MMG - 17-02-2012 Il paziente con MGUS M onoclonal Gam m opathy of Undeter m ined Significance MMG - 17-02-2012 Conoscenza dl problema in rete Su GOOGLE: Gammopatia monoclonale: 18.000 risultati MGUS: 89.300 risultati Su BING MGUS: 97.500 risultati Su PUBMED: MGUS: 1.531 risultati MMG - 17-02-2012 Gammopatia Monoclonale Cercare di far chiarezza (?) Intuirne la complessità biologica e capire che si tratta di un primo step di neoplasia MMG - 17-02-2012 Sindromi immunoproliferative (Discrasie plasmacellulari) MIELOMA MULTIPLO (IgG: 70%; IgA:20%; IgD: 1-2%; IgE: 0,1%) Micromolecolare: 10% (solo catene leggere) Mieloma anaplastico non secernente (1-5%) Leucemia plasmacellulare: 2% Mieloma osteosclerotico: (3%): sindrome POEMS: Polineuropatia, Organomegalia, Endocrinopatia, C.M., alterazioni Cutanee: S= skin): neuropatia, epatomegalia, ginecomastia, diabete, iperpigmentazione. PLASMOCITOMA Plasmocitoma solitario dell'osso: 3-5% Plasmocitoma extramidollare MMG - 17-02-2012 Sindromi immunoproliferative MACROGLOBULINEMIA DI WALDENSTRÖM MALATTIE DELLE CATENE PESANTI: Malattia delle catene pesanti gamma (M. di Franklin) Malattia delle catene pesanti alfa (M. di Seligmann, o IPSID: L. Medit.) Malattia delle catene pesanti mu AMILOIDOSI AL: Tipo 1: Primaria Tipo 2: associata a Mieloma multiplo CRIOGLOBULINEMIE MONOCLONALI Tipo I: Idiopatiche (crio IgG) o associate a MM (crio IgG), Waldenström (crio-IgM), IgM), B-LLC (crio IgM) e LNH (crio IgM) Tipo II: (CME) MGUS MMG - 17-02-2012 C.M. Concomitanti (di accompagnamento) Tumori del sistema linfatico: LNH; B-LLC Mielofibrosi idiopatica e Policitemia Vera Neoplasie solide: colon, prostata, stomaco, mammella, carcinoide Malattie autoimmuni: porpora ipergammaglobulinemica, malattia da agglutinine fredde,M. di Sjögren, LES, A.R. o altre collagenopatie MMG - 17-02-2012 C.M. Concomitanti (di accompagnamento) Altre patologie: Epatite cronica (HCV) e cirrosi epatica Infezioni croniche (TBC, LEBBRA) Malattie parassitarie e protozoarie (Leishmania) Malattia di Gaucher Lichen mixedematoso Pioderma gangrenoso MMG - 17-02-2012 CM: Componente Monoclonale Waldenström, 1944 Prima osservazione che una gammopatia monoclonale o una proteinuria di Bence-Jones possono precedere anche di molti anni il quadro conclamato del mieloma. Anni ’50 – ’60: Diffusione dell’elettroforesi e constatazione che una CM può essere riscontrata in condizioni cliniche non correlata ad una neoplasia linfoplasmacellulare. MMG - 17-02-2012 CM: Componente Monoclonale Gammopatia monoclonale: Essenziale Idiopatica Criptogenetica Asintomatica Lantanica Di significato indeterminato (Kyle, 1978) MMG - 17-02-2012 GAMMOPATIE MONOCLONALI Eterogeneo gruppo di discrasie plasmacellulari caratterizzate dalla espansione di uno o più cloni cellulari con sintesi del relativo prodotto (componente M sierica e/o urinaria) MMG - 17-02-2012 Gammopatia monoclonale Riscontro per lo più occasionale di una componente M (paraproteina): Picco elettroforetico determinato da Immunoglobuline strutturalmente identiche (stessa catena pesante e catena leggera: identità isotipica) al quale sottende … una popolazione plasmacellulare CLONALE MMG - 17-02-2012 MMG - 17-02-2012 MMG - 17-02-2012 Aspetto elettroforetico di una CM MMG - 17-02-2012 IMMUNOFISSAZIONE MMG - 17-02-2012 Elettroforesi proteine urinarie MMG - 17-02-2012 MMG - 17-02-2012 MMG - 17-02-2012 Plasmocitoma MMG - 17-02-2012 