Benedizione delle Famiglie 2015 • Calendario della Benedizione • Riflessioni sulla Evangelii gaudium • Orari e servizi • Le attività della parrocchia • “Battezzare un figlio” • Presepe vivente 2014 Aiutiamo papa Francesco a rinnovare la Chiesa Le indicazioni di papa Francesco per il rinnovamento della pastorale parrocchiale Non è difficile leggere l’esortazione apostolica del papa che tanta emozione ha suscitato nella Chiesa – e giustamente – per la sua forma così innovativa: semplice, calda, umanissima, che sollecita al bene; una lettura senz’altro da consigliare a tutti. È una esortazione che nasce dal cuore di un pastore premuroso che non è cieco sulle difficoltà presenti nella comunità cattolica, ma si prodiga a suscitare la voglia di bene nell’animo dei cristiani a lui affidati. Scoprire, o meglio, riscoprire dentro di noi e L a gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia. (EG 1) L’esortazione apostolica “Evangelii gaudium” nella società nella quale viviamo i segni di un cristianesimo condiviso che ha lasciato un segno profondo. Il papa insiste che la sua esortazione sia occasione di riflessione e di rinnovamento pastorale nel senso più ampio del termine; le parrocchie non sono soltanto istituzioni, ma comunità di persone battezzate che portano in sé una ricchezza immensa e una grande responsabilità, per cui si allarga il concetto di “operatore pastorale” oltre quello di persona inserita nell’ambito istituzionale delle strutture cattoliche (la parrocchia, l’istituto religioso, il movimento, il gruppo di impegno, ecc.). Tutti i battezzati sono veri operatori pastorali 1 ai quali è chiesto proprio in forza del proprio Battesimo, di essere evangelizzatori nella realtà nella quale vivono. È chiaro che anche le istituzioni della Chiesa sono chiamate a rinnovare e riprogrammare il loro modo di essere a servizio – parola che appare di continuo nell’insegnamento di papa Francesco – e in primo luogo le parrocchie che rappresentano sul territorio la Chiesa cattolica. Anche nella nostra parrocchia ci siamo sentiti interpellati dalle parole del papa, e stiamo cercando di dare risposte serie e valide. Per questo motivo, con un impegno non indifferente, è stato costituito il Consiglio pastorale che da troppi anni mancava. Ogni gruppo di impegno e servizio nella comunità ha eletto i suoi rappresentanti; l’invito a partecipare è stato poi ampliato anche a tutti coloro che, frequentando la vita della parrocchia, dimostrassero interesse e volontà di coinvolgersi con continuità. Il 14 marzo si è tenuto il primo incontro (al quale ne sono succeduti altri dodici) per prendere in esame l’esortazione apostolica Evangelii gaudium (“La gioia del Vangelo”). Ognuno di noi si è fatto carico di leggere, studiare e riassumere un capitolo alla volta e presentarlo alla riunione successiva. Dopo la lettura e la riflessione comunitaria siamo giunti al momento di proporre percorsi di rinnovamento per la vita 2 della parrocchia a servizio dei singoli perché ciascuno riscopra la bellezza di essere testimoni dell’amore di Dio. Occorrerà tempo e dovranno essere elaborate nuove forme partecipative, ma questo non è un problema, ciò che è veramente importante è riuscire a dare inizio a processi più che inventare singole iniziative; «si tratta di privilegiare le azioni che generano nuovi dinamismi nella società e coinvolgono altre persone e gruppi che le porteranno avanti, finché fruttifichino in importanti avvenimenti storici. Senza ansietà, però con convinzioni chiare e tenaci». (EG 223) In quest’ottica il Consiglio pastorale sta cercando forme di condivisione, modi di informazione, spazi di dialogo con tutte le persone di buona volontà. Molti si sentono lontani dalla Chiesa come istituzione ma è rimasto in loro una grande fiducia nel messaggio evangelico e nella persona di Gesù che ha scritto nei loro cuori in maniera indelebile parole di fede, di speranza, di conforto. Occorrerà attivare processi con i quali ridare forza a tutto ciò che della fede è passato nella società nei tanti secoli di influenza cristiana. Primo passo è quello della informazione in vista della presa di coscienza da parte di tutti i battezzati della propria missione di evangelizzatori, cioè portatori della bellezza dell’aver conosciuto il volto di Dio misericordioso. A partire dal mese di marzo si terranno alcuni incontri aperti a tutti per cominciare a dare attuazione alle parole di papa Francesco. ✘✘✘ V i invitiamo