Istituto statale d’istruzione superiore
“SAN GIOVANNI BOSCO”
Colle di Val d’Elsa
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Ex art. 5, comma 2 D.P.R. 323/98
CLASSE: 5 sez. E
indirizzo: Produzioni Industriali e Artigianali – articolazione Artigianato
opzione: Produzioni Tessili Sartoriali
COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Materia
Nome e cognome
pagina
Lingua e lettere Italiane
Storia
Lingua Inglese
Matematica
Laboratori tecnologici ed esercitazioni tessili
abbigliamento
Tecnologie applicate ai materiali e ai processi
produttivi tessili
Progettazione tessile abbigliamento Moda
costume
Tecniche di distribuzione e marketing
Insegnamento Religione Cattolica
Scienze motorie e sportive
Docente sostegno area umanistica
Docente sostegno area umanistica
Docente sostegno area scientifica
Docente sostegno area tecnica
Tiziana Moggi
Tiziana Moggi
Lucia Patrizia Di Menza
Simonetta Bandini
Lorenza Peccianti
7
11
14
16
19
Raffaele Riela
23
Carmela Beatrice Tomasi
28
Linda Priori
Carlo D’Orefice
Vito F. Gavezzotti
Andrea Negrini
Elena Mistretta
Marta Marini
Salvatore Loria
32
34
36
PROVE-GRIGLIE-RELAZIONI
ALLEGATI
41 - 56
A) Presentazione generale della classe: Composizione N. alunne 14
1. Balzano Anna
2. Barone Arianna
3. Bonelli Gloria
4. Bunzeac Adina Rebeca
5. Chirullo Luisa
6. Esposito Marianna
7. Frisancho Acuticona Cynthia Andrea Fiorella
8. Genovese Carmela
9. Nicoletti Giulia
10.Pepaj Antoneta
11. Pizzichi Samantha
12. Scaringi Greta
13. Spinelli Denise
14. Varriale Giovanna
1
PROFILO PROFESSIONALE D’INDIRIZZO
Produzioni industriali e artigianali – op: PRODUZIONI TESSILI SARTORIALI
Il Diplomato d’istruzione professionale nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”
interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione
di prodotti industriali e artigianali.
Il primo biennio ha un quadro orario, con un’area di formazione generale e una d’indirizzo
in cui si ottiene una formazione su materie tecnologiche di base.
Il laboratorio tecnologico si caratterizza, fin dal primo anno, per soddisfare l’identità
professionale del nostro istituto nel settore abbigliamento e moda.
A conclusione dei cinque anni di studio:
• Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti
produttivi e gestionali.
• Selezionare e gestire i processi di produzione in rapporto ai materiali e alle
tecnologie specifiche.
• Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi, nel rispetto della
normativa sulla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela dell’ambiente e
del territorio.
• Innovare e valorizzare, sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali
del territorio.
• Applicare i sistemi di controllo-qualità nella propria attività lavorativa.
• Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la
visione sistemica.
Il diplomato nell’indirizzo Produzioni Industriali e Artigianali - op. Produzioni Tessili
Sartoriali possiede competenza e abilità per inserirsi in aziende del settore moda, quali
abbigliamento, sartorie, studi stilistici, centri di marketing aziendale, laboratori di attività
connesse e può svolgere un ruolo attivo sia in un contesto di lavoro autonomo che
nell’industria.
B) Descrizione del percorso d’apprendimento
Progressione nell’apprendimento: RELAZIONE FINALE DEL COORDINATORE
La classe è composta da 14 elementi. Una ragazza si avvale del programma differenziato.
Due studentesse sono di Italiano L2, anche se hanno frequentato regolarmente dalle
elementari la scuola italiana.
Le 14 studentesse sono il risultato di una fusione della sezione F e E, fusione avvenuta al
terzo anno, momento in cui si è inserita l’allieva Anna Balzano, proveniente dall’istituto
Don Bosco indirizzo pedagogico.
In prima E le studentesse erano 19. In prima F le studentesse erano 17.
Nel corso del secondo anno la sezione E si è articolata con la sezione A Indirizzo
Manutenzione e in tale anno le studentesse erano 14. Le iscritte alla sezione F al secondo
anno erano13.
In terza il nuovo gruppo classe terza EPI si è costituito con 25 frequentanti.
La quarta classe ha visto iscriversi 20 studentesse.
In quinta il numero attuale di 14 elementi deriva da due non promozioni, da due abbandoni
scolastici e da un trasferimento in altra città per motivi familiari e un abbandono in corso
d’anno.
La classe disciplinata e collaborativa nelle varie iniziative scolastiche presenta un profilo
che evidenzia la generale propensione per le abilità pratiche di settore dove una buona
parte delle allieve mantiene un profitto più che discreto e solo un paio si trovano ai limiti
della sufficienza.
Nell'ambito delle materie teoriche, umanistiche, in particolare, la preparazione raggiunta,
2
eccetto alcuni elementi, si attesta genericamente intorno ai limiti della sufficienza.
Influisce su tali risultati una non adeguata proprietà di lessico, una certa fragilità di
esposizione sia scritta che orale e un’altrettanta fragilità di elaborazione dei contenuti
acquisiti.
Lo studio casalingo in quest’ anno scolastico è stato per lo più regolare e la partecipazione
al dialogo scolastico assidua anche se solo recettiva.
Si sottolinea da parte del corpo docente comunque una buona disposizione della classe a
partecipare alla vita scolastica senza sottrarsi ad impegni e proposte.
Considerando la provenienza da diverse sezioni c'è stato un notevole avvicendarsi di
insegnanti che ha interessato sia il settore professionalizzante che le altre materie ed in
particolare la lingua Inglese.
Malgrado alcuni cambiamenti c’è stata più regolarità nelle materie letterarie e assoluta
continuità per Matematica.
C) Obiettivi trasversali individuati dal consiglio di classe in sede di programmazione
(dal verbale del Consiglio di Classe)
1. Acquisizione di un metodo di studio valido e redditizio.
2. Acquisizione di dati teorici e uso di strumenti adeguati per la loro assimilazione.
3. Capacità di comprendere e usare linguaggi specifici.
4. Capacità di analisi e di sintesi, attraverso il potenziamento delle attività di base.
5. Capacità di interpretare fatti e fenomeni ed esprimere giudizi personali.
6. Capacità di relazionare e utilizzare i saperi acquisiti in realtà diversificate.
D) Grado di conseguimento degli obiettivi trasversali per numero di alunni
Conseguito pienamente - conseguito parzialmente - non conseguito
Obiettivo 1 - parzialmente conseguito
Obiettivo 2 - parzialmente conseguito
Obiettivo 3 - parzialmente conseguito
Obiettivo 4 - parzialmente conseguito
Obiettivo 5 - parzialmente conseguito
Obiettivo 6 - parzialmente conseguito
E) Partecipazione media al dialogo educativo
Buona
X Accettabile
Scarsa
F) Comportamenti comuni individuati dal consiglio di classe
Mediamente sono studentesse motivate e attente nello svolgimento della lezione in aula,
anche se soprattutto nelle materie teoriche, in maniera generalizzata, il seguire il percorso
didattico è risultato piuttosto faticoso ed ha avuto bisogno di tempi dilazionati.
Tutte per lo più puntuali nell’impegno casalingo, con qualche singolarità non del tutto
positiva sia in alcune discipline proprie dell’indirizzo di studi sia in quelle dell’area comune.
G) Modalità di verifica e valutazione
Il collegio docenti ha programmato per il corrente anno scolastico un periodo di recupero
al termine del quale sono state svolte le verifiche formative nel mese di gennaio 2015, al
rientro delle vacanze di Natale.
In previsione dell’Esame di Stato, sono state effettuate simulazioni di prove scritte e
pratiche d’esame: una simulazione per la 1° prova, tre simulazioni per la 2° prova e tre
simulazioni per la 3° prova. Oltre alle verifiche di simulazione, in ciascuna disciplina sono
state effettuate ulteriori verifiche con le modalità descritte nelle unite schede allegate alla
programmazione individuale dei docenti.
3
H) Tipologie prove di verifica
Ai fini della predisposizione della 3° prova scritta si fa presente che per la preparazione e
nell’effettuazione delle verifiche nelle varie discipline sono state utilizzate le seguenti
tipologie di prove: frequentemente - raramente - in alcuni casi - mai
Prove disciplinari: frequentemente
Prove pluridisciplinari: in alcuni casi
Con le seguenti modalità:
Utilizzate le seguenti tipologie di prove: frequentemente - raramente - in alcuni casi - mai
Trattazione sintetica di argomenti: frequentemente
Quesiti a risposta singola: frequentemente
Quesiti a risposta multipla: frequentemente
Problemi a soluzione rapida: raramente
Casi pratici e professionali: in alcuni casi
Sviluppo di progetti: in alcuni casi
Colloqui: Frequentemente
Modalità di valutazione
Sono state utilizzate griglie di osservazione e di correzione.
SI X
NO
Se sì: In tutte le prove
Solo nelle prove scritte o scritto-grafiche X
I) Corrispondenza tra voti e loro significato in termini di conseguimento degli
obiettivi trasversali e specifici delle singole discipline
OBIETTIVO NON RAGGIUNTO
voto decimale 4 o meno di 4
OBIETTIVO INADEGUATAMENTE RAGGIUNTO
voto decimale 5
OBIETTIVO RAGGIUNTO ADEGUATAMENTE
voto decimale 6
OBIETTIVO RAGGIUNTO IN MANIERA SODDISFACENTE voto decimale 7
OBIETTIVO PIENAMENTE RAGGIUNTO
voto decimale 8 o più di 8
L) Metodi più utilizzati per favorire l’apprendimento
Spesso - Talvolta - Mai
Lezione frontale solo orale: spesso
Lezione frontale con sussidi: spesso
Esercitazioni individuali in classe: spesso
Lavoro in piccoli gruppi: talvolta
Relazioni su ricerche individuali: spesso
Insegnamento per problemi: talvolta
M) Attività di recupero effettuate
Descrizione: in itinere (mattino o pomeriggio) come stabilito dal Collegio docenti.
Le attività di recupero effettuate sono risultate:
- Utili per colmare lacune relative a conoscenze e abilità X
- Utili per migliorare le tecniche di studio X
- Poco utili per colmare le lacune su conoscenze e abilità
- poco utili per migliorare le tecniche di studio
4
N) Raccordi tra discipline - Moduli pluridisciplinari sviluppati
Progettazione della Sfilata Annuale: Made IN
I raccordi tra discipline
- Sono stati proficui e si sono svolti come originariamente programmato X
- Sono stati proficui ma è stato necessario riprogrammare l’attività didattica
- Sono stati poco proficui
- non è stato possibile attuarli
- non sono stati programmati
O) Trasparenza nella didattica:
Agli studenti sono stati sempre illustrati gli obiettivi finali e l’organizzazione del corso
annuale delle materie, gli obiettivi minimi, i criteri di valutazione e riferiti gli esiti delle
verifiche nel corso dell’anno.
P) Utilizzo di spazi, mezzi, laboratori e attrezzature:
GRADO DI UTILIZZAZIONE
spesso - talvolta - mai - non necessario
- palestra: spesso
- laboratorio linguistico: talvolta
- laboratorio informatico: spesso
- aula disegno: spesso
- lavagna luminosa: spesso
- videoproiettore: spesso
- televisore: spesso
- LIM: spesso
Q) Attività extra curriculari, visite guidate e viaggi d’istruzione
Per quanto attiene a questo punto si rimanda alle Relazioni individuali dei docenti.
R) Ulteriori osservazioni di particolare rilievo
Le attività di cui al punto N) hanno consentito agli alunni meno disinvolti di lavorare in un
contesto partecipativo in cui l’attività laboratoriale collettiva è stata l’occasione per mettersi
alla prova ed esprimere le loro potenzialità, così da sentirsi personalmente coinvolti in un
progetto comune a cui offrire il proprio contributo per la sua riuscita.
S) Simulazioni prove d’esame effettuate
I° prova: durante l’anno scolastico le prove scritte sono state improntate nella modalità
delle tipologie somministrate all’esame di stato.
II° prova: simulazione effettuata autonomamente dal docente della seconda disciplina
oggetto di prova scritta (vedi Relazione individuale)
III° prova: simulazione effettuata in forma pluridisciplinare.
Tipologia scelta (art.2 D:M. 357/98), coerentemente con le esperienze acquisite e con la
pratica didattica prevalentemente adottata: Le discipline coinvolte sono quattro.
A) trattazione sintetica di argomenti
B) quesiti a risposta singola
X
C) quesiti a risposta multipla
X
D) problemi a soluzione rapida
E) casi pratici o professionali
F) sviluppo di progetti
G) prova predisposta mediante un testo di riferimento
I testi delle prove simulate sono allegati al presente documento.
5
T) ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO DESCRIZIONE:
La classe ha conseguito nel 2012/2013 la Qualifica IeFP di OPERATORE
DELL’ABBIGLIAMENTO (relazione allegata al presente documento).
Nel 4^ anno alcune alunne hanno frequentato brevi periodi di alternanza presso alcune
aziende, finalizzati alla realizzazione del progetto sfilata: LOVE per un totale di ore 16.
