ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
“U. FOLLADOR” AGORDO
SPECIALIZZAZIONE INDUSTRIA MINERARIA
DIPLOMA DI PERITO GEOTECNICO MINERARIO
SPECIALIZZAZIONE INDUSTRIA CHIMICA
DIPLOMA DI PERITO CHIMICO
Classe 5^ Articolata Minerari e Chimici - Anno scolastico 2013/2014
Via Insurrezione 19/a 32021 AGORDO (BL) - Tel. 0437/62015 – Fax 0437/63360
www.follador.bl.it
INDICE GENERALE
GENERALITÀ............................................................................................................................ 3
Composizione del Consiglio di Classe...................................................................................3
Libri di testo in adozione........................................................................................................3
Composizione della classe....................................................................................................3
Breve storia della classe........................................................................................................4
Classe Terza..................................................................................................................... 4
Classe Quarta...................................................................................................................4
Classe Quinta................................................................................................................... 5
Profilo della classe............................................................................................................6
Obiettivi generali conseguiti..............................................................................................6
PARTE PRIMA: ATTIVITÀ DI COMPETENZA DEL CONSIGLIO DI CLASSE ...........................7
Piano di lavoro del Consiglio di Classe e finalità del corso....................................................7
Obiettivi trasversali............................................................................................................8
Obiettivi raggiunti..............................................................................................................8
Obiettivi specifici sperimentazione "GEO 3"......................................................................8
Attività programmate.............................................................................................................. 8
Strutture disponibili:............................................................................................................. 11
Metodologie comuni.............................................................................................................11
Strumenti............................................................................................................................. 11
Criteri e strumenti di valutazione..........................................................................................11
Strumenti di verifica............................................................................................................. 12
Descrittori comportamentali.............................................................................................12
PARTE SECONDA: ATTIVITÀ DEI SINGOLI DOCENTI...........................................................14
RELIGIONE................................................................................................................ 14
LETTERE ITALIANE...................................................................................................16
STORIA...................................................................................................................... 19
MATEMATICA (INDIRIZZO MINERARIO)...................................................................20
MATEMATICA (INDIRIZZO CHIMICO).......................................................................22
LINGUA E CIVILTA’ INGLESE....................................................................................23
ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO...........................................27
GEOFISICA APPL. , GEOTECNICA , GEOLOGIA APPL. E LABORATORIO..........28
MINERALOGIA E GEOLOGIA..................................................................................31
TECNICHE DEGLI SCAVI E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE....................36
TOPOGRAFIA E LABORATORIO.............................................................................41
ANALISI CHIMICA, ELABORAZIONE DATI E LABORATORIO..................................44
CHIMICA ORGANICA BIO-ORGANICA E DELLE FERMENTAZIONI........................47
CHIMICA FISICA E LABORATORIO...........................................................................50
TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI..................................................................53
EDUCAZIONE FISICA................................................................................................55
PARTE TERZA: ALLEGATI......................................................................................................58
SIMULAZIONE PROVE D’ESAME......................................................................................58
Griglie di valutazione prove scritte.......................................................................................63
GRIGLIA TERZA PROVA................................................................................................63
2
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
(Regolamento, art.5)
Classe 5^ Articolata Minerari e Chimici
Anno scolastico 2013-2014
GENERALITÀ
Composizione del Consiglio di Classe
Il Consiglio di Classe della V^ Minerari è presieduto dal Preside Prof. Bruno Bulf ed è composto dai professori:
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•
•
•
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•
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•
•
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•
•
•
•
•
De Bastiani Piergiorgio, insegnante di Religione
Dorigo Primo, insegnante di Italiano e Storia
Mazzarol Fulvio, insegnante di Matematica (minerari)
Polesana Marco, insegnante di matematica (chimici)
Menegat Liana, insegnante di Lingua e Civiltà Inglese
Schena Mara, insegnante di Ed. Fisica.
Manfroi Giuliana, insegnante di Economia Industriale ed Elementi di Diritto
Cason Chiara, insegnante di Geofisica, Geotecnica, Geologia Applicata (sostituita
nel secondo pentamestre da Costa Michele)
Giordano Danilo, insegnante di Mineralogia e Geologia
Avoscan Tomaso, insegnante di Topografia e Costruzioni e Tecniche degli Scavi e
Valorizzazione delle Risorse
Scussel Daniele, insegnante di Analisi Chimica e Laboratorio e insegnante di Chimica Fisica e laboratorio
Daurù Alessandro insegnante di Chimica Organica, Bio-organica e delle fermentazioni
Marcuola Bel Luigi, insegnante di Tecnologie Chimiche Industriali,
Pescosta Enrico, insegnante tecnico pratico di Topografia, Geotecnica, TSVR,
Preloran Dino, insegnante tecnico pratico di Geologia
Fullin Lucia, insegnante tecnico pratico di Analisi Chimica e laboratorio
Libri di testo in adozione
Vedi relazioni docenti
Composizione della classe
Il gruppo classe è attualmente composto da 29 studenti, 27 maschi e 2 femmine, 19 frequentano il corso Minerari, 10 il corso chimici, risiedono per la maggioranza nell’Agordino, 4 alunni
provengono da Sedico, 1 dal Cadore, 3 dal bellunese,
Ventisei alunni hanno frequentato il biennio in questa scuola.
3
Breve storia della classe
Classe Terza
All'inizio del triennio la classe è costituita da 33 allievi, (31 maschi) suddivisi in 23 minerari e 10
chimici.
L’atteggiamento degli studenti nei riguardi delle attività scolastiche è stato abbastanza positivo
all’inizio della terza, una buona parte degli alunni si è comportata in modo serio e responsabile,
applicandosi sufficientemente nello studio domestico e partecipando alle attività scolastiche.
Salvo qualche elemento che talvolta è stato di disturbo alle lezioni, gli studenti hanno mantenuto un comportamento adeguato, rispettando regole e tempi.
Viene riassunta in una tabella la situazione alla fine dell’anno scolastico
Classe terza
Numero alunni
Promossi a
giugno
11
Promossi a
settembre
12
Non Promossi
Ritirati
Trasferiti
8
1
1
Materia
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
Mineralogia
Tecniche degli scavi
Numero rimandati
3
5
6
6
3
6
Media
6<=M<7
7<=M<=8
M>8
Numero alunni
16
4
3
Classe Quarta
In quarta il gruppo classe è composto da 24 studenti (15 minerari e 9 chimici), l’andamento di dattico disciplinare migliora nettamente rispetto a quello dell’anno precedente, gli alunni si dimostrano più seri, interessati a molte discipline, migliorati nella capacità di organizzarsi e nel
senso di responsabilità; il comportamento è adeguato, si è notato un miglioramento anche in
alunni che in terza avevano dato qualche problema.
La classe riesce ad adattarsi sia pure con qualche difficoltà ai cambiamenti di più insegnanti
(Inglese, Tecniche degli Scavi e Valorizzazione delle Risorse, Topografia e Costruzioni, Chimica organica e fermentazioni, Analisi Chimica). La classe incontra dei problemi con l’insegnante
di Tecnica degli scavi e valorizzazione delle risorse che si rifiuta di spiegare nelle sue ore la
parte di programma riguardante l’esplosivistica civile, il Dirigente Scolastico decide che sia
l’insegnante tecnico pratico (in compresenza nelle ore di laboratorio) a trattare l’argomento che
comunque viene svolto in un tempo inferiore a quello solitamente dedicato ad esso.
La partecipazione alle attività scolastiche è tutto sommato positiva.
Il comportamento nei viaggi di istruzione e nelle visite tecniche è stato adeguato.
Nella tabella viene riassunta la situazione alla fine dell’anno scolastico:
Classe quarta
Numero alunni
Promossi a
giugno
14
Promossi a
settembre
9
4
Non Ammessi alla classe
successiva
1
Materia
Inglese
Italiano
Matematica
Economia Diritto
Chimica fisica
Numero rimandati
6
1
4
1
1
Media
6<=M<7
7<=M<08
M>8
Numero alunni
14
6
3
Classe Quinta
Nel 5° anno alla classe si aggiungono 6 alunni respinti nella classe 5^ dell’anno precedente (5
minerari e 1 chimico), nell’anno terminale, è dunque composta da 29 studenti.
Anche a livello di docenti continuano ad esserci delle variazioni: cambiano i docenti di Tecniche degli scavi e valorizzazione delle risorse; Tecnologie Chimiche e Industriali, Chimica Fisica
e Laboratorio, Analisi Chimica, Elaborazione Dati e Laboratorio, Chimica Organica Bio-organica e Laboratorio.
Il processo di maturazione iniziato in quarta continua positivamente anche nel corso di
quest’anno scolastico, l’inserimento degli studenti respinti, che hanno cambiato completamente
il loro atteggiamento nei confronti dello studio e delle attività scolastiche, ha portato ad un miglioramento generale della classe per lo meno per quanto riguarda il comportamento, sempre
adeguato, la partecipazione alle lezioni molto più attiva, inoltre qualche studente che l’anno
scorso aveva delle difficoltà è migliorato, nel complesso il rendimento della classe è migliorato
in modo sensibile anche se rimangono dei casi di partecipazione e impegno altalenante con
numerose assenze.
Nel secondo pentamestre la Prof. di Geotecnica Cason Chiara (in aspettativa) è stata sostituita
dal Prof. Costa Michele.
Va segnalato come fatto non del tutto positivo il numero di assenze e di ritardi che ha caratterizzato la classe nell’ultimo anno.
La classe è stata un po’ svantaggiata perché nel corso del triennio non ha potuto disporre di
una adeguata continuità didattica, la situazione è riassunta nella tabella seguente:
Disciplina
Letteraura italiana
Storia
Lingua e lett. Inglese
Matematica
Classe terza
Dorigo Primo
Dorigo Primo
Zasso Marianella
Mazzarol Fulvio
Polesana Marco
Classe quinta
Dorigo Primo
Dorigo Primo
Menegat Liana
Mazzarol Fulvio
Polesana Marco
Economia e diritto
Manfroi Giuliana
Educazione fisica
Schena Mara
Schena Mara
Geotecnica, Geol. Applicata
Cason Chiara
Cason Chiara (Costa Michele) PescoPescosta Enrico
Pescosta Enrico
sta Enrico
Mineralogia e geologia e la- Giordano Danilo
Giordano Danilo Pre- Giordano
Danilo
boratorio
Preloran Dino
loran Dino
Preloran Dino
Tecniche degli scavi e valo- Avoscan
Tomaso Cason Chiara Pe- Avoscan
Tomaso
rizzazione delle risorse
Pescosta Enrico
scosta Enrico
Pescosta Enrico
Topografia e costruzioni
Sovilla Marzio Pe- Avoscan Tomaso Pe- Avoscan
Tomaso
scosta Enrico
scosta Enrico
Pescosta Enrico
5
Classe quarta
Dorigo Primo
Dorigo Primo
Menegat Liana
Mazzarol Fulvio
Polesana Marco
Manfroi Giuliana
Schena Mara
Cason Chiara
Tecnologie chimiche e indu- Bettega Gianpietro
striali
Chimica fisica
Marcuola Bel Luigi
Analisi chimica
Marcuola Bel Luigi
Maeran Diego
Religione
Chimica organica
Bettega Gianpietro
Fregona Gabriella
Scussel Daniele
Dalla Piazza Massimo
De Bastiani Pier- De Bastiani Piergiorgiorgio
gio
D’Isep Danilo
Fregona Gabriella
Maeran Diego
Maeran Diego
Marcuola Bel Luigi
Scussel Daniele
Scussel Daniale
Fullin Lucia
De Bastiani Piergiorgio
Daurù Alessandro
Agli allievi sono state offerte nel triennio molte occasioni per conoscere la realtà territoriale, la
realtà del mondo del lavoro e la possibilità di ampliare l'orizzonte culturale con la partecipazione a conferenze e ad incontri con esperti, visite tecniche ad importanti attività produttive ed
espositive del settore specifico di studi. A supporto ed integrazione dei programmi ministeriali si
sono effettuate escursioni nel territorio e viaggi culturali in Italia e all'estero.
L'apprendimento in varie discipline è stato consolidato da attività di approfondimento e recupero attuate in orario curricolare e pomeridiano.
Profilo della classe
Per quanto riguarda il profitto dell’anno scolastico in corso si osserva che mancano vere e proprie eccellenze ma nel contempo non ci sono casi particolarmente negativi, comunque la classe non si presenta particolarmente omogenea, la maggioranza si attesta su livelli attorno alla
sufficienza con qualche caso di profitto buono.
La classe ha dimostrato durante le gite di istruzione e le visite tecniche un comportamento
quasi sempre adeguato alle circostanze, con una buona partecipazione e un discreto interessamento agli argomenti proposti.
Solitamente le attività didattiche sono state proposte cercando di valorizzare le attitudini e le
potenzialità individuali, stimolando la capacità di collaborazione degli allievi, per far acquisire a
ciascuno un bagaglio di conoscenze e competenze teoriche ed operative indispensabili per la
futura attività lavorativa o per il proseguimento degli studi. Si è talora offerto agli allievi un approccio interdisciplinare alle tematiche affrontate e, in particolare per le materie di indirizzo, si è
orientata la didattica dell'ultimo anno di studi in funzione dell'acquisizione di un metodo di lavoro contraddistinto da produttività, precisione e puntualità.
Obiettivi generali conseguiti
Obiettivi educativi: si ritengono raggiunti molti obiettivi formativi inerenti il rispetto delle regole
e l'educazione all'autocontrollo come pure, anche se in tono minore, gli obiettivi relativi ad autovalutazione ed autocritica.
6
PARTE PRIMA: ATTIVITÀ DI COMPETENZA DEL CONSIGLIO DI
CLASSE
Piano di lavoro del Consiglio di Classe e finalità del corso
Obiettivo del curricolo è definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive
molto differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione sia dal punto di vista tecnologico, sia
da quello dell'organizzazione del lavoro
Caratteristiche generali di tale figura sono :
1.versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento;
2.ampio ventaglio di competenze, unite a capacità di orientamento di fronte a problemi nuovi e
di adattamento alla evoluzione della professione;
3.capacità di cogliere la dimensione economica dei problemi.
L'obiettivo si specifica nella formazione di una accentuata attitudine ad affrontare i problemi in
termini sistematici, basata su essenziali e aggiornate conoscenze delle discipline specifiche
dell'indirizzo, integrate da un buon livello di cultura generale, da organica preparazione scientifica nell'ambito tecnologico e da capacità valutative delle strutture economiche della società
attuale, con particolare riferimento alle realtà aziendali.
Per le peculiari caratteristiche delle realtà produttive in cui dovrà inserirsi, il Perito Industriale
Geotecnico Minerario, oltre a conoscere i principi fondamentali di tutte le discipline necessarie
per una formazione di base nel settore industriale di competenza, deve essere preparato,
nell'ambito del proprio livello operativo, a :
• partecipare con personale responsabile contributo al lavoro organizzato e di gruppo,
accettando ed esercitando il coordinamento;
• documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici e organizzativi del proprio
lavoro;
• svolgere un'attività autonoma di aggiornamento onde adeguare la propria preparazione
al continuo evolversi della tecnica e delle necessità di mercato;
• valutare nella loro globalità le problematiche connesse alla salvaguardia dell'ambiente
e alla tutela della salute.
• Deve inoltre aver sviluppato sufficienti capacità per affrontare situazioni problematiche
in termini sistematici, scegliendo in modo flessibile le strategie di soluzione ; in particolare, grazie anche al possesso di capacità linguistico-espressive e logico-matematiche,
deve avere capacità:
• di interpretazione e di orientamento nella realtà quotidiana e nel mondo circostante;
• di correlare i contenuti delle discipline d'indirizzo con le relative applicazioni tecnologiche e con i problemi legati alla qualità della vita e dell'ambiente;
• di lettura ed interpretazione di disegni di impianti, di costruzioni e di rilevazioni inerenti
le attività industriali di competenza;
• di utilizzo degli strumenti informatici e di strumentazioni scientifiche;
• di uso delle tecnologie informatiche per partecipare alla gestione ed al controllo dei processi industriali.
Come già menzionato i corsi tecnici hanno subito profonde innovazioni curriculari sia per adeguarsi alle nuove esperienze del mondo del lavoro, che a quelle richieste per il proseguo degli
studi.
7
Obiettivi trasversali
Con i programmi del progetto "GEO 3" i giovani acquisiscono un ampio ventaglio di conoscenze e competenze nel campo della Geologia, della Geotecnica, della Tecnica degli Scavi, della
Topografia e delle Costruzioni.
Obiettivi raggiunti
•
•
•
•
•
•
•
•
utilizzare autonomamente i più comuni strumenti di laboratorio
saper stendere correttamente una relazione di laboratorio
saper individuare i punti chiave di una spiegazione riassumendo e schematizzando
essere consapevoli delle problematiche vigenti in materia di sicurezza e di prevenzione
degli infortuni nei laboratori e nei cantieri di lavoro;
essere consapevoli delle normative vigenti in tema di tutela ambientale;
saper utilizzare le conoscenze acquisite per impostare criticamente su basi razionali i
termini di problemi inerenti lo studio del territorio da vari punti di vista;
saper sviluppare e portare a termine in modo critico e consapevole attività pratiche di
laboratorio e di campagna;
sviluppare una capacità di lettura del territorio nei suoi aspetti principali.
Obiettivi specifici sperimentazione "GEO 3"
•
•
•
•
•
•
•
•
Sono stati raggiunti i seguenti obiettivi
saper usare una terminologia appropriata e commisurata al livello professionale raggiunto;
saper raccogliere e utilizzare dati bibliografici;
saper consultare e usare proficuamente riviste e letteratura tecnica;
saper consultare manuali e tavole;
saper raccogliere dati mediante osservazioni dirette o misure in campagna ed in laboratorio;
saper usare correttamente la calcolatrice scientifica;
conoscere e utilizzare le varie cartografie tematiche;
saper utilizzare strumenti informatici nelle più comuni applicazioni (word, excel).
Attività programmate
Oltre ai contenuti tecnici fondamentali si è cercato di dare una visione operativa dei vari argomenti trattati, avendo cura di limitare la didattica di tipo nozionistico e favorire quella di tipo for mativo. La normale attività teorica svolta in classe è stata supportata durante il triennio da iniziative come visite guidate a cantieri, laboratori, impianti, incontri con esperti, attività diverse.