MGUS È già un tumore ? Che rapporti ha col mieloma ? In che cosa differisce dal MIELOMA ? MMG - 17-02-2012 MMG - 17-02-2012 Incremento labeling index Rimaneggiamento osseo ANGIOGENESI Cellula B centro germinativo MIELOMA CONCLAMATO MGUS Switching isotipico Smoldering MIELOMA (SMM) Traslocazioni 14q32 (Ig) primarie Instabilità cariotipica 13q14 del / monosomia Ulteriori alterazioni cariotipo Mutazioni N-ras, K-ras, FGFR3 MMG - 17-02-2012 Mutazioni p53 e altri MGUS e MIELOMA = neoplasie plasmacellulari Dal punto di vista molecolare e biologico le MGUS possono essere considerate dei precursori del Mieloma Multiplo. Ciò in quanto si caratterizzano per la presenza delle medesime lesioni genetiche. MMG - 17-02-2012 Sia per Mieloma che per MGUS: attivazione della via delle cicline. Traslocazioni cromosomiche che coinvolgono il gene per la catena pesante delle immunoglobuline mappato sul cromosoma 14q32 Deregolazione dell’espressione dei geni per le cicline (MAF e MAFB, MMSET/FGFR3 Assetto cromosomico abnorme e iperdiploide con multiple trisomie Delezione 13q (30-50% delle MGUS e Mielomi)= perdita di un gene oncosoppressore. MMG - 17-02-2012 Progressione da MGUS a MIELOMA Richiede l’accumulo di lesioni genetiche aggiuntive a quelle precedentemente descritte: Attivazione proto-oncogene c-MYC tramite traslocazione t(8;14)(q24;q32) Attivazione del gene RAS tramite mutazioni puntiformi e inattivazione del gene oncosoppressore p53 per delezione del cromosoma 17p13 MMG - 17-02-2012 Citogenetica Con metodiche di ibridizzazione e fluorescenza in situ: 57% dei pazienti con MGUS presentano anomalie in più cromosomi (da 1 a 4) Rispetto al 75% dei pazienti con Mieloma Rosillo et al. Cancer 2003 1; 98: 601-9 MMG - 17-02-2012 Citogenetica Più frequenti alterazioni citogenetiche nelle MGUS: Delezioni del cromosoma 9 (23%) e 6 (21%) Monosomia del 13 (21%) Monosomia del 17 (17%) Monosomia del 18 (frequentemente correlata alle MGUS di tipo IgA) Rosillo et al. Cancer 2003 1; 98: 601-9 MMG - 17-02-2012 Rosillo et al. Cancer 2003 1; 98: 601-9 CONCLUSIONI: Le MGUS presentano una alta incidenza di alterazioni cromosomiche, che sono associate con la presenza di più di un clone cellulare. MMG - 17-02-2012 Zhan et al. BLOOD 2002; 99: 1745-1757 Profilo di espressione genica Gene expression of purified PCs and 7 MM cell lines were profiled using high- density oligonucleotide microar- rays inter- rogatingabout 6800 genes. MMG - 17-02-2012 Zhan et al. BLOOD 2002; 99: 1745-1757 Con una hierarchical clustering analysis, effettuata su plasmacellule normali e mielomatose, si è arrivati a identificare 4 distinti sottogruppi di MIELOMA: (MM1 , MM2, MM3, and MM4) Il MM1 presenta un pattern di espressione genica simile alla MGUS ed alla plasmacellula normale Il MM4 ha un pattern di espressione genica tipico del Mieloma”de Novo” MMG - 17-02-2012 Profilo di Espressione Genica In futuro: Potrebbe identificare dei sottogruppi di mieloma prognosticamente rilevanti. Potrebbe avere notevole interesse per identificare subset di pazienti sensibili alle nuove terapie: Inibitori della farnesiltransferasi Inibitori dei proteasomi. MMG - 17-02-2012 MGUS Criteri diagnostici MMG - 17-02-2012 Criteri diagnostici Presenza di proteina monoclonale serica (IgA, IgG o IgM) solitamente in concentrazione inferiore a 3 gr/dl se IgG (<1,5 gr/dl se IgA). Percentuale di plasmacellule midollari inferiori