Obiettivi dell’Alternanza Scuola/lavoro:
1. Essere consapevoli del luogo in cui si svolge l’esperienza, che tipo di attività è, a
quale categoria appartiene, a quali scadenze e tempi è legata.
2. Essere consapevoli delle norme ma anche delle consuetudini che regolano i
rapporti di lavoro
3. Sapere quali studi e/o esperienze formative sono necessarie per svolgere le
mansioni che si trovano all’interno del posto di lavoro dove si svolge lo stage
4. Sapere quali sono le competenze necessarie per quell’attività
5. Sapere quali sono le competenze trasversali (capacità comunicative, creative,
logiche, organizzative, relazionali.)
6. Agire in modo responsabile e corretto nell’ambiente di lavoro
7. Mantenere in ordine la propria postazione e la strumentazione affidata
8. Eseguire con correttezza i compiti che vengono affidati comunicando correttamente
eventuali problemi o difficoltà che possono sorgere.
9. Dimostrare interesse e responsabilità nello svolgimento delle mansioni
10. Rispettare orari, regole e consuetudini aziendali.
11. Essere in grado di relazionare l’esperienza svolta.
6
PROGRAMMAZIONE SVOLTA: RELAZIONI INDIVIDUALI DEI DOCENTI
MATERIA - Lingua e letteratura italiana
DOCENTE Tiziana Moggi
N. di ore di lezione settimanale 4
N. di ore di lezione annuale convenzionali 132 per un totale di 104
N. di ore di frequenza dei singoli alunni, calcolata alla data di approvazione del documento
del consiglio di classe sulla base delle ore di lezione effettivamente svolte pari a 104
Cognome e nome
1.
Balzano Anna
2.
Barone Arianna
3.
Bonelli Gloria
4.
Bunzeac Adina Rebeca
5.
Chirullo Luisa
6.
Esposito Marianna
7.
Frisancho Acuticona Cynthia
8.
Genovese Carmela
9.
Nicoletti Giulia
10. Pepaj Antoneta
11. Pizzichi Samantha
12. Scaringi Greta
13. Spinelli Denise
14. Varriale Giovanna
Ore di frequenza
87
98
91
91
90
86
99
92
91
95
90
62
94
79
a) Situazione d’ingresso :
Possesso dei pre-requisiti
per n. 14 Alunni
In modo
pieno e
sicuro
In maniera
accettabile
In maniera
parziale
3
7
Una studentessa si avvale della programmazione differenziata
In maniera non
soddisfacente
4
RELAZIONE INDIVIDUALE DEL DOCENTE
La classe ha dimostrato attenzione e partecipazione alla disciplina e al dialogo scolastico,
anche se per la maggioranza il seguire il dialogo scolastico risulta faticoso e talvolta
difficile.
Eccetto che per alcune studentesse si rilevano infatti una non grande propensione
all’astrazione , una non grande proprietà di linguaggio e lacune pregresse nel campo della
letteratura e della storia.
L’attenzione e il lavoro in classe sono stati, comunque, generalmente discreti sia nei
momenti di spiegazione che nei momenti di valutazione dei compagni, momento reso di
importanza collettiva attraverso particolari modalità di verifica, che hanno fatto dei vari
appuntamenti delle interrogazioni una situazione partecipata e questo contribuisce a
delineare una buona disponibilità al lavoro.
Spesso infatti si sono affidate ad uno studio più mnemonico che personalizzato.
Apprezzabile il fatto che nella seconda parte dell’anno scolastico si siano notati,
diffusamente, progressivi miglioramenti sia nello studio a casa sia, ed apprezzabile lo
sforzo nella ricerca di formulare con un lessico più pertinente alla disciplina.
7
Complessivamente la classe laddove non ha raggiunto risultati sufficiente è quindi per le
carenze sopracitate non per disimpegno o comportamenti non responsabili rispetto al
lavoro assegnato.
Le studentesse che raggiungono risultati discreti si sono molto impegnate soprattutto nella
seconda parte dell’anno a seguire le indicazioni fornite per affrontare al meglio la prova
finale dell’ esame di stato.
In generale le studentesse producono elaborati semplici, ma per lo più corretti dal punto
di vista sintattico. Alcune hanno affrontato le prove scritte evidenziando una certa
originalità nell’esporre le argomentazioni e una certa capacità ad approfondire le
tematiche delle tracce.
Obiettivi specifici della disciplina:
1. Far maturare negli studenti la consapevolezza dell'importanza di possedere una
buona competenza linguistica ed un adeguato livello culturale.
2. Affinare uno studio della letteratura che sia arricchimento personale, contributo alla
valorizzazione delle diverse inclinazioni ed interessi, stimolo alla sensibilità ed
all'immaginario di ciascuno.
3. Promuovere interesse per la realtà circostante, nelle sue più svariate
manifestazioni.
4. Conoscere i momenti essenziali della storia della letteratura di fine Ottocento e del
Novecento.
5. Conoscere le coordinate storiche e socio culturali in cui sono collocati i moduli presi
in esame.
6. Comprendere i testi letterari nei loro diversi livelli. Saper individuare i concetti
chiave di un testo.
7. Esporre in forma chiara i contenuti acquisiti.
8. Esplicitare una riflessione personale sulle tematiche proposte.
9. Ampliare il patrimonio lessicale, sia attivo che passivo.
10. Saper confrontare autori, tematiche, poetiche.
11. Saper riassumere un testo a livelli diversi di sintesi.
d) Articolazione e contenuti dei moduli svolti
1. Pre-Romanticismo, Romanticismo: linee generali della poetica e il pensieri
2. L’età del Realismo: il pensiero positivista, la situazione storica, le caratteristiche
dell’arte e della letteratura
3. Il Verismo.
4. Il primo Novecento: il quadro storico, culturale.
5. Il Decadentismo: la destrutturazione delle regole artistiche convenzionali.
6. Le avanguardie: il Futurismo
7. La poesia italiana del Novecento : Pascoli, D’ Annunzio
8. L’ Ermetismo: Ungaretti
9. La narrativa straniera e italiana e le innovazioni del ‘900
10. La poesia di Montale
11. Il Neorealismo
e) Strumenti di lavoro utilizzati
- libro di testo in adozione: LIEM di M: Sambugar , G. Salà
- altri sussidi: fotocopie, film
f) Utilizzazione di laboratori
LIM –Video.
8
g) Metodi d’insegnamento utilizzati
Ci si è avvalsi della lezione frontale, della discussione, della spiegazione puntuale del
testo con lettura e spiegazione partecipata dalla classe.
L’impostazione data ai singoli moduli è stata improntata a fornire un quadro generale del
contesto in cui le varie correnti e autori appartengono, pur fornendo nozioni sulla articolare
poetica degli autori e facendo un’analisi del testo.
Metodi per la verifica e valutazione
Domande brevi dal posto. Brevi relazioni su specifici argomenti.
Elaborazione testi nella modalità della prova di esame. Colloqui
h) Numero di verifiche sommative effettuate
1. Trimestre
prove scritte n°3
prove orali n°2
2. Pentamestre
prove scritte n°3
prove orali n°3
i) Si specifica quali tipi di elaborati sono stati proposti agli alunni:
- analisi e commento di un testo
- saggio breve
- articoli di giornale
- sviluppo di argomenti di carattere storico
- tema su argomento di ordine generale
PROGRAMMA DI ITALIANO
Insegnante Tiziana Moggi
ARGOMENTI
- Il Positivismo
- Il Realismo
- Il Verismo
- Il primo Novecento: il quadro sociale , politico, culturale dell’epoca
- Crisi della ragione e relativismo
- La nascita della psicanalisi
- La letteratura dell’età della crisi
- Il Simbolismo
- La poesia di Pascoli
- Le Avanguardie storiche: IL Futurismo
- Il romanzo della crisi: la crisi del concetto di realtà, la destrutturazione del romanzo,
la nuova figura di intellettuale
- Il teatro di Pirandello
- L’Ermetismo
- La poesia di G. Ungaretti
- La poesia di E. Montale
- Il Neorealismo
AUTORI E OPERE
G. Leopardi: L’infinito, La quiete dopo la tempesta
Giovanni Verga, PREFAZIONE ( da L’Amante di Gramigna)
Giovanni Verga, ROSSO MALPELO, LA LUPA, FANTASTICHERIA ( da Vita dei
Campi)
Giovanni Verga, LIBERTA’, LA ROBA ( da Novelle rusticane)
Giovanni Verga, LA PREFAZIONE AI MALAVOGLIA; L’INIZIO DEI MALAVOGLIA, LA
TEMPESTA SUI TETTI DEL PAESE, L’ADDIO DI ‘NTONI.
9
Giovanni Verga LA GIORNATA DI GESUALDO (da Mastro don Gesualdo)
Giovanni Verga LA MORTE DI GESUALDO (da Mastro don Gesualdo)
Filippo Tommaso Martinetti, AGGRESSIVITA’. AUDACIA, DINAMISMO (da MANIFESTO
DEL FUTURISMO)
Filippo Tommaso Martinetti, MANIFESTO LETTEARIO DEL FUTURISMO
Aldo Palazzeschi, E LASCIATEMI DIVERTIRE (da L’INCENDIARIO)
Giovanni Pascoli, IL FANCIULLINO ( da la Poetica del Fanciullino)
Giovanni Pascoli, LAVANDARE (da MYRICAE)
Giovanni Pascoli, NOVEMBRE (da MYRICAE)
Giovanni Pascoli, X AGOSTO (da MYRICAE)
Giovanni Pascoli, L’ASSIUOLO (da MYRICAE)
Giovanni Pascoli, TEMPORALE (da MYRICAE)
Giovanni Pascoli, IL LAMPO (da MYRICAE)
Giovanni Pascoli, IL TUONO (da MYRICAE)
Giovanni Pascoli, NEBBIA (da Canti di Castelvecchio)
Giovanni Pascoli, da ITALY versi 11-32.
Gabriele D’Annunzio, LA PIOGGIA NEL PINETO( da LE LAUDI)
Gabriele D’Annunzio, SERA FIESOLNA( da LE LAUDI)
Italo Svevo, caratteristiche generali dell’opera riguardo la tipologia testuale, il titolo, la
struttura dell’opera.
Marcel Proust, LA MADELEINE ( da LA STRADA DI SWANN)
James Joyce, L’INSONNIA DI MOLLY (da ULISSE)
Sigmund Freud LO SVELAMENTO DI UNA VERITA’ NASCOSTA
Franz Kafka, LA LETTERA AL PADRE ( passaggi)
Franz Kafka, UNO SCONCERTANTE RISVEGLIO (da La Metamorfosi)
Federigo Tozzi, LA MORTE DEL CAVALLO
Luigi Pirandello, IL SENTIMENTO DEL CONTRARIO (da L’UMORISMO)
Luigi Pirandello, C’E’ QUALCUN CHE RIDE
Luigi Pirandello, Luigi Pirandello, LA PATENTE
Luigi Pirandello, Il treno ha fischiato
Luigi Pirandello, LA VITA NON CONCLUDE ( da Uno, nessuno, centomila)
Luigi Pirandello, ADRIANO MEIS E LA SUA OMBRA (da IL FU MATTIA PASCAL)
Luigi Pirandello, LA VITA, LA MASCHERA, LA PAZZIA ( da ENRICO IV)
Giuseppe Ungaretti, CONSIDERAZIONI SU L’ALLEGRIA;
Giuseppe Ungaretti, VEGLIA (da L’ALLEGRIA, sezione IL PORTO SEPOLTO)
Giuseppe Ungaretti, SAN MARTINO DEL CARSO (da L’ALLEGRIA, sezione IL PORTO
SEPOLTO)
Giuseppe Ungaretti SONO UNA CREATURA (da L’ALLEGRIA, sezione IL PORTO
SEPOLTO)
Giuseppe Ungaretti, MATTINA (da L’ALLEGRIA, sezione NAUFRAGI)
Giuseppe Ungaretti, SOLDATI (da L’ALLEGRIA, sezione GIROVAGO)
Giuseppe Ungaretti, FRATELLI (da L’ALLEGRIA, sezione IL PORTO SEPOLTO)
Eugenio Montale, MERIGGIARE PALLIDO E ASSORTO
Eugenio Montale, SPESSO IL MALE DI VIVERE HO INCONTRATO (da OSSI DI SEPPIA)
Eugenio Montale, FORSE UN MATTINO ANDANDO (da OSSI DI SEPPIA)
Eugenio Montale, NON CHIEDERCI LA PAROLA (da OSSI DI SEPPIA)
Eugenio Montale, I LIMONI(da OSSI DI SEPPIA)
Vasco Pratolini ERSILIA E LE ALTRE DONNE SOTTO IL CARCERE DELLE MURATE
(da METELLO)
Primo Levi I SOMMERSI E I SALVATI
Primo Levi IL VIAGGIO (da Se questo è un uomo)
10
MATERIA Storia
DOCENTE Tiziana Moggi
N. di ore di lezione settimanale 2
N. di ore di lezione annuale convenzionali 66. Effettuate 50
Cognome e nome
1. Balzano Anna
2. Barone Arianna
3. Bonelli Gloria
4. Bunzeac Adina Rebeca
5. Chirullo Luisa
6. Esposito Marianna
7. Frisancho Acuticona Cynthia
8. Genovese Carmela
9. Nicoletti Giulia
10. Pepaj Antoneta
11. Pizzichi Samantha
12. Scaringi Greta
13. Spinelli Denise
14. Varriale Giovanna
Ore di frequenza
45
49
45
48
46
47
47
48
47
49
40
36
45
36
a) Situazione d’ingresso
Possesso dei pre-requisiti
per n°14 alunni
In modo pieno In maniera In maniera
e sicuro
accettabile parziale
3
7
Una studentessa si avvale della programmazione differenziata.