8
Attività complementari e integrative
Anno scolastico 2011-2012
Visite tecniche,
M
viaggi di istru- M
zione, uscite didattiche
Altre attività atti- M
nenti alle materie
di indirizzo
Incontri
MC
MC
Altre attività
MC
MC
MC
Escursione geologica Alpe di Fosses
Visita Biblioteca Civica Crepadona a Belluno
Alcuni studenti hanno partecipato al Campus estivo nell’ambito del
Progetto SLURP sviluppato con il C.N.R.di Milano, il Genio Civile di
Belluno, la Comunità Montana Agordina, il Comune di Taibon Agordino
Incontro con i membri della consulta giovanile agordina “ALTRA
VOCE”
“PROGETTO MARTINA” – attività di promozione della salute e prevenzione precoce dei tumori
Incontri di “educazione all’affettività” per le sole allieve
Conferenza con l’Associazione Italiana Arbitri Calcio
Partecipazione di alcuni allievi ai Giochi Sportivi Studenteschi nelle
varie specialità e ai tornei sportivi di istituto
Anno scolastico 2012/2013
Visite tecniche,
viaggi di istruzione, uscite didattiche
M
M
M
MC
MC
Altre attività atti- C
nenti alle materie
di indirizzo
M
M
MC
MC
MC
MC
M
Altre attività
MC
MC
MC
MC
Visita tecnica Marmomacchine Verona
Visita tecnica alla Fiera “Geofluid” di Piacenza
Visita cava Possagno e cementificio Cementirossi
Viaggio di Istruzione a Vienna
Visita al Laboratorio di arti visive “DOLOMITI CONTEMPORANEE” a
Taibon Agordino
Due allievi hanno partecipato alla Fase Regionale dei Giochi della
Chimica
Molti studenti hanno partecipato al Corso di Geomorfologia Fluviale
con Dott. Geol. Bruno Testa del CNR IDPI di Milano
Alcuni studenti hanno partecipato al Campus estivo nell’ambito del
Progetto SLURP sviluppato con il C.N.R.di Milano, il Genio Civile di
Belluno, la Comunità Montana Agordina, il Comune di Taibon Agordino
Incontro con le forze dell’ordine, comando Carabinieri di Belluno
Incontro con Paul Batthi ministro per l’integrazione delle minoranze
religiose in Pakistan
Incontro dibattito con gli attori dello spettacolo “Malacarne Peppino
Impastato Amore noi ne Avremo” e rappresentanti dell’associazione
“LIBERA” di Don Ciotti
Lezione sugli esplosivi e la chimica instabile con il dott. Fabiano Nart
Partecipazione al convegno “Terremoti nel Bellunese” a cura del collegio ingegneri della Provincia di Belluno
Partecipazione volontaria di un gruppo di allievi alle attività di orientamento “Porte Aperte” dell’università di Padova
Teatro in Lingua Inglese, spettacolo “FOOTLOOSE”
Partecipazione di alcuni allievi ai Giochi Sportivi Studenteschi nelle
varie specialità e ai tornei sportivi di istituto
Preparazione e pubblicazione tradizionale Giornalino per la festa di
S. Barbara
9
Anno scolastico 2013/2014
Visite tecniche e M
viaggi di istruzio- M
ne
M
M
C
C
Altre attività atti- M
nenti alle materie
di indirizzo
M
M
Incontri
Altre attività
C
M
M
M
C
M
C
M
C
M
C
M
C
M
C
M
C
M
C
Visita fiera di Bologna alla SAIE Expotunnel
Visita alla fiera “Samoter” di Verona
Visita alle Cave marmo Botticino, Rezzato e Nuvolera (BS)
Visita cava e cementificio Italcementi Brescia
Visite Tecnica ai laboratori di Certottica
Visita tecnica alla Fabbrica di Birra Pedavena
Alcuni studenti hanno partecipato al Campus estivo nell’ambito del
Progetto SLURP sviluppato con il C.N.R.di Milano, il Genio Civile di
Belluno, la Comunità Montana Agordina, il Comune di Taibon Agordino
Rilievo topografico torrente Tegosa per successive sistemazioni
idrauliche.
Alcuni allievi hanno partecipato al corso per il conseguimento del patentino di Fochino
Due allievi partecipano alla Fase Regionale dei Giochi della Chimica
Incontro con il geologo Lazzarini Erwin sui debris flow
Incontro con la ditta Loro-Parisini sulla comminuzione
Incontro con un gruppo di impiegati dell’ENI sul tema “il colloquio di
lavoro”
Incontro con la Guardia di Finanza per presentazione concorso
“Educare alla Legalità” e arruolamento nella Guardia di Finanza
Formazione generale e specifica sulla sicurezza e salute sul lavoro
Visita alla fiera di Verona “JOB ORIENTA”
Partecipazione volontaria di un gruppo di allievi alle attività di orientamento “Porte Aperte” dell’università di Trento
Partecipazione volontaria di un gruppo di allievi alle attività di orientamento “Porte Aperte” dell’università di Padova
Organizzazione tradizionale festa di S. Barbara
Organizzazione Atomic Party
Un gruppo di allievi ha partecipato al corso e ha sostenuto gli esami
per la certificazione linguistica PET
10
Strutture disponibili:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
La scuola è dispone delle seguenti strutture:
laboratorio mineralogia-geologia (apparecchiature tecniche, collezioni di rocce e minerali, ampia rassegna della cartografia geologica italiana);
laboratorio analisi chimica dei minerali
laboratorio geotecnica (apparecchiature per la determinazine delle caratteristiche dei
terreni e delle rocce);
laboratorio di topografia (strumenti per rilievo topografico);
laboratorio di tecniche minerarie (apparecchiature attuali e storiche per il trattamento
dei minerali, teciche di perforazione…);
Aula Magna adibita a sala riunioni e proiezioni
galleria sperimentale;
laboratorio di informatica multimediale con computer e proiettore
sito Internet;
un palazzetto dello sport e una palestra;
biblioteca con oltre 6.000 volumi suddivisi in 59 sezioni;
museo mineralogico-geologico (oltre 3.000 pezzi);
mostra stabile geologia e paleontologia Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
museo geologico del Comune di Agordo
Metodologie comuni
Oltre ai contenuti teorici fondamentali si è cercato di dare una visione operativa dei vari argomenti trattati, avendo cura di limitare la didattica di tipo nozionistico e favorire quella di tipo formativo. La normale attività teorica svolta in classe è stata collegata ad iniziative come:
• visite guidate a cantieri, laboratori, impianti
• esercitazioni pratiche per lavori di gruppo, per stimolare il confronto critico di metodi e
risultati
• partecipazione a seminari
• gite di istruzione
• studio diretto del territorio
• uso di sussidi audiovisivi
• uso di software
• interdisciplinarità, relazioni intercorrenti fra le varie discipline nello studio del territorio
•
• Scelte per rendere trasparente la didattica:
• Agli allievi sono stati illustrati gli obiettivi finali e l’organizzazione del corso annuale di
ogni materia
• Prima di ogni unità didattica sono stati illustrati agli alunni gli obiettivi da raggiungere
• Gli studenti sono stati informati sulla scelta dei contenuti essenziali e degli obiettivi minimi accettabili
• Gli studenti sono stati informati sui i criteri di valutazione adottati
Strumenti
Vedi relazioni singoli docenti
11
Criteri e strumenti di valutazione
Il Collegio dei Docenti del 30/09/99 ha approvato il seguente criterio di valutazione sommativa.
Giudizio
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Discreto
Buono
Ottimo
Elementi identificativi
voto
Non conosce i contenuti della materia
1-3
Conosce solo parzialmente ed in modo inadeguato i contenuti
4
della materia
Sa individuare i contenuti chiave della materia in modo
5
superficiale e non sempre correttamente
Conosce in maniera adeguata ma non approfondita i contenuti 6
principali della materia
Conosce in maniera appropriata i contenuti della materia e sa
7
stabilire semplici collegamenti in maniera autonoma
Ha buona ed ampia conoscenza dei contenuti della materia
8
che sa esporre ed analizzare in maniera soddisfacente e
corretta
Conosce tutti i contenuti della materia che sa esporre ed
9-10
analizzare in maniera chiara, fluida, e organica e con
approfondimenti personali.
Strumenti di verifica
La verifica, ben lungi dal costituire un momento coercitivo e tanto meno punitivo, ha in genere
rappresentato un momento di riflessione sia per lo studente che per il docente.
Essa si è proposta d'indagare (accertare) di volta in volta, o contemporaneamente:
• la quantità e la qualità del miglioramento dell'alunno o in singole discipline o per aree di
discipline;
• le sue capacità di orientamento, la pertinenza delle sue risposte alle domande formulate, l'originalità o la padronanza nell'impostare e condurre un argomento;
• le sue capacità di autocorrezione;
• la sua sensibilità, le modalità del suo apprendimento, i ritmi di applicazione ed i processi cognitivi;
• la capacità di costruzione, di problematizzazione, di applicazione pratica degli argomenti studiati;
• le conoscenze specifiche in ciascuna disciplina;
• l'impegno, la buona volontà. la serietà del suo lavoro.
Le verifiche sono state un mezzo che il docente ha avuto a disposizione per accertare la validità della sua didattica, del suo metodo e delle strategie adottate, ed eventualmente, per porsi in
discussione qualora non avessero dato risultati positivi. Hanno avuto anche una grande valenza orientativa in quanto esplicitando, da parte del docente, criteri e parametri, hanno permesso
all’alunno capace una verifica personale e una valutazione di coerenza tra gli obiettivi dichiarati
e i risultati ottenuti;
Durante il corso dell'anno sono state utilizzate varie tipologie di verifica in classe: scritte, orali,
pratiche.
Le verifiche scritte sono consistite in: lavori individuali o di gruppo; temi, problemi, relazioni,
sintesi, questionari, riassunti, commenti,
Le prove orali sono consistite in: colloqui, relazioni, commenti, esposizioni, test oggettivi
Le prove pratiche sono prove e relazioni di laboratorio.
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Descrittori comportamentali
Nel processo valutativo, i singoli docenti ed i consigli di classe, nell'ambito della ricerca didattica, hanno fatto riferimento ai seguenti indicatori e relativi parametri di valore:
• partecipazione in classe, intesa come risposte a domande dal posto o domande pertinenti sugli argomenti esposti: completamente negativa, insoddisfacente, accettabile,
positiva, costruttiva;
• impegno: nullo, insufficiente, accettabile, discreto, buono;
• metodo di studio: non osservabile, disorganizzato, mnemonico accettabile, efficace,
rielaborativo;
• apprendimento: insufficiente, mediocre, sufficiente, discreto, buono;
• capacità: sono stati valutati i seguenti aspetti: esposizione, valutazione, sintesi, analisi,
applicazione, comprensione, conoscenza.
• comportamento in laboratorio: partecipazione attiva e trainante o passiva
• puntualità nel rispetto delle consegne: sempre puntuale, generalmente puntuale, poco
puntuale, non puntuale
• dimenticanze di libri, quaderni, altro materiale didattico che possa intralciare lo sviluppo
delle attività proposte
• partecipazione alle gite di istruzione
• partecipazione a stage estivi
Il voto finale, espresso in decimi, è il risultato sintetico non di un calcolo matematico, ma di
un'attenta valutazione di molteplici aspetti dell'alunno, dei suoi livelli di partenza, dei miglioramenti, dei livelli di arrivo.
Agordo, 15 Maggio 2014
Il Consiglio di classe
Firmato digitalmente da
DANIELE SCUSSEL
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PARTE SECONDA: ATTIVITÀ DEI SINGOLI DOCENTI
Vengono di seguito allegate le relazioni dei singoli docenti di:
• Religione
• Italiano
• Storia
• Matematica
• Lingua e Civiltà Inglese
• Economia Industriale con elementi di Diritto
• Geofisica, Geotecnica e Geologia applicata
• Mineralogia e Geologia
• Tecniche degli Scavi e Valorizzazione delle Risorse
• Analisi Chimica, Elaborazione Dati e Laboratorio
• Chimica Fisica
• Chimica Organica, Bio-organica e delle Fermentazioni
• Tecnologie Chimiche Industriali
• Topografia
• Educazione fisica
RELIGIONE
Relazione finale
Il giudizio complessivo sul lavoro svolto quest’anno è positivo solo in parte.
Nonostante un discreto numero di allievi abbia sempre dimostrato maturità e impegno, non sempre le lezioni sono state caratterizzate da soddisfacenti livelli di attenzione, le distrazioni e l’atteggiamento di alcuni allievi hanno, in alcuni casi, condizionato la
qualità del lavoro e degli approfondimenti. Sotto questo profilo una parte della classe
ha lavorato in modo inferiore rispetto alle attese.
Per quanto possibile, nella trattazione degli argomenti, si è cercato di avere una
certa attenzione verso possibili collegamenti con argomenti o periodi storici che possano far parte del colloquio d’esame.
Al fine di variare stile e approccio, si è fatto uso di schede, filmati, lavori multimediali.
Conoscenze
La classe, alla luce del lavoro svolto, ha avuto la possibilità di ragionare sugli effetti
più significativi prodotti della Rivoluzione industriale rivisitati in una dimensione mon diale nella loro riproposizione oggi nel rapporto tra Paesi ricchi e Paesi poveri. Tutto ciò
ci ha permesso un breve collegamento con l’enciclica Rerum novarum e con la nascita
del pensiero sociale della Chiesa.
Nell’ambito di questo argomento sono stati presentati i punti salienti delle encicliche
sociali “Pacem in Terris” di Giovanni XXIII e “Populorum Progressio” di Paolo VI, infine
la classe ha potuto accostarsi ad alcuni brani dell’enciclica di Benedetto XVI “ Caritas
in Veritate”.
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Nel tentativo di cercare un collegamento con la storia del ‘900 è stata quindi proposta una carrellata sul ruolo e l’influenza dei papi del X secolo.
La classe inoltre ha avuto modo di confrontarsi con i tratti essenziali dei cambiamenti che negli ultimi anni hanno caratterizzato il nuovo mosaico religioso italiano, con
particolare riguardo alla presenza islamica.
Competenze
Buona parte della classe sa organizzare adeguatamente i contenuti appresi, sapendoli mettere, ove necessario, in relazione tra loro. Gli alunni hanno sviluppato competenze linguistico espositive differenziate, alcuni sono in grado di argomentare con disinvoltura i concetti trattati; altri hanno maturato competenze meno articolate e precise.
Capacità
In genere gli alunni sono in grado di confrontare in maniera critica i contenuti appre si confrontandoli con le loro convinzioni e stili di vita. Sanno cogliere i valori presenti
nelle varie esperienze religiose e storiche studiate. Una parte degli studenti, tuttavia,
evidenzia alcune difficoltà nell’ animare con sufficiente disinvoltura un dibattito che penetri i contenuti e rifletta il loro pensiero.
Contenuti
1) La giustizia sociale e la nascita della Dottrina Sociale della Chiesa
La rivoluzione industriale e le sue problematiche:breve analisi storica
Il pensiero di Thomas Malthus e il neomaltusianesimo
La nascita della Rerum Novarum
I punti salienti del pensiero sociale della Chiesa, con particolare riferimento
all’enciclica Pacem in Terris e Populorum Progressio. Lettura e confronto con
alcune parti del testo dell’enciclica Caritas in Veritate.
Parallelismo tra i problemi sociali europei del XIX secolo e quelli attuali tra Nord e
Sud del mondo. Riferimenti particolari sono stati dedicati alla questione migratoria.
2) I papi del Novecento:
Analisi sul ruolo dei pontefici nella storia del Novecento
3) Le grandi religioni
Il panorama religioso in Italia
Cenni generali sulla visione religiosa dell’Oriente con riferimento ai concetti essenziali dell’Induismo
Il dialogo con l’Islam: una sfida epocale
4.L’idea di Dio nell’Islam, la figura di Gesù, i nomi di Dio
4) Temi legati al periodo o all’attualità
Fine della politica del figlio unico e dei campi di lavoro in Cina? Breve analisi
La storia della stella di Betlemme
Il digiuno nel monoteismo
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Ad oggi (15 maggio) sono state effettuate 28 ore di lezione.
Si prevede di effettuare ancora 3 ore durante le quali si cercherà di completare il modulo sui papi del ‘900.
Il docente
Piergiorgio De Bastiani
LETTERE ITALIANE
Il nostro lavoro in classe si è concentrato prevalentemente sulla lettura, analisi e commento
dei testi, nella convinzione che questo fosse per molti alunni uno dei pochi momenti, e per molti riteniamo l’unico, di incontro con ciò che chiamiamo letteratura, vale a dire testi che ci parlano per la loro complessità e ricchezza di contenuti, e che ci incantano per la loro eleganza e
chiarezza di forma. Certo non abbiamo mancato di fornire gli elementi essenziali per un inquadramento storico generale o dell’autore, ma per gli approfondimenti abbiamo preferito rimandare al testo in uso.
Ci sembra di aver riscontrato negli allievi una discreta attenzione e un sufficiente interesse
per il lavoro svolto, nella consapevolezza comunque che la maggior parte di essi è ancora distante da una vera interiorizzazione dei contenuti proposti.
Infatti, nella elaborazione orale essi privilegiano soffermarsi sui dati biografici e sui contenuti di tipo nozionistico piuttosto che su un confronto analitico e critico col testo. Tuttavia ci piace
pensare di aver lasciato in loro qualcosa, qualcosa degli autori che abbiamo incontrato e magari anche qualcosa di noi, e lo vogliamo dire con le parole di Marco Goldin (critico d’arte): “ A
una mostra affido non un messaggio, ma una suggestione. Una suggestione che per me deve
sempre avere un punto di contatto con la poesia. Il modo di raccontare la pittura,vorrei fosse
estratto dal campo della poesia. Perché esiste una lingua universale, una lingua che tutti abbiamo bene in mente e che nessuno ci ha insegnato. Una lingua dentro di noi da sempre, che
si parla con il silenzio e non con le parole. Della bellezza colma di emozione, dell’emozione tutta piena di una bellezza a volte straziante. La bellezza dello stare al mondo, dell’esserci,
dell’apparire su questa terra e seguire poi quel cammino che, questo sì, ci è sconosciuto”.
Ci piace pensare che in questo cammino, magari fra qualche anno, qualcuno si ricordi di
una suggestione sperimentata e desideri ritrovarla prendendo in mano un libro, un libro qualunque, anche scientifico, ma che sia in grado di sedurlo.
E’ anche per questo che rinunciamo ad evidenziare conoscenze competenze capacità. Anche perché, in tutta onestà, non ci sentiamo in grado di misurarle queste ventinove capacità.
METODI
Lo svolgimento del programma di italiano ha seguito una successione temporale secondo
la tradizionale sistematica cronologica. Nella pratica quotidiana il nostro lavoro si è concentrato
principalmente sulla lettura e analisi dei testi. Si è cercato di procedere quindi secondo un percorso che andasse dal testo agli autori, e non viceversa, tentando di coinvolgere nella lettura
interpretativa, in qualche occasione, anche gli studenti. La lezione frontale è stata utilizzata in
modo particolare per le necessità di inquadramento generale o teorico.
Nell’insegnamento della storia abbiamo privilegiato lo stile unidirezionale.
MEZZI
I testi in adozione sono i seguenti:
- M.Sambugar-G.Salà, GAOT+ generi autori opere temi. 3 Dalla fine dell’Ottocento alla letteratura contemporanea, Firenze, La Nuova Italia.
Franco Bertini, Storia – Fatti e interpretazioni, Milano, Mursia Scuola.
Sono state utilizzate anche delle schede di sintesi predisposte dal docente, relative ad autori o movimenti letterari.
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Presentazioni
in PowerPoint e filmati per le sintesi storiche.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Abbiamo assegnato tre prove scritte a quadrimestre con richiesta di svolgimento di una
traccia tematica fra almeno quattro a scelta dello studente di argomento letterario, scientifico,
storico o di attualità. La valutazione prendeva in considerazione la padronanza della lingua, le
capacità espressive, la strutturazione logico-tematica, la ricchezza del contenuto.
Le prove orali:
- commento a un testo dato, esposizione di argomenti del programma svolto;
- colloquio per accertare la padronanza complessiva della materia;
- interrogazione per ottenere risposte puntuali su dati di conoscenza
erano intese a valutare la quantità e qualità delle informazioni, la capacità di stabilire
collegamenti, la capacità di esposizione e la proprietà di linguaggio. Nell’analisi dei testi
abbiamo privilegiato la valutazione dei contenuti e messo in secondo piano gli aspetti formali e
retorici.
Nella produzione orale essi eseguono generalmente discorsi non molto elaborati e non
molto ricchi e vari sul piano lessicale. In alcuni permangono marcate difficoltà nell’uso della lingua italiana e espressioni poco appropriate. Privilegiano nella trattazione di un argomento gli
elementi più discorsivi e scolastici.
In relazione alla produzione scritta si sono svolte esercitazioni nelle varie tipologie previste
dall’Esame di Stato (analisi del testo, saggio breve, articolo di giornale, tema storico), tuttavia
nella tipologia A e B i risultati ottenuti sono modesti. La lingua scritta è in generale sufficientemente padroneggiata per produrre testi sintatticamente corretti e coerenti sul piano logico, anche se non molto approfonditi; in alcuni allievi tuttavia permangono delle carenze relative alla
proprietà sintattica e ortografica, che non consentono loro di raggiungere sempre risultati soddisfacenti.
