchiali sono state spedite a 8 diversi laboratori di ricerca finanziati dalla FFC. Cystic Fibrosis animal Core Facility (CFaCore): a strategic initiative to implement cystic fibrosis research and establish a translational core center Facchini M, De Fino I, Riva C, Rossi A, Sanvito F, Bragonzi A Divisione di Immunologia, Trapianti e Malattie infettive, Infections and Cystic Fibrosis Unit, Istituto San Raffaele, Milano Alessandra Bragonzi, al centro, e le ricercatrici della facility CFaCore The encouraging early-stage findings in different areas of cystic fibrosis (CF) research suggest that collaboration between basic and clinical research could stimulate translation of the basic findings to clinical applications. One main challenge in this translation is the move from highly informative but rather simplified in vitro models to more comprehensive yet complex in vivo systems. Although the vast majority of research in Italy has been carried out using in vitro models, current research focuses on pre-clinical investigation and this has resulted in an increasing demand for animal models. Transferring mice to and managing them in research institutions is a complex and multifaceted process: the equipment and related services involved in CF animal research require special infrastructures and expertise that are not usually available in individual research centers. In response to an emerging demand from Italian CF investigators, the CFaCore was founded under an agreement between the Italian Cystic Fibrosis Research Foundation and the Fondazione Centro San Raffaele in 2009. The overall objective is to facilitate the translation of basic research projects into pre-clinical applications as this should permit a more rapid development of new strategies for the treatment of CF. CFaCore provides a combination of expertise, services and infrastructures that will allow investigators to successfully use animal models of CF. The program will offer facilities for the breeding, maintenance and the distribution of a gut-corrected CF mouse model, named C57Bl/6 Cftr tm 1UNC-TgN (FABPCFTR), a murine strain not commercially available in Europe. In addition, specialized trials using mouse models for infection and inflammation, including the pharmacological treatments, the collection/analysis of biological samples and skilled guidance for the experimental design are offered. Tissue embedding and processing for histopathological analysis is available in cooperation with the Mouse HisthoPathology Unit (MHIP) of San Raffaele Institution. CFaCore is expected to make a major contribution to the rationale and the proof-ofconcept that will serve to convalidate novel therapies prior to use in clinical trials. CFaCore servizio alla ricerca per la sperimentazione animale: una iniziativa strategica per creare un centro di ricerca traslazionale ed avanzare verso nuove terapie. La ricerca di nuove terapie per la fibrosi cistica procede attraverso tappe progressive che prevedono il raggiungimento di un risultato sperimentale, la validazione della scoperta in modelli animali ed il trasferimento a studi clinici. In altre parole, la ricerca di base, traslazionale e clinica sono le tre tappe fondamentali verso la cura. In particolare, la ricerca traslazionale rappresenta l’anello di congiunzione tra l’attività di ricerca sperimentale e la pratica clinica ed è una tappa obbligata per produrre risultati rapidamente trasferibili alla clinica. Le nuove conoscenze su meccanismi patologici della fibrosi cistica sviluppate dalla ricerca di base in questi anni hanno prodotto risultati significativi e tangibili. In più di dieci anni di attività, la Fondazione Italiana per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica ha riconosciuto il ruolo centrale della ricerca di base come fondamento degli studi clinici finanziando un cospicuo numero di ricerche. Oggi, molti dei risultati prodotti dai ricercatori italiani hanno la necessità di essere trasferiti in modelli animali di malattia opportunamente validati. Il passaggio a questa seconda tappa della ricerca rappresenta la premessa indispensabile per lo sviluppo di nuove terapie e successivi studi clinici. Gli sforzi sono oggi direzionati verso la promozione e la costituzione di centri di ricerca che possano supportare il ricercatore nel passaggio verso la ricerca traslazionale. Fino a qualche anno fa, il ‘blocco traslazionale’ della ricerca ha presentato in Italia una grave mancanza per tutti i ricercatori. In particolare gli alti costi di mantenimento dei modelli animali di fibrosi cistica, la mancanza di 31 un’esperienza specifica per il loro utilizzo e di infrastrutture adeguate dove svolgere le attività sperimentali hanno rappresentato gli ostacoli principali. Questi limiti sono stati superati. La Fondazione Italiana per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica in convenzione con la Fondazione Centro San Raffaele ha messo a disposizione fondi, infrastrutture dedicate e competenze accredidate per costituire una nuova sede centralizzata dedicata all’utilizzo dei modelli animali per la fibrosi cistica denominata Cystic Fibrosis animal Core Facility (CFaCore). CFaCore rende disponibili ai ricercatori modelli animali di fibrosi cistica per studi di tipo patogenetico e terapeutico, assiste i ricercatori nel loro utilizzo guidandoli nella messa a punto dei protocolli, nel monitoraggio e nella valutazione dei risultati. Inoltre, il centro mette a disposizione strutture di stabulazione per il mantenimento ed utilizzo degli animali e promuove la formazione di personale per rendere progressivamente autonomi altri gruppi di ricerca. Un ulteriore obbiettivo del centro è di favorire collaborazioni ed interazioni sinergiche tra gruppi della rete di ricerca italiana inclusi i ricercatori di base e di ricerca clinica. L’iniziativa si pone come scopo finale quello di individuare e selezionare nei modelli animali le terapie più efficaci e promuovere i progetti più promettenti verso la sperimentazione clinica. PLENARY SESSION 3 Innovatory antimicrobial therapy 23. Pulmonary delivery of inhaled peptidomimetic as novel antibiotics to control Pseudomonas aeruginosa infection in murine models Bragonzi A1, Obrecht D2 Divisione di Immunologia, Trapianti e Malattie infettive, Infections and Cystic Fibrosis Unit, Istituto San Raffaele, Milano; 2Polyphor Ltd, Switzerland (FFC Project#10/2011, Concluded) 1 Alessandra Bragonzi, terza da sinistra, e il suo gruppo di ricerca Background The discovery, development, and clinical exploitation of antibiotics with new mode of action together with efficient pulmonary drug delivery systems is a top priority in the battle against untreatable chronic infections in cystic fibrosis (CF) patients. Hypothesis and objectives The long-term goal of this project is the pre-clinical development of a new class of antibacterial peptidomimetics, which are active against sensitive and multi-drug resistant (MDR) Pseudomonas aeruginosa strains in respiratory infections, and their optimization for aerosol administration. Methods The therapeutic efficacy of the peptidomimetic POL7001 from Polyphor was tested both in vitro against a panel of P. aeruginosa clinical isolates from CF patients, including mucoid and hypermutable strains, and in vivo in acute and chronic mouse respiratory infection models. C57Bl/6, CF and their congenic wt mice were infected with the reference PAO1 strain or MDR-RP73 strain and treated with POL7001 or ciprofloxacin (CIP), an approved antibiotic currently used in clinics. Both P. aeruginosa acute and chronic infection were established with subcutaneous (s.c.) or pulmonary administrations 32 (i.t.) of the antibiotics. Body weight, bacterial count and inflammation were evaluated at different time points. Furthermore, to determine the absorption and biodistribution of POL7001, the concentration of POL7001 was determined in lung tissue and plasma after different routes of administration in mice. Results POL7001 showed a potent in vitro activity against a large panel of P. aeruginosa CF MDR-strains. Pre-clinical studies in acute infection models with PAO1 and MDR-RP73 demonstrated a high antibacterial activity of POL7001. In particular, i.t. administration of POL7001 led to a better efficacy in reducing P. aeruginosa load in lungs when compared to s.c. route. Leukocyte, in particular neutrophils, recruitment in the airways was reduced after POL7001 i.t. administration. Pharmacokinetic studies confirmed that pulmonary administration can be a possible therapeutic approach: indeed POL7001 reached favorable concentrations in the lung after i.t. administration, with rather low systemic exposure. When tested in a mouse model of chronic infection, POL7001 reduced the bacterial load in the lungs after both s.c. and i.t. treatments with better efficacy after i.t. nebulization. Potency of POL7001 is superior to CIP as currently available antibiotic. Overall, these data indicate that pulmonary drug delivery of POL7001 could be an effective treatment for CF patients. Spin-off for research and clinical purposes Polyphor discovered a new class of antibiotics (http://www.polyphor. com/assets/files/Press_Release/PressRelease20100219_ en.pdf) with a novel mode of action. POL7001 represents an antibiotic with an excellent safety and efficacy profile. Preclinical studies showed that the efficacy of POL7001 is superior to CIP, which is one of the most effective clinically approved antibiotics, leading to nominate POL7001 as a clinical candidate. Further development of a new antibiotic from this class will enable the prescription of an efficacious drug to patients suffering from serious lung infections by P. aeruginosa where other existing antibiotics exhibit no or insufficient activity due to multidrug resistance. Sviluppo pre-clinico di Peptidomimetici attraverso la via inalatoria per il controllo delle infezioni da Pseudomonas aeruginosa in modelli murini Ragioni dello studio Nonostante la crescente preoccupazione dei clinici rispetto al numero limitato di farmaci efficaci nel combattere ceppi multi-resistenti di Pseudomonas aeruginosa, solo un numero esiguo di nuovi agenti anti-Pseudomonas è attualmente in fase avanzata di sviluppo pre-clinico o clinico. Inoltre, per il trattamento delle infezioni polmonari croniche in pazienti con fibrosi cistica, negli ultimi anni si stanno facendo grandi sforzi per sviluppare diverse classi di antibiotici per terapia inalatoria. Ipotesi ed obiettivi L’obiettivo a lungo termine di questo progetto è lo sviluppo pre-clinico di una nuova classe di antibatterici (peptidomimetici) e la loro ottimizzazione, perché possano essere usati correntemente per via inalatoria. Metodi POL7001, scoperto da una piccola industria Svizzera, Polyphor, è sintetizzato sul modello del peptide naturale Protegrina-1 (i “polipeptidi” naturali sono brevi sequenze di aminoacidi, come piccole proteine con meno di 20 aminoacidi, secrete dall’organismo con funzioni di difesa antibatterica). Questo nuovo antibiotico peptido-simile è stato testato e comparato ad altri antibiotici già usati in clinica, come la ciprofloxacina, per la sua attività nell’inibire la crescita di ceppi batterici di Pseudomonas aeruginosa adattati ritrovati nei polmoni di pazienti affetti da fibrosi cistica. La sua attività è stata testata anche in modelli animali di infezione acuta e cronica. Risultati POL7001 è risultato efficace nel diminuire la carica batterica di ceppi resistenti a molti altri antibiotici già approvati per uso clinico sia in test in vitro che in vivo sugli animali utilizzando somministrazioni sottocutanee e intratracheali. L’efficacia del POL7001 come composto antibatterico è risultata essere migliore quando somministrato per via polmonare. In particolare, sono stati ottenuti ottimi risultati in seguito a nebulizzazione endotracheale del composto. Possibili ricadute per ricerca e clinica I risultati ottenuti finora indicano un’elevata efficacia di POL7001 come antibatterico contro ceppi clinici multi-resistenti. Lo sviluppo prevederà una applicazione nella clinica per il trattamento delle infezioni causate da batteri multiresistenti agli antibiotici tradizionali quali Pseudomonas aeruginosa in fibrosi cistica. 24. Design, synthesis, in vitro biological evaluation and anti-biofilm activity of new beta-lactam and linezolid-like compounds as potential antibacterial agents against Staphylococcus aureus infections in cystic fibrosis patients Cocuzza CE1, Musumeci R1, Pace A2, Colombo C3, Cariani L4, Garlaschi L4, Galletti P5, Tolomelli A5, Gentilucci L5, Giacomini D5 1 Department of Surgery and Interdisciplinary Medicine, University of Milano-Bicocca; 2Department of Science, Molecular and Biomolecular Technologies, University of Palermo; 3Department of Pediatrics, CF Center, Fondazione IRCCS Cà Granda, Ospedale Maggiore Policlinico, University of Milano; 4Central Laboratory CF Microbiology, Fondazione IRCCS Cà Granda, Ospedale Maggiore Policlinico,Milano; 5 Department of Chemistry “G. Ciamician” University of Bologna. (FFC Project#11/2011, Concluded) Background Staphylococcus aureus colonizes the lungs of CF patients causing recurrent and relapsing infections. An increased incidence of infections caused by methicillin resistant S. aureus (MRSA) in the CF population has recently been reported in Europe and USA. These antibiotic-resistant strains are characterized by the presence of additional virulence factors and have been associated with a decline in lung function. Hypothesis and objectives The emergence of multidrugresistant bacteria poses a special challenge in the treatment of infections in CF and new therapeutic agents are required. The aim of this project is the design, synthesis and evaluation of the “in vitro” activity of new antistaphylococcal agents active against antibiotic-resistant strains of S. aureus isolated from patients with CF. Methods During this project strains of S. aureus were isolated from respiratory samples of subjects with CF. The phenotypic and genotypic characterization of these isolates included the determination of their antibiotic susceptibility profile as well as spa-type, SCCmec and MLST bacterial typing. In parallel, a total of 43 new anti-staphylococcal compounds, with beta-lactam (35) or oxazolidinone-like (8) structures, were designed and synthesized. These compounds were subsequently evaluated for their “in vitro” antibacterial activity by determining the minimum inhibitory and/or bactericidal concentrations against antibiotic-resistant staphylococcal isolates. The most promising compounds were further evaluated by means of cytotoxicity and electron microscopy studies. Results A total of 84 Staphylococcus aureus strains were isolated from 28 CF patients during the course of this study. Antibiotic-susceptibility profile demonstrated 80 (95%) of the isolates to be MRSA showing cross resistance to several classes of antibiotics in clinical use. SCCmec-typing showed strains to possess gene cassettes mainly of type I, II and IV. A heterogeneous distribution of the different MLST and spatypes was demonstrated among the studied isolates. Three new compounds, among the 43 tested, showed promising antibacterial activity against both MRSA and methicillin-susceptible strains. Spin-off for research & clinical purposes The development and optimization of the new compounds identified during this study as having a promising activity against antibioticresistant staphylococci may allow to bring about important therapeutic advances in terms of reduction of morbility and mortality in CF patients with serious infections. Progettazione, sintesi, valutazione biologica in vitro e attività anti-biofilm di nuovi composti beta-lattamici e linezolid-simili come potenziali agenti antibatterici contro le infezioni da Staphylococcus aureus in pazienti affetti da fibrosi cistica. Ragioni dello studio Lo Staphylococcus aureus colonizza le basse vie aeree di pazienti con fibrosi cistica (FC) causando infezioni ricorrenti e recidivanti. Recentemente, in Europa e negli Stati Uniti è stata riportata una maggiore incidenza d’infezioni da S. aureus meticillino-resistente (MRSA) in questi pazienti, associata ad una maggiore diminuzione della funzionalità polmonare. Ipotesi e obiettivi L’emergere di batteri multi-resistenti rende necessario lo sviluppo di nuovi agenti terapeutici in grado di superare il problema dell’antibiotico-resistenza. Lo scopo di questo progetto è stato la progettazione, sintesi e valutazione delle attività “in vitro” di nuove molecole nei confronti di ceppi antibiotico-resistenti di Staphylococcus aureus isolati da pazienti con FC. Metodi Nel corso di questo progetto sono stati isolati ceppi di S. aureus provenienti da campioni respiratori di soggetti affetti da FC. La caratterizzazione fenotipica e genotipica di questi isolati ha previsto la determinazione del profilo di sensibilità ad un pannello di antibiotici in uso clinico e la tipizzazione di ceppi rappresentativi mediante spa-typing, profilo SCCmec ed MLST. In parallelo, sono stati progettati e sintetizzati 43 nuovi composti, aventi strutture lattamiche (35) o oxazolidinoni-simili (8), che sono stati valutati per la loro potenziale attività antibatterica “in vitro” mediante la determinazione delle concentrazioni minime utili a bloccare la crescita batterica e/o determinare la morte della cellula batterica (minime concentrazioni inibenti e/o battericide). L’attività dei composti dimostratisi più promettenti è stata ulteriormente valutata mediante saggi di citotossicità e studi di microscopia elettronica. Risultati Un totale di 84 ceppi di Staphylococcus aureus 33 sono stati isolati da 28 pazienti con FC. L’analisi fenotipica ha rivelato 80 (95%) ceppi MRSA, con profili di resistenza crociata alle diverse classi di antibiotici saggiati. I dati emersi dall’SCCmec-typing hanno evidenziato che gli isolati possedevano una cassetta cromosomica appartenente principalmente ai tipi I, II e IV. Lo spa-typing ha mostrato un’eterogenea distribuzione dei diversi sottotipi. La valutazione dell’attività antibatterica condotta sulle 43 nuove molecole di sintesi ha permesso di selezionare tra questi tre composti, attivi sia su ceppi MRSA che su ceppi meticillino-sensibili, quali promettenti potenziali agenti antibatterici per un futuro sviluppo clinico. Possibili ricadute per ricerca e clinica L’ulteriore sviluppo e ottimizzazione di queste nuove molecole, attive nei confronti di batteri antibiotico-resistenti, potrà portare nel futuro ad importanti ricadute in termini di riduzione nella morbilità in pazienti con infezioni gravi associate a questi patogeni. 25. Development of new host-defence like peptides and lipopeptides against lung pathogens: in vitro and in vivo studies Mangoni ML1, Yechiel S2 1 Dip. Scienze Biochimiche, Univ. “La Sapienza”, Roma; 2 Dep. of Biological Chemistry, The Weizmann Institute of Science, Israel (FFC Project#14/2011, Concluded) Marialuisa Mangoni, a sinistra, e Shai Yechiel Background Patients with cystic fibrosis (CF) harbour distinct microorganisms, being Pseudomonas aeruginosa the most predominant one and quite difficult to eradicate, mainly because of its ability to form sessile communities named biofilms and the acquired resistance to most available antibiotics. Hyphothesis and objectives The Project aim was to develop antimicrobial peptides (AMPs) of natural origin and de-novo designed diastereomeric peptides (i.e. containing both L and D aminoacids which make them more resistant to proteolytic degradation) as new drugs for treatment of P. aeruginosa lung infections and with the ability to kill and/ or prevent its biofilm formation. They have advantages over existing AMPs by having small size and large spectrum of antimicrobial activity which is preserved also in biological fluids. Methods A multidisciplinary approach combining biochemical, biophysical and microbiology techniques, as well as mice models of P. aeruginosa acute lung infections Results We identified a short (21 amino acids long) amphibian AMP, Esc(1-21), endowed with the same efficacy against both reference and clinical isolates of P. aeruginosa strains regardless of their mucoid phenotype. It has a rapid killing kinetics on both motile and sessile forms of Pseudomonas with a membrane-perturbing activity; it limits the induction of bacterial resistance and neutralizes the toxic effect of P. aeruginosa lipopolysaccharide (LPS), by inhibiting the release of TNF-alpha from LPS-activated murine macrophages. Preliminary data have also suggested 34 a wound healing effect of Esc(1-21) on lung epithelium. Importantly, Esc(1-21) can prolong survival of mice models of P. aeruginosa lung infection and significantly reduce the level of bacterial cells within lungs and bronchoalveolar lavage upon intra-tracheal administration. In parallel, we have found that de-novo designed diastereomeric AMPs are more active than the corresponding all-L isomers in inhibiting P. aeruginosa biofilm formation, presumably due to their lower tendency to self-assemble and easier diffusion through the extracellular matrix into the biofilm cells. Spin-off for research and clinical purposes Beside expanding our knowledge on the structure-function relationship of AMPs, our results have highlighted Esc(1-21) as a good candidate for the generation of new low cost peptide-based antiPseudomonal drugs to be administered to the lungs. Our future studies will aim at optimizing its bioavailability and lung tissue biocompatibility upon airway delivery. Sviluppo di nuovi peptidi e lipopeptidi attivi nel trattamento di patogeni polmonari: studi in vitro ed in vivo Ragioni dello sviluppo Pazienti con fibrosi cistica (FC) ospitano diversi microorganismi, tra cui lo Pseudomonas aeruginosa, difficile da debellare a motivo della sua capacità di formare comunità sessili (biofilm) e della sua acquisita resistenza agli antibiotici correnti. Ipotesi e obiettivi Scopo del progetto è stato quello di sviluppare peptidi antimicrobici (AMP) di origine naturale e di sintesi chimica (es. diastereomeri contenenti sia L che D aminoacidi per renderli più resistenti alla degradazione proteolitica) come nuovi farmaci per il trattamento di infezioni polmonari da P. aeruginosa e con la capacità di debellare e/o prevenire la formazione dei suoi biofilm. Rispetto ad altri AMP esistenti, hanno il vantaggio di possedere piccole dimensioni ed un ampio spettro d’azione anche in presenza di fluidi biologici. Metodi Impiego di un approccio multidisciplinare coinvolgente tecniche biochimiche, biofisiche, microbiologiche e modelli animali di infezione polmonare acuta da P. aeruginosa. Risultati Abbiamo identificato un peptide da pelle di anfibio di piccole dimensioni (21 aminoacidi), Esc(1-21), con la stessa efficacia sia contro ceppi standard che isolati clinici di P. aeruginosa, anche con fenotipo mucoide. L’Esc(1-21) ha una rapida azione membranolitica, quale principale meccanismo di uccisione della forma libera e sessile di Pseudomonas; limita l’induzione di resistenza ed è in grado di neutralizzare l’effetto tossico del lipopolisaccaride (LPS) di P. aeruginosa, inibendo il rilascio di TNF-alfa da macrofagi murini attivati dall’LPS. Dati preliminari hanno suggerito anche un effetto di riparazione di ferite prodotte nell’epitelio polmonare. L’Esc (1-21) è in grado di prolungare la sopravvivenza di modelli murini di infezione polmonare e di ridurre significativamente il livello di cellule batteriche nei polmoni e nel liquido broncoalveolare, in seguito a somministrazione intra-tracheale. In parallelo, abbiamo osservato come diastereomeri di nuova sintesi siano più attivi dei corrispondenti isomeri-L nell’inibire la formazione di biofilm, presumibilmente a causa della loro minore tendenza ad autoaggregare e alla più facile diffusione attraverso la matrice extracellulare del biofilm . Possibili ricadute per ricerca e clinica Oltre ad allargare la nostra conoscenza sui rapporti struttura-funzione degli AMP, i risultati ottenuti hanno indicato il peptide Esc(1-21) come un buon candidato per la generazione di nuovi farmaci anti-Pseudomonas a basso costo da somministrare a livello polmonare. Obiettivi futuri saranno quelli di ottimizzare la biodisponibilità e biocompatibilità polmonari in seguito a veicolazione nelle vie aeree. 26. Development, production and characterization of antibacterial peptides (CAMPs) active on the sessile form of the opportunistic human pathogens Pseudomonas aeruginosa and Burkholderia cenocepacia Pizzo E1, Varcamonti M2 Dip. Biologia Strutturale e Funzionale, Università Federico II, Napoli; 2Dip. Biologia Strutturale e Funzionale, Università di Napoli “Federico” (FFC Project#9/2012, Concluded) 1 Eliodoro Pizzo, primo a destra, e il suo gruppo di ricerca Background Persistent airway infections with opportunistic pathogens (e.g. Pseudomonas aeruginosa) in CF patients are unfortunately common and account for severe inflammation and lung damages. These pathogens frequently develop infections extremely difficult to eradicate, mainly because of their ability to form multi-drug resistance phenotype (MDR) as sessile communities (biofilm). A potential alternative to commonly used antibiotics is represented by cationic antimicrobial peptides (CAMPs), small peptides with a broad spectrum activity in a variety of pathogens including bacteria, viruses, and fungi. Primary molecular target of these molecules is the membrane so that they are generally active on MDR strains and resistant strains are very rare. Thus CAMPs are intriguing and innovative potential therapeutic weapons to fight bacterial infections. Objectives The aims of completed FFC#9/2012 project were: 1. To produce and improve the analysis in vitro and in vivo of toxic activity of human chemically modified CAMPReleasing Proteins (CAMP-RPs) described in the previous project (FFC#15/2011); 2. To identify new human CAMPs by a bioinformatic approach; 3. To develop a suitable procedure to perform large-scale heterologous production of new human CAMPs. Methods Human CAMPs, and/or their chemical derivatives have been produced through recombinant DNA technology and opportune chemical manipulations. Cytotoxicity tests have been performed on undifferentiated or differentiated human cell lines from primary cell cultures FFC Service. Toxicity tests in vivo and on murine models of chronic P. aeruginosa lung infections have been carried out in collaboration with CFaCore Facility. Identification of new human CAMPs have been carried out on human secretome by an automated bioinformatic approach. Main results During the course of this project we have demonstrated that the bactericidal activity of human CAMPRPs can be increased of one-two order of magnitude denaturing the protein and binding to specific aminoacids. Similar results have been obtained on very promising short synthetic peptides we have designed. These data demonstrate that strategy performed by our group is of general applicability and is very well suited for the scale-up production of bactericidal drug. It has been also highlighted that more active human CAMP-RPs are not toxic for mice up to 50 mg/kg doses (tests are in progress to verify their action in mice with chronic infections). Finally, another significant result we have obtained is the development of a method for large scale heterologous production of CAMPs which does not require toxic or expensive reagents. Spin-off for research clinical purposes The present project is part of a wider program aiming to produce “bactericidal drugs”, active alone or in combination with traditional antibiotics, for the treatment of pathogenic multi-drug resistant and/or biofilm forming bacteria. Sviluppo, produzione e caratterizzazione di peptidi antimicrobici (CAMPs) attivi sui patogeni opportunisti dell’uomo Pseudomonas aeruginosa e Burkholderia cenocepacia. Ragioni dello studio Le infezioni croniche delle vie aeree causate da patogeni opportunisti (es. Pseudomonas aeruginosa) in pazienti FC sono purtroppo comuni e causa di gravi infiammazioni e danni ai polmoni. Questi agenti patogeni provocano di frequente infezioni estremamente difficili da eradicare, principalmente a causa della loro capacità di acquisire un fenotipo farmaco-resistente (MDR) quando si trovano in forma di comunità sessile (biofilm). Una potenziale alternativa agli antibiotici usati comunemente è rappresentata dai peptidi antimicrobici (CAMPs), piccoli peptidi con ampio spettro di attività su una varietà di patogeni, inclusi batteri, virus e funghi. Il principale bersaglio molecolare di queste molecole è la membrana cellulare, di conseguenza essi sono generalmente attivi su ceppi MDR, mentre ceppi che sviluppano resistenza sono molto rari. Per tale ragione i CAMPs rappresentano una potenziale arma terapeutica, affascinante e innovativa, per combattere le infezioni batteriche. Obiettivi Gli obiettivi perseguiti nel progetto FFC#9/2012 sono di seguito elencati: 1. Produzione e miglioramento delle analisi in vitro e in vivo dell’attività tossica di proteine umane rilascianti CAMPs (CAMP-RPs) sottoposte a modifica chimica e già descritti nel progetto FFC#15/2011; 2. Identificazione di nuovi CAMPs umani attraverso un approccio bioinformatico; 3. Sviluppo di un’appropriata procedura per la produzione eterologa su larga scala di nuovi CAMP di origine umana. Metodi I CAMPs umani, e/o i loro derivati chimici, sono stati prodotti attraverso la tecnologia del DNA ricombinante e opportune manipolazioni chimiche. L’analisi della citotossicità è stata condotta su linee cellulari umane indifferenziate e differenziate ottenute a partire da colture cellule bronchiali primarie. In collaborazione con la CFaCore Facility sono stati eseguiti test di tossicità in vivo di queste molecole e sono in corso esperimenti su modelli murini infettati da P. aeruginosa. L’identificazione di nuovi CAMPs umani è stata condotta sul secretoma umano grazie ad un approccio automatizzato di tipo bionformatico. Principali risultati Nel corso del presente progetto abbiamo dimostrato che l’attività battericida dei CAMPs umani può essere significativamente potenziata attraverso la denaturazione e la modifica chimica di specifici aminoacidi. Medesimi risultati sono stati ottenuti utilizzando corti peptidi sintetici da noi progettati. Nell’insieme, questi dati dimostrano che la strategia attuata dal nostro gruppo è di applicabilità generale e ben si adatta alla produzione su larga scala di farmaci ad attività antimicrobica. È stato, inoltre, evidenziato che i CAMP-RPs umani maggiormente attivi non risultano tossici quando somministrati a topi fino a dosi pari a 50 mg/kg (sono in corso test per verificarne l’attività su topi con infezioni croniche). Infine, un ulteriore significativo risultato ottenuto dal nostro gruppo di ricerca ha riguardato l’ottimizzazione di un metodo economico per la produzione eterologa su larga scala di CAMPs. Possibili ricadute per ricerca e clinica Il presente progetto fa parte di un più ampio programma finalizzato alla produ35 zione di “farmaci battericidi”, attivi da soli o in combinazione con antibiotici convenzionali, per il trattamento contro batteri patogeni resistenti ai farmaci e/o formanti biofilm. 27. Development of optimized anti-infective peptides and exploration of a novel drug delivery system for the respiratory infection therapy in an animal model Scocchi M1, Di Bonaventura G2, Costantino ML3 1 Dept. of Life Sciences - Univ. of Trieste, Trieste; 2Dept. of Biomedical Sciences, “G. D’Annunzio” University of ChietiPescara, Laboratory of Clinical Microbiology; 3Dept. of Structural Engineering, Politecnico di Milano, Laboratory of Biological Structure Mechanics (FFC Project #11/2012, Concluded) Marco Scocchi e i partner di ricerca Giovanni Di Bonaventura e Maria Laura Costantino Background Patients with cystic fibrosis (CF) often show infections caused by antibiotic-resistant bacteria. Moreover, the eradication of pulmonary infections in CF patients is impaired by the difficulty of drug-delivery into patient’s lungs that are inflamed and obstructed by mucus. A weapon that might be used against pulmonary infections is represented by Antimicrobial Peptides (AMPs), natural molecules endowed of anti-bacterial effects. Some AMPs are active against antibiotic-resistant bacteria but, despite these advantages, most AMPs are quite toxic, damaging also the tissues of the patient. Hypothesis and objectives The first aim of the project was to prepare and test some modified forms of the natural BMAP peptides, i.e. BMAP27(1-18) BMAP28(1-18) and mMAP28, designed to maintain a good antibacterial activity, and at the same time, to reduce their collateral toxic effect. A second aim was to apply, as a novel system for the pulmonary drugdelivery, a particular bronchoalveolar lavage (BAL), a procedure in which the airways are washed with an oxygenated liquid perfuorocarbon (PFC). The procedure does not cause drowning since PFC can provide oxygen to the body. Methods To evaluate the antimicrobial activity of the modified peptides, their minimum inhibiting concentration (MIC) have been evaluated on a pool of 45 clinical isolates (from CF-patients), collecting strains of Pseudomonas aeruginosa, Staphylococcus aureus and Stenotrophomonas maltophilia. To evaluate their pulmonary toxicity, peptides have been intra-tracheally administered to mice and lungs have been subsequently examined. The curative potency of the peptide showing minor toxicity BMAP-27(1-18) has been evaluated in a murine model of acute pulmonary infection caused by P. aeruginosa RP73. Results The antimicrobial assays showed a MIC90 of the strain of P. aeruginosa (MIC90 = 8-16 μg/ml), S. maltophilia (MIC90 = 8-16 μg/ml ) while a decreased activity was observed against S. aureus strains (MIC90 = 32->32μg/ml). However, the peptides were quite toxic, damaging the lungs and increasing the mice mortality in a range between 4 mg/kg and 8 mg/kg when intratracheally administrated. BMAP27(1-18), the pep36 tide with the lower toxicity, provided a modest protective effect in mice with acute pulmonary infection, probably because its antimicrobial activity was hidden by the toxic effects. Spin-off for research & clinical purposes The AMPs tested in this work present promising antimicrobial properties but need further optimization before being used for therapeutic reasons. Studies on BAL (still ongoing) may indicate if a different route of administration and a better spreading of the peptides in the lungs will help to reduce their toxic effect or to increase their efficacy. Sviluppo di peptidi antiinfettivi ottimizzati ed esplorazione di un nuovo sistema di drug-delivery per la terapia in un modello animale di infezioni polmonari. Ragioni dello studio Spesso i pazienti con fibrosi cistica (FC) presentano infezioni polmonari da batteri resistenti agli antibiotici. L’eradicazione di tali infezioni si scontra con la difficoltà di somministrare farmaci nei polmoni dei malati d FC, infiammati ed ostruiti dal muco. Un’arma promettente contro le infezioni polmonari è rappresentata dai Peptidi Antimicrobici (AMP), molecole naturali dotate di azione antibatterica. Molti AMPs sono attivi contro batteri resistenti agli antibiotici, tuttavia la maggior parte di essi è tossica per i tessuti del paziente. Ipotesi e obiettivi L’obiettivo di questo progetto è stato quello di provare l’efficacia antibatterica di AMP opportunamente modificati riducendone gli effetti collaterali. Inoltre, si è valutato l’impiego, come nuovo metodo di somministrazione per via polmonare di molecole attive, di un particolare lavaggio bronco-alveolare (BAL) nel quale le vie aeree vengono lavate con un perfluorocarburo (PFC) ossigenato. La procedura è sicura: i PFC portano ossigeno al corpo, come fa l’aria durante la respirazione. Metodi Gli AMP modificati sono stati provati su 45 ceppi, isolati da pazienti, dei più comuni patogeni associati alla fibrosi cistica. Per valutare la loro eventuale tossicità a livello polmonare e la loro capacità di combattere le infezioni, essi sono stati somministrati per via intra-tracheale a dei topi di cui si è monitorato lo stato di salute e l’integrità dei polmoni. Risultati L’attività antibatterica in provetta dei peptidi modificati si è rivelata buona ed a largo spettro contro quasi tutti i ceppi saggiati. Gli studi di tossicità sui topi però hanno dimostrato che le modifiche apportate ai peptidi non sono state sufficienti a ridurne gli effetti collaterali sui polmoni, fenomeno forse imputabile anche alla somministrazione intratracheale. Tale tossicità probabilmente concorre alla modesta efficacia del peptide osservata nel combattere un’infezione polmonare nei topi. Possibili ricadute per ricerca e clinica Questo progetto ha rivelato come gli AMPs siano molecole dall’alto potenziale antimicrobico ma che necessitano di ulteriori modifiche per essere utilizzati in terapia. Gli studi sul BAL con PFC (ancora in corso) potrebbero chiarire se una diversa metodica di somministrazione ed una distribuzione più uniforme dei peptidi nei polmoni possano mitigarne gli effetti collaterali. 28. Naturally occurring antimicrobials to counteract lung infections in cystic fibrosis patients: Cecropin A-Melittin (CA-M) hybrid peptides and polymixins Silipo A1, Di Bonaventura G2 Dip. Scienze Chimiche, Università “Federico II” Napoli 2 Dip. Scienze Biomediche, Università Chieti-Pescara (FFC Project#12/2012, Concluded) 1 Antimicrobici di origne naturale per combattere le infezioni polmonari in pazienti affetti da fibrosi cistica: peptidi ibridi, Cecropina A-Melittina e polimixine. Alba Silipo, seconda da sinistra, e il suo gruppo di ricerca Background The management of cystic fibrosis (CF) infections by Pseudomonas aeruginosa and Burkholderia cepacia complex (Bcc) is significantly affected by the emergence of multidrug-resistant (MDR) strains. New therapeutic strategies are needed to circumvent these problems. Naturally occurring antimicrobials, such as antimicrobial peptides (AMPs), are being sought as “lead compound” for developing alternative antimicrobials. The design of enhanced synthetic variants to be used alone or in combination with other antibiotics could, therefore, represent an alternative strategy to counteract multidrug-resistant (MDR) strains. Objectives The aim of the present project was to explore the mechanisms of interaction of Cecropin A-Melittin (CA-M) hybrid peptides and their derivates with bacterial cell envelope, in order to define the molecular requisites for resistance, adaptation and modulation of the host immune response by opportunistic CF pathogens such as P. aeruginosa and Bcc; and to evaluate the activity of CA-M hybrids, alone and in combination with antibiotics commonly used in CF therapy, against planktonic and biofilm cells of CF MDR P. aeruginosa and Bcc strains. Methods Production of CA-M derivatives via synthetic methodologies; elucidation of the primary structure of bacterial lipopolysaccharide (LPS) via chemical, spectroscopic and spectrometric techniques; characterization with combined use of different experimental techniques (EPR, DLS, SANS, U-SANS) of the micro- and mesostructuring of lipopolysaccharide in lipid bilayers; study of the interaction of LPS-based bilayers with CA-M hybrids with physical chemical and NMR techniques; evaluation, in “CF-like” conditions, of CA-M hybrids activity against planktonic and biofilm phenotype of P. aeruginosa and Bcc. Main results We have fully characterized the structure of a clinical isolate from P. aeruginosa. The combined use of different physical-chemical and NMR techniques has allowed to fully characterize the outer layer of the membrane of P. aeruginosa and its interaction with potential antimicrobial peptides. We succeeded in the elucidation of the mechanisms of bacterial interaction with CA-M hybrids, which interacted with the reconstituted cell envelope, modifying its fluidity, both in its hydrophilic and hydrophobic portion. These experimental results indicate that the peptide molecules tend to accumulate on the membrane surface, by changing its fluidity until the destabilization is not so strong as to cause the loss of integrity of the membrane itself. In vitro antimicrobial assays showed that CA-M hybrids and derivatives exhibited no activity against P. aeruginosa and Bcc strains. Comments & Conclusions We have set up the methodology to reconstituted bacterial model membranes and a combination of physical-chemical techniques to study the interaction between potential antimicrobial peptides and microbial cell envelope. Considering the antibacterial inefficiency of peptides we tested, this model will be particularly useful in developing new antimicrobial peptides. Ragioni del progetto Il trattamento di infezioni da Pseudomonas aeruginosa e da Burkholderia cepacia complex (Bcc) in fibrosi cistica è reso significativamente difficoltoso dalla crescente diffusione di ceppi multi resistenti (MDR). È quindi attuale e di grande importanza l’esigenza di mettere a punto nuove strategie terapeutiche volte a combattere efficacemente le infezioni in fibrosi cistica. I peptidi antimicrobici di origine naturale si stanno affermando sempre di più come composti da cui partire per lo sviluppo di nuovi composti antimicrobici. Il design di varianti sintetiche a maggiore efficacia o minore tossicità, da usare da sole o in combinazione con altri antibiotici, può rappresentare una strategia promettente e alternativa per combattere i ceppi multi resistenti. Obiettivi Il presente progetto si è focalizzato sulla messa a punto di metodologie spettroscopiche e chimico-fisiche volte allo studio dei meccanismi di riconoscimento ed interazione di potenziali peptidi antimicrobici, quali ibridi di Cecropina A-Melittina (CA-M) con la cellula batterica. Lo studio mira a definire i requisiti molecolari alla base della interazione ed anche a comprendere, a livello molecolare, eventi quali resistenza, adattamento e modulazione della risposta immunitaria ad opera di batteri opportunisti quali Pseudomonas aeruginosa e Bcc; Metodi ci siamo occupati della produzione di CA-M e derivati di sintesi; dell’isolamento, purificazione e delucidazione della struttura del Lipopolisaccaride da Pseudomonas aeruginosa RP73 attraverso tecniche spettroscopiche e spettrometriche; abbiamo caratterizzato, attraverso metodologie quali EPR, DLS, SANS, U-SANS, le caratteristiche sovramolecolari e le proprietà chimico-fisiche di membrane batteriche ricostituite in laboratorio; abbiamo studiato, attraverso le suddette tecniche e attraverso spettroscopia NMR, la loro interazione con peptidi antimicrobici CA-M; abbiamo valutato, in condizioni di fibrosi cistica, l’attività di ibridi CA-M e la tossicità dei peptidi selezionati contro strain di P. aeruginosa e Bcc, anche in presenza di biofilm. Risultati Abbiamo caratterizzato la struttura del lipopolisaccaride proveniente da un isolato clinico di P. aeruginosa. L’utilizzo combinato di tecniche chimico-fisiche e NMR ha permesso di caratterizzare nel dettaglio le caratteristiche della membrana batterica di P. aeruginosa e soprattutto la sua interazione con potenziali peptidi antimicrobici. Abbiamo con successo elucidato i meccanismi di interazione di ibridi CA-M con il cell envelope batterico, e abbiamo definito le variazioni nella fluidità della membrana che seguono l’interazione. I nostri dati evidenziano il meccanismo di attacco dei peptidi, che tendono ad accumularsi sulla superficie della membrana, cambiandone la fluidità e destabilizzandola fino a distruggerla. I risultati relativi all’attività antibatterica hanno evidenziato che gli ibridi saggiati risultano essere, alle condizioni saggiate, inattivi nei confronti di P. aeruginosa e Bcc. Commenti Abbiamo messo a punto sia la metodologia per ricostituire membrane batteriche che per studiare in dettaglio e a livello molecolare il processo di interazione con peptidi antimicrobici e il loro meccanismo di azione. Tenuto conto della inefficacia dei peptidi saggiati nei confronti di P. aeruginosa e Bcc, la conoscenza di tali dati sarà indispensabile per ottimizzare il design di molecole derivate dotate di reale attività antibatterica. 37 PLENARY SESSION 4 Potential antiinflammatory therapy 29. Inflammasome activation and IL-1ß mediated inflammation triggered by Pseudomonas aeruginosa: a rationale for novel therapeutic approaches in cystic fibrosis patients Bernardini ML1, Molinaro A2, Garlanda C3, Abdelmounaaim A4 1 Dip. Biologia e Biotecnologie, Università “La Sapienza”, Roma; 2Dip. Chimica organica e biochimica, Università di Napoli; 3Fondazione Humanitas per la Ricerca, Milano; 4 Lab. Batteriologia Molecolare - Facoltà di Medicina - Libera Università di Bruxelles (FFC Project#18/2011, Concluded) Maria Lina Bernardini, terza da destra in piedi, e il suo team di ricerca Background Persistent airway infections with Pseudomonas aeruginosa (PA) are common in CF patients and account for severe inflammation and lung damages. Interaction of PA with lung tissue triggers the innate defense mechanisms leading to the production of pro-inflammatory cytokines, e.g. TNF-α, IL-8 and IL-1ß. In particular, Pathogen-Associated Molecular Pattern (PAMP) recognition by the innate immune system and inflammasome formation are processes supporting IL-1ß release in tissues infected by PA in CF individuals. However, as the innate defense seems to be impaired, more the lung is stimulated by bacteria more the inflammation mounts, in the absence of a concomitant eradication of the infection. Hypothesis and objectives Given these premises, it seems to be mandatory to identify the “master” cytokines against which targeting a proficient therapeutic treatment. This proposal pointed to IL-1ß production as the master cytokine driving inflammation in lung of CF patients infected by PA. Methods To explore this hypothesis, we planned to analyze: (i) the impact of PA PAMPs and proteins (T3SS-associated molecules) as bacterial signals triggering the inflammasome; (ii) the eukaryotic molecules and signaling leading to the inflammasome under conditions as above; (iii) the contribution of IL-1ß to the inflammatory response upon PA airway infection in animal models; (iv) the presence of IL-1ß in biological samples of CF patients. Results We found: (i) relevant changes in PAMPs and molecules of PA variants isolated from the onset of the infection compared to bacterial variants of the chronic stages of the disease. (ii) all the PA variants were able to activate the inflammasome and to produce IL-1ß, though by exploiting different signaling pathways. (iii) inhibition of IL-1ß activity and absence of a regulatory circuit that limits IL-1ß signaling are opposite approaches that highlighted the key role of this cytokine in the del38 eterious inflammation upon PA airway infection in mice; (iv) high levels of IL-1ß were measured in saliva of CF patients at the chronic stage of PA infection. Spin-off for research & clinical purposes The therapy with anti- IL-1ß Ab is already used as treatment in patients with disesases where the deregulated expression of IL-1ß is responsible of clinical symptoms. We propose that this therapy could be beneficial also to decrease the inflammation in CF patients. I meccanismi di induzione dell’inflammasoma e del rilascio di IL-1ß stimolati da Pseudomonas aeruginosa forniscono le basi per strategie terapeutiche innovative nel trattamento dell’infiammazione nei malati di Fibrosi Cistica Ragioni dello studio Nei malati di Fibrosi Cistica (CF) l’infezione da Pseudomonas aeruginosa (PA) contribuisce in maniera sostanziale al declino funzionale dei polmoni . La presenza delle citochine pro-infiammatorie gioca un ruolo chiave in questo processo. In particolare, la produzione di IL-1ß è indotta mediante l’assemblaggio di una piattaforma molecolare chiamata inflammasoma, innescata da strutture batteriche denominate PAMPs (Pathogen-Associated Molecular Patterns). È, dunque, di fondamentale importanza l’identificazione di quelle citochine che possono agire da bersaglio nelle strategie terapeutiche finalizzate al contenimento dell’infiammazione. Ipotesi e obiettivi La nostra ipotesi è che IL-1ß agisca sia da elemento chiave nel creare nei polmoni dei malati un ambiente idoneo per l’infezione da PA che da conseguenza deleteria dell’infezione. Metodi Gli approcci sperimentali applicati, la chimica analitica, la bioinformatica, la biologia molecolare, le culture cellulari primarie ed i modelli animali, sono stati volti a verificare: (i) l’impatto dei PAMPs e delle proteine di PA, agenti da stimoli nella formazione dell’inflammasoma e nella produzione di IL-1ß. (ii) le vie di trasduzione del segnale che, nella cellula eucariotica, portano alla produzione di IL-1ß in seguito all’infezione di PA; (iii) il contributo di IL-1ß nell’infiammazione innescata nei polmoni dei topi; (iv) la presenza di IL-1ß in campioni biologici di malati di CF. Risultati I nostri dati mostrano che: (i) le modificazioni molecolari degli isolati di PA provenienti da diverse fasi dell’infezione sono funzionali all’attivazione dell’inflammasoma e alla susseguente produzione di IL-1ß; (ii) la produzione di IL-1ß viene innescata attraverso diverse vie di trasduzione del segnale dalle varianti di PA; (iii) nei modelli murini di infezione con PA avviene una riduzione dell’infiammazione e un incremento della sopravvivenza, quando l’ attività di IL-1ß viene impedita; al contrario di quanto si osserva quando la presenza di IL-1ß viene incrementata. (iv) l’aumento significativo di IL-1 ß nell’escreto dei malati di CF è associato alla l’infezione cronica di PA. Possibili ricadute per ricerca e clinica I risultati confermano il ruolo chiave di IL-1������������������������������ ßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßß nell’infiammazione e le possibili terapie basate sul suo contenimento. L’uso di anticorpi anti IL-1ß è già corrente nella clinica per le patologie in cui l’eccessiva produzione di IL-1ß viene considerata come base della sintomatologia clinica. 30. Phospholipase C beta (PLCB) as candidate therapeutic target in CF lung proinflammatory signaling Cabrini G1, Pinton P2 1 Dip. Patologia e Diagnostica, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona; 2Dip. Medicina Sperimentale e Diagnostica, Università di Ferrara (FFC Project#19/2011, Concluded) Giulio Cabrini, primo da destra, e il suo team di ricerca Background It has been reported that reduced expression of IL-8 protein is protective in respect to the severity of progression of lung disease in CF patients. We previously found, from a phenotype-genotype investigation on 135 candidate genes encoding components of the pro-inflammatory signaling network, that PLC beta (PLCB) isoforms are in association with the progression of lung disease in CF patients and that the isoform PLCB3 is involved in increasing the expression of IL-8. In particular, we obtained confirmation that silencing PLCB3 reduces P. aeruginosa-dependent cytosolic calcium increase and transcription of IL-8 in bronchial epithelial cells, and that release of nucleotides is a key component of this proinflammatory mechanism. Hypothesis and objectives The main objective of this project is to test the hypothesis that reduction of the activity of PLCB isoforms reduces the excessive release of IL-8, mitigating the inflammatory response without completely blunting its anti-infective role. Methods Analysis of the inflammatory response is carried on in human bronchial epithelial cells in vitro. Results We observed that a) isoforms PLCB1, 3 and 4 play a redundant and complementary role in pro-inflammatory signaling although the PLCB3 is the predominant isoform expressed in primary bronchial epithelial cells; b) the PLCB3 S845L, which has been studied both in silico and in vitro in comparison with other variants known to alter PLCB3 activation or catalytic activity, is a loss-of-function variant due to defective activation, with a significant defect in transducing the signaling regulating intracellular calcium homeostasis and, finally, the expression of IL-8 gene. The results strengthen the hypothesis that the previously identified Ser845Leu variant is protective in regards to the progression of lung disease in CF patients by reducing the expression of IL-8 gene. Spin-off for research & clinical purposes Understanding that a variant of PLCB3 is associated with a more favourable clinical progression of CF lung disease because of a partial reduction of the pro-inflammatory signaling focus on PLCB, intracellular calcium signaling and IL-8 expression as relevant molecular targets for novel anti-inflammatory therapies to mitigate excessive inflammation and tissue damage in CF lungs. Fosfolipasi C beta come bersaglio terapeutico candidato del segnale proinfiammatorio nelle vie respiratorie della fibrosi cistica Ragioni dello studio È stato riportato che una ridotta espressione della proteina IL-8 è protettivo rispetto alla gravità della progressione della malattia polmonare in pazienti con fibrosi cistica. Abbiamo precedentemente rilevato, da una indagine genotipo-fenotipo su 135 geni candidati della rete di segnali intracellulari pro-infiammatori, che isoforme di fosfolipasi C (PLC) isoforme beta (PLCB) sono in associazione con la progressione della malattia polmonare nei pazienti FC e che la isoforma PLCB3 è coinvolta nell’aumentare l’espressione di IL-8 in cellule epiteliali bronchiali dopo esposizione a P. aeruginosa. Ipotesi e obiettivi L’obiettivo principale di questo progetto è di verificare l’ipotesi che la riduzione dell’attività di isoforme PLCB riduce l’eccessivo rilascio di IL-8, attenuando l’eccessiva risposta infiammatoria in fibrosi cistica senza abolire completamente il suo fondamentale ruolo di difesa anti-infettiva. Metodi Analisi della risposta infiammatoria sono condotte in modelli di cellule epiteliali bronchiali in vitro. Risultati Nel primo anno del progetto abbiamo verificato come le isoforme PLCB1 3 e 4 svolgono un ruolo ridondante e complementare nelle cellule epiteliali bronchiali, rafforzando l’ipotesi di poter ridurre l’eccessiva infiammazione senza annullare la risposta immunitaria anti-infettiva. Poiché avevamo identificato che la variante Ser845Leu è protettiva nei confronti della patologia polmonare dei pazienti fibrocistici, abbiamo iniziato a verificare il suo ruolo nel regolare la funzione di PLCB3. Possibili ricadute per ricerca e clinica La comprensione del ruolo di PLCB in infiammazione polmonare CF preparerà il terreno per trovare nuove molecole anti-infiammatorie per mitigare l’eccessiva infiammazione e il danno tissutale nei polmoni dei pazienti affetti da fibrosi cistica. 31. Phosphodiesterases type-4 (PDE4) as a novel target to reduce neutrophilic lung inflammation in cystic fibrosis Evangelista V1, Romano M2 Lab. di Biologia e Farmacologia Vascolare, Consorzio Mario Negri Sud, Chieti; 2Lab. Medicina Molecolare, Ce.S.I., Università di Chieti-Pescara (FFC Project#21/2011, Concluded) 1 Virgilio Evangelista, primo a sinistra, e il suo gruppo di ricerca Background The respiratory insufficiency represents the major cause of morbidity and mortality in patients with cystic fibrosis (CF). Lung disease develops with time because of neutrophilic inflammation. However, current therapies for 39 CF lack of specific approaches to counteract exaggerated recruitment and tissue damaging activities of neutrophils migrated into the lungs. Hypothesis and objectives The present study was undertaken to test the impact of inhibitors of phosphodiesterases type-4 (PDE4), a class of drugs which is currently tested in clinical trials in patients with chronic obstructive bronchopathy (COPD), on normal and CF neutrophil activities potentially relevant to the pathogenesis of pulmonary disease in CF. Results We showed that selective PDE4 blockade curbed NETs release, preserved morphological integrity and restrained myeloperoxidase into the cytoplasmic granules of healthy or CF neutrophils challenged by bacterial endotoxin for 18 hours. Moreover, PDE4 inhibitor-treated neutrophils, remaining morphologically intact for several hours, underwent physiological apoptosis accompanied by reduced release of Annexin-V-binding microparticles and reduced synthesis of interleukin-8. Selective inhibitors of Src Family Kinases, PI3K-p110β and PI3K-p110δ, but not of PI3K-p110α/γ or PI3K-p110γ reduced neutrophil “nettosis” and protected neutrophils morphological integrity. PDE4 blockade prevented time-dependent phosphorylation of downstream effectors of SFK and PI3K such as Pyk2-Tyr579/Tyr580 and AktSer-473, uncovering a novel mechanism of action of PDE4 inhibitors on “nettosis”. Notably, PDE4 blockade showed higher pharmacological activity in CFTRinh-172-treated respect to untreated normal neutrophils, suggesting an unexpected functional interaction between CFTR and PDE4regulated signalling. Finally, the effect of rolipram, a selective inhibitor of PDE4, was tested in vivo, in a model of acute lung infection by P. aeruginosa in Cftrtm1UNCTgn(FABPCFTR) mice. Measurement of several markers of inflammation and infection did not support an anti-inflammatory effect of rolipram in this model. Spin of for research & clinical purposes Overall our results demonstrate that PDE4 inhibitors sustain biochemical signals that may drive neutrophilic inflammation towards physiological resolution; this strongly supports a role of PDE4 as a novel target to “correct” the neutrophilic inflammation in CF. Fosfodiesterasi tipo-4 come nuovo bersaglio per controllare l’infiammazione polmonare nella fibrosi cistica Ragioni dello studio L’insufficienza respiratoria rappresenta la causa principale di morbidità e mortalità dei pazienti con fibrosi cistica (FC). Il danno polmonare si sviluppa come consequenza di una cronica infiammazione che coinvolge principalmente i leucociti neutrofili. A seguito della migrazione nei polmoni queste cellule si attivano e rilasciano molecole e mediatori che determinano il danno tessutale. Le terapie attuali per la FC mancano di farmaci in grado di controllare l’attività dei neutrofili migrati nel polmone. Ipotesi ed obiettivi L’obiettivo di questo studio era di valutare l’efficacia, in vitro, di inibitori di fosfodiesterasi di tipo-4 (PDE4), una nuova classe di farmaci recentemente approvati per l’uso clinico in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (COPD), nei confronti di neutrofili isolati da soggetti normali e da pazienti con FC. Risultati Abbiamo dimostrato che il blocco selettivo di PDE4 influenza in modo positivo funzioni rilevanti per il determinismo del danno polmonare, sia nei neutrofili di soggetti sani, sia in quelli isolati da pazienti FC. Infatti, gli inibitori di PDE4: i) inibiscono il rilascio di DNA sotto forma di NETs, ii) prevengono la frammentazione e il rilascio di microparticelle infiammatorie, iii) inibiscono la secrezione di mieloperossidasi, che resta confinata nei granuli citoplasmatici, iv) riducono la sintesi di interleuchina-8, v) permettono ai neutrofili di andare fisiologicamente incontro 40 ad apoptosi. Tramite studi biochimici abbiamo identificato il meccanismo d’azione farmacologico degli inibitori di PDE4, mediato dalla inibizione di chinasi della famiglia di Src e di PI3K-β e -δ. Inoltre, abbiamo osservato che l’attività farmacologica degli inibitori di PDE4 appare più marcata nei neutrofili con CFTR disfunzionale rispetto ai neutrofili con CFTR normale, suggerendo una inattesa interazione tra il CFTR e PDE4. Infine abbiamo testato l’effetto del rolipram, inibitore di PDE4, in un modello di infezione acuta da P. aeruginosa in topi geneticamente deficienti di CFTR. La misura di alcuni marcatori non supporta un’azione antiinfiammatoria del farmaco in questo modello. Possibili ricadute per ricerca e clinica I nostri risultati mostrano che farmaci inibitori di PDE4 mediano un segnale biochimico che indirizza l’infiammazione neutrofilica verso una fisiologica risoluzione; questo supporta fortemente un ruolo di PDE4 come nuovo bersaglio per “correggere” l’infiammazione polmonare in FC. 32. Targeting ceramide metabolism as a pharmacological strategy in cystic fibrosis Ghidoni R, Caretti A, Signorelli P Lab Biochemistry and Mol Biology, Dept Medicine, San Paolo Hospital, University of Milan, Milano (FFC Project#22/2011, Concluded) Riccardo Ghidoni e le collaboratrici di laboratorio Background Sphingolipids take part in immune response and can initiate and/or sustain inflammation. Various inflammatory diseases have been associated with increased ceramide content, and pharmacological reduction of ceramide diminishes inflammation damage in vivo. Inflammation and susceptibility to microbial infection are two elements in a vicious circle. Recently, sphingolipid metabolism inhibitors were used to reduce infection. Cystic Fibrosis (CF) is characterized by a hyper-inflammation and an excessive innate immune response, which fails to evolve into adaptive immunity and to eradicate acute infection. This results in chronic infection, lung damage, and patient morbidity. Indeed, the ceramide content in the airway mucosa is higher in CF mouse models and in patients than in control mice or healthy subjects. Methods The potential of the de novo ceramide synthesis inhibitor myriocin in CF therapy was investigated in cells and mice models. Results We treated CF human respiratory epithelial cells with myriocin, an inhibitor of the rate limiting enzyme involved in de novo ceramide synthesis Serine Palmitoyl Transferase (SPT). This treatment resulted in reduced basal, as well as TNFa-stimulated, inflammation. In turn, TNFa induced an increase in SPT in these cells, linking de novo synthesis of ceramide and inflammation in a noxious loop. Furthermore, myriocin-loaded nanocarrier, injected intratrachea prior to P. aeruginosa challenge, allowed a significant reduction of lung infection and reduced inflammation. Conclusions The presented data suggest that de novo sphingolipid synthesis is constitutively enhanced in CF mucosa and that it can be envisaged as pharmacological target for modulating inflammation and restoring effective innate immunity against acute infection. General significance Myriocin stands as a powerful immunomodulatory agent for inflammatory and infectious diseases. Metabolismo di ceramide quale bersaglio farmacologico in fibrosi cistica Ragioni dello studio Gli sfingolipidi partecipano alla risposta immune ed ai processi infiammatori. L’aumento di ceramide è stato associato a malattie infiammatorie e farmaci atti a bloccare aumento di ceramide riducono il danno da infiammazione in vivo. Un circolo vizioso lega l’infiammazione alla suscettibilità alle infezioni microbiche. È stato recentemente dimostrato che inibitori del metabolismo di ceramide riducono l’infezione. La Fibrosi Cistica (CF) è caratterizzata da un’iper-infiammazione e da una alterata riposta innata che non è in grado di esitare in una risposta adattativa né di eradicare l’infezione. Tale condizione comporta infezioni croniche, danno polmonare e mortalità. È stato dimostrato che ceramide si accumula nelle mucose CF, sia nel modello murino sia nei pazienti. Strategia Abbiamo studiato il potenziale ruolo terapeutico di myriocin, un inibitore dell’enzima Serina Palmitoil Transferasi (SPT) che catalizza la reazione di controllo della velocità del processo di sintesi de novo di ceramide, in modelli di CF cellulari e murini. Risultati Cellule CF epiteliali umane trattate con myriocin hanno mostrato una ridotta produzione di mediatori infiammatori sia in condizione basale che dopo stimolazione con TNFa. Viceversa, TNFa induceva un aumento di SPT in queste cellule, legando la sintesi de novo di ceramide al processo infiammatorio. Abbiamo dimostrato inoltre che il trattamento con myriocin, via nanovettori inoculati intratrachea prima dell’infezione con P. aeruginosa, garantiva una significativa riduzione dell’infiammazione e della colonizzazione polmonare batterica. Conclusioni I dati presentati suggeriscono che la sintesi de novo degli sfingolipidi sia costitutivamente aumentata nella mucosa CF e che possa essere considerata un obiettivo terapeutico per modulare l’infiammazione e ripristinare una risposta immune efficace contro le infezioni. Significatività del lavoro La myriocin può essere considerata un immunomodulatore in malattie infiammatorie e infettive quali la fibrosi cistica. 