al 10%. Assenza o presenza minima di M proteina nelle urine (Bence-Jones). Assenza di lesioni litiche ossee, anemia, ipercalcemia ed insufficienza renale (sigla CRAB). Assenza di altri disordini linfoproliferativi della linea B. Stabilità nel tempo della componente M e assenza di sviluppo di altre anormalità durante il follow-up. MMG - 17-02-2012 Incidenza nella Popolazione Axelsson et al. Acta Med Scand 1966 0,9% nei soggetti > 25 anni; 1,6% nei soggetti > 50 anni. Fine et al. Trasfusion 1979 0,15% nei donatori >25 anni 0,5% nei donatori >50 anni. Hallen et al. Acta Med Scand 1963 11 - 19% in pazienti ospedalizzati di età geriatrica. Colls BM Aust N Z J Med 1999 0,6% nella popolazione generale su 2192 casi. MMG - 17-02-2012 Incidenza nella Popolazione Sinclair et al. Br J Haematol 1986 11% nei soggetti > 45 anni (focusing immunoisoelettrico) 2% negli stessi soggetti con elettroforesi zonale ed immunoelettroforesi. In Italia Aguzzi et al. An Clin Biochem 1989 0,82% nella popolazione di Stradella monitorata per 20 anni. MMG - 17-02-2012 Incidenza nella Popolazione Grandemente variabile nelle statistiche, a seconda dei Metodi usati, della età dei pazienti: 3,2% fra i 22 e i 65 anni (5% in elettroforesi ad alta risoluzione) 7% nella popolazione superiore a 55 anni Età mediana di 65 anni S. Tura “lezioni di Ematologia” 2003 G. Bonadonna “Medicina Oncologica” 2003 G. Castoldi “Malattie del Sangue e degli organi emopioietici” 2004 MMG - 17-02-2012 Incidenza nella provincia di Modena Sulla base dei dati del censimento 2001 si può stimare che nella provincia di Modena esistano almeno 9.000-10.000 casi di MGUS MMG - 17-02-2012 Eziopatogenesi Eredo-familiarità Età Agenti chimici Agenti fisici Agenti infettivi Iperstimolazione antigenica protratta o persistente Patologie del sistema immunitario MMG - 17-02-2012 Er edo fam iliar ità Larsson Acta Med Scand 1962 2 fratelli con Mieloma e MGUS Bizzaro et al Haematologica 1990 MGUS was diagnosed in two siblings, a family study was carried out: one sister died from multiple myeloma and four out of the seven living siblings were discovered to have a MGUS. Lynch et al. J Natl Cancer Inst 2001 Oct 3;93(19):1479-83 Familial multiple myeloma: a family study and review of the literature. MMG - 17-02-2012 Età L’aumento dell’età media è uno dei fattori più importanti responsabili dell’aumentata incidenza e prevalenza di gammapatie monoclonali. MMG - 17-02-2012 Agenti chimici Varie sostanze chimiche sono associate ad aumentato rischio di gammapatie monoclonali (pesticidi, monossido di carbonio, cosmetici, benzene, asbesto, vernici e tinture). Kyle Am J Med 1978 Pasqualetti Am J Haematol 1996 MMG - 17-02-2012 Agenti Fisici L’esposizione a radiazioni ionizzanti aumenta il rischio di MGUS in maniera statisticamente significativa rispetto ad un gruppo di controllo (p<0,05) Pasqualetti Am J Haematol 1996 MMG - 17-02-2012 Infezioni Molti agenti infettivi sono stati coinvolti nella patogenesi di gammapatie transitorie o persistenti: CMV, Toxoplasmosi, Brucellosi, tubercolosi, HIV, HCV, EBV, HHV8 Br J Haematol 1993 Leukemia 1996 MMG - 17-02-2012 Iper stim olazione antigenica pr otr atta Neoplasie p r esen za d i an t i gen i Tu m or e associ at i ( m aggiore incidenza di GM r ispetto alla popolazione nor m ale) M alattie Infiam m ator ie Cr oniche ( m aggior e incidenza di GM r ispetto alla popolazione nor m ale) Epatopatie