INNOVAZIONI DAL CAMPO ● PROGETTO AZORT: OTTIMIZZARE LA SOMMINISTRAZIONE DI FERTILIZZANTE Piano di concimazione: automatizzato è più efficiente Campo sperimentale di spinacio in Val di Cornia, realizzato per lo studio dell’influenza della concentrazione minerale L’uso di Cal-Fert consente di automatizzare il calcolo del piano di concimazione e fornisce informazioni utili per decidere il momento opportuno di somministrazione del fertilizzante per mantenere la concentrazione del nutriente nel suolo più vicino possibile alla concentrazione minima ottimale. Permette, in alcuni casi, di non utilizzare concimi senza modificare la produzione di Luca Incrocci, Daniele Massa, Alberto Pardossi L a sperimentazione condotta durante il progetto interregionale Azort (la concimazione azotata degli ortaggi, www. azort.it), coordinato dal Dipartimento di scienze agrarie, alimentari e agroambientali (Disaaa) dell’Università di Pisa, ha evidenziato un metodo per ridurre le perdite per lisciviazione, aumentando l’efficienza soprattutto della concimazione azotata. La figura 1 schematizza la risposta produttiva tipica di una coltura e la possibile perdita per lisciviazione dall’area radicale. La produzione aumenta con l’aumentare della concentrazione del nutriente nel terreno fino a un certo valore (concentrazione minima ottimale); oltre questa concentrazione, la produzione non aumenta più in maniera significativa (consumi di lusso) e addirittura, oltre la concentrazione massima ottimale, può diminuire a causa della tossicità dell’elemento stesso e/o dell’eccessiva salinità determinata da una concimazione troppo abbondante. La perdita di nutriente per lisciviazione è invece proporzionale alla concentrazione dell’elemento nel suolo: per abbassarla, occorre ridurre al minimo necessario la frazione di acqua che percola sotto lo strato esplorato dalle radici (non controllabile in caso di piogge) e cercare di mantenere nel terreno la concentrazione minima ottimale, in modo da ridurre la lisciviazione, ma non la produzione. Ad esempio, per lo spinacio coltivato in Val di Cornia (Livorno), le prove condotte per quattro anni consecuti19/2015 • supplemento a L’Informatore Agrario © 2015 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. 23 INNOVAZIONI DAL CAMPO vi nell’ambito del progetto Azort dal Disaaa hanno evidenziato una concentrazione minima ottimale di N minerale (Nmin) di circa 25 mg/kg di terreno secco. Per mantenere il livello desiderato di un determinato nutriente nell’area radicale, occorre effettuare una stima di quelli che sono gli apporti e le perdite di tale nutriente, in modo da stabilire se intervenire o no con l’ausilio di fertilizzanti. Appare evidente come il piano di concimazione sia uno strumento indispensabile per razionalizzare l’utilizzo di concimi, soprattutto di quelli azotati. La redazione del piano di concimazione è consigliata dai disciplinari di produzione integrata (Dpi), mentre è obbligatoria nelle colture realizzate nelle cosiddette zone vulnerabili ai nitrati (Zvn). Nell’ambito del progetto Azort, per facilitare la redazione del piano di concimazione di colture ortive di pieno campo per i tre maggiori nutrienti (N, P, K) è stato realizzato un software (foglio Excel™) denominato Cal-Fert, scaricabile gratuitamente (www.cespevi. it/softunipi/softunipi.htm). Il software Cal-Fert Alla raccolta del pomodoro da industria molti residui colturali costituiti da foglie, steli, frutti non raccolti e radici rimangono in campo e devono essere considerati nel piano di concimazione della coltura successiva, in quanto possono mettere a disposizione di questa coltura quantità significative di elementi nutritivi descritto (Incrocci et al., 2013); 4) reporting, dove si illustrano, in grafici e tabelle, i risultati ottenuti suddividendo la dose necessaria in