33. Polyethylenimine-engineered respirable particles delivering a decoy oligonucleotide to NF-kB: a novel combination therapy for cystic fibrosis? Quaglia F, Carnuccio R Dipartimento di Farmacia, Università degli Studi di Napoli Federico II, Napoli (FFC Project#23/2011, Concluded) Background NF-κB is a transcription factor playing a key role in lung chronic inflammation and it has been found constitutively activated in CF. The specific inhibition of NF-κB by a decoy oligonucleotides (dec-ODN) delivered through respirable large porous particles (dec-ODN LPP) may be highly beneficial (FFC#5/2007). To optimize pharmacological response, formu- Fabiana Quaglia, al centro, e le sue collaboratrici di laboratorio lations should deliver intact dec-ODN in conductive airways, shield its interactions with lung environment and enhance uptake by lung epithelial cells. Hypothesis and objectives A first goal of the project was the evaluation of in vivo potential of dec-ODN LPP in an animal model of lung inflammation. Then, a further objective was to provide additional properties to decODN LPP through the development of respirable LPP modified with poly(ethyleneimine) (PEI) for dec-ODN pulmonary delivery (LPPPEI). PEI has been selected as candidate in the light of its synergic activity with antibiotics directed against Gram (-) bacteria and potential mucolytic effect. Methods The effects of dec-ODN LPP were investigated in rat model of lung inflammation induced by intratracheal insufflation of LPS from P. aeruginosa. LPPPEI were produced and fully characterized, paying a particular attention to release and aerosolization properties. The effects of LPPPEI on IL-8 and MUC2 expression induced by LPS in CF human bronchial epithelial cells (IB3-1) and human epithelial pulmonary NCI-H292 cells were assessed. As a key factor for further animal study, the persistence of LPPPEI in the lung was preliminary investigated upon intratracheal administration in healthy rats. Results We demonstrated for the first time that dec-ODN LPP allow a prolonged in vivo inhibition of bronchoalveolar neutrophil infiltration as well as cytokine expression induced by LPS as compared with naked dec-ODN. Concerning particle modification with PEI, we found that LPPPEI exerted a temporal control over dec-ODN released amounts, while preserving its integrity, and caused a persistent inhibition of the expression of important pro-inflammatory mediators (IL-8 and MUC2) as compared with naked dec-ODN. Of note, LPP without PEI did not inhibit MUC2 gene expression induced in mucoepidermoid carcinoma cells stimulated with LPS. Finally, we found that LPPPEI persisted in rat lung at 14 days, a factor crucial to the development of sustained release dry powders for dec-ODN inhalation. Spin-off for research & clinical purposes These results prompt us to go in depth into in vitro/in vivo toxicity of LPPPEI and to exploit their potential in CF treatment, with particular regard to further roles of PEI as multipurpose agent. PEI specific role as synergic agent against P. aeruginosa biofilm is under investigation using tobramycin as reference antibiotic. In perspective, PEI-engineered respirable particles for dec-ODN may represent a potential support in CF therapy and move ON inhalation from the laboratory bench to the clinic. Particelle respirabili modificate con polietilenimina per la veicolazione di un oligonucleotide decoy contro il fattore di trascrizione nucleare NF-kB: una nuova strategia per la terapia combinata della fibrosi cistica? Ragioni dello studio NF-κB è un fattore di trascrizione che gioca un ruolo importante nell’infiammazione cronica polmonare ed una sua attivazione costitutiva è stata riscontrata in fibrosi cistica (CF). L’inibizione specifica di NF-κB median- 41 te un oligonucleotide decoy (dec-ODN), una specie di esca molecolare, somministrato direttamente nel polmone mediante particelle respirabili (dec-ODN LPP) (LPP = Lipoproteine) rappresenta un’utile strategia nel controllo dell’infiammazione polmonare (FFC#5/2007). Al fine di ottimizzare la risposta farmacologica, tuttavia, si rendono necessarie formulazioni in grado di rilasciare il dec-ODN intatto nelle vie aeree, proteggerlo dalle interazioni con i fluidi polmonari e migliorarne la penetrazione nelle cellule epiteliali polmonari. Ipotesi e obiettivi Un primo obiettivo di questo progetto era la valutazione delle reali potenzialità delle dec-ODN LPP in un modello di infiammazione polmonare nel ratto. Un secondo obiettivo era, quindi, lo sviluppo di particelle respirabili contenenti dec-ODN potenziate nell’effetto grazie all’aggiunta di poli(etilenimina) (PEI), un eccipiente multifunzionale, il cui uso in FC è particolarmente promettente per la comprovata attività antibatterica verso i Gram (-) e la potenziale attività mucolitica. Metodi Gli effetti delle dec-ODN LPP sono stati investigati nel ratto in un modello di infiammazione polmonare indotta da insufflazione intratracheale di LPS (Lipopolisaccaridi, costituenti della mebrana batterica) derivati da Pseudomonas aeruginosa. Sono state progettate e sviluppate nuove LPP (Lipoproteine) contenenti dec-ODN e PEI (LPPPEI) ottimizzate per il rilascio prolungato del dec-ODN nel polmone. Particolare attenzione è stata dedicata alla valutazione dell’effetto della PEI su proprietà aerosolizzanti e di rilascio del sistema, considerate rilevanti ai fini terapeutici. È stato, quindi, valutato l’effetto delle LPPPEI sull’espressione di alcuni geni pro-infiammatori (IL-8 e MUC2) in cellule epiteliali bronchiali di FC (IB3-1) e cellule mucoepidermiodi epiteliali da carcinoma polmonare (NCIH292) stimolate con LPS da P. aeruginosa. Studi preliminari di persistenza delle LPPPEI nel polmone sono stati condotti dopo insufflazione intratracheale nel ratto sano. Risultati Nell’ambito delle attività di questo progetto, noi abbiamo dimostrato, per la prima volta, che una singola insufflazione intratracheale di LPP che rilasciano dec-ODN causa un’inibizione prolungata dell’infiltrazione broncoalveolare di neutrofili così come dell’espressione di citochine pro-infiammatorie indotte da LPS, rispetto al dec-ODN non veicolato. Inoltre, le LPPPEI sono in grado di inibire in modo prolungato l’espressione di IL-8 e MUC2 in entrambe le cellule epiteliali umane delle vie aeree stimolate con LPS, rispetto al dec-ODN non veicolato. Tuttavia, è importante osservare che le LPP non modificate con PEI non sono in grado di inibire l’espressione del gene MUC2 in cellule mucoepidermiodi epiteliali da carcinoma polmonare, suggerendo un ruolo funzionale della PEI. Inoltre, gli studi di persistenza in vivo delle LPPPEI dimostrano la presenza delle particelle nel polmone fino a 14 giorni, un aspetto considerato cruciale per un sistema a rilascio prolungato. Possibili ricadute per ricerca e clinica Sulla base dei risultati ottenuti, si procederà alla valutazione della sicurezza d’impiego delle LPPPEI sia su cellule bronchiali epiteliali umane di FC che nel ratto e del loro potenziale terapeutico in FC, con particolare riguardo al ruolo della PEI come eccipiente multifunzionale. L’attività antibatterica della PEI verso P. aeruginosa in associazione con tobramicina, quale antibiotico di riferimento, è tuttora oggetto di studio. In prospettiva, le particelle respirabili per il rilascio prolungato di dec-ODN possono rivelarsi un valido strumento di supporto alla terapia della FC. I risultati attesi potrebbero consentire un ulteriore passo in avanti della ricerca verso l’applicazione di oligonucleotidi per inalazione in campo clinico. 34. Host Response to Pseudomonas aeruginosa adaptation during airway chronic infection 42 Cigana C1, Colombo C2 1 Infection and Cystic Fibrosis Unit, Division of Immunology, Transplantation and Infectious Diseases, San Raffaele Scientific Institute, Milano; 2Centro Regionale FC, Fond. IRCCS “Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena”, Milano (FFC Project#20/2011, Concluded) Cristina Cigana, seconda da destra, e il suo team di ricerca Background Advanced CF lung disease is characterized by chronic infections by P. aeruginosa pathoadaptive variants, that are able to escape the immune response. Hypothesis and objectives The hypothesis of this project was that the host response to bacterial phenotypes generated after years of chronic infection in the CF lung causes airways damage. Thus the aims were: 1. to establish the ability of early vs late P. aeruginosa strains to provoke inflammation vs tissue damage in vitro and in mouse models; 2. to correlate airway damage with P. aeruginosa patho-adaptive traits in long term chronic persistence in CF patients. Methods and results A P. aeruginosa early strain of CF origin induced higher levels of inflammatory markers in vitro, while the late clonal strains, isolated after years of colonization from the same patient, stimulated the production of MMP-9, a marker of tissue damage. In the agar-beads model in C57BL/6NCrlBR mice, the early isolate was more virulent and caused death, while only adapted isolates were able to establish long-term chronic infection with a stable bacterial load over the course of three months, suggesting a change in bacterial phenotype. Lung amounts of cytokines/chemokines involved in leukocytes recruitment were lower after infection with late strains compared to early strain, confirming a reduced inflammatory potential, and decreased during the course of P. aeruginosa infection. MCP-1, IL-17, IFN-γ and TNF-α levels remained instead high in infected mice, and this correlated with lymphocytes polarization and tissue damage. Also sulphated glycosaminoglycans (sGAG), MMP-9 and TGF-b were found to be significantly upregulated within the chronically infected mice, likely aggravating airways damages. Similar results were obtained also in gut-corrected CF mice after chronic infection with a P. aeruginosa late strain. To test whether chronic infection might exert polarization of Th17 cells in murine lung, IL-17A-/-, IL-17RA-/- and congenic wt mice were chronically infected with a late strain for 28 days. IL-17 deficiency was associated with increased P. aeruginosa bacterial load, and a reduction of leukocytes recruitment, sGAG and MMP-9. Validation in induced sputa and nasopharyngeal aspirates from CF patients confirmed higher levels of IL-17A in chronically infected patients, while cytokines correlated to the innate immune response and sGAG were elevated both in intermittently and chronically infected patients, in comparison to patients free from P. aeruginosa. Spin-off for research & clinical purposes The results of the project indicate that P. aeruginosa early isolates trigger inflammation, while late adapted strains induce tissue damage, in particular in terms of elevated MMP-9 and sGAG levels, probably through a Th17 response. The validation in induced sputa and nasopharyngeal aspirates from CF patients suggest MMP-9, IL-17 and sGAG as possible targets for therapeutic intervention. Risposta dell’ospite all’adattamento di Pseudomonas aeruginosa durante la colonizzazione cronica delle vie aeree Ragioni dello studio Le infezioni batteriche persistenti sono causate da patogeni in grado di adattarsi all’ospite per ridurre il loro riconoscimento da parte del sistema immunitario. Non è chiaro se questa strategia venga usata anche da P. aeruginosa come meccanismo per la colonizzazione a lungo termine delle vie aeree dei pazienti con fibrosi cistica (FC). Nonostante terapie antibiotiche continue ed aggressive, nelle vie aeree del paziente FC si stabilisce inevitabilmente un’infezione cronica da P. aeruginosa. Ipotesi e obiettivi L’ipotesi del progetto era che i ceppi di P. aeruginosa adattati alle vie aeree FC fossero in grado di eludere il sistema immunitario e al contempo di causare danno al tessuto polmonare. Gli obiettivi specifici erano: 1) stabilire la capacità degli isolati precoci e adattati di P. aeruginosa di indurre infiammazione e danno tissutale nell’ospite in modelli d’infezione cellulare e murino e 2) correlare il danno tissutale delle vie aeree con caratteristiche di adattamento di P. aeruginosa in pazienti FC. Metodi e risultati Ceppi clinici precoci di P. aeruginosa inducono maggiore infiammazione in vitro, mentre ceppi clonali tardivi, isolati dallo stesso paziente FC dopo anni di colonizzazione polmonare, stimolano la produzione di MMP-9, una metalloproteasi coinvolta nel rimodellamento tissutale. In modelli murini di infezione acuta e cronica polmonare, il ceppo precoce è molto virulento e causa mortalità, mentre solo gli isolati tardivi sono in grado di persistere nelle vie aeree fino a tre mesi, suggerendo un cambiamento nel fenotipo batterico. Rispetto al ceppo precoce, questi ceppi tardivi inducono una minore risposta infiammatoria che tende a decrescere durante l’infezione, ad eccezione delle citochine correlate alla polarizzazione linfocitaria e al danno tissutale, che rimangono elevate, soprattutto IL-17. Inoltre, i polmoni murini infetti cronicamente con gli isolati tardivi hanno alti livelli di marcatori di danno tissutale, in particolare glicosamminoglicani solfati (sGAG) e MMP-9. In più, nel modello di infezione polmonare cronica, topi deficienti per IL-17 o per il suo recettore risultano avere non solo minore infiammazione ma soprattutto livelli significativamente minori di sGAG e MMP-9, suggerendo che IL-17 potrebbe essere coinvolta nel danno indotto da ceppi tardivi di P. aeruginosa. Livelli elevati di IL-17 e sGAG sono stati anche misurati negli espettorati e nei lavaggi nasofaringei di pazienti FC colonizzati da P. aeruginosa. Possibili ricadute per ricerca e clinica I risultati del progetto indicano che isolati precoci di P. aeruginosa inducono infiammazione, mentre i ceppi adattati alle vie aeree FC, eludendo la risposta immunitaria, sono responsabili di danno ai tessuti. L’identificazione dei sGAG, MMP-9 e IL-17 come attori nel processo del danneggiamento tissutale apre la strada all’uso di inibitori specifici a scopo terapeutico in FC. SHORT COMMUNICATIONS 2 (COMMENT TO POSTERS) Understanding and treating the CF basic defect 35. The molecular structure and the folding of the whole Cystic Fibrosis Transmembrane Conductance Regulator Moran O, Marasini C, Baroni D, Picco C Istituto di Biofisica, CNR, Genova (FFC Project#4/2012, In progress) Oscar Moran e una collaboratrice Background Cystic fibrosis (CF) is a genetic disease of epithelia, in which the primary defect, a mutation of the CFTR protein, leads to an alteration in the absorption and secretion of fluid in the airways, bacterial colonization with a massive inflammatory process, the loss of lung function, and eventually death. The most frequent mutation in patients, ΔF508, causes defects in the maturation of the protein, which is destroyed before being inserted into the cell membrane. As a therapy for patients with this mutation it has been indicated the use of compounds, known as correctors, that prevent the destruction of ΔF508, allowing it to reach the membrane and to carry out its salt transport function. Hypothesis and objectives The goal is to study the molecular structure of the normal CFTR in different functional states, and compare it with the structure of the protein carrying the mutation ΔF508. Methods The determination of the molecular structure of CFTR at atomic level is inhibited by many technical difficulties that prevent the crystallization of the protein. We are studying the molecular structure of CFTR using methods of small-angle X-ray scattering (SAXS). With this technique, that does not need to apply any particular treatment to the sample, it is possible to have detailed information on the molecular structure of proteins under conditions similar to physiological ones. Results The CFTR, normal or mutated, was expressed from yeast and purified. Protein samples were treated with potentiators and correctors in order to study how these drugs modify the molecular conformation of the mutant. In three synchrotron sessions, we have collected SAXS data to characterise the CFTR, purified or reconstituted in membranes. Spin-off for research and clinical purposes The results obtained will be used to understand the functional mechanisms of the normal CFTR and its pathological alterations caused by the ΔF508 mutation, and to gain information that could be critical for the development of new and better correctors for the pharmacological therapy of the basic defect in CF. 43 La struttura molecolare e la conformazione della proteina coinvolta nella fibrosi cistica (CFTR) Ragioni dello studio La fibrosi cistica (FC) è una malattia genetica degli epiteli, nella quale il difetto primario, una mutazione della proteina CFTR, porta ad un’alterazione nell’assorbimento e secrezione di fluido nelle vie aeree, a colonizzazione batterica con un massiccio processo infiammatorio e alla perdita progressiva della funzione polmonare. La mutazione più frequente nei pazienti, ΔF508, causa difetti nella maturazione della proteina, che viene distrutta prima essere di inserita nella membrana cellulare. Come terapia per i pazienti portatori di questa mutazione è stata indicato l’uso di composti denominati correttori che evitano la distruzione della ΔF508, permettendole di arrivare in membrana ed esercitare la sua funzione di trasporto di sale. Ipotesi e obiettivi L’obiettivo è quello di studiare la struttura molecolare della CFTR normale in diversi stati funzionali e di confrontarla con la struttura della proteina con la mutazione ΔF508. Per questi studi, la CFTR, normale o mutata, è stata espressa in lievito e purificata. Metodi La determinazione della struttura molecolare della CFTR a risoluzione atomica è difficilemente realizzabile a causa di molte difficoltà tecniche che impediscono la cristallizzazione della proteina. Noi abbiamo iniziato a studiare la struttura molecolare della CFTR utilizzando metodi di diffusione di raggi−X a basso angolo (SAXS). Con questa tecnica, che ha il vantaggio di non prevedere nessun trattamento particolare del campione, è possibile avere informazione dettagliata sulla struttura molecolare delle proteine in condizioni simili a quelle fisiologiche. Risultati La CFTR, nativa o mutante, è stata prodotta in lievito e purificata. I campioni di proteina nativa e mutante sono stati trattati con potenziatori e correttori, in modo da esaminare come questi farmaci modificano la conformazione molecolare della proteina. Abbiamo raccolto i dati di SAXS in tre sessioni al sincrotrone (macchina acceleratrice di particelle,ndr), e grazie ad essi caratterizzeremo la CFTR purificata o ricostituita in membrane. Possibili ricadute per ricerca e clinica I risultati ottenuti serviranno a capire i meccanismi di funzionamento della CFTR normale e le sue alterazione patologiche dovute alla mutazione ΔF508, e ad acquisire informazione che potrebbe essere fondamentali per lo sviluppo di nuovi e migliori correttori per la terapia farmacologica del difetto di base nella FC. 36. Development of novel strategies to correct the chloride transport defect in cystic fibrosis Galietta L1, Millo E2 Lab. Genetica Molecolare, Istituto G. Gaslini,Genova, Dipart. Medicina Sperimentale, Lab. Biochimica, Università degli Studi di Genova (FFC Project#2/2012, In progress) 1 2 Background Cystic fibrosis (CF) is caused by mutations affecting CFTR protein, which works in epithelial cells to transport chloride ions. In the lungs, CFTR loss of function causes the impairment of antibacterial defenses. TMEM16A is instead a protein different from CFTR but also expressed in epithelial cells and able to transport chloride. Pharmacological stimulation of TMEM16A could represent an alternative strategy to correct the basic defect in CF. Hypothesis and objectives In our project, we have considered two different targets to develop possible drugs: CFTR and the TMEM16A protein. Methods To target CFTR, we have studied a group of 44 Luis Galietta, in basso a destra, e alcuni collaboratori chemical compounds belonging to the aminoarylthiazole (AAT) family. More than 60 AATs were syntesized and tested on cells expressing the CFTR protein with the deltaF508 mutation. Regarding TMEM16A, we have studied its expression in the human bronchial epithelium and its response to a panel of kinase inhibitors (kinases are intracellular proteins with a variety of regulatory functions). Results The tests with AATs on mutant CFTR have revealed two active compounds. Interestingly, these compounds generate a synergic effect when combined with the investigational drug VX-809. Data obtained so far will be useful to synthesize novel AAT analogs with improved potency and efficacy. The study on TMEM16A has instead revealed that its expression is particularly associated with the production of mucus and occurs in a cell type that is different from the one expressing CFTR. The screening of kinase inhibitors has identified compounds able to modify TMEM16A activity. Spin-off for research & clinical purposes The results obtained in our studies will be useful to develop novel drugs able to correct mutant CFTR or to stimulate the alternative TMEM16A channel. Sviluppo di nuove molecole per la correzione del difetto di trasporto di cloruro nella fibrosi cistica Ragioni dello studio La fibrosi cistica (FC) è causata da mutazioni a carico della proteina CFTR, la cui funzione nelle cellule epiteliali è di trasportare ioni cloruro. Nei polmoni, la perdita di funzione della proteina CFTR compromette le difese antibatteriche. TMEM16A è una proteina diversa da CFTR ma anch’essa espressa nelle cellule epiteliali ed in grado di trasportare cloruro. La sua stimolazione farmacologica potrebbe rappresentare quindi una strategia alternativa per correggere il difetto di base nella FC. Ipotesi e obiettivi Nel nostro progetto abbiamo considerato due bersagli diversi per lo sviluppo di possibili farmaci: la proteina CFTR stessa e la proteina TMEM16A. Metodi Per la proteina CFTR sono stati sintetizzati più di 60 nuovi composti chimici appartenenti alla famiglia degli aminoariltiazoli (AAT). I nuovi AAT sono stati provati su cellule con espressione della proteina mutata deltaF508 alla ricerca di molecole in grado di recuperarne la funzione. Per quanto riguarda TMEM16A, abbiamo studiato la sua espressione nell’epitelio bronchiale umano e la risposta ad un pannello di inibitori di chinasi (le chinasi sono proteine intracellulari dotate di funzioni regolatrici; ndr). Risultati I test con gli AAT sulla proteina CFTR mutata hanno identificato due molecole attive che sono anche in grado di generare un effetto sinergico in combinazione con il farmaco sperimentale VX-809. I dati ottenuti finora serviranno per la sintesi di nuovi AAT dotati di maggiore efficacia ed affinità. Lo studio su TMEM16A ha invece rivelato che l’espressione di questa proteina è particolarmente associata alla produzione di muco ed avviene in un tipo cellulare diverso da quello in cui è espressa la proteina CFTR. Lo screening degli inibitori di chinasi ha permesso l’identificazione di composti che hanno un effetto sull’attività della proteina TMEM16A. Possibili ricadute per ricerca e clinica Le informazioni ottenute serviranno per lo sviluppo di nuovi farmaci in grado di correggere la proteina CFTR mutata o di stimolare il canale alternativo TMEM16A. 37. Modulation of post-translational modification and quality control system as a novel therapeutic strategy for Cystic Fibrosis Pedemonte N Lab. Genetica Molecolare, Ist. “G. Gaslini”, Genova (FFC Project#5/2012, In progress) Nicoletta Pedemonte, a sinistra, e le collaboratrici Background Cystic fibrosis (CF) is a severe hereditary disease caused by mutations that abolish the function of a membrane protein (named CFTR) needed to transport chloride ions. The most frequent mutation in CF patients is the deletion of phenylalanine 508 (F508del). F508del mutation causes two distinct defects leading to a loss of function of the CFTR protein. The most severe defect is the mistrafficking of CFTR that remains trapped in the endoplasmic reticulum and is subsequently degraded. Hypothesis and objectives The trafficking defect can be rescued by molecules called correctors, however, the efficacy of these compounds, on human bronchial cells derived from CF patients, is reduced. The development of new drugs requires a better understanding of the cellular processes responsible for the fate of the mutant protein and its possible rescue. Methods In order to dissect the pathways modulating F508del-CFTR processing/degradation and to identify the proteins playing key roles in the process, we have adopted a functional genomics approach, screening a genome-wide siRNA library. The siRNA library was screened using the as- say based on the halide-sensitive yellow fluorescent protein (YFP) that measures the function of CFTR in the plasma membrane. For the screening, we used the CFBE41o- cell line, with stable expression of F508del-CFTR and the halidesensitive YFP. Results The screening highlighted a list of proteins whose silencing caused a significant rescue of F508del-CFTR activity in CFBE41o- cells. Among the most interesting targets, we found MLLT6, UBXD1 and FAU proteins. MLLT6, also known as Af17, is a transcription factor that upregulates the transcription of the epithelial sodium channel (ENaC) genes. UBXD1 is a VCP-interacting protein that is involved in ER-associated degradation. The exact functions of FAU are poorly understood, it is thought to play a role in ribosome biosynthesis. Studies will continue to characterize interaction and function of these proteins in CFTR maturation/degradation. Spin-off for research & clinical purposes The identification of new proteins and the unraveling of the cellular processes, whose modulation leads to an increased F508del rescue, is of primary importance as it will help in identifying novel targets for treatments with improved efficacy and selectivity. Modulazione delle modificazioni post-traduzionali e dei sistemi di controllo qualità come nuova strategia terapeutica per la fibrosi cistica Ragioni dello studio La fibrosi cistica (FC) è una grave malattia ereditaria causata da mutazioni che provocano la perdita di funzione di CFTR, proteina di membrana finalizzata al trasporto di ioni cloruro. La mutazione più frequente nei pazienti FC è la delezione della fenilalanina 508 (F508del). La mutazione F508del provoca la perdita di funzione della proteina CFTR attraverso due meccanismi diversi, il più grave dei quali è costituito da una perdita di stabilità della proteina appena sintetizzata. Di conseguenza la proteina CFTR con la mutazione F508del viene in gran parte degradata prima ancora che questa raggiunga la membrana cellulare. Ipotesi e obiettivi Il difetto di stabilità può essere trattato con molecole chiamate correttori, tuttavia, l’efficacia di tali composti su cellule bronchiali umane, derivate da pazienti FC, è ridotta. Per sviluppare nuovi farmaci occorre una migliore comprensione dei processi cellulari che determinano il destino della proteina mutata ed il suo eventuale recupero. Metodi Al fine di delucidare i processi che modulano la maturazione/degradazione di CFTR, e di identificare le proteine che vi giocano un ruolo chiave, abbiamo adottato un approccio di genomica funzionale basato sulla interferenza genica mediata da RNA (siRNA=short interfering RNA, RNA ad interferenza breve; ndr). Con questo strumento è stato possibile spegnere selettivamente un gene (e la relativa proteina) per volta, valutandone gli effetti sulla maturazione della proteina CFTR mutata. È stato valutato così il ruolo di 6650 geni umani. Risultati Questo studio ci ha permesso di identificare alcune proteine la cui modulazione permette un maggior recupero della F508del, ad esempio le proteine MLLT6, UBXD1 e FAU. MLLT6 è una proteina che regola l’espressione di altri geni, e gioca un ruolo nella regolazione dell’assorbimento di sodio negli epiteli. UBXD1 è una proteina coinvolta nella degradazione a livello del reticolo endoplasmatico. FAU è una proteina poco conosciuta, probabilmente implicata nella biosintesi proteica.Ulteriori studi sono necessari per caratterizzare il ruolo di queste proteine nella maturazione/degradazione di CFTR. Possibili ricadute per ricerca e clinica L’identificazione di nuove proteine e il chiarimento dei processi cellulari implicati nella maturazione/degradazione di CFTR è di primaria importanza, perché consentirà di definire nuovi bersagli per terapie farmacologiche più efficaci. 45 38. Mechanism of action of trimethylangelicin in rescuing F508del CFTR functional expression Casavola V Department of Biosciences,Biotechnologies,Biopharmaceutics University of Bari -Italy (FFC Project#1/2013, Extension) Background It is believed that a combined action of drugs is required to obtain a good rescue of F508del CFTR: the “correctors” that restore F508del CFTR expression on the cell surface and the “potentiators” that potentiate the activity of F508del CFTR once arrived to the plasma membrane. We previously demonstrated that the psoralen-related compound, 4,6,4’-trimethylangelicin (TMA), strongly potentiates the cAMP/PKA-dependent activation of wt CFTR in airway cells and, recently, we found that long-term incubation with TMA significantly rescues F508del CFTR functional expression to the cell surface of primary and secondary airway CF cell monolayers suggesting that, as observed for other molecules, TMA may act both as potentiator and corrector. Hypothesis and objectives The aim of our study is to elucidate the mechanisms of action of TMA as a corrector. In this regard, we will try to find the target of TMA in the complex processes that permit the F508del CFTR to be folded correctly and, thus, be preserved by the quality control mechanisms that recognize unfolded proteins and target them for degradation. Moreover, we will examine if TMA is also efficient in stabilizing F508del CFTR in the plasma membrane. In this regard we will analyze if TMA, in addition to rescuing the functional expression of F508del CFTR, can restore the cytoskeletal organization that, has been demonstrated to be necessary for CFTR stability on the apical membrane. Lastly we will analyze if TMA may affect the compartmentalization of cAMP/PKA signaling. Essential Methods We will analyze the effect of TMA on: i) F508del CFTR processing efficiency; ii) F508del CFTR stability by analyzing the kinetics of internalization in CF cell monolayers; iii) cortical actin organization and F-actin assembly respectively by biochemical and morphological analyses; iv) cAMP compartmentalization by FRET analysis. Preliminary Results We have observed that pre-incubation with 100nM TMA restablizes the correct F-actin cytoskeletal organization observed in healthy cell. Further, this same treatment also induces the same cAMP cellular compartmentalization as observed in non CF cells. Expected results and their significance Understanding the cellular mechanisms by which TMA treatment is able to rescue both chloride secretion and F508del CFTR stability on the plasma membrane of CF airway cells should provide the basis for optimizing its potential therapeutic development. anche in cellule bronchiolari primarie derivanti da bronchi di pazienti affetti da fibrosi cistica (FC). Obiettivi Il progetto di ricerca si propone di 1) identificare il meccanismo di azione mediante il quale il TMA “preserva” dalla precoce degradazione una frazione della F508del CFTR e ne facilita il trasporto sulla membrana cellulare 2) determinare l’azione del TMA nel ripristinare l’organizzazione citoscheletrica che ha una importante funzione nella stabilizzazione della proteina CFTR sulla membrana e 3) analizzare l’azione del TMA sulla compartimentazione del sistema AMPc /PKA (AdenosinMonofosfatociclico/ProteinKinasiA) attivante la proteina CFTR nella regione di membrana. Metodi Studieremo l’influenza del TMA sui processi di maturazione della proteina mediante metodiche biochimiche ed inoltre studieremo l’efficacia del TMA sul sistema proteico di degradazione mediante tecniche di interferenza genica mediata da RNA. L’effetto del TMA sull’organizzazione citoscheletrica verrà analizzata mediante tecniche biochimiche e morfologiche e l’analisi della compartimentazione del sistema AMPc/PKA verrà effettuata mediante FRET (Fluorescente Resonance Energy Tranfer). Risultati preliminari Abbiamo osservato che la preincubazione con 100nM TMA induce in cellule bronchiolari FC una riorganizzazione del citoscheletro actinico e una compartimentazione dell’AMPc simile a quella riscontrata in cellule “sane”. Risultati Attesi e loro significato Questo studio ci permetterà di valutare l’efficacia del TMA come correttore e di identificarne il meccanismo di azione. Molte delle sperimentazioni verranno condotte anche in cellule FC primarie che hanno specificità funzionali proprie delle cellule bronchiolari umane. La comprensione del meccanismo di azione del TMA rappresenta un passo determinante per un suo potenziale sviluppo terapeutico. 39. ΔF508-CFTR correctors deriving from computational design and from safe natural compounds for a prompt clinical application Mazzei M1, Fossa P1, Pascale M2 1 Dip. Scienze Farmaceutiche, Università di Genova; 2Dip. di Farmacia, Università di Salerno (FFC Project#3/2013, New) Analisi del meccanismo mediante il quale la trimetilangelicina ripristina l’aspressione funzionale della proteina F508del CFTR. Ragioni dello studio Numerosi studi hanno dimostrato che per il ripristino di un livello adeguato di trasporto di cloruro in cellule bronchiolari omozigoti per la F508del CFTR, è necessaria la somministrazione combinata sia di “correttori”, che determinano il ripristino della proteina mutata sulla membrana cellulare, che di “potenziatori” che incrementano il trasporto di cloruro. In precedenza abbiamo dimostrato che la trimetilangelicina (TMA) si comporta come potenziatore del trasporto di cloruro e, recentemente, abbiamo riscontrato che 24 ore di trattamento con 100 nM TMA determina un ripristino dell’espressione funzionale della F508del CFTR in cellule bronchiolari recanti la mutazione F508del. In particolare, l’efficacia del TMA come correttore è stata dimostrata 46 Mauro Mazzei, terzo da sinistra, e il tuo team di ricerca Background Drugs restoring to health CF patients carrying the DF508-CFTR mutation are not currently available on the market. Some substances (“correctors”) can rescue the DF508-CFTR favoring its insertion into the plasma membrane wherein the presence of a “potentiator” is necessary to make the mutant protein fully functional. Hypothesis and objectives The present project aims to find substances that could act as correctors both varying, in a computer-drove way, the molecular structure of known cor- rectors and studying natural products acting as modifiers of mutant CFTR. This latter strategy seems to us of particular value since natural substances as matrine, resveratrol, ascorbic acid, curcumin, quercetin, already utilized for other pathologies, could rapidly get the market providing a relief for CF patients and hampering the progression of the disease. Methods Based on our recent findings, to this group of substances we believe it is possible, , to add ectoine, a nontoxic compound normally used in cosmetics. The ectoine acts as an osmolyte and promotes the production of the Heath Shock Proteins. The ectoine, from our preliminary data, results active at concentrations (5 mM) suggesting the presence of a multiple mechanism of action. Also the dihydroectoine is now in an initial stage of evaluation as corrector. In view of a longer term research aimed at obtaining more specific and more potent correctors than the above mentioned natural products, we applied the result of a computational study which puts in evidence that some correctors have a mutual central structure whereas the lipophilic ending parts of the molecule are subjected to a great variability which deserves a deeper investigation. Results We synthesized some phenylhydrazones analogs to RDR1 corrector: such new compounds are, on epithelial bronchial cells, more active than the parent compound and very similar to the Corr.4a, generally used as reference in many papers in this field. An important aspect of the project is the “in silico” study of CFTR/chaperones/co-chaperones interactions. We have already shown that a minor concentration of HSC70, due to the action of the matrine, played a favorable role in rescuing the DF508-CFTR. Now the research encompasses the computational study of some co-chaperones as BAG1 and CHIP: in particular, from preliminary data, it is possible to speculate that the above mentioned phenylhydrazones, whereas do not find satisfactory binding sites on NBD1/NBD2 domains, could bind to CHIP. Correttori della DF508-CFTR derivanti da disegno computazionale e da composti naturali, classificati come sicuri, per una rapida applicazione clinica Ragioni dello studio Ad oggi, non esistono sul mercato farmaci che curano pazienti FC con mutazione ∆F508. Alcune sostanze (correttori) riescono a salvare la ∆F508-CFTR facendola pervenire sulla membrana plasmatica dove è però necessaria la presenza di un altro farmaco (potenziatore) per renderla funzionale. Ipotesi e obiettivi Il presente progetto si prefigge la ricerca di sostanze che possano agire da correttori sia variando, con l’ausilio del molecular modeling, la struttura di correttori già noti, sia studiando composti naturali agenti sulla CFTR. Quest’ultimo settore ci sembra di particolare valore pratico in quanto sostanze naturali quali la matrina, il resveratrolo, l’acido ascorbico, la curcumina, la quercetina sono tutte sostanze già utilizzate in altre patologie che possono rapidamente raggiungere il mercato contribuendo ad alleviare i sintomi dei pazienti FC e a contenere la malattia. Metodi A tale gruppo di sostanze riteniamo, da una nostra recente ricerca, che si possa aggiungere l’ectoina, sostanza atossica che trova impiego in cosmetica. L’ectoina, da dati preliminari in nostro possesso, sembra agire a concentrazioni tali (5 mM) che fanno prevedere un meccanismo d’azione multiplo. Anche la diidroectoina è in un’iniziale fase di studio. In una ricerca a più lungo termine, che vuole ottenere correttori più specifici e più potenti di quelli prima nominati, abbiamo applicato il risultato di uno studio in silico (su modello compiuterizzato; ndr) che ha evidenziato come in alcuni correttori sia presente una porzione centrale comune mentre le parti terminali lipofile sono soggette ad una maggiore variabilità che deve essere meglio valutata. Risultati Sono stati sintetizzati dei fenilidrazoni analoghi del correttore già conosciuto RDR1, che hanno dimostrato, su cellule bronchiali epiteliali, un’azione simile a quella del Corr.4a (preso come riferimento in lavori sulla FC) e sono risultati più attivi di RDR1. Sono state studiate in silico le interazioni CFTR/chaperoni/co-chaperoni/matrina. La matrina determina una minore concentrazione del chaperone HSC70, e gioca un ruolo favorevole nel salvataggio della DF508-CFTR. Ora la ricerca si allarga allo studio di co-chaperoni quali BAG1 e CHIP: in particolare da dati preliminari presumiamo che i fenilidrazoni sopraddetti, mentre non trovano dei siti di legame adeguati sui domini NBD1/NBD2, si possano legare allo co-chaperone CHIP. 40. The read-through approach for the treatment of cystic fibrosis caused by premature termination codons Borgatti M1, Altamura N2, Bresciani A3 1 Biochemistry and Molecular Biology Department-Ferrara University, Ferrara, Italy; 2Nicola Altamura, Institute of Biomembrane and Bioenergetics, CNR, Bari, Italy; 3IRBM Science Park, Pomezia, Italy (FFC Project#1/2012, In progress) Monica Borgatti, responsabile del progetto Background Nonsense mutations are the leading cause for approximately 30% of inherited diseases, including cystic fibrosis (CF). They generate premature termination codons (PTCs) that cause a premature arrest of translation precluding the synthesis of a full-lenght CFTR protein. Functional consequences of these mutations are often exacerbated by the nonsense-mediated RNA decay pathway (NMD), a translation-linked mechanism able to detect and degrade mRNA carrying PTCs thus preventing, eventually, the synthesis of a truncated partially functional CFTR protein. In the last few years, it has been demonstrated that drugs (like aminoglycoside antibiotics) can be designed and produced to promote ribosomal read-through at PTC such as to restore the synthesis of a full-length CFTR protein. Recently we have set-up a dual luciferase and dual fluorescence reporter systems based on S. cerevisiae suitable to screen molecules with read-through inducing capability. Hypothesis and objectives The rationale of this project is to optimize the ribosomal read-through molecules leading to restoration of CFTR production in cystic fibrosis caused by nonsense mutations. This project will study the development of: (a) Cellular assays based on S. cerevisiae and human cell lines useful to identify novel molecules exhibiting enhanced read-through activity by screening of chemical libraries and commercial aminoglycosides; (b) experimental strategies to reduce NMD mechanism. Methods The read-through screening of the IRBM chemical collection will be carried out in human epithelial cells carrying gene reporter sequences (e.g. luciferase, GFP) with stop codon mutations. The developed CF cell lines carrying stop mutation in CFTR gene will be treated with potential read-through mol47 ecules and the level of CFTR protein, as well as its function, will be analyzed by Western blotting and single-cell fluorescence imaging. Modulation of NMD mechanism will be obtained by using strategies, such as chemical treatment, silencing RNA strategy or transcription factor decoy approach (TFD). Results (a) Development of yeast systems for the readthrough screening: we have constructed a novel system consists of two sequences encoding the fluorescent proteins,yEGFP and Cherry cloned in tandem in phase or interrupted by a stop codon and optimised for the expression in yeast. We have preliminarly evaluate the dual fluorescence system in a read-through assay in the presence of aminoglycosides G418 and Tobramycin. (b) Development of systems based on human cell lines for the identification of potential read-through molecules: we have obtained cellular clones transfected with lentivirus vectors with GFP carrying nonsense mutations. The obtained clones are under investigation for the chemical screening. (c) Biological assays to analyze CFTR in CF cell lines: we are creating lentivirus vector combining EYFP gene reporter (for the CFTR analysis) with CFTR gene with or not stop codons and transfected in human cell line in order to identify the best read-through molecules with restoration of CFTR protein and channel function. Spin-off for research & clinical purposes Pharmacological approach based on molecules able to induce the read-through to restore CFTR production, in CF caused by nonsense mutations, is of great interest. This study may introduce new hopes for the pharmacologic therapeutic treatment of CF. L’approccio read-through per il trattamento della fibrosi cistica causata da mutazioni di stop Ragioni dello studio Le mutazioni di stop introducono codoni di stop prematuro e sono la causa di circa il 30% delle malattie ereditarie, inclusa la fibrosi cistica (FC). Esse generano codoni (frammenti di DNA) che arrestano prematuramente la sintesi della proteina e impediscono che sia prodotta in forma completa. Esiste inoltre un meccanismo di difesa cellulare, noto con il nome di decadimento di mRNA mediato dal non-senso (NMD), per mezzo del quale le cellule degradano i messaggeri che contengono questi codoni di stop prematuro. Negli ultimi anni, farmaci come gli antibiotici amminoglicosidici sono stati utilizzati per sopprimere il blocco prematuro della sintesi proteica mediante un meccanismo detto readthrough (“lettura completa”) in grado di mascherare il segnale di stop prematuro e far riavviare la sintesi di proteina CFTR. Recentemente abbiamo sviluppato modelli basati sui lieviti S. cerevisiae da utilizzare per lo screening di potenziali farmaci con attività read-through. Ipotesi e obiettivi Il nostro progetto prevede di ottimizzare questa strategia sperimentando molecole che agiscono con meccanismo read-through in modelli cellulari aventi mutazioni di stop per la fibrosi cistica. Le molecole readthrough saranno cercate mediante screening di librerie chimiche e di amminoglicosidi già in commercio e saranno sperimentate su cellule di ceppi di lievito modificati o linee cellulari umane contenenti proteine fluorescenti o la proteina CFTR mutata per effetto di mutazioni stop. Inoltre saranno sviluppate strategie per modulare il meccanismo NMD e individuare la migliore combinazione di molecole read-through e modulatori NMD. Metodi La libreria IRBM costituita da composti commerciali sarà analizzata per la ricerca di attività read-through in cellule epiteliali umane recanti geni reporter (luciferasi, GFP) con mutazioni di stop. Nei modelli cellulari recanti il gene CFTR con mutazioni di stop, i livelli di proteina CFTR saranno analizzati mediante Western blotting e la funzionalità mediante tecniche basate sulla fluorescenza. La modulazione del meccanismo NMD sarà realizzata mediante inibitori NMD, silenziamento genico o strategia decoy. 48 Risultati (a) Sviluppo di sistemi basati su cellule di lievito per lo screening di molecole readthrough: abbiamo costruito un nuovo sistema basato su due sequenze che codificano per le proteine fluorescenti yEGFP e Cherry intervallate da un codone di stop e ottimizzate per l’espressione in lievito. Abbiamo utilizzato questo sistema a doppia fluorescenza per validare l’attività read-through degli amminoglicosidi G418 e Tobramicina. (b) Sviluppo di sistemi basati su linee cellulari umane per identificare molecole ad attività read-through: abbiamo ottenuto cloni cellulari trasfettati con vettori lentivirali con GFP (trasportatore genico) e recanti codoni di stop. I cloni geneticamente modificati così ottenuti sono utilizzati per lo screening di nuovi composti ad attività readthrough. (c) Saggi biologici per analizzare l’attività CFTR in cellule CF: stiamo creando un vettore lentivirale che combina il gene reporter EYFP (per l’analisi dell’attività CFTR) con il gene CFTR con o senza mutazioni di stop e trasfettato in cellule umane per identificare le migliori molecule read-through in grado di ripristinare la sintesi di proteina CFTR e della sua funzionalità come canale ionico. Possibili ricadute per ricerca e clinica Questo studio può essere utile per l’identificazione di molecole con attività read-through per il trattamento delle mutazioni di stop in FC. 41. Study of the pathogenetic and therapeutic role of the Epithelial Na+ channel (ENaC) in CF and CF-like disease Lucarelli M1, Bombieri C2, Conese M3 Sez. Biochimica Clinica, Dip. Biotecnologie Cellulari ed Ematologia, Sapienza Università di Roma, Azienda Policlinico Umberto I; 2Sez. Biologia e Genetica, Dip. Scienze della Vita e della Riproduzione, Università di Verona; 3Dip. Scienze Biomediche, Laboratorio di Patologia Generale, Università di Foggia (FFC Project#3/2012, In progress) 1 Marco Lucarelli, a sinistra, e Massimo Conese Background ENaC (Epithelial Na+ channel) is involved, with still undefined mechanisms, in CF and CF-like diseases. The wild-type, but deregulated, ENaC seems a better therapeutic target than the mutated CFTR. Proteolytic activation and epigenetics could play a role both as regulatory mechanism(s) and as therapeutic target(s). Hypothesis and objectives 1) To establish whether, in CF or CF-like diseases, mutations in ENaC genes contribute to the pathogenesis and to the phenotype severity. 2) To analyze the mechanism(s) of coordinated transcription of ENaC genes and of ENaC - CFTR interaction. 3) To characterize the functional effect of the ENaC mutations identified. 4) To evaluate therapeutic approaches of ENaC epigenetic downregulation and activity attenuation. Methods We selected the CFBE41o- as representative of CF epithelial cells and the 16HBE14o- as wild-type counterpart. We evaluated epigenetic-based approaches of ENaC expression downregulation inducing DNA hypermethylation by the use of the S-adenosyl methionine (SAM) and/ or chromatin condensation by using curcumin, an histone acetyltransferases (HATs) inhibitor. We used the camostat mesylate, a low-molecular weight inhibitor of extracellular peptidases, to induce ENaC activity attenuation measured by the fluid absorption assay. For mutational and functional analysis, the sequencing of the 3 ENaC genes were performed and FRT cell clones expressing human ENaC were produced. Results In the CFBE41o- cell line, the treatment with SAM and/or curcumin (especially the combined treatment) appeared to significantly reduce the expression of both SCNN1A and SCNN1B genes. Of note, whatever treatment did not negatively influence CFTR expression. ENaC-dependent fluid absorption was reduced in CFBE41o- by the addition of camostat mesylate to the apical side of the epithelium, in a dose-dependent manner. Moreover, camostat mesylate resulted to be able to significantly reduce the rate of fluid absorption also in Fischer Rat Thyroid (FRT) cells, transfected with the three wild type ENaC subunits. For mutational analysis of ENaC genes and functional characterization of mutations found, preliminarily the case series was enlarged to 80 CF patients with at least one unidentified CFTR mutation. Overall, 15 different sequence variations worth of further analyses and 8 frequent polymorphisms were found. In particular, the p.E438G (SCNN1B), p.S82C (SCNN1B) and p.E197K (SCNN1G) mutations were predicted, in silico, to be probably damaging. We have also been producing FRT cells expressing tagged human ENaC genes as cellular models for the study of CFTR – ENaC interactions and for the functional characterization of selected ENaC mutations. The expression and cellular localization of the 3 ENaC subunits in these FRT cells were studied and verified. Spin-off for research & clinical purposes The possibility of ENaC gene expression modulation by an epigenetic approach arises, as well as that of the activity attenuation of ENaC protein by an inhibitor of extracellular peptidases. Our results also add new insight into CF molecular mechanisms, partially extending the pathogenetic mechanism to ENaC molecular lesions. Abbiamo utilizzato il camostat mesilato, un inibitore a basso peso molecolare delle peptidasi extracellulari, per ridurre l’attività dell’ENaC a livello proteico, misurata come riassorbimento del fluido extracellulare. Per l’analisi mutazionale e funzionale, è stato effettuato il sequenziamento dei 3 geni ENaC e sono stati prodotti cloni cellulari di FRT transfettati con ENaC umano. Risultati Nelle CFBE41o-, il trattamento con la SAM e/o con la curcumina (in special modo il trattamento combinato) riduce in maniera statisticamente significativa l’espressione dei geni SCNN1A e SCNN1B. Inoltre, questi trattamenti non influenzano negativamente l’espressione del CFTR. Il riassorbimento di fluido dipendente dall’ENaC è ridotto dal camostat mesilato in maniera dose dipendente. Il camostat mesilato riduce anche significativamente il riassorbimento di fluido nella linea cellulare FRT, transfettata con le 3 subunità dell’ENaC. Per l’analisi mutazionale dei geni ENaC e la caratterizzazione funzionale delle mutazioni trovate, la casistica è stata preliminarmente estesa a 80 pazienti con FC e almeno 1 mutazione del CFTR non identificata. In totale, sono state individuate 15 diverse variazioni di sequenza valutabili come patogenetiche e 8 polimorfismi. In particolare, le mutazioni p.E438G (SCNN1B), p.S82C (SCNN1B) e p.E197K (SCNN1G) sono state caratterizzate, in silico (su modello compiuterizzato; ndr), come probabilmente patogenetiche. Abbiamo anche originato cellule FRT (Fisher Thiroid Rats, particolari cellule di tiroide di ratto; ndr) che esprimono i geni ENaC umani come modelli cellulari volti sia allo studio dell’interazione CFTR – ENaC che alla caratterizzazione funzionale delle mutazioni trovate. L’espressione e la localizzazione cellulare delle 3 subunità ENaC in queste cellule è stata studiata e verificata. Possibili ricadute per ricerca e clinica Emerge la possibilità di modulare l’espressione dei geni ENaC mediante un approccio epigenetico e di ridurre l’attività dell’ENaC a livello proteico mediante un inibitore delle peptidasi extracellulari. I nostri risultati consentono anche di individuare le lesioni molecolari dell’ENaC come uno dei possibili meccanismi patogenetici di FC. Studio del ruolo patogenetico e terapeutico del canale epiteliale del Na+ (ENaC) nella Fibrosi Cistica tipica e atipica 42. CFTR splicing correction mediated by Exon-Specific U1 small nuclear RNAs (ExSpe U1) Ragioni dello studio Il canale epiteliale del sodio (ENaC) è coinvolto, con meccanismi non ancora chiariti, nella FC tipica e atipica. L’ENaC (wild-type ma non correttamente regolato), sembra essere un target terapeutico migliore del CFTR mutato. L’attivazione proteolitica e la modulazione dell’epigenetica di ENac possono avere un ruolo sia come meccanismi regolatori che come target terapeutici. Ipotesi e obiettivi 1) Stabilire se, nella FC tipica e/o atipica, le mutazioni dei geni ENaC contribuiscono alla patogenesi della FC e alla modulazione della sua gravità. 2) Analizzare i meccanismi della regolazione trascrizionale coordinata dei geni ENaC e dell’interazione ENaC – CFTR. 3) Caratterizzare l’effetto funzionale delle mutazioni dei geni ENaC trovate. 4) Valutare gli approcci terapeutici di repressione epigenetica e attenuazione dell’attività dell’ENaC. Metodi Abbiamo scelto le cellule CFBE41o- come modello di epitelio FC e le cellule 16HBE14o- come controparte wild-type. Abbiamo valutato approcci epigenetici volti alla diminuzione dell’espressione dei geni ENaC, inducendo ipermetilazione mediante l’uso della S-adenosil metionina (SAM) e/o condensazione cromatinica usando la curcumina, un inibitore delle istone acetiltransferasi (HAT). Pagani F CGEB, Trieste (FFC Project#6/2012, In progress) Franco Pagani, primo da sinistra, e i suoi collaboratori Background A significant proportion of disease-causing mutations in CFTR gene affect pre-mRNA splicing, inducing skipping of the exon from the mature transcript. In these 49 cases, a therapeutic splicing rescue that improves exon definition and induces inclusion of the defective exon in the final transcript is expected to correct the basic defect and restore normal CFTR function. Hypothesis and objectives This project aims to explore a novel RNA-based repair strategy for mis-splicing in CFTR gene, based on Exon Specific U1 snRNA (ExSpe U1). ExSpe U1s are modified U1 snRNAs whose specific binding in intronic sequences downstream the 5’ss are able to rescue splicing of defective exons. Methods The study is evaluating the feasibility of this novel strategy considering three complementary research activities that explore: the effect of ExSpeU1s on different CFTR exons, the molecular mechanism of splicing rescue and the rescue at the protein level. Results We have created four minigenes to study corresponding target exons and we show that in two exons definition requires U1 snRNP, a prerequisite for subsequent ExSpeU1 rescue. In parallel, to improve the ExSpeU1 efficacy, we investigated in detail the CFTR exon 12 system where we show that both an Intronic Splicing Silencer and the protein composition of ExSpeU1s concur to the splicing rescue. Lastly, to investigate the ExSpeU1 effect on the CFTR protein function we have created splicing competent minigenes in which ExSpeU1 are able to rescue normal RNA processing. This preliminary data are useful for the identification of those splicing defects that might be corrected by this novel RNAbased therapeutic strategy. Spin-off for research & clinical purposes We made a patent based on Exon Specific U1 snRNA splicing correction. Correzione dei difetti di splicing del gene CFTR attraverso l’utilizzo di piccoli RNA nucleari Ragioni dello studio Una proporzione significativa di mutazioni che causano la fibrosi cistica interessano lo splicing del gene CFTR inducendo salto dell’esone dal trascritto maturo. In questi casi il recupero dello splicing con re-inclusione dell’esone nel trascritto finale sarebbe in grado di correggere il difetto di base e restaurare la normale funzione della proteina CFTR. Ipotesi e obiettivi Questo studio intende esplorare una nuova strategia di riparazione del salto dell’esone del gene CFTR utilizzando degli Exon Specific U1 snRNA (ExSpe U1). Gli ExSpe U1s sono U1 snRNA (small nuclear RNA, ndr) modificati che, attraverso la interazione per complementarietà con sequenze introniche subito dopo il sito di splicing al 5’, sono in grado di recuperare lo splicing corretto di esoni difettivi. Metodi Questo studio sta valutando questa nuova strategia attraverso tre approcci complementari che esplorano l’effetto degli ExSepU1 su diversi esoni difettivi, analizzano il meccanismo molecolare di base e studiano l’effetto a livello proteico. Risultati In questo studio sono stati creati nuovi minigene per diversi esoni e si è dimostrato che alcuni di questi rispondono alla concentrazione di U1 snRNP (small nuclear RiboNucleicParticles; ndr) endogeno, un prerequisito necessario per una loro successiva analisi con gli ExSpeU1s. In parallelo, al fine di migliorare la efficacia degli ExSpeU1s è stato studiato in dettaglio l’esone 12 dove, sia un elemento regolatorio dello splicing (un Intronic Splicing Silencer, o ISS) che alcune proteine che compongono gli ExSpeU1 sono importanti mediatori dell’effetto di recupero dello splicing. Infine, per analizzare l’effetto sulla proteina sono stati creati dei minigeni che regolano la produzione CFTR in base allo splicing. Questi dati sono utili per identificare le possibili mutazioni di splicing che potrebbero beneficiare di questa nuova strategia terapeutica Possibili ricadute per ricerca e clinica Gli ExSpeu1 come molecole in grado di recuperare lo splicing (exon skipping) sono stati brevettati. 