In maniera non
soddisfacente
4
RELAZIONE
La classe non ha dimostrato un interesse specifico per la materia pur seguendo le lezioni
in modo corretto e partecipando al lavoro scolastico anche se in modo non molto
partecipato.
Lo studio a casa, in questa disciplina, non è stato sempre regolare e si sono alternate fasi
in cui le valutazioni subivano delle flessioni.
Nell’ultima parte dell’anno, diffusamente, l’impegno è stato più regolare ed ha valso a
rimediare a situazioni che rischiavano gravi insufficienze.
Due studentesse raggiungono una preparazione discreta
Lo studio spesso è stato più mnemonico che rielaborativo anche se alcuni elementi sono
in grado di condurre uno studio più personale.
b) Obiettivi specifici della disciplina
1. Imparare a guardare la realtà circostante con atteggiamento critico.
2. Giungere ad uno studio che valorizzi la problematica della materia, attento alla ricerca
delle cause e all'analisi comparata degli eventi.
3. Saper impostare uno studio della materia che sia strumento di comprensione del
presente.
4. Conoscere i problemi fondamentali che sottendono al lavoro storico.
5. Conoscere i momenti essenziali dei moduli presi in esame.
6. Comprendere le informazioni fondamentali di un testo.
11
7. Saper distinguere un evento storico da un'analisi storica, un fatto da un'interpretazione.
8. Saper interpretare grafici, tabelle, carte tematiche, diagrammi.
9. Essere in grado di esporre in forma chiara i contenuti acquisiti.
10. Usare un lessico specifico, sia attivo che passivo.
11. Essere in grado di valutare cause e conseguenze dei fatti storici.
12. Cogliere i nessi tra fenomeni politici, economici, sociali ed ambientali nell'analisi dei
fatti storici.
13. Saper schematizzare e riassumere i contenuti studiati. Essere in grado di prendere
appunti durante la lezione.
d) Articolazione e contenuti dei moduli svolti
- L ‘eurocentrismo di fine ‘800
- Le cause della I guerra mondiale
- La I guerra mondiale: cornice degli eventi bellici
- La I guerra mondiale: l’Italia in guerra
- La situazione in Russia nel ’17, la rivoluzione bolscevica
- La I guerra mondiale: la fine della guerra , la pace di Parigi
- Il dopoguerra in Europa, in Italia, negli Stati Uniti
- L ’età dei totalitarismi: Il fascismo, il nazismo, lo stalinismo
- La II guerra mondiale: le cause, le conseguenze, L’Italia in guerra.
- La resistenza
- Il mondo dopo la II guerra mondiale: bipolarismo, decolonizzazione: cornice degli
eventi
- Il ’68: linee generali.
- La questione israelo-palestinese: linee generali.
e) Strumenti di lavoro utilizzati
- libro di testo in adozione: Zanette, Interrogare il passato (2) Il Novecento, B. Mondadori
f) Metodi di insegnamento utilizzati
Ci si è avvalsi della lezione frontale, della discussione, della spiegazione puntuale del
testo con lettura e spiegazione partecipata dalla classe. Di spiegazioni volte a fornire
inquadramenti generali dei vari avvenimenti. L’impostazione data ai singoli moduli è stata
improntata a fornire un quadro generale del contesto, a stabilire cornici dei vari periodi ed
eventi.
g) Metodi per la verifica e valutazione
Domande brevi dal posto. Brevi relazioni su specifici argomenti
Elaborazione testi nella modalità della prova di esame. Colloqui
h) Numero di verifiche sommative effettuate
1. Trimestre
prove scritte n°1
prove orali n°2
2. Pentamestre
prove scritte n°2
prove orali n°2
i) Si specifica quali tipi di elaborati sono stati proposti agli alunni:
- analisi e commento di un testo
- saggio breve
- articoli di giornale
- sviluppo di argomenti di carattere storico
- tema su argomento di ordine generale
12
g) Metodi per la verifica e valutazione
Prove strutturate
X
Prove non strutturate
X
Colloqui
X
Brevi domande dal posto.
ARGOMENTI
- L’Europa agli inizi del Novecento
- La prima guerra mondiale
- La rivoluzione russa e la nascita dell’Unione Sovietica
- L’economia negli anni venti e la crisi del 1929
- L’età dei totalitarismi
- Il fascismo
- Il nazismo
- Lo stalinismo
- I favolosi anni ‘20
- Il New Deal americano
- L’Europa verso guerra
- La seconda guerra mondiale
- La Shoah
- La Resistenza in Europa
- La Resistenza in Italia
- Il bipolarismo e la guerra fredda
- La decolonizzazione
- Il Sessantotto
- Il crollo del muro e la fine del lungo dopoguerra
- La nascita di Israele, la questione palestinese.
Firma: Tiziana Moggi
13
Materia INGLESE
Docente DI MENZA LUCIA
N. di ORE di LEZIONE SETTIMANALI 3 x 33 = 99
RELAZIONE FINALE LINGUA INGLESE
Dall’analisi iniziale della classe è emerso: difficoltà nella capacità di esprimersi con
chiarezza ed efficacia nella lingua inglese dovuta alla mancanza di ampiezza lessicale e
alla mediocre conoscenza delle strutture grammaticali, difficoltà di utilizzare le tecniche di
lettura (skimming and scanning), difficoltà di produrre brevi relazioni e sintesi.
Per un maggiore coinvolgimento e valorizzazione di ogni alunna si è ritenuto opportuno
tralasciare la didattica tradizionale e optare per una didattica inclusiva.
Con l’ausilio delle tecnologie e piattaforme le alunne hanno studiato i vari argomenti
proposti con impegno e interesse, alcune hanno lavorato in coppia, altre hanno preferito il
lavoro individuale.
Il voto finale scaturisce dalla loro capacità di utilizzare le tecniche di lettura (skimming and
scanning (all’inizio guidate dall’insegnante, poi si sono rese autonome), dalla ricerca di
maggiori informazioni sul web sull’argomento dato, utilizzo di vocabolario on line, (wordreferences) ricerca immagini, creazione di slide, utilizzo di piattaforme Popplet, Padlet,
Prezi, Slideshow o Power Point e dalle verifiche scritte svolte sul modello della terza prova
d’esame. Per il colloquio orale ogni alunna presenterà un percorso su “ Fashion over the
centurie” con Prezi. Le slide delle alunne sono visibili sul registro elettronico alla voce
didattica.
c) Argomenti trattati:
− FASHION OVER THE CENTURIES: Ancient time, Medieval Age, Renaissance,
Elizabethan Age, Victorian Age , Edwardian Age.
− FASHION IN THE 1910s and 1920s
− FASHION IN THE 1930s and 1940s
− THE 1950s : The Greasers’ and the Preppies, The teenagers as a force market
− FASHION IN THE 1960s
The several trends of fashion in the 1960s
The Space Age, Mod Style , Dandy Style, Hippies Style.
− THE 1970s TRENDS
Disco fashion, Punk Fashion .
− THE 1980s
The variety of trends in the 1980s
− THE 1990s
The Grunge style
− AND THE 2000s IN FASHION
d) strumenti di lavoro che si prevede di utilizzare
- libro di testo in adozione “FASHIONABLE ENGLISH” di C. Ottone - E. Cristofani, Ed.
San Marco - “FLASH ON ENGLISH” vol.2 , di Luke Prodromou , Ed. Eli
- altri sussidi: LIM , computer, libro digitale, fotocopie.
14
e) utilizzazione di laboratori: SI
f) metodi d’insegnamento utilizzati
lezione
lezione
frontale
guidata
ricerca
ricerca o lavoro
individuale
di gruppo
g) metodi per la verifica e valutazione
a) metodi utilizzati per la verifica formativa
X Prove strutturate
X Prove non strutturate X Colloqui
b) metodi utilizzati per la verifica sommativa: TEST
h) numero di verifiche sommative previste
1° Trimestre
prove scritte n°… 3…… prove orali n°…2…..
2° Pentamestre
prove scritte n°……3…
prove orali n°…2….
Lucia Di Menza
15
Materia MATEMATICA
Docente SIMONETTA BANDINI
N. di ORE di LEZIONE SETTIMANALI 3
N. di ore di lezione annuale convenzionali (riferite a 33 settimane): 99
a) Situazione d’ingresso
La classe è composta da n. 14 alunne di cui una con programmazione differenziata ed una che presenta
certificazione ma che segue una programmazione curriculare.
possesso dei pre-requisiti
in modo sicuro
e pieno
per n° di alunni
4
in maniera
in maniera
accettabile
3
parziale
3
in maniera
non soddisfacente
3
N. di ore di frequenza dei singoli alunni ,calcolata alla data di approvazione del documento del consiglio di
classe sulla base delle ore di lezione effettivamente svolte pari a 83
Cognome e nome
Ore di frequenza
Balzano Anna
73
Barone Arianna
76
Bonelli Gloria
69
Bunzeac Adina
73
Chirullo Luisa
70
Esposito Marianna
78
Frisancho Cynthia
81
Genovese Carmela
79
Improta Arianna
45
Nicoletti Giulia
72
Pepaj Antoneta
82
Pizzichi Samantha
67
Scaringi Greta
61
Spinelli Denise
74
Varriale Giovanna
70
b) Obiettivi specifici della disciplina
1. Saper risolvere i vari tipi di disequazioni e saper rappresentare le soluzioni sulla retta
dei reali;
2. Aver chiaro il concetto di funzione, saperle classificare e riconoscerne le eventuali
proprietà;
3. Aver compreso il concetto di infinito e di passaggio al limite;
4. Saper calcolare semplici limiti di funzioni;
5. Saper tracciare un primo grafico di semplici funzioni algebriche razionali intere e fratte;
6. Conoscere le relazioni fra grandezze economiche e strumenti matematici;
7. Saper risolvere problemi di massimo o di minimo per funzioni di costo, ricavo e utile;
8. Saper risolvere problemi di scelta in condizioni di certezza;
16
c) Articolazione e contenuti dei moduli effettivamente svolti
Modulo n° 1 – Disequazioni
Richiami sui numeri reali. Intervalli e intorni.
− Disequazioni di primo e secondo grado.
− Disequazioni fratte e fattoriale.
− Sistemi di disequazioni.
Modulo n° 2 – Funzioni di una variabile
Richiami relativi al concetto di funzione.
- Definizione e classificazione delle funzioni.
- Concetto e ricerca del campo di esistenza di una funzione.
- Definizione delle principali caratteristiche di una funzione.
- Grafici notevoli di funzioni elementari.
- Intersezione della funzione con gli assi cartesiani.
- Segno della funzione.
Modulo n° 3 – Limiti di funzioni
- Introduzione al concetto di limite di una funzione.
- Definizione di limite di una funzione reale di variabile reale.
- Teoremi relativi alle operazioni sui limiti.
- Calcolo di limiti.
0 ∞
- Forme indeterminate ( ; ; )
0 ∞
- Asintoti.
- Grafico di una funzione: primo approccio.
Modulo n° 4 – La matematica nell'economia
Ricerca operativa.
- Grandezze economiche: costi, ricavi, utile.
- Problemi di scelta in condizioni di certezza nel continuo e nel discreto.
- Problemi di scelta fra più alternative.
d) Tempi
- modulo 1 e modulo 2 nel trimestre;
- modulo 2, modulo 3 e modulo 4 nel pentamestre.
e) Strumenti di lavoro utilizzati
-libro di testo in adozione: “Lineamenti di analisi” di Bergamini, Trifone, Barozzi ed
Zanichelli
-altri sussidi: fotocopie di integrazione al testo, lavagna
f) Utilizzazione di laboratori:
NO
g) Metodi d’insegnamento utilizzati
lezione
frontale
mod.1
mod.2
mod.3
mod.4
X
X
X
X
lezione
guidata
ricerca
individuale
ricerca o lavoro
di gruppo
altro (specificare)
…………………
X
X
X
X
X
17
h) Metodi per la verifica e la valutazione
a) metodi utilizzati per la verifica formativa
- Prove strutturate
X
- Prove non strutturate X (esercizi alla lavagna con riepilogo degli argomenti trattati)
- Colloqui
a) (si propone all’alunno uno studio di funzione e si prosegue con la richiesta di
definizioni, enunciati e teoremi; oppure si propone il grafico di una funzione e si chiede di
dedurne le proprietà; oppure si propone un semplice problema di ricerca operativa con
l'analisi di un eventuale grafico)
b) metodi utilizzati per la verifica sommativa: elaborati scritti con risoluzione di esercizi
mirati alla verifica dell’apprendimento di particolari argomenti teorici; studio completo di
semplici funzioni; risoluzione di problemi di scelta in condizioni certe; proprietà dedotte dai
grafici;
c) Per la valutazione dell’allievo, si è tenuto conto, oltre che dei risultati ottenuti nelle
verifiche sulla disciplina stessa, anche dell’impegno, della partecipazione, del
comportamento tenuto durante lo svolgimento delle lezioni e del lavoro svolto a casa.
i) Numero di verifiche sommative effettuate
1° Trimestre:
prove scritte n° 3
prove orali n° 1
2° Pentamestre:
prove scritte n° 3
prove orali n° 2
l) obbiettivi raggiunti
La classe è composta in gran parte da alunne dotate di buona volontà che segue con
impegno e interesse, anche se i risultati non sono sempre soddisfacenti, prediligendo
l'esecuzione pratica di esercizi allo studio teorico dei vari argomenti.