concimazione di arricchimento e concimazione di produzione. I database presenti in CalFert sono tutti modificabili dall’utente e contengono i seguenti dati. 24 Lisciviazione Crescita-produzione Cal-Fert permette di calcolare piani di concimazione (N, P e K) partendo da un’analisi del terreno (eseguita da Database dati climatici. Contiene le non più di 2 mesi dalla data di semi- medie climatiche decadali della tempena o trapianto della coltura da con- ratura media, minima e massima dell’acimare). Il calcolo è eseguito stiman- ria (°C), della piovosità (mm) e dell’evado tutti gli apporti e tutte le perdite, potraspirazione potenziale (Etp, mm) per ognuno dei tre elementi nutritivi. FIGURA 1 - Influenza della concentrazione La struttura del di nutriente nel terreno sulla produzione software si com- della pianta e sulla possibile lisciviazione del nutriente pone sostanzialmente di 4 parti: 1) inserimento dati di input da parte dell’utente tramite un percorso g uidato composto da 5 finestre in Carente successione; 2) tre differenti databaAdeguata Eccessiva se, contenenti dati e parametri necessari per il calConcentrazione Concentrazione colo degli apporti minima ottimale massima ottimale e delle perdite dei Quantità di nutriente nel suolo tre nutrienti; 3) algoritmo di calcolo La perdita del nutriente è proporzionale del piano di conci- alla sua concentrazione nel suolo e alla quantità di acqua mazione, non visi- percolata. La lisciviazione del nutriente può essere ridotta bile all’utente, ma mantenendo nel suolo una sua concentrazione minima dettagliatamente ottimale. supplemento a L’Informatore Agrario • 19/2015 © 2015 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. registrati da circa 80 stazioni meteo della rete agrometeorologica del Ministero delle politiche agricole e forestali (Ucea). Il database climatico può ospitare fino a un massimo di 110 stazioni meteo differenti, ordinabili in base alla provincia di appartenenza. L’utente può utilizzare una o più delle 30 stazioni «libere» per inserire i propri dati. Database colture. È il database più complesso, dove si raccolgono le seguenti informazioni riguardanti 85 differenti colture di pieno campo (compresi i cereali, diverse colture foraggere, industriali o ortive): ● asportazioni unitarie di azoto (N), anidride fosforica (P2O5) e ossido di potassio (K2O) (kg/t di prodotto raccolto); ● biomassa secca e quantità di N, P2O5 e K2O presenti nei residui colturali radicali e/o aerei (kg/t di prodotto raccolto); ● profondità radicale media della coltura; ● coefficienti colturali e durata in giorni delle 4 fasi di sviluppo, necessari per il calcolo dell’evapotraspirazione effettiva della coltura secondo il metodo Fao (Allen et al., 1998); ● percentuale dell’assorbimento totale di N, P2O5 e K2O nelle 4 fasi sopra indicate (questa informazione è opzionale, ma può essere utile per suggerire quando distribuire i concimi durante la coltivazione). ● Database concimi organici. Qui sono contenute le concentrazioni di N, P2O5 INNOVAZIONI DAL CAMPO Concentrazione: Spinacio (coltura precedente: pomodoro da industria (3) 140 131 121 112 131 126 114 120 126 100 103 101 80 90 75 60 54 40 32 20 0 30-8 10-9 20-9 30-9 10-10 20-10 30-10 10-11 20-11 30-11 10-12 20-12 30-12 N nella zona radicale (kg/ha) Qui di seguito si descriverà l’utilizzo di Cal-Fert per il calcolo del piano di concimazione dello spinacio per il consumo fresco coltivato in Val di Cornia, in provincia di Livorno. La zona è particolarmente vocata per questa produzione, grazie al clima mite, alla buona quantità di radiazione solare presente anche nel periodo invernale e ai terreni tendenzialmente sabbiosi. Ipotizziamo di dover concimare un appezzamento di terreno franco-sabbioso, con semina dello spinacio nella prima decade di ottobre e con raccolta