Si sono svolte inoltre delle verifiche scritte strutturate sia con domande di tipo aperto che
con domande di tipo chiuso, al fine di conseguire un maggior controllo sugli obiettivi didattici e,
non ultimo, per la preparazione alla terza prova del nuovo Esame di Stato.
La valutazione finale ha tenuto conto, assieme ai risultati prettamente scolastici, del livello
di preparazione iniziale, dell'impegno e dell'interesse dimostrati, delle capacità e delle attitudini
evidenziate.
PROGRAMMA DI ITALIANO
SVOLTO NELLA CLASSE V SEZ. M Anno scol. 2013-2014
IL ROMANTICISMO: ripresa dei concetti fondamentali
ALESSANDRO MANZONI: La vita, le opere, il pensiero e la poetica.
- "Odi civili": * Il cinque maggio
- "Adelchi": * La morte di Ermengarda
- "I Promessi Sposi": * Il tragico: la madre di Cecilia * Il sugo di tutta la storia
DAL POSITIVISMO ALLE AVANGUARDIE
LE IDEE E LA CULTURA: Il Positivismo, nuovo indirizzo di pensiero. La critica al Positivismo. La nascita della psicanalisi.
LE POETICHE E LA LETTERATURA: Il Naturalismo (p. 24), Il Verismo (p. 29), La reazione
al Naturalismo (p. 34), Il Decadentismo (p. 39); Le avanguardie storiche (p.43); F.T. Marinetti,
* Aggressività audacia dinamismo.
GIOVANNI VERGA: La vita, le opere, il pensiero e la poetica
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1.“Vita dei campi”: * Rosso Malpelo (facoltativa) * Un documento umano - "I Malavoglia"
: * La fiumana del progresso * La famiglia Malavoglia * L' arrivo e l’addio di 'Ntoni - "Novelle rusticane": * La roba. * Libertà.
IL TEATRO DI FINE SECOLO
H. Ibsen: * Nora non vuole più essere una bambola
LA POESIA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO
LA LIRICA EUROPEA DAL SIMBOLISMO ALLE AVANGUARDIE
Il Simbolismo francese (p.188): Charles Baudelaire: * Spleen. * Corrispondenze. * L'albatro.
LA LIRICA ITALIANA FRA OTTOCENTO E NOVECENTO: La Scapigliatura (p.222), Giosue
Carducci e la restaurazione del classicismo, Il Decadentismo italiano, Il Crepuscolarismo, Il
Futurismo: G. D’Annunzio: * La pioggia nel pineto; G. Carducci: * Pianto antico * Nevicata
GIOVANNI PASCOLI: La vita, le opere, il pensiero e la poetica.
- “Il fanciullino”: * E’ dentro di noi un fanciullino - "Myricae": * Lavandare * Novembre * Temporale * Il lampo * Il tuono * X Agosto - I "Canti di Castelvecchio": * Nebbia - "Nuovi poemetti": *
La vertigine.
LA POESIA TRA LE DUE GUERRE
LA LIRICA ITALIANA: Tra Novecentismo e antinovecentismo, L’Ermetismo: S. Quasimodo:
* Ed è subito sera * Alle fronde dei salici * Uomo del mio tempo
G. UNGARETTI: "L' allegria": * San Martino del Carso * Veglia * Il porto sepolto * I fiumi *
Sono una creatura * Mattina
EUGENIO MONTALE: La vita, le opere, il pensiero e la poetica - "Ossi di seppia": * I limoni
* Meriggiare pallido e assorto * Spesso il male di vivere ho incontrato * Non chiederci la parola
* Forse un mattino andando - "Le occasioni": * La casa dei doganieri
LUIGI PIRANDELLO: La vita, le opere, il pensiero e la poetica.
“L’umorismo”: * Il sentimento del contrario - “Novelle per un anno”: *Il treno ha fischiato. - "Sei
personaggi in cerca d'autore": * La condizione di personaggi – “Così è (se vi pare)”: * Come
parla la verità - "Il fu Mattia Pascal": * Io e l’ombra mia
ITALO SVEVO: La vita, le opere, il pensiero e la poetica.
“La coscienza di Zeno”: *L’ultima sigaretta * Un rapporto conflittuale * Il funerale di un altro *
Una catastrofe inaudita
UMBERTO SABA: “Il Canzoniere”: * La capra * Ulisse * Amai * A mia moglie
Guerra raccontata, guerra subita
V. Sereni: - "Diario d'Algeria": * Non sa più nulla, è alto sulle ali
B. Fenoglio: - "I ventitré giorni di Alba": * I partigiani costretti alla ritirata
SE QUESTO E’ UN UOMO di PRIMO LEVI
*Considerate se questo è un uomo * Sul fondo * I sommersi e i salvati * Il canto di Ulisse
La sezione dedicata a Primo Levi verrà completata dopo il 15 maggio
Ore effettivamente svolte al 15 maggio:
primo trimestre 40 ore, secondo pentamestre 41 ore
Il docente
Primo Dorigo
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STORIA
PROGRAMMA SVOLTO
4.L’inizio
del XX secolo: situazione politica e fermenti sociali
Paesi europei e Italia agli inizi del secolo: 4.L’Italia giolittiana 5. Il fenomeno migratorio e la questione meridionale 6. La politica estera e la spedizione in Libia 7. La conclusione dell’età giolittiana 8. Tradizione e cambiamenti nella società italiana
5.La
prima guerra mondiale
La genesi del conflitto mondiale: 1.Crisi degli equilibri politici europei 2. La situazione
prebellica 3. Lo scoppio del conflitto.
La grande guerra: 1.Il primo anno di guerra 2. L’Italia dalla neutralità all’ entrata in guerra
3. La guerra di logoramento 4.la svolta del 1917 5. La fine del conflitto 6. I trattati di pace e
il nuovo assetto geopolitico dell’Europa 7. La delusione dell’Italia 8. Il bilancio della guerra
6.L’Europa
dopo la grande guerra
La Russia dai governi provvisori alla rivoluzione bolscevica: 1. La crisi del regime zarista e i soviet 2. Lenin e le tesi di aprile 3. La rivoluzione d’ottobre 4. La guerra civile 5. La
nascita dell’URSS e l’internazionalismo 6. Verso la costruzione del socialismo
Il fascismo al potere in Italia: 1. La crisi del dopoguerra 2. La fondazione dei Fasci di
combattimento 3. Dal governo Nitti alla marcia su Roma 4. La costruzione del regime
La situazione nel resto d’Europa: 2. La repubblica di Weimar
7.La
situazione internazionale negli anni Venti e Trenta
Dalla crisi del sistema coloniale alla grande crisi economica: 5. Il crollo di Wall Street
e la crisi economica 6. La reazione degli USA alla crisi: Roosevelt e il New Deal
L’età dei totalitarismi: 1.La costruzione dello stato fascista in Italia: le scelte economiche
2. I rapporti con la Chiesa e la concezione dello Stato 3.Propaganda e dissenso 4.la politica estera e le leggi razziali 5. La fine della repubblica di Weimar e il nazismo in Germania
6. Lo stato totalitario in Germania 7. Lo Stalinismo in Unione Sovietica (sintesi) 10. La
guerra tra Repubblicani e fascisti in Spagna (sintesi)
8.La
seconda guerra mondiale
La tragedia della guerra: 1. Verso il conflitto 2. Lo scoppio del conflitto e le prime operazioni 3. L’attacco nazista all’URSS e l’intervento americano 4. 1942-1943: inizia la crisi delle forze del patto tripartito 5. 1943-1944: il crollo del regime fascista, l’offensiva alleata, la
Resistenza in Europa 6. 1944-1945: la conclusione del conflitto e la sconfitta del nazismo
7. La conferenza di Potsdam e l’assetto postbellico 8. I trattati di pace 9. Le due guerre un
confronto e un bilancio
L’Italia dalla caduta del fascismo alla liberazione: 1. L’Italia divisa: il Regno del Sud 2. Il
Centro – Nord: l’occupazione nazifascista e la Resistenza 3. Dalla Resistenza al governo
Parri
9.Il
mondo bipolare
Il contesto internazionale (sintesi); L’Italia dal primo governo De Gasperi al boom
economico, La Comunità Europea (sintesi)
10.Il
terzo mondo e il processo di decolonizzazione (sintesi)
Le sezioni 6 e 7 verranno completate dopo il 15 maggio.
19
Ore effettivamente svolte al 15 maggio:
primo trimestre ore 25, secondo pentamestre ore 26
Il docente
Primo Dorigo
MATEMATICA (INDIRIZZO MINERARIO)
OBIETTIVI GENERALI CONSEGUITI:
RICHIAMI - Funzioni Reali di Variabile Reale; Funzioni Continue, Teorema di Weierstrass, Teorema dei Valori Intermedi, Teorema dell’Esistenza degli zeri delle funzioni continue, Teorema di
Esistenza e Unicità del Limite, Teorema della Permanenza del Segno, Teorema del Confronto.
Derivata Prima di una Funzione calcolata in un Punto, Funzione Derivata Prima di una Funzione, Funzioni Derivate Prime di Funzioni Elementari, Regole di Derivazione; esclusa la Regola di Derivazione delle Funzioni goniometriche inverse; positività, negatività, zeri, crescenza
e decrescenza, concavità e convessità, punti stazionari delle funzioni; Teoremia di Lagrange,
Teorema di Rolle; lettura del Grafico di una Funzione.
MATRICI - Tipologia delle Matrici, Operazioni con le Matrici: Somma Algebrica di Matrici dello
stesso Tipo, Prodotto di uno Scalare per una Matrice, Prodotto di Matrici Righe per Colonne,
Determinanti delle Matrici quadrate di ordine 2 e di ordine 3, Regola di Sarrus, Matrice Tra sposta, Matrice Inversa delle Matrici quadrate di ordine 2 e di ordine 3, Risoluzione di Sistemi
di Equazioni Lineari con la Matrice Inversa.
INTEGRAZIONE - Integrale Indefinito, Funzioni Primitive della Funzione Integranda, Integrazione immediata, Integrazione per decomposizione, Integrazione di funzioni integrande per la
relativa derivata, Integrazione per sostituzione con sostituzioni assegnate, Integrazione per
parti, esclusa l’integrazione delle Funzioni goniometriche inverse.
Integrale Definito, Calcolo delle Aree, Calcolo di Volumi di Solidi di Rotazione; Teorema del Valor Medio.
EQUAZIONI DIFFERENZIALI - Equazioni Differenziali, Integrale-Soluzione Generale e Integrale-Soluzione Particolare di un’Equazione Differenziale, Problema di Cauchy; Equazioni Differenziali del Primo Ordine, Equazioni Differenziali del Primo Ordine della forma y’ = f(x), Equazioni Differenziali a variabili separabili.
DISEQUAZIONI IN DUE VARIABILI - Risoluzione grafica delle Disequazioni in due variabili lineari, e non lineari aventi come bordo: circonferenze, parabole, ellissi e iperbole centrate
nell’origine, Sistemi di disequazioni in due variabili.
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FUNZIONI DI DUE VARIABILI – Dominio, Codominio, Grafici di Sezione, Curve di livello, Derivate Parziali del Primo Ordine, Derivate Parziali del Secondo Ordine, Hessiano di una Funzione, Punti Stazionari di Minimo e di Massimo Relativi, Punti di Sella;.
ANALISI DELLA CLASSE
Classe tranquilla ma poco partecipe, alcuni allievi si sono trascinati lacune mai sanate, durante marzo e aprile diversi hanno seguito i corsi di recupero, l’impegno sia in classe sia nello stu dio domestico si è dimostrato superficiale per la maggior parte di loro spesso finalizzato alle
verifiche scritte, soltanto un esiguo gruppetto ha dimostrato un interesse costante e buone capacità, pochi quindi, possiedono le necessarie competenze per risolvere problemi e per muoversi agevolmente tra i vari argomenti somministrati facendo i dovuti collegamenti.
METODI
Lezione frontale, coinvolgimento della classe proponendo quesiti induttivi e deduttivi, richiedendo risposte concrete, esercitazioni guidate.
In ogni occasione, durante l’anno sono stati fatti richiami a contenuti svolti in precedenza.
La programmazione svolta si è basata sostanzialmente sugli argomenti trattati nel 5° anno
come negli anni precedenti.
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
Verifiche scritte e orali: d’ingresso, formative, simulative, sommative.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Tutte le verifiche Scritte sono dotate singolarmente di una griglia che attribuisce a priori e per
ogni tipologia d’esercizio, un punteggio, dal quale viene in seguito nella fase di correzione elaborato il Voto con un Criterio Standardizzato, il C FM, comunicato agli allievi all’inizio dell’anno
scolastico.
Nella Valutazione delle Verifiche Orali, oltre a considerare il livello di competenze acquisite, ho
considerato i miglioramenti, la partecipazione, l’interesse, la buona volontà, l’affidabilità, dimostrati.
STRUMENTI e MATERIALI DIDATTICI
Libro di Testo: Corso base verde di Matematica, ZANICHELLI. Vol. 5.
Dispense sul Calcolo Differenziale e Integrale; sui Limiti; sulla Trigonometria; sulle funzioni in
due variabili, scaricabili dal Sito WEB dell’Istituto.
Il docente
Fulvio Mazzarol
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MATEMATICA (INDIRIZZO CHIMICO)
In relazione alla programmazione curricolare durante il corrente anno scolastico sono stati conseguiti i seguenti obiettivi.
CONOSCENZE
Teoria del calcolo integrale indefinito e metodi di integrazione per sostituzione e per parti.
Problema della misura dell’area delimitata dal grafico di una funzione e dall’asse delle ascisse.
Collegamento tra integrale indefinito ed integrale definito. Applicazione degli integrali definiti
per il calcolo dell'area compresa tra due funzioni e del volume di un solido di rotazione.
Studio delle equazioni differenziali del primo ordine.
COMPETENZE
Calcolo di integrali indefiniti.
Calcolo di integrali definiti e loro applicazione a problemi di calcolo di aree di semplici figure
piane e volumi di solidi di rotazione.
Risoluzione di semplici equazioni differenziali del primo ordine.
CAPACITÁ
Gli allievi hanno dimostrato una buona partecipazione alle lezioni in classe e, nella maggior
parte dei casi, un adeguato livello di studio domestico e di consolidamento delle conoscenze
acquisite. Alcuni allievi hanno affrontato lo studio con un impegno minimo, ottenendo un profitto complessivo non pienamente sufficiente.
METODOLOGIA DIDATTICHE
Lezione frontale con spiegazione degli argomenti oggetto di studio e successivi esempi applicativi con risoluzione di esercizi. Stimolo alla partecipazione della classe mediante richieste di
intervento diretto degli allievi durante la risoluzione degli esercizi proposti.
STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI
Libri di testo in adozione
TITOLO
AUTORE
EDIZIONE
Corso base verde di matematica 4 M. Bergamini – A. Trifone – G. Barozzi
Zanichelli
Corso base verde di matematica 5 M. Bergamini – A. Trifone – G. Barozzi
Zanichelli
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Verifiche scritte basate sulla risoluzione di esercizi. La materia è stata inserita solo nella prima
delle simulazioni della terza prova d’esame proposte durante l’anno scolastico. Nella valutazione finale si è tenuto conto anche della partecipazione e dell’interesse dimostrati durante le lezioni.
PROGRAMMA SVOLTO
RICHIAMO E COMPLEMENTI SU STUDIO DI FUNZIONI
Determinazione del dominio, simmetria, intervalli di positività
Limiti e asintoti verticale, orizzontale e obliquo
Derivata prima, punti stazionari e di flesso, intervalli di monotonia
Derivata seconda e studio della concavità
INTEGRALI INDEFINITI
Definizione dell’integrale indefinito e proprietà di operatore lineare
Integrali immediati e metodo di integrazione per decomposizione
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Metodo di integrazione per sostituzione
Metodo di integrazione per parti
Integrazione di funzioni razionali fratte
INTEGRALI DEFINITI
Introduzione intuitiva al concetto di integrale definito di una funzione continua
Proprietà degli integrali definiti
Teorema della media
Teorema fondamentale del calcolo integrale
Formula fondamentale del calcolo integrale
Integrali di funzioni pari e dispari
Valor medio di una funzione
Area della parte di piano delimitata dal grafico di due funzioni (solo rette e parabole)
Volume di un solido ottenuto dalla rotazione di semplici figure piane attorno all’asse x
Integrali impropri del I° e II° tipo e integrali di una funzione generalmente continua
EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Definizioni introduttive
Integrale generale e integrale particolare di un’equazione differenziale
Equazioni differenziali del primo ordine più semplici
Equazioni differenziali del primo ordine a variabili separabili,
Equazioni differenziali del primo ordine omogenee
Equazioni differenziali del primo ordine lineari
Equazione di Bernoulli
Il docente
Marco Polesana
LINGUA E CIVILTA’ INGLESE
SITUAZIONE DELLA CLASSE
La classe 5^MC è una classe articolata composta da 29 allievi (19 dell’indirizzo minerario e 10 dell’indirizzo chimico). La difficoltà maggiore che si è evidenziata durante
l’anno scolastico è stata quella di gestire l’intero gruppo classe cercando di soddisfare
l’esigenza di 2 programmazioni microlinguistiche diverse all’interno di 2 sole ore settimanali curricolari. Forzatamente si è dovuto ricorrere al lavoro per gruppi distinti. In
questo senso la classe si è rivelata sufficientemente matura e responsabile, consentendo di arrivare ad un accettabile svolgimento di programma, anche se in realtà il tempo dedicato dall’insegnante ad ogni gruppo si è ridotto ad un’unica ora a settimana.
Questa modalità ha ovviamente penalizzato gli allievi più deboli che avrebbero avuto
bisogno di essere seguiti in tutte le fasi del lavoro. I risultati globalmente raggiunti sono
decisamente disomogenei; alcuni allievi sono arrivati a possedere buone capacità di
comprensione e di comunicazione orale in L2 e di rielaborazione autonoma delle infor mazioni acquisite mentre un certo numero di allievi presenta ancora pesanti lacune
pregresse che non è riuscito a colmare.
OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
In relazione alla programmazione sono stati perseguiti e conseguiti da parte della classe i seguenti obiettivi in termini di:
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CONOSCENZE
Le strutture grammaticali e le funzioni comunicative fondamentali della lingua inglese
Argomenti di contenuto tecnico-scientifico relativi all’ambito specifico
Aspetti della cultura e della civiltà dei paesi di lingua inglese
COMPETENZE
Usare la L2 in modo adeguato sia nell’esposizione di argomenti di carattere generale
che specifici del proprio indirizzo di studi
Comprendere testi di carattere generale e testi relativi all’area professionale
Produrre brevi testi scritti sia di carattere generale che specifico dell’indirizzo
CAPACITÀ
Sostenere conversazioni sia di carattere generale che specifiche di indirizzo con sufficiente efficacia comunicativa ed adeguata scelta lessicale
Dimostrare capacità di riflessione sulla lingua su base comparativa con l’italiano
Analizzare, sintetizzare e rielaborare testi scritti ed orali di livello linguistico medio-alto
relativi all’area generale o tecnica.
METODOLOGIA DIDATTICA
La metodologia didattica si è articolata in lezione frontale e/o partecipata allo scopo
di sviluppare tutte le abilità linguistiche. Si è cercato di guidare gli allievi alla compren sione ed analisi di testi di carattere generale e professionale, di stimolarli all’analisi dei
documenti, a formulare dei concetti in modo più semplice, a cercare di esprimere con
parole proprie le informazioni essenziali creando una produzione personale. Si è cercato di stimolare la produzione scritta attraverso prove semistrutturate, rielaborazione o
sintesi di testi ed argomenti tecnico-scientifici.
