Analisi del testo poetico: Titolo: Solo et pensoso i più deserti campi. Autore: Francesco Petrarca. Biografia: Petrarca nacque nel 1304 ad Arezzo dove il padre notaio, si era rifugiato dopo essere stato esiliato da Firenze. Fu un poeta di grandi livelli, si occupò quasi esclusivamente di studi letterali, senza svolgere altre professioni, o ricoprire incarichi pubblici. Scrisse tante opere, la maggior parte in latino, alcune in volgare toscano. La più importante opera scritta in volgare è il Canzoniere. È un’opera formata da 366 poesie, per la maggior parte sonetti e canzoni. Si divide i due parti: “rime in vita” e “rime in morte” di Laura. Si presenta come la storia dell’amore non ricambiato di Petrarca per Laura, la sua donna amata. Francesco muore nel 1374 il 18 Luglio ad Arquà, sui Colli Euganei, vicino Padova. Parafrasi del testo: 1 Solo et pensoso i più deserti campi 2 vo mesurando a passi tardi et lenti, 3 et gli occhi porto per fuggire intenti 4 ove vestigio human la rena stampi. 5 Altro schermo non trovo che mi scampi 6 dal manifesto accorger de le genti, 7 perché negli atti d’alegrezza spenti 8 di fuor si legge com’io dentro avampi: 9 sì ch’io mi credo omai che monti et piagge 10 et fiumi et selve sappian di che tempre 11sia la mia vita, ch’è celata altrui. 12 Ma pur sì aspre vie né sì selvagge 13 cercar non so, ch’Amor non venga sempre 14 ragionando con meco, et io col lui. Parafrasi prima strofa: Solo ed immerso nei miei pensieri, passeggio nei campi deserti lentamente e tengo gli occhi attenti per evitare i luoghi segnati dal piede umano. Parafrasi seconda strofa: Non trovo un altro posto che mi faccia allontanare da quello che la gente pensa di me, perché nel mio essere malinconico gli altri comprendono come io dentro ardo d’amore. Parafrasi terza strofa: Io credo che anche i monti, le pianure, i fiumi e le foreste, sanno come sia la mia vita, così nascosta agli altri. Parafrasi quarta strofa: Anche se vado in luoghi aspri, cercando di abbandonare l’amore, lui viene con me ed io vado con lui ragionando insieme. Analisi Elementi metrici: Il verso: Endecasillabi piani. La strofa: Quattro strofe: 1 e 2 strofa quartine, 3 e 4 strofa terzine. La rima:1e 2 strofa incrociata (ABBA ABBA),3 e 4 strofa alternata (CDE CDE) Componimenti poetici: Sonetto formato da 14 versi endecasillabi 2 terzine e 2 quartine. Figure metriche: sinalefe versetti: 1 (So/lo et/pen/so/so i /piú /de/ser/ti/ cam/pi); 2 (vo /me/su/ran/do a /pas/si /tar/di et/ len/ti); 3 ( et /gli oc/chi/ por/to /per /fug/gi/re in/ten/ti). Enjambement: versetto 1-2/3-4/ 5-6/ 10-11/ 12-13-14. Figure retoriche di suono: Alliterazione: versetto 1 2 e 3 delle lettere S/R Solo et pensoso i piú deserti campi vo mesurando a passi tardi et lenti, et gli occhi porto per fuggire intenti ove vestigio human l’arena stampi. Alliterazione: versetto 9 10 e 11 delle lettera M Sì ch’io mi credo omai che monti et piagge et fiumi et selve sappian di che tempre sia la mia vita, ch’è celata altrui. Alliterazione: versetto 12 13 e 14 delle lettere S/R Ma pur sì aspre vie né sì selvagge cercar non so, ch’Amor non venga sempre ragionando con meco, et io col lui. Assonanza: versetti 1 e 2 Solo et pensoso i più deserti campi vo mesurando a passi tardi et lenti, Consonanza: versetti 8 e 9 Di fuor si legge com’io dentro avampi: sì ch’io mi credo omai che monti et piagge Figure retoriche di ordine: Polisindeto: versetti 9 e 10 Sì ch’io mi credo omai che monti et piagge et fiumi et selve sappian di che tempre. Figure retoriche di significato: Metafora: versetti: 2(vo mesurando a passi tardi et lenti) 3(et gli occhi porto per fuggire intenti) 4(perché negli atti d’alegrezza spenti ) Personificazione: versetti: 9-10 Sì ch’io mi credo omai che monti et piagge et fiumi et selve sappian di che tempre. 13-14 Cercar non so, ch’Amor non venga sempre; ragionando con meco, et io col lui. Ossimoro: versetti 7-8 Perché negli atti d’alegrezza spenti di fuor si legge com’io dentro avampi Elementi tematici: In questo sonetto affiorano alcuni temi importanti: Versetti 1-4: Tema dell’allontanamento; Versetti 5-8: Tema del disagio per l’amore non ricambiato per Laura, ma soprattutto perché questo amore lo allontana dal mondo spirituale; Versetti 9-11: Tema dell’impossibilità di sfuggire all’amore; Versetti 12-14: Tema del desiderio di evadere dal pensiero amoroso, senza riuscirci. Commento: Mi è piaciuto molto perché credo che abbia usato le parole e i verbi perfetti per trasmettere le sensazioni e le emozioni da lui provate per l’amore non ricambiato per Laura. Greta