cr oniche ( m aggior e incidenza di GM r ispetto alla popolazione nor m ale) M alattie aller giche ( uguale incidenza di r ispetto alla popolazione nor m ale) M alattie autoim m uni GM ( m aggior e incidenza di GM r ispetto alla popolazione nor m ale) MMG - 17-02-2012 La patogenicità della componente monoclonale è indipendente dalla malignità del clone linfoplasmacellulare. La M-Ig può essere patogena per: Alterazione chimico-fisica o interazione tra le M-Ig: – Crioglobulinemia tipo I, Amiloidosi, Malattia da deposizione di catene leggere, Iperviscosità Attività autoanticorpale della M-Ig: – Polineuropatia autoimmune, Crioglobulinemia tipo II, Anemia Emolitica Autoimmune Meccanismo non noto: – POEMS, Lichen Myxedematosus MMG - 17-02-2012 PROBLEMA DI FONDO: Sostanziale impossibilità, al momento della diagnosi, di predire se la componente M rimarrà stabile o se evolverà in un mieloma vero e proprio (o comunque in una vera e propria sindrome linfo/immunoproliferativa) MMG - 17-02-2012 Kiel et al NEJM 2002 (Mayo-Clinic di Rochester, USA) Follow-up a lungo termine di 1384 pazienti con MGUS, dopo 11.009 persone/anno di follow-up (dal 1960 al 1994) CARATTERISTICHE CLINICHE Età media alla diagnosi circa 72 anni (59% > di 70 anni e solo il 2% < di 40 anni) Valore mediano dell’ M componente sierica era di 1,3 gr Il tipo di catene pesanti era di 70% IgG, 15% IgM, 12% IgA Catene leggere K presenti nel 61% dei pazienti e e lambda nel 39% La concentrazione Delle normali classi immunoglobuliniche era ridotta nel 38% La concentrazione delle plasmacellule midollari era in un range da 0 al 10% MMG - 17-02-2012 Evoluzione in 25 anni 51% deceduti per cause non correlate alla MGUS (come atteso dalla età avanzata della casistica) 115 pazienti (8,3%) svilupparono MM, WM o amiloidosi o altri disordini linfoproliferativi. La probabilità attuariale di trasformazione era: 17% a 10 anni 34% a 20 anni 39% a 25 anni Tuttavia, la % di trasformazione osservata nella casistica a 25 anni era del 11,2%, molto più bassa di quella attuariale, in quanto ridotta dalla mortalità per altre cause (età avanzata dei pazienti) Il livello annuale di trasformazione è stimato essere tra 1 e 1,5% all’anno. Il tempo necessario affinché la trasformazione si realizzi è risultato mediamente di 10 anni MMG - 17-02-2012 Evoluzione in 25 anni 32 pazienti (2,3%) avevano una concentrazione sierica di M proteina > a 3 g/dl ed una percentuale di plasmacellule midollari > di 10 e non svilupparono MM durante il follow-up. Si presuppone che la maggior parte di questi pazienti possa progredire a mieloma multiplo se vivrà abbastanza a lungo Solo 6 pazienti (0,4%) avevano una proteina monoclonale misurabile poi non più riscontrata al follow-up MMG - 17-02-2012 Figure 2. Probability of Progression among 1384 Residents of Southeastern Minnesota in Whom Monoclonal Gammopathy of Undetermined Significance (MGUS) Was Diagnosed from 1960 through 1994. MMG - 17-02-2012 Fattori predittivi di progressione Alla diagnosi non sono desumibili dati per distinguere le situazione stabili da quelle tendenzialmente evolutive con i metodi diagnostici correntemente in uso. Il principale fattore di rischio è l’entità della M componente al momento della diagnosi. Pazienti con MGUS IgM ed IgA hanno un rischio di progressione omologabile ai pazienti MGUS IgG (in questo studio; non in altri) La presenza di catene leggere