MATERIALI DIDATTICI
Testi in adozione:
“SLIDES FROM THE WORLD”, Layton – Spiazzi – Tavella, Zanichelli
“FCE Practice Tests Extra”, O’Dell, Black Cat
“A MATTER OF LIFE – English for Chemistry, Biology and Biotechnology”, Briano,
Edisco (solo per l’indirizzo chimico)
Materiale autentico riguardante la microlingua specifica di settore.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Sono state effettuate verifiche orali e scritte. Nelle verifiche orali si è valutato: la cono scenza dei contenuti, la competenza comunicativa, la capacità di sintesi e di rielaborazione personale, la pronuncia. Nelle verifiche scritte si è valutato: la conoscenza dei
contenuti, la competenza sintattico-grammaticale, la capacità di sintesi e di rielaborazione personale.
Sono state effettuate due simulazioni di terza prova d’esame (Tipologia B). In una di
esse si è verificata anche la competenza linguistica 2.
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ATTIVITA’ AGGIUNTIVE
Tre allievi della classe hanno seguito i corsi di preparazione all’esame PET Cambridge
organizzati dal nostro istituto e hanno sostenuto l’esame finale.
PROGRAMMA SVOLTO (Indirizzo Minerario)
MODULO 1: Comunicare in L2
E’ stato effettuato un ripasso delle strutture acquisite negli anni precedenti ed è
stato completato lo studio delle strutture grammaticali inserendo o approfondendo:
Past Tenses: Simple Past, Present Perfect, Past Continuous, Present Perfect in
Duration Form; If clauses: 0 - I – II – III type; Passive form: Passive Form in the
different tenses, Passive with modals, Verbs with two passive forms, si passivante, uso del passivo nel linguaggio tecnico scientifico; Reported Speeches.
Sono state esercitate le quattro abilità : listening, speaking, writing and reading.
A tal fine sono stati svolti i TEST 1 e 3 e gli esercizi di Extra Language Practice 1
e 3 tratti dal testo “FCE – Practice Tests Extra”.
MODULO 2: Slides from the world
•
South Africa
• The Rainbow Nation
• A lecture about South Africa’s geography: borders, features, resources, problems, etc.
• Cape Town
• South African National Parks
• The history of Apartheid
• Mandela’s most important words
MODULO 3: La lingua di settore (argomenti specialistici in L2)
Gli argomenti contrassegnati con * verranno trattati dopo il 15 maggio.
PROGRAMMA SVOLTO (Indirizzo Chimico)
MODULO 1: Comunicare in L2
E’ stato effettuato un ripasso delle strutture acquisite negli anni precedenti ed è
stato completato lo studio delle strutture grammaticali inserendo o approfondendo:
Past Tenses: Simple Past, Present Perfect, Past Continuous, Present Perfect in
Duration Form; If clauses: 0 - I – II – III type; Passive form: Passive Form in the
different tenses, Passive with modals, Verbs with two passive forms, si passivante, uso del passivo nel linguaggio tecnico scientifico; Reported Speeches.
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Sono state esercitate le quattro abilità : listening, speaking, writing and reading.
A tal fine sono stati svolti i TEST 1 e 3 e gli esercizi di Extra Language Practice 1
e 3 tratti dal testo “FCE – Practice Tests Extra”.
MODULO 2: Slides from the world
•
South Africa
• The Rainbow Nation
• A lecture about South Africa’s geography: borders, features, resources, problems, etc.
• Cape Town
• South African National Parks
• The history of Apartheid
• Mandela’s most important words
MODULO 3: La lingua di settore (argomenti specialistici in L2)
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The world of microorganisms
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Alcoholic fermentation
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The tools of microbiologist:
Microscopes and culture equipment
Genetic tools and techniques
What are microbes?
The ecology of microorganisms
Bacteria
Viruses and some virus-like agents
Beer: the stages of the brewing process
Science and environment
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Water:
Water quality
Sewage treatment
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Example of chemical analysis
• Investigation of ICP – OES analysis for determination of trace lead in
lead-free alloy
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Finding jobs
• Example of a CV and a letter of application*
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Gli argomenti contrassegnati con * verranno trattati dopo il 15 maggio.
Il docente
Liana Menegat
ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO
Prof. Manfroi Giuliana
Classe 5^ Minerari-5^ Chimici
LIVELLO RAGGIUNTO DALLA CLASSE in termini di:
CONOSCENZE: La classe, nel complesso, conosce i principi economici e giuridici che
sono alla base delle attività delle imprese, sia individuali che costituite in forma di società ed è in grado di esporli utilizzando la terminologia giuridica appropriata.
COMPETENZE: Gli allievi sono in grado di trattare i vari aspetti significativi di ogni argomento proposto, individuando i concetti chiave e le relazioni intercorrenti tra gli
aspetti economici determinanti e le implicazioni giuridiche che derivano dall’esercizio di
una attività di tipo imprenditoriale.
CAPACITA’: La classe, pur con diversificazioni nel livello di abilità, riesce a:
Esprimersi utilizzando una terminologia giuridica abbastanza appropriata;
 Individuare riscontri tra quanto appreso in classe ed il concreto manifestarsi
dei fenomeni giuridici ed economici nella società civile e nel sistema economico
e produttivo;
Comparare le varie realtà produttive e imprenditoriali;
Utilizzare le conoscenze e le competenze acquisite ai fini di risoluzioni di problemi.
PROGRAMMA:
Mod. 1 – La persona fisica e la persona giuridica. – Capacità giuridica, di intendere e
volere e capacità di agire. Incapacità assoluta e relativa.
Mod.2 – Il contratto e la sua stipulazione. Elementi del contratto e responsabilità contrattuale.- Annullabilità e nullità del contratto.- Risoluzione, recessione e rescissione del
contratto.
Mod.3 – L’imprenditore e l’impresa. – La libera iniziativa imprenditoriale secondo la
Costituzione.- Responsabilità e alea dell’imprenditore.- I collaboratori dell’imprenditore
ed i rapporti con i dipendenti. –Il piccolo imprenditore e l’impresa familiare.
Mod.4 - Le società in generale. – Il contratto di società.- Società di persone e di capitali.- Società semplice.- Società in nome collettivo.- Società in accomandita semplice.La società per azioni.- Amministrazione e controllo delle società di capitali.- Aumento e
perdita del capitale sociale.- Emissione azioni e obbligazioni.- Il mercato azionario
borsistico.- La società a responsabilità limitata e la società in accomandita per azioni.Mod.5 – L’azienda.- Elementi dell’azienda. – Ragione sociale. – Insegna e marchio.Mod.6 – Sistema economico e finanziario.- Variabili della crisi economica e fenomeni
contingenti.- Domanda e offerta nel mercato e prezzo di vendita. Inflazione da costi e
ricavi.- Deflazione.- Pil e debito pubblico.- Manovre di politica economica, finanziaria e
fiscale per la ripresa economica.
METODI:
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E’ stata utilizzata la lezione frontale di tipo espositivo e l’uso del Codice Civile. Le pagine economiche dei vari quotidiani o settimanali sono state consultate per una piena applicazione della teoria alla realtà economica, politica e sociale.
STRUMENTI:
Libro di testo adottato dall’istituto Superiore per la classe quinta: “Diritto ed economia
industriale”di S.Crocetti e L.Fici con il supporto di diritto commerciale del Galgano,
Bobbio, Ghiozzi e Lenzi.
VERIFICHE
Sono state effettuate verifiche sia orali che scritte per l’accertamento delle conoscenze
e delle competenze conseguite, nonché delle capacità espositive secondo la terminologia specifica richiesta.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Sono stati utilizzati i criteri di valutazione adottati dal Collegio Docenti.
Il docente
Giuliana Manfroi
GEOFISICA APPL. , GEOTECNICA , GEOLOGIA APPL. E LABORATORIO
Docente: Chiara Cason
I.T.P. : Enrico Pescosta
Sostituita nel secondo pentamestre dal Prof. Costa Michele
CLASSE
La classe 5/M si presenta come un gruppo assai affiatato, nel quale quasi tutti gli studenti sono
integrati. Non vi sono casi particolari di comportamento indisciplinato, ma si deve sempre lavorare per mantenere alta l’attenzione.
In generale il profitto è sufficiente, con pochi casi di scarso rendimento, emergono solo alcuni
studenti che si sono distinti con osservazioni, interventi e con risultati discreti nelle prove sottoposte durante il corso.
Nella prima metà dell’anno scolastico l’insegnante è stata la prof.ssa Cason Chiara, ora in
aspettativa. Il cambio dell’insegnante durante l’anno scolastico, con un breve periodo nel quale
mancava un supplente fisso, è stato causa di un certo ritardo sul programma e di perdita della
continuità didattica. Alcuni argomenti sono stati ripetuti, in particolare alcune esperienze di laboratorio. Questa situazione è in parte ragione di un programma ridotto e meno dettagliato.
CONOSCENZE, CAPACITÁ E COMPETENZE
Saper impostare una prova geotecnica in situ e in laboratorio, raccogliere i dati ed elaborarli,
interpretare i risultati.
Sapere decidere la prova da effettuare per determinare parametri di interesse geotecnico relativamente a terreni oggetto di interventi di vario genere.
Saper calcolare la spinta delle terre, saper valutare la scelta della tipologia di muro di sostegno
da adottare, saper eseguire le verifiche di stabilità coerentemente con la normativa vigente.
Conoscere le tipologie di muri di sostegno, ed altri tipi di intervento per la messa in sicurezza
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dei versanti.
Saper valutare la stabilità di un pendio (secondo lo schema limitato o illimitato).
CONTENUTI DISCIPLINARI
Ore settimanali n. 4.
I° PENTAMESTRE
GEOTECNICA SISMICA E MIGLIORAMENTO DEI TERRENI IN SITU
Il fenomeno di liquefazione dei terreni in condizioni sismiche, cause ed effetti, metodi di mitigazione del fenomeno.
Miglioramento dei terreni in situ: scopi e metodi, vibro flottazione e heavy tamping.
INDAGINI GEOGNOSTICHE
Tipologie di prove geotecniche in situ, parametri geotecnici dalle prove in situ.
Prove penetrometriche dinamiche SPT, prove dinamiche DP, prove penetrometriche statiche
CPT, punta Begemann, punta elettrica, piezocono CPTU, interpretazione delle prove.
Prove dilatometriche DMT e SDMT. Prove pressiometriche MPM e SBP.
Prove scissometriche. Prove di carico su piastra PLT. Prove di carico su palo.
Prove di permeabilità.
ESPERIENZE DI LABORATORIO
Prova di taglio diretto con apparecchio di Casagrande su campione di sabbia tarata, elaborazione dati. Esecuzione di una prova DPL (nel cortile della scuola), elaborazione dati prova.
Gli argomenti del primo pentamestre sono stati trattati dalla prof.ssa Cason Chiara.
II° PENTAMESTRE
SPINTA DELLE TERRE
La spinta delle terre secondo Coulomb, formula di Rankine. I coefficienti c, φ e ka, calcolo delle
pressioni e della spinta per muri a paramento interno verticale e terreno orizzontale. I sovraccarichi e la loro influenza sulla spinta. L’espressione generale della spinta e quella della pressione. Confronto del valore delle pressioni e della spinta della terra al variare della presenza di
acqua nel terreno.
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MURI DI SOSTEGNO
Tipologie di muri e criteri di scelta; le forze che si oppongono alla spinta, le opere di drenaggio.
Calcolo del peso proprio di un muro.
Verifica al ribaltamento. Verifica allo scorrimento. Verifica allo schiacciamento. Ripasso del
nocciolo centrale d’inerzia, calcolo della eccentricità, sezione parzializzata.
STABILITA’ DEI PENDII
Stabilità di un pendio illimitato: schema generale e casi particolari (terreni incoerenti, con e
senza presenza d’acqua, terreni coerenti).
Stabilità di un pendio limitato: analisi secondo la teoria di Taylor, diagramma di Taylor per terreni puramente coesivi, diagramma di Taylor per terreni dotati di coesione e attrito.
Analisi della stabilità di un pendio limitato secondo il “metodo delle strisce” (Taylor), ipotesi di
base, equazioni di equilibrio del concio, casi semplificati.
ESPERIENZE DI LABORATORIO
Prova di permeabilità a carico costante, esempio di sifonamento.
Prova di taglio diretto con apparecchio di Casagrande, elaborazione dei dati e analisi dei risultati.
Prova Proctor su diversi campioni di terreno, elaborazione dei dati e analisi dei risultati.
INTERVENTI DI INGEGNERIA NATURALISTICA (*)
Principi generali dell’ingegneria naturalistica, analisi di varie tipologie di intervento (sistemazione di versanti, sistemazioni di corsi d’acqua, ripristino ambientale).
N.B.: Gli argomenti contrassegnati con (*) verranno svolti dopo il 15 maggio, entro la fine
dell’anno scolastico.
Gli argomenti del secondo pentamestre sono stati trattati dal prof. Costa Michele, supplente
della prof.ssa Cason Chiara.
LABORATORIO
Sono state svolte numerose prove di laboratorio con le attrezzature specifiche a disposizione.
METODI
Il programma è stato svolto adottando la tecnica della lezione frontale con discussione ed esercitazioni alla lavagna.
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Gli argomenti trattati sono stati esposti in modo semplice ed organico, sviluppando a contorno
della spiegazione teorica un congruo numero d’esercizi esemplificativi.
Gli allievi hanno preso appunti durante le lezioni. Ampio spazio è stato concesso al dialogo e
alle osservazioni dei singoli così da abituare l’allievo al senso critico ed al confronto.
Si è favorito un approccio interdisciplinare alla materia effettuando, ove possibile, collegamenti
con le altre discipline tecniche curricolari.
MEZZI
Sono stati usati gli strumenti informatici a disposizione della scuola, ovvero computers e proiettore per l’esposizione durante alcune lezioni di immagini di casi reali ed informazioni progettuali
relative al programma svolto. Non è stato usato un testo di riferimento.
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Le valutazioni sono state periodiche e svolte mediante prove scritte, anche come relazioni delle attività di laboratorio.
Si è inoltre tenuto conto dell’impegno, del comportamento e della partecipazione in aula (partecipazione attiva e trainante o passiva, abilità acquisite nell’affrontare gli esercizi).
Il docente
Michele Costa
MINERALOGIA E GEOLOGIA
Docente: Danilo Giordano
I.T.P.: Preloran Dino (sostituito alla fine dell’anno da Mirco Nardi)
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in
termini di:
Conoscenze:
 Fondamenti della petrografia
 Metodologie di rappresentazione del territorio ed interpretazione delle carte tematiche (topografiche, geomorfologiche e geologiche)
 Processi di formazione delle rocce
 Principali morfostrutture e morfosculture presenti nella regione e processi esogeni che le
hanno generate (morfologia strutturale, degradazione e disfacimento delle rocce, i suoli,
le frane, morfologia fluviale, carsica e glaciale)
 Principali elementi della stratigrafia al fine di interpretare successioni sedimentarie in termini di ambienti sedimentari e facies (concetto di facies, formazione, legge di Walter, Principio dell’Attualismo, ambienti sedimentari, lacune sedimentarie).
 Basi della cronologia relativa ed assoluta (fossili guida, decadimento radioattivo )
 Principali elementi tettonici e le loro caratteristiche (pieghe concentriche e simili, faglie di31
rette, inverse, trascorrenti, trasformi, falde di ricoprimento)
Abilità:
 Utilizzare una terminologia geologica adeguata al grado di istruzione
 Raccogliere dati tramite osservazioni e misurazioni dirette o mediante la consultazione di
manuali o testi
 Identificare e classificare le più comuni rocce magmatiche (intrusive ed effusive), metamorfiche e sedimentarie.
 Riconoscere e saper individuare in campagna e su carte geologiche pieghe e faglie
 Utilizzare autonomamente i più comuni strumenti di laboratorio
 Stendere correttamente una relazione di laboratorio
 Individuare i punti chiave di una spiegazione riassumendo e schematizzando
 Eseguire profili topografici e geologici
Competenze:
 di caratterizzare gli elementi naturali costitutivi di suolo e sottosuolo
 di lettura del territorio nei suoi aspetti geologici e geomorfologici
Contenuti disciplinari
Modulo 1: Geomorfologia
UD1: Morfologia strutturale: Forme controllate dalla struttura geologica: morfostrutture e morfosculture. Forme legate alle caratteristiche litologiche, la morfologia selettiva, (es. valli aperte
e larghe contrapposte a valli strette e ripide). Le forme influenzate dall’inclinazione degli strati
(superfici strutturali, cuesta, hogback, cenge, mesa...). Le forme derivanti da elementi strutturali (catene anticlinali, valli sinclinali, valli di faglia, scarpate di faglia, scarpate di linea di faglia,
fosse tettoniche), superfici di spianamento e Bevel. Particolarità geomorfologiche delle Dolomiti. (settembre)
UD2: Disfacimento delle rocce. Forme legate al disfacimento chimico: azione solvente
dell’acqua, azione degli organismi, ossidazione, carsismo, idrolisi dei silicati (tafoni, tor) e alla
degradazione fisica delle rocce: termoclastismo, crioclastismo, idratazione-disseccamento,
frammentazione per squilibri meccanici (falde detritiche, calanchi, piramidi di terra, bad lands).
I suoli e le loro caratteristiche: fase aeriforme, liquida e solida; l’acqua nei suoli. Profilo pedologico di un suolo tipo; Podsol, Latosol, Paleosuoli. (ottobre)
UD3: Le frane: movimenti lenti (creep e soliflusso) e movimenti veloci, (crollo, scivolamento,
scorrimento rotazionale, scoscendimenti, colate di fango e detritiche le deformazioni gravitative
profonde di versante; i rock avalanches; la situazione dei dissesti in Italia. Classificazione di
Varnes. Le cause delle frane: cause predisponenti e determinanti. Terminologia attinente al fenomeno frana. Esame delle più importanti frane del bellunese con esame della situazione geologica, delle cause predisponenti e determinanti: Frane del Vajont, di Alleghe, del Tessina, di
Pra e Lagunaz). Situazione generale dei dissesti in provincia di Belluno. Le colate detritiche,
costituzione, movimento, cause, es. la Boa del Missiaga. Una fenomeno di frana complessa: la
Marocca di Vedana. Metodi di controllo e stabilizzazzione dei pendii. Metodologia riassuntiva
per lo studio di una frana. Esame della scheda di censimento dei fenomeni franosi (modello
CNR). (ottobre-novembre)
UD4: Morfologia glaciale e periglaciale: I ghiacciai. Ghiacciai freddi e temperati, velocità dei
ghiacciai in relazione al tipo di ghiacciaio, movimento dei ghiacciai. bilancio e influenze climatiche. La morfologia glaciale l’eredità di un clima diverso, glaciazioni e loro cause.