50 43. An induced pluripotent stem cell (iPS)based approach for the repopulation and phenotypic correction of cystic fibrosis airway epithelium Loi R Dip. Scienze Biomediche, Unità di Oncologia e Patologia Molecolare, Universitò di Cagliari (FFC Project#2/2013, Extension) Roberto Loi e il suo team di ricerca Background iPS cells hold great promise for future cell therapy approaches in a variety of diseases including cystic fibrosis (CF). The applicability of iPS cells to lung diseases has been severely limited so far by the inability to convert efficiently the iPS cells into mature, differentiated lung epithelial cell lineages. This may be due to the fact that iPS cells retain an epigenetic memory of their pre-reprogramming status i.e. the somatic cells of origin. We speculated that the presence of an epigenetic memory of the cell of origin in iPS cells may facilitate the differentiation of the iPS cells back to cell lineages related with the donor cell. Therefore, iPS cells derived from bronchial cells may be more amenable of differentiation into airway epithelium. We thus derived (grant FFC#3/2010) iPS cells from human primary bronchial epithelial cells, normal and CF ΔF508/ΔF508. Hypothesis and objectives We hypothesize that airwayderived iPS cells will display a greater differentiation potential towards airway epithelial lineages. Main goal is therefore to induce the differentiation of iPS cells derived from human bronchial epithelial cells, normal or CF ΔF508/ΔF508, into mature airway epithelial cells expressing CFTR, in vitro and in vivo. Essential methods We will apply a novel multistep in vitro protocol that allows the differentiation of human iPS cells, normal or CF, into mature airway epithelial cells expressing CFTR. Furthermore, we will administer iPS-derived epithelial cells to recipient nude mice to assess their engraftment in lung epithelium. Preliminary results When compared to iPS cells conventionally derived from dermal fibroblasts, airway-derived iPS cells subjected to a multi-step differentiation protocol, showed a higher differentiation potential towards airway progenitor lineages, with a 15% increase in TTF-1+/SOX2+ proximal airway progenitors, and a 17% increase in TTF-1+/SOX9+ lung multipotent progenitors. Expected results and their significance We expect to generate, both in vitro and in vivo, airway epithelial cells expressing CFTR with a high efficiency. This would indicate that iPS cells specifically derived from airway epithelial cells may be the cell type of choice for future applications to lung diseases and CF. Furthermore, this research will provide a renewable source of patient-specific airway epithelial cells that could be useful for CF lung disease modeling and for the screening of new drugs directed towards aberrant CFTR. Un approccio basato sulle cellule staminali pluripotenti indotte (iPS) per il ripopolamento e la correzione fenotipica dell’epitelio polmonare affetto da fibrosi cistica. Ragioni dello studio Le cellule iPS, o cellule Staminali Pluripotenti indotte, sono cellule staminali generabili a partire da cellule adulte, tipicamente fibroblasti cutanei. Nella fibrosi cistica, una possibile futura applicazione delle cellule iPS è quella mirata al ripopolamento dell’epitelio polmonare con cellule respiratorie derivate dalle iPS, in cui il difetto del gene Cftr sia stato preventivamente corretto. Le nostre conoscenze sulle cellule iPS sono ancora limitate e molta ricerca diretta soprattutto a garantire la sicurezza delle cellule somministrate sarà necessaria prima che si possa arrivare ad una applicazione clinica di queste cellule. È particolarmente difficile far maturare in laboratorio le cellule iPS in cellule dell’epitelio delle vie aeree, probabilmente perchè le cellule iPS mantengono una “memoria” delle cellule da cui sono state generate. Abbiamo perciò ipotizzato che cellule iPS derivate da epitelio bronchiale anzichè da fibroblasti abbiano una maggiore propensione a differenziare in cellule epiteliali delle vie aeree. Perciò abbiamo derivato (Grant FFC#3-2010) cellule iPS a partire da cellule epiteliali delle vie aeree, normali e omozigoti ∆F508. Ipotesi e obiettivo Ipotizziamo che le cellule iPS derivate da cellule dell’epitelio bronchiale abbiano una superiore capacita’ di differenziamento in epitelio polmonare. Il principale obiettivo è di indurne il differenziamento in cellule epiteliali bronchiali mature esprimenti la proteina CFTR, in vitro e in vivo. Metodi Applicheremo un nuovo protocollo per il differenziamento di cellule iPS umane, normali o CF, in cellule epiteliali bronchiali mature. Le capacità di attecchimento di queste cellule nell’epitelio polmonare saranno valutate in vivo i n un modello murino. Risultati preliminari Le cellule iPS derivate da cellule bronchiali hanno mostrato una tendenza al differenziamento in cellule progenitrici immature dell’epitelio bronchiale leggermente superiore rispetto alle cellule iPS derivate da fibroblasti. Risultati attesi e loro significato Ci aspettiamo di generare con un’alta efficienza, sia in vitro che in vivo, cellule epiteliali delle vie aeree esprimenti la proteina CFTR. In questo caso le cellule iPS specificamente derivate da cellule bronchiali potrebbero essere le cellule di scelta per future applicazioni a patologie polmonari. Inoltre, le cellule iPS potrebbero costituire una fonte rinnovabile di cellule epiteliali bronchiali pazientespecifiche, utili per lo screening di nuovi farmaci diretti verso le forme mutate di CFTR. 44. Vessel associated progenitor cells as a promising cell-based approach to treat cystic fibrosis disease Messina G1, Vezzali C1, Antonini S1, Bonfanti C1, Bacchetta R1, Maiuri L2, De Stefano D2, Villella V2 1 Dept. of BioSciences, University of Milan; 2Istituto Europeo di Ricerca per la Fibrosa Cistica-Divisione di Biologia cellulare - Fondazione Centro San Raffaele (FFC Project#5/2013, New) Background Cystic Fibrosis (CF) is the most common autosomal recessive genetic disorder in Caucasian population, caused by mutations in the CFTR gene. Lung disease, characterized by airway obstruction, inflammation and chronic bacterial infection, is the leading cause of death. Advances in the treatments have improved the life expectancy of CF patients, even if lung transplantation still remains the only resolutive option. Cell-based therapies have also emerged as potential Graziella Messina, quinta da sinistra, e il suo gruppo di ricerca novel approach, even if still not efficacious to date. In our lab we isolated an adult vessels-associated progenitor population, named Mesoangioblasts (MABs), that showed an impressive potential in rescuing dystrophic phenotype in different animal models of Duchenne Muscular Dystrophies. Hypothesis and objectives The major aim of this study will be the evaluation overtime of the engraftment of adult mouseMABs transplanted in CF mice, in terms of percentage of cell engrafted and persistence of donor cells in time. As a parallel purpose, mMABs will be studied in terms of their ability to differentiate in epithelial cells and to express functional CFTR in transplanted CF mice, thus resulting in a general amelioration of the pathology. The whole study aims to develop a cell therapy approach for patients affected by CF. Essential methods mMABs will be transplanted in CFTRF508del mice and their engraftment in the airway epithelium followed overtime by histological, immunofluorescences and TEM analysis. Rescue of CFTR function will be evaluated by western blot and by in vivo and ex vivo transepithelial potential difference measurements. Preliminary results Our promising preliminary results show that mMABs engraft lung, tracheal and intestinal epithelium for up to 2 months in healthy mice. In CFTRF508del mice, this engraftment persists even after 1 month and significantly reduces local inflammation. As additional evidences supporting the use of MABs in CF, we observed that mMABs express, in vitro, the CFTR channel, thus making these cells eligible for the cell based therapy of the CF. Expected Results and their significance We expect to deeply characterize mMAB ability to migrate and colonize the epithelium of lungs, trachea and intestine. More importantly, rescue of CFTR functionality will be expected in transplanted CF mice. We are also investigating on mMAB ability to differentiate in epithelial cells and/or to contribute to epithelial stem cell niche, a feature never explored so far, that would make MABs promising for the development of an efficacious in vivo cell therapy for the cure of CF. Progenitori cellulari associati ai vasi come promettente terapia cellulare per la cura della fibrosi cistica Ragioni dello studio La Fibrosi Cistica (FC) è la malattia genetica autosomica recessiva più comune nella popolazione Caucasica, causata da mutazioni nel gene CFTR. Numerosi progressi terapeutici hanno migliorato l’aspettativa di vita dei pazienti affetti da FC, nonostante il trapianto polmonare rimanga ad oggi l’unica opzione risolutiva. Le terapie cellulari stanno emergendo come nuovo potenziale approccio curativo, anche se la loro efficacia nella FC non è ancora stata dimostrata. Il nostro laboratorio ha isolato e caratterizzato dei progenitori cellulari adulti associati ai vasi, i mesoangioblasti (MAB), i quali negli ultimi anni hanno dimostrato un impressionante potenziale nel recupero del fenotipo patologico in 51 diversi modelli animali di distrofia muscolare di Duchenne. Ipotesi e obiettivi Il principale obiettivo di questo studio sarà la valutazione, nel tempo, della capacità di MAB adulti murini (mMAB) di colonizzare, dopo trapianto, l’epitelio delle vie aeree del modello murino CFTRF508del. I trapianti saranno analizzati in termini di percentuale e permanenza nel tempo dei mMAB. Parallelamente, verrà studiata la capacità dei mMAB a differenziare in cellule epiteliali e a esprimere la forma funzionale del CFTR sia in vitro che in vivo. Lo studio mira quindi a valutare il potenziale terapeutico di queste cellule dopo trapianto fornendo quindi i dati necessari per un successivo sviluppo di una terapia cellulare per pazienti affetti da FC. Metodi I mMAB saranno trapiantati in topi CFTRF508del e verrà monitorata nel tempo la loro localizzazione nell’epitelio delle vie aeree, mediante analisi istologiche e di microscopia ad alta risoluzione. Inoltre verrà valutato il recupero della corretta funzionalità e localizzazione del canale CFTR. Risultati preliminari I nostri dati preliminari mostrano che, in seguito a trapianto, i mMAB si localizzano nell’epitelio di polmoni, trachea e intestino di topi sani fino a 2 mesi. In topi CFTRF508del, la presenza dei mMAB persiste anche dopo 1 mese e riduce significativamente l’infiammazione locale. Un’ulteriore evidenza a supporto dell’utilizzo dei mMAB consiste nell’espressione in vitro del canale CFTR, che rende queste cellule elegibili per una terapia cellulare per la cura della FC. Risultati attesi e loro significato I risultati attesi consistono nella completa caratterizzazione della capacità dei mMAB di migrare e colonizzare l’epitelio di polmoni, trachea e intestino. Inoltre è atteso un recupero funzionale del canale CFTR in topi CFTRF508del. Oggetto di studio è anche l’abilità dei mMAB a differenziare in cellule epiteliali e/o di contribuire alla nicchia di cellule staminali residenti, una caratteristica che li renderebbe una popolazione cellulare promettente per lo sviluppo di un’efficace terapia per la cura della FC. 45. CFTR in epithelial organoids: relevance for drug development and diagnosis of cystic fibrosis Melotti P1, de Jonge H2 Centro fibrosi cistica, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona; 2Gastroenterology & Hepatology, Erasmus University Medical Center, Rotterdam (FFC Project#4/2013, New) 1 Paola Melotti, a sinistra, Hugo de Jonge e collaboratrice Background: functional evaluation of the channel defective in CF (CFTR), is required for screening of potential CFTR correctors/potentiators, in particular for preclinical studies and personalized medicine. Moreover it could be a support for diagnosis of atypical cases when sweat and genetic tests are inconclusive. 52 Hypothesis and objectives: setting up organoids preparation from intestinal biopsies in order to provide a model appropriate for evaluating CFTR function in Verona. The study is conducted in collaboration with the research team coordinated by prof. Hugo deJonge, from the Erasmus Medical Center in Rotterdam, NL where Sara Caldrer, , is training, supported by the Italian CF Research Foundation. Material, patients, methods: we will utilize intestinal biopsies collected during endoscopy scheduled for clinical reasons in CF and non CF patients. Stem cells obtained from intestinal biopsies will develop organoids containing an inner cavity surrounded by a monolayer of epithelial cells whose CFTR activity will be detected by agonist-induced swelling using a fluorescent dye. In CF patients swelling will be undetectable. The swelling it is caused by fluid entering into the inner cavity following ion transport through the CFTR channel during its activation. Organoids represent a renewable source of material as they grow incell colture and can be stored at low temperature. Expected results and spin-offs: Setting up organoids colture within the one year time frame allowed by the Italian CF Research Foundation will open several perspectives. Other than making available to Italian researchers a newly developed assay relevant for CF, this study proposes the setting up in Italy of a recent test developed in the Netherlands to complement to other available in Verona for the same patient facilitating diagnosis and functional studies of CFTR for drug development, as well as a personalized medicine in CF CFTR in organoidi epiteliali: rilevanza per lo sviluppo di farmaci e la diagnosi della fibrosi cistica (FC) Presupposti La misurazione della funzione del canale cellulare difettoso in FC (proteina CFTR) risulta necessaria per lo screening di correttori/potenziatori di CFTR, in particolare per gli studi preclinici e della medicina personalizzata oltre che per migliorare le capacità diagnostiche in casi di FC atipica, quando test del sudore e genetico non risultano sufficienti. Ipotesi e obiettivi Messa a punto di preparazioni di organoidi da biopsie intestinali per disporre di un modello in cui poter valutare l’attività di CFTR a Verona facendo riferimento al gruppo di ricerca olandese coordinato dal prof. Hugo deJonge (Erasmus Medical Center, Rotterdam, NL) dove è già iniziato il training della ricercatrice Sara Caldrer, borsista della Fondazione FC. Materiali, pazienti, metodi Saranno utilizzate biopsie dedicate a questo progetto acquisite nell’ambito di indagini endoscopiche programmate per indicazioni cliniche in pazienti affetti o meno da FC. Le cellule staminali prelevate da biopsie intestinali svilupperanno organoidi (strutture delimitate da cellule epiteliali con disposizione lineare precisa attorno ad una cavità centrale, tali da simulare un piccolo organo; ndr) e l’attività di CFTR sarà rilevata mediante colorante fluorescente dal rigonfiamento della cavità. Nei pazienti con FC non è possibile ottenere tale espansione determinata dall’ingresso di liquido in questa cavità, richiamato dal passaggio di ioni che hanno attraversato il canale CFTR durante la sua attivazione. Questi organoidi restano disponibili potendosi rigenerare in laboratorio dove vengono conservati a basse temperature. Risultati attesi e spin-off L’allestimento di organoidi, aspettativa del progetto approvato per un anno dalla Fondazione FC, aprirà diverse prospettive. Questo studio propone infatti l’allestimento in Italia di un recentissimo test messo a punto in Olanda da mettere a disposizione dei ricercatori italiani che si occupano di FC e da affiancare ad altri disponibili a Verona per uno stesso paziente facilitando la diagnosi e studi funzionali di CFTR per lo sviluppo di farmaci, così come una medicina personalizzata in CF. 46. Establishment of a semi-automated evaluation of CFTR function in blood cells for clinical applications Sorio C1, Averna M2, Buffelli MR3 1 Dip. di Patologia, Sez. Patologia generale, Università di Verona, 2Dip. di Medicina Sperimentale, Università di Genova, 3 Dip. Scienze Neurologiche e del Movimento, Università di Verona (FFC Project#6/2013, New) CFTR activity in leukocytes can become a much better accessible functional assay than the ones currently available to establish the diagnosis and monitor the functional activity of CFTR. Once validated this procedure might be utilized for a rapid and minimally invasive CFTR-specific functional assay. This approach, following a successful experimentation, could find applications as a new diagnostic procedure as well as to facilitate the execution of clinical trials that require the evaluation of CFTR expression and/or function. Messa a punto di una procedura semi automatizzata per la misura dell’attività di CFTR nei leucociti umani per applicazioni cliniche Foto a sinistra, Claudio Sorio, primo a destra, responsabile del progetto; foto a destra, Monica Averna, responsabile unità Partner, con un collaboratore Background New pharmacological treatment of CF basic defect is now possible and the future will likely provide the CF community with even more drugs to be utilized in specific subsets of CF patients. Availability of functional tests to predict and evaluate the response of individual patients (the so called personalized medicine) represent a valuable support to ensure a reduced use of animal models for drug development, an even better efficacy of treatment and to contain the costs for the community by providing the best possible drug or drug combination to the individual patient. Hypothesis and objectives We aim to the setup of a minimally invasive, robust and economic assay to evaluate ex vivo, in leukocytes of CF subjects, the activity of CFTR and the response of these cells to drugs targeting the basic defect in CF. Essential methods We will evaluate with a semi-automated platform a group of patients diagnosed with CF and patients carrying mutations of uncertain clinical significance requiring additional functional tests available at CFC. This innovative assay is based on the capability of the florescent protein HS-YFP to modify its light emission as function of iodine concentration in the medium. Iodine can in fact be efficiently transported by CFTR channel in substitution of chloride ions. Preliminary results Preliminary data has shown that HSYFP assay can recognize leukocytes from CF and non-CF individuals. Expected results and their significance Measurement of Ragioni dello studio Nuovi trattamenti farmacologici del difetto di base della Fibrosi Cistica (FC) sono ora possibili e nel futuro probabilmente si potrà fornire alla comunità FC un maggior numero farmaci per sottogruppi specifici di pazienti. La disponibilità di test funzionali per prevedere e valutare la risposta nei singoli pazienti (medicina personalizzata) rappresenta la chiave per ridurre l’uso di modelli animali per lo sviluppo di farmaci, ottenere una migliore efficacia del trattamento e un costo contenuto per la comunità fornendo al paziente il farmaco o la combinazione di farmaci più efficace. Ipotesi ed obiettivi Miriamo ad sviluppare un saggio poco invasivo, robusto ed economico per valutare ex-vivo, nei leucociti dei soggetti FC, l’attività del CFTR e la risposta di queste cellule ai farmaci mirati al difetto di base nella FC. Metodi Vogliamo valutare con una piattaforma semi-automatica un gruppo di pazienti a cui è stata diagnosticata la FC e un gruppo di portatori di mutazioni con significato clinico incerto che richiedono test funzionali addizionali. Questo saggio innovativo è basato sulla capacità della proteina HS-YFP di modificare l’emissione di luce in funzione della concentrazione di iodio. Lo iodio viene fornito nel test sperimentale potendo essere trasportato del canale CFTR in sostituzione degli ioni cloro. Risultati preliminari Abbiamo dimostrato che è possibile distinguere globuli bianchi di individui con FC e individui normali utilizzando il saggio della fluorescenza con la proteina HS-YFP. Risultati attesi e loro significato La misurazione dell’attività CFTR nei globuli bianchi può diventare un saggio maggiormente accessibile rispetto a quelli attualmente disponibili per diagnosticare e monitorare l’attività funzionale del CFTR. Una volta validata questa procedura sarà possibile utilizzarla per un saggio rapido e poco invasivo di valutazione della funzione di CFTR. Questo approccio, se verrà valutato positivamente, potrebbe trovare applicazioni come nuova procedura diagnostica di supporto oltre che rispondere a quesiti clinici che richiedono la valutazione dell’espressione e/o funzione di CFTR. PLENARY SESSION 5 New aspects of inflammation 47. Metalloproteases released by Pseudomonas aeruginosa clinical strains as virulent factors in CF: clinical correlations and chemical modulators Bergamini G1, Melotti P2 1 Dip. Patologia e Diagnostica, Sez. Patologia Generale, Università di Verona; 2Centro Regionale Fibrosi Cistica, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona (FFC Project#7/2012, Concluded) 53 Gabriella Bergamini, a destra, e una collaboratrice Background and aims Pseudomonas aeruginosa (Pa) is the most common virulent pathogen of cystic fibrosis (CF). We focused our attention on members of the metalloprotease family of bacterial enzymes (MP). The modulation of Pa virulence factors such as MPs was suggested as mechanism for azithromycin (AZM) beneficial effects in CF patients. We plan to develop a highly reproducible and easy method to detect MP activity in Pa clinical strains and establish the sensitivity of it to AZM . Methods The method based on the flow cytometric assay with fluorochrome-labeled substrate (FITC-gelatin) coated microspheres will allow to evaluate MP activity in supernatants from strains isolated from the airways of CF patients featuring sporadic or chronic colonization. Then we would like to study the efficacy of AZM in all strains both sporadic or chronic capable to release MPs. Afterwards we are going to study the MP activity in a large number of sputum from CF patients featuring sporadic or chronic colonization. Results We have investigated MP activity in CM derived from 136 bacterial isolates classified as sporadic and 134 defined as chronic. In 100 of 136 of the sporadic strains we detected MP activity (73%) while this was true only for 70 of 134 (52%) among the chronic strains (p<0.0001, Fisher’s exact test). We also evaluated the efficacy of AZM on MPs released by Pa clinical strains both sporadic and chronic. AZM treatment induced decrease of MP activity in 76 of 91 (83%) of Pa strains defined as sporadic. AZM had a similar effect only on 28 of 56 chronic strains capable to release MPs (50%) (p<0.0001, Fisher’s exact test). Using the FITC-gelatin coated on polystyrene microspheres we first measured the metalloprotease activity in the cell-free sputum from CF patients featuring Pa chronic colonization being untreated or treated with AZM (n=37). A strong decrease of the fluorescent signal on gelatin-coated beads was detected in both conditions (76,4% reduction average based on MFI values, for n=14 untreated patients, 74,9% reduction for n=23 AZM- treated patients). Conclusion The presence of this specific MP in the supernatants sputa could suggest that bacterial MP strains are indeed released by Pa in the lung microenvironment and might contribute, along with leukocyte-derived enzymes, to lung damage in CF patients The method available to measure their activity is sensitive and reproducible, has a high dynamic range, and allows a simple data interpretation. AZM treatment decreases MP activity to a greater extent in clinical sporadic clones of Pa than in chronic isolates. e semplice per rilevare l’attività MP in ceppi clinici Pa e stabilire la loro sensibilità a AZM. Metodi Il metodo, basato sull’analisi al citofluorimetro di microsfere rivestite dal substrato delle MP legato a FITC-gelatina permetterà di valutare l’attività di MP in supernatanti di ceppi isolati da pazienti FC affetti da colonizzazione sporadica o cronica. È nostra intenzione anche studiare l’efficacia di AZM in tutti i ceppi sia sporadici che cronici in grado di rilasciare MP. In seguito analizzeremo l’attività MP in espettorati di pazienti FC affetti da colonizzazione sporadica o cronica. Risultati Abbiamo quindi studiato l’attività MP in surnatanti derivati da 136 isolati batterici classificati come sporadici e 134 definiti come cronici. In 100 dei 136 dei ceppi sporadici abbiamo rilevato l’attività MP (73 %), mentre questo si verifica solo in 70 dei 134 (52 %) dei cronici (p < 0,0001, test esatto di Fisher). È stata anche valutata l’efficacia di AZM sulle MP rilasciate dai ceppi sia sporadici che cronici. Il trattamento con AZM induce una diminuzione dell’attività MP in 76 dei 91 (83 %) ceppi sporadici . Il farmaco ha un effetto simile solo su 28 dei 56 ceppi cronici in grado di rilasciare MP (50 %) (p <0,0001, test esatto di Fisher). Utilizzando le microsfere rivestite da gelatin-FITC abbiamo misurato l’attività MP nell’ espettorato di pazienti FC caratterizzati da una colonizzazione cronica di Pa trattata o meno con AZM (n = 37). Una forte diminuzione del segnale fluorescente è stata rilevata in entrambe le condizioni ( riduzione media 76,4 % sulla base di valori di MFI per n = 14 pazienti non trattati , riduzione del 74,9 % per n = 23 pazienti trattati con AZM). Conclusioni La presenza di MP nei surnatanti di espettorati dei pazienti FC potrebbe suggerire che le MP rilasciate dai batteri contribuiscano,, insieme con gli enzimi derivati da leucociti , a danneggiare il polmone del paziente. Il metodo da noi messo a punto per valutare l’attività di MP è sensibile e riproducibile. Il trattamento con AZM diminuisce l’attività MP negli esperimenti su ceppi clinici sporadici di Pa (meno su ceppi cronici); nei campioni di espettorato di pazienti con colonizzazione cronica da Pa la diminuzione di fluorescenza dovuta alla presenza di MP si verifica sia in presenza che in assenza di azitromicina ma occorre una casistica più ampia per risultati più avanzati. 48. The role of vascular endothelium in cystic fibrosis inflammation · 1 Romano M1, Totani L2, Marchisio M3, Moretti P4 Dip. Scienze Biomediche, Università Chieti-Pescara, Lab. Medicina Molecolare; 2Dip. Farmacologia Traslazionale, Consorzio “Mario Negri” Sud, Chieti; 3Dip. Medicina e Scienze dell’Invecchiamento, Università Chieti-Pescara; 4 Centro FC, Teramo (FFC Project#17/2012, Concluded) 1 Metalloproteasi rilasciate da ceppi clinici di Pseudomonas aeruginosa quali fattori di virulenza in FC: correlazioni cliniche e modulatori chimici. Ragioni dello studio e obiettivi Pseudomonas aeruginosa (Pa) è l’agente patogeno virulento più comune della fibrosi cistica (FC). Noi abbiamo deciso di studiare gli enzimi definiti metalloproteasi (MP). La modulazione di fattori di virulenza di Pa quali le MP è stata proposta come possibile causa degli effetti benefici dell’ azitromicina (AZM) in pazienti FC. Il nostro studio permetterà di sviluppare un metodo riproducibile 54 Mario Romano, seduto al centro, e il suo gruppo di ricerca Background Neutrophilic inflammation is a key pathogenetic mechanism of cystic fibrosis (CF) lung disease. The vascular endothelium represents the first barrier for neutrophils in their path to the airways. If dysfunctional, endothelium may allow unchecked leukocyte extravasation and tissue accumulation. It may also release chemokines that promote leukocyte recruitment and thus inflammation. Hypothesis and objectives Within the view that CF is a systemic disease affecting cells of the immune inflammatory response, we hypothesize that the vascular endothelium is dysfunctional in CF. Main objectives of our study are to uncover: 1. The impact of CFTR dysfunction on endothelial cell barrier function and activities related to inflammation 2. Mechanisms of endothelial responses to CFTR dysfunction 3. The clinical significance of monitoring circulating endothelial events 4. Correctors of endothelial dysfunction in CF Methods Flow cytometry, confocal microscopy, siRNA, western blotting Results To obtain cellular models to study the vascular endothelium within the context of CF lung disease, we isolated pulmonary artery endothelial cells (PAEC) from non-CF and CF vessels and setup a CFTR siRNA protocol. CFTR blockade in umbilical vein endothelial cells (HUVEC) as well as in PAEC exposed to inflammatory cytokines and subjected to physiological shear stress to mimic in vivo conditions, determined dramatic morphological changes, characterized by non-apoptotic membrane blebbing localized at the apical surface and the cellular edges, which resulted in shrinking and cell detachment from the substrate, dismantling of cellcell contacts and widening of inter-endothelial spaces. This was associated with alteration of VE-cadherin and p120-catenin membrane distribution as well as with Paxillin localization in the bleb neck. CFTR blockade also suppressed nitric oxide generation and stimulated the release of IL-8 as well as of microparticles (MP) from endothelial cells. CF patients presented increased levels of circulating endothelial cells and of endothelial-derived microparticles. Notably, agents that increase cAMP levels, in particular the combination of phosphodiesterase inhibitors and β2-adrenergic agonists prevented a number of dysfunctional responses of endothelial cells to CFTR inhibition. Spin-off for research & clinical purposes These results uncover novel mechanisms of CF inflammation as well as potential biomarkers and innovative therapeutic approaches to CF lung disease. Il ruolo dell’endotelio vascolare nell’infiammazione della fibrosi cistica · 1 Ragioni dello studio L’infiammazione è un meccanismo chiave nella malattia respiratoria della fibrosi cistica (FC). Le cellule endoteliali che rivestono i vasi sanguigni rappresentano la prima barriera che i globuli bianchi neutrofili incontrano nel loro tragitto verso le vie respiratorie dove rivestono un ruolo importante nello sviluppo dell’infiammazione. Un endotelio mal funzionante potrebbe permettere quindi un passaggio di queste cellule e il loro accumulo nelle vie respiratorie, oltre che rilasciare sostanze che attirano i globuli bianchi e promuovono l’infiammazione. Ipotesi e obiettivi Ipotizziamo che l’endotelio vascolare sia mal funzionante nella FC. Ci proponiamo di determinare: 1. L’impatto di CFTR disfunzionale su attività dell’endotelio legate all’infiammazione. 2. Meccanismi delle risposte dell’endotelio a CFTR disfunzionale. 3. Il significato clinico della presenza di cellule endoteliali nel sangue. 4. Correttori della disfunzione endoteliale nella FC. Metodi Citofluorimetria, microscopia confocale, siRNA, western blotting. Risultati Al fine di ottenere modelli di studio per l’endotelio nella FC, abbiamo isolato cellule endoteliali dalle arterie polmonari (PAEC) normali e FC. Abbiamo inoltre messo a punto un sistema di inibizione della produzione di CFTR mediante siRNA (short interfering RNA= RNA ad interferenza breve; ndr). Il blocco del CFTR in cellule endoteliali dei cordoni ombelicali (HUVEC) e in PAEC esposte a agenti infiammatori e poste in un sistema che mima il flusso ematico, ha provocato notevoli alterazioni della morfologia di queste cellule fino alla rottura dei ponti che le tengono unite e alla perdita di coesione dello strato da loro formato a protezione dei vasi, con emissione di piccole porzioni di cellule definite microparticelle. Abbiamo inoltre osservato che il blocco della funzione di CFTR nelle cellule endoteliali si associa al rilascio di sostanze pro-infiammatorie e al blocco del rilascio di sostanze anti-infiammatorie. I pazienti con FC presentano elevati livelli di cellule endoteliali e di microparticelle nel sangue. Infine, abbiamo osservato che alcuni farmaci sono in grado di correggere le alterazioni indotte dalla disfunzione di CFTR nelle cellule endoteliali. Possibili ricadute per ricerca e clinica Crediamo che i nostri risultati ci possano aiutare a comprendere meglio le cause della infiammazione polmonare nella FC, oltre che a individuare nuovi marcatori di malattia e terapie anti-infiammatorie. SHORT COMMUNICATIONS 3 (COMMENT TO POSTERS) More about inflammation 49. Role of high affinity zinc transporters in Pseudomonas aeruginosa ability to colonize the inflamed cystic fibrosis lung Battistoni A Dip. Biologia, Università Tor Vergata, Roma (FFC Project#13/2012, In progress) Background Transition metals play key roles in bacterial physiology and, therefore, vertebrates adopt a series of strategies aimed at making metals unavailable to pathogens. Recent studies have made clear that the release of antimicrobial metal-sequestering proteins has an important role in Andrea Battistoni, primo a destra, e il suo gruppo di ricerca 55 the inflammatory response aimed at the control of bacterial pathogens. One of these proteins is Calprotectin (CP), a zinc and manganese-sequestering protein released by neutrophils at sites of infection. The ability of various pathogens to resist to CP depends on their ability to produce the high affinity zinc transporter ZnuABC. Hypothesis and objectives we hypothesize that P. aeruginosa must be able to employ strategies to counteract calprotectin-induced metal starvation and efficiently colonize the CF lung, as CP is highly abundant in pulmonary secretions. In this context, our goals are: 1) To characterize the zinc import apparatus of P. aeruginosa and bacterial responses to zinclimiting conditions; 2) to evaluate if zinc uptake mechanisms are key to P. aeruginosa ability to colonize the CF lung and resist to the zinc sequestering activity of CP. Methods We are addressing the mechanisms of zinc uptake in Pseudomonas by different approaches, including: the construction and characterization of mutant strains lacking genes encoding for zinc transporters; the analysis of transcriptomic, proteomic and ionomic responses to zinc deprivation; in vivo infections in mice. Results Inactivation of the major zinc uptake systems (ZnuABC and HmtA) does not affect P. aeruginosa growth in metal-poor environments. Even if zinc shortage induces trascriptomic and proteomic alterations, the intracellular content of zinc is not changed in the mutant strains. Moreover, Pseudomonas displays a considerable resistance to CP. These observations suggest that P. aeruginosa possesses additional metal uptake systems which compensate for the absence of known zinc uptake transporters, confirming the importance of zinc for this microorganism. Despite such an extraordinary resistance to zinc limitation, mutants lacking ZnuABC show clear defects in the production of alginate. Spin off for research & clinical purposes In the light of recent studies showing that it is possible to pharmacologically target zinc homeostasis in pathogenic microorganisms, the elucidation of the role of zinc in the host-P. aeruginosa interaction may be useful to identify novel strategies to combat this pathogen. Ruolo dei trasportatori di zinco ad alta affinità nella capacità di Pseudomonas aeruginosa colonizzare il polmone infiammato tipico della fibrosi cistica. Ragioni dello studio I metalli di transizione hanno un ruolo chiave nella fisiologia batterica. Studi recenti hanno chiarito che il rilascio di proteine antimicrobiche capaci di sequestrare metalli è parte integrante dei meccanismi antiinfiammatori mirati al controllo dei patogeni da parte dell’ospite. Una di queste proteine rilasciata dai neutrofili nei siti di infezione è la calprotectina (CP), capace di sequestrare zinco e manganese. La resistenza di vari patogeni alla CP dipende dalla loro capacità di produrre il trasportatore di zinco ZnuABC. Ipotesi e obiettivi Ipotizziamo che, per colonizzare in modo efficiente il polmone dei pazienti FC , P. aeruginosa debba adottare strategie volte a controbilanciare la carenza di zinco indotta dalla CP, una delle proteine più abbondanti nelle secrezioni polmonari. In questo contesto, i nostri obiettivi sono: 1) caratterizzare l’apparato di importo dello zinco di P. aeruginosa e le risposte batteriche a condizioni di carenza di zinco; 2) valutare il ruolo dei meccanismi di acquisizione dello zinco nella capacità di P. aeruginosa di colonizzazione il polmone e resistere all’azione della CP. Metodi Stiamo indagando i meccanismi di assorbimento di zinco in Pseudomonas tramite: la costruzione e caratterizzazione di ceppi privi di geni che codificano per trasportatori di zinco; l’analisi delle risposte trascrittomiche, proteomiche e ionomiche alla privazione di zinco; infezioni in vivo in modelli murini. 56 Risultati L’inattivazione dei principali trasportatori di zinco (ZnuABC e HmtA) non influenza la crescita di P. aeruginosa. Anche se la carenza di zinco induce alterazioni trascrittomiche e proteomiche, il contenuto intracellulare di zinco non è modificato nei ceppi mutanti. Inoltre, Pseudomonas è estremamente resistente alla CP. Queste osservazioni suggeriscono che P. aeruginosa possieda ulteriori sistemi di acquisizione di zinco che compensano l’assenza dei trasportatori già noti, così confermando l’importanza dello zinco per questo microrganismo. Nonostante questa resistenza alla carenza di zinco, i mutanti privi di ZnuABC mostrano difetti nella produzione di alginato. Possibili ricadute per ricerca e clinica Alla luce di recenti risultati che hanno dimostrato che è possibile sviluppare strategie farmacologiche che interferiscono con l’omeostasi dello zinco, chiarire il ruolo dello zinco nell’interazione tra P. aeruginosa ed il suo ospite sarà utile per identificare nuove strategie per combattere questo patogeno. 50. Structure-activity relationships (SAR) of neoglycoconjugates derived from deoxynojirimycin as possible therapeutic agents for cystic fibrosis lung disease, by modulating the metabolism of sphingolipids Dechecchi MC1, Becq F2 Lab. Patologia Molecolare, Laboratorio Analisi AOUI, Verona), 2Inst. Physiologie et Biologie Cellulaires, Universitè de Poitiers, France (FFC Project#14/2012, In progress) 1 Foto a sinistra, Maria Cristina Dechecchi, a destra, responsabile del progetto; Foto a destra, Frederic Becq, al centro, responsabile Unità partner Background Recent findings suggest that lung inflammation in CF may be at least partly corrected by interfering with sphingolipid (SL) metabolism. Under a previous FFC grant we demonstrated that the iminosugar, N-butyl deoxynojirimycin (NB-DNJ, Miglustat) produces an anti-inflammatory effect in vitro and in vivo, reduces the P.aeruginosa-induced immunoreactive ceramide and restores F508del CFTR function. Hypothesis and objectives Miglustat inhibits different enzymes involved in SL metabolism that could lead to eventual off-target effects, rising concerns about the efficacy of the treatment. Therefore we need to address research toward the pathways that are impacted by miglustat, to facilitate the design of more potent derivatives for CF lung disease. Our preliminary results, suggest that non-lysosomal b-glucocerebrosidase (GBA2), affecting the signal transduction pathways coupled to SLs, could be at least one of the molecular targets of the anti-inflammatory effect of miglustat. A library of neoglycoconjugates derived from the lead compound deoxynojirimycin with an adamantane (AMP-DNJ) mojety, has been synthesized and characterized for biological activity. This study is aimed to perform a SAR on these compounds as antiinflammatory agents by modulating SLs. Methods The first year has been focused mainly on the: a) role of GBA2 on the inflammatory response to P.aeruginosa in CF bronchial cells; b) measurement of activities of enzymes involved in SL metabolism; c) measurement of ceramide concentration; d) screening of AMP-DNJ conjugates. Results in CF bronchial epithelial cells infected by P.aeruginosa, we have found a relevant inhibition of IL-8 expression associated with a down-regulation of GBA2 and provided evidence that GBA2 activity is reduced by Miglustat; thus it is involved in the anti-inflammatory effect of Miglustat and other DNJ derivatives, likely decreasing ceramide concentration through inhibition of GlcCer hydrolysis. SAR performed during the first year indicates that the shorter AMPDNJ conjugates # 14 and #15 are effective in reducing the expression of IL-8 mRNA. Spin-off for research & clinical purposes The anticipated output of this study is to develop powerful DNJ derivatives that could provide novel therapeutic options for CF lung inflammation and to generate knowledge about relevant targets, pathways and chemical structures that may be used as starting points for a drug discovery campaign. Relazione struttura-attività (SAR) di nuovi glicoconiugati, derivati da deoxynojirimicina, che agiscono sul metabolismo degli sfingolipidi come possibili farmaci per la malattia polmonare in fibrosi cistica Ragioni dello studio Studi recenti suggeriscono che l’infiammazione polmonare in FC potrebbe essere normalizzata, almeno in parte, interferendo con il metabolismo degli sfingolipidi (SLs), lipidi critici in molte malattie polmonari. Grazie ad un precedente finanziamento della FFC, abbiamo dimostrato che l’imino zucchero n-butil deossinoirimicina (NB-DNJ, Miglustat) produce un effetto anti-infiammatorio in vitro e in vivo, riduce l’accumulo dello SL ceramide indotto da P. aeruginosa e corregge la funzione della proteina mutata CFTR F508del. Ipotesi e obiettivi L’attività del Miglustat su differenti enzimi coinvolti nel metabolismo degli SLs potrebbe avere effetti collaterali indesiderati, limitandone la possibilità di utilizzo. Quindi la ricerca va indirizzata verso i bersagli molecolari del miglustat in modo da sviluppare composti più specifici e con effetti avversi limitati. I nostri risultati preliminari suggeriscono che la b-glucocerebrosidasi non-lisosomiale (GBA2), coinvolta nel segnale di membrana associato agli SLs, potrebbe essere un bersaglio dell’effetto anti-infiammatorio del Miglustat. Partendo dal composto DNJ è stata prodotta una serie di nuovi imino zuccheri, coniugati ad adamantina (AMP-DNJ), caratterizzati in termini di attività biologica. Con questo progetto intendiamo studiare la relazione tra struttura ed attività (SAR) di questi composti, come possibili antiinfiammatori, modulando le ceramidi. Metodi Il primo anno è stato focalizzato su: a) ruolo di GBA2 nella risposta infiammatoria a P. aeruginosa in cellule epiteliali bronchiali; b) misura di attività enzimatiche del metabolismo degli SLs; c) misura della concentrazione di ceramidi; d) analisi dei composti derivati da AMP-DNJ. Risultati Abbiamo dimostrato una diminuizione della risposta infiammatoria associata al silenziamento di GBA2 e una inibizione dell’attività di GBA2 da Miglustat. Quindi l’effetto anti-infiammatorio può essere dovuto ad una riduzione di ceramide, conseguenza dell’inbizione dell’idrolisi di glucosilceramide da GBA2. L’analisi SAR indica che che i composti più corti #14 e #15 sono efficaci nel ridurre la chemochina IL-8. Possibili ricadute per ricerca e clinica I risultati di questo studio possono portare ad individuare nuovi derivati di DNJ in grado di ridurre specificamente l’infiammazione polmonare FC. Questa ricerca avrà ricadute sulla identificazione di alcuni possibili bersagli molecolari e strutture chimiche rilevanti tali da rappresentare in futuro il punto di partenza per la scoperta di nuovi farmaci. 51. The Heme-oxygenase 1 (HO-1) as modulator of Cystic Fibrosis lung disease Raia V1, Bruscia E2, Maiuri L2 1 Department of Pediatrics, Federico II University; Naples; 2 European Institute for Research in Cystic Fibrosis (IERFC), San Raffaele Scientific Institute; Milan (FFC Project#15/2012, In progress) Da sinistra, Valeria Raia, responsabile del progetto; Luigi Maiuri, responsabile unità Partner, con alcune collaboratrici Background In Cystic Fibrosis (CF)-affected lungs the primary defect is the salt and water imbalance across the cells that line the airway that leads to impaired mucus clearance. This leads to the perturbation of important cellular mechanisms, as oxidant generation, contributing to lung environmental changes. It is believed that these changes may favor the deleterious chronic bacterial colonization in the lung of CF patients. Hypothesis and objectives We have discovered that an important protective cellular response (heme-oxygenase-1/ carbon monoxide) that is normally increased in non-CF lungs exposed to bacteria, virus and other stressor, is inefficiently induced in the lungs of CF patients as a consequence of defective CFTR function. Thus, our aim is to investigate the correlation between this dysfunction and CF lung inflammation, and assess whether restoration of such a protective response may exert beneficial effects. Methods We used different in vitro and in vivo models of CF (either F508del-CFTR homozygous or CFTR -/-) to test whether reduced induction of the HO-1/CO pathway could contribute to CF-related oxidative stress and hyper-inflammation and whether pharmacological or genetic reconstitution of HO-1 response can ameliorate such CF-related pathways. We also tested FDA approved drugs that act stimulating endogenous HO-1 activity. Results We have previously reported that TLR4 signaling is increased in LPS-stimulated CF macrophages (MFs), contributing to the robust production of proinflammatory cytokines. The HO-1/CO pathway modulates cellular redox status, inflammatory responses, and cell survival. The HO-1 enzyme, together with the scaffold protein caveolin 1 (CAV-1), also acts as a negative regulator of TLR4 signaling in MFs. In the first year of this project, we have demonstrated that in LPSchallenged CF MFs, HO-1 does not compartmentalize normally to the cell surface and instead accumulates intracellularly, leading to decreased CAV-1 expression. Overexpressing HO-1 or stimulating this pathway by means of CO-releasing molecules enhance CAV-1 expression in CF MFs. Consistent with the restoration of HO-1/CAV-1-negative regulation of 57 TLR4 signaling by either genetic or pharmacological inducers, leads to decreased inflammatory response of CF MFs and CF mice treated with LPS . In conclusion, our results demonstrate that the counter-regulatory HO-1/CO pathway is defective in CF MFs and can exacerbate the inflammatory response to LPS through a CAV-1-dependent mechanism. Spin-off for research and clinical purposes At the end of this study, we aim to understand whether modulation of this protective response can be considered a potential therapeutic intervention for CF patients. L’eme-ossigenasi 1(HO-1) come modulatore della patologia polmonare associata alla Fibrosi Cistica Ragioni dello studio Nei polmoni dei pazienti con Fibrosi Cistica (FC) il difetto primario è l’alterato trasporto di acqua e sale (squilibrio ionico) attraverso le cellule che rivestono le vie aeree, con alterazione della clearance muco-ciliare. Come effetto del difetto di funzione della proteina CFTR mutata, i pazienti FC presentano uno stress ossidativo, una complessa alterazione della fisiologia cellulare e un quadro infiammatorio cronico che predispone ad infezioni e colonizzazione batterica con progressivo danno polmonare. Ipotesi e obiettivi Il nostro gruppo ha dimostrato che i polmoni FC esposti a batteri, virus o altri insulti non sono in grado di indurre in maniera efficiente una particolare risposta difensiva (HO-1/CO) in grado di rimuovere ossidanti e controllare la risposta infiammatoria. In questo progetto proponiamo di studiare se e come il difetto da noi individuato contribuisca allo sviluppo della patologia polmonare FC. Inoltre intendiamo testare se il trattamento con farmaci già utilizzati per altre patologie sia in grado di stimolare questa risposta difensiva, favorendo il miglioramento della patologia polmonare FC. Metodi Abbiamo utilizzato, quali modelli sperimentali, linee cellulari isolate da pazienti FC e modelli murini di FC. Risultati Abbiamo dimostrato che la risposta infiammatoria esagerata nei macrofagi (MF) FC stimolati con prodotti batterici (LPS), è dovuta, almeno in parte, alla difettiva modulazione da parte dell’enzima HO-1, che fisiologicamentev modula lo stress ossidativo, la risposta infiammatoria e la sopravvivenza cellulare attivando il processo del monossido di carbonio CO. Inoltre, HO-1 insieme alla caveolina 1 (CAV-1) blocca l’attivazione dei TLR4 nei MFs. Nel primo anno del progetto, abbiamo dimostrato che nei MF FC stimolati con LPS, HO-1 si accumula all’interno delle cellule, riducendo in tal modo l’espressione della CAV-1. Attraverso modifiche genetiche o farmacologiche, abbiamo quindi incrementato l’espressione di HO, riducendo in questo modo la risposta infiammatoria in MF e confermando che il meccanismo HO-1/ CO è danneggiato nei MF FC. Possibili ricadute per ricerca clinica Ci aspettiamo che la modulazione di questa risposta difensiva migliori diversi aspetti associati con FC come infiammazione, stress ossidativo, e resistenza ai batteri. Alla fine di questo studio comprenderemo se la modulazione di tale risposta difensiva possa rappresentare un potenziale approccio terapeutico che contribuisca a migliorare il quadro clinico e la qualità di vita dei pazienti con FC. 52. Targeting pathogenic pathways leading to inflammatory Th17 responses in cystic fibrosis: a drug discovery approach Romani L Dipartimento di Medicina Sperimentale e Scienze Biochimiche/Microbiologia, Perugia (FFC Project#16/2012, In progress) 58 Luigina Romani, quarta da destra, e il suo team di ricerca Background In Cystic Fibrosis (CF), progressive pulmonary diseases and complications, are the most dominant clinical features, characterized by chronic airway infection and inflammation. Thus, deciphering the cellular and molecular pathways leading to chronic inflammation could lead to preventive anti-inflammatory strategies in CF. Development of airways hypoxia is a severe complication in patients with CF. Hypoxia regulates the inflammatory/anti-inflammatory balance via the receptor for advanced glycation end products (RAGE), a versatile sensor of damage–associated molecular patterns. The multi-ligand nature of RAGE places this receptor in the midst of chronic lung inflammatory diseases. Hyper-activation of RAGE by hypoxia and the RAGE ligand S100B by infections has been hypothized to be causally linked to inflammation in murine and human CF. Hypothesis and objectives The objectives of this project is to: 1. Characterize the impact of the hypoxia/RAGE pathway on pathogenic airway inflammation preventing effective pathogen clearance in Cystic Fibrosis (CF) and elucidate the potential role of this danger signal in pathogenesis and therapy of lung inflammation. 2. Develop pharmacological strategies to minimize the hypoxia/RAGE axis and counteract the excessive inflammatory response. 3. Discover the potential associations between single nucleotide polymorphisms (SNPs) in the HIF‐1α/RAGE genes, susceptibility to fungal diseases and predictive response to antifungal therapy in CF Methods We employed in vivo models to study the impact of hypoxia on RAGE expression and activity in murine CF, the nature of the RAGE ligand and the impact of RAGE on lung inflammation and antimicrobial resistance in fungal pneumonia. Main results Sustained expression of RAGE and its ligand S100B was observed in murine lung cells and exerted a proximal role in promoting inflammation in murine CF. Both hypoxia and infections contributed to the sustained activation of the S100B/RAGE pathway, being RAGE up-regulated by hypoxia and S100B by infection via Toll-like receptors. Inhibiting the RAGE pathway in vivo with soluble (s)RAGE reduced pathogen load and inflammation in experimental CF. Comments & Conclusions A causal link between hyper-activation of RAGE and inflammation in CF has been observed, such that targeting pathogenic inflammation alleviated inflammation in CF. Spin-off for research & clinical purposes These data indicate that a better understanding of the molecular pathophysiology of hypoxia in CF might lead to strategies for the prevention and/or treatment of hypoxia-mediated lung complications. The measurement of sRAGE levels could be a useful biomarker for RAGE-dependent inflammation in CF patients. Studio, identificazione e “targeting” di meccanismi responsabili dell’attivazione di risposte infiammatorie Th17 nella CF Ragioni dello studio L’infiammazione e le infezioni respiratorie ricorrenti sono importanti cause di morbosità e morbilità nella fibrosi cistica (FC) e giustificano la terapia antibiotica combinata con anti-infiammatori. Noi abbiamo dimostrato che una eccessiva attivazione di linfociti T producenti IL‐17A (subset Th17) è causalmente associata allo stato di infiammazione cronica in modelli sperimentali di CF e che determinati polimorfismi genetici dell’enzima IDO si associano a rischio di infiammazione/infezione nella CF umana. Ipotesi e obiettivi In questo progetto vogliamo perseguire tale studio andando ad indagare sui meccanismi a monte dell’attivazione della risposta patogenetica Th17 e, tra questi, l’ipossia. L’ipossia è presente in molti stati di infiammazione cronica nell’uomo. L’adattamento all’ipossia comporta una serie di modifiche genetiche ed epigenetiche risultanti in disregolazione immunitaria, infiammazione cronica ed autoimmunità. Un recettore dell’infiammazione, RAGE, è infatti attivato in condizioni di ipossia. Per tutte queste considerazioni, abbiamo motivi per ritenere che l’ipossia, per il doppio ruolo giocato sull’ospite e sul patogeno, possa costituire un bersaglio terapeutico unico in CF e superiore al blocco della risposta Th17 che, ancorché eccessiva, è pur sempre fisiologica. Metodi Nella prima parte del lavoro è stata valutata la suscettibilità alle aspergillosi polmonari e la funzionalità dell’asse cellulare ipossia/RAGE in modelli murini di FC ed il possibile ruolo patogenetico di questo squilibrio immunologico. Risultati preliminari Abbiamo identificato meccanismi molecolari e/o metabolici quali possibili bersagli di strategie anti-infiammatorie mirate ed, infine, abbiamo iniziato lo screening genetico di soggetti affetti da CF nel tentativo di identificare SNPs che predispongano tali soggetti agli squilibri immunologici appena descritti. Possibili ricadute per ricerca e clinica La disponibilità di inibitori specifici dell’ipossia permetterà di capire rapidamente se il blocco dell’ipossia sia di efficacia terapeutica ed immunoricostituente in CF. 53. Cystic Fibrosis liver disease: the role of CFTR as regulator of epithelial innate immunity Strazzabosco M Dip. Medicina Clinica e Prevenzione, Università MilanoBicocca, Milano (FFC Project#18/2012, In progress) Mario Strazzabosco, primo a sinistra, e il suo team di ricerca Background Cystic Fibrosis-associated liver disease (CFLD) negatively impacts the quality of life and survival of CF patients. The pathogenesis of CFLD is not well understood and its treatment is limited to the administration of choleretic bile acids. CFLD have been classically considered a consequence of the impaired biliary secretion caused by the defective CFTR channel function. Instead, we have recently described that CFLD results from a dysregulated TLR4 response of CFTR-defective biliary cells associated with its increased phosphorylation. Moreover, we have shown that Src tyrosine kinase is responsible for the increased TLR4 phosphorylation. Hypothesis and objectives The overall goal of this project is to understand the pathogenesis of CF-associated liver disease and to translate these insights into new therapeutic applications for the treatment of CF-cholangiopathy. During the first year of the project we tested the hypothesis that CFTR participates to the regulation of epithelial innate immunity, by controlling Src activity. Methods C57BL/6J-Cftrtm1Unc mice (Cftr-KO) and WT littermates were used for in vivo experiments and cholangiocyte isolation. Dextran sodium sulfate (DSS)-colitis was used to induce a portal endotoxemia in vivo, while LPS (100ng/ml) was used to challenge cholangiocytes in vitro. Administration of PP2 was used in vivo (1mg/Kg/day) and in vitro (10μM) to inhibit Src activation. Results Treatment with PP2 decreased NF-κB activation both at basal condition and after exposure to LPS in Cftrdefective cholangiocytes. Similarly, PP2 treatment decreased the LPS-induced cytokines secretion (G-CSF, KC, LIX, MIP-2) in CF-cholangiocytes. CFTR was co-immunoprecipitated with EBP-50, Csk and CBP in WT but not in CF cells. Confocal analysis showed that Csk, CBP and EBP-50 were mislocalized in Cftr-KO cells while localized in apical membrane rafts in WT cells. In vivo administration of PP2 significantly attenuated DSS-induced biliary damage and inflammation in CftrKO mice. Spin-off for research & clinical purposes In the normal biliary epithelium CFTR participates in the regulation of Src by maintaining the tyrosine-kinase in an inactive state. CFTR deficiency alters the membrane location of proteins involved in the negative regulation of Src, thereby resulting in TLR4 phosphorylation and increased TLRs responsiveness. These results suggest that targeting Src activity might represent a potential therapeutic approach for CFLD. Malattia epatica associata a Fibrosi Cistica: ruolo del Cftr come regolatore dell’immunità innata nell’epitelio. Ragioni dello studio La Fibrosi Cistica (FC) è una grave malattia genetica, causata da mutazioni del CFTR, una proteina che regola la secrezione di fluidi in molti organi. Alcuni pazienti con FC presentano complicanze epatiche che possono comprometterne la sopravvivenza e la qualità di vita e per le quali non sono ancora disponibili delle cure. Le cause che ne determinano l’insorgenza non sono ancora note. Utilizzando un modello sperimentale di topo con CFTR difettivo abbiamo in precedenza dimostrato che il fenotipo epatico è causato da alterazioni dei meccanismi immunitari innati dell’epitelio biliare, associati ad una eccessiva attivazione del recettore TLR4. La tirosina chinasi Src è responsabile di tale iperattività del TLR4. Ipotesi e obiettivi Obiettivo principale del nostro progetto è comprendere i meccanismi patogenetici che determinano il fenotipo epatico nei pazienti con FC e tradurre tali conoscenze in nuove strategie terapeutiche. Durante il primo anno del progetto abbiamo verificato l’ipotesi che il CFTR è coinvolto nella regolazione dell’immunità innata delle cellule epiteliali attraverso il controllo dell’attività di Src. 59 Metodi Abbiamo utilizzato un modello murino difettivo del CFTR per esperimenti in vivo e per l’isolamento di cellule biliari. Il trattamento in vivo con destrani (DSS) è stato utilizzato per indurre una endotossinemia portale, mentre l’LPS (LipoPoliSaccaridi) per stimolare le cellule biliari in vitro. Il trattamento con PP2 (una molecola spesso utilizzata per inibire proteine chiamte chinasi; ndr) è stato utilizzato per inibire l’attività di Src (tirosinchinasi Src) . Risultati Il trattamento con PP2 ha ridotto l’attivazione di NF-κB, sia a livelli basali che dopo stimolo con LPS, e la secrezione di citochine infiammatorie (G-CSF, KC, LIX, MIP2) in cellule FC. Esperimenti di co-immunoprecipitazione hanno mostrato che il CFTR interagisce con Csk, CBP e EBP-50, proteine di membrana che regolano l’attività di Src, in colangiociti sani ma non in cellule FC. L’analisi immunoistochimica ha mostrato che tali proteine, normalmente localizzate nella membrana apicale, sono delocalizzate nei colangiociti FC. Infine, la somministrazione in vivo di PP2 ha ridotto il danno biliare e l’infiammazione in topi FC trattati con DSS. Possibili ricadute per ricerca e clinica I nostri risultati mostrano che il CFTR regola l’immunità innata biliare tramite controllo dell’attività chinasica di Src. Tali evidenze sperimentali suggeriscono che l’inibizione dell’attività di Src possa costituire una nuova strategia terapeutica per il trattamento del fenotipo epatico in FC. animal models of P. aeruginosa lung infection. Results Preliminary results in vitro and in mouse models have shown that P. aeruginosa isolated at the onset of colonization is more pro-inflammatory and lethal, while strains isolated from the same patient after years of colonization are more prone to persist in the airways and to induce a serious damage to the lung tissue, characterized by mucus secretion, collagen deposition, and high levels of GAG and metalloproteases. The damage to the tissue can induce leukocytes recruitment thus reiterating the vicious cycle inflammation-damage. Chemically modified polysaccharides, able to inhibit inflammation and tissue damage but with attenuated anticoagulant properties, have been selected for in vivo studies. Preliminary results have shown that one of these compounds reduced the leukocytes recruitment and tissue damage in the lung in murine models of both acute and chronic lung infection. Spin-off for research & clinical purposes The knowledge obtained from this project may determine the role of GAG in P. aeruginosa chronic infection and clarify the potential value of administration of modified polysaccharides as novel therapeutic treatment in CF patients. 