3^ Giornata di Corso
Decreto Legislativo 118/2011
Relatore: Dr. Piersante Fabio
Guida operativa D.Lgs. 118/2011 per l’anno 2015 Enti NON Sperimentatori
Riaccertamento dei residui
e
Gestione esigibilità su
variazione operazioni
finanziarie
Ripartiamo dall’analisi del …
“Principio di competenza potenziato”
… con lo SCOPO
“Eseguire il riaccertamento (straordinario/ordinario) dei residui”
Le obbligazioni attive e passive, giuridicamente perfezionate, sono
registrate nelle scritture contabili nel momento in cui l’obbligazione
sorge ma con l’imputazione all’esercizio nel quale esse vengono a
SCADENZA
Nuovo concetto: ESIGIBILITA’ (SCADENZA)
E’ il criterio fondamentale cui attenersi nella fase di registrazione delle
operazioni in contabilità finanziaria.
E’ il momento in cui un’obbligazione giuridica scade, ossia il momento
in cui si può esercitare il diritto di incasso o di pagamento, in quanto
ne sono maturati i termini, il momento in cui, appunto,
l’obbligazione diventa esigibile
esigibile..
Dal DPCM 28.12.20111 – Allegato 2
ESIGIBILITA’ (SCADENZA)
Dal testo del principio contabile (All. 2):
“(…) La consolidata giurisprudenza della Corte di Cassazione definisce
come esigibile un credito per il quale non vi siano ostacoli alla sua
riscossione ed è consentito, quindi, pretendere l’adempimento. Non si
dubita, quindi, della coincidenza tra esigibilità e possibilità di esercitare il
diritto di credito (…)”
Il principio della competenza potenziato consente di:
. conoscere i debiti (e crediti) effettivi delle amministrazioni pubbliche;
. evitare l’accertamento di entrate future e di impegni inesistenti;
. rafforzare la programmazione di bilancio;
. favorire la modulazione dei debiti secondo gli effettivi fabbisogni;
. avvicinare la competenza finanziaria a quella economica.
Ricordiamo che l’applicazione del nuovo
principio contabile comporta l’istituzione
dei capitoli del:
“Fondo pluriennale vincolato”
Gestione Fondo Pluriennale Vincolato
•In attuazione del principio contabile generale della competenza finanziaria gli
enti devono istituire nei propri bilanci il fondo pluriennale vincolato (FPV).
•Si tratta di un saldo finanziario che garantisce la copertura di spese imputate
agli esercizi successivi a quello in corso.
•Più precisamente, l’ FPV è un saldo finanziario, costituito da risorse già
accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell’ente già
impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata
l’entrata.
•In altre parole, consiste in una sorta di deposito per la parte di spesa non
ancora esigibile che viene spostata all’esercizio di effettiva esigibilità.
• Nasce dall’esigenza di applicare il principio della competenza finanziaria e
rendere evidente la distanza temporale intercorrente tra l’acquisizione dei
finanziamenti e l’effettivo impiego di tali risorse.
COSA RIGUARDA
• In particolare, serve ad evidenziare con trasparenza e attendibilità il
procedimento di impiego delle risorse acquisite dall’ente che
richiedono un periodo di tempo distribuito su più anni per il loro
effettivo impiego e utilizzo per le finalità previste (e programmate).
• Il fondo riguarda prevalentemente le spese in conto capitale, ma può
essere destinato a garantire la copertura di spese correnti, quali:
1. Le spese impegnate a fronte di entrate derivanti da trasferimenti
correnti vincolati, esigibili in esercizi precedenti a quelli in cui è
esigibile la corrispondente spesa;
2. Le spese per il trattamento accessorio premiante
3. Le spese per incarichi legali.
ESEMPIO DI COSTRUZIONE ED UTILIZZO DEL FONDO PLURIENNALE
VINCOLATO
(Tratto da un articolo di Alessandro Beltrami (novembre 2012) pubblicato su
http://www.risorsecomuni.it/2012/atti/2012_11_22_PM_Alessandro_Beltrami.pdf)
In sede di programmazione per l’esercizio x, il Comune decide di realizzare
un’opera del costo complessivo di 100.000 e di finanziarla con un mutuo
tradizionale, che comporta l’erogazione immediata del finanziamento, accertato
sulla competenza dell’esercizio X.