urinarie (Қ o λ) o la depressione di una o più immunoglobuline non coinvolte NON si è dimostrato essere un fattore predittivo di progressione. (Le MGUS con catena Lambda sono definite abitualmente a maggior rischio) MMG - 17-02-2012 Progressione per valore iniziale di CM Dos. CM 0,5g/dl 1g/dl 1,5g/dl 2 g/dl 2,5g/dl 3g/dl % 6 progress. a 10 anni 7 11 MMG - 17-02-2012 20 24 34 Baldini et al. Blood 1996 Studio su 386 pazienti in cui riscontrava fattori predittivi simili a quelli descritti in precedenza che distinguono MGUS da MM alla presentazione. In questa serie il rischio relativo di trasformarsi in MM era: 2.4 per 1 g/dl aumento di IgG 3.5 per riscontro di catene leggere urinarie 6.1 per 70 anni circa 13.1 per una riduzione di due immunoglobuline policlonali 6,8% di progressione per un follow-up di 70 mesi (circa 6 anni) MMG - 17-02-2012 Gam m apatie m onoclonali: Fattor i Pr ognostici Prognostic Factors for Malignant Transformation in Monoclonal Gammopathy of Undetermined Significance and Smoldering Multiple Myeloma (Morra et al. J Clin Oncol 20:1625-1634. 2002) A total of 1,231 consecutive patients with either MGUS (n 1,104) or SMM (n 127) diagnosed from July 1975 to March 1998 were included in the study. MMG - 17-02-2012 Gam m apatie m onoclonali: Fattor i Pr ognostici Prognostic Factors for Malignant Transformation in Monoclonal Gammopathy of Undetermined Significance and Smoldering Multiple Myeloma (Morra et al. J Clin Oncol 20: 1 625- 1 634. 2002) Results: Cumulative transformation probability at 10 and 15 years was 1 4% and 30%, respectively. A lower evolution risk was observed in MGUS than in SMM (P < .0001). MMG - 17-02-2012 Gam m apatie m onoclonali: Fattor i Pr ognostici Prognostic Factors for Malignant Transformation in Monoclonal Gammopathy of Undetermined Significance and Smoldering Multiple Myeloma (Morra et al. J Clin Oncol 20: 1 625- 1 634. 2002) RISULTATI come fattori prognostici indipendenti: Plasmocitosi> 5% Presenza di Bence Jones protiduria (???) Riduzione delle normali classi immunoglobuliniche VES elevata MMG - 17-02-2012 Gam m apatie m onoclonali: Fattor i Pr ognostici Prognostic Factors for Malignant Transformation in Monoclonal Gammopathy of Undetermined Significance and Smoldering Multiple Myeloma (Morra et al. J Clin Oncol 20: 1 625- 1 634. 2002) In particolare: La Trasformazine in Mieloma (SMM) era correlata con infiltrazione midollare >10%, presenza di Bence MMG - 17-02-2012 Jones protiduria e alla varietà IgA. Gam m apatie m onoclonali: Fattor i Pr ognostici (HENRIK TOFT SØRENSEN Haematologica 2001 ; 86: 1 1 721 1 79) Results. The relative risk of IgA compared to IgG was 1 . 8 (95% confidence interval, 1 . 1 3. 0), while the relative risk of IgM compared to IgG was 1 . 1 (0. 7- 1 . 9). MMG - 17-02-2012 Fattori prognostici di tipo immunoistochimico Espressione di CD56 Espressione di CD38, CD19 (desumibili con citofluorimetria su sangue midollare o in immunoistochimica sulla BOM) MMG - 17-02-2012 Fondamentali parametri da monitorare per discriminare fra MGUS e Mieloma Entità della paraproteinemia sierica e/o urinaria Incremento nel tempo della componente monoclonale sierica e/o urinaria Rapporto tra catene leggere libere Kappa/Lambda (FCL ratio) nel siero Valori delle normali classi immunoglobuliniche Entità della plasmocitosi midollare (BOM solo se indicatori biologici di progressione o sintomi) MMG - 