ASSOCIAZIONE UROLOGICA PER LA CALCOLOSI URINARIA – CLUB LITIASI URINARIA SOCIETA’ ITALIANA DI MEDICINA GENERALE Perugia 21 aprile 2012 La calcolosi urinaria in Italia: dai dati epidemiologici alle problematiche attuali nella gestione pratica del MMG L’epidemiologia Fabrizio Germini Epidemiologia INTRINSECI ETA’ SESSO RAZZA EREDITARIETA’ ESTRINSECI DIETA APPORTO IDRICO CLIMA ATTIVITA’ LAVORATIVA FARMACI PATOLOGIE SPECIFICHE È poco comune prima dei 20 anni Picco d’incidenza tra 4°-6° decade di vita Nelle donne si osserva un andamento bimodale: 2° picco di incidenza 6°decade menopausa J Urol 2002;168:1923–1927 La calcolosi urinaria in Italia: dai dati epidemiologici alle problematiche attuali nella gestione pratica del MMG Contesto ed epidemiologia • La prevalenza della nefrolitiasi, in ambito mondiale, è estremamente variabile in funzione di dieta, stile di vita, condizioni socio-economiche ed ambientali, registrando percentuali dell’1-5% dei Paesi asiatici al 20,1% dell’Arabia Saudita. • Recentemente è stata rilevata una tendenza all'aumento della prevalenza soprattutto nei Paesi industrializzati, probabilmente per una più elevata assunzione di proteine con la dieta. • Si stima che circa il 10% della popolazione abbia avuto nel corso della propria vita un episodio di calcolosi urinaria. La calcolosi urinaria in Italia: dai dati epidemiologici alle problematiche attuali nella gestione pratica del MMG Contesto ed epidemiologia In Italia Dati di prevalenza ISTAT • Calcolosi del fegato o delle vie biliari/calcolosi renale – 1994: 1,7% – 2005: 2% • I ricoveri ospedalieri registrano un trend in aumento • Per il tipo di rilevazione, i dati ISTAT sottostimano la prevalenza della nefrolitiasi, mentre danno indicazioni più accurate per i dati che riguardano le prestazioni ospedaliere. Uno studio epidemiologico, condotto in una cittadina del milanese, ha osservato valori di prevalenza in aumento dal 1986 al 1998; dal 6.8 al 10.1% negli uomini e dal 4.9 al 5.8% nelle donne. (Trinchieri et al, 1999) Studio sulla nefrolitiasi nel setting delle cure primarie italiane Campo S*, Pasqua A**, Simonetti M**, Mazzaglia G**. SIMG 2011; 2:1-5 * Area Urologica, Società Italiana di Medicina Generale (SIMG); ** Istituto di Ricerca HS Health Search/CSD LPD (HS) L'estrazione dei dati è stata effettuata nel gennaio 2010 sulla popolazione dei migliori 500 medici HS, attiva al 31/12/2008. Dallo studio si evince che nella popolazione italiana la prevalenza della nefrolitiasi è del 6,5% (M 6,9% versus F 6,1%; rapporto M:F è 1,13:1) Urina ed apparato urinario • La capacità dell’urina di solubilizzare l’Oca è da 7 a 11 volte maggiore di quello dell’acqua • La precipitazione dei sali avviene quando la soluzione diventa sovrasatura • Le condizioni degli organi urinari possono promuovere la litogenesi (Stasi, malformazioni, ecc.) • Il ruolo del biofilm Modificatori dei cristalli Inibitori • • • • • • Citrato Magnesio Nefrocalcina Pirofosfato Uropontina Pr. Tamm Harsfall • Glucosamminoglicani Complessanti Citrato Magnesio Promotori Ossalato Urati Fosfati Pr. Tamm Harsfall Glucosamminoglicani Epidemiologia della nefrolitiasi • 60-80% ossalato di calcio (Oca) • 10-20% acido urico (Aur) • 2-20% di struvite e composti (Str) • 1% di cistina (Cis) Eziopatogenesi e classificazione Nefrolitiasi idiopatica 90% Nefrolitiasi secondaria 10% Nefrolitiasi idiopatica Eziopatogenesi e classificazione Multifattoriale •Sovrasaturazione Ipercalciuria •Stili di vita ed alimentari Iperossaluria •Fattori ambientali Iperuricuria •Fattori genetici Ipocitraturia •… Nefrolitiasi idiopatica Ipercalciuria Ipercalciuria Iperossaluria Iperuricuria Ipoossaluria • L’ipercalciuria (> 300 mg/24 h nell’uomo e >250 mg nella donna) è associata alla formazione di calcoli renali • L’intake di calcio è utile per la crescita, l’eutrofismo osseo e per diverse funzioni biologiche • La prevenzione dell’ipercalciuria non deve passare da una ridotta introduzione alimentare Nefrolitiasi idiopatica Ipercalciuria Ipercalciuria Iperossaluria Iperuricuria Ipoossaluria • Il calcio, nell’intestino, si lega all’ossalato per formare un prodotto non assorbibile • Una dieta povera di calcio consente l’assorbimento intestinale di una maggiore quantità di ossalato che poi nel rene può essere responsabile di sovrasaturazione e litogenesi • Un regime dietetico a basso contenuto di calcio può essere un fattore di rischio per la formazione di calcoli (Menon & Resnick, 2002) Nefrolitiasi idiopatica Ipercalciuria Ipercalciuria Iperossaluria Iperuricuria Ipoossaluria Un trial randomizzato a 5 anni ha dimostrato come, in uomini con storia di litiasi da ossalato di calcio, una dieta normocalcica, iposodica, a basso contenuto di proteine animali era più vantaggiosa nel ridurre l’incidenza di litiasi rispetto alla dieta con restrizione calcica Borghi et al., 2002 Iperparatiroidismo primitivo Acidosi tubulare distale Sarcoidosi Immobilizzazione prolungata Tumori maligni M.Paget Ipertiroidismo S. di Cushing Ter. cortisonica Furosemide Intossicazione Da Vit.D Sindrome Milk-alkali Nefrolitiasi idiopatica Ipercalciuria Iperossaluria Iperossaluria Iperuricuria Ipoossaluria L’iperossaluria (Escrezione> 40 mg/die) è un fattore di rischio per l’urolitiasi L’acido ossalico urinario deriva in circa il 20% dall’assorbimento intestinale e in circa l’80% dal metabolismo epatico (Ac. ascorbico e glicina); è filtrato dal glomerulo e secreto dal tubulo prossimale La restrizione dell’assunzione di ossalati • Una restrizione nell’assunzione di ossalato è indicata per i formers di Oca • La Vit. C è un precursore della produzione endogena di ossalati e ne va evitata un’iperassunzione Contenuto in ossalati Alto (>10 mgx pz) Mora selvatica Ribes nero Lamponi Mirtillo Ribes Fichi Fichi secchi, Uvaspina Kiwi Lampone Rabarbaro Zuppa di vegetali Cioccolata Medio (5-10 mg) Mele Alcicocche Banane Ciliegie Mandarino Arancia Pere Pompelmo Prugne Fragole Fegato Pesce Basso (<5mg) Succo di mele Amarena Cocco Uva Mirtillo americano Limone e Arancia Mango Melone Pesche Ananas Pasta, pane, riso Carne http://www.ohf.org/diet.html La litiasi ossalica Alimenti bietole spinaci cacao in polvere cavolfiore sedano carote arance Contenuto in ossalato (mg/100g) 690 676 450 60 50 33 24 Primitiva Tipo I E II Resezione Ileale M. Crohn By-Pass intestinale per obesita’ Nefrolitiasi idiopatica Ipercalciuria Iperuricuria Livelli urinari di acido urico ≥600 mg/die Iperossaluria Iperuricuria Ipocitraturia Kidney Int 1986;30:85–90 • Una dieta ricca di carni porta ad una sovrasaturazione urinaria di acido urico • La sovrasaturazione è favorita da iperuricemia ed uricosuria, pH basso, scarsa assunzione di liquidi • L’acido urico promuove la cristallizzazione dell’ ossalato di calcio, facilitandone la formazione dei nuclei (Menon & Resnick, 2002) Discreti livelli di purine consumare