ANNO I - n. 4 - AGOSTO 2005 Un nuovo testo unico per la promozione turistica trentina Novità ed integrazioni alla legge sulla promozione turistica (l.p. 8/2002) Pag. 1 Pag. 2 La spesa media pro capite degli ospiti invernali Pag. 3 Un nuovo “testo unico” per la promozione turistica trentina Il Disegno di legge approvato dal Consiglio provinciale nelle sue ultime sedute prima della pausa estiva, deriva da una proposta che la Giunta provinciale, su mio input, aveva approvato già nell’autunno 2004: un provvedimento che si propone alcuni obiettivi fondamentali che voglio richiamare. Anzitutto, rinforzare l’impianto - per certi versi molto innovativo - della riforma in senso privatistico dell’organizzazione della nostra promozione turistica, delineata con la legge provinciale 8/2002; legge che tuttavia necessitava di alcuni correttivi non marginali per rinforzarne l’efficacia. Il secondo scopo che ci siamo prefissi è paragonabile ad un procedimento di “ottimizzazione” dell’insieme degli strumenti legislativi di settore: attraverso l’approvazione dell’Aula, è stato infatti riconosciuto al provvedimento in esame il ruolo di “testo unico” della promozione turistica. Ad essere regolamentata da questo nuovo provvedimento non sarà – quindi – soltanto l’attività delle nuove APT e della Trentino Spa: la legge sarà riferimento valido (ed unico) per l’intero comparto della promozione turistica. INSERTO | agosto 2005 Essa raccoglie infatti gli indirizzi per la programmazione turistico-territoriale dei Comuni, le disposizioni che riguardano il mondo del volontariato ed il sistema delle Pro-Loco nonché i meccanismi di intervento per il sostegno strutturato di iniziative di carattere turistico, sportivo e culturale in grado di sostenere l’immagine e l’offerta del Trentino sui mercati turistici. Il testo, inoltre, fa proprie una serie di proposte contenute in tre distinti disegni di legge presentati da altre forze politiche, recependone gli aspetti ritenuti più coerenti ed in sintonia con l’impianto generale della legge. Oltre ad introdurre più di un elemento di novità, la proposta sancisce in particolare la centralità del Turismo non solo per lo sviluppo economico del Trentino, ma anche per il progresso sociale della nostra terra, decretandone in questo modo il ruolo di componente strategica della vita della comunità trentina. Si tratta quindi di novità importanti, qualificanti. Per questo motivo non mi sono trovato d’accordo con quelle forze politiche che hanno definito, nel corso del dibattito, di scarsa rilevanza le innovazioni introdotte: anche se su un tema fondamentale – quello del finanziamento attraverso il cosiddetto “fondo del turismo” – le scelte devono intendersi, per volontà della Giunta, rinviate ad un momento successivo (in occasione della formazione del bilancio 2006), che ci si augura possa essere gravato da minori criticità interne ed internazionali. |1| Devo peraltro dire che su questo fondante tema il Trentino turistico ed economico non ha indicato una direzione univoca, anzi, nel dibattito sono emerse posizioni spesso contrastanti, se non conflittuali (segno, probabilmente, di una non ancor ben raggiunta maturità sull’argomento). In conclusione possiamo esprimere una complessiva soddisfazione per la proposta unitaria, che con il contributo di diverse forze politiche è stato possibile delineare e che l’Aula – a conclusione d’un lungo esame e d’un positivo confronto – ha approvato. Con questa legge il Consiglio provinciale affida alla comunità trentina uno strumento meglio in grado di dare gambe alla revisione in senso privatistico della promozione turistica, in attesa che i territori acquisiscano la piena consapevolezza del ruolo cui il Legislatore li ha chiamati con la riforma e sappiano assumere una posizione da protagonisti per la valorizzazione del Trentino turistico. Tiziano Mellarini Assessore