LE POTENZE POTENZE AD ESPONENTE NATURALE Si definisce potenza con base a ≥ 0 e esponente un numero naturale fattori tutti uguali alla base n e si scrive a n il prodotto di n a : a n = a1⋅ 4 a2 ⋅ a... ⋅a . 43 n . volte casi particolari: 1) a 0 = 1 con a ≠ 0 ogni potenza con esponente nullo è uguale a 1 2) a1 = a con a ≠ 0 ogni potenza con esponente unitario è uguale alla base 3) 0 n = 0 con n ≠ 0 ogni potenza con esponente nullo è uguale a zero 4) 00 espressione priva di significato PROPRIETÀ DELLE POTENZE n p n+ p 1) a ⋅ a = a prodotto di potenze stessa base n p n− p 2) a ÷ a = a quoziente di potenze stessa base n n n 3) a ⋅ b = (a ⋅ b ) prodotto di potenze stesso esponente 4) 5) a n ÷ b n = (a ÷ b ) n (a ) n p quoziente di potenze stesso esponente = a n⋅ p potenza di potenza POTENZE AD ESPONENTE INTERO E RAZIONALE La base è un numero reale positivo 1) 2) n p a = a − 3) 1 an a−n = a p n p = 2 5 a . In particolare: 1 2 3 = 3 ; 4 = 2 41 = 2 4 = 2 n n p e l’esponente un numero razionale n p 1 −4 1 1 ; 2 = 4 = 3 2 16 3−1 = 1 a R + = − 1 p 3 an 5 1 2 = 2 1 3 1 2 1 3 = POTENZE AD ESPONENTE REALE + La base è un numero reale positivo R e l’esponente un numero reale . Esempi: 1) 3 5 2) 3 5 2 − 3) 3 5 2 FACOLTA’ DI ARCHITETTURA PESCARA Corso di Laurea Triennale in “Pianificazione del territorio e dell’ambiente” Classe L-21 A.A. 2010-2011 Corso di “Istituzioni di Matematica ed elementi di Statistica” Prof. Annibale ROCCO Pagina 1 di 8 LA FUNZIONE ESPONENZIALE Dato un numero reale a > 0 e un numero reale x si definisce funzione esponenziale l’espressione y = a x , con base a ed esponente x . Per rappresentare graficamente in un piano la funzione esponenziale bisogna distinguere 3 casi: 1°. a = 1 , l’espressione diventa y = 1x e per qualunque valore della variabile x l’espressione è sempre uguale a y = 1 , equazione di una retta parallela all’asse x . 2°. a > 1 , esempio a = 2 , la funzione esponenziale sarà y = 2 x . Servendosi della tabella seguente è possibile rappresentare graficamente la funzione proposta: x -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5 y 0,125 0,25 0,5 1 2 4 8 16 32 35 30 25 20 15 10 5 0 -4 -2 0 2 4 6 punti caratteristici: a) la curva passa sempre per il punto di coordinate (0;1) in quanto ogni potenza con esponente zero vale uno; b) se alla variabile x diamo incrementi unitari la variabile y raddoppia i suoi valori ( il raddoppio è dovuto proprio alla base posta uguale a 2 ) ; c) al crescere della variabile x cresce anche la variabile y e viceversa; d) i valori della variabile y sono sempre positivi; e) se alla x diamo valori sempre maggiori la variabile y assume valori sempre più grandi , in particolare se la x cresce indefinitamente anche la y cresce indefinitamente ; questo aspetto possiamo anche tradurlo nella seguente relazione lim 2 x → +∞ f) x = +∞ il limite per x che tende a più infinito di 2 x tende a + infinito se alla x diamo valori sempre più piccoli , di segno negativo, la variabile y assume valori sempre più piccoli , sempre positivi , prossimi a zero. Anche questo aspetto possiamo tradurlo nella relazione: lim 2 x → −∞ x =0 il limite per x che tende a meno infinito di 2 x tende a 0 FACOLTA’ DI ARCHITETTURA PESCARA Corso di Laurea Triennale in “Pianificazione del territorio e dell’ambiente” Classe L-21 A.A. 2010-2011 Corso di “Istituzioni di Matematica ed elementi di Statistica” Prof. Annibale ROCCO Pagina 2 di 8 1 1 , la funzione esponenziale sarà y = 2 2 rappresentare graficamente la funzione proposta: 3°. a < 1 , esempio a = x -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5 y 8 4 2 1 0,5 0,25 0,125 0,0625 0,03125 x . Servendosi della tabella è possibile 10 8 6 4 2 0 -4 -2 0 2 4 6 punti caratteristici: a) la curva