Psicopatologia


L’ accostamento dei fenomeni
psicopatologici consente la costruzione
delle sindromi
Va precisato che la descrizione
disarticolata delle funzioni psichiche è
artificiosa perché le varie funzioni sono
sempre correlate fra di loro.
La coscienza
Si può definire come la consapevolezza di se stessi e del mondo
esterno
Si hanno disturbi dello stato di coscienza e disturbi della
coscienza dell’io
I primi sono:
turbe della lucidità come il torpore , il sopore, precoma , coma
stato confusionale, stato oniroide
I disturbi della coscienza dell’io sono costituiti dalla
depersonalizzazione
La percezione
E’ un’attività psichica che integra le informazioni provenienti
dall’ esterno attraverso gli organi di senso con l’esperienza
appresa consentendo così di conoscere in mondo circostante.
Le percezioni possono essere alterate nella loro intensità (iper o
ipoestesia), nella loro qualità (gli oggetti possono cambiare di
volume,colore, collocazione nello spazio), ma quello su cui ci
soffermeremo maggiormente riguarda il loro falsamento
consistente nella produzione di illusioni, allucinazioni, allucinosi.
Nelle illusioni la realtà viene percepita in modo distorto: questo
può succedere per disattenzione o per eccesso di fantasia o per
motivazioni affettive.
Le allucinazioni invece, sono “percezioni senza oggetto” e a
seconda dell’organo sensoriale interessato si possono
suddividere in: visive,uditive, olfattive , gustative, somatiche.
Nelle allucinosi , a differenza di quanto avviene nelle
allucinazioni ,il soggetto riconosce il fenomeno dispercettivo
come patologico.
La memoria
E’ un’attività psichica che consente di fissare,conservare e rievocare
informazioni e esperienze acquisite dall’ambiente interno e esterno.
I disturbi della memoria si possono distinguere in qualitativi e
quantitativi.
Disturbi qualitativi:
- allomnesie : rappresentano distorsioni di ricordi (per esempio in
chiave pessimistica nei depressi)
-pseudomnesie: come i falsi riconoscimenti che si hanno nel déjà vu e
i falsi ricordi che vanno a colmare lacune mnesiche (un esempio tipico
è la confabulazione)
Disturbi quantitativi:
-ipermnesia :aumento delle capacità mnemoniche
-ipomnesia :diminuzione delle capacità mnemoniche
-amnesia: difetto della memoria generalmente circoscritto ad un
particolare periodo di tempo e legato ad un evento traumatico
Può essere anterograda se riguarda avvenimenti avvenuti dopo
l’evento traumatico e retrograda se riguarda avvenimenti verificatisi
prima del trauma.
L’attenzione
E’ una funzione psichica che indirizza la coscienza su
particolari contenuti sia interni che esterni al
soggetto.
Si possono avere anomalie per difetto o per eccesso .
Per difetto:
-disattenzione o ipopressia come si può avere ,per
esempio, in caso di sonnolenza, noia, disinteresse ma
anche negli stati di ebbrezza e in quelli confusionali,
nelle insufficienze mentali , negli stati melanconici e
schizofrenici (qui è meglio parlare di distraibilità)
Per eccesso:
-iperpressia si può aver nel caso di intossicazioni e
ipomania
L’ideazione
E’ un’attivita’ della psiche che per mezzo di idee permette di valutare la realtà e di formulare
dei giudizi basandosi sulla logica, l’affettività ,la creatività.
Si possono riscontrare disturbi della forma e del contenuto
Disturbi della forma:
-accelerazione delle idee fino a”fuga delle idee” ,le idee si succedono molto rapidamente e con
associazioni superficiali tipicamente negli stati di eccitamento maniacale
-rallentamento delle idee fino all’”arresto psicomotorio”,come si può avere per esempio nelle
gravi depressioni e nella schizofrenia catatonica, il flusso delle idee è impoverito e rallentato
spesso associato a inerzia dell’attività motoria e della mimica
Disturbi del contenuto:
Delirio: il delirio si può definire secondo Jaspers come un giudizio patologicamente falsato , è
caratterizzato dall’assoluta certezza soggettiva incorreggibile di fronte ad ogni confutazione
logica.
Al delirio può accompagnarsi uno stato di coscienza alterato come si verifica per esempio in
caso di dismetabolismi, febbre, intossicazioni ma può anche accompagnarsi uno stato di
coscienza vigile (delirio lucido )
Tematiche deliranti
deliri di persecuzione: il paziente è convinto di essere oggetto di ostilità da
parte dell’ambiente circostante , rientrano in questa tipologia il delirio di
riferimento, di nocumento, di persecuzione propriamente detto, di
influenzamento, di veneficio, di rivendicazione
deliri di trasformazione : il paziente è convinto di assistere a modificazioni
di se stesso o dell’ambiente circostante, rientrano in questa tipologia il
delirio di trasformazione cosmica, quello palignostico, metempsicosico,
zooantropico ,ipocondriaco e nichilistico
delirio mistico
deliri depressivi: colpa, autoaccusa, ipocondriaco, rovina, nichilistico
deliri di grandezza: erotomane, megalomanico, di potenza, genealogico
delirio di gelosia
L’intelligenza
L’intelligenza si può definire come la capacità di risolvere i problemi.