Il programma svolto è stato caratterizzato da numerosi momenti di revisione dei concetti e
di esercitazioni pratiche per consentire una più adeguata comprensione e assimilazione
degli stessi.
Quasi tutte le alunne hanno evidenziato difficoltà e carenze nell'esposizione orale dei
concetti teorici.
Bandini Simonetta
18
MATERIA: LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI TESSILE-ABBIGLIAMENTO
DOCENTE: Lorenza Peccianti
N. di ORE di LEZIONE SETTIMANALI 4 di CUI DI LABORATORIO 4
N. di ore di lezione annuale convenzionali (riferite a 33 settimane) 132
N. di ore di frequenza dei singoli alunni, calcolata alla data di approvazione del documento del
consiglio di classe sulla base delle ore di lezione effettivamente svolte pari a 91
Cognome e nome
Ore di frequenza
1
Balzano Anna
77
2
Barone Arianna
85
3
Bonelli Gloria
77
4
Bunzeac Adina
83
5
Chirullo Luisa
75
6
Esposito Marianna
83
7
Frisancho Acuticona Cyhntia
87
8
Genovese Carmela
86
9
Nicoletti Giulia
80
10
Pepaj Antoneta
89
11
Pizzichi Samantha
76
12
Scaringi Greta
63
13
Spinelli Denise
85
14
Varriale Giovanna
67
a) Situazione d’ingresso :
Possesso dei pre-requisiti
per n° 14 allieve
(1 allieva con
programmazione
personalizzata)
In modo pieno
e sicuro
In maniera
accettabile
In maniera
parziale
In maniera
non
soddisfacente
4
5
3
2
b) Obiettivi specifici della disciplina
1. Padronanza delle tecniche modellistiche per la realizzazione di capi d’abbigliamento con
metodo artigianale e industriale.
2. Capacità di individuare ed utilizzare i materiali, il tipo di lavorazione e i macchinari idonei
all’assemblaggio e alla confezione di capi d’abbigliamento femminile, in relazione al livello
qualitativo richiesto.
3. Conoscenza dei criteri per il piazzamento e l'ottimizzazione dei consumi
4. Conoscenza e uso delle schede tecniche
5. Conoscenza dei sistemi per lo sviluppo delle taglie, corretta applicazione del metodo scalare
6. Uso corretto di strumenti e macchinari nel rispetto della normativa di sicurezza
19
c) Grado di conseguimento degli obiettivi per numero di alunni (questi obiettivi sono
validi per le 13 allieve con programmazione curriculare)
obiettivi
1
2
3
4
5
6
padronanza delle tecniche modellistiche per la
realizzazione di capi d’abbigliamento con metodo
artigianale e industriale.
capacità di individuare ed utilizzare i materiali, il
tipo di lavorazione e i macchinari idonei
all’assemblaggio e alla confezione di capi
d’abbigliamento femminile, in relazione al livello
qualitativo richiesto.
conoscenza dei criteri per il piazzamento e
l'ottimizzazione dei consumi
conoscenza e uso delle schede tecniche
conoscenza dei sistemi per lo sviluppo delle
taglie, corretta applicazione del metodo scalare
uso corretto di strumenti e macchinari nel rispetto
della normativa di sicurezza
pieno
accettabile parziale
scarso
3
6
4
0
2
6
5
0
5
5
3
0
6
4
3
0
0
5
5
3
8
5
0
0
d) Articolazione e contenuti dei moduli e/o delle unità didattiche effettivamente
svolte
MODULO N. 1
tracciato della giacca tipo uomo con fianchetta intera, manica e collo classico a rever
− taglio, prova e correzione della giacca in tela
− schematizzazione delle fasi di lavorazione
− le fodere e gli interni
− industrializzazione del modello
-tempi di svolgimento (in ore): 20
MODULO N. 2
Modellistica e confezione di giacconi e cappotti
−
tipologie di giacconi e cappotti, analisi delle linee, delle vestibilità e dei particolari che li
caratterizzano
− tracciati base di giacconi e cappotti con varie tipologie di maniche.
− Lo sfondamento giro
− Maniche kimono, kimono con fianchette, raglan
− prova e correzione dei modelli in carta e in tela
− schede tecniche e di lavorazione dei capi
-tempi di svolgimento (in ore): 28
MODULO N. 3
I sistemi di sviluppo taglie
−
−
−
Tipologie di sviluppi – cenni sul sistema calibrato e semicalibrato
Il sistema scalare: individuazione e attribuzione delle aliquote (valori sviluppo)
Distribuzione dei valori di sviluppo su: gonna, abito base e manica a giro; camicia; pantalone;
giacche; manica in due pezzi; modelli con fianchette e tagli fantasia
-tempi di svolgimento (in ore): 16
20
MODULO N. 4
Capi per il progetto sfilata – giacche, mantelli, cappotti, abiti
sulla base dei progetti elaborati dalle allieve realizzazione di capi per la sfilata: analisi delle
linee, ricerca dei materiali idonei, costruzione del modello, taglio e confezione.
-tempi di svolgimento (in ore): 36
MODULO N. 5
Compilazione schede tecniche e di lavorazione
- Elaborazione sequenze di lavorazione per ottenere capi studiati e realizzati.
-tempi di svolgimento (in ore): 8
MODULO N. 6
Sicurezza nei luoghi di lavoro
−
normativa generale e specifica di settore, concetto di rischio e pericolo. DPI
−
rilevamento rischi nei laboratori, comportamenti e situazioni di rischio
−
schede di rilevamento
-tempi di svolgimento (in ore): 4
e) Strumenti di lavoro utilizzati
-libro di testo in adozione:
Grana- Bellinello “Modellistica integrata e fondamenti di confezione” vol 2 – ed. S.Marco
-altri sussidi:
dispense dell’insegnante per gli sviluppi taglie, per il sistema CAD, per le schede tecniche,
interni capi spalla all’ indirizzo
https://tecnologiemoda.wordpress.com/dispense-varie/
f) Utilizzazione di laboratori - sempre
→ Modellistica – confezione
→ Informatico
→ Multimediale
g) Metodi d’insegnamento utilizzati
Ricerca
individual
e
Ricerca o
lavoro di
gruppo
Modulo o unità didattica N°
Lezione
frontale
Lezione
guidata
Altro
………………
1. La giacca tipo uomo modello industriale – ciclo di
confezione
X
X
LIM
Esempi pratici
2 . Modellistica e confezione di
giacconi e cappotti
X
X
Esempi pratici
laboratorio
3. I sistemi di sviluppo taglie
X
X
Esempi pratici
Esempi pratici
4. Capi per il progetto sfilata
X
X
Spiegazioni
individuali
21
5. Compilazione schede di
lavorazione
X
6. Sicurezza nei luoghi di
lavoro
X
X
X
X
LIM
Esempi pratici
X
LIM
f) Metodi per la verifica e valutazione
a) metodi utilizzati per la verifica formativa:
•
lavori pratici: modelli in carta, prove in tela, capi confezionati (prodotto finito)
•
compilazione schede
•
relazioni
b) metodi utilizzati per la verifica sommativa
•
•
•
test scritti strutturati e semistrutturati
prove pratiche
colloqui – verifiche orali
Numero di verifiche sommative effettuate
1° Trimestre prove scritte
n° 1 prove orali n° 1 prove pratiche n°3
2° Pentamestre prove scritte n°2 prove orali n°1 prove pratiche n° 2
Altre annotazioni (con riguardo a situazioni particolari negative o positive relative
allo sviluppo della programmazione e ad esperienze realizzate con gli allievi etc.)
Il gruppo classe è, a vari livelli, piuttosto motivato e partecipe alle attività di laboratorio, che
risultano mediamente produttive. Il lavoro per il progetto sfilata è stato in alcuni casi di ottimo
livello.
Veramente difficoltosa invece la “resa” in verifiche scritte e orali anche relative alle stesse
attività svolte magari in modo molto positivo.
Lorenza Peccianti
22
MATERIA: Tecnologie applicate ai materiali ed ai processi produttivi tessili
abbigliamento
DOCENTE: Raffaele Riela
N. di ORE di LEZIONE SETTIMANALI 4 di cui in codocenza con la prof. Lorenza Peccianti 2
N. di ore di lezione annuale convenzionali (riferite a 33 settimane) 132
N. di ore di frequenza dei singoli alunni, calcolata alla data di approvazione del documento del
consiglio di classe sulla base delle ore di lezione effettivamente svolte pari a 89
Cognome e nome
Ore di frequenza
1
Balzano Anna
73
2
Barone Arianna
85
3
Bonelli Gloria
87
4
Bunzeac Adina
85
5
Chirullo Luisa
85
6
Esposito Marianna
85
7
Frisancho Cyhntia
85
8
Genovese Carmela
86
9
Nicoletti Giulia
85
10
Pepaj Antoneta
87
11
Pizzichi Samantha
87
12
Scaringi Greta
69
13
Spinelli Denise
81
14
Varriale Giovanna
63
a) Situazione d’ingresso :
Possesso dei pre-requisiti per
n° 14 allieve(1 allieva con
programmazione
personalizzata)
In modo pieno e
sicuro
In maniera
accettabile
In maniera
parziale
In maniera non
soddisfacente
3
4
5
2
b) Obiettivi specifici della disciplina
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Conoscenza delle problematiche relative al controllo qualità sui tessuti
Capacità di individuare difetti e trattare i tessuti in base anche alle difettosità riscontrate
Conoscenza dei criteri per il piazzamento in caso di materiale che presentano difettosità
Conoscenza e uso delle schede tecniche di prodotto e dei capitolati di vendita
Conoscenza generale delle fibre ecologiche e loro possibile utilizzo
Conoscenza generale delle varie tipologie di tessuti “classici”
Capacità di utilizzo delle varie tipologie di tessuti classici
Conoscenza generale delle fibre innovative
Capacità di utilizzo delle varie tipologie di fibre innovative
23
b) Obiettivi specifici dell’attività di laboratorio in co – docenza
1.
2.
3.
4.
5.
Conoscenza dei tipi di software di settore, CAD e CAM per il taglio automatico
Uso del software “Confelmod” per lo sviluppo taglie e il piazzamento.
Problematiche relative al taglio industriale, ordini di taglio e stesura.
Individuazione di tecniche e di procedimenti di assemblaggio funzionali ed innovativi.
Utilizzo appropriato di materiali principali, accessori ed interni per la realizzazione di
progetti specifici.
b) Grado di conseguimento degli obiettivi per numero di alunni (questi obiettivi sono
validi per le 13 allieve con programmazione curriculare)
Obiettivi
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
Conoscenza delle problematiche relative al
controllo qualità sui tessuti
Capacità di individuare difetti e trattare i tessuti in
base anche alle difettosità riscontrate
Conoscenza dei criteri per il piazzamento in caso
di materiale che presentano difettosità
Conoscenza e uso delle schede tecniche di
prodotto e dei capitolati di vendita
Conoscenza generale delle fibre ecologiche e
loro possibile utilizzo
Conoscenza generale delle varie tipologie di
tessuti “classici”
Capacità di utilizzo delle varie tipologie di tessuti
classici
Conoscenza e capacità di utilizzo delle varie
tipologie di fibre innovative e loro utilizzo
Capacità di utilizzo delle varie tipologie di fibre
innovative
Applicazioni artigianali ed industriali particolari
sui tessuti prima del confezionamento.
Conoscenza dei tipi di software di settore, CAD e
CAM per il taglio automatico
Uso del software “Confelmod” per lo sviluppo
taglie e il piazzamento.
Problematiche relative al taglio industriale, ordini
di taglio e stesura.
Individuazione di tecniche e di procedimenti di
assemblaggio funzionali ed innovativi.
Utilizzo appropriato di materiali principali,
accessori ed interni per la realizzazione di
progetti specifici.
pieno
accettabile
parziale
scarso
3
4
4
2
2
7
3
1
2
7
3
1
2
7
1
2
1
5
6
1
4
4
4
1
4
4
4
4
NV
NV
NV
NV
NV
NV
NV
NV
NV
NV
NV
NV
3
4
6
0
2
4
4
3
2
3
5
3
2
5
3
2
4
4
3
2
24
NV Gli obiettivi 8-9-10 alla data della compilazione della scheda 6/05/2015 sono in
stato di svolgimento o non sono stati ancora svolti, per cui non è possibile al
momento dare una valutazione sul raggiungimento degli stessi
d) Articolazione e contenuti dei moduli e/o delle unità didattiche effettivamente
svolte
Modulo o unità didattica n°1
IL SOFTWARE “CONFELMOD” PER LA MODELLISTICA D’ABBIGLIAMENTO
−
−
−
−
−
Le funzioni del programma: gestione dati, CAD per la modifica dei modelli e per lo sviluppo,
il piazzamento e l’ottimizzazione dei consumi
Sviluppo delle principali tipologie di modelli: gonna, pantalone, abito, camicia, giacca,
cappotto
Principali modifiche a video effettuabili con il CAD
Piazzamenti con taglie singole e abbinate
Disegno al plotter di grafici di sviluppo e piazzamenti per simulazione produzione.
tempi di svolgimento (in ore): 30
Modulo o unità didattica n°2
PROBLEMATICHE RELATIVE AL CONTROLLO QUALITÀ TESSUTI.