I meccanismi di erosione: esarazione: rimozione, abrasione, quarryng, sovraescavazione. Le
forme di erosione: rocce montonate, gradini di modellamento glaciale, gradinate di stratifica32
zione, circhi, valli a U, valli glaciali sospese e di erosione e di accumulo: morene frontali, laterali, di fondo, interne, drummlin, trasfluenze glaciali.. I depositi glaciali e loro caratteristiche
geotecniche. I depositi fluvio-glaciali, depositi lacustri, varve, esker, terrazzi di kame, casi particolari i Terrazzi di Lamon, i terrazzi di Lamen. Le forme e i fenomeni periglaciali. Ghiaioni, nic chie nivali, argini nivali, ghiacciai di pietre. (novembre-dicembre-gennaio)
UD5: Morfologia Carsica: Il fenomeno carsico e la sua diffusione nella nostra regione, la reazione carsica e l’influenza della temperatura, corrosione per miscela di acque. Forme epigee
su roccia campi carreggiati, scanellature, solchi carsici, vaschette di corrosione, crepacci carsici, città di roccia, doline. Forme carsiche epigee, doline alluvionali, a pozzo di crollo, di subsidenza in roccia, campi di doline, Uvala, Polje,). Forme ipogee: fusoidi, gallerie vadose e freatiche. Le valli carsiche (valle cieca, valle morta, valle chiusa, canyon carsici). Le sorgenti carsiche e problemi connessi al loro sfruttamento e alla loro protezione. Carsismo e costruzioni il fenomeno del ravelling, carsismo su gessi e anidriti. (gennaio-febbraio)
UD6: Morfologia Fluviale: Cenni di idraulica (flusso laminare e turbolento, portata, energia di
un corso d’acqua. I tipi di alveo secondo la classificazione di Trevisan (A,B,C,D,E), tipi di corso
d’acqua (fiumi, torrenti, fiumare, uadi). Il trasporto nei corsi d’acqua (sul fondo, in sospensione,
in soluzione, per fluitazione). Il diagramma di Hjulstrom e la competenza di una corrente, fenomeni di sostituzione in alveo. Misure del trasporto solido (portata torbida, deflusso torbido, torbidità specifica, deflusso torbido unitario), influenze della pendenza e della portata sul trasporto
solido. Le forme di accumulo: pianure, conoidi, pianure di confluenza, terrazzi fluviali e fluvioglaciali. Le forme di erosione: le valli fluviali; valli antecedenti, conseguenti e susseguenti; valli
trasversali e longitudinali; valli antiche e complesse ((Val Cordevole, Valle del Piave), valli di
scarpata, valli asimmetriche, valli controllate dalla struttura geologica: le vali di faglia; valli sepolte e forre epigenetiche e problematiche connesse alla loro individuazione e utilizzo. Marmitte di evorsione, forre fluviali e di torrente subglaciale; evoluzione delle cascate. Il bacino idrografico superficiale e la sua individuazione, il bacino reale. Il lago di Agordo. (febbraio-marzo)
Modulo 2: Stratigrafia
UD7: Stratigrafia: Stratigrafia e tempo geologico, datazione assoluta e relativa, fossili guida,
fossili ecologici, fossili climatici. Principali avvenimenti della Storia della Terra e principali avvenimenti locali. Principi di stratigrafia (Sovrapposizione degli strati, Attualismo, Continuità laterale, Orizzontalità, successione faunistica, intersezione e inclusione).
Unità litostratigrafiche (gruppo, formazione, membri, orizzonti, lingue, lenti) e numenclatura relativa. Cenni sulle unità cronostratigrafiche, biostratigrafiche e cronologiche.
Il concetto di facies, facies chimiche (Eh, ph), biologiche (fossili ecologici, climatici, indicazioni
sulla temperatura dell’acqua), sedimentarie (es. seria di Bouma). La legge di Walther, isopia,
eteropia (Dolomiti, Bacino Bellunese) diacronia di facies (delta fluviale, letto Rosso Ammonitico). Velocità di sedimentazione, lacune sedimentarie: non conformità, discordanza angolare,
disconformità, paraconformità, hard ground. Criteri per definire la polarità degli strati (età, strutture sedimentarie e diagenetiche, organismi). Ambienti sedimentari marini e di transizione. Trasgressioni e regressioni, cicli sedimentari allocicli e autocicli (1°,2°, 3°, 4° ordine) e loro cause.
I ciclotemi della Dolomia Principale, correlazioni stratigrafiche, qualche problema di stratigrafia.
(marzo-aprile)
Modulo 3: Tettonica*
UD8: Tettonica: Le deformazioni delle rocce (sforzi, tipo di roccia, tempo, ambiente di deformazione), cenni sulle proprietà meccaniche delle rocce. Macroforme: Pieghe anticlinali e
sinclinali. Le pieghe e i loro elementi (asse, piano assiale, cerniera, fianchi), Pieghe diritte, inclinate, rovesciate, coricate. Pieghe non cilindriche, culminazioni e depressioni assiali. La classificazione in base al tipo di meccanismo: pieghe concentriche e pieghe simili. Pieghe ripiega33
te, antiformi e sinformi. Le faglie dirette, inverse, trascorrenti, trasformi, transtensive e transpressive con relativa caratteristiche e posizione degli sforzi. Associazione di strutture (linee,
pieghe faglie, faglie sintettiche e antitettiche), rapporti pieghe-faglie. Falde di ricoprimento e
trust, finestre tettoniche e Klippen. Profili geologici attraverso le Alpi Bellunesi e le Dolomiti. Riconoscimento delle faglie in campagna, diapirismo. Micro e meso forme (giunti, stilolitici, vene,
clivaggio, scistosità, lineazioni, boudinage). (maggio)
(Tutti gli argomenti del corso di geologia sono stati svolti con particolari riferimenti alla regione
Dolomitica ed alle aree limitrofe).
Modulo 4: Ripasso**
UD9: La geologia delle Dolomiti e della provincia di Belluno. Riassume quanto studiato in
geomorfologia, stratigrafia e tettonica con particolare riferimento all’area Dolomitica.
*si prevede di svolgerlo interamente nel mese di maggio
** si prevede di svolgerlo nel mese di maggio-giugno
Nel primo quadrimestre sono state svolte 68 ore fra lezioni teoriche e laboratorio, nel secondo
quadrimestre fino al 15 maggio 43 ore fra lezioni teoriche e laboratorio.
Laboratorio:
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Visione e commento di Power Point riguardanti gli argomenti studiati in classe.
Visione ipertesto sulla tettonica
Uso della bussola da geologo: immersione, direzione e inclinazione degli strati e di altre discontinuità
Lettura e interpretazione delle carte geografiche (tavolette tipo IGM) e delle Carte Tecniche
Regionali
Esecuzione di profili topografici su CTR e su tavolette IGM
Lettura e interpretazione della cartografia geologica con identificazione di sinclinali, anticlinali, faglie, giaciture degli strati, individuazione della giacitura degli strati in base ai limiti fra
formazioni.
Esecuzione di profili geologici
Esecuzione di sezioni sottili di rocce
Studio delle discontinuità dell’ammasso roccioso: orientazione, spaziatura, persistenza,
apertura, riempimento, scabrezza, condizioni idriche.
*Classificazione RMR system di Bieniavski, classificazione Q System di Barton, c. di Rabcewitz- Pacher,
*Analisi di stabilità dei pendii rocciosi col test di Markland
Utilizzo: Point load test, martello di Schmidt, pettine di Barton
Campionamento di rocce
Esecuzione di prove varie su campioni di roccia (Peso specifico, calcimetrie, resistenza a
compressione)
Metodi
La trattazione dei contenuti è stata svolta in gran parte come lezione frontale ma è stata impostata cercando di coinvolgere gli studenti, farli discutere e stimolarne l'interesse in modo da calare le conoscenze acquisite nella loro esperienza quotidiana e nella loro realtà territoriale.
A questo scopo il percorso didattico si è basato sull' osservazione di fatti o fenomeni realmente
accaduti in passato o durante l’anno scolastico. È stato usato frequentemente il laboratorio e i
sussidi didattici Power point). Si è cercato di cogliere eventuali propensioni degli studenti verso
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alcune branche della materia per appassionare maggiormente gli alunni allo studio. In laboratorio sono talvolta stati effettuati brevi lavori in piccoli gruppi.
Mezzi:
Sono stati utilizzati appunti preparati per le lezioni, sono stati consigliati libri di testo sui quali
approfondire le conoscenze dei singoli argomenti. Ogni argomento trattato è stato accompagnato dalla visione di diapositive riguardante i fenomeni illustrati durante le lezioni. Sono state
visionate soprattutto diapositive della regione Dolomitica e delle aree limitrofe sui seguenti argomenti: morfologia strutturale, frane (con particolare riguardo alla frana del Vajont), morfologia
fluviale, morfologia carsica, morfologia glaciale e periglaciale, stratigrafia, tettonica.
In laboratorio sono stati utilizzati: bussole, carte topografiche e geologiche, stereoscopio per la
visione di fotografie aeree, strumenti per la produzione di sezioni sottili di rocce, campioni di
rocce, strumentazione a ultrasuoni, Point Load Test, Martello di Schmidt, Pettine di Barton, per
lo studio delle rocce, calcimetri, picnometri, volumometri, semplici prove chimiche, computer,
microscopi da mineralogia, tavole e tabelle, diagrammi.
Spazi:
Frequente l’uso del laboratorio (2 ore a settimana), sono state svolte alcune uscite in campagna, per il rilevamento geologico e strutturale per la classificazione dell’ammasso roccioso (loc.
Brugnac)
Nell’ambito della programmazione sono state svolte alcune escursioni in montagna per approfondire temi di natura mineralogica, geologica e geomorfologica: in terza escursione sulMonte
Piana, in quarta traversata Gruppo Tre Cime di Lavaredo, in quinta Alpe di Fosses, tutte le attività hanno raccolto una grande adesione e partecipazione da parte degli studenti.
Criteri e strumenti di valutazione adottati
Nel corso del triennio sono state svolte, a cadenze mensili verifiche scritte strutturate sia con
domande aperte sia con test oggettivi (domande a scelta multipla, domande aperte con trattazione sintetica e spazio indicato), al fine di conseguire un maggior controllo sugli obiettivi didattici, di stimolare maggiormente gli alunni allo studio. Al fine di preparare gli alunni alla terza
prova dell’esame di stato nel corso del quinto anno si è preferito optare per domande aperte
con trattazione sintetica (tipologia B dell’esame di stato).
Sono state svolte verifiche di laboratorio: lettura carte topografiche e geologiche; grafiche: profili geologici e topografici; pratiche: (bussola, calcimetrie, point load test, sezioni sottili...) in piccoli gruppi e individuali al fine di potenziare la manualità degli alunni.
Altri elementi di valutazione, sono state le osservazioni sistematiche sul processo di apprendimento che vertono soprattutto su:
 Partecipazione in classe, intesa come risposte a domande dal posto o domande pertinenti sugli argomenti esposti.
 comportamento in laboratorio (partecipazione attiva e trainante o passiva)
 puntualità nel rispetto delle consegne
 partecipazione alle gite di istruzione
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Giudizio sintetico sull’attività svolta e sui risultati ottenuti in quinta
Il programma previsto è stato svolto in modo completo, la maggior parte degli studenti ha partecipato attivamente alle lezioni e ha svolto correttamente e nei tempi stabiliti le attività proposte in classe e in laboratorio, il comportamento è risultato sempre corretto. In particolare alcuni
studenti hanno ottenuto risultati particolarmente positivi grazie a una elevata partecipazione e
ad un interesse costante, non si segnalano situazioni di particolare difficoltà.
Il docente
Danilo Giordano
TECNICHE DEGLI SCAVI E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE
Docente : Tomaso AVOSCAN
In relazione alla programmazione curricolare si è perseguito il raggiungimento dei seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE:
2.Principi di movimento terra, le tecniche di abbattimento con e senza
l’uso di esplosivi
3.Stati di tensione indotti dagli scavi in sotterraneo
4.Tipologie di sostegno dei vuoti scavati in sotterraneo
5.Principi su cui si basa la meccanica delle rocce e le sue applicazioni in
problemi concreti
6.Tecniche di scavo delle gallerie
7.Scelta di un metodo di coltivazione idoneo alla valorizzazione del giacimento nel rispetto dell’ambiente
8.Progettazione di semplici impianti di ventilazione
9.Progettazione di semplici impianti di comminuzione
10.Fondamenti di legislazione mineraria statale e regionale in materia di
coltivazione delle risorse minerarie
11.Fondamenti di legislazione statale in materia di sicurezza e di prevenzione degli infortuni nei cantieri a cielo aperto ed in sotterraneo
COMPETENZE:
Formazione di una adeguata base tecnico scientifica
Acquisizione dei principi dei concetti fondamentali della disciplina
La preparazione professionale di base per la conduzione delle cave, la
progettazione e la realizzazione di gallerie, ai movimenti terra
Partecipazione con personale responsabile contributo al lavoro organizzato e di gruppo accettando ed esercitando il coordinamento
Documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici ed organizzativi del proprio lavoro (saper stendere correttamente una relazione
di laboratorio)
Utilizzare una terminologia tecnica corretta seppure adeguata al grado di
istruzione
Individuare i punti salienti di una spiegazione riassumendo e schematizzando
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CAPACITA’:
1.Saper descrivere le tipologie di macchine più ricorrenti negli scavi a cielo
aperto ed in sotterraneo
2.Saper utilizzare manuali tecnici e data-sheets di attrezzature tecniche
del settore
3.La preparazione professionale di base per la conduzione delle cave, la
progettazione e la realizzazione di gallerie, ai movimenti terra
METODI
Il programma è stato svolto secondo le indicazioni previste dal progetto
“GEO3” ed in accordo con il programma ministeriale.
La trattazione dei contenuti è stata svolta soprattutto come lezione frontale,
in forma piana ed elementare, proponendo sempre semplici applicazioni numeriche alle parti teoriche trattate.
La successione dei vari argomenti è stata condotta in modo che lo studio dei
principali argomenti sia sempre stato preceduto dalla enunciazione dei principi generali e dalla teoria.
Ampio spazio è stato lasciato alle discussioni ordinate al fine di abituare gli
allievi ad ascoltare e a confrontarsi tra di loro spronando il loro senso critico.
Sono stati creati, per quanto possibile, collegamenti interdisciplinari per dare
agli allievi un quadro più organico delle varie materie.
MEZZI
E’ stato adottato il testo in due volumi in uso presso il Politecnico di Torino
“La coltivazione delle cave ed il recupero ambientale” del Prof. Mauro Fornaro.
Si è continuato inoltre a fare uso di varie dispense interne, sono stati di volta
in volta consigliati libri di testo specializzati presenti in biblioteca sui quali approfondire le conoscenze nonché l’uso di specifiche riviste tecniche del settore.
In laboratorio sono state utilizzate alcune attrezzature tecniche del settore.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per la valutazione si è utilizzato in modo preminente la prova orale per valutare la preparazione acquisita, la capacità di esporre i contenuti e di saperli
organizzare coerentemente.
Si sono svolte inoltre delle verifiche scritte strutturate sia con domande di
tipo aperto che con domande di tipo chiuso, al fine di conseguire un maggior
controllo sugli obiettivi didattici e, non ultimo, per la preparazione alla terza
prova del nuovo Esame di Stato.
Per quanto riguarda la prova scritta vera e propria sono stati somministrati
n.3 compiti scritti per periodo scolastico con tipologia attinente la parte di
programma trattata.
La valutazione finale ha tenuto conto, assieme ai risultati prettamente scolastici, del livello di preparazione iniziale, dell'impegno e dell'interesse dimostrati, delle capacità e delle attitudini evidenziate.
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CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER UNITA’
DIDATTICHE RIFERITE AI PERIODI :
PRIMO PERIODO: TRIMESTRE (ORE SVOLTE 63)
U1 –PROGRAMMA DI ESPLOSIVISTICA NON SVOLTO NELL’ANNO PRECEDENTE.
Analisi del comportamento di una mina. Carico di roccia.
Effetti desiderati dall’esplosione: taglio, comminuzione, spostamento. Effetti
indesiderati dell’esplosione.
Teoria del dimensionamento delle volate con il metodo dell’impedenza acustica.
Consumo specifico di esplosivo in funzione delle nuove superfici prodotte.
Determinazione analitica del consumo specifico e del carico di roccia
nell’abbattimento con mine.
Dimensionamento delle volate nelle coltivazioni con gradonate.
Concetti fondamentali per la disposizione dei ritardi con una o più file di
mine.
Volate nelle gallerie. Concetto di rinora. Aperture a fori paralleli, a fori obliqui
con relativo dimensionamento. Dimensionamento e schemi di volate in galleria.
Profilatura: concetti fondamentali della profilatura.
Tecnica Smooth-blasting. Tecniche di pretaglio mediante sistema Presplitting
e linedrilling.
U2 - TRASPORTO CONTINUO E DISCONTINUO.
Nastri trasportatori. Impiego e tipi. Tele. Dispositivi di tensionamento. Dimensionamento di massima di un nastro trasportatore. Calcolo di massima
della potenza richiesta.
Trasportatori a raschietti. Impiego dei trasportatori a raschietti sulle lunghe
fronti. Modalità di spostamento degli stessi.
Trasporto discontinuo.
Materiale rotabile: rotaie, traversine, massicciata.
Sopraelevazione in curva. Sovra scartamento teorico e pratico. Ribaltamento. Sforzo di trazione richiesto. Determinazione sperimentale
dello sforzo al gancio.
Determinazione della pendenza di uguale sforzo. Caso di pendenza nulla.
Caso di trasporto spontaneo e di trasporto equilibrato.
U3 - COLTIVAZIONI A CIELO APERTO.
Norme giuridiche per la classificazione dell’esercizio di cava o di miniera.
Aspetti peculiari della legislazione statale e regionale.
Metodi di coltivazione. Tipologie ricorrenti di cava. Tipi di macchine usate.
Coltivazioni con e senza l’impiego di esplosivo. Studio e delimitazione del giacimento.
Miniere di lignite. Coltivazioni di monte: fette orizzontali discendenti, gradoni
sub verticali.
Cave di marmo di pietre ornamentali.
Tecniche di recupero ambientale e di Ingegneria naturalistica. Valutazione di
impatto ambientale
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U4 - PREPARAZIONE MECCANICA DEI MINERALI.
Scopo della preparazione meccanica dei minerali e del relativo arricchimento.
Significato di rinfuso e di minerale utile. Significato di tenore (del giacimento, del grezzo, del minerale recuperabile e dello sterile). Rendimento in peso
ed in metallo di un impianto di arricchimento. Densità media di un minerale,
di una torbida (in peso, in volume). Costo di produzione, costo del metallo,
valore del mercantile. Formule di vendita. Concetto di grado di liberazione e
sua variazione in funzione della riduzione di misura e dell'abbondanza volumetrica dei vari minerali. Determinazione pratica del grado di liberazione.
U5 - COMMINUZIONE.
Scopo della comminuzione : frantumazione e macinazione. Calcolo del consumo di energia secondo Bond. Teoria dell'energia spesa per la comminuzione
secondo Rittiger, Kick e Bond. Significato di work-index. Rapporto di riduzione.
U6 - FRANTUMAZIONE.
Scopo della frantumazione. Tecnica della frantumazione in riferimento alla
natura delle rocce ed al grado di liberazione. Caratteristiche tecniche dei frantoi Dimensionamento di massima di un frantoio a mascelle. Caratteristiche
del frantoio rotativo standard.
Frantumazione secondaria. Caratteristiche delle cilindraie.
Principi teorici fondamentali della macinazione ad urto. Caratteristiche di utilizzazione dei frantoi a martelli.
Alimentatori a piastra vibrante, a catene, a rulli.
U7 - ROCCIA ED AMMASSO ROCCIOSO.
Classificazione dell’ammasso roccioso: Q-SYSTEM, Von Rabcewicz. Prove dirette di compressione e di trazione. Prove indirette di trazione: prova brasiliana. Tensioni verticali ed orizzontali presenti in un ammasso roccioso.
Generalità sullo stato di tensione indotto da uno scavo in sotterraneo.
Cenni sul concetto di spinta attiva e spinta passiva. Teoria della formazione
della volta ellittico-parabolica in corona.
U8 – CONTABILITA’ DEI LAVORI
Computo metrico estimativo. Analisi dei prezzi. Capitolato generale di appalto. Capitolato speciale di appalto. Appalto ed aggiudicazione dei lavori. Contabilità dei lavori.
SECONDO PERIODO: PENTAMESTRE (ORE PREVISTE 94)
U9 - CLASSIFICAZIONE PER VIA DIRETTA O PER VOLUME.
Generalità. Principali fattori che intervengono nella vagliatura. Superfici vaglianti, capacità e rendimento. Efficacia della vagliatura.
Calcolo delle probabilità di passaggio dei grani. Macchine per la vagliatura
industriale: griglie fisse, vagli, vibrovagli, trommels.