La psicopatologia dell’intelligenza si occupa principalmente della
diminuzione quantitativa di questa capacità.
Si distinguono:
sindromi deficitarie
disturbi intellettivi
Nelle sindromi deficitarie si ha un deficit dell’intelligenza dipendente da
un mancato sviluppo (oligofrenie) o da decadimento di funzioni
intellettive in precedenza integre (demenze)
Mentre i disturbi intellettivi accompagnano gli stati confusionali o
determinate condizioni psicopatologiche di tipo “funzionale” (es. stati
depressivi)
L’affettività
-
L’affettività e’ una sfera dello psichismo che riconosce
diversi fenomeni come
i sentimenti (es.l’amore, l’odio)
le sensazioni (es il dolore)
le emozioni (es.la paura , la gioia, la fobia, l’ansia)
l’umore
Quest’ultimo è stato definito da Lersch come “la
tonalità ,il colorito affettivo vitale che condiziona
permanentemente in un modo o in un altro la nostra
esistenza “
Le alterazioni dell’umore sono:
-umore depressivo o depressione : consiste nell’abbassamento del
tono dell’umore con tristezza, abbattimento, pessimismo ,
malessere corporeo diffuso, facile faticabilità.
-esaltazione maniacale : consiste in un innalzamento del tono
dell’umore con euforia, accelerazione identica, logorrea,
eccitamento psicomotorio.
-umore irritabile: consiste nell’abbassamento della soglia emotiva
con risposta abnorme rispetto allo stimolo
-labilità affettiva: consiste nella marcata instabilità del tono
dell’umore (oscillazione repentina dalla gioia alla tristezza in
risposta a stimoli inadeguati)
Fobia
La fobia è una condizione di timore o
paura immotivata per situazioni,
oggetti, azioni.
Le fobie vengono denominate a
seconda dell’oggetto o della situazione
che le caratterizza:
agorafobia (paura degli spazi aperti),
claustrofobia (paura degli spazi chiusi),
patofobia (fobia delle malattie),
ereutofobia (paura di arrossire) ecc.
Ansia
L’ansia è uno stato d’inquietudine, di attesa
affannosa, di pericolo imminente e
indefinibile. Mentre la paura è una risposta
emozionale ad una minaccia reale (o che
viene riconosciuta come tale dall’individuo) ,
l’ansia è priva di un oggetto scatenante o
meglio, questo non viene chiaramente
riconosciuto dall’individuo. All’esperienza
emozionale soggettiva dell’ansia si associa un
corteo di sintomi neurovegetativi (tachicardia,
ipertensione, sudorazione, tremori, ecc.) che
esacerbano la turba affettiva.
La volontà
Si può definire come un atto
decisionale riguardo a tendenze
contrapposte, influenzato da
valutazioni di ordine affettivo e
cognitivo, con la consapevolezza
soggettiva della scelta.
Rientrano nei disturbi ascrivibili alla sfera della volontà i seguenti:
-abulia: inibizione della volontà (es.il paziente è incapace di prendere decisioni)
-impulsività:caratterizzata da azioni improvvise, tumultuose, non mediate dalla
riflessione
le forme più frequenti sono:
piromania(impulso ad appiccare il fuoco)
cleptomania (impulso a rubare)
fughe impulsive
dipsomania (impulso a bere smodate quantità di alcolici)
gioco d’azzardo
-attivazione psicomotoria: dall’irrequietezza all’eccitamento maniacale
- inibizione psicomotoria: dal rallentamento all’arresto psicomotorio
-stereotipie: atteggiamenti, posizioni, azioni, espressioni verbali ripetute
iterativamente sempre con gli stessi aspetti fenomenici per lunghi periodi di
tempo , non adeguati alle circostanze
-manierismi: caricature di atteggiamenti normali ,tuttavia adeguati alle circostanze
-negativismo:può essere attivo o passivo.Nel primo caso il soggetto compie azioni
contrarie a quelle richieste, nel secondo vi è opposizione e resistenza
all’esecuzione di qualsiasi atto richiesto
-automatismo:esecuzione passiva di comandi e suggerimenti anche illogici(compresi
ecoprassia, ecolalia, ecomimia)
Scarica

Psicopatologia