Sistemi elettorali e ruolo dei partiti Cremona, 25 ottobre 2014 Non replichiamo Benigni! Noi vogliamo elettori... noi siamo per la riforma, uninominale, secca, all'inglese, con il doppio turno alla francese, e il ballottaggio e lo scorporo del proporzionale, al Senato e alla Camera, per il presidenzialismo e il cancellierato alla tedesca, il problema alla Sartori, e vogliamo il presidenzialismo all'americana, la soluzione alla francese, e l'uninominale all'inglese, i bucatini all'amatriciana e la bistecca alla fiorentina! E noi vogliamo, elettori, il bagno alla turca! Noi vogliamo... [applausi] grazie per la fiducia, elettori, grazie per la fiducia! Formule elettorali e sistemi elettorali La formula elettorale riguarda il meccanismo dia traduzione dei voti in seggi Il sistema elettorale riguarda anche il disegno delle circoscrizioni, l’esistenza delle preferenze, l’introduzione delle primarie, la disciplina della propaganda elettorale, il controllo sulle spese elettorali e il correlativo finanziamento Formule elettorali Formule che prevedono la maggioranza assoluta dei suffragi espressi per l’attribuzione dei seggi (majority: es. Australia) Formule che prevedono la maggioranza relativa (plurality: es. Gran Bretagna) Formule proporzionali che attribuiscono i seggi sulla base di una determinata proporzionalità con i voti espressi (es. Italia prima del 1993) Formule proporzionali Totale voti validi espressi nella circoscrizione/numero dei seggi da ricoprire= quoziente elettorale, che viene confrontata con la cifra elettorale di lista, cioè i voti ottenuti da ciascuna lista Formula dei resti più alti: cifra elettorale di lista/quoziente elettorale=n. seggi attribuiti con destinazione dei resti ad un collegio unico nazionale, dove vengono assegnati i seggi rimanenti Formula d’Hondt: cifra elettorale di lista/ 1, 2, 3, 4 … I seggi vengono attribuiti a partire dai quozienti più alti Correttivi delle formule proporzionali Correzioni nella formula (es. il proporzionale in Italia fino al 1993) Ampiezza delle circoscrizioni Soglie di sbarramento Premi di maggioranza Effetti della forma di governo sui partiti politici Sensibilità rispetto agli spostamenti di opinione: il proporzionale rende più accessibile il sistema a nuovi partiti; il maggioritario fa sì che gli spostamenti di opinione si riflettano sul governo Rappresentatività delle assemblee: i sistemi proporzionali sono maggiormente «specchio» delle varie tendenze, ma conducono alla frammentazione delle rappresentanze; i sistemi maggioritari favoriscono la stabilità ma conducono ad una minore rappresentatività Struttura dei partiti: i sistemi proporzionali storicamente si sono associati all’esistenza di partiti di massa radicati sul territorio; il plurality è stato invocato per ridurre il peso dei partiti a gruppo parlamentare o a comitato elettorale Effetti dei sistemi elettorali sulla forma di governo a) b) Forma di governo presidenziale: l’esempio degli Stati Uniti Forma di governo semipresidenziale: l’esempio della Francia Forma di governo parlamentare «di gabinetto»: l’esempio della Gran Bretagna Forma di governo parlamentare: A multipartitismo temperato (Germania) A multipartitismo esasperato (Italia fino al 1993) Breve rassegna leggi elettorali in Italia a) b) c) a) b) Il proporzionale per la Camera e il finto majority per il Senato fino al 1993 e i referendum «Segni» Il plurality nelle leggi 276 e 277 del 1993: Per il 75% dei seggi Con soglia di sbarramento Con scorporo Il proporzionale con premio di maggioranza nella legge 270/2005: Con soglie di sbarramento Premio: 340 seggi alla Camera e il 55% di quelli assegnati in ciascuna regione per il Senato I sistemi elettorali per Regioni ed autonomie locali a) b) a) b) c) d) e) Province e Comuni (legge n. 81 del 1993): elezione diretta del Presidente e del Sindaco Proporzionale con premio di maggioranza (60% dei seggi nelle Province e nei Comuni con più di 15.000 abitanti; 2/3 dei seggi nei Comuni con meno di 15.000 abitanti) Le Regioni: Scelta diretta da parte del corpo elettorale del Presidente (Legge n. 43 del 1995) Proporzionale con premio di maggioranza (20% per ottenere una maggioranza di almeno il 55%) La legge costituzionale n. 1 del 1999 e l’attribuzione alle Regioni della scelta della forma di governo (art. 123 Cost.) In particolare, la possibilità di scegliere tra elezione diretta e non del Presidente della Regione (art. 122 Cost.) I principi fondamentali in materia di sistemi elettorali regionali (legge n. 165 del 2004) Brevi cenni ai sistemi elettorali degli altri Paesi Francia: a) per l’Assemblea nazionale maggioritario (in collegi uninominali) a doppio turno b) Senato: elettivo di secondo livello Germania: metà dei seggi assegnati con proporzionale e metà con maggioritario a turno unico, ma quest’ultimo serve solo a determinare gli eletti nell’ambito del numero dei seggi attribuiti alle liste con il metodo proporzionale (sistema proporzionale personalizzato) Inghilterra: Camera dei Comuni eletta con sistema maggioritario a turno unico Spagna: Congreso de los Diputados eletto con sistema proporzionale, con soglia di sbarramento e circoscrizioni piccole La sentenza della Corte cost. 1/2014 l’equilibrio tra esigenze di rappresentanza ed esigenze di governabilità va salvaguardato nel senso che le seconde non possono annullare le prime Il sistema elettorale deve essere idoneo a conseguire gli obiettivi verso cui è diretto Le liste bloccate lunghe contravvengono il principio di rappresentanza perché impediscono una scelta libera e personale dell’elettore Verso la nuova legge elettorale a) b) c) d) Senato elettivo di secondo livello Camera dei deputati: Proporzionale In circoscrizioni piccole Con soglie di sbarramento (12% coalizioni; 4,5% partiti in coalizione; 8% liste non coalizzate) Con premio di maggioranza in favore del partito/lista che ottenga almeno il 37% dei voti validi espressi premio di maggioranza (340 seggi); se nessuno ottiene il 37%, ballottaggio tra le due liste più votate con premio di maggioranza di 321 seggi Sistema elettorale per Parlamento europeo a) b) c) Sistema elettorale: proporzionale, con soglia di sbarramento al 4%, possibilità voto di preferenza, seggi assegnati in collegio unico nazionale a liste concorrenti presentate in 5 circoscrizioni molto ampie Partiti politici: europei e per tendenze politiche (non nazionali)