nella seconda decade di dicembre, con una produzione di 12 t/ha e di aver eseguito l’analisi del terreno nella prima decade di settembre (tabella 1). Ipotizziamo poi due differenti scenari in base alle rotazioni che più frequentemente si hanno nella zona: lo spinacio che segue il frumento, con resa produttiva di 3,5 t/ha e interramento della paglia nella terza decade di luglio (scenario 1) oppure lo spinacio che segue il pomodoro da industria, con resa di 100 t/ha, con residui interrati nella terza decade di agosto (scenario 2). Lanciando la simulazione per i due scenari, Cal-Fert calcola la dose totale da distribuire (tabella 1) che è abbastanza differente fra le due precessioni colturali: nello scenario 1 96 kg di N, 45 kg di P2O5 e 71 kg di K 2O contro i 23 kg di N, 29 kg di P2O5 e 38 kg di K 2O, dello scenario 2 e comunque inferiori ai massimali previsti dal disciplinare di produzione integrata della regione Toscana per lo spinacio (120 kg/ha di N e di P2O5, 150 kg/ha di K 2O). Cal-Fert suddivide la dose di nutriente da somministrare in due parti: una per la concimazione di arricchimento (se necessaria) e una per la concimazione di produzione (o mantenimento). La dose prevista dalla concimazione di arricchimento serve per ristabilire, nello strato di suolo esplorato dalla coltura, la concentrazione minima ottimale, mentre quella Spinacio (coltura precedente: grano tenero) (2) 140 120 112105 100 101 93 80 82 75 69 60 63 56 40 48 37 5 20 20 0 30-8 10-9 20-9 30-9 10-10 20-10 30-10 10-11 20-11 30-11 10-12 20-12 30-12 Un esempio pratico GRAFICO 1 - Andamento del contenuto di nutrienti nella zona radicale (kg di azoto minerale presenti nello strato di 30 cm) calcolato dal software Cal-Fert per una coltura di spinacio (1) (2014) N nella zona radicale (kg/ha) e K2O dei più comuni concimi organici. Per ognuno di essi è riportata anche la percentuale di elemento subito disponibile o ceduto nel primo e secondo anno dopo la loro distribuzione. Il database può contenere fino a un massimo di 20 differenti concimi. N ottimale N suolo (1) Seminata la prima decade di ottobre. (2) Coltura precedente 3,5 t/ha con interro della paglia. (3) Coltura precedente 100 t/ha con interro dei residui. La linea rossa mostra quale sarebbe l’ipotetica concentrazione del nutriente nella zona radicale nel caso in cui non venissero apportati fertilizzanti con la concimazione di produzione. L’apporto di fertilizzanti coincide con la differenza tra la linea verde (concentrazione minima ottimale) e la linea rossa. di mantenimento serve a bilanciare, al netto degli apporti, le perdite durante la coltivazione, in modo da lasciare, alla fine della coltivazione, il terreno alla concentrazione minima ottimale. La dose della concimazione di arricchimento e parte di quella di mantenimento (o tutta nel caso della concimazione fosfo-potassica) è normalmente fornita in pre-semina o pre-trapianto, mentre la restante parte è somministrata durante la coltivazione della coltura tramite la fertirrigazione o attraverso concimazioni di copertura. Se la concentrazione di nutrienti nel terreno all’inizio della coltivazione è maggiore della concentrazione minima ottimale, il surplus sarà utilizzato per ridurre la dose di concime necessaria per la concimazione di produzione. In questo esempio, la quantità di azoto minerale (forma nitrica + ammoniacale) presente nel terreno è leggermente superiore a quella ottimale (11 kg/ha). La decisione di quando eseguire le concimazioni in copertura deve essere presa dal coltivatore e/o dal tecnico, aiutandosi attraverso i grafici creati da Cal-Fert che mostrano l’andamento delle quantità stimate nel terreno per i tre elementi (su base decadale), ipotizzando che sia stata effettuata solo (quando necessaria!) la concimazione di arricchimento (grafico 1). È interessante