all’agricoltura, commercio e turismo Novità ed integrazioni alla legge sulla promozione turistica (L.p. 8/2002) La legge provinciale 29 luglio 2005 n. 13, approvata nella seduta del 22 luglio scorso dal Consiglio provinciale, introduce diverse modifiche alla l.p. 8/2002 con la finalità principale di accorpare organicamente in un unico testo di legge le parti della l.p. 21/1986 sopravvissute alla riforma (cogliendo l’occasione per delegificarne, ove possibile, la disciplina) e consentendo pertanto la definitiva abrogazione della vecchia legge. Questo vale in particolare per la disciplina della commissione tecnica per il turismo, per il volontariato rappresentato dalle associazioni Pro Loco e per il finanziamento delle iniziative di rilevanza turistica provinciale. Ecco le novità più importanti introdotte nella legge da poco varata che, va ricordato, sintetizza quattro disegni di legge (il n. 61 di iniziativa del gruppo consiliare Forza Italia, il n. 78 - proponente consigliere Bombarda, il n. 81 di iniziativa dell’Assessore Mellarini ed il n. 100 - proponenti consiglieri Amistadi e Casagranda). o |2| Il nuovo articolo 1 della l.p. 8/2002 riconosce la centralità del turismo non solo per l’economia provinciale ma anche per la crescita sociale e culturale del Trentino. Gli obiettivi fissati in legge dovranno inoltre informare l’attività della Provincia che, in particolare, potrà privilegiare le iniziative rispondenti a tali obiettivi in sede di determinazione dei criteri di finanziamento delle singole leggi provinciali interessanti la materia del turismo. o Attraverso una diversa definizione del “progetto d’ambito”, cui dovrà informarsi l'attività di promozione delle aziende per il turismo, è stato assegnato ai Comuni un ruolo peculiare nell'attività di programmazione turistica e di sviluppo territoriale. o Con riguardo alla promozione del Trentino è stato rinsaldato il legame tra la Trentino S.p.a. e la Provincia Autonoma di Trento prevedendo che l’Assessore competente in materia di turismo possa essere nominato dalla Provincia come componente del consiglio di amministrazione della società medesima. Inoltre, è stata esplicitata la possibilità per i privati di entrare nel capitale sociale di Trentino S.p.a.. o Nel recuperare le norme ancora attuali della l.p. 21/1986 si sono introdotti importanti elementi di novità quali: il riconoscimento delle Associazioni Pro Loco quali associazioni di volontariato che concorrono alla valorizzazione del territorio, delle sue risorse e dei suoi prodotti (rappresentando, nella programmazione e nel coordinamento di tale attività, i soggetti di riferimento dei Comuni) e quali associazioni di promozione sociale nell’ottica della concessione dei benefici previsti dalla L. 383/2000; INSERTO | agosto 2005 - − − il riconoscimento dell’attività svolta dai Consorzi di Associazioni Pro Loco nei territori ove non opera la nuova Azienda per il turismo - e, limitatamente a quella sussidiaria alle singole associazioni, anche all’interno degli ambiti turistici - oltre alla previsione della possibilità per le categorie economiche e le amministrazioni comunali di essere rappresentate nei consorzi; la possibilità di concedere anche in via pluriennale i finanziamenti provinciali destinati a sostenere le iniziative (di tipo culturale, sportivo, turistico) che concorrono alla promozione turistica, organizzate dentro e fuori provincia da soggetti diversi dalle nuove Aziende per il turismo, dalle Associazioni Pro Loco e dai loro Consorzi (ex articolo 71 della l.p. 21/1986). La spesa media pro capite degli ospiti invernali Negli ultimi 5 anni, la spesa media giornaliera dell’ospite invernale in Trentino è cresciuta del 12 per cento in termini reali, attestandosi a 109,31 euro; a parità di sistemazione alberghiera, gli ospiti dell’Europa occidentale (ex UE a 15 membri) spendono di più rispetto agli italiani (150 euro contro 132,60 euro), mentre sono leggermente inferiori (127,60 euro) le spese degli ospiti dell’Est europeo. I giovani con meno di 35 anni sono i clienti più appetibili perché “consumano” in sport ed attività ricreative. Dal 2000 all’ultima stagione 2004/2005, le giornate vacanza trascorse sulla neve sono cresciute del 21,6 per cento ed il “fatturato” complessivo del Pianeta Neve è stimabile in 1 miliardo 185 milioni di Euro: una quota considerevole dell’intera ricchezza “prodotta” nella nostra provincia nel 2005. Questi i risultati più significativi di un’indagine condotta - a distanza di cinque anni dall’ultima analoga rilevazione - dal Servizio Statistica in collaborazione con l’Assessorato al Turismo della Provincia Autonoma di Trento ed illustrati nel mese di giugno alla Stampa ed ai Direttori delle A.P.T. d’ambito, all’Istituto agrario di San Michele all’Adige dall’Assessore all’agricoltura, commercio e turismo Tiziano Mellarini e dal Dirigente del Servizio Statistica Lorenzo Ziglio. L’indagine è stata condotta catalogando comportamenti e consumi di 1.892 turisti ospiti di hotel e strutture extralberghiere del Trentino (per almeno tre giornate) durante l’ultima stagione invernale 2004/2005. Si tratta d’uno studio condotto direttamente sul territorio ed articolato in 632 interviste a “nuclei turistici”: un lavoro rappresentativo dei mutamenti e dei nuovi orientamenti della domanda e delle aspettative di quanti scelgono il Pianeta Neve. Un prezioso strumento di lavoro al quale sarà possibile rapportarsi nel delineare strategie ed interventi futuri. Vediamo nel dettaglio le indicazioni più significative scaturite dalla ricerca, operando il confronto con la rilevazione 1999/2000: le parentesi, quindi, racchiudono sempre il dato relativo a cinque anni fa in modo da consentire l’immediata comparazione. Il totale spesa pro capite giornaliera di 109,31 euro viene così segmentato: 30 per cento (34 per cento) dell’importo per pernottamento, 23 per cento (25 per cento) sport invernali e acquisto skipass, 11 per cento (10 per cento) acquisti in ristoranti e bar, 10 per cento (11 per cento) altre spese, 9 per cento (6 per cento) acquisto di capi d’abbigliamento, 8 per cento (9 per cento) acquisto di generi alimentari, 5 per cento (2 per cento) cura della persona, 4 per cento (3 per cento) shopping generico. Quanto si spende Il dato più significativo contenuto in questa edizione dell’indagine è indubbiamente quello relativo alla spesa media giornaliera pro capite, che si attesta sui 109,31 euro (97,48 euro) per ogni turista: con un incremento di dodici punti percentuali. Anche tra il 1995 ed il 2000 questo indice aveva testimoniato una crescita: fu allora del 26,7 per cento, dopo quella tra il 1990 ed il 1995 era a sua volta stata del 3,9 per cento. Un’ulteriore dimostrazione del trend estremamente positivo e graduale nell’evoluzione dell’offerta invernale, “prodotto forte” sul quale si è investito molto e che ha visto corrispondere, all’incremento delle tecnologie ed alla modernizzazione dell’offerta, un’oggettiva progressione dell’incidenza economica al punto da poter considerare l’offerta sci una sorta di locomotiva al traino dell’offerta montagna nel suo insieme. INSERTO | agosto 2005 |3| I flussi turistici sono passati da 1,7 milioni ospiti per 9 milioni 519 mila giornate vacanza della stagione 1999/2000 ad 1 milione 943 mila arrivi per 10 milioni 844 mila giornate vacanza del 2003-2004; bilancio “ricalcato” nella stagione chiusa a metà aprile con 10 milioni 690 mila giornate vacanza. di Per cosa e come si spende Qualche interessante rimescolamento di carte nell’analizzare l’articolazione della spesa media giornaliera pro capite e l’incidenza delle diverse voci (vitto e alloggio, sport, divertimento, sanità, igiene e bellezza, shopping e abbigliamento) nella definizione della stessa spesa