Velocità critica dei Trommels.
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U10 – TEORIA DEL SOSTEGNO.
Armature in legno. Armature metalliche di tipo rigido, deformabili ed articolate. Centine Moll. Puntelli di tipo meccanico e di tipo idraulico con relative
curve caratteristiche.
Armature metalliche per lunghe-fronti. Bullonatura della roccia e principali
tipi di bulloni. Rivestimenti in muratura, in cls, in cemento armato, uso di
spritz-beton e gunite, jet-grouting.
Teoria dell’arco di carico secondo Protodiakonv.
Cenni sulla teoria alla base del metodo austriaco (NATM).
U11 - COLTIVAZIONI IN SOTTERRANEO.
Parametri fondamentali alla base della scelta di un sistema di coltivazione in
sotterraneo.
Principi fondamentali per la definizione dei lavori di preparazione e di tracciamento in relazione alla configurazione del giacimento.
Classificazione di un metodo di coltivazione in base al trattamento dei vuoti
(per vuoti, per ripiena, per frana).
Lunghe fronti: tipologie dei cantieri , schemi dei cantieri e macchine impiegate.
Metodi per vuoti: camere e pilastri, gradini diritti e rovesci.
Metodi di coltivazione a magazzino.
Coltivazioni per sottolivelli: Sub-level stoping.
Cenni sui metodi di coltivazione per ripiena (fette orizzontali montanti).
U12 – MACINAZIONE.
Meccanica della macinazione. Determinazione del numero di giri critico nel
funzionamento dei mulini.
Caratteristiche delle corazze e modalità di scarico. Concetto di carica circolante e schemi di attuazione in un impianto (inserzione diretta ed inversa di un
idro classificatore). Calcolo della carica circolante.
U13 – VENTILAZIONE.
Scopo della ventilazione. Esempi numerici con gallerie in serie , in parallelo e
miste. Misure di portata, di velocità, di pressione.
Ventilazione principale.
Ventilazione secondaria. Ventilazione soffiante, ventilazione aspirante e ventilazione mista con i relativi tempi di sfumo necessari per risanare l’ambiente
di lavoro.
Cenni sul D.P.R. 128 del 1959: caratteristiche generali e normativa riguardante la ventilazione in sotterraneo.
U14 - CLASSIFICAZIONE PER VIA INDIRETTA O PER EQUIVALENZA.
Principi teorici fondamentali della idro gravimetria. Influenza della forma.
Sedimentazione ostacolata. Tissotropia.
Cenno sul funzionamento dei crivelli, tavole fisse ed oscillanti. Idro classificatori meccanici, a rastrelli, a coclea. Classificatori centrifughi: cicloni.
U15 – FLOTTAZIONE (da svolgere dopo il 15 maggio).
Generalità sui principi fisici della flottazione. Concetto di bagnabilità. Cenni
sui circuiti di flottazione.
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U16 – TUNNELING (da svolgere dopo il 15 maggio).
Ripasso della tecnica D/B can particolare riguardo all’esecuzione delle gallerie
stradali.
Scavo di gallerie con macchine ad attacco puntuale, a piena sezione, a sezione di scavo obbligata. Scavo di gallerie con macchine a piena sezione con
utensili di taglio striscianti e rotolanti (TBM).
Scavo di gallerie con macchine di scavo per materiali incoerenti. Scudi pressurizzati con aria compressa e smarino a circolazione di fango bentonitico.
LABORATORIO.
Nel corso dei laboratori sono state programmate le seguenti esercitazioni.
oStudio di coltivazione di una cava a cielo aperto: produzione elaborati ai
sensi della L.R. n.44/1982.
oDeterminazione umidità relativa con psicrometro.
oDeterminazione misure di velocità dell’aria con anemometro termico e a
palette.
oAnalisi griglie Valutazione Impatto Ambientale
oDeterminazione efficienza nel processo di classificazione diretta
oAnalisi elaborati progettuali delle opere pubbliche (computo metrico, capitolato speciale di appalto, elenco prezzi, quadro economico di spesa
ecc.).
oAnalisi e discussione aspetti peculiari di legislazione mineraria
oDeterminazione grado di liberazione
oLettura ed analisi critica di brani tecnici
Il docente
Tomaso Avoscan
TOPOGRAFIA E LABORATORIO
Docente: Tomaso AVOSCAN
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE
Forma della terra, errori di misura dovuti a sfericità e rifrazione. Strumenti e metodi
del rilievo altimetrico.
Strumenti e metodi del rilievo celerimetrico.
Metodi di rappresentazione del terreno, la rappresentazione di punti, rette, piani sul
quadro, la retta di massima pendenza, i piani quotati, i piani a curve di livello.
Gli spianamenti con solo sterro, solo riporto, misti e di compenso, ottenuti con piani
orizzontali ed inclinati.
Il progetto stradale, i parametri del progetto, lo sviluppo del progetto, le regole per
il tracciamento delle strade sul terreno.
COMPETENZE
Conoscere gli strumenti a disposizione del topografo, saper realizzare un rilievo
plano-altimetrico del terreno e saperne dare una corretta rappresentazione utiliz41
zando i diversi metodi a disposizione. Saper progettare uno spianamento e calcolare i volumi da movimentare.
Saper realizzare e interpretare semplici progetti stradali, saper condurre le operazioni di tracciamento del progetto.
CAPACITÁ
Saper organizzare e condurre in generale un rilievo topografico, adattando alle spe cifiche esigenze la scelta degli strumenti, dei metodi, delle procedure di rilievo e di
rappresentazione del territorio e proporre ed analizzare semplici situazioni progettuali.
CONTENUTI DISCIPLINARI
Ore settimanali n. 4, di cui n.2 di teoria e n.2 di laboratorio
I° PERIODO: TRIMESTRE (ore 51)
Ripasso programma svolto anno precedente.
Poligonali aperte, chiuse, vincolate agli estremi, orientate e non con compensazioni
empiriche.
Risoluzione di poligonali anche altimetriche.
Intersezioni inverse: Snellius-Pothenot ed Hansen.
Calcolo dell’area di un poligono per mezzo delle coordinate cartesiane, delle coordi nate polari, della formula del camminamento.
Altimetria.
Richiamo ai concetti di geoide, ellissoide, sfera locale, piano topografico, campo
geodetico e campo topografico.
Definizioni di quota, dislivello, pendenza, quota relativa. Errori di sfericità e di rifrazione. Limiti del campo topografico in ambito altimetrico. Metodi per la misurazione
dei dislivelli. Livellazioni geometriche. Livellazioni tacheometriche. Livellazioni trigonometriche. Strumenti per la misurazione dei dislivelli. I livelli. Gli autolivelli. Errori di chiusura altimetrici. Tolleranze nelle livellazioni geometriche.
Rappresentazioni complete del terreno.
Rappresentazione di punti e rette sul piano. Problemi relativi alla retta. Graduazione di una retta. Rappresentazione di un piano sul quadro. Pendenza e direzione di
un piano. Piano quotati e problemi relativi. Piani a curve di livello ottenuti a partire
dalla rappresentazione a piani quotati.
Rilievo altimetrico.
Livellazioni longitudinali e profili relativi. Livellazioni trasversali e sezioni relative.
Compensazione altimetrica empirica di una poligonale chiusa. Livellazioni in superficie: zona di grande, media e piccola estensione. Livellazioni raggianti.
Curve di livello.
Trasformazione di un piano quotato in un piano a curve di livello. Determinazione
della quota di un punto compreso tra due curve di livello.
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II° PERIODO: PENTAMESTRE (74 ore)
Spianamenti.
Generalità. Quota del terreno, quota di progetto, quota rossa. Linea di passaggio.
Formule per il calcolo dei volumi.
Spianamenti orizzontali su piani quotati: con solo sterro, con solo riporto, misto con
scavi e riporti, misto con compenso tra scavi e riporti.
Spianamenti inclinati su piani quotati: con soli scavi, con soli riporti, misto, misto
con compenso tra scavi e riporti.
Spianamenti su una superficie rappresentata mediante piani a curve di livello: con
piano di progetto orizzontale e con piano di progetto inclinato.
Progettazione stradale.
Classificazione delle strade. Il corpo stradale e la sovrastruttura. La velocità di
progetto, la capacità di una sezione stradale. Analisi del traffico attraverso alcuni
parametri caratteristici: traffico annuale, traffico giornaliero medio, traffico orario.
Traffico alla trentesima ora (T30).
Caratteristiche geometriche delle strade: pendenza longitudinale e raggio minimo
delle curve, definizione di livelletta. Studio della geometria delle curve. Curva circolare di raccordo. Studio del tracciato stradale. La planimetria. Il tracciolino e la poligonale d’asse. Il profilo longitudinale: concetto di profilo nero e rosso.
Problemi sulle livellette: livelletta di compenso con quota iniziale assegnata, con
pendenza assegnata, con quota intermedia assegnata.
Sezioni stradali e calcolo delle loro aree. Parzializzazione delle sezioni.
Volume del solido stradale: tra due sezioni omogenee, tra due sezioni non omogenee, in presenza di sezioni miste.
Tracciamento sul terreno
Riporto della poligonale d’asse.
Picchettamento delle curve circolari: punti di tangenza (vertice V accessibile, non
accessibile, punti dei rettifili direttamente e non direttamente visibili).
Picchettamento del punto medio della curva (curva accessibile dall’esterno e
dall’interno).
Picchettamento delle curve con perpendicolari alla tangente (esterno), con picchetti equidistanti e non equidistanti.
Picchettamento con perpendicolari alla corda (interno), con picchetti equidistanti e
non equidistanti (*)
Picchettamento con perpendicolari ai prolungamenti delle corde successive (inglese) (*)
Applicazioni catastali (*)
Genesi del Catasto italiano. Formazione del Catasto numerico.
La rete dei punti fiduciali.
Aggiornamenti catastali con utilizzazione del Software PREGEO.
Tipologia degli atti di aggiornamento.
Metodi di rilievo catastali. Acquisizione dei dati altimetrici.
Gli argomenti contraddistinti con (*) saranno svolti dopo il 15 maggio.
LABORATORIO
Si sono fatte esercitazioni di campagna nelle quali si sono usati gli strumenti per il
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rilievo del terreno. Si sono elaborati gli elementi rilevati e si è eseguita la relativa
rappresentazione grafica:
livellazione geometrica composta dal mezzo mediante livelli ed autolivelli.
poligonale plano-altimetrica con rilievo di dettaglio.
trasformazione di un piano quotato in un piano a curve di livello.
METODI
Il programma è stato svolto adottando la tecnica della lezione frontale con discussione ed esercitazioni alla lavagna per quanto riguarda la parte di teoria, e forman do gruppi di lavoro per quanto riguarda la parte di laboratorio.
Gli argomenti trattati sono stati esposti in modo semplice ed organico, sviluppando
a contorno della spiegazione teorica un congruo numero d’esercizi esemplificativi.
Gli allievi hanno preso appunti durante le lezioni ed il libro è stato usato soprattutto
per gli esercizi o per integrare le spiegazioni. Ampio spazio è stato concesso al dia logo e alle osservazioni dei singoli così da abituare l’allievo al senso critico ed al
confronto.
Si è favorito un approccio interdisciplinare alla materia effettuando, ove possibile,
collegamenti con le altre discipline tecniche curricolari.
Per quanto riguarda le attività di laboratorio, esse si sono svolte suddividendo gli
allievi in gruppi di lavoro, favorendo il lavoro d’équipe, cercando di sviluppare il
senso organizzativo sia del gruppo che del singolo.
MEZZI
Sono stati usati gli strumenti topografici del laboratorio di topografia.
Il testo adottato “Misure, Rilievo, Progetto” di R.Cannarozzo, L.Cucchiarini, W.Meschieri, dotato di contenuti semplici e chiari si è rivelato adatto alla comprensione
da parte degli allievi, così da essere riconfermato quale testo adottato.
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Le valutazioni sono state periodiche ed hanno riguardato principalmente prove
scritte; sono state inoltre poste frequenti domande al posto. Per il laboratorio gli al lievi hanno anche eseguito delle relazioni sui lavori svolti.
Si è inoltre tenuto conto dell’impegno e della partecipazione in aula e del compor tamento nelle ore di laboratorio (partecipazione attiva e trainante o passiva, abilità
acquisite nell’uso degli strumenti).
Il docente
Tomaso Avoscan
ANALISI CHIMICA, ELABORAZIONE DATI E LABORATORIO
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti OBIETTIVI in termini di:
CONOSCENZE
Tutti gli alunni, nel corso di Analisi, iniziato nel quarto anno scolastico, hanno acquisito i principi fondamentali della materia e le necessarie tecniche di procedura e di calibrazione strumentale. Lo studio regolare e l’impegno continuo hanno permesso a tutti gli alunni di raggiungere
un buon grado di conoscenze.
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COMPETENZE
Gli studenti sanno utilizzare concetti e procedimenti, hanno appreso una corretta manualità
nelle tecniche di laboratorio, sanno sviluppare ed argomentare un tema utilizzando una terminologia sufficientemente corretta, riuscendo anche in taluni casi ad analizzare tipologie complesse e sintetizzare i risultati del lavoro svolto.
Sanno svolgere le varie esperienze con discreta autonomia e precisione. Conoscono in modo
sufficiente le normative di sicurezza e sanno adoperare in modo corretto i manuali tecnici e la
documentazione del settore. Hanno acquisito la capacità di rispondere a quesiti a risposta
aperta, così come emerge dalle prove di sperimentazione della terza prova dell'esame di stato.
Sanno utilizzare correttamente la strumentazione per quanto riguarda le esercitazioni oggetto
svolte nel corso dell'anno e ne comprendono i relativi principi teorici.
Sia nel mondo del lavoro sia nel proseguimento degli studi tutti gli alunni potranno inserirsi con
buone possibilità di successo.
CAPACITA’
La classe risulta omogenea, pur evidenziando capacità diversificate, da più che sufficienti ad
ottime. Le capacità di base operative che esprimono autonomia organizzativa ed esecutiva
sono buone come pure le capacità interpretative. Buone sono anche le capacità specifiche
operative.
CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER MODULI
MODULO 1 (ore 11)
RIPASSO E APPROFONDIMENTO
- U.D. 1.1 – Spettroscopia UV-Vis
Legge di Lambert-Beer. Strumentazione.
- U.D. 1.2 – Spettroscopia di assorbimento atomico e di emissione a plasma (ICP)
Principi. Strumentazione. Analisi quantitative.
- U.D. 1.3 – Spettroscopia IR
Principi. Strumentazione. Interpretazione di spettri.
- U.D. 1.4 HPLC e IC
Principi generali del metodo e strumentazione.
- U.D. 1.5 GC
Principi generali del metodo e strumentazione. GCMS.
MODULO 2 (ore 12)
TRATTAMENTO DEI DATI ANALITICI
-U.D. 2.1.- Incertezze di una misura
Errori casuali e sistematici. Precisione: range e deviazione standard. Precisione e accuratezza.
Raccolta e rappresentazione grafica dei dati. Distribuzione gaussiana. Carte di controllo.
-U.D. 2.2 - Propagazione delle incertezze
Propagazione delle incertezze nelle addizioni e nelle moltiplicazioni. Confronto tra valori di diverse misurazioni.
-U.D. 2.3 – Regressione lineare
Principio e incertezze (cenni)
-U.D. 2.4 – Limite di rilevabilità e limite di quantificazione.
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MODULO 3 (40 ore mutuate con chimica fisica)
METODI ELETTROCHIMICI
-U.D. 3.1.-Conduttimetria
Conducibilità elettrica delle soluzioni. Conducibilità, conducibilità specifica e costante di cella.
Conducibilità equivalente. Conduttimetro. Titolazioni conduttimetriche.
-U.D. 3.2 -Potenziometria
Tensione teorica e pratica di una pila. Potenziali di giunzione soluzione-soluzione. Scala dei
potenziali standard di riduzione. Calcolo della Keq dai valori dei potenziali standard. Elettrodo di
riferimento Ag/AgCl. Elettrodo a vetro e potenziale di membrana. Elettrodi ionoselettivi. Potenziometria diretta e indiretta. Calcolo del valore del potenziale al punto equivalente in una titolazione potenziometrica.
-U.D. 3.3 – Metodi elettrolitici
Elettrolisi. Reazione al catodo, all'anodo e potenziale da applicare. Corrente limite di diffusione
nell'elettrolisi.
-U.D. 3.4 – Tecniche voltammetriche
Grafici corrente/tensione e reazioni all'elettrodo di lavoro. Principi alla base delle tecniche voltammetriche: meccanismi di trasporto verso l'elettrodo, variazioni della corrente in funzione del
tempo (nel caso di impulsi e di scansioni di potenziale), correnti faradiche e capacitive. Cenni
sulla LSV e DPV.
NB: Il modulo “metodi elettrochimici” è stato svolto assieme al modulo “elettrochimica”
del programma di chimica fisica, mutuando le ore di lezione.
ESERCITAZIONI DI LABORATORIO (ore 160)
Sono state seguite metodologie classiche e strumentali. Sono state utilizzate una buona parte
delle apparecchiature funzionanti nel laboratorio. Molte di esse necessiterebbero di manutenzione, vista la loro vetustà.
Standardizzazione di una soluzione di EDTA. Determinazione del contenuto di Ca e Mg nelle
acque. Durezza. Determinazione della percentuale di Ca e Mg nella dolomia;
Determinazione spettrofotometrica del nichel con dimetilgliossima;
Determinazione spettrofotometrica dei nitrati;
Determinazione spettrofotometrica del ferro con o-fenantrolina, anche in matrici complesse;
Determinazione spettrofotometrica (AAS) di alcuni elementi in leghe metalliche;
Determinazione spettrofotometrica (AES) del potassio;
Determinazione del COD;
Misurazioni di conducibilità e titolazioni conduttimetriche;
Analisi dei fertilizzanti (fosforo);
Analisi degli anioni con cromatografo ionico (Dionex);
Analisi delle acque minerali;
Analisi metalli tramite ICP (nei laboratori di Certottica);
Determinazione degli ftalati (nei laboratori di Certottica);
Altre analisi utili per la stesura della tesina d'esame;
Esercitazioni con il foglio di calcolo.
METODI
Lezioni di tipo frontale caratterizzate da una continua interazione con la classe, stimolando gli
alunni con domande e problemi. Per le attività di laboratorio si è operato per gruppi di lavoro o
in alcuni casi individualmente.
MEZZI
Le lezioni si sono basate sull'utilizzo dei seguenti testi:
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Elementi di analisi chimica strumentale
R. Cozzi, P. Protti e T. Ruaro
Casa editrice Zanichelli.
Chimica Fisica
S. Pasquetto, L. Patrone
Casa editrice Zanichelli.
Il testo è stato integrato per la parte di laboratorio da altri testi a disposizione nella biblioteca di
laboratorio.
SPAZI
In accordo con il quadro orario previsto per la classe quinta che per la materia Analisi Chimica,
elaborazione dati e laboratorio prevede fino a 7 ore di laboratorio su 7 ore totali, la maggior
parte delle ore di lezione è stata svolta nei laboratori, dove la classe ha svolto le esercitazioni.
Il laboratorio risulterebbe sufficientemente attrezzato, ma ancora a causa delle operazioni di
trasloco, non tutti gli strumenti sono funzionanti. In particolare non è stato possibile utilizzare i
gascromatografi e lo spettrofotometro ad assorbimento atomico con sistema di atomizzazione
a fiamma; è stato invece possibile utilizzare lo spettrofotometro ad assorbimento atomico con
sistema di atomizzazione a fornetto di grafite.
Alcuni alunni hanno svolto degli stage estivi presso Ditte o laboratori chimici della zona.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
I criteri di valutazione sono stati quelli approvati dal Collegio dei Docenti. Gli strumenti sono
stati prove a risposta breve, risoluzione di problemi e verifiche orali. Sono state effettuate prove
distinte per gli argomenti del corso teorico e per quelli attinenti all'attività di laboratorio. La materia è stata inclusa nelle simulazioni di terza prova d'esame.