passa sempre per il punto di coordinate (0;1) ; b) se alla variabile x diamo incrementi unitari la variabile y dimezza i suoi valori ( il dimezzamento è dovuto proprio alla base posta uguale a ½ ) ; c) al crescere della variabile x decresce la variabile y e viceversa; d) i valori della variabile y sono sempre positivi; e) se alla x diamo valori sempre maggiori la variabile y assume valori sempre più piccoli, prossimi allo zero; in particolare se la x cresce indefinitamente la y tende a zero ; questo aspetto possiamo anche tradurlo nella seguente relazione x x 1 1 = 0 il limite per x che tende a più infinito di tende a 0 im 2 x → +∞ 2 l f) se alla x diamo valori sempre più piccoli , di segno negativo, la variabile y assume valori sempre più grandi , sempre positivi . In particolare se la x decresce indefinitamente la y cresce indefinitamente ; questo aspetto possiamo anche tradurlo nella seguente relazione x 1 lx →im−∞ 2 = +∞ x 1 il limite per x che tende a meno infinito di tende a + infinito 2 Grafico comparato di due funzioni esponenziali con base reciproca 2 e ½: FACOLTA’ DI ARCHITETTURA PESCARA Corso di Laurea Triennale in “Pianificazione del territorio e dell’ambiente” Classe L-21 A.A. 2010-2011 Corso di “Istituzioni di Matematica ed elementi di Statistica” Prof. Annibale ROCCO Pagina 3 di 8 Quanto più la base a si avvicina a 1 tanto più lenta è la crescita della funzione ( variabile y ) e il corrispondente grafico si avvicina a quello della retta y=1. Quanto più la base a si allontana da 1 tanto più veloce è la crescita della funzione . Esempio comparato con diversi basi: valore della x base 2 valore della y y = 2x base 3 valore della y y = 3x base 10 valore della y y = 10 x -5 0,03 0,004 0,00001 -4 0,06 0,01 0,0001 -3 0,13 0,04 0,001 -2 0,25 0,11 0,01 -1 0,50 0,33 0,10 0 1 1 1 1 2 3 10 2 4 9 100 3 8 27 1.000 4 16 81 10.000 5 32 243 100.000 Una legge esponenziale esprime una crescita ( o una decrescita se la base è minore di 1 ) che sfugge a ogni controllo , “la crescita ( o decrescita ) avviene in modo così rapido che nel linguaggio comune si utilizza la locuzione andamento esponenziale proprio per indicare la sua incontrollabilità” . Alla funzione esponenziale è associabile l’equazione esponenziale y = a x , esponenziale proprio perché la variabile x figura all’esponente a differenza delle equazioni polinomiali con la x che figura come base. LA FUNZIONE LOGARITMICA La funzione inversa dell’esponenziale è chiamata funzione logaritmica, dall’espressione y = a x si passa all’espressione x = log a y , dove a è chiamata base del logaritmo, y argomento del logaritmo e x il risultato del logaritmo. Nell’esponenziale dato il valore dell’esponente x e si calcola la potenza a x ,nella logaritmica dato il valore dell’argomento y si calcola il logaritmo log a y e si pone uguale a x . DEFINIZIONE DI FUNZIONE LOGARITMICA: dato un numero reale a > 0 diverso da 1 e un numero reale positivo x si definisce funzione logaritmica l’espressione y = log a x , con base a ed argomento x l’esponente y a cui bisogna elevare la base per avere x , a y = x . Per rappresentare graficamente in un piano la funzione logaritmica bisogna distinguere 2 casi: 1°. a > 1 , esempio a = 2 , la funzione logaritmica sarà y = log 2 x . Servendosi della tabella seguente è possibile rappresentare graficamente la funzione proposta: x 1 10 20 50 100 1.000 10.000 y 0 3,32 4,32 5,64 6,64 9,97 13,29 x 1/2 1/10 1/20 1/50 1/100 1/1000 1/10.000 y -1 -3,32 -4,32 -5,64 -6,64 -9,97 -13.29 FACOLTA’ DI ARCHITETTURA PESCARA Corso di Laurea Triennale in “Pianificazione del territorio e dell’ambiente” Classe L-21 A.A. 2010-2011 Corso di “Istituzioni di Matematica ed elementi di Statistica” Prof. Annibale ROCCO Pagina 4 di 8 2°. 