La costruzione dell’opera richiederà 2 anni di lavori (X+1 e X+2):
- l’anno x sarà dedicato alla progettazione della spesa e alla definizione della
gara di appalto, con una spesa complessiva di 30.000;
- la spesa per la costruzione dell’opera sarà distribuita nel biennio X+1 / X+2, in
ragione del cronoprogramma: 50.000 per l’esercizio X+1 e 20.000 per l’esercizio
X+2.
ENTRATE
USCITE
Capitolo di entrata
Capitolo di uscita
2015 100.000
ENTRATE
Capitolo FPV di entrata
2016 70.000
ENTRATE
Capitolo FPV di entrata
2017 20.000
2015
30.000
2016
2017
50.000
20.000
Capitolo FPV di uscita
2015
70.000
USCITE
Capitolo di uscita
2016 50.000
2017 20.000
USCITE
Capitolo di uscita
2017 20.000
Capitolo FPV di uscita
2016
20.000
IL CRONOPROGRAMMA NON VIENE DEL TUTTO RISPETTATO:
• Se nel corso dell’anno X si ha la necessità di diminuire
l’importo dell’impegno da 30.000 a 28.000, sarà necessario
aumentare di 2.000 il capitolo FPV passando da 70.000 a
72.000 (aggiornamento del cronoprogramma).
• Queste due variazioni (variazione di impegno su base
pluriennale e variazione agli stanziamenti di capitoli di spesa
intestati ai FPV ed alle quote esigibili di spesa di
investimento) vengono eseguite in modo contestuale e
automatico dalla procedura verificando la quadratura sugli
stanziamenti e sugli impegni/accertamenti.
Vedremo praticamente come ciò avviene.
Capitoli FPV di Entrata
Per le Entrate sono necessari DUE soli capitoli FPV
uno per la parte corrente
uno per la parte capitale
I capitoli FPV di Entrata non hanno un codice di bilancio,
pertanto, prima di aggiungere i capitoli è necessario indicare il
numero che si vorrà attribuire nei dati generali della procedura.
Si consiglia di attribuire ai capitoli FPV di Entrata un numero di
facile individuazione, ad esempio 2 e 3, per semplificarne
l’utilizzo.
Capitoli FPV di Uscita
Per le uscite dovranno essere inseriti i capitoli FPV per le voci del
titolo I (Spese Correnti: trattamento accessorio premiante;
trasferimenti correnti vincolati e spese per incarichi legali) e del
titolo II (Spese in C/Capitale) per le quali l’esigibilità dell’impegno
sarà imputata al 2° o 3° anno del pluriennale (Applicazione del
Principio di competenza potenziato).
Il riaccertamento consiste nella revisione delle ragioni del
mantenimento in tutto o in parte dei residui.
Solo nel primo anno di applicazione dei nuovi principi contabili, è
necessario effettuare il riaccertamento straordinario dei residui
derivanti dal rendiconto dell’anno appena chiuso, al fine di
eliminare
quelli
a
cui
non
corrispondono
obbligazioni
giuridicamente perfezionate esigibili alla data del 31/12;
Il riaccertamento ordinario sarà da eseguire ogni anno sui residui
derivanti da competenze dell’anno precedente prima della
predisposizione del rendiconto.
IN SEQUENZA QUINDI …
1)
2)
3)
4)
5)
6)
Eseguire il riaccertamento dei residui secondo i criteri Tuel
267/2000;
Stampare tutti i documenti obbligatori per il rendiconto di gestione
2014 secondo gli schemi TUEL 267/2000 (Rif. DPR 194/1996);
Preparare la Proposta di Variazione di esigibilità alla data del
31/12/2014;
Compilare il Prospetto dimostrativo del Risultato di
Amministrazione => Allegati 5/1 e 5/2 del D.Lgs. 118/2011;
Convocare il Consiglio Comunale per l’approvazione del
Rendiconto di Gestione 2014 entro il 30/04/2015;
Immediatamente dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale che
ha approvato il Rendiconto di Gestione 2014, convocare la Giunta
Comunale che approverà, previo parere positivo del revisore
contabile, il riaccertamento straordinario dei residui e gli Allegati
D.lgs. 118/2011 5/1 e 5/2 riferiti alla data del 1° gennaio 2015
determinando così il nuovo risultato di amministrazione.