54. Pathophysiological relevance of glycosaminoglycans in Pseudomonas aeruginosa chronic lung infections and validation of new therapeutic approaches to modulate inflammation and tissue remodeling Ragioni dello studio Le infezioni croniche da P. aeruginosa provocano il declino della funzionalità polmonare nei pazienti con fibrosi cistica (FC). Nonostante trattamenti antibiotici continui ed aggressivi, nelle vie aeree del paziente FC si stabilisce inevitabilmente l’infezione cronica da P. aeruginosa. Pertanto, la comprensione della patogenesi dell’infezione cronica da P. aeruginosa assume una notevole rilevanza nello studio di nuove terapie efficaci contro l’infiammazione e il danno tessutale nel polmone FC. Ipotesi e obiettivi Lo scopo di questo progetto è di stabilire il ruolo dei glicosamminoglicani (GAG) nel reclutamento di leucociti e sovvertimento della composizione e della struttura del tessuto polmonare, e di interferire in questo processo con molecole ad hoc. Metodi Ceppi clinici di P. aeruginosa isolati da un paziente FC saranno usati in un modello di infezione cronica in topi non-FC e FC per valutare la quantità e in particolare quale membro della variegata famiglia dei GAG venga sovra espresso nelle infezioni croniche. La rilevanza clinica di questi risultati sarà valutata in pazienti FC mediante analisi di campioni biologici. Marcatori di danno polmonare, in particolar modo i GAG, saranno correlati allo stadio di infezione di P. aeruginosa. Infine, alcuni composti appartenenti al gruppo dei polisaccaridi solfatati verranno testati nei modelli murini di infezione polmonare per individuare quelli capaci di esercitare un’azione benefica, con minime conseguenze a livello della coagulazione. Risultati Risultati preliminari in vitro e in modelli murini di infezione hanno dimostrato che all’inizio della colonizzazione P. aeruginosa stimola nell’ospite una risposta più pro-infiammatoria e virulenta, mentre dopo anni di colonizzazione i ceppi isolati dallo stesso paziente sono più inclini ad evadere il riconoscimento da parte del sistema immunitario ed indurre un grave danno al tessuto polmonare, caratterizzato da secrezione di muco, deposizione di collagene e iperproduzione di GAG e di metalloproteasi. Il danno tessutale a sua volta induce una risposta infiammatoria da parte dell’ospite, instaurando un circolo vizioso deleterio per il polmone FC. Sono stati selezionati alcuni polisaccaridi solfatati, già in uso come farmaci anticoagulanti, aventi anche effetti sull’infiammazione, il Cigana C1, Naggi A2, Colombo C3 1 Infections and Cystic Fibrosis Unit, HSR, Milano; 2 Ist. Ricerche Chimiche e Biochimiche G. Ronzoni; 3 Dipartimento di Pediatria, Centro per la Fibrosi Cistica, Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Università di Milano (FFC Project#14/2013, Extension) Background P. aeruginosa chronic infections cause persistent respiratory symptoms and decline of the lung functions in patients with cystic fibrosis (CF). Despite aggressive and continuous antibiotics treatment, persistence is anyhow established after an acute infection stage by P. aeruginosa strains adapted to CF lung. Therefore, the understanding of the pathogenesis of P. aeruginosa chronic infections represents a first issue in designing new therapies effective against inflammation and tissue damage in CF airways. Hypothesis and objectives The purpose of this project will be to establish the role of the glycosaminoglycans (GAG) in the process of tissue damage and inflammation during P. aeruginosa chronic infections and to modulate the vicious cycle inflammation-damage using specific molecules. Methods P. aeruginosa clinical strains isolated from a CF patient will be used to infect non-CF and CF mice, using the model of chronic lung infection, to identify which specific member(s) of the GAG family are over-expressed during chronic infections. The clinical relevance of our findings will be then validated in CF patients. These analyses will be correlated with P. aeruginosa stage of infection. In addition, a selection of chemically modified polysaccharides, able to inhibit inflammation and tissue damage but with attenuated anticoagulant properties will be tested in 60 Rilevanza fisiopatologica dei glicosaminoglicani nelle infezioni croniche da Pseudomonas aeruginosa e validazione di nuovi approcci terapeutici per modularne l’attività infiammatoria e di danneggiamento del tessuto polmonare danno tessutale e la produzione di muco a livello delle vie respiratorie. Risultati preliminari hanno dimostrato come un composto appartenente a questa famiglia ha ridotto il reclutamento di leucociti e il danno tessutale in modelli murini di infezione polmonare. Possibili ricadute per ricerca e clinica Le conoscenze e i risultati acquisiti grazie a questo progetto potranno chiarire il tipo e quantità di GAG nei diversi stadi dell’infezione e la potenzialità di molecole che competono con i GAG endogeni nel ridurre l’infiammazione e la degradazione della matrice tessutale durante l’infezione cronica da P. aeruginosa fornendo il razionale per un’innovativa strategia terapeutica nei pazienti FC. mal models and prevents the activation of the NF-kB proinflammatory pathway in CF cell lines. Expected results and their significance We expect to demonstrate that LA can reduce constitutive inflammation both in CF epithelial cell lines and mice. Moreover, since LA interferes with CF hyper-inflammation pathways, we expect that LA will ameliorate oxidative stress, hyper-inflammation and autophagy in CF. Finally, we wish to understand the molecular mechanisms by which LA could exert its effects in CF. This could lead to the identification of new molecular targets for CF therapy. Indeed, LA is a naturally occurring molecule with well known anti-oxidant, anti-inflammatory effects that also exhibits a positive impact on mitochondrial metabolism. To our knowledge, this is the first attempt to evaluate whether LA may be beneficial to individuals with CF. 55. Lipoic acid as a proteostasis regulator for the control of inflammation in cystic fibrosis Effetti dell’acido lipoico sulla regolazione della proteostasi per il controllo dell’infiammazione in fibrosi cistica De Stefano D1, Carnuccio R2 1 European Institute for Research in Cystic Fibrosis (IERFC), San Raffaele Scientific Institute, Milan; 2Department of Pharmacy, University of Naples Federico II (FFC Project#15/2013, New) Foto a sinistra, Daniela De Stefano, al centro; foto a destra, Rosa Carnuccio, a sinistra, responsabile dell’unità Partner Background Cystic Fibrosis is the most common inherited autosomal recessive lethal disease in Caucasian population due to mutations in the CFTR gene and characterized by airway obstruction resulting from the thick mucus and reduced clearance of inhaled particles, including bacteria, promoting persistent infection and chronic inflammation, major causes of death. CFTRΔF508 results in a misfolded protein retained in the ER, increases intracellular ROS, TG2 SUMOylation, sustains TG2 activation, thus inhibiting autophagy. This, in turn, increases inflammation. Lipoic acid (LA) is a promising dietary bioactive molecule because of its recognized therapeutic potential on several diseases such as diabetes, vascular disease, hypertension and inflammation. Hypothesis and objectives We have demonstrated that the autophagic machinery is dysregulated in CF, contributing to inflammation. We hypothesized that LA is capable to preventing CF-associated inflammation by modulating the dysregulated autophagic response. Therefore, we will test whether LA can ameliorate the CFTR-related mismanaged proteostasis in CF cells and mice, restoring the inflammatory-related dysfunctions in CF and, hence, autophagy. Essential methods We will use human bronchial epithelial F508del-CFTR homozygous cell lines as well as either F508del-CFTR or Scnn1b-Tg mice (overexpressing betaENAC subunit) to test whether treatment with LA could restore autophagy and prevent CF-related hyper-inflammation. Preliminary results Our preliminary results demonstrate that lipoic acid (LA) prevents inflammation in both CF ani- Ragioni dello studio L’individuazione di nuove terapie antiinfiamnmatorie in Fibrosi Cistica (FC) è uno degli obiettivi primari della ricerca al fine di controllare l’infiammazione cronica delle vie respiratorie che predispone alle infezioni batteriche e conduce ad un progressivo deterioramento della funzione polmonare. La delezione della fenilalanina in posizione 508 (CFTRΔF508) è la più comune fra le mutazioni del gene CFTR e determina la sintesi di una proteina danneggiata che viene trattenuta nel reticolo endoplasmatico ed è incapace di raggiungere la membrana delle cellule epiteliali. La perdita di funzione della CFTR induce la sintesi di specie reattive dell’ossigeno, l’attivazione della transglutaminasi 2, che a sua volta inibisce il processo di autofagia, un meccanismo fondamentale che le cellule adottano in risposta allo stress. L’acido lipoico è una molecola molto promettente di origine naturale e presente nella dieta, nota per le sue proprietà terapeutiche in numerose patologie come diabete, disordini vascolari, ipertensione e infiammazione. Ipotesi e obiettivo Abbiamo dimostrato che in FC il processo autofagico è deregolato e contribuisce all’instaurarsi del processo infiammatorio. Sulla base di dati preliminari e studi riportati in letteratura, abbiamo ipotizzato che l’acido lipoico possa modulare l’autofagia e ridurre l’infiammazione. Metodo Gli esperimenti saranno condotti su modelli di FC (cellule e topi). Risultati preliminari I nostri risultati preliminari indicano che l’acido lipoico previene l’infiammazione costitutiva sia in topi omozigoti per la mutazione F508del-CFTR che in topi che esprimono ad alti livelli il canale ENAC e che presentano un fenotipo polmonare simil-CF. Inoltre, dati preliminari in vitro su linee cellulari respiratorie FC con mutazione F508del-CFTR, dimostrano che l’acido lipoico inibisce alcune componenti del processo infiammatorio. Risultati attesi e loro significato Ci aspettiamo che l’acido lipoico possa ridurre l’infiammazione costitutiva sia in cellule che in topi FC. È stato dimostrato che l’acido lipoico interferisce con diverse vie di trasduzione del segnale attivate nel processo infiammatorio in FC, pertanto ci aspettiamo che il trattamento con acido lipoico possa prevenire lo stress ossidativo, ridurre l’infiammazione e indurre il processo autofagico. Inoltre, questo studio ci permetterà di approfondire i meccanismi molecolari attraverso i quali l’acido lipoico determina i suoi effetti benefici e, quindi, identificare nuovi bersagli molecolari per la terapia della FC. Infine, l’acido lipoico è una molecola naturale che possiede effetti antiossidanti e antiinfiammatori ben noti e che migliora anche il metabolismo mitocondriale. 61 56. Phosphodiesterases type-4 (PDE4) inhibitors and ß2-adrenergic agonists to reduce neutrophilic lung inflammation in cystic fibrosis. Preclinical studies and identification of biomarkers of efficacy of PDE4 and ß2 adrenergic receptors as novel targets to reduce neutrophilic inflammation and lung damage in CF. Characterization of CF neutrophil responses will provide surrogate markers useful for explorative clinical trials testing the efficacy and safety of the proposed pharmacological intervention in CF patients. Evangelista V Laboratorio di Biologia e Farmacologia Vascolare, Consorzio Mario Negri Sud, S. Maria Imbaro, Chieti, (FFC Project#16/2013, Extension) Inibitori di fosfodiesterasi tipo 4 (PDE4) e agonisti ß2-adrenergici per ridurre l’infiammazione polmonare nella fibrosi cistica. Studi preclinici e identificazione di bio-marcatori di efficacia. Background The respiratory insufficiency represents the major cause of morbidity and mortality in patients with cystic fibrosis (CF). Lung disease develops with time because of neutrophilic inflammation. However, current therapies for CF lack of specific approaches to counteract exaggerated recruitment and tissue damaging activities of neutrophils migrated into the lungs. Hypothesis and objectives. The rationale is based on a large body of recent studies (project FFC#21/2011), indicating that phosphodiesterases type-4 (PDE4) blockade, alone or in combination with ß2-adrenergic agonist, significantly impact on adhesive, functional and biochemical responses of normal human neutrophils, relevant to the pathogenesis of pulmonary disease in CF. The objectives of the present proposal are to profile the efficacy of this pharmacological intervention on neutrophils from CF patients and to identify biomarkers of drug effect. Moreover the efficacy and potential side effects of this pharmacological treatments will be tested in Cftr-null mice subjected to chronic Pseudomonas Aeruginosa infection. Methods Neutrophils will be obtained from CF patients and matched controls. Pharmacological effect PDE4 inhibitors alone or combined with ß2-adrenergic agonists will be tested on: – Adhesion and transmigration of neutrophils across endothelium. – Mac-1 integrin activation and adhesion to fibrinogen – Il-8 synthesis – NETs formation. – Bactericidal activity of neutrophils. – Biochemical signaling pathways. The efficacy and potential side effects of PDE4 inhibitors in combination with selective ß2 adrenergic agonists will be tested in Cftr-null mice subjected to chronic Pseudomonas aeruginosa infection. We will examine the impact of treatments on: – Overall survival and changes of body weight over a 2 weeks period. – Neutrophil accumulation and NETs formation. – Cytokines accumulation – Bacterial load. – Tissue damage The expected results and their significance. Identification Ragioni dello studio L’insufficienza respiratoria è un problema critico nei pazienti con fibrosi cistica (FC). Il danno polmonare si sviluppa come consequenza di una cronica infiammazione che coinvolge principalmente i leucociti neutrofili. A seguito della migrazione nei polmoni queste cellule si attivano e rilasciano molecole e mediatori che determinano il danno tessutale. Le terapie attuali per la FC mancano di farmaci in grado di controllare l’attività dei neutrofili migrati nel polmone. Ipotesi e obiettivi Il razionale di questo progetto si basa sui risultati, ottenuti nell’ambito del progetto FFC#21/2011. Nel loro insieme questi risultati dimostrano che PDE4 e recettori ß2 adrenergici sono due target particolarmente promettenti per l’attivazione di segnali che indirizzano l’infiammazione neutrofilica verso la risoluzione. Il progetto attuale si propone 3 obiettivi: 1) Definire il profilo farmacologico di inibitori di PDE4, da soli e in combinazione con agonisti ß2-adrenergici, in vitro, in neutrofili isolati da pazienti affetti da FC. 2) Definire l’efficacia e i potenziali effetti collaterali della terapia combinata in un modello di FC nel topo. 3) Identificare marcatori neutrofilici utili come marcatori surrogati di efficacia farmacologica in futuri trials clinici. Metodi I neutrofili saranno ottenuti da pazienti FC o da soggetti sani di controllo. L’effetto farmacologico di inibitori di PDE4 da soli o in combinazione con agonisti ß2adrenergici verrà analizzato su un ampio pannello di risposte funzionali e biochimiche. L’efficacia e i potenziali effetti collaterali di inibitori di PDE4 in combinazione con agonisti ß2 adrenergici verranno analizzati in topi geneticamente deficienti del Cftr sottoposti ad infezione cronica da Pseudomonas aeruginosa. Risultati attesi e loro significato Identificazione di PDE4 e recettori ß2 adrenergici come nuovi bersagli per ridurre l’infiammazione neutrofilica e il deterioramento polmonare nella FC. Agonisti ßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßßß ��������������������������������������������� 2-adrenergici e un inibitore orale, selettivo per le PDE4 sono attualmente in uso per trattamento della broncopneumopatia cronica ostruttiva. Eventuali risultati positivi nei nostri studi preclinici potrebbero essere rapidamente “translati”in test clinici in pazienti con FC. La caratterizzazione delle risposte dei neutrofili FC fornirà marcatori surrogati utili in futuri trials clinici esplorativi che testino sicurezza ed efficacia di questi farmaci in pazienti FC. 62 SHORT COMMUNICATIONS 4 (COMMENT TO POSTERS) Emerging clinical issues 57. The impact of chest computed tomography on clinical management of CF lung disease Tiddens H1, Assael BM2 1 Erasmus Medical Centre, Sophia Children’s hospital, Department of Paediatric Pulmonology and Department of Radiology, Rotterdam; 2Centro fibrosi cistica, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona (FFC Project#23/2013, New) Harm Tiddens, primo in alto a sinistra, e i collaboratori del team di progetto Background Bronchiectasis and trapped air are the most sensitive, relevant and well validated radiologic markers of progressive lung disease in cystic fibrosis (CF). Chest Computed Tomography (CT) is the gold standard to diagnose and monitor bronchiectasis and trapped air. However, routine CT scanning is not yet considered standard care. It remains unknown whether in clinical practice the results of CT scans or chest radiography (CR) influence clinical decisions by clinicians and lead to treatment changes, when compared with non-radiologic clinical information. Given the risk of radiation exposure, especially in children, chest CT should only be routinely performed when it influences clinical decision making. Hypothesis and Objectives Primary objectives: 1) Does a CT scan influence clinical decision making in CF patients in current clinical practice, compared to non-radiological standard diagnostic tests only?; 2) Does CR influence clinical decision making in the same setting? Secondary objective: Is the impact of a CT scan on clinical decision making larger than that of a CR? Essential methods 10 random clinical cases will be presented to CF clinicians chosen from all 30 different European paediatric CF-Centres participating in the European CF Society Clinical Trial Network (ECFS-CTN). Cases will be presented twice with a 3-month interval: once with radiologic information and once without. Five cases will include a CT scan or clinical details only; 5 cases will include a CR image or clinical details only. We aim to have 60 clinicians participating in this study. Cases will be presented using a customized web-presentation. At the end of each case the CF clinician will be asked whether pulmonary treatments should be intensified, continued, or decreased. Preliminary results The study design represents realistic clinical cases. These cases are based on the weekly CF meeting model in the Sophia Children’s Hospital (150 CF patients) in Rotterdam and in the Wilhelmina Children’s Hospital (250 CF patients) in Utrecht. The 2 centres have had a structured collaboration and used synchronised clinical protocols in the last 10 years. Expected results and their significance We expect that both CT and CR will have a relevant influence on clinical decision making when added to non-radiological clinical information. Secondly, we expect that CT will have more influence than CR. The study aims to answer a highly relevant issue in the clinical management of pediatric CF patients. The impact of chest computed tomography on clinical management of CF lung disease. Ragioni dello studio La TAC è la tecnica radiologica d’elezione nella diagnosi di bronchiectasie, noto indice di progressione di malattia polmonare in Fibrosi Cistica (FC). Il suo utilizzo di routine nel monitoraggio della malattia respiratoria non è ancora stato incluso negli standard di cura in età pediatrica. Attualmente non è noto se le informazioni fornite dalla TAC influenzino l’approccio clinico del medico più di quelle fornite dalla radiografia del torace standard, né se la TAC influenzi l’approccio terapeutico a confronto delle sole informazioni cliniche non radiologiche. Considerata l’esposizione a radiazioni ionizzanti superiore rispetto alla radiografia standard, soprattutto in età pediatrica, la TAC dovrebbe essere utilizzata solo se influenza l’approccio clinico e terapeutico. Ipotesi e obiettivo Obiettivo primario: 1)Le informazioni ottenute tramite TAC torace modificano l’approccio clinico in pazienti con FC rispetto alle sole informazioni cliniche non radiologiche? 2) La radiografia standard ha un impatto simile, nello stesso contesto? Obiettivo secondario: L’impatto clinico delle informazioni fornite dalla TAC è maggiore di quello della radiografia standard? Metodo 10 casi clinici verranno presentati, tramite un sito web, a pediatri che si occupano di FC, selezionati nei 30 Centri attualmente inclusi nel Network Trial Clinici (ECFS-CTN). I casi saranno presentati due volte a distanza di 3 mesi allo stesso medico: 50% dei casi con o senza TAC, 50% dei casi con o senza radiografie. Idealmente dovrebbero partecipare allo studio 60 medici. Per ogni caso clinico, al medico sarà chiesto se ritiene opportuno modificare le terapie proposte e, in caso affermativo, in che modo. Risultati preliminari Lo studio intende riprodurre uno scenario clinico ambulatoriale realistico. Il modello è basato sui meeting che si tengono settimanalmente nei due maggiori centri per la cura della FC nei Paesi Bassi (Rotterdam e Utrecht). I due Centri collaborano attivamente da circa 10 anni e condividono i protocolli di cura. Risultati attesi e loro significato Il risultato atteso è che sia la TAC che la radiografia abbiano un impatto maggiore sul processo clinico decisionale rispetto alle sole informazioni cliniche non radiologiche. È inoltre atteso che la TAC abbia una influenza maggiore rispetto alla radiografia. L’esito di questo studio confida di dare risposta ad un quesito clinico di grande rilievo nell’ambito dell’identificazione dei migliori standard di cura nella FC. 58. Clinical implications of the natural history of insulin secretory and sensitivity defects in cystic fibrosis Battezzati A1, Colombo C2, Mari A3 1 International Center for the Assessment of Nutritional Status (ICANS) - DeFENS Università di Milano; 2Dip. Scienze Materno Infantili, Università di Milano, Centro regionale FC; 3 Istituto di Ingegneria Biomedica, ISIB-CNR, Padova (FFC Project#21/2013, New) 63 Alberto Battezzati, sesto da sinistra, e il suo team Background Cystic Fibrosis Related Diabetes (CFRD), the most prevalent comorbidity in patients who survive longer, is associated to pulmonary deterioration and nutritional decay even years prior to diagnosis. Insulin secretory defects and variable insulin resistance are prime suspects but their progression rates, determinants and implications for nutritional, respiratory and clinical outcomes remain undefined. Early nutritional failure has been related to future diabetes but the role of insulin secretory defects is putative. Under previous funding (FFC #16/2005) we reported the determinants of fasting glycemia and glucose tolerance at entry, and strong relationships to respiratory and nutritional status. Prospective analysis is object of the present proposal. Key data (the lifelong timecourse of respiratory and nutritional parameters) need to be “mined” from the Milan CF Center database, including body composition measurement by DXA, anthropometry and BIA. Hypothesis and objectives 1) To provide CF population-specific estimates of the time course of secretory and insulin sensitivity defects quantified by a model previously developed and applied by us 2) To identify genetic, clinical and nutritional risk factors associated to their individual progression rates 3) To identify the associated risk of negative outcomes (progression to diabetes, nutritional decay, respiratory function deterioration, Pseudomonas and Cepacia colonization and mortality) Methods The project is organized in work packages: WP1 All alive patients in follow-up will repeat OGTT (if non diabetic), respiratory function, bacterial colonization and nutritional status (DEXA, anthropometry and BIA) WP2 Data mining in CF Center electronic records to retrieve lifelong respiratory and nutritional parameters WP3 Validation studies in patient subsets of the relationship of anthropometric and bioimpedence screening measures to body composition by “gold-standard methods WP4 Modelling natural history of insulin secretion and sensitivity parameters. Relation to clinical parameters. Results dissemination Results Expected results and spin-offs Description of natural history of glucose tolerance defects, of the determinants of insulin secretory defects and of their consequences. Validation of anthropometry and BIA equations for nutritional screening. Spin-off for research & clinical purposes The project will improve current key-strategies to diagnose and to devise early interventions for CF metabolic and nutritional comorbidities temporali, i determinanti e le loro implicazioni per gli outcomes nutrizionali respiratori e clinici restano poco definiti. Grazie ad un precedente finanziamento (FFC #16/2005), abbiamo studiato i determinanti della glicemia a digiuno e della tolleranza al glucosio all’ingresso nello studio e la relazione con la funzionalità respiratoria. A seguito del follow-up quasi decennale della popolazione in studio con ripetute misurazioni individuali della tolleranza al glucosio, si è aperta ora la possibilità di analizzare prospettivamente il decorso temporale individuale. Ipotesi e obiettivi Questo progetto si propone di: 1) completare la descrizione della storia naturale di CFRD e malnutrizione avviato negli ultimi 10 anni, con particolare riferimento alla relazione tra malnutrizione, alterazioni glicometaboliche e funzionalità respiratoria. 2) individuare sistematicamente i disturbi di metabolismo glucidico continuando il programma di OGTT annuale e misurando secrezione e sensibilità insulinica mediante modellizzazione; 3) mettere a punto protocolli di screening nutrizionale e di diagnostica nutrizionale approfondita impiegando metodologie gold-standard di misura della composizione corporea, del dispendio energetico e di biomarker nutrizionali; Metodi Il progetto è organizzato in workpackages: WP1 I pazienti in follow-up ripeteranno un carico orale di glucosio, e saranno valutati la funzionalità respiratoria e lo stato nutrizionale WP2 recupero di dati clinici, nutrizionali e respiratori dal database elettronico che raccoglie tute le informazioni cliniche dei pazienti in follow-up WP3 Messa a punto di metodologie di screening per la valutazione nutrizionale WP4 Modellizzazione della storia naturale dei difetti di secrezione e sensibilità insulinica e relazione con i parametri clinici. Risultati Si ritiene di giungere ad una descrizione della storia naturale del CFRD e soprattutto di poter valutare l’importanza del deficit di secrezione insulinica nel determinare decadimento nutrizionale e respiratorio. Possibili ricadute per ricerca e clinica Il progetto potrebbe migliorare strategie diagnostiche e terapeutiche promuovendo interventi precoci per le comorbidità metaboliche e nutrizionali in Fibrosi Cistica. 59. Preclinical study of a novel aerosol immunotherapeutic approach based on Janus-faced liposomes to enhance innate antimicrobial immunity Fraziano M1, Nisini R2, Sanguinetti M3 Dip. di Biologia, Università “Tor Vergata”, Roma; 2Dip. Malattie Infettive, Parassitarie e Immunomediate, ISS, Roma; 3 Ist. Microbiologia, Università Cattolica, Roma (FFC Project#17/2013, New) 1 Implicazioni cliniche della storia naturale dei deficit di secrezione e sensibilità insulinica in fibrosi cistica Ragioni dello studio Il diabete in Fibrosi Cistica (CFRD), e la più frequente comorbidità nei pazienti che sopravvivono più a lungo ed è associato a compromissione respiratoria e decadimento nutrizionale anni prima della diagnosi. Deficit di secrezione e sensibilità insulinica sono coinvolti ma i loro decorsi 64 Maurizio Fraziano, primo da sinistra, e i collaboratori di ricerca Background We have recently developed a novel immunotherapeutic tool based on the generation of apoptotic body like liposomes (ABL) characterized by the presence of phosphatidylserine (PS) at the outer leaflet and carrying phosphatidic acid (PA) at the inner leaflet of liposome membrane (ABL/ PA). These liposomes were able to enhance bactericidal innate immune response against M. tuberculosis and K. pneumoniae infection by simultaneously limiting the inflammatory response in in vitro, ex vivo and in vivo experimental models (PNAS, 2012; 109: E1360-1368). Hypotesis and objectives The main objective of the present research project is the validation and optimization of ABL as novel immunotherapeutic approach to be used in CF patients. Novel ABL will be generated by incorporating a combination of PA, sphingosine 1-phosphate (both known to mediate phagolysosome maturation) and/or phosphatidylinositol 3-phosphate (known to mediate autophagy) and will be evaluated in terms of innate bacteriocidal and inflammatory response in in vitro models of P. aeruginosa and M. abscessus infection. Essential methods Macrophages and neutrophils from healthy donors and patients with CF will be infected with P. aeruginosa or M. abscessus and stimulated with the different liposome preparations. Bacterial viability will be evaluated by the CFU assay, the phagosomal acidification and (auto) phagolysosomal maturation will be evaluated by fluorimetric assays and confocal microscopy, and the production of proand anti-inflammatory cytokines (IL-1b, TNF-a, IL-6, IL-8, TGFb, IL-10) will be evaluated by ELISA. Preliminary results We have further provided evidences that ABL/PA i) induce strong intracellular bactericidal activity also against in vitro infection with M. bovis BCG and against the fast growing M. smegmatis, ii) inhibit TNF-a expression in human macrophages, iii) inhibit the proliferation of alloreactive CD4+ T cells in a mixed lymphocyte reaction model, and iv) induce regulatory T cell activation. Expected results and their significance Expected results consist in the optimization of a liposome formulation capable of enhancing the bactericidal innate immune response by simultaneously limiting the inflammatory response in CF cells. The main deliverable of the present research project is the generation of a novel immunotherapeutic tool for recurrent infections in CF. Sviluppo di un nuovo approccio immunoterapeutico basato su liposomi per potenziare la risposta antimicrobica innata in pazienti con fibrosi cistica Ragioni dello studio Abbiamo recentemente sviluppato un nuovo strumento immunoterapeutico basato sulla generazione di liposomi simili a corpi apoptotici (vescicole, ndr) caratterizzati dalla presenza di fosfatidilserina (PS) e di acido fosfatidico (PA) asimmetricamente distribuiti sulla membrana liposomale (apoptotic body like liposomes carrying PA, ABL/PA), in grado di potenziare la risposta battericida innata contro M. tuberculosis e K. pneumoniae diminuendo contemporaneamente la risposta infiammatoria in modelli sperimentali in vitro, in vivo ed ex vivo (PNAS, 2012; 109: E1360-1368). Ipotesi e obiettivo L’obiettivo principale del presente progetto di ricerca è la validazione e l’ottimizzazione di questi liposomi contro le infezioni batteriche ricorrenti correlate alla fibrosi cistica (FC). In particolare, saranno generati liposomi simili a corpi apoptotici inserendo all’interno del liposoma una combinazione di PA, Sfingosina 1-fosfato (S1P, entrambi coinvolti nella maturazione fagolisosomale) e/o fosfatidilinositolo 3-fosfato (PI3P, coinvolto nell’attivazione di autofagia). Tali liposomi saranno valutati in modelli di infezione in vitro da P. aeruginosa e M. abscessus. Metodi Macrofagi e neutrofili provenienti da donatori sani e da pazienti con FC saranno infettati in vitro con P. aeruginosa o M. abscessus e stimolati con le diverse preparazioni liposomali. La capacità immunomodulante delle diverse preparazioni liposomali sarà valutata in termini di i) attività battericida tramite saggio delle CFU, ii) maturazione (auto)fagolisosomale tramite saggi fluorimetrici e di microscopia confocale, e iii) risposta infiammatoria tramite analisi del rilascio di citochine pro- e anti-infiammatorie (IL-1b, TNF-a, IL-6, IL-8, TGF-b, IL-10). Risultati preliminari I risultati preliminari di cui siamo attualmente in possesso ulteriormente dimostrano che liposomi ABL/PA i) potenziano l’attività battericida dei macrofagi contro le infezioni da M. bovis BCG e da M. smegmatis, ii) inibiscono l’espressione di TNF-a, iii) inibiscono la proliferazione di linfociti T alloreattivi in un modello di reazione mista linfocitaria, e iv) inducono l’attivazione di linfociti T regolatori. Risultati attesi e loro significato Dai risultati che emergeranno da questo progetto di ricerca ci attendiamo la validazione di una formulazione liposomale capace di potenziare la risposta battericida in cellule derivate da pazienti con FC limitandone contemporaneamente la risposta infiammatoria. I risultati finali di questo progetto potrebbero permettere la successiva sperimentazione clinica di un nuovo strumento immunoterapeutico volto al miglioramento della qualità della vita e della prognosi di pazienti con FC. Targeting and monitoring CF inflammation 60. Sphingolipid targeting in inflammation and fungal infection Signorelli P1, Borghi E2, Sozzani S3 Dip. di Scienze della Salute, Facoltà di Medicina, Università di Milano; 2Dip. di Scienze della Salute, Facoltà di Medicina, Università di Milano; 3Dip. Medicina Molecolare e Traslazionale, Università degli Studi di Brescia (FFC Project#20/2013, New) 1 Background/Rationale Cystic Fibrosis (CF) is primarily an inflammatory disease associated with chronic bacterial and fungal lungs infections, often organized in drug resistant biofilms. Fungi colonization favours inflammation and pulmonary failure. The eradication of these infections requires the correction of CF innate immunity which encounters a defective de- Paola Signorelli, seconda da destra, e le collaboratrici di progetto fensive barrier by epithelial cells, macrophages and dendritic cells, responsible of microbial clearance at their early stages 65 of invasion. Sphingolipids are cell structural components as well as inflammation mediators. The sphingolipid ceramide is accumulated in the airways of CF mice. Enhanced ceramide synthesis has been associated to lungs inflammation and it was shown to impair dendritic cell maturation and antigen presentation. Objectives This proposal is aimed at assessing if the use of sphingolipid synthesis inhibitors can be considered a therapeutic approach aimed at reducing hyper-inflammation and recovering an effective immunity in CF models, as well as aimed at impairing fungal growth and infection. Preliminary results We demonstrated that inhibition of ceramide synthesis by myriocin downregulates inflammatory mediators production and reduces acute P. aeruginosa lung infection. In vivo use of inhibitor-loaded solid lipid nanocarriers significantly reduced the effective drug dose. We demonstrated that myriocin exerts anti-fungal activity on CF clinical isolates. We assessed a method for sphingolipid pattern detection and quantification in sections from tissues explants. Project description We will study the effect of inhibitors of sphingolipid synthesis on A.fumigatus biofilms and evaluate the potential of nanocarriers delivery within the biofilm. We will evaluate the inhibitor potential in reducing inflammatory mediators and A.fumigatus infection on human CF in vitro models of human respiratory epithelial and cells, on human and murine CF dendritic cells, and in CF mice lungs. Anticipated output We expect that nanocarriers delivery of sphingolipid metabolism modulators will correct immune innate deficiency, reduce inflammation and impair fungal pulmonary infection in human and murine CF models. Relevance to Italian CF Foundation mission The lack of efficacious drugs against fungal infections and the double role of sphingolipid synthesis inhibitors as anti-microbial and immunomodulators make these compounds tremendously promising for CF patients. The use of solid lipid nanocarriers is an ideal strategy for innovative aerosol formulation. il contributo dei nanovattori alla terapia. Valuteremo l’effetto anti-infiammatorio, dopo infezione con A.fumigatus, su cellule epiteliali CF umane, su cellule dendritiche CF umane e murine e nel polmone di topi CF. Risultati attesi Ci aspettiamo di ottenere una riduzione di ceramide nel tessuto polmonare e nelle cellule trattate e che questa sia capace di ridurre l’infiammazione e di ripristinare una corretta maturazione funzionalità delle cellule dendritiche. Ci aspettiamo che la myriocin abbia un significativo potere fungistatico. Rilevanza per la missione della Fondazione CF La assenza di farmaci efficaci contro le infezioni fungine ed il doppio ruolo degli inibitori della sintesi degli sfingolipidi come anti-microbici ed immunomodulatori rende queste molecole particolarmente promettenti nella terapia per la CF. L’uso di nanovettori lipidici è un’ideale strategia per formulazioni aerosol innovative. 61. Lactoferrin-loaded niosomes in reducing inflammation and infection of cystic fibrosis airway epithelium Berlutti F Dip. Salute Pubblica e Malattie infettive, Università “La Sapienza”, Roma (FFC Project#13/2013, New) Ruolo degli sfingolipidi nella terapia anti infiammatorie e anti fungina in CF Backgroud e razionale La Fibrosi Cistica (CF) è una malattia infiammatoria associata ad infezioni polmonari croniche di batteri e funghi, che si organizzano in biofilm resistenti ai farmaci. La colonizzazione fungina facilita l’infiammazione e il danno polmonare. Per eradicare tali infezioni è necessario ripristinare una corretta risposta immune innata nei pazienti CF da parte di epitelio, macrofagi e cellule dendritiche (cellule specializzate nella cattura di virus o batteri; ndr ),responsabili della fagocitosi microbica ai primi stadi di infezione. Gli sfingolipidi sono componenti strutturali cellulari e mediatori infiammatori. Lo sfingolipide ceramide si accumula nelle vie aeree dei pazienti e del modello murino C. Un aumento di ceramide nella mucosa è stato associato ad infiammazione polmonare cosi come anche accumulo di ceramide in cellule dendritiche è stato dimostrato interferire con la maturazione e la presentazione antigenica. Obiettivi Questo progetto si propone di valutare il potenziale ruolo terapeutico in CF di inibitori della sintesi degli sfingolipidi atti a ridurre l’infiammazione ed a ripristinare una corretta risposta immunitaria come anche ad agire come antifungini. Risultati preliminari Abbiamo dimostrato che l’inibitore della sintesi degli sfingolipidi myriocin riduce la produzione di mediatori infiammatori e l’infezione polmonare di P.aeruginosa in topi CF. L’utilizzo di nanovettori lipidici ha consentito di ridurre le dosi efficaci della molecola. Abbiamo dimostrato che myriocin esercita un’attività anti-fungina su isolati clinici CF. Abbiamo inoltre avviato un metodo di valutazione delle specie lipidiche su sezioni di tessuto. Prospettive del progetto Ci proponiamo di studiare l’effetto di myriocin su biofilm fungini di A.fumigatus pre-formati e 66 Francesca Berlutti, responsabile del progetto Background The dysfunction of CFTR leads to iron homeostasis dysregulation and high iron concentrations are found in CF airways. Iron overload strongly increases Gram-negative biofilm development, infection severity and pro-inflammatory phenotype. The iron dysregulation, infection and inflammation contribute to affect each other thus establishing dangerous vicious circle. Hypothesis and objectives Lactoferrin (Lf), an iron-chelating glycoprotein of the innate immunity, could be regarded a useful strategy to interrupt the vicious circle and could represent a promising therapeutic approach. Lf exerts anti-microbial, anti-biofilm, and anti-inflammatory functions. Even if Lf is found at high levels in CF airways secretions, its activity may be insufficient to counteract iron overload/infection/inflammation partially due to proteolysis by bacterial proteolytic enzymes. The main aim of this project is to develop a Lf delivery system based on niosomal vesicles. Lf-loaded niosomes should ensure delivery of Lf at levels sufficient to counteract iron overload/infection/inflammation. Essential methods Lf-loaded niosomes resistant to aerosolization will be prepared and characterized in term of efficiency of Lf entrapment, release, integrity and activity, protection against bacterial proteolytic enzymes and cytotoxicity as well as the anti-biofilm activity. The fate and the effect of Lf-loaded niosomes will be evaluated in uninfected and Pseudomonas aeruginosa-infected CF primary bronchial epithelium. Preliminary results (personal) Preliminary results suggest that niosomes effectively diffuse through the P. aeruginosa biofilm matrix and deliver their content inside bacterial cells. Moreover, Lf significantly reduces the survival of P. aeruginosa inside CF primary bronchial epithelium and decreases the inflammatory response of infected epithelium. These last results were presented at XI International Conference on Lactoferrin (Rome, 6-10 October 201). Expected results and their significance We expect to prepare and characterize Lf-loaded niosomes and to demonstrate their absence of cytotoxicity activity against P. aeruginosa biofilm infection of CF primary bronchial epithelium. This study will represent the basis for the development of an aerosolized Lf delivery system for the treatment of CF airway infection. Veicolazione con niosomi della lattoferrina: effetto sulla riduzione dell’infiammazione e dell’infezione in epiteli respiratori affetti da fibrosi cistica Ragioni dello studio Nelle secrezioni delle vie aeree di soggetti con FC, le alte concentrazioni di ferro inducono l’infezione batterica e l’infiammazione. A loro volta, l’infezione batterica e l’infiammazione aumentano le concentrazioni di ferro innescando così un pericoloso circolo vizioso. Ipotesi e obiettivo Una strategia per interrompere tale circolo vizioso potrebbe rappresentare un promettente approccio terapeutico. La lattoferrina (Lf), una proteina dell’immunità innata presente nelle secrezioni e nei siti d’infezione e infiammazione, sottrae il ferro dall’ambiente e riduce l’infezione batterica e l’infiammazione. Tuttavia, anche se la Lf è stata ritrovata ad alte concentrazioni nelle secrezioni delle vie aeree di soggetti con FC, la sua attività non è sufficiente anche per la parziale degradazione operata dagli enzimi batterici. Intendiamo quindi sviluppare un sistema di veicolazione della Lf basato sull’uso di niosomi (liposomi non ionici, ndr)già impiegati per la somministrazione per aerosol di farmaci nell’uomo. In esperimenti in vitro tali Lf-niosomi dovranno proteggere la Lf dalla degradazione enzimatica e mostrare sia assenza di tossicità verso le cellule che attività anti-batterica e anti-infiammatoria. Metodo Saranno preparati dei Lf-niosomi e caratterizzati per la stabilità, il rilascio e la protezione della Lf verso enzimi degradativi e l’assenza di citotossicità. Inoltre, l’attività antibatterica ed anti-infiammatoria di questi niosomi sarà valutata in esperimenti in vitro utilizzando epiteli bronchiali da soggetti con FC infettati con Pseudomonas aeruginosa. Risultati preliminari Risultati preliminari hanno mostrato che i niosomi, contenenti sostanze fluorescenti, rilasciano il loro contenuto ai batteri. Inoltre, utilizzando epiteli bronchiali derivanti da soggetti con FC, abbiamo dimostrato che la Lf è in grado di ridurre l’infezione da P. aeruginosa e l’infiammazione correlata all’infezione. Risultati attesi e loro significato Ci prefiggiamo di preparare dei Lf-niosomi non citotossici che mostrino, in esperimenti in vitro, una migliore attività della sola Lf nella capacità di ridurre l’infezione e l’infiammazione correlata all’infezione. Questi studi rappresentano la base per lo sviluppo futuro di un sistema di veicolazione della Lf per aerosol da impiegare nel trattamento delle infezioni delle vie aeree di soggetti con FC. 62. The role of vascular endothelium in cystic fibrosis inflammation · 2 Romano M1, Totani L2, Marchisio M3 Dip. Scienze Biomediche, Università Chieti-Pescara, Lab. Medicina Molecolare; 2Dip. Farmacologia Traslazionale, Consorzio “Mario Negri” Sud, Chieti; 3Dip. Medicina e Scienze dell’Invecchiamento, Università Chieti-Pescara (FFC Project#19/2013, Extension) 1 Background Neutrophilic inflammation is a key pathogenetic mechanism of cystic fibrosis (CF) lung disease. The vascular endothelium represents the first barrier for neutrophils in their path to the airways. If dysfunctional, endothelium may allow unchecked leukocyte extravasation and tissue accumulation. It may also promote pulmonary arterial hypertension (PAH) and angiogenesis, which aggravate CF lung disease. Hypothesis and objectives Results from our FFC#17/2012 project fully support our hypothesis that the vascular endothelium is dysfunctional in CF. Main objectives of this study are to: 1. Elucidate the impact of CFTR dysfunction on endothelial cell barrier function and activities related to inflammation, PAH and angiogenesis. 2. Assess the pathophysiological and clinical significance of endothelial microparticles in CF. 3. Search for correctors of endothelial dysfunction in CF. Essential Methods Flow cytometry, confocal microscopy, siRNA, western blotting, real-time PCR Preliminary Results We isolated pulmonary artery endothelial cells (PAEC) from non-CF and CF vessels and setup a CFTR siRNA protocol. CFTR blockade in umbilical vein endothelial cells as well as in PAEC exposed to inflammatory cytokines and subjected to physiological shear stress to mimic in vivo conditions, showed dismantling of cell-cell contacts and widening of inter-endothelial spaces. This was associated with alteration of VE-cadherin and p120-catenin membrane distribution. CFTR blockade also suppressed phosphorylation of endothelial nitric oxide synthase and AKT and stimulated the release of IL-8 as well as of endothelial microparticles. CF patients presented increased levels of circulating endothelial cells and of endothelial-derived microparticles. Notably, agents that increase cAMP levels, in particular the combination of phosphodiesterase inhibitors and ß2-adrenergic agonists prevented a number of dysfunctional responses of endothelial cells to CFTR inhibition. Expected results and their significante We expect to uncover novel mechanisms of CF inflammation as well as potential biomarkers and innovative therapeutic approaches to CF lung disease. Il ruolo dell’endotelio vascolare nell’infiammazione della fibrosi cistica · 2 Ragioni dello studio L’infiammazione è un meccanismo chiave nella malattia respiratoria della fibrosi cistica (FC). Le cellule endoteliali che rivestono i vasi sanguigni rappresentano la prima barriera che i globuli bianchi neutrofili incontrano nel loro tragitto verso le vie respiratorie dove rivestono un ruolo importante nello sviluppo dell’infiammazione. Un endotelio mal funzionante potrebbe permettere quindi un passaggio di queste cellule e il loro accumulo nelle vie respiratorie, oltre che promuovere l’ipertensione polmonare (PAH) e l’angiogenesi che aggravano la malattia polmonare. Ipotesi e obiettivi I risultati del nostro progetto FFC#17/2012 confermano la nostra ipotesi che l’endotelio vascolare sia mal funzionante nella FC. Ci proponiamo di determinare: 1. L’impatto di CFTR disfunzionale su attività dell’endotelio legate a infiammazione, PAH e angiogenesi. 2. Determinare il significato clinico delle microparticelle endoteliali nella FC. 3. Correttori della disfunzione endoteliale nella FC. Metodo Citofluorimetria, microscopia confocale, siRNA, western blotting, PCR real-time Risultati Preliminari Abbiamo isolato cellule endoteliali dalle arterie polmonari (PAEC) normali e FC e messo a punto un sistema di inibizione della produzione di CFTR (siRNA). Il blocco del CFTR in cellule endoteliali dei cordoni ombelicali (HUVEC) e in PAEC esposte a agenti infiammatori e poste in un sistema che mima il flusso ematico, ha provocato notevoli alterazioni delle proteine che costituiscono i ponti che tengono 67 unite le cellule endoteliali tra di loro, con emissione di piccole porzioni di cellule definite microparticelle. Abbiamo inoltre osservato che il blocco della funzione di CFTR nelle cellule endoteliali si associa al rilascio di sostanze pro-infiammatorie e al blocco del rilascio di sostanze anti-infiammatorie. I pazienti con FC presentano elevati livelli di cellule endoteliali e di microparticelle nel sangue. Infine, abbiamo osservato che alcuni farmaci sono in grado di correggere le alterazioni indotte dalla disfunzione di CFTR nelle cellule endoteliali. Risultati attesi e loro significato Crediamo che i nostri risultati ci possano aiutare a comprendere meglio le cause della infiammazione polmonare nella FC, oltre che a individuare nuovi marcatori di malattia e terapie anti-infiammatorie. 63. Development of a CF, IL-8/NF-KB transgenic mouse model for the in vivo long-term monitoring of the inflammatory response induced by bacteria treated or not with azithromycin Lleò M Dip. di Patologia e Diagnostica, Sez. Microbiologia, Università di Verona (FFC Project#18/2013, New) Maria Lleò, responsabile del progetto Background The pro-inflammatory role of some released bacterial products has been shown in vitro lung infections in cystic fibrosis (CF). Because the cytotoxic action of these products is frequently mediated by host immunological processes, the possibility of monitoring the inflammatory response in an in vivo non invasive animal model appears of maximum interest. 68 Hypothesis and objectives 1) To adapt a recently-developed transgenic mouse model suitable for the monitoring of the IL-8/NF-KB-mediated inflammatory process to CF mice and 2) to in vivo demonstrate and monitoring the pro-inflammatory role of Pseudomonas aeruginosa (Pa) culture supernatants and the anti-inflammatory effect of azithromycin. Methods CF mice will be transfected with IL-8 DNA and then monitored after somministration of culture supernatants of Pseudomonas treated and non treated with azithromycin. Spin-off for research & clinical purposes 1) role of bacterial extracellular products in lung inflammation; 2) activity of azithromycin in blocking or decreasing the lung inflammation by inhibiting Pseudomonas virulence factors. The CF mice model will also constitute a final interesting product of this project to be used in monitoring lung inflammation and the possible action of therapeutic compounds in decreasing the inflammatory process. Sviluppo di un modello di topo con fibrosi cistica, transgenico per IL-8/NF-KB, per il monitoraggio in vivo e a lungo termine della risposta infiammatoria indotta da batteri trattati e non con azitromicina. Ragioni dello studio È stata dimostrata in vitro l’attività pro-infiammatoria e la sensibilità alla azitromicina di alcuni prodotti rilasciati dai batteri durante l’infezione polmonare in fibrosi cistica (FC). In un modello animale recentemente sviluppato si è dimostrato che è possibile monitorare il processo infiammatorio in topi vivi utilizzando metodi di visualizzazione non invasivi. Ipotesi e obiettivi 1) adattare il modello transgenico di topo IL-8/NF-kB al topo FC per, in vivo: i) monitorare la risposta infiammatoria indotta da prodotti rilasciati da P. aeruginosa, ii) saggiare l’azione anti-infiammatoria dell’azitromicina mediata dal effetto inibitorio sui prodotti batterici. Metodi I topi FC saranno trasfettati con i geni adeguati e monitorati dopo somministrazione via tracheale di sopranatanti colturali di Pseudomonas trattato e non trattato con azitromicina Possibili ricadute per ricerca e clinica Si otterrà un modello nuovo di topo con FC che si potrebbe rivelare uno strumento interessante per i) studiare l’infezione batterica acuta e la sua evoluzione verso la fase cronica, dal momento che si avrà la possibilità di monitorare l’infiammazione negli animali per tempi lunghi; ii) monitorare il processo infiammatorio in FC. APPENDICES Appendix 1 Publications and congress communications from the studies funded by Italian CF Research Foundation 2002-2013 Pubblicazioni e comunicazioni congressuali dagli studi finanziati dalla Fondazione Ricerca FC dal 2002 al 2013 1. CFTR PATHOPHYSIOLOGY AND THERAPY OF THE BASIC DEFECT Fisiopatologia CFTR e terapie del difetto di base • FFC Project#1/2002 “Mini-chromosomes: a new approach for cystic fibrosis gene therapy” Fiorentina Ascenzioni (Dipart. Biologia cellulare e dello sviluppo Univ. La Sapienza Roma), Massimo Conese (Ist. per il Trattamento speriment. della FC - Osp. San Raffaele – Milano), Olga Zegarra (Lab. Gen. Molec. - Ist. Gaslini – Genova) Publications - Auriche C. et al. “Functional human CFTR produced by a stable minichromosome” EMBO Reports 2002; vol. 3, no. 9, pp. 862-868 • FFC Project#2/2002 “Evaluation of efficiency efficacy and safety of CFTR-gene delivery mediated by lentivirus vectors in model systems of cystic fibrosis airway epithelium” Massimo Conese (Ist. per il Trattamento Speriment. della FC - Osp. San Raffaele – Milano) Publications - Copreni E. et al. “Lentivirus-mediated gene transfer to the respiratory epithelium: a promising approach to gene therapy of cystic fibrosis” Gene Therapy (2004) 11, S67-S75. - Carrabino S. et al. “Serum albumin enhances polyethylenimine-mediated gene delivery to human respiratory epithelial cells” The Journal of Gene Medicine 2005; 7: 1555-1564 Abstracts - Copreni E. et al. “Pseudomonas aeruginosa infection of airway epithelium in a human fetal respiratory xenograft model in view of lentiviral gene therapy of CF lung disease” Journal of Cystic Fibrosis 2 (2003) S19-S23 – 26th Congress European Cystic Fibrosis Society, Belfast 4-7 June 2003. - Copreni E. et al. “Biosafety of a third generation lentiviral vector for gene transfer to the airway epithelium” NACFC, 2005 - Copreni E. et al. “Gene transfer to the airway epithelium mediated by a third generation HIV-1 based vector: efficiency and role of heparin sulphate” American Society of Gene Therapy, 8th Annual Meeting June 1-5 2005. - Copreni E. et al. “Study of clearance and internalization of pseudomonas Aeruginosa in a human fetal respiratory xenograft model” Pediatric Pulmonology Suppl. 25, 2003. 17th Annual North American Cystic Fibrosis Conference – Anaheim, 16-19 October 2003 - Copreni E. et al. “Lentivirus-mediated gene transfer to the respiratory epithelium in vitro and in vivo in the absence of preconditioning of the airways” 2nd European Conference & Practical Course, February 1-14th, 2004 – Bellaterra, Spain - Copreni E. et al. “Gene transfer to the airway epithelium by HIV-based vectors” ECFS Conference, Tomar, Portugal 30 April -3 May 2004; - Copreni E. et al. “Optimisation of gene transfer to the respiratory epithelium in vitro and in vivo by a last generation lentiviral vector” 3rd European Conference & Practical Course 14-26 June 2004, Genopole-Evry, France; - Copreni E. et al. “Gene transfer to the airway epithelium mediated by last generation lentiviral vectors does not require preconditioning of the epithelial tight junctions” Pediatric Pulmonology Suppl. 27 – The 18th Annual North American CF Conference; America’s Center, St. Louis, Missouri, Oct. 14-17 2004 - Copreni E. et al. “Trasferimento genico in modelli in vitro e pre-clinici di epitelio respiratorio mediante vettori virali e non virali” I incontro dei ricercatori di base della fibrosi cistica, Roma 1-2 luglio 2004 - Copreni E. et al. “Trasferimento genico mediato da un vettore lentivirale in modelli di epitelio respiratorio in vitro e in vivo: efficienza e ruolo dell’eparansolfato” X Congresso Nazionale di Fibrosi Cistica – Palermo, 27 – 30 ottobre 2004. - Copreni E. et al. “Valutazione dell’efficienza, efficacia e sicurezza di vettori lentivirali nel trasferimento del gene CFTR in sistemi modello di epitelio respiratorio con fibrosi cistica” I Convention d’Autunno dei Ricercatori Italiani per la fibrosi cistica – 14-15 novembre 2003, Verona - Copreni E. et al. “Efficiency, efficacy and safety of Lentivirus vectors in CFTR gene tranfer in model systems of airway epithelia with cystic fibrosis” II Convention d’Autunno dei Ricercatori Italiani per la fibrosi cistica – 19-20 novembre 2004, Verona • FFC Project#1/2003 “CFTR regulation by protein-protein interactions” Valeria Casavola (Dipart. Fisiologia Gen. ed Amb. - Univ. Bari), Manuela Zaccolo (Ist. Veneto Med. Molecolare, Padova) Publications - Abrahamsen H. et al. “TCR – and CD28 Mediated Recruitment of Phosphodiesterase 4 to Lipid Rafts Potentiates T Cell Receptor Signaling” J Immunol. 2004 Oct 15;173(8):4847-58 - Zaccolo M. et al “Use of Chimeric Fluorescent Proteins and Fluorescence Resonance Energy Transfer to Monitor Cellular Responses” Circulation Research 2004;94:866-873 - Mongillo M. et al. “Fluorescence Resonance Energy Transfer-Based Analysis of cAMP Dynamics in Live Neonatal Rat Cardiac Myocytes Reveals Distinct Functions of Compartmentalized Phosphodiesterases” Circulation Research 2004; 95:67-75; - Guerra L. et al. “Stimulation of Xenopus P2Y1 receptor activates CFTR in A6 cells” Eur J. Physiol. (2004) 449: 66-75; - Cardone R. A. et al. “Protein kinase A gating of a pseudopodial-located rhoA/ROCK/p38/NHE1 signal module regulates invasion in breast cancer cell lines” Molecular Biology of the Cell Vol. 16, 3117-3127, July 2005; Abstracts - Fanelli T. et al. “CFTR regulation of ion transporters by protein – protein interactions” Gordon Conference Le Diablerets 3 – 8 ottobre 2004; - Guerra L. et al. “Ruolo dei domini PDZ di entrambe le isoforme di NHERF nella regolazione del CFTR” X Congresso Nazionale di Fibrosi Cistica della Società Italiana di Pediatria Palermo, 27-30 ottobre 2004; - Favia M. et al. “CFTR regulation of ion transporters by protein – protein interactions” The American Society fro Cell Biology, 44th Annual Meeting – Washington 4-8 December 2004 - Riccardi S. M. et al. “Role of NHERF1 in rescuing of F508del-CFTR activity”. 2005 – European CF Conference - Evora, Portugal 14-17 April 2005; • FFC Project#2/2003 “Activators of the CFTR ionic transport: identification and molecular modelling of the binding sites” Oscar Moran, (Ist. Biofisica – CNR – Genova), Olga Zegarra, (Lab. Gen. Molec. - Ist. Gaslini – Genova), Vincenzo Martorana, (Ist. Biofisica – CNR – Palermo) Publications - Galietta L. et al. “Identification of CFTR activators and inhibitors: chance or design?” Current opinion in Pharmacology, vol. 4 issue 5, October 2004, 497-503 - Moran O. et al. “Binding site of activators of the cystic fibrosis transmembrane conductance regulator in the nucleotide binding do- 69 mains” CMLS Cellular and Molecular Life Sciences 62 (2005) 446460; - Moran O. et al. “A quantitative description of the activation and inhibition of CFTR by potentiators: Genistein” FEBS Letters 579 (2005) 3979-3983; Abstracts - Moran O. et al. “Molecular model of the nucleotide binding domains of the CFTR: cystic fibrosis correlated mutations” Paediatric Pulmonology, The 17th Annual North American CF Conference, Anaheim, California 16-19 October 2003; - Moran O. et al. “Searching for the CFTR- Openers binding site” 2004 – ECFS Conference New Frontiers in Basic Science of Cystic Fibrosis 30 April – 3 May 2004 Tomar Portugal; - Moran O. et al. “Identification of the CFTR – openers binding site” S.I.B.P.A. 2004 XVII Congresso Nazionale della Società di Biofisica Pura ed Applicata Pisa 23 – 25 settembre 2004; - Zegarra O. et al. “Identification of New Drugs for the Modulation of Chloride Transport in CF. Advance in the HTS Programme” 2004 – ECFS Conference New Frontiers in Basic Science of Cystic Fibrosis 30 April – 3 May 2004 Tomar Portugal; - Moran O. et al. “A quantitative interpretation of the activation and inhibition of chloride currents by CFTR activators: genistein” The Physiology of Anion Transport. (Bristol, UK) 23-24 July 2005. - Zegarra-Moran O. et al. “Pharmacologic activation of chloride transport in CF mutants” ECFS Conference. New Frontiers in Basic Science of Cystic Fibrosis (Evora, Portugal). 14-17 April, 2005. - Zegarra-Moran O. et al. “Role of NBD mutations on the putative binding site of potentiators” Pediatr. Pulm. S29:71. 20th Annual North American Cystic Fibrosis Conference, Denver, 2-5 November 2006. - Zegarra-Moran O. “CFTR potentiators and gating mutants” 29th European Cystic Fibrosis Conference (Copenhagen, Denmark), 15-18 June 2006. • FFC Project#3/2003 “Screening of drugs approved for human use to identify novel pharmacological tools for Cystic Fibrosis” Luis JVL Galietta (Lab. Gen. Molec. - Ist. Gaslini – Genova), Mauro Mazzei (Dipart. Scienze Farmaceutiche - Univ. Genova), Massimo Conese (Ist. per il Trattamento Speriment. della FC - Osp. San Raffaele – Milano) Publications - Pedemonte N. et al. “Anti-hypertensive 1,4 dihydropyridines as correctors of the CFTR channel gating defect caused by cystic fibrosis mutations” Molecular Pharmacology, Vol. 68, No. 6 (2005) pp. 1736-1746 - Pedemonte N. et al. “Small-molecule correctors of defective ∆F508CFTR cellular processing identified by high-throughput screening” The Journal of Clinical Investigation, Vol. 115, No. 9, Sept. 2005, pp. 2564-2571 Abstracts - Pedemonte N. et al. “Screening of a chemical library containing approved drugs and natural compounds to identify small molecules for the functional correction of CFTR mutants” 2004 North American Cystic Fibrosis Conference - Pedemonte N. et al. “Dual activity of aminoarylthiazoles on trafficking and gating defects caused by CF mutations” Pediatric pulmunology, Suppl. 31, 2008. 22nd Annual North American Cystic Fibrosis Conference, Orlando, Florida, 22-25 October 2008, p. 311 • FFC Project#11/2003 “Pathogenesis and treatment of Cystic Fibrosis-related liver disease” Mario Strazzabosco (Dipart. Med. Spec. e dei trapianti, U.O. Gastroenterologia, Osp. Riuniti – BG) Publications - Spirlì C. et al. “Glibenclamide Stimulates Fluid Secretion in Rodent Cholangiocytes through a CFTR-Independent Mechanism” Gastroenterology 2005; 129: 220-33 - Strazzabosco M. et al. “Pathophysiology of Cholangiopathies” J. Clin Gastroenterology. Vol. 39, suppl. 2, April, 2005; - Fiorotto R. et al. “Ursodeoxycholic Acid Stimulates Cholangiocyte Fluid Secretion in Mice via CFTR-Dependent ATP Secretion” Gastroenterology (2007); 133: 1603-1613 - Spirlì C. et al. “Glibenclamide stimulates fluid secretion in rodent cholangiocytes through a cystic fibrosis transmembrane conductance regulator-indipendent mechanism” Gastroenterology. 2005 Jul;129(1):220-33 - Strazzabosco M. et al. “Diferentially expressed adenylyl cyclise isoforms mediate secretory functions in cholangiocyte subpopulation” Hepatology. 2009 Jul;50(1):244-52 Abstracts - Fiorotto R, et al. “Ursodeoxycholic acid stimulates fluid secretion in 70 mice bile ducts trough a CFTR and PKCα/PKCε-dependent mechanism” Hepatology Vol. 40, No. 4, Suppl. 1, 2004 • FFC Project#13/2003 “Biochemical and physiopathological aspects of plasma membrane of human bronchial epithelial cells expressing DF508 mutation before and after supplementation of methylated folic acid and B12 vitamin” Lisa Bambara (Medicina Interna B, Policlinico, Università di Verona) Publications - Scambi C. et al. “Can 5-methyltetrahydrofolate modify the phospholipids fatty acid pattern in cystic fibrosis paediatric patients?” Journal of Cystic Fibrosis 2006 ; 5: 197-199 • FFC Project#2/2004 “Chemoreceptor mechanism in CFTR expressing cells: molecular bases and role in control of secretion” Francesco Osculati (Dipart. Scienze Morfologico Biomediche – Università di Verona) Publications - Merigo F. et al. “Secretory cells of the airway express molecules of the chemoreceptive cascade” Cell Tissue Res. 2007 327:231-247 • FFC Project#3/2004 “Natural and synthetic amino acids as chemical chaperones to promote CFTR folding” B. M. Rotoli (Plesso Biotec. Integrato - Sez. Pat. Gen. e Clinica Univ. Parma) Abstracts - Rotoli B. M. et al. “Effects of taurine and other amino acids on the phenotype of ∆F508-CFTR cells” Experimental Biology 2006, April 1-5 – San Francisco, California; • FFC Project# 4/2004 “Role of adenovirus receptors in the activation of mitogen activated protein kinase pathways and nuclear factor – kB in human airways epithelial cells” Anna Tamanini (Lab. Patologia Molecol. – Centro Fibrosi Cistica – Verona) Publications - Tamanini A. et al. “Interaction of Adenovirus type 5 fiber with the Coxsackie Adenovirus receptor activates inflammatory response in human respiratory cells” Journal of Virology, 2006 Nov. Vol 80, No 22 p. 11241-11254; Abstracts - Tamanini A. et al. “Adenovirus Vector Receptor Interactions and Early Pro-Inflammatory Signalling” 2005 – European Cystic Fibrosis Conference – New Frontiers in Basic Science of Cystic Fibrosis – Evora, Portugal 14 -17 April 2005; - Tamanini A. et al. “Biosafety studies in CF gene transfer: role of vector-receptor interactions in pro-inflammatory signalling” Journal of Cystic Fibrosis 4 (2005) S26-S33; 28th European C.F. Conference, Hersonissos, Crete, Greece; 22-25 June 2005. • FFC Project#1/2005 “Role of the scaffolding protein NHERF in the PKA-mediated regulation of CFTR sorting and activity” Valeria Casavola (Dipart. Fisiologia Gen. ed Amb. - Univ. Bari) Publications - Guerra L. et al. “Na+/H+ Exchanger regulatory factor isoform 1 over expression modulates cystic fibrosis transmembrane conductance regulator (CFTR) expression and activity in human airway 16HBE14o – cells and rescues ∆F508 CFTR functional expression in Cystic Fibrosis cells” The Journal of Biological Chemistry vol. 280, No. 49, pp. 40925-40933, December 9, 2005. - Favia M. et al. “NHE3 inhibits PKA-dependent functional expression of CFTR by NHERF2 PDZ interactions” Biochemical and Biophysical Research Communications 2006 Aug 25;347(2):452-9. - Pantano S. et al. “Molecular basis of the allosteric mechanism of cAMP in the regulatory PKA subunit” FEBS Letters 579 (2005) 26792685; - Fanelli T. et all “Beta-estradiol rescues Delta-F508 CFTR functional expression in human cystic fibrosis airway CFBE 41 o-cells through the up-regulation of NHRF1”. Biol Cell 2008 Jan 9 Abstracts - Fanelli T. et al. “β-estradiol rescues ∆F508-CFTR functional expression in CFBE41o-cells via NHERF1 up-regulation” Workshop Transporters 2006, Parma 6-9 September 2006. - Guerra L et al. “Rescue of deltaF508 CFTR in CFBE41O-cells is dependent on actin cytoskeleton interaction with ezrin and NHERF1” European CF Conference, Belek, Turkey, 13-16 June 2007; J. of Cystic Fibrosis June 2007, vol. 6, suppl. 1:S7 - Riccardi S.M. et al. “Rescue of deltaF508 CFTR in CFBE41O-cells is dependent on actin cytoskeleton interaction with ezrin and NHERF1” 58th National Congress of the Italian Physiological Society, Lecce 19-21 Sept. 2007; Acta Physiologica, vol. 191, suppl. 