analizzare l’entità degli apporti e delle perdite che compongono il piano di concimazione: fra gli apporti, le voci più importanti sono la mineralizzazione della sostanza organica (10 kg di N e 2 kg di P2O5, identica per entrambi gli scenari) e la decomposizione dei residui della coltura precedente. La decomposizione dei residui colturali del frumento, a causa dello sfavorevole rapporto carbonio/azoto (C/N) dei propri tessuti vegetali, produce una consistente richiesta di azoto per supportare la crescita microbica (50 kg/ha di N), ma rilascia una buona quantità di potassio (55 kg/ha di K 2O); la decomposizione dei residui del pomodoro da industria, ricchi di azoto, rilascia 40 kg/ha di N, 10 kg/ha di di P2O5 e 87 kg/ha di K 2O. Fra le perdite, oltre all’assorbimento dei nutrienti da parte della coltivazione (pari a 57 kg/ha di N, 16 kg/ha di P2O5 e 80 kg/ha di K2O), Cal-Fert stima anche le perdite per lisciviazione (solo per N e K), sulla base di un bilancio idrico condotto per decadi utilizzando le medie climatiche: la lisciviazione maggiore si evidenzia nello scenario 2 (28/ha kg di N e 10 kg/ha di K 2O contro gli 11 e 8 kg/ha di N e K 2O dello scenario 1), a causa della maggiore concentrazione, nella prima parte del ciclo, dei nutrienti liberatasi dalla decomposizione dei residui colturali. 19/2015 • supplemento a L’Informatore Agrario © 2015 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. 25 TABELLA 1 - Piano di concimazione calcolato dal software Cal-Fert per una coltura di spinacio autunnale in due scenari differenti Rimodulazione dose di concimazione in base al clima Il piano di concimazione fatto da Cal-Fert è un bilancio preventivo, basato su medie climatiche provinciali. Ma se il clima durante la coltivazione è molto diverso dalla media climatica, allora la dose calcolata potrebbe essere eccessiva o troppo bassa. Nel caso che sia possibile conoscere i dati reali di temperatura e soprattutto della piovosità cumulata durante la coltivazione (ad esempio dati forniti dal Servizio agrometeorologico regionale), questi possono essere inseriti nel database climatico per calcolare un nuovo piano di concimazione aggiornato. Eventuali discrepanze con il piano calcolato prima dell’inizio della semina o del trapianto possono essere corrette riducendo o aumentando la dose da distribuire con la fertirrigazione o con le concimazioni di copertura. Ad esempio, nel 2014 le piogge nel periodo settembre-dicembre in Val di Cornia hanno superato i 470 mm contro i 182 mm della media climatica della zona. Ricalcolando il piano di concimazione con i valori reali di piovosità per il periodo colturale, il software aggiorna le perdite per lisciviazione dovute alla pioggia e le dosi complessive di azoto e potassio salgono rispettivamente da 96 e 39 kg/ha a 115 e 56 kg/ha per lo scenario 1 e da 23 e 6 kg/ha a 69 e 25 kg/ha per lo scenario 2 (tabella 1) Più efficacia e meno costi La redazione di un piano di concimazione può permettere una maggiore precisione nella stima della quantità dei nutrienti necessari alla coltura, aumentando l’efficienza nell’uso di nutrienti e riducendo i costi di produzione. L’uso di Cal-Fert permette di automatizzare il calcolo del piano di concimazione e fornisce informazioni utili al tecnico per decidere il momento più opportuno per la somministrazione delle unità fertilizzanti, in modo da mantenere la concentrazione del nutriente nel suolo il più vicino possibile alla concentrazione minima ottimale. Ciò può consentire addirittura, in alcuni casi, di condurre la coltura senza la somministrazione di concimi e senza riduzioni nella produzione. 