Come fare il riaccertamento?
1) Chiedere agli uffici, una volta rendicontato l’anno 2014,
l'esigibilità degli impegni/accertamenti ed eventuali
ulteriori economie non considerate nel rendiconto
appena approvato:
Anno/N°
Impegno
Anno/n°
Importo
€
Economia
D.Lgs.
118/2011
€
Motivaz.
Es: Insus.za
Residuo
Esigib.
Esigib.
2014
2015
2016
€
€
€
2) verificare in contabilità le movimentazioni come da
prospetti degli uffici, considerando le variazioni di esigibilità
sui movimenti già registrati in corso d’anno;
3) inserire, in data 31/12/2014, DUE variazioni di esigibilità
distinte (Stesso Atto): la I^ di parte corrente e la II^ in
conto capitale (Al fine di individuare correttamente i valori
del fondo pluriennale vincolato da iscrivere, solo nel primo
anno, sugli Allegati 5/1 e 5/2);
4) al termine, approvare il riaccertamento straordinario con le
cancellazioni/re-imputazioni di impegni e accertamenti.
Per i residui attivi
possono essere mantenute come residuo le entrate accertate esigibili
nell'esercizio di riferimento, ma non incassate;
Per i residui passivi
relativamente ai titoli I e II, possono essere mantenute come residuo solo le
spese impegnate, liquidate o liquidabili nel corso dell’esercizio ma non pagate;
tutti gli altri impegni dovranno essere eliminati o portati a competenza nel
nuovo anno.
Tutti gli impegni imputati a titoli diversi dovranno invece essere riportati a
residui.
Le entrate e le spese accertate e impegnate non esigibili nell'esercizio
considerato, vanno re-imputate a competenza nell'esercizio in cui saranno
sicuramente esigibili.
Riportare gli impegni /accertamenti a RESIDUI
Per riportare gli impegni o accertamenti a residui non è necessario
eseguire nessuna operazione: tutti gli impegni o accertamenti
aperti non gestiti saranno automaticamente riportati a residui in
sede di riapertura degli archivi del nuovo anno.
Riportare gli impegni /accertamenti a COMPETENZA
Qualora l’impegno non sia esigibile nell’anno, sarà necessario
spostarne l’esigibilità nella competenza degli anni successivi
attraverso
una
variazione
di
bilancio
autorizzata
con
provvedimento amministrativo della giunta entro i termini previsti
per l'approvazione del rendiconto dell'esercizio precedente.
A tal fine nella procedura finanziaria è stata introdotta la gestione
delle variazioni per ESIGIBILITA’.
Riportare gli impegni /accertamenti in ECONOMIA
D.Lgs. 118/2011
Per portare in Economia (secondo la normativa
D.Lgs. 118/2011) gli impegni a residui sarà possibile
operare:
- tramite la VARIAZIONE di ESIGIBILITA’.
Spostare L’ESIGIBILITA’ delle obbligazioni attive/passive nella
COMPETENZA degli anni successivi
SIGNIFICA
eseguire una variazione sugli stanziamenti di bilancio che
sarà AUTORIZZATA con
provvedimento amministrativo della GIUNTA
Allegato 4/1 “Principio applicato della
Programmazione”
Documento Unico di
Programmazione degli enti
Locali Triennio 2016-2017-2018
(DUP entro 31/07/2015)
Dalla RPP al DUP (Documento Unico di Programmazione) All.4-1
• E’ lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti
locali e consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le
discontinuità ambientali ed organizzative.
• Costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti
di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione.
• Si compone di due sezioni:
• la Sezione Strategica (SeS) che ha un orizzonte temporale di riferimento pari a
quello del mandato amministrativo
• la Sezione Operativa (SeO) che ha un orizzonte temporale di riferimento pari a
quello del bilancio di previsione
• Deve essere presentato dalla Giunta al Consiglio entro il 31 Luglio di ogni anno.
DUP – Sezione Strategica (SeS) All.4-1
• La SeS sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato (medio e lungo periodo) e
individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’ente,
anche in coerenza con le linee di indirizzo della programmazione regionale e tenendo conto
del concorso al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale
in coerenza con le procedure e i criteri stabiliti dall'Unione Europea.
