I sintomi comportamentali e psicologici della demenza - BPSD Il cluster dei sintomi comportamentali Dott. Giuseppe Gambina U.O. di Neurologia A.O. di Verona Verona 16 aprile 2004 1 Storia naturale della MA Pre-MA Lieve-Moderata 25 Grave Sintomi cognitivi Perdita dell’autosufficienza 17 Decadi MMSE Intermedia Disturbi del comportamento 10 Ricovero in strutture sanitarie 5 Morte 0 0 2 4 6 8 10 Anni Adattata da Gauthier S. ed. Clinical Diagnosis and Management of Alzheimer’s Disease. 1996. 2 Sintomi “non cognitivi” delle demenze I sintomi “non cognitivi” delle demenze sono considerati manifestazioni relativamente indipendenti dal deficit cognitivo. Hanno un’alta variabilità sia interindividuale sia nei diversi tipi di demenza, gravità ed epoca di comparsa. Il decorso non è lineare a differenza del declino cognitivo. 3 Sintomi psichici e comportamentali nelle demenze Causa più frequente di istituzionalizzazione prescrizione farmacologica di intervento medico di aumento di disabilità di stress grave dei caregiver ridotta qualità di vita del paziente e del caregiver aumento dei costi economici della malattia 4 Behavioral and Psychological Symptoms of Dementia (BPSD) Sono alterazioni: della percezione, del contenuto del pensiero, dell’umore o del comportamento che si osservano frequentemente nei pazienti con demenza. IPA Consessuss Conference, 1996 5 Prevalenza dei BPSD Elevata in tutte le forme di demenza Levy et al., 1996 in uno studio longitudinale di 181 pazienti con AD hanno riscontrato: DEPRESSIONE nel 23 – 29% PSICOSI nel 15 – 25% Lyketsos et al., 1999 in uno studio longitudinale su 541 pazienti hanno evidenziato che: Circa il 12% dei pazienti manifestavano almeno un episodio di aggressività nelle due settimane antecedenti il reclutamento L’aggressività era spesso associata a depressione e psicosi 6 FREQUENZA DELLE ALTERAZIONI COMPORTAMENTALI NELLE DEMENZE Irrequietezza 64% Aggressività fisica e verbale 50% Manierismi e movimenti ripetitivi 43% Alterazioni ciclo sonno veglia Pedinare, spiare 39% Vagabondaggio 24% Comportamenti inappropriati Disturbi dell’appetito 21% 32% 16% 7 Folstein & Bylsma, 1994 Fattori di rischio Età Sesso Tipo di demenza Gravità della demenza Educazione Personalità premorbosa Genotipo APO E 8 BPSD Cluster psicotico Deliri Convincimenti deliranti Misidentificazioni Allucinazioni 9 BPSD 45 frequenza globale 40 furto 35 30 abbandono 25 20 gelosia 15 fattore di rischio per l’aggressività fisica 10 5 0 deliri Deliri R. Torta, Trigonon 2003 10 BPSD Misidentificazioni Fenomeno del fantasma (presenza di estranei in casa del paziente) Misidentificazione di se stesso Misidentificazione di altre persone Misidentificazione di eventi in televisione Burns, 1996 11 BPSD 40 frequenza globale 35 30 visive 25 20 uditive 15 Allucinazioni 10 5 0 allucinazioni R. Torta, Trigonon 2003 12 BPSD Cluster depressivo Alterazione del tono dell’umore Depressione Euforia Labilità emotiva Agitazione psicomotoria Comportamento negativo (rifiuti) R. Torta , Trigonon 2003 13 BPSD Cluster comportamentale Ansia Agitazione psicomotoria Aggressività verbale o fisica Vocalizzazione persistente Vagabondaggio Affaccendamento incongruo perseverazione Acatisia Indifferenza – apatia/abulia Disinibizione-irritabilità Disturbi del comportamento alimentare Comportamento sessuale Disturbi dei ritmi circadiani Finkel, 2000 14 Diagnosi differenziale Stato confusionale Effetti indesiderati delle terapie Patologia Psichiatrica Depressione Mania Psicosi tardive Deficit percettivi 15 Spettro dei BPSD nella Demenza di Alzheimer Alterazioni della personalità Es. irritabilità ed apatia: Sono presenti nel 75% dei pazienti (Morris e Berg, 1987) Ansietà Psicosi Es. deliri, allucinazioni 16 Spettro dei BPSD nella Demenza di Alzheimer Agitazione e alterazioni dell’umore Depressione, euforia e labilità emotiva Comportamento motorio aberrante Es. wandaring, pacing, e Alterazioni neurovegetative Alterazioni dell’appetito, disturbi del sonno 17 Decorso nel tempo dei BPSD nella Demenza di Alzheimer Levy ML, Cummings JL, Fairbanks LA, 1996 Raggrupparono i sintomi in tre ampie categorie: depressione, agitazione e psicosi Circa il 25% dei pazienti non sviluppò disturbi comportamentali Una volta avvenuti i pazienti avevano un’alta probabilità di avere recidive Pazienti con sintomi multipli avevano un più alto tasso di recidive. 18 Prevalenza dei BPSD (al NPI) nei diversi stadi (MMSE) di M. Alzheimer 100 80 Lieve Moderata Grave 60 40 20 A ns ia D ep re ss io ne ne A gi ta zio ni az io A llu cin D el iri 0 Mega et al. 1996 19 Prevalenza dei BPSD (al NPI) nei diversi stadi (MMSE) di M. Alzheimer 100 80 Lieve Moderata Grave 60 40 20 ric ot M Ir r ita bi lit ità à e Di si ni bi z io n tia Ap a Eu fo r ia 0 Mega et al. 1996 20 Modelli dei neurotrasmettitori Sistema colinergico Il deficit colinergico parteciperebbe alla comparsa delle allucinazioni nella AD e LBD Gravità delle manifestazioni psicotiche è legata al deficit colinergico nelle aree Temporali e Parietali (Perry et al., 1990) La condizione ipocolinergica determina un sovradosaggio relativo dopaminergico, che potrebbe contribuire alle manifestazioni psicotiche 21 Modelli dei neurotrasmettitori Sistema serotoninergico Sistema adrenergico Ridotti livelli di 5HT giocano un ruolo importante nell’ agitazione e nell’impulsività I disturbi dell’umore negli AD migliorano con l’uso di SRRI (Lebert et al., 1994; Nyth et al., 1990) La norepinefrina si riduce in caso di depressione Aumentati livelli di NE sono spesso associati a un inadeguato controllo della rabbia e del comportamento violento 22 BPSD patogenesi Fattori Biologici Processo demenziale Comorbilità Fattori genetici Fattori psichici Personalità premorbosa predisposizione Finkel, 2000 Fattori interpersonali Stress del caregiver Scarse relazioni sociali Fattori ambientali Trasloco trasferimento ospedalizzazioni Manor,2000 23 Sono elementi integrali della malattia COSTITUISCONO UN PROBLEMA GRAVE PER I PAZIENTI E QUELLI CHE INTERAGISCONO CON LORO BPSD Il trattamento ridurrà la SONO SUSCETTIBILI DI TRATTAMENTO sofferenza del paziente, il carico sulla famiglia e i costi causati dalla malattia Finkel S., Silva J.C., Cohen G., Miller S., Sartorius N., Consessuss Statement, 1996 24