a partecipare agli incontri sulla EVANGELII GAUDIUM Giovedì 26 marzo Giovedì 23 aprile Giovedì 28 maggio Sabato 13 giugno secondo il programma che verrà reso noto. Alcuni estratti dell’esortazione di papa Francesco offerti alla riflessione comunitaria Il consiglio pastorale, particolarmente colpito dalla bellezza di quanto il papa scrive nella Evangelii gaudium ha voluto proporre alla comunità qualche cosa della propria riflessione. I brani che seguono, col il piccolo commento che li accompagna, vogliono essere un semplicissimo aiuto fraterno a riflettere sulla vita della chiesa oggi ed a stimolare la riflessione di ciascuno sull’importanza di ogni battezzato per la evangelizzazione. ✘ ✘ ✘ L a Chiesa dev’essere il luogo della misericordia gratuita, dove tutti possano sentirsi accolti, amati, perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelo. (EG114) Evangelii Gaudium: Ciò che mi è piaciuto «La salvezza che Dio realizza e che la Chiesa gioiosamente annuncia, è per tutti e Dio ha dato origine a una via per unirsi a ciascuno degli esseri umani di tutti i tempi, ha scelto di convocarli come popolo e non come esseri isolati. Nessuno si salva da solo, cioè come individuo isolato né con le sue proprie forze». (EG 113) A me questa frase piace perché indica chiaramente la dimensione di popolo che Dio ha pensato per noi. Ogni momento della vita, sia esso il più semplice o il più complicato, si vive in maniera più vera, più viva, o semplicemente più serena se ci sentiamo affiancati e protetti dagli 3 altri oltre che ovviamente da Dio. Dall’altra parte però dobbiamo anche sentirci caricati di un dovere: quello cioè di essere noi stessi ‘altri’ per il nostro prossimo, per coloro che sono o si sentono soli, abbandonati, troppo deboli. Essere popolo nella accezione degli antichi popoli tribali in cui ognuno era membro prezioso e insostituibile. Per Dio noi siamo questo, e dobbiamo riscoprirci tali. Cristian ✼✼✼ «Ogni cristiano e ogni comunità sono chiamati ad essere strumenti di Dio per la liberazione e la promozione dei poveri, in modo che essi possano integrarsi pienamente nella società; questo suppone che siamo docili e attenti ad ascoltare il grido del povero e soccorrerlo». (EG 187) «La Chiesa ha riconosciuto che l’esigenza di ascoltare questo grido deriva dalla stessa opera liberatrice della grazia in ciascuno di noi, per cui non si tratta di una missione riservata solo ad alcuni […] In questo quadro si comprende la richiesta di Gesù ai suoi discepoli: “Voi stessi date loro da mangiare”». (EG 188) «La solidarietà è una reazione spontanea di chi riconosce la funzione sociale della proprietà e la destinazione universale dei beni come realtà anteriori alla proprietà privata». (EG 189) Mi piace perché l’esortazione a preoccuparci e occuparci dei 4 poveri, dei diseredati, dei disagiati è al tempo stesso esortazione a ritrovare quella unità sociale, quella comunione di anime in Cristo che ci fa essere Chiesa, Comunità. E da questa Comunità nessuno può e deve essere escluso. L’essere unità è solidarietà. Nessuno deve essere emarginato. Il che vuol dire che ognuno, specie il più bisognoso, deve essere messo in grado di abbracciare alla pari i suoi fratelli. Questa è la Comunità partecipe della misericordia e dell’amore di Gesù. Enzo ✼✼✼ «Il vangelo ci invita sempre a correre il rischio dell’incontro con il volto dell’altro, con la sua presenza fisica che interpella, col suo dolore e le sue richieste, con la sua gioia contagiosa in un costante corpo a corpo. L’autentica fede nel Figlio di Dio fatto carne è inseparabile dal dono di sé, dall’appartenenza alla comunità, dal servizio, dalla riconciliazione con la carne degli altri. Il Figlio di Dio, nella sua incarnazione, ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezza». (EG 88) Ho scelto questo brano perché è un brano per me intenso e forte che mi ha fatto molto riflettere; è un invito alla riscoperta dell’importanza dell’incontro con il prossimo, del dono di sé nel servizio, e delle relazioni vere che costruiscono una comunità cristiana. È impossibile rimanere indifferenti a questa esortazione, impossibile non guardarsi dentro sentirsi piccoli e in difetto e allo stesso tempo incoraggiati a seguire la strada del Vangelo. In questa parte dell’Evangelii Gaudium, papa Francesco, sta analizzando il contesto in cui si trovano tutti coloro che partecipano alla vita delle comunità, un contesto in cui spesso si preferiscono