• Nella SeS sono anche indicati gli strumenti di rendicontazione, sistematica e trasparente,
dell’operato dell’Ente, per informare del livello di realizzazione dei programmi, di
raggiungimento degli obiettivi e delle collegate aree di responsabilità politica o amministrativa.
• Nel primo anno del mandato amministrativo, individuati gli indirizzi strategici, sono definiti, per
ogni missione di bilancio, gli obiettivi strategici da perseguire entro la fine del mandato,
che scaturiscono da un processo conoscitivo di analisi strategica delle condizioni esterne
all’ente e di quelle interne, sia in termini attuali che prospettici e alla definizione di indirizzi
generali di natura strategica.
DUP – Sezione Strategica (SeS) All.4-1
Con riferimento alle condizioni esterne, l’analisi strategica riguarda:
1. Gli obiettivi indicati dal Governo centrale e dalla programmazione comunitaria
2. La valutazione corrente e prospettica della situazione socio-economica del
territorio e della domanda di servizi pubblici locali anche in considerazione dei
risultati e delle prospettive future di sviluppo socio-economico
3. I parametri economici essenziali per identificare l’evoluzione dei flussi finanziari ed
economici dell’ente e dei propri enti strumentali, segnalando le differenze rispetto
ai parametri considerati nella Decisione di Economia e Finanza (DEF).
DUP – Sezione Strategica (SeS) All.4-1
Con riferimento alle condizioni interne, l’analisi strategica riguarda, tra l’altro:
1. organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali tenuto conto dei
fabbisogni e dei costi standard, etc….
2. gli investimenti e la realizzazione delle opere pubbliche; i tributi e le tariffe dei
servizi pubblici; la spesa corrente (qualità dei servizi resi e obiettivi di servizio); la
gestione del patrimonio; equilibri economico finanziari, etc…
3. Disponibilità e gestione delle risorse umane con riferimento alla struttura
organizzativa dell’ente e alla sua evoluzione nel tempo anche in termini di spesa.
4. Coerenza e compatibilità presente e futura con le disposizioni del patto di stabilità
interno e con i vincoli di finanza pubblica.
ogni anno: verifica attuazione, riformulazione con motivazione;
ultimo anno: relazione di fine mandato.
DUP – Sezione Operativa (SeO) All.4-1
•
La SeO ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo strumento a supporto del
processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati
nella SeS del DUP.
•
In particolare, la SeO contiene la programmazione operativa dell’ente avendo a riferimento un
arco temporale sia annuale che pluriennale.
•
Il contenuto della SeO, predisposto in base alle previsioni ed agli obiettivi fissati nella SeS,
costituisce guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell’ente.
•
La SeO è redatta, per il suo contenuto finanziario, per competenza con riferimento all’intero
periodo considerato, e per cassa con riferimento al primo esercizio, si fonda su valutazioni di
natura economico-patrimoniale e copre un arco temporale pari a quello del bilancio di previsione.
•
La SeO individua, per ogni singola missione, i programmi che l’ente intende realizzare per
conseguire gli obiettivi strategici definiti nella SeS.
•
Per ogni programma, e per tutto il periodo di riferimento del DUP, sono individuati gli obiettivi
operativi annuali da raggiungere.
•
Per ogni programma sono individuati gli aspetti finanziari, sia in termini di competenza con
riferimento all’intero periodo considerato,che di cassa con riferimento al primo esercizio, della
manovra di bilancio.
DUP – Sezione Operativa (SeO) All.4-1
RIEPILOGO SCOPI:
Definizione obiettivi per programmi; Orientare scelte Consiglio e Giunta; Controllo
strategico e dei risultati – stato attuazione programmi (missioni) e relazione al
rendiconto
La SeO si struttura in due parti fondamentali:
• Parte 1, nella quale sono descritte le motivazioni delle scelte programmatiche
effettuate, sia con riferimento all’ente sia al gruppo amministrazione pubblica, e
definiti, per tutto il periodo di riferimento del DUP, i singoli programmi da realizzare
ed i relativi obiettivi annuali;
• Parte 2, contenente la programmazione dettagliata, relativamente all'arco
temporale di riferimento del DUP, delle opere pubbliche, del fabbisogno di
personale e delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio.
… ORA … PASSIAMO AL LAVORO PRATICO!
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