−
−
−
−
−
−
Schede tecniche di Prodotto
Descrizione principali test sul tessuto
Controllo tessuti e difettosità procedure e qualificazioni
Documentazione controlli qualità tessuti.
Capitolati fra fornitori e confezionisti
Esempi pratici con problemi relativi al controllo qualità, calcolo difettosità, calcolo bonifici
tempi di svolgimento (in ore): 20
Modulo o unità didattica n°3
CONTROLLO QUALITA’ – COLLAUDO NELL’AZIENDA DI CONFEZIONE
−
−
−
Procedure per l’individuazione ed il recupero dei tessuti difettosi in confezione
Difetti sul prodotto finito
Verifica delle misure di controllo da scheda tecnica sul capo finito
tempi di svolgimento (in ore): 8
Modulo o unità didattica n°4
CAPI SFILATA
−
Sulla base dei progetti elaborati dalle allieve di capi per la sfilata: analisi delle linee, ricerca
dei materiali idonei, elaborazione di tecniche di lavorazione innovative
tempi di svolgimento (in ore): 6
Modulo o unità didattica n°5
ECOLOGIA E MODA
−
−
−
−
Ecomoda : Ecologia e Materiali.
Fattori di inquinamento delle materie prime tessili
Fibre ecologiche e processi produttivi ecolologici nella fabbricazione dei tessuti per
abbigliamento
Casi specifici di prodotti tessili ecologici, rapporto fornitori tessuto confezionisti. Caso
americano.
25
tempi di svolgimento (in ore): 10
Modulo o unità didattica n°6
CLASSIFICAZIONE TESSUTI CLASSICI – TESSUTI INNOVATIVI E CENNI A NUOVE
TECNOLOGIE APPLICATE AI TESSUTI
−
−
−
Tessuti classici ortogonali
Tessuti a maglia
Tessuti innovativi
tempi di svolgimento (in ore): 30
Modulo o unità didattica n°7
TAGLIO INDUSTRIALE - PROBLEMATICHE
−
−
−
−
−
L’ordine di taglio
Tipologie di piazzamento
Calcolo del tessuto occorrente
Tessuti particolari e vincoli ai fini del taglio
Numerazione del tagliato e formazione dei pacchi.
tempi di svolgimento (in ore): 6
Modulo o unità didattica n°8
APPLICAZIONI ARTIGIANALI ED INDUSTRIALI PARTICOLARI SUI TESSUTI PRIMA DEL
CONFEZIONAMENTO
−
−
−
−
−
−
Ricami, Imbottiture, agugliature
Plissettature
Inserti speciali
Stampe
Tinture speciali
Lavorazioni di decorazione a mano
tempi di svolgimento (in ore): 6
(Questo argomento alla data 6/05/2015 non è stato ancora svolto ma abbiamo programmato
di svolgerlo nelle prossime lezioni)
Nel corso dell’anno è stato svolto anche un lavoro di ripasso veloce e generale su tematiche ai
programmi degli anni precedenti, argomenti propedeutici al programma dell’anno svolto ed alla
preparazione dell’esame di Stato ( fibre tessili, filatura, intrecci base).
e) Strumenti di lavoro utilizzati
- libro di testo in adozione: Cosetta Grana “Tecnologia e Merceologia Tessile” vol 1 e vol 2 – ed.
S.Marco;
laboratorio: Cosetta Grana “Modellistica Integrata e fondamenti di confezione” vol 1 e 2
- altri sussidi: Gibellini, Tomasi, Zupo “Il prodotto moda”vol.3,4 CLITT, dispense dell’insegnante
per controllo qualità, tessili innovativi - Varie dispense per la parte Ecologia e tessuti innovativi.
Dispense dell’insegnante sul sistema Confelmod
f) Utilizzazione di laboratori
Nelle ore di codocenza laboratorio modellistica e informatico con software dedicato.
g) Metodi d’insegnamento utilizzati
lezioni frontali con supporti multimediali ed esempi pratici con vari materiali tessili per i moduli
a) metodi utilizzati per la verifica formativa:
26
•
•
•
esercitazioni al computer
compilazione schede
relazioni
b) Metodi utilizzati per la verifica sommativa
• test scritti strutturati e semistrutturati
• prove pratiche
• colloqui – verifiche orali
Numero di verifiche sommative effettuate
1° Trimestre
prove scritte n° 3 prove orali n° 2 prove pratiche n°1
2° Pentamestre
prove scritte n° 4 ( comprese le simulazioni di terza prova)
prove orali n° prove pratiche n° 2
STAGE PITTI IMMAGINE UOMO
Tutta la classe ha partecipato ad uno stage aziendale di 3 giorni ( 3 gruppi di alunne, un gruppo al
giorno) presso uno stand espositivo durante la manifestazione Pitti Immagine Uomo dal 13 al 16
gennaio 2015 a Firenze.
Durante lo stage le alunne hanno avuto la possibilità di fare esperienza sia delle dinamiche
commerciali che regolano una fiera internazionale di abbigliamento che delle problematiche
relative alla proposta del prodotto presentato in fiera.
Hanno poi potuto rendersi conto dell’utilizzo di vari materiali tessili nella proposta moda dei vari
espositori della fiera. Ogni alunna al termine dello Stage ha presentato una breve relazione.
Raffaele Riela
27
MATERIA PROGETTAZIONE TESSILE E ABBIGLIAMENTO
DOCENTE Carmela Beatrice Tomasi
N. di ORE di LEZIONE SETTIMANALI 6
di CUI IN CO-PRESENZA CON
di CUI DI LABORATORIO 6
Prof.ssa Lorenza Peccianti
99
N. di ore di lezione annuale convenzionali (riferite a 33 settimane) 198
N. di ore di frequenza dei singoli alunni, calcolata alla data di approvazione del documento del
consiglio di classe sulla base delle ore di lezione effettivamente svolte pari a 132 al 28/04/2015
Cognome e nome
Ore di frequenza
Balzano Anna
Barone Arianna
Bonelli Gloria
Bunzeac Adina Madalina
Chirullo Luisa
Esposito Marianna
Frisancho Acuticona Chyntia
Genovese Carmela
Nicoletti Giulia
Pepaj Antoneta
Pizzichi Samantha
Scaringi Greta
Spinelli Denise
Varriale Giovanna
105
114
115
115
96
113
126
123
93
123
77
90
111
78
a) Situazione d’ingresso
La classe ha dimostrato un certo interesse alla materia e alle attività proposte, anche se i risultati non
sempre sono stati brillanti anche a causa di una certa divisione caratteriale e d’interesse, difficoltà già
emerse nel corso del terzo anno, quando le due sezioni sono state accorpate, ponendo problemi
interpersonali, che talvolta non hanno permesso lavori di gruppo e uscite all’esterno.
possesso dei prerequisiti per n° 15
alunne
in modo sicuro
e pieno
5
in maniera
parziale
7
in maniera
accettabile
in maniera
non soddisfacente
2
0
b) Obiettivi specifici della disciplina
1. Potenziamento delle conoscenze metodologiche e tecniche per la progettazione di una
collezione di moda
2. Visualizzazione rapida e sintetica del figurino mediante la stilizzazione della figura umana
3. Visualizzazione del tema-moda in tutti i suoi aspetti: merceologici, tecnici e accessoriali
4. Produzione grafica del capo nella rappresentazione in piano a corredo della scheda tecnica
5. Rappresentazione pittorica e coloristica del figurino-moda adeguata alla scala cromatica
individuata nella cartella colore e relativamente alle caratteristiche merceologiche e alla texture
6. Impaginazione del prodotto scritto-grafico finito equilibrata, personale e originale
28
c) Grado di conseguimento degli obiettivi per numero di alunni
pieno
obiettivo 1
x
obiettivo 2
x
accettabile
obiettivo 3
x
obiettivo 4
x
obiettivo 5
x
obiettivo 6
parziale
scarso
x
d) Articolazione e contenuti dei moduli e/o delle unità didattiche effettivamente svolte
Modulo o unità didattica n° 1
-
Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica: COLLEZIONE MODA ISPIRATA AL
CONCEPT: MADE IN
- Ricerca storica e fotografica Studio, analisi e rappresentazione grafica di capi base.
- Realizzazione di figura in atteggiamento adatto alla presentazione del capo.
- Mood d’ispirazione- cartella colore e tessuti
- Rappresentazione di schizzi d’ideazione e figurini a tema.
- Impaginazione tavole scritto-grafiche su supporto a scelta; uso di tecniche miste adatte.
- tempi di svolgimento (in ore): periodo di svolgimento: trasversale ore 50
livello di sufficienza: rappresentazione di outfit proporzionati alla figura intera – interpretazione
dello stile tematico individuato.
Modulo o unità didattica n° 2
-
Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica: LA GIACCA MASCHILE: MODELLO
MAX MARA
- Studio, analisi e rappresentazione grafica di capi base.
- Analisi grafica e catalogazione di particolari: colli e abbottonature, tasche e taschini.
- Tavole con rappresentazione sul manichino di capi di vario stile
- tempi di svolgimento (in ore): periodo di svolgimento: ottobre/novembre ore 20
livello di sufficienza: rappresentazione proporzionata di figura intera e su piano americano vestita
secondo lo stile
Codocenza: realizzazione del disegno tecnico, realizzare schede tecniche e descrittive,
riconoscere le caratteristiche tecniche del modello creato, materiali e mercerie adatte al modello.
Modulo o unità didattica n° 3
-
Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica: IL CAPPOTTO MASCHILE E
CAPPOTTO FEMMINILE A VESTAGLIA MODELLI MAX MARA
- Studio, analisi e rappresentazione grafica di capi base.
- Analisi grafica e catalogazione di particolari: colli e abbottonature, tasche e accessori.
- Tavole con rappresentazione di capi moda sul manichino.
- Schede di lettura di capi moda e rappresentazione di modelli in scala 1:5.
- tempi di svolgimento (in ore): periodo di svolgimento: dicembre/gennaio ore 40
livello di sufficienza: rappresentazione proporzionata di figura intera e su piano americano vestita
secondo lo stile
Codocenza: realizzazione del disegno tecnico, realizzare schede tecniche e descrittive,
riconoscere le caratteristiche tecniche del modello creato, materiali e mercerie adatte al modello.
29
Modulo o unità didattica n° 4
-
Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica: IL CAPPOTTO MASCHILE E
CAPPOTTO FEMMINILE A VESTAGLIA MODELLI MAX MARA
- Studio, analisi e rappresentazione grafica di capi base.
- Tavole con rappresentazione di figurini di vario stile
- Schede di lettura e rappresentazione di modelli in scala 1:5
- tempi di svolgimento (in ore): periodo di svolgimento: febbraio/marzo ore 40
livello di sufficienza: rappresentazione proporzionata di figura intera e su piano americano vestita
secondo lo stile
Codocenza: realizzazione del disegno tecnico, realizzare schede tecniche e descrittive,
riconoscere le caratteristiche tecniche del modello creato, materiali e mercerie adatte al modello.
Modulo o unità didattica n° 5
- Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica LA PROGETTAZIO MODA IN AZIENDA:
- Team di lavoro: Marketing e strategie operative, ufficio stile, ufficio tecnico. Figure professionali
che operano nel settore tessile-abbigliamento.