17-02-2012 MGUS MANAGEMENT MMG - 17-02-2012 MANAGEMENT Il monitoraggio periodico è essenziale per distinguere le MGUS stabili da quelle che evolveranno a MM, amiloidosi, macroglobulinemia etc Attenta storia clinica ed un esame obiettivo obiettivo accurato sia inizialmente che durante il follow-up MMG - 17-02-2012 Quando iniziare lo studio? Molti autori hanno concluso che le MGUS sono a basso rischio di progressione quando il dosaggio sierico della M componente è < 1,5 g/dl, quando la VES è < a 40 mm/hr, quando non c’è proteinuria quando non c’è riduzione delle immunoglobuline policlonali (Baldini et al Blood 1996 and Cesana et al JCO 2002) Non è necessario un esame del midollo osseo né una eventuale sorveglianza midollare per pazienti con una bassa concentrazione di proteina monoclonale (< a 2 gr/dl) in assenza di altri dati che suggeriscano la presenza di mieloma multiplo (Kiel et al NEJM 2001) MMG - 17-02-2012 MGUS Si tratta sulla base di quanto osservato sopra, di una situazione assolutamente gestibile nell’ambulatorio di medicina generale fino a franca progressione, che avverrà tuttavia in una percentuale piuttosto ridotta di casi. In teoria la maggior parte dei casi potrebbe essere seguita nell’ ambulatorio di medicina generale per tutto il corso della vita del paziente. Tuttavia è indispensabile garantire al paziente, anche per evitare coinvolgimenti emotivi ingiustificati, un accurato controllo della eventuale trasformazione, basato sull’attento controllo dei fattori di rischio sinora noti. MMG - 17-02-2012 Proposta modenese (Rete ematologica, prof. G. Torelli) Proposta di stratificazione delle MGUS in base a 4 condizioni predittive del rischio di progressione desunte dalla più autorevole e recente bibliografia al riguardo: 1. 2. 3. 4. il tipo di componente monoclonale (CM) la quantità di CM il rapporto tra le catene leggere libere kappa/lambda (FLC ratio) nel siero la quantità di plasmacellule nel midollo e dei quattro segni classici di progressione riassunti nella sigla CRAB (ipercalcemia, insufficienza renale, anemia, coinvolgimento osseo). MMG - 17-02-2012 Proposta modenese (Rete ematologica, prof. G. Torelli) Queste 4 condizioni dovrebbero essere indagate prioritariamente al primo sospetto di MGUS, eccetto la percentuale di plasmacellule midollari, da eseguirsi solo al verificarsi di specifiche condizioni, per evitare di fare una biopsia osteomidollare (BOM) a tutti i pazienti sospetti portatori di MGUS. Successivamente dovrebbero essere filtrate le situazioni di pertinenza specialistica, creando per il MMG una situazione ottimale per un corretto followup, in assenza a tutt’oggi di linee guida validate. MMG - 17-02-2012 DIAGNOSTICA per MGUS PROPOSTA di un profilo di esami standard alla diagnosi, quando cioè una elettroforesi eseguita per una qualsiasi ragione ha determinato la individuazione di una “sospetta gammopatia monoclonale”, MMG - 17-02-2012 DIAGNOSTICA per MGUS IMMUNOFISSAZIONE: per distinguere la classe di immunoglobuline (IgG 70%, IgA 12% e IgM 15% del totale) e il tipo di catene leggere (i pazienti con IgA e IgM e catene leggere lambda coinvolte come classi proteiche hanno un rischio di progressione doppio rispetto a quelli con IgG e catene kappa) dosaggio quantitativo della CM: i pazienti con concentrazione sierica della proteina monoclonale < 1,5g/dl possono non necessitare di un follow-up stringente per la loro