657 • FFC Project#2/2005 “Macrolides and ion transport across CFTR” Emanuele Giordano (Ist. Naz. Ricerca Cardiovascolare (INRC) - Dipart. Biochimica) Abstracts - Furini S. et al. “Macrolides antibiotics and ion transport across plasma membrane” XIII Congresso Nazionale della Società Italiana di Ricerche Cardiovascolari, Imola 21-23 settembre 2006 • FFC Project#4/2005 “Novel generation lentiviral vectors: evaluation of inflammatory potential in human respiratory cells” Giulio Cabrini (Lab. Patologia Molecol. – Centro FC - OCM VR) Abstracts - Copreni E. et al. “ Novel generation lentiviral vectors: evaluation of inflammatory potential in human respiratory epithelial cells” North American CF Conference 2006. Denver co, USA - Bezzerri V. et al. “ Selective modulation of P. aeruginosa-dependent induction of interleukin-8 by transcription factor decoy oligonucleotides in CF bronchial epithelial cells” The 20th North American CF Conference, Denver, Colorado, Nov. 2-5 2006 - Lampronti I. et al. “Medicinal plant extracts inhibit the induction of pro-inflammatory genes in bronchial epithelial cells” The 21st Annual North American Cystic Fibrosis Conference, Anaheim Convention Center, Anaheim, California, October 3-6 2007 - Bezzerri V. et al. “Modulation of expression of genes involved in leukocyte chemotaxis by interfering with nuclear transcription factors” The 21st Annual North American Cystic Fibrosis Conference, Anaheim Convention Center, Anaheim, California, October 3-6 2007 • FFC Project#5/2005 “CFTR gene correction in human embryonic stem cells mediated by Small Fragment Homologous Replacement (SFHR)” Federica Sangiuolo (Dipart. Biopatologia e Diagnostica per imm. - Univ. Tor Vergata RM), Massimo De Felici (Dipart. Salute pubblica e Biologia cellulare - Univ. Tor Vergata RM), Lorenzo Guerra (Dipart. Fisiologia Gen. ed Amb. - Univ. Bari), Marco Lucarelli (Dipart. Biotecn. Cell. ed ematologia - Univ. La Sapienza Roma) Publications - Sangiuolo F. et al. “CFTR gene targeting in mouse embryonic stem cells mediated by small fragment homologous replacement (SFHR)” FBS, 2008, 13:2989-99 Abstracts - Filareto A. et al. “DNA methylation enhances repair efficiency of small fragment homologous replacement (SFHR) gene targeting” 13th Italian Cystic Fibrosis Conference, Milan, 30 Nov. – 2 Dec. 2007, J. Cyst Fibrosis 2008; 7, suppl. 3: S15 • FFC Project#1/2006 “Novel methods of intracellular delivery of ΔF508-CFTR correctors” Marco Colombatti (Dipart. Patologia - Sez. Immunologia – Università di Verona), Giulio Cabrini (Lab. Patologia Molecol. – Centro FC - OCM Verona), Franco Dosio (Dipart. Scienza e Tecnologia del Farmaco - Univ. Torino) Publications - Norez C. et al. “Chemical conjugation of ∆F508-CFTR corrector deoxyspergualin to transporter human serum albumin enhances its ability to rescue C1-channel functions” Am J Physiol Lung Cell Mol Physiol, 2008 Aug, vol. 295, pp. L336-L347. Abstracts - Norez C. et al. “Chemical conjugation of ∆F508-CFTR corrector deoxyspergualin to transporter human serum albumin enhances its ability to rescue CL-channel functions” Pediatric pulmunology, Suppl. 31, 2008. 22nd Annual North American Cystic Fibrosis Conference, Orlando, Florida, 22-25 October 2008, p. 313. • FFC Project#2/2006 “Homing of bone marrow-derived stem cells to the respiratory epithelium in a cystic fibrosis mouse model: Role of bioenergetic metabolism” Massimo Conese (Ist. per il Trattamento speriment. della FC - Osp. San Raffaele – Milano), Nazareno Capitanio (Dipart. Scienze Biomediche - Univ. Foggia), Valeria Casavola (Dipart. Fisiologia Gen. ed Ambientale - Univ. Bari) Abstracts - Conese M. et al. “Homing to the lung, mitocondrial content and CFTR expression in hematopoietic stem cells” 13th Italian Cystic Fibrosis Conference, Milan, 30 Nov.-2 Dec. 2007, J. Cyst Fibrosis 2008; 7, suppl. 3: S16 • FFC Project#3/2006 “Identification, optimization, and validation of potentiators and correctors for the pharmacotherapy of cystic fibrosis” Luis JV Galietta (Lab. Gen. Molec. - Ist. Gaslini – Genova), Mauro Mazzei (Dipart. Scienze Farmaceutiche - Univ. Genova), Oscar Moran, (Istituto di Biofisica CNR – Genova) Publications - Pedemonte N. et al. “Structure-Activity relationship of 1,4-Dihydropyridines as potentiators of the cystic fibrosis transmembrane conductance regulator chloride channel” Molecular Pharmacology, Vol. 72, N. 1, pp. 197-207 - Caputo A. et al. “TMEM16A, A Membrane Protein Associated with Calcium-Dependent Chloride Channel Activity” Science Express, DOI: 10.1126/science.1163518, 4 Sept. 2008. - Caputo A. et al. “Mutation-specific potency and efficacy of cystic fibrosis transmembrane conductance regulator chloride channel potentiators” J Pharmacol Exp Ther (2009) 330: 783-91. - Cateni F. et al. “Synthesis of 4-thiophen-2’-yl-1,4-dihydropyridines as potentiators of the CFTR chloride channel” Bioorg Med Chem (2009) 17: 7894-903 - Ferrera L. et al. “Regulation of TMEM16A chloride channel properties by alternative splicing” J Biol Chem (2009) 284: 33360-33368 • FFC Project#4/2006, FFC#2/2008 “Functional and structural basis of the molecular mechanism of CFTR potentiators: towards therapeutic feasible molecules” Oscar Moran, (Istituto di Biofisica CNR – Genova), Olga Zegarra, Nazareno Dimasi (Lab. Gen. Molec. - Ist. Gaslini – Genova) Publications - Zegarrra Moran O. et al. ���������������������������������������������� “Functional analysis of mutations in the putative binding site for CFTR potentiators: interaction between activation and inhibition” The Journal of Biological Chemistry Vol. 282, No. 12 pp. 9098-9104, 2007 - Ferrera L. et al. “Characterization of a 7,8-Benzoflavone Doubel Effect on CFTR Clˉ Channel Activity” J. Membrane Biol. (2007) DOI 10.1007/s00232-007-9066-4 - Moran O. et al. “On the mesasurement of the functional properties of the CFTR” Journal of Cystic Fibrosis, 7 (2008) 483-494 - Moran O. “Model of the cAMP activation of chloride transport by CFTR channel and the mechanism of potentiators” J. Theor. Biol. (2010) 262:73-79. - Bisignano P. et al. “Molecular dynamics analysis of the wild type and dF508 mutant structures of the human CFTR-nucleotide binding domain 1” Biochimie (2010) 92:51-57. - Melani R. et al. “Analysis of ion transport in the airway epithelium using RNA interference” Current Opinion in Molecular Therapeutics, 11 (3): 282-291, 2009 - Melani R et al. “Modulation of Cystic Fibrosis transmembrane conductance regulator activity and genistein binding by cytosolic pH” J of Biol Chem (2010) Vol 285, 53:41591-6 - Galeno L. et al. “Small-angle X-ray scattering study of the ATP modulation of the structural features of the nucleotide binding domains of the CFTR in solution” Eur Biophys J, 2011 Jul;40(7):811-24 Abstracts - Bisignano P. “Dinamica molecolare della CFTR: stabilità strutturale e termodinamica del primo dominio legante il nucleotide (NBD1)” Università degli Studi di Genova, Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Corso di laurea specialistica in Biologia Cellulare e Molecolare, Tesi di laurea, a.a. 2008/2009. - Galfrè E. et al. “Biophysical characterisation of the interaction of recombinant nucleotide binding domains of the CFTR and potentiators” XIX Congresso Nazionale SIBPA, Roma, 17-20 settembre 2008 - Ferrera L. et al. “Modulation of CFTR activity by interactions between the UCCF-029 potentiator and ATP analogues” The 22nd Annual North American Cystic Fibrosis Conference, Orlando, Florida, October 2325, 2008 - Melani R. et al. “Interaction between CFTR and Genistein at different values of intracellular pH” 2009 ECFS Basic Science Conference, New Frontiers in Basic Science of Cystic Fibrosis, April 15-19, Tavira, Portugal - Martorana V. et al. “A molecular dynamics study of the CFTR nucleotide binding domains interaction” European Biophysics Journal, 7th EBSA European Biophysics Congress, Genova, July 11-15, 2009 - Moran O., moderators “Pharmacology – how do correctors and potentiators works?” Special group discussion – IV, European CF Society, Tavira, Portugal, April 15-19, 2009 - Moran O. et al., Identification of the binding site of CFTR potentiators. Presented at the 51st Annual Meeting of the Biophysical Society (Baltimore, U.S.A.). 3-7 March, 2007. 71 - Galfrè E. et al., Biophysical characterisation of the interaction of recombinant nucleotide binding domains of the CFTR and potentiators, XIX Congresso Nazionale della Società Italiana di Biofisica Pura ed Applicata (Roma, Italy) 2008 - Zegarra-Moran O. et al. “Pharmacologic activation of chloride transport in CF mutants” ECFS Conference. New Frontiers in Basic Science of Cystic Fibrosis (Regua, Douro, Portugal), 9-13 April, 2008. - Moran O. et al., Pharmacology- how do correctors and potentiators work? New frontiers in basic science of cystic fibrosis. European Cystic Fibrosis Society Conference New Frontiers in Basic Science of Cystic Fibrosis (Tavira, Portugal), 15-19 April, 2009. - Bisignano P. et al., Molecular dynamics of CFTR: Structural stability and thermodynamics of the first nucleotide binding domain (NBD1). BITS 2009 - Sixth Annual Meeting of the Italian Bioinformatics Society (Genova, Italy). 2009. - Zegarra-Moran O. et al., Binding of potentiators to CFTR involves electrostatic interactions. Pediatr. Pulm. S33:234. 24th Annual North American Cystic Fibrosis Conference (Baltimore, U.S.A.). 21-23 October, 2010. - Zegarra-Moran O., “CFTR potentiators: effects of pH and mutations”. 33rd European Cystic Fibrosis Conference (Valencia, Spain). 16-19 June 2010. - Galeno L. et al., Structural features of the nucleotide binding domains of the CFTR in solution. XX Congresso Nazionale della Società Italiana di Biofisica Pura ed Applicata 2008 (Arcidosso, Italy) - Melani R. et al., CFTR Activity and Potentiators Binding Are Modulated By Cytosolic pH. ECFS Conference New Frontiers in Basic Science of Cystic Fibrosis.(Tirrenia, Italy). 30 March-2 April, 2011. • FFC Project#2/2007 “Cellular and molecular mechanisms of the actin cytoskeleton involvement in the NHERF1-dependent rescue of deltaF508 CFTR in human airway cells” Valeria Casavola (Dipart. Fisiologia Gen. ed Ambientale - Univ. Bari), Massimo Conese (Ist. per il Trattamento speriment. della FC Osp. San Raffaele – Milano) Publications - Fanelli T. et al. “β-estradiol rescues ∆F508CFTR functional expression in human cystic fibrosis airway CFBE41o-cells through the up-regulation of NHERF1” Biol Cell. –2008 Jul;100(7):399-412 - Favia M. et al. “NHERF1 overexpression-dependent increase of cytoskeleton organization is fundamental in the rescue of F508del-CFTR in human airway CFBE41o- cells” under revision for publication in Mol. Biol. Cell - Favia M et al. “Na+/H+ exchanger regulatory factor 1 overexpressiondependent increase of cytoskeleton organization is fundamental in the rescue of F508del cystic fibrosis transmembrane conductance regulator in human airway CFBE41o- Cells” Molec Biol of the Cell (2010), Vol. 21: 73-86 Abstracts - Favia M. et al “Ezrin phosphorylation and activation of RHOA play a role in the rescue of ΔF508 un CFBE41O-cells by NHERF1” XIII Congresso italiano della Fibrosi cistica, III Congresso nazionale SIFC, Milano, 30 novembre – 2 dicembre 2007 - Favia M. et al. “Ezrin phosphorylation and activation of RhoA play a role in the NHERF1 overexpression-dependent rescue of F508del CFTR in human airway CFBE41o- cells” IV Congresso Nazionale della Società Italiana Fibrosi Cistica, Torino, 27-29 novembre 2008 - Monterisi S. et al. “Ezrin and cAMP/PKA have different compartmentalization in CFBE41o- and 16HBE14o- cells” 31st European Cystic Fibrosis Conference, Prague 11-14 June 2008 - Favia M. et al. “Rescue of F508del-CFTR in CFBE41o- cells is dependent on actin cytoskeleton interaction with Ezrin and NHERF1” ECFS Basic Science Conference, Regua, Douro, Portugal, 9-13 April 2008 • FFC Project#3/2007 “Pharmacological chaperones as correctors of ∆F508-CFTR” Mauro Mazzei (Dipart. Scienze Farmaceutiche - Univ. Genova), Melloni E. (Dip. Medicina Sper., Genova), Moro S. (Dip. Scienze Farmaceutiche Padova), Luis JV Galietta (Lab. Gen. Molec. - Ist. Gaslini – Genova) Publications - Cateni F. et al. “Synthesis of 4-thiophen-2’-yl-1,4-dihydropyridines as potentiators of the CFTR chloride channel” Bioorganic & Medici. Chem. 17 (2009) 7894-7903 • FFC Project#4/2007 “Assessing the implication of protein kinase CK2 in cystic fibrosis pathogenesis” Lorenzo A. Pinna (Dipart. Chimica Biologica – Università di Padova) Publications - Pagano M. et al. “Modulation of protein kinase CK2 activity by frag- 72 ments of CFTR encompassing F508 may reflect functional links with cystic fibrosis pathogenesis” Biochemistry 2008, 47, 7925-7936 - Pagano M. et. al. “CFTR fragments with the F508 deletion exert a dual allosteric control over the master kinase CK2” Biochem. J. In press. - Pagano M. et al. “La sorprendente diffusione del gene della fibrosi cistica: indizi per una nuova ipotesi” Atti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Tomo CLXVII (2008-2009) – Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, Padova - Pagano M. et al. “Cystic fibrosis trans membrane regulator fragments with the Phe508 deletion exert a dual allostericcontrol over the master kinase CK2” Biochem. J. (2010) 426, 19-29 • FFC Project#1/2009 “Role of the scaffolding protein NHERF in the PKA-mediated regulation of CFTR sorting and activity” Valeria Casavola (Dipart. Fisiologia Gen. ed Amb. - Univ. Bari) Publications - Favia M et al “Na_/H_ Exchanger Regulatory Factor 1 Overexpressiondependent Increase of Cytoskeleton Organization Is Fundamental in the Rescue of F508del Cystic Fibrosis Transmembrane Conductance Regulator in Human AirwayCFBE41o- Cells”, Molecular Biology of the Cell January 1, 2010, Vol. 21, 73-86 - Monterisi S. et al. “CFTR regulation in human airway epithelial cells requires integrity of the actin cytoskeleton and compartmentalized cAMP and PKA activity” J Cell Sci. 2012 Mar 1;125(Pt 5):1106-17 - Castellani S. et al. “NHERF1 and CFTR restore tight junction organization and function in cystic fibrosis airway epithelial cells: role of ezrin and the RhoA/ROCK pathway” Lab Invest. 2012 Nov;92(11):1527-40 Abstracts - Mancini MC. et al. “Phosphorylation of ezrin on threonine t567 plays a crucial role in the rescue of f508del cftr functional expression” Congresso SIFC Rimini, 18-21 novembre 2010 - Monterisi S. et al., “CFTR regulation in human airway epithelial cells requires integrity of the actin cytoskeleton and compartmentalized cAMP and PKA activity” 8th ECFS Basic Science Conference, Tirrenia, Italy 30 March - 2 April 2011 • FFC Project#2/2009 “Development of small molecules to correct the defective chloride transport in cystic fibrosis” Luis JVL Galietta (Lab. Gen. Molec. - Ist. Gaslini – Genova), Enrico Millo (Dip. Medicina Sperimentale – Lab. Biochimica – Univ di Genova), Mauro Mazzei (Dipart. Scienze Farmaceutiche - Univ. Genova) Publications - Ferrera L et al “Regulation of TMEM16A chloride channel properties by alternative Splicing” J Biol Chem 284:33360-33368, 2009 - Pedemonte N et al “Influence of cell background on pharmacological rescue of mutant CFTR” Am J Physiol Cell Physiol (2010) 298:C86674 - Budriesi R. et al. “Cystic fibrosis: a new target for 4-Imidazo[2,1-b]thiazole-1, 4-dihydropyridines” J Med Chem. 2011 Jun 9;54(11):388594 - Pedemonte N. et al. “Dual activity of aminoarylthiazoles on the trafficking and gating defects of the cystic fibrosis transmembrane conductance regulator (CFTR) chloride channel caused by cystic fibrosis mutations” J Biol Chem. 2011 Apr 29;286(17):15215-26 - Ferrera L. et al. “A minimal isoform of the TMEM16A protein associated with chloride channel activity” Biochim Biophys Acta 1808 (2011) 2214-2223 - Sondo E. et al. “Rescue of the mutant CFTR chloride channel by pharmacological correctors and low temperature analyzed by gene expression profiling” Am J Physiol Cell Physiol. 2011 Oct;301(4):C872-85 - Scudieri P. et al. “The anoctamin family: TMEM16A and TMEM16B as calcium-activated chloride channels” Exp Physiol. 2012 Feb;97(2):177-83. - Giampieri M. et al. “Asymmetric 4-Aryl-1,4-dihydropyridines potentiate mutant cystic fibrosis transmembrane conductance regulator (CFTR)” ChemMedChem. 2012 Oct;7(10):1799-807 • FFC Project#3/2009 “Dissection by RNAi-mediated silencing of molecular mechanisms leading to f508del-cftr misprocessing” Nicoletta Pedemonte (Lab. Gen. Molec. - Ist. Gaslini – Genova) Publications - Pedemonte N. et al. ������������������������������������������ “Influence of cell background on pharmacological rescue of mutant CFTR” Am J Physiol Cell Physiol (2010) 298:C866-74 - Pedemonte N. et al. “Dual activity of aminoarylthiazoles on the trafficking and gating defects of the cystic fibrosis transmembrane conductance regulator (CFTR) chloride channel caused by cystic fibrosis mutations” J Biol Chem. 2011 Apr 29;286(17):15215-26 Abstracts - Pedemonte N. et al “Dissection by rnai-mediated silencing of molecular mechanisms involved in DF508del-CFTR misprocessing” NACFC 2010, Baltimore, USA - Pedemonte N. et al. “Identification of new targets for ∆F508-CFTR rescue by genome-wide short interfering RNA screening” NACFC 2012, Orlando, USA • FFC Project#4/2009 “Signaling potential of the DF508 CFTR mutation: a new paradigm to explain nonchannellophaty related aspects of cystic fibrosis” Lorenzo A. Pinna (Dipart. Chimica Biologica – Università di Padova) Publications - Ruzzene M et al “Assessment of CK2 Constitutive Activity in Cancer Cells” Methods in Enzymology 2010; 484:495-514 - Salvi M “Variable contribution of protein kinases to the generation of the human phosphoproteome: a global weblogo analysis” BioMol Concepts 2010 Aug; 1(2): 185–195. - Salvi M et al “Motif analysis of phosphosites discloses a potential prominent role of the Golgi casein kinase (GCK) in the generation of human plasma phospho-proteome” J Proteome Res. 2010 Jun; 9(6): 3335-3338. - Ruzzene M et al “Addiction to protein kinase CK2: a common denominator of diverse cancer cells?” Biochim Biophys Acta 2010 Mar; 1804(3): 499-504. - Pagano MA et al “Cystic fibrosis transmembrane regulator fragments with the Phe508 deletion exert a dual allosteric control over the master kinase CK2” Biochem J. 2010 Jan; 426(1):19-29. Abstracts -Pagano MA et al “CK2 as a novel player in the modulation of phosphorylation-dependent events in cystic fibrosis” 6th International Conference on Protein Kinase CK2, Cologne (Germany), September 7-10, 2010. • FFC Project#6/2009 “Direct visualization of CFTR conformation by atomic force microscopy imaging” Massimo Vassalli (Istituto di Biofisica - Consiglio Nazionale delle Ricerche) Publications - Marasini C. et al. “Visualization of single proteins from stripped native cell membranes: a protocol for high-resolution atomic force microscopi” Microsc Res Tech. 2013 Jul;76(7):723-32 Abstracts - Marasini C. et al. “Direct visualization of CFTR conformation by atomic force microscopi imaging” 8th EBSA European Biophysics Congress (August 23-27 2011, Budapest, Hungary) in Eur Biophys J 2011, 40 (Suppl 1):S3-S11 • FFC Project#7/2009 “Strategies for the suppression of Na+ and fluid hyperabsorption in cystic fibrosis airway disease” Olga Zegarra-Moran (Laboratorio di Genetica Molecolare - Istituto “Giannina Gaslini” - Genova) Publications - Melani R. et al., “Analysis of ion transport in the airway epithelium using RNA interference” Curr Opin Mol Ther, 11:282-291, 2009. - Auriche C. et al., “CFTR expression and activity from the human CFTR locus in BAC vectors, with regulatory regions, isolated by a single-step procedure” Gene Therapy, 17:1341-1354, 2010. - Becq F. et al., “Pharmacological therapy for cystic fibrosis: from bench to bedside” J Cyst Fibros, 10:S129-45, 2011. - Gianotti A. et al., “ENsC silencing as a strategy to correct the airway surface fluid deficit in cystic fibrosis” Am J Respir Cell Mol Biol. 2013 Apr 19 - Gianotti A. et al., “ENsC silencing as a strategy to correct the airway surface fluid deficit in cystic fibrosis” Am J Respir Cell Mol Biol. 2013 Apr 19 [Current Medical Literature review, 2013, vol. 3, nr. 3] Abstracts - Gianotti A. et al. “Innovative strategies for the Suppression of Fluid Hyperabsorption and the Recovery of airways hydratation in cystic fibrosis” 2011 ECFC Basic Science Conference 30 March – 2 April 2011, Tirrenia, Pisa, Italy - Zegarra-Moran O., “Identification of components of innate defense in the airway surface fluid”, ECFS Conference. New Frontiers in Basic Science of Cystic Fibrosis (2009, Tavira, Portugal). - Zegarra-Moran O., “Binding of potentiators to CFTR is pH sensitive 33rd European Cystic Fibrosis Conference” (2010, Valencia, Spain). - Zegarra-Moran O., “Epithelial sodium channel inhibition in primary human bronchial epithelia by transfected siRNA” Ion Channel Rese- arch Network Meeting (2011, Cambridge, UK). - Melani R. et al., “CFTR Activity and Potentiators Binding Are Modulated By Cytosolic pH” New Frontiers in Basic Science of Cystic Fibrosis 2011 (Tirrenia, Italy). • FFC Project#18/2009 “Mapping IL-8 gene transcription machinery in bronchial epithelial cells” Giulio Cabrini (Lab. Patologia Molecol. – Centro FC - OCM Verona) Publications - Bezzerri V. et al. “Phospholipase C-��������������������������������� β�������������������������������� 3 is a key modulator of IL-8 expression in cystic fibrosis bronchial epithelial cells” J Immunol. 2011 Apr 15;186(8):4946-58 - Bezzerri V. et al. “Mapping transcriptional machinery of IL-8 gene in human bronchial epithelial cells” J Immunol. 2011 Dec 1;187(11):6069-81 Abstracts - Gambari R. et al. “Pharmacological modulation of chemotactic signalling in respiratory models” 2010 ECFS Conference – April 7-10, Carcavelos (Portugal) - Bezzerri V et al “Genetic regulatory network of Interleukin-8” 3rd European CF Young Investigator Meeting, Lille, France, 2009 - Cabrini G., “Modulazione farmacologica della infiammazione polmonare cronica”, 1° Conferenza Aziendale sulla Ricerca, La patologia polmonare, Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona, Verona, 2010 - Bezzerri V. et al., “Role of PLCB3 in pro-inflammatory signaling in bronchial epithelial cells”, 25th North American Cystic Fibrosis Conference, Anaheim, CA, USA, 2011\ • FFC Project#5/2010 “The search of HSP70/HSC70 complex inhibitors useful to correct the ΔF508-CFTR” Mauro Mazzei (Dip. Scienze Farmaceutiche, Università di Genova), Paola Fossa (Dip. Scienze Farmaceutiche, Università di Genova), Maria Caterina Turco (Dip. Scienze Farmaceutiche, Università di Salerno) Publications - Cichero E. et al. “Scouting new molecular targets for CFTR therapy: the HSC70/BAG-1 complex. A computational study” MedChemRes, February 2012 - Basile A. et al. “Matrine modulates HSC70 levels and rescue ∆F508CFTR” J Cell Physiol. 2012 Sep;227(9):3317-23 - Nieddu E. et al. “F508del-CFTR rescue: a matter of cell stress response” Curr Pharm Des. 2013;19(19):3476-96 • FC Project#6/2010 “Novel biomarkers for evaluation of efficacy of new therapies in cystic fibrosis” Paola Melotti (Centro Regionale Fibrosi Cistica, OCM Verona), Claudio Sorio (Dip. Patologia, Sez. Patologia Generale, Università di Verona) Publications - Sorio C. et al. “Defective CFTR expression and function are detectable in blood monocytes: development of a new blood test for cystic fibrosis” PLoS One, 2011; 6(7): e22212. Published online 2011 July 21 Abstracts - Sorio C. et al., “Defective CFTR expression and function are detectable in blood monocytes: development of a new blood test for cystic fibrosis” 2011 ECFC Basic Science Conference 30 March – 2 April 2011, Tirrenia, Pisa, Italy - Rizzo R. et al., “Ruolo della molecola HLA-G come marcatore dello stato infiammatorio nella CF”, VII Meeting Nazionale SIFC, Latina, 14-15 Aprile 2011 - Sorio C. et al. “Impaired CFTR function in mild CF associatted with the S977F/T5TG12 complex allele” NACFC 2012, Orlando, USA - Rizzo R. et al. “Relevance of HLA-G in CF” NACFC 2012, Orlando, USA - Tridello G. et al. “Search for appropriate outcomes of nasal potential differenc measurement for diagnosis” NACFC 2013, Salt Lake City, Utah, USA • FFC Project#7/2010 “Structural features of the intracellular domains of the cystic fibrosis transmembrane conductance regulator” Oscar Moran (Istituto di Biofisica CNR, Genova) Publications - Galeno L. et al. “Small-angle X-ray scattering study of the ATP modulation of the structural features of the nucleotide binding domains of the CFTR in solution” Eur Biophys J. 2011, 40:811-824. - Galfrè E. et al. “A potentiator induces conformational changes on the recombinant CFTR nucleotide binding domains in solution Cell Mol Life Sci. 2012 Nov;69(21):3701-13 73 - Marasini C. et al. “Thermodynamic study of the native and phosphorylated regulatory domain of the CFTR”, 2012, Biochem Biophys Res Commun. 423:549-552. - Marasini C. et al. “A SAXS-based ensemble model of the native and phosphorylated regulatory domain of the CFTR”, 2012, Cell Mol Life Sci. Oct 4. [Epub ahead of print] Abstracts - Galeno L. et al. “Structural Features of the Nucleotide Binding Domains of the CFTR in Solution” XX Congresso Nazionale SIBPA 11-14 settembre 2010, Arcidoso - Galeno L. et al. “Structural Features of the Nucleotide Binding Domains of the CFTR in Solution” At XV school of Pure and applied Biophysics, Venezia, 24-28 January 2011 - Galeno L. et al. “Structural Features of the Nucleotide Binding Domains of the CFTR in Solution” ECFS- Basic Sciences 30 March- 2 April 2011, Tirrenia (Abstract, Poster and Oral Presentation) - Moran O. “Model of the cAMP Activation of Chloride Transport by CFTR Channel and the Mechanism of Potentiators” ECFS- Basic Sciences 30 March- 2 April 2011, Tirrenia (Abstract, Poster and oral presentation) - Marasini C. et al. “Direct visualization of CFTR conformation by atomic force microscopy” ECFS- Basic Sciences 30 March- 2 April 2011, Tirrenia (Poster) - Moran O. “ATP-Dependent Conformational Changes of the NBD” The 34th European CF conference, Symposium CFTR Structure, Function and Therapy 8-11 June 2011, Hamburg (Oral Presentation) - Galeno L. “Structural features of the intracellular domains of the Cystic Fibrosis transmembrane Conductance Regulator” Scuola di Dottorato in Bioscienze e Biotecnologie, Biochimica e Biofisica, Università di Padova, November 2011 (Abstract, Oral presentation) - Marasini C. et al. “Conformational study of an intrinsic disordered protein by molecular dynamics” Giornata Ligure di Bioinformatica, Rete Ligure di Bioinformatica, 16 Dicembre 2011, Genova (Poster) - Moran O. “On the structure of the regulatory domain of the CFTR” ECFS Basic Science Conference, 28 March - 1 April 2012. Sainte Maxime (Abstract, Oral Presentation) - Marasini C. “Conformational and structural study of an intrinsic disordered protein” HERCULES - Higher European Reasearch Course for Users of Large Experimental Systems. February 26- March 27 2012, Grenoble, Paris and Villigen (Poster) - Marasini C. et al. “Structural study of R domain of CFTR: an intrinsically unstructured protein” Open mind 2012, Bioingegneria, Università di Genova, 13 September 2012. (Oral Presentation) - Galeno L. “Regulatory domain: structural characterization of an intrinsic disordered protein” Scuola di Dottorato in Bioscienze e Biotecnologie, Biochimica e Biofisica, Università di Padova, June 2012 (Poster) - Marasini C. et al. “Structural study of R domain of CFTR: an intrinsically unstructured protein” XXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Biofisica Pura ed Applicata SIBPA, September 17-20 2012, Ferrara (Abstract and Oral presentation) - Marasini C. et al. “Thermodynamical and structural changes in two functional states of regulatory domain of CFTR” The 11th Croatian School of Biophysics, Biomacromolecular Complexes and Assemblies, October 1–10, 2012 Primošten (Abstract, Poster and Oral presentation) - Moran O. “SAXS study of the ATP-modulation of the structural features of the nucleotide binding domains of the CFTR in solution. At Area della Ricerca di Palermo, CNR, Palermo 11 May 2011 - Moran O. “On the molecular structure of the intracellular domains of the CFTR” At Faculté de Médecine Paris - Descartes, Site Necke, Paris, 23 January 2012 PhD Thesis - Marasini C. “Structural study of CFTR intrinsically disorder domain by computational and experimental approaches” Università degli Stud di Genova, Tesi di Dottorato di Ricerca in Bioingegneria, 25° ciclo, aprile 2013 • FFC Project#8/2010 “Decrease apical infection of CFTR by Pseudomonas aeruginosa infection: role of NHERF1 phosphorylation” Anna Tamanini (Laboratorio Patologia Molecolare, Laboratorio Analisi Cliniche ed Ematologiche, OCM Verona), Stephan Reshkin (Dip. Fisiologia Generale ed Ambientale, Università di Bari) Abstracts - Tamanini A. et al. “Decreased apical expression of CFTR by Pseudomonas Aeruginosa infection in respiratory cells: role of NHERF1 phosphorilation” 2011 ECFC Basic Science Conference 30 March – 2 April 2011, Tirrenia, Pisa, Italy • FFC Project#2/2011 “PTC124 derivatives as a novel approach to improve the readthrough of premature stop codons in the CFTR gene” 74 Aldo Di Leonardo (Dip. Scienze e Biotecnologie Molecolari e Biomolecolari, Università di Palermo) Publications - Lentini L. et al. “Towards a rationale for the PTC124 (Ataluren) promoted readthrough of premature stop codons: a computational approach and GFP-reporter cell-based assay” Revision submitted to Molecular Pharmaceutics. Abstracts - Lentini L. et al. “Ptc124 derivatives as a novel approach to improve the readthrough of premature amber and ochre stop codons” 86° CONGRESSO SIBS. Palermo 24 - 25 Ottobe - Lentini L. et al. “Azione readthrough di derivati del ptc124 su sistemi modello cellulari e in cellule di epitelio bronchiale-fc ib3.1 (cftr Df508/w1282x)” XIX Congresso Italiano della Fibrosi Cistica, IX Congresso Nazionale della Società Italiana per lo Studio della Fibrosi Cistica, 13-16 Novembre 2013, Hotel Città del Mare, Terrasini (PA) • FFC Project#3/2011 “Subverted signalling by protein kinase CK2 in ∆F508 CFTR expressing cells. Functional aspects and prospects in therapy” Lorenzo Pinna (Dip. Chimica Biologica, Università di Padova) Publications - Tosoni K. et al. “CFTR mutations altering CFTR fragmentation” Biochem J. 2012 Oct 15. [Epub ahead of print] - Venerando A. et al. “Detection of Phospho-Sites Generated by Protein Kinase CK2 in CFTR: Mechanistic Aspects of Thr1471 Phosphorylation” PLoS One. 2013 Sep 18;8(9):e74232. - Cesaro L. et al. “Phosphorylation of cystic fibrosis transmembrane conductance regulator (CFTR) serine-511 by the combined action of tyrosine kinases and CK2. The implication of tyrosine-512 and phenylalanine-508” AminoAcids, in press • FFC Project#4/2011 “Role of spatial cAMP/PKA compartmentalization and activity in regulating CFTR function” Stephan Reshkin (Dip. Fisiologia generale ed ambientale, Università di Bari) Publications - Monterisi S. et al. “Local modulation of Cystic Fibrosis Conductance Regulator: cytoskeleton and compartmentalized cAMP signalling” Br J Pharmacol. 2012 Oct 16 Abstracts - Abbattiscianni AC et al. “Spatial cAMP/PKA compartimentalization and activity in primary airway cells” ECFS Basic Science Conference, 20-24 March 2013, Malaga, Spain • FFC Project#1/2012 “The read-through approach for the treatment of cystic fibrosis caused by premature termination codons” Monica Borgatti (Dipartimento Biochimica e Biologia Molecolare Università di Ferrara), Nicola Altamura (Istituto Biomembrane e Bioenergetica, CNR, Bari), Alberto Bresciani (IRBM, Science Park, Roma) Publications - Altamura N. et al. “Tobramycin is a suppressor of premature termination codons” J Cyst Fibros. 2013 Mar 26 - Marzaro G. et al. “Psoralen derivatives as inhibitors of NF-kB/DNA interaction: synthesis, molecular modeling, 3D-QSAR and biological evaluation” J Med Chem. 2013 Feb 17. Posters - Borgatti M. et al. “Biological ����������������������������������������������������� evaluation of psoralen derivatives as inhibitors of NF-κB/DNA interaction: molecular modeling, 3D-QSAR, EMSA assays and inhibition of IL-8 gene expression” 18th World Congress on Advances in Oncology and 16th International Symposium on Molecular Medicine, 10-12 Ottobre, 2013, Creta, Grecia. • FFC Project#3/2012 “Study of the pathogenetic and therapeutic role of the Epithelial Na+ channel (ENaC) in CF and CF-like disease” Marco Lucarelli (Dip. Biotecnologie cellulari ed Ematologia, Università “La Sapienza”, Roma), Cristina Bombieri (Dip. Scienze della Vita e della Riproduzione, Università di Verona), Massimo Conese (Dip. Scienze Biomediche, Università di Foggia) Abstracts - Lucarelli M et al. “Espressione e metilazione dei geni ENaC” Congresso Società Italiana di Biochimica Clinica (SIBIOC), Roma 5-8 ottobre 2010. - Lucarelli M. et al. “Expression and DNA merthylation of ENaC genes” European Cystic Fibrosis Conference (ECFC), Valencia 16-19 June 2010 • FFC Project#4/2012 “The molecular structure and the folding of the whole Cystic Fibrosis Transmembrane Conductance Regulator (CFTR)” Oscar Moran (Istituto di Biofisica CNR, Genova) Abstracts - Pollock N. et al. “Purification and biophysical analysis of ∆F508 and G551D CFTR” NACFC 2013, Salt Lake City, Utah, USA • FFC Project#2/2012 “Development of novel strategies to correct the chloride transport defect in cystic fibrosis” Luis Galietta (Lab. Genetica Molecolare, Ist. “G. Gaslini”, Genova), Enrico Millo (Centre of Excellence for Biomedical Research, Università di Genova) Publications - Sondo E. et al. “Non-canonical translation start sites in the TMEM16A chloride channel” Biochim Biophys Acta. 2013 Aug 28. pii: S00052736(13)00287-3. doi:10.1016/j.bbamem.2013.08.010. [Epub ahead of print] 2. GENETICS Genetica • FFC Project#4/2003 “Identification of CF modifier genes by family studies and microarray analysis” Giuseppe Novelli (Dipart. Biopatologia e Diagnostica per imm. Univ. Tor Vergata RM), Pierfranco Pignatti (Ist. Biol. Genetica – Dip. Materno Infantile - Univ. Verona), Francesco Salvatore (Dipart. Bioch. e Biotec. Mediche – Univ. Federico II – Napoli) Publications - Groman J. D. et al. “Variation in a Repeat Sequence Determines Whether a Common Variant of the Cystic Fibrosis Transmembrane Conductance Regulator Gene is Pathogenic of Benign” Am. J. Hum. Genet. 74:176-179, 2004 - Sangiuolo F. et al. “Toward the pharmacogenomics of Cystic Fibrosis – an update” Future Medicine – Pharmacogenomics, 2004 Oct., 5 (7), pp. 861-878 - Salvatore D. et al. “Isolated elevated sweat chloride concentrations in the presence of the rare mutation S1455X: an extremely mild form of CFTR dysfunction” Am J Med Genet A. 2005 Mar 1;133A(2):207-8 - Castaldo G. et al. “Phenotypic discordance in three siblings affected by atypical cystic fibrosis with the F508del/D614G genotype” J Cyst Fibros. 2006 Aug;5(3):193-5 - Gambardella S. et al. “Gene expression profile study in CFTR mutated bronchial cell lines” Clin Exp Med (2006) 6:157-165 Abstracts - Gambardella S. et al. “CAP70 as a possible modifier gene of Cystic fibrosis phenotype” 54th Annual Meeting Toronto, Canada October 26 – 30 2004 - Gambardella S. et al. “Different CFTR genotypes induce dissimilar expression patterns in CF putative modifier genes” European Human Genetics Conference 2005, Prague 7-10 May 2005; - Gambardella S. et al. “Different CFTR genotypes induce dissimilar expression patterns in CF putative modifier genes” 28th European CF Conference, Crete, Greece 22-25 June 2005; - Gambardella S. et al. “Differenti genotipi CFTR causano un diverso adattamento dell’espressione genica in linee cellulari FC” VIII Congresso Nazionale S.I.G.U. – Domus de Maria (CA) 28-30 settembre 2005; - Groman J. D. et al. “Length of a variable TG repeat predicts whether the IVS8-5T mutation in the CFTR gene is pathogenic or benign” VI Congresso Nazionale S.I.G.U. – Verona 24-27 settembre 2003; - Belpinati F. et al. “Geni modificatori in fibrosi cistica” V Congresso Nazionale S.I.G.U. – 5° Congresso Nazionale S.I.G.U. Verona 24-27 settembre 2002; - Belpinati F. et al. “Geni modificatori del fenotipo polmonare in Fibrosi Cistica” 6° Congresso Nazionale S.I.G.U. Verona 24-27 settembre 2003; - Gambardella S. et el. “CAP70: nuovo gene modificatore del fenotipo nella Fibrosi Cistica?” 7° Congresso Nazionale S.I.G.U. 2004 • FFC Project#5/2003 “Molecular pathology of CFTR pre-mRNA splicing. Diagnostic and therapeutic aspects” Franco Pagani (ICGEB – Trieste) Publications - Buratti E. et al. “Nuclear factor TDP-43 Ninds to the Polymorphic TG Repeats in CFTR Intron 8 and Causes Skipping of Exon: A Functional Link with Disease Penetrance” Am. J. Hum. Genet. 74:1322-1325, 2004 - Amaral M. D. et al. “Quantitative methods for the analysis of CFTR transcripts/splicing variants” Journal of Cystic Fibrosis 3 (2004) 17-23; - Zuccatto E. et al. “An Intronic Polypyrimidine-rich Element Downstream of the Donor Site Modulates Cystic Fibrosis Transmembrane Conductance Regulator Exon 9 Alternative Splicing” The Journal of Biological Chemistry – Vol 279, No. 17, Issue of April 23, pp. 1698016988, 2004 - Pagani F. et al. “Synonumys mutations in CFTR exon 12 affect splicing and are not neutral in evolution” Proc Natl Acad Sci USA 2005, 102 (18), 6368-72. • FFC Project# 6/2003 “Assessing the possible utilization of CFTRM470V genotyping for CF risk determination” Pierfranco Pignatti (Ist. Biol. Genetica – Dip. Materno Infantile Univ. Verona), Carlo Castellani (Centro FC – Ospedale Civile Maggiore - Verona), Guido Modiano (Dipart. Biologia “E. Calef” Università di Roma -Tor Vergata) Publications - Pompei F. et al. “Haplotype block structure study of the CFTR gene. Most variants are associated with the M470 allele in several European populations” European Journal of Human Genetics 2006 Jan;14(1):8593. - Ciminelli B.M. et al. “Highly preferential association of NonF508del Cf mutations with the M470 allele” Journal of Cystic Fibrosis 6 (2007) 15 – 22. Abstracts - Pignatti P. F. et al “Assessing the possible utilization of CFTR-M470V genotyping for CF risk determination” Congresso ASHG 26 – 30 ottobre 2004; - Pompei F. et al. “Determinazione del possibile utilizzo del polimorfismo CFTR-M470V per la determinazione del rischio di Fibrosi Cistica” Congresso SIGU 13-16 ottobre 2004; • FFC Project#5/2004 “Screening of CFTR gene rearrangements in Italian CF patients” Giuseppe Castaldo (CEINGE - Biotec. Avanzate s.c.a.r.l. - Univ. Federico II Napoli), Carlo Castellani (Centro FC – Ospedale Civile Maggiore – Verona), Cristina Bombieri (Ist. Biol. Genetica – Dip. Materno Infantile - Univ. Verona), Federica Sangiuolo (Dipart. Biopatologia e Diagnostica per Immagini - Univ. Tor Vergata Roma) Publications - Bombieri C. et al. “Frequency of large CFTR gene rearrangements in Italian CF patients” European Journal of Human Genetics (2005) 13, 687-689; - Salvatore D. et al. “Cystic fibrosis presenting as metabolic alkalosis in a boy with the rare D579G mutation” Journal of Cystic Fibrosis 3 (2004) 135-136 - Tomaiuolo R. et al. “Epidemiology and a novel procedure for large scale analysis of CFTR rearrangements in classic and atypical CF patients: a multicentric Italian study” J Cyst Fibrosis 7 (2008) 347–351 Abstracts - Bombieri C. et al. “Ricerca di riarrangiamenti del gene CFTR in pazienti italiani con Fibrosi Cistica” 7° Congresso Nazionale S.I.G.U. 13 – 15 ottobre 2004, Pisa; - Bombieri C. et al. “Screening of CFTR gene rearrangements in Italian CF patients” Poster: Molecular Basis of Mendellan Disorder – The American Society of Human Genetics, 54th Annual Meeting, Toronto, Canada, October 26-30, 2004; - Tomaiuolo R. et al. “Screening di macrodelezioni del gene CFTR in pazienti CF originari del sud Italia” 37° Congresso Nazionale SIBIOC (Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica), 11-14 ottobre 2005, Roma; - Tomaiuolo R. et al. “Screening di varianti geniche di geni modulatori in pazienti con fibrosi cistica con fenotipo epatico” Poster - 37° Congresso Nazionale Società It. Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica, Roma 11-14 Ott. 2005 - Cardillo G. et al. “Varianti geniche di SLC26A3 in pazienti con fibrosi cistica con mutazioni non note nel gene-malattia” Poster - 37° Congresso Nazionale Società It. Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica, Roma 11-14 Ott. 2005 75 - Tomaiuolo R. et al. “Screening of large rearrangements in the CFTR gene in cystic fibrosis patients from Southern Italy” 15th International Conference on Laboratory Medicine and 12h European Conference of Clinical Molecular Biology, 11-12 novembre 2005, Napoli; - Tomaiuolo R. et al. “Screening di macrodelezioni del gene CFTR in pazienti CF” IX Congresso Nazionale S.I.G.U. – Lido di Venezia – 8-10 novembre 2006 - Raia V. et al. “La mutazione D1152H si associa a forme non classiche di CF” XII Congresso italiano della Fibrosi Cistica, Firenze, 23-25 novembre 2006 • FFC Project#7/2004 “The Cystic Fibrosis mutation spectra in Italy: regional distribution and the European framework” Alberto Piazza (Dipart. Genetica e Biochimica - Univ. Torino) Abstracts - Riccardino F. et al. “Geografia (e storia) delle mutazioni della Fibrosi Cistica: l’Italia in un contesto europeo” 8° Congresso Nazionale S.I.G.U. – Cagliari 28 – 30 Settembre 2005. - Viviani L. et al. “Cystic Fibrosis mutations spectra in Italy: a regional distribution” Journal of Cystic Fibrosis 4 (2005) S3-S10; • FFC Project# 8/2004 “CF: characterization of the unknown mutations in Italian patients and assessment of their pathogenic role” Maria Cristina Rosatelli, (Dipart. Scienze Biom. e Biotecn. Lab. Genetica Molecolare - Univ. Cagliari), Franca Dagna Bricarelli (Lab. Genetica Umana - Osp. Galliera Genova), Alberto Bonizzato (Centro FC – Ospedale Civile Maggiore – Verona), Manuela Seia (Lab. Genetica Molecolare ICP – Milano), Antonio Amoroso (Scuola di Genetica Medica - Univ. Trieste) Publications - Faa V. et al. “A new insertion / deletion of the cystic fibrosis transmembrane conductance regulator gene account for 3.4% of cystic fibrosis mutations in Sardinia: implications for population screening” J. Mol Diagn. 2006 Sep; 8(4):499-503 • FFC Project#9/2004 “Selection and functional characterization of CFTR intronic sequence variations potentially causing atypical forms of CF: modulation of CFTR alternative splicing?” Roberto Strom (Dipart. Biotecnologie Cellulari ed Ematologia Univ. La Sapienza Roma), Serena Quattrucci (Centro FC Regione Lazio, Dipart. Pediatria - Univ. La Sapienza Roma), Fernando Mazzilli (Dipart. Fisiopatologia Medica - Univ. La Sapienza Roma) Publications - Lucarelli M. et al. “ A 96- well formatted method for exon and exon/ intron boundary full sequencing of the CFTR gene” Anal. Biochem. 2006 Jun 15; 353(2): 226-35 - Narzi L. et al. “Does cystic fibrosis neonatal screening detect atypical CF forms? Extended genetic characterization and 4-year clinical follow-up” Clin Genet. 2007: 39-46 • FFC Project#14/2005 “New approaches for noninvasive pre natal diagnosis of cystic fibrosis by fetal DNA analysis in maternal plasma” Laura Cremonesi (Unità di Genomica per diagnosi di patologie umane - Fond. Centro San Raffaele del Monte Tabor, Milano), Gabriella Restagno (S.S. di Diagnostica Molecolare e Test genetici integrati - Dip. Patologia Clinica dell’ A.O.O.I.R.M. – S. Anna, Torino), Manuela Seia (Istituti Clinici di Perfez. - Lab. Genetica Molecolare, Milano), Carlo Castellani (Centro Reg. Fibrosi Cistica – Osp. Civile Maggiore, Verona) Publications - Bruno F. et al. “High- sensitive microarrays substrates specifically designed to improve sensistivity for the identification of fetal paternally inherited sequences in maternal plasma” Clin Chem Lab Med 2009, 47:818-823 - Mari C. et al. “Application of pyrosequencing to the identification of sequence variations in the cystic fibrosis transmembrane conductance regulator gene.” Clin Chem Lab Med 2009; 47:1051-4 • FFC Project#15/2005 “Splicing Affecting Genomic Variants in CFTR: Diagnostic and Therapeutic Aspects” Franco Pagani (ICGEB, Trieste) Publications - Youhna M. A. et al. “ TDP43 depletion rescues aberrant CFTR exon 9 skipping” FEBS Letters 580 (2006) 1339-1344. - Raponi M. et al. “Reduced splicing efficiency induced by synonymous substitutions may generate a substrate for natural selection of new splicing isoforms: the case of CFTR exon 12” Nucleic Acids Research, 2007, Vol. 35, No. 2, pp. 606-613 76 FFC Project#5/2006 “Mechanisms of recruitment of adult bone marrow-derived cells to normal and cystic fibrosis airway epithelium” Roberto Loi (Dip. Scienze Biomediche, Università di Cagliari) Publications - Eisenhauer P. et al. “Endogenous distal airway progenitor cells, lung mechanics, and disproportionate lobar growth following long-term post-pneumonectomy in mice” Stem Cells 2013 Jul;31(7):1330-9 • FFC Project#24/2006 “Characterization of the unknown mutations in Italian patients and assessment of their pathogenic role: a prerequisite for prevention of Cystic Fibrosis by carrier screening and prenatal diagnosis” Maria Cristina Rosatelli, (Dipart. ��������������������������������� Scienze Biom. e Biotecn. Lab. Genetica Molecolare - Univ. Cagliari), M. Baffico (Ospedali Galliera, Laboratorio di Genetica, Genova), Carlo Castellani (Centro FC – Ospedale Civile Maggiore - Verona), Manuela Seia (Lab. Genetica Molecolare ICP – Milano) Publications - Faa V. et al. “A Synonymous Mutation in the CFTR Gene Causes an Aberrant Splicing in an Italian Affected by a Mild Form of Cystic Fibrosis” J Mol Diagn. 2010 May;12(3):380-3. Epub 2010 Feb 26 • FFC Project#19/2007 “Molecular analysis of genes encoding CFTR interactors of SLC26 family in CF patients” Giuseppe Castaldo (CEINGE - Biotec. Avanzate s.c.a.r.l. - Univ. Federico II Napoli) Publications - Elce A. et al. “Three novel CFTR polymorphic repeats improve segregation analysis for cystic fibrosis” Clin Chem. 2009 Jul;55(7):1372-9 - Amato F. et al. “Extensive molecular analysis of patients bearing CFTR-related disorders” J Mol Diagn. 2012 Jan;14(1):81-9. Epub 2011 Oct 20. - Tomaiuolo R. et al. “An MBL2 haplotype and ABCB4 variants modulate the risk of liver disease in cystic fibrosis patients: a multicentre study.” Dig Liver Dis. 2009 Nov;41(11):817-22. Epub 2009 May 20. Abstracts - Elce A. et al. “Direct sequencing of CSTs in Cystic Fibrosis patients bearing undefinite genotype” 13th Italian Cystic Fibrosis Conference, Milan, 30 Nov. – 2 Dec. 2007, J. Cyst Fibrosis 2008; 7, suppl. 3: pp. S12 - Tomaiuolo R. et al. “Molecular analysis of genes encoding CFTR interactors of SLC26 family in CF patients: preliminary results” 13th Italian Cystic Fibrosis Conference, Milan, 30 Nov. – 2 Dec. 2007, J. Cyst Fibrosis 2008; 7, suppl. 3: pp. S12-S13 - Elce A. et al. “L’analisi di tre nuovi marcatori polimorfici del gene CFTR rende più efficiente l’analisi molecolare indiretta della fibrosi cistica” XI Congresso nazionale SIGU, 23-25 novembre 2008, Genova - Elce A. et al. “La caratterizzazione di tre nuovi polimorfismi nel gene CFTR permette il potenziamento dell’analisi di linkare nella fibrosi cistica” XIV Congresso italiano della fibrosi cistica – IV Congresso SIFC, Torino 27-29 novembre 2008 • FFC Project#20/2007 “Evaluation of desease causing mutations in CFTR co-transcriptional splicing units: diagnostic and therapeutic aspects” Franco Pagani (ICGEB – Trieste) Publications - Baralle M. et al. “Influence of Friedrich Ataxia GAA noncoding repeat expansion on Pre-mRNA processing” Am J Hum Genet 83, 77-88, July 2008. - Goina E. et al. “Binding of DAZAP1 and hnRNPA1/A2 to an exonic splicing silencer in a natural BRCA1 exon 18 mutant” Moll Cell Biol, 28, June 2008, 3850-3860. - Pinotti M. et al. “U1-snRNA-mediated rescue of mRNA processing in severe factor VII deficiency” Blood, 111, 5, 2681-4. • FFC Project#3/2008 “Genetic factors influencing pulmonary disease in Cystic Fibrosis (CF) patients” Paolo Gasparini (Dip. Scienze dello Sviluppo e Riproduttive - Università di Trieste), Giulio Cabrini (Lab. Patologia Molecolare - Azienda Ospedaliero - Universitaria - Verona) Publications - Crovella S. et al. “A polymorphism in the 5’ UTR of the DEFB1 gene is associated with the lung phenotype in F208del homozygous Italian cystic fibrosis patients” Clin Chem Lab Med 2011;49(1):49-54 • FFC Project#4/2008 “Search of novel regulatory elements in the promoter region of CFTR gene” Pietro Pucci (CEINGE - Biotec. Avanzate s.c.a.r.l. - Univ. Federico II Napoli) Publications - Giordano S. et al. “Molecular and functional analysis of the large 5’ promoter region of CFTR gene revealed pathogenic mutations in CF and CFTR-related disorders” J Mol Diagn. 2013 May;15(3):331-40 Abstracts - Cozzolino F. et al. “Identification of novel CFTR promoter regulatory elements” Italian Proteomics Association, 4th Annual National Conference, Milano, June 22-25, 2009. - Lo Presti A. et al. “Ricerca di mutazioni nel promotore del gene CFTR in soggetti affetti da Fibrosi Cistica” XII Congresso Nazionale di Genetica Umana: - SIGU - Torino, 8th -11th November 2009 - Iannone C et al “Identification of novel CFTR expression regulatory elements” ITPA 2010 - Florence, 9 th -12 th June 2010 - Giordano S. et al. “Il ruolo del promotore del gene CFTR: da elemento regolativo a possibile protagonista della patogenesi della malattia” 42° Congresso Nazionale SIBioC. Riassunti Poster Biochimica Clinica, 2010, vol. 34, n. 5, pag 419, n° 061 - Rome, 5th-8th October 2010 • FFC Project# 5/2008 “Feasibility of a screening program for the preconceptional identification of Cystic Fibrosis carriers in Sardinian population” Maria Cristina Rosatelli, (Dipart. Scienze Biom. e Biotecn. Lab. Genetica Molecolare - Univ. Cagliari) Publications - Faa V. et al. “A Synonymous Mutation in the CFTR Gene Causes Aberrant Splicing in an Italian Patient Affected by a Mild Form of Cystic Fibrosis” J. Mol Diagn. 2010 May; 12(3):380-383 - Coiana A. et al. “Preconceptional identification of cystic fibrosis carriers in the Sardinian population: a pilot screening program”, J Cyst Fibros. 2011 May;10(3):207-11 • FFC Project# 9/2009 “Molecular pathology of the pre-mRNA splicing machinery in cystic fibrosis: mechanistic aspects and therapeutic approaches” Franco Pagani (International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology, ICGEB, Trieste) Publications - Goina E. et al. “Approaches to study CFTR pre-mRNA splicing defects” in Amaral MD & Kunzelmann K (Ed.),Cystic Fibrosis, Methods in Molecular Biology, 2010, 741 (2): 155-159. - Alanis E. F. et al. “An exon-specific U1 small nuclear RNA (snRNA) strategy to correct splicing defects” (in preparation) - Alanis E. F. et al. “An exon-specific U1 small nuclear RNA (snRNA) strategy to correct splicing defects” Hum Mol Genet. 2012 Jun 1;21(11):2389-98 Abstracts - Alanis E. F. et al. “Shift U1 snRNAs Targeted to an Intronic Splicing Silencer correct aberrant CFTR exon 12 skipping” 8th European Cystic Fibrosis Society Basic Science Conference, Tirrenia, Italy, Mar.-Apr. 2011 - Alanis E. F. et al. “Shift U1 snRNAs targeting to ISS in splicing correction” 2nd International EURASNET Conference on Alternative Splicing, Granada, Spain, Feb.-Mar. 2011 - Alanis E. F. et al. “Defective Donor Splice Sites: Molecular analysis and therapeutic approaches” EURASNET Focus Meeting on RNA MisSplicing, Cambridge, UK, Churchill College, Univ. Of Cambridge, Jul. 2010 • FFC Project#3/2010 “An induced pluripotent stem cell (iPS)-based approach for the repopulation and phenotypic correction of cystic fibrosis airway epithelium” Roberto Loi (Dip. Scienze Biomediche, Università di Cagliari) Abstracts - Loi R. et al. “Derivation of normal and cystic fibrosis human induced pluripotent stem cells (iPSCs) from airway epithelium” 36th European Cystic Fibrosis Conference (ECFC), Lisboa, 12-15 June, 2013 • FFC Project#6/2011 “CFTR mRNA analysis as a key step to understand the role of CFTR gene mutations in cystic fibrosis disease expression” Stefano Duga (Dip. Biologia e Genetica per le Scienze Mediche, Università di Milano) Abstracts - Rusconi D. et al. “Fine characterization of the recurrent c1584 +18672A>G deep-intronic mutationin the CFTR gene” European Human Genetics Conference 2012 • FFC Project#7/2011 “New strategies for clinical application of noninvasive prenatal diagnosis of cystic fibrosis based on the analysis of fetal mutated alleles in maternal plasma” Maurizio Ferrari (Lab. Biologia Clinica Molecolare e Citogenetica, Università Vita-Salute HSR, Milano), Marina Cretich (Ist. di Chimica del Riconoscimento Molecolare, CNR, Milano) Abstracts - Galbiati S. et al. “Non-invasive prenatal diagnosis of genetic diseases by advanced technologies” 3rd Congress of the European Society of Predictive Medicine (EUSPM), 9th- 10th March 2013, Riolo Terme (RA), Italy - Galbiati S. et al. “Non-invasive prenatal diagnosis of genetic diseases by advanced technologies” Clinical Biochemistry (2012) doi:10.1016/j.clinbiochem. 2013.05.030 - Galbiati S. et al. “Noninvasive prenatal diagnosis of cystic fibrosis” EUROMEDLAB, Milano, 19-23 May 2013 - Galbiati S. et al. “Fetal DNA in maternal plasma: a noninvasive tool for prenatal diagnosis of genetic diseases by COLD-PCR and Innovative Microarray Substrates” International Meeting on Cell-free DNA, Copenhagen, 2013, 20th- 21st 3. MICROBIOLOGY Microbiologia • FFC Project#4/2002 “Taxonomy and virulence markers of B. cepacia strains associated with respiratory infections in patients with cystic fibrosis” Roberta Fontana (Lab. Microbiol e Virologia, Ospedale Civile Maggiore – Verona) Publications - Golini G. et al. “Molecular epidemiology and antibiotic susceptibility of Burkholderia cepacia-complex isolates from an Italian cystic fibrosis centre.” Eur J Clin Microbiol Infect Dis. 2006 Mar;25(3):175-80. Abstracts - G. Golini et al. “ Distribution of Burkholderia Cepacia complex isolates from patients with cystic fibrosis” 12th ECCMID, Milan, 24-27 April 2002. Clinical Microbiology and Infection 2002; 8 Supp. 1:114 - G. Golini et al. “Distribuition of Burkholderia Cepacia complex isolates from patients with cystic fibrosis” 25th European Congress CF Society, Genoa; 20-23 June 2002. Journal of CF 2002; 1 Supp. 1: 127. - G. Golini et al. “ Burkholderia Cepacia infection and clinical course in cystic fibrosis” 26th European Congress CF Society, Belfast; 4-7 June 2003. Journal of CF 2003; 2 Supp. 1:34. - G. Golini et al. “In vitro of levofloxacin and ciprofloxacin on clinical isolates obtained from patients with cystic fibrosis” 11th European Congress of Clinical Microbiology and Infectious Diseases – Instanbul, Turkey – 1-4 April 2001 • FFC Project#8/2003 “Gene regulation and adaptive mutation of Pseudomonas aeruginosa in a chronic lung infection model for Cystic Fibrosis” Alessandra Bragonzi (Istituto per il trattamento sperimentale della fibrosi cistica, Osp. S. Raffaele, Milano), Gerd Döring (Institute for Gen. and Environ. Hygien - Univ. Tuebingen – Germany) Publications - Bragonzi A. et al. “Sequence diversity of the mucABD locus in Pseudomonas aeruginosa isolates from patients with cystic fibrosis” Microbiology (2006), 152, 3261-3269 - Bragonzi A. et al. “ Nonmucoid Pseudomonas aeruginosa expresses alginate in the lungs of patients with cystic fibrosis and in a mouse model” J. Infect Dis. 2005; 192(3): 410-419 Abstracts - Montanari S. et al. “Evaluation of the biological cost of Pseudomonas aeruginosa hypermutation in a murine model of chronic pulmonary infection” Paediatric Pulmunology, Suppl. 28: 289, 2005. (19th North American Cystic Fibrosis Conference. Baltimore, USA) - Paroni M. et al. “Pathogenicity of Pseudomonas aeruginosa clonal strains isolated from CF patients in a murine model of chronic pulmonary infection” 20th Annual North American CF Conference; Denver – Colorado, 2-5 Nov. 2006 - Montanari S. et al. “Cost versus benefit of Pseudomonas Aeruginosa hypermutation in the absence or presence of antibiotic treatment” 20th 77 Annual North American CF Conference; Denver – Colorado, 2-5 Nov. 2006 - Montanari S. et al. “Evaluation of the biological cost of hypermutation in Pseudomonas aeruginosa from patients with cystic fibrosis” 2nd FEMS Congress of European Microbiologists, Madrid, July 4-8, 2006 • FFC Project#9/2003 “Development of a rapid diagnostic test to discriminate B. cepacia complex species and genomovars in routine clinical analysis involving CF patients” Renato Fani (Dipart. Biologia Animale e Genetica - Univ. Firenze), Giovanni Taccetti (Dipart. Pediatria – Centro Fibrosi Cistica - Ospedale Meyer - Firenze), Graziana Manno (Dipart. Pediatria - Osp. G. Gaslini - Genova), Silvia Tabacchioni (Dipart. Biotec. Prot. della Salute e degli Ecosistemi - Sez. Gen. e Genomica veg. - ENEA - CRE – CASACCIA -UTS – Roma) Publications - Tabacchioni S. et al. “Use of the gyrB gene to discriminate among species of the Burkholderia cepacia complex” FEMS Microbiol. Lett (2008) 1-8 - Papaleo M.C. et al. “Structural, evolutionary and genetic analysis of the histidine biosynthetic “core” in the genus Burkholderia” Gene 448 (2009) 16-28 - Perrin E. et al. “Exploring the HME and HAE1 efflux systems in the genus Burkholderia” BMC Evol Biology (2010), 10:164 - Ferri L. et al. “Application of multiplex single nucleotide primer extension (mSNuPE) to the identification of bacteria: The Burkholderia cepacia complex case” J Microbiol Methods. 2010 Mar;80(3):251-6 Abstracts - Cocchi P. et al. “Identification of Burkholderia cepacia complex species by SNuPE analysis of recA and gyrB genes” 28th European CF Conference, Crete, Greece 22-25 June 2005; • FFC Project#10/2003 “The quorum sensing of the emerging fibrocystic pathogen B. cepacia” Vittorio Venturi (ICGEB Trieste) Publications - Venturi V. et al. “Quorum sensing in B. cepacia complex” Research in Microbiology 155 (2004) 238-244 - Bertani I. et al. “Regulation of the N-Acyl Homoserine LactoneDependent Quorum-Sensing in Rhizosphere Pseudomonas putida WCS358 and Cross-Talk with the Stationary-Phase RpoS Sigma Factor and the Global Regulator GacA” Applied and Environmental Microbiology, Sept. 2004, p. 5496-5502 Abstracts - Bertani I. et al. “Negative regulation of N-acyl homoserine lactone quorum sensing in Pseudomonas putida” Pseudomonas 2005, 10th International Congress, Marsiglia, 27-31 Aug. 2005 • FFC Project#10/2004 “Genome–wide identification of target genes for the design of non–conventional antibiotics against CF related pathogens” Giovanni Bertoni (Dipart. Scienze Biomolecolari e Biotecnologie Univ. Milano) Abstracts - Vidal Aroca F. et al. “Functional genomics of the opportunistic pathogen Pseudomonas Aeruginosa by interfering antisense RNA” 25° Congresso Nazionale della SIMGBM, Orvieto 8- 10 giugno 2006; - Vidal Aroca F. et al. ������������������������������������������������ “Functional genomics of the opportunistic pathogen Pseudomonas Aeruginosa by interfering antisense RNA” Summer School – International Univ. Bremen, 28 luglio – 4 agosto 2006; - Milani A. et al. “Functional genomics of the opportunistic pathogen Pseudomonas aeruginosa by interferring antisense RNA” 1st European CF Young Investigator Meeting, Lille, Aug. 29-31, 2007 • FFC Project#11/2004 “Evaluation of the pathogenicity of environmental and clinical isolates of Burkholderia cepacia complex alone and in the presence of Ps aeruginosa” Annamaria Bevivino (Dipart. Biotecnologie Agroindustr. e protezione della salute - ENEA - Casaccia – Roma), Fiorentina Ascenzioni (Dipart. Biologia cellulare e dello sviluppo - Univ. La Sapienza Roma), Alessandra Bragonzi (Ist. per il Trattamento speriment. della FC - Osp. San Raffaele – Milano) Publications - Chiarini L. et al. “Burkholderia cepacia complex species: health hazards and biotechnological potential” Trends in Microbiology Vol. 14 No. 6 June 2006; 277-286 - Pirone L. et al. “Burkholderia cenocepacia strains isolated from cystic fibrosis patients are apparently more invasive and more virulent than rhizosphere strains” Environmental Microbiology (2008) Oct;10(10):2773-84 78 Abstracts - Pirone L. et al. “In vitro and in vivo pathogenicity of Burkholderia cenocepacia strains of clinical and environmental origin” 28th European CF Conference, Crete, Greece 22 – 25 June 2005; - Pirone L. et al. “Clinical and environmental Burkholderia cenocepacia strains: evaluation of pathogenicity by in vitro and in vivo models” International Burkholderia Cepacia Working Group meeting April 20 – 23, 2006, Gent, Belgium - Pirone L. et al. “Clinical and environmental Burkholderia cenocepacia strains: evaluation of pathogenicity by in vitro and in vivo models” 19th Annual North American CF Conference, Baltimore; October 20 -23 2005 - Pirone L. et al. “In vitro and in vivo pathogenicity of clinical and environmental Burkholderia cenocepacia isolates” FISV, 2005, Environmental Microbiology and Ecology • FFC Project#12/2004 “Antimicrobial resistance in Burkholderia cepacia complex from CF patients: identification, characterization and role of efflux transporters in intrinsic and acquired drug resistance” Giovanna Riccardi (Dipart. Genetica e Microbiologia - Univ. Pavia), Graziana Manno (Dipart. Pediatria - Osp. G. Gaslini - Genova) Publications - Guglierame P. et al. “ Efflux pump genes of the resistance-nodulation division family in Burkholderia cenocepacia genome” BMC Microbiol. 2006 Jul 20; 6:66 • FFC Project#6/2005, #12/2006, #11/2007 “Community-acquired MRSA and hospital- acquired MRSA in cystic fibrosis patients: a multicentre study regarding antibiotic susceptibility, epidemiology, natural history and clinical relevance” Silvia Campana (Dipart. Pediatria – Centro Fibrosi Cistica - Ospedale Meyer – Firenze) Publications - Campana S. et al. “Emergence of an epidemic clone of communityassociated methicillin-resistant Panton-Valentine leukocidin negative Staphylococcus aureus in Cystic Fibrosis patients populations” – Journal of Clinical Microbiology, Sept. 2007; vol. 45, No 9:3146-47 - Taccetti G. et al. “Methicillin-resistant Staphylococcus aureus in Cystic Fibrosis”, European Infectious Deseas, 2008, vol. 2, issue 2. - Taccetti G. et al. “Staphylococcus aureus meticillino-resistente comunitario e nosocomiale in fibrosi cistica: uno studio di epidemiologia molecolare” Medico e Bambino (2010) - Cocchi P. et al. “Molecular epidemiology of meticillin-resistant Staphylococcus aureus in Italian cystic fibrosis patients: a National overview” J Cyst Fibros. 2011 Dec;10(6):407-11. Epub 2011 Jul 12. Abstracts - Piluso A. et al. “ A national overview of MRSA epidemiology: emergence of an epidemic clone” NACFC 2006. - Cocchi P. et al. “Epidemiology of Community acquired MRSA and hospital acquired MRSA in cystic fibrosis patients: a national overview” North American CF Conference, Anaheim, California, Oct. 3-6, 2007 - Cocchi P. et al. “Emergence of an epidemic clone of community-associated methicillin-resistant Staphylococcus aureus (CA-MRSA) PantonValentine leukocidin (PVL) negative in Cystic Fibrosis patients” 30th European CF Conference, Belek, turkey, 13-16 June 2007 - Cocchi P. et al. “Epidemiologia italiana di staphylococcus aureus meticillino-resistente: risultati di uno studio multicentrico” XII Congresso Italiano Fibrosi Cistica, Firenze, 23-25 Nov. 2006 - Taccetti G. et al. “Methicillin-resistant S. Aureus (MRSA) in cystic fibrosis patients: prevalence and clinical findings” Pediatric pulmunology, Suppl. 