saltuariamente Discreti livelli di purine consumare con moderazione Bassi livelli di purine consumare senza problemi Fegato Asparagi Caffè Rene Vitellone Frutta Timo Pollo Pane Acciughe Brodo Riso Sardine Granchi Pasta Cozze Anatra Formaggi Pancetta affumicata Prosciutto Uova Merluzzo Fagioli, lenticchie Latte e derivati Trota Funghi Zucchero Agnello, capretto Aragoste Vegetali verdi Selvaggina Maiale Tacchino Gamberetti Iperuricemie Gotta S.Lesch-nyhan Glicogenosi Altri Difetti Enz. M.Mieloproliferative Iperuricurie Dieta Ricca Purine Farmaci Uricurici Ipouricemia Renale Disidratazione Diarrea Cronica(Ileostomia,colite Ulc) Clima Caldo) Dieta ricca di purine Gotta Malattie mieloproliferative Malattie linfoproliferative Mieloma multiplo Policitemia secondaria Anemia perniciosa Anemia emolitica Emoglobinopatie Talassemia Deficit parziale della ipoxantinaguanina fosforibosiltrasferasi Deficit completo della ipoxantinaguanina fosforibosiltrasferasi Aumentata attività della fosforibosilpirofosfato sintetasi Ipouricemia renale ereditaria Nefrolitiasi idiopatica Il citrato Ipercalciuria Iperossaluria Iperuricuria Ipocitraruria • Il citrato deriva in parte dall’assorbimento intestinale ed in parte dai processi metabolici • E’ il più importante complessante del calcio nell’urina e ne riduce la concentrazione ionica: inibisce l’aggregazione dei cristalli di ossalato e fosfato di calcio • L’ipocitraturia (escrezione< 320 mg/die) è un fattore di rischio litogeno Nefrolitiasi idiopatica Il citrato Ipercalciuria Iperossaluria Iperuricuria Ipocitraruria • L’ipocitraturia è stata riscontrata nel 15-63% dei pazienti con calcolosi (Menon e Mahele, 1983; Pak,1987) • Un pH alcalino ne favorisce l’attività, mentre l’acidosi metabolica e l’ipopotassemia la ostacolano Dieta iperproteica Acidosi tubulare renale distale Ipokaliemia/ipomagnesiemia Malattie infiammatorie enteriche IRC Terapia tiazidici/acetazolamide IVU Nefrolitiasi idiopatica E poi ancora… Una dieta ricca di sodio è associata ad una maggiore escrezione di calcio nelle urine (Lemann, 2002) Una dieta ricca di proteine animali promuove anche la litiasi ossalica (Giannini et al., 1999) Un incremento del BMI e l’obesità sono correlate con la nefrolitiasi. (Curhan e coll., 1998) Nefrolitiasi Secondaria 10% Eziopatogenesi Iperparatiroidismo primitivo Acidosi tubulare distale Sindrome da immobilizzazione Anomalie anatomiche dell’apparato urinario Iperossaluria primitiva ed enterica Litiasi cistinica Litiasi da infezioni croniche Calcolosi cistinica 1% di tutti i casi di urolitiasi Cistinuria: disordine genetico, autosomico recessivo del trasporto trans-membrana di cistina nell’intestino e nel rene La cistina deriva dalla metionina di cui sono ricche le proteine animali; la diagnosi si pone con cistinuria> 250 mg/die Tutti i tipi di calcolosi cistinica ha alto rischio di recidiva Il dosaggio medio efficace per la tiopronina è risultato pari a 25 mg/kg/die con un range variabile da 14 a 50 mg/kg/Die. Cistinuria. Giornale Italiano di Nefrologia. Anno 27 n. 1,2010 / pp. 30-36 EAU GUIDELINES 2011 Struvite • Struvite (2-20%), favoriti da UTI da batteri ureasiproduttori, con presenza di ammoniaca nelle urine e pH> 7,2 (magnesio, ammonio e fosfati, misti a carbonato) • Sono responsabili dei calcoli a stampo La calcolosi infetta ha alto rischio di recidiva PRINCIPALI SPECIE BATTERICHE UREASI-PRODUTTRICI EAU GUIDELINES 2011 EAU GUIDELINES 2011 Alcuni farmaci possono precipitare direttamente nelle urine a costituire un primo nucleo di aggregazione cristallina EAU GUIDELINES 2011 Lo studio metabolico della nefrolitiasi è cruciale per la scelta delle opzioni terapeutiche volte alla riduzione delle recidive La valutazione metabolica della litiasi urinaria recidivante. Studio preliminare Sessa Aurelio, Campo Salvatore, Ioverno Enrico, Piccinocchi Gaetano, Metrucci Antonio, Salvetti Andrea. 