complessiva. Sempre rispetto a cinque anni or sono, si spende di più per benessere e cura della persona, acquisto di articoli sportivi e capi d’abbigliamento, per lo shopping generico; si spende invece meno per l’acquisto di generi alimentari e per i servizi quali cultura, divertimento e svago. Scia o “surfa” con lo snowboard il 68 per cento dei turisti italiani e stranieri che scelgono il Trentino d’inverno, ma sono ricercate anche le altre discipline come fondo, escursioni. un turista su cinque è motivato da altre opportunità come relax, cultura, affari. Alberghi e seconde case Resta al primo posto come voce di spesa il pernottamento, che assorbe il 30 per cento del valore della spesa media giornaliera che è arrivata ad una media di 137,37 euro negli hotel a 3 e 4 stelle e di 128,57 euro per quelli ad 1 e 2 stelle. La spesa media dei turisti che alloggiano negli hotel delle prime categorie (1 e 2 stelle), nell’arco di cinque anni è cresciuta del 20,1per cento e si sta avvicinando a quella dell’ospite turista delle categorie 3 e 4 stelle: si può affermare – alla luce di queste indicazioni – che l’organizzazione dell’ospitalità del Trentino si è qualificata, e di molto, in questi ultimi anni, ed il sistema d’offerta è in grado di fornire risposta all’evoluzione della domanda di servizi, cresciuta qualitativamente. Da ricordare, a questo proposito, che su un patrimonio totale di circa 90mila posti letto alberghieri, oltre 75mila sono censiti negli esercizi a 3 e 4 stelle. La spesa di quanti preferiscono la sistemazione in esercizi complementari ed extra-alberghieri si è praticamente omogeneizzata e varia dagli 86,37 euro al giorno degli alloggi privati agli 82,35 euro delle seconde case, 89,60 nei campeggi, 89,09 euro degli altri esercizi. |4| Italiani e stranieri Guardando alle fasce d’età, si ha una conferma dell’appeal che il Trentino pianeta Neve esercita soprattutto fra i giovani: la maggiore capacità di spesa media giornaliera, ossia 133,59 euro, si registra infatti fra gi ospiti con meno di 35 anni che risultano spendere il 27 per cento in più rispetto agli ospiti fra i 36 ed i 55 anni, ed il 30 per cento in più di quelli “over 55”. Su questa “punta” di 133,59 euro pro capite al giorno, la voce “albergo” incide, nelle tre fasce d’età citate, in percentuale analoga attorno al 46 per cento: ma è interessante notare la differenza di ben quaranta punti percentuali in più riferibili all’acquisto sul territorio di beni e servizi assimilabili alle categorie sport, attività ricreative, abbigliamento e articoli sportivi. Un futuro della montagna sembra quindi all’insegna dei giovani. Conclusioni Gli effetti macro-economici offrono diversi spunti di riflessione, partendo dalla constatazione dell’incidenza economica delle attività turistiche dirette e di quelle al comparto comunque riferibili. Un settore che coinvolge oltre 30mila addetti, è stato percorso da profonda innovazione e modernizzazione – soprattutto per quanto riguarda l’offerta sci – che si sono dimostrare strategie e scelte vincenti; opportunità sostenute all’Ente Pubblico attraverso contribuzioni ampiamente “riscontrate” nelle ricadute diffuse sull’intero tessuto socio-economico della nostra provincia. Un turismo che non è quindi affare di pochi, bensì punta di diamante, vero volano per la crescita e lo sviluppo del Trentino. Tenendo conto dell’incremento dei flussi e della spesa media giornaliera pro capite, si può considerare come il fatturato complessivo del turismo invernale trentino sia cresciuto di 35,1 punti percentuali negli ultimi cinque anni: ed una prudente proiezione lo fa ammontare ad 1 miliardo 174 milioni di euro nella recente stagione dello sci. Altrettanto prudentemente si può considerare che il rapporto fra il “fatturato invernale” ed il PIL Trentino 2005 è dell’8,3 per cento, mentre nel 2000 era del 5,7 per cento. INSERTO | agosto 2005