0 < a < 1 , esempio a = 1 , la funzione logaritmica sarà y = log 1 x . Servendosi della tabella seguente è 2 2 possibile rappresentare graficamente la funzione proposta: x 1 10 20 50 100 1.000 10.000 y 0 -3,32 -4,32 -5,64 -6,64 -9,97 -13,29 COMANDO DERIVE: funzione predefinita log(x,a) logaritmo dell’argomento x con base a COMANDO EXCEL: funzione predefinita log(x;a) logaritmo dell’argomento x con base a punti caratteristici: a) la curva passa sempre per il punto di coordinate (1;0 ) in quanto ogni potenza con esponente zero vale uno; b) i valori della variabile x sono sempre positivi; c) mentre la funzione esponenziale cresce ( decresce se a<1 ) rapidamente, la funzione logaritmica pur essendo crescente ( decrescente se a<1 ) cresce ( decresce se a<1 ) sempre più lentamente ; d) se la x si avvicina al valore zero la variabile y tende ad un valore infinitamente positivo o negativo , in particolare : lim log a x = +∞ il limite per x che tende a 0 da destra, con 0 < a < 1 tende a + ∞ lim log a x = −∞ il limite per x che tende a 0 da destra , con a > 1 tende a − ∞ x → +0 + x → +0 + e) se la base e l’argomento sono entrambi maggiori di 1 o entrambi minori di 1 il logaritmo è positivo, se la base è minore di 1 e l’argomento maggiore di 1 ( e viceversa ) il logaritmo è negativo. Nell’analisi matematica spesso viene utilizzato come base del logaritmo il numero di Neper e , numero irrazionale ( ≈ 2,71828... ottenuto da un limite particolare che vedremo nel capitolo dei limiti. Il logaritmo con base e è indicato in modi diversi : log x , con base sottinteso il numero e , oppure con il simbolo ln x . COMANDO DERIVE e EXCEL: funzione predefinita ln(x) logaritmo dell’argomento x con base e Grafico comparato di due funzioni logaritmiche con base reciproca 3 e 1/3: FACOLTA’ DI ARCHITETTURA PESCARA Corso di Laurea Triennale in “Pianificazione del territorio e dell’ambiente” Classe L-21 A.A. 2010-2011 Corso di “Istituzioni di Matematica ed elementi di Statistica” Prof. Annibale ROCCO Pagina 5 di 8 grafico della funzione logaritmica con base diversa , 2, 3 e 4 comando DERIVE VECTOR(LOG(x, a), a, 2, 4) Cliccare sul pulsante semplifica = e tracciare il grafico DEFINIZIONE DI LOGARITMO Dati due numeri reali positivi a e b con a ≠ 1 si dice logaritmo di base a di un numero b l’esponente c a cui bisogna elevare la base per ottenere b , log a b = c ⇒ a c = b esempi log 2 8 = 3 ⇒ 23 = 8 ; log 4 16 = 2 ⇒ 4 2 = 16 ; log 4 4 = 1 ⇒ 41 = 4 ; log 4 1 = 0 ⇒ 40 = 1 2 log 4 4 1 1 1 1 1 1 1 1 =4⇒ = = −1 ⇒ 4−1 = ; log 1 = 2 ⇒ = ; log 1 4 4 16 16 4 4 2 2 2 2 log a 0 = IMPOSSIBILE ⇒ non esiste potenza con risultato pari a 0 . PROPRIETÀ DEI LOGARITMI: 1) log a (b ⋅ c ) = log a b + log a c logaritmo di un prodotto è uguale alla somma dei logaritmi log 2 (8 ⋅ 4) = log 2 8 + log 2 4 2) b log a ( ) = log a b − log a c c logaritmo di un quoziente è uguale alla differenza dei logaritmi log 2 (8 ÷ 4) = log 2 8 − log 2 4 3) log a b n = n ⋅ log a b logaritmo di una potenza è uguale al prodotto dell’esponente per il logaritmo log 2 4 2 = 2 ⋅ log 2 4 1 4) log a n b = log a b n = 5) log a b = log m b log m a 1 ⋅ log a b n 1 log 2 5 3 = ⋅ log 2 3 5 cambio di base log 2 5 = log10 5 log10 2 FACOLTA’ DI ARCHITETTURA PESCARA Corso di Laurea Triennale in “Pianificazione del territorio e dell’ambiente” Classe L-21 A.A. 2010-2011 Corso di “Istituzioni di Matematica ed elementi di Statistica” Prof. Annibale ROCCO Pagina 6 di 8 EQUAZIONI ESPONENZIALI È l’equazione in cui la variabile figura all’esponente: ax = b . La soluzione è data dall’ascissa del punto in cui si y = ax intersecano le due curve y = b y = ax 1) se b ≤ 0 la retta non incontra la funzione e pertanto non ci sono soluzioni reali, l’equazione è