NEVI MELANOCITARI E MELANOMA: L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE E DI UNA DIAGNOSI PRECOCE GENERALITA’ SUI NEVI MELANOCITARI I NEVI MELANOCITARI , PRESENTI GIA’ ALLA NASCITA (CONGENITI) O IN EPOCHE SUCCESSIVE DELLA VITA (ACQUISITI), HANNO ORIGINE DALLA PROLIFERAZIONE DEI MELANOCITI, LE CELLULE DELLA CUTE DEPUTATE ALLA PRODUZIONE DELLA MELANINA, QUEL PIGMENTO CHE E’ RESPONSABILE DELL’ABBRONZATURA MA CHE , SOPRATTUTTO, PROTEGGE LA VITA DAGLI EFFETTI DANNOSI DELLE RADIAZIONI ULTRAVIOLETTE SOLARI. POSSIEDONO UN ASPETTO CLINICO ASSAI VARIO, PRESENTANDOSI COME MACCHIE O PAPULE PIU’ O MENO RILEVATE SULLA SUPERFICIE CUTANEA, ROTONDEGGIANTI OD OVOIDALI, DI COLORITO BRUNO PIU’ O MENO INTENSO, CON SFUMATURE DI ROSSO O DI NERO, DI POCHI mm DI DIAMETRO FINO A QUALCHE cm, CON MARGINI PIUTTOSO NETTI , A SUPERFICIE LISCIA O VERRUCOSA CON POSSIBILE FUORIUSCITA DI PELI ROBUSTI. QUAL E’ LA LORO NATURALE EVOLUZIONE? NELLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI CASI QUESTI NEVI HANNO EVOLUZIONE BENIGNA E, INFATTI, SOLO ECCEZIONALMENTE POSSONO TRASFORMARSI IN MELANOMA. MELANOMA CONSIDERATO FINO A POCHI ANNI FA UNA FORMA RARA DI CANCRO, OGGI E’ IN CRESCITA IN TUTTO IL MONDO. L’ASPETTO CLINICO DEL MELANOMA CUTANEO E’ LEGATO NATURALMENTE ALLA SUA FASE DI SVILUPPO. OVVIAMENTE, FORME CON PIGMENTAZIONE NOTEVOLE ED ESTENSIONE RAPIDA, SIA SUPERFICIALE CHE NODULARE, PRESENTEREBBERO MINORI DIFFICOLTA’ DIAGNOSTICHE , CONTRARIAMENTE AI MELANOMI PICCOLI E DA POCO FORMATISI CON UNA DIAGNOSI SICURAMENTE MENO SEMPLICE DA FORMULARE. RELATIVAMENTE PIU’ AGEVOLE SAREBBE, ALLORA, IL RICONOSCIMENTO DI TUTTE QUELLE FORME CHE INSORGONO DALLA TRASFORMAZIONE MALIGNA DI UN NEVO PREESISTENTE. IL MELANOMA E’ UN TUMORE MALIGNO ALTAMENTE AGGRESSIVO : SE NON DIAGNOSTICATO IN TEMPO PUO’, INFATTI, METASTATIZZARE IN TUTTI GLI ORGANI E I TESSUTI, ANCHE SE LA PIU’FREQUENTE RESTA SEMPRE LA METASTASI CEREBRALE. ORIGINA DAL MELANOCITA E PUO’ INSORGERE IN TUTTI I DISTRETTI DELLA CUTE , MA ANCHE A LIVELLO DELLE MUCOSE, DELLE MENINGI E DELL’OCCHIO , DOVE I MELANOCITI SONO NORMALMENTE PRESENTI. RISULTA ,INOLTRE, CHE UN BUON NUMERO DI MELANOMI INSORGE DALLA DEGENERAZIONE MALIGNA DI UN NEVO MELANOCITARIO, OLTRE CHE SU CUTE SANA. RARISSIMO PRIMA DELL’ADOLESCENZA, IL MELANOMA COLPISCE PREVALENTEMENTE L’ETA’ GIOVANILE E MEDIA. IL RISCHIO DI SVILUPPARE IL MELANOMA E’ SICURAMENTE AUMENTATO NEI SOGGETTI A PELLE CHIARA CHE SI ABBRONZANO CON MOLTE DIFFICOLTA’ ED E’ STATO ACCERTATO CHE I RAGGI SOLARI CONTRIBUISCONO ALLO SVILUPPO DEL TUMORE. E’ QUESTA, DEL RESTO, LA PROBABILE SPIEGAZIONE DELLA MAGGIORE INCIDENZA DEL MELANOMA NELLA POPOLAZIONE CELTICA DI AUSTRALIA, NORD AMERICA E NORD EUROPA. IL PRINCIPALE FATTORE DI RISCHIO E’, PERTANTO, L’ESPOSIZIONE CRONICA ALLA LUCE SOLARE: I RAGGI ULTRAVIOLETTI POSSONO DETERMINARE DELLE