31, 2008. 22nd Annual North American Cystic Fibrosis Conference, Orlando, Florida, 22-25 October 2008, p. 343. - Cocchi P. et al. “MLST analysis of an epidemic clone of community-associated methicillin-resistant Staphylococcus aureus (CA-MRSA) pantonvalentine leukocidin (PVL) negative in cystic fibrosis patients” Pediatric pulmunology, Suppl. 31, 2008. 22nd Annual North American Cystic Fibrosis Conference, Orlando, Florida, 22-25 October 2008, p. 348 - Campana S. et al. “Community-Aquired MRSA cause earlier infection than Hospital Acquired MRSA in patients with cystic fibrosis” 32nd European Cystic Fibrosis Conference, 10-13 giugno 2009, Brest, France. - Cocchi P. et al. “Characterization of SCCmec types involved in persistent MRSA infections in cystic fibrosis patients” 32nd European Cystic Fibrosis Conference, 10-13 giugno 2009, Brest, France. - Campana S. et al. “Infection with community-and hospital-acquirede MRSA: influence on pulmonary function in CF patients” 23rd Annual North American Cystic Fibrosis Congress, Minneapolis, Minnesota, 1517 October 2009. - Cocchi P. “ SCCMEC types involved in persistent MRSA infections in CF patients: a longitudinal study” 23rd Annual North American Cystic Fibrosis Congress, Minneapolis, Minnesota, 15-17 October 2009. • FFC Project#7/2005 “Stenotrophomonas maltophilia, an emergent pathogen associated to cystic fibrosis: identification and molecular characterization of virulence determinants as potential targets for new therapeutical strategies” Bianca Colonna (Dipart. Biologia Cellulare e dello Sviluppo - Lab. Microbiologia Molecolare - Univ. La Sapienza – Roma), Maurizio Sanguinetti (Ist. Microbiologia - Univ. Sacro Cuore – Roma), Mauro Nicoletti (Dipart. Scienze Sanità Pubbl. - Sez. Microbiologia - Univ. La Sapienza – Roma), Mariassunta Casalino (Dipart. Microbiologia – Univ. Roma 3), Ersilia Fiscarelli (Dipart. Medicina Pediatrica - Osped. Pediatrico “Bambin Gesù” – Roma) Publications - Di Bonaventura G, et al. “Molecular characterization of virulence determinants of Stenotrophomonas maltophilia strains isolated from patients affected by cystic fibrosis”. Internat J Immunopath Pharmacol 2007;Vol. 20:529-37 - E. Roscetto et al. “PCR-based rapid genotyping of Stenotrophomonas maltophilia isolates” BMC Microbiol 2008 Nov 24;8:202. Abstracts - De Carolis E. et al. “Analisi �������������������������������������������� proteomica di Stenotrophomonas Maltophilia” Congresso Società Italiana di Microbiologia (SIM), Genova 15-18 ottobre 2006. - Del Chierico F. et al. “Caratterizzazione genetica e molecolare dei geni codificanti il flagello in ceppi di Stenotrophomonas Maltophilia isolati da pazienti con fibrosi cistica (FC)” Congresso Società Italiana di Microbiologia (SIM), Genova 15-18 ottobre 2006. - Di Bonaventura G. et al. “Effetto di concentrazioni sub-inibenti di Moxifloxacina su Stenotrophomonas Maltophilia isolati da fibrosi cistica” Congresso Società Italiana di Microbiologia (SIM), Genova 15-18 ottobre 2006. • FFC Project#8/2005 ““Genetic fingerprinting of Pseudomonas aeruginosa isolates from Italian cystic fibrosis patients: comparison with isolates from the environment and other clinical origins in Europe” Graziana Manno (Dipart. Pediatria - Osp. “G. Gaslini” - Genova), Roberto Biassoni (Lab. Medicina Molecolare – Ist. Gaslini – Genova), Eugenio Agenore Debbia (DISCAT - Sez. Microbiologia “C.A. Romanzi” – Genova), Angela Sangiuolo (ARPAL - Dipart. Prov. di Genova) Abstracts - Morelli P. et al. “Pseudomonas aeruginosa in CF patients: acquisition sources, means of transmission and hypermutable phenotype occurrence” 1st European CF Young Investigator Meeting, Lille – France; 2931 Aug. 2007 - Manno G. et al. “Occurrence of P.aeruginosa (PA) with hypermutable phenotype (HMP) in Italian CF patients” 30th European CF Conference, Belek (Turkey), 6-9 June 2007 - Manno G. et al. “Genetic fingerprinting of Pseudomonas aeruginosa from Italian CF patients: comparison with isolates from environment and other clinical origins in Europe” 30th European CF Conference. Belek (Turkey), 6-9 June 2007 • FFC Project#9/2005 “Studies of the Quorum Sensing Systems of Pseudomonas and Burkholderia” Vittorio Venturi (ICGEB Trieste) Publications - Rampioni G. et al. “The Quorum sensing negative regulator RsaL of Pseudomonas Aeruginosa binds to the lasI Promoter” Journal of Bacteriology (2006), vol. 188, No. 2, pp. 815-819. - Solis R. et al. “Involvement of quorum sensing and RpoS in rice seedling blight caused by Burkholderia plantarii” FEMS Microbiol Lett 259 (2006) 106-112 - Bertani I. et al. “The Pseudomonas putida Lon protease is involved in N-acyl homoserine lactone quorum sensing regulation” BMC Microbiol 2007 Jul 26; 7:71 - Devescovi G. et al. “Involvement of a Quorum-Sensing-Regulated Lipase Secreted by a Clinical Isolate of Burkholderia glumae in Severe Disease Symptoms in Rice” Applied and Environmental Microbiology, (2007); 73 (15): 4950-8 - Licciardello G. et al. “Pseudomonas corrugata contains a conserved N-acyl homoserine lactone quorum sensing system; its role in tomato pathogenicity and tobacco hypersensitivity response” FEMS Microbiol. Ecol. (2007); 61 (2): 222-34 - Rampioni G. et al. “The Pseudomonas quorum sensing regulator RsaL belongs to the tetrahelical superclass of H-T-H proteins” Journal of Bacteriology, 2007, Vol. 189, No. 5, pp. 1922-1930 - Massa C. et al. “Isolation, heterologous and characterization of an endo-polygalacturonase produced by the phytopathogen Burkholderia cepacia”. Protein Expression and Purification 2007; 54(2): 300-308 - Steindler L. et al. “Detection of quorum sensing N-acyl homoserine lactone signal molecules by bacterial biosensors” FEMS Microbiol. Lett. 266 (2007) • FFC Project#6/2006 “Genome-wide identification of target genes for the design of non-conventional antibiotics against cystic fibrosisrelated pathogens” Giovanni Bertoni (Dipart. Scienze Biomolecolari e Biotecnologie Univ. Milano), Alessandra Bragonzi (Istituto per il trattamento sperimentale della fibrosi cistica, Osp. S. Raffaele, Milano) Abstracts - Milani A., et al. “Functional genomics of the opportunistic pathogen Pseudomonas aeruginosa by interfering antisense RNA” 1st European CF Young Investigator Meeting, Lille, August 29-31 2007 • FFC Project#7/2006 “Influence of Pseudomonas aeruginosa and CF host on Burkholderia cenocepacia pathogenicity” Annamaria Bevivino (Dipart. Biotecnologie Agroindustr. e protezione della salute - ENEA - Casaccia – Roma), Fiorentina Ascenzioni (Dipart. Biologia cellulare e dello sviluppo - Univ. La Sapienza Roma), Alessandra Bragonzi (Ist. per il Trattamento speriment. della FC - Osp. San Raffaele – Milano) Publications - Pirone L. et al. “Burkholderia cenocepacia strains isolated from cystic fibrosis patients are apparently more invasive and more virulent than rhizosphere strains” Environmental Microbiology (2008) Oct;10(10):2773-84 Abstracts - Pirone L. et al. “Influence of Pseudomonas aeruginosa on the growth rate and internalization of Burkholderia cenocepacia” 9° Convegno Nazionale FISV, Riva del Garda (TN), 26- 29 Sett. 2007 - Bevivino A. et al. “Influence of Pseudomonas aeruginosa on the growth rate and internalization of Burkholderia cenocepacia” 13th Italian Cystic Fibrosis Conference, Milan, 30 Nov. – 2 Dec. 2007, J. Cyst Fibrosis 2008; 7, suppl. 3: S16 - Pirone L. et al. “Influence of Pseudomonas aeruginosa on biofilm formation and internalization of Burkholderia cenocepacia strains” Florence conference on Phenotype MicroArray Analysis of Microorganism – The Environment, Agriculture and Human Health” Polo Scientifico di Sesto Fiorentino, Firenze, 19-21 marzo 2008 - Paroni M. et al. “Pathogenicity of environmental Burkholderia cenocepacia strains” International Burkholderia cepacia Working group, Ca’ Tron di Roncade, Treviso, Italy, 14-17 aprile 2008 - Paroni M. et al. “Pathogenicity of environmental Burkholderia cenocepacia strains” Poster + Oral communication: 10° Convegno FISV – Federazione italiana scienze della vita, Riva del Garda (Trento), 24-27 settembre 2009 - Pirone L. et al. “Dual-species biofilm formation and cell invasion of Pseudomonas aeruginosa and Burkholderia cenocepacia” 10° Convegno FISV – Federazione italiana scienze della vita, Riva del Garda (Trento), 24-27 settembre 2009 • FFC Project#8/2006 “A genome-wide approach to the identification of novel targets for immuno-antibacterials in Pseudomonas aeruginosa” Alessandra Bragonzi (Istituto per il trattamento sperimentale della fibrosi cistica, Osp. S. Raffaele, Milano) Giovanni Bertoni (Dipart. Scienze Biomolecolari e Biotecnologie - Univ. Milano), Maria Scarselli (Centro Ricerche Chiron - Unità Bioinformatica – Siena) Publications Vecchietti D. et al. “Analysis of Pseudomonas aeruginosa cell envelope proteome by capture of surface-exposed proteins on activated magnetic nanoparticles” PlosOne 2012 Nov 7(11):e51062 Abstracts - Bragonzi A. et al. “ Pseudomonas aeruginosa pathogenecity within clonal strains from patients with cystic fibrosis” 13th Italian Cystic Fibrosis Conference, Milan, 30 Nov. – 2 Dec. 2007, J. Cyst Fibrosis 2008; 7, suppl. 3: S17 - Leone M. et al. “Chemical and biological characterization of lipopolysaccharide and peptidoglycan of Pseudomonas aeruginosa isolated from a patient at different stages of cystic fibrosis” Pediatric pulmunology, Suppl. 31, 2008. 22nd Annual North American Cystic Fibrosis Conference, Orlando, Florida, 22-25 October 2008, p. 265. - Bragonzi A. et al. “Genetic adaptation of Pseudomonas aeruginosa for the commitment to chronic lung infection” Pediatric pulmunology, Suppl. 31, 2008. 22nd Annual North American Cystic Fibrosis Conference, Orlando, Florida, 22-25 October 2008, p. 342 - Bianconi I. et al. “Positive signature-tagged mutagenesis in Pseudomonas aeruginosa: tracking patho-adaptive mutations promoting airways chronic infection” PLoS Pathog. 2011 Feb 3;7(2):e1001270. - Alcalà-Franco B. et al. “Antibiotic pressure compensates the biological 79 cost associated with Pseudomonas aeruginosa hypermutable phenotypes in vitro and in a murine model of chronic airways infection” J Antimicrob Chemother. 2012 Apr;67(4):962-9. Epub 2012 Feb 1. • FFC Project#9/2006 “Counteracting Pseudomonas aeruginosa biofilm formation by inhibition of novel targets: regulation of the levels of the di-cyclic-GMP signal molecule” Paolo Landini (Università di Milano Dip.to Scienze Biomolecolari e Biotecnologie), Anna Bernardi (Università di Milano, Dip. chimica Organica ed Industriale), Pierfausto Seneci (Università di Milano, Dip. Chimica Organica e Industriale) Publications - Antoniani D. et al. “Monitoring of diguanylate cyclase activity and of cyclic-di-GMP biosynthesis by whole-cell assays suitable for highthroughput screening of biofilm inhibitors” Appl Miocrobiol Biotechnol, August 2009, DOI 10.1007/s00253-009-2199-x, ahead of print. • FFC Project#10/2006 “The role of RND drug efflux transporters in the intrinsic antibiotic resistance of Burkholderia cenocepacia” Giovanna Riccardi (Università di Pavia Dip.to Genetica e Microbiologia), Miguel Valvano (Dept. of Microbiolgy and Immunology, University of Ontario, Canada) Publications - Buroni S. et al. “Assessment of three Resistance-Nodulation-Cell Division drug efflux transporters of Burkholderia cenocepacia in intrinsic antibiotic resistance” BMC Microbiology 2009, 9:200, http://www. biomedcentral.com/1471-2180/9/200 Abstracts - Buroni S. et al. “The role of RND drug efflux transporters in intrinsic antibiotic resistance of Burkholderia cenocepacia” 28th National Meeting Società Italiana di Microbiologia generale e Biotecnologie microbiche, Spoleto, June 11-13, 2009 • FFC Project#11/2006 “A structure-function investigation of exopolysaccharides and lipopolysaccharides produced by clinical strains of the Burkholderia cepacia complex and of their interaction with antimicrobial peptides of the host innate immune system” Roberto Rizzo (Dipart. Biochimica, Biofisica e Chimica Macrocellulare - Univ. Trieste), Antonio Molinaro (Dipart. Chimica Organica e Biochimica - Univ. Napoli), Enrico Tonin (Dipart. Scienze Biomediche - Univ. Trieste) Publications - Herasimenka Y. et al. “Exopolysaccharides produced by Inquilinous limosus, a new pathogen of cystic fibrosis patients: novel structures with usual components” Carbohydrate. Res. (2007); 342, 2404:2415 - De Soyza A. et al. “Chemical and biological features of Burkholderia cepacia complex lipopolysaccharides” Innate Immunity (2008); 14(3); 127-144 - Herasimenka Y. et al. ”Macromolecular properties of cepacian in water and dimethylsuphoxide” Carbohydr. Res. 343 (2008) 81-89 - Ieranò T. et al. “The structure and pro-inflammatory activity of the lipopolysaccharide from Burkholderia multivorans and the differences between clonal strains colonizing pre- and post-transplanted lungs” Glycobiology, 2008, 18: 871-881 - Cescutti P. “Bacterial capsular polysaccharides and exopolysaccharides” in “Microbial Glycobiology Structures, Relevance and Application” Eds. Moran A. P., Brennan P. J., Holst O., and von Itzstein M., Elsevier, 2009, 93-108 - Foschiatti M. et al. “Inhibition of cathelicidin activity by bacterial exopolysaccharides” Molecular Microbiology 72, 2009, 1137–1146 - Ieranò T. et al. “Structural and conformational behavior of the two lipopolysaccharide O-antigens produced by the cystic fibrosis pathogen Burkholderia multivorans” Chemistry European Journal, 2009, 15:7156:7166 - Kuttel M. et al. “Conformational properties of two exopolysaccharides produced by Inquilinus limosus, a cystic fibrosis lung pathogen” Carbohydr Res. 2012 Mar 1;350:40-8. Abstracts - Furlanis L. et al. “Determinazione dell’unità ripetitiva del cepaciano traslocata nello spazio periplasmico da una flippasi codificata dal gene bceQ” 37° Congresso Nazionale di Microbiologia, Torino11 - 14 Ottobre 2009 - Rizzo R. et al. “Aggregation properties of cepacian. A model for biofilm formation” 15th European Carbohydrate Symposium - Vienna Luglio 19 - 24, 2009 - Cescutti P. et al. “Identification of the gene involved in the transfer of cepacian repeating unit to the periplasmic space. Determination of the biological repeating unit of cepacian” 15th European Carbohydrate Symposium - Vienna Luglio 19 - 24, 2009 - Rizzo R. et al. “Aggregation properties of cepacian. A model for biofilm 80 formation” 13th Annual Meeting of the International Burkholderia cepacia working group, 2009, April 23-26 University of Toronto - Canada - Cescutti P. “Determination of the biological repeating unit of cepacian translocated to the periplasmic space by a flippase coded by the bceq gene” 13th Annual Meeting of the International Burkholderia cepacia working group, 2009, April 23-26 University of Toronto – Canada - Molinaro A. “Analysis of endotoxin from B. cepacia” XI ConvegnoScuola sulla Chimica dei Carboidrati, Pontignano (Siena, Italy), June 22-26, 2008 - Silipo A. “Structure and pro-inflammatory activity of endotoxin from the Burkholderia cepacia complex” International Burkholderia Cepacia Working Group, Ca’ Tron di Roncade (TV - Italy) April 14-17, 2008 - T. Ierano, “Analysis of endotoxins from B. cepacia complex” European CF Young Investigator Meeting, Lille (France), August 27 – 29, 2008 - T. Ierano’ “Analysis of endotoxins from B. cepacia complex” Summer Course Glycosciences-10th European Training Course on Carbohydrates – Wageningen (The Netherlands), June 9-12, 2008 - Rizzo R. et al. “Structure and Functions of Exopolysaccharides Produced by Inquilinus limosus: A Pathogen of Cystic Fibrosis Patients” International carbohydrate symposium, Oslo (Norway), 27 July – 1 August 2008 - Furlanis L. et al. “L’esopolisaccaride batterico come fattore di patogenicità nelle infezioni respiratorie da Burkholderia cepacia” 36° Congresso Società italiana di Microbiologia, Roma (Italy) 12-15 ottobre 2008 - Cescutti P. et al. “Structure-function relationships in cepacian biofilm formation” 14th European Carbohydrate Symposium, Lubeck 3-7 September 2007 - Cescutti P. et al. “Structure-function relationships in cepacian biofilm formation” XVIII convegno dell’Associazione Italiana di Scienza e Tecnologia delle Macromolecole, Catania 16-20 September 2007 - Cescutti P, et al. “Exopolysaccharides as bacterial defence tools: the case of Burkholderia cepacia Complex” XIV European Meeting on Carbohydrates, Lubeck, September 3-7, 2007 • FFC Project#14/2006 “Longitudinal study of Pseudomonas aeruginosa resistance: selection and evolution of resistance mechanisms in relation to antibiotic treatment in cystic fibrosis patients” Anna Silvia Neri (Dipart. Pediatria - Centro FC - Ospedale Meyer – Firenze), Gianmaria Rossolini (Dipart. Biologia Molecolare – Policlinico “Le Scotte” - Siena) Abstracts - Campana S. et al. “Pseudomonas aeruginosa e metallo beta-lattamasi in pazienti affetti da fibrosi cistica: prevalenza e persistenza nel tempo” XII Congresso Italiano della Fibrosi Cistica, Firenze 23-25 Nov. 2006 - Campana S. et al. “Persistence of metalloβ-lactamase producing Pseudomonas aeruginosa in cystic fibrosis patients” 30th European CF Conference, Belek, Turkey; 13-16 June 2007 - Pollini S. et al. “Pseudomonas aeruginosa e metallo-β-lattamasi in pazienti con fibrosi cistica: prevalenza e persistenza” XXXVI Congresso Nazionale – Associazione Microbiologi Clinici Italiani, Rimini; 2-5 Ottobre 2007. - Mugnaioli C. et al. “Meccanismi di resistenza acquisita in Pseudomonas Aeruginosa da pazienti con fibrosi cistica cronicamente colonizzati” XXXVII AMCLI, 2008, Stresa (VB), 5-8 Ottobre; NACFC, 2008, Orlando (Florida, USA), 23-25 October - Mugnaioli C. et al. “Evolution of acquired resistance mechanism in Pseudomonas Aeruginosa isolated from chronically-infected cystic fibrosis patients” XXXVII AMCLI, 2008, Stresa (VB), 5-8 Ottobre; NACFC, 2008, Orlando (Florida, USA), 23-25 October • FFC Project#6/2007 “Dissecting a surface target candidate for the rational design of novel antibacterial drugs against Pseudomonas aeruginosa” Francesco Bonomi (Dipartimento di Scienze Molecolari Agroalimentari, Università degli Studi di Milano), Giovanni Bertoni(Dipartimento di Scienze Biomolecolari e Biotecnologie, Università degli Studi di Milano) Publications - Milani A. et al. “Tgpa, a protein with a eukaryotic-like Transglutaminase domain, plays a critical role in the viability of Pseudomonas aeruginosa” PLoS One. 2012;7(11):e50323 Abstracts - Milani A. et al. “Analysis of a novel membrane protein in the opportunistic pathogen Pseudomonas aeruginosa” Poster ed abstract: 28th National Meeting Società Italiana di Microbiologia generale e Biotecnologie microbiche, Spoleto, June 11-13, 2009. - Milani A. et al. “Analysis of a novel membrane protein in the opportunistic pathogen Pseudomonas aeruginosa” Poster: 10° Convegno FISV – Federazione italiana scienze della vita, Riva del Garda (Trento), 2427 settembre 2009. - Iametti S. et al. “A fluorescense-based assay for bacterial transglutaminase activity” Poster: VII European Symposium of the Protein Society, Zurich (Switzerland), June 14-18, 2009. • FFC Project#7/2007 “Stenotrophomonas maltophilia, a multidrug resistant emergent pathogen associated to cystic fibrosis: a post genomic approach to identify new immunological and therapeutical targets” Bianca Colonna (Dipart. Biologia Cellulare e dello Sviluppo - Lab. Microbiologia Molecolare - Univ. La Sapienza – Roma), Maurizio Sanguinetti (Ist. Microbiologia - Univ. Sacro Cuore – Roma), Mauro Nicoletti (Dipart. Scienze Sanità Pubbl. - Sez. Microbiologia - Univ. La Sapienza – Roma), Mariassunta Casalino (Dipart. Microbiologia – Univ. Roma 3) Publications - Di Bonaventura G. et al. “Molecular characterization of virulence determinants of Stenotrophomonas maltophilia strains isolated from patients affected by cystic fibrosis” Int. J. Immunopathol. Pharmacol., 2007, Vol. 20, n. 3, pp. 529-537. - Roscetto E. et al. “PCR-based rapid genotyping of Stenotrophomonas maltophilia isolates”, BMC Microbiol, 2008, 8:202 doi:10.1186/14712180-8-202 - Rocco F. et al. “Stenotrophomonas maltophilia isolated from patients affected by cystic fibrosis: genotyping analysis and molecular characterisation of virulence determinants” Int. J. Med. Microbiol., 2009, Jun 30 (Ahead of print) - Rocco F. et al. “Stenotrophomonas maltophilia genomes: a start-up comparison” Int. J of Med Microbiol 299 (2009) 535-546 - Pompilio A. et al. “Adhesion to and biofilm formation on IB3-1 bronchial cells by Stenotrophomonas maltophilia isolates form cystic fibrosis patients” BMC Microbiology 2010, 10:102 - Di Bonaventura G. et al. “Role of Excessive Inflammatory Response to Stenotrophomonas maltophilia Lung Infection in DBA/2 Mice and Implications for Cystic Fibrosis” Infection and Immunity June 2010, Vol. 78, (6):2466-76 -Nicoletti M. et al. “Stenotrophomonas maltophilia strains from cystic fibrosis patients: genomic variability an molecular characterization of some virulence determinants” Int J of Med Microbiol 301 (2011):34-43 - De Carolis E. et al. “Analysis of heat-induced changes in protein expression of Stenotrophomonas maltophilia K279a reveals a role for GroEL in the host-temperature adaption” Int J Med Microbiol. 2011 Apr;301(4):273-81 - Pompilio A. et al. “Phenotypic and genotypic characterization of Stenotrophomonas malthophilia isolates from patients with cystic fibrosis: genome diversity, biofilm formation, and virulence” BMC Microbiol. 2011 Jul 5;11:159. Abstracts - Di Bonaventura G. et al. “Effetto di concentrazioni subinitenti di moxifloxacina su Stenotrophomonas maltophilia isolati da fibrosi cistica” 34° Congresso nazionale della Società Italiana di Microbiologia, Genova 15-18 ottobre 2006. - Prosseda G. et al. “Virulence factors of Stenotrophomonas maltophilia, an emergent pathogen associated to cystic fibrosis” 9° Convegno Nazionale FISV, Riva del Garda (TN), 26- 29 Sett. 2007 - Casalino M. et al. “Molecular characterization of Stenotrophomonas maltophilia isolated from cystic fibrosis patients” 9° Convegno Nazionale FISV, Riva del Garda (TN), 26- 29 Sett. 2007 - Di Bonaventura G. et al. “Interazione in vitro tra Stenotrophomonas maltophilia e cellule epiteliali bronchiali IB3-1: implicazioni in fibrosi cistica” 35° Congresso nazionale della Società Italiana di Microbiologia, Catania 30 settembre – 3 ottobre 2007 - Fiscarelli E. et al. “Stenotrophomonas maltophilia isolated from patients affected by cystic fibrosis: genotyping analysis and molecular characterisation of virulence determinants” 18th European Congress of Clinical Microbiology and Infectious Diseases, Barcelona, 19-22 April 2008 - Di Bonaventura G. et al. “Adhesion to and biofilm formation on IB31 bronchial cells by Stenotrophomonas maltophilia: implications in cystic fibrosis” 18th European Congress of Clinical Microbiology and Infectious Diseases, Barcelona, 19-22 April 2008 - Fiscarelli E. et al. “Caratterizzazione molecolare di ceppi di Stenotrophomonas maltophilia isolati da pazienti con fibrosi cistica” 36° Congresso nazionale della Società Italiana di Microbiologia, Roma 12-15 ottobre 2008. - Di Bonaventura G. et al. “Caratterizzazione fenotipica e genotipica della formazione di biofilm da parte di Stenotrophomonas maltophilia isolati da pazienti con fibrosi cistica” 36° Congresso nazionale della Società Italiana di Microbiologia, Roma 12-15 ottobre 2008. - Di Bonaventura G. et al. “Patogenesi microbica in fibrosi cistica: clearance di Stenotrophomonas maltophilia ed infiammazione in un modello murino di infezione polmonare” 36° Congresso nazionale della Società Italiana di Microbiologia, Roma 12-15 ottobre 2008. - Michelacci V. et al. “Identification of genes expressed at the host temperature in S. maltophilia, an emergent pathogen in CF patients” 7th Louis Pasteur Conference on Infectious Disease, 11-13 Novembre 2008, Paris, France. - Cipresso R. et al. “Epidemiology of health care-associated Stenotrophomonas maltophilia infections in CF and ICU patients: role of biofilm formation. Clinical Microbiology and Infection” 2009; 15(s4):S401. Proceedings of the 19th European Congress of Clinical Microbiology and Infectious Diseases (ESCMID), Helsinki, Finland. - Iacobino A. et al. “Analysis of Stenotrophomonas maltophilia virulence factors” SIMGBM 11-13 giugno 2009, Spoleto. - Barchitta M. et al. “Ruolo epidemiologico del biofilm in isolati di Stenotrophomonas maltophilia da pazienti con fibrosi cistica e da pazienti ricoverati in unità di terapia intensiva” XI° Conferenza Nazionale di Sanità Pubblica, Napoli 2009 - Iacobino A. et al. “Virulence factors of Stenotrophomonas maltophilia: an opportunistic pathogen” FISV2009 11th Annual Congress Riva del Garda, 23-25 Sept.2009. - Ciavardelli D. et al. “Alterazione dei livelli tessutali di ioni metallici in un modello murino di infezione polmonare da Stenotrophomonas maltophilia” XXXVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Microbiologia, Torino 11-14 Ottobre 2009. - Picciani C et al. “Analisi proteomica del biofilm formato da un ceppo di Stenotrophomonas maltophilia isolato da fibrosi cistica” XXXVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Microbiologia, Torino 11-14 Ottobre 2009. - Nicoletti M. et al. “Analisi genotipica e caratterizzazione molecolare di determinanti di virulenza espressi da ceppi di Stenotrophomonas maltophilia isolati da pazienti affetti da fibrosi cistica” XXXVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Microbiologia, Torino 11-14 Ottobre 2009. - De Carolis E. et al. “Caratterizzazione e analisi molecolare dell’espressione dell’operone groESL di Stenotrophomonas maltophilia” XXXVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Microbiologia,Torino 11-14 Ottobre 2009. • FFC Project#9/2007 “Burkholderia cepacia complex: closing down on the major virulence factors” Vittorio Venturi (ICGB Trieste) Publications - Rampioni G. et al. “RsaLprovides quorum sensing homeostasis and functions as a global regulator of gene expression in Pseudomonas aeruginosa” Molec. Microbil. (2007) 66 (6), 1557-1565 - Licciardello G. et al. “Pseudomonas corrugata contains a conserved N-acyl homoserine lactone quorum sensing system; its role in tomato pathogenicity and tobacco hypersensitivity response” FEMS Microbiol Ecol 61 (2007) 222-234. - Steindler L. et al. “The presence, type and role of N-acyl homoserine lactone quorum sensing in fluorescent Pseudomonas originally isolated from rice rhizospheres are unpredictable” FEMS Microbiol. Lett. 288 (2008) 102-111. - Steindler L. et al. “LasI/R and RhlI/R Quorum Sensing in a strain of Pseudomonas aeruginosa benefecial to plants” Appl. Environ. Microbiol., August 2009, p. 5131-5140. - Netotea S. et al. “A simple model for the early events of quorum sensing in Pseudomonas aeruginosa: modeling bacterial swarming as the movement of an “activation zone” Biology direct 2009, 4:6, http://www. biology-direct.com/content/4/1/6 • FFC Project#8/2007 “The structure and immunological activity of lipopolysaccharide and peptidoglycan of Ps aeruginosa before and after the onset of chronic infection” Antonio Molinaro (Dip. di Chimica Organica e Bioch. - Univ. di Napoli Federico II, Complesso Universitario Monte Santangelo, Napoli), Maria Lina Bernardini (Dip. Biol. Cell. – Univ. La Sapienza, Roma) Publications - Cigana C. et al. “Pseudomonas aeruginosa Exploits Lipid A and Muropeptides Modification as a Strategy to Lower Innate Immunity during Cystic Fibrosis Lung Infection” PLoS ONE, December 2009, Vol. 4, Issue 12, e8439 • FFC Project#10/2007 “Iron uptake and quorum sensing in Pseudomonas aeruginosa virulence” Paolo Visca (Dip. Biologia – Lab. Microbiologia Clinica e Virologia – Univ. Roma 3), Livia Leoni (Dip. Biologia – Lab. Microbiologia Molecolare e Biotecnologie dei Microorganismi – Univ. Roma 3) Publications - Gaines J. M. et al. “Regulation of the Pseudomonas aeruginosa toxA, regA and ptxR genes by the iron-starvation sigma factor PvdS under 81 reduced levels of oxygen” Microbiology (2007) Vol 153: 4219-33 - Tiburzi F. et al. “Intracellular levels and activity of PvdS, the major iron starvation sigma factor of Pseudomonas aeruginosa” Mol. Microbiol. (2008) Vol. 67: 213-227 - Rampioni G. et al. “RsaL provides quorum sensing homeostasis and functions as a global regulator of gene expression in Pseudomonas aeruginosa” Mol. Microbiol. (2007) Vol. 66: 1557-1565 - Imperi F. et al. “Membrane-association determinants of the ω-amino acid monooxygenase PvdA, a pyoverdine biosynthetic enzyme from Pseudomonas aeruginosa” Microbiology, 2008 Sept., 154(Pt 9):2804-13 - Tiburzi F. et al. “Is the host heme incorporated in microbial hemeproteins?” IUBMB Life, 61(1):80-83 January 2009 - Imperi F. et al. “Analysis of the periplasmic proteome of Pseudomonas aeruginosa, a metabolically versatile opportunistic pathogen” Proteomics 2009, 9, 1901-1915 - Imperi F. et al. “Transcriptional control of the pvdS iron starvation sigma factor gene by the masterregulator of sulphur metabolism CysB in Pseudomonas aeruginosa” Envir. Microbiol. (2010) Vol. 12(6): 16301642 - Imperi F. et al. “Molecular basis of pyoverdine siderophore recycling in Pseudomonas aeruginosa” Proc Natl Acad Sci U S A. 2009 Dec 1;106(48):20440-5 Abstracts - Rampioni G. et al. “RsaL is a global regulator controlling quorum sensing homeostasis and virulence in Pseudomonas aeruginosa” ASM Conference Pseudomonas 2007, Seattle, Washington, 26-30 August 2007, pp. 15-16. - Rampioni G. et al. “RsaL, a quorum sensing homeostatic effector controlling virulence and biofilm formation in Pseudomonas aeruginosa” 9° Convegno Nazionale FISV, Riva del Garda (TN), 26-29 Sett. 2007 - Rampioni G. et al. “RsaL is a global regulator controlling quorum sensing homeostasis and virulence in Pseudomonas aeruginosa” ASM Conference Cell-Cell Communication in Bacteria, Austin, Texas, 7-10 October 2007, p. 41 - Tiburzi F. et al “A new regulator involved in the control of pyoverdine synthesis in Pseudomonas aeruginosa PAO1: the role of the LysR-type transcriptional regulator CysB” 28th National Meeting Società Italiana di Microbiologia generale e Biotecnologie microbiche, Spoleto, June 11-13, 2009. • FFC Project#6/2008 “Design of non-conventional antibiotics against cystic fibrosis-related pathogens” Giovanni Bertoni(Dipartimento di Scienze Biomolecolari e Biotecnologie, Università degli Studi di Milano), Stefano Maiorana (Dip Chimica Organica e Industriale, Università degli Studi di Milano) Degree thesis - Luca Sorrentino “Disegno ed utilizzo di oligomeri antisenso nel batterio patogeno opportunista Pseudomonas aeruginosa” Università degli Studi di Milano – A.A. 2009-2010 • FFC Project#7/2008 “Burkholderia cenocepacia pathogenicity: synergistic interactions with Pseudomonas aeruginosa and adaptation to CF host” Annamaria Bevivino (ENEA C.R. Casaccia - Biotecn. Agroindustriale e Protezione della Salute), Fiorentina Ascenzioni (Dip. Biologia Cellulare e dello Sviluppo - Univ. La Sapienza) Publications - Bevivino A. et al. “Interaction of environmental Burkholderia cenocepacia strains with cystic fibrosis and non-cystic fibrosis bronchial epithelial cells in vitro” Microbiology. 2012 May;158(Pt 5):1325-33 Abstracts - Pirone L. et al. “Interactions between Pseudomonas aeruginosa and Burkholderia cenocepacia strains in biofilm and in a mouse model of chronic infection” Eurobiofilms, Rome, 2-5 September 2009 - Paroni M. et al. “Interactions between Pseudomonas aeruginosa and Burkholderia cenocepacia strains in biofilm and in a mouse model of chronic infection” Poster + oral communication: XV Congresso Italiano della Fibrosi Cistica – V Congresso SIFC, 1-4 ottobre 2009, Soverato, Squillace, (CZ) - Paroni M. et al. “Pseudomonas aeruginosa and Burkholderia cenocepacia polymicrobial interactions in biofilm and murine model of chronic infection” XXVIII Convegno nazionale SIMGBM, Società Italiana di Microbiologia generale e Biotecnologie microbiche, Spoleto, 11/13 Giugno 2009 - Paroni M. et al. “Pseudomonas aeruginosa and Burkholderia cenocepacia polymicrobial interactions in biofilm and murine model of chronic infection” 23rd Annual North American Cystic Fibrosis Congress, Minneapolis, Minnesota, 15-17 October 2009. - Farulla I et al “Clinical and environmental Pseudomonas aeruginosa and Burkholderia cenocepacia strains: dual-species interactions in biofilm 82 and in a mouse model of chronic infection” Environmental Microbiology Meeting (BMMA) 2010, 21-22 May, Bertinoro (FC), Italy - Paroni M et al “Pseudomonas aeruginosa and Burkholderia cenocepacia polymicrobial interactions in biofilm and in a murine model of chronic infection” Pseudomonas 2010, Pseudomonas in the Test Tube and in the Environment, 28-29 January 2010, Milan, Italy - Bevivino A. et al. “Environmental Burkholderia cenocepacia strains can disrupt epithelial integrity in bronchial epithelial cells in vitro and have a more profound effect on ZO-1 in CF cells” 35th European Cystic Fibrosis Conference (ECFS 2012), Dublin, June 6-9, 2012. • FFC Project#8/2008 “Development and validation of a novel screening system for the identification of Pseudomonas aeruginosa virulence inhibitor” Livia Leoni (Lab. Microbiologia molecolare e Biotecnologie dei microrganismi, Dip. Biologia, Università “Roma 3”), Paolo Visca (Lab. Microbiologia clinica e Virologia, Dip. Biologia, Università “Roma Tre”) Publications - Rampioni G. et al. “Contribution of the RsaL global regulator to Pseudomonas aeruginosa virulence and biofilm formation” FEMS Microbiol Lett 301 (2009): 210-217 - Imperi F et al “Molecular basis of pyoverdine siderophore recycling in Pseudomonas aeruginosa” Proc Natl Acad Sci U S A. 2009. 48:20440-5. -Imperi F et al “Transcriptional control of the pvdS iron starvation sigma factor gene by the master regulator of sulfur metabolism CysB in Pseudomonas aeruginosa” Environ Microbiol. 2010. 6:1630-42. - Massai F. et al “A multitask biosensor for micro-volumetric detection of N-3-oxo-dodecanoyl-homoserin lactone quorum sensing signal” Biosens Bioelectron. 2011 Apr 15;26(8):3444-9. Abstracts - Rampioni G. et al. “Role of the RsaL quorum sensing regulator in Pseudomonas aeruginosa pathogenic potential” 28th National Meeting Società Italiana di Microbiologia generale e Biotecnologie microbiche, Spoleto, June 11-13, 2009 - Rampioni G. et al. “Role of the RsaL quorum sensing regulator in Pseudomonas aeruginosa pathogenic potential” Pseudomonas XII Conference, August 3-17 2009, Hannover, Germany - Rampioni G. et al. “The RsaL quorum sensing regulator controls surface motility and biofilm formation in Pseudomonas aeruginosa” Eurobiofilms, Rome, 2-5 September 2009 - Longo F. et al. “Picking up Pseudomonas aeruginosa quorum sensing regulators” 28th National Meeting Società Italiana di Microbiologia generale e Biotecnologie microbiche, Spoleto, June 11-13, 2009 - Massai F. et al. “Development and validation of screening systems for the identification of Pseudomonas aeruginosa virulence inhibitors” 28th National Meeting Società Italiana di Microbiologia generale e Biotecnologie microbiche, Spoleto, June 11-13, 2009 • FFC Project#10/2008 “Essential proteins of Pseudomonas aeruginosa other membrane biogenesis as novel targets for new anti-microbial drugs design and synthesis” Alessandra Polissi (Dipartimento Biotecnologie e Bioscienze - Università Bicocca Milano), Gianni Dehò (Dipartimento Scienze Biomolecolari e Biotecnologie – Università di Milano), Cristina De Castro (Dipartimento di Chimica e Biochimica Organica – Università di Napoli “Federico II”), Martino Bolognesi (Dipartimento Scienze Biomolecolari e Biotecnologie – Università di Milano), Laura Cipolla (Dipartimento Biotecnologie e Bioscienze - Università Bicocca Milano), Luca De Gioia (Dipartimento Biotecnologie e Bioscienze - Università Bicocca Milano) Publications - Sommaruga S. et al. “Structure prediction and functional analysis of KdsD, an enzyme involved in lipopolysaccharide biosynthesis” Biochemical and Biophysical Research Communication, 388 (2009) 222-227 - Airoldi C. et al “Targeting Bacterial Membranes: Identification of Pseudomonas aeruginosa d-Arabinose-5P Isomerase and NMR Characterisation of its Substrate Recognition and Binding Properties” ChemBioChem DOI: 10.1002/cbic.201000754 Abstracts - Airoldi C. et al. “D-arabinose-5-phosphate isomerase: NMR characterisation of natural substrates recognition and binding requirements” Biotech.org - Chimica Organica e Biotecnologie: Sfide e Opportunità, May 20-23, 2009, Forte dei marmi (Lucca) - Sommaruga S. et al. “3D structure by homology modeling of the Escherichia coli KdsD, an enzyme involved in lipopolysaccharide biosynthesis” FISV 2008 10th Annual Congress (Riva del Garda – TN, 24-27 Settembre 2008) - Airoldi C. et al. “NMR as tool for the characterization of carbohydrate processing enzymes: the example of E. coli arabinose 5-phosphate isomerase (API)” XI Convegno-Scuola sulla Chimica dei Carboidrati, 22-26 Settembre 2008, Pontignano (Siena) - Sommaruga S. et al. “Structural and biochemical characterization of KdsD, an enzyme involved in lipopolysaccharide biosynthesis” XXVIII Convegno nazionale SIMGBM, Società Italiana di Microbiologia generale e Biotecnologie microbiche, Spoleto, 11/13 Giugno 2009 - Sperandeo P. et al. “Biogenesis of lipopolysaccharide, an immunomodulatory molecule of the outer membrane of Gram-negative bacteria” XXVIII Convegno nazionale SIMGBM, Società Italiana di Microbiologia generale e Biotecnologie microbiche, Spoleto, 11/13 Giugno 2009 - Polissi A. “Biogenesis of outer membrane of Gram-negative bacteria: new genes implicated in Lipopolysaccharide transport to the cell surface” Meeting on: Cellular Lipid Transport Processes and their Role in Human Disease, October 22-26, 2008 Canmore (Alberta, Canada) • FFC Project#10/2009 “Validation of novel vaccine candidates of Pseudomonas aeruginosa” Alessandra Bragonzi (Unità di Infezione e fibrosi cistica - Divisione di Immunologia, Trapianti e Malattie infettive - Istituto San Raffaele Milano), Giovanni Bertoni (Dipartimento di Scienze Biomolecolari e Biotecnologie, Università degli studi di Milano) Abstracts - Bianconi I. et al. “Genome sequence and functional comparative genomics of P. aeruginosa RP73: defining host-bacterial interactions in a persistent lifestyle” NACFC 2012, Orlando, Florida, USA • FFC Project#11/2009 “Community-acquired MRSA and hospitalacquired MRSA in cystic fibrosis patients: a multicentre study regarding antibiotic susceptibility, epidemiology, natural history and clinical relevance” Silvia Campana (Dipart. Pediatria – Centro Fibrosi Cistica - Ospedale Meyer – Firenze) Abstracts - Cocchi P et al “Molecular characterization of MRSA involved in persistent lung infections in cystic fibrosis patients: emergence of epidemic clones” XXXIII ECFS Conference, Valencia, Spain 2010 - Cocchi P et al “Diffusion of MRSA strains in the Italian CF population: a multicenter study” XXIV NACFC Conference Baltimore 2010 - Cocchi P. et al. “Genetic background of MRSA collected from cystic fibrosis (CF) patients versus MRSA collected from intensive care unit (ICU) patients: does any difference exist?” NACF 2012, Orlando, Florida, USA - Galici V. et al. “Clinical impact of Methilcillin-resistant Staphylococcus aureus infection in cystic fibrosis patients: a longitudinal multicenter Italian study” NACFC 2013, Salt Lake City, Utah, USA • FFC Project#12/2009 “Novel strategies for respiratory infection therapy in CF. Use of natural and designed antibacterial peptides” Renato Gennaro (Dipart. Scienze della Vita, Università di Trieste), Giovanni Di Bonaventura (Dip. Scienze Biomediche – Univ. “G. D’Annunzio” Pescara), Ersilia Fiscarelli (Osp. Pediatrico “Bambin Gesù”, Roma) Publications - Pompilio A. et al. “Antibacterial and anti-biofilm effects of cathelicidin peptides against pathogens isolated from cystic fibrosis patiens” Peptides. 2011 Sep;32(9):1807-14. Epub 2011 Aug 7. - Pompilio A. et al. “Potential novel therapeutic strategies in cystic fibrosis: antimicrobial and anti-biofilm activity of natural and designed α-helical peptides against Staphylococcus aureus, Pseudomonas aeruginosa, and Stenotrophomonas maltophilia” BMC Microbiol. 2012 Jul 23;12:145 Abstracts - Di Bonaventura G. et al. “Attivita’ antibatterica ed anti-biofilm di bmap-27 e bmap-28 verso ceppi multiresistenti isolati da pazienti affetti da fibrosi cistica” VI Congresso Nazionale della Società Italiana per lo studio della Fibrosi Cistica; Rimini, 18-21 novembre 2010 - Di Bonaventura G. et al. “In vitro bactericidal and anti-biofilm activity of bovine myeloid antimicrobial peptides against multidrug-resistant bacteria from patients with cystic fibrosis” poster at 21 st ECCMID – 27 th ICC, Milan, Italy 7-10 May 2011 - Pompilio A. et al., “Attività antibatterica ed anti-biofilm del peptide P19(9/B) verso isolati multi resistenti da pazienti affetti da fibrosi cistica” XXXIX Congresso Nazionale della Società Italiana di Microbiologia, Riccione, 3-6 ottobre 2011 • FFC Project#13/2009 “Prevention of Pseudomonas aeruginosa biofilm formation by inhibition of cyclic-di-GMP (c-di-GMP) metabolism” Paolo Landini (Dipartimento Scienze Biomolecolari e Biotecnologia - Università degli Studi di Milano), Pierfausto Seneci (Dipartimento Chimica organica e industriale - Università degli Studi di Milano), Anna Bernardi (Dipartimento Chimica organica e industriale - Università degli Studi di Milano), Francesca Cutruzzolà (Dipart. Scienze Biochimiche - Università “La Sapienza” Roma) Publications - Antonani D. et al. “Discovery of novel inhibitors of bacterial biofilm formation targeting enzymes involved in the metabolism of the second messenger cyclicdi-GMP” 2010, Special Abstracts / Journal of Biotechnology 150S-S101 (Published Meeting Abstract). - Stelitano V. et al. “Structure and function of representative HD-GYP proteins controlling biofilm formation” Manuscript in preparation - Antoniani D. et al. “The immunosuppressive drug azathioprine inhibits biosynthesis of the bacterial signal molecule cyclic-di-GMP by interfering with intracellular nucleotide pool availability” Appl Microbiol Biotechnol. 2013 Aug;97(16):7325-36 Abstracts - Antoniani D. et al. “Inhibition of metabolism of the signal molecule cyclic-di-GMP affects biofilm formation in Escherichia coli”, Cortona, Procarioti 2010, 14-15 April 2010, Cortona (AR) (oral presentation) - Antoniani D. et al. “Discovery of novel inhibitors of bacterial biofilm formation targeting enzymes involved in the metabolism of the second messenger cyclicdi- GMP” 14th International Biotechnology Symposium and Exhibition, 14-18 September 2010, Rimini (oral presentation) - Stelitano V. et al. “Characterization of proteins from Pseudomonas aeruginosa involved in c-di-GMP turnover” 36th FEBS Congress “Biochemistry for Tomorrow’s Medicine” Torino, 25-30 June 2011 (oral presentation) - Stelitano V. et al. “In vitro characterization of the two HD-GYP phosphodiesterases from Pseudomonas aeruginosa involved in c-di-GMPdependent biofilm formation” EMBO Meeting 2011, Vienna (Austria) 10-13 September 2011 (poster presentation) - Stelitano V. et al. “In vitro characterization of the two HD-GYP phosphodiesterases from Pseudomonas aeruginosa involved in c-di-GMPdependent biofilm formation” 29° SIMGBM meeting 20-23 September 2011, Pisa (poster presentation) - Rinaldo S. et al. “Inhibition of bacterial biofilms: new molecular strategies targeting diguanylate cyclase” 29° SIMGBM meeting 20-23 September 2011, Pisa (poster presentation) • FFC Project#14/2009 “In vivo characterization of a novel branched antimicrobial peptide specific for Gram-negative bacteria. Efficacy in P. aeruginosa lung infection and pharmacological profile” Alessandro Pini (Dipart. di Biologia Molecolare, Sezione di Chimica Biologica, Università di Siena) Publications - Pini A. et al. “A novel tetrabranched antimicrobial peptide that neutralizes bacterial lipopolysaccharide and prevents septic shock in vivo” The FASEB J. 2010 24:1015-22 - Pini A. et al. “Efficacy and toxicity of the antimicrobial peptide M33 produced with different counter-ions” Amino Acids. 2012 Jul;43(1):467-73 Abstracts - Pini A. et al. “A novel tetrabranched antimicrobial peptide that neutralizes bacterial lipopolysaccharide and prevents septic shock in vivo” Gordon Research Conference on Chemistry and Biology of Peptides February 28-March5 2010, Ventura, CA, USA - Pini A. et al. “A novel tetrabranched antimicrobial peptide that neutralizes bacterial lipopolysaccharide and prevents septic shock in vivo” 12th Naples Workshop on bioactive peptides-2nd Italy-Korea Symposium on antimicrobial peptides. 4-7 June 2010, Naples, Italy - Pini A. et al. “A novel tetrabranched antimicrobial peptide that neutralizes bacterial lipopolysaccharide and prevents septic shock in vivo” 31st European Peptide Symposium, 5-7 September 2010, Copenhagen, DK • FFC Project#15/2009 “The role of RND transporters in Burkholderia cenocepacia life by microarray analysis” Giovanna Riccardi (Dipart. Genetica e microbiologia – Università degli Studi di Pavia) Publications - Perrin E. et al. “Exploring the HME and HAE1 efflux systems in the genus Burkholderia” BMC Evolutionary Biol (2010), 10:164 - Coenye T. et al., “Molecular mechanisms of chlorhexidine tolerance in Burkholderia cenocepacia biofilms” Antimicrobial Agents and Chemotherapy, 55: 1912-1919 - Bazzini S. et al. “Deciphering the role of RND efflux transporters in Burkholderia cenocepacia” PLoS One. 2011 Apr 19;6(4):e18902 - Pasca M. et al. “Evaluation of fluoroquinolone resistance mechanisms in Pseudomonas aeruginosa MDR clinical isolates” Microbial Drug Resistance, 2012 Feb;18(1):23-32. Epub 2011 Jul 28 - Bazzini S. et al. “Molecular approaches to pathogenesis study of Burkholderia cenocepacia, an important cystic fibrosis opportunistic bacterium” Appl Microbiol Biotechnol. 2011 Dec;92(5):887-95. Epub 2011 Oct 14. 83 Abstracts - Perrin E. et al., “Exploring the HME and HAE1 efflux systems in the genus Burkholderia” Cortona, Procarioti 2010, Cortona (AR), 14-15 Aprile 2010 - Perrin E. et al., “Evolution of the HME and HAE1 efflux systems in the genus Burkholderia” Convegno SIBE, Milano, 2-4 Settembre 2010 - Fani R. et al., “Genomic, transcriptomic, and phenomic analysis of Burkholderia cepacia mutants impaired in HAE efflux pumps” 2nd Florence Conference on Phenotype MicroArray Analysis of Microorganisms, Firenze, 13-15 Settembre 2010 - Pasca MR. et al., “Pompe di efflusso e farmacoresistenza di stipiti di Pseudomonas aeruginosa isolati presso la fondazione IRCCS S. Matteo di Pavia” XXXIX Congresso Nazionale AMCLI, Rimini, 20-22 Ottobre 2010 - Bazzini S. et al., “Deciphering the role of RND efflux transporters in Burkholderia cenocepacia” Convegno Congiunto DGM-CNR, Pavia, 22-23 Febbraio 2011 - Buroni S. et al., “The role of RND efflux transporters in Burkholderia cenocepacia life” International Burkholderia cepacia Working Group15th Annual Meeting, Praga (Repubblica Ceca), 13-16 Aprile 2011. - Bazzini S. et al., “Deciphering the role of RND efflux transporters in Burkholderia cenocepacia” I discepoli di Adriano Buzzati-Traverso: la Genetica Molecolare tra Università e CNR, Pavia, 24 Maggio 2011. - Buroni S. et al., “Deciphering the role of RND efflux transporters in Burkholderia cenocepacia” FEMS 2011, 4th Congress of European Microbiologists, Geneva (Switzerland), 26-30 Giugno 2011. - Bazzini S. et al., “New insight into Burkholderia cenocepacia RND efflux systems” SIMGBM 29th Annual Meeting, Pisa, 21-23 Settembre 2011. - Perrin E. et al., “In silico analysis of RND superfamily in the Burkholderia genus” SIMGBM 29th Annual Meeting, Pisa, 21-23 Settembre 2011. - Papaleo M.C. et al., “Analyzing the role of RND efflux transporters in Burkholderia cenocepacia: a proteomic analysis” SIMGBM 29th Annual Meeting, Pisa, 21-23 Settembre 2011. - Bazzini S. et al., “Two different approaches to fight Burkholderia cenocepacia infections” FISV 2012, 12th Congress, Università La Sapienza, Roma • FFC Project#16/2009 “In vitro and in vivo studies of novel antimicrobials targeting bacterial cytoskeleton and cell surface virulence markers in the treatment of Burkholderia cepacia complex infection” Alba Silipo (Dipartimento di Chimica Organica e Biochimica - Università degli Studi “Federico II” - Napoli), Anthony De Soyza (Dipartimento di Medicina Respiratoria, Freeman Hospital - Gruppo di Immunobiologia Applicata e Trapianti, Istituto di Medicina cellulare - The Medical School University of Newcastle) Publications - Nicholson A. et al. “In vitro activity of S-(3,4-dichlorobenzyl)isothiourea hydrochloride and novel structurally related compounds against multi-drug resistant bacteria including Pseudomonas aeruginosa and Burkholderia cepacia complex” Int J Antimicrob Agents. 2012 Jan;39(1):27-32. Epub 2011 Oct 10. Abstracts - Carnell S. et al., “The bacterial cytoskeleton-A new antimicrobial target in cystic fibrosis pathogens?” In: Thorax: British Thoracic Society Winter Meeting. 2010, Westminster, UK: BMJ Group - Carnell S. et al., “The bacterial cytoskeleton – a new antimicrobial target in cystic fibrosis pathogens?” International Burkholderia cepacia Working Group Annual Meeting, Prague, April 2011 - Carnell S. et al. “The bacterial cytoskeleton-complexities with a new antimicrobial target in cystic fibrosis pathogens”- British Association for Lung Research conference, Newcastle-upon-Tyne, July 2011 • FFC Project#9/2010 “Pathogenicity of Staphylococcus aureus and its role in the progression of Pseudomonas aeruginosa chronic lung infection” Daniela Maria Cirillo (Emerging Bacterial Pathogens Unit, Div. of Immunology, Transplantation and Infectious Disease, Scientific Institute H. S. Raffaele, Milano), Alessandra Bragonzi (Infections and Cystic Fibrosis Unit, Division of Immunology, Transplantation and Infectious Disease, H. S. Raffaele, Milano), Barbara Kahl (UniversitätsKlinikum Münster, Institute für Medizinische Mikrobiologie, Münster) Publications - Baldan R. et al. “Factors contributing to epidemic MRSA clones replacement in a hospital setting” PLoS One. 2012;7(8):e43153. • FFC Project#10/2010 “Exploring thermostable quorum quenching lactonases to counteract bacterial infections in cystic fibrosis” 84 Giuseppe Manco (Istituto di Biochimica delle Proteine CNR, Napoli); Davide Andrenacci (Istituto di Genetica e Biofisica CNR, Napoli) Publications - Porzio E. et al. “Mn2+ modulates the kinetic properties of an archaeal member of the PLL family” Chem Bio Int, submitted (2012) - Mandrich L. et al. “Exploring thermostable quorum quenching lactonases to counteract bacterial infections in cystic fibrosis” in Science and Technology against microbial pathogens. Research, Development and Evaluation, pp. 150-154 (2011) Abstracts - Porzio E. et al., “Exploring thermostable quorum quenching lactonases as a tool to interfere with Pseudomonas aeruginosa infections in cystic fibrosis” Cell Biology and Pharmacology of Mendelian Disorders, 7-11 October 2011, Vico Equense, Italy - Porzio E. et al. “Exploring paraoxonases/lactonases to counteract Pseudomonas infection” Fifth International Conference on Paraoxonases (5PON), July 15-18 2012, Columbus, Ohio, USA. (Poster) P56 • FFC Project #13/2010 “Pseudomonas aeruginosa lipopolysaccharide cell surface transport is a target process for developing new antimicrobials” Alessandra Polissi (Dip. Biotecnologie e Bioscienze, Università Milano-Bicocca), Martino Bolognesi (Dip. Scienze Biomolecolari e Biotecnologie, Università di Milano), Gianni Dehò (Dip. Scienze Biomolecolari e Biotecnologie, Università di Milano), Francesco Peri (Dip. Biotecnologie e Bioscienze, Università Milano-Bicocca),Cristina De Castro (Dip. Chimica Organica e Biochimica, Università di Napoli), Luca De Gioia (Dip. Scienze Biomolecolari e Biotecnologie, Università di Milano) Publications - Sperandeo P. et al. “Lipopolysaccharide export to the outer membrane” In “Bacterial Lipopolysaccharide: structure, chemical synthesis, biogenesis and interaction with host cells” Knirel Y.A. and Valvano M.A. Eds., Springer WienNewYork pp. 311-337 - Villa R. et al. “The Lpt transenvelope protein complex for lipopolysaccharide export is assembled via conserved structurally homologus domains” (submitted) - Sperandeo P. et al. “The outer membrane of Gram-negative bacteria: lipopolysaccharide biogenesis and transport” In “Bacterial Membranes: Structural and Molecular Biology” Remaut H. and Fronzes R. Eds., Horizon Scientific Press (in press) Abstracts - Martorana A. et al. “New insights into the Lpt Machinery for Lipopolysaccharide tran sport to the cell surface: functional dissection of LptC protein” 12th FISV Congress, Rome, September 24-27, 2012 • FFC Project #14/2010 “Non-conventional strategies against Pseudomonas aeruginosa infection: interference with iron homeostasis and quorum sensing” Paolo Visca (Dipart. Biologia, Università Roma Tre, Roma); Livia Leoni (Dipart. Biologia, Università Roma Tre, Roma) Publications - Bazzini S. et al., “Deciphering the role of RND efflux transporters in Burkholderia cenocepacia” 2011. PLoS One. 6:e18902. - Venturi V. et al., “The virtue of temperance: built-in negative regulators of quorum sensing in Pseudomonas” Mol. Microbiol., 2011, submitted - Rampioni G. et al., “Functional characterization of the Quorum Sensins Regulator RsaL in the plant-beneficial strain Pseudomonas putida WCS358” Appl Environ Microbiol. 2012 Feb;78(3):726-34. Epub 2011 Nov 23 Abstracts - Buroni S. et al., “The role of RND efflux transporters in Burkholderia cenocepacia life” International Burkholderia cepacia working group – 15th annual meeting. Praga, 13-16 Aprile 2011 - Longo F. et al., “Picking up novel Pseudomonas aeruginosa quorum sensing regulators” FEMS 2011- 4th Congress of European Microbiologists. Geneva, 26-30 giugno 2011 - Buroni S. et al., “Deciphering the role of RND efflux transporters in Burkholderia cenocepacia. FEMS 2011- 4th Congress of European Microbiologists. Geneva, 26-30 giugno 2011 - Imperi F. et al. “A new biosensor provides fast and cost-effective identification of Pseudomonas aeruginosa virulence inhibitors” FEMS 2011- 4th Congress of European Microbiologists. Geneva, 26-30 giugno 2011 - Bazzini S. et al. “New insight into Burkholderia cenocepacia RND efflux systems” SIMGBM 2011- 29th Congress of Italian Microbiologists. Pisa, 21-23 settembre 2011 - Longo F. et al. “Picking up novel Pseudomonas aeruginosa quorum sensing regulators” SIMGBM 2011- 29th Congress of Italian Microbiologists. Pisa, 21-23 settembre 2011 - Ramachandran Pillai C. et al., “Non conventional strategies against Pseudomonas aeruginosa: evaluation of efflux pumps inhibitors as anti-virulence drugs” SIMGBM 2011- 29th Congress of Italian Microbiologists. Pisa, 21-23 settembre 2011 • FFC Project #10/2011 “Pulmonary delivery of inhaled peptidomimetic as novel antibiotics to control Pseudomonas aeruginosa infection in murine models” Alessandra Bragonzi (Infection and Cystic Fibrosis Unit, Division of Immunology, Transplantation and Infectious Disease, San Raffaele Scientific Institut, Milano), Daniel Obrecht (Polyphor Ltd, Switzerland) Abstracts - Bragonzi A. et al., “Evaluation Of Efficacy of POL7001 Against Pseudomonas aeruginosa in Lung Infection Models” 35th European Cystic Fibrosis Conference- 6-9 June 2012, Dublin • FFC Project #11/2011 “Design, synthesis, in vitro biological evaluation and anti-biofilm activity of new beta-lactam and linezolid-like compounds as potential antibacterial agents against Staphylococcus aureus infections in cystic fibrosis patients” Clementina Elvezia Cocuzza (Dip. Medicina Clinica e Prevenzione, Università di Milano-Bicocca), Lisa Cariani (Fond. IRCCS Ca’ Granda, Osp. Maggiore Policl., Dip. Pediatria, Milano), Daria Giacomini (Dip. Chimica, Università di Bologna) Publications - Cervellati R. et al. “Monocyclic β-lactams as antibacterial agents: facing antioxidant activity of N-methylthio-azetidinones” Eur J Med Chem. 2013 Feb;60:340-9. doi: 10.1016/j.ejmech.2012.12.024. Epub 2012 Dec 20. - Galletti P. et al. “Antibacterial agents and cystic fibrosis: synthesis and antimicrobial evaluation of a series of N-thiomethylazetidinones” ChemMedChem. 2011 Oct 4;6(10):1919-27. doi: 10.1002/ cmdc.201100282. Epub 2011 Aug 10. • FFC Project #12/2011 “New drugs for Burkholderia cepacia from Antarctic bacteria” Renato Fani (Dip. Biologia dell’Evoluzione, Università di Firenze); Maria Luisa Tutino (Dip. Chimica Organica e Biochimica, Università Federico II, Napoli); Paolo Rovero (Dip. Scienze Farmaceutiche, Università di Firenze) Publications - Romoli R. et al. “Characterization of the volatile profile of Antartic bacteria by using solid-phase microextraction-gas chromatography-mass spectrometry” J Mass Spectrom. 2011 Oct;46(10):1051-9. - Papaleo MC. et al. “Sponge-associated microbial Antarctic communities exhibiting antimicrobial activity against Burkholderia cepacia complex bacteria” Biotechnol Adv. 2012 Jan-Feb;30(1):272-93. Epub 2011 Jun 29 - Fondi M. et al. “Draft Genome Sequence of the Volatile Organic Compound-Producing Antarctic Bacterium Arthrobacter sp. Strain TB23, Able To Inhibit Cystic Fibrosis Pathogens Belonging to the Burkholderia cepacia Complex” J Bacteriol. 2012 Nov;194(22):6334-5 - Papaleo MC. et al. “Bioactive volatile organic compounds from Antartic (sponges) bacteria” N Biotechnol. 2013 Apr 22 doi:pii: S18716784(13)00044-7. 10.1016/j.nbt.2013.03.011. [Epub ahead of print] - Romoli R. et al. “GC-MS volatolomic approach to study the antimicrobial activity of the antartic bacterium Pseudomonas sp. TB41” Metabolomics, June 2013 Abstracts - Papaleo MC. et al. “Volatile organic compounds (VOCs) from antartic communities bacteria inhibiting cystic fibrosis pathogens” 12th FIVS Congress: 70, Roma 24-27 settembre, 2012 - Papaleo MC. et al. “Bioactive volatile organic compounds (VOCs) from antartic sponges bacteria” EMB 2012, Bologna, Italy, April 10-12, 2012 • FFC Project #13/2011 “Identification and characterization of novel drugs suppressing Pseudomonas aeruginosa virulence in chronic infection” Livia Leoni (Dip. Biologia, Università di Roma Tre, Lab. Microbiol. Molecolare e Biotec. Microrganismi),Francesco Imperi (Dip. Biologia e Biotecnologie, Università “La Sapienza”, Roma) Publications - Venturi V. et al. “The virtue of temperance: built-in negative regulators of quorum sensing in Pseudomonas” Mol Microbiol. 2011 Dec;82(5):1060-70 - Stano P. et al. “Semi-synthetic minimal cells as a tool for biochemical ICT” BioSystems, Biosystems. 2012 Jul;109(1):24-34 - Imperi F. et al. “Repurpusing the antimycotic drug flucytosine for suppression of Pseudomonas aeruginosa pathogenicity” Proc Natl Acad Sci USA, 2013 Apr 8 - Imperi F. et al. “Pseudomonas aeruginosa pyoverdine” SciBX 6(15), April 8, 2013 • FFC Project#14/2011 “Development of new host‐defence like peptides and lipopeptides against lung pathogens: in vitro and in vivo studies” Maria Luisa Mangoni (Dip. Scienze Biochimiche, Univ. “La Sapienza”, Roma), Shai Yechiel (Dep. of Biological Chemistry, The Weizmann Institute of Science, Israel) Publications - Luca V. et al. “Esculentin(1-21), an amphibian skin membrane-active peptide with potent activity on both planktonic and biofilm cells of the bacterial pathogen Pseudomonas aeruginosa” Cell Mol Life Sci. 2013 Aug;70(15):2773-86. doi: 10.1007/s00018-013-1291-7. Epub 2013 Mar 16. - Tia Sergev-Zarko et al. “A comparative study on the mechanism of biofilm inhibition and degradation by antimicrobial peptides” manuscript in preparation • FFC Project#24/2011 “Preclinical development of the antimicrobial peptide M33. Efficacy against P. aeruginosa lung infections and pharmacokinetics studies in animals” Alessandro Pini (Dipartimento di Biotecnologie, Università di Siena) Publications - Falciani C. et al. “Isomerization o fan Antimicrobial peptide broadens antimicrobial spectrum to Gram-Positive bacterial pathogens” PloS One. 2012;7(10):e46259 • FFC Project#8/2012 “Investigation of cystic fibrosis airway microbiome in patients showing a severe decline in lung function and not responding to conventional antimicrobial therapy” Annamaria Bevivino (Unità per lo Sviluppo Sostenibile e Innovazione Sistema Agro-Industriale, ENEA, Roma), Alessio Mengoni (Dip. Biologia dell’Evoluzione, Università di Firenze), Giovanni Taccetti (Centro FC, Ospedale “A. Meyer”, Firenze), Ersilia Fiscarelli (Laboratorio Microbiologia, Ospedale “Bambin Gesù”, Roma), Graziana Manno (Dip. di Scienze Pediatriche, Università di Genova) Abstracts - Bevivino A. et al. “Investigation of cystic fibrosis airway microbiome in patients showing a severe decline in lung function and not responding to conventional antimicrobial therapy” 36th European Cystic Fibrosis Conference (ECFC), Lisboa, 12-15 June, 2013 - Bevivino A. et al. “Microbiota composition in the airways of cystic fibrosis with severe decline in lung infection” NACFC 2013, Salt Lake City, Utah, USA •FFC Project#10/2012 “A very promising drug against Burkholderia cenocepacia” Giovanna Riccardi (Dipartimento di Biologia e Biotecnologie, Università di Pavia) Publications - Udine C. et al. “Phenotypic and genotypic characterisation of Burkholderia cenocepacia J2315 mutants affected in homoserine lactone and diffusible signal factor-based quorum sensing systems suggests interplay between both types of systems” PloS One. 2013;8(1):e55112 - Perrin E. et al. “A census of RND-superfamily proteins in the Burkholderia genus” Future Microbiol. 2013 Jul;8:923-37 • FFC Project#12/2012 “Naturally occurring antimicrobials to counteract lung infections in cystic fibrosis patients: Cecropin A-Melittin (CA-M) hybrid peptides and polymixins” Alba Silipo (Dip. Scienze Chimiche, Università “Federico II”, Napoli), Giovanni Di Bonaventura (Dip. Scienze Biomediche, Università Chieti-Pescara) Abstracts - Vitiello G. et al. “Investigation of liposome-based membranes formed by lipopolysaccharides and their interaction with hybrid antimicrobial peptides” Poster Communication. XXIV Congresso della Società Italiana di Spettroscopia Neutronica (SISN), Milano 11-12 Settembre 2013. - Silipo A. “STD NMR as a tool for studying protein-ligand interactions”, PhD Lecture in Gliwice, Department of Organic Chemistry, Bioorganic Chemistry and Biotechnology, Faculty of Chemistry, Silesian University of Technology, Gliwice, Poland http://www.chemiabioorganiczna.polsl.pl/default.htm - Molinaro A. “Structural Glycoscience”, 4-6 Nov 2013, Grenoble, France, COST Training School nell’ambito della COST Action BM1003. http://www.cost-bm1003.info/ 85 4. INFLAMMATION Infiammazione • Progetti FFC#3/2002, FFC#10/2005 e FFC#17/2006 “Roles of azithromycin other than bactericidal: relevance for therapy of cystic fibrosis” Paola Melotti (Lab. Patologia Molecolare – Centro FC – Ospedale Civile Maggiore – Verona) Publications - Cigana C. et al. “Azithromycin selectively reduces tumour necrosis factor alpha levels in Cystic Fibrosis airway epithelial cells” Antimicrobial agents and chemotherapy, Mar. 2007, vol. 51, No. 3, p. 975-981 - Cigana C. et al. “Anti-inflammatory effects of azithromycin in cystic fibrosis airway epithelial cells” Elsevier, Biochemical and Biophysical Research Communications 350 (2006) 977-982 - Nicolis E. et al. “The GCC repeat length in the 5’UTR of MRP1 gene is polymorphic: a functional characterization of its relevance for cystic fibrosis” BMC Med Genet. 