- Iter operativo per la creazione di una collezione. Comunicazione e moda. Il sistema della
moda. Dai quaderni di tendenza alla sfilata. Contenuti : schizzi, figurini, capi in piano, schede,
promozione e sfilata. Promozione attraverso i diversi canali. Strategie di Vendita del prodotto
- Verifica con testa risposte multiple
- tempi di svolgimento (in ore): periodo di svolgimento: aprile/maggio ore 50
livello di sufficienza: interpretazione del tema e rappresentazione proporzionata di figurini moda –
rappresentazione tecnica del capo
SIMULAZIONE DELLA PROVA DELL’ESAME DI STATO
Simulazioni: Collezione di Abiti formali da ufficio – Collezione Ispirazione Gipsy- Collezione
Ispirazione Anni Ottanta. Scheda di correzione sulle competenze allegata alle prove.
livello di sufficienza: individuazione e interpretazione del tema - rappresentazione proporzionata di
figurini moda ispirati
e) Strumenti di lavoro utilizzati
Libro di testo in adozione: Il prodotto moda, Gibellini, Tomasi, Zanichelli, vol. 1-2
altri sussidi : riviste di settore e cataloghi - Videoregistratore, tavolo luminoso, postazione grafica
Personal Computer, LIM
f) Utilizzazione di laboratori
SI
X
NO
g) Metodi d’insegnamento utilizzati
lezione
(specificare)
dialogata
individuale
mod.1
mod.2
mod.3
mod.4
mod.5
o un. did.1
o un. did.2
o un. did.3
o un. did.4
o un. did.5
lezione
ricerca
ricerca o lavoro
frontale
altro
frontale
di gruppo
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
g) Argomenti approfonditi nel corso dell’anno
Progettazione della Sfilata di moda: Made IN – Ispirazione ai grandi stilisti italiani e in
contrapposizione la moda che viene dall’Oriente
30
H ) Metodi per la verifica e valutazione
a) metodi utilizzati per la verifica formativa
Prove strutturate
X
Colloqui
X
b)metodi utilizzati per la verifica sommativa
Prove non strutturate: progettazione a tema, risoluzione di casi.
i) Numero di verifiche sommative effettuate
1. Trimestre
prove scritte n° 2 prove orali n° 1 prove pratiche n° 3
2. Pentamestre
prove scritte n° 2 prove orali n° 1 prove pratiche n° 4
l) obiettivi raggiunti
La partecipazione allo svolgimento didattico della materia è stata caratterizzata da un apprezzabile
entusiasmo nel lavoro scolastico, meno nel lavoro domestico, spesso evidenziato da una serie di
assenze di alcune allieve, contrariamente ad altre che hanno evidenziato continuità ed entusiasmo
al lavoro. La metodologia d’insegnamento proposta ha permesso l’acquisizione delle competenze
professionali per un discreto numero di loro. In generale si sono distinte in attività e progetti
raggiungendo così un equilibrio di giudizio e una valutazione personale positiva.
Prof.ssa Carmela Beatrice Tomasi
31
Materia: TECNICHE DI DISTRIBUZIONE E MARKETING
Docente: PRIORI LINDA
N. di ORE di LEZIONE SETTIMANALI: 3 (tr)
N. di ore di lezione annuale convenzionali (riferite a 33 settimane): 99
N. di ore di frequenza dei singoli alunni, calcolata alla data di approvazione del documento del
consiglio di classe sulla base delle ore di lezione effettivamente svolte pari a 84 (al 05/05/2015)
Cognome e nome
1. Balzano Anna
2. Barone Arianna
3. Bonelli Gloria
4. Bunzeac Adina Rebeca
5. Chirullo Luisa
6. Esposito Marianna
7. Frisancho Acuticona Cynthia
8. Genovese Carmela
9. Nicoletti Giulia
10. Pepaj Antoneta
11. Pizzichi Samantha
12. Scaringi Greta
13. Spinelli Denise
14. Varriale Giovanna
A)
Ore assenze
78
83
84
81
81
80
82
81
80
82
82
71
76
73
Situazione di ingresso e descrizione del programma svolto
Durante l’anno di supplenza in questa classe ho potuto constatare che ci sono all’interno sia
soggetti dotati di una buona conoscenza di apprendimento che soggetti più deboli.
All’inizio dell’anno ho cercato di far assimilare agli alunni i concetti di base su cui si sarebbe
fondato poi l’argomento della classe quinta. Nonostante il primo impatto in cui ho notato che pochi
all’interno della classe erano in possesso di un corretto metodo di studio, ho cercato attraverso la
spiegazione frontale di far capire la corretta metodologia di studio da applicare per la materia
confrontandomi anche direttamente con i ragazzi.
Ad oggi la classe è migliorata in merito alla capacità di apprendimento ma alcuni di loro non sono
ancora in grado di seguire di maniera attenta la materia e svolgere esercizi in maniera autonoma.
Gli argomenti trattati con la classe quinta sono stati: il marketing strategico e operativo
(quest’ultimo argomento sarà trattato nel corso dell’ultimo mese di lezione).
Ho sviluppato il programma attraverso lezioni frontali ed effettuando sempre dei ripassi generali
durante le due lezioni precedenti ai compiti in classe.
B)
Grado di conseguimento degli obiettivi per numero di alunni
In modo sicuro e pieno
4
In maniera accettabile
5
In maniera parziale
5
In maniera non soddisfacente
0
C)
Articolazione e contenuti dei moduli e/o delle unità didattiche effettivamente svolte:
Modulo 1 - Argomento: Il marketing
Il concetto di marketing
Le origini del marketing
L’evoluzione del marketing
Il marketing oggi
32
Modulo 2 - Argomento: IL sistema delle ricerche di marketing
La ricerca come strumento
Le tipologie di ricerche
Pianificazione di una ricerca di marketing
Gli strumenti della ricerca
Modulo 3 - Argomento: Tipi di ricerche
I test di prodotto
Ricerche sul packaging
Ricerche sulla pubblicità
Ricerche sulle vendite
Modulo 4 - Argomento: Il marketing strategico
Strategia e il posizionamento di un’impresa sul mercato
La matrice SWOT
Modulo 5 - Argomento: Il marketing operativo
Il prodotto come elemento primo del marketing mix
La strategia del marketing sul prodotto
La strategia della combinazione di prodotti
La strategia del ciclo di vita del prodotto
L’influenza del ciclo economico nel marketing di prodotto
Modulo 6 - Argomento: Il prezzo
Il secondo elemento del marketing mix
Determinazione del prezzo in base ai costi
Le politiche di prezzo
Modulo 7 - Argomento: La pubblicità
La comunicazione
Il sistema pubblicitario
La campagna pubblicitaria
I mezzi pubblicitari tradizionali
Modulo 8 - Argomento: La vendita
Le politiche distributive (trade marketing)
La rete di vendita
Il merchandising
D)
Strumenti di lavoro utilizzati
Libro di testo in adozione: SEGHID HURUI, Marketing&Distribuzione, ed. San Marco
altri sussidi : Personal Computer, LIM
E) Metodi di insegnamento utilizzati: Lezione frontale, lavoro di gruppo, ricerca di gruppo,
ricerca individuale, simulazioni al computer attraverso l’utilizzo della community online
Polyvore per scoprire e creare direttamente tramite l’acceso di ogni singola alunna le nuove
tendenze moda.
F) Metodi per la verifica e la valutazione: Prove strutturate, prove non strutturate, prove scritte
e verifiche orali
G) Numero di verifiche sommative effettuate: Trimestre: prove scritte: 2; prove orali: 2
Pentamestre: prove scritte: 2; prove orali: 3
Il Docente Linda Priori
33
MATERIA: Insegnamento Religione Cattolica
DOCENTE: Carlo D’Orefice
N. di ORE di LEZIONE SETTIMANALI: 1
di CUI DI LABORATORIO : 0
di CUI IN CO-PRESENZA CON ALTRI DOCENTI: 0
N. di ore di lezione annuale convenzionali (riferite a 33 settimane) 33.
N. di ore di frequenza dei singoli alunni ,calcolata alla data di approvazione del documento del
consiglio di classe sulla base delle ore di lezione effettivamente svolte pari a
Cognome e nome
Ore di frequenza
Barone Arianna
26
Bonelli Gloria
26
Frisancho Acuticona
28
Spinelli Denise
26
Varriale Giovanna
25
a) Situazione d’ingresso
Possesso dei
pre-requisiti per
n° di alunni
In modo pieno e
sicuro
In maniera
accettabile
In maniera
parziale
In maniera non
soddisfacente
5
b) Obiettivi specifici della disciplina
1- sapere indicare le posizioni di ateismo nelle teorie di alcuni personaggi significativi nel
panorama culturale;
2- riconoscere le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa e gli impegni per la pace, la
giustizia e la salvaguardia del creato.
c) Grado di conseguimento degli obiettivi per numero di alunni
Pieno
Accettabile
Parziale
Obiettivo 1
Obiettivo 2
Scarso
X
X
d) Articolazione e contenuti dei moduli e/o delle unità didattiche effettivamente svolte
Modulo o unità didattica n° 1: Il problema dell’ateismo
-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica
Gli antefatti del pensiero ateo: l'illuminismo (posizione anticristiana) e A. Conte - teoria dei tre stadi
(religione infanzia dell'umanità); l'ateismo in Feuerbach; l’ateismo in Darwin, Marx, Freud e
Nietzsche.
Approfondimento 1 - il problema di Dio e il progresso tecnico-scientifico nel film “2001: odissea
nello spazio” di S. Kubrick;
Approfondimento 2 - domande esistenziali e ateismo come filosofia di vita: visione del film "Radio
Freccia" di L. Ligabue.
-tempi di svolgimento (in ore): 15
Modulo o unità didattica n° 2: Cenni di dottrina sociale della Chiesa Cattolica
-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica:
34
Capitalismo e marxismo quali modelli di sviluppo sociale; il modello sociale cristiano: il Regno di
Dio e la centralità della persona umana; i principi che discendono dalla centralità della persona
umana (diritti umani - principio di sussidiarietà - principio di solidarietà); l'Economia di comunione
come esempio di attuazione della dottrina sociale della Chiesa (Regno di Dio) - il lavoro nella
comunità di Loppiano (FI); visione del Film “Don Lorenzo Milani” quale esempio di attuazione della
società ideale cristiana (Regno di Dio) - lettura di "Risposta ai cappellani militari"; la dignità
dell’uomo quale esigenza del cristianesimo e principio supremo della dottrina sociale della chiesalettura di passi salienti della “Centesimus annus”; (ancora da svolgere nel momento della stesura
del presente documento) panoramica sulle principali encicliche sociali della Chiesa.
-tempi di svolgimento (in ore) : 13 - (+3)
e) Strumenti di lavoro utilizzati
-libro di testo in adozione: AA.VV., “Nuovi Confronti”, Volume unico, ElleDiCi.
-altri sussidi: Fotocopie da altri manuali scolastici; VHS; DVD.
f) Utilizzazione di laboratori
SI
NO X
g) Metodi d’insegnamento utilizzati
Lezione
frontale
Lezione
guidata
X
X
Modulo 1
Ricerca
individuale
Ricerca o
lavoro di
gruppo
Brain
Storming
X
Modulo 2
h)Metodi per la verifica e valutazione
a) metodi utilizzati per la verifica formativa
Prove strutturate
X
Prove non strutturate
Colloqui
X
b)metodi utilizzati per la verifica sommativa
Non è stata fatta distinzione tra valutazione formativa e sommativa
i) Numero di verifiche sommative effettuate
Trimestre
prove scritte n°
1
Pentamestre
prove scritte n°………
prove orali n°.........prove pratiche n°……….
prove orali n° 1
prove pratiche n°……….
Carlo D’Orefice
35
MATERIA
INSEGNANTE
EDUCAZIONE FISICA
VITO FORTUNATO GAVEZZOTTI
Anno scolastico
CLASSE
Ore settimanali
2014 - 2015
5^E
2 ore x 33 settimane = 66
ore
Numero ore di frequenza dei singoli alunni, calcolata alla data di approvazione del documento del
consiglio di classe sulla base delle ore di lezione effettivamente svolte pari a:
Cognome e nome
Ore di frequenza
1
Balzano Anna
49
2
Barone Arianna
55
3
Bonelli Gloria
58
4
Bunzeac Adina Rebeca
54
5
Chirullo Luisa
54
6
Esposito Marianna
58
7
Frisancho Acuticona
60
8
Genovese Carmela
58
9
Nicoletti Giulia
56
10 Pepaj Antoneta
60
11 Pizzichi Samantha
58
12 Scaringi Greta
52
13 Spinelli Denise
60
14 Varriale Giovanna
50
A) SITUAZIONE D’INGRESSO
possesso dei pre-requisiti
in modo sicuro
in maniera
in maniera
e pieno
accettabile
parziale
per n° 14 alunne
9
4
in maniera
non soddisfacente
1
La prima parte dell'anno scolastico è stata dedicata a rivedere e fare proprie le linee essenziali del
piano educativo della scuola.
Sono stati letti, analizzati e spiegati, con dovizie di particolari, i regolamenti di utilizzo delle
palestre.
Primo sport praticato: la pallavolo.
36
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA
1. CONOSCENZA E PRATICA DI ATTIVITA’ RIFERENTESI ALL’AREA CORPOREA
potenziamento fisiologico
rielaborazione schemi motori
conoscenza e pratica attività sportive
informazioni fondamentali sulla tutela della salute e sulla prevenzione degli infortuni
Potenziamento fisiologico
Sviluppo principali qualità fisiche: resistenza, forza, velocità e mobilità articolare
Irrobustimento / potenziamento generale
Mezzi:
-
corsa di resistenza
-
circuiti/percorsi di irrobustimento
-
esercizi di mobilità individuale, a coppie, a corpo libero o con piccoli attrezzi
-
tecnica esercizi stretching
Rielaborazione schemi motori
-
coordinazione generale e segmentaria
-
percezione spazio temporale
-
educazione posturale
-
destrezza e agilità
-
equilibrio - lateralità
-
prontezza di riflessi
Mezzi:
-
circuiti di destrezza e agilità
-
esercizi di coordinazione generale
Gli obiettivi minimi prefissati sono stati raggiunti da tutti gli alunni.