scarsa probabilità di progressione determinazione del rapporto kappa/lambda delle catene leggere libere nel siero (FLC ratio): il rapporto normale è compreso tra 0,26 e 1,65, un valore al di fuori di questo range è considerato un fattore di rischio indipendente da qualunque altro. MMG - 17-02-2012 DIAGNOSTICA per MGUS Dovranno inoltre essere tenuti presenti i segni di danno degli organi periferici che costituiscono i segni canonici di progressione, identificati con la sigla CRAB da: iperCalcemia; insufficienza Renale; Anemia; lesioni ossee (Bone) MMG - 17-02-2012 Pertanto, per pazienti asintomatici, senza segni clinici di interessamento osseo, un profilo diagnostico standard da eseguire alla diagnosi di sospetta MGUS dovrebbe essere composto da: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. immunofissazione sierica (determinazione del tipo di CM); dosaggio della CM (non misurabile in almeno il 13% dei casi; da ripetersi, solo dopo il primo sospetto, a tre e sei mesi per escludere un aumento rapido, peraltro molto raro) e dosaggio immunoglobuline dosaggio delle catene leggere libere sieriche (serum FLC ratio) esame emocromocitometrico; es. urine con ricerca proteinuria Bence-Jones calcemia; creatininemia MMG - 17-02-2012 Follow-up per MGUS Sulla base degli esami di screening possono essere fornite delle indicazioni ragionevolmente precise al MMG sull’intensità del follow-up. Indicazioni basate sui seguenti primi 3 fattori di rischio: entità della CM, tipo della CM (non-IgG), rapporto kappa/lambda libere nel siero (serum FLC ratio). MMG - 17-02-2012 CATEGORIZZAZIONE Delle MGUS MMG - 17-02-2012 Nessun fattore di rischio • I pazienti con CM di tipo IgG, concentrazione sierica della CM <1.5 g/dl, normale rapporto kappa/lambda libere nel siero con età < 75 anni di età dovrebbero fare un follow-up annuale presso l’ambulatorio del MMG, mentre i pazienti con le stesse caratteristiche ma con età >75 anni faranno follow-up biennale. NESSUN FATTORE DI RISCHIO (5% di trasformazione a 20 anni) MMG - 17-02-2012 1 solo fattore di rischio • Pazienti con CM >1,5 g/dl (anche da sola) oppure alterato rapporto kappa/lambda libere nel siero (anche da solo) oppure CM IgA o IgM (anche da sola) di qualsiasi età dovrebbero fare un follow-up presso l’ambulatorio del MMG ogni 6 mesi. UN SOLO FATTORE DI RISCHIO (21% di trasformazione a 20 anni) MMG - 17-02-2012 2 fattori di rischio Pazienti con CM IgA o IgM e alterato rapporto kappa/lambda libere nel siero oppure • con CM IgA o IgM e CM > 1.5 g/dl oppure • con alterato rapporto kappa/lambda libere nel siero e CM > 1.5 g/dl debbono essere inviati alla valutazione specialistica per una Biopsia Osteomidollare (BOM) tendente ad accertare il quarto fattore di rischio indipendente, che è la percentuale di plasmacellule midollari inferiore o superiore al 10%. • ALMENO DUE FATTORI DI RISCHIO (37% di trasformazione a 20 anni) MMG - 17-02-2012 3 fattori di rischio • Pazienti con CM >1.5 g/dl , alterato rapporto kappa/lambda libere nel siero e CM IgA o IgM debbono essere inviati e seguiti dallo specialista. TRE FATTORI DI RISCHIO (58% trasformazione a 20 anni) Pazienti con accertato anche solo uno dei 4 segni di progressione CRAB devono comunque essere inviati e seguiti dallo specialista. MMG - 17-02-2012 Follow-up per MGUS • Per quanto riguarda gli esami per il follow-up, potenzialmente anch’essi raggruppabili come