impossibile; 2) se b > 0 la curva e la retta si incontrano in un solo punto, l’equazione ammette una soluzione. y=b RISOLUZIONE EQUAZIONI ESPONENZIALI 1°) CASO: entrambi i membri dell’equazione si posso no esprimere come potenze aventi la stessa base, la soluzione si ottiene dall’equazione ottenuta uguagliando i polinomi dei due esponenti: a f ( x ) = a g ( x ) → f ( x) = g ( x) esempio: [ ] →2 2 x −1 = 4 x → 2 x −1 = (2 ) 2 x x −1 = 2 2 x → x − 1 = 2 x → − x = 1 → x = −1 2°) CASO: i membri dell’equazione non si possono es primere come potenze aventi la stessa base, la soluzione si ottiene prendendo i logaritmi di entrambi i membri : a x = b → log m a x = log m b → x ⋅ log m a = log m b =→ x = log m b log m a esempio: 2 x −1 = 25 → log 2 x −1 = log 25 → (x − 1) ⋅ log 2 = log 25 → ( x − 1) = log 25 log 25 →x= +1 log 2 log 2 3°) CASO: nei due membri dell’equazione ci sono es pressioni additive: a. le espressioni additive si trasformano in espressioni moltiplicative 2 3x − 3x −1 = 2 x → 3x ⋅ (1 − 3−1 ) = 2 x → 3x = 2 x → si prosegue come il caso precedente 3 2x x x 2x 2 b. l’espressione additiva si può ridurre alla forma ak + bk + c = 0 , si pone k = y → k = y esempio: e l’equazione esponenziale diventa un’equazione polinomiale di secondo grado ay + by + c = 0 2 esempio: 3 − 4⋅3 + 3 = 0 → 3 = y sostituendo di nuovo rispetto alla variabile x 2x x y = 1 → 3x = 1 → x = 0 accettabile x → 32 x = y 2 → y 2 − 4 y + 3 = 0 y = +1; y = +3 y = 3 → 3x = 3 → x = 1 accettabile FACOLTA’ DI ARCHITETTURA PESCARA Corso di Laurea Triennale in “Pianificazione del territorio e dell’ambiente” Classe L-21 A.A. 2010-2011 Corso di “Istituzioni di Matematica ed elementi di Statistica” Prof. Annibale ROCCO Pagina 7 di 8 e EQUAZIONI LOGARITMICHE È l’equazione in cui la variabile figura come argomento del logaritmo. Occorre tenere presente che l’argomento deve essere positivo e pertanto bisogna inizialmente verificare l’intervallo all’interno del quale è definito il logaritmo . Per risolvere l’equazione logaritmica si cerca di portare l’espressione nella forma log f ( x ) = log g ( x ) → f ( x ) = g ( x ) esempi: 1) log(3 x − 1) = log( 2 x ) si imposta il sistema imponendo che gli argomenti siano positivi e si applica una delle proprietà dei logaritmi ( stessa base imponiamo che i due argomenti siano uguali ) 3x − 1 > 0 3x − 1 > 0 1 x > log(3 x − 1) = log( 2 x ) 2 x > 0 → 2 x > 0 → 3 3x − 1 = 2 x 3x − 1 = 2 x x = 1 → accettabil e x > 0 x > 0 1 1 x > → x > → 2) log 3 x + log 3 ( 2 x − 1) = 1 2 2 x − 1 > 0 2 log [x ⋅ (2 x − 1)] = 1 x ⋅ ( 2 x − 1) = 3 1 3 x ⋅ (2 x − 1) = 3 1 x> 1 2 x > → x = −1 non accettabile 2 2 2 x − x − 3 = 0 3 accettabile x = 2 DISEQUAZIONI ESPONENZIALI E LOGARITMICHE Per risolvere le equazioni esponenziali e logaritmiche bisogna considerare i due casi: 1°) a >1 a f ( x ) > a g ( x ) →→ f ( x ) > g ( x ) f (x) < a g ( x ) →→ f ( x ) < g ( x ) a log a f ( x ) > log a g ( x ) → f ( x ) > g ( x ) log a f ( x ) < log a g ( x ) → f ( x ) < g ( x ) 2°) 3x +1 > 32 x → x + 1 > 2 x → − x > −1 → x < 1 2 x +1 < 2 2 x → x + 1 < 2 x... x + 1 > 0 log 2 ( x + 1) > log 2 ( 2 x + 3) → 2 x + 3 > 0 → IMP x + 1 > 2 x + 3... 0 < a <1 a f ( x ) > a g ( x ) →→ f ( x ) < g ( x ) f (x) < a g > ( x ) →→ f ( x ) > g ( x ) a 1 3 log a f ( x ) > log a g ( x ) → f ( x ) < g ( x ) log a f ( x ) < log a g ( x ) → f ( x ) > g ( x ) x +1 2x 1 > → x + 1 < 2 x → − x < −1 → x > 1 3 x + 1 > 0 log 1 ( x + 1) > log 1 ( − x + 3) → − x + 3 > 0 3 3 x + 1 < − x + 3 soluzione − 1 < x < 1 FACOLTA’ DI ARCHITETTURA PESCARA Corso di Laurea Triennale in “Pianificazione del territorio e dell’ambiente” Classe L-21 A.A. 2010-2011 Corso di “Istituzioni di Matematica ed elementi di Statistica” Prof. Annibale ROCCO Pagina 8 di 8