ATTIVITA' SPORTIVE PRATICATE
Modulo/unità didattica/unità di apprendimento: LA PALLAVOLO
-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica
Il campo di gioco – Le zone del campo - Conoscenza e pratica dei fondamentali di gioco (battuta di
sicurezza e dall’alto, bagher, palleggio e a seguire schiacciata e muro) - Conoscenza delle
principali regole di gioco. Il gioco di squadra. Il fair play nella pallavolo.
Incontro di pallavolo finale con la classe 5^C
-tempi di svolgimento: settembre, ottobre e novembre
Modulo/unità didattica/unità di apprendimento: UNIHOCKEY
-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica
Il campo di gioco – Le zone del campo - Conoscenza e pratica dei fondamentali di gioco
Conoscenza delle principali regole di gioco. Il gioco di squadra. Prove di gioco: 1/1 e2/2
37
Mini torneo interno alla classe
-tempi di svolgimento: gennaio e febbraio
Modulo/unità didattica/unità di apprendimento: IL BADMINTON
-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica
Il campo di gioco – Costruzione di campi di gioco improvvisati – Gioco individuale e di squadra Conoscenza e pratica dei fondamentali di gioco (battuta/servizio, diritto e rovescio) - Conoscenza
delle principali regole di gioco.
-tempi di svolgimento: maggio - giugno
Modulo/unità didattica/unità di apprendimento: TENNIS TAVOLO (Ping Pong)
-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica
Il campo di gioco – Costruzione di campi di gioco improvvisati – Gioco individuale e di squadra Conoscenza e pratica dei fondamentali di gioco (battuta/servizio, diritto e rovescio) - Conoscenza
delle principali regole di gioco.
-tempi di svolgimento: marzo e aprile
E’ stato realizzato un torneo interno con girone all’italiana.
La gestione del tabellone e l’arbitraggio sono stati completamente gestiti dagli studenti.
Modulo/unità didattica/unità di apprendimento: TENNIS
-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica
Il campo di gioco – Gioco individuale e di squadra - Conoscenza e pratica dei fondamentali di
gioco (battuta/servizio, diritto, rovescio e colpo al volo) - Conoscenza delle principali regole di
gioco.
-tempi di svolgimento: maggio
Modulo/unità didattica/unità di apprendimento: MOTORFIT
-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica
Analizzare il proprio stato di salute e benessere attraverso la realizzazione di una batteria
standardizzata di test.
-tempi di svolgimento: secondo quadrimestre
Modulo/unità didattica/unità di apprendimento: I GRANDI ATTREZZI
-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica
Conoscenza e utilizzo dei grandi attrezzi della palestra: pertica, fune, parallele, spalliere e scala
orizzontale.
-tempi di svolgimento:secondo quadrimestre
Modulo/unità didattica/unità di apprendimento: “Qualità della vita”
-Sequenza logica del modulo o dell’unità didattica
Sono state svolte n. 2 incontri con i medici dell’ASL della Val d’Elsa.
Oggetto dell’approfondimento: ALIMENTAZIONE E STILI DI VITA
Sono stati consegnati agli alunni i seguenti opuscoli in versione elettronica:
- Mangiare_bene_per_Muoversi_meglio
- Curarsi_con_l'alimentazione
- Dieta per lo sportivo
- Piramide Alimentare Italiana
38
Informazioni fondamentali sulla tutela della salute e sulla prevenzione degli infortuni
•
•
•
educazione posturale
tecniche elementari di pronto soccorso
educazione alimentare (utilizzo improprio delle “macchinette)
2. FORMAZIONE E CONSOLIDAMENTO DELLA PERSONALITA’ E DEL CARATTERE
Sono stati effettuati interventi con lo scopo di rafforzare nell’alunno un atteggiamento positivo
verso il proprio corpo:
•
•
sul piano corporeo (attraverso la padronanza e il controllo di sé)
sul piano affettivo (attraverso l’accettazione di sé e la consapevolezza delle proprie
capacità e dei propri limiti
sul piano sociale (attraverso rapporti interpersonali più intensi, con l’assunzione anche di
ruoli di responsabilità)
sul piano culturale: utilizzo di una terminologia tecnica appropriata
•
•
INDICAZIONI DIDATTICHE SU METODI E STRUMENTI DI LAVORO
METODI DI LAVORO
PROBLEM SOLVING: autonoma ricerca di soluzioni e il graduale passaggio da un approccio
globale ad una sempre maggiore precisione, anche tecnica del movimento
ROLE-PLAYING: attraverso l’osservazione dei compagni che mostrano l’esecuzione corretta e
non, ciascun alunno memorizza la catena cinetica
LAVORI DI GRUPPO: attività a coppie o in piccoli gruppi misti nel livello motorio. E’ una
strategia di aiuto perché il più abile è e da stimolo e può aiutare
METODO DEL “TENTATIVI ED ERRORI”:
Lezioni frontali, guidate e ricerche individuali.
STRUMENTI DI LAVORO UTILIZZATI
Attrezzature sportive in dotazione alla palestra e personali dell’insegnante
Aula computer: rientri pomeridiani per preparazione esame di Stato
Aula LIM (presentazione PPT)
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE
VALUTAZIONE INIZIALE
Attraverso dei test d’ingresso iniziali
VALUTAZIONE FORMATIVA
Basata sulla verifica delle conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite: è finalizzata al
rinforzo del quadro motivazionale, al potenziamento e recupero.
VALUTAZIONE SOMMATIVA
(periodica finale)
Consiste in un giudizio che definisce il livello di acquisizione degli obiettivi, tenendo conto della
situazione e del livello di partenza dell’alunno relativamente a conoscenze, competenze e abilità.
Fattori che concorrono alla valutazione:
•
•
regolarità della frequenza
partecipazione
39
•
•
•
•
•
•
•
impegno e interesse
comportamento
rispetto dei compagni, del Docente e delle attrezzature
saper rispettare le consegne
livello di acquisizione dei contenuti
disponibilità al recupero
aspetti fisici e psicologici
STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA E SOMMATIVA
Per gli alunni:
•
•
•
•
prove scritte (somministrate due “terze prove”)
prove orali
prove pratiche
produzioni di lavori individuali per l’esame di Stato
Per il docente:
•
•
•
•
osservazione del comportamento
osservazione e analisi livelli di competenza raggiunti
disponibilità a lavorare in gruppo
il fair play (codice deontologico previsto in ogni sport)
Vito Fortunato Gavezzotti
Colle di Val d’Elsa, 6 maggio 2015
40
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzi: IPTS – Art. ART.TO – Opz.”PROD.NI TESSILI-SARTORIALI”
Prova: PROG.NI TES.LI,ABB.TO.MODA.COST.ME
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella
seconda parte.
PRIMA PARTE:
“Sono le rose, intese come simbolo del divino. Il profumo di rose, infatti, è una delle prime
manifestazioni di apparizioni celesti ed eventi miracolosi…..Ancora una volta
Dolce&Gabbana portano in scena una Sicilia mitica, sospesa nello spazio e nel tempo, una
sorta di mondo incantato e perfetto dove solo il meglio dell’isola esiste…”
[Simona Melani , DOLCE&GABBANA, DEVOTI ALLA
SICILIA, <http://www.thewardrobe.it>]
Rosa – rosae – rosae: tutte le declinazioni dei fiori nella moda . I fashion designers Dolce & Gabbana non
sono gli unici a giocare con l’enfatica bellezza delle corolle variopinte. Non da meno sono Laura Biagiotti
che fa sfilare sulle passerelle della Milan Fashion Week, abiti a corolla e stampe floreali con peonie e rose,
mentre i petali avvolgono revers di giacche ; Louis Vuitton le cui margherite di pizzo traforato al laser
della P/E 2012 impreziosiscono abiti, gonne e grandi colletti tondi da educanda ma anche Balestra con i
splendidi fiordalisi, Blumarine, Gianbattista Valli …
Il bello della moda è reinventare e reinventarsi pur stando al passo coi tempi, pertanto si chiede al
candidato di far rivivere l’elemento principe della moda Il Fiore attraverso uno studio di varianti dei capi
proposti mirate anche al recupero e alla valorizzazione di produzioni tradizionali del territorio.
Al candidato è richiesto di:
1.
2.
3.
4.
Analizzare le linee proposte per creare una serie di varianti di modello o di tessuto
Eseguire una serie di schizzi per lo studio preliminare corredando gli stessi di note tecnico-descrittive
Eseguire un figurino scelto tra le varianti proposte
Presentare la scelta progettuale proposta insieme al capo base assegnato con un impaginazione che ne
valorizzi il tema d’ispirazione
5. Elaborare, sullo schema allegato o su uno schema in uso, il disegno in piano da accostare al figurino
scelto
6. Arricchire gli elaborati di note tecnico-descrittive
SECONDA PARTE
Il candidato deve rispondere a due dei quattro quesiti proposti.
1.
Si descriva brevemente il cliente destinatario delle creazioni presentate
2.
Si descriva il tema cromatico proposto inserendo le palette base della cartella colore
3.
Cos’è una fiera campionaria
4.
Differenze tra figurino d’immagine e figurino in piano
_________________________________________
Durata massima della prova: 8 ore
È consentita la consultazione di manuali, libri, cataloghi e riviste disponibili nel istituto sede d’esame, nonché l’utilizzo
di tecniche e strumentazioni, per la riproduzione e l’elaborazione informatica di testi e immagini, accessibili a tutti i
candidati nel tempo stabilito per la prova.
41
ALLEGATO 1
Istituto Statale d’Istruzione Superiore
“SAN GIOVANNI BOSCO”
SEZIONE PROFESSIONALE “CENNINO CENNINI”
Colle di Val d’Elsa
SIMULAZIONE TERZA PROVA PLURIDISCIPLINARE
ESAME CONCLUSIVO DI STATO a.s. 2014/2015
CLASSE 5E –PRODUZIONI INDUSTRIALI ED ARTIGIANALI
articolazione: Artigianato
opzione PRODUZIONI TESSILI SARTORIALI
Tipologia mista
Quesiti a risposta singola (tipologia B) + quesiti a risposta multipla
(tipologia C)
DISCIPLINE COINVOLTE:
TECNOLOGIE APPLICATE AI MATERIALI E AI PROCESSI
PRODUTTIVI
LABORATORI TECNOLOGICI
TECNICHE DI DISTRIBUZIONE E MARKETING
LINGUA INGLESE
Tempo a disposizione:
90 minuti
Non è consentito uscire durante lo svolgimento della prova
E’ consentito l’uso del dizionario
Non è consentito l’uso del bianchetto o correttori a copertura
Non è consentito correggere una scelta effettuata sulle risposte multiple
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LABORATORI TECNOLOGICI
Quesiti a risposta singola, rispondi sinteticamente in massimo 10 righe.
1. Osserva l’immagine di giaccone in allegato e leggi la descrizione tecnica. Elenca tutti i pezzi
suddivisi tra i vari materiali così come risultano dalla descrizione che compongono il capo (ad
esclusione degli eventuali rinforzi interni).
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2. Che cosa si intende in modellistica per sfondamento giro e quali regole devono essere
applicate per realizzarlo?
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Barbara Bui giaccone – stagione F/W 2013/14
Composizione: 60% Cotone, 30% Seta, 10% Viscosa
Dettagli: panno, bouclé, fantasia multicolore, mostrine, applicazioni in pelle, collo classico,
doppiopetto, bottoni, vita con cintura, multitasche, maniche lunghe, interno foderato
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LABORATORI TECNOLOGICI
Quesiti a risposta multipla, segna con una X la risposta esatta
3. Osserva l’immagine: per la costruzione del capo utilizzeresti una base
a) Vestibilità giacca, modello con fianchetta intera tipo uomo, collo alla coreana, manica con
cucitura centro linea.
b) Vestibilità giaccone ridotta, pince al seno, collo montante, manica raglan.
c) Vestibilità giaccone ampio, modello senza pince seno, collo a listino, manica raglan,
d) Vestibilità giacca, cucitura centro fianco, collo tondo, manica kimono.
4. La vestibilità necessaria alla costruzione del modello base del giaccone per la
circonferenza petto è:
a)
b)
c)
d)
Cm
Cm
Cm
Cm
20-22
10-12
16-18
6-10
5. La costruzione della manica classica a giro prevede sempre l’altezza della cuffia (A-S) in
relazione alla profondità giro del capo, questa misura corrisponde sempre (a partire
dall’abito fino al giaccone) a:
a)
b)
c)
d)
A-E (metà profondità giro) del dietro meno 1 cm
A-E (metà profondità giro) del dietro più 3 cm
A-E (metà profondità giro) del dietro meno 2 cm
A-E (metà profondità giro) del dietro più 2 cm
6. La linea di spezzatura nei colli a revers rappresenta la linea lungo la quale si girerà il
risvolto, questa linea deve essere tracciata?
a) Dopo aver stabilito il sormonto, congiungendo il punto 2 cm sopra l'altezza del 1° bottone
sulla linea di sormonto a cm 4 verso il centro davanti dalla punta spalla scollo.
b) Dopo aver collocato il 1° bottone ed aver stabilito il sormonto, congiungendo il punto
all'altezza del 1° bottone sulla linea di sormonto a cm 2 sul profilo spalla dalla punta scollo.
c) Prima di aver stabilito il sormonto, ma dopo aver collocato il 1° bottone, quindi
congiungendo il centro davanti alla punta spalla sullo scollo.
d) Prima di aver stabilito il sormonto, ma dopo aver collocato il 1° bottone, quindi
congiungendo il centro davanti alla punta spalla sullo scollo.
