I Livelli della Strategia (1) Al livello di Corporate le scelte strategiche comportano: • Un fine ed uno scopo di insieme e superiore • Aggiungere valore all’investimento dell’azionista • Problemi di portafoglio • Assegnazione di risorse tra le Strategic Business Unit (SBU) • Struttura e controllo delle SBU • Strategia finanziaria della Corporate From: G Johnson and K Scholes, Exploring Corporate Strategy, 4th edition I Livelli della Strategia (2) Le scelte strategiche delle Business Unit (SBU) includono: • La strategia competitiva • Lo sviluppo di opportunità di mercato • Lo sviluppo di nuovi prodotti/servizi • L’assegnazione delle risorse all’interno della SBU • La struttura ed il controllo della SBU From: G Johnson and K Scholes, Exploring Corporate Strategy, 4th edition I Livelli della Strategia (3) La messa in pratica delle strategie comporta: • L’integrazione delle risorse, dei processi, delle persone e delle competenze • L’implementazione della strategia From: G Johnson and K Scholes, Exploring Corporate Strategy, 4th edition Le “lenti” strategiche Una concezione della strategia come Disegno/piano In sintesi Un posizionamento deciso tramite processi razionali per ottimizzare le performance economiche Esperienza Uno sviluppo incrementale come risultato di esperienze individuali e collettive e il “dato per scontato” Idee Emergere dell’ordine e dell’innovazione attraverso la varietà, all’interno ed attorno all’organizzazione Discorso /dialettica Il linguaggio ed i concetti delle strategie usati come base per stabilire l’identità ed ottenere influenza, potere e legittimazione Caratteristiche dell’organizzazione Meccanicistica, gerarchica, sistemi razionali Culture basate sull’esperienza, la legittimazione ed i successi passati Sistemi organici complessi e potenzialmente diversi Ruolo del top management Decision makers strategici Attori della propria esperienza “Coach”, creatori Esercitare o conquidi contesto e stare potere e influche riconoscono enza sugli altri “pattern” Economia; scienze delle decisioni Teorie istituzionali; teorie della cultura; psicologia Teorie sottostanti Teorie della complessità e dell’evoluzione From: G Johnson and K Scholes, Exploring Corporate Strategy, 4th edition Arene del potere e dell’influenza Teoria del discorso; teoria del management critico Le lenti del management strategico Razionalità Innovazione Legittimazione From: G Johnson and K Scholes, Exploring Corporate Strategy, 4th edition Figurea5.1 Influenze sugli scopi dell’organizzazione Corporate Governance Riguarda sistemi e strutture di controllo con cui i manager rispondono a coloro che hanno una parte legittima nell’organizzazione La finalità strategica Responsabilità sociale ed etica • quali fini un’organizzazione dovrebbe raggiungere Attese degli Stakeholders Attese di individui o gruppi: • che dipendono da un’organizzazione per il raggiungimento dei propri scopi • da cui, a sua volta, l’organizzazione dipende From: G Johnson and K Scholes, Exploring Corporate Strategy, 4th edition Corporate Governance Riguarda sistemi e strutture di controllo con cui i manager rispondono a coloro che hanno una parte legittima nell’organizzazione Azienda familiare (3 livelli) • azionisti familiari • consiglio di amministrazione • manager (alcuni familiari) Azienda multinazionale • anche più di 7 livelli: (vedi esempio) • modello del principal – agent (analogia: proprietario Immobile e agente immobiliare) From: G Johnson and K Scholes, Exploring Corporate Strategy, 4th edition La catena della corporate governance: la tipica struttura di governance di una grande azienda I report ricevuti I beneficiari Report limitati Trustees dei fondi Investment managers Consiglio di amministrazione Amministratori delegati Report limitati sulla performance dell’investimento Bilanci Report degli analisti Briefing della società Bilanci Budget/reporting qualitativo Budget/reporting qualitativo Direttori Budget/altri report operativi Dirigenti Source: David Pitt-Watson, Braxton Associates with permission From: G Johnson and K Scholes, Exploring Corporate Strategy, 4th edition I RISCHI NELLA GOVERNANCE • Disallineamento tra gli incentivi e il controllo (ad es.: beneficiari fondo pensioni che mirano al lungo termine e investitori o membri del CDA che mirano al breve termine) • Interesse individuale (ad es.: carriera, retribuzione, bonus, ecc.) I TEMI DA AFFRONTARE • la responsabilità (del management) verso chi è? • chi sono i veri azionisti ?(gli intermediari filtrano gli interessi?) • Il ruolo degli investitori istituzionali (acquistano azioni o sono attivi?) • Analisi e controllo (report, scorecard, KPI?) SVILUPPI IN CORSO: VEDI CRISI GLOBALE! From: G Johnson and K Scholes, Exploring Corporate Strategy, 4th edition SISTEMI DI GOVERNANCE Modello Shareholder Benefici Modello Stakeholder Per gli investitori • tassi di ritorno più elevati • rischio ridotto Per gli investitori • un controllo più stretto del management • orizzonti di decisioni a lungo termine Per l’economia • incoraggia l’imprenditorialità • incoraggia l’investimento interno Per gli stakeholder • deterrente per decisioni ad alto rischio Per il management • Indipendenza Per gli investitori • difficile controllare il management Svantaggi Per l’economia • rischio di prevalenza del breve termine E di avidità del top management Per il management • potenziale interferenza • decisioni lente • ridotta indipendenza Per l’economia • ridotte opportunità per finanziare la crescita From: G Johnson and K Scholes, Exploring Corporate Strategy, 4th edition