26 Parametri e dati di input Coltura precedente Produzione raccolta Data interramento residui Analisi terreno – data – concentrazione N-NO3 + N-NH4 – concentrazione P2O5 assimilabile –concentrazione K2O disponibile – sabbia (%) – argilla (%) – calcare totale (%) – sostanza organica nel terreno (%) – C/N sostanza organica Data semina Data raccolta Concimazione organica Apporti (kg/ha) Differenza fra quantità presente nel terreno all’analisi e quella minima ottimale Mineralizzazione sostanza organica Coltura precedente Pioggia Perdite (kg/ha) Asportazione coltura Volatizzazione/denitrificazione Lisciviazione Retrogradazione/Fissazione Dosi da applicare (kg/ha) Dose totale Dose di arricchimento Dose di produzione Scenario 1 Scenario 2 Frumento Pomodoro da industria 3,5 t/ha 100 t/ha III decade di luglio III decade di agosto I decade settembre I decade settembre 20 +5 mg/kg terreno 20 + 5 mg/kg terreno 60 mg/kg terreno 60 mg/kg terreno 120 mg/kg terreno 120 mg/kg terreno 80 80 4 4 4 4 1,6 1,6 12 12 I decade ottobre I decade ottobre II decade dicembre nessuna II decade dicembre nessuna N P2O5 K 2O N P2O5 K 2O 11 –22 –32 11 –22 –32 10 2 0 10 2 0 –50 –4 55 40 10 87 4 (8) – – 4 (8) – – 57 16 80 57 16 80 – 3 3 – – – 11 (35) – 8 (23) 28 (79) – 10 (26) – 5 6 (8) 3 3 (5) 96 (115) 45 29 38 (57) 0 22 96 (115) 23 – 71 (88) 23 (69) 32 0 39 (56) 23 (69) 22 32 7 6 (25) Le simulazioni sono state eseguite prima con una piovosità cumulata nel periodo settembredicembre di 182 mm (media climatica) e successivamente di 474 mm (piovosità reale registrata nel periodo colturale del 2014. I dati modificati dalla seconda simulazione sono stati riportati in parentesi. Lanciando la simulazione, Cal-Fert calcola la dose totale da distribuire per ettaro che è abbastanza differente fra le due precessioni colturali: nello scenario 1 96 kg di N, 45 kg di P2O5 e 71 kg di K2O contro 23 kg di N, 29 kg di P2O5 e 38 kg di K2O dello scenario 2. Le dosi sono comunque inferiori ai massimali previsti dal disciplinare di produzione integrata della regione Toscana per lo spinacio (120 kg/ha di N e di P2O5, 150 kg/ha di K2O). Luca Incrocci Alberto Pardossi Dipartimento di scienze agrarie, alimentari e agroambientali Università di Pisa Daniele Massa Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Cra-Viv) Pescia (Pistoia) supplemento a L’Informatore Agrario • 19/2015 © 2015 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. Per commenti all’articolo, chiarimenti o suggerimenti scrivi a: [email protected] Per consultare gli approfondimenti e/o la bibliografia: www.informatoreagrario.it/ rdLia/15ia19_7951_web INNOVAZIONI DAL CAMPO ● ARTICOLO PUBBLICATO SU L’INFORMATORE AGRARIO N. 19/2015 A PAG. 23 Piano di concimazione: automatizzato è più efficiente BIBLIOGRAFIA Allen R.G., Pereira L.S., Raes D., Smith M. (1998) - Crop evapotranspiration: Guidelines for computing crop water requirements. Irrigation Drainage Paper 56, FAO, Rome.URL: http://www.fao.org/ docrep/X0490E/X0490E00.htm. Incrocci L., Dimauro B., Santamaria P., Pardossi A. (Ed.) (2013) - La concimazione azotata degli ortaggi. Barone e Bella &C., editore. Ragusa. http: www.azort.it. Masoni A. (Ed.) (2010) - Riduzione dell’Inquinamento delle Acque dai Nitrati Provenienti dall’Agricoltura. Felici Editore, Pisa. http://risorseidriche.arsia.toscana.it./ pagebase.asp?p=1573. Mary B., Guérif J. (1994) - Intérêts et limites des modèles de prévision de l’évolution des matières organiques et de l’azote dans le sol. Cahiers Agriculture, 3: 247-257. © 2015 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l. www.informatoreagrario.it Edizioni L’Informatore Agrario Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d’Autore e le sue successive modificazioni. Ogni utilizzo di quest’opera per usi diversi da quello personale e privato è tassativamente vietato. Edizioni L’Informatore Agrario S.r.l. non potrà comunque essere ritenuta responsabile per eventuali malfunzionamenti e/o danni di qualsiasi natura connessi all’uso dell’opera.