Il docente
Daniele Scussel
I.T.P.
Lucia Fullin
CHIMICA ORGANICA BIO-ORGANICA E DELLE FERMENTAZIONI
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi di:
CONOSCENZE
Il corso è stato introdotto con una riassuntiva descrizione delle proprietà delle principali biomolecole studiate nel corso di chimica organica nei precedenti anni scolastici.
Le principali biomolecole (lipidi, carboidrati e peptidi), nella loro composizione generale e nella
prevalente funzione biologica.
Studio della struttura chirale delle molecole, dell'asimmetria molecolare e dei materiali, connessa all'attività ottica di tali sistemi, ponendo particolare attenzione all'interazione fra le radiazioni
luminose e l'anisotropia molecolare come fenomeno di birifrangenza circolare.
Si è introdotto la catalisi enzimatica studiando l'aspetto fenomenologico d'interazione catalitica,
e nell'aspetto formale descrittivo del meccanismo di reazione secondo l'interpretazioni di Michaelis Menten. Si sono considerante le diverse tipologie di reazioni correlate alla catalisi,
d'inibizione, di concorrenza e di avvelenamento.
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Studio delle cellule e dei microrganismi in una descrizione semplicistica della sistematica, con
le principali caratteristiche e funzioni. Gli aspetti della disinfezione, degli antisettici, degli antibiotici, dei chemioterapici e l'immunoresistenza. Applicazioni industriali dei microrganismi.
Il metabolismo cellulare nella respirazione cellulare aerobica, anaerobica e nei sistemi fermentativi in aerobiosi ed anaerobiosi. L'energetica di tali processi. Le fermentazioni d'interesse industriale, alcolica, lattica, propionica, acetica.
La catalisi industriale in fase eterogenea, immobilizzazione dei microrganismi ed ambienti di
reazione.
Il ciclo dell'azoto nella depurazione delle acque dall'azoto organico ad azoto atmosferico con
l'ausilio di microrganismi, ed altresì, il fissaggio dell'azoto atmosferico ad azoto organico ammoniacale-proteico reintrodotto nel ciclo biologico.
La produzione della Birra, industriale e artigianale, con esercitazione di laboratorio e studio degli aspetti operativi per la sua produzione ed analisi.
Parallelamente, l'attività di laboratorio ha fornito semplici competenze per lo studio dell'attività
ottica delle molecole, le minime necessarie capacità nella identificazione e crescita selettiva di
microrganismi, lo sviluppo di una analisi microbiologica delle acque, osservazioni al microscopio di microganismi in diverse modalità, l'attuazione di una catalisi eterogenea fermentativa
con l'immobilizzazione di microrganismi.
COMPETENZE
L'obiettivo porta con se lo sviluppo di semplici capacità di proprietà di linguaggio, il corso non
prevede una complessiva preparazione da biotecnologo ma l'ampliamento della preparazione
dell'alunno nel campo applicativo e teorico delle biotecnologie, avvicinandolo alla comprensione delle principali problematiche sottese all'utilizzo di queste tecniche a livello laboratoriale ed
industriale. Ogni studente porta con se una quantomai differente attitudine allo sviluppo delle
tematiche teoriche e pratiche in oggetto, sia pur nel naturale ambito di maturità di una classe V.
MODULI
- Biomolecole
CONTENUTI
Amminoacidi, peptidi e proteine: proprietà, asimmetria puntuale e
molecolare. Struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria. Proteine
semplici e coniugate. Monosaccaridi e polisaccaridi: classificazione e
comportamento chimico.
Lipidi: classificazione e proprietà delle molecole.
Chiralità di molecole e di materiali, evidenze sperimentali (attività ottica):
potere ottico rotatorio specifico e birifrangenza circolere (cenni).
Polarimetria e Spettropolarimetria basi teoriche e analisi di molecole di
interesse biologico e non.
- Enzimi
CONTENUTI
Classificazione e nomenclatura. Siti attivi e cofattori. Stereospecificità. Attività enzimatica e parametri regolatori. Equazione di Michaelis-Menten. Regolazione operata da enzimi.
Enzimi immobilizzati e loro utilizzazione industriale. Immobilizzazione di cellule intere. Proprietà degli enzimi e delle cellule immobilizzate. Applicazione dei biocatalizzatori immobilizzati.
Conoscere la struttura generale di un enzima e il modello chiave-serratura ed ad adattamento
indotto. Tipi d'inibizione catalitica. Saper rappresentare in un diagramma l'equazione di Michaelis-Menten (anche con il metodo dei doppi reciproci). Prevedere l'effetto di un inibitore sulla cinetica enzimatica. Conoscere i metodi alla base dell'immobilizzazione di enzimi e cellule
intere ed individuare i vantaggi e gli svantaggi di tale tecnica in semplici applicazioni industriali.
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Informazione genetica
CONTENUTI
Struttura degli acidi nucleici, costituenti degli acidi nucleici. Struttura primaria e secondaria degli acidi nucleici. Replicazione del DNA. Il codice genetico. Biosintesi delle proteine.
Conoscere la struttura generale del DNA e dell'RNA. Conoscere i meccanismi con cui avviene
la biosintesi delle proteine a partire dal DNA.
- Metabolismo cellulare
CONTENUTI
Metabolismo degli zuccheri (catabolismo). Metabolismo dei lipidi (catabolismo). Metabolismo
delle proteine (catabolismo e anabolismo), respirazione cellulare in aerobiosi ed anaerobiosi,
attività fisica anaerobica e produzione acido lattico. Fermentazione alcolica, lattica, propionica
ed acetica.
Conoscere a grandi linee le principali vie metaboliche (glicolisi, ciclo di Krebs, fosforilazione
ossidativa). Saper considerare l'energetica in numero di ATP prodotti nel - Trasmissione molecolare dell'informazione genetica.
- Microrganismi ed accrescimento
CONTENUTI
Reattori continui e discontinui. Condizioni fisiche che influenzano l'accrescimento delle biomasse: temperatura, pH, rapporto ossigeno/CO2 , pressione osmotica, radiazioni, viscosità,
turbolenza, aerobiosi ed anaerobiosi. Condizioni chimiche che influenzano l'accrescimento:
esigenze gassose, acidità, sostanze chimiche, presenza di metaboliti inibitori (retroazione).
I microrganismi nell'industria alimentare e non, per produzioni stereo specifiche pluristadio.
Conoscere la cinetica di accrescimento dei microrganismi nei reattori a lotto. Saper rappresentare matematicamente la fase di accrescimento logaritmico. Conoscere le condizioni che influenzano l'accrescimento dei microrganismi.
- Fermentazioni e terreni di coltura
CONTENUTI
Preparazione terreni di coltura selettivi o non per microganismi. Identificazione dei microrganismi, sterilizzazione e preparazione dell'inoculo.
Fermentatori: caratteristiche generali. Tecniche di separazione dei prodotti di una fermentazione. Purificazione ed isolamento del prodotto finale.
Fermentazioni d'interesse industriale alimentare, alcolica, lattica, propionica, acetica
Trattamento biologico degli scarichi. Ciclo dell'azoto nella depurazione, da azoto organico ammoniacale ad azoto atmosferico, e fissazione dell'azoto atmosferico ad ammoniacale proteico
ad opera di microrganismi.
Le fermentazioni alcoliche nei processi industriali per la produzione di etanolo.
Produzione della birra artigianale con esercitazione di laboratorio, ed industriale.
LABORATORIO
CONTENUTI
OSSERVAZIONE MICROSCOPICA. Microscopio a campo chiaro con obiettivo a secco e a immersione. Microscopio a campo scuro e a contrasto di fase.
PREPARAZIONE DEI CAMPIONI PER L'ESAME AL MICROSCOPIO. Campioni a fresco, fissati e colorati. Colorazione semplice e differenziale.
49
STERILIZZAZIONE. Sterilizzazione a secco, alla fiamma e U.V. Prove di sterilizzazione della
vetreria e di terreni.
COLTURE DI MICRORGANISMI. Terreni di coltura selettivi o non con innoculo, incubazione
ed identificazione.
CARBOIDRATI ed ENZIMI. Saggi basati sulla identificazione degli zuccheri.
Inversione enzimatica del saccarosio ed analisi al polarimetro per le evidenze di chiralità delle
molecolare.
TECNICHE DI IMMOBILIZZAZIONE. Incapsulamento con alginato dei lieviti per la fermentazione alcolica in fase eterogenea.
FERMENTAZIONE ALCOLICA. Fermentazione con lievito libero e incapsulato. Analisi gascromatografica del prodotto. Preparazione della birra.
ANALISI DELLE ACQUE. MF Conta batterica totale (CBT) (ricerca dei coliformi totali). Ricerca
degli streptococchi fecali nelle acque potabili e reflue.
Testo in adozione:
G. Sicheri - Chimica delle fermentazioni - Hoepli
Testo ausiliario già in possesso dalla classe precedente:
G. Valiutti, G. Fornari, M.T. Gando - Chimica organica biochimica e laboratorio. - Zanichelli ed.
Il docente
Alessandro Daurù
CHIMICA FISICA E LABORATORIO
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti da parte degli alunni i seguenti obiettivi generali in termini di:
CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
conoscere, utilizzare in modo appropriato e saper convertire le principali unità di misura
del S.I.;
saper individuare gli elementi costitutivi del testo di un problema;
impostare il calcolo matematico con controllo sotto il profilo chimico, matematico e dimensionale;
saper costruire e analizzare un grafico;
usare con padronanza il lessico più adatto a descrivere i fenomeni in studio;
utilizzare in chiave esplicativa e previsionale i principali concetti di termodinamica;
prevedere lo spostamento di un equilibrio di reazione in base a considerazioni termodinamiche;
indicare l'ordine di una reazione e saperne calcolare la costante cinetica;
valutare le variabili da cui dipende la velocità di una reazione enzimatica;
applicare i concetti termodinamici alla conversione dell'energia chimica in energia elettrica e viceversa.
Naturalmente, in relazione agli obiettivi suddetti, una parte della classe ha acquisito una conoscenza e una cognizione della materia molto soddisfacenti cioè, è in grado autonomamente di
risolvere esercizi, dimostrare le leggi studiate, analizzare sistemi più o meno complessi, fare
dei collegamenti interdisciplinari ed è in grado anche di fare degli approfondimenti su specifici
argomenti. Un’altra parte della classe ha conseguito risultati più che sufficienti e una terza e
numericamente esigua parte ha conseguito risultati non sempre sufficienti. Quest’ultima parte
della classe, essendo partita da un livello di preparazione più basso, ha riscontrato delle difficoltà sia nello studio teorico che nella risoluzione di esercizi applicativi.
Sul piano educativo, la classe, durante l’attività didattica ha mostrato una buona attitudine alla
partecipazione, un comportamento educato e costruttivo.
50
UNITA’ DIDATTICHE
Settembre – ottobre – novembre
Termodinamica chimica
Ore:37
Dicembre – gennaio-febbraio
Cinetica chimica
Ore 10
Marzo - aprile - maggio
Elettrochimica
Ore 40
CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER UNITA’ DIDATTICHE:
Modulo 1: TERMODINAMICA CHIMICA
Modulo 2: CINETICA CHIMICA
Modulo 3: ELETTROCHIMICA
MODULO 1: Termodinamica chimica
Unità 1-2-3 – Energia libera ed equilibri
Saperi:
•
•
•
•
•
Competenze:
Definizioni di sistema termodinamico: sistema chiuso, aperto, isolato e adiabatico.
Introduzione al concetto di energia libera,
energia libera e lavoro utile, condizioni termodinamiche per l’equilibrio chimico.
Relazione tra energia libera, entalpia ed
entropia in una reazione, calcolo della variazione di energia libera di una reazione,
l’affinità chimica delle sostanze, energia libera ed energia libera standard dei sistemi
materiali.
Equazione di van’t Hoff, la costante di
equilibrio e i sistemi reali, isobara di van’t
Hoff, diagramma di Francis, energia libera
e il mescolamento di due soluzioni, diagrammi di Ellingham.
Equilibri di fase. Equazione di Clapeyron e
Clausius-Clapeyron.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Calcolare la variazione di energia libera standard di una reazione chimica dati H° e S°.
Confrontare il lavoro meccanico, il lavoro utile, il G e il lavoro
elettrico.
Calcolare G di un sistema costituito da un gas perfetto a T
costante e a pressione diversa da quella standard.
Dati i fattori entalpico e entropico di una reazione, predire in
quali condizioni la resa nei prodotti è maggiore.
Dato il G°, calcolare la costante di equilibrio a T = 25°C e il
G a T diversa.
Ricavare l’isoterma di Van’t Hoff e calcolare il G se reagenti e
prodotti sono a pressione diversa da quella standard.
Ricavare l’equazione dell’isobara di Van’t Hoff e confrontarla
con quella di Clausius-Clapeyron spiegando le approssimazioni fatte per ricavarle e la loro utilità pratica.
Diagrammare l’andamento della K con la T (o del ln K con
1/T).
Utilizzare il diagramma di Francis per stabilire le condizioni più
adatte per i processi di cracking degli idrocarburi.
Utilizzare il diagramma di Ellingham per i processi metallurgici.
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MODULO 2: Cinetica chimica
Unità 5-6-7 – Cinetica delle reazioni
Saperi:
•
•
•
•
•
•
Competenze:
Concetti fondamentali sulle reazioni chimiche.
Velocità delle reazioni chimiche, legge
della velocità delle reazioni chimiche.
Reazioni del primo ordine, tempo di dimezzamento, datazione dei reperti archeologici, reazioni di ordine zero, reazioni di secondo ordine ad un solo reagente. Equazioni cinetiche.
Legge della distribuzione delle velocità
molecolari, teoria degli urti molecolari,
velocità di reazione e temperatura,
equazione di Arrhenius, teoria del complesso attivato, energia di attivazione.
Molecolarità di una reazione.
Catalisi omogenea ed eterogenea.
Cinetica enzimatica, equazione di Michaelis-Menten, inibizione enzimatica.
•
•
•
•
•
•
Definire la velocità di reazione e spiegare i fattori da cui dipende.
Calcolare le equazioni cinetiche e il tempo di dimezzamento per
reazioni del 1° e del 2° ordine.
Illustrare le teorie degli urti molecolari e del complesso attivato.
Illustrare l’importanza pratica dell’equazione di Arrhenius e collegarla alle curve di distribuzione energetica di Maxwell-Boltzmann.
Distinguere e differenziare i processi che avvengono con catalisi
omogenea da processi con catalisi eterogenea.
Spiegare la catalisi enzimatica in termini di enzima e substrato e
giustificare la dipendenza della cinetica di una reazione enzimatica dalle loro concentrazioni.
MODULO 3: Elettrochimica
Unità 8-9-10 – Pile ed elettrolisi
Saperi:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Competenze:
Oggetto dell’elettrochimica, la pila Daniell, potenziale dell’elettrodo, potenziale
di diffusione.
Aspetti termodinamici, equazione di
Nernst calcolo del potenziale relativo
dell’elettrodo.
Classificazione degli elettrodi.
Calcolo teorico della f.e.m. di una pila.
Proprietà ossidanti e riducenti dei sistemi redox, limiti di applicazione dei potenziali standard di riduzione.
Calcolo della costante di equilibrio di
una reazione redox, deduzione del potenziale standard di riduzione dai dati
tabellari, elettrodi di riferimento e di misura, pile elettrochimiche.
Misura della f.e.m. di una pila (metodo di
compensazione di Poggendorff o utilizzo
di un voltmetro ad alta impedenza).
Applicazioni degli elementi galvanici, potenziometria diretta, titolazioni potenziometriche, pile a secco e pile a combustibile.
Elettrolisi, leggi di Faraday.
Funzionamento di alcuni tipi di accumulatori commerciali.
•
•
•
•
•
Identificare gli elementi costitutivi di una pila e di una cella elettrolitica e le condizioni necessarie per il loro funzionamento.
Collegare la variazione di energia libera al potenziale normale di
riduzione.
Calcolare la costante di equilibrio di una reazione redox.
Applicazioni della potenziometria indiretta: determinazione del
prodotto di solubilità di sali poco solubili per via potenziometrica.
Prevedere le reazioni agli elettrodi in una cella elettrolitica.
METODI
Lezioni di tipo frontale caratterizzate da una continua interazione con la classe, stimolando gli
alunni con domande e problemi.
MEZZI
Le lezioni si sono basate sull'utilizzo del seguente testo:
CHIMICA FISICA
S. Pasquetto, L. Patrone
Casa editrice Zanichelli
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CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
I criteri di valutazione sono stati quelli approvati dal Collegio dei Docenti. Gli strumenti sono
stati prove a risposta breve, risoluzione di problemi e verifiche orali. La materia è stata inclusa
nelle simulazioni di terza prova d'esame.
Il docente
Daniele Scussel
TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in
termini di:
CONOSCENZE
Gli allievi, in generale, conoscono le leggi fondamentali che governano le operazioni unitarie studiate, il campo di applicazione delle stesse nell'ambito dell'industria chimica; conoscono l'uso ed il funzionamento delle principali apparecchiature. Essi sono in grado di descrivere
lo schema di principio e le condizioni per la realizzazione dei processi chimici svolti.
COMPETENZE
Gli studenti sono in grado di eseguire correttamente, secondo le norme UNICHIM, gli
schemi di processo relativi alle operazioni unitarie trattate durante il corso. Sono in grado di
eseguire calcoli di dimensionamento delle apparecchiature riferendosi a condizioni stazionarie
e comportamenti ideali.
Sanno redigere brevi relazioni sui principi teorici implicati nei processi in esame.
CAPACITÁ
Gli studenti sono, generalmente, in grado di valutare e scegliere le operazioni unitarie più
opportune per compiere separazioni fra sostanze o mettere in corretta sequenza tali operazioni
per poter realizzare uno schema semplificato di progetto per l'ottenimento su scala industriale
di alcuni tra i più significativi prodotti dell'industria petrolchimica e delle fermentazioni.
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE:
Misure ed unità di misura.
N. ORE=4
La distillazione: aspetti generali, l'equilibrio liquido-vapore, la rettifica continua, il bilancio di
materia, determinazione degli stadi con il metodo di Mc. Cabe e Thiele, tipi di piatti, diametro
della colonna, efficienza della colonna e calcolo degli stadi reali, colonne a riempimento
(HEPT), la distillazione flash, stripping, distillazione estrattiva ed azeotropica, distillazione in
corrente di vapore, il controllo di processo nella distillazione.
N. ORE =56
Depurazione delle acque reflue e produzione di biogas: l'inquinamento delle acque naturali, la
caratterizzazione delle acque di scarichi civili, schema generale degli impianti di depurazione,
ossidazione biologica tramite fanghi attivi, carico organico, carico del fango,concentrazione
Ssa e Ssr, rapporto R di riciclo, dimensionamento, produzione di fango di supero, la rimozione
dei nutrienti, il trattamento dei fanghi, dimensionamento del digestore anaerobico, criterio del
tempo di ritenzione.
N. ORE = 14
Principi di biotecnologie e processi biotecnologici: aspetti generali, materie prime, sterilizza53
zione, reattori, operazioni unitarie coinvolte, recupero dei prodotti, sistemi di controllo, produzione di antibiotici, produzione di alcool etilico.
N. ORE = 14
Il petrolio: l'origine e la formazione dei giacimenti, caratteristiche ed impiego dei prodotti petroliferi, aspetti generali della lavorazione del petrolio, trattamenti preliminari, il topping, ed il vacuum, le caratteristiche delle benzine, cracking catalitico (reazioni e diagramma di Francis),
reforming, isomerizzazione, eliminazione dello zolfo.
