Il quotidiano della Formazione, dell'Università e della Ricerca 03/02/15 Autovalutazione delle scuole, si parte con il questionario entro febbraio di Tommaso Agasisti Nei prossimi giorni entrerà finalmente nel vivo il processo di autovalutazione delle scuole, così come disegnato dalla direttiva n.11 del 18 settembre 2014 . Il primo passo operativo che devono compiere le istituzioni scolastiche é quello della compilazione - online - del «Questionario Scuola», che consiste in una raccolta di informazioni - sia quantitative sia qualitative - su diversi aspetti delle istituzioni stesse. La compilazione del questionario dovrà avvenire entro fine febbraio; entro marzo, poi, il ministero dell'Istruzione (Miur) restituirà a ciascuna scuola i propri dati comparati con quelli medi delle altre istituzioni, del territorio di riferimento e nazionali (queste elaborazioni saranno realizzate nel mese di marzo da Invalsi). L'utilizzo di una piattaforma online unitaria, in cui confluiscono sia le informazioni per guidare le scuole nel processo sia i dati man mano che si rendono disponibili, rappresenta una importante novità che può favorire chiarezza e trasparenza a tutto il processo valutativo. Il questionario La forma del questionario scuola ricalcherà, probabilmente, la struttura di un analogo strumento utilizzato nella sperimentazione Vales che, negli anni scolastici 2012/13 e 2013/14, ha coinvolto circa 300 scuole in un disegno valutativo simile a quello poi “cristallizzato” nel sistema nazionale di Valutazione (Snv), composto quindi dalle fasi di autovalutazione, valutazione esterna e piano di miglioramento. Le indicazioni provenienti dall'utilizzo dello strumento all'interno del Vales ha verosimilmente consentito al gruppo di lavoro di Invalsi di mettere a punto alcuni accorgimenti che permettono ora il suo utilizzo in modo censuario su tutte le scuole italiane, dalla primaria alla secondaria di II grado. Le sezioni Il questionario, nel suo insieme, consta di circa 50 domande, articolate in sei sezioni: • caratteristiche della scuola; • offerta formativa e politiche educative; • organizzazione e direzione della scuola; • valutazione degli studenti e attività di valutazione interna; • sviluppo delle risorse umane; • coinvolgimento e partecipazione di studenti, famiglie e comunità. La valutazione Lo step operativo di compilazione del questionario rappresenta senz'altro una pre-fase, piuttosto descrittiva e propedeutica alla realizzazione di processi auto valutativi veri e propri, che si realizzeranno in seguito mediante la compilazione del Rapporto di Autovalutazione (Rav). Allo stesso tempo, questa attività è tutt'altro che meramente burocratica e priva di implicazioni operative; dalla serietà e perizia con cui verrano compilate alcune domande del Questionario Scuola dipenderà, infatti, la credibilità e la robustezza di tutto il processo di valutazione susseguente. In particolare, vi sono tre ragioni che rendono questa attività densa di significato e pregnante nell'ambito del sistema nazionale di Valutazione. Attenzione alla sostanza In primo luogo, alcuni quesiti riguardano la descrizione dei processi decisionali sostanziali - non solo formali - che avvengono all'interno delle istituzioni scolastiche, l'uso delle risorse, l'investimento nella formazione dei docenti e altri processi gestionali e amministrativi particolarmente critici. Per esempio, una domanda chiede di indicare quali soggetti, tra una serie di potenziali attori (dirigente scolastico, consigli di classe consiglio di istituto eccetera) abbiano il ruolo principale di influenzare un certo set di decisioni, quali ad esempio l'allocazione del budget alle attività o i criteri di formazione delle classi. Per la prima volta, leggendo questi dati, sarà possibile prendere atto della diversificazione dei processi di formazione delle decisioni negli istituti - ma anche, con riferimento a quesiti diversi, della modalità con cui si assegnano priorità ai progetti, dello svolgimento di attività formative strutturati di sviluppo professionale dei docenti e la loro diffusione, e tanto altro ancora. Un così vasto insieme di informazioni quantitative e qualitative sulla vita delle scuole, peraltro, costituirà anche un ottimo quadro di riferimento all'interno del quale collocare il giudizio sui dati che riguardano gli apprendimenti degli studenti, gli esiti a distanza, eccetera. Il confronto Il secondo aspetto che rende il Questionario Scuola rilevante é legato alla possibilità di promuovere forme di benchmarking tra le istituzioni scolastiche. Una volta raccolti tutti i dati, infatti, ciascuna scuola potrà giudicare il proprio posizionamento relativo con riferimento a vari dimensioni organizzative e operative; dall'osservazione di scuole a sé simili, in questo modo, ciascuna di esse sarà incentivata a domandarsi quali aspetti poter migliorare, affinare, addirittura modificare. Il confronto tra pari, in questo contesto, rappresenta un primo strumento di tipo gestionale per verificare quali azioni, di tipo manageriale, possano essere messe in campo per accompagnare il miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia delle attività core, educative e formative. Le scuole paritarie Ultima, ma non per importanza, é la decisione di far compilare il questionario scuola anche alle scuole paritarie. Il messaggio veicolato é particolarmente positivo: si comunica che sono parte del medesimo sistema scolastico, e quindi sono soggette al medesimo processo valutativo - tutte le istituzioni, sia pubbliche sia private, con la stessa dignità (e, chiaramente, con la stessa responsabilità). Osservata in questa prospettiva, la creazione di un sistema nazionale di Valutazione rappresenta un altro importante passo verso una vera parità scolastica. Alla luce di tutte queste considerazioni, c'è da augurarsi che i dirigenti scolastici di tutte le scuole, i loro collaboratori ed i team di valutazione che li accompagneranno, comprendano la rilevanza del processo di compilazione del Questionario Scuola e svolgano il proprio compito in modo serio, approfondito e rapido. Allo stesso modo, il Miur ed Invalsi si trovano ora di fronte a una grande responsabilità: dopo aver promosso la raccolta di questi dati importanti, devono dimostrare di essere in grado di processarli rapidamente, senza intoppi di tipo amministrativo o informatico/operativo, al fine di rendere le informazioni di nuovo disponibili ad ogni istituzione scolastica. A valle di questo step, le scuole potranno cominciare quanto prima ad utilizzare i dati per i propri processi di autovalutazione. Se questa collaborazione avvenisse in modo costruttivo ed operativo, il processo di (auto)valutazione delle scuole avrebbe mosso il primo vero passo nella direzione giusta.