relazioni poco impegnative che si possano accendere e spengere a comando, facilitati anche dalle moderne tecnologia di comunicazione. È più facile chiudersi nel proprio guscio fra le poche o tante relazioni sicure, tranquille, poco problematiche, guardare le situazioni da lontano, dall’esterno, senza essere coinvolti più di tanto. Cristo però si è lasciato coinvolgere fino a donare se stesso, il suo corpo e la sua carne per l’altro, invitandoci alla “rivoluzione delle tenerezza”; il Vangelo invita tutti a mettersi in discussione, a rischiare di farsi coinvolgere da chi ci sta intorno, non solo con relazioni di convenienza, ma con relazioni vere, fisiche, intense che ci fanno provare dolore per il dolore dell’altro e gioia per la gioia dell’altro che ci spingono a perdonare a riconciliarci nel profondo (“nella carne”) con l’altro. Di queste relazioni fatte di incontri autentici, di disponibilità all’ascolto al servizio e all’aiuto dell’altro, dovrebbero essere ricche le comunità cristiane. Non possiamo ignorare questo messaggio così esplicito del Vangelo. Federica ✼✼✼ «Uscire da se stessi per unirsi agli altri fa bene» [Pertanto siamo esortati] «a vivere insieme, a mescolarci, a incontrarci, ad appoggiarci, a partecipare a questa marea un po’ caotica che può trasformarsi in una vera esperienza di fraternità, in una carovana solidale». (EG 87-88) Queste parole fanno percepire un senso di appartenenza ad una grande famiglia, dove ognuno può dare secondo i talenti ricevuti e ricevere secondo i bisogni; dove la reciprocità è di casa; dove la prossimità, quella vera, non è fatta da messaggini telefonici, ma da un abbraccio, da un sorriso, da una stretta di mano, da un «Ti sono vicino», da un «Vorrei aiutarti». In questo modo tutti, ma proprio tutti, possiamo essere «Sale della terra e luce del mondo» (Mt 5,13-16) Francesca ✼✼✼ «Il kerygma possiede un contenuto ineludibilmente sociale: nel cuore stesso del Vangelo vi sono la vita comunitaria e l’impegno con gli altri. Il contenuto del primo annuncio ha un’immediata ripercussione morale il cui centro è la carità». (EG 177) Credo che una delle tentazioni della nostra fede sia quella di viverla in maniera disincarnata attenti più a fare i nostri compitini, magari anche con malavoglia, invece di preoccuparsi di porre l’attenzione del nostro cuore verso i bisogni degli altri. Ecco che papa Francesco ci esorta a vivere la nostra fede in ambito sociale curandosi dei bisogni degli altri. Gli altri sono vicino a noi fanno parte di noi non possiamo avere piena soddisfazione se anche uno 5 di coloro che ci sta accanto manca di ciò di cui noi invece abbiamo addirittura in abbondanza. «Come esseri umani non siamo dei meri beneficiari, ma custodi delle altre creature». (EG 205) Possiamo perciò intendere la mancanza verso l’altro come una mutilazione che deve provocare dolore. Quindi riflettendo su questo punto vorrei che potessimo sensibilizzarci nel porre maggior attenzione a chi ci sta accanto considerando ciò come un naturale modo per collaborare, già fin da ora, alla realizzazione del regno di Dio. Paolo ✼✼✼ «La missione […] non è una parte della mia vita, o un ornamento che mi posso togliere, non è un’appendice o un momento tra i tanti dell’esistenza. È qualcosa che non posso sradicare dal mio essere se non voglio distruggermi. Io sono una missione su questa terra, e per questo mi trovo in questo mondo. Bisogna riconoscere se stessi come marcati a fuoco da tale missione di illuminare, benedire, vivificare, sollevare, guarire, liberare». (EG 273) A noi è piaciuto questo brano perché sottolinea l’importanza del testimoniare in prima persona ed in maniera visibile la fede, che non si dovrebbe togliere o indossare come una giacca a seconda delle circostanze o di un utile spicciolo. È bene che tutti possano vedere quel marchio a fuoco impresso 6 su di noi che è come un vessillo di cui non vergognarsi e da difendere anche se dovesse costare derisione, incomprensione, emarginazione. Sabrina e Fabrizio ✼✼✼ «La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia. In questa Esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani, per invitarli a una nuova tappa evangelizzatrice marcata da questa gioia e indicare vie per il cammino della Chiesa nei prossimi anni». (EG 1) Così inizia l’esortazione apostolica «Evangelii Gaudium» di Papa Francesco. Si tratta di un accorato appello a tutti i battezzati perché con nuovo fervore e dinamismo