2006 Feb 7;7:7. - Cigana C. et al. “Effects of Azithromycin on the Expression of ATP Binding Cassette Transporters in Epithelial Cells from the Airways of Cystic Fibrosis Patients” J. of Chemotherapy (2007) 19; 643:649 - Bergamini G. et al. “Effects of Azithromycin (AZM) on Glutathione-STransferases (GST)s in cystic fibrosis airways cells” Am J Respir Cell Mol Biol, 2009 Aug;41(2):199-206 Abstracts - Cigana C. et al. “ Azythromycin reduces tumour necrosis factor alpha expression in CF airway epithelial cells” The 20th Annual North American Cystic Fibrosis Conference, Denver, Colorado, Nov. 2-5, 2006 - Bergamini G. et al. “ Azithromycin (AZM) decreases Glutathione-STransferase (GST)-T1 expression and activity in CF airway epithelial cells” 30th European Cystic Fibrosis Conference, Belek, Turkey, 13-16 June 2007 - Cigana C. et al. “Possible mechanisms of action of azithromycin in cystic fibrosis” 15th ERS Annual Congress. Copenhagen, Denmark – September 17-21 2005. - Cigana C. et al. “Anti-inflammatory effects of azithromycin in cystic fibrosis airway epithelial cells” 16th European Congress of Immunology. Paris, 6-9 September 2006. - Cigana C. et al. “Reduction of tumour necrosis factor alpha (TNFα) expression by azithromycin (AZM) in CF airway epithelial cells” Journal of Cystic Fibrosis, 29th European Cystic Fibrosis Conference. Copenhagen, 15-18 June 2006. - Nicolis E. et al. “Analisi della ripetizione GCC nel promotore del gene Multidrug Resistance-Associated Protein 1 (MRP1) in pazienti con Fibrosi Cistica (FC) 6° Congresso Nazionale S.I.G.U. Società Italiana di Genetica Umana – Verona 24 – 27 settembre 2003; - Cigana C. et al. “Differential expression of the multidrug resistanceassociated protein 1 in isogenic CF and non-CF human bronchial epithelial cells” Journal of Cystic Fibrosis 3 (2004) S4-S9 27th European CF Conference. Birmingham, UK 12 – 17 June 2004 - Pasetto M. et al. “Inhibitory effects of azithromycin on interleukin 8 expression by CF airway epithelial cells” Journal of Cystic Fibrosis 3 (2004) S20-S25 27th European CF Conference. Birmingham, UK 12 – 17 June 2004 - Pasetto M. et al. “Inhibitory effects of azithromycin on interleukin 8 production by Cystic Fibrosis airway epithelial cells” Paediatric Pulmonology – The 18th annual North American CF Conference – America’s Center, St. Louis, Missouri, October 14-17, 2004; - Cigana C. et al. “ATP binding cassette proteins: differential expression in isogenic cystic fibrosis and non-cystic fibrosis human bronchial epithelial cell lines” 7° Congresso Nazionale S.I.G.U. – Pisa 13 – 15 Ottobre 2004; - Nicolis E. et al. “Is the GCC repeat polymorphic length in the Multidrug resistance-associated protein 1 (MRP1) gene relevant for regulating transcriptional activity constitutively and in response to azithromycin (AZM)?” 28th European CF Conference – Crete. Greece: 22-25 June 2005; - Cigana C. et al. “Azithromycin (AZM) inhibits Nuclear Factor-kB (NFkB) activity and expression of interleukin 8 (IL8) in CF airway epithelial cells” Journal of Cystic Fibrosis 4 (2005) S26-S33; 28th European CF Conference – Crete. Greece: 22-25 June 2005; - Cigana C. et al. “Effects of macrolides on interleukin 8 expression in cystic fibrosis airway epithelial cells” 4th National Conference SIICA; Brescia – June 8-11 2005; - Cigana C. et al. “Regulation of pro-inflammatory transcription factors by azythromycin in Cystic Fibrosis airway epithelial cells” 2005 North American Cystic Fibrosis Conference – Baltimore, Maryland October 20-23 2005; 86 - Nicolis E. et al. “Meccanismi non antibiotici dell’Azitromicina: rilevanza per la terapia della fibrosi cistica” X Congresso Nazionale di Fibrosi Cistica – Palermo, 27-30 ottobre 2004 - Cigana C. et al. “Possible mechanisms of action of Azithromycin in cystic fibrosis” ERSNET, 2005 - Melotti P. “Detection of bacterial secretion variations among Pseudomonas aeruginosa strains by multidimensional protein identification technology” Rediscovering Biomarkers, San Diego, July 23-24 2007 - Bergamini G. et al. “ Azithromycin (AZM) decreases Glutathione-STransferase (GST)-T1 and M1 (GSTM1) expression and activity in CF airway epithelial cells” North American Cystic Fibrosis Conference, Anaheim, California, 3-6 Oct. 2007 - Cigana C. et al. “Relevance of oxygen limitation on Pseudomonas aeruginosa strains: effects on released proteins expression” North American Cystic Fibrosis Conference, Anaheim, California, 3-6 Oct. 2007 - Cigana C. et al. “Mudpit analysis of Pseudomonas aeruginosa secretome: consequences of oxygen limitation in clinical and laboratory strains” 13th Italian Cystic Fibrosis Conference, Milan, 30 Nov. – 2 Dec. 2007, J. Cyst Fibrosis 2008; 7, suppl. 3: S16 - Cigana C. et al. “Proteins released from Pseudomonas aeruginosa (PA) referent and clinical strains under microaerobiosis and their effects on cystic fibrosis airways” 31st European CF Conference, Prague, June 1114, 2008 - Melotti P. et al. “Effects of Azithromycin on regulation of metalloproteases released by Pseudomonas aeruginosa (Pa) clinical strains” NACFC 2012, Orlando, Florida, USA - Melotti P. et al. “Molecular imaging of the anti-inflammatory effects of azithromycin in the lung” NACFC 2013, Salt Lake City, Utah, USA • FFC Project# 7/2003 “Proteomics of the airway surface liquid: implications for cystic fibrosis” Olga Zegarra Moran (Lab. Gen. Molec. – Ist. Gaslini – Genova), Giovanni Candiano (Lab. Nefrologia – Ist. “G. Gaslini” – Genova), Luca Bini (Dipart. Biologia Molecolare – Univ. Siena) Publications - Candiano G. et al. “Gelsolin secretion in interleukin 4 treated bronchial epithelia and in asthmatic airways” Am J Respir Crit Care Med. 2005; Vol 172 pp 1-7 - Candiano G. et al. “Proteomic analysis of the airway surface liquid: modulation by proinflammatory cytokines” Am J Physiol Lung Cell Mol Physiol. 2007 Jan;292(1):L185-98 Abstracts - Zegarra-Moran O. et al., Proteomic analysis of the periciliary fluid in cultured human bronchial epithelial cells. Pediatr. Pulm. S25:182. Presented at the 17th Annual North American Cystic Fibrosis Conference. 2003 (Anaheim, U.S.A.) - Zegarra-Moran O. et al., Increased gelsolin secretion in interleukin-4 treated bronchial epithelial cells and in asthmatic patient airways. Pediatr. Pulm. S27:146. 18th Annual North American Cystic Fibrosis Conference. 2004 (St. Louis, U.S.A.) - Zegarra-Moran O., “Identification of components of innate defense in the airway surface fluid”. ECFS Conference New Frontiers in Basic Science of Cystic Fibrosis (Tavira, Portugal), 15-19 April, 2009. • FFC Project# 14/2004 “Interaction in vitro between CF pathogens and epithelial cells expressing the CF transmembrane conductance regulator (CFTR)” Maria Cristina Dechecchi (Lab. Patologia Molecolare – Centro FC – Ospedale Civile Maggiore – Verona) Publications - Dechecchi M. C. et al. “MPB-07 reduces the inflammatory response to Pseudomonas aeruginosa in Cystic fibrosis bronchial cells” Am. J. Respir. Cell Mol. Biol. May 2007, Vol. 36 PP. 615-624 Abstracts - Dechecchi M. C. et al. “ Uso di correttori del difetto di maturazione di CFTR come strategia per controllare la risposta infiammatoria all’infezione da P. aeruginosa in cellule epiteliali respiratorie” XII Congresso Italiano della Fibrosi Cistica, Montepaone (CZ), 29-31 maggio 2006 - Dechecchi M.C. et al. “Defective CFTR enhances PAO1-stimulated inflammatory response in epithelial cells” 2005 ECFS Conference – New frontiers in Basic Science of Cystic Fibrosis – 14 – 17 April, Portugal; - Dechecchi M.C. et al. “Increased Pseudomonas aeruginosa induced inflammatory response in epithelial cells expressing mutated CFTR” Journal of Cystic Fibrosis 4 (2005) S17-S25; 28th European CF Conference, Hersonissos, Crete, Greece; 22-25 June 2005 - Dechecchi M.C. et al. “The inflammatory response of CF airway cells to pseudomonas Aeruginosa is reduced by benzo©quinolizinium compound MPB-07” Congresso NAFC 2006; • FFC Project# 15/2004 “Novel diagnostic and therapeutic approaches for CF” Roberto Gambari (Dipart. di Biochimica e Biologia Molecolare – Università di Ferrara) Publications - Bezzerri V. et al. “Transcription factor oligodeoxynucleotides to NF-kB Inhinit Transcription of IL-8 in Bronchial Cells” Am J Respir Cell Mol Biol. 2008 Jul;39(1):86-96 - Borgatti M. et al. “Induction of IL-6 gene expression in a CF bronchial epithelial cell line by Pseudomonas aeruginosa is dependent on transcription factors belonging to the Sp1 superfamily” BBRC 357 (2007) pp. 977-983. - Piccagli L. et al. “Doking of molecules identified in bioactive medicinal plants extract into the p50 NF-kappaB transcription factor: correlation with inhibition of NF-kappaB/DNA interactions and inhibitory effects on IL-8 gene expression” BMC Structural Biology, 2008 Sep 3;8:38 Abstracts - Bezzerri V. Et al. “Selective modulation of P. Aeruginosa dependent induction of interleukin-8 by transcription factor decoy oligonucleotides in CF bronchial epithelial cells” XX North American CF Conference, Denver 2-4 Nov. 2006 • FFC Project# 16/2004 “Nasal polyps of Cystic Fibrosis patients as an ex vivo model to study inflammation and its modulation via the inhibition of the p-38 MAP-kinase pathway: implications for therapy” Valeria Raia (Dipart. Pediatria – Univ. Federico II Napoli), Giuseppe Castaldo (CEINGE – Biotec. Avanzate s.c.a.r.l. – Univ. Federico II Napoli) Publications - Raia V. et al. “Inhibition of p38 mitogen activated protein kinase controls airway inflammation in cystic fibrosis” Torax 2005; 60: 773-780; • FFC Project# 11/2005 “Chronic oxidative lung injury during cystic fibrosis – protective roles of gamma-glutamyltransferase and ascorbic acid” Alfonso Pompella (Dipart. Patologia Sperimentale, Biotec. Mediche, Infettivologia ed Epidemiologia – Univ. Pisa) Publications - Corti A. et al. “Vitamin C supply to bronchial epithelial cells linked to glutathione availability in elf – A role for secreted γ-glutamyltransferase?” Journal of Cystic Fibrosis, 7 (2008) pp. 174-178. • FFC Project# 15/2006 “Contribution of alterations in metal and glutathione homeostasis to the bacterial infections typical of Cystic Fibrosis and examination of the possible protective role of lactoferrin and antioxidants” Andrea Battistoni (Dipart. Biologia – Univ. Tor Vergata – Roma) Publications - Berlutti F. et al. “Bovine lactoferrin inhibits the efficiency of invasion of respiratory A549 cells of different iron-regulated morphological forms of Pseudomonas aeruginosa and Burkholderia cenocepacia” Int J Immunopathol Pharmacol., 2008 Jan-Mar;21(1):51-9 • FFC Project# 16/2006 “Effect of correctors of defective CFTR on the Pseudomonas aeruginosa-dependent inflammatory response in respiratory epithelial cells” Maria Cristina Dechecchi (Lab. Patologia Molecolare – Centro FC – Ospedale Civile Maggiore – Verona), Frederic Becq (Inst. De Physiologieet Biologie Cellulaires – Poitiers (France), Roberto Gambari (Dipart. di Biochimica e Biologia Molecolare – Università di Ferrara) Publications - Dechecchi M. C. et al. “Anti-inflammatory effect of miglustat in bronchial epitalial cells” Journal of Cystic Fibrosis, 7 (2008) pp. 555-565. Abstracts - Dechecchi M. C. et al. “Miglustat and DGJ reduce the inflammatory response to Pseudomonas aeruginosa, TNF-alpha and IL-1beta in bronchial epithelial cells” NACFC, 2007, Anaheim, California - Dechecchi M. C. et al. “Correctors of F508del CFTR reduce the inflammatory response to Pseudomonas aeruginosa in CF respiratory epithelial cells” ECFS Conference 2007, Tavira, Algarve (Portugal), April 25-29 - Dechecchi M. C. et al. “Miglustat, an inhibitor of the synthesis of glycosphingolipids, has an anti-inflammatory ignal in vitro and in vivo” Pediatric pulmunology, Suppl. 31, 2008. 22nd Annual North American Cystic Fibrosis Conference, Orlando, Florida, 22-25 October 2008, pp. 257-258. - Dechecchi M. C. et al. “Uso di correttori del difetto di maturazione di CFTR come strategia per controllare la risposta infiammatoria all’infezione da P. aeruginosa in cellule epiteliali respiratorie” XII Congresso Italiano della Fibrosi Cistica, 2006, Firenze, November 23-25. - Dechecchi M. C. et al. “Anti-inflammatory effect of miglustat in bronchial cells” 13th Italian Cystic Fibrosis Conference, Milan, 30 Nov. – 2 Dec. 2007, J. Cyst Fibrosis 2008; 7, suppl. 3: p. S18 - Nicolis E. et al. “Inhibition of pro-inflammatory genes in CF bronchial epithelial cells by medicinal plant extracts” 13th Italian Cystic Fibrosis Conference, Milan, 30 Nov. – 2 Dec. 2007, J. Cyst Fibrosis 2008; 7, suppl. 3: p. S18 - Dechecchi M. C. et al. “Anti-inflammatory effect in vitro and in vivo of miglustat, an inhibitor of the synthesis of glycosphingolipids” XIV Congresso italiano della fibrosi cistica – IV Congresso nazionale Sifc, Torino, 27-29 novembre 2008 • FFC Project#5/2007 “Novel particulate systems for the delivery of an oligonucleotide decoy to Nuclear Factor-kB: a potential strategy for treating cystic fibrosis” Fabiana Quaglia (Dipart. Chimica Tossicolo. E Farmaceutica – Univ. Federico II Napoli), Rosa Carnuccio (Dip.to di Farmacologia Sperimentale, Università di Napoli Federico II) Publications •Ungaro F. et al. “Engineering gas-foamed large porous particles for efficient local delivery of macromolecules to the lung” Eur J Pharm Sci. 2010 Sep 11;41(1):60-70 •De Stefano D. et al. “Sustained inhibition of IL-6 and IL-8 expression by decoy ODN to NF-κB delivered through respirable large porous particles in LPS-stimulated cystic fibrosis bronchial cells” J Gene Med. 2011 Apr;13(4):200-8 Abstracts - Giovino C. et al. “Large Porous Particle for lung delivery of hydrophilic macromolecules: preliminary technological studies” 49° Simposio AFI, Rimini 10-12 giugno 2009 - Giovino C. “Veicolazione polmonare di un oligonucleotide decoy contro NF-Kb per il trattamento della fibrosi cistica: progettazione e sviluppo di Large Porous Particles a base di PLGA” 8° Scuola avanzata per Dottorandi di ricerca del settore farmaceutico tecnologico applicativo, Recent ignali in vesicle drug carriers, Università della Calabria, Arcavacata di Rende, 22-27 settembre 2008 - Giovino C. et al. “Design and development of microsphere-loaded drug eluting stents for the controlled release of the antirestenosis agents” AAPA Italian University Network, Fisciano, March 6-7, 2009 - De Stefano D. Et al. “ODN decoy to NF-KB released from respirable PLGA large porous particles: a potential for treating cystic fibrosis?” 34° National Congress of the Italian Pharmacology Society, Rimini, October 14-17, 2009 - Govino C. et al. “A new approach for cystic fibrosis treatment: large porous particles for local and prolonged delivery of an oligonucleotide decoy to Nuclear Factor-kB in the lung” AAPS Annual Meeting and Exposition, Los Angeles, California, November 8-12, 2009 - Ungaro F. et al. “Biodegradable particles for local and prolonged delivery of an oligonucleotide decoy to nuclear factor-κB in the lung” In Dalby, R.N., Byron, P.R., Peart, J., Suman, J.D., Young, P.M. (Eds.) RDD Europe 2011, Book 2, pp. 511-513. Poster on the podium” at RDD Europe 2011, Berlin, Germany - Giovino C. et al. “Inhable large porous particles for local and prolonged delivery of an oligonucleotide decoy to NF-κB in cystic fibrosis” 4th AitUN Annual Meeting – Innovation in Pharmaceutics: a glimpse in the Biotech world, Napoli - Giovino C. et al. “Respirable large porous particles for local and prolonged delivery of an oligonucleotide decoy to nuclear factor-kb: in vitro/ in vivo potential in cystic fibrosis” International Meeting on “Lactose as a Carrier for Inhalation Products”, September 26-28, 2010, Parma, Italy • FFC Project# 13/2007 “A gene-targeted anti-inflammatory approach based on the Transcription Factor “decoy” strategy” Giulio Cabrini (Lab. Patologia Molecolare – Centro FC – Ospedale Civile Maggiore – Verona), Roberto Gambari (Dipart. di Biochimica e Biologia Molecolare – Università di Ferrara) Publications - Bezzerri V. et al. “Transcription Factor Oligodeoxynucleotides to NF-kB Inhinit Transcription of IL-8 in Bronchial Cells” Am J Respir Cell Mol Biol. 2008 Jul;39(1):86-96 - Nicolis E. et al. “Pyrogallol, an active compound from the medicinal plant Emblica officinalis, regulates expression of pro-inflammatory genes in bronchial epithelial cells” Int Immunopharmacol. 2008 Dec 10;8(12):1672-80 - Piccagli L. et al. “Doking of molecules identified in bioactive medicinal plants extract into the p50 NF-kappaB transcription factor: correlation with inhibition of NF-kappaB/DNA interactions and inhibitory effects on IL-8 gene expression” BMC Structural Biology, 2008 Sep 3;8:38 - Gambari R. et al. “Decoy oligodeoxyribonucleotides and peptide nu- 87 cleic acids-DNA chimeras targeting nuclear facto kappa-B: inhibition of IL-8 gene expression in Cystic Fibrosis cells infected with Pseudomonas aeruginosa” Biochem. Pharmacol. (2010), doi: 10.1016/j. bcp.2010.06.047 - Cabrini G. et al. “Targeting transcription factor activity as a strategy to inhibit pro-inflammatory genes involved in Cystic Fibrosis: decoy oligonucleotides and low-molecular weight compounds” Current Medicinal Chemistry, 2010, 17(35):4392-404 - Finotti A. et al. “Effects of decoy molecules targeting NfkappaB transcription factors in cystic fibrosis UB3-1 cells” Artif DNA PNA XNA. 2012 April 1; 3(2): 97–296. Abstracts - Bezzerri V. Et al. “Transcription factor (TF) decoy strategy to silence expression of pro-inflammatory genes in cystic fibrosis (CF) bronchial epithelial cell line” 2nd European CF Young Investigator Meeting, 2008, Lille, France - Cabrini G. et al. “ “Decoy” molecules for nuclear transcription factors and regulation of expression of proinflammatory genes” 13th Italian Cystic Fibrosis Conference, Milan, 30 Nov. – 2 Dec. 2007, J. Cyst Fibrosis 2008; 7, suppl. 3: pp. S18. - Nicolis E. et al. “Isolation of active anti-inflammatory compounds from medicinal plant extracts” Pediatric pulmunology, Suppl. 31, 2008. 22nd Annual North American Cystic Fibrosis Conference, Orlando, Florida, 22-25 October 2008, p. 259. - Tamanini A. et al. “Effect of furocumarin derivatives on P. aeruginosadependent pro-inflammatory response in bronchial epithelial cells” Pediatric pulmunology, Suppl. 31, 2008. 22nd Annual North American Cystic Fibrosis Conference, Orlando, Florida, 22-25 October 2008, pp. 260-261. - Nicolis E. et al. “Does anti-inflammatory treatment have any effect on PAO1 dependent induction of the antimicrobial genes?” Pediatric pulmunology, Suppl. 31, 2008. 22nd Annual North American Cystic Fibrosis Conference, Orlando, Florida, 22-25 October 2008, pp. 261262. - Piccagli L. et al. “Anti-inflammatory molecules obtained from virtual screening of a furocoumarin database against NF-kB” 23rd Annual North American Cystic Fibrosis Congress, Minneapolis, Minnesota, 1517 October 2009. - Nicolis E. et al. “Nigella arvensis extract inhibits the induction of IL-8 gene in bronchial epithelial cells” 23rd Annual North American Cystic Fibrosis Congress, Minneapolis, Minnesota, 15-17 October 2009. - Tamanini A. et al. “Combined effects of furocoumarin compounds as anti-inflammatory and CFTR potentiatior in CALU-3 epithelial cells” 23rd Annual North American Cystic Fibrosis Congress, Minneapolis, Minnesota, 15-17 October 2009. • FFC Project #14/2007 “Influence of CFTR mutations in bactericidal activity of human macrophages” Paola Del Porto (Dipart. di Biologia Cellulare e dello Sviluppo – Università “La Sapienza”, Roma), Fiorentina Ascenzioni (Dipart. di Biologia Cellulare e dello Sviluppo – Università “La Sapienza”, Roma), Serena Quattrucci (Centro Regionale FC – Policlinico “Umberto I”, Roma) Abstracts - Socci V. et al. “Influence of CFTR mutations on bactericidal activity of human macrophages” 32nd European Cystic Fibrosis Conference, Brest, France 10 – 13 June 2009 (awarded as best poster in “Inflammation”) - Socci V. et al. “Espressione del CFTR ed attività battericida dei macrofagi umani” XV Congresso Italiano della Fibrosi Cistica, V Congresso Nazionale SIFC, 1-4 Ottobre 2009 Soverato, Italia (Premio Annalisa Marzotto) • FFC Project #15/2007 “Mechanisms of inflammation resolution in cystic fibrosis” Mario Romano (Dip. Scienze Biomediche – CeSI – Univ. “G. D’Annunzio” di Chieti) Publications - Mattoscio D. et al. “Cystic Fibrosis Transmembrane conductance regulator (CFTR) expression in human platelets: impacts on mediators and mechanisms of the inflammatory response” The Faseb J., 2010 June, doi: 10.1096/fj.10-159921 - Pieroni L t al “Proteomics investigation of human platelets in healthy donors and cystic fibrosis patients by shotgun nUPLC-MSE and 2DE: a comparative study” Mol BioSystems 12 Nov 2010 doi:10.1039/C0MB00135J - Simiele F. et al. “Transcriptional regulation of the human FPR2/ALX gene: evidence of a heritable genetic variant that impairs promoter activity” FASEB J. 2012 Mar;26(3):1323-33. Epub 2011 Nov 30. 88 • FFC Project# 11/2008 “Effect of glutathione and lactoferrin on redox regulation, metal homeostasis and inflammatory responses of Cystic Fibrosis bronchial cells upon infection with Burkholderia cenocepacia” Andrea Battistoni (Dipart. Biologia – Univ. Tor Vergata – Roma) Publications -Valenti P et al. “Lactoferrin decreases inflammatory response in cystic fibrosis bronchial cells invaded by iron modulated biofilm of Burkholderia cenocepacia strains” Submitted to Microbes and Infections (Manuscript Number: MICINF-D-10-00030) - Ciavardelli D. et al. “Proteomic and ionomic profiling reveals significant alterations of protein expression and calcium homeostasis in cystic fibrosis cells” Mol Biosyst. 2013 Jun 7;9(6):1117-26. Abstracts -Berlutti F. et al “Lactoferrin modulates gene expressionof cystic fibrosis bronchial cells invaded by iron and zinc modulated biofilm of Burkholderia cenocepacia clinical isolates” IXth International Lactoferrin Conference, Beijing, China, October 18-22, 2009. - Ammendolia MG. et al “Bovine lactoferrin interacts with cable pili of Burkholderia cenocepacia” IXth International Lactoferrin Conference, Beijing, China, October 18-22, 2009 - Ciavardelli D. et al. “Proteomics and ionomics profiling reveals significant alteration of 14-3-3 signalling pathway and calcium homeostasis in cystic fibrosis cells” VII Italian Proteomic Association (ItPA) Annual Congress, Viterbo, June 12-15, 2012 • FFC Project#12/2008 “Anti-inflammatory effect of miglustat: sphingolipid ceramide metabolism as a therapeutic target for CF lung disease” Maria Cristina Dechecchi (Lab. di Patologia Molecolare, Lab. Analisi Chimico-Cliniche ed Ematologiche, Università di Verona), Roberto Gambari (Dipart. di Biochimica e Biologia Molecolare, Università di Ferrara) Publications - Dechecchi MC. et al. “Anti-inflammatory effect of miglustat in bronchial epithelial cells” J Cyst Fibros. 2008 Nov;7(6):555-65 - Dechecchi MC. et al. “Modulators of Sphingolipid metabolism reduce lung inflammation” Am J Respir Cell Mol Biol. 2011 Oct;45(4):825-33 Abstracts - Dechecchi M.C. et al. “Anti-inflammatory effect of miglustat: sphingolipid metabolism as a therapeutic target for CF lung inflammation” 23rd Annual North American Cystic Fibrosis Congress, Minneapolis, Minnesota, 15-17 October 2009 - Dechecchi M.C. et al. “Lack of efficacy of dexamethasone in reducing the inflammatory response to P. aeruginosa in a cell line derived from bronchial epithelium of a CF patient” 23rd Annual North American Cystic Fibrosis Congress, Minneapolis, Minnesota, 15-17 October 2009 - Dechecchi M.C. et al. “Modulation of sphingolipids metabolism reduces the neutrophil chemotaxis in human and murine respiratory models in vivo and in vitro” 2010 ECFS Basic Science Conference “New frontiers in Basic Science in Cystic Fibrosis” 7-10 April 2010, Carcavelos, Portugal - Dechecchi M.C. et al “Down modulation of neutrophil chemotactic signalling by targeting the metabolism of sphingolipids” Pediatr. Pulmonol.2010 24th Annual North American Cystic Fibrosis Conference, Baltimore, MD, U.S.A., 2010 - Dechecchi MC et al “Modulation of sphingolipids metabolism reduces the neutrophil chemotaxis in human and murine respiratory models in vitro and in vivo” 1° Conferenza Aziendale sulla Ricerca: La patologia Polmonare – Verona, 25 maggio 2010 • FFC Project#13/2008 “Pre-clinical evaluation of new vitamin E-based anti-inflammatory agents in CF” Francesco Galli (Dipart. Med. Interna – Sez. Bioch. Appl. E Scienze Nutrizionali – Univ. Perugia), Luigi Iuliano (Dipart. Med. Interna e vascolare – Univ. La Sapienza Roma), Claudia Bettina Schock (Queen’s University Belfast, Respiratory Medicine Research Group), Gianfrancesco Goracci (Dipart. Med. Interna, Sez. Biochimica, Univ. Perugia) Publications - Iuliano L. et al. “Association of cholesterol oxidation and abnormalities in fatty acid metabolism in cystic fibrosis” Am J Clin Nutr, July, 2009 Sep;90(3):477-84 - Galli F. et al. “La supplementazione umana con vitamina E” Progress in Nutrition, Vol. 12, N. 3, 00-00, 2010 - Mazzini F. et al. “Anticancer Activity of Vitamin E-Derived Compounds in Murine C6 Glioma Cells” Chem. Med. Chem, 2010, 5, 540-543. • FFC Project#14/2008 “Infections in cystic fibrosis: role of the long pentraxin PTX3 in host resistance and as therapeutic agent” Cecilia Garlanda (Fondazione Humanitas per la Ricerca, Rozzano, Milano), Alessandra Bragonzi (Divisione di Immunologia, Trapianti e Malattie infettive – Istituto San Raffaele, Milano) Publications - Bragonzi A. et al. “Pseudomonas aeruginosa microevolution during cystic fibrosis lung infection establishes clones with adapted virulence” Am J Respir Crit Care Med, 2009 Jul 15; 180 (2): 138-45 - Moalli F. et al. “Role of Complement and FcγR in the protective activity of the long pentraxin PTX3 against Aspergillus fumigatus” Blood. 2010 Dec 9;116(24):5170-80 - Moalli F. et al. “Therapeutic potential of the humoral pattern recognition receptor PTX3 in chronic lung infection by Pseudomonas aeruginosa” (manuscript in preparation) - Bottazzi B. et al. “The long pentraxin PTX3 as a prototypic humoral pattern recognition receptor: interplay with cellular innate immunity” Immunol Rev. 2009 Jan; 227 (1):9-18 - Bottazzi B. et al “An integrated view of humoral innate immunity: pentraxins as a paradigm” Annu Rev Immunol 2010 Mar; 28:157-83 Abstracts - Moalli F. et al. “Role of the long pentraxin PTX3 in chronic lung infection by Pseudomonas aeruginosa”, Bari 2010 - Moalli F et al “The opsonic activity of the long pentraxin PTX3 for Aspergillus fumigatus conidia is complent-dependent and mediated by FcgammaR-dependent CR3 integrin activation” - Moalli F et al “Therapeutic potential of the humoral pattern recognition receptor PTX3 in chronic lung infection by Pseudomonas aeruginosa” Innochem - Moalli F et al “Therapeutic potential of the humoral pattern recognition receptor PTX3 in chronic lung infection by Pseudomonas aeruginosa” Roma - Moalli F et al “Potenziale terapeutico della pentrassina lunga PTX3 nelle infezioni croniche indotte da Pseudomonas aeruginosa” Firenze - Moalli F et al “Role of the long pentraxin PTX3 in chronic lung infection by Pseudomonas aeruginosa” Capo Caccia 2010 - Moalli F et al “Role of complement and FcgammaR in the protective activity of the long pentrazin PTX3 against Aspergillus fumigatus” Rome, 4-6 February 2010 - Paroni M et al “Therapeutic potential of the humoral pattern recognition protein PTX3 in a murine model of Pseudomonas aeruginosa chronic infection” The 22nd Annual NACFC, Orlando October 23-25 2008 • FFC Project#15/2008 “Effects of azithromycin (AZM) on Pseudomonas-induced chronic lung inflammation in cystic fibrosis” Teresinha Leal (Department of Clinical Chemistry, Université Catholique de Louvain, St. Luc University Hospital) Pierluigi Mauri (Ist. Tecnologie Biomediche CNR, Segrate Milano), Claudio Sorio (Dipart. Patologia, Patologia Generale, Università di Verona) Publications - Sorio C. et al. “The role of macrophages and their scavenger receptors in cystic fibrosis”, 2009 J Leucok Biol. Sep;86 (3) 465-8. - Bergamini G. et al. “Pseudomonas aeruginosa released proteins: effects on cystic fibrosis airways and consequences of oxygen limitation in clinical and laboratory strains” (2010) Submitted - Bergamini G. et al. “MudPIT analysis of released proteins in Pseudomonas aeruginosa laboratory and clinical strains in relation to pro-inflammatory effects” Integr Biol (Camb). 2012 Mar;4(3):270-9 Abstracts - Cigana C. et al. “Proteins released from Pseudomonas aeruginosa (Pa) referent and clinical strains under microaerobiosis and their effects on cystic fibrosis airways” 31st European Cystic Fibrosis Conference, 1114 June 2008, Prague, Czech Republic, J Cystic Fibrosis, vol. 7 (2), June 2008. - Cigana C et al. “MudPIT analysis of Pseudomonas aeruginosa secretome: consequences of oxygen limitation in clinical and laboratory strains” 31st European Cystic Fibrosis Conference, 11-14 June 2008, Prague, Czech Republic, J Cystic Fibrosis, vol. 7 (3), June 2008 pp. S16 - Bergamini G. et al. “Proteomic analysis of proteins released from Pseudomonas aeruginosa clinical and laboratory strains: effect of azithromycin” 23rd Annual North American Cystic Fibrosis Congress, Minneapolis, Minnesota, 15-17 October 2009 - Bergamini et al. “Proteomic analysis of proteins released from Pseudomonas aeruginosa clinical and laboratory strains: effects of azithromycin” New Frontiers in Basic Science of Cystic Fibrosis. Tavira (Portugal), April 15-19 (2009) Journal of Cystic Fibrosis, (2009) Vol 9, Supplement 1, p. S40 - Bergamini G et al. “Proteomic analysis of proteins released from Pseudomonas aeruginosa clinical and laboratory strains: effects of azithromycin.” Pediatric Pulmonology, (2009)Vol 44, Supplement 32, p 242. - Melotti P. et al. “Effects of Azithromycin on regulation of metalloproteases released by Pseudomonas aeruginosa (Pa) clinical strains” NACFC 2012, Orlando, Florida, USA • FFC Project#5/2009 “Functional evaluation of CFTR in blood leukocytes in human subjects as a new tool for diagnostic and clinical research applications” Claudio Sorio (Dipart. Patologia, Patologia Generale, Università di Verona), Paola Melotti (Lab. Patologia Molecolare – Centro FC – Ospedale Civile Maggiore – Verona), Mario Rosario Buffelli (Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione- Sez. Fisiologia, Policlinico Verona) Publications - Melotti P. et al. “Evaluation of Cystic Fibrosis Conductance Transmembrane Regulator (CFTR) expression and activity in human monocytes and possible clinical application” Submitted for publication - Sorio C. et al. “Defective CFTR expression and function are detectable in blood monocytes: development of a new blood test for cystic fibrosis” PloS One, 2011; 6(7): e22212. Published online 2011 July 21. Abstracts - Sorio C. et al. “Defective CFTR expression and function are detectable in blood monocytes: development of a new blood test for cystic fibrosis” Young Investigators Meeting, Lille (France) August 2010 - Sorio C. et al. “Analysis of CFTR function in human monocytes” European Respiratory Society Annual Congress held in Barcelona (Spain) in September 2010, abstract # 251869 -S orio C. et al. “Functional evaluation of Cystic Fibrosis Transmembrane Conductance Regulator (CFTR) in human monocytes” J Cystic Fibrosis vol. 8, suppl. 2, June 2009: S22, abstract # 86. -S orio C. et al. “Measurement of CFTR expression and function in human leukocytes: new assays for the management of Cystic Fibrosis” Pediatric Pulmonology suppl. 33, 2010: 287, abstract # 192 - Sorio C. et al. “Defective CFTR expression and function are detectable in human monocytes: a potential new blood test for cystic fibrosis” FEBS Workshop on “Cell Biology and Pharmacology of Mendelian Disorders”, Vico Equense, Napoli, Italy, 7-11 October 2011 • FFC#17/2009 “Immune evasion strategies underlining the adaptation of Pseudomonas aeruginosa to the airways of cystic fibrosis patients” Maria Lina Bernardini (Dipartimento di Biologia Cellulare e dello Sviluppo Università “La Sapienza” Roma), Antonio Molinaro (Dipartimento di Chimica organica e Biochimica – Università degli Studi di Napoli), Allaoui Abdelmounaaim (Laboratorio di Batteriologia Molecolare – Facoltà di Medicina – Libera Università di Bruxelles) Publications - Cigana C. et al. “Dampening Host Sensing and Avoiding Recognition in Pseudomonas aeruginosa Pneumonia” J Biomed Biotechnol. 2011;2011:852513 • FFC Project#19/2009 “Role of CFTR-Connexin interaction on PGE2 signaling and inflammation: implication for cystic fibrosis” Marc Chanson (Dip. Pediatria – Università di Ginevra), Maria Cristina Dechecchi (Lab. di Patologia Molecolare, Lab. Analisi Chimico-Cliniche ed Ematologiche, Azienda Ospedaliero Universitaria di Verona) Publications - Scheckenbach KE L. et al. “PGE2 Regulation of CFTR activity and air surface liquid volume requires Gap Junctional Communication” doi: 10.1165/rcms.2009-0361OC - Losa D. et al., “Connexins as therapeutic targets in lung disease”Expert Opin Ther Targets 2011;15:989-1002. Review Abstracts - Losa D. et al., “Gap Junctions Contribute To Airway Surface Liquid Homeostasis in Human Airway Epithelial Cells” April 07-10 2010 Carcavelos, Portugal. ECFS Basic Science Conference, oral presentation by Losa Davide (Novartis Young Fellows Travel Award) - Chanson M. et al., “PGE2 Regulation of CFTR Activity and Airway Surface Liquid Volume Requires Gap Junctional Communication” August 08-13 2010 Saxtons River, Vermont, USA. FASEB Summer Research Conferences “The Lung Epithelium in Health and Disease”, poster presentation - Losa D. et al., “Pseudomonas aeruginosa Increase Gap Junction Channels In Calu-3 Cells By A TLR5-Dependent Mechanism” March 30 to April 2 2011 Tirrenia-Pisa, Italy. ECFS Basic Science Conference, poster presentation - Losa D. et al., “Cx43 participates in the airway epithelium defense against Pseudomonas aeruginosa infection by a TLR5-dependent mechanism” August 6-11 2011 Ghent, Belgium. International Gap Junction Conference, oral presentation - Losa D. et al., “Cx43 participates in the airway epithelium defense against Pseudomonas aeruginosa infection by a TLR5-dependent mechanism” September 6 2011 Bern, Switzerland. Annual Meeting of the Swiss Physiological Society, oral presentation by Losa Davide (“AsherHess Prize – Young Investigator Award” for the best oral presentation). 89 • FFC Project# 21/2009 “Mechanisms of bactericidal activity of human macrophages and influence of CFTR mutations” Paola Del Porto (Dipartimento di Biologia cellulare e dello Sviluppo – Università degli Studi “La Sapienza” – Roma); Fiorentina Ascenzioni (Dipartimento di Biologia cellulare e dello Sviluppo – Università degli Studi “La Sapienza” – Roma); Serena Quattrucci (Centro Fibrosi Cistica, Dip. Pediatria – Università di Roma “La Sapienza”) Publications - Del Porto P. et al. “Dysfunctional CFTR Alters the Bactericidal Activity of Human Macrophages against Pseudomonas aeruginosa” PloS One.6(5):e19970 - Cifani N. et al. “Reactive-oxygen-species-mediated P. aeruginosa killing is functional in human cystic fibrosis macrophages” PLoS One. 2013 Aug 19;8(8):e71717. doi: 10.1371/journal.pone.0071717. Abstracts - Cifani N. et al., Bactericidal activity of human CF macrophages against Pseudomonas aeruginosa. 34th European Cystic Fibrosis Conference; 8-11 June 2011; Hamburg Germany • FFC Project# 22/2009 “Origin of lung fluid gamma-glutamyltransferase and its effects in modulation of antioxidant balance, inflammation and CF respiratory dysfunction” Alfonso Pompella (Dipart. Patologia Sperimentale, Biotec. Mediche, Infettivologia ed Epidemiologia – Univ. Pisa) Publications - Bergamini G et al “Effects of azithromycin (AZM) on glutathione-s-transferases (GST)s in cystic fibrosis airway cells” Am. J. Respir. Cell. Mol. Biol. 41: 199-206, 2009 - Bramanti E et al “Exogenous vs. endogenous γ-glutamyltransferase activity: implications for the specific determination of S-nitrosoglutathione in biological samples” Arch. Biochem. Biophys. 487: 146-52, 2009. - Bramanti E et al “The determination of S-nitrosothiols in biological samples- procedures, problems and precautions” Life Sci. 2010 (in press) - Corti A. et al. “Contribution by plymorphonucleate granulocytes to elevated Gamma-glutamyltransferase in cystic fibrosis sputum” PloS One. 2012;7(4):e34772. Epub 2012 Apr 4. - Corti A. et al. “γ-Glutamyltransferase catabolism of S-nitrosoglutathione modulates IL-8 expression in cystic fibrosis bronchial epithelial cells” Free Radic Biol Med. 2013 Jun 29;65C:360-370. • FFC Project# 11/2010 “Development of new therapeutic approaches against microbial infection in cystic fibrosis patients: biochemical analysis of cell wall fragments” Antonio Molinaro (Dip. Chimica Organica e Biochimica, Università di Napoli), Maria Lina Bernardini (Dip. Biologia Cellulare e dello Sviluppo, Università La Sapienza, Roma), Gerd Döring (Institute of Medical Microbiology and Hygiene, University of Tübingen Publications - Ieranò T. et al. “Molecular Modeling Study of the Carbohydrate region of the Endotoxin from Burkholderia cenocepacia ET-12”, Eur. J. Org. Chem. 2011, 5114-5122 - Loutet S. A. et al. “Transcriptional responses of Burkholderia cenocepacia to polymyxin B in isogenic strains with diverse polymyxin B resistance phenotypes”, BMC Genomics 2011, 12:472 - De Castro C. et al. “Bacterial Lipopolysaccharides in plant and mammalian innate immunity” Protein Pept Lett. 2012 Oct 1;19(10):1040-4 - Hamad MA. Et al. “Aminoarbinose modification of the Burkholderia cenocepacia lipopolysaccharide (LPS) is essential for intrinsic antimicrobial peptide resistance and proper functioning of the LPS export pathway” Mol Microbiol. 2012 Sep;85(5):962-74 - Marchetti R. et al. “Burkholderia cenocepacia lectin A binding to heptoses from the bacterial lipopolysaccharide” Glycobiology, 2012 Oct;22(10):1387-98 • FFC Project#12/2010 “Calcium signal and PKC as targets of Pseudomonas aeruginosa infection” Paolo Pinton (Dip. Medicina Sperimentale e Diagnostica, Università di Ferrara) Publications - Patergnani S. et al. “Calcium signaling around Mitochondria Associated Membranes (MAMs)” Cell Commun Signal 2011, 9:19 - Giorgi C. et al. “Mitochondria associated membranes (MAMs) as critical hubs for apoptosis” Communicative&Integrative Biology 4:3, 334335; May-June 2011 - Giorgi C. et al. “Mitochondrial calcium homeostasis as potential target for mitochondrial medicine” Mitochondrion. 2012 Jan;12(1):77-85 - Bononi A. et al. “Protein Kinases and phosphatase in the Control of cell fate” Enzyme Research 2011;2011:329098. Epub 2011 Sep 4. - Suski J. Et al. “p66Shc aging protein in control of fibroblasts cell fate” Int. J. Mol. Sci. 2011;12(8):5373-89. Epub 2011 Aug 22. 90 - Giorgi C. et al. “Translocation of signaling proteins to the plasma membrane revealed by a new bioluminescent procedure” BMC Cell Biology 2011, 12:27 - Suski J. et al. “Mitochondrial tolerance to drugs and toxic agents in ageing and disease” Current Drug Targets, 2011, 12, 827-849 - Pinton P. et al. “The role of PML in the control of apoptotic cell fate: a new key player at ER-mitochondria sites” Cell Death and Differentiation (2011) 18, 1450-1456 - Bezzerri V. et al. “Phospholipase C-{beta}3 is a key modulator of IL-8 expression in cystic fibrosis bronchial epithelial cells” J Immunol 186(8):4946-58 - Bononi A. et al. “Mitochondria-associated membranes (MAMs) as hotspot Ca2+ Signaling units” Adv Exp Med Biol 740:411-38 - Marchi S. et al. “Mitochondria-ROS crosstalk in the control of cell death and aging” J Signal Transduct 2012:329635 - Rimessi A. et al. “The selective inhibition of nuclear PKCζ restores the effectiveness of chemotherapeutic agents in chemoresistant cells” Cell Cycle 11(5):1040-48 - Anelli T. et al. “Ero1α Regulates Ca2+ Fluxes at the Endoplasmic Reticulum-Mitochondria Interface (MAM)” Antioxid Redox Signal 16(10):1077-87 - Bonora M. et al. “ATP synthesis and storage” Purinergic Signalling, 8:343–357 - Giorgi C. et al. “Mitochondrial Ca2+ and apoptosis” Cell Calcium 52:36-43. - Marchi S. et al. Selective modulation of subtype III IP3R by Akt regulates ER Ca2+ release and apoptosis” Cell Death Dis 3:e304 - Diogo C.V. et al. “Cardiac mitochondrial dysfunction during hyperglycaemia: the role of oxidative stress and p66Shc signaling” Int J Biochem Cell Biol. 2012 Jul 31 - Lebiedzinska M. et al. “Disrupted ATP synthase activity and mitochondrial hyperpolarisationdependent oxidative stress is associated with p66Shc phosphorylation in fibroblasts of NARP patients” Int J Biochem Cell Biol. 2012 Jul 31 - Bressan E. et al. “Donor age-related biological properties of human dental pulp stem cells change in nanostructured scaffolds” Plos One (in press) - Suski JM et al. “Guanosine diphosphate exerts a lower effect on superoxide release from mitochondrial matrix in the brains of uncoupling protein-2 knockout mice: New evidence for a putative novel function of uncoupling proteins as superoxide anion transporters” Biochem Biophys Res Commun (in press) • FFC Project#15/2010 “Evaluation of the usefulness of therapeutic approaches aiming at increasing glutathione levels in the airways of Cystic Fibrosis patients to control lung infections and bacterialinduced damage” Andrea Battistoni (Dip. Biologia, Università di Roma Tor Vergata, Roma) Publications - D’Orazio M. et al. “Extracellular Glutathione Decreases the Ability of Burkholderia cenocepacia to Penetrate into Epithelial Cells and to Induce an Inflammatory Response” PLoS One, 2012;7(10):e47550 Abstracts - Ciavardelli D. et al. “Proteomics and ionomics profiling reveals significant alterations of 14-3-3 signalling pathway and calcium homeostasis in cystic fibrosis cells” • FFC Project#16/2010 “Modulation of sphingolipid metabolism as a strategy for the treatment of CF lung inflammation” Maria Cristina Dechecchi (Lab Patologia Molecolare, Lab Analisi chimico Cliniche ed Ematologiche, Az Osp Univ, Verona); Roberto Gambari (Dip. Biochimica e Biologia Molecolare – Univ Ferrara) Publications - Dechecchi MC. et al., “Modulators of Sphingolipid Metabolism Reduce Lung Inflammation” Am J Respir Cell Mol Biol, In press - Dechecchi MC. et al., “Pharmacological modulators of sphingolipid metabolism for the treatment of cystic fibrosis lung inflammation” In: Cystic Fibrosis. ISBN 979-953-307-059-8, edited by: Dr. Dinesh D. Sriramulu, Germany - Galli F. et al. “Oxidative stress and antioxidant therapy in cystic fibrosis” Biochim Biophys Acta. 2012 May;1822(5):690-713 Abstracts - Dechecchi MC. et al., “Down modulation of neutrophil chemotactic signalling by targeting the metabolism of sphingolipids” Pediatr. Pulmonol.2010, 24th Annual North American Cystic Fibrosis Conference, Baltimore, MD, U.S.A., 2010 (poster) - Dechecchi MC et al., “Down modulation of neutrophil chemotactic signalling by targeting the metabolism of sphingolipids” Pediatr. Pulmonol.2010 24th Annual North American Cystic Fibrosis Conference, Baltimore, MD, U.S.A., 2010 - Dechecchi MC et al. “Down modulation of neutrophil chemotactic signalling by targeting the metabolism of sphingolipids” Pediatr. Pulmonol.2010 24th Annual North American Cystic Fibrosis Conference, Baltimore, MD, U.S.A., 2010 - Dechecchi MC. et al. “Inhibitors of glucosylceramide synthase (GluCerT) reduce the transcription of IL-8 induced by P. aeruginosa in CF bronchial cells” ECFC Basci Science Conference Tirrenia - Pisa, Italy 30 March - 2 April 2011 - Dechecchi MC et al., “Inhibitors of glucosylceramide synthase (GluCerT) reduce the transcription of IL-8 induced by P.aeruginosa in CF bronchial cells” New Frontiers in Basic Science of Cystic Fibrosis, Tirrenia (Pisa), 30 March-2 April 2011 - Tebon M. et al. Miglustat reduces lung inflammation in vitro and in vivo”, 5th European CF Young Investigator Meeting, Lille, France, 2326 August 2011 - Dechecchi MC et al., “Anti-inflammatory effect of miglustat: sphingolipid metabolism as a therapeutic target for cystic fibrosis lung inflammation” FEBS Workshop: Cell Biology and Pharmacology of Mendelian Disorders, Vico Equense (Naples), 7-11 october 2011. - Dechecchi MC. et al., “Inhibitors of glucosylceramide synthase (GluCerT) reduce the transcription of IL-8 induced by P.aeruginosa in CF bronchial cells” New Frontiers in Basic Science of Cystic Fibrosis, Tirrenia (Pisa), 30 March-2 April 2011 - Tebon M. et al., “Miglustat reduces lung inflammation in vitro and in vivo” 5th European CF Young Investigator Meeting, Lille, France, 23 – 26 August 2011 - Dechecchi MC. et al., “Anti-inflammatory effect of miglustat: sphingolipid metabolism as a therapeutic target for cystic fibrosis lung inflammation” FEBS Workshop: Cell Biology and Pharmacology of Mendelian Disorders, Vico Equense (Naples), 7-11 october 2011. - Tebon M. et al. “Targeting enzymes involved in the metabolism of glucosylceramide to modulate transcription of IL-8 gene in CF epithelial cells” 9th ECFS Basic Science Conference, Sainte-Maxime, France from 28 March - 1 April 2012 - Dechecchi C. et al. “Inhibitors of glucosylceramide synthase (GluCerT) reduce the transcription of IL-8 induced by P. aeruginosa in CF bronchial cells” 9th ECFS Basic Science Conference, 24 March-1 April 2012, Sainte-Maxime, France - Dechecchi C. et al. “Iminosugar-based inhibitors of ceramide glucosyltransferase (GlcCerT) and non-lysosomal glucosylceramidase (GBA2) reduce the inflammatory response to P.aeruginosa in CF bronchial epithelial cells” NACFC 2012, Orlando, USA • FFC Project# 17/2010 “Molecular characterization of trimethylangelicin (TMA) and structurally-related compounds in CF lung disease: anti inflammatory effects and potentiation of the CFTR biological activity” Roberto Gambari (Dip. Biochimica e Biologia Molecolare, Università di Ferrara); Francesco Dall’Acqua (Dip. Scienze Farmaceutiche, Università di Padova) Publications - Borgatti M. et al. “Development of a novel furocumarin derivative inhibiting NF-κB dependent biological functions: desing, synthesis and biological effects” Eur J Med Chem 2011, Oct;46(10):4870-7 - Borgatti M. et al. “Bergamot (Citrus bergamia Risso) fruit extract and identified components alter expression of interleukin 8 gene in cystic fibrosis bronchial epithelial cells lines” BMC Biochem, 2011 Apr 15; 12:15 - Mazzitelli S. et al. “Encapsulation of eukaryotic cells alginate microparticles: cell signaling by TNF-alpha through capsular structure of cystic fibrosis cells” J Cell Commun Signal, 2011 Jun;5(2):157-65 Epub 2010 Nov 25 - Tamanini A. et al. “Trimethylangelicin Reduces IL-8 Transcription and Potentiates CFTR Function” Am J Physiol Lung Cell Mol Physiol, 2011 Mar;300(3):L380-90 - Hau D. K. et al. “In vivo anti-tumoral activity of corilagin on Hep3B hepatocellular carcinoma” Phytomedicine, 2010 Dec 15;18(1):11-5 - Piccagli L. et al. “Virtual screening against nuclear factor κB (NF-κB) of a focus library: identification of bioactive furocoumarin derivatives inhibiting NF-κB dependent biological functions involved in cystic fibrosis” Bioorg Med Chem, 2010 Dec 1;18(23):8341-9 - Borgatti M. et al. “Induction by TNF-α of IL-6 and IL-8 in cystic fibrosis bronchial IB3-1 epithelial cells encapsulated in alginate microbeades” J Biomed Biotechnol, 2010; 2010. Pii907964. Epub 2010 Sep 8 - Gambari R. “Recent patents on the therapy based on the transcription factor decoy approach” Expert Opinion on Therapeutic Patents, 2011 Nov;21(11):1755-71 - Lampronti I. et al. “Modulation of the expression of the proinflammatory IL-8 gene in cystic fibrosis cells by extracts deriving from olive mill waste water” Evid Based Complement Alternat Med. 2013;2013:960603. doi: 10.1155/2013/960603. Epub 2013 Jul 7. • FFC Project# 18/2010 “Infections in cystic fibrosis: role of the long pentraxin PTX3 in host resistance and as therapeutic agent” Cecilia Garlanda (Fondazione Humanitas per la Ricerca, Milano); Alessandra Bragonzi (Infections and Cystic Fibrosis Unit, Division of Immunology, Transplantation and Infectious Disease, H. S. Raffaele, Milano) Publications - Moalli F. et al. “The therapeutic potential of the humoral pattern recognition molecule PTX3 in chronic lung infection caused by Pseudomonas aeruginosa”, J Immunol, 2011 May 1;186(9):5425-34 - Chiarini M. et al. “PTX3 genetic variations affect the risk of Pseudomonas aeruginosa airway colonization in cystic fibrosis patients” Genes Immun. 2010 Dec;11(8):665-70. - Inforzato A. et al., “The long pentraxin PTX3 at the crossroads between innate immunity and tissue remodeling” Tissue Antigens. 2011 Apr;77(4):271-82. - Moalli F et al., “Pathogen recognition by the long pentraxin PTX3” J Biomed Biotechnol, 2011;2011:830421. Epub 2011 Jun 2. - Moalli F. et al. “Role of complement and FCγ receptors in the protective activity of the long pentraxin PTX3 against Aspergillus fumigates” Blood, 2011 116:5170-5180 - Garlanda C. et al., “Role of Complement and Fcγ Receptors in the protective activity of the long pentraxin PTX3 against Aspergillus fumigatus and Pseudomonas aeruginosa” Innate Immunity: Mechanisms Linking with Adaptive Immunity. June 7 - 12, 2010. Trinity College Dublin, Ireland - Garlanda C., “Infections in cystic fibrosis: role of the long pentraxin PTX3 in host resistance and as therapeutic agent”, VIII Italian Convention of Researchers in Cystic Fibrosis, Verona, Italy, December 2-4, 2010 - Garldanda C., “Role of the long pentraxin PTX3 in chronic lung infection by Pseudomonas aeruginosa” SIICA 7th National Conference”, Bari, Italy, May 26-29, 2010 - Garlanda C., “The therapeutic potential of the humoral pattern molecule PTX3 in chronic lung infection caused by Pseudomonas aeruginosa” 5th ENII EFI/EJI Summer School in advanced immunology”, Capo Caccia, Sardinia, Italy, May 9-16, 2010 - Moalli F. et al. “Role of Complement and Fcγ Receptors in the protective activity of the long pentraxin PTX3 against Aspergillus fumigatus” Innate Immunity: Mechanisms Linking with Adaptive Immunity, Trinity College Dublin, Dublin, Ireland, June 7-12, 2010 - Paroni M. et al. “Therapeutic potential of the long pentraxin PTX3 in a murine model of Pseudomonas aeruginosa chronic lung infection” 24th Annual North American Cystic Fibrosis Conference, Baltimore, USA, October 21-23, 2010 - Moalli F. et al. “Role of Complement and Fcγ Receptors in the protective activity of the long pentraxin PTX3 against Aspergillus fumigatus and Pseudomonas aeruginosa”, Toll2011 Meeting, Decoding Innate Immunity, Riva del Garda, Italy, May 4-7, 2011 - Garlanda C. et al., “Role of Complement and Fcγ Receptors in the protective activity of the long pentraxin PTX3 against Aspergillus fumigatus and Pseudomonas aeruginosa”, Toll2011 Meeting, Decoding Innate Immunity, Riva del Garda, Italy, May 4-7, 2011 - Doni A. et al. “Interactions of the humoral pattern recognition molecule PTX3 with the complement system” Immunobiology. 2012 Nov;217(11):1122-8 - Inforzato A. et al. “Pentraxin in humoral innate immunity” Adv Exp Med Biol. 2012;946:1-20 - Paroni M. et al. “Response of CFTR-deficient mice to long-term Pseudomonas aeruginosa chronic infection and PTX3 therapeutic treatment” J Infect Dis. 2012 Oct 18. [Epub ahead of print] - Véliz Rodriguez T. et al. “Role of Toll interleukin-1 receptor (IL-1R) 8, a negative regulator of IL-1R/Toll-like receptor signaling, in resistance to acute Pseudomonas aeruginosa lung infection” Infect Immun. 2012 Jan;80(1):100-9 • FFC Project# 20/2010 “Identification of agents with multiple favourable activities as potential treatments for cystic fibrosis” Annamaria Naggi (Ist. di Ricerche Chimiche e Biochimiche “G. Ronzoni”, Milano), Edwin A. Yates (School of Biological Science, University of Liverpool), Janis Shute (Div. Pharmacol. Pharmacy and Biomolecular Science, Univ. Portsmouth) Abstracts - Veraldi N. et al. “Heparin derivatives as potential anti-inflammatories in cystic fibrosis treatment” XIII CSCC, Certosa di Pontignano, June 2427, 2012 • FFC Project#21/2010 “Th17 responses in Cystic fibrosis: paving the way for novel anti-inflammatory strategies and immunogenetic screening“ Luigina Romani (Dip. Medicina Sperimentale e Scienze Biomediche, Università di Perugia) Publications - Sorci G. et al. “The danger signal S100B integrates pathogens- and 91 danger-sensing pathways to restrain inflammation” PLoS Pathog. 2011 Mar;7(3):e1001315 - Romani L. “Immunity to fungal infections” Nat Rev Immunol. 2011 Apr;11(4):275-88 - Zelante T. et al. “IL-22 in antifungal immunity” Eur J Immunol. 2011 Feb;41(2):270-5 - Cunha C. et al. “Genetically-determined hyperfunction of the S100B/ RAGE axis is a risk factor for Aspergillosis in Stem Cell transplant recipients” PLoS One. 2011;6(11):e27962. Epub 2011 Nov 17. - Cunha C. et al. “Immunogenetic profiling to predict risk of invasive fungal diseases: where are we now?” Immunol Invest. 2011;40(7-8):723-34. - Carvalho A. et al. “Immunotherapy of aspergillosis” Clin Microbiol Infect. 2012 Feb;18(2):120-5. - Zelante T. et al. “Sensing of mammalian IL-17 regulates fungal adaptation and virulence” Nat Commun. 2012 Feb 21;3:683. doi: 10.1038/ ncomms1685. - Cunha C. et al. “Host genetics and invasive fungal diseases: towards improved diagnosis and therapy?” Expert Rev Anti Infect Ther. 2012 Mar;10(3):257-9. - Carvalho A. et al. “Host defense pathways against fungi: the basis for vaccines and immunotherapy” Front Microbiol. 2012;3:176. - Cunha C. et al. “DAMP signaling in fungal infections and diseases” Front Immunol. 2012;3:286. - Iannitti RG. et al. “Th17/Treg imbalance in murine cystic fibrosis is linked to indoleamine 2,3-dioxygenase deficiency but corrected by kynurenines” Am J Respir Crit Care Med. 2013 Mar 15;187(6):609-20 Abstracts - Iannitti RG. et al. “Aspergillosis in Cystic Fibrosis: a multifactorial disease?” “5th Advances Against Aspergillosis” Istanbul, 2012 January 26-28 - Romani L. “Controversies in immunology: excessive inflammation in Aspergillosis” “5th Advances Against Aspergillosis” Istanbul, 2012 January 26-28 - Carvalho A. “Cracking the genetic code for susceptibility to aspergillosis in immunodeficient patients” Gordon Research Conference – Immunology of fungal infections, Galveston (Texas), January 15-22, 2011 - Romani L. “Immunity to fungi: what is required?” EBMT Annual Meeting, Paris (France), April 3-6, 2011 • FFC Project#18/2011 “Inflammasome activation and IL-1β mediated inflammation triggered by Pseudomonas aeruginosa: a rationale for novel therapeutic approaches in cystic fibrosis patients” Maria Lina Bernardini (Dip. Biologia e Biotecnologie, Università “La Sapienza”, Roma), Antonio Molinaro (Dip. Chimica organica e biochimica, Università di Napoli), Cecilia Garlanda (Fondazione Humanitas per la Ricerca, Milano), Abdelmounaaim Allaoui (Lab. Batteriologia Molecolare - Facoltà di Medicina - Libera Università di Bruxelles) Publications - Garlanda C. et al. “Decoys and Regulatory “Receptors” of the IL-1/ Toll-Like Receptor Superfamily” Front Immunol. 2013 Jul 9;4:180. doi: 10.3389/fimmu.2013.00180. eCollection 2013. - Riva F. et al. “TIR8/SIGIRR is an Interleukin-1 Receptor/Toll Like Receptor Family Member with Regulatory Functions in Inflammation and Immunity” Front Immunol. 2012 Oct 29;3:322. doi: 10.3389/fimmu.2012.00322. eCollection 2012. • FFC Project# 20/2011 “Host Response to Pseudomonas aeruginosa adaptation during airway chronic infection“ Cristina Cigana (Divisione di Immunologia, Trapianti e Malattie infettive – Istituto San Raffaele, Milano) Publications - Lorè N. I. et al. “Cystic fibrosis-niche adaptation of Pseudomonas aeruginosa reduces virulence in multiple infection hosts” PLoS One. 2012;7(4):e35648. Epub 2012 Apr 25 Abstracts - Cigana C. et al. “Adaptation of P. aeruginosa in cystic fibrosis airways affects the host immune-response” NACFC, 2011, Anaheim, California, USA - Cigana C. et al. “Cystic fibrosis adaptation of Pseudomonas aeruginosa modulates innate immune system and tissue damage control” Cytokines 2012, 10th Joint Annual Meeting, 11-14 September 2012, Geneva, Switzerland - Cigana C. et al. “Host response to Pseudomonas aeruginosa adaptation during chronic infection” 35th European Cystic Fibrosis Conference, 6-9 June 2012, Dublin, Ireland - Lorè N.I. et al. “Adaptation of Pseudomonas aeruginosa in cystic fibrosis airways affects the host immune-response” VI European CF Young investigator meeting, Paris, France, 2012 - Cigana C. et al. “Cystic fibrosis-adaptation of Pseudomonas aeruginosa modulates innate immune system detection and tissue damage control” NACFC 2012, Orlando, Florida, USA 92 - Cigana C. et al. “Defining critical players in inflammation and tissue damage during infection with Pseudomonas aeruginosa clinical isolates in mice” NACFC 2013, Salt Lake City, Utah, USA •FFC Project#22/2011 “Targeting ceramide metabolism as a pharmacological strategy in cystic fibrosis” Riccardo Ghidoni (Lab. Biochimica e Biologia Molecolare, Dip. Medicina, Osp. S. Paolo, Università di Milano) Publications - Caretti A. et al. “Anti-inflammatory action of lipid nanocarrier-delivered myriocin: therapeutic potential in cystic fibrosis” Biochim Biophys Acta. 2013 Oct 18. pii: S0304-4165(13)00458-3. doi: 10.1016/j.bbagen.2013.10.018. [Epub ahead of print] • FFC Project#23/2011 “Polyethylenimine-engineered respirable particles delivering a decoy oligonucleotide to NF-kB: a novel combination therapy for cystic fibrosis?” Fabiana Quaglia (Dip. Chimica Farmacologica e Tossicologica, Università “Federico II”, Napoli), Rosa Carnuccio (Dip. Farmacologia Sperimentale, Università “Federico II”, Napoli) Publications - Ungaro F. et al. “PEI-Engineered Respirable Particles Delivering a Decoy Oligonucleotide to NF-κB: Inhibiting MUC2 Expression in LPS-Stimulated Airway Epithelial Cells” PLoS One. 2012;7(10):e46457 - Ungaro F. et al. “Engineered PLGA nano- and micro-carriers for pulmonary delivery: challenges and promises” J Pharm Pharmacol. 2012 Sep;64(9):1217-35 - De Stefano D. et al. “A decoy oligonucleotide to NF-κB delivered through inhalable particles prevents LPS-induced rat airway inflammation” Am J Respir Cell Mol Biol. 49(2013):288-95. Abstracts - De Stefano D. et al. “NF-κB decoy ODN release from respirable and biodegradable PEI/PLGA particles inhibits MUC2 expression il LPSstimulated human lung cells” 35° Congresso Nazionale della Società Italiana di Farmacologia, Bologna, 2011 - Ungaro F. et al. “Engineering inhalable particles for local and prolonged delivery of an oligonucleotide decoy to nuclear factor-κb” 8th World Meeting on Pharmaceutics, Biopharmaceutics and Pharmaceutical Technology, March 19-22, 2012, Istanbul, Turkey. - Ungaro F. et al. “Engineered respirable carriers for the sustained delivery of drugs to the lungs” XXII Simposio ADRITELF “1972-2012: 40 anni di Tecnologia Farmaceutica”, September 13-16, 2012, Firenze, Italy - Ungaro F et al. “Improving therapy of lung inflammation by inhalable powders for prolonged release of a decoy oligonucleotide against NF-κB” 3rd Conference on Innovation in Drug Delivery: Advances in Local drug Delivery, September 22-25, 2013, Pisa, Italy. Selected as oral presentation. - De Stefano D. et al. “A decoy oligonucleotide to NF-κB delivered through inhalable particles inhibits the lung inflammation induced by LPS in rat” 36mo Congresso Nazionale della Società Italiana di Farmacologia, October 23-26, 2013, Torino, Italy. • FFC Project#14/2012 “Structure-activity relationships (SAR) of neoglycoconjugates derived from deoxynojirimycin as possible therapeutic agents for cystic fibrosis lung disease, by modulating the metabolism of sphingolipids” Maria Cristina Dechecchi (Lab. Patologia Molecolare, Laboratorio Analisi AOUI, Verona), Fréderic Becq (Inst. Physiologie et Biologie Cellulaires, Universitè de Poitiers, France) Publications - Lampronti I. et al. “Modulation fo the expression of the proinflammatory IL-8 gene in Cystic Fibrosis by extracts deriving from olive mill waste water” Evid Based Complement Alternat Med. 2013;2013:960603. doi: 10.1155/2013/960603. Epub 2013 Jul 7 Abstracts - Tebon M. et al. “Non-lisosomial beta-glucosidase 2 (GBA2) as a target of the anti-inflammatory effect of miglustat” ECFS Basic Science Conference, 20-24 March 2013, Malaga, Spain • FFC Project#15/2012 “The Heme-oxygenase 1 (HO-1) as modulator of Cystic Fibrosis lung disease” Valeria Raia (Dipartimento di Pediatria, Università “Federico II”, Napoli), Emanuela Bruscia (Dep. Pediatrics, Respiratory Medicine, Yale University School of Medicine), Luigi Maiuri (IERFC, San Raffaele, MI) Publications - Zhang PX. et al. “Reduced caveolin-1 promotes hyperinflammation due to abnormal heme oxygenase-1 localization in lipopolysaccharidechallenged macrophages with dysfunctional cystic fibrosis transmembrane conductance regulator” J Immunol. 2013 May 15;190(10):5196206. doi: 10.4049/jimmunol.1201607. Epub 2013 Apr 19. Abstracts - Villela V. et al. “The Heme-oxygenase 1 (HO-1) as modulator of cystic fibrosis lung disease” 7th European CF Young investigators meeting, February 27-March 1, 2013 • FFC Project#18/2012 “Cystic Fibrosis liver disease: the role of CFTR as regulator of epithelial innate immunity” Mario Strazzabosco (Dip. Medicina Clinica e Prevenzione, Università Milano-Bicocca, Milano) Abstracts - Fiorotto R. et al. Src tyrosine kinase mediates the increased TLR4-dependent stimulation of innate immune response to endotoxins in Cftrdefective cholangiocytes” annual meeting of the “American Association for the Study Liver Diseases”, November 1st-5th 2013 - Fiorotto R. et al. “Src tyrosine kinase mediates the increased TLR4dependent stimulation of innate immune responses to endotoxins in Cftrdefective cholangiocytes” Presented at ICI satellite meeting, SM7, “Endotoxin, TLR4 signaling, and beyond”. Cinisello Balsamo (MI), Italy, 21st August 2013 5. CLINICAL RESEARCH Ricerca clinica • FFC Project#18/2004 “Early eradication of P. aeruginosa and subsequent colonization in cystic fibrosis patients” Giovanni Taccetti (Dipart. di Pediatria, Centro Regionale FC, Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer) Publications - Taccetti G. et al. “Early eradication therapy against Pseudomonas Aeruginosa in cystic fibrosis patients” Eur Respir. J. 2005; 26: 458-461; • FFC Project# 19/2004 “Quality control and update of follow-up data in the Italian cystic fibrosis registry: a starting point for the analysis of clinical data and the dissemination of results” Anna Bossi (Ist. Statistica e Biometria - Univ. Milano) Abstracts - Bossi A. et al. “Cystic Fibrosis in adulthood: data from the Italian registry” 28th European CF Conference, Crete, Greece 22-25 June 2005; - Piccinini P. et al. “Previsione a 5 anni del numero di pazienti adulti affetti da fibrosi cistica” III Congresso Nazionale SISMEC, Abano Terme: 28 settembre – 1 ottobre 2005; • FFC Project 2005 “Infection Control” Roberto Buzzetti (Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica) Publications - Buzzetti R. et al. “Controllo e prevenzione delle infezioni respiratorie nel paziente affetto da fibrosi cistica” Edit. Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica. Verona, 2005 - Festini F. et al. “Isolation measures for prevention of infection with respiratory pathogens in cystic fibrosis: a systematic review” Journal of Hospital Infection (2006) 64, 1-6 • FFC Project#16/2005 “Diabetes, glucose intolerance and hypoglycemia in Cystic Fibrosis” Carla Colombo (Dipart. Pediatria - Centro FC - Fond. IRCCS Osp. Maggiore Polic. Mangiagalli e Regina Elena – Milano), Alberto Battezzati (Fond. Centro San Raffaele del Monte Tabor – Milano) Publications - Battezzati A. et al. “Spontaneous hypoglycaemia in patients with cystic fibrosis” European Journal of Endocrinology 2007; 156: 369-376 - Battezzati A. et al. “Identification of insulin secretory defects and insulin resistance during oral glucose tolerance test in a cohort of cystic fibrosis patients” Eur J Endocrinol. 2011 Jul;165(1):69-76. Epub 2011 Apr 18. Abstracts - Battezzati A. et al. “Cystic fibrosis related diabetes in anticipated by reduced insulin secretion during OGTT” 13th Italian Cystic Fibrosis Conference, Milan, 30 Nov. – 2 Dec. 2007, J. Cyst Fibrosis 2008; 7, suppl. 3: pp. S22-S23. - Battezzati A. et al. “Insulin secretory defects identified from OGTT modelling are related to subsequent diabetes and worse pulmonary function in CF patients” Pediatric pulmunology, Suppl. 31, 2008. 22nd Annual North American Cystic Fibrosis Conference, Orlando, Florida, 22-25 October 2008, p. 344-345 • FFC Project 2006 “The CAIRO Project” (Analysis and review of the international scientific literature from the CF registries) Roberto Buzzetti (Componente del Comitato di Consulenza Scientifica della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica), Donatello Salvatore (U. O. Pediatria, Azienda Ospedaliera San Carlo, Potenza) Publications - Buzzetti R. et al. “An overview of international literature from cystic fibrosis registries: 1. Mortality and survival studies in cystic fibrosis”, Journal of Cystic Fibrosis 9 (2010) 75-83 - Salvatore D. et al. “An overview of international literature from cystic fibrosis registries: 2. Neonatal screening and nutrition/growth”, Journal of Cystic Fibrosis 9 (2010) 75-83 - Salvatore D. et al. “An overview of international literature from cystic fibrosis registries: 3. Disease incidence, genotype/phenotype correlation, microbiology, pregnancy, clinical complications, lung transplantation, and miscellanea”, Journal of Cystic Fibrosis 10 (2011) 71 - 85 Abstracts - Buzzetti R. et al. “Analysis and review of the international scientific literature from the CF registries” NACF, Anaheim, California, October 3-6, 2007 - Salvatore D. et al. “The CAIRO Project (Comparative analysis of international CF registries overviewed): analysis and review of the scientific literature from CF registries”,13th Italian Cystic Fibrosis Conference, Milan, 30 Nov. - 2 Dec. 2007, J. Cyst Fibrosis 2008; 7, suppl. 3: pp. S8-S9 • FFC Project#19/2006 “Prolonging the duration on site of short peripheral venous catheters used to administer intravenous antibiotic courses in adult subjects with cystic fibrosis. A randomized controlled trial to evaluate the effect of different concentrations of antibiotic in normal saline solution” Filippo Festini (Dipart. Pediatria - Centro FC Ospedale Meyer- Firenze) Abstracts - Festini F. et al. “Prolonging the duration of peripheral venous catheters in cystic fibrosis patients. Randomized controlled study on the effect of different concentrations of antibiotics in normal saline solution” 13th Italian Cystic Fibrosis Conference, Milan, 30 Nov. – 2 Dec. 2007, J. Cyst Fibrosis 2008; 7, suppl. 3: p. S8. • FFC Project#20/2006 “Prevention of pulmonary exacerbations in children with Cystic Fibrosis, through the modification of intestinal microflora” Alfredo Guarino (Dipart. Pediatria - Univ. Federico II Napoli), Carla Colombo (Dipart. Pediatria - Centro FC - Fond. IRCCS Osp. Maggiore Polic. Mangiagalli e Regina Elena – Milano), Lorenzo Morelli (Tecnologie analitiche ed avanzate - Univ. Piacenza) Publications - Bruzzese E. et al. “Effect of Lactobacillus GG supplementation on pulmonary exacerbations in patients with cystic fibrosis: a pilot study” Clin Nutr. 2007 Jun;26(3):322-8 Abstracts - Guarino A. et al. “Probiotics in cystic fibrosis: help from old friends” Pediatric pulmunology, Suppl. 31, 2008. 22nd Annual North American Cystic Fibrosis Conference, Orlando, Florida, 22-25 October 2008, pp. 130-131. • FFC Project#21/2006 “Efficacy of slow release insulin in cystic fibrosis patients with glucide intolerance and clinical decay” Laura Minicucci (Istituto G. Gaslini - Dip.to Pediatria - Centro FC, Genova); Riccardo Haupt (Istituto Gaslini, Sezione di Epidemiologia e Biostatistica, Genova) Publications - Minicucci L. et al. “Slow-release insulin in cystic fibrosis patiens with glucose intolerance: a randomized clinical trial” Pediatr Diabetes. 2011 Nov 8. • FFC Project#16/2007 “Emission distance of Ps aeruginosa from the respiratory tract of infected persons” Cesare Braggion (Centro Reg. Toscano FC – Osp. Meyer – Firenze) Publications - Festini F. et al. “A 1-m distance is not safe for children with cystic fibrosis at risk for cross-infection with Pseudomonas aeruginosa” Am J Infect Control 2010, Apr,38(3):244-5. 93 • FFC Project#17/2007 “Early antibiotic treatment in Ps aeruginosa eradication” Giovanni Taccetti (Centro Reg. Toscano FC – Osp. Meyer Firenze), Cariani L. (Lab. Microbiol., Centro Reg. F.C. – Milano) Publications - Taccetti G. et al. “Early antibiotic treatment for Pseudomonas aeruginosa eradication in patients with cystic fibrosis: a randomised multicentre study coming two different protocols” Thorax. 2012 Oct;67(10):853-859. Epub 2012 Feb 29. Abstracts - Taccetti G. et al. “Early antibiotic treatment for Pseudomonas aeruginosa eradication in cystic fibrosis patients: a randomised multicenter study of two different protocols” 23rd Annual North American Cystic Fibrosis Congress, Minneapolis, Minnesota, 15-17 October 2009. - Taccetti G. et al. “Pseudomonas aeruginosa eradication in cystic fibrosis: preliminary data from a randomized multi center study of two different early antibiotic treatment protocols” The 24th Annual North American CF Conference, October 21-23, 2010, Baltimore, Maryland - Cocchi P et al “Diffusion of MRSA strains in the Italian CF population: a multicenter study” The 24th Annual North American CF Conference, October 21-23, 2010, Baltimore, Maryland - Dolce D. et al “Immunological monitoring of P. aeruginosa eradication in cystic fibrosis patients: comparison of methods” The 24th Annual North American CF Conference, October 21-23, 2010, Baltimore, Maryland - Dolce D. et al. “ Evaluation of antibody titer anti-P. aeruginosa in patients undergoing eradication therapy” NACFC 2012, Orlando, USA - Taccetti G. et al. “Is early eradication treatment against P. aeruginosa associated with the emergence of other non-fermenter gram negatives” NACFC 2013, Salt Lake City, Utah, USA • FFC Project#16/2008 “A prospective study about complications of totally implantable central venous access ports in people with CF” Alberto Dal Molin (Ospedale Meyer - Dip.to Pediatria, Firenze), Cesare Braggion (Dip. Pediatria - Osp. Meyer – Firenze), Maria Lucia Furnari (Centro Reg. FC - Ospedale dei Bambini – Palermo), Vincenzina Lucidi (Servizio di Supporto FC Ospedale Bambin Gesù – Roma), Elena Rizzi (Centro Reg. FC – Verona), Pietro Cialdella (Centro Reg. FC – Cerignola) Publications - Dal Molin A. et al. “Management of totally implantable vascular access devices in patients with cystic fibrosis” Minerva Pediatr. 2009 Oct; 61(5):549-55 - Dal Molin A. et al. “Totally implantable central venous access ports in patients with cystic fibrosis: a multicenter prospective cohort study” J Vasc Access. 2012 Jan 10:0. Abstracts - Dal Molin A. et al. “National cohort study about complications of totally implantable central venous access ports in Italian people with CF: preliminary results” 23rd Annual North American Cystic Fibrosis Congress, Minneapolis, Minnesota, 15-17 October 2009. - Dal Molin A et al ”Multicenter prospective study about complications of totally implantable central venous access ports in Italian people with CF: preliminary results” J Cyst Fibros. 2009; 8 (Suppl.2):S95 • FFC Project#17/2008 “Extracorporeal lung assist as bridge to lung transplantation for patients with cystic fibrosis” Vito Marco Ranieri (Dip. Discipline Medico Chirurgiche Università de- gli studi di Torino Sez. Anestesia e Rianimazione) Publications - Ricci D. et al. “The use of CO2 removal devices in patients awaiting lung transplantation: an intial experience” Transplant Proc. 2010 May;42(4):1255-8 • FFC Project#23/2009 “Modulation of intestinal and extraintestinal inflammation in infants with cystic fibrosis by early modification of intestinal microflora” Alfredo Guarino (Dipartimento di Pediatria - Università degli Studi “Federico II” Napoli), Cesare Braggion (Centro Regionale Fibrosi Cistica Dipart. Medicina Pediatrica - Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer - Firenze)Francesca Pardo (Centro Regionale Fibrosi Cistica - 2° U.O. di Pediatria, Ospedale dei Bambini “G. Di , Cristina” - Palermo), Lorenzo Morelli (Istituto di Microbiologia - Università Cattolica del Sacro Cuore - Piacenza) Abstracts - Ruberto E. et al. “Intestinal inflammation and intestinal microbiota composition in children with cystic fibrosis” XVII National Congress of SIGEN, Pescara, Italy, 7-9 October 2010. - Ruberto E. et al. “Intestinal inflammation and intestinal microbiota composition in children with cystic fibrosis” Digestive and Liver Disease, 42S (2010), S321-S376. - Bruzzese E. et al. “Age-Relation pattern of intestinal microflora in children with cystic fibrosis”, 44th Annual Meeting of the European Society for Paediatric Gastroenterology, Hepatology and Nutrition (ESPGHAN), Sorrento, Italy, 25-28 May 2011. • FFC Project#23/2010 “The cystic fibrosis newborn screening in Italy. Survey for assessment of technical-scientific, organizational and psycho-relational issues” Teresa Repetto (A.O.U. “A. Meyer”, Centro Regionale Toscano Fibrosi Cistica, Firenze) Abstracts - Repetto T. et al. “Screening neonatale per fibrosi cistica in Italia: studio di audit sugli aspetti tecnici-scientifici, organizzativi e relazionali” SIMMENS SIMePeD, 28 ottobre 2011 - Repetto T. et al. “The cystic fibrosis newborn screening in Italy. Survey for assessment of technical-scientific and organizational issues” 35th ECFC, 6-9 June, 2012, Dublin, Ireland - Repetto T. et al. “Cystic fibrosis newborn screening in Italy: educational aspect”, NACFC 2012, Orlando, Florida, USA • FFC Project#25/2011 “DWI (Diffusion weighted Imaging) a new tool to assess inflammation in CF population with pulmonary exacerbation” Giovanni Morana (Servizio Fibrosi Cistica, Ospedale Ca’ Foncello, TV) Abstracts - De Leo F. et al. “Functional MR to monitoring cystic fibrosis (CF) lung disease” Chicago RNSA (25-30 novembre 2012) - De Leo F. et al. “Functional MR to monitoring cystic fibrosis (CF) lung disease” Congresso ESMRMB, 4-6 ottobre 2012, Lisbona - De Leo F. et al. “Ruolo del Diffusion Weighted Imaging (DWI) nel followup di pazienti affetti da fibrosi cistica (FC), 3 Congresso annuale dell’Italian Chapter dell’ISMRM, Napoli, 19 aprile 2012 - De Leo F. et al. “Lung-MRI to monitoring cystic fibrosis (CF) patients with pulmonary exacerbation” 36th ECFS Conference, 12-15 June, 2013 Lisbon, Portugal FFC Facilities • Cystic Fibrosis animal Core facility (CFaCore) Alessandra Bragonzi (Fondazione Centro San Raffaele) Publications - Bragonzi A et al “Murine models of acute and chronic lung infection with cystic fibrosis pathogens” Int J Med Microbiol. 2010 Dec;300(8):584-93. Epub 2010 Oct 14. Review 94 • Cystic Fibrosis Database (CFDB) Publications - Buzzetti R et Al. “CFDB (cystic fibrosis database): a new web-based tool for cystic fibrosis specialists”. Pediatric Pulmonology 2013 (in Press) Appendix 2 Data analysis of publications from FFC projects 95 Appendix 3 Institutes and Laboratories involved in the 230 projects funded by Italian CF Research Foundation 2002-2013 Istituti e Laboratori attivi nei 230 progetti finanziati da FFC dal 2002 al 2013 ITALY ABRUZZO - Dip. Scienze Biomediche , Lab Medicina Molecolare, Università “G. D’Annunzio”, Chieti - Dip. Medicina Sperimentale,Università dell’Aquila, L’Aquila - Dip. Biologia Cellulare ed Oncologia, Consorzio Mario Negri Sud, S. Maria Imbaro (Chieti) - Dip. Farmacologia Translazionale, Consorzio Mario Negri Sud, Chieti - Lab. di Biologia e Farmacologia Vascolare, Consorzio Mario Negri Sud, Chieti - Lab. Medicina Molecolare, Ce.S.I., Universita ChietiPescara Centro FC, Teramo CALABRIA - Lab. Clinico Patologico -Ospedale di Soverato, Soverato (CZ) CAMPANIA - Dip. Biochimica e Biotecnologie Mediche, CEINGE Biotecnologie Avanzate s.c.a.r.l. , Università Federico II, Napoli - Dip. di Pediatria ,Università Federico II, Napoli - Lab. Microbiologia Funzionale ,Università Federico II, Napoli - Dip. Chimica Tossicologica e Farmaceutica, Univ. Federico II, Napoli - Dip. Farmacologia Sperimentale, Napoli - Dip. Chimica e Biochimica organica, Univ. Federico II, Napoli - TIGEM, Telethon, Napoli - Dip. di Farmacia, Università di Salerno - Istituto di Biochimica delle Proteine, CNR, Napoli - Istituto di Genetica e Biofisica, CNR, Napoli - Istituto di Chimica Molecolare, CNR, Napoli - Dip. Biologia Strutturale e Funzionale, Università “Federico II”, Napoli - Centro FC, Napoli EMILIA ROMAGNA - Plesso Bio,Tecnologico Integrato, Università di Parma, Parma - Dip. Pediatria, Università di Parma, Parma - Dip. di Biochimica e Biologia Molecolare, Università di Ferrara, Ferrara - Dip. Medicina Sperimentale e Diagnostica, Università di Ferrara - Dip. Biochimica, Istituto Nazionale Ricerca Cardiovascolare, Università di Bologna e Cesena - Dip. Tecnologie Analitiche Avanzate, Piacenza - Dip. Scienze cliniche, Università degli Studi di Parma - Dip. Oncologia, Ematologia e Malattie respiratorie, Università degli Studi di Modena FRIULI VENEZIA GIULIA - International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB)-Trieste - Dip. di Scienze della Riproduzione e dello Sviluppo Università di Trieste - I.R.C.C.S. Burlo Garofolo, Trieste - Dip. Biochimica, Biofisica e Chimica Macrocellulare, Università di Trieste - Dip. Scienze Biomediche, Università di Trieste - Dip. Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste 96 LAZIO - Dip. Biologia Cellulare e dello Sviluppo -Università La Sapienza, Roma - Dip. di Biopatologia e Diagnostica per Immagini -Università Tor Vergata, Roma - Dip. di Biologia -Università Tor Vergata, Roma - Dip. Biotecnologie Cellulari ed Ematologia -Università La Sapienza, Roma - Istituto di Clinica Pediatrica, Centro Regionale FC -Università Roma 1 “La Sapienza”, Roma - Dip.di Fisiopatologia Medica -Università La Sapienza, Roma - Dip. di Biotecnologie, protezione della salute e degli ecosistemi - ENEA Casaccia, S. Maria di Galeria, Roma - Lab. di Microbiologia-Ospedale Bambin Gesù-Roma - Lab. Microbiologia Molecolare -Università La Sapienza, Roma - Istituto di Microbiologia-Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma - Dip. Farmacologia, Facoltà di Medicina, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma - Dip. Microbiologia -Università di Roma 3, Roma - Dip. Salute Pubblica e biologia cellulare - Università Tor Vergata, Roma - Dip. Neuroscienze Sperimentali, Fondazione S. Lucia, Roma - Dip. Scienze di Sanità Pubblica - Univ. “La Sapienza”, Roma - Dip. di Medicina interna e vascolare - Univ. “La Sapienza”, Roma - Lab. di Microbiologia Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, Roma - Serv. Supporto FC, Osp. Bambin Gesù, Roma - Lab. Microbiologia Molecolare e Biotecnologia dei Microrganismi, Dip. Biologia, “Università Roma Tre” - Lab. Microbiologia Clinica e Virologia, Dipartimento di Biologia, “Università Roma Tre”, Roma; - Dip. Scienze Biochimiche - Università “La Sapienza”, Roma - Dip. Pediatria e Neuropsichiatria Infantile, Università “La Sapienza” - Centro fibrosi cistica, Policlinico Umberto I - Dip. Salute pubblica e Malattie Infettive, Università “La Sapienza”, Roma - Dip. Biologia e Biotecnologie, Università “La Sapienza”, Roma - IRBM Science Park, Roma - Dip. Malattie Infettive, Parassitarie e Immunomediate, Istituto superiore di sanità, Roma LIGURIA - Istituto di Biofisica -CNR, Genova - Dip. di Scienze Farmaceutiche - Università di Genova, Genova- Lab. di Fisiopatologia dell’Uremia -Istituto G. Gaslini, Genova - Lab. Genetica umana E.O. Ospedali Galliera, Genova - Lab. Genetica Molecolare -Istituto G. Gaslini, Genova - Lab. Centrale Analisi -Istituto G. Gaslini, Genova - Sezione Microbiologia -DISCAT, Genova - ARPAL (Agenzia Reg. Protezione Ambiente Ligure), Genova - Lab. Diagnostica e Ricerca Malattie Infettive, Dip. Pediatria-Istituto G. Gaslini, Genova - Dip. Pediatria - Lab. Microbiologia - Istituto G. Gaslini, Genova - Dip. Pediatria - Centro Fibrosi Cistica - Istituto G. Gaslini, Genova - Sezione di Epidemiologia e Biostatistica, Istituto G. Gaslini, Genova - Dip. Medicina Sperimentale - Istituto G. Gaslini, Genova - Dip. Medicina Sperimentale - Università degli Studi di Genova - Lab. Fiosiopatologia molecolare dei canali ionici - Centro Biotecnologie Avanzate, Ist. Gaslini, Genova LOMBARDIA - Istituto Statistica e Biometria-Università di Milano, Milano - Istituto per il Trattamento Sperimentale della Fibrosi Cistica- Ospedale S. Raffaele, Milano - Dip. Medicina Specialistica e dei Trapianti-Ospedali Riuniti, Bergamo - Dip. Immunologia e Clinica dei Trapianti - Ospedali Riuniti, Bergamo - Lab. di Genetica Medica A. O. Istituti Clinici di Perfezionamento, Milano - Dip. di Bioscienze - Università degli Studi di Milano, Milano - Dip. di Genetica e Microbiologia -Università di Pavia, Pavia - Dip. di Pediatria, Centro Fibrosi Cistica -Fondazione IRCCS, Policlinico Mangiagalli e Regina Elena, Milano - Lab. di Microbiologia, Centro Fibrosi Cistica, Milano - Unità di Genomica per Diagnosi di Patologie UmaneFondazione Centro San Raffaele, Milano - Istituto per le Tecnologie Biomediche, CNR, Segrate (MI) - Lab. di Ricerca Clinica -Istituto per la Ricerca Farmacologica “M. Negri”, Milano - Dip. Chimica Organica ed Industriale, Università di Milano - Dip. Scienze Molecolari Agroalimentari, Università di Milano - Dip. Biotecnologie e Bioscienze - Università Bicocca, Milano - Dipartimento di chirurgia e medicina interdisciplinare Università Bicocca, Milano - Fondazione Humanitas per la ricerca, Rozzano (Milano) - Div. Immunologia, Trapianti e Malattie infettive - Istituto “San Raffaele”, Milano - Istituto di Ricerche Chimiche e Biochimiche, Istituto “G. Ronzoni”, Milano - Dip. Biologia e Genetica per le Scienze Mediche, Università degli Studi di Milano - Lab. Biologia Clinica Molecolare e Citogenetica, Università Vita-Salute HSR, Milano - Istituto Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Lab. for medical research and consumer involvement - Dip. Medicina Clinica e Prevenzione, Università Bicocca, Milano - Lab. Biochimica e Biologia Molecolare, Dip. Medicina, Ospedale S. Paolo, Università degli Studi di Milano - Dip. Scienze Farmacologiche, Università degli Studi di Milano - Dip. Ingegneria Strutturale, Politecnico di Milano - Centro FC, Lab. Patologia Clinica, Fondazione IRCSS, Ca’ Granda, Milano - Istituto europeo per la ricerca sulla fibrosi cistica (I.E.R.F.C.) Fondazione ONLUS c/o HSR, Milano - Dip. Medicina Molecolare e Traslazionale, Università degli Studi di Brescia - Dip. di Scienze della Salute, Facoltà di Medicina, Università di Milano - International Center for the Assessment of Nutritional Status (ICANS) - DeFENS Università di Milano MARCHE - Centro Fibrosi Cistica-Ospedale dei Bambini - Centro FC, Ancona PIEMONTE - Centro FC Adulti Divisione Malattie Respiratorie, Dip. di Scienze Biologiche e Cliniche-Università di Torino, Ospedale S. Luigi Gonzaga, Orbassano (TO) - Dip. di Genetica, Biologia e Biochimica -Università di Torino,Torino - Dip. di Patologia Clinica, S.S. di Diagnostica Molecolare e Test Genetici Integrati, Torino - Dip. Discipline medico chirurgiche, Sez. Anestesia e rianimazione, Univ. Torino - Dip. di Scienza e Tecnologia del Farmaco, Università di Torino - Dip. di Scienze cliniche e biologiche, Università di Torino - Centro di biotecnologia molecolare, Università di Torino PUGLIA - Dip. Fisiologia Generale ed Ambientatale - Università di Bari, Bari - Servizio Fibrosi Cistica-Ospedale di Cerignola, Cerignola - Dip. Scienze Biomediche - Università di Foggia - Dipartimento di Pediatria - Policlinico - Università di Bari - Istituto Biomembrane e Bioenergetica, CNR, Bari SARDEGNA - Dip. di Scienze biomediche e biotecnologie, Lab. Genetica Molecolare -Ospedale Reg. Microcitemie, Università di Cagliari - Dip. Tossicologia - Sez. Patologia e Oncologia Molecolare, Università di Cagliari SICILIA - Istituto di Biofisica-CNR, Palermo - Centro Fibrosi Cistica-Policlinico, Messina, - Centro Regionale FC-Ospedale dei Bambini “G. di Cristina”, Palermo - Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati, CNR, Palermo - Dipartimento Scienze e Biotecnologie Molecolari e Biomolecolari, Università degli Studi di Palermo TOSCANA - Dip. di Biologia Animale e Genetica-Università di Firenze, Firenze - Lab. di Proteomica Funzionale, Dip. di Biologia Molecolare -Università di Pisa, Pisa - Dip. di Pediatria-Centro Fibrosi Cistica - Ospedale Meyer, Firenze - Servizio Fibrosi Cistica-Ospedale di Livorno, Livorno - Dip. Patologia Sperimentale, Biotecnologie Mediche, Infettivologia ed Epidemiologia -Università di Pisa, Pisa - Unità Bioinformatica, Centro di Ricerche Chiron, Siena - Lab. Fisiologia Microbica e Biotecnologia, Dip. Biologia Molecolare, Policlinico “Santa Maria alle Scotte”, Università di Siena - Dipartimento Diagnostica di Laboratorio Servizio di Diagnostica Genetica- Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi, Firenze - Dip. Biologia Molecolare, Sez. Chimica Biologica Università di Siena - Dip. Scienze Farmaceutiche, Università degli Studi di Firenze - Dip. Biologia dell’Evoluzione, Università degli Studi di Firenze UMBRIA - Dipart. Medicina Interna - Sez. Biochimica Applicata e Scienze Nutrizionali - Università degli Studi di Perugia - Dipart. Medicina Sperimentale e Scienze Biomediche Università degli Studi di Perugia - Dip. Medicina Sperimentale e Scienze Biomediche, Univ di Perugia - Dip. Biotecnologie, Università di Siena VENETO - Medicina Interna, Università degli Studi di Verona, Verona 97 - Istituto Veneto Medicina Molecolare, Padova - Servizio Clinico di Genetica e Screening neonatale, Centro Fibrosi Cistica, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, Verona - Dip. di patologia, Sezione immunologia, Università degli Studi di Verona, Verona - Sezione di Anatomia ed Istologia, Dip. di Scienze Morfologico-Biomediche, Università degli Studi di Verona, Verona - Lab. Patologia Molecolare, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, Verona - Centro Fibrosi Cistica, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, Verona - Dip. Scienze della Vita e della Riproduzione, Sezione di Biologia e Genetica, Università degli Strudi di Verona - Dip. Scienze Biomediche e Chirurgiche, Divisione di Nefrologia -Università degli Studi di Verona, Verona - Dip. di Patologia - Patologia Generale - Università degli Studi di Verona, Verona - Lab. di Microbiologia, Azienda Ospedaliera Universitaria di, Verona - Facoltà di Scienze della Formazione, Università degli Studi di Verona, Verona - Dip. Scienza e Tecnologia del Farmaco, Università degli Studi di Verona, Verona - Dip. Scienze Farmaceutiche, Università degli Studi di Padova - Dip. Chimica Biologica, Università degli Studi di Padova - Dip. Scienze Neurologiche e del Movimento - Università degli Studi di Verona - Servizio fibrosi cistica, Ospedale Ca’ Foncello, Treviso - Istituto di Clinica Pediatrica, AO e Università degli studi Padova - Istituto di Ingegneria Biomedica, ISIB-CNR, Padova EUROPE BELGIUM - Dept. of Clinical Chemistry, Catholic University of Louvain - St. Luc University Hospital, Louvain - Lab. of Molecular Bacteriology ULB, Faculty of Medecine, Bruxelles FRANCE - Institute of Cell Physiology and Biology, University of Poitiers - Pediatric Cystic Fibrosis Center of Trousseau Hospital Inserm U938 / UPMC, Paris 98 GERMANY - Institute of Medical Microbiolgy and Hygiene, University of Tübingen - Institute fur Medizinische Mikrobiologie, Univeristats Klinikum, Munster IRELAND - Queen’s University Belfast, Respiratory Medicine Research Group, Belfast SWITZERLAND - Dept. of Pediatry, University Hospital and Faculty of Medecine, Geneva - Polyphor Ltd, Switzerland, Geneva THE NETHERLANDS - Dept. Gastroenterology & Hepatology, Erasmus University Medical Center, Rotterdam UNITED KINGDOM - Dept. of Respiratory Medicine, Freeman Hospital, The Medical School University of Newcastle - School of Biological Science, University of Liverpool - Division of Pharmacology, Pharmacy and Biomedical Science, University of Portsmouth OUTSIDE EUROPE CANADA - Dept. of Microbiology and Immunology, University of Western Ontario, London, Ontario, Canada ISRAEL - Schulich Faculty of Chemistry Technion - Israel Institute of Technology, Haifa - Dept. of Biological Chemistry, The Weizmann Institute of Science, Haifa UNITED STATES - Dept. Pediatrics, Respiratory Medicine, Yale University School of Medicine - Dip. Biochimica, Biofisica e Chimica Macrocellulare, Trieste - Dip. Scienze Biomediche, Trieste - Dip. Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste Appendix 4 International reviewers of FFC projects ASIA Hong Kong Dennis Lo Yuk Ming India Amit Misra Israel Batsheva Kerem Orit Reish Hanoch Senderowitz AUSTRALIA Scott Bell Tim Kidd Manohar Garg Allan Glanville John Massie John Mattick David Reid Cynthia Withchurch CANADA Adré Cantin Tom Clandinin Lori Burrows Peter Durie Hartmut Grasemann Bob Hancock Yeger Herman Sheila Innis Roger Levesque Paul Linsdell Gergerly Lukacs Liu Mingyao Robert Newton Michael Parkins Grace Parraga Paul Pencharz Danuta Radzioch Felix Ratjen Andrew Sandford Molly Schmid Aaron Shawn Christopher Sibley Pamela Sokol David Speert Miguel Valvano Michael Wheeler Herman Yeger Julian Zielensky EUROPE Belgium Karim Amighi Gilles Brackman Jean Jacques Cassiman Tom Coenye Pierre Cornelis Harry Cuppens Christiane De Boeck Ingeborg Liebaers Peter Vandamme Denmark Niels Hojby Christian Koch Marie Johannesson Jette Elisabeth Kristiansen Søren Molin France Emmanuel Andres Frederic Becq Christelle Coraux Laurence Delhaes Isabelle Durieu Alexander Edelman Brigitte Fauroux Claude Ferec Chantal Gauthier Emanuelle Girodon Vincent Goffin Aurélie Goyenvalle Jacky Jaquot Jean Paul Latgé Patricia Lemarchand Christine Linard Anne Munck Patrizia Paterlini-Brèchot Jean-Marc Rolain Marie Catherine Romey Juliet Royet Isabelle Sermet Virginie Scotet Clarisse Vandebrouck Germany Robert Bals Michael De Vrese Jahn Dieter Gerd Döring Stephan Fischer Christoph Freiberg Matthias Griese Erick Gulbins Dominik Hartl Andreas Hector Jürgen Heesemann Barbara Kahl Winfried Kern Wolfgang Kuebler Karl Kunzelmann Frank-Michael Müller Markus Pietsch Hermann Schillers Ursula Seidler Stefan Stamm Gratiana Steinkamp Burkhard Tuemmler Christiane Wolz Greece George Makrydimas Italy Giovanna Batoni Flavia Bazzoni Antonio De Flora Fabrizio De Ponti Silvio Garattini Marco Lucarelli Marco Trabucchi Portugal Margarida Amaral Jorge Leitão Spain Raquel Barrio Jaume Bertranpetit Ana Bustamante-Aragones Xavier Estivill Sweden Ute Romling Birgitta Strandvik Switzerland Leo Eberl Hans Peter Fisher Bernard Rossier The Netherlands Touw Daan Hugo De Jonge Peter Klijn Lidewji Henneman Charlotte Robroeks Bernt Van Der Blink U.K. – Northern Ireland Matthew Avison James Birchall Marina Botto Alan R. Brown Andrew Bush Philip Calder Steven Conway Jane Davies Louise Donnelly Robert Dormer Alistair Duff Madeleine Ennis Glenda Esmond Alain Filloux Claire Glasscoe John Govan Michael Gray Robert Gray Catherine Greene Andrew Greening Uta Griesenbach Anil Mehta Maurice Hallett Andrew Jones Julian Parkhill Mauro Perretti Tyrone Pitt Daniela Riccardi Geraint Rogers Martin Savage David Sheppard Maurice Super Paola Vergani John Widdicombe Craig Winstanley SOUTH AMERICA Brazil Margaret Cristina da Silva Boguszewski Veralice Meireles Sales de Bruin Mauro M. Teixeira 99 Costa Rica Arturo Solis Venezuela Juan Bautista De Sanctis U.S.A. Alabama Bakhrom K. Berdiev John Paul Clancy Lisa Schwiebert California Bakhrom K. Berdiev John Paul Clancy Lisa Schwiebert California William Balch Annelise Barron Carroll Cross Beate Illek Ryan Hunter Ronald Kopito Terry Machen Richard Moss Malla M. Reddy Evan Powers Paul Quinton Charles M. Strom Alan Verkman Jeffrey Wine Colorado Frank Accurso Brian Day Brian Doctor Jerry A. Nick Scott Sagel Herbert Schweizer Connecticut Nadia Ameen Diane Krause Li Tianbo Florida Alexander Cole Alexandra Quittner Georgia Scott Grosse Illinois John Christman Ann Harris Anver Kuliev Le Shen Lee Shulman Jerrold Turner Indiana Roman Dziarski Won Kyoo Cho Irina Petrache 100 Iowa Dwight C. Look Patrick Sinn Joseph Zabner Kansas John Gatti Kentucky Stefan Stamm Jay Zwischenberger Joseph Zwischenberger Louisiana Jay K. Kolls Guoshun Wang Maine Robert Owens Maryland Biswas Roopa Gary Cutting Robert K. Ernst William Guggino Sam Lai Gary Mansfield Christian Merlo Kenneth N. Olivier Jonathan Orens Harvey Pollard Jerry Wright Pamela Zeitlin Massachussetts Joyce Marty Brady Terence Flotte Steven Freedman Bryan Hurley Robert Kolter John Ladias Stephen Lory Gerald Pier Stefan Ryter Gregory Sawiki Charles Serhan Michigan John Li Puma Mary O’Riodan Kathleen Stringer Minnesota Antoinette Moran Missouri Carolyn Cannon Thalachallour Mohanakumar New Hampshire Dean Madden New York Isabel Aznarez Nazzareno Ballatori David Goldfarb Alice Prince Lisa Saiman Stefan Worgall Tilla S. Worgall North Carolina Adler Kenneth B. Robert Aris Michael Boyle Charles Esther Andrew Ghio Michael Knowles Marianne Muhlebach John Riordan Gabriel Sherif Ohio Amal Amer Melvin Berger Maria Britto James Chmiel Mitchell Drumm Dana S. Hardin Daniel Hassett Scott Herness Craig Hodges Lloyd Horrocks Valerie Hudson Christopher Karp Thomas J. Kelley Michael Konstan Sanjay Rajagopalan Adriano Tonelli Oregon Bruce L. Geller Xuheong Liu Pennsylvania Robert Bucki Raymond Frizzell David Orenstein Douglas Wilson Tennessee John Christman Michael Laposata Texas Carolyn Cannon Philip Thomas Utah Valerie Hudson Guy Zimmerman Vermont Daniel J. Weiss Virginia Joanna Goldberg Dennis E. Ohman Washington Moira Aitken Jane Burns Chris Goss E. Peter Greenberg Lucas Hoffmann Samuel I. Miller Matt Parsek Margaret Rosenfeld Wisconsin Philip Farrel Don Sanders FFC Research Funding Appendix 5 101 Appendix 6 FFC projects 2011-2013 adopted by supporters Progetti FFC 2011-2013 adottati dai sostenitori FFC#1/2011 Proprietà di Trimetilangelicina nel recupero di DF508-CFTR Responsabile: Valeria Casavola (Dip. Fisiologia generale ed ambientale, Università di Bari) Costo: € 90.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Vicenza FFC#2/2011 Sintesi di derivati del PTC124 con capacità di correggere i codoni di stop prematuri presenti nel gene CFTR e di aumentarne la biodisponibilità Responsabile: Aldo Di Leonardo (Dip. Scienze e Biotecnologie Molecolari e Biomolecolari, Università di Palermo) Costo: € 40.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Lecce (€ 20.000), Deleg. FFC di Vittoria Ragusa (€ 20.000) FFC#3/2011 Alterazione di segnali generati dalla Protein Chinasi CK2 in cellule che esprimono ∆F508-CFTR. Aspetti funzionali e prospettive terapeutiche Responsabile: Lorenzo Pinna (Dip. Chimica Biologica, Università di Padova) Costo: € 40.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC della Valdadige (€ 20.000), Associazione Trentina FC Onlus con la Fiaba “Il Villaggio di Natale” (in ricordo di Massimiliano e Sebastiano) (€ 20.000) FFC#4/2011 Ruolo della compartimentazione e dell’attività del sistema AMPc/PKA nella regolazione dell’espressione funzionale di CFTR Responsabile: Stephan Reshkin (Dip. Fisiologia generale ed ambientale, Università di Bari) Costo: € 65.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Avellino (€ 20.000), ParkingGo Oasi Srl (€ 10.000), Amici per la Ricerca 2011 Bassano e Loifur Srl (€ 35.000) FFC#5/2011 Studio Europeo sui geni modificatori in fibrosi cistica Responsabile: Harriet Corvol (Pediatric CF Center of Trousseau Hospital - Inserm U938 / UPMC, Paris, France) Costo: € 100.000 Adottato totalmente da: Fondazione Cassa di Risparmio di Verona FFC#6/2011 Studio del ruolo di mutazioni nel gene CFTR nel modulare l’espressione fenotipica della fibrosi cistica mediante analisi dell’mRNA Responsabile: Stefano Duga (Dip. Biologia e Genetica per le Scienze Mediche, Università di Milano) Costo: € 50.000 Adottato totalmente da: Fondazione Bruno Maria Zaini FFC#7/2011 Nuove strategie per applicazioni cliniche alla diagnosi prenatale non invasiva di fibrosi cistica: analisi di alleli fetali mutati nel plasma materno Responsabile: Maurizio Ferrari (Lab. Biologia Clinica Molecolare e Citogenetica, Università Vita-Salute HSR, Milano) Costo: € 60.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Milano 102 FFC#8/2011 Analisi dello screening del portatore di fibrosi cistica su un ampio territorio Responsabile: Carlo Castellani (Centro Regionale FC, Azienda Ospedaliera Universitaria, Verona) Costo: € 65.000 Adottato totalmente da: Fondazione Veneto Banca onlus FFC#9/2011 Lo screening del portatore sano per la fibrosi cistica: la voce dei cittadini Responsabile: Paola Mosconi (Ist. Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Lab. for Medical Research and Consumer Involvement) Costo: € 35.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC La Bottega delle Donne di Montebelluna FFC#10/2011 Sviluppo pre-clinico di Peptidomimetici attraverso la via inalatoria per il controllo delle infezioni da Pseudomonas aeruginosa in modelli murini Responsabile: Alessandra Bragonzi (Infection and Cystic Fibrosis Unit, Division of Immunology, Transplantation and Infectious Disease, San Raffaele Scientific Institut, Milano) Costo: € 35.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Milano FFC#11/2011 Infezioni da Staphylococcus aureus in pazienti con fibrosi cistica: disegno, sintesi e determinazione dell’attività antibatterica in vitro di nuovi beta-lattamici e molecole linezolide-simili come nuovi potenziali agenti antibatterici Responsabile: Clementina Elvezia Cocuzza (Dip. Medicina Clinica e Prevenzione, Univ. Milano-Bicocca) Costo: € 50.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC della Catania (€ 25.000), Delegazione FFC Il Sorriso di Jenny (€ 8.000), Associazione Trentina FC Onlus (in ricordo di Sara Zini) (€ 17.000) FFC#12/2011 Nuovi antibiotici versus Burkholderia cepacia a partire da batteri antartici Responsabile: Renato Fani (Dip. Biologia dell’Evoluzione, Università di Firenze) Costo: € 65.000 Adottato totalmente da: Donatori SMS Solidale 2011 FFC#13/2011 Identificazione e caratterizzazione di nuovi farmaci contro l’infezione cronica da Pseudomonas aeruginosa Responsabile: Livia Leoni (Dip. Biologia, Università di Roma Tre, Lab. Microbiol. Molecolare e Biotec. Microrganismi) Costo: € 40.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC della Verbania V.C.O. (€ 10.000), Delegazione FFC della Valpolicella (€ 20.000), Antonio Guadagnin & Figlio (€ 10.000) FFC#14/2011 Sviluppo di nuovi peptidi e lipopeptidi attivi nel trattamento di patogeni polmonari: studi in vitro ed in vivo Responsabile: Maria Luisa Mangoni (Dip. Scienze Biochimiche, Univ. “La Sapienza”, Roma) Costo: € 70.000 Adottato totalmente da: Carla Silva Ubertalli (in ricordo di Marcella Ubertalli Ferrero) Ventimiglia (€ 50.000), Gruppo di Sostegno FFC di Seregno (€ 12.000), Delegazione FFC di Foggia (€ 8.000) FFC#15/2011 Sviluppo, produzione e caratterizzazione di peptidi antimicrobici (CAMPs) attivi sulla forma sessile dei patogeni opportunisti Pseudomonas aeruginosa e Burkholderia cenocepacea Responsabile: Eliodoro Pizzo (Dip. Biologia Strutturale e Funzionale, Università “Federico II”, Napoli) Costo: € 35.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Imola FFC#16/2011 Achromobacter xylosoxidans, patogeno emergente in pazienti affetti da Fibrosi Cistica: dalla caratterizzazione molecolare allo sviluppo di strategie terapeutiche basate sull’ attività del batterio predatore Bdellovibrio Responsabile: Serena Quattrucci (Dip. Pediatria e Neuropsichiatria Inf., Univ. “La Sapienza”, Policl. Umberto I, Centro fibrosi cistica, Roma) Costo: € 40.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Monterotondo Roma (€ 10.000), Delegazione FFC di Latina (€ 20.000), Gruppo di Sostegno FFC di Palermo (€10.000) FFC#24/2011 Sviluppo preclinico del peptide antimicrobico M33. Efficacia contro le infezioni polmonari da Pseudomonas aeruginosa Responsabile: Alessandro Pini (Dipartimento di Biotecnologie, Università di Siena) Costo: € 38.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Legnago (€ 15.000), Delegazione FFC di Varese (€ 10.000), Delegazione FFC di Reggio Emilia e Assist Group (€ 13.000) FFC#17/2011 Mediatori anti-infiammatori derivati dall’acido docosaexaenoico nell’esalato condensato e nello sputo di adulti affetti da fibrosi cistica Responsabile: Marina Aiello (Dip. Scienze cliniche, Università di Parma) Costo: € 45.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Bologna FFC#18/2011 I meccanismi di induzione dell’inflammasoma e del rilascio di IL-1β stimolati da Pseudomonas aeruginosa forniscono le basi per strategie terapeutiche innovative nel trattamento dell’infiammazione nei malati di Fibrosi Cistica Responsabile: Maria Lina Bernardini (Dip. Biologia e Biotecnologie, Università “La Sapienza”, Roma) Costo: € 90.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Roma 2 FFC#19/2011 Fosfolipasi C beta come bersaglio terapeutico candidato del segnale proinfiammatorio nelle vie respiratorie della fibrosi cistica Responsabile: Giulio Cabrini (Dip. Patologia e Diagnostica, Università di Verona) Costo: € 90.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Belluno FFC#20/2011 Risposta dell’ospite all’adattamento di Pseudomonas aeruginosa durante la colonizzazione cronica delle vie aeree Responsabile: Cristina Cigana (Infection and Cystic Fibrosis Unit, Division of Immunology, Transplantation and Infectious Diseases, San Raffaele Scientific Institute, Milano) Costo: € 75.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Bergamo Villa d’Almè (€ 12.000), Amici della Ricerca di Milano (€ 24.000), Latteria Montello 70° compleanno nonno Armando (€ 12.000), Delegazione FFC di Sondrio Valchiavenna (€ 10.000), Delegazione FFC di Fermo (€ 8.600), Delegazione FFC di Cosenza 2 (€ 8.000) FFC#21/2011 Fosfodiesterasi tipo-4 (PDE4) come potenziale bersaglio farmacologico per ridurre l’infiltrazione neutrofilica e il danno polmonare nella fibrosi cistica Responsabile: Virgilio Evangelista (Lab. di Biologia e Farmacologia Vascolare, Cons. Mario Negri Sud, Chieti) Costo: € 90.000 Adottato totalmente da: Philip Watch-Morellato & Sector Group FFC#22/2011 Modulazione del metabolismo di ceramide nella terapia della fibrosi cistica Responsabile: Riccardo Ghidoni (Lab. Biochimica e Biologia Molecolare, Dip. Medicina, Osp. S. Paolo, Università di Milano) Costo: € 90.000 Adottato totalmente da: Philip Watch-Morellato & Sector Group FFC#23/2011 Particelle respirabili modificate con poli(etilenimina) per la veicolazione di un oligonucleotide decoy contro il fattore di trascrizione nucleotide NF-κB: una nuova strategia per la terapia combinata della fibrosi cistica? Responsabile: Fabiana Quaglia (Dip. Chimica Farmacologica e Tossicologica, Università “Federico II”, Napoli) Costo: € 40.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC del Lago di Garda con i GdS dell’Isola Bergamasca e di Chivasso FFC#25/2011 DWI un nuovo strumento per valutare l’infiammazione nei pazienti con fibrosi cistica con esacerbazione respiratoria Responsabile: Giovanni Morana (Servizio Fibrosi Cistica, Ospedale Ca’ Foncello, Treviso) Costo: € 70.000 Adottato totalmente da: Paolo Isoni con Marta Marzotto (€ 15.040), Dedikato 2011 (€ 11.000), Delegazione FFC di Lucca (€ 10.000), Maria Pia Papini (€ 33.960) FFC#26/2011 Valutazione funzionale dei monociti umani come nuovo strumento per la ricerca clinica e preclinica in fibrosi cistica Responsabile: Claudio Sorio (Dip. di Patologia e Diagnostica, Università di Verona) Costo: € 70.000 Adottato totalmente da: Donatori SMS Solidale 2011 (€50.000), Delegazione FFC di Varese (€ 10.000), Associazione Trentina FC onlus in collaborazione con U.S. Villazzano Calcio in ricordo di Bepo Foches (€ 10.000) 103 FFC#1/2012 L’approccio “read-through” (lettura completa del codice DNA) per il trattamento della fibrosi cistica causata da mutazioni stop Responsabile: Monica Borgatti (Dipartimento Biochimica e Biologia Molecolare Università di Ferrara) Costo: € 80.000 Adottato parzialmente da Danone SpA (€ 40.000) FFC#2/2012 Sviluppo di nuove strategie per la correzione del difetto di trasporto di cloruro nella fibrosi cistica Responsabile: Luis Galietta (Lab. Genetica Molecolare, Ist. “G. Gaslini”, Genova) Costo: € 160.000 Adottato totalmente da: Donatori SMS solidale 2012 (€ 40.000), LIFC Associazione Lucana Onlus (€ 30.000), Bazak Cartasì (€ 8.000), Delegazione FFC di Cecina (€ 10.000), Loifur srl (€ 10.000), Amici per la Ricerca Bassano del Grappa 2012 (€ 24.500), Amici per la Ricerca di Milano (€ 16.700), Delegazione FFC di Varese (€ 17.000), Iniziativa di Natale 2012 (€ 3.800) FFC#3/2012 Studio del ruolo patogenetico e terapeutico del canale epiteliale del Na+ (ENaC) nella Fibrosi Cistica tipica e atipica Responsabile: Marco Lucarelli (Dip. Biotecnologie cellulari ed Ematologia, Università “La Sapienza”, Roma) Costo: € 85.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Bologna (€ 70.000), Delegazione FFC di Ferrara (€ 15.000) FFC#4/2012 Studio della struttura molecolare e conformazione della proteina CFTR Responsabile: Oscar Moran (Istituto di Biofisica CNR, Genova) Costo: € 70.000 Adottato parzialmente da Danone SpA (€ 35.000) FFC#5/2012 Modulazione delle modificazioni post-translazionali e dei sistemi di controllo di qualità come nuova strategia terapeutica per la fibrosi cistica Responsabile: Nicoletta Pedemonte (Lab. Genetica Molecolare, Ist. “G. Gaslini”, Genova) Costo: € 100.000 Adottato parzialmente da Danone SpA (€ 50.000) FFC#6/2012 Correzione dei difetti di splicing del gene CFTR attraverso l’utilizzo di piccoli RNA nucleari Responsabile: Franco Pagani (ICGEB, Trieste) Costo: € 70.000 Adottato parzialmente da: Delegazione FFC di Legnago (€ 8.000), Gruppo di Sostegno Rita Verona (€ 8.000), Gruppo di Sostegno FFC di Riola Sardo in ricordo di Marco (€ 10.000), Delegazione FFC di Lodi (€ 8.000), Delegazione FFC di Rovigo (€ 8.000), Cartasì (€ 20.000), Unicredit Banca (€ 8.000) FFC#7/2012 Metalloproteasi rilasciate da ceppi clinici di Pseudomonas aeruginosa quali fattori di virulenza in FC: correlazioni cliniche e modulatori chimici Responsabile: Gabriella Bergamini (Dip. Patologia e Diagnostica, Sez. Patologia Generale, Univ. di Verona) Costo: € 18.000 Adottato totalmente da: Associazione culturale “A Filo d’Arte” Bovolone Verona 104 FFC#8/2012 Indagine sul microbioma delle vie aeree nei pazienti con fibrosi cistica che presentano un severo declino della funzione polmonare e non rispondono alla terapia convenzionale antimicrobica Responsabile: Annamaria Bevivino (Unità per lo Sviluppo Sostenibile e Innovazione Sistema Agro-Industriale, ENEA, Roma) Costo: € 60.000 Adottato totalmente da: Associazione Trentina FC onlus in ricordo di Vanessa Weber (€ 10.000), Delegazione FFC di Latina (€ 20.000), Delegazione FFC di Cecina (€ 8.000), Delegazione FFC di Imola (€ 14.000), Associazione Davide e Guido - Insieme -Fibrosi Cistica Trust (€ 8.000) FFC#9/2012 Sviluppo, produzione e caratterizzazione di peptidi antimicrobici (CAMPs) attivi sulla forma sessile dei patogeni opportunisti Pseudomonas aeruginosa e Burkholderia cenocepacia Responsabile: Eliodoro Pizzo (Dip. Biologia Strutturale e Funzionale, Lab. Struttura e Funzione delle Proteine, Università “Federico II”, Napoli) Costo: € 30.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC La Bottega delle Donne di Montebelluna FFC#10/2012 Studio di un farmaco molto promettente contro Burkholderia cenocepacia Responsabile: Giovanna Riccardi (Dip. di Biologia e Biotecnologie, Università di Pavia) Costo: € 50.000 Adottato totalmente da: Associazione Trentina FC Onlus in ricordo di Zaira Tutino (€ 10.000), Gruppo di Sostegno FFC di Palermo in ricordo di Elisa Pepe (€ 30.000), Delegazione FFC di Imola (€ 10.000) FFC#11/2012 Sviluppo di peptidi anti-infettivi ottimizzati e sperimentazione di un nuovo sistema di somministrazione di farmaci per la terapia delle infezioni respiratorie Responsabile: Marco Scocchi (Dip. Scienze della Vita, Università degli studi di Trieste) Costo: € 50.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC del Lago di Garda FFC#12/2012 Antimicrobici di origine naturale per combattere le infezioni polmonari in pazienti affetti da fibrosi cistica: peptide ibridi Cecropina A-Melittina and polimixine Responsabile: Alba Silipo (Dip. Scienze Chimiche, Università “Federico II”, Napoli) Costo: € 60.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Novara (€ 15.000), Delegazione FFC di Latina (€ 15.000), Delegazione FFC di Imola (€ 10.000), Delegazione FFC di Pesaro (€ 10.000), Associazione Trentina FC Onlus in ricordo di Renato Vallorzi (€ 10.000) FFC#13/2012 Ruolo dei trasportatori di zinco ad alta affinità nella capacità di Pseudomonas aeruginosa di colonizzare il polmone infiammato tipico della fibrosi cistica Responsabile: Andrea Battistoni (Dip. Biologia, Università Tor Vergata, Roma) Costo: € 75.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Minerbe (€ 8.000), Delegazione FFC di Monterotondo Roma (€ 13.000), Delegazione FFC di Sondrio Valchiavenna (€ 10.000), Delegazione FFC di Verona (€ 20.000), Delegazione FFC di Alba Cuneo (€ 14.000 Delegazione FFC di Soverato in ricordo di Emanuela Luly (€ 10.000) FFC#14/2012 Relazione struttura-attività(SAR) di nuovi glicoconiugati, derivati da deoxynojirimicina che agiscono sul metabolismo degli sfingolipidi, come possibili farmaci per la malattia polmonare in fibrosi cistica Responsabile: Maria Cristina Dechecchi (Lab. Patologia Molecolare, Laboratorio Analisi AOUI, Verona) Costo: € 120.000 Adottato totalmente da: Donatori visitatori della mostra “Picasso, capolavori dal Museo Nazionale Picasso di Parigi” (€ 67.448), Festa d’Estate Villa Sigurtà Verona (€ 8.000), Delegazione FFC del Lago di Garda con i Gruppi di Chivasso, Isola bergamasca, Arezzo (€ 44.552) FFC#15/2012 L’eme-ossigenasi 1(HO-1) come modulatore della patologia polmonare associata alla fibrosi cistica Responsabile: Valeria Raia (Dipartimento di Pediatria, Università “Federico II”, Napoli) Costo: € 110.000 Adottato parzialmente da: Delegazione FFC di Soverato in ricordo di Elena (€ 8.000), Delegazione FFC di Torino (€ 50.000), Latteria Montello SpA (€ 10.000), LIFC con Associazioni Regionali per Campagna Nazionale FFC 2012 (€ 42.000) FFC#16/2012 Il ruolo patogenetico dell’ipossia/RAGE nell’infiammazione, suscettibilità a infezioni e risposta alla chemioterapia antibiotica nella fibrosi cistica e studio preclinico di efficacia di farmaci antagonisti specifici dell’asse ipossia/RAGE Responsabile: Luigina Romani (Dip. Medicina Sperimentale e Scienze Biochimiche, Università di Perugia) Costo: € 70.000 Adottato totalmente da: Paolo Faganelli con gli amici golfisti in onore di Gigio Ruspa FFC#17/2012 Il ruolo dell’endotelio vascolare nell’infiammazione della fibrosi cistica Responsabile: Mario Romano (Dip. Scienze Biomediche, Università Chieti-Pescara, Lab. Med. Molecolare) Costo: € 70.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Pavia (€ 10.000), Donatori numero solidale 2013 (€ 60.000) FFC#18/2012 Malattia epatica associata alla fibrosi cistica: ruolo di CFTR come regolatore dell’immunità innata nell’epitelio Responsabile: Mario Strazzabosco (Dip. Medicina Clinica e Prevenzione, Università Milano-Bicocca, Milano) Costo: € 70.000 Adottato parzialmente da: Zambon Group Farmaceutici (€ 14.400), Delegazione FFC di Bergamo (€ 10.000), Delegazione FFC Valdadige (€ 8.600) FFC#19/2012 Fattori di rischio per esiti sfavorevoli nei neonati FC diagnosticati tramite lo screening neonatale in Italia (anni 2009 -2011) Responsabile: Teresa Repetto (Centro Regionale Fibrosi Cistica, AOU “A. Meyer”, Firenze) Costo: € 50.000 Adottato parzialmente da: Gruppo di Sostegno FFC di Seregno (€ 15.000), Antonio Guadagnin e Figlio Srl (€ 8.000), Delegazione FFC di Fermo (€ 8.000), Delegazione FFC di Cuneo Alba (€ 10.000), Delegazione FFC Il Sorriso di Jenny Cerea (€ 9.000) FFC#20/2012 Eradicazione dell’infezione precoce da Staphylococus aureus meticillino-resistente (MRSA) in fibrosi cistica: uno studio randomizzato multicentrico Responsabile: Giovanni Taccetti (Centro Regionale Fibrosi Cistica, AOU “A. Meyer”, Firenze) Costo: € 70.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Vittoria Ragusa Catania 2 (€ 35.000), Delegazione FFC di Messina (€ 10.000), Delegazione FFC di Cecina (€ 10.000), Delegazione FFC di Lecce (€ 15.000) FFC#1/2013 Analisi del meccanismo di azione mediante il quale la trimetilangelicina (TMA) ripristina l’espressione funzionale della proteina F508del CFTR Responsabile: Valeria Casavola (Dip. di Bioscienze, Biotecnologie e Biofarmaceutica, Università di Bari) Costo: € 100.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Vicenza FFC#2/2013 Un approccio basato sulle cellule staminali pluripotenti indotte (iPS) per il ripopolamento e la correzione fenotipica dell’epitelio polmonare affetto da fibrosi cistica Responsabile: Roberto Loi (Dip. Scienze Biomediche, Unità di Oncologia e Patologia Molecolare, Università di Cagliari) Costo: € 25.000 Adottato totalmente da: Studio Gia.Da Onlus FFC#3/2013 Correttori della ∆F508-CFTR derivanti da disegno computazionale e da composti naturali, classificati come sicuri, per una rapida applicazione clinica Responsabile: Mauro Mazzei (Dipartimento di Farmacia, Università di Genova) Costo: € 100.000 FFC#4/2013 CFTR in organoidi epiteliali: rilevanza per lo sviluppo di farmaci e la diagnosi della fibrosi cistica Responsabile: Paola Melotti (Centro fibrosi cistica, AOUI Verona) Costo: € 30.000 Adottato totalmente da: Delegazioni FFC di Palermo, Vittoria- Ragusa e Catania 2 FFC#5/2013 Una promettente terapia cellulare per la cura della Fibrosi Cistica: i progenitori cellulari associati ai vasi Responsabile: Graziella Messina (Dip. di Bioscienze, Università degli Studi di Milano) Costo: € 60.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Bologna (€ 45.000) in ricordo della Signora Serafica Meliota, Delegazione FFC di Ferrara (€ 15.000) in ricordo di Paola Ricci Donna ed Amica Speciale FFC#6/2013 Messa a punto di una procedura semi automatizzata per la misura dell’attività di CFTR nei leucociti umani per applicazioni cliniche Responsabile: Claudio Sorio (Dip. di Patologia, Sez. Patologia generale, Università di Verona) Costo: € 40.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Minerbe Verona (€ 12.000), Delegazione FFC di Imola e Romagna (€ 28.000) FFC#7/2013 Cellule epiteliali nasali: un nuovo approccio per la diagnosi di Fibrosi Cistica e delle forme atipiche Responsabile: Giuseppe Castaldo (CEINGE-Biotecnologie Avanzate scarl, Napoli) Costo: € 60.000 Adottabile 105 FFC#8/2013 Rivalutare molecole antibatteriche neglette come nuovi antibiotici contro specifici bersagli molecolari: derivati della pirazinamide come nuovi inibitori di Pseudomonas aeruginosa Responsabile: Federica Briani (Dip. di Bioscienze, Università degli Studi di Milano) Costo: € 32.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Montebelluna “La Bottega delle donne” FFC#9/2013 Infezioni da Staphylococcus aureus in pazienti con fibrosi cistica: sviluppo di nuovi beta-lattamici e molecole linezolid-simili come nuovi potenziali agenti antibatterici e valutazione in vitro e in vivo dei nuovi composti Responsabile: Clementina Elvezia Cocuzza (Dip. di Chirurgia e Medicina interdisciplinare, Università Milano Bicocca) Costo: € 52.000 Adottato totalmente da: Gruppo di Sostegno FFC di Seregno (€ 16.500), Delegazione FFC di Cecina (€ 15.500), Delegazione FFC della Valpolicella (€ 20.000) FFC#10/2013 Terapie anti-virulenza contro Pseudomonas aeruginosa: identificazione di farmaci anti-biofilm e sviluppo di formulazioni inalatorie di Niclosamide e Flucitosina Responsabile: Livia Leoni (Dip. di Scienze, Università “Roma Tre”) Costo: € 120.000 Adottato parzialmente da: Gruppo di Sostegno FFC di Tremestieri Messina (€ 8.000), Delegazione FFC di Verbania V.C.O. (€ 12.000), Delegazione FFC di Messina (€ 10.000), Delegazione FFC di Verona (€ 20.000), Antonio Guadagnin Figlio srl (€ 8.000), Delegazione FFC di Genova (€ 10.000), Delegazione FFC di Cosenza 2 (€ 8.000), Delegazione FFC di Siena (€ 8.000), Loifur srl (€ 10.000), Amici per la Ricerca di Bassano (€ 20.000) Adottabile per € 6.000 FFC#11/2013 Polveri inalabili per la somministrazione di peptidi antimicrobici umani (CAMP) chimicamente modificati: verso l’applicazione in vivo Responsabile: Eugenio Notomista (Dip. Biologia, Università di Napoli “Federico II”) Costo: € 42.000 Adottato parzialmente da: Dompè Farmaceutici (€ 10.000), Delegazione FFC di Montescaglioso Matera (€ 8.000), Delegazione FFC di Foggia (€ 8.000), Delegazione FFC di Cerea Il Sorriso di Jenny (€ 8.000), Adottabile per € 8.000 FFC#12/2013 Sviluppo preclinico del peptide antimicrobico M33 e inizio delle procedure regolatorie per la sperimentazione nell’uomo Responsabile: Alessandro Pini (Dip. di Biotecnologie Mediche, Università di Siena) Costo: € 90.000 Adottabile FFC#13/2013 Veicolazione con niosomi della lattoferrina: effetto sulla riduzione dell’infiammazione e dell’infezione in epiteli respiratori affetti da fibrosi cistica Responsabile: Francesca Berlutti (Dip. Salute Pubblica e Malattie infettive, Università “La Sapienza”, Roma) Costo: € 47.000 Adottato totalmente da: Delegazioni FFC di Palermo, Vittoria- Ragusa e Catania 2 106 FFC#14/2013 Rilevanza fisiopatologica dei glicosaminoglicani nelle infezioni croniche da Pseudomonas aeruginosa e validazione di nuovi approcci terapeutici per modularne l’infiammazione e il danneggiamento del tessuto polmonare Responsabile: Cristina Cigana (Infections and Cystic Fibrosis Unit, HSR, Milano) Costo: € 80.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Milano FFC#15/2013 Effetti dell’acido lipoico sulla regolazione della proteostasi per il controllo dell’infiammazione in fibrosi cistica Responsabile: Daniela De Stefano (I.E.R.F.C. - Fondazione ONLUS c/o HSR, Milano) Costo: € 43.000 Adottato parzialmente da: LIFC Associazione Lucana Onlus (€ 15.000) Adottabile per € 28.000 FFC#16/2013 Fosfodiesterasi tipo-4 (PDE4) e recettori β2 adrenergici come potenziali bersagli farmacologici per ridurre l’infiltrazione neutrofilica e il danno polmonare nella fibrosi cistica. Studi preclinici e identificazione di biomarcatori di efficacia Responsabile: Virgilio Evangelista (Dip. di Farmacologia Cellulare e Traslazionale, Cons. Mario Negri Sud, Chieti) Costo: € 90.000 Adottato parzialmente da: LIFC con Associazioni Regionali per Campagna Nazionale FFC 2013 (€ 65.000), Delegazione FFC di Lecce (€ 10.000) Adottabile per € 15.000. FFC#17/2013 Studio pre-clinico di un nuovo approccio immunoterapeutico basato sulla somministrazione aerosolica di liposomi asimmetrici per potenziare la risposta immunitaria microbicida Responsabile: Maurizio Fraziano (Dip. di Biologia, Università “Tor Vergata”, Roma) Costo: € 50.000 Adottabile FFC#18/2013 Sviluppo di un modello di topo con fibrosi cistica, transgenico per IL-8/NF-KB, per il monitoraggio in vivo e a lungo termine della risposta infiammatoria indotta da batteri trattati e non con azitromicina Responsabile: Maria M. Lleò (Dip. di Patologia e Diagnostica, Sez. Microbiologia, Università di Verona) Costo: € 52.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Belluno con i Rocciatori di Fonzaso FFC#19/2013 Il ruolo dell’endotelio vascolare nell’infiammazione della fibrosi cistica Responsabile: Mario Romano (Dip. Scienze Sperimentali e Cliniche, Lab. Medicina Molecolare, Università “G. D’Annunzio”, Chieti-Pescara) Costo: € 62.000 Adottato parzialmente da: Delegazione FFC di Pavia (€ 10.000), riservato Donatori numero solidale 2013 (€ 10.000), Gruppo di Sostegno FFC di Isili - Cagliari (€ 8.000) Adottabile per € 34.000 FFC#20/2013 Potenziale anti-infiammatorio e anti-fungino di inibitori del metabolismo degli sfingolipidi in Fibrosi Cistica Responsabile: Paola Signorelli (Dip. di Scienze della Salute, Facoltà di Medicina, Università di Milano) Costo: € 105.000 Adottato totalmente da: Fondazione Bruno Maria Zaini FFC#21/2013 Implicazioni cliniche della storia naturale dei deficit di secrezione e sensibilità insulinica in fibrosi cistica Responsabile: Alberto Battezzati (International Center for the Assessment of Nutritional Status (ICANS) - DeFENS Università di Milano) Costo: € 95.000 Adottabile FFC#22/2013 Fare o non fare lo screening del portatore sano del gene per la fibrosi cistica? La voce dei cittadini e della comunità scientifica Responsabile: Paola Mosconi (Ist. di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” Laboratory for medical research and consumer involvement) Costo: € 55.000 Adottato parzialmente da: Latteria Montello SpA (€ 10.000) Adottabile per € 45.000 FFC#23/2013 L’utilizzo della TAC torace nel monitoraggio dei pazienti pediatrici affetti da Fibrosi Cistica influenza l’approccio clinico e terapeutico? Responsabile: Harm Tiddens (Erasmus Medical Centre, Sophia Children’s hospital, Department of Paediatric Pulmonology and Department of Radiology, Rotterdam) Costo: € 30.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC di Pesaro (€ 20.000), Audemars Piguet (€ 10.000) Servizi alla Ricerca (Facilities) 2012-2014 Servizio “CFaCore” (Cystic Fibrosis Animal Core Facilty) Responsabile: Alessandra Bragonzi (Istituto di Ricerca San Raffaele, Milano) Costo: € 512.000 Adottato parzialmente da: Patrizio Pignato lascito testamentario (€ 50.000), Novartis Farma SpA (€ 10.670), Delegazione FFC di Pavia (€ 10.000), Delegazione FFC di Marsala Trapani (€ 8.000), Delegazione FFC di Villa D’Almè Bergamo (€ 12.000), Loris Camprini con il libro “Un milione di chilometri in moto” (€ 10.000), LIFC Associazione FC Sardegna (€ 8.000), Fashionart Concept (€ 10.000), Residuo non utilizzato adozioni progetti 2009-2010 (€ 135.006) Servizio “QuantiGENE” (Quantificazione dell’espressione genica) Responsabile: Giulio Cabrini (Laboratorio Patologia Molecolare, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, Verona) Costo: € 30.000 Adottato totalmente da: Delegazione FFC della Valpolicella Verona Servizio “Colture Primarie” Responsabile: Luis Galietta (Laboratorio Genetica Molecolare, Istituto “G. Gaslini”, Genova) Costo: € 210.000 Adottato totalmente da: Omnia Media Srl con Formula Run Cup 2011 (€ 15.000), Sapore di Sale 2011 (€ 13.000), Cinzia Scambi (€ 8.000), Donatori iniziativa di Natale (€ 9.605), Philip Watch-Morellato & Sector Group (€ 40.000), LIFC Associazione Abruzzo Onlus e Associazione “Sport per la Vita” Roseto degli Abruzzi (€ 13.000), LIFC Associazione Siciliana Onlus (€ 30.000), Sorgente in Lavoro SpA (€ 10.000), Sant Luis Calzature Srl (€ 20.000), Delegazione FFC di Lucca (€ 14.465), Gruppo di Sostegno FFC di Palermo (€ 10.000), Delegazione FFC di Genova (€ 26.930) CFDB Cystic Fibrosis Data Base Responsabile: Roberto Buzzetti Costo: € 50.000 Adottato parzialmente da: LIFC con Associazioni Regionali per Campagna Nazionale FFC 2012 (€ 24.000) 107 Presso Ospedale Maggiore B.go Trento P.le A. Stefani, 1 - 37126 Verona Presidenza e Segreteria Tel. 045 8123438 – fax 045 8123568 e-mail: [email protected] Codice fiscale 93100600233 Consiglio di Amministrazione Presidente: Vittoriano Faganelli Consiglieri: Eugenio Bertolotti Andrea Bolla Luigi Bozzini Sandro Caffi Paolo Del Debbio Giuseppe Ferrari Annamaria Giunta Matteo Marzotto Gianni Mastella Michele Romano Luciano Vettore Direzione Scientifica Direttore Scientifico: Gianni Mastella Tel. 045 8123567 e-mail: [email protected] Comitato di Consulenza Scientifica Presidente: Lucio Luzzatto Consulenti: Giorgio Berton Paola Bruni Roberto Buzzetti Per donazioni: In copertina/Front cover Antonio Cao e Gerd Döring nell’illustrazione di Giancarlo Zucconelli (ZUC) Antonio Cao and Gerd Döring illustration of Giancarlo Zucconelli (ZUC) Si ringrazia per l’ospitalità Redazione: Gianni Mastella, Graziella Borgo, Tecla Zarantonello, Federica Lavarini Grafica ed impaginazione: Ada Frapporti Stampa: Tipolitografia Artigiana snc San Giovanni Lupatoto (VR) Stampato il 18 novembre 2013 copertina13.indd 2 • SWIFT-BIC code (per pagamenti dall’estero) UNCRITM1N58 • Bonifico Unicredit Banca: IBAN IT 47 A 02008 11718 000102065518 • Bonifico Banco Popolare di Verona: IBAN IT 92 H 05034 11708 000000048829 • On-line sul sito: www.fibrosicisticaricerca.it • 5 x mille dell’IRPEF Le donazioni sono deducibili fino al 10% del reddito complessivo e comunque non oltre 70.000 euro/anno (art. 14 legge n. 80/2005) www.fibrosicisticaricerca.it Certificazione IID 2008/10 Aderiamo agli standard della Carta della Donazione 13-11-2013 20:10:15 “Nella ricerca FC ci sono molti sogni alcuni dei quali oggi cominciano ad uscire dalla nebulosità del sogno diventando qualcosa di più palpabile” Antonio Cao “Lavorando per FFC ho constatato che in Italia ci sono molti ricercatori estremamente dedicati alla lotta contro la fibrosi cistica e decisi a fare la differenza” Gerd Döring XI CONVENTION D’AUTUNNO DEI RICERCATORI IN FIBROSI CISTICA Convention of Investigators in Cystic Fibrosis Verona, 28-30 Novembre 2013 In collaborazione con Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona copertina13.indd 1 13-11-2013 20:10:04