profilo diagnostico standard per follow-up di MGUS, devono essere come quelli alla diagnosi, escludendo la immunofissazione (il tipo di CM è già noto) e aggiungendo la proteinuria delle 24 ore, se vi è proteinuria patologica all’esame urine standard. Resta inteso che qualunque sospetto clinico comunque derivato al MMG, in particolare relativo al sistema scheletrico, dovrà essere verificato con gli accertamenti di laboratorio o strumentali ritenuti opportuni. MMG - 17-02-2012 Carenza tecnica del laboratorio • In diversi laboratori (Centralizzato di Baggiovara) non viene dosata la componente M, per cui occorre usare il dato surrogato del dosaggio Immunoglobuline • Ulteriore difficoltà è il dosaggio delle catene kappa e lambda leggere libere. A Modena (Policlinico e Baggiovara) il dato è quello delle catene kappa e lambda totali MMG - 17-02-2012 Esami bioumorali correlati alla massa neoplastica o a proliferazione plasmacellulare Beta2-microglobulina sierica (correlata alla massa plasmocitomatosa) LDH PCR (Correlata alla concentrazione di IL6, coinvolta nella trasformazione da linfocita B a plasmacellula ed alla proliferazione delle plasmacellule) MMG - 17-02-2012 Biopsia Osteomidollare Plasmocitosi midollare (<10%; 10-30%, >30%) Morfologia: nucleoli, dismorfismo-atipia, ploidia, Immunoistochimica per catene leggere Kappa e lambda di superficie Immunoistochimica per fenotipo: – CD38 (buona prognosi) e CD56 (peggiore prognosi) – (maggiore aggressività se coespressione di CD19; CD56, CD20) Attività proliferativa delle plasmacellule (< 1% nelle MGUS) MMG - 17-02-2012 Indagini per sospetto di Mieloma (STADIAZIONE) Rx scheletro RM (o TAC) nelle sedi sospette (non scintigrafia ossea) MMG - 17-02-2012 Indagini per casi selezionati MOC (osteoporosi mieloma-correlata): 20% mielomi solo osteoporosi senza lesioni osteolitiche RM (rachide) RM scheletro in toto TC-PETWB MMG - 17-02-2012 In conclusione Questioni aperte: Follow-up modulabile in base alla valutazione del rischio Intervento decisivo del MMG nel FOLLOW-UP ed anche nella diagnostica ed inquadramento iniziale come filtro per inviare allo specialista solo casi selezionati per fattori di rischio. MMG - 17-02-2012 Bibliografia Kyle RA, Therneau TM, Rajkumar SV, Larson DR, Plevak MF, Offord JR, Dispenzieri A, Katzmann JA, Melton III LJ: Prevalence of monoclonal gammopathy of undetermined significance. N Engl J Med 354:1362-1369, 2006 Kyle RA, Remstein ED, Therneau T%M, Dispenzieri A, Kurtin PJ, Hodnefield JM, Larson DR, Plevak MF, Jelinek DF, Fonseca R, Melton III LJ, Rajkumar SV: Clinical course and prognosis of smoldering (asymptomatic) multiple myeloma. N Eng J Med 356: 2582-2590, 2007 Bladé Joan: Monoclonal gammopathy of undetermined significance. N Engl J Med 355: 2765-2770, 2006 Steingrimmsdottir H, Harldsdottir V, Olafsson I, Gudnason V, Ogmundsdottir HM: Monoclonal gammopathy: natural history studied with a retrospective approach. 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Brit J Haemat 139: 730-743, 2007 Dispenzieri A, Kyle RA, Katzmann JA, Therneau TM, Larson D, Benson J, Clark RJ, Melton III LJ, Gertz MA, Kumar SK, Fonseca R, Jelinek DF, Rajkumar SV: Immunoglobulin free light chain ratio is an independent risk factor for progression of smoldering (asymptomatic) multiple myeloma. Blood 111: 785-789, 2008 MMG - 17-02-2012 Grazie dell’attenzione e BUON PRANZO a tutti MMG - 17-02-2012