portino agli altri l’amore di Gesù, vincendo «il grande rischio del mondo attuale»: quello di cadere in «una tristezza individualista» (2). «Anche i credenti corrono questo rischio» (2), perché «ci sono cristiani che sembrano avere uno stile di Quaresima senza Pasqua» (6): un evangelizzatore non dovrebbe avere «una faccia da funerale» (10). È necessario passare «da una pastorale di semplice conservazione a una pastorale decisamente missionaria» (15). Il Papa invita a «recuperare la freschezza originale del Vangelo», trovando «nuove strade» e «metodi creativi» (11). L’appello rivolto a tutti i cristiani è quello di «uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di raggiungere tutte le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo»: «tutti siamo chiamati a questa nuova ‘uscita’ missionaria» (20). Si tratta «di una conversione pastorale e missionaria, che non può lasciare le cose come stanno» e che spinge a porsi in uno «stato permanente di missione» (25). È necessaria una «riforma delle strutture» ecclesiali perché «diventino tutte più missionarie» (27). Partendo dalle parrocchie, il Papa nota che l’appello al loro rinnovamento «non ha ancora dato sufficienti frutti perché siano ancora più vicine alla gente» (28). Le altre realtà ecclesiali «sono una ricchezza della Chiesa», ma devono integrarsi «con piacere nella pastorale organica della Chiesa particolare» (29). Sergio ✘ ✘ ✘ Il rinnovamento pastorale richiede una vera conversione interiore animata dallo Spirito Santo. ome vorrei trovare C le parole per incoraggiare una Il ricordino che quest’anno lasceremo nelle case durante la Benedizione delle famiglie, rispecchia il comune sentire e l’apprezzamento così diffuso verso la persona e l’insegnamento di papa Francesco, visto da tanti come l’uomo della Provvidenza in un momento storico così complesso e che, pare, stia diventando sempre più esposto ai pericoli di guerre che non risparmiano neanche il mondo occidentale e la nostra Europa. È stagione evangelizzatrice più fervorosa, gioiosa, generosa, audace, piena d’amore fino in fondo e di vita contagiosa! Ma so che nessuna motivazione sarà sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito. (EG 261) «Sono venuto a portare un fuoco sulla terra» L 12,49 c 7 Avere cura della propria vita spirituale divenuta urgente l’esigenza che ogni cristiano prenda il suo posto nello sconvolgimento generale e si assuma tutte le responsabilità che gli derivano dall’essere battezzato, cioè conformato a Cristo Signore e partecipe della sua missione. Come dice il papa, però, «nessuna motivazione sarà sufficiente se non arde nei cuori il fuoco dello Spirito», perché con le nostre sole forze non possiamo riuscire in un compito così importante. Occorre, perciò, prendersi cura della nostra vita interiore, sostenersi spiritualmente con cammini di crescita e di maturazione evangelica nella consapevolezza – molte volte ancora da acquisire – della vitale importanza che hanno i cristiani nell’andamento della storia. Può sembrare esagerato dire che ognuno di noi ha un ruolo insostituibile nella storia, ma è proprio così, e il papa nell’Evangelii gaudium, lo sottolinea spesso: i cristiani sono come l’anima per il corpo. Se venissimo meno alla responsabilità che abbiamo nei confronti del mondo (che si traduce nella quotidiana attenzione a chi ci è più vicino: il prossimo) il mondo stesso diventerebbe più buio e malvagio, un posto inospitale dove non varrebbe la pena vivere. La parrocchia mette a disposizione molti strumenti che riteniamo validi per sostenere il rinnovamento spirituale. Li elenchiamo qui di seguito nella speranza che un numero sempre maggiore di persone vogliano approfittarne. Omelia Quanto spazio il papa dedica a come l’omelia deve essere ben fatta e ben accolta! L’ascolto delle letture che vengono proclamate alla Messa domenicale ha una importanza irrinunciabile, e la loro spiegazione aiuta il fedele ad interiorizzare il messaggio e a viverlo nella concretezza quotidiana. Messa feriale Anche la devozione eucaristica è tanto sottolineata 8 nell’esortazione apostolica; abbiamo la grazia di poter avere ogni giorno la presenza di Gesù vera e reale, di potersi unire al suo sacrificio per la redenzione del mondo: perché non approfittarne tutte le volte che è possibile? Catechesi ai genitori che hanno un figlio che frequenta il Cammino di Formazione per la Comunione e la Cresima. Il catechismo dei ragazzi è sempre