2010. Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), Firenze Obiettivo dello studio: Operare una valutazione metabolica delle urine dei pazienti con calcolosi urinaria recidivante Protocollo MMG di 6 provincie italiane distribuite al nord, centro e sud Ciascun medico doveva arruolare i primi 3 pazienti che accedevano all’ambulatorio per qualsiasi motivo e nella cui cartella compariva il problema nefrolitiasi”, con: Età tra i 18 e 55 anni Almeno due episodi di colica renale negli ultimi 5 anni una calcolosi urinaria documentata con calcoli del diametro ≥ 8 mm. Biohealth Italia spa ha messo a disposizione il proprio laboratorio (www.lithocenter.it ) ai medici di medicina generale della SIMG per una valutazione metabolica delle urine dei pazienti con calcolosi urinaria recidivante PROVINCIE MEDICI PAZIENTI VARESE 6 17 VICENZA 8 15 GROSSETO 5 12 NAPOLI 10 28 BRINDISI 10 30 PALERMO 8 22 Nel nostro campione di pazienti l’ossaluria aumenta con la diminuzione della calciuria; perciò, una dieta ipocalcica non protegge dalla nefrolitiasi ma addirittura ne aumenta il rischi L'ossaluria aumenta con il diminuire della calciuria 0,25 80 75 70 65 0,20 60 50 0,15 45 40 35 0,10 30 25 20 0,05 15 10 5 0,00 0 CALCIO / CREATININA OSSALATO Lineare (OSSALATO) ossaluria mg/die Calcio/creatinina mg/mg 55 La dieta ricca di proteine animali (indicatore importante è la solfaturia) e una dieta ricca di sodio sono fattori predisponenti alla litiasi urinaria. La solfaturia si correla inversamente al pH (Incrementa la possibilità di precipitazione litiasica) Ipersolfaturia e pH 7,5 5000 4500 7 4000 6,5 3500 pH 2500 5,5 2000 1500 5 1000 4,5 500 4 0 pH SOLFATI Lineare (pH) solfatimg/die 3000 6 L’ipersodiuria si correla, proporzionalmente alla calciuria, aumentandone il rischio litogeno 500 Ipersodiuria - Calciuria 0.70 450 0.60 400 0.50 calcio/creatinina mg/mg 350 sodio mmol/die 300 0.40 250 0.30 200 150 0.20 100 0.10 50 0 SODIO CALCIO / CREATININA 0.00 Aumento apporto idrico/aumento diuresi PRO diminuzione concentrazione sostanze litogene (CA,UA,Ox) CONTRO diminuzione concentrazione degli inibitori della cristallizzazione (Mg,CIT,PP,GAGS) 3000 Follow-up di 5 anni Gruppo 1 12/99 recidive(12%)(2 LT/DIE) GROUP 2 27/100 recidive (27%) 2500 2000 GRUPPO 1(Aumentato introito d'acqua) 1500 1000 GRUPPO 2( controlli) 500 0 BASAL 5 J Urol 1996;155:839–843 L’ introito> 2 L/die di acqua (?), o l’assunzione di liquidi in quantità tale da consentire un flusso di urina di 24 ore di circa 22,5 L Una congrua diuresi riduce il rischio di recidiva di calcolosi EUROPEAN UROLOGY 5 6 (2009 ) 72 – 8 0 Apporto idrico La durezza dell’acqua La durezza dell’acqua influenza i livelli urinari degli elettroliti L’utilizzo di ACQUA DURA rispetto all’utilizzo di ACQUA DOLCE Urine 24 h: ↑Ca ↑Magnesio ↑citrato Nessun cambiamento: Il numero di episodi di calcolosi nell’arco della vita sono simili 3,4 (acqua dolce) vs 3,0 (acqua dura) Ossalato Acido urico PH volume Urology 2002;60:23–27.