Le protesi nelle coxartrosi
displasiche
G. Simonini
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La displasia dell’anca:
• incidenza che oscilla tra l’1% ed il 5% nella popolazione di razza bianca
• predilige il sesso femminile con un rapporto di 5:1
• oggi si preferisce usare il termine di DISPLASIA DELLO SVILUPPO
DELL’ANCA (developmental dysplasia of the hip – DDH) per sottolineare il
carattere evolutivo delle alterazioni anatomiche che si osservano in questa
patologia
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Permette di quantificare l’alterazione
anatomica valutando l’entità della
dislocazione verticale della testa femorale
rispetto al paleocotile
≤ 50%
> 50%≤75%
>75%≤100%
>100%
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EZIOLOGIA DELLA DISPLASIA DELLO SVILUPPO
DELL’ANCA:
• iperlassità legamentosa
• eccessiva antiversione femorale
• patologica antiversione e/o insufficienza acetabolare
• malposizionamento fetale intrauterino
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NEONATI A RISCHIO:
• familiarità per DDH
• primogenita femmina
• presentazione podalica del nascituro
• oligoidramnios
• gravidanza gemellare
• presentazione podalica con ginocchia estese
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Gli aspetti clinici della DDH variano in funzione dell’età e del
grado di displasia dello sviluppo dell’anca.
Si possono ritrovare altri reperti patologici associati:
metatarso varo,
piede calcaneovalgo,
Torcicollo
plagiocefalia
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ESAME CLINICO DEL NEONATO ( entro i due mesi di vita)
• pliche cutanee asimmetriche agli arti inferiori
• segno di Galeazzi
• asimmetria delle pieghe cutanee inguinali
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• riduzione della estensione dell’anca e del ginocchio
• individuazione della linea di Nelaton e di Klisiç
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TEST DI ORTOLANI
TEST DI BARLOW
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Con una mano si stabilizza la pelvi
e la coscia controlaterale, con
l’altra mano si afferra l’arto da
esaminare ponendo il pollice sul
lato interno del ginocchio e le dita
lunge sul trocantere, con l’anca a
90° di flessione, gentilmente si
compiono dei movimenti di
adduzione e abduzione
apprezzando il classico clunk in
caso di lussabilità dell’anca.
N.B. può risultare falsamente
negativo in caso di lussazione
intrauterina dell’anca.
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Serve per testare
l’instabilità dell’anca
esaminata.
Il pollice è posto a metà
coscia medialmente e le
dita lunghe sul trocantere, si
produce un movimento di
estensione e adduzione che
permette di lussare o
sublussare l’anca
patologica udendo il
classico clunk
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Se la DDH non viene trattata il quadro clinico evolve con la
comparsa di nuovi segni clinici:
• contrattura in adduzione dell’anca con perdita progressiva della flessione
• il segno di Galeazzi, asimmetria delle pieghe cutanee della coscia ed inguinali
sempre più evidente,
• con l’inizio della deambulazione si nota la tipica andatura con test di
Trendelemburg positivo per insufficienza del medio gluteo, contrattura in
adduzione dell’anca e ginocchio valgo di compenso
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IMAGING
ECOGRAFIA
la metodica d’elezione per i neonati fino a sei
mesi di vita. Due sono le metodiche
usate:
la tecnica di Graf che si può definire “statica” e
la tecnica “dinamica”
RADIOLOGIA
tradizionale, TC, RMN.
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TRATTAMENTO IN ETA’ EVOLUTIVA
Personalizzato a seconda dell’età del paziente e della gravita della ddh.
Primi due mesi di vita:
•Nelle forme più lievi si ricorre ad ortesi che mantengano in abduzione le anche
del neonato consentendo un certo grado di liberta di movimento.
•Nei quadri più severi di ddh si ricorre ad ortesi più contenitive quali il tutore di
Pavlik per il primo mese di vita.
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• nei casi di lussazione franca dell’anca si ricorre al tutore di Pavlik se la
riduzione incruenta risulta stabile e documentata da un controllo rxgrafico
• nei casi in cui il tutore di Pavlik non si dimostri adeguato si ricorre
all’apparecchio gessato che va indossato per 2-3 mesi.
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Quando il trattamento cruento?
In tutti quei casi in cui le procedura sopradestritte non sono state in grado di
procurare un riduzione adeguata dell’anca displasica lussante.
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Dopo l’anno di età
Osteotomia di Salter:
modifica la rotazione acetabolare
e non la sua capacita contenitiva
nei confronti della testa femorale
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Plastica acetabolare pericapsulare:
aumenta la profondita della cavità acetabolare
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osteotomia periacetabolare di Pemberton:
Corregge i difetti della parete anteriore
e superolaterale della cavità acetabolare
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Pazienti adolescenti.
Osteotomia di Steel:
aumenta la copertura della testa femorale
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Artroplastica secondo Staheli:
Aumenta la copertura della testa femorale
e la profondità acetabolare
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Osteotomia di Chiari:
Corregge il deficit di copertura della testa
del femore
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La DDH nell’adulto
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PROBLEMATICHE
NELLA CHIRURGIA DELL’ANCA
DISPLASICA
ACETABOLARI





ANTIVERSIONE
COTILE STRETTO , IPOPLASICO
PARETI SUPERIORE E/O ANTERIORE SOTTILI
SCARSO STOCK OSSEO
INTERVENTI PREGRESSI
FEMORALI
 COLLO CORTO E ANTIVERSO
 GR.TROCANTERE RETROVERSO
 CANALE STRETTO E DEFORMATO
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SCELTA DELLA PROTESI
CONDIZIONATA
DALL’ETA’ GIOVANE E DALLA DISPLASIA
 PER L’ETA’ : ACCOPPIAMENTO
METALLO – METALLO
 PER LA DISPLASIA : STELO CONUS
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Mckee Farrar dopo 32 anni
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Augmentation acetabolare
Medializzazione
dell’acetabolo
Posizionamento
superiore della
componente
acetabolare
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CONCLUSIONI
PAZIENTI GIOVANI (20-50 ANNI), CON ELEVATE ESIGENZE
FUNZIONALI, RICHIEDONO LA PROTESIZZAZIONE CON
MATERIALI CON MINIMO RISCHIO DI USURA.
UNA VOLTA RISOLTE LE PROBLEMATICHE DI
OSTEOINTEGRAZIONE, LA PROTESI METALLO-METALLO
POTREBBE TEORICAMENTE DIVENIRE PERMANENTE.
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