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TECNOLOGIE DEI MATERIALI E DEI PROCESSI PRODUTTIVI
Quesiti a risposta singola, rispondi sinteticamente in massimo 10 righe.
1. Cosa s’intende per denominazione dei tessuti in base a “termini classici” e da quali categorie
di operatori del tessile questa denominazione viene usata prevalentemente? (nel rispondere
alla domanda puoi fare anche degli esempi sia di tessuti che ti tipologie di operatori)
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2. In cosa consiste e che vantaggi presenta il piazzamento in continuo e la stesura a
gradini?
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TECNOLOGIE DEI MATERIALI E DEI PROCESSI PRODUTTIVI
Quesiti a risposta multipla, segna con una X la risposta esatta
3. Quali sono i colori tradizionali con cui è realizzato il panno casentino?
a)
b)
c)
d)
Nero-grigio-giallo
Rosso-Arancione e Verde
Rosso- blu- verde
Bianco, rosso e verde
4. Qual è la differenza fra un tessuto con disegno scozzese e un tessuto con disegno
madras?
a) Sono entrambi composti da dei quadri regolari e simmetrici la differenza e’ nell’utilizzo dei
colori differenti a seconda dei colori dei clan (famiglia tradizionale) della Scozia da cui
provengono
b) Sono entrambi dei quadri regolari e simmetrici la differenza e’ che nello scozzese ci sono dei
campi con disegnature a principe di galles mentre nel madras no.
c) Il madras è costruito con righe in trama non simmetriche alle righe di ordito, lo scozzese ha
righe simmetriche sia in trama sia in ordito.
d) Sono uguali non c’è differenza sono ambedue simmetrici sia in trama sia in ordito, lo
scozzese riprende la tradizione del tessuto dei clan della regione nord dell’isola britannica, il
Madras e’ una trasposizione dello scozzese utilizzando una coloritura tipica dei una regione
indiana, il Madras appunto.
5. Come si presenta visivamente un tessuto tweed fatto con armatura a resca?
a)
b)
c)
d)
Un aspetto curvilineo.
Un aspetto a scaletta discendente da destra a sinistra
Un aspetto a spina di pesce.
Un aspetto a diagonale da sinistra a destra crescente
6. Il sistema di piazzamento usato frequentemente, perché permette piazzamenti svincolati
dal venduto e risparmia sui cm di sicurezza è:
e)
f)
g)
h)
Piazzamento a taglie abbinate
Piazzamento a taglia singola
Piazzamento di tutte le taglie in continuo
Piazzamento a taglie singole accostate
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TECNICHE DI DISTRIBUZIONE E MARKETING
Quesiti a risposta singola.
1) Cos’è la matrice SWOT? Quali sono i quattro elementi che la compongono? Elencali
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2) Quali sono le quattro P del marketing? A cosa servono tutte insieme?
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Domande a scelta multipla
3) Due delle quattro P del marketing sono:
[] placement e polish
[] politician e price
[] price e pillow
[] price e promotion
4) Le ricerche possono essere suddivise in:
[] Ricerche qualitative e quantitative
[] Ricerche singole e di gruppo
[] ricerche qualitative e generali
[] Ricerche generali e intrusive
5) Il target rappresenta:
[] una ricerca quantitativa
[] i potenziali acquirenti
[] la pubblicità
[] tutta la popolazione del mondo
6) Due delle 4 lettere della matrice SWOT sono:
[] Wellnesses e therms
[] Selling e opportunities
[]Threats e strengths
[] nessuna delle precedenti
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SIMULAZIONE III PROVA – INGLESE- ( a. s. 2014/2015)
1) WHAT WERE THE MAIN LOOKS FOR TEENAGERS IN THE 1950s ?
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.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
2) IN THE SECOND PART OF THE 1970S,TWO OPPOSITE TRENDS AFFECTED THE
STYLES OF CLOTHING.WHAT WERE THEY?
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................
3) In 1964 Mary Quant introduced:
a) pillbox
b)miniskirt
c)leather jacket
d)Bell-bottomed trousers
4 ) What types of skirts were trendy in the 1970s
a)mini
b) midi
c)maxi
d)mini , midi , maxi
5) The “ hot pants” were
a)
b)
c)
d)
brief tight shorts
ankle-length skirts
flared trousers
mid –calf length skirts
6) THE HIPPY MOVEMENT WAS THE STRONGEST INSPIRER OF STYLE :
a)in the ‘50s
b)in the ’60s
c)in the ‘70s
d)in the ‘80s
ALUNNA ………………………………………
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50
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE a .s. 2014/2015
Indirizzi: IPSIA CENNINI - Art. ARTIGIANATO – Op.”PRODUZIONI TESSILI-SARTORIALI”
Prova: PROGETTAZIONE TESSILE-ABBIGLIAMENTO, MODA E COSTUME
COLLE VAL D’ELSA (SI)
Commissione
Griglia di valutazione della 2° prova: Progettazione tessile-abbigliamento-moda e costume
Candidato
____________________________________________classe________________
Indicatori competenze
CONOSCENZA
E
ABILITÀ:
ideazione del prodotto moda,
interpretazione del tema, creatività
progettuale
ABILITA’: visualizzazione del
progetto, produzione di idee e
figurino, cromia tematica, texture
ABILITA’: rappresentazione tecnica:
corrispondenza tra capo e plàt,
specifica tecnica
CONOSCENZE: prodotto moda,
mercato della moda, tecnologie
tessili e processi di lavorazione
ABILITA’
Visualizzazione del prodotto moda:
coerenza rappresentativa,
impaginazione e presentazione del
tema d’ispirazione
CONOSCENZE: quesiti richiesti
Criteri di valutazione
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Completa
Esauriente
Soddisfacente
Confusa
Inadeguata ed incompleta
Assente
Molto personalizzata
Personalizzata e pulita
Semplice ed adeguata
Poco curata e confusa
Incompleta
Assente
Completa e corretta
Esauriente
Errore lieve
Più errori lievi
Confusa
Errata o con errori gravi
Esaustiva
Semplice e corretta
Incerta ma adeguata
confusa o superficiale
Incompleta
Completa
Personalizzata
Soddisfacente
Adeguata
Scontata
Confusa
Risposte corrette
“
incomplete
“
assenti
Valutazione
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Punteggio
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2,5
2
1,5
1
0,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
2
1,8
1,5
1
0,8
0,5
2
1,8
1,5
1
0,6
3
2,5
2
1,5
1
0,5
2
1
0
Punti totalizzati_________________________
Colle di Val d’Elsa,_____________________ Punteggio complessivo attribuito alla prova: _____________/15
N.B: Il punteggio complessivo è risultante dalla somma dei
punteggi attribuiti ai singoli descrittori.
I COMMISSARI
La sufficienza è corrispondente al punteggio >= 10/15.
Arrotondato per eccesso se >=0.40
IL PRESIDENTE
____________________________
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Istituto Statale d’Istruzione Superiore
“San Giovanni Bosco”
Agenzia formativa accreditata dalla Regione Toscana
sede principale Viale dei Mille,12a - 53034 Colle di Val d’Elsa (SI) - Tel. 0577-909037 fax 0577-909038
sede staccataVia Delfo Giachi,10 - 53037 San Gimignano (SI) - Tel. e fax 0577-907207
e-mail [email protected]@pec.istruzione.it sito web www.istitutosangiovannibosco.net
Certificato
RELAZIONE
SULLE
FORMATIVO IeFP
CARATTERISTICHE
DEL
PROGETTO
Riferimenti Normativi
L.R. Toscana 32/2002 - DGR 569/06 Regione - DGR 968/07 Regione - Standard regionali per
la descrizione, la formazione, il riconoscimento e la certificazione delle competenze rev.
04.02.08 - DGR 532/2009
Accordo Conferenza Stato Regioni 29 aprile2010- definizione 21 qualifiche
Accordo Conferenza Stato Regioni 27 luglio 2011 - Messa a regime IeFP
Informazioni Generali
ISIS San Giovanni Bosco-sez. prof. le Cennini di Colle di Val D’Elsa
Valutatore Competenze e Referente IeFP: prof.ssa Carmela Beatrice Tomasi
Operatore dell’abbigliamento/Addetto alla realizzazione del prototipo di
Abbigliamento
Progettazione del percorso IeFP per la Classe 3EPI: OPERATORE DELL’ABBIGLIAMENTO
L’offerta sussidiaria (IeFP) dell’ Istituto Prof. le Cennini è stata finalizzata all’integrazione,
ampliamento e differenziazione dei percorsi e degli interventi in rapporto alle esigenze e
specificità territoriali, per assicurare il diritto degli studenti in possesso del titolo conclusivo
del primo ciclo di accedere ai percorsi del secondo ciclo sia nell’istruzione secondaria
superiore sia in quelli del sistema di Istruzione e Formazione Professionale.
Il percorso è stato progettato sulla base delle indicazioni delle Linee Guida regionali,
attraverso una struttura organizzativa interna all’Agenzia Formativa dell’Istituto il cui
referente insieme ad un gruppo di progettazione di istituto, un progettista per ogni corso, si è
occupato del coordinamento della progettazione, unitamente al coordinatore unico per la
progettazione.
Realizzazione del percorso
La Struttura del percorso di ADDETTO ALLA REALIZZAZIONE DEL PROTOTIPO DI
ABBIGLIAMENTO proposto dalle Linee Guida Regionali non si è rivelato compatibile con il
percorso tradizionale di istruzione OPERATORE DELL’ABBIGLIAMENTO anche se la
partecipazione all’IeFP ha facilitato l’attenzione dei docenti sulle competenze essenziali
certificabili e un’attenzione alla programmazione mirata all’acquisizione delle competenze sia
di base che tecnico professionali, inoltre, ha attivato un lavoro di squadra per la progettazione
degli strumenti di rilevazione delle prove in itinere. Per la certificazione delle competenze La
scuola ha elaborato un modello proprio per la dichiarazione/certificazione delle competenze
già dal 2008 alla quale si provvede la compilazione alla fine del Primo Biennio, cioè alla fine
dell’obbligo scolastico. A Tal fine i Consigli di classe hanno organizzato i curricoli, nella loro
autonomia, in modo da consentire, agli studenti interessati, la contemporanea prosecuzione
dei percorsi quinquennali, nel rispetto delle norme contenute nel D.P.R. n. 122/2009 in
materia di valutazione degli alunni. I docenti delle materie curriculari hanno posto particolare
attenzione alla programmazione per favorire il raggiungimento delle competenze di base
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previste dagli assi culturali, altresì i docenti delle materie professionali hanno favorito la
formazione di attività per soddisfare il raggiungimento delle competenze professionali
previste dalle ADA.
L’organizzazione degli stage non si e rivelata agevole per il nostro settore, in quanto in
Valdelsa non ci sono aziende che si occupano di realizzazione di capi di abbigliamento,
pertanto la prototipia si sviluppa poco, in ogni caso è stata chiesta la massima collaborazione
ad artigiani sarti ed altre attività di settore nel campo della moda per soddisfare lo
svolgimento di tutto il monte ore richiesto dal percorso.
In qualità di tutor e Valutatore delle competenze ho provveduto alla rilevazione delle attività
dello stage che si sono rivelati efficaci e produttivi per gli allievi, oltre ad altre attività di
gruppo quali la simulazione d’impresa e le visite aziendali svolte con le ore di compresenza.
Inoltre, come previsto dalla normativa regionale ho provveduto al coordinamento delle prove
intermedie e finali, attraverso la progettazione di griglie e schemi di osservazione per la
registrazione dell’acquisizione delle competenze.
E’ stato effettuato l’esercizio dell’autonomia in percentuale minima per soddisfare il monte
ore del percorso IeFP, per il quale è stato necessario un’ attenzione particolare al funzionale
andamento del calendario scolastico. Le docenze coinvolte sono state per lo più interne alla
scuola, tranne che per le ore di laboratorio di esercitazione che ha richiesto una codocenza
professionale esterna all’Istituto.
L ‘organizzazione logistica dei laboratori della scuola si è rivelata adeguata ai bisogni delle
varie discipline, sia i laboratori per le attività grafiche e sartoriali con la loro strumentazione
adeguata, sia i laboratori informatici, sia le aule speciali: aule LIM e video.
ESITI
La maggior parte delle alunne è stata ammessa allo svolgimento delle prove d’esame e solo
una minima percentuale o si è ritirata nel corso del secondo anno, o non ha superato l’esame a
causa di competenze non raggiunte. Tutte le alunne hanno non hanno superato la percentuale
di assenze previste e pertanto non respinte alla partecipazione all’esame raggiungendo un
giudizio positivo quale valutazione da parte del tutor aziendale, anche per l’assidua
partecipazione.
Tra le alunne ammesse all’esame solo due non hanno superato né conseguito una
certificazione delle competenze, raggiungendo così una percentuale del 95% di qualificate.
Il valutatore delle competenze
Prof.ssa Carmela Beatrice Tomasi
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Scarica

DOC. VE 2015_6_mag_definitivo - Istituto San Giovanni Bosco e