N. ORE =15
Assorbimento e strippaggio: aspetti generali, la solubilità dei gas nei liquidi, le equazioni di trasferimento di materia, dimensionamento della colonne a piatti. Curve di equilibrio e rette di lavoro, determinazione per via grafica del numero di stadi teorici necessari.
N. ORE= 14
L'estrazione: estrazione solido-liquido: principali impieghi, meccanismo di reazione, fattori che
ne influenzano il processo, diagrammi ternari e bilancio di materia, l'equilibrio e la determinazione del numero degli stadi ideali, apparecchiature.
Estrazione: liquido-liquido, l'equilibrio di ripartizione e lo stadio di equilibrio, sistemi a totale immiscibilità (determinazione degli stadi ideali), schemi di processo e di controllo.
N. ORE = 35
Controllo di processo: variabili controllate e controllanti, il processo in feedback,
regolazione di rapporto.
N. ORE=10
retroazione,
Polimeri e polimerizzazione:.polimerizzazione per policondensazione e poliaddizione, tecniche
di polimerizzazione, catalizzatori, polimerizzazione radicalica, Catalisi Ziegler-Natta, polipropilene isotattico, produzione nylon6.
N. ORE=12
N. ORE TOTALI=170
METODI
Si è fatto uso principalmente della tradizionale lezione frontale: nella prima parte di
essa vengono richiamati gli argomenti svolti nell'unità precedente per rinforzare le conoscenze facendo uso della collaborazione di qualche allievo, quindi si passa alla trattazione di nuovi contenuti. Le lezioni teoriche non hanno una durata di più di una venti na di minuti e vengono immediatamente seguite dallo svolgimento di esercizi inerenti la
teoria eseguiti a cura del docente e quindi dagli studenti. Per gli esercizi e gli esempi
numerici si è fatto uso, in qualche caso, del calcolo integrale e del metodo iterativo.
Ogni giorno viene lasciato uno spazio per chiarire eventuali dubbi o per rispondere a
quesiti.
STRUMENTI DI VERIFICA
Gli strumenti di verifica sono molteplici:
1.Compiti scritti che consistono nella risoluzione di problemi riguardanti gli argomenti teorici
svolti; essi avranno sempre un carattere tecnico-applicativo. Ad ogni esercizio viene preliminarmente assegnato un punteggio proporzionale alle abilità cognitive necessarie e la cui
somma sarà 10. Il punteggio pari a 6 si otterrà risolvendo correttamente gli esercizi che
verificano gli obbiettivi minimi. Infine il 65% del punteggio totale si conseguirà per il proce54
dimento di svolgimento, il 25% per il risultato numerico corretto ed il restante 15% per
l'ordine e la chiarezza.
2.Colloqui per constatare le abilità di esposizione, per saggiare le capacità di affrontare un contraddittorio e di sintetizzare; i colloqui sono serviti da pretesto per il rinforzo delle conoscenze da parte di tutta la classe.
3.L'impegno, l'interesse e la costanza nel lavoro.
4.Schemi di processo: si valuta in primo luogo la coerenza con la teoria delle scelte impiantistiche e quindi l'ordine, la pulizia, il tratto e la simmetria del disegno.
La valutazione viene espressa mediante una scala numerica da 1 a 10. Dieci sta a significare il
pieno raggiungimento degli obbiettivi formativi ed il possesso delle abilità più elevate. Uno indicherà il mancato raggiungimento di qualsiasi obiettivo formativo. Sei sta ad indicare il raggiungimento degli obiettivi minimi prefissati.
MEZZI
Libro di testo: Tecnologie Chimiche Industriali, ed. Edisco. Materiale e schemi forniti dal docente.
Il docente
Luigi Marcuola Bel
EDUCAZIONE FISICA
RELAZIONE SULLA CLASSE E SULLE ATTIVITA’ SVOLTE
OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE, ABILITÀ
Nel corso del triennio la classe si è dimostrata quasi sempre disponibile ad
affrontare ogni proposta motoria sia curricolare che extracurricolare.
Il programma risulta molto ridotto rispetto alla programmazione a causa di molte lezioni
perse per attività curricolari didattiche diverse coincidenti spesso con l’unica giornata di
lezione settimanale.
La maggior parte degli allievi presenta competenze motorie eccellenti, derivanti
anche da pratica sportiva extrascolastica. E’ stato quindi possibile affrontare con un
gruppo ristretto attività anche complesse..Lo stesso impegno però, non c’è stato nello
studio degli argomenti teorici dove, salvo pochissime eccezioni, i risultati sono stati
molto deludenti. Ciò ha complessivamente inciso nella valutazione finale che è al di
sotto della media degli scorsi anni.
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti
obiettivi in termini di:
CONOSCENZE
•
•
possedere un'adeguata conoscenza dei principi fondamentali delle discipline
praticate;
conoscenza delle basi anatomiche e fisiologiche della prestazione motoria.
55
COMPETENZE
•
•
eseguire con sufficiente precisione le tecniche di base delle attività individuali e
di squadra;
coordinare sequenze motorie semplici e complesse.
CAPACITA'
•
valutare l'utilizzo delle proprie energie in funzione del carico esterno assegnato
(peso, gravità, avversario, durata).
CONTENUTI DEL PROGRAMMA SVOLTO DI EDUCAZIONE FISICA alla data odierna
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
POTENZIAMENTO FISIOLOGICO: esercizi a corpo libero, a coppie, a carico
naturale e con piccoli sovraccarichi, circuiti di potenziamento; utilizzo dei grandi
e piccoli attrezzi, parallele simmetriche, trampolino elastico; esercizi di equilibrio
UNIHOCKEY: esercitazioni di gioco;
PALLAMANO: esercitazioni di gioco;
CALCIO A 5: esercitazioni di gioco;
PALLAVOLO: esercitazioni di gioco; compilazione del referto di gara
ATLETICA LEGGERA: iniziata la tecnica del salto in lungo e del lancio del
giavellotto
LA STRUTTURA DEL CORPO UMANO, LO SCHELETRO:
Funzioni dello scheletro
Classificazione delle ossa
Morfologia delle ossa lunghe
Caratteristiche delle ossa;ossa della testa, la colonna vertebrale, la gabbia
toracica,
la spalla, il braccio, l’avambraccio, la mano, il bacino, la coscia, la
gamba, il piede
LE ARTICOLAZIONI: le sinartrosi, le anfiartrosi, le diartrosi e loro classificazioni
I MUSCOLI: tipi di muscoli; la struttura del muscolo striato scheletrico;
suddivisione dei muscoli scheletrici; origine, inserzione, azione dei seguenti
muscoli:
• Muscoli del dorso: trapezio, gran dorsale, gran pettorale, diaframma
• Muscoli addominali ventrali, laterali, dorsali: retto dell’addome, obliquo
esterno,obliquo interno
• Muscoli degli arti superiori: deltoide, bicipite brachiale,tricipite brachiale
• Muscoli degli arti inferiori: ileo-psoas, quadricipite femorale, tricipite
surale
L’ENERGIA PER LA CONTRAZIONE MUSCOLARE: la caloria, l’acido
adenosintrifosfato, i meccanismi di resintesi dell’ATP: anaerobico alattacido,
anaerobico lattacido, aerobico; la soglia anaerobica, come si rileva
Per lo studio dei contenuti teorici, l’insegnante ha predisposto delle lezioni in power
point, non avendo nessun testo in adozione.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
La prestazione motoria appartiene alla categoria delle prestazioni complesse,
categoria per la quale è difficile definire costantemente criteri oggettivi di valutazione.
Ciò premesso, il criterio di verifica del livello raggiunto maggiormente utilizzato nel
56
quinquennio, per quanto riguarda la valutazione pratica, è stato l’osservazione diretta
e continua degli alunni durante le lezioni, sfruttando il fatto che l’attività motoria ha un
processo di apprendimento sempre manifesto nelle sue risposte. Infatti l'osservazione
attenta degli allievi ha permesso alla docente di cogliere, in un processo continuo di
fasi applicative, elementi utili per le valutazioni che sono state almeno tre per
quadrimestre. Nella valutazione sommativa si è tenuto conto del livello iniziale e dei
miglioramenti conseguiti, delle abilità motorie e delle qualità atletiche e del contributo
personale in termini di partecipazione, nonché della disponibilità al dialogo educativo,
dell’interesse e dell’impegno dimostrato, anche nelle attività extracurriculari.
Per la valutazione delle conoscenze teoriche sono state proposte due verifiche
scritte, sotto forma di simulazione di terza prova d’esame e prova semistrutturata.
Griglia di valutazione della disciplina
CONOSCENZE
Voto 1-3
Voto 4-5
Scarsa o totale
mancanza di
qualsiasi
contenuto
Conoscenza
superficiale e
lacunosa degli
argomenti
Voto 7-8
ATTIVITA’ COMPLEMENTARI
57
Voto 9-10
Possiede una Conoscenza
Conoscenza
sufficiente
sufficientemente completa ed
conoscenza, completa ed
approfondita
anche se non abbastanza
con ottimo
approfondita
approfondita con utilizzo della
degli argomenti discreta
terminologia
proposti e li
organizzazione
tecnicaespone in
espositiva
specifica
modo
frammentario
Sa eseguire
Svolge con
Sa eseguire
esercitazioni di precisione compiti con sicurezza
media difficoltà, ed attività di media le attività
talvolta con
difficoltà, riesce
proposte,
imprecisioni ed anche nelle attività anche quelle
errori
più complesse
più complesse
anche se con lievi
imprecisioni
Esegue con
molta
incertezza le
attività,
commettendo
errori gravi
anche in
semplici
esercitazioni
ATTEGGIAMENTO Manca
Si impegna in Disponibilità ad Disponibilità al
E
totalmente
modo saltuario eseguire, a
lavoro, al rapporto
COMPORTAMENTO l’impegno nel e trova
rispettare le
con gli altri anche
lavoro, scarsa difficoltà a
consegne
se in modo
è la
collaborare con anche se non prettamente
disponibilità
i compagni e sempre in
scolastico,
dimostrata nei l’insegnante. modo continuo. presenza attiva
confronti della Scarso
Sufficiente
all’attività extramateria,
interesse e
presenza alle scolastica
nessun
poca
lezioni e alle
interesse a
partecipazione attività extrapartecipare alle alle attività
curricolari
attività
extranell’ambito
curricolari ed curricolari.
delle proprie
extraNumerose
capacità.
curricolari.
giustificazioni
Numerose
giustificazioni
ABILITÀ’
Non sa e/o
non vuole
eseguire gesti
semplici
Voto 6
Dimostra una
disponibilità
matura e
cosciente
all’impegno, ad
un rapporto
costruttivo con
l’insegnante e
con i compagni.
Partecipa
attivamente e
con meriti alle
attività extracurricolari
Il gruppo classe si è distinto nel corso del quinquennio per l’attiva partecipazione alle
varie attività extracurricolari proposte. In particolare:
• Molti allievi hanno partecipato alle competizioni previste nelle varie discipline dei Giochi
Sportivi Studenteschi (corsa campestre, sci alpino, snowboard, nuoto, arrampicata
sportiva), alcuni con risultati di ottimo livello.
• In quest’ultimo anno scolastico la classe non ha partecipato ai tornei interni di istituto,
mentre si è sempre distinta per la partecipazione attiva negli anni precedenti.
Il docente
Mara Schena
PARTE TERZA: ALLEGATI
SIMULAZIONE PROVE D’ESAME
Si sono effettuate due simulazioni, tutte di tipologia “B” con domande aperte in numero di dodici. Ogni risposta prevedeva generalmente un numero massimo di righe pari a 10. Il tempo di
svolgimento delle prove è stato di 120 e di 140 minuti.
Il criterio di valutazione che si è adottato per tutte le prove è stato il seguente:
ad ogni domanda venivano attribuiti da 0 (risposta omessa) a 15 punti (completa e pienamente
rispondente a quanto richiesto) la sufficienza posta a 10 punti.
58
1^ SOMMINISTRAZIONE: data 17/01/14
Aree disciplinari coinvolte per l'indirizzo minerario: GEOLOGIA; TOPOGRAFIA; EDUCAZIONE
FISICA; MATEMATICA
Aree disciplinari coinvolte per l'indirizzo chimico: CHIMICA ORGANICA BIO-ORGANICA E
DELLE FERMENTAZIONI; CHIMICA FISICA; EDUCAZIONE FISICA; MATEMATICA
GEOLOGIA
1) Descrivi le caratteristiche geologiche e geotecniche dei depositi glaciali e confrontale con
quelle dei depositi alluvionali.
2) Elenca e descrivi brevemente le forme glaciali di erosione, riporta qualche esempio.
3) Descrivi la frana dell’Alpago classificandola con Varnes, elencane le cause predisponenti,
determinanti e gli interventi fatti per diminuire il rischio.
TOPOGRAFIA
Descrivere la procedura per realizzare lo spianamento orizzontale di compenso sull’appezzamento di terreno ABCD rappresentabile altimetricamente con le due falde triangolari ABD e BDC
di figura.
1) Descrivere per quale motivo nella livellazione geometrica dal mezzo il livello deve essere
in posizione circa equidistante dagli estremi.(max 10 righe).
2) Illustra come viene calcolata la pendenza di una falda triangolare, definita su un piano
quotato. (max 10 righe).
CHIMICA ORGANICA, BIO-ORGANICA E DELLE FERMENTAZIONI
1. La chiralità nelle molecole organiche: spiega l'origine della chiralità presente su una
piccola molecola come un amminoacido e la chiralità presente in una molecola più
complessa come una proteina.
Indica poi a cosa è dovuta l'attività ottica delle molecole chirali nell'effetto definito: potere ottico rotatorio.
Come viene definita una reazione chimica che porti alla formazione di una molecola
con una sola forma chirale?
2. Le razioni enzimatiche: da che cosa sono caratterizzate le reazioni enzimatiche descritte dalle equazioni di Michaelis M.. Scrivi l'equazione della velocità in funzione della
59
concentrazione di substrato e disegna il grafico dell'andamento della velocità di reazione descrivendone il comportamento.
Come può essere definito semplicemente un enzima in una reazione chimica?
3. Utilizzando l'equazione di Lineweaver-Burk per descrivere la velocità di una reazione
enzimatica generica, disegna il grafico dell'andamento di 1/v in funzione di 1/[S], spegando dove si derivano i valori caratteristici di K M , Vmax della reazione, e cosa esprime
la pendenza della retta.
Nell'ipotesi della presenza di un inibitore nell'ambiente di reazione, che dia un'inibizione
reversibile competitiva, come cambia il grafico di Lineweaver-Burk 1/v in funzione di 1/
[S]? Quali fattori che descrivono la reazione enzimatica vengono modificati?
Quale azione si può attuare per minimizzare l'effetto dell'inibitore e/o competitore per
questo tipo di reazione, in generale? (tratta per esempio, il caso dell'assunzione di Alcool Metilico ed Etilico)
CHIMICA FISICA
1. Per la reazione di cracking del metano 2CH 4(g)
C2H2(g) + 3H2(g) alla temperatura di 25°C il ΔS°
= 228,6 u.e. ed il ΔH° = 376400J. Quanto vale ΔG° ? Quando i reagenti ed i prodotti hanno pressione
di 1 atm, la reazione avviene spontaneamente?
dP Δ S mol
=
calcola la temperatura di ebollizione dell'acqua alla pressiodT Δ V mol
ne di 0,200 atm, sapendo che il calore latente molare di evaporazione dell'acqua è di 40760
J/mol.
(R = 8,31 J K−1 mol−1)
2. Ricordando che
3. Calcola a 25 °C la conducibilità specifica di una soluzione di elettrolita la cui resistenza è
8,35 ∙ 104  La costante di cella della cella conduttimetrica è uguale a 0,200 cm -1. Sapendo
che la concentrazione della soluzione è 1,58 · 10-5 N, calcola anche la conducibilità equivalente.
MATEMATICA (CHIMICI)
60
MATEMATICA (MINERARI)
1
2
3
EDUCAZIONE FISICA
1 –Il sistema energetico AEROBICO
2 - Il muscolo TRAPEZIO: descriverne collocazione, struttura
3 - L’Acido lattico: da che cosa deriva e come può essere misurato
2^ SOMMINISTRAZIONE: data 19/02/14
Aree disciplinari coinvolte per l'indirizzo minerario: TOPOGRAFIA; STORIA, INGLESE, ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO
Aree disciplinari coinvolte per l'indirizzo chimico: ANALISI CHIMICA; STORIA, INGLESE, ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO
TOPOGRAFIA
1. DARE UNA DEFINIZIONE DI "PUNTO DI PASSAGGIO" E "DI LINEA DI PASSAGGIO"
IN UNO SPIANAMENTO COSTITUITO DA FALDE TRIANGOLARI:
61
2. DISEGNA UNA CURVA CIRCOLARE MONOCENTRICA, INDICA SUL DISEGNO GLI
ELEMENTI FONDAMENTALI DELLA CURVA E SCRIVI LE RELAZIONI MATEMATICHE CHE LEGANO TALI ELEMENTI:
3. Un tratto di profilo longitudinale comprende i picchetti 1, 2, 3, 4, 5.
Si conoscono le seguenti distanze parziali e quote del terreno:
12 = 26,30 m 23 = 44,26 m 34 = 38,45 m 45 = 56,08 m
Q1 = 301,75 m Q2 = 304,88 m Q3 = 305,65 m Q4 = 303,46 m Q5 = 302,08 m
Determinare le quote rosse dei picchetti 1, 2, 3, 4, 5 dovendo progettare una livelletta di compenso
con pendenza assegnata del 4%.
STORIA
1. Definisci nelle sue caratteristiche essenziali il concetto di New Deal roosveltiano. (max
15 righe)
2. Spiega con quali mezzi il regime fascista ricercò il consenso e tentò di realizzare la fascistizzazione totale del Paese. (max 15 righe)
3. Spiega quale fu la politica economica del fascismo. (max 15 righe)
INGLESE (MINERARI)
1. What are the steps that you have to follow in order to lift a load correctly? (max 10
lines)
2. What are the indirect environmental influences of landforms on human activity?
(max 10 lines)
3. What were apartheid laws? Who fought against them? (max 10 lines)
INGLESE (CHIMICI)
1. What is the importance of environmental temperature speaking about microbial growth?
(max 10 lines)
2. What are primary and secondary fermentation in brewing? (max 10 lines)
3. What were apartheid laws? Who fought against them? (max 10 lines)
ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO
1. L’azienda e l’impresa: concetti diversi per caratteristiche e finalità precipue per
ogni istituzione giuridica.
2. Comparazione fra Società in nome collettivo e Società in accomandita semplice.
3. Società a responsabilità limitata e Società per azioni: elementi, caratteristiche e
finalità delle società di capitali.
62
Griglie di valutazione prove scritte
GRIGLIA TERZA PROVA
DISCIPLINA
CANDIDATO
DESCRITTORI
MODALITÀ
PUNTI 1° QUESITO 2°QUESITO 3°QUESITO
Non aderente
2
ADERENZA ALLA
Aderente
in
3
TRACCIA
parte
Aderente
4
Assente
0-2
3-5
CONOSCENZA DEGLI Superficiale
6-7
ARGOMENTI PROPO- Sufficiente
STI
Buona
8-9
Ottima
10
Assente
0-2
Parziale o fram- 3-4
mentaria
Sufficiente ma 5-6
ANALISI E RIELABO- non completa
RAZIONE
Completa
7-8
Completa e ap- 9-10
profondita con
eventuali
illustrazioni
Stentata, con- 2-3
torta,
poco
chiara
Semplice e con 4-5
CORRETTEZZA
termini spesso
non appropriati
Chiara e con
6
termini appropriati
___/30 ___/30
TOTALE PROVA
VOTO
63
___/30
____/90
____/15
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5^ iti minerario - chimico - Istituto di Istruzione Superiore "U. Follador