SCOTTATURE E DANNEGGIARE COSI’ IL DNA DELLE CELLULE MELANOCITARIE DELLA PELLE: QUESTE, PERDENDO LA CAPACITA’ DI AUTODISTRUGGERSI, CONTINUANO A VIVERE PROLIFERANDO SENZA LIMITI. NE CONSEGUE CHE SI CONSIGLIA DI PRENDERE IL SOLE FIN DALL’INFANZIA IN MANIERA MODERATA, EVITANDO GLI ECCESSI E LE USTIONI A QUESTI CONSEGUENTI; IN TAL SENSO VA CONSIDERATO, ALLORA, L’USO REGOLARE DELLE ‘’CREME SOLARI’’ CHE, CON I LORO FILTRI SCHERMANTI ADEGUATI AL FOTOTIPO DELLA PELLE, CERCANO DI GARANTIRE UNA FOTOPROTEZIONE VERSO QUELLE RADIAZIONI SOLARI (UVA E UVB) CHE MAGGIORMENTE SONO IMPLICATE NELL’ESPOSIZIONE INDISCRIMINATA AL SOLE. DIAGNOSI PRECOCE NONOSTANTE UNA MORTALITA’ CRESCENTE, VI E’ PERO’ UN INCORAGGIANTE AUMENTO DELLA SCOPERTA DI MELANOMI PRECOCI CHE DETERMINA ELEVATI TASSI DI SOPRAVVIVENZA SOPRATTUTTO PER IL MELANOMA PRIMARIO SOTTILE CON UNO SPESSORE INFERIORE A 0.75 mm. QUESTE PERCENTUALI SONO INDUBBIAMENTE ELEVATE PER UN TUMORE MALIGNO COME IL MELANOMA CHE PUO’ PORTARE RAPIDAMENTE ALLA MORTE. DERMATOSCOPIA IN CONSIDERAZIONE DELLA NECESSITA’ DI UNA DIAGNOSI PRECOCE DI MELANOMA, AI FINI PROGNOSTICI, SONO STATE STUDIATE METODICHE CAPACI DI EFFETTUARE UNA DIAGNOSI ACCURATA, ANCHE SE E’ SOLO L’ESAME ISTOLOGICO A GARANTIRE LA CONFERMA DIAGNOSTICA ASSOLUTA. QUELLA PIU’ IN USO E’, CERTAMENTE, LA DERMATOSCOPIA CHE UTILIZZA UN VISORE CON ILLUMINAZIONE, COSTITUITO DA UN SISTEMA DI LENTI AD INGRANDIMENTO CHE PERMETTONO DI VISUALIZZARE LA LESIONE SULLO SCHERMO DI UN COMPUTER E DI ELABORARE COSI’ UN’ANALISI COMPUTERIZZATA DELLA STESSA. CONSIGLI PER IL PAZIENTE ABCDE : SEGNI DI ALLARME PER L’INDIVIDUAZIONE DI UN POSSIBILE MELANOMA DA CUTE SANA O DALL’EVOLUZIONE DI UN PREESISTENTE NEVO CONGENITO O ACQUISITO VIENE CONSIGLIATA LA SIGLA MNEMONICA DELL’ABCDE CHE RIASSUME LE INIZIALI DEI CARATTERI DEL MELANOMA: A=ASIMMETRIA (UNA META’ DIFFERENTE DALL’ALTRA) B=BORDI IRREGOLARI C=COLORE DISOMOGENEO D=DIMENSIONI SUPERIORI A 6mm E=EVOLUZIONE (UNA STORIA DI AUMENTO RAPIDO DELLE DIMENSIONI DELLA LESIONE). E’, INOLTRE, DA TENERE IN CONSIDERAZIONE CHE: IN CASO DI LESIONI PIGMENTATE SOSPETTE ,DOVREBBERO SOTTOPORSI AD UN ESAME ACCURATO TUTTI I SEGUENTI SOGGETTI: CON ANAMNESI FAMILIARE DI MELANOMA, IN QUANTO E’ STATA ACCERTATA ANCHE UNA PREDISPOSIZIONE GENETICA DEL TUMORE; CON FENOTIPO A PELLE CHIARA E ANAMNESI DI INTENSA E PROLUNGATA FOTOESPOSIZIONE IN GIOVENTU’; CON NEVI CONGENITI GIGANTI , NOTORIAMENTE INDIVIDUATI COME POSSIBILI PRECURSORI DI MELANOMI; CON UN NEVO CHE PROVOCA PRURITO, CHE E’ DOLENTE PER PIU’ DI DUE SETTIMANE O CHE PRESENTA ALLA BASE UN ALONE INFIAMMATORIO; TUTTI I SOGGETTI, INFINE, CON LA COSIDDETTA ‘’SINDROME DEL NEVO DISPLASTICO’’, CIOE’ LA PRESENZA DI UN NUMERO ELEVATO DI NEVI CHE POSSONO AUMENTARE L’INCIDENZA DI UNA EVENTUALE DEGENERAZIONE MALIGNA. Elaborato e pubblicato da dott.sa Salvatrice Grillo