un’occasione valida per tutta la famiglia di progredire nella fede. Sono soltanto quattro incontri nel corso dell’anno pastorale ma rappresentano un primo passo, strutturati sull’approccio diretto alla Bibbia e al Magistero della Chiesa. Meditazione del Vangelo Anche con questa iniziativa siamo sulla linea dei suggerimenti del papa che pone nell’ascolto, nello studio e nella meditazione della Parola di Gesù, il fulcro della vita cristiana. L’amore alla parola di Dio è garanzia di una vita seriamente indirizzata al fare la Sua volontà. Preghiera quotidiana Il desiderio di vivere in una dimensione aperta alla presenza di Gesù si concretizza nella preghiera, specialmente nella forma comunitaria cara alla Chiesa. Gli orari sono nell’ultima pagina di copertina. Adorazione del venerdì Il venerdì, per noi cristiani, è il giorno nel quale si ricorda la passione e morte del Signore Gesù, per cui facciamo penitenza astenendoci dalle carni e dai cibi ricercati. In questo giorno vogliamo accogliere l’invito di Gesù a restare con lui nell’Orto degli ulivi, per sostenerlo nella sua passione. Ritiri spirituali Ogni tanto, quando la programmazione pastorale lo permette, vengono offerte giornate di ritiro spirituale presso l’Eremo di Rota per una pausa nella frenesia quotidiana, per dedicarsi al silenzio, alla preghiera, alla riflessione e confronto comuni. Pellegrinaggio a Lourdes Ogni anno, tra la fine di agosto e i primi di settembre, viene organizzato questo pellegrinaggio spirituale accessibile a tutti e, se vissuto con serietà, occasione di un forte rinnovamento interiore. ✘✘✘ Leggere attentamente, in caso di dubbio telefonate in parrocchia. Le benedizioni iniziano alle 8,30. FEBBRAIO LU2 v. Ponte Monsummano: dalla «Borra» : numeri pari dal 2 al 52; numeri dispari da 1 a 51; v. Sereni. MA3 v. Ponte Monsummano: dispari dal 53 a 123; pari dal 54 fino al 60; v. Nenni. ME4 v. delle Cinque Vie: numeri pari dal 30 al 44, numeri dispari n. 71; v. Ponte Monsummano: numeri pari dal GI12 v. dell’Unità Nazionale; p.za della Costituzione. VE13 v. Marconi dalla Biblioteca Comunale a via del Melo numeri pari e dispari. LU16 v. Marconi da via del Melo a v. Deledda; v. Volta; v. Deledda. MA17 v. Alberello; v. Parroffia. ME18 v. Marconi numeri dispari dal 39 al 95; v. Leonardo da Vinci; v. Machiavelli. GI19 v. Marconi numeri pari da 42 a 128; v. Ponticelli: numeri dispari da 1 a 29; pari da 2 a 4. Il calendario delle benedizione Delle famiglie 2015 62, dispari dal 125 fino al confine con Monsummano, compreso traverse di v. Colmate e Bottaccino (nn. 94-100). VE6 v. delle Cinque Vie: numeri pari da 2 a 28, dispari da 1 a 51; v. Giordano Bruno. LU9 v. Marconi dalla fine alla Biblioteca Comunale: numeri pari. MA10 v. Marconi dalla fine alla Biblioteca Comunale: numeri dispari; v. del Rio. ME11 v. del Porrioncino; v. Leopardi; v. Martiri del Padule; v. Giannini; v. Alberello solo il numero 19; v. del Porrione. L a benedizione della famiglia rappresenta una valida occasione per una riflessione, anche semplice, sul significato del Battesimo ricevuto e sul senso del vivere cristiano. 9 VE20 v. Marconi dall’inizio a via Ponticelli: pari e dispari. LU23 v. Fucini; v. Boccaccio. MA24 v. Manzoni; v. Ponticelli: numeri pari dal 6 al termine, dispari dal 31 al termine. ME25 v. Roma: dispari dal 15 al 51, pari dal 50 al 58; v. Carducci; v. Petrarca. GI26 v. Dante; v. dello Zizzolo. VE27 v. Gramsci; v. De Amicis; via del Melo numeri pari fino all’incrocio con via Gramsci da 2 a 8, dispari da 1 a 57. di Pieve); v. Arno; v. Po. GI12 v. Tagliamento; v. Mascagni. LU16 v. Calamandrei; v. Adige. MA17 v. Giovanni XXIII; v. Giovanni Paolo II; v. Bellini; v. Puccini; v. Verdi. ME18 v. Empolese dal sotto-passaggio al confine con Monsummano: numeri pari e dispari escluso ex-Palazzo Biagiotti. GI19 v. Toscana; v. Emilia numeri dispari; ex-Palazzo Biagiotti. VE20 v. Lazio; v. Veneto; via Piemonte; v. Liguria; v. Abruzzo. LU23 v. Umbria; v. Sicilia; v. Emilia numeri pari. 10 MA24 v. Toti; v. Garibaldi; v. Empolese numeri pari dal 2 al 26; v. Fonda. MARZO LU2 v. del Melo numeri pari da 10 fino a 40; numeri dispari da 59 a 75; v. Campicelli. MA3 v. del Melo numeri dispari dal 77, pari dal 42 al termine; v. Palagina; v. degli Orti. ME4 v. Cantarelle numeri pari dal 2 al 52; numeri dispari da 1 a 27. VE6 v. Cantarelle numeri pari dal 162 al 54. LU9 v. Cantarelle numeri dispari dal termine fino al 29. MA10 v. Tevere. ME11 v. Pratovecchio (solo Comune ME25 v. Roma dispari da 1 a 13; v. Bonamici; via Empolese dispari dal 1 al 25; v. don Minzoni. GI26 v. della Colonna pari dal 46 al 116, dispari dal 3 al 31. VE27 v. Panzana; v. Amendola; v. Monsummanese; v. Vergaiolo numeri dispari da 1 a 3, pari da 2 a 6. (si interrompe per la Pasqua) APRILE LU13 v. della Colonna pari dal 2 al 44; v. Vergaiolo numeri pari da 8 a 30. MA14 v. Vergaiolo dispari da 5 al termine, pari dal 32 al termine; v. Poggio alla Guardia. ME15 v. Tanelli; v. Forra Cieca; v. Fra’ Carlo; v. di Cambio. GI16 v. del Poggetto; v. Bellavista; v. Toselli; v. don M. Mori; v. Cosimini dispari da 1 a 9, pari da 2 a 8. GI7 p.za XXVII Aprile; v. Matteotti dal 2 al 76; v. Matteotti dispari da 7 a 51; v. Bassi; v. Cairoli; v. Piave; p.za XX Settembre. ✘✘✘ VE17 v. Cosimini numeri pari da 10 a 52; numeri dispari da 11 a 39; v. Aquila. LU20 v. Cosimini numeri dispari da 41 a 99, pari da 54 a 74; v. Ancona; v. Bologna. MA21 v. Rimini; v. Donatori del Sangue; v. Venezia; v. Como. ME22 v. Padova; v. della Libertà. GI23 v. Togliatti numeri dispari dal 9 al termine, tutti i numeri pari. 11 VE24 v. Milano; v. Togliatti numeri dispari da 1 a 7. LU27 v. Pietre Cavate; v. dello Schiavo; v. Dalmazia. MA28 v. Fanciullacci; v. dei Pini; v. Turati. ME29 v. Mezzomiglio. GI30 v. Matteotti dispari da 113 a 53, pari da 198 a 150; v. Brunetti. MAGGIO LU4 v. Matteotti dal 138 al 78; v. Risorgimento; v. Filzi. MA5 p.za Colzi; v. Buozzi; v. Rosselli; v. Sauro. ME6 v. Mimbelli; v. Giusti. C ercare di essere presenti la mattina in cui passiamo; tornare indietro o in un altro momento è molto difficile a causa degli impegni programmati. Presepe vivente: Una esperienza di vera comunione cittadina. Non so se chi legge questo articolo è stato presente alla rappresentazione del Presepe vivente che, per la prima volta, si è tenuto a Pieve: uno spettacolo unico e commovente per la partecipazione gioiosa e di massa. È nato tutto quasi per caso dall’incontro tra persone che avevano un desiderio nel cuore e cercavano il modo di attuarlo. La risposta è stata «Facciamolo insieme!». E questa parola “insieme” è stato un motore e una regola di una iniziativa promossa dalla parrocchia e dal comune ma 12 sostenuta e condivisa da tutte le associazioni presenti in paese e tanta, tanta gente comune, al di là di schemi, idee diverse, estrazione e preferenze. Il presepe, col suo fascino di purezza, di ricordi da bambini, di sogno e meraviglia ci ha affascinati e uniti. Grande l’entusiasmo e la volontà di fare, un’opera compiuta con la collaborazione di tutti; inizialmente portata avanti in forma assembleare perché le linee guida e l’ispirazione fossero da tutti condivisi. Poi un gruppo di coordinatori si è assunto la responsabilità operativa di concretizzare quanto deciso insieme. Le scene – tredici in tutto – sono state suddivise tra altrettanti coordinatori N on è bene ignorare la decisiva importanza che riveste una cultura segnata dalla fede […] contiene valori di fede e di solidarietà che possono provocare lo sviluppo di una società più giusta e credente. (EG 68) Presepe vivente che si sono assunti questo incarico con passione, e … “avanti tutta”. Nell’arco di pochi mesi, con nessuna esperienza è stato fatto tutto. Ci siamo divertiti, proprio come quando si fa qualcosa di bello e buono! E tutti, chi ha partecipato e chi è ha assistito dicono: Facciamolo di nuovo! E così sarà. Il prossimo Natale avremo ancora il presepe vivente, più bello se parteciperai anche tu! Anche questo è stato un modo per seguire l’invito di papa Francesco a valorizzare quanto resta della cultura cristiana nella società civile per darle vigore e senso alla luce del Vangelo. ✘✘✘ La decisione di battezzare un figlio è una scelta dei genitori. Sono i genitori che, compiuta una riflessione, chiedono il Battesimo del proprio figlio. In questa scelta si manifesta un’esigenza profonda di fede; un breve corso di catechismo in quattro incontri, aiuterà i genitori a maturare con maggiore coscienza questa scelta di fede e di vita cristiana. Presa la decisione di battezzare un figlio, occorre rivolgersi al proprio parroco, che indicherà il corso vicariale a cui iscriversi e fisserà gli incontri da svolgersi in parrocchia. tuttavia, per facilitare la frequenza, è stato predisposto un calendario vicariale. ✘ ✘ ✘ Mesi Parrocchie Gennaio Fontenova Febbraio Vergine dei Pini Marzo Pieve a Nievole Aprile Cintolese Maggio Fontenova Giugno -- Settembre Pieve a Nievole Cintolese Vergine dei Pini Cintolese Fontenova Ottobre Novembre Vergine dei Pini Dicembre Pieve a Nievole Preparazione al Battesimo di un figlio Per la preparazione c’è bisogno di tempo, disponibilità e l’indispensabile buona volontà. È bene che il corso sia frequentato durante la gravidanza per avere la libertà necessaria di seguire gli incontri che coinvolgono più coppie. Una volta che il figlio è nato, diventa difficile partecipare alla formazione; portarselo dietro rende certamente molto impegnativo prestare la necessaria attenzione. Nella nostra parrocchia la preparazione è affidata a famiglie che partecipano ai gruppi familiari e si svolgono in piccoli gruppi di lavoro per facilitare il dialogo. È bene scegliere il corso che si svolge nella propria parrocchia, B attezzare un figlio è una cosa importante. Non aspettate all’ultimo momento per chiedere cosa sia necessario! 13 Servizi che vengono offerti in parrocchia e gruppi di impegno. Battesimo di un figlio. Il Battesimo dei bambini viene celebrato in forma comunitaria nel pomeriggio della terza domenica di ogni mese e, in alcune festività particolari, durante la Messa delle11,30 (Domenica del Battesimo di Gesù nel mese di gennaio e la domenica successiva a quella di Pasqua) e durante la Veglia pasquale. Per poter frequentare il corso di preparazione i genitori devono presentarsi in parrocchia prima della nascita del figlio. Il catechismo viene svolto 14 L a parrocchia non è soltanto i servizi che si ricevono, ma soprattutto i servizi che si compiono a favore di tutti. Le attività della parrocchia secondo la forma del Cammino di Formazione alla Vita Cristiana con il coinvolgimento dei genitori. Le iscrizioni si fanno all’inizio della terza elementare nel mese di maggio. La durata del Cammino è di cinque anni. Gli adulti che ancora non hanno ricevuto la Cresima possono partecipare ai corsi organizzati nel nostro vicariato. A Monsummano a settembre e giugno; a Pieve a Nievole ad ottobre; a Cintolese a marzo; alla Vergine dei Pini ad aprile. Sacramenti agli ammalati. Tutti coloro che si trovano nella impossibilità, anche temporanea, di frequentare la chiesa, possono richiedere la visita a casa dei sacerdoti per le feste oppure periodicamente. In questo servizio i sacerdoti sono aiutati da alcune persone, i ministri straordinari della Comunione, che hanno ricevuto una specifica preparazione e il permesso del vescovo. L’orario della preghiera comunitaria, che si tiene nella cappellina del Santissimo, è riportato qui di seguito, chiunque può partecipare sia all’orario per intero, che in parte: dal lunedì al sabato mattina dalle 7,30 alle 9 (Ufficio delle letture; Lodi mattutine; Meditazione) dalle 14,30 alle 16 (Rosario; Ora media; Adorazione) alle 19,30 Vespri (il sabato alle ore 17,30) Adorazione eucaristica. Tutti i venerdì in chiesa alla Pieve il Santissimo viene esposto dalle ore 9 fino alle ore 12, e dalle ore 15 alle 16. In alcune occasioni particolari, vengono proposti alla comunità dei periodi di forte impegno di adorazione: • la veglia eucaristica del Giovedì Santo dal termine della Messa nella Cena del Signore fino al Venerdì Santo a mezzogiorno; • le Quarantore nei giorni del Suffragio nel venerdì, sabato e domenica quarta di Quaresima. A seconda delle età, vengono organizzate delle giornate di ritiro per i ragazzi, i giovani e gli adulti secondo il calendario pubblicato sul notiziario parrocchiale. Campi-scuola. Con il medesimo scopo di offrire esperienze di gruppo per vivere la propria fede, durante l’estate la parrocchia organizza dei periodi più lunghi, di circa una settimana, di riflessione, svago, escursioni e preghiera. Corsi matrimoniali. I corsi si tengono tutti i mesi in varie località della diocesi secondo in calendario che si trova nella bacheca di chiesa; nella nostra parrocchia si tengono nel mese di gennaio; è necessario iscriversi con anticipo ai corsi perché sono a numero chiuso. Il Centro Ascolto svolge la sua attività nei locali del Centro del Catechismo in via Buozzi, 33. È aperto il mercoledì pomeriggio dalle 16 alle 18 e il sabato mattina dalle ore 10 alle 12, per ascoltare e farsi carico dei problemi delle persone, per offrire una possibile soluzione attraverso le informazioni in suo possesso. “Boutique”. È un servizio per la raccolta e la distribuzione di capi di abbigliamento in buono stato. Attivo il mercoledì pomeriggio e il sabato mattina. Il vestiario viene raccolto dai volontari il sabato mattina dalle 9 alle 11, oppure tramite i cassonetti con la scritta “Caritas” posti nel parcheggio delle Poste e alla Misericordia. Le preghiere dei fedeli che 15 vengono proposte durante la Messa possono essere fatte dalle persone che partecipano. Sul tavolo all’ingresso di chiesa è presente un raccoglitore e i foglietti esplicativi per realizzarle. Un gruppo di persone preparate ha il compito di metterle insieme in una forma adatta alla celebrazione. Un gruppo di genitori e di giovani organizza il servizio dell’oratorio il sabato pomeriggio. Le iniziative promosse vengono rese note attraverso il catechismo e gli avvisi esposti nella bacheca in chiesa. Una iniziativa di accoglienza che ha preso campo e si è affermata con successo è quella delle Colazioni dopo la Messa delle ore 10 per offrire ai bambini e agli adulti l’occasione di stare insieme per conoscersi meglio, scambiare due parole e... fare una semplice colazione tra amici. Ci occorrono volontari per portarla avanti. Gruppi parrocchiali tra i quali scegliere il proprio impegno. La comunità parrocchiale è organizzata in vari gruppi in cui si ritrovano coloro che avvertono l’esigenza di un cammino comune di impegno cristiano, di formazione e di servizio; sono suddivisi a seconda delle età, gli interessi e le attitudini personali. 16 Questi gruppi animano la vita della comunità con la loro presenza attiva di preghiera, di formazione e di servizio, dando vita a tutte le iniziative e attività che sono descritte in questo libretto. Possono far parte dei gruppi parrocchiali tutti coloro che lo vogliono, basta avere buona volontà e impegnarsi seriamente, nella consapevolezza che nessun cristiano, per essere veramente tale, può vivere isolato dai fratelli, in modo particolare dai fratelli che più hanno bisogno di aiuto. Il Consiglio pastorale è un organo di servizio, composto dai rappresentanti eletti dai vari gruppi o realtà parrocchiali, con la funzione di consigliare, programmare le attività e i servizi della parrocchia. Il Consiglio per gli affari economici si occupa della gestione economica ed amministrativa I catechisti del Cammino di Formazione e quelli battesimali svolgono un compito di educazione e evangelizzazione. È il servizio forse più importante all’interno della parrocchia, perché è un servizio per portare il Vangelo a tutti. Gruppo liturgico. È un servizio di animazione della comunità per quello che riguarda la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche, cercando di stimolare la partecipazione attiva dei fedeli. Gruppi sposi. Per coppie che sono già sposate da diversi anni ed hanno figli grandi. Vengono svolti incontri di confronto e attività di servizio. Gruppi giovanili. Ragazzi e bambini sono divisi per fasce di età. Attraverso la vita di gruppo fanno un cammino di crescita umana e cristiana. Volontari Caritas. I volontari, facendosi carico delle necessità di coloro che si trovano in difficoltà, hanno il compito di aiutarli a cercare di superare il loro stato di bisogno perché ricuperino fiducia nelle proprie capacità. Curano inoltre la raccolta degli abiti usati e la loro distribuzione ai bisognosi, come pure degli alimenti che vengono raccolti la prima domenica di ogni mese in chiesa. ✘ ✘ ✘ Orario della preghiera comunitaria Tutti i giorni dal lunedì al sabato mattina: Dalle 7,30 alle 9: Ufficio delle letture - Lodi mattutine - Meditazione Dalle 14,30 alle 16: Rosario - Ora media - Adorazione Alle 19,30 Vespri Tutti i venerdì Adorazione Eucaristica dalle 8,30 alle 12; dalle 14,30 alle 16. Orario delle Messe Orario Feriale alla Pieve ore 18 ORARIO FESTIVO Alla Pieve: Vigilia della Domenica e delle Feste: ore 18 Domenica e Feste: 8 - 10 - 11,30 (orario invernale) 8 - 11 (dal 15 Giugno al 15 Settembre) In Via Nova: Domenica e Feste: 9 (orario invernale) 9,30 (dal 15 Giugno al 15 Settembre) Confessioni IN CHIESA alla Pieve Sabato pomeriggio dalle 17 alle 18 Domenica negli intervalli tra le Messe FUORI ORARIO i sacerdoti sono a disposizione in canonica APERTURA delle CHIESE Chiesa parrocchiale: nei giorni feriali dalle 7,30 alle 12,30 dalle 14,30 alle 19,45. Domenica e giorni festivi solo durante le celebrazioni. Chiesa Vergine Madre della Chiesa in Via Nova, è aperta solo negli orari delle celebrazioni. Parrocchia dei Ss. Pietro ap. e Marco ev. - Piazza San Marco,1 51018 Pieve